Sonetti dell'anima - Anile, Antonino, 1869- 1943

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ANTONINO ANILE

SONETTI DELL'ANIMA NUOVA EDIZIONE

NAPOLI RICCARDO RICCIARDI EDITORE 1907



SONETTI DELL'ANIMA

Rimicrred*


Di

prossima pulblica%ione

LE

NUOVE

:

LIRICHE


ANTONINO A N

I

LE

SONETTI DELL'ANIMA NUOVA EDIZIONE

NAPOLI RICCARDO RICCIARDI EDI 1907


ProprietĂ Letteraria

Tip. Editrice della " Gazzetta

,,

-

Via Tiratoio,

30 a 33 -

NAPOLI


"

.

.

.

le genti

vogliono che

il

poeta indichi

qualcosa più che la bellezza e la dignità che

sorgono dal mutismo degli oggetti reali :

— vo-

gliono che egli mostri loro la via fra la realtà e le

anime

.

WALT-WHITMANN



INDICE.

L i;

ANIMA OMBRA

pClg. »

AL MIO CUORE

»

GLI USIGNUOLI

»

AD UNA VECCHIA VELA LE PALPEBRE LE VIOLE

))

I

3 $

J

9

»

I I

))

13

all'amata

»

15

adunalveo

»

17

HUMUS

))

19

ESTREMALUCE

»

21

I VENTI SERA SUL MARE AD UN PONTE APRILE

»

23

»

25

))

27

))

29

l'ancora

»

31

cime d'alberi

»

ALGHE ALLA CROCE DEL VÙLTURE LE

.

.

))

33

35

»

37

LE VELE

»

39

LE NUBI

))

OCCHI MORENTI

»

43

NOTTE SUL MARE

»

45

»

47

LA RIMA

.

.

41



L'ANIMA.

anima, ancor Oggi sĂŠ stessa. Io sento 1'

vigile,

degli abissi, se tacita sul della

Notte

la

chioma

sento F inno dei stelle

s'

cieli,

ascolta

lieve palpitare

il

mare

erra disciolta;

ove

di rare

infiori la cerulea vòlta

;

e la sacra parola, eh' è raccolta

negli Echi della Terra secolare.

Vibra qualcosa in me, come se un senso arcano vigilasse alle segrete fluttuanti

L'anima

armonie

dell'

ascolta, e

invano con

parole cerca trattenere

un verso

solo del

Universo.

un

le viete

verso,

poema immenso.



SONETTI DELL ANIMA

L'OMBRA.

Ombra

di nubi,

che

sulla distesa dei

ti

spieghi

enorme

mari e dei piani

,

come un velame oscuro; ombra di forme tenui di fiori; ombra di monti immani;

o

d' alcioni

ombra

trasmigranti a torme

rapida e lieve; o di lontani

immutabili

fati

ombra che informe umani;

graviti sulla terra e sugli

tu sui deserti libici la StĂŹnge

disegni oscura sulle arene bianche; e in te lo

Tu

sguardo del Mister

sola eterna; ed

che

1'

volge.

tuo velo cinge

umane anime stanche ombra di Morte non le avvolge.

di tristezza le

sin

il

si



SONETTI DELL ANIMA

AL MIO CUORE.

O

inviluppo di fibre

sangue un

di

prima in

salgono flussi

me

della

lievi,

ogni vita e

il

i

come fior,

il

Terra urgon su

lidi,

forse,

e,

d'

ogni senso,

ora che io sogno e penso,

arcani da te

tuo ritmo misura

fra

o cavi

o muscol che vibravi

fiotto,

d'

tronchi, anelando

Il

èsili,,

piccioli seni, per cui corre intenso

il

pei gravi dal cuore

immenso

linfe soavi.

il

mar, costretto

palpito dell' onda

palpito educò della tua fibra;

e forse, nel

già

ti

morir dentro

il

mio

petto,

rinnovi nel baglior che vibra

dei cieli nelP

immensità profonda.



