SALUTE_10piu_cover_n.5.2016_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:32 Pagina 1
RAVENNA
MENSILE DI INFORMAZIONE SU SALUTE E BENESSERE - N. 5 - MAGGIO 2016
SEGUICI SU
Salute Dieci Piu’
PAG.13
I LEGUMI, “CIBO DEI POVERI” LA TERAPIA SCLEROSANTE DEI VASI CAPILLARI IL LABBRO LEPORINO La centenaria ANTONIA SPADA ATTENZIONE ALLE ZECCHE L’IDRATAZIONE NEGLI SPORTIVI LA PROCESSIONARIA
MARCO CAPPATO
IL TESTAMENTO
BIOLOGICO Scopri il piacere di ritrovare il benessere di un corpo sano e in forma, perdere peso e tonificarti, per sentirti più bella su WWW.FIGURELLA.IT
CENTRO DI RIMODELLAMENTO FEMMINILE
amiche per la linea
SPECIALE OPEN DAY SEDUTA OMAGGIO - PER PROVARE IL TRATTAMENTO FIGURELLA RAVENNA - Tel. 0544.38045 - Viale Sergio Cavina, 25 (Centro Comm. San Biagio)
SALUTE_10piu_cover_n.5.2016_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:32 Pagina 2
Spesso è ciò che non si vede a fare la differenza… Da 60 anni sanitaria romagnola e' specialista nella realizzazione di plantari personalizzati, ortopedici e per uso sportivo. Una buona performance sportiva parte, infatti, proprio dai piedi. Ciclisti, podisti, calciatori, tennisti, atleti professionisti e amatoriali, possono trarre grande beneficio e giovamento da una corretta postura. Per questo Sanitaria Romagnola propone un esame specifico con apposite solette baropodometriche inserite all'interno delle proprie scarpe sportive. Queste solette sono collegate ad una piccola centralina che, semplicemente fissata in cintura al paziente, permette di eseguire la valutazione in piena libertà: direttamente in sella alla propria bicicletta, durante una camminata, un salto o qualsiasi altro movimento. Le solette rilevano le pressioni esattamente per quelle che sono durante l’atto sportivo evidenziando eventuali vizi o problematiche posturali. Al termine della valutazione i dati raccolti vengono scaricati in un computer ed esaminati con l’esperto: a questo punto sarà possibile stabilire se è necessaria la compensazione con un’ortesi che verrà eventualmente creata su misura per l’atleta. Il risultato che si vuole ottenere è quello di far acquisire allo sportivo maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo: che si tratti di attività agonistica o amatoriale è fondamentale conoscersi non solo per migliorare le proprie prestazioni ma soprattutto per evitare dolori, traumi ed affaticamento. Spesso è ciò che non si vede a fare la differenza. Per appuntamenti e ulteriori informazioni Negozio - Tel. 0545.23669 - info@sanitariaromagnola.it Max - Cell. 335.7848072 - Federico - Cell. 335.6363355
Via Provinciale Cotignola, 22/1 - LUGO (RA)
Vendite ON-LINE su www.sanitariaromagnola.it
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 1
Salute Dieci Più
Nr. 5 - MAGGIO 2016 - www.salute10piu.it
ALIMENTAZIONE
3 I legumi Sonia Collina OCULISTICA
6 Un nuovo laser per le malattie della retina Dott. Ugo Cimberle SALUTE
8 La terapia sclerosante dei vasi capillari Dott.ssa Elisabetta Giusti CHIRURGIA PLASTICA
10 Il labbro leporino Prof. Paolo Morselli L’INTERVISTA
13 Marco Cappato e il testamento biologico di Tiziano Zaccaria LONGEVITA’
18 Antonia Spada, ricamatrice centenaria di Tiziano Zaccaria SANITA’
20 La malattia da meningococco Dott.ssa Paola Stefanelli SANITA’
22 La puntura delle zecche Dott. Andrea Drei RIMEDI NATURALI
24 La pappa reale Tiziano Rondinini PSICOLOGIA
26 Affrontare il lutto Dott.ssa Annalisa Marinoni SPORT
28 Idratazione senza eccessi Dott. Andrea Baldisserri I NOSTRI AMICI ANIMALI
30 La processionaria Dott. Enrico Zama SALUTE 10+ - Anno 6 - N. 5.2016 - Aut. Trib. Ravenna n. 1381 del 23/11/2011 - www.salute10piu.it
Proprietà, redazione e realizzazione - Multiservice sas: via A. Gnani, 4 - 48124 Ravenna Tel. 0544.501950 - multiredazione@linknet.it - Direttore responsabile: Spada Gabriele Stampa: Modulgrafica Forlivese - Forlì (FC) - www.modulforlivese.it
CADUTA DI CAPELLI, CAPELLI SPEZZATI, CAPELLI FINI? Dimenticate le parrucche, Toupets e Spray per aumentare il volume. Con il VOLUME+ Infoltimento dei capelli esaudiamo il vostro sogno di capelli folti. Veloce, comodo e assolutamente naturale.
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 2
PROCREAZIONE - MATERNITÀ - CONTRACCEZIONE - MENOPAUSA
nasce dall’idea di creare un gruppo di professionisti capaci di costruire un vero “percorso di salute” attorno alla donna, per sostenerla durante le tappe della vita, aiutandola ad affrontare l’ampio spettro di problematiche legate al mondo femminile. Un vero e proprio cammino in cui la donna ha la possibilità di essere accompagnata attraverso le criticità dello sviluppo puberale attraverso quelle della contraccezione, della fertilità e della maternità, fino al periodo climaterico e alla successiva senilità.
Endocrinologia ginecologica Gravidanza fisiologica e gravidanza a rischio Diagnostica prenatale Diagnostica ecografica ginecologica ed ostetrica di 1° e 2° livello Prevenzione e diagnosi della patologia neoplastica ginecologica Senologia Riabilitazione pelvica perineale - Fisioterapia Diagnosi e cura dei disturbi del climaterio
INAUGURAZIONE SABATO 7 MAGGIO ore 17,00 Studio Medico 2
- Via A. Bozzi, 83/85 - Ravenna - Tel. 0544.1825803 - Cell. 391.3806092
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 3
ALIMENTAZIONE
I LEGUMI Per molto tempo i legumi sono stati definiti in modo dispregiativo come “LA CARNE DEI POVERI”. Nel passato, la loro diffusione mondiale è stata favorita da un duplice aspetto positivo, quello agronomico-alimentare. Oggi sono rivalutati sia per l’aspetto salutistico sia per quello nutrizionale.
Aspetto alimentare
Sonia Collina Consulente Macrobiotica, Operatore Shiatsu e Terapia Cranio Sacrale E-mail: soniacol50@gmail.com
Aspetto agronomico Germogliano facilmente e hanno una rapida crescita, si adattano bene a tutti i climi, sia al molto freddo, che al molto caldo, non temono la siccità e hanno la tendenza naturale alla risemina. Danno buoni risultati anche in terreni poco fertili per la loro capacità di fissare l’azoto atmosferico e di migliorarne il terreno con le radici.
Il valore nutrizionale nei legumi secchi, tra i vegetali è dei più elevati. Come i cereali, i legumi sono molto concentrati. Infatti, 100 grammi di legumi contengono pochissima acqua, (solo 10/13 g), 20/40 g di proteine, più del doppio di quelle contenute nei cereali, e in quantità uguali e spesso superiori a quelle contenute nella carne e in altri prodotti animali. Sono ricchissimi di carboidrati complessi, quasi come i cereali (43/46 g) e poverissimi di grassi (2/5 g); tranne la soia gialla che ne contiene 17/18 g; pos-
www.lafavolasenzaglutine.it
favolasenzaglutine
RAVENNA COLTIVAZIONE DI CECI
siedono un buon patrimonio di sali minerali, quali ferro, calcio, magnesio, fosforo, potassio, silicio, zolfo, manganese, arsenico e vitaminico con la B1, B2, PP, A,E,D, e tracce di vitamina B12 e K. Combinati o no con i cereali e le verdure, sostituiscono egregiamente le proteine animali, con il vantaggio di salva»SEGUE guardare la salute.
- Via A. Volta, 8 - Tel.
RAVENNA - FORLÌ 0544.405747
- Cell.
349.5123755
Dal DOLCE al SALATO: da noi puoi trovare prodotti freschi ed artigianali di alta qualità e tutto senza glutine. Su prenotazione, anche senza latte e uova.
Purtroppo oggi, per ragioni economicoculturale, la coltivazione delle leguminose ha subito una drastica riduzione, e una loro riproposta su larga scala, può essere determinante per ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema, per uno sfruttamento ecosostenibile dell’ambiente, e per ritrovare la nostra salute. 3
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:08 Pagina 4
PISELLI
Hanno un buon contenuto di lisina, carente nei cereali, mentre rivelano carenza di metionina e cistina, aminoacido invece presente in quantità considerevole nei cereali. Di grande rilievo è il patrimonio di sali minerali di cui i legumi ne costituiscono una delle fonti alimentari più ricche.
Proprietà terapeutiche Primo fra tutti prevengono e curano la stitichezza, anche la più ostinata e cronica con tutti quei disturbi ad essa correlati come: emorroidi, flebite, appendicite, diverticolite e varici proprio per l’azione e la qualità della loro fibra.
I legumi favoriscono la produzione di acidi grassi volatili anticolesterolo, sono ipotensivi, regolarizzano il metabolismo lipidico e glucidico. La loro azione curativa è evidente e decisiva, non solo nella prevenzione ma anche nella cura del diabete, grazie al loro indice glicemico molto basso, più basso di quello dei cereali integrali. La lecitina è un fosfolipide presente in tutti i legumi ma in quantità massima nella soia, con una caratteristica particolare che è quella aggregante (rendere possibile la miscela di grassi nel sangue). Questo meccanismo favorisce l’eliminazione per via biliare e poi fecale del colesterolo, migliorando il rapporto HDL LDL e abbassando anche il tenore di trigliceridi nel sangue.
Gas metano: l’aspetto indesiderato dei legumi
In effetti, i legumi sono gli alimenti con più alto tenore di fibra alimentare, nella loro buccia si trovano cellulose, emicellulose, pectine e lignine in grande quantità. Una delle funzioni della fibra è di far aumentare il volume fecale, condizione indispensabile per regolarizzare il funzionamento del colon.
Nei legumi sono presenti degli oligo-saccaridi alfa-galattosidi, zuccheri presenti in tutti i legumi, in quantità maggiore nei borlotti e nelle fave, molto meno negli azuki (fagioli di origine asiatica), nei perlina, nei ceci e nelle lenticchie. Questi zuccheri non sono disgregati dagli enzimi digestivi perché manca l’enzima specifico per la loro scissione, quindi fermentano nell’intestino crasso molto rapidamente ad opera della flora batterica.
Fermentazione che, favorita dalla presenza di fibra solubile, produce gas indesiderati e fastidiosi fra cui: metano, idrogeno, azoto, anidride carbonica e solforosa. I fenomeni di flatulenza sono più esasperati nei consumatori occasionali di legumi, specialmente se sono consumati in modo sconsiderato, mal combinati e in grande quantità. Per ridurre al minimo i problemi di assimilazioni, bisogna introdurli gradualmente e con regolarità nella dieta per dar tempo all’organismo di abituarsi alla loro digestione.
Le sette regole d’oro per ottenere il meglio dai legumi 1 - Scegliere i semi dell’ultimo raccolto. Più i semi sono vecchi più aumentano le purine, più sono duri e difficili da cucinare. Per quanto riguarda i legumi freschi, sono da considerarsi come verdure, fermo restando il loro bisogno di cottura. 2 - Controllare che fra i semi non vi siano pietruzze, sassolini, terra e semi rovinati, quindi lavarli molto bene in acqua corrente e fredda servendosi di un colino, disporli nel tegame in cui si cucineranno con quattro parti di acqua per ogni parte di legume secco, aggiungere qualche foglia di alloro e un pezzetto di alga kombu.
VIENI A trovarci all’
di RAVENNA dal 9 al 15 maggio
4
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:10 Pagina 5
Lasciare i legumi in ammollo da 2 - 6 ore per lenticchie, azuki, piselli spezzati, da 8 10 ore gli altri legumi. Nell’acqua dell’ammollo non va aggiunto né sale né bicarbonato: il sale perché fa disperdere le vitamine nell’acqua e indurisce i legumi, mentre il bicarbonato distrugge le vitamine. 3 - Far cuocere lungamente a fuoco vivo ad alta temperatura nella medesima acqua di ammollo per un tempo specifico che cambia per ogni legume e a volte cambia anche per lo stesso legume secondo il terreno di provenienza.
