Sandro Sanna Unità di Apprendimento di «Religione cattolica»
nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
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Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
Sommario
Presentazione
01
Premessa
02
Unità di Apprendimento
06
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica»
07
UdA Classi Prime
08
Il senso della vita
09
Religione & Religioni
11
Bibbia e Storia della Salvezza
13
APPENDICI SS L’insegnamento «Religione cattolica» nel PECUP dei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
1
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Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
Cerca di capire quel che ti dico. Certamente il Signore ti darà l’intelligenza per comprendere ogni cosa. 2 Timoteo 2,7
PRESENTAZIONE «Con la fine dell’ideale del positivismo scientifico e della fiducia in un futuro di prosperità, che avevano contrassegnato la modernità, ha avuto inizio la postmodernità con il suo carico di incertezza, di precarietà e di inquietudine. Da una società stabile, solida, che ha fiducia nel futuro siamo passati a una società in crisi, che il sociologo Zygmunt Bauman ha tentato di spiegare usando la metafora della liquidità e che Benasayag e Schmit, riprendendo Spinoza, hanno definito epoca delle passioni tristi. A un “futuro-promessa” è subentrato un “futuro-minaccia” che blocca il desiderio dei giovani sul presente e sulla propria sopravvivenza e impedisce il loro investimento sugli altri e sul mondo. Immersi in un utilitarismo dove tutto deve servire a qualcosa, i giovani nella società liquida sono trasformati da produttori in consumatori inconsapevoli e coatti. Il nuovo volto del disagio giovanile si manifesta con un senso pervasivo di impotenza, di disgregazione e di instabilità, con un malessere diffuso in cui i legami affettivi e sociali sono indeboliti e con un’identità sempre più fragile e incerta. Più che un’origine individuale di tipo psicologico, tale disagio sembra riflettere la tristezza diffusa della società contemporanea e la crisi di quella fiducia in un destino di progresso che aveva rappresentato il fondamento stesso della modernità».1 In questo immutato scenario, parlare di «unità di apprendimento nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale» può apparire una perdita di tempo o una mera esercitazione accademica oppure, come qualcuno ha argomentato parlando del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, un gattopardesco ritorno al passato giacché «se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», come proponeva il nipote del principe di Salina. Sicuramente è un dovere per tutti i docenti e i dirigenti scolastici che operano negli Istituti Professionali della Repubblica italiana. Dunque, anche per me. Le Unità di Apprendimento (UdA) proposte non sono immediatamente utilizzabili con profitto, in quanto non sono un prodotto finito. Sono, per usare un termine dell’industria manifatturiera, un semilavorato da adoperare per la coprogettazione di UdA interdisciplinari all’interno dei Consigli di classe. E alla personalizzazione del percorso di apprendimento di ciascuna studentessa e di ciascuno studente, concretato taylor-made nel loro Progetto Formativo Individualizzato (PFI). Chiaramente le questioni aperte concernenti i nuovi percorsi di Istruzione Professionale sono ancora tante. E non sono né affrontabili né risolvibili da un singolo: Ministero, Istituto, Collegio dei docenti, Dipartimento, Consiglio di classe, Dirigente scolastico, docente, docente tutor,... Una risposta, meglio, risposte efficaci, efficienti e adeguate, nell’ottica dell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche, potranno scaturire da un diuturno dialogo e fattiva collaborazione tra tutte le componenti del sistema nazionale di istruzione e formazione, nel quale le famiglie, le studentesse e gli studenti e gli altri stakeholder non sono e non possono essere elementi accessori. Consapevole delle esiguità pedagogica di queste pagine, spero di aver contribuito positivamente a una riflessione operativa sui nuovi percorsi di Istruzione Professionale. E, si parva licet componere magnis, citando B. Pascal, «non si dica che non ho detto niente di nuovo: nuova è la disposizione delle materie». SANDRO SANNA 1
Maria Rita Cirrincione, Convegno Nazionale APID, marzo 2010
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Chi conosce tutte le risposte, non si è fatto tutte le domande. Confucio
PREMESSA Il modello didattico del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 «è improntato al principio della personalizzazione educativa volta a consentire ad ogni studentessa e ad ogni studente di rafforzare e innalzare le proprie competenze per l’apprendimento permanente a partire dalle competenze chiave di cittadinanza,2 nonché di orientare il progetto di vita e di lavoro della studentessa e dello studente, anche per migliori prospettive di occupabilità. Il modello didattico aggrega le discipline negli assi culturali di cui al decreto adottato in attuazione dell’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; il medesimo modello fa riferimento a metodologie di apprendimento di tipo induttivo ed è organizzato per unità di apprendimento».3 Nei nuovi percorsi di IP Istruzione Professionale, il PECUP – Profilo educativo, culturale e professionale – che riassume sia i Risultati di apprendimento comuni sia i Risultati di apprendimento di indirizzo, continua ad essere finalizzato ad una crescita educativa, culturale e professionale; allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; all’esercizio della responsabilità personale e sociale;4 e «si basa su una dimensione connotata da uno stretto raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni, ispirato ai modelli duali di apprendimento promossi dall’Ue per intrecciare istruzione, Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’Istruzione obbligatoria • ccc1 Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • ccc2 Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. • ccc3 Comunicare - comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • ccc4 Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • ccc5 Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • ccc6 Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • ccc7 Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • ccc8 Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. 3 articolo 1, comma 3, Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 61, Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera d) , della legge 13 luglio 2015, n. 107. N.B: qui non sono state investigate le sedici competenze di base previste dal Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, DM 22 agosto 2007, n. 139 4 articolo 1, comma 5, Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 2
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formazione e lavoro ( Vocational Education and Training - VET) e da una personalizzazione dei percorsi resa riconoscibile e comunicabile dal Progetto formativo individuale, idonea a consentire a tutti gli studenti di rafforzare e innalzare le proprie competenze chiave di cittadinanza, a partire da quelle che caratterizzano l’obbligo di istruzione di cui al regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139 e, nel contempo, avere migliori prospettive di occupabilità».5 A conclusione dei percorsi di IP, i Risultati di apprendimento comuni indicano che gli studenti sono in grado di: 1:
2: 3:
4: 5: 6: 7: 8: 9: 10: 11: 12: 13:
14: 15: 16: 17: 18:
5
agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali; utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografi che, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva, multimediale e digitale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici per l’accesso ai web e ai social nelle attività di studio, ricerca e approfondimento; riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l’arco della vita nella prospettiva dell’apprendimento permanente; partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; acquisire gli strumenti per la ricerca attiva del lavoro o di opportunità formative;
Premessa - Allegato A - Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 61
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19: 20: 21: 22: 23: 24:
valutare le proprie capacità, i propri interessi e le proprie aspirazioni (bilancio delle competenze) anche nei confronti del lavoro e di un ruolo professionale specifico; riconoscere i cambiamenti intervenuti nel sistema della formazione e del mercato del lavoro; sviluppare competenze metodologiche finalizzate alla presa di decisione e all’elaborazione di un piano d’azione per l’inserimento nel mondo del lavoro; individuare ed utilizzare le tecnologie dell’automazione industriale e della robotica 4.0; conoscere ed utilizzare tecnologie innovative applicabili alla manifattura e all’artigianato; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologico-digitali.6
Tra questi risultati di apprendimento comuni riteniamo che l’insegnamento di «Religione cattolica» (IRC), in sinergia con le altre discipline, con le famiglie e le altre agenzie educative che compartecipano al percorso di crescita degli studenti, possa a contribuire, con efficacia ed efficienza, al raggiungimento delle sei seguenti competenze in uscita: CU1 Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali. CU3 Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. CU4 Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. CU6 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali. CU8 Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento. CU10 Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi. Oltre, naturalmente, al raggiungimento delle competenze, delle conoscenze e delle abilità previste dalle Linee guida per l’insegnamento della religione cattolica negli istituti professionali, contenute nell’allegato n. 3 del DPR 20 agosto 2012, n. 176. Al termine del primo biennio, gli studenti saranno in grado di: CR1 Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa; CR2 Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose; CR3 Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano. Al termine dell’intero percorso di studio, gli studenti saranno sarà in grado di: CR4 Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
In corsivo le competenze presenti nel Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 ma assenti nello Schema di Regolamento ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 6
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CR5 Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità; CR6 Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. Di conseguenza si prospetta un complesso insieme di competenze (e di correlate abilità e conoscenze) da presidiare, che diventa lo sfondo della nostra pagina del word processor e/o spread sheet e/o presentation software con cui iniziare a “mettere su carta” le nostre UdA, avendo presente che esse devono consentire di individualizzare e di personalizzare l’insegnamento.