SONETTI DELL ANIMA

GLI USIGNUOLI.

Allor

che

gli usignuoli, nelle

notti d' Aprile,

pie

e la breve

suo solco, riceve

ala chiusa, nel il

dormono,

picciol capo pieno d'

armonie,

qual volo allor di tenui melodie de' lor sogni nel ciel librasi lieve

Non

un verso per ignote

fornire

Non

?

forse ogni astro, giĂš dall' etra, deve

forse

nuove

?

fiori

?

parlano con voci

e vi canta qualche nota

lunghesso

E non

i

vie

la

i

lidi

a cui

s'

apron

le

il

mare

foci

notte alfin la melodia

svelerĂ delle cose, che ascoltare

chiede invano

la

stanca

anima mia

?

?



SONETTI DELL ANIMA

AD UNA VECCHIA VELA.

che

Poi

il

naviglio a fendere marosi

nuove vele arma

di

i

pennoni ornai,

tu, vecchia vela, sui lidi sabbiosi

abbandonata e lacera

Lacera

ma

sĂŹ,

ristai.

ancora bianca assai

e schiusa e disdegnosa di riposi.

Mentre contemplo fremere, nei gai venti del mare,

io

veggo

onde le

e

a

tuoi lembi corrosi;

poco a poco Y ardua

tela,

contesta sei, rompersi, e scisse

frange ondar

ti

i

come

disciolte

veggo morire, o bianca

a brani a brani, sopra

i

anima dentro un sogno

chiome;

vela,

venti,

come

alto in cui visse.



7

SONETTI DELL ANIMA

1

LE PALPEBRE.

Cortine

delicate, èsili veli

onde V occhio

copre e

si

difende

si

;

T occhio che in mille fiamme arde e risplende del riflesso purissimo dei cieli,

V occhio che accoglie in sé quanto tu sveli di

forme, o Sole, quanto in

dalla

nube

disciolta in auree

te

s'

accende,

bende

a le corolle aperte su gli steli

;

tenue riparo, dietro cui non vede più P occhio stanco la

tremula pupilla

come onda

e, si

in

un seno,

riposa,

a voi ripensa l'anima che chiede

una pàlpebra invano, qualche cosa per cui

non veda, per

un' ora almeno.



SONETTI DELL ANIMA

13

LE VIOLE.

La il

entro

siepe che, irta in cèspiti conserti, sorriso dei cieli a sÊ preclude,

suo folto, tra bagliori incerti,

il

un

di viole

sorriso

ampio

dischiude.

Sopra tremuli cUami, appena

erti

dal suolo, occhieggian le corolle nude,

dove ogni tenue petalo racchiude

F azzurra

Fiori d'

libertĂ dei cieli aperti.

ombra han

nel cerchio d' una sola

corolla, tutta schiusa, qualche cosa

de' purissimi cieli di viola.

Cosi, talora, un'

segreto esprime d'

una gioia

anima pensosa un fiore; e si consola

di cieli luminosa.



SONETTI DELL'ANIMA

15

ALL'AMATA.

tu del mio pensier batti alla soglia Ses'empie solinga stanza, di luce la

m'

ov' io

ad una

come

attardo; e

un' acqua che senta

il

imminente

ricordo,

l'

:

esultanza

ma

senta la speranza

'1

ma

della tua persona

suono del tuo nome

gioia fulgida

mi dona.

anima gode ormai, dopo tanta ombra,

abbandonarsi a questa luce, fa

invoglia

fior tra foglia e foglia.

so che sia,

come una

L'

s'

prossima e gorgoglia,

come un cespo che

Non

anima

gioia che ogni gioia avanza

della sorgente

dell'

1'

il

mare

a

1'

alba che

1'

come

aria

disgombra.



SONETTI DELL ANIMA

AD UN ALVEO.

