Catalogo on line marcel duchamp 1887 – area di confine porta duchamp

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MARCEL DUCHAMP 1887 – Area di Confine Porta Duchamp

Mostra Collettiva Internazionale

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY


MARCEL DUCHAMP 1887 – Area di Confine Porta Duchamp

Invito Mostra di Marcel Duchamp - Giovanni Bonanno 2016

MARCEL DUCHAMP / 1887 – Area di Confine Porta Duchamp Mostra collettiva internazionale dedicata a Marcel Duchamp a cura di Giovanni Bonanno Secondo evento contemporaneo ed indipendente progettato in concomitanza con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017 Dal 28 agosto al 26 novembre 2017 Inaugurazione: lunedì 28 agosto 2017, ore 18.00

Web Gallery - http://www.collezionebongianiartmuseum.it Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00 e-mail: bongiani@alice.it


PAVILION LAUTANIA VIRTUAL VALLEY / 1887 - Kurt Schwitters & Marcel Duchamp “UNIVERSI POSSIBILI / Verso La Globalità Intelligente” a cura di Giovanni Bonanno. Dal 6 maggio 2017 al 26 novembre 2017– Due proposte internazionali presentate in contemporanea con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017.

MARCEL DUCHAMP / 1887 – Area di Confine Porta Duchamp Per i 130 anni dalla nascita di Marcel Duchamp (Blainville-Crevon, 28 luglio 1887 – Neuilly-surSeine, 2 ottobre 1968), lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery in occasione della 57° Biennale di Venezia 2017, intende dedicare l’attenzione come evento indipendente e contemporaneo presso il “Pavilion Lautania Virtual Valley” a Marcel Duchamp e Kurt Schwitters che riassumono compiutamente il concetto di indagine intesa come il luogo privilegiato per rilevare i sogni e le utopie che nella dimensione metafisica e mentale suggeriscono mondi e immaginari collettivi. Nell’assemblage tridimensionale “Etant Donnés” Duchamp lavora in gran segreto nell'ultimo ventennio della sua vita. Nel 1968, al momento di lasciare New York per andare a trascorrere l'estate in Europa, il lavoro è ormai ultimato e Marcel prima di morire si preoccupa di organizzare la sua presentazione finale preparando un manuale di istruzioni per il montaggio della costruzione,


accludendo fotografie, note e un modellino in scala. L’opera ancora assai poco conosciuta nasce nel bisogno di porsi al di là, di definire e mettere in forma totale una possibile estensione dell’altro, nella necessità ulteriore di metabolizzare la realtà. Un’invenzione giocata a tutto campo su proiezioni di frammenti e“universi possibili”, tra la libertà della creazione e la globalità intelligente del fare arte. In questa seconda collettiva internazionale sono presenti 72 opere di altrettanti importanti artisti che hanno voluto condividere tale proposta come artisti di frontiera a margine di un possibile confine e spartiacque al sistema omologato dell’arte ufficiale

Artisti presenti:

Marcel Duchamp, Francia I Ruggero Maggi, Italia I John M. Bennett, Usa I Luisa Bergamini, Italia I Vittore Baroni, Italia I Fernanda Fedi, Italia I Emilio Morandi, Italia I Pier Roberto Bassi, Italia I Mauro Molinari, Italia I Rosa Gravino, Argentina I Leonor Arnao, Argentina I Linda Paoli, Italia I Lancillotto Bellini, Italia I Anna Boschi, Italia I Stathis Chrissicopulos, Grecia I Rosalie Gancie, Usa I Daniele Virgilio, Italia I Antonio De Marchi Gherini, Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Carmela Corsitto, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Maya Lopez Muro, Italia I Franco Altobelli, Italia I Lucia Spagnuolo, Italia I Clemente Padin, Uruguay I Renata e Giovanni Strada, Italia I Willemien Visser, Germania I Bruno Cassaglia, Italia I Lamberto Caravita, Italia I C. Mehrl Bennett, Usa I Borderline Grafix, Usa I Daniel Daligand, Francia I Carlo Iacomucci, Italia I Mabi Col, Italia I Guido Capuano, Italia I Francesco Aprile, Italia I Gino Gini, Italia I Pascal Lenoir, Francia I Adolfina De Stefani, Italia I Carl Baker, Canada I Virginia Milici, Italia I Oronzo Liuzzi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Marcello Diotallevi, Italia I Donjon Evans, Usa I Maria Josè Silva MIZE', Portugal I Laura Agostini, Italia I David Drum, Usa I Lilian Pacheco, Brasile I Antonio Sassu, Italia I Jacob de Chirico, Italia I Cesar Reglero Campos, Spagna I Domenico Severino, Italia I Roberto Scala, Italia I Angela Caporaso, Italia I Claudio Romeo, Italia I Cinzia Farina, Italia I


