SUSPANCE TRA LE PAGINE: I GIALLI DI AGATHA CHRISTIE

SUSPENSE TRA LE PAGINE: I GIALLI DI AGATHA CHRISTIE

Scuola sacra famiglia cremona

SCUOLA SACRA FAMIGLIA ANNO SCOLASTICO 2019/2020

ROMANI FRANCESCA 3°A

INDICE 

Indice

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Introduzione

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Chi è Agatha Christie?

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Lettere d’inchiostro

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I primi capitoli

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L’intervento dei detective

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Questioni di lessico

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Poirot sul Nilo

 Un esempio da seguire  Piccolo spoiler  Conclusione  Bibliografia & sitografia

INTRODUZIONE “Abbiamo solo una vita da vivere”.

Questa è una citazione di Agatha Christie, una donna semplice e ingegnosa, ricca di idee e fantasie. Nella sua vita viaggiò molto, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Il suo portale magico erano delle lettere d’inchiostro che, dopo una serie di astrusi ragionamenti, scriveva.

Agatha fu da sempre una signora molto riservata con le persone ma non con i fogli di carta: su di essi incideva parole legate da un filo logico perfetto. Le trame dei suoi racconti, le riflessioni, le caratteristiche comuni suonano come una dolce poesia per me. Tutto è nato da lei: la mia passione per la scrittura, la fantasia che provo ad esprimere in ogni tema, il forte desiderio di continuare a dare vita a nuovi testi.

Per realizzare questo approfondimento ho riletto quattro libri soffermandomi maggiormente sui piccoli dettagli e le sfumature che colorano l’atmosfera dei suoi racconti. Ho preso molti appunti e ho imparato nuovi insegnamenti. Mi sono concentrata anche sulla vita della Christie per osservare meglio qualche piccolo particolare riguardante la sua fonte d’ispirazione, quella persona che l’aveva stregata con la magia della scrittura.

Nonostante il lavoro di ricerca che ho svolto, però, ci tenevo anche a mostrare, nel migliore dei modi, l’effetto che i suoi testi mi fanno.

Scoprirete tutto dopo! Sarà un’esperienza emozionante condividerlo con voi!

CHI È AGATHA CHRISTIE?

Agatha Christie all’età di 35 anni.

Agatha Mary Clarissa Miller-Christie nacque il 15 settembre 1890 a Torquay e morì il 12 gennaio 1976 a Winterbrook, Regno Unito. Nella sua vita si dedicò alla stesura di libri gialli, thriller, polizieschi e drammatici. Si avventurò anche nell’ambito dei romanzi rosa con lo pseudonimo di Mary Westmacott. Utilizzò questo nome in quanto, se fosse divenuta famosa, avrebbe avuto un’identità differente da quella originale, usata per i libri thriller, gialli e polizieschi.

Agatha fu fin da piccola una ragazza molto curiosa e vivace, sempre pronta a imparare argomenti nuovi e, grazie alla sua grande passione, scrisse la sua prima poesia alla tenera età di dieci anni. Il suo primo racconto, invece, lo realizzò mentre stava combattendo contro una malattia molto pericolosa di cui nessuno rivelò mai il nome. Molti aspetti della sua vita non li rivelò mai a nessuno di persona ma preferì scriverli nei seguenti romanzi rosa: “Ti proteggerò”, “Il deserto del cuore” e “Ritratto incompiuto”.

LETTERE D’INCHIOSTRO Per i suoi romanzi, la regina del crimine si ispirò a due persone che stimava molto: Wilkie Collins e Arthur Conan Doyle. La creazione di Hercule Poirot avvenne infatti anche grazie all’invenzione di Sherlock Holmes, un personaggio immaginario realizzato da Doyle, ma non solo; la scrittrice si ispirò ai soldati belgi che vennero curati da lei durante la prima guerra mondiale.

