Focus - Politica Sanitaria 3/2017

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3 | 2017

Discutibile e incomprensibile Dubbia decisione del Consiglio federale sulla franchigia

La ridistribuzione fra gli assicurati decisa dal DFI non è un contributo per contenere l’aumento dei costi dell’assistenza sanitaria. Il Parlamento dovrebbe prendere in mano le redini per correggere le decisioni del Consiglio federale.

Superare i limiti La mobilità dei consumatori e dei pazienti rende i confini cantonali e nazionali sempre meno importanti. Non è possibile usufruire o erogare tutte le prestazioni in loco. Una maggiore flessibilità dei confini cantonali permetterebbe di ottimizzare l’assistenza sanitaria e renderla più conveniente. Heinz Brand, presidente santésuisse

Dopo il risultato palese della consultazione del 2015 per l’abolizione delle franchigie e la riduzione dei loro sconti, molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Quando il Consiglio federale ha comunicato il 28 giugno 2017 che il sistema si era dimostrato efficace, come se si volesse mantenerlo, in molti hanno erroneamente creduto al segnale di cessato allarme. In realtà, era stato deciso ciò che era stato respinto (tranne che dal SP) durante la procedura di consultazione: la riduzione degli sconti per le franchigie più alte. Dubbia decisione del Consiglio federale Con lo sguardo rivolto al saldo delle singole franchigie e alla politica del Parlamento, tesa a

rafforzare la responsabilità personale, la decisione presa dal Consiglio federale sotto l’auspicio del DFI è semplicemente incomprensibile. Anche l’affermazione secondo cui grazie alla correzione degli sconti per le franchigie più elevate «anche le franchigie medie possono essere ottimali per gli assicurati» è tecnicamente sbagliata. A seconda della situazione sanitaria, la scelta ottimale corrisponde ancora alla franchigia più alta oppure a quella ordinaria. Santésuisse è del parere che il Parlamento dovrebbe prendere saldamente in mano le redini e chiarire il quadro giuridico, cosicché in futuro non sia più possibile prendere decisioni sbagliate per motivi politici.

INDICE Gestione delle autorizzazioni, opportunità mancata

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Regioni di assistenza

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In breve

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2  FOCUS _ santésuisse

Patchwork burocratico, occasione mancata Consultazione sulla gestione strategica delle autorizzazioni ai medici

Con le proposte del Consiglio federale sulla gestione strategica delle autorizzazioni per i medici, i disincentivi derivanti dal diverso finanziamento delle prestazioni stazionarie e ambulatoriali verrebbero aggravati ancora di più. In assenza di cambiamenti significativi, la prospettiva di una soluzione orientata al futuro sembra allontanarsi. Con l’avamprogetto del Consiglio federale a proposito delle autorizzazioni rilasciate ai fornitori di prestazioni non si può certo parlare di progetto migliorato e lungimirante del DFI., Il chiaro incarico del Parlamento, di indicare alternative concrete al blocco temporaneo delle autorizzazioni, è stato disatteso. Sono anche assenti le indicazioni relative a un finanziamento sostenibile del settore ambulatoriale, malgrado la questione delle autorizzazioni e del finanziamento siano sostanzialmente collegate. Chi dà ordini, deve anche contribuire alle spese I Cantoni vogliono poter autorizzare da soli i fornitori di prestazioni ambulatoriali, senza però assumersi le responsabilità finanziarie legate alle loro decisioni. Quindi, gli assicuratori malattie dovrebbero farsi carico di tutti i costi, senza poter

contribuire alle decisioni. Nella pratica, la gestione strategica delle autorizzazioni per i medici è solo un placebo per quel che riguarda gli ospedali. Mentre il nuovo blocco delle autorizzazioni limiterebbe in modo permanente il numero dei medici che esercitano la libera professione, l’implementazione negli ospedali potrebbe rimanere solo un bel proposito anche in futuro. Ne derivano distorsioni sistematiche della concorrenza, a spese dei medici liberi professionisti, i quali per ogni consultazione addebitano in genere tariffe decisamente meno care rispetto agli ambulatori ospedalieri. In effetti l’obiettivo dovrebbe essere una soluzione ampia, che garantisca un equilibrio tra i legittimi interessi di coloro che pagano i premi, dei fornitori di prestazioni e dei Cantoni. Inoltre, la competenza sull’autorizzazione professionale dei fornitori di prestazioni è accompagnata da un'adeguata corresponsabilità finanziaria. I Cantoni devono di conseguenza assumersi una responsabilità finanziaria anche nel settore ambulatoriale. Alla ricerca di nuove basi di finanziamento Parecchi Cantoni incentivano o almeno tollerano la «corsa agli armamenti» degli ambulatori ospedalieri. Tuttavia, la continua crescita eccessiva dei costi grava

esclusivamente su coloro che pagano i premi. Con gli elenchi di interventi ambulatoriali, l'«ambulatorializzazione», alla quale i Cantoni non partecipano finanziariamente, viene attivamente accelerata. Sono dunque necessarie nuove basi di finanziamento, affinché i vantaggi dell'ambulatorializzazione, la tendenza del futuro, siano condivisi tra tutte le parti che sostengono i costi. Se i Cantoni si assumessero la loro responsabilità finanziaria nel settore ambulatoriale, sarebbe uno sprone finanziario per pianificare l'assistenza in modo più economico e con un maggiore coordinamento rispettando le reali regioni di assistenza. santésuisse è dell’avviso che, nel caso in cui il Parlamento necessiti di tempi più lunghi per elaborare soluzioni durature, si potrebbe anche ipotizzare un’ulteriore proroga di due o tre anni della gestione strategica temporanea delle autorizzazioni. santésuisse sottolinea da anni che i blocchi delle autorizzazioni sono ampiamente inefficaci. Per questo è ancora più importante approfittare dell’occasione del dibattito sulla gestione permanente delle autorizzazioni per i medici, almeno per regolare i flussi finanziari in modo più sostenibile. In tal modo, la politica sanitaria svizzera potrebbe compiere un importante passo avanti, piuttosto che due indietro, come lasciano presagire le proposte del Consiglio federale.


santésuisse _ FOCUS  3

I pazienti non restano nei confini cantonali L’assistenza ambulatoriale deve essere gestita a livello sovracantonale

Una gestione cantonale dell’assistenza ambulatoriale ha senso solo per le cure di base. Per quel che concerne i gruppi di medici specialisti meno consultati, la densità dei medici può essere ottimizzata solo con un coordinamento che esuli dai confini cantonali. Ciò rappresenta la base per un’assistenza qualitativamente migliore ed economicamente accessibile. Da’un’analisi di santésuisse sui flussi dei pazienti, si evince che una pianificazione dell’assistenza sanitaria entro i confini cantonali è utile solo per i gruppi di specialisti più spesso richiesti quali i medici di base e gli specialisti presenti in loco, ad esempio psichiatri o ginecologi. Nel caso dei gruppi di medici specialisti meno richiesti, le regioni di assistenza si ampliano geograficamente. In questi casi sarebbe opportuno trasferire una gestione adeguata e completa dell’assistenza ambulatoriale ad autorità sovracantonali. Il governo federale dovrebbe definire linee guida per la densità di medici Per ottimizzare la densità di medici, sarebbero necessari adattamenti notevoli a seconda della regione di assistenza. Per porre rimedio al «provincialismo cantonale», il governo federale definirebbe valori indicativi oppure limiti superiori e inferiori della densità di medici per ogni regione di assistenza e gruppo di specialisti. I Cantoni organizzano regioni di assistenza sovracantonale, e attuano le direttive del governo federale.

Quando si raggiunge la densità di medici desiderata nelle regioni di assistenza, vengono accettati altri medici. Questi medici aggiuntivi o «nuovi» non vengono automaticamente retribuiti