Marina Salmaso, Danimarca I Maribel Martinez, Argentina I Rosanna Veronesi, Italia I Remy Penard, Francia I Fulgor C. Silvi, Italia I Mighel Jimenez, Spagna I Ramona Palmisani, Italia I G. Franco Brambati, Italia I Rossana Bucci, Italia I Rolando Zucchini, Italia I Cecilia Bossi, Italia I Maria Teresa Cazzaro, Italia I Mauro Dal Fior, Italia I Joey Patrickt, Usa I Josè Luis Alcalde Soberanes, Mexico.


BIOGRAFIA MARCEL DUCHAMP (1887-1968) Biografia Henri-Robert-Marcel Duchamp nasce il 28 luglio 1887 nei pressi di Blainville, in Francia. Nel 1904 frequenta i corsi di pittura all'Académie Julian fino al 1905. Le sue prime opere sono di stile postimpressionista. Espone per la prima volta nel 1909 al Salon des Indépendants e al Salon d'Automne di Parigi. I suoi dipinti del 1911, in stretto rapporto con il cubismo, tendono tuttavia a rappresentare immagini successive di un corpo in movimento. Nel 1912 dipinge la versione definitiva di Nudo che scende le scale: l'opera viene esposta al Salon de la Section d'Or dello stesso anno e in seguito, nel 1913, all'Armory Show di New York, dove susciterà grande scalpore. Le idee iconoclastiche e radicali di Duchamp precorrono la nascita del movimento Dada, che avverrà a Zurigo nel 1916. Dal 1913, abbandonati la pittura e il disegno tradizionali, si dedica a forme d'arte sperimentali elaborando disegni meccanici, studi e annotazioni che verranno inclusi nella sua grande opera degli anni 1915-23, La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche. Nel 1914 realizza i primi “readymade” (oggetti di uso comune, a volte modificati, presentati come opere d'arte) destinati ad avere effetti rivoluzionari per molti pittori e scultori. Nel 1915 Duchamp soggiorna per la prima volta a New York. Dalla metà degli anni '30 collabora con i surrealisti e partecipa alle loro mostre. Si stabilisce in modo definitivo a New York nel 1942 e diviene cittadino statunitense nel 1955. Negli anni '40 è in contatto con i surrealisti emigrati a New York e con essi espone varie volte. Nel 1946 comincia a realizzare Etant donnés, un grande assemblage al quale lavorerà segretamente per i successivi vent'anni. Muore a Neuilly-sur-Seine, nei pressi di Parigi, il 2 ottobre 1968.


Video di Marcel Duchamp

LINK VIDEO: Étant donnés: Marcel Duchamp https://youtu.be/-yhWxQnvoSo durata 128

Etant donnés - (1946 - 1966) - Marcel Duchamp https://youtu.be/dAlzBx24_vM Durata 0:50

Étant donnés: Marcel Duchamp https://youtu.be/nzMznyyLwyM Durata 1:24

Rebel Ready-Made - Marcel Duchamp (1966) https://youtu.be/ZGkFa8lf3A0 durata 30:04

Jeanne Siegel interviews Marcel Duchamp (12 April 1967) https://youtu.be/7-hhLx2mdps Durata 16:16

(solo voce)

Marcel Duchamp 1968 BBC interview https://youtu.be/Bwk7wFdC76Y durata 27:49



ETANT DONNES AREA DI CONFINE PORTA DUCHAMP (Poema visuale di Giovanni Bonanno dedicato a Marcel Duchamp)

