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La pagina del canapaio

Coltivare fuori stagione

Il fattore più importante che determina l’inizio della fioritura della cannabis è la durata della “notte” per le piante. In esterni o in serra, il ciclo naturale va dalla primavera all’autunno inoltrato (sopra ai tropici, perché nella fascia tropicale ed equatoriale ha tempi normalmente più lunghi, spesso regolati dalle piogge). Se modifichiamo il ciclo di luce/buio e lo regoliamo per le esigenze delle piante, potremo avere piante mature in qualunque stagione. Questa tecnica è praticabile sia in interni che in esterni, e trova le sue migliori applicazioni in serra.

Durante la crescita, la canapa ha bisogno di almeno 14-15 ore di luce al giorno per non allungarsi troppo. L’ideale sono 18 ore, con 6 di buio. Alcuni coltivatori, durante la crescita, danno alle piante 24 ore di luce continua: con questo sistema le piante crescono più velocemente, ma sono più a rischio di stress. Di “notte” le piante scaricano tossine e prodotti di rifiuto, la loro respirazione si modifica (consumano più ossigeno e meno anidride carbonica) e, come gli animali, anche le piante devono “riposare” (di notte non avviene la fotosintesi della clorofilla). Ogni funzione naturale della pianta che viene impedita può portare a scompensi, a volte avvertibili quando è troppo tardi.

Nella coltivazione in interni con la sola luce artificiale, il problema delle ore di luce/buio si risolve grazie a un timer, per non dover accendere e spegnere le luci manualmente tutti i giorni alla stessa ora. 18/6 ore di luce/buio durante la crescita e 12/12 durante la fioritura sono i tempi più usati per la crescita e la fioritura di tutte le piante di cannabis (con alcune varietà può essere utile per la maturazione diminuire le ore di luce da 12 a 10 nelle ultime due settimane). Attenzione! Il periodo di buio deve essere ininterrotto.

In indoor il cambiamento di stagione si limita alle differenze di temperatura, l’isolazione termica non è adeguata, e a eventuali infestazioni di insetti provenienti dall’esterno.

Per l’isolamento, l’ideale è un ambiente sotterraneo, dove la temperatura resta abbastanza costante tutto l’anno; anche una stanza centrale, circondata da altre, offre un buon isolamento. Al contrario, un sottotetto o una stanza esterna saranno difficilmente riscaldabili d’inverno ed esageratamente caldi d’estate. Le temperature ideali sono fra i 20 e i 26 C°, potendo scendere di notte anche intorno ai 10 C° (giornate tiepido-calde e notti fredde stimolano la fioritura e la produzione di resina). Contro gli insetti, premessa una sterilizzazione degli ambienti e di tutto il materiale per la coltivazione, la stagione migliore per coltivare è l’inverno, quando gli insetti sono praticamente assenti.

Possiamo seminare (o fare talee) a gennaio per raccogliere a maggiogiugno, e così via, raccogliendo dopo quattro - cinque mesi dalla semina. Dopo sei-sette settimane dalla semina, la cannabis dovrebbe essere pronta a fiorire, aspettare di più è solo un problema di dimensioni: in genere si preferiscono piante di dimensioni abbastanza ridotte, maneggevoli da spostare.

A gennaio in Italia le ore di luce naturale sono insufficienti e serviranno luci supplementari; basta usare tubi fluorescenti prima dell’alba e/o dopo il tramonto per raggiungere le 18 ore di illuminazione (continua). A volte l’uso di lampade in esterni o anche in serre può creare problemi di sicurezza personale o per le piante. Spesso si preferisce usare un’illuminazione completamente artificiale durante le 18 ore di crescita e poi trasferire le piante in serra o fuori (se la temperatura lo permette - se facesse troppo freddo bisognerà riscaldare: stufe a butano, propano e GPL sono l’ideale, avendo come prodotto di combustione acqua e anidride carbonica (CO2). Dopo 40 giorni dalla semina le piante dovrebbero essere pronte a iniziare la fioritura. Le ore di sole in febbraio sono 10 - 11 , e le piante inizieranno rapidamente a fiorire, fino alla fine di marzo, quando le aumentate ore di luce (13) ci obbligheranno a coprire e scoprire le piante fino alla loro maturazione, garantendo loro una notte sufficientemente lunga (teli di plastica bianchi in un lato e neri sull’altro danno un ottimo oscuramento, purché si garantisca l’aerazione, indispensabile anche di notte - attenzione alla formazione di muffe: controllare quotidianamente). Se seminiamo a gennaio la fioritura dovrà cominciare a febbraio, per concludersi fra maggio e giugno.