Senza dimenticare che «la valutazione è effettuata in modo da accertare il livello delle competenze, delle abilità e delle conoscenze maturate da ciascuna studentessa e da ciascuno studente in relazione alle unità di apprendimento, nelle quali è strutturato il PFI» e che «al termine del primo anno, la valutazione intermedia concernente i risultati delle unità di apprendimento inserite nel PFI. A seguito della valutazione, il consiglio di classe comunica alla studentessa o allo studente le carenze riscontrate ai fini della revisione del PFI e della definizione delle relative misure di recupero, sostegno ed eventuale riorientamento da attuare nell’ambito della quota non superiore a 264 ore nel biennio».7
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articolo 4, comma 6 e 7, Schema di Regolamento
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UNITÀ DI APPRENDIMENTO Continuando una buona prassi europea, il secondo articolo dello Schema di Regolamento è dedicato alle definizioni dei termini utilizzati al suo interno. Un breve glossario per consentire di evitare la costruzione di un patto lessicale condiviso che costituisce, come è noto, condizione necessaria ma non sufficiente per avviare un lavoro collettivo o di gruppo. Unità di apprendimento (UdA), stabilisce il Regolamento, è «insieme autonomamente significativo di competenze, abilità e conoscenze in cui è organizzato il percorso formativo della studentessa e dello studente; costituisce il necessario riferimento per la valutazione, la certificazione e il riconoscimento dei crediti, soprattutto nel caso di passaggi ad altri percorsi di istruzione e formazione. Le UdA partono da obiettivi formativi adatti e significativi, sviluppano appositi percorsi di metodo e di contenuto, tramite i quali si valuta il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite e la misura in cui la studentessa e lo studente hanno maturato le competenze attese». Le UdA, sempre e comunque, presuppongono un approccio pedagogico metacognitivo,8 ossia centrato sull’apprendimento, anziché sull’insegnamento, sullo studente e non sul docente. Nell’attuale panorama scolastico italiano, utilizzando una metafora abusata, le UdA sono collocate, insieme didattica per competenze e alle metodologie laboratoriali e di tipo induttivo, sulla parte emersa dell’iceberg chiamato “didattica innovativa” che, con o senza l’utilizzo di strumenti informatici o multimediali, «rispetto all’approccio della didattica tradizionale, utilizza metodologie didattiche attive in grado di promuovere da una parte l’apprendimento degli alunni e, dall’altra, il loro benessere emotivomotivazionale nello stare insieme a scuola, quindi centrate sul gruppo, come ad esempio: – BRAINSTORMING: una tecnica che porta lo studente a sviluppare l’ambito creativo, per trovare soluzioni alternative a problematiche di vario genere attraverso una ricognizione alogica dei concetti spontanei che il mediatore didattico deve trasformare in concetti sistematici, una forma semplice di didattica costruttivista. – ROLE PLAYING: il gioco di ruolo fa emergere non solo il ruolo e le norme comportamentali, ma la persona con la sua creatività. – PROBLEM SOLVING: una metodologia che tende a sviluppare un forte senso critico, portando gli studenti a ragionare sulla molteplicità di soluzioni che scaturiscono da un problema. – APPRENDIMENTO COOPERATIVO e TUTORING: non solo funzionale alla promozione di abilità sociali, ma efficace metodo di apprendimento. Attraverso la negoziazione e condivisione di significati aumenta le occasioni di “zone di sviluppo prossimale”; attiva processi di co-costruzione della conoscenza; migliora le prestazioni di tutti i membri del gruppo, anche appartenenti a livelli diversi. – STUDIO DI CASO: attraverso una descrizione dettagliata di una situazione reale e complessa di cui sono fornite tutte le indicazioni fondamentali (articoli, documenti, tabelle, schemi, immagini), consente di apprendere procedure (selezionare, classificare documenti, gerarchizzare informazioni, connettere, confrontare, formalizzare opinioni,...) – FLIPPED LEARNING (insegnamento capovolto): si basa sul ripensare la scuola come luogo di incontro per imparare a lavorare in gruppo, partecipare ad attività pratiche e laboratoriali, confrontarsi con i docenti su quanto appreso autonomamente a casa.
In Cesare Cornoldi, Metacognizione e apprendimento (Il Mulino, Bologna, 1995), la metacognizione è definita come «l’insieme delle attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo, e più specificatamente distingue tra conoscenza metacognitiva (le idee che un individuo possiede sul proprio funzionamento mentale e che includono le impressioni, le intuizioni, le autopercezioni)e i processi metacognitivi di controllo (tutte le attività cognitive che presiedono a qualsiasi funzionamento cognitivo e che includono la previsione, la valutazione, la pianificazione, il monitoraggio)». 8
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– DIDATTICA PER COMPITI DI REALTÀ: prevede un prodotto visibile e concreto che richieda di risolvere problemi con attività e competenze complesse, all’interno di un progetto pianificato».9
UNITÀ DI APPRENDIMENTO DI «RELIGIONE CATTOLICA» L’ideazione di UdA di «Religione cattolica»deve tener conto, oltre alle indicazioni e alle attenzioni metodologiche sopraesposte, comuni a tutte le discipline, dei contenuti disciplinari che lo Schema di Regolamento, comprensibilmente, non specifica, ma che è in qualche modo è possibile individuare. 10 Proponiamo quindici UdA, tre per anno, con uno standard di sei ore per non esaurire il monte ore annuale dell’IRC, ricordando la loro natura di work in progress e la necessità della loro armonica integrazione nella progettazione didattica dei Consigli di classe e dell’offerta formativa d’Istituto.