Esseri nati per guardare curiosi da una vecchia fessura violata. Una ferita dentro un muro diroccato di mattoni, oltre la porta il derelitto cadavere solitario giace tra un giaciglio di foglie e rami rinsecchite. La Mariée solitaria costretta a stare nuda dai suoi stessi scapoli, tiene ancora in mano una vecchia lampada a gas, ricorda tanto la morte della vergine gonfia di acqua di Caravaggio. Il tiranno infame tenta di nascondere l’objet dard tra cumuli di frattaglie abbandonate. L’acqua della cascata copiosa scende a valle per dilavare invano l’offesa. Solo una luce fioca può accogliere l’odore infame del corpo sordo di un cadavere disseccato troppo in fretta al sole. Frammenti di universi possibili, presenze simboliche stratificate, associazioni e slittamenti trascorrenti del pensiero. Occorre porsi al di là nella necessità di recuperare l’estensione dell’altro. La natura ora si consola tra cumuli di rifiuti e di rovine dissepolte a ricordare l'inganno dell'occhio diventato ossessione. Silenzio cupo e assorto. Ormai la natura e' morta © Giovanni Bonanno Agosto 2017


LAUTANIA VIRTUAL VALLEY “UNIVERSI POSSIBILI / Verso La Globalità Intelligente” MARCEL DUCHAMP / 1887 – Area di Confine Porta Duchamp Testo critico di Giovanni Bonanno

MARCEL DUCHAMP / 1887 - Area di confine porta Duchamp Per i 130 anni dalla nascita di Marcel Duchamp (Blainville-Crevon, 28 luglio 1887 – Neuilly-surSeine, 2 ottobre 1968), lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery in occasione della 57° Biennale di Venezia 2017, intende dedicare l’attenzione come evento indipendente e contemporaneo presso il “Pavilion Lautania Virtual Valley” a due artisti dadaisti nati nel 1887, Marcel Duchamp e Kurt Schwitters che riassumono compiutamente il concetto di indagine intesa come il luogo privilegiato per rilevare i sogni e le utopie che nella dimensione metafisica e mentale suggeriscono mondi e immaginari collettivi. Lo Spazio Ophen dopo aver dedicato l’attenzione nel 2015, in occasione della precedente Biennale di Venezia a due artisti giapponesi come Shozo Shimamoto e Ryosuke Cohen, “dentro e fuori il corpo”, (The World's Futures / Inside and outside the body), intende ora indagare il lavoro dei due artisti dadaisti e globali tra “Aperto e Chiuso / Closed and Open” con due rispettive mostre internazionali a loro dedicate volte ad approfondire ciò che sottende il processo creativo. Anche per Duchamp, lo spazio fisico dell’artista è il luogo preferito dove vengono immessi e assemblati, in un tempo lento e lungo di circa un ventennio, frammenti concreti della realtà riutilizzati e nobilitati a definire e a mettere in forma ambientale l’opera definitiva, nella necessità di metabolizzare e definire nella dimensione creativa, temporale e spaziale, l’estensione dell’altro. Per questa seconda mostra collettiva internazionale dedicata a


Duchamp, sono state inviate a diversi artisti contemporanei delle postcard con la foto dell’ Etant Donnés, l’assemblaggio creato da Duchamp tra 1946-1966, e presente al Philadelphia Museum of Art – Usa, opportunamente rivisitato dal titolo: “Area di confine porta Duchamp”, chiedendo a loro, nel rispetto del pensiero di Marcel Duchamp, un intervento “aggiuntivo” di ideale condivisione della filosofia dadaista. In questa seconda collettiva internazionale sono presenti 72 opere di altrettanti importanti artisti che hanno voluto condividere tale proposta come artisti di frontiera a margine di un possibile confine e spartiacque al sistema omologato dell’arte ufficiale.