IN UMIDIERA, LA COTTURA E’ PIU’ LENTA MA PUR SEMPRE EFFICACE
Con la pentola a pressione si accorciano i tempi di cottura ed è garantita la temperatura ideale per la distruzione dei fattori antitriptici (impediscono la conversione delle proteine in amminoacidi), che è circa 118° C per almeno 30 minuti. Oggi sappiamo che la combinazione di radici foglie e alghe (in particolar modo dell’alga kombu) nella cottura dei legumi, oltre che a renderli più saporiti, favorisce l’equilibrio di Sali minerali, ne accorcia il tempo di cottura, fa diminuire l’impatto di fermentazione digestiva migliorandone la digeribilità. 4 - Condire - A cottura ultimata si mette il condimento salato che può essere il sale, sale alle erbe, il tamari, il miso, oppure si possono aggiungere verdure come il sedano, la carota, la cipolla, la zucca, i cavoli, le erbe aromatiche, semi di finocchio, alloro, aglio, timo, rosmarino, cumino, finocchietto selvatico, salvia, dragoncello o altre a piacere e continuare la cottura ancora per 10-15 minuti affinché si insaporiscano. Il legume è ben cotto quando è soffice e rimane integro, non deve essere secco e non si deve spappolare, non deve perdere le bucce nell’acqua di cottura che deve essere assorbita quasi completamente, lasciando i semi avvolti da una cremina fitta e gelatinosa.
I legumi sia secchi sia freschi vanno consumati con la loro buccia, perché oltre ad essere ricca di cellulose e pectine è proprio nella buccia che ci sono gli enzimi necessari alla loro digestione.
Conclusioni
Questi meravigliosi semi sono nutrienti, gustosi e saporiti, saziano e soddisfano il palato, sono adatti a tutti, dall’ottavo mese di vita fino all’età avanzata possono essere consumati tutti i giorni 5 - Combinare - Devono essere combi- anche più volte al giorno. nati sapientemente ad altri alimenti. 1/3 Non hanno controindicazioni e favodi legumi 2/3 di cereali con verdure e riscono la salute. alghe di contorno, sono un piatto base Riscopriamo i piatti della “tradizione ideale, ben equilibrato dal punto di vista mediterranea” quella vera, con la pasta e nutritivo e ben tollerato, fagioli, polenta e dove la combinazione con canellini, farro e alghe ed erbe aromatiche, ceci, risi e bisi, ne migliorano il gusto e la riso e lenticchie, digeribilità, limitando purè di fave con notevolmente gli effetti ZUPPA DI CEREALI E LEGUMI cicorietta, olio di OTTIMA CON GLI AROMI fermentativi indesiderati. oliva extra vergine e pane nero casereccio abbrustolito, stu6 - Masticare - Una regola fissa che vale fato di cicerchie e ancora ribollite, minesempre per qualsiasi alimento è la masti- stre, minestroni, passati, patè, farinate, cazione che vuole essere accurata e pro- pallocchi ecc. lungata. Negli ultimi cinquant’anni con l’inserimento di scorrette abitudini alimentari e 7 - Rieducazione dell’intestino - È con- l’abbandono dell’alimentazione medisigliato inserire i legumi gradualmente terranea, la coltivazione dei fagioli in abituando l’intestino poco alla volta, con Italia è calata del 90%. Da 40Kg. annui regolarità e costanza. Il loro consumo pro capite, si è passati a 3 Kg. Tendenza occasionale e sporadico sarà sempre pro- che andrebbe invertita, non solo per l’ablematico. Rieducare l’intestino è possi- spetto terapeutico e nutrizionale, ma per bile mediante l’inserimento di piccole la loro caratteristica agronomica, che quantità di legumi passati al passaverdu- contribuirebbe a ridurre l’inquinamento re e non frullati. ambientale. FINE 5
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 6
OCULISTICA
UN NUOVO LASER MICROPULSATO
PER LE
MALATTIE
RETINA
DELLA
I problemi della retina
Dott.
Ugo Cimberle
Studio Oculistico Dal Fiume-Cimberle - Ravenna E-mail: cimberle@cidiemme.it
La retina è il tessuto più importante dell’occhio. E’ grazie ad essa che le immagini dell’ambiente circostante vengono tramutate in impulsi elettrici e trasferite alla corteccia cerebrale che ci permette di “vederle”. Questo tessuto è assai complesso ed è formato da diversi strati cellulari ognuno con competenze specifiche. Quando i fotorecettori, le cellule deputate alla trasformazione della luce in impulso elettrico, vengono colpite da un fascio luminoso, l’energia di questo provoca il consumo di alcune sostanze chimiche presenti all’interno delle cellule stesse e la conseguente eccitazione di determinate fibre nervose. Per capire quanto importante sia la funzione visiva nel nostro organismo basta pensare al fatto che l’occhio è collegato a circa il 40% del cervello. E la retina, con la sua complessità e fragilità, è l’anello di congiunzione tra noi e l’ambiente esterno. Qualsiasi processo morboso che intacchi l’integrità retinica ha conseguenze assai importanti sulla nostra capacità di vedere. 6
Una delle eventualità lesive della retina con la quale ci imbattiamo spesso è l’edema che altro non vuol dire che l’infarcimento di liquido tra gli strati retinici (figura sotto). La perdita di liquido dai capillari e dalle cellule è un evento frequente per qualsiasi tipo di trauma fisico o chimico, basti pensare al gonfiore dopo una contusione o una distorsione o alla bolla di liquido nell’orticaria. Lo stesso può avvenire sotto o tra gli strati retinici in qualsiasi caso di reazione infiammatoria ad esempio dopo intervento chirurgico e a causa di una infiammazione spontanea della retina (corioretinite sierosa centrale) o per trasudazione dai vasi nel diabete,
nelle occlusioni vascolari o nelle malattie degenerative senili. Il problema è che i fotorecettori retinici a bagnomaria non funzionano più come dovrebbero, anzi, ancor peggio, non possono più essere ben nutriti dai vasellini circostanti ed iniziano a morire. Imperativo è cercare di far riassorbire il liquido ed oggi per fortuna abbiamo diversi metodi spesso efficaci.
La tecnica precedentemente utilizzata Un sistema in uso da un certo numero di anni è quello di iniettare all’interno del bulbo delle sostanze farmacologiche che favoriscono il riassorbimento dei liquidi: gli antiVEGF o i cortisonici. Con una certa frequenza ne vengono prodotti di nuovi e sperimentati di più efficaci, certo è che a volte OCCHIO
RETINA RIALZATA
VASI SANGUIGNI ANORMALI SOTTO LA RETINA
Nell’immagine qui a fianco è rappresentato un edema sottoretinico che provoca un lieve distaccamento della retina e conseguente degenerazione maculare.
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 7
EB SERVOSCALE RAVENNA
Scooter Elegance
> Montascale a poltrona per anziani ed a pedana per disabili in carrozzina/sedia a rotelle
AGILE SU TUTTI I TERRENI - PRENOTA UNA PROVA A DOMICILIO -
> Piattaforme elevatrici senza vano (elevatori per superare dislivelli)
DISPONIBILE ANCHE A NOLEGGIO ShowRoom a Ravenna, in via Ravegnana, 331
VIENI A TROVARCI PER UNA PROVA DEL TUO SERVOSCALA
l’effetto non è duraturo e siamo costretti a terapia ripetute e prolungate con alti costi visto il prezzo di questi farmaci.
Recentemente… …è comparso un particolare tipo di laser: una determinata lunghezza d’onda di 577 nanometri (sul giallo) è in grado di stimolare le cellule retiniche senza danneggiarle, permettendo così il riassorbimento del liquido patologico. Per evitare riscaldamenti non desiderati del tessuto con possibili danni secondari, come avviene con i laser tradizionali, si utilizza un sistema di rilascio degli impulsi laser “micropulsato” della durata inferiore al micro-
> Piattaforme elevatrici con vano (miniascensori per superare uno o più piani)
Tel. 349 3767823 E-mail: enricobiagi.ebsas@fastwebnet.it E-mail certificata: ebsas@pcert.postecert.it
www.montascaleravenna.it
Il nostro servizio è una consulenza, fornitura e installazione chiavi in mano che non ti lascerà solo neanche in futuro, grazie al servizio di manutenzione periodica.
www.facebook.com/ebservoscale
Un trattamento laser associato ad una iniezione intravitreale ha molte più probabilità di ottenere un effetto duraturo nel tempo. Una seduta laser dura pochi secondi dopo aver dilatato la pupilla e non comporta alcun dolore per il paziente. Inoltre è ripetibile in caso di recidiva. Con questo tipo di laser Laser si eseguono anche le classiche ripaOcchio (ricostruzione) (ricostruzione) razioni della retina o i trattamenti Con queste caratteristiche di non lesi- panretinici nei diabetici con il vantagvità e di sicurezza possiamo trattare gli gio di quasi assenza di dolore grazie edemi della macula anche in quella alla durata estremamente breve delzona normalmente off limits per i laser l’impulso. Insomma, una nuova arma convenzionali perché a rischio di cica- che la tecnologia ci mette a disposiziotrizzazioni che impedirebbero la visio- ne per sempre migliori terapie nei FINE nostri pazienti. ne. secondo e con un intervallo di qualche microsecondo in modo da lasciare tempo al tessuto di smaltire anche il pur minimo calore indotto.
IN PROMOZIONE COPPIA DI LENTI FOTOCROMATICHE *MONOFOCALI DI SERIE 1.5 HARD
in promozione
G 80,00
LENTI TRANSITIONS
(acquistando un occhiale da vista)
VIENI A TROVARCI IN NEGOZIO
PREZZI VANTAGGIOSI
SU TUTTE LE LENTI
Via dell’Aida, 19 (zona via della Lirica) Ravenna - Tel. 0544.460778 - www.optical-center.it 7
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:15 Pagina 8
SALUTE
LA TERAPIA SCLEROSANTE
DEI
CAPILLARI
Consiste nell'eliminazione chimica di piccole varici superficiali attraverso iniezione nel loro interno di una sostanza (liquido sclerosante) che provoca una locale reazione infiammatoria che lentamente favorisce la cicatrizzazione e il riassorbimento del vaso stesso.
Oggi esistono tipologie diverse di Teleangectasia Dott.ssa
Elisabetta Giusti
Specialista in Chirurgia d’urgenza e P. S.. Diagnostica Ecocolor Doppler - Flebologia Casa di Cura Domus Nova Ravenna - Tel. 0544 508311 Studio: Piazza della Resistenza, 3 Alfonsine (Ra) - Tel. 0544 84814 E-mail: ela.giusti@gmail.com
Le Teleangectasie , dette comunemente “Capillari”, sono dilatazioni di piccoli vasi ematici visibili oltre l'epidermide che si presentano come superficiali ramificazioni o ragnatele, dal colorito rosso-bluastro. Queste malformazioni venose sono solitamente asintomatiche nonostante comportino un'evidente alterazione dell'aspetto della pelle che nei casi più gravi e cronici può apparire anche in leggero rilievo.
Le cause… …che favoriscono la comparsa delle teleangectasie sono molteplici: insufficienza venosa cronica con vasodilatazione, processi infiammatori come la cellulite, patologie dermatologiche come la sclerodermia e il lupus, ipertiroidismo, traumatismi, indumenti attillati e stretti, sovrappeso, radio e chemioterapie, predisposizione genetica, variazioni ormonali (es. gravidanza) ed atrofia dei tessuti cutanei dovuta anche all’età. 8
Teleangectasie determinate da insufficienza venosa: correlate al rallentamento del flusso ematico venoso e a varici (interessano i piedi, le gambe e le cosce, spesso proprio lungo il decorso delle varici). Teleangectasie da alterazione ormonale: tipico disturbo delle donne in gravidanza, in menopausa o che assumono la pillola anticoncezionale (interessano soprattutto le cosce).
Teleangectasie causate dalla debolezza capillare: determinate da calore o freddo eccessivo, raggi UV, traumatismi, familiarità (oltre alle gambe possono interessare anche il viso).
ASSISTENZA DOMICILIARE DOMICILIARE
ANZIANI, MALATI MALATI E D DISABILI ISAB
CHIAMACI QUANDO VUOI, RISPONDIAMO SPONDIAMO SEMPRE! SEMPR Reperibilità telefonica h24 - 365 gg l’anno
0544 0544 4470419 70419 RAVENNA . Via Panfilia, 62
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:17 Pagina 9
Le teleangectasie si manifestano sia negli uomini che nelle donne, con una propensione femminile; in genere, il disturbo è legato più spesso all'avanzare dell'età, ma sono frequenti i casi di soggetti affetti in età giovanile. Nell’età senile le teleangectasie tendono ad evidenziarsi maggiormente: infatti, se in età giovanile il diametro dei vasi sanguigni interessati si aggira tra i 2 ed i 3 millimetri, in età più avanzata le dimensioni possono aumentare e apparire di colore più bluastro, oltre ad essere frequente la comparsa di nuovi capillari.
Quali sono i sintomi? La loro comparsa può essere assolutamente priva di sintomi o procurare tensione, bruciore , formicolii e nei casi più gravi pesantezza, soprattutto nel periodo estivo e premestruale.
