CHERNOBYL

Page 1

Scuola Sacra Famiglia

CHERNOBYL

Chiara Carpini


INDICE  INTRODUZIONE:  La centrale V. I. Lenin

 SVOLGIMENTO:  Fusione e fissione nucleare  La struttura di una centrale  Un incidente fatale  Le conseguenze  I referendum italiani  CONCLUSIONE:  Perché Chernobyl?

 SITOGRAFIA


LA CENTRALE V. I. LENIN

CENTRALE V. I. LENIN

La centrale nucleare V. I. Lenin, conosciuta più comunemente come la centrale di Chernobyl, fu costruita nel 1970 nei pressi delle città di Pripyat e di Chernobyl, da cui prende il nome. Come qualunque altra centrale nucleare, il suo scopo era quello di generare energia partendo dalla fissione nucleare; questo compito veniva svolto dai quattro reattori che componevano l'impianto. La centrale di Chernobyl è entrata nella storia dopo essere stata protagonista del più grave incidente nucleare di sempre, avvenuto alle ore 1:23 del 26 aprile 1986.


LA FUSIONE NUCLEARE La fusione nucleare è il processo col quale 2 o più nuclei si fondono assieme rilasciando energia.

COME SI FONDONO ASSIEME I NUCLEI L’unione dei nuclei è ostacolata dalla barriera Coulombiana, cioè la repulsione elettrica, che detta l’energia necessaria affinché avvenga la fusione.

 Nelle stelle le alte temperature, la pressione e la densità contribuiscono a tale unione, che sprigiona energia sottoforma di luce stellare e calore.

 Qui sulla Terra gli scienziati ipotizzano di usare due isotopi dell’idrogeno, deuterio (possiede un protone e un neutrone nel suo nucleo) e trizio (possiede un protone e due neutroni nel suo nucleo), come carburanti per la fusione nucleare. L’unico impedimento è l’elevata temperatura che devono raggiungere affinché si inneschi la fusione.


Nella fusione nucleare di una stella i nuclei di idrogeno si fondono assieme, creando un unico nucleo di elio più leggero rispetto alla somma delle masse dei nuclei di deuterio; perché parte della sua massa si è trasformata in energia durante il processo di unione. E’ possibile calcolare la quantità di energia prodotta grazie all’equazione di Einstein:

E= mc2 (c è la velocità della luce = 300000m/s)

FUSIONE NUCLEARE IN UNA STELLA

IL FUTURO E’ IN ARRIVO Per produrre la fusione nucleare su larga scala sono in costruzione degli apparecchi a forma di ciambella, i Tokamak, in cui si riuscirà a non far entrare in contatto il plasma con i muri della costruzione; verrà così impedita la possibilità che si fondano a causa delle alte temperature.


LA FISSIONE NUCLEARE La fissione nucleare è l’alternativa fredda alla fusione nucleare, consiste nella disintegrazione del nucleo dell’atomo di un elemento per mezzo di neutroni, che lo dividono in due nuclei più leggeri. Durante il processo una parte della materia si trasforma in energia e si liberano dei neutroni che colpiscono a loro volta i nuovi nuclei prodotti, innescando una reazione a catena. I maggiori svantaggi di questa operazione sono i gravi danni in caso di incidente e i rifiuti prodotti, chiamati scorie, pericolosi per la vita umana.

COME AVVIENE Nella fissione nucleare il nucleo di uranio 235 viene bombardato con dei neutroni, che lo spezzano in due atomi più leggeri, chiamati Bario (possiede 56 protoni e 83 neutroni nel suo nucleo) e Kripton (possiede 36 protoni e 58 neutroni nel suo nucleo); durante la fissione il nucleo sprigiona energia e neutroni, che consentono di far continuare la catena di divisioni.

FISSIONE NUCLEARE


URANIO 235 L'elemento usato nelle centrali è principalmente l'uranio, in particolare il suo isotopo uranio 235 (possiede 92 protoni e 143 neutroni), l'unico isotopo fissile di tale elemento, cioè che ha un'elevata probabilità di innescare una fissione e di sostenere la reazione a catena che ne consegue, se bombardato da neutroni. In natura l'isotopo di uranio più presente è l'uranio 238, mentre l'uranio 235 i trova solo in minima parte rispetto a quest'ultimo; per ricavare l'uranio sufficiente alle centrali si utilizza una parte di uranio la cui percentuale di uranio 235 è stata artificialmente aumentata, prende il nome di uranio arricchito; la parte di uranio a cui è stato sottratto l'uranio 235, per aggiungerlo a quello usato nelle centrali, prende il nome di uranio impoverito.