Il piccolo belga, diventato famoso con questo soprannome, ebbe molto più successo rispetto alle aspettative della fantasiosa scrittrice tanto che Agatha, nonostante avesse raggiuto il limite di sopportazione con Poirot, continuò a renderlo protagonista dei suoi racconti visto che in quel periodo l’ometto era all’apice della fama. Come ho appena scritto, la Christie, dopo parecchi anni, cominciò a non tollerare il celebre detective e questo lo scrisse nel suo diario nel quale sono state ritrovate alcune frasi poco carine come ad esempio “Poirot è solo un detective arrogante e presuntuoso. Lo definirei un cagnaccio insopportabile ed egocentrico”. Fece uscire di scena l’investigatore in uno dei suoi ultimi libri, Sipario, nel quale Poirot verrà ucciso a Styles Court, luogo dove gli venne affidato il suo primo caso. Sarà così che lascerà definitivamente i racconti della sua creatrice e la vita fra le lettere d’inchiostro.

Tutte le ambientazioni dei libri di Agatha sono accuratamente descritte nei minimi dettagli in quanto sono luoghi che ha visitato.

Spesso il luogo dove i personaggi vivranno la loro prima avventura, sarà anche dove compiranno l’ultima.

Molte identità di personaggi sono nate da persone incontrate nella vita reale che sono state scelte da Agatha per le loro particolari caratteristiche. Le descrizioni dei personaggi si sviluppano in tutto il libro: grazie ad una serie di eventi provocati, la talentuosa scrittrice riesce a illustrare al lettore piccole sfumature del carattere e dell’aspetto fisico che non erano state narrate in precedenza.

Essendo Agatha una donna molto minuziosa che non tralascia niente alla deduzione e all’immaginazione, nelle sue pagine mostra a tutti noi che perfino una leggera cicatrice sul polso può indicare qualcosa del passato del personaggio.

Chiunque abbia letto un libro della Christie, avrà sicuramente notato che sono presenti delle citazioni di film, opere o testi. Nella versione originale di “Assassinio sull’Orient. Express” la scrittrice cita “Come vi piace”, una commedia Shakespeariana che ebbe molto successo. Nonostante queste importanti menzioni, la regina del crimine è famosa anche per molte sue frasi davvero realistiche per esempio: C’è troppa tendenza ad attribuire a Dio i mali che l’uomo fa di sua spontanea volontà.

Il peggio è spesso la verità.

La fantasia è un’ottima serva, ma una pessima padrona. La spiegazione più semplice quasi sempre si rivela esatta.

Immagine con citazione di Agatha Christie

I PRIMI CAPITOLI I libri della regina del crimine iniziano sempre con una struttura ben pianificata e definita.

Nei racconti in cui protagonista è Hercule Poirot, lei inizia descrivendo una situazione apparentemente molto estranea al resto delle pagine. Presta attenzione a tanti personaggi, alcuni dei quali non compaiono più in tutta la storia. Generalmente il quadro iniziale prevede una zona parecchio caotica, ricca di distinzioni fra classi sociali e razze ma senza nessuna discriminazione. I primi capitoli dei libri riguardanti i casi del piccolo belga sono spesso confusionali e colmi di attenti dettagli facilmente trascurabili.

Le storie che vedono come protagonista la famigerata Miss Marple, famosa per la sua mente acuta nonostante l’età, iniziano subito con un’introduzione nella quale viene espresso già il crimine. I personaggi elencati saranno i protagonisti di tutte le pagine fino alla conclusione del libro. Le descrizioni sono approfondite ma la Christie si concentra maggiormente sulla difficoltà del caso, sulle leggende o i racconti del passato che potrebbe citare e sulle esperienze vissute in precedenza dai personaggi.

Parker Pyne è un detective molto diverso rispetto a Poirot. Il piccolo belga, infatti, trova i casi da risolvere girando per il mondo mentre il signor Pyne li incontra nella sua vita normale, in città, al bar e nei luoghi più comuni. I misteri vengono descritti verso la metà del libro in quanto prima la scrittrice ha sempre ben spiegato i luoghi e le persone frequentate dall’investigatore.