Quali sono le cure? Il trattamento dei “capillari” prevede oltre alla cura della causa determinante anche il loro trattamento con la scleroterapia che si effettua preferibilmente durante le stagioni fresche. Questo procedimento consiste nell’iniettare per mezzo di un ago molto sottile (quindi riducendo il dolore al minimo) una soluzione speciale all’interno del capillare provocandone la contrazione e il restringimento con conseguente svuotamento del sangue contenuto nel vaso.
In seguito a questo la stessa sostanza iniettata crea localmente un effetto cicatrizzante circoscritto sulla piccola vena (cioè una sclerosi locale) con conseguente progressivo riassorbimento della stessa e la lenta scomparsa.
Per garantire il risultato migliore, l’iniezione nelle vene si fa utilizzando una luce e una lente di ingrandimento particolare e in certi casi si utilizza anche un sistema di Transilluminazione a luci Led che facilita la mappatura venosa e l’individuazione delle eventuali vene profonde che alimentano i capillari che si vogliono trattare.
Il post terapia Dopo l’iniezione è necessario comprimere la parte con un tampone fissato con strisce di cerotto per almeno 48 -72 ore e a volte con una calza elastica leggera da portare solo durante il giorno fino al riassorbimento dei piccoli lividi. Normalmente per un trattamento efficace sono necessarie almeno 3 o 4 sedute di scleroterapia, anche se molto dipende da estensione, tipo e dal-
l’età dei capillari, nonchè dal tipo di pelle della paziente. Una volta chiuso un capillare esiste comunque sempre la possibilità che ne compaiano dei nuovi, indipendentemente dal trattamento di quelli precedenti che non ne influenzano la comparsa di altri, come spesso erroneamente si crede. Le vene trattate con questa procedura sono vene superficiali, che non hanno alcuna funzione vitale, ma creano solo un disagio estetico. Questo trattamento non incide sulle vene situate in profondità e la sostanza sclerosante rimane localizzata in superficie.
Esistono controindicazioni? Le possibili reazioni sono legate alla tolleranza alla puntura, essendo il liquido sclerosante atossico e anallergico, quindi consistono normalmente in piccoli lividi e momentaneo rossore e raramente prurito o pigmentazione cutanea che comunque si può risolvere successivamente con creme schiarenti ed è legata al fototipo del soggetto. I capillari a seguito della terapia sclerosante si scoloriscono lentamente nel tempo (a volte anche dopo qualche mese) e nell’80% dei casi si attenuano o scompaiono mentre nel restante 20% i risultati possono essere solo parziali. In questo caso a giudizio del medico il trattamento potrà essere ripetuto per effettuare i ritocchi necessari e mantenere soddisfacente l’aspetto estetico FINE delle gambe.
9
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 10
CHIRURGIA PLASTICA
LABBRO
LEPORINO CAUSE -EREDITARIETA’- TERAPIA
Prof.
Paolo Morselli
Docente di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Università di Bologna
La cheilognatopalatoschisi (cheilo=labbro; gnato=mascellare; e palato), o più comunemente labiopalatoschisi, è una malformazione congenita caratterizzata dalla presenza di una schisi, cioè di una fessura del labbro e del mascellare, che si realizza per una mancata unione di strutture durante la vita intrauterina. Normalmente il volto si sviluppa per accrescimento separato di aree distinte, che progressivamente si uniscono per conferirne l’aspetto definitivo e lo sviluppo globale. Il processo di fusione termina alla fine del terzo mese di gravidanza e, da quel momento, il viso e il bambino aumentano solo di grandezza. Quando i centri di accrescimento da cui hanno origine labbra, processo alveolare e palato non confluiscono tra di loro, il risultato è una schisi del labbro e/o del palato.
Come si genera? Le strutture del volto che non si sono unite durante l’embriogenesi sono comunque presenti nel paziente affetto da tale deformità. 10
Questo è un concetto importante ed utile per il futuro riparo della schisi che, in genere, non consiste nell’aggiungere tessuti nella sede del difetto, ma piuttosto nel ricercare, sui margini della schisi stessa, le varie strutture (cute, mucosa, muscoli e osso) e riportarle nella loro giusta collocazione anatomica.
Questa malformazione è molto diffusa? L’incidenza della labiopalatoschisi è di 1 caso ogni 700/800 nati vivi e con un frequenza del 15% per i bambini nati da genitori affetti da tale malformazione. Pur sapendo che in alcuni casi le schisi del labbro e del palato hanno carattere ereditario o familiare, nella maggior parte dei casi la malformazione appare come fatto isolato, probabilmente su predisposizione genetica.
re chiuso anche se i muscoli sono colpiti dalla schisi e quindi non sono uniti sulla loro linea mediana; in altri casi può essere presente solo l’ugola bifida.
Come si cura? Il percorso terapeutico che il piccolo paziente, nato con questa malformazione, deve affrontare assieme ai genitori è complesso e articolato. Per la sua cura è indispensabile un’approccio multidisciplinare che coinvolga più specialisti in un gruppo di lavoro terapeutico e scientifico. Il piccolo paziente deve essere seguito passo dopo passo ed il suo percorso terapeutico inizia molto precocemente già durante la vita intrauterina.
Come si può manifestare? La schisi può essere mono o bilateralmente ed interessare: solo il labbro superiore (cheiloschisi); il labbro superiore, il processo alveolare e l’osso mascellare (cheilognatoschisi); il labbro, il processo alveolare, l’osso mascellare e il palato (cheilognatopalatoschisi). La schisi può riguardare solo il palato nella sua parte posteriore (palato molle) e/o nella parte anteriore (palato duro). Esiste una varietà di palatoschisi, detta sottomucosa, nella quale il palato appa-
Si può diagnosticare già durante la gestazione? La diagnosi è normalmente fatta dal ginecologo ecografista quasi sempre durante l’indagine morfologica che si esegue tra la 19° e la 21° settimana di gestazione. Ed è l’ecografista che indirizza i futuri genitori dal chirurgo plastico, specialista di competenza nel trattamento chirurgico della patologia.
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:38 Pagina 11
E' in questo momento che la famiglia viene informata sull’iter terapeutico che attende il loro bambino e sarà compito del chirurgo plastico, appoggiato dallo psicoterapeuta. Ai genitori vengono descritte tutte le terapie a cui il piccolo paziente dovrà sottoporsi, i tempi e le tappe della loro esecuzione.
L’importanza dell’assistenza di più medici professionisti La figura dello psicoterapeuta deve essere costantemente a disposizione. E’ risaputo infatti che la fase che intercorre tra la comunicazione della diagnosi e l’accettazione della patologia (periodo del lutto) risulta particolarmente impegnativa e destabilizzante per il genitore che si trova ad affrontare il crollo delle proprie aspettative e proiezioni sul bambino. Subito dopo il parto, il piccolo viene visitato dal neonatalogo, poi il chirurgo plastico prende atto della reale situazione, paragondola a quella diagnosticata con l’ecografia neonatale. Nel caso di labioplatoschisi in tempi brevissimi viene applicato un otturatore palatale che permetta di mantenere la lingua in buona posizione, di “governare” e indirizzare la crescita dei segmenti palatali erroneamente dislocati e sia anche utile per modelllare le eventuali malformazione del naso.
L’intervento correttivo…
Le fasi chirurgico-terapeutiche successive sono improntate alla risoluzione di anomalie di accrescimento dello scheletro facciale che posso insorgere come: arretramento dell’arcata mandibolare, dislocazione dei segmenti del mascellare in più segmenti, anomalie di crescita della premaxilla nei casi di labiopalatoschisi bilaterale. Ripristinata la normalità funzionale, si possono programmare interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, come la rinoplastica secondaria o la revisione degli esiti cicatriziali del labbro, che abbiano UN BAMBINO CON “LABBRO LEPORINO” come fine la ricerca delPRIMA E DOPO L’INTERVENTO CORRETTIVO l’armonia del volto.
…viene effettuato in anestesia generale. Il primo tempo chirurgico vede la cura del labbro, cheiloplastica, e la rinoplastica primaria, successivamente, per il secondo tempo operatorio, si programma la cura del palato, cioè la palatoplastica.
Successivamente
Conclusioni
Negli anni si susseguono poi terapie logopediche, per aiutare il bambino nella dizione, e trattamenti ortodontici finalizzati a regolarizzare gli elementi dell’arcata dentale per poter poi procedere agli interventi chirurgici di innesti ossei al processo alveolare con autotrapianto di osso prelevato dalla teca cranica, dalla cresta iliaca o dal mento. Sarà così possibile effettuare una corretta ricostruzione protesica, sia con impianti dentari sia con ricostruzioni protesiche tradizionali e ripristinare la corretta funzione dell’apparato masticatorio.
Nella programmazione dell’iter terapeutico per il paziente affetto da labiopalstoschisi è importantissimo tenere in considerazione le aspettative e i desideri dei genitori e, nei trattamenti futuri, del paziente. È doveroso offrire ai genitori informazioni corrette e utili sulle specifiche condizioni generali, sulle motivazioni del trattamento, e su quanto è possibile ottenere dal trattamento stesso oltre che le sue tappe, i suoi i limiti ed FINE i possibili effetti collaterali.
I consigli di Stomatologica
Al mio bimbo non sono ancora caduti i denti da latte “Al latte” “I 6 anni sono solo indicativi dell’inzio della permuta, è opportuno quindi farsi visitare da uno specialista per verificare che il ritardo sia fisiologico”. (Dottoressa Susanna Stagni)
Convenzioni con: Soci Banca BCC - Endas - CSRC Portuali - Gruppo Provinciale Guardia di Finanza ASCOM - Cral HERA ravenna - Cral ConfArtigianato - Cral Vigili del Fuoco - Amici di Ravenna Antica
11
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 16:53 Pagina 12
Vieni da
UNICA
srl
Ti aiuteremo ad ottenere il giusto risarcimento nonostante il mondo assicurativo imponga: Valutazioni standardizzate che prescindono dalla storia personale del danneggiato. Microlesioni sottostimate e sottopagate. Criticità ad ottenere il giusto indennizzo da parte delle persone più deboli, in particolar modo gli anziani. Difficoltà ad ottenere il giusto risarcimento tramite l’ausilio della conciliazione, in quanto, non essendo previsto l’obbligo di presenza delle parti, le compagnie di assicurazione, spesso disertano l’udienza.
…le nostre consulenze sono GRATUITE. Se affidi la tua pratica a noi, lavoreremo per te senza alcun anticipo e il nostro team di professionisti sarà a tua completa disposizione.
STUDIO INFORTUNISTICA ORGANIZZAZIONE - EFFICIENZA - COMPETENZA SEMPRE AL TUO SERVIZIO In collaborazione con
infortunistica
Tossani
BOLOGNA Professione esercitata ai sensi della Legge 14 gennaio 2013 n.4
12
Via Castel San Pietro, 63 - RAVENNA Tel. 0544.470475 - Fax 0544.470440 E-mail: infortunisticaunica@libero.it Pec: infortunisticaunica@cert.postecert.it
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:19 Pagina 13
L’INTERVISTA
TESTAMENTO
BIOLOGICO Ne parliamo con
MARCO CAPPATO
PRESIDENTE DEI RADICALI ITALIANI.
di Tiziano Zaccaria E-Mail: zaccariatiziano@gmail.com Marco Cappato è uno dei principali fautori dell'Associazione Luca Coscioni, che promuove la libertà di cura e di ricerca scientifica, l'assistenza personale autogestita e si batte per affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili anche nelle scelte di fine vita. Sottoscrivere un testamento biologico significa decidere, in un momento in cui si è ancora capaci di intendere e volere, quali trattamenti sanitari si intenderanno accettare o rifiutare nel momento in cui subentrerà un'incapacità mentale.
Marco Cappato, nelle settimane scorse sono state incardinate le proposte di legge sul testamento biologico. Rispetto a quanto avvenuto nella scorsa legislatura, stavolta si riuscirà ad approdare ad una legge? «Se il dibattito continua ad essere segreto, no. Mancano addirittura le registrazioni delle sedute, i media non ne parlano, il Presidente della Commissione di Vigilanza, Roberto Fico, dorme. Eppure è un tema che riscuote un consenso popolare diffuso, secondo tutti i sondaggi. La distanza tra il Paese e il Palazzo aumenta. Se riusciremo a far conoscere fuori ciò che accade nelle segrete stanze, allora avremo una buona legge».
RISONANZA MAGNETICA
Qual’è la vostra proposta rispetto al testamento biologico? «Basta tradurre in legge ciò che la giurisprudenza ha già chiarito: abbiamo diritto a sospendere le terapie, inclusa nutrizione e idratazione forzata, anche lasciando le nostre volontà per quando non saremo più in grado di intendere e di volere. E le strutture sanitarie non possono imporci una volontà diversa. Non ci sarebbe altro da aggiungere. Un legge serve solo per evitare di dover aspettare 18 anni per l'autorizzazione a sospendere, come nel caso Englaro». »SEGUE
muscoloscheletrica aperta
In seguito ai recenti cambiamenti normativi, la Clinica San Francesco dà la possibilità ai cittadini di accedere all’esame con la sola richiesta del medico, in tempi rapidi e ad un costo quasi pari a quello del ticket.