Alveo linfe

deserto, che sentisti

palpiti del

i

il

fragore,

fiume

lieti

e delle vive

nudo ora

a'

quieti

meriggi appari delle ardure estive;

ma

P erbe, che fioriron pei tuoi

greti,

son volte ancor verso lontane rive,

come

se

ancor sentissero segreti

avvolgimenti

d'

Si piegarono

P erbe

acque fuggitive.

alla

fiumana

irrompente cosĂŹ che son rimaste volte al mar, lungo P alveo inaridito.

Qual

soffio,

quale irrompere di vaste

onde travolse un che

s'

dĂŹ

P anima umana

è rivolta verso

P infinito

?



SONETTI DELL ANIMA

19

HUMUS.

Questa il

germe

delle etĂ

polvere oscura, cui

dita

le

mia mano chiudono, contiene

della

indistruttibile, la vita

morte

Passa tale virtĂš

e dell'etĂ

che viene.

nell' infinita

famiglia delle piante; rende piene le

ariste

mareggiami;

i

cuori incita

ed urge di un pensiero entro

E Dante e attinge

'1

Cielo; e, nella notte fonda, il

Ecco, io lancio si

;

vene.

su dagli evi oscuri appare

ode Colombo

che

le

ritmo ampio del mare.

la

polvere feconda

disperde via col vento, e pare

che nel flusso del Tutto

si

confonda.



SONETTI DELL

ANMA

ESTREMA LUCE.

Entro

rosei tramonti, allor che scioglie

i

l'ombra

il

tacito volo nel

pianoro,

su le cime degli alberi raccoglie 1'

estrema luce

Gli alberi, che

1'

anima sua

si

d' oro.

oscurano nel loro

tronco, cui V ombra, ormai piĂš vasta, accoglie,

fulgono ancora su V ultime foglie e

fremono

in

un

palpito sonoro.

Dalle foglie, pei rami, insino a T ime torte radici

T

Non

si

propaga pura

soavitĂ di quella luce.

alta

altrimenti la

rivive,

mia

vita oscura

poi che ancora su

del pensiero

il

le

cime

tuo sogno, Arte, riluce.



SONETTI DELL ANIMA

I

23

VENTI.

Quando

la fronte mia sfiorano i venti un improvviso brivido pervade F anima, come il mare quando cade d' alba un soffio sui golfi dormienti.

Da

quali inviolabili sorgenti

vengono tali i

a quali ignote a noi contrade

?

spiriti

vanno

?

e quale

invade

loro cuori onda alta di concenti

Non

so;

ma

io sento

un

?

palpitar di canti

nuovi, ed un imminente alito io sento

come

di

Vivono

bocca che

forse

il

Y anime

mio

viso

sfiori.

dei fiori,

degli usignuoli tutti o degli amanti oltre la vita; e le trasporta

il

vento

?



SONETTI DELL ANIMA

2$

SERA SUL MARE.

Entro

le

sere estive,

quando

al

mare,

che dapertutto arse di fiamme rosse,

scendono l'ombre lievemente mosse nella serenitĂ crepuscolare,

una dolcezza senza nome pare che conquisti

come e

'1

Una

le

vaste acque

commosse,

l'ombra una pĂ lpebra fosse

se

mare, un occhio stanco di guardare.

dolcezza che pervade

il

grande

palpito degli abissi ed, ecco, vela

un poco

e

sogna

1'

il

acqua e nelP aria

si

espande

mar, come occhio che

si

;

cela

sotto palpebra, e; a quel sogno, ghirlande d' astri

il

cielo purissimo disvela.



SONETTI DELL ANIMA

27

AD UN PONTE.

Ponte, sopra

che lanci il

muto

tue bianche arcate

le

fluir del

fiume lento,

e leghi le pianure sterminate

in

un

saldo e perenne abbracciamento,

passan su te

le

passa, di sotto,

genti affaticate, il

fiume lutulento;

e tu delle pianure sterminate

scambi

il

dolce linguaggio e

Ponte, che vai da

1'

una

a

l'

il

sentimento.

altra riva,

ponte, che intagli sovra P orizzonte

verde

la

tua gentil

sagoma

bianca;

P anima mia, nel desiderio stanca, si

slancia

invano e chiede invano un ponte,

un arco che P unisca

a

P

altra riva.



