Per una teologia rinnovata di Don Massimo Lapponi «Tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1Cor 3, 21-23) Premessa In questo lavoro, frutto di decenni di studi e di esperienze, ho voluto tentare di esporre, in forma il più possibile sintetica, quello che a me sembra il necessario rinnovamento del pensiero teologico richiesto dal nostro tempo. Non si tratta, a mio giudizio, di un rinnovamento relativo a questioni particolari, al metodo o al linguaggio, ma di qualcosa di più profondo, che investa nei suoi aspetti portanti la comprensione della dottrina cristiana e si irradi, poi, in tutta la catechesi e la prassi della Chiesa. Mi sono deciso a impegnarmi in questo compito nella convinzione che esso sia assolutamente necessario ed urgente. Mi rendo conto di quanto questo progetto sia ambizioso e di quanto sia facile, nel cercare di realizzarlo, cadere in errori e illusioni. Per questo sottopongo ogni mia affermazione al giudizio dell‟autorità della Chiesa. Dato il carattere sintetico di questo saggio, non verrà presentata, nel testo o in nota, la documentazione giustificativa di tutte le affermazioni in esso contenute, molte delle quali sono indubbiamente innovative rispetto alle prospettive storiografiche comunemente accettate. Per detta documentazione si può fare riferimento principalmente al volume di Augusto Del Noce “Da Cartesio a Rosmini” (Milano, Giuffrè, 1992) e al mio volume “Giacinto Sigismondo Gerdil e la filosofia cristiana dell‟età moderna” (Roma, Spazio Tre, 1990). 1. In attesa degli otri nuovi Non c‟è dubbio che sia diffusa negli animi pressoché di tutti, e in particolare dei credenti, un‟insoddisfazione e un‟ansietà dovute non soltanto agli avvenimenti e alle tensioni presenti oggi nel mondo, ma anche alla mancanza di una visione di fede che risponda in modo adeguato alle aspettative, alle domande e alle angosce del nostro tempo. Abbiamo certamente alle spalle una tradizione teologica di una ricchezza incalcolabile, e anche in tempi recenti non sono mancate voci geniali che hanno saputo far valere la fede cristiana di fronte alle sfide della moderna società. Ma i problemi che questa porta con sé sono incalcolabili e si sviluppano con crescente rapidità, mentre le relative risposte, spesso contraddittorie, che i credenti cercano di dare sembrano affastellarsi l‟una sull‟altra, senza che si riesca a vedere una sintesi che renda ragione di tutte le più pressanti esigenze. Non si può negare, anzi, che il modo di reagire di fronte alle sfide del nostro tempo si differenzia a tal punto, che si assiste allo scandalo di divisioni tra i credenti apparentemente insanabili, e, mentre si parla facilmente di dialogo con i fratelli separati o scismatici, con ebrei, mussulmani, buddisti, induisti, agnostici e atei militanti, un dialogo tra cattolici di diverse tendenze sembra assolutamente impossibile.
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