Costo
95€
Tempi
48h
quasi pari a quello del ticket
di refertazione rapidi
info e prenotazioni Ospedale Privato accreditato S.S.N. - Ravenna
0544.458311
www.ospedaleprivatosanfrancesco.it
13
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 16:46 Pagina 14
Il centro che si prende cura di te
Direttore Sanitario Dr. Pier Luigi Fiorella Specialista in Medicina dello Sport e Cardiologia Autorizzazione sanitaria n. PG6592 del 01/03/04
Via Lago di Como, 25 - 48122 Ravenna Tel. 0544.45.67.66 - Fax 0544.45.10.19
CONTINUANO GLI
OPEN-DAY:
PRESENTATI CON QUESTO COUPON E OTTIENI UNO SCONTO DEL 50% SUL COSTO DI INGRESSO E qual’è la vostra proposta rispetto all’eutanasia? «Oggi chi aiuta un malato terminale a morire rischia fino a 15 anni di carcere. E' una barbarie che provoca l'eutanasia clandestina e i suicidi dei malati nelle condizioni più terribili. Anche in questo caso, non servono leggi complicate, basta solo stabilire che in determinati casi di sofferenza insopportabile e di irreversibilità del male, il medico che aiuta un malato terminale a morire non sia perseguito. E' un fatto di civiltà minima».
www.olympus.ra.it olympus@olympus.ra.it
LASER A DIODO
Tecnologia rapida e sicura per l’epilazione definitiva.
MARTEDI’ 24 MAGGIO DALLE ORE 9
LASER CRIOLIPOLISI
L’unica valida alternativa alla liposuzione chirurgica.
GIOVEDI’ 26 MAGGIO DALLE ORE 9 Numerosi Comuni italiani hanno già adottato un Registro del Testamento Biologico. Che valenza giuridica hanno, questi registri, allo stato attuale? «Servono per accertare le volontà della persona, meglio di quanto farebbe una testimonianza orale o un fogliettino in un cassetto di casa. Anche se per rendere le direttive vincolanti sarebbe utile una legge, i registri comunali aumentano le possibilità di veder rispettata la volontà del malato».
Un’altra battaglia che state portando avanti è quella a favore della fecondazione eterologa. «Da quasi due anni la fecondazione eterologa in Italia, sulla carta, è legale: nel maggio 2014 la Corte costituzionale ha distrutto il divieto contenuto nella legge 40, che per dieci anni ha condannato all’esilio procreativo decine di migliaia di coppie. Ma il problema è che di fatto resta quasi inaccessibile. Basti ricordare che il Ministro della Salute non ha predisposto alcuna campagna informativa per la ricerca dei donatori per l’eterologa». FINE
AMBULATORIO DIAGNOSTICA ECOCOLOR DOPPLER Vasi Carotidei (Tronchi Sovraaortici), Arti Inferiori e Superiori (Arterioso e Venoso) Visite Flebologiche - Terapia Sclerosante Vasi Capillari.
DOTT.SSA ELISABETTA GIUSTI
ela.giusti@gmail.com
SPECIALISTA in CHIRURGIA D’URGENZA e PRONTO SOCCORSO - ULTRASONOLOGIA VASCOLARE RICEVE SU ALFONSINE (RA) - Studio Medico - Piazza della Resistenza, 3 - Tel. 0544.84814 APPUNTAMENTO RAVENNA - Casa di Cura DOMUS NOVA - Via Pavirani, 44 - Tel. 0544.508311
14
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 15
APPROFONDIMENTO medici, ricercatori e cittadini che si oppongono alle leggi proibizioniste sulla scienza, come quelle che vietano la ricerca sulle cellule staminali embrionali, che potrebbero curare in futuro malattie come la sclerosi, il Parkinson, l’Alzheimer, il diabete, le lesioni del midollo osseo, il cancro, le patologie cardiovascolari. Per maggiori infio www.associazionelucacoscioni.it In Romagna la sede dell’Associazione Luca Coscioni è a Forlì. Contatti: tel. 0543.1995617. LE BATTAGLIE LAICHE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, è una “no profit” di promozione sociale. Luca Coscioni, leader Radicale e docente universitario, malato di sclerosi laterale amiotrofica, nel 2002 ne fu il fondatore. Lo scopo dell’associazione è promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica, l'assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili anche nelle scelte di fine vita, per uno Stato laico capace di non soccombere alle etiche religiose. L’associazione, dopo la scomparsa di Coscioni nel 2006, ha continuato a trasformare in battaglia organizzata le speranze di tutti i gruppi di malati,
E-mail: sede.forli@associazionelucacoscioni.it
Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri
Fnomceo: “Istituire un registro dei testamenti biologici” Anche la Fnomceo (Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) chiede che venga istituito un Registro dei Testamenti Biologici, “rendendo facile ed omogenea la sua applicazione” e si rende disponibile “ad affiancare la politica nella scrittura di un testo che renda il Registro uno
strumento utile a costruire una rete di competenze a sostegno delle persone che dovranno sottoscrivere e depositare il proprio Testamento in modo protetto, consapevole e informato”. “La relazione di cura nel fine vita è unica e irripetibile – spiega la Fnomceo - Se fondata su un’alleanza terapeutica, contiene tutte le dimensioni etiche, civili, tecnico-professionali per legittimare e garantire una scelta giusta, nell’interesse esclusivo del paziente, rispettosa delle sue volontà. I medici italiani ritengono che il legislatore, nell’intervenire in materia di dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, debba altresì garantire un’efficace rete di tutela dei soggetti più deboli, perché inguaribili, terminali, comunque sofferenti, ancor più se divenuti incapaci”. La Fnomceo chiede poi la costituzione di un Osservatorio Nazionale sui comportamenti e le scelte di fine vita; la possibilità di affidare a un Collegio Medico la certificazione sulla irreversibilità dello stato di incapacità; la necessità che, negli stati vegetativi, le condizioni di irreversibilità del danno neurologico, l’entità ed il tasso di progressione siano valutate e certificate secondo le migliori evidenze scientifiche disponibili da trasferire in protocolli unici a livello nazionale. FINE
AFFILIATA www.lapalestra.ra.it
Non ti sei ancora iscritto in palestra? Al Bagno Zanzibar
Lettino GRATIS
Marina di Ravenna
dal lunedì al venerdì a
METÀ PREZZO sabato e domenica.
RAVENNA - Via Faentina, 121/F C/O Centro Comm.le Il Ponte - Cell:
Hai fatto bene! PROMOZIONI
e ALLENAMENTI PERSONALIZZATI sono pronti per te.
347.5212717
- E-mail: info@lapalestra.ra.it
15
“
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 16
Cooperativa Sociale Sol.Co Società Cooperativa Sede legale e uffici amministrativi: via Alfredo Oriani, 8 48121 Ravenna - Tel. 0544.37080 - Fax 0544.215935 E-mail: solco@solcoravenna.it
Antonio Buzzi
Sol.Co è un Consorzio di Cooperative Sociali della provincia di Ravenna. Tra gli associati sono presenti cooperative specializzate nella cura e nella assistenza delle persone anziane.
Presidente Sol.Co Società Cooperativa
La pluridecennale esperienza nel settore ed il radicamento nel territorio ravennate consentono di proporre un Sistema Integrato di servizi socio-sanitari ed assistenziali di grande qualità, dai servizi a domicilio ai servizi residenziali, dalle badanti alle cure sanitarie.
Il Centro Diurno e la Casa Protetta di San Pietro in Trento
Lo scopo del Consorzio Sol.Co è quello di dare serenità e tranquillità alle persone anziane ed alle loro famiglie in un periodo della vita in cui le necessità di assistenza e cura sono le esigenze più importanti da soddisfare.
Il "Sistema Sol.Co per gli anziani" - 8 case di residenza per 417 posti tra accreditati e a libero mercato; - 6 Centri Diurni per complessivi 135 posti; - Servizio di assistenza domiciliare nei territori di Ravenna, Cervia e Russi; - Altri servizi al domicilio: pasti, telesoccorso, lavanderia, pedicure, ecc.; - Assistenza familiare (badanti); - Cooperazione con altre cooperative di servizi alle famiglie (Bottega dei Servizi). Le novità - Prossima costruzione a Ravenna di una nuova Casa Residenza Anziani; - Nuovi servizi per la domiciliarità proposti tramite Bottega dei Servizi, al fine di consentire alle persone di restare al proprio domicilio. - Integrazione tra servizio badante, professioni sanitarie, cura degli spazi domestici e manutenzioni. La nostra missione è quella di dare risposte a chi ci chiede aiuto, garantendo ai nostri soci-lavoratori il miglior clima di lavoro possibile, elemento fondamentale per poter garantire un buon servizio alle persone.
16
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 17
17
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 18
LONGEVITA’
ANTONIA RICAMATRICE CENTENARIA
Cresciuta a Brisighella, in località Castellina, studiò il mestiere del ricamo al Collegio Emiliani di Fognano. Nel 1952 si è trasferita a Faenza assieme al marito (oggi scomparso) e alle due figlie.
di Tiziano Zaccaria E-Mail: zaccariatiziano@gmail.com Ha ricamato biancheria per almeno settant’anni. E oggi che non ha più la fermezza di mano per continuare ad usare ago e filo, mostra comunque con un giusto orgoglio i suoi graziosi manufatti. Antonia Spada ha compiuto cento anni il 14 febbraio scorso, festeggiata nella sua casa di Faenza dalle due figlie Orietta e Mirca, il nipote, il pronipote ed altri parenti ed amici, oltre che dal sindaco Giovanni Malpezzi.
L’infanzia Nata nel 1916 a Brisighella, Antonia è cresciuta nella vicina località di Castellina.
18
«Mio padre faceva l’operaio: era di servizio a Villa Corte (una splendida residenza signorile risalente all’inizio dell’Ottocento, immersa nelle verdi colline romagnole, ndr.), dove si occupava soprattutto di curare il giardino. Mia mamma faceva la casalinga. Eravamo quattro sorelle e un fratello; una quinta sorella ed un altro fratello morirono prematuramente». Antonia ha frequentato le scuole fino alla terza elementare: «A quei tempi arrivare in terza era un po’ come andare al liceo. Poi scelsi di fare la ricamatrice, andando ad imparare il mestiere dalle suore del Collegio Emiliani di Fognano. Il ricamo è stato il mio mestiere per tanto tempo, fino a qualche anno fa».
FESTA PER I 100 ANNI
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 19
Negli anni Trenta… …l’incontro con il marito Marcello, nativo della vicina San Cassiano: «Ci sposammo nel 1942 e ricordo che andammo in viaggio di nozze a Padova. Prima del matrimonio mio marito stava facendo una campagna militare in Libia: gli diedero un permesso per sposarsi e dopo le nozze non tornò più nel paese africano, risparmiandosi la battaglia di El Alamein, dove morirono molti dei suoi ex amici. Forse il matrimonio gli salvò la vita». Dopo le nozze, i due sposi andarono a vivere a San Cassiano, in una casa vicino alla centrale idroelettrica dove Marcello lavorava come elettricista dell’Enel. Era una centrale costruita alla fine dell’Ottocento, che forniva l’energia alla vallata del Lamone.
Il passaggio del periodo fascista e la paura Antonia ricorda ancora il passaggio del Fronte, durante la Seconda guerra mondiale. «La centrale elettrica fu bombardata e noi sfollammo in una casa di campagna più in alto.
www.adiura.com
Era un batticuore continuo, giorno e notte. Vivevamo nella paura, perché ogni tanto passava una squadra di fascisti alla ricerca di partigiani nascosti: i militari tedeschi usavano violenza nei confronti di chiunque. Un giorno strapazzarono la mia prima figlia, che era ancora neonata, dentro alla carrozzina. Un’altra volta vidi morire una bambina di 8-9 anni: era sull’uscio di casa e si stava guardando attorno, quando all’improvviso fu centrata in pieno cuore da un proiettile. Ricordo ancora quell’attimo tragico come se fosse ieri».
Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale …la centrale elettrica di San Cassiano fu chiusa nel 1952 perché non rendeva più (è stata riattivata di recente da un privato, che oggi vende l’energia all’Enel). Così Antonia e Marcello si trasferirono a Faenza, dove lui continuò a lavorare per l’Enel fino al pensionamento (è poi deceduto nel 1990) e lei continuò a ricamare e a crescere le due figlie.