LA STRUTTURA DI UNA CENTRALE Nelle centrali nucleari si genera energia mediante diverse fasi:  Il processo inizia nel nocciolo, dove si presentano dei cilindri di uranio lambiti dall'acqua di un circuito primario; innescando la fissione l'acqua si riscalda senza evaporare, perché tenuta sotto pressione.  L'acqua scaldata, scambia calore con altra acqua di un circuito secondario, che evapora ed investe la turbina, facendola ruotare; l'energia cinetica, cioè di movimento, del vapore, si trasforma in energia meccanica.  La turbina si collega all'alternatore, che converte l'energia meccanica in energia elettrica, che tramite il trasformatore viene immessa nella rete elettrica.

STRUTTURA DI UNA CENTRALE NUCLEARE

UN


UN INCIDENTE FATALE La centrale nucleare V. I. Lenin, situata in Ucraina, parte dell'ex Unione Sovietica era uno dei tanti reattori nucleari presenti all'epoca; il suo scopo era generare energia partendo dalla fissione nucleare. Ma il 26 aprile 1986 si verificò un incidente all'interno del reattore numero quattro di tale centrale, che causò il più grave incidente nucleare della storia.

LA CAUSA DELL'INCIDENTE Ci sono ancora molte parti oscure e irrisolte in merito all'incidente di Chernobyl, l'unica certezza è che si è verificato un improvviso e incontrollato aumento della temperatura nel nocciolo del reattore; che si è continuata a propagare, tanto da causare un'esplosione. Le cause del misterioso aumento di energia sono variate nel corso degli anni:

 la prima versione, presentata nel 1986, dava la colpa al personale, che non avrebbe seguito correttamente le norme di sicurezza;

 nel 1992 la versione cambia e si punta invece il dito contro la stessa centrale, che avrebbe presentato difetti di costruzione sin dall'inizio.


L'improvviso aumento delle temperature, causò la fusione delle barre di uranio situate nel nocciolo e un grave aumento della pressione, che distrusse l'impianto di raffreddamento del reattore; l'idrogeno fuoriuscito da quest'ultimo e la grafite delle barre di controllo (usate per assorbire i neutroni rilasciati e tenere sotto controllo la fissione) entrando in contatto con l'aria crearono un'esplosione e causarono lo scoperchiamento del reattore numero quattro.

LA CONTROFFENSIVA Come per ogni incendio, giunsero per primi i vigili del fuoco, che ignari del pericolo, indossarono le loro solite tute; essi provarono invano a spegnere il fuoco utilizzando l'acqua, mentre i loro corpi si impregnavano di radiazioni. Successivamente ci si rese REATTORE NUMERO QUATTRO conto dell'inutilità dell'acqua, si provò quindi a placare l'incendio usando sabbia e boro; il che funzionò, ma solo in parte, questa manovra causò l'aumento del calore nel nocciolo, che in seguito avrebbe fuso le sue fondamenta e raggiunto i serbatoi d'acqua, causando un'altra esplosione; per fortuna le vasche d'acqua furono svuotate da tre volontari, che però morirono poco dopo a causa delle radiazioni. A dicembre il nucleo venne isolato grazie ad un tetto, soprannominato sarcofago, che diminuì la fuoriuscita di materiale radioattivo.


I PROVVEDIMENTI DELLO STATO Lo stato si mobilitò subito per non far trapelare la notizia, fece passare l'incidente come un normale incendio, assolutamente non dannoso per gli operai della centrale e per gli abitanti delle città vicine; per i sovietici la verità era molto più pericolosa delle radiazioni sprigionate dal reattore. Furono gli stati confinanti all'URSS i primi a fiutare il pericolo, rilevando nell'aria un tasso di radiazioni più alto rispetto alla norma. L'Unione Sovietica assicurò il controllo della situazione, ma per sicurezza fece evacuare le città vicine alla centrale ed istituì la zona di alienazione, mentre degli scienziati indagavano sull'accaduto. Tra questi ricordiamo:  VALERY LEGASOV E' stato un chimico inorganico; il suo ruolo come capo delle indagini è stato fondamentale, non ha esitato a rivelare la verità alla stampa e alle autorità, per evitare che l'incidente si ripetesse. Purtroppo si suicidò pochi anni dopo la catastrofe.