R11
SENSO DELLA VITA
R12
RELIGIONE & RELIGIONI
R13
BIBBIA E STORIA DELLA SALVEZZA
R21
GESÙ CRISTO
R22
CHIESA DELLE ORIGINI
R23
AGIRE DEL CRISTIANO
R31
LA COSTRUZIONE DELLA VITA
R32
CRISTIANESIMO IN EUROPA
R33
FONDAMENTI DI MORALE
R41
AMORE, MATRIMONIO E FAMIGLIA
R42
RAPPORTO SCIENZA-FEDE
R43
LE GRANDI RELIGIONI
R51
DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
R52
LA CHIESA DEL CONCILIO VATICANO II
R53
QUESTIONI ETICHE CONTEMPORANEE
Loredana Dell’Isola, Dall’integrazione all’inclusione - L’evoluzione lessicale e le realizzazioni didattiche nella scuola italiana, OPPInformazioni, 121 (2016), p. 42-50 10 Sandro Sanna, L’insegnamento «Religione cattolica» nel PECUP dei nuovi percorsi di Istruzione professionale, Milano, 2018 9
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Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
UdA Classi Prime
8
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
UdA
R11
Competenze Abilità Conoscenze Competenze
Diritto e economia
Italiano
Classi
I
Scienze umane e sociali
CU1 Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali.
A4 Comprendere che i diritti e i doveri in essa (la Costituzione) esplicitati rappresentano valori immodificabili entro i quali porre il proprio agire. A6 Essere in grado di partecipare costruttivamente alla vita sociale e lavorativa del proprio paese ed essere in grado di costruire un proprio progetto di vita.
C6 I Principi fondamentali e la Parte I della Costituzione.
CR1 Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa; CR3 Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione.
Natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea.
Competenze
Individuare le domande di senso intorno all’esistenza e alla realtà umana.
Misurarsi con gli interrogativi universali dell'uomo.
Stimare la significatività delle proprie relazioni interpersonali.
Conoscenze
Abilità
Abilità
Conoscenze
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO Unità di Apprendimento
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO «Religione cattolica»
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO PECUP
Discipline Religione c.
IL SENSO DELLA VITA
Periodo
Durata sei ore
9
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
UdA
R11
IL SENSO DELLA VITA
Classi
I
PERCORSO DI APPRENDIMENTO #
1
2
3
4
5
Note
6
Argomento
Attività
Mediatori didattici | Materiali
Brainstorming su «Vita»
Lavagna
V video sulla «Vita»
PENSARE LA VITA E Video preferito (Titolo e Voto)
Video sulla «Vita» LIM/PC+Proiettore Quaderno/fogli bianchi Lavagna
E My Life Time Line 1
Quaderno/fogli bianchi
L Inventare la vita
PPT SS Inventare la vita LIM/PC+Proiettore
E E tu chi sei
Fogli bianchi
E Me Cup
Fotocopie Me Cup
Debriefing lezione
L La persona umana
PPT SS La persona umana LIM/PC+Proiettore
E Schiavo o padrone del destino?
E Debate
Debriefing lezione
E Le persone della mia vita
Fotocopie Le persone della mia vita
Q&A
Debriefing lezione
L La domanda di senso
PPT SS La domanda di senso LIM/PC+Proiettore
Q&A
Debriefing lezione
V video su «Significato della Vita»
Video sulla « Significato della Vita» LIM/PC+Proiettore
ES Le Parole in Comune
Fotocopie Le Parole in Comune
Debriefing generale
INVENTARE LA VITA
LA PERSONA UMANA
LE PERSONE NELLA VITA
LA DOMANDA DI SENSO
SIGNIFICATO DELLA VITA
2
E Esercitazione L Lezione PPT Presentazione multimediale V Visione Video/Film 1 L’esercitazione, eventualmente, può continuare/diventare un compito domestico 2 Adeguato prevedere due ore
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Libro di testo
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
UdA
R12
Competenze
CU4 Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Analizzare ed interpretare i principali processi economici e lavorativi nel proprio paese e nel mondo ed assumere una positiva apertura ai contributi delle culture altre.
I modelli culturali che hanno influenzato e determinato lo sviluppo e i cambiamenti della scienza e della tecnologia nei diversi contesti territoriali
CR2 Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
Elementi essenziali del linguaggio religioso, in particolare quello cristianocattolico e nozioni fondamentali per accostare in maniera corretta il testo biblico.
Interrogativi universali dell’'uomo e le risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni.
Narrare i vari aspetti della religione correlabili alla domanda di senso
Analizzare e confrontare le differenti manifestazioni delle religioni
Origine ed elementi comuni delle religioni
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Storia
I
Abilità
Italiano
Classi
Conoscenze
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO Unità di Apprendimento
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO «Religione cattolica»
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO PECUP
Discipline Religione c.
RELIGIONE & RELIGIONI
Periodo
Durata sei ore
11
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
UdA
R12
RELIGIONE & RELIGIONI
Classi
I
PERCORSO DI APPRENDIMENTO #
Argomento
Attività
Mediatori didattici | Materiali
L Introduzione
1
2
3
4
5
G Le religioni nella Storia
IL SENSO RELIGIOSO
STORIA E RELIGIONE
TASSONOMIA DELLE RELIGIONI
E LA RELIGIONE
RELIGIONE 5W1H
Debriefing lezione
G Le religioni nella Storia
Personal Device|Libro di testo; di Storia LIM/PC+Proiettore
Debriefing lezione
L Classificazione delle religioni
G Classificazione delle religioni
Debriefing lezione
G Definire sacro, rito, credenza, ...
Personal Device|Libro di testo; di Storia LIM/PC+Proiettore
Personal Device|Libro di testo; di Storia LIM/PC+Proiettore PPT SS Il fenomeno religioso LIM/PC+Proiettore
Debriefing lezione
E Tabella «Religione & Religioni»
Personal Device|Libro di testo; di Storia LIM/PC+Proiettore
Debriefing lezione
L I tanti colori di Dio
L Lezione
PPT SS I tre anelli (Lessing/Boccaccio) LIM/PC+Proiettore Video «I Simpson - Homer l'eretico» LIM/PC+Proiettore
Debriefing generale Note
PPT SS Tassonomia delle religioni LIM/PC+Proiettore
ASPETTI PERSONALI DELLA RELIGIONE
E Esercitazione
Personal Device|Libro di testo; di Storia LIM/PC+Proiettore
V Identità religiosa
6
PPT SS Prolegomeni sulle religioni LIM/PC+Proiettore
L Elementi delle religioni
L’UOMO
PPT Presentazione multimediale
12
V Visione Video/Film
Libro di testo
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
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R13
BIBBIA E STORIA DELLA SALVEZZA
Competenze
CU4 Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Analizzare ed interpretare i principali processi economici e lavorativi nel proprio paese e nel mondo ed assumere una positiva apertura ai contributi delle culture altre.
I modelli culturali che hanno influenzato e determinato lo sviluppo e i cambiamenti della scienza e della tecnologia nei diversi contesti territoriali
CR3 Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
Riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell'opera di Gesù di Nazareth.
Interrogativi universali dell’'uomo e le risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni.
Prendere atto delle correlazioni tra le vicende storiche del popolo di Israele e Bibbia
Identificare le principali tappe della storia biblica
Libri e caratteristiche principali della rivelazione biblica
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Scienze umane e sociali Storia
Abilità
Italiano
I
Conoscenze
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO Unità di Apprendimento
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO «Religione cattolica»
RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO PECUP
Discipline Religione c.