SONETTI DELL ANIMA

29

APRILE.

Chi

pensa oggi per

che inebria

me

L' idea novella

?

mio pensier donde discende

il

da quali mondi, giĂš da quale stella

piove

la

luce che nel cuor

La Terra,

nell' aprii,

e sotto al Sole

cantan

le

i

si

mi splende

?

rinnovella,

suoi piani protende;

cose e V inno alato nella

chiara ampiezza del ciel vibra ed ascende.

Io veggo e ascolto cose che

non conobbero mai parvenze incontro

voci d'

amor

tra

:

al

miei sensi

Sol migranti a schiere,

mondi

richiami d' armonie. Nel

oggi è un

i

meravigliose

e

mondi, intensi

mio

pensiere

riflesso di divine cose.

?



SONETTI DELL ANIMA

31

L'ANCORA.

Ancora,

che su

come un mar distesa

alta t'inarchi

se la

glauca del

lieto di vele e

Ă ncora, che

t'

della prora

gli occhi

fremiti,

il

ferreo ciglio, sfiora,

naviglio;

accendi nel vermiglio

chiarore dei tramonti e dell'aurora; e nelle paci ascolti e nel periglio

dei mari

immensi l'anima sonora;

tu,

nave

se la

alfin

chiede una pia

tregua, "procombi stridula nel nelle cui sabbie

il

mare

ferro tuo s'affonda.

Fida compagna d'ogni navigare, pure

t'

invoca invan Y anima mia

dispersa nella immensitĂ

profonda.



SONETTI DELL ANIMA

33

CIME D'ALBERI.

Tremule

cime

giganti,

d' alberi

superbe in una gloria alta di foglie, voi di nidi, di fremiti, di canti liete e di fior

prime i

al soffio

mano

dell'

Sol che

al

coglie;

;

in voi s'accoglie

stellanti.

dischiuse ad ogni stanco volo

d' uccelli lire,

uom non

fiammanti

muore;

tremolĂŹo delle notti

Cime

d'

Alba appena scioglie

veli della sua veste

ultime il

che

se

i

;

cime che

vibrate, quali

venti irrompono a battaglia

cime, a cui salgon linfe verginali su dalla terra;

T anima

cime

sacre, solo

dei poeti a voi

s'

eguaglia

!

;



SONETTI DELL ANIMA

35

LE ALGHE.

Alghe del

pondo

lievi

sotto

il

pondo

mare enorme,

sotto

il

secolare

marine,

dell' infinite

acque del mare

;

alghe sognanti delle arene in fondo,

da quali

soli

la

luce a voi

fa

i

piove nel profondo ?

quale onda gi첫 piegare

vostri steli? quale occhio di chiare

perle

s'

Mobili guida via la

apre nel vostro alveo fecondo

prati, a gli

?

cui nessun bifolco

armenti, per qual giunse arcana

semente fino

al

vostro solco

?

Io penso alle speranze nel profondo fiorenti della stanca

su cui grava

il

anima umana, mondo.

dolore alto del



SONETTI DELL* ANIMA

37

ALLA CROCE DEL VÙLTURE.

Ferrea

croce, che di sopra

V

erta

del Vùlture le tue braccia disveli;

ampia,

e sovrasti la valle

fiumi e dei piani

tu ancor nel Sole,

gli

aneli

distesa aperta

la

mentre

al

;

piano

i

veli

già spiega l'ombra della sera incerta, alzi così

le

braccia che conserta

par che la terra voglia essere ai

Le tue

radici,

o croce, non

son nella zolla,

ma

cieli.

infisse

giù nel profondo

penetrale del cuore degli umani:

degli umani, per cui

parola

il

e schiusi

non una

disse

Vero, per cui angusto è 1 i

cieli liberi

e lontani.

mondo



SONETTI DELL ANIMA

39

LE VELE.

