SECONDA GUERRA MONDIALE-CORONAVIRUS. DIFFERENZE E ANALOGIE

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Isolamento 1940 Vissuto in guerra con il coprifuoco: significava rinchiudersi dentro quattro mura, sbarrare porte e finestre per paura che i cecchini sparassero dall’esterno. Mio nonno mi ha raccontato che per essere al sicuro dai bombardamenti degli aerei tedeschi lui e la sua famiglia si rifugiavano in cantina con le luci spente.

2020 Il governo chiede ai cittadini di non uscire di casa, di evitare il più possibile contatti con l’esterno se non per motivi lavorativi, sanitari o di approvvigionamento dei beni di prima neccessità. Ristrettezze necessarie per evitare contagi.

“Definirei improprio paragonare i due stati di isolamento. La comodità di oggi delle nostre abitazioni non può farci certo parlare di disagio, se non dal punto di vista emotivo. Noi ragazzi abbiamo le dispense piene, ci possiamo svagare con tv, smartphone e videogiochi. Possiamo avere rapporti sociali online. Certo ci mancano le giornate con gli amici all’aria aperta, i nostri sport, ma non possiamo dire di essere in costante pericolo.”ndr


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