Classi
Periodo
Durata sei ore
13
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
UdA
R13
BIBBIA E STORIA DELLA SALVEZZA
Classi
I
PERCORSO DI APPRENDIMENTO #
Argomento
Attività
Mediatori didattici | Materiali
L Patto lessicale su «comunicazione» PPT SS La comunicazione LIM/PC+Proiettore
1
COMUNICARE *
E Si comunica sempre e comunque
Debate
Debriefing lezione
L Dio si “rivela”
G I libri sacri delle religioni
2
LA RIVELAZIONE
Debriefing lezione
L La Bibbia racconta
V Brani biblici
3
LA BIBBIA #1
Debriefing lezione
L I Libri della Bibbia
E Adotta un libro (della Bibbia)
4
5
Note
6
LA BIBBIA # 2
LA BIBBIA #3
LA BIBBIA #4*
PPT SS L’auto-rivelazione di Dio LIM/PC+Proiettore Personal Device per Gruppo di lavoro LIM/PC+Proiettore
PPT SS Compendio con immagini dell’AT LIM/PC+Proiettore Video sulla «I Simpson - Brani biblici» LIM/PC+Proiettore
PPT SS L’AT | TaNaKh LIM/PC+Proiettore Personal Device Bibbia
Debriefing lezione
L Introduzione all’esegesi biblica
PPT SS Leggere un testo (biblico) LIM/PC+Proiettore
Debriefing lezione
L La Bibbia nella cultura occidentale G Le sette arti e la Bibbia
Debriefing generale
PPT SS La cultura biblica LIM/PC+Proiettore Personal Device per Gruppo di lavoro LIM/PC+Proiettore
E Esercitazione G Lavoro di gruppo L Lezione PPT Presentazione multimediale V Visione Video/Film * Utile prevedere due ore
14
Libro di testo
Unità di Apprendimento di «Religione cattolica» nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
Sandro Sanna Unità di Apprendimento di «Religione cattolica»
nei nuovi percorsi di Istruzione Professionale
APPENDICI
15
I
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
nuovi percorsi di Istruzione professionale sono strutturati in un biennio e in un successivo triennio e si caratterizzano per essere ripartiti in 11 indirizzi di studio, connotati da forte attrattività, andando incontro alle richieste dei territori e del mondo produttivo: Alcuni di essi riproducono analoga denominazione degli indirizzi, articolazioni e opzioni dell’attuale ordinamento, anche se i contenuti sono stati fortemente innovati, mentre tre di questi indirizzi rappresentano un elemento di novità. I percorsi dell’istruzione professionale hanno un’identità culturale, metodologica e organizzativa, riconoscibile dalle studentesse e dagli studenti e dalle loro famiglie, riassunta nel Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) del diplomato dell’istruzione professionale. Il PECUP presuppone l’acquisizione di una serie di Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi - declinati in termini di competenze, abilità e conoscenze - aventi l’obiettivo di far acquisire alle studentesse e agli studenti competenze generali, basate sull’integrazione tra i saperi tecnicoprofessionali e i saperi linguistici e storicosociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento.
Esso viene integrato da un Profilo di uscita per ciascuno degli 11 indirizzi, inteso come standard formativo in uscita dal percorso di studio, caratterizzato da un insieme compiuto e riconoscibile di competenze valide e spendibili nei contesti lavorativi del settore economico-professionale correlato. Ad ogni Profilo di uscita sono associati i relativi Risultati di apprendimento - declinati in termini di competenze, abilità e conoscenze. In altri termini, i percorsi di istruzione professionale, qualsiasi sia l’indirizzo di studio scelto, si contraddistinguono per il PECUP che riassume sia i Risultati di apprendimento comuni sia Risultati di apprendimento di indirizzo e permettono la formazione di una figura professionale consapevole e formata alle competenze generali di cittadinanza, in grado di coniugare gli aspetti tecnicoprofessionali con la cultura del Cittadino Europeo. Per la declinazione dei Profili di uscita degli 11 indirizzi di studio, sono stati raccolti i contributi degli stakeholder della scuola, rappresentati dalle associazioni di categoria, dalle grandi imprese, dai soggetti istituzionali e dalle Reti di scuole, i quali, sulla base delle programmazioni a medio termine, hanno dato indicazione delle competenze che si prevede saranno richieste dal mondo del lavoro
all’epoca dell’uscita dei primi diplomati dai nuovi percorsi di istruzione professionale. Il risultato ottenuto è stato la definizione di Profili di uscita innovativi e in grado di intercettare la richiesta di figure professionali richieste dal mercato del lavoro del prossimo decennio. Per ciascuno di essi, su indicazione dei soggetti interpellati, è stata individuata la correlazione con i codici ATECO (di classificazione statistica ISTAT relativi alle attività economiche e alle professioni) e con i settori economico-professionali. La scelta operata è stata quella di definire Profili di uscita snelli, asciutti, essenziali nelle competenze, abilità e conoscenze da acquisire, lasciando alle singole istituzioni scolastiche la possibilità di far discendere da tali Profili i Percorsi di istruzione professionale richiesti dal territorio, coerenti con le priorità indicate dalle Regioni nella propria programmazione, utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità offerti dalla norma. In tal modo le scuole potranno declinare i Percorsi secondo le esigenze del proprio territorio, integrando le competenze, abilità e conoscenze contenute nei Profili di uscita per proporre Percorsi innovativi, ovvero riproducendo Percorsi già in adozione e rite-
1
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
nuti di successo in termini di previsioni di adesione e partecipazione. Un’altra ipotesi ricorre con l’indirizzo “Servizi commerciali”, all’interno del quale, a fronte di un Profilo di uscita snello e asciutto, le istituzioni scolastiche possono declinare i Percorsi facendo assumere i connotati tipici di una figura amministrativa, ovvero idonei allo svolgimento di professioni tipiche della grafica pubblicitaria e del marketing, o operanti nell’ambito turistico. Di seguito sono illustrati in sintesi i contenuti dei Profili di uscita dei vari indirizzi di studio, nell’ordine sopra indicato, rinviando alla lettura dei documenti normativi l’individuazione delle relative competenze, abilità e conoscenze e i riferimenti ai codici ATECO e ai settori economicoprofessionali che ad essi sono stati associati. I profili di uscita degli indirizzi F) SERVIZI COMMERCIALI Indirizzo poliedrico, in cui il Diplomato partecipa alla realizzazione dei processi amministrativo-contabili e commerciali, con autonomia e responsabilità esercitate nel quadro di azione stabilito e delle specifiche assegnate nell’ambito di una dimensione operativa della gestione aziendale. Utilizza le tecnologie informatiche di più ampia diffusione. Supporta le attività di pianificazione, pro-
grammazione, rendicontazione relative alla gestione. Collabora alle attività di comunicazione, marketing e promozione dell’immagine aziendale in un ambito territoriale o settoriale, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi, orientando le azioni nell’ambito socio-economico e interagendo con soggetti e istituzioni per il posizionamento dell’azienda in contesti locali, nazionali e internazionali. Riferisce a figure organizzative intermedie in organizzazioni di medie e grandi dimensioni, ovvero direttamente al management aziendale in realtà organizzative di piccole dimensioni. L’indirizzo contiene nel proprio curricolo conoscenze avanzate di educazione finanziaria e competenze di imprenditorialità oggi richieste in ambito europeo e sempre più ambite nella prospettiva occupazionale in ambito imprenditoriale (ad es.: start up innovative). I) SERVIZI PER LA SANITÀ E L’ASSISTENZA SOCIALE