Cos’è Étant Donnés? Etant-Donnés, è un’opera di Marcel Duchamp eseguita tra il 1946 e il 1966. Un assemblaggio di materiali diversi: una porta esterna, e uno spazio interno con l’inserimento di svariati materiali. Le dimensioni dell’opera sono: 242,5X177,8X1245cm, presente al Philadelphia Museum of Art – Filadelfia. Questo assemblage tridimensionale è l'opera finale in cui Duchamp lavora in gran segreto nell'ultimo ventennio della sua vita: l'unica persona che ne è a conoscenza è la moglie Teeny, che fra l'altro lo aiuta a reperire i materiali necessari. Parte dei componenti di questa complessa struttura vengono infatti acquistati in Spagna (un'antica porta in legno e i mattoni entro cui è murata); altri (foglie e rami secchi) vengono raccolti da Duchamp nel corso di apposite scampagnate, con la moglie che accompagna Marcel guidando una vecchia giardinetta; dei mattoni usati o di scarto vengono recuperati a New York, per la strada nascondendoli entro sacchetti di carta. Quando Duchamp è costretto a cambiare studio e a trasferirsi dalla 14th Strada all'11th una ditta di traslochi si occupa delle parti più ingombranti, mentre lui trasporta tutto il resto pezzo per pezzo e con la massima cura. Nel 1968, al momento di lasciare New York per andare a trascorrere l'estate in Europa, il lavoro è ormai ultimato e Marcel prima di morire si preoccupa di organizzare la sua presentazione finale preparando un manuale di istruzioni per il montaggio della costruzione, accludendo fotografie, note e un modellino in scala. L’opera verrà presentata nel luglio del 1969 presso il Philadelphia Museum of Art. Al visitatore del museo si mostra inizialmente solo una porta murata, un impedimento nella parete di una sala: la porta è chiusa e per vedere cosa vi sia all'interno si deve sbirciare attraverso due fori posti all'altezza degli occhi. In questo modo, Il fruitore dell'opera d'arte si trasforma così in un curioso voyeur. L’opera ancora adesso assai poco conosciuta nasce nel bisogno di porsi al di là, di definire e mettere in forma totale una possibile estensione dell’altro nella necessità ulteriore di metabolizzare la realtà. Rimane un’invenzione sperimentale giocata a tutto campo su proiezioni di frammenti e“universi possibili”, tra la libertà della creazione e la globalità intelligente del fare arte.

LO SGUARDO OLTRE IL REALE (la percezione di universi possibili tra proiezione simbolica e arte totale). Marcel Duchamp aveva iniziato il suo percorso artistico con opere di stile postimpressionista, per poi procedere verso il cubismo di ascendenza futurista, come nella serie “Nudo che scende le scale” tra il 1911-12. Dal 1913, abbandonati la pittura e il disegno tradizionali, si dedica alla sperimentazione, proprio in questo periodo nascono i primi “readymade”, oggetti di uso comune, decontestualizzati e presentati come opere d'arte. Le nuove idee radicali di Duchamp anticipano di fatto la nascita del movimento Dada, che avverrà a Zurigo nel 1916. Nel 1923, dopo aver abbandonato il Grande Vetro, Marcel Duchamp fa sapere di aver smesso di fare arte per dedicarsi al suo passatempo preferito, gli scacchi. Sono di questo primo periodo le opere come “Ruota di bicicletta” del 1913, “Anticipo per il braccio rotto” (1915), L'orinatoio “Fontana” (1917), la Monna