LA SIGNORA ANTONIA (AL CENTRO) CON LE FIGLIE ORIETTA E MIRCA
Oggi… …Antonia prende pochissime medicine e gode di buona salute, anche se nel dicembre dello scorso anno è stata operata tre volte: ha subìto un intervento di ernioplastica e due interventi di asportazione di polipi, il primo al mattino, il secondo nello stesso pomeriggio per complicanze. Svolge qualche piccola faccenda domestica ed ama leggere, soprattutto i romanzi di Liala e le riviste mediche della figlia omeopata. Mangia di tutto e a tavola non rinuncia mai ad un po’ di vino, «ma innaffiato con l’acqua». È sempre stata molto sedentaria: «Dicono che muoversi faccia bene, ma io sono arrivata a cento anni senza mai fare sport». FINE
info@adiura.com
CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE
DICHIARAZIONE DEI REDDITI A 45 EURO ASSISTENZA DOMICILIARE E OSPEDALIERA
BADANTI AD ORE E 24H RAVENNA - Via Ravegnana, 79 - Tel. 327.5308774 - Tel. 327.5308775
BADANTI - ASSISTENZA INFERMIERISTICA, FISIOTERAPIA E VISITE SPECIALISTICHE A DOMICILIO 19
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 16:57 Pagina 20
SANITA’
MENINGOCOCCO E’ un batterio che provoca la MENINGITE e la SEPSI. Nel primo caso, il trattamento deve essere tempestivo. L’unica misura di prevenzione è la vaccinazione.
Cosa provoca e quali sono i sintomi?
Dott.ssa
Paola Stefanelli
Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed Immuno-mediate Istituto Superiore di Sanità - Roma
Il Meningococco, nome comune della Neisseria meningitidis, è l’agente batterico che causa la malattia meningococcica, che può presentarsi in due espressioni cliniche principali: la meningite e la sepsi.
Caratteristiche principali La meningite meningococcica è una malattia acuta a esordio improvviso. La trasmissione avviene per contatto diretto fra due esseri umani; è raro il contagio indiretto, a causa della scarsa resistenza del germe agli agenti fisici ambientali, alla luce solare, all’essiccamento e ai comuni disinfettanti. L’infezione da Meningococco rappresenta un’importante causa di morbosità ed è caratterizzata da un’elevata frequenza di gravi complicanze con danni neurologici permanenti, come la perdita dell’udito, della vista, della capacità di comunicare o di apprendere, problemi comportamentali e danni cerebrali, fino alla paralisi. 20
Tra le complicazioni di natura non neurologica, sono possibili i danni renali e alle ghiandole surrenali, con conseguenti squilibri ormonali. I quadri clinici più gravi possono avere esito letale. All’inizio i sintomi possono essere non specifici: sonnolenza, cefalea, inappetenza. In genere, però, dopo 2-3 giorni peggiorano e compaiono nausea e vomito, febbre, pallore, fotosensibilità; tipiche la rigidità della nuca e quella all’estensione della gamba. La risposta clinica all’infezione può variare da una forma benigna fino a una forma grave e fatale, la meningococcemia, una forma setticemica (che ha infettato il sangue) da Meningococco.
Come intervenire? Il trattamento deve essere tempestivo. La meningite batterica viene trattata con antibiotici; la cura è più efficace se il ceppo batterico viene caratterizzato e identificato. A seguito di un caso di malattia invasiva da Meningococco è necessario individuare i contatti stretti del malato da sottoporre a chemioprofilassi e a sorveglianza sanitaria. Quindi, individuare i conviventi e coloro che hanno avuto contatti stretti con l’ammalato nei 10 giorni precedenti la data della diagnosi, è essenziale per evitare casi secondari.
In particolare, vengono definiti contatti stretti: i conviventi, chi ha dormito o mangiato spesso nella stessa casa del paziente, le persone che nei 7 giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti), i sanitari che sono stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente, ad esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca.
Il virus Neisseria meningitidis è rappresentato da 13 diversi sierogruppi, di cui i più comuni sono A, B, C, Y, W, X. Il suo habitat naturale è la mucosa del tratto naso-faringeo. Circa il 5-15% della popolazione umana è portatrice sana di questo batterio nella sua forma non patogena. È una malattia prevalentemente riportata nei bambini e negli adolescenti, in quest’ultimi maggiormente influenzata da abitudini sociali e di vita in comunità. Il Meningococco può tuttavia dare origine a focolai epidemici. Nei paesi sviluppati è responsabile di casi sporadici o di cluster (gruppi) circoscritti, mentre nei paesi della fascia subsahariana “meningitis belt” è responsabile di epidemie importanti. Nel 2014 sono stati segnalati in Italia 172 casi di malattia invasiva da Meningococco, con un’incidenza pari a 2,9 casi per ogni milione di abitanti, di poco superiore ai due anni precedenti.
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 21
L’incidenza è maggiore nella fascia di età 04 anni e, in particolare, nel primo anno di vita in cui l’incidenza è circa 10 volte superiore alla media dell’intera popolazione.
E’ molto importante… …monitorare la dinamica della malattia; in questo senso, l’esistenza della Sorveglianza Nazionale delle Malattia Invasiva da Meningococco coordinata dall’Istituto Superiore della Sanità, con il supporto finanziario del Ministero della Salute, è importante per valutare l’impatto dei programmi di vaccinazione e per supportare decisioni in sanità pubblica. La Sorveglianza oltre a coprire tutto il territorio nazionale, si interfaccia con i suoi corrispondenti negli altri Paesi europei, anche grazie all’azione di raccordo dell’ECDC, l’European Centre for Disease Prevention and Control, con sede a Stoccolma. Questa sorveglianza permette una stima accurata della diffusione della malattia nel nostro Paese.
Bio Make Up
In Italia… …è di largo uso un vaccino contro il Meningococco di tipo C (MenC) e il vaccino polisaccaridico tetravalente ACYW. Per quanto riguarda i casi dovuti a Meningococco di sierogruppo B è stata introdotta anche in Italia una nuova formulazione vaccinale di tipo proteico. Quest’ultima protegge contro quasi il 90% dei ceppi di Meningococco B e si può utilizzare a partire dai 2 mesi di vita, anche in concomitanza con gli altri vaccini previsti dal calendario vaccinale.
Il numero di dosi da somministrare varia a seconda dell’età in cui si comincia la somministrazione.
Dermocosmesi e Infanzia
Veterinaria
Il Piano nazionale 2012-2014 (l’ultimo disponibile) prevede la somministrazione del MenC a tutti i bambini di età compresa tra 13 e 15 mesi e agli adolescenti non precedentemente immunizzati. È anche possibile anticipare la vaccinazione, in soggetti a più alto rischio, con tre dosi a 3, 5 e 11 mesi. Sopra i 12 mesi, invece, è sufficiente una dose singola. Il vaccino tetravalente, raccomandato anche per i viaggiatori, si può fare a partire da 2 anni ai bambini che non hanno ancora effettuato il MenC o agli adolescenti di 12-16 anni già vaccinati con MenC, a completamento della immunizzazione. Le vaccinazioni, se diffuse su larga scala, hanno il pregio di indurre la cosiddetta “immunità di gregge”, ovvero la condizione per la quale anche individui non vaccinati – come neonati e soggetti con patologie croniche risultano protetti contro un’infezione, poiché questa ha scarse possibilità di diffondersi all’interno di una comunità in larga parte vaccinata. FINE
Fitoterapia e Omeopatia
Dr.ssa Maddalena Piffanelli: laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (Università degli Studi di Ferrara) ed iscritta all’Ordine dei Farmacisti dal ‘97. Dopo una ventennale esperienza nel settore farmaceutico, dal giugno del 2015, è titolare e dirige la Parafarmacia Elisir di Ravenna ove, con professionalità e dedizione, mette a disposizione utili consigli per la tutela della salute e l’ottimizzazione del benessere corporeo.
Via Bozzi, 43 (Zona Comet) Ravenna - Tel. 0544.270629 info@parafarmacia-elisir.it
www.parafarmacia-elisir.it
Consulenza farmaceutica, cosmetica e fitoterapica
Forniamo la consegna a domicilio entro le 12 ore dall’ ordine.
"Il sole è la fonte della vita, ed è indispensabile per qualsiasi sviluppo. Tuttavia, i suoi raggi possono nuocere all'organismo, e in particolare alla pelle. È pertanto essenziale proteggersene."
Sconto del 10% sui Solari Avene 21
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 22
SANITA’
LA PUNTURA DELLE
ZECCHE
Con la bella stagione si ripresentano puntuali questi parassati. Ecco alcune buone regole di prevenzione e cosa fare in caso di infezione.
Quali precauzioni?
Dott.
Andrea Drei
Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza Ospedale di Faenza - E-mail: andrea.drei@alice.it
Le zecche sono parassiti esterni delle dimensioni di alcuni millimetri, diffuse in diversi paesi europei, che possono infestare una notevole varietà di mammiferi. Hanno un habitat rappresentato preferibilmente da vegetazione erbosa e arbustiva, con clima preferibilmente fresco e umido, prediligendo caratteristicamente i margini dei boschi. Sono piuttosto resistenti a condizioni ambientali sfavorevoli e possono pertanto trovarsi anche in climi caldi o con vegetazione più rada.
Nella bella stagione… …le zecche escono dal letargo invernale e vanno alla ricerca di ospiti da parassitare, poiché necessitano di pasti di sangue per il loro sviluppo e per completare il loro ciclo riproduttivo. E' pertanto facile in questo periodo essere vittime delle loro punture. Queste ultime non sono di per sé pericolose per l'uomo e spesso decorrono inosservate a causa di una sostanza anestetica contenuta nella saliva. 22
I rischi sono rappresentati dalla possibilità di contrarre infezioni. Non essendo possibile procedere ad una disinfestazione efficace è importante osservare certe misure preventive. E' consigliabile camminare al centro dei sentieri, evitando il più possibile il contatto con la vegetazione. L'erba di prati e giardini dovrebbe essere mantenuta ben tagliata. Gli indumenti dovrebbero coprire le estremità ed è preferibile che siano chiari per facilitare l'individuazione delle zecche.
Le sostanze repellenti a base di DEET possono avere una certa efficacia, evitandone prudenzialmente l'uso nei bambini piccoli per il rischio di tossicità. Terminata l'escursione è bene procedere ad un'adeguata ispezione di tutto il corpo con l'eventuale aiuto di un'altra persona, che possa osservare le zone meno visibili. Le zecche si localizzano più facilmente nelle zone di cute più ricche di peli.
Una volta individuata una zecca… …è bene procedere tempestivamente alla rimozione, in quanto il rischio di
Santerno (Ravenna)
Tel. 0544.417731 Cell. 347.1033603
Piazza V Dicembre, 9
info@studiograziani.it
www.studiograziani.it
Studio Dentistico Graziani Ci prendiamo cura della vostra bocca a 360°. Odontoiatria Igiene orale e parodontologia Odontoiatria estetica Implantologia
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 23
infezione aumenta proporzionalmente al tempo di permanenza. A tal fine non è più consigliabile l'uso locale di sostanze a base di benzina, etere ecc. in quanto tali prodotti, pur facilitando il distacco completo del parassita dalla cute, favoriscono il rigurgito nel sangue dell'ospite, rendendo più facile la trasmissione di batteri.
ZECCA DEL GENERE IXODES RICINUS
Quest'ultimo a sua volta può essere responsabile della cosiddetta Borrelliosi o malattia di Lyme, dal nome della cittadina americana in cui fu descritto il primo caso nel 1975.
La malattia di Lyme Si consiglia pertanto la rimozione della zecca usando una piccola pinza che possa afferrare il parassita alla base, il più possibile vicino alla cute. Nel caso il rostro (beccuccio con il quale la zecca si “attacca” all’ospite) dovesse rimanere conficcato nella cute, dovrà essere estratto procedendo ad una piccola incisione con ago sterile.
Quali infezioni possono trasmettere le zecche? Quelle del genere Ixodes ricinus che sono responsabili delle punture nell'uomo, possono essere portatrici, in percentuale fortunatamente piuttosto limitata, del batterio denominato borrelia burgdorferi.