Il Diplomato di tale indirizzo possiede specifiche competenze utili a co-progettare, organizzare ed attuare, con diversi livelli di autonomia e responsabilità, interventi atti a rispondere alle esigenze sociali e sanitarie di singoli, gruppi e comunità, finalizzati alla socializzazione, all’integrazione, alla promo-
zione del benessere bio-psico-sociale, dell’assistenza e della salute in tutti gli ambiti in cui essi si attuino e/o siano richiesti. Realizza attività di supporto sociale e assistenziale per rispondere ai bisogni delle persone in ogni fase della vita, accompagnandole e coadiuvandole nell’attuazione del progetto personalizzato, coinvolgendo sia l’utente che le reti informali e territoriali. Allegato 1 - Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi di istruzione professionale Premessa Il modello didattico cui si ispira il Decreto Legislativo 61/2017 è basato su un ripensamento complessivo di strumenti e metodi, nella consapevolezza che il sostanziale indebolimento del settore negli ultimi anni sia dovuto non solo alla struttura ordinamentale, ma anche ad una parziale o mancata innovazione nella metodologia di approccio al processo di insegnamento/apprendimento. In questa ottica, l’accorpamento delle discipline in assi culturali, previsto nel biennio per tutte le attività ed insegnamenti e per terzo, quarto e quinto anno per le attività ed insegnamenti di area generale, impone un ripensamento della declinazione in abilità e conoscenze delle competenze già inserite 2
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
nell’Allegato A al decreto Legislativo 61/2017. Tale declinazione deve altresì tener conto che alcune competenze di uscita possono essere declinate in abilità e conoscenze riferibili agli assi culturali e alle discipline di studio, mentre altre sono da considerate assolutamente trasversali, per cui la loro acquisizione si ottiene attraverso l’interazione tra tutte le attività didattico/formative e non può essere declinabile all’interno di un singolo asse culturale. Per questa ragione, la declinazione contenuta nel presente allegato non è stata sviluppata per tutte le competenze contenute nel PECUP, nella consapevolezza che per alcune di esse (es. individuare problemi, collaborare con gli altri, compiere scelte autonome, partecipare alla vita sociale, acquisire strumenti per la ricerca attiva) dovranno essere condivise strategie, metodi e strumenti caratterizzanti i percorsi di istruzione professionale, che, nel medio e lungo periodo, potranno “fare la differenza” per garantire o quanto meno sostenere il successo formativo di tutte le studentesse e di tutti gli studenti. Non si può fare a meno, a questo proposito, di sottolineare come il D.Lgs. 61/2017 fac-
cia riferimento non solo a metodologie di apprendimento di tipo induttivo e ad un’organizzazione per unità di apprendimento, ma sottolinei come la didattica laboratoriale, l’alternanza scuola-lavoro, la progettazione interdisciplinare, la costruzione del progetto formativo individuale costituiscano elementi caratterizzanti di tutti i percorsi; sono proprio questi elementi che devono contribuire al raggiungimento delle competenze trasversali. Tenuto conto di tutto ciò, la scelta metodologica che ha ispirato l’elaborazione del presente documento non è stata quella di prevedere obiettivi di apprendimento in termini di competenze distinti per ciascuna disciplina, ma di partire dalle competenze del PECUP dei percorsi di istruzione professionale e declinarle facendo riferimento agli assi culturali di cui alla Legge 296/2006. Tale impostazione implica che per non tutte le competenze è prevista una declinazione riguardante tutti e quattro gli assi, anche al fine di evitare collegamenti forzati e strumentali che poco senso avrebbero in un percorso di istruzione professionale. È chiaro, altresì, che il presente documento va letto in stretta correlazione con quello concernente le competenze di uscita e la de-
clinazione in abilità e conoscenze delle discipline di indirizzo, di cui all’allegato 2. Si chiarisce, inoltre, che la declinazione si riferisce al profilo di uscita dell’intero quinquennio, anche se alcune delle attività e degli insegnamenti nei singoli indirizzi si fermano al primo biennio; è stato necessario cercare un delicato equilibrio tra la necessità di prevedere abilità e conoscenze riferite ad un percorso quinquennale, che deve avere una propria identità ed una caratterizzazione diversa ma non inferiore a quella degli altri “pezzi” del secondo ciclo, e la convinzione che tale declinazione non deve riferirsi ad obiettivi nella pratica irraggiungibili o comunque lontani dalla reale pratica didattica. In coerenza con quanto detto, nelle tabelle che seguono non vanno perciò ricercati elenchi esaustivi di contenuti, ma indicazioni sulle conoscenze fondamentali, nella convinzione che la selezione dei contenuti, soprattutto per le attività e per gli indirizzi di area generale, debba essere affidata soprattutto alla autonoma progettualità delle scuole. Si è preferito, altresì, non collegare le diverse abilità e conoscenze alle singole discipline, proprio in coerenza con lo spirito del D.Lgs 61/2017 e del modello didattico in esso previsto.
3
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
1.
Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Scientifico- tecnologico
1.
Saper cogliere il ruolo della scienza e della tecnologia nella società attuale e dell’importanza del loro impatto sulla vita sociale e dei singoli, avendo come base imprescindibile delle conoscenze di base nell’area scientifica di settore.
1:
2:
3:
4:
Storico-sociale
2.
3. 4.
5.
6.
7.
Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni Comprendere i Principi fondamentali della Costituzione e i suoi valori di riferimento. Comprendere che i diritti e i doveri in essa esplicitati rappresentano valori immodificabili entro i quali porre il proprio agire. Adottare comportamenti responsabili, sia in riferimento alla sfera privata che quella sociale e lavorativa, nei confini delle norme, ed essere in grado di valutare i fatti alla luce dei principi giuridici. Essere in grado di partecipare costruttivamente alla vita sociale e lavorativa del proprio paese ed essere in grado di costruire un proprio progetto di vita. Interpretare i fatti e gli accadimenti attraverso una lettura critica delle principali fonti di informazione
5: 6: 7:
8:
9:
Le basi fondamentali relative alla composizione della materia e alle sue trasformazioni Le caratteristiche basilari relative alla struttura degli esseri viventi e alla loro interazione con l’ambiente Gli aspetti fondamentali relativi al clima, all’ambiente naturale e i principali effetti dell’interazione con le attività umane L’ambiente con particolare riferimento agli aspetti fondamentali relativi al clima e ai principali effetti della sua interazione con le attività umane Il quadro storico nel quale è nata la Costituzione. I Principi fondamentali e la Parte I della Costituzione. I principi basilari dell’ordinamento giuridico, con attenzione al lessico di riferimento e ai contenuti La parte II della Costituzione: i principi dell’organizzazione dello Stato ed il ruolo del cittadino nell’esercizio consapevole delle sue prerogative. Lo Stato italiano nell’Unione Europea e nelle istituzioni internazionali
4
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
2.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali
ASSI CULTURALI ABILITÀ Asse dei linguaggi
8.
9.
10.
11.
12.
13. 14. 15. 16. 17.