Vele,

voi che

un pennone

ĂŠsil sostiene;

piccole vele aperte sopra mari

interminati, sotto cieli chiari,

bianche

fra

due profonditĂ serene;

vele, nelle cui pieghe

si

trattiene

P anelito dei venti aquilonari

;

vele, a cui nelle pie notti lunari

calmo

il

respir dell' infinito viene

turgide vele aperte a tutti vele quadrate al vele triangolari

assai pensieri,

i

;

venti,

modo di bandiere, a modo d' ale;

come

voi frementi,

apre l'anima mia, che un suo sentiere

vuol segnare sul mar dell'Ideale.



SONETTI DELL ANIMA

41

LE NUBI.

Salgon

lievi dal

salgono

i

mar

sogni dagli

da T alto un' Alba nuova

le

come

nubi,

umani

cuori,

tutti gli

ori

concederĂ delle sue bionde chiome.

Lieve pei

cieli

migrano, siccome

petali di meravigliosi fiori, e,

nelle notti, ai taciti chiarori,

assumono parvenze senza nome.

Ma, poi che soffia,

le

la

tempesta

il

suo sgomento

nubi simili a una greggia

vellosa, ecco, s'addossano; ed

il

culmini montani,

le

caccia contro

le

lacera, le sferza, le volteggia

e

i

vento

;

van disperse come sogni umani.



SONETTI DELL ANIMA

43

OCCHI MORENTI.

Occhi come

morenti in palpebre socchiuse, smarriti in

un pensiero arcano,

passano forse innanzi a voi diffuse le

iridiscenze di

V anima,

un mondo lontano.

che per voi tanto

s'

illuse

dietro parvenze perseguite invano, forse vede oggi innanzi a sĂŠ dischiuse le

vie negate al desiderio

umano.

Forse vede oggi di che fiamme pulsan lassĂš; forse

'1

i

cieli

Mister discioglie

per voi qualcuno dei suoi foschi veli;

forse dell' ideal, che a noi precluse la vita,

oggi un riflesso in voi

s'

accoglie,

occhi morenti in palpebre socchiuse!



SONETTI DELL ANIMA

45

NOTTE SUL MARE.

Les'apron

notti estive,

il

sul

mare, oltre

quando

i

firmamenti

mare stanco

le

di procelle,

e nei silenti

sirti

golfi lunati, riflette le stelle.

S'

ingemman

luci; taccion

e

'1

mare

1'

acque

al

tremolar di quelle

laggiĂš pronubi

i

venti;

tutto par s'accenda, nelle

profonditĂ , di nuovi firmamenti.

Dagli abissi del cielo a quei del mare

un'immensa armonia un'armonia

sale e discende,

di note luminose.

Nell'alta notte appena

dolcissimo di sogni

ed attonite ascoltano

l'

uno sciamare

aria fende le

cose.

;



SONETTI DELL ANIMA

47

LA RIMA.

Tuuna

balzi

e,

d'

dal pensier, che ancora

sola

vigilia faticosa

un

illumina

dell'

opprime;

una gioia

tratto,

anima

le

L'adolescenza mia per te ansie

conobbe

bene

io sentivo

alta d' aurora

cime.

le

prime

e dell' ebbrezza

1'

ora

del

Tutto nella tua voce canora.

Or

che ardua

la

scienza

per cieche ambagi,

onde s'indaga,

sul s'

mio

apre

il

e,

mi conduce

nelle vigili opre,

io sento l'ansia e

tu passi alata, e

;

palpito sublime

il

un

il

duolo;

riso appar di luce

sentiero, e, al

rombo

del tuo volo,

vel che la diva Iside copre.




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Di prossima publicazione:

ENRICO CORRADINI

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Arte

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Teatro

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TEATRO vita. J¥

Jèssunta Spina,

san Francisco. 'O mese mariano. ecc.


University of

Connecticut

Libraries

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