Quest’ultimo si identifica come “l’uomo che aiuta le persone ad essere felici” eppure è lui il primo a trovarsi in mezzo a situazioni dove è molto complicato esserlo. Parker appare come protagonista in pochissimi libri di Agatha. Alcuni hanno avuto successo, altri molto meno e fu per questo motivo che la scrittrice dovette procedere con nuovi personaggi come ad esempio la coppia Tommy & Tuppence, Miss Marple e Hercule Poirot.

L’INTERVENTO DEI DETECTIVE Poirot e Miss Marple sono gli investigatori più celebri nei racconti di Agatha. Entrambi aiutano le persone a risolvere casi estremamente complessi e sofisticati, pur affermando sempre di essere stanchi di lavorare. Per loro è un gioco svelare i misteri, per altri è una sfortuna averli incontrati in quanto non c’è un singolo enigma impossibile per due menti attente come quelle di Miss Marple e il piccolo belga baffuto.

La loro comparsa avviene generalmente nei primi capitoli ma appaiono molto spensierati e determinati a vivere un’avventura rilassante e senza problemi.

Nei racconti in cui è presente l’anziana signora Marple, Agatha fa in modo che il suo aiuto venga richiesto da amici o famigliari.

I misteri non si verificano quasi mai nel paese dove lei risiede e questo dà la possibilità alla scrittrice di descrivere dettagliatamente nuovi ambienti da far esplorare al lettore.

I libri che vedono come protagonista il meticoloso Hercule Poirot, invece, sono totalmente differenti rispetto a quelli con Miss Marple. L’aiuto del belga è sempre richiesto da altre persone anche se lui avrebbe indagato lo stesso.

Una caratteristica comune tra i due investigatori è che nessuno spiega la soluzione fino a quando non ha le prove certe. Per il resto, le loro menti sveglie ragionano in modo completamente diverso. È appunto per questo motivo che Agatha non ha mai inserito in un solo libro entrambi perché secondo lei nessuno dei due sarebbe riuscito a utilizzare il proprio metodo specifico.

POIROT E MISS JANE MARPLE

La donna perfetta per il ruolo di Miss Jane Marple secondo Agatha Christie.

Hercule Poirot, il celebre investigatore dai baffi ben curati .

QUESTIONI DI LESSICO Il linguaggio che appare nei testi di Agatha è spesso crudo e schietto. La considererei “la bocca della verità”. Descrive persone, animali, oggetti e luoghi elencandone i lati positivi e negativi; anche lei, proprio come noi, tende a far in modo che i suoi protagonisti giudichino e commentino altri personaggi senza nemmeno conoscerli.

Rende le sue migliori creazioni molto simili a noi per aiutarci ad immedesimarci in loro.

Esempio di frasi in cui la scrittrice usa parole poco delicate.

Nelle pagine che trattano il mistero che gli investigatori devono risolvere, Agatha inserisce pochi indizi ben nascosti. Solo un lettore esperto riuscirebbe a risolvere i suoi casi senza prima aver osservato le ipotesi semi-conclusive del detective. Ho letto molti libri gialli di Agatha Christie ma non sono mai riuscita a indovinare completamente l’enigma. Gli indizi sono facilmente ignorabili e solo alla fine ci si rende conto, grazie alle stupefacenti doti degli acuti detective, che anche solo una minuzia può rivelare tutti i segreti più pericolosi.

Il modo di narrare di Arthur Conan Doyle, colui che ha ispirato Agatha, ha la stessa impostazione base ma si sviluppa in modo diverso:

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SHERLOCK HOLMES Watson rappresenta il lettore

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Watson cerca invano di anticipare Holmes

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Holmes indaga basandosi soprattutto su ciò che vede.

HERCULE POIROT  L’aiutante, che cambia ogni volta, rappresenta il lettore  L’aiutante cerca invano di anticipare Poirot  Poirot preferisce, come spiega in un caso, chiudere gli occhi e osservare il mistero con gli occhi della mente.