Da quanto detto si evince che solo una piccola percentuale delle persone punte da zecca andrà incontro alla malattia. Quest'ultima può manifestarsi in maniera variabile. Nella sua forma più caratteristica dà luogo, a distanza di tempo variabile da una a qualche settimana dalla puntura, ad una chiazza cutanea arrossata non rilevata, più chiara al centro ed in lento accrescimento. La febbre si associa in maniera incostante. Tale evoluzione caratterizza la fase primaria, che può decorrere anche in maniera completamente asintomatica. E' importante quindi ispezionare ogni giorno il proprio corpo per 30-40 gior-
ni dalla puntura di una zecca per rilevare l'eventuale insorgenza dell'eritema. Siccome l’eruzione può scomparire rapidamente, può essere opportuno scattare alcune foto nel caso non ci sia la possibilità di recarsi immediatamente dal medico. A distanza di qualche settimana o qualche mese dalla puntura la malattia può evolvere nella fase secondaria, in cui compaiono più chiazze cutanee analoghe a quella già descritta (eritema migrans), a cui possono associarsi artriti, artralgie e febbre. Se non trattata correttamente la malattia può dare luogo, a distanza di diversi mesi, alla fase terziaria in cui compaiono alterazioni neurologiche invalidanti, disturbi vascolari e muscolo-scheletrici. Ai fini diagnostici un esame di laboratorio basato sulla ricerca degli anticorpi nei confronti delle Borrellie, è disponibile a distanza di 2-3 mesi dalla puntura, ma presenta tuttora alcuni limiti di attendibilità, specie se eseguito troppo precocemente. Pertanto l'inquadramento diagnostico e la relativa decisione in merito all'instaurazione della terapia antibiotica, che dovrà essere piuttosto lunga, saranno prevalentemente fondati su attente valutazioni clinico-anamnestico. FINE
Centro Cinofilo riconosciuto Enci dog-paradise@libero.it
Giorgia Sergio Andrea 335.8363005 334.1351202 329 .8287278
www.dog-paradise.it Via Mantraversa, 19/B - SANTERNO - RA
Addestramento e servizi
ORGANIZZIAMO TUTTO L’ANNO
• Educazione di Base • Utilità e difesa · Toelettatura • Obedience • Agility • Educazione e rieducazione cani a domicilio • Penzione • Servizio di Dog Sitter
• Corsi preparazione CAE-1 • Stage vari • Corsi per addestratori ric. Enci • Corsi per toelettatori
23
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 24
RIMEDI NATURALI
LA PAPPA
REALE Composizione
Tiziano Rondinini Apicoltore - Faenza E-mail: tiziano.rondinini@gmail.com
La pappa reale è una sostanza prodotta dalle ghiandole ipofaringee o salivari delle api operaie per nutrire le larve (fino a tre giorni di età) e l’ape regina (per tutta la vita). Il suo nome deriva dal fatto che le larve alimentate con la pappa reale diventano regine, perciò viene ritenuto un alimento nobile. Certamente nell’ambito dell’apicoltura costituisce un prodotto pregiato. L’alimento è ricco di energia e sostanze che consentono all’ape regina di crescere molto di più delle operaie e di vivere decisamente più a lungo, fino a tre anni, rispetto al mese di vita delle altre api. Un alveare ben condotto può produrre, nei sei mesi della stagione calda, circa 500 grammi di prodotto. Le api immagazzinano la pappa reale in speciali “celle reali” dove cresce la larva: per gli apicoltori è quindi semplice individuarla e prelevarla. 24
La pappa reale contiene in media il 4,5% di lipidi (grassi), il 14,5% di glucidi (zuccheri, in gran parte glucosio e fruttosio), il 13% di protidi (amminoacidi allo stato libero o combinati) e circa il 66% di acqua. Contiene anche vitamine (è il prodotto più ricco di vitamina B5 che si conosca in natura), oligoelementi, fattori antibiotici particolarmente attivi contro l'Amoeba proteus e l'escherichia coli B (più nota sotto il nome di colibacillo). È un alimento privo di fibre che apporta sali minerali come potassio,
ferro, calcio, fosforo, zolfo, silicio e rame; vitamina A, B, E; acido pantotenico; acido folico; fattori colinergici, colina e acetilcolina; infine roialisina, una molecola con capacità antibiotiche.
Dott. Mauro
Passarini
MEDICO CHIRURGO SPECIALIZZATO CHIRURGIA OSTETRICA
SOFFRI DI DOLORI ARTICOLARI, LOMBARI O PELVICI? LA TERAPIA DEL DOLORE, PUO’ ESSERTI DI AIUTO AMBULATORIO: MARINA DI RAVENNA (RA) - VIA SPALATO, 37 TEL. 339.2966615 - E-MAIL: MPASSARINI@LIBERO.IT
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 25
Benefici alimentari e medicina La pappa reale è un alimento che rappresenta una variante particolarmente nutriente ed energetica del miele. È importante consumarla fresca, per conservare le sue proprietà. PER LA SALUTE rafforza le difese immunitarie, perciò rende più resistenti alle infezioni; possiede proprietà antinfiammatorie; agisce contro l’artrite; abbassa i livelli di colesterolo; è efficace per combattere le malattie del fegato e la pancreatite; è in grado di risvegliare l’appetito, di combattere i disturbi intestinali e l’anemia. Inoltre, consumata regolarmente, aiuta a combattere l’insonnia e ad alleviare i sintomi della sindrome premestruale. E’ utile anche in caso di stress ed è un’ottima alleata contro la stanchezza di primavera.
La pappa reale è indicata soprattutto per bambini ed anziani, ma anche per gli adulti che attraversano uno stato debilitante e gli sportivi con problemi di affaticamento.
PER L’ESTETICA questo prodotto naturale diminuisce la fragilità delle unghie, riduce la caduta dei capelli, costituisce un aiuto contro la forfora e, attraverso il suo uso topico, rende più morbida ed elastica la pelle.
L’utilizzo corretto La pappa reale dovrebbe essere assunta la mattina a digiuno, per cicli mensili. In media la dose quotidiana consigliata è di un grammo per gli adulti e mezzo grammo per i bambini. Si dovrebbe mettere sotto la lingua e cercare di tenerla in bocca almeno un minuto, deglutendola lentamente. Molto efficace e gradevole è l’assunzione del prodotto assieme ad un cucchiaino di miele, magari integrale, perché ancora più ricco di nutrienti. È un sostegno da assumere non in continuazione , ma a cicli mensili, fino tre o quattro volte all’anno. L’alimento puro va conservato al buio ed in luogo molto fresco (in frigorifero, nella zona delle verdure) e la confezione dovrebbe essere scura: i flaconcini in monodose sigillati sono il confezionamento più sicuro. In commercio è disponibile in farmacia, parafarmacia ed erboristeria in forma liofilizzata (ne mantiene le caratteristiche nutrizionali ed è più facile da conservare), ma si può trovare anche dagli apicoltori freFINE sca ed appena raccolta.
Come si produce la PAPPA REALE? La pappa reale è il prodotto della secrezione delle ghiandole delle api nutrici (nutrono appunto tutte le larve fino a due giorni di vita). L’apicoltore isola una parte dell’alveare con una griglia che, mentre impedisce alla regina di passare (per via della sua dimensione superiore) fa circolare liberamente le api. Le api che si trovano nella porzione dell’alveare che non contiene la regina, si sentono “orfane” perché non percepiscono più l’odore “reale” e le nutrici cominciano ad alimentare alcune larve con abbondante pappa reale. Per aumentare la produzione, gli apicoltori hanno imparato a trasferire delle piccole larve di operaia – l’operazione si chiama traslarvo – in celle reali artificiali, ma che le api riconoscono come proprie. Allora alimentano queste, che possono essere estratte facilmente, al posto di quelle naturali, senza che ciò alteri in nessun modo la qualità del prodotto. Dal momento del traslarvo alla raccolta, passano 72 ore, durante le quali le api nutrici riempiono le celle con la pappa reale necessaria alla larva per effettuare la metamorfosi. A questo punto le celle reali vengono prelevate e il prodotto si aspira, con una pompa e, dopo un leggero filtraggio, si pone immediatamente in congelatore. Nelle celle liberate dalla pappa reale, vengono di nuovo immesse delle piccole larve di operaia e il ciclo continua.
CIDIEMME s.r.l.
POLIAMBULATORIO CHIRURGICO PRIVATO · DAY SURGERY OCULISTICO Direttore Sanitario - Dott. Paolino Spizuoco
DA VENT’ANNI IL CENTRO DI MICROCHIRURGIA DI ALTA QUALITÀ GRAZIE ALLE NOSTRE ECCELLENZE DIAGNOSTICA SPECIALISTICA - CHIRURGIA OCULISTICA
CIDIEMME s.r.l. CHIRURGIA PER VEDERE
Via E. Berlinguer, 14 - RAVENNA 0544.404355 - info@cidiemme.it
Tel.
25
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 26
PSICOLOGIA
IL LUTTO COME AFFRONTARE LA PERDITA DI UNA PERSONA CARA
Dott.ssa
Annalisa Marinoni
Medico Chirurgo Psicoterapeuta Specializzata in Psicoterapia Sistemico-Relazionale e Terapia della Famiglia Sessuologia Clinica e Psicotrerapia della Gestalt
Perdere una persona amata rappresenta un evento altamente significativo che intercetta la nostra esistenza spesso in più occasioni e ci interpella con la sofferenza che provoca in noi e nelle persone vicine. Parliamo di lutto, pertanto, per descrivere le manifestazioni esterne di solidarietà e di partecipazione affettiva con i riti diffusi all’interno di una determinata cultura; ma, soprattutto, definiamo con questo termine il periodo in cui compaiono le manifestazioni fisiche, emotive e comportamentali connesse alla perdita e il processo di elaborazione che porta all’accettazione di una nuova condizione.
Affrontare un lutto rimane, peraltro, un’esperienza fortemente stressogena della vita, associata al rischio aumentato di comparsa di problemi e disagi, che non vanno sottovalutati. Le ricerche, infatti, ci rimandano ad una maggiore incidenza di disturbi depressivi e ansiosi e ad un abuso di alcool e farmaci, soprattutto nel primo anno. La morte scatena, infatti, un dolore profondo legato alla perdita della persona amata e di tutto ciò che quella relazione rappresentava nella nostra vita: l’intensità di questa sofferenza dipende da una grande moltepli-
DISGRAFIA Dott.ssa M. Germana Azzarello Consulente Grafologa Educatrice e Rieducatrice della scrittura.
26
Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura
Iscritta all’ANGRIS - nr.192 L. 4/2013.
- LA DISGRAFIA È UN DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO CHE PUO’ ESSERE AFFRONTATO ESEMPIO DEL RISULTATO DI UNA RIEDUCAZIONE ALLA SCRITTURA:
Quali meccanismi si innescano? Il lutto si configura, di fatto, come una reazione adattativa normale, che ci attendiamo in concomitanza della morte di una persona con cui abbiamo intessuto una relazione; non può essere pensato, quindi, né come una malattia, né come un’esperienza da cui rifuggire a tutti i costi.
cità di fattori che vanno dalle caratteristiche della personalità di ciascuno, dalla storia familiare, al tipo di rapporto instaurato, alla rete di relazioni effettivamente presenti in questa fase, alle modalità in cui è avvenuto il decesso: per esempio, una perdita che si manifesta improvvisamente aggiunge, al dolore della rottura del legame, la violenza della sorpresa.
PRIMA DOPO
RAVENNA - Via Bassa, 33 Tel.
339.4842560
www.disgrafiaaiuto.com azzarellogermana@gmail.com
disgrafia aiuto
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 27
Come riconoscere i segnali di una rielaborazione complicata del lutto? Pur ribadendo la difficoltà di classificare un fenomeno che assume tutta la variabilità dell’esperienza umana, sempre mutevole e soggettiva, possiamo rintracciare alcuni elementi significativi per orientarci e fornire indicazioni anche nei confronti di ciò che osserviamo talora nelle persone vicine. Tendenzialmente le prime reazioni alla morte comportano una fase di impatto e di shock in cui possono comparire confusione, incredulità, senso di vuoto e di catastrofe o, alternativamente, blocco e paralisi psicologica.
pur manifestandosi con oscillazioni intense soprattutto in corrispondenza di anniversari o feste particolari, si alterna a momenti di relativo benessere, in cui i ricordi si affievoliscono e compare pian piano il desiderio di ricominciare a ripensarsi in modo nuovo nel futuro.
Quali misure adottare?
Qualora appunto si manifestino segnali che evidenziano il perdurare nel tempo di una sofferenza molto profonda caratterizzata da ricordi e pensieri disturbanti connessi alla perdita, forte abbassamento del tono CONFUSIONE, BLOCCO, SOFFERENZA PROFONDA dell’umore con disturbi del sonno e disagio che compromette la Superati i primi giorni segue una periodo di intensa turbolenza affettiva carat- funzionalità nello svolgere le consuete terizzato dalla negazione, che si alterna attività lavorative, sociali e ricreative, ad ondate di dolore e sofferenza allora è consigliabile rivolgersi ad uno profonda, ma anche ad accessi di specialista per valutare la possibilità di rabbia: gli studi tendono a suggerire intraprendere una terapia farmacologiuna durata intorno ai tre mesi, ma che ca e/o una psicoterapia. All’interno può prolungarsi anche per alcuni perio- della relazione terapeutica è possibile, di successivi; tendenzialmente entro il infatti, dare spazio e voce ai ricordi sesto mese subentra una fase, in cui il del passato, esprimere il dolore e tutti dolore compare in modo più attenuato: i vissuti che lo accompagnano e rispe-
TELESOCCORSO
rimentare il sostegno emotivo necessario per poter riprogettarsi nel futuro.