Ascoltare, applicando tecniche di supporto alla comprensione, testi prodotti da una pluralità di canali comunicativi, cogliendone i diversi punti di vista e le diverse argomentazioni e riconoscendone la tipologia testuale, la fonte, lo scopo, l’argomento, le informazioni. Cogliere in una conversazione o in una discussione i diversi punti di vista e le diverse argomentazioni per poter intervenire con pertinenza e coerenza. Esporre dati, eventi, trame, dando al proprio discorso un ordine e uno scopo, selezionando le informazioni significative, servendosene in modo critico, utilizzando un registro adeguato all’argomento e alla situazione. Argomentare una propria idea e la propria tesi su una tematica specifica, con dati pertinenti e motivazioni valide, usando un lessico appropriato all’argomento e alla situazione. Confrontare documenti di vario tipo in formato cartaceo ed elettronico, continui e non continui (grafici, tabelle, mappe concettuali) e misti, inerenti anche uno stesso argomento, selezionando le informazioni ritenute più significative ed affidabili. Selezionare e ricavare informazioni, con uso attento delle fonti (manuale, enciclopedia, saggio, sito web, portale) per documentarsi su un argomento specifico. Interpretare testi della tradizione letteraria, di vario tipo e forma, individuando la struttura tematica e le caratteristiche del genere. Operare collegamenti e confronti tematici tra testi di epoche e di autori diversi afferenti alle lingue e letterature oggetto di studio. Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) anche in formato digitale, corretti sul piano morfosintattico e ortografico, con scelte lessicali appropriate, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario,
CONOSCENZE 10:
11: 12:
13:
14: 15:
Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase complessa, lessico. Repertori dei termini tecnici e scientifici in differenti lingue Strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti formali, organizzativi e professionali. Strutture essenziali dei testi funzionali: descrittivi, espositivi, espressivi, valutativointerpretativi, argomentativi, regolativi. Tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta anche professionale Strumenti per l’analisi e l’interpretazione di testi letterari, per l’approfondimento di tematiche coerenti con l’indirizzo di studio; strumenti e metodi di documentazione per l’informazione tecnica.
5
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
2.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali
ASSI CULTURALI ABILITÀ
18.
19.
20.
21.
22. 16:
Scientificotecnologico
17: 18:
curati nell’ impaginazione, con lo sviluppo chiaro di un’idea di fondo e con riferimenti/citazioni funzionali al discorso Scrivere testi di forma diversa, ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche (lettera formale, CV europeo, web portfolio), diari personali e di bordo, articoli (di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato. Realizzare forme diverse di riscrittura intertestuale: sintesi, parafrasi esplicativa e interpretativa di testi letti in vista di scopi specifici; realizzare forme di riscritture intersemiotiche: dal testo iconico-grafico al testo verbale, dal testo verbale alle sue diverse riformulazioni sotto forma di grafici, tabelle, schemi. Argomentare un’interpretazione e un commento di testi letterari e non letterari di vario genere, esplicitando in forma chiara e appropriata tesi e argomenti a supporto utilizzando in modo ragionato i dati ricavati dall’analisi del testo. Utilizzare i testi di studio, letterari e di ambito tecnico e scientifico, come occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua italiana. Mostrare consapevolezza delle questioni linguistico-culturali che scaturiscono dalla traduzione e dall’adattamento da altre lingue Sintetizzare la descrizione di un fenomeno naturale mediante un linguaggio appropriato Distinguere un fenomeno naturale da un fenomeno virtuale.
CONOSCENZE
19:
Gli elementi lessicali necessari alla definizione di un fenomeno.
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L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
3.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo
ASSI CULTURALI ABILITÀ Scientifico-tecnologico
23.
24. 25. 26.
Acquisire una visione unitaria dei fenomeni geologici, fisici ed antropici che intervengono nella modellazione dell’ambiente naturale Comprendere gli elementi basilari del rapporto tra cambiamenti climatici ed azione antropica Saper cogliere l’importanza di un uso razionale delle risorse naturali e del concetto di sviluppo responsabile Saper cogliere il ruolo che la ricerca scientifica e le tecnologie possono assumere per uno sviluppo equilibrato e compatibile
CONOSCENZE 20:
21: 22: 23: 24:
Storico-sociale
27.
28.
29. 30.
31.
Essere in grado di cogliere le relazioni tra lo sviluppo economico del territorio e le sue caratteristiche geo-morfologiche e le trasformazioni nel tempo. Interpretare il linguaggio cartografico, rappresentare i modelli organizzativi dello spazio in carte tematiche, grafici, tabelle anche attraverso strumenti informatici. Descrivere e analizzare un territorio utilizzando metodi, strumenti e concetti della geografia. Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea Collocare gli eventi storici nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento
25:
26:
27: 28:
29:
30:
Le principali forme di energia e le leggi fondamentali alla base delle trasformazioni energetiche Significato di ecosistema e conoscenza dei suoi componenti Cicli biogeochimici fondamentali (ciclo dell’acqua, del carbonio) Aspetti basilari della dinamica endogena ed esogena della Terra I fattori fondamentali che determinano il clima Evoluzione dei sistemi politicoistituzionali ed economico- produttivi, con riferimenti agli aspetti demografici, sociali e culturali Il Territorio come fonte storica: tessuto sociale e produttivo, in relazione ai fabbisogni formativi e professionali; Formazione, evoluzione e percezione dei paesaggi naturali e antropici. Metodi e strumenti di rappresentazione degli aspetti spaziali: reticolato geografico, vari tipi di carte, sistemi informativi geografici. La diffusione della specie umana nel pianeta; le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle 7
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
3.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo
ASSI CULTURALI ABILITÀ
CONOSCENZE 31:
32:
4.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
occidentali Principali persistenze e processi di trasformazione tra il secolo XI e il secolo XXI in Italia, in Europa e nel Mondo Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto sui settori produttivi sui servizi e sulle condizioni economiche
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro
ASSI CULTURALI ABILITÀ Asse dei linguaggi
32.
Scientifico-tecnologico
33.
Storico-sociale
34.
CONOSCENZE
Saper identificare e utilizzare una gamma di strategie per comunicare in maniera efficace con parlanti la lingua oggetto di studio di culture diverse Individuare linguaggi e contenuti nella storia della scienza e della cultura che hanno differenziato gli apprendimenti nei diversi contesti storici e sociali
33: 34:
Analizzare ed interpretare i principali processi economici e lavorativi nel proprio paese e nel mondo ed assumere una positiva apertura ai contributi delle culture altre.
36:
35:
37:
Aspetti interculturali Aspetti delle culture della lingua oggetto di studio I modelli culturali che hanno influenzato e determinato lo sviluppo e i cambiamenti della scienza e della tecnologia nei diversi contesti territoriali I contesti sociali, di studio e lavorativi delle realtà dei paesi europei ed internazionali. I sistemi di collegamento per lo scambio di esperienze lavorative nel proprio paese e nel mondo.
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L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
5.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro
ASSI CULTURALI ABILITÀ Linguistico-letterario
35.
36.
37.
38.
39.
Comprendere i punti principali di testi orali in lingua standard abbastanza complessi, ma chiari, relativi ad ambiti di interesse generale, ad argomenti di attualità e ad argomenti attinenti alla microlingua dell’ambito professionale di appartenenza. Comprendere in maniera globale e analitica, con discreta autonomia, testi scritti relativamente complessi, di diversa tipologia e genere, relativi ad ambiti di interesse generale, ad argomenti di attualità e ad argomenti attinenti alla microlingua dell’ambito professionale di appartenenza. Partecipare a conversazioni o discussioni con sufficiente scioltezza e spontaneità utilizzando il lessico specifico e registri diversi in rapporto alle diverse situazioni sociali, su argomenti noti di interesse generale, di attualità e attinenti alla microlingua dell’ambito professionale di appartenenza, esprimendo il proprio punto di vista e dando spiegazioni. Fare descrizioni e presentazioni con sufficiente scioltezza, secondo un ordine prestabilito e coerente, utilizzando il lessico specifico e registri diversi in rapporto alle diverse situazioni sociali, anche ricorrendo a materiali di supporto (presentazioni multimediali, cartine, tabelle, grafici, mappe, ecc.), su argomenti noti di interesse generale, di attualità e attinenti alla microlingua dell’ambito professionale di appartenenza. Scrivere testi chiari e sufficientemente dettagliati, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario utilizzando il lessico specifico, su argomenti noti di interesse generale, di attualità e attinenti alla microlingua dell’ambito professionale di appartenenza.
