Adorazione eucaristica. 14 maggio 2020

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PARROCCHIA SANT’ANTONIO DI PADOVA ▪ SAN CESARIO DI LECCE ▪

Giovedì 14 maggio 2020

CONCLUSA L’ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE È ESPOSTO IL SS. SACRAMENTO. NEL FRATTEMPO VIENE INTONATO IL CANTO. IN GINOCCHIO. TEMPO PER L’ADORAZIONE PERSONALE.

SEDUTI.

Voi, miei discepoli, avete perseverato con me nell’ora della prova, alleluia. Ho creduto anche quando dicevo: * «Sono troppo infelice». Ho detto con sgomento: * «Ogni uomo è inganno».


Che cosa renderò al Signore * per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza * e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore, * davanti a tutto il suo popolo. Preziosa agli occhi del Signore * è la morte dei suoi fedeli. Sì, io sono il tuo servo, Signore, † io sono tuo servo, figlio della tua ancella; * hai spezzato le mie catene. A te offrirò sacrifici di lode * e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore * davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, * in mezzo a te, Gerusalemme. Gloria al Padre. Voi, miei discepoli, avete perseverato con me nell’ora della prova, alleluia. Io sono in mezzo a voi come il servo di tutti, alleluia. Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, * ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, * la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. -2-


Allora si diceva tra i popoli: * «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi, * ci ha colmati di gioia. Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, * come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime * mieterà con giubilo. Nell’andare, se ne va e piange, * portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, * portando i suoi covoni. Gloria al Padre. Io sono in mezzo a voi come il servo di tutti, alleluia. Non vi chiamo servi, ma amici: perché vi ho rivelato quanto ho udito dal Padre mio, alleluia. ▪ Cfr. Ef 1, 3-10

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, * che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti * prima della creazione del mondo, per trovarci, al suo cospetto, * santi e immacolati nell’amore. Ci ha predestinati * a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, * secondo il beneplacito del suo volere, -3-


a lode e gloria della sua grazia, * che ci ha dato nel suo Figlio diletto. In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, * la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, * poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero del suo volere, il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, * quelle del cielo come quelle della terra. Nella sua benevolenza lo aveva in lui prestabilito * per realizzarlo nella pienezza dei tempi. Gloria al Padre. Non vi chiamo servi, ma amici: perché vi ho rivelato quanto ho udito dal Padre mio, alleluia ▪ Ef 4,11-13

È Cristo che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. -4-


▪ Udienza generale, 18 ottobre 2006

Cari fratelli e sorelle, terminando oggi di percorrere la galleria dei ritratti degli Apostoli chiamati direttamente da Gesù durante la sua vita terrena, non possiamo omettere di menzionare colui che è sempre nominato per ultimo nelle liste dei Dodici: Giuda Iscariota. A lui vogliamo qui associare la persona che venne poi eletta in sua sostituzione, cioè Mattia. Già il semplice nome di Giuda suscita tra i cristiani un’istintiva reazione di riprovazione e di condanna. Il tradimento di Giuda rimane tuttavia un mistero. Gesù lo ha trattato da amico (cfr. Mt 26,50), però, nei suoi inviti a seguirlo sulla via delle beatitudini, non forzava le volontà né le premuniva dalle tentazioni di Satana, rispettando la libertà umana. In effetti, le possibilità di perversione del cuore umano sono davvero molte. L'unico modo di ovviare ad esse consiste nel non coltivare una visione delle cose soltanto individualistica, autonoma, ma al contrario nel mettersi sempre di nuovo dalla parte di Gesù, assumendo il suo punto di vista. Dobbiamo cercare, giorno per giorno, di fare piena comunione con Lui. Ricordiamoci che anche Pietro voleva opporsi a lui e a ciò che lo aspettava a Gerusalemme, ma ne ricevette un rimprovero fortissimo: “Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mc 8,32-33)! Pietro, dopo la sua caduta, si è pentito ed ha trovato perdono e grazia. Anche Giuda si è pentito, ma il suo pentimento è degenerato in disperazione e così è divenuto autodistruzione. È per noi un invito a tener sempre presente quanto dice san Benedetto alla fine del fondamentale capitolo V della sua “Regola”: “Non disperare mai della misericordia divina”. In realtà Dio “è più grande del nostro cuore”, come dice san Giovanni (1Gv 3,20). Teniamo quindi presenti due cose. La prima: Gesù rispetta la nostra libertà. La seconda: Gesù aspetta la nostra disponibilità al pentimento ed alla conversione; è ricco di misericordia e di perdono. Del resto, quando, pensiamo al ruolo negativo svolto da Giuda dobbiamo inserirlo nella superiore conduzione degli eventi da parte di Dio. Il suo tradimento ha condotto alla morte di Gesù, il quale -5-


trasformò questo tremendo supplizio in spazio di amore salvifico e in consegna di sé al Padre (cfr. Gal 2,20; Ef 5,2.25). Nel suo misterioso progetto salvifico, Dio assume il gesto inescusabile di Giuda come occasione del dono totale del Figlio per la redenzione del mondo. A conclusione, vogliamo anche ricordare colui che dopo la Pasqua venne eletto al posto del traditore. Di Mattia non sappiamo altro, se non che anch’egli era stato testimone di tutta la vicenda terrena di Gesù (cfr. At 1,21-22), rimanendo a Lui fedele fino in fondo. Alla grandezza di questa sua fedeltà si aggiunse poi la chiamata divina a prendere il posto di Giuda, quasi compensando il suo tradimento. Ricaviamo da qui un’ultima lezione: anche se nella Chiesa non mancano cristiani indegni e traditori, spetta a ciascuno di noi controbilanciare il male da essi compiuto con la nostra limpida testimonianza a Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore. IN PIEDI.

Non voi avete scelto me, io ho scelto voi; vi mando perché portiate frutto, che rimanga per sempre, alleluia. ▪ Lc 1,46-55

L’anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. * D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente * e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; -6-


ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Gloria al Padre. Non voi avete scelto me, io ho scelto voi; vi mando perchĂŠ portiate frutto, che rimanga per sempre, alleluia. Edificati sul fondamento degli apostoli per formare il tempio vivo di Dio, preghiamo con fede: Ricordati, Signore, della tua Chiesa. Padre, tu hai voluto che gli apostoli fossero i primi testimoni del Figlio tuo risorto, concedi a noi di essere testimoni della sua risurrezione. Tu, che hai mandato il tuo Figlio a portare il lieto annunzio ai poveri, fa' che il Vangelo sia predicato a tutti gli uomini. Hai mandato il tuo Figlio per seminare il seme della tua parola, concedi una messe abbondante agli operai del Vangelo. Hai sacrificato il tuo Figlio per riconciliare il mondo a te, fa' che tutti cooperiamo generosamente alla tua opera di riconciliazione e di pace. Hai costituito il Cristo re dell'universo innalzandolo accanto a te nella gloria, accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti. Accogliendo la parola di Cristo ai suoi apostoli, cantiamo insieme: IN CANTO.

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IN GINOCCHIO. IL SACERDOTE IN PIEDI.

O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dal cielo, fa' che viviamo sempre in te con la forza di questo cibo spirituale e nell'ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. È IMPARTITA LA BENEDIZIONE CON IL SANTISSIMO SACRAMENTO. IN GINOCCHIO.

Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo Nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe, suo castissimo Sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. IN PIEDI.

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