POIROT SUL NILO TRAMA Nella speranza di una comoda vacanza, il meticoloso investigatore Hercule Poirot si reca in Egitto pronto a imbarcarsi in una crociera sul Nilo. Conosce una giovane coppia di sposi novelli, Linnet e Simon Doyle, perseguitati dalla ex del marito, Jacqueline de Bellefort. Molte coincidenze e misteri da svelare sono saliti con loro a bordo della nave e solo l’astuzia di Poirot può provare a combatterli. La morte della ricca Linnet, della sua cameriera e di una donna che stava per comunicare il nome dell’assassino, la follia e il rancore che scorrono nelle vene della signorina de Bellefort, un proiettile sparato nella gamba di Simon, un furto di una collana di perle, una “J” scritta sul muro con il sangue. Questa è solo una parte dei fatti che l’egocentrico investigatore si trova ad affrontare a bordo del Karnak. Un caso molto complesso, un gioco di vita e di morte controlla tutti i passeggeri, una sola mente disposta a tutto pur di risolvere l’enigma. Chi mai sarà l’assassino? E se invece fosse più di uno? Riuscirà la mente acuta di Poirot a rivelare la terrificante verità?

OPINIONE PERSONALE Poche persone sarebbero state capaci di creare un’atmosfera così colma di trepidazione come ha fatto Agatha Christie. Il suo talento è un dono meraviglioso che le permette di vivere avventure ricche di suspense e misteri. In questo libro ha mostrato chiaramente quanto un caso può essere per Poirot semplice nella sua complessità. Ogni pagina, secondo l’investigatore è un pezzo di soluzione quindi non ci resta che leggere il libro. Questo può essere vero ma non per tutti: così come nella vita, alcune persone non prestano attenzione alle peculiarità che spesso sono la chiave del mistero.

UN ESEMPIO DA SEGUIRE Ho iniziato a leggere i libri di Agatha Christie all’età di 10 anni e da lì in poi ho compreso che, per me, lei non era solo una talentuosa e ingegnosa scrittrice bensì un esempio da seguire. Sto sognando ancora oggi di pubblicare un libro che ovviamente non sarà minimamente paragonabile a nessuno dei suoi però almeno avrò la soddisfazione di averci provato.

Cominciai a scrivere il mio primo libro all’età di 9 anni ma presto mi resi conto di non saper cosa scrivere dopo nemmeno una pagina di word così decisi di riprovarci in futuro. Tentai nuovamente a settembre del 2019 e scrissi molto (più di 50 pagine) ma rileggendolo capii che non avevo dato tutta me stessa, che io ero capace di scrivere molto meglio. Ero abbastanza delusa dal mio lavoro così mi presi una pausa dalla scrittura libera per qualche mese poi, a gennaio avvenne l’impossibile: un’idea fenomenale mi era balenata in testa. Troppo bella per non provare a realizzarla. Mi chiusi in stanza e iniziai a battere sul pc un flusso di parole ispirate dalla vita quotidiana.

Quest’ultimo lavoro è quello su cui sto ancora lavorando e, anche se ho scritto solo 25 pagine, sono per la prima volta fiera di me. Sento che questa volta sarà quella buona, spero che sia così, desidero con tutto il mio cuore che lo sia.

Sto mettendo tutta la mia fantasia, le mie emozioni e i miei pensieri. Anche se purtroppo Agatha non c’è più fisicamente, i suoi libri, racconti e storie sono state, sono e per sempre saranno la storia del genere thriller/giallo e io voglio renderle onore per aver risvegliato in me una fiamma ardente che sono certa non si spegnerà mai.

Qui sotto ho trascritto alcuni spezzoni del mio libro.

PICCOLO SPOILER “Ero appoggiata al vecchio e scricchiolante davanzale della finestra che dava su una strada dimorata da foglie cadute da vecchi arbusti.

Non c’era un’anima viva, né bambini che giocavano, né adulti che correvano. Il deserto era mutato in una lunga lastra di cemento.”