Uscire dal “tunnel” Pian piano il racconto lascia emergere la possibilità di riappropriarsi di ciò che la relazione con la persona defunta ha lasciato nella propria vita e di integrarla con un nuovo modo di percepirsi anche grazie all’esperienza elaborata. Come ci ricorda Herman Hesse, “Il richiamo della morte è anche un richiamo d’amore. La morte è dolce se le facciamo buon viso, se la accettiamo come una della grandi, eterne forme dell’amore e della trasformazione”. FINE BIBLIOGRAFIA Bowlby John Attaccamento e perdita Bollati Boringhieri Torino, 1999
Kubler – Ross Elisabeth La morte è di vitale importanza. Armenia, Milano, 2004
Sforza Michele G., Tizon Jorge L. Giorni di dolore Mondadori, Milano 2009
È un sistema di controllo, di assistenza e di allarme sanitario attivo tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 particolarmente utile se vivi da solo e puoi avere bisogno urgente d’aiuto: anziani e disabili, persone affette da malattie a rischio, pazienti con handicap psico-fisici. - Semplicità di utilizzo, sicurezza, fiducia; - Un Operatore sempre a disposizione; - Centrale Operativa pronta in ogni momento a ricevere le richieste di aiuto e ad attivare i soccorsi più efficaci; - Cartella clinica con dati sociosanitari, logistici, persone da contattare; - Chiavi di casa custodite da noi o affidate a persone di vostra fiducia.
UN PULSANTE PER CHIEDERE AIUTO E NON ESSERE MAI SOLO OGNI GIORNO Sostieni anche tu la Pubblica Assistenza di Ravenna, donando il 5 per 1000 nella tua prossima dichiarazione dei redditi, nel riquadro indicato come “sostegno del volontariato”. Il codice fiscale da indicare é: 92004430390
Pubblica Assistenza Ravenna
Tel. 0544.400888 Tel. 0544.400777 www.pubblicaassistenza.ra.it
27
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 28
SPORT
IDRATARSI E’ NECESSARIO
MA SENZAECCEDERE
Bere troppo durante un’attività fisica può portare all’iponatriemia da sforzo, ovvero una diluizione di sodio e potassio, che può avere conseguenze anche molto gravi.
Dott.
Andrea Baldisserri
Medico-Chirurgo specialista in otorinolaringoiatria E-mail: abaldisserri@alice.it
Quanto bisogna bere mentre si pratica uno sport, magari che comporti uno sforzo prolungato, come il ciclismo o il podismo, con consistente perdita di liquidi? Di solito, chi fa attività fisica pensa al problema della disidratazione. E fa bene, ma occorre tenere presente anche la condizione opposta. Ovvero, il bere troppo può portare all’iponatriemia da sforzo, che compare durante e fino alle 24 ore successive l’attività svolta.
Si tratta… …per dirla in maniera semplice, di una consistente e pericolosa perdita di soluti (aminoacidi, vitamine, proteine, ecc.), in particolare sodio e potassio, causata da un eccesso di acqua nel proprio corpo. In genere questa condizione si verifica quando si beve troppa acqua o “sport drink” durante l’attività sportiva.
Se ciò impedisce ai reni di liberarsi del carico di acqua in eccesso, provoca una iponatriemia da sforzo, che può essere sintomatica o asintomatica.
Tra le forme sintomatiche… …di iponatriemia da sforzo, si distinguono quelle LIEVI, caratterizzate da giramenti di testa, vertigini e nausea, e quelle GRAVI, nelle quali possono comparire vomito, cefalea, stato confusionale ed agitazione, fino addirittura a convulsioni e coma.
OUTDOOR TRAINING
www.uisp.it/ravenna
UISP Ravenna investe nel settore fitness cercando nuovi spazi e nuove sfide. Terminato il periodo in palestra l’aria aperta e il parco cittadino diventano stimolo e terreno per inventare e sviluppare corsi di ginnastica collettiva. Da martedì 26 aprile 2016 per tutta la stagione estiva UISP crea un polo sportivo presso il Parco Teodorico di Ravenna in via Pomposa. Si chiama Outdoor Training il nuovo corso fitness promosso da UISP in collaborazione con due esperti personal trainer di Ravenna. Anna e Lorenzo hanno ideato il Training all’aria aperta ogni martedì e giovedì dalle 18.00 presso il giardino centrale del parco Teodorico. Due corsi di un’ora fino alle ore 20.00 differenziati dall’intensità e dalle proposte. Alle ore 18 un’ora di “Dynamic Training” una selezione di esercizi per allenare il fisico con proposte di forza ed equilibrio seguendo le esigenze del singolo. L’ora successiva fino alle 20 allenamento per i più esigenti con la formula del “Power Trainig”, in cui si rispettano tempi e recupero gestiti dall’insegnate. Le proposte comprendono esercizi in circuito a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli attrezzi usati nella ginnastica funzionale: fitball, kettlebell, palle mediche, TRX, palloni bosu ed elastici.
Informazioni ed iscrizioni: UISP Ravenna, via G. Rasponi, 5 - Tel. 0544.219724 28
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:29 Pagina 29
Questa condizione è stata osservata diverse volte nel corso di gare di resistenza quali maratone, triathlon, competizioni di canoa e di nuoto; ma anche in occasione di allenamenti militari ed arrampicate.
Al contrario… …a volte gli atleti vengono indirizzati a bere più di quanto suggerito dalla sete, magari ad assumere liquidi secondo schemi prestabiliti. In realtà, bere in eccesso non garantisce la prevenzione dei crampi e neppure dei colpi di calore. Livelli modesti di disidratazione sono altresì tollerabili e non pongono grandi rischi agli atleti in buona salute.
IN CASO DI IPONATRIEMIA GRAVE E’ NECESSARIO QUANTOPRIMA UN INTERVENTO CON SOMMINISTRAZIONE DI SOLUZIONE SALINA IPERTONICA
Nel caso…
Il modo più facile per evitarla è semplice: consiste nel bere soltanto quando si sente sete. La sete è un meccanismo complesso e preciso: utilizzarlo come guida per il consumo di liquidi è una strategia che dovrebbe limitarne l’assunzione eccessiva e quindi la comparsa di iponatriemia, assicurando però al contempo un’assunzione sufficiente di acqua tale da prevenire la disidratazione.
Un atleta può infatti arrivare a perdere fino al 3% del suo peso corporeo durante una competizione per la disidratazione, senza per questo mettere a rischio la sua performance e la sua salute.
…in cui una persona presenti sintomi della temuta iponatriemia da sforzo, si consiglia di sottoporlo subito ad esami di laboratorio, perché in certi casi, se non si interviene tempestivamente, è alto il rischio di erniazione cerebrale (comporta una compressione del sistema nervoso) e di edema polmonare (fuoriuscita di liquidi dal sistema capillare dei polmoni) non cardiogeno. La terapia delle forme di iponatriemia gravemente sintomatiche, che rappresentano un’emergenza medica, consiste nell’immediata somministrazione di una soluzione salina ipertonica. FINE
Dal 1968… RAVENNA Via Ricasoli, 18 48100 Ravenna Tel.: 0544 450029 www.pontitende.it
SHOWROOM: Dal lunedì al venerdì 8.00 - 12.00 e 14.00 - 18.30 Sabato mattina 9:00 alle 12:00
Per i tuoi acquisti di tende e teloni, infissi, sistemi di sicurezza e antintrusione.
Siamo AZIENDA LEADER del ravennate con oltre 40 anni di esperienza.
Infissi Made in Italy
Siamo sempre attenti alle novità ed alle nuove tecnologie. Lavoriamo con installatori qualificati alle dirette dipendenze dell’azienda. Vi offriamo consulenze gratuite con i nostri professionisti. Siamo attenti all’ecologia ed al rispetto per l’ambiente. 29
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 30
I NOSTRI AMICI ANIMALI
LA PROCESSIONARIA E’ un insetto parassita che, durante lo stadio larvale, presenta una peluria particolarmente urticante per il cane.
Il ciclo vitale…
Dott.
Enrico Zama
Ambulatorio Veterinario Zama Via Arrigo Boito, 18 - Faenza www.ambulatoriozama.it
La processionaria è un insetto lepidottero della famiglia dei taumatopeidi. Viene definito parassita, in quanto sfrutta la pianta per la sua sopravvivenza, ed è pericoloso soprattutto per pini e querce a foglia caduca.
PROCESSIONARIA DELLA QUERCIA IN “MARCIA”
con quindici-venti individui; dopo la massima ampiezza la processione decresce assottigliandosi man mano ad un solo individuo.
Un nome che è tutto un programma Il nome di quest’insetto deriva dalla sua tipica andatura in fila (= come una processione), che a seconda del numero di individui ci permette di differenziarle tra i due tipi di processionarie, quello della quercia e quella del pino. MARCIA DELLA PROCESSIONARIA DELLA QUERCIA Viene guidata da un bruco capofila, seguito da una seconda fila di bruchi disposti a coppia, questi a loro volta sono seguiti da una formazione di tre bruchi e ancora più indietro una formazione ordinata per quattro, e così via fintando che la processione si allarga anche 30
LA CLASSICA PROCESSIONARIA DEL PINO
NELLA PROCESSIONARIA DEL PINO, invece, i bruchi usciti dal nido in cerca di alimentazione, si dispongono in fila Indiana, in modo che la testa dell’uno venga a contatto con l’addome di quello che lo precede, raggiungendo così processioni lunghe parecchi metri. E’ possibile anche che dallo stesso nido possono formarsi una o più processioni, anche con direzioni diverse.
…di una processionaria si suddivide in quattro fasi: uovo, larva o bruco, crisalide, adulto o farfalla. La farfalla ha ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature brune. La femmina è, in genere, poco più grande del maschio. La loro vita è molto breve, di solito non dura più di uno/due giorni.
Durante l’estate (luglio-agosto) le femmine adulte depongono sui rami più giovani le uova, dalle quali a fine stagione escono le larve neonate. Queste si nutrono degli aghi e si riuniscono tra loro costruendo sui rami nidi sempre più grandi. All’inizio dell’inverno le larve formano il nido definitivo, all’interno del quale si proteggono dai freddi invernali. Quando la temperatura ambientale diventa più mite, indicativamente tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi per raggiungere un luogo adatto dove interrarsi e formare la crisalide. In questo percorso risultano pericolose per i nostri amici animali. Tra la fine di giugno e l'inizio di settembre dalle crisalidi fuoriescono gli adulti che danno vita a una nuova generazione.
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 15:33 Pagina 31
Quindi i momenti di migrazione delle larve, durante i quali è bene fare attenzione, sono due: uno tra aprile e maggio e uno tra agosto e settembre.
RAVENNA - Via Murri, 33 (Quasi di fronte al CinemaCity)
Tel.
349.1576536 NEL 2016 FESTEGGIAMO IL DECIMO ANNO DI ATTIVITÀ
Sintomi Animali maggiormente a rischio all’incontro con la processionaria sono i cani e i cavalli, soprattutto se cuccioli, perchè, più curiosi, annusando il terreno e leccando più cose, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. Nel momento in cui un cane entra in contatto con i peli di questo animale, si ha un’irritazione che coinvolge tutta la zona a contatto, soprattutto muso e lingua. - SCIALORREA: forte irritazione alla lingua ed al muso che porterà ad un’eccessiva salivazione. Più passano i minuti, più intensa si fa la salivazione: questo è uno dei sintomi più allarmanti che possiamo notare. - DOLORE - RIGONFIAMENTO DELLA LINGUA tale da costituire un potenziale pericolo di soffocamento per l’animale. - VOMITO o DIARREA EMATICA - FEBBRE - DERMATITE, se il contatto è avvenuto su altre parti del corpo che non sia la lingua o gli occhi - ASTENIA e INAPPETENZA - DIFFICOLTA’ NELL’ALIMENTARSI - RISCHIO DI CADUTA/PERDITA di parti di lingua per necrosi del tessuto. Ci possono essere altri sintomi più gravi, se l’insetto ha colpito anche gli occhi del cane.
10 anni
Il lavaggio fai da te del tuo cane o del tuo gatto è semplice, divertente e conveniente! Negli store WASH DOG troverai confortevoli servizi, una valida assistenza e tutto il necessario per la perfetta igiene del tuo amico a quattro zampe.
insieme
2006 - 2016
LA SUA SALUTE E’ LA TUA SODDISFAZIONE
Fare attenzione alle proprie mani (usare guanti), in quanto posso irritare anche la nostra pelle andando incontro a dermatiti fastidiose. Fate attenzione ai bimbi che hanno una pelle più sensibile Fare attenzione a manipolare la bocca del cane perché avrà sicuramente del dolore/bruciore, quindi c’è il rischio di una reazione aggressiva. Meglio utilizzare delle siringhe per fare i lavaggi con acqua.
Conclusioni Per ridurre il rischio che il tuo cane possa entrare in contatto con questi insetti, è bene accertarsi che nella zona sia stata eseguita una disinfestazione oppure la puoi disporre tu stesso. Un altro buon metodo per prevenire la malattia, opportuno durante le passeggiate soprattutto in zone verdi, è quello di accompagnare il cane al guinzaglio, evitando che metta il muso dovunque.
Riabilitazione equestre per disabilità fisico-mentali
FINE
Avvicinamento all’equitazione per grandi e piccini
E’ importante… …non sottovalutare l’evolversi dei sintomi perché spesso di aggravano nel giro di poche ore. Da qui la necessità di intervenire tempestivamente chiamando il proprio veterinario.
Come comportarsi nell’immediato Sciacquare la bocca con abbondante acqua fresca e se visibile asportare eventuali peli urticanti.