Lisa con baffi e pizzetto di L.H.O.O.Q. (1919). Tra il 1915 – 23 nasce la sua prima grande opera, “La sposa messa a nudo dai suoi scapoli anche” o “Grande Vetro”. Dalla metà degli anni '30 collabora con i surrealisti e partecipa alle loro mostre. Nel 1942 si stabilisce in modo definitivo a New York. E’ del 1951 l’opera “Objet-Dard”, un oggetto di gesso zincato antropomorfo e straniato. Tra il 1946 e il 1966 realizza “Etant donnés”, un grande e ultimo assemblage che rappresenta la summa delle opere realizzate dall’artista francese nel corso del 20° secolo. Tutta l’opera di Duchamp deve essere valutata in base a questa particolare chiave di lettura che ingloba momenti di ricerca precedente. In tal senso anche “Etant donnés risponde appieno a questo particolare modo di fare, infatti, convergono sotto forma di studi e schizzi buona parte delle sue riflessioni e approfondimenti precedenti. L’Étant donnés: 1. la chute d’eau 2. le gaz d’eclairage (Essendo dati: 1. la caduta d’acqua 2. il gas d’illuminazione), è un assemblaggio di materiali diversi. Il contenuto del lavoro, rimane ancora misterioso come del resto tutta la sua intera opera. L’opera finale risulta composta da una vecchia porta di legno e uno spazio oltre la porta ricreato come un vero environnement con la presenza di ramoscelli, vetro, linoleum, velluto, un motore elettrico posizionato all’interno di una scatola di biscotti che ruota un disco forato, un allestimento di luci, elementi appartenenti al mondo della fotografia e dipinti a mano che formano il paesaggio assieme a una figura centrale femminile in pelle. Curioso è che la prima moglie dell’artista fu il modello per la gran parte della composizione femminile, mentre la seconda moglie posò per il braccio. L’opera è’ stata descritta dall'artista Pop americano Jasper Johns: "la più strana opera d'arte in qualsiasi museo". Ci appare come un complesso e insolito assemblaggio ambientale; “chi sbircia attraverso i due piccoli fori presenti nella vecchia porta di legno spagnola trova una spettacolare vista con una donna nuda che si trova adagiata su un letto di rami e foglie cadute, nella sua mano sinistra, questo manichino di pelle tiene in alto una vecchia lampada a gas del tipo Bec Auer, mentre dietro di lei, in lontananza, un paesaggio lussureggiante sale verso l'orizzonte. Questo sfondo illuminato è costituito da una fotografia ritoccata di un paesaggio collinare con un fitto raggruppamento di alberi delineato contro un cielo turchese nebuloso. L'unico movimento nella grotta è una cascata scintillante che si versa in un lago sulla destra, ottenuta da una sorgente luminosa tremolante alimentata da un motore invisibile. La cascata e la lampada a gas illuminante sono gli elementi "dati" nel titolo enigmatico, che proviene da una delle note precedenti di Duchamp per The Bride Stripped Bare dai suoi Bachelors, Even (The Large Glass), suggerendo una connessione intima tra i due temi”. Ad opera ultimata, l’artista incise il titolo, le date e la sua firma sul braccio destro della figura di donna nuda che costituisce l’elemento centrale dell’istallazione. L’opera finale risulta accompagnata da un manuale di assemblaggio e smontaggio dell’opera contenuto in un raccoglitore d’istruzione ad anelli datato 1966, accludendo fotografie, note e un modellino in scala accuratamente compilato da Marcel Duchamp. Al visitatore del Philadelphia Museum of Art si mostra inizialmente solo una porta murata nella parete di una sala: la porta è chiusa, per vedere cosa vi sia all'interno, il visitatore, da curioso voyeur deve sbirciare attentamente attraverso due fori posti all'altezza degli occhi. Al di là di una falla aperta in un muro di mattoni si apre un paesaggio luminoso. Nella parte centrale della composizione si osserva poi la testa della donna (la Sposa "desiderosa" del Grande Vetro ) che ci riconduce per associazione logica all’Origine del mondo" di Courbet del 1866. La presenza oggettiva, il concreto realismo della porta, il forte trompe-l'oeil dell'assemblaggio nasconde e contraddice un paesaggio inaspettato, una serie di insolite presenze simboliche. Dalla presenza concreta e reale della porta si va verso la percezione di un mondo interiore costruito da riflessioni stratificate, da accostamenti di “universi possibili” tra proiezioni simboliche e arte totale che si coniugano e si definiscono oltre il dato reale. Non è facile comprendere il pensiero concettuale di Duchamp soggetto a molteplici associazioni e slittamenti del pensiero. L’artista non intende riprodurre la realtà in quando tale, ma definire una dimensione “trascorrente” carica di stimoli e umori che possano mettere in movimento una complessità coinvolgente. Chi guarda le sue opere non dovrebbe limitarsi al semplice significato