…

“Udii squillare il telefono fisso, un suono davvero odioso, come la sveglia del lunedì mattina. Notai che la mamma esitò a rispondere quindi mi diressi da sola verso quell’apparecchio. Non feci in tempo ad oltrepassare il corridoio contornato da quadri alquanto inquietanti quando sentii la sua voce: “Pronto, chi parla?”, non rispose nessuno. Ripeté: “Chi è?”. Ottenne risposta. Da lontano non riuscii ad indentificare la voce che le parlò. Capii però che era rauca, a tratti gutturale, oserei dire come quella di Gollum de Lo Hobbit.” …

“Presi in mano il mio computer portatile, aprii la casella delle e-mail e vidi che tutto corrispondeva alla descrizione di George. Osservai attentamente il testo del suo messaggio e dopo un breve momento di riflessione esultai. Pudin mi aveva proposto di andare in vacanza con lui su un’isola privata in mezzo all’Oceano. Come potevo rifiutare. Saremmo partiti il primo del mese di luglio e saremmo rimasti insieme fino al quindici dello stesso mese. Andai in cucina e ne parlai con i miei genitori. La loro reazione fu tutto tranne che prevedibile. Sono sempre, almeno quasi sempre, stata una brava ragazza, buona media scuola, buono il comportamento a casa. Mi coprii gli occhi per non vedere le loro smorfie e perciò decisi di farli accordare e di essere informata della risposta definitiva. “Ok, potrai andarci” furono le parole che disse mio padre in tono fermo e pacato. Intanto potevo udire mia mamma singhiozzare dal pianto e allo stesso tempo il mio babbo ripeterle: “Stai tranquilla amore, non è mica una questione di vita o di morte se si allontana per mezzo mese. Fatti forza…”.”

Si sbagliava sulla prima frase. …

La luce tiepida del sole inondò la mia cameretta con i suoi sgargianti raggi. Un nuovo giorno era arrivato e, visto dal bellissimo risveglio, pensai che sarebbe stata una giornata sorprendente. Lo fu, ma in modo diverso dalle aspettative comuni. Era sabato. Mi alzai con calma dal morbido materasso di piume e andai in cucina dove fui colta da un magnifico profumino che si diffondeva tra le stanze: la mamma aveva preparato i pancake! Si capiva solo a vederli che dovevano essere squisiti e confermai la mia teoria gustandoli tutti. “Ben fatto Franci! Si parte sempre bene con una buona colazione!” pensai. La partenza fu ottima, il tragitto…

CONCLUSIONE Come ho scritto varie volte in precedenza, Agatha Christie è per me una guida, un esempio e una persona da stimare. Ho scelto i suoi libri per il mio lavoro perché volevo renderle un omaggio e mostrarle quanto mi ha aiutata a crescere, sia nell’ambito emotivo ma soprattutto in quello della scrittura. Quando ero triste leggevo i suoi libri e comprendevo sempre di più il fascino della scrittura e ciò mi dava la carica giusta per affrontare i miei problemi. Può sembrare banale ma ho sempre sentito un legame molto particolare con lei anche se purtroppo non ci siamo mai incontrate o viste.

Scrivendo il mio libro e leggendo i suoi, i miei occhi si sono spinti oltre il vecchio orizzonte dell’impossibile perché, proprio come disse lei, “l’impossibile non può essere accaduto; quindi l’impossibile deve essere possibile, nonostante le apparenze”, tutto è possibile, nonostante non lo sembri solo perché non è accaduto.

I suoi racconti hanno su di me un effetto molto particolare: mi fanno stare bene, mi riempiono la mente di idee, mi illuminano d’ispirazione e fantasia.

Lavorando a questo approfondimento mi sono affezionata ancora di più a lei e ai suoi libri, alla sua vita da scrittrice e da signora ricca d’immaginazione. Spero un giorno di acquisire anche solo una minima parte del suo dono e, anche se sono consapevole del fatto che non sarò mai all’altezza, continuo a crederci e ad avere fiducia nel fato.

Spero che l’argomento vi sia piaciuto almeno la metà di quanto l’ho amato io!

BIBLIOGRAFIA & SITOGRAFIA BIBLIOGRAFIA: Poirot sul Nilo, Agatha Christie, 1937 Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie, 1934 Dieci piccoli indiani, Agatha Christie, 1939

SITOGRAFIA: Wikipedia Donne straordinarie-rai cultura Agatha Christie: la vita e i libri della “Regina del mistero” Mary Westmacott: il rifugio della Christie