Associazione Sportiva Dilettantistica Scuderia del Borgo Via Benaco, 59 - Ravenna - Tel. 0544.271763 - Cristiana - Cell. 333.3427633
Ciao, io sono ZEUS, ti aspetto per divertirci ai nostri fantastici centri estivi: le iscrizioni sono aperte. Gli animali sono un aiuto alla prevenzione del disagio tipico presente nell’età adolescenziale
31
SALUTE_10piu_n.5.16_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:39 Pagina 32
HANNO COLLABORATO al numero 5_MAGGIO_2016 di SALUTE 10+ Dott. Andrea Baldisserri Medico-Chirurgo specialista in otorinolaringoiatria E-mail: abaldisserri@alice.it Dott. Ugo Cimberle Studio Oculistico Dal Fiume-Cimberle - Ravenna E-mail: cimberle@cidiemme.it Sonia Collina Consulente Macrobiotica, Operatore Shiatsu e Terapia Cranio Sacrale E-mail: soniacol50@gmail.com Dott. Andrea Drei Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza Ospedale di Faenza E-mail: andrea.drei@alice.it Dott.ssa Elisabetta Giusti - Specialista in Chirurgia d’urgenza e P. S. - Diagnostica Ecocolor Doppler - Flebologia Casa di Cura Domus Nova Ravenna - Tel. 0544 508311 Studio: P.zza della Resistenza, 3 Alfonsine (Ra) - Tel. 0544.84814
Salute Dieci Piu
Dott.ssa Annalisa Marinoni Medico Chirurgo Psicoterapeuta Specializzata in Psicoterapia Sistemico-Relazionale e Terapia della Famiglia Sessuologia Clinica e Psicotrerapia della Gestalt Prof. Paolo Morselli Docente di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Università di Bologna
Tiziano Rondinini Apicoltore - Faenza
Dott.ssa Paola Stefanelli Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed Immuno-mediate Istituto Superiore di Sanità - Roma Dott. Enrico Zama Ambulatorio Veterinario Zama Via Arrigo Boito, 18 - Faenza www.ambulatoriozama.it
I COLLABORATORI DI SALUTE 10+ Dott. José Aguayo Ph.D. - Psicologo - Psicoterapeuta Email: j.aguayo1345a@ordpsicologier.it
Dott. Luciano Lozio Docente universitario e consulente farmaceutico
Dott. Antonio Ascari Raccagni - Responsabile U.O. Dermatologia AUSL di Forlì
Dott. Alberto Lazzerini Istituto Clinico Humanitas
Dott.ssa Serena Bagli - Psicologa e Psicoterapeuta - Lugo Email: info@serenabagli.it - www.serenabagli.it
Dott.ssa Maria Luisa Madera Specialista in Ginecologia e Ostetricia Ambulatorio - Via Spalato, 37 Marina di Ravenna - Tel. 333.3302252
Dott.ssa Elena Biasini Odontoiatra specialista in implantologia osteointegrata e chirurgia presso Studio Dentistico & Salute Dentale Tel. 0422.857842 - E-Mail: studiobiasini@gmail.com Dott. Andrea Costa - Laurea in tecniche audioprotesiche Dott. Ugo Cimberle Studio Oculistico Dal Fiume-Cimberle - Ravenna E-mail: cimberle@cidiemme.it Dott.ssa Isabella Cantagalli Psicologa - Psicoterapeuta c/o Physiomedica Via Malpighi, 150 - Faenza E-mail: drcantagalli@gmail.com - Cell. 329.8025403
Denny Conti - Sport GM Solarolo Rivenditore specializzato materiale da running Dott.ssa Margherita D’Amato Medico Chirurgo Oculista - Studio: Piazza della Resistenza, 3 Alfonsine (RA) - Cell. 333.1671952 Dott. Andrea Drei Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza Ospedale di Faenza E-mail: andrea.drei@alice.it
Nicoletta Fabbri Laureata in Scienze Motorie e Sportive Titolare di Spazio Pilates - Faenza - E-Mail: nicofabbri@libero.it Dott.ssa Paola Ferrari - Medico Veterinario della Società Scientifica Italiana di Medicina Preventiva Email: segreteria.fvmromagna@yahoo.it Dott. Maurizio Fontana Direttore U.O.C. Ortopedia Traumatologia Presidio Ospedaliero di Faenza Dott. Andrea Flamigni - Specialista Idrologia Medica Direzione Sanitaria Terme di Cervia Email: andrea.flamigni@terme.org Dott. Francesco Giambelli Specialista in Ginecologia e Ostetricia Presidio Ospedaliero di Ravenna Email: francesco.giambelli@auslromagna.it Dott. Emanuele Giordano Direttore Sanitario Centro Veterinario Riminese
Barbara Maioli - Educatore Cinofilo APNEC nr. 043 - E-mail: barbara.maioli@alice.it Dott. Andrea Maccolini Specialista in Ginecologia ed Ostetricia Tecnobios Procreazione Bologna Consigliere CECOS Italia - Email: amaccolini@alice.it Dott.ssa Francesca Negosanti Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia c/o Centro Dermatologico srl via Ercolani, 8 - Bologna - www.centro-dermatologico.it Dott.ssa Monica Negosanti - Dietista AUSL Bologna UOC Igiene Alimenti e Nutrizione Dott. Gianfranco Niedda - Otorinolaringoiatra E-mail: gianfranconiedda@tiscali.it Dott. Roberto Nonni - Direttore Sanitario San Pier Damiano Hospital - Faenza - E-mail: rnonni@alice.it Dott. Marco Quarantini Medico Chirurgo spec. Odontostomatologia Centro Odontoiatrico Bononia - Bologna E-mail: marcosmile@libero.it Dott. Pietro Querzani Neurologo - E-mail: querzani@gmail.com Dott. Stefano Palo - Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Cell: 393.4825681 E-mail: dott.stefanopalo@gmail.com Dott. Massimiliano Perrone Medico Chirurgo Oculista Direttore Sanitario Poliambulatorio Privato DSC - Bologna - Tel. 051.242588 E-mail: info@poliambulatoriodsc.com Dott.ssa Federica Piras Medico Veterinario - E-mail: st.fe@libero.it
Edda Plazzi - Psicologa e Psicoterapeuta di coppia per problemi sessuali e relazionali Cell. 333.6921234 - E-mail: eddaplazzi@hotmail.com Antonio Ravaglioli - Esperto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici per impiego biomedico E-mail: ravaglioli.antonio@alice.it
Dott. Ernesto Sarracino Coordinatore pedagogico Comune di Russi e Faenza - Pedagogista al centro per le famiglie del Comune di Forlì Consulente per i genitori - Tel. 335.5238668 Dott.ssa Pamela Sparacino E-mail: pamela.sparacino@libero.it Dott. Sergio Spinato - Odontoiatra - Sassuolo Tel. 0536.883868 - www.studiodentisticospinato.it E-mail: studiodentisticospinato@gmail.com Dott. Ignazio Stanganelli Responsabile Centro di Oncologia Dermatologica IRCCS IRST Istituto Tumori Romagna Professore associato Università di Parma E-mail: igstanga@tin.it Dott. Stefano Stea - Responsabile U.O di Chirurgia Maxillo-Facciale Maria Cecilia Hospital Cotignola www.stefanostea.it E-mail: maxillofacciale-mch@gvmnet.it Prof. Piero Stettini - Professore di Psicologia Generale e Psicologia Clinica c/o Università di Genova. Membro dei Consiglio direttivo della FISS
Evelina Tabanelli - Consulente Nutrizionale E-mail: evelinatabanelli@libero.it
Fabrizio Tagliavini - Direttore Dipartimento Malattie Neurogenerative - Istituto Carlo Besta Dott. Gregorio Tugnoli Responsabile U.O.S.D. Chirurgia del Trauma Ospedale Maggiore, Azienda USL di Bologna E-mail: gregorio.tugnoli@ausl.bologna.it Dott. Aldo Vallicelli Nutrizionista - E-mail: aldoval57@libero.it Dott.ssa Sara Vignoli Fisioterapista - Studio Medico - Via Anastagi, 2 Ravenna - Cell. 333.3537612 E-mail: vignolisara@gmail.com Dott. Nicola Vanuzzo Odontoiatra - Centro Dentale Vanuzzo - Padova Tel. 049.8790496 - info@centrodentalevanuzzo.it www.centrodentalevanuzzo.it Dott.ssa Maria Nives Visani Farmacista - Naturopata - E-mail: salutenaturasnc@alice.it
Max Vismara Istruttore cinofilo e psicologo clinico - www.dicasavismara.it Ing. Nicola Vitiello Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Tiziano Rondinini - Apicoltore - Faenza
Dott. Giuseppe Vieni - Responsabile servizio di Allergologia e Pneumologia pediatrica Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia Ospedale S. M. delle Croci di Ravenna e Presidi Ospedalieri di Faenza e Lugo - AUSL Romagna
Dott. Vladimir Guluta - Cardiologo c/o Maria Cecilia Hospital - Cotignola E-mail: vguluta@gmail.com
Roberta Rossi Presidente Federazione Italiana Sessuologia Scientifica
Dott. Salvatore Voce - Urologia - Azienda USL di Ravenna E-mail: ra.urologia@ausl.ra.it
Dott. Marco Ioni - Dirigente Medico 1° Livello Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Ospedale Civile di Faenza - AUSL di Ravenna
Dott. Antonio Salzetta Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Presidio Ospedaliero di Faenza - Ausl Ravenna
Dott. Alfonso Zaccaria Ex Direttore Dipartimento Oncologia ed Ematologia Azienda USL di Ravenna
Dott.ssa Elisabetta Giusti - Specialista in Chirurgia d’urgenza e P. S.. Diagnostica Ecocolor Doppler - Flebologia Ravenna - Casa di Cura Domus Nova - E-mail: ela.giusti@gmail.com
Dott. Marcello Lanari - Consiglio Direttico SIN, Società Italiana di Neonatologia
Dott.ssa Angela Riccioni - Psicoanalista Membro associato A.I.Psi - Ravenna - Via Rocca ai Fossi, 6 Cell. 347.4819433 - Email: angelariccioni@libero.it
Dott. Franco Ziccardi - Medico di medicina generale Gruppo C.A.S.P.I.T.A. di Faenza - E-mail: caspitafaenza@gmail.com
SALUTE_10piu_cover_n.5.2016_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:32 Pagina 3
Direttore Sanitario Dott. Paolo Balella
Invecchiamento?Affrontiamolo insieme. Assisti una persona con demenza o un anziano non autosufficiente? Hai problemi di memoria? Vuoi cercare di invecchiare bene? Vuoi prevenire o curare l'osteoporosi? Noi possiamo aiutarti con strumenti, supporti e percorsi personalizzati. L'Opera di Santa Teresa nota da anni a Ravenna per l'assistenza agli anziani non più autosufficienti, ha implementato una serie i servizi geriatrici rivolti alla cura dell'anziano. Lo scopo è quello di aiutare le famiglie e gli anziani a prevenire quelle situazioni di malattia e di disagio che, se trascurate, possono cronicizzarsi e condurre ad un ricovero definitivo in una struttura specializzata. Offriamo, anche, una completa serie di servizi a tutte quelle persone di "mezza età" interessate a provare a costruirsi un buon invecchiamento. Garantiamo visite geriatriche ed eventuali prestazioni infermieristiche a domicilio nel caso di pazienti con molteplici malattie da gestire contemporaneamente oppure nel caso di parenti che desiderano gestire i propri cari a domicilio senza ricorrere alla Ospedalità ed alle Case di Riposo. Costruire un "Buon Invecchiamento" significa imparare abitudini e sani stili di vita ma, anche, avere il supporto di una figura di riferimento per affrontare con serenità le problematiche di salute che l'età porterà con sè. Per questo ci impegnamo ad offrire un sostegno psicologico all’anziano, a tutti coloro che lo assistono e ai suoi parenti. Per informazioni e prenotazioni è sufficiente contattare il call-center del POLO SANITARIO Opera Santa Teresa del Bambino Gesù e chiedere del dott. Aguayo Josè, psicologo e psicoterapeuta oppure della Dott.ssa Grazzini Emanuela, psicologo-neuropsicologo.
Dott. Paolo Balella Direttore Sanitario Polo Sanitario Opera Santa Teresa del Bambino Gesù
Dott. Raffaele Giannini Specialista in geriatria Ausl Romagna. Visite intramoenia presso il POLO SANITARIO Opera Santa Teresa del Bambino Gesù.
Per prenotazioni dirette Presso il Polo Sanitario Opera Santa Teresa del Bambino Gesù. Per prenotazioni telefoniche AUSL Romagna: 848.884.499 da telefono fisso 199.191.166 da cellulare.
Polo Sanitario Opera Santa Teresa del Bambino Gesù - Via Don Angelo Lolli, 20 - Ravenna - Tel. 0544.38513
SALUTE_10piu_cover_n.5.2016_CASA NOTIZIE cesena n1.2007 28/04/16 14:32 Pagina 4