Iniziando la semina ai primi di febbraio, bisognerà aumentare le ore di luce per i primi 40-50 giorni di crescita; le piante cominceranno a fiorire a metà marzo, dovranno essere oscurate dai primi di aprile e potranno essere raccolte fra giugno e luglio, usufruendo della massima intensità solare dell’anno proprio alla fine della fioritura. Attenzione che durante la fase di oscuramento la temperatura sotto i teli non salga eccessivamente (aumentare la ventilazione). La parte bianca del telo deve essere sempre rivolta all’esterno, per non accumulare calore, e quella nera all’interno per non riflettere la luce.

Cominciando la coltivazione in marzo, si potrà fare a meno di aumentare le ore di luce, ma bisognerà comunque che le piante siano in posizione ben soleggiata, altrimenti tenderebbero ad allungarsi alla ricerca di luce. Fra la metà e la fine di aprile si potrà cominciare a coprire le piante per 12 ore, e fra luglio e i primi giorni di agosto a raccogliere cime mature. Con questa tecnica si può anticipare la fioritura di qualità tropicali, a ciclo molto lungo e di difficile maturazione: continuando a coprire le piante fino a metà agosto, saranno mature al massimo entro ottobre (sei mesi di fioritura).

Seminando in aprile, oscureremo parzialmente da metà maggio, e continueremo a farlo regolarmente fino a metà agosto. A seconda della varietà, le piante saranno pronte già dalla fine di luglio, o si lasceranno da ora scoperte fino a completa maturazione.

A maggio ci dovrebbe essere una buona insolazione, dalla prima decade di giugno si può cominciare la fioritura, che si protrarrà almeno fino ad agosto (dopo la metà si può comunque fare a meno di coprire).

Se seminate ai primi di giugno, le piante cresceranno velocemente. Potremo accelerare la fioritura coprendo da metà luglio a metà-fine agosto. Raccoglieremo dalla fine di settembre in poi.

Iniziando la coltivazione a luglio, le piante entreranno in fioritura da sole a fine agosto -inizio settembre. Potremo anticipare di una quindicina di giorni (se proprio necessario) coprendo le piante dalla fine della prima decade di agosto. Conviene utilizzare varietà a ciclo corto (indica -incroci indica/ sativa) per poter raccogliere prima dell’inverno. Controllate per evitare la formazione di malattie fungine, favorite da aria fredda e umida.

Seminate in agosto, a metà settembre le ore di buio naturale cominceranno a far fiorire le piantine, che saranno di piccola taglia, ma rapidamente pronte: entro la fine di novembre, o prima.

A settembre le ore di luce cominciano a scarseggiare per una crescita rapida e vigorosa: sarebbe bene, dalla seconda decade del mese (per circa un mese) fornire luce supplementare, altrimenti avremo, alla raccolta, piantine nane, cosa a volte utile. La maturazione avverrà prima della fine di dicembre.

Partendo in ottobre, bisognerà, per il periodo di crescita, garantire 18 ore di luce. A metà novembre potranno iniziare la fioritura, che potrà durare fino a febbraio. Attenzione alle gelate. Un’intensità minore della luce porterà a un ritardo nella maturazione.

A novembre allungheremo le giornate a 18 ore. Le piante potranno usufruire della sola luce naturale da metà dicembre in poi, ed inizieranno la fioritura rapidamente. Potremo raccogliere varietà precoci prima dell’equinozio di primavera. Date le ridotte ore di luce (da 10 a 13), le infiorescenze potrebbero non svilupparsi al massimo, ma se l’intensità luminosa è sufficiente la qualità può essere comunque eccellente.

Con l’inizio della coltivazione ai primi di dicembre daremo fin dall’inizio 18 ore di luce e una temperatura superiore ai 20 gradi, per permettere un buon vigore iniziale. Si potrà iniziare la fioritura a metà gennaio, per raccogliere dalla fine di marzo in poi. Con varietà a ciclo lungo da questo momento bisognerà coprire le piante per 12 ore continue, se no potrebbe ripartire la crescita.

Se si vogliono ottenere infiorescenze di dimensioni maggiori, si può ricorrere alla tecnica detta “double budding” - doppia fioritura: intorno alla sesta settimana di fioritura si daranno duetre giorni di luce ininterrotta, oppure per un paio di settimane quindici- sedici ore di luce, per poi tornare a dodici ore. Si stimolerà così una nuova crescita, all’inizio di fiori, e le “cime” potranno aumentare di anche il 30% in volume. Si prolungherà la maturazione di almeno 15 giorni.

Serra contro indoor: le piante in serra subiranno variazioni di temperatura, di intensità e di durata di luce notevoli rispetto a quelle indoor, dove le condizioni sono costanti: questo si tradurrà in un più lungo periodo di maturazione. Ma la luce del sole avrà la stessa intensità per tutta la pianta, mentre con le lampade la parte inferiore delle piante riceverà una luce molto meno intensa: si avranno così, sotto il sole, una maturazione più uniforme, una resa finale leggermente maggiore e la possibilità di avere piante più grandi.

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