CONOSCENZE 38:
39:
40: 41:
42: 43:
44: 45:
Tipi e generi testuali, inclusi quelli specifici della microlingua dell’ambito professionale di appartenenza Aspetti grammaticali, incluse le strutture più frequenti nella microlingua dell’ambito professionale di appartenenza Ortografia Lessico, incluso quello specifico della microlingua dell’ambito professionale di appartenenza Fonologia Pragmatica: struttura del discorso, funzioni comunicative, modelli di interazione sociale Aspetti extralinguistici Aspetti socio-linguistici
9
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
6.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali
ASSI CULTURALI ABILITÀ Asse dei linguaggi
40. 41.
Storico-sociale
42.
CONOSCENZE
Riconoscere e identificare i principali periodi e linee di sviluppo della cultura artistica italiana e straniera Essere in grado di operare una lettura degli elementi essenziali dell’opera d’arte, come primo approccio interpretativo al suo significato
46:
Essere in grado di collocare le principali emergenze ambientali e storico-artistiche del proprio territorio d’arte nel loro contesto culturale
48:
47:
I caratteri fondamentali delle più significative espressioni artistiche (arti figurative, architettura ecc.) italiane e di altri Paesi Le caratteristiche più rilevanti e la struttura di base dei linguaggi artistici (arti figurative, cinema, ecc.) Gli aspetti caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici del proprio territorio
10
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
7.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
ASSI CULTURALI ABILITÀ Asse dei linguaggi
43. 44. 45. 46.
Scientifico-tecnologico
47. 48. 49. 50. 51. 52.
Reperire informazioni e documenti in italiano o in lingua straniera sul web valutando l’attendibilità delle fonti. Ideare e realizzare semplici testi multimediali in italiano o in lingua straniera su tematiche culturali, di studio e professionali. Utilizzare le tecnologie digitali per la presentazione di un progetto o di un prodotto in italiano o in lingua straniera. Scegliere la forma multimediale più adatta alla comunicazione in italiano o in lingua straniera nell’ambito professionale di riferimento in relazione agli interlocutori e agli scopi. Raccogliere, organizzare, rappresentare e trasmettere informazioni Utilizzare il linguaggio e gli strumenti adeguati alla situazione comunicativa Utilizzare la rete Internet per ricercare fonti e dati Utilizzare la rete Internet per attività di comunicazione interpersonale Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete Utilizzare applicazioni di scrittura, calcolo e grafica
CONOSCENZE 49: 50: 51: 52:
53: 54: 55: 56: 57: 58: 59: 60: 61: 62: 63: 64:
65:
Fonti dell’informazione e della documentazione Social network e new media come fenomeno comunicativo. Caratteri comunicativi di un testo multimediale Tecniche, lessico, strumenti per la comunicazione professionale. Informazioni, dati e codifica Sistemi di documentazione, archiviazione e trasmissione delle informazioni Elementi fondamentali dei sistemi informativi Tecniche di presentazione Tecniche di comunicazione Forme di comunicazione commerciale e pubblicità La rete Internet Funzioni e caratteristiche della rete Internet I motori di ricerca Principali strumenti di comunicazione: social networks, forum, blog, e-mail Normativa sulla privacy e sul diritto d’autore Utilizzo sicuro della rete: firewall, antivirus, crittografia, protezione dell’identità Applicazioni di scrittura, calcolo, grafica 11
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
8.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
ASSI CULTURALI ABILITÀ
CONOSCENZE
Matematico
53.
Esprimere procedimenti risolutivi attraverso algoritmi
66:
Algoritmi e loro risoluzione
Scientifico-tecnologico
54.
Raccogliere, organizzare, rappresentare e trasmettere efficacemente informazioni Utilizzare la rete Internet per ricercare fonti e dati Saper garantire una conservazione corretta e sicura delle informazioni
67: 68:
Informazioni, dati e codifica Sistemi di documentazione, archiviazione e trasmissione delle informazioni Il foglio elettronico: caratteristiche e principali funzioni Il database: struttura e utilizzo per l’accesso, la modifica e l’estrazione delle informazioni Strumenti per la rappresentazione multimediale delle informazioni La rete Internet Funzioni, caratteristiche e principali servizi della rete Internet I motori di ricerca Utilizzo sicuro della rete: firewall, antivirus, crittografia, protezione dell’identità Dispositivi e applicazioni di salvataggio e ripristino di dati Strumenti per la compressione dei dati I sistemi di archiviazione “Cloud”
55. 56.
69: 70:
71: 72: 73: 74: 75:
76: 77: 78:
12
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
9.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo
ASSI CULTURALI ABILITÀ Scientifico-tecnologico
Storico-sociale
57. 58.
59.
CONOSCENZE
Comprendere e produrre consapevolmente i linguaggi non verbali Riconoscere, riprodurre, elaborare e realizzare sequenze motorie con carattere ritmico a finalità espressiva, rispettando strutture spaziali e temporali del movimento
79:
Interpretare le diverse caratteristiche dei giochi e degli sport nelle varie culture
81:
80:
Gli elementi tecnico-scientifici di base relativi alle principali tecniche espressive Differenze tra movimento biomeccanico e gesto espressivo. Le caratteristiche ritmiche del movimento. L’evoluzione dei giochi e degli sport nella cultura e nella tradizione
13
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
10. COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi
ASSI CULTURALI ABILITÀ Matematico
60. 61.
Scientifico-tecnologico
62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70.
Saper riconoscere il linguaggio matematico nei processi produttivi Saper costruire semplici modelli matematici in economia Individuare le principali strutture e funzioni aziendali Individuare gli obiettivi e gli elementi distintivi di un progetto Individuare gli eventi, le attività e descrivere il ciclo di vita di un progetto Utilizzare la documentazione tecnica di progetto Applicare le normative sulla sicurezza personale e ambientale Utilizzare le tecniche dell’analisi statistica nel controllo della produzione di beni e servizi Raccogliere, archiviare, utilizzare dati nell’ambito del sistema informativo aziendale Utilizzare software applicativi in relazione alle esigenze aziendali Utilizzare le funzioni di accesso/interrogazione/modifica di un DBMS
CONOSCENZE 82: 83:
Variabili e funzioni Elementi di matematica finanziaria
84:
Modelli organizzativi aziendali e relativi processi funzionali Metodi per la scomposizione del progetto in attività e task Strumenti e metodi di monitoraggio di un progetto. Normative di settore nazionali e comunitarie sulla sicurezza personale e ambientale Certificazioni aziendali relative a qualità, ambiente e sicurezza Strumenti e metodi dell’analisi statistica: frequenze, indicatori centrali e di dispersione, correlazione, regressione lineare, rappresentazioni tabellari e grafiche Sistema informativo e sistema informatico Servizi di rete a supporto della comunicazione aziendale Software applicativi per la produzione di documenti multimediali (word processor, presentazione, grafica) Il foglio elettronico per la rappresentazione tabellare e/o grafica di dati di produzione, qualità, marketing, commerciali Il database: struttura e utilizzo per l’accesso, la modifica e l’estrazione delle informazioni
85: 86: 87:
88: 89:
90: 91: 92:
93:
94:
14
L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
10. COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi
ASSI CULTURALI ABILITÀ Storico-sociale
71.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative in linea con la propria formazione
CONOSCENZE 95:
96: 97:
Le regole che governano l’economia ed i principali soggetti del sistema economico del proprio territorio. Il tessuto produttivo e dei servizi del proprio territorio I caratteri fondamentali del mercato del lavoro in ambito nazionale ed internazionale
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L’INSEGNAMENTO «RELIGIONE CATTOLICA» NEL PECUP DEI NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE dal documento MIUR 24.01.2018
11. COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
ASSI CULTURALI ABILITÀ Scientifico-tecnologico
72. 73.
74.
75.
76. 77. 78. 79.
Acquisire una visione complessiva dei rischi per la salute derivanti da agenti patogeni e ambientali. Comprendere il ruolo della ricerca scientifica e della tecnologia nella prevenzione dei rischi per la salute, per la conservazione dell’ambiente e per l’acquisizione di stili di vita responsabili Utilizzare programmi e app, su computer, tablet e smartphones, per effettuare le più comuni operazioni di organizzazione, elaborazione, rappresentazione e trasmissione di informazioni Applicare le disposizioni legislative e normative, nazionali e comunitarie, nel campo della sicurezza e salute, prevenzione di infortuni e incendi Applicare le disposizioni legislative e normative, nazionali e comunitarie, nel campo della salvaguardia dell’ambiente Contribuire al controllo e alla riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro Valutare l’impatto ambientale derivante dall’uso di apparecchiature tecnologiche Individuare i pericoli e le misure preventive e protettive connessi all’uso di dispositivi tecnologici
CONOSCENZE 98: 99: 100: 101: 102:
103: 104: 105:
106: 107: 108: 109: 110: 111: 112: 113: 114:
Caratteristiche dei principali agenti patogeni (batteri-virus) I principali inquinanti presenti nell’ambiente e la loro origine L’impatto delle attività umane sull’ambiente, il problema della CO2 Caratteristiche delle energie rinnovabili Elementi basilari di tecniche di profilassi più diffuse: vaccini, stili alimentari, conoscenza dei danni da sostanze psicotrope Informazioni, dati e codifica Il foglio elettronico: caratteristiche e principali funzioni Il database: struttura e utilizzo per l’accesso, la modifica e l’estrazione delle informazioni Strumenti per la rappresentazione multimediale delle informazioni Strumenti per la comunicazione: e-mail, forum, social networks, blog, wiki Certificazione dei prodotti e dei processi. Enti e soggetti preposti alla prevenzione. Obblighi dei datori di lavoro e doveri dei lavoratori Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro Documento di valutazione del rischio Norme tecniche e leggi sulla prevenzione incendi Leggi e normative nazionali e comunitarie 16
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11. COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
ASSI CULTURALI ABILITÀ
CONOSCENZE
115: 116:
Storico-sociale
80.
Comprendere il contesto lavorativo entro il quale ci si trova ad agire rispettando procedure e relative standardizzazioni
117:
118:
su sicurezza personale e ambientale, salute e prevenzione infortuni e malattie sul lavoro Sistemi e mezzi per la prevenzione dagli infortuni negli ambienti di lavoro Tecniche di valutazione d’ impatto ambientale Problematiche economiche, sociali ed etiche connesse con il settore produttivo e i servizi in cui si opera I principi e le norme che regolano la salute e la sicurezza nel mondo del lavoro, con particolare riferimento settore produttivo cui si riferisce ciascun indirizzo.
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12. COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi
ASSI CULTURALI ABILITÀ Matematico
81. 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88.
89. 90.
91. 92. 93. 94. 95. 96.
Riconoscere e usare correttamente diverse rappresentazioni dei Numeri Utilizzare in modo consapevole strumenti di calcolo automatico Operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Utilizzare in modo consapevole le procedure di calcolo e il concetto di approssimazione. Conoscere e usare misure di grandezze geometriche perimetro, area e volume delle principali figure geometriche del piano e dello spazio. Risolvere equazioni, disequazioni e sistemi anche graficamente. Rappresentare (anche utilizzando strumenti informatici) in un piano cartesiano funzioni lineari, paraboliche, razionali, periodiche Porre, analizzare e risolvere problemi con l’uso di funzioni, di equazioni e sistemi di equazioni anche per via grafica. Utilizzare diverse forme di rappresentazione (verbale, simbolica e grafica) per descrivere oggetti matematici, fenomeni naturali e sociali. Riconoscere caratteri qualitativi, quantitativi, discreti e continui. Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni di frequenze (anche utilizzando adeguatamente opportuni strumenti informatici). Calcolare, utilizzare e interpretare valori medi e misure di variabilità per caratteri quantitativi. Determinare, anche con l’utilizzo di strumenti informatici, il numero di permutazioni, disposizioni, combinazioni in un insieme, distinguendo le relative situazioni applicative Riconoscere e descrivere semplici relazioni tra grandezze in situazioni reali utilizzando un modello lineare, quadratico, periodico
CONOSCENZE 119:
120: 121: 122: 123: 124: 125:
126: 127:
128: 129:
130:
131: 132:
Gli insiemi numerici N, Z, Q, R: rappresentazioni, operazioni, ordinamento. Calcolo percentuale. Espressioni algebriche: polinomi, operazioni Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado. Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale, grafica). Sistemi di equazioni e disequazioni. Nozioni fondamentali di geometria del piano e dello spazio. Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Le isometrie nel piano Misure di grandezza: grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni regolari. Teoremi di Euclide e di Pitagora Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni e disequazioni lineari in due incognite. Funzioni reali, razionali, paraboliche, parametriche e trigonometriche: caratteristiche e parametri significativi. Linguaggio naturale e linguaggio simbolico (linguaggio degli insiemi, dell’algebra elementare, delle funzioni, della logica 18
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12. COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi
ASSI CULTURALI ABILITÀ 97.
Analizzare, descrivere e interpretare il comportamento di una funzione al variare di uno o più parametri, anche con l’uso di strumenti informatici
CONOSCENZE 133: 134:
135: 136: 137: 138:
Storico-sociale
98.
99.
Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea Collocare gli eventi storici nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento
139:
140:
141:
142:
matematica) Probabilità e frequenza Statistica descrittiva: distribuzione delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche. Indicatori di tendenza centrale: media, mediana, moda Indicatori di dispersione: deviazione standard, varianza Distribuzioni di probabilità e concetto di variabile aleatoria discreta. Concetto di permutazione, disposizione e combinazione. Calcolo di permutazioni, disposizioni e permutazioni La diffusione della specie umana nel pianeta; le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali Principali persistenze e processi di trasformazione tra il secolo XI e il secolo XXI in Italia, in Europa e nel Mondo Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto sui settori produttivi sui servizi e sulle condizioni economiche
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