Alcune riflessioni sulla fisionomia di un Parco Culturale Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura – Ottobre 2010
Alcune riflessioni sulla fisionomia di un Parco Culturale Rolando Picchioni Nicola Gallino Antonella Cavallo, Paola Galletto, Giulia Gabotto
Premessa Nel corso del 2009 e del 2010 è giunta alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura da parte di due distinti ambiti territoriali del Piemonte la richiesta di affiancare in modo organico il loro processo di valorizzazione, programmazione e promozione del proprio paesaggio culturale, coordinando i progetti esistenti e partecipando al percorso di elaborazione, selezione e accompagnamento di nuovi. Nell’area del nord Piemonte fra le province di Vercelli e Novara che gravita intorno alle località di Ghemme, Gattinara e Borgomanero e al corso del fiume Sesia ha così preso forma in modo quasi spontaneo il Parco Culturale Terre di Vino e di Riso, per il quale è stato firmato a Ghemme il 14 dicembre 2009 un protocollo d’intesa che ad oggi raccoglie 18 Comuni, la Provincia di Novara, la Camera di Commercio e l’Atl di Novara. Nell’area fra Langhe, Roero e Monferrato ha invece preso corpo una consultazione permanente fra territori e realtà culturali raccolti sotto la comune denominazione di Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano. Esso riunisce attualmente oltre 30 fra Enti locali, Comuni, associazioni e fondazioni culturali, ma attende ancora formalizzazione e riconoscimento giuridico. Gli indirizzi espressi dalla Regione Piemonte, la consapevolezza condivisa che è necessario individuare un nuovo approccio nell’accesso e nell’impiego delle risorse, l’esperienza derivata dalla consultazione permanente avuta in questo anno e mezzo con le diverse realtà suggeriscono che il modello del Parco Culturale può rappresentare un’efficace intelaiatura e articolazione istituzionale per il coordinamento delle politiche di valorizzazione e promozione della filiera culturale sul territorio piemontese. Per questo si intende offrire qui di seguito una riflessione su come il modello del Parco Culturale possa incarnarsi e declinarsi sulla specificità del Piemonte, e come esso possa trovare l’incarnazione giuridica e amministrativa più adeguata rispetto alle esigenze e alle aspettative comuni.
Cos’è un Parco Culturale È la ricognizione delle caratteristiche morfologiche e naturalistiche, paesaggistiche e ambientali, agro-alimentari, antropologiche, storico-artistiche, architettoniche, monumentali e letterarie di un determinato territorio, e la loro messa in rete attraverso un progetto culturale organico che ne promuova i tratti comuni attraverso il coinvolgimento di soggetti diversi e la valorizzazione della loro capacità documentale, creativa e organizzativa. 1