VALERY LEGAOSV


LE CONSEGUENZE La fuoriuscita dal reattore di sostanze tossiche, che impiegheranno centinaia di anni prima di smaltirsi del tutto, durante il periodo che va dall'inizio dell'incidente sino al piazzamento del sarcofago, hanno causato gravi incidenti in tutto il mondo.

LE MORTI E LE MALATTIE DA RADIAZIONI Le prime conseguenze sono state le molteplici morti, i primi a decedere furono gli operai della fabbrica e i vigili del fuoco, assieme a tutti coloro entrati a contatto con la centrale; la loro pelle colpita dalle radiazioni, si ricoprì di ustioni, che poi degenerarono. Dopo poche settimane morirono tutti. I sopravvissuti conrtarono gravi malattie come tumori alla tiroide (sviluppati specialmente nei più giovani), cancri, o mutazioni genetiche (anche in piante ed animali).

LA TERRA CONTAMINATA Le radiazioni non colpirono solo gli esseri umani, ma si abbatterono anche sull'ambiente; ci vorranno anni prima che la radioattività di quella terra contaminata si smaltisca. Per il momento l'area compresa nella zona di alienazione è inutilizzabile.


LO SCIACALLAGGIO Un altro effetto collaterale dell'incidente è lo sciacallaggio. Le città deserte sono rimaste in balia degli sciacalli, persone che approfittano delle sventure per arricchirsi; che si introducono nell'area contaminata, nonostante il controllo della polizia, per saccheggiarne i beni contaminati e rivenderli. Il governo ucraino ha indetto norme severissime per chi viene sorpreso ha derubare i materiali inquinati e ha provveduto ad aumentare i controlli sul perimetro della zona.

I REFERENDUM ITALIANI Dopo l'incidente di Chernobyl nel mondo si discusse molto sul nucleare, in Italia nel 1987 per mezzo di un referendum si decise di abbandonare l'energia nucleare e le centrali presenti nel paese si spensero progressivamente, finché nel 1990 non ne rimase nessuna attiva. Si decise poi di far tornare in funzione le centrali, ma l'incidente di Fukushima (centrale nucleare giapponese) nel 2011 condizionò negativamente il popolo italiano, che votò per l'abolizione dell'energia nucleare nel paese.


PERCHE' CHERNOBYL? Ho scelto questo argomento, perché prima di far parte della storia mondiale, fa parte innanzitutto della mia storia. Strano ma vero, la nostra storia inizia molto prima della nostra comparsa; anche se ne siamo noi i protagonisti, la nostra entrata in scena accade ormai a racconto inoltrato. Ma quando inizia realmente la nostra storia? Succede sempre qualcosa di inaspettato che devia il corso degli avvenimenti. Nel mio caso sono quasi certa che l'inizio della mia storia sia stato il 26 aprile 1986 alle ore 1:23, quando accadde il più grave incidente nucleare della storia, un evento non programmato, che ha cambiato per sempre la vita di migliaia di persone, tra cui mia madre, al tempo solo una bambina; e dato inizio ad altrettante. Dopo l'incidente la popolazione sovietica è immigrata verso altri paesi, il più lontani possibile dalle nubi radioattive, grazie ad associazioni benefiche che si sono mobilitate in tutto il mondo per soccorrerla. Anche in Italia nella città di Cremona si è fondata un'organizzazione di soccorso, e fu così che nel 1996, a dieci anni dall'incidente, mia madre giunse in Italia; il resto del racconto non è difficile da immaginare. Ho scelto questo argomento perché oggi vi ho voluto raccontare una parte della mia storia, in particolare l'inizio.


SITOGRAFIA:     

Come funziona la fusione nucleare - Superquark www.scientificast.it https://youtu.be/FakWrfKT9kg demo.capitello.it Chernobyl - documentario


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.