apparente dell’oggetto materiale, ma cercare di porsi al di là di un limite, fuori del consueto e logico ragionamento. Dopo il Grande Vetro del 1923, la ricerca associativa, l’approccio concettuale di Duchamp si definisce in modo chiaro e convincente; spostando l’oggetto dal suo naturale contesto logico, la de-contestualizzazione data genera un nuovo valore e un nuovo senso da attribuire all’oggetto. Con “Etant Donnés”, poi, la creazione coincide con la complessità e la partecipazione attiva del fruitore, inoltre, da consueta presenza materiale si tramuta in apparizione sfuggente e visionaria. L’opera ultima, nasce essenzialmente per guardare oltre; è proprio lo sguardo a commettere l’atto impuro di violare una certezza, un limite, un confine certo che risulta d’intralcio tra il visibile e l’invisibile. I due artisti dadaisti, Kurt Schwitters e Marcel Duchamp proposti da noi a questa 57 Biennale Internazionale di Venezia 2017, quasi negli stessi anni, hanno in comune l’attenzione a costruire e utilizzare uno spazio oggettivo di tipo ambientale convogliando materiale recuperato di scarto, alla ricerca di “universi possibili”, tra visibile e invisibile, tra proiezione simbolica e spazio globale. Queste due esperienze saranno fondamentali e da stimolo per tutte le ricerche concettuali e ambientali internazionali che saranno prodotte tra gli anni 60’ e 70’ nell’ambito dell’arte contemporanea. Giovanni Bonanno 11 agosto 2017


SPACE OPHEN VIRTUAL ART GALLERY PAVILION LAUTANIA VIRTUAL VALLEY / 1887 – Kurt Schwitters and Marcel Duchamp “UNIVERSI POSSIBLE / Towards Intelligent Globality” by Giovanni Bonanno. Since May 6, 2017 to November 26, 2017 - Two international proposals presented in conjunction with the 57th International Art Biennale in Venice in 2017

MARCEL DUCHAMP / 1887 – Area di Confine Porta Duchamp International collective exhibition dedicated to Marcel Duchamp Edited by Giovanni Bonanno / Second contemporary and independent event designed in conjunction with the 57th Venice International Art Biennial 2017 From 28 August to 26 November 2017 Inauguration: Monday, August 28, 2017, 6 pm Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105 / D – Salerno Tel / Fax 089 5648159 e-mail: bongiani@alice.it Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it Open all day every day from 00.00 to 24.00

For the 130th anniversary of Marcel Duchamp's birth (Blainville-Crevon, July 28, 1887 - Neuillysur-Seine, October 2, 1968), the Spazio Ophen Virtual Art Gallery at the 57th Venice Biennale 2017 intends to focus As an independent and contemporary event at the "Pavilion Lautania Virtual Valley" at Marcel Duchamp and Kurt Schwitters, who fully summarize the concept of inquiry as the privileged place for discovering dreams and utopias that in the metaphysical and mental dimensions suggest worlds and collective imaginations. In the three-dimensional "Etant Donnés" assembly, Duchamp works in secret for the last twenty years of his life. In 1968, when leaving New York to spend the summer in Europe, work is now over and Marcel before he dies is concerned about organizing his final presentation by preparing a construction instruction manual, including photographs , Note and a scale model. The still little-known work arises in the need to go beyond, to define and fully shape the possible extension of the other, in the further need to metabolize reality. A whole-game invention on screening of fragments and "possible universes", between the freedom of creation and the intelligent globality of doing art. In this second international group there are 72 works of the same number of important artists who wanted to share this proposal as border artists at the margin of a possible boundary and watershed to the approved art system of official art.


La Galleria virtuale SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Featured artists: Marcel Duchamp, Francia I Ruggero Maggi, Italia I John M. Bennett, Usa I Luisa Bergamini, Italia I Vittore Baroni, Italia I Fernanda Fedi, Italia I Emilio Morandi, Italia I Pier Roberto Bassi, Italia I Mauro Molinari, Italia I Rosa Gravino, Argentina I Leonor Arnao, Argentina I Linda Paoli, Italia I Lancillotto Bellini, Italia I Anna Boschi, Italia I Stathis Chrissicopulos, Grecia I Rosalie Gancie, Usa I Daniele Virgilio, Italia I Antonio De Marchi Gherini, Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Carmela Corsitto, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Maya Lopez Muro, Italia I Franco Altobelli, Italia I Lucia Spagnuolo, Italia I Clemente Padin, Uruguay I Renata e Giovanni Strada, Italia I Willemien Visser, Germania I Bruno Cassaglia, Italia I Lamberto Caravita, Italia I C. Mehrl Bennett, Usa I Borderline Grafix, Usa I Daniel Daligand, Francia I Carlo Iacomucci, Italia I Mabi Col, Italia I Guido Capuano, Italia I Francesco Aprile, Italia I Gino Gini, Italia I Pascal Lenoir, Francia I Adolfina De Stefani, Italia I Carl Baker, Canada I Virginia Milici, Italia I Oronzo Liuzzi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Marcello Diotallevi, Italia I Donjon Evans, Usa I Maria Josè Silva MIZE', Portugal I Laura Agostini, Italia I David Drum, Usa I Lilian Pacheco, Brasile I Antonio Sassu, Italia I Jacob de Chirico, Italia I Cesar Reglero Campos, Spagna I Domenico Severino, Italia I Roberto Scala, Italia I Angela Caporaso, Italia I Claudio Romeo, Italia I Cinzia Farina, Italia I Marina Salmaso, Danimarca I Maribel Martinez, Argentina I Rosanna Veronesi, Italia I Remy Penard, Francia I Fulgor C. Silvi, Italia I Mighel Jimenez, Spagna I Ramona Palmisani, Italia I G. Franco Brambati, Italia I Rossana Bucci, Italia I Rolando Zucchini, Italia I Cecilia Bossi, Italia I Maria Teresa Cazzaro, Italia I Mauro Dal Fior, Italia I Joey Patrickt, Usa I Josè Luis Alcalde Soberanes, Mexico.


BIOGRAPHY

MARCEL DUCHAMP (1887-1968) Biography Henri-Robert-Marcel Duchamp was born on 28 July 1887 near Blainville, France. In 1904 he attended painting courses at the Academy of Julian until 1905. His first works are post-impressionist style. It is exhibited for the first time in 1909 at the Salon des IndĂŠpendants and at the Salon d'Automne in Paris. His paintings of 1911, in close relation with Cubism, however, tend to represent later images of a moving body. In 1912 he painted the definitive version of Nudo that descends the stairs: the work is exhibited at the Salon de la Section d'Or of the same year and later, in 1913, at the New York Arthur Show, where it will stir up great scalpore. Duchamp's iconoclastic and radical ideas push for the birth of the Dada movement, which will take place in Zurich in 1916. Since 1913, abandoned traditional painting and drawing, he devoted himself to experimental artwork by drawing mechanical drawings, studies and annotations that will be included In his great work of the years 1915-23, The bride bare by his bachelors, too. In 1914 he made the first "readymade" (objects commonly used, sometimes modified, presented as works of art) designed to have revolutionary effects for many painters and sculptors. In 1915 Duchamp stayed for the first time in New York. Since the mid-30s he has worked with surrealists and has participated in their exhibitions. He settled definitively in New York in 1942 and became a US citizen in 1955. In the 1940s he was in contact with the surrealists who had emigrated to New York and exhibited them several times. In 1946 he began to produce Etant donnĂŠs, a great assemblage to which he would secretly work for the next two decades. He died in Neuilly-sur-Seine, near Paris on October 2, 1968.


La Galleria Virtuale

Visit. http://www.collezionebongianiartmuseum.it/


72 opere in permanenza virtuale OPERE Sala 1


1 - Marcel Duchamp, Étant donné, 1946 - 1966, Philadelphia Museum of Art – Usa


2 - John M. Bennett, Columbus – Usa


3 - Pier Roberto Bassi, Castel Mella (BS) - Italia


4 - Rosalie Gancie, Maryland – Usa


5 - Rosa Gravino, Canada De Gomez – Argentina


6 - Franco Altobelli, Bari – Italia


7 - Fernanda Fedi, Milano – Italia


8 - Stathis Chrissicopulos, Patrasso – Grecia


9 - Carmela Corsitto, Canicattì – Italia


10 - Lancillotto Bellini, Verona – Italia


11 - Leonor Arnao, La Plata – Argentina


12 - Luisa Bergamini, Bologna – Italia


13 - Claudio Grandinetti, Cosenza – Italia


14 - Maya Lopez Muro, San Giovanni Valdarno - Italia


15 - Daniele Virgilio, La Spezia – Italia


16 - Ruggero Maggi, Milano – Italia


17 - Mauro Molinari, Velletri – Italia


18 - Antonio De Marchi Gherini, Gera Lario – Italia


19 - Vittore Baroni, Viareggio – Italia


20 - Alfonso Caccavale, Afragola – Italia


21 - Anna Boschi, Castel S. Pietro Terme – Italia


22 - Emilio Morandi, Ponte Nossa – Italia


23 - Lucia Spagnuolo, Civitanova Marche - Italia


24 - Linda Paoli, Campi Bisenzio – Italia


OPERE Sala 2

1 - Laura Agostini, Bari – Italia


2 - Renata e Giovanni Strada, Ravenna – Italia


3 - Clemente Padin, Montevideo – Uruguay


4 - Daniel Daligand, Levallois – Francia


5 - Bruno Cassaglia, Quiliano – Italia


6 - Donjon Evans San Antonio – Usa


7 - Lamberto Caravita, Massa Lombarda – Italia


8 - Giovanni Bonanno, Salerno – Italia


9 - Marcello Diotallevi, Fano – Italia


10 - Willemien Visser, Oldenburg – Germania


11 - Carlo Iacomucci, Macerata – Italia


12 - Oronzo Liuzzi, Corato – Italia


13 - Adolfina De Stefani, Padova – Italia


14 - Guido Capuano, Ispica – Italia


15 - Gino Gini, Milano – Italia


16 - Mabi Col, Genova – Italia


17 - Borderline Grafix, Austin – Usa


18 - Josè Luis Alcalde Soberanes, Madero Col. San Angel – Mexico


19 - Virginia Milici, Paese – Italia


20 - C. Mehrl Bennett, Columbus – Usa


21 - Pascal Lenoir, Grandfresnoy – Francia


22 - Maria Josè Silva - MIZE', Oliveira de Azeméis – Portugal


23 - Carl Baker, Peter Borough Ont.- Canada


24 - Francesco Aprile, Capranica di Lecce - Italia


OPERE Sala 3

1 - G. Franco Brambati, Milano – Italia


2 - Joey Patrickt, Oakland – Usa


3 - Rosanna Veronesi, Milano – Italia


4 - Lilian Pacheco, Rio De Janeiro – Brasile


5 - Claudio Romeo, Villa Raverio – Italia


6 - Maria Teresa Cazzaro, Padova – Italia


7 - Marina Salmaso, Copenaghen – Danimarca


8 - Mighel Jimenez, Sevilla – Spagna


9 - David Drum, Burning Brooks Press, Los Angeles – Usa


10 - Maribel Martinez, Buenos Aires – Argentina


11 - Antonio Sassu, Torreglia – Italia


12 - Cecilia Bossi, Paliano – Italia


13 - Rolando Zucchini, Foligno – Italia


14 - Angela Caporaso, Caserta – Italia


15 - Jacob de Chirico,Merano – Italia


16 - Cinzia Farina, Enna – Italia


17 - Fulgor C. Silvi, Frontone – Italia


18 - Cesar Reglero Campos, Tarragona – Spagna


19 - Remy Penard, Limoges – Francia


20 - Mauro Dal Fior, Verona - Italia


21 - Roberto Scala, Massa Lubrense – Italia


22 - Domenico Severino, Pompei – Italia


23 - Ramona Palmisani, San Severo – Italia


24 - Rossana Bucci, Corato - Italia

Mostra Collettiva Internazione


MARCEL DUCHAMP / 1887 – Area di Confine Porta Duchamp Mostra collettiva internazionale dedicata a Marcel Duchamp a cura di Giovanni Bonanno Secondo evento contemporaneo ed indipendente progettato in concomitanza con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017 Dal 28 agosto al 26 novembre 2017 Inaugurazione: lunedì 28 agosto 2017, ore 18.00 Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159 e-mail: bongiani@alice.it Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

Spazio Ophen Virtual Art Gallery Visit: Web Gallery: - http://www.collezionebongianiartmuseum.it

UFFICIO STAMPA Archivio Ophen Virtual Art di Salerno Via S. Calenda, 105/D 84126 Salerno Italy Tel.089 56 48 159

E- mail Bongiani@alice.it


SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

MARCEL DUCHAMP / 1887 – Area di Confine Porta Duchamp CATALOGO WEB ONLINE N° 8 © Collezione Sandro Bongiani Artecontemporanea


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