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Intervista ai Linea 77

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abbiamo parlato con Nitto, voce del

gruppo torinese di Albertoetniko feat Celestinax

Soft Secrets: Come la vedete la faccenda ganja in Italia?

Nitto: Credo che ormai si sia arrivati a un punto dove sembrerebbe tutto un’enorme e quantomai pericolosa farsa: ormai si cerca di penalizzare chi ne fa uso esattamente come se fosse un criminale qualsiasi... ed è assolutamente ridicolo. I politici credo che preferiscano altri tipi di droga, magari un po’ più d’elite!

Perché si è arrivati a questo punto?

Beh, a questo punto ci siamo arrivati perchè la classe dirigente non conosce minimamente il problema (sempre che di problema si voglia parlare) e soprattutto ne ha paura: se ci facciamo caso il nostro attuale governo ha sempre cercato di risolvere i “reali“ problemi del nostro paese con politiche “da bar” cercando una via intransigente, non accorgendosi che così lascia campo libero alla criminalità organizzata e inoltre provoca un collasso della burocrazia spaventoso. Dicendo questo penso ad esempio ai poliziotti che devono preoccuparsi di fermare chi ha una canna piuttosto che pensare ad altre cose molto più importanti. Inoltre credo sia da idioti pensare che così facendo si risolva la questione. Io non so che dati abbia il governo ma praticamente tutti quelli che conosco fanno uso di ganja... e non sono poche decine di persone!

Voi siete appena tornati dagli States dopo la registrazione del vostro ultimo lavoro, che differenze avete notato tra gli americani e noi sul mondo della ganja? Sono fanatici come il loro capo Bush oppure sono più morbidi?

Non ho notato differenze fondamentali, come si riesce sempre e comunque a trovarla qui, anche lì non ci sono state particolari difficoltà.

Negli States però, se le forze dell’ordine ti dovessero beccare con, mi sembra un’ oncia di ganja, ti fanno un semplice verbale; se invece ci sono casi di recidività o ti dovessero fermare con qualcosa in più, la prigione ti aspetta... senza poi contare tutte le trafile che ci sono anche qui adesso, tipo il controllo settimanale delle urine, oppure gli incontri con lo psicologo e tutte quelle cagate. La cosa interessante e da un certo punto di vista anche simpatica, è che è nato un mercato, quanto mai florido, di tutte quelle bevande per pulire le urine o per cancellare ogni traccia di droga nel sangue.

Non ho una conoscenza approfondita della legislatura americana in tal senso, so solo che se ti ferma la polizia sei nella merda... li abbiamo visti all’opera più di una volta e non c’era un cazzo da stare allegri.

Come pensate si possa smuovere la situazione accontentando tutti e senza creare più danno che beneficio?

Credo che la liberalizzazione sia comunque un metodo che potrebbe dare un duro colpo al mercato clandestino, mi piacerebbe che nelle scuole se ne parlasse di più, creando un’autocoscienza nei più giovani. Il fatto è che si deve lasciare una libera scelta a chi vuole farlo o meno, senza incutere paure e timori del tutto fuoriluogo, ma parlandoci chiaro, viviamo in un paese per lo più ignorante, dove la chiesa e il perbenismo di facciata prevalgono in modo assoluto... e qui non vedo alcuna distinzione tra destra e sinistra, anzi!

E riguardo alle droghe pesanti come vi ponete?

La prima cosa da chiarire è che tutto ciò che dico, lo dico come Nitto e non come linea 77: siamo un gruppo di persone, le opinioni divergono e proprio perchè ci piace a volte creare discussioni tra di noi tendiamo a non darci una linea di pensiero comune ma anzi fomentiamo le differenze al nostro interno. Personalmente non ho un’idea precisa riguardo alle droghe pesanti, di una cosa sono certo però, che trattare un tossicodipendente come un criminale sia un modo sbagliato di risolvere il problema. Ho conosciuto svariate persone che nel corso della loro vita sono finite in mezzo a roba pesante e i perchè di questa scelta erano svariati ....non c’era una motivazione comune. Quando sapevo di qualcuno che ci “cadeva dentro” mi sono sempre incazzato subito, proprio perchè ho sempre creduto che tutti sapessero a cosa cazzo andavano incontro, alle sofferenze fisiche, allo stupro psicologico a cui ci si affacciava, eppure mi son dovuto ricredere più di una volta. Credo che bisogna insistere più che altro sulla formazione dei più giovani, fornendo loro tutto il necessario per capire e comprendere quale sia la strada migliore da intraprendere, esattamente come per le droghe leggere, fornendo una sorta di aiuto psicologico soprattutto quando, magari, l’istituzione famiglia non è più presente e oggi come oggi i genitori son sempre più lontani dal sapere cosa vivono e vedono i figli giorno dopo giorno.

È vero che negli ultimi periodi la cocaina sta prendendo piede e che i ragazzi cominciano a farne uso già a 15 anni?

Credo sia da idioti rispondere di no, è cosi... e ormai tra i più o i meno giovani, ho paura che la cocaina sia molto più diffusa della ganja!

Perché poi?

Non lo so. Una volta ci si faceva una canna per rilassarsi e per farsi quattro risate insieme, ora credo che si pippi per stare dentro a dei ritmi assurdi, tipo andare in 4 posti diversi al venerdì sera, bere quantità d’alcol paurose e comunque rimanere in piedi, ricominciare al sabato sera dopo aver dormito 4 ore e visitare altre 5 o 6 discoteche, bere e restare in piedi... credo che a un certo punto diventi una “corsa al massacro”.

Voi come eravate a quell’età?

Ci beccavamo in una decina di persone si tiravano su un po’ di canne e si passava la serata a ridere e parlare di qualsiasi cosa oppure a suonare.

Cosa è cambiato in questo periodo?

Non credo sia cambiato molto da una decina di anni fa. Una volta forse, c’era l’idea dello stare in gruppo e del divertirsi assieme. Oggi in parte è ancora così, ma quei tipi di sballo sono più improntati sul singolo che sullo stare insieme; oppure, più semplicemente, come mi trovo a dire spesso, “la gente sta male” e non riesce più a porsi con tranquillità verso il prossimo, ad ascoltare gli altri e a parlare liberamente, senza per questo essere tagliato fuori dal cosiddetto gruppo. Oppure ancora, i più giovani vedono che la cocaina è depenalizzata rispetto alla ganja ed allora ci si buttano con più leggerezza... diciamo che il messaggio che il governo sta dando ai giovanissimi con queste nuove leggi è pessimo. Cambiamo un po’ direzione: adesso in Italia, come in altri paesi europei, si stanno diffondendo i cosidetti grow shop; saranno contente le forze dell’ordine che adesso un ragazzo con pochi soldi si compri tutto il necessario e si faccia la sua piccola attività illecita comodamente a casa per sé e per i suoi amici? Boh, che adesso si chiamino grow shop sinceramente non lo sapevo, comunque con un po’ di sbattimento si è sempre riusciti a tirarsi su qualche piantina, purtroppo però so di persone che si son beccate sei mesi per 5 o 6 piante.Se lo volete fare, state sempre all’occhio, anche ai vicini!

E gli smart shop invece? È verosimile l’accusa che istighino i loro clienti a delinquere?

Non credo, i problemi sono di tutt’altra natura.

Vogliamo chiudere con un bel messaggio rivolto a tutti quelli che hanno letto l’intervista fino a questo punto?

Credo che l’unica cosa che potrei dire è di pensare sempre con la propria testa a cosa si sta facendo e se siete in dubbio su qualcosa, informatevi prima di intraprendere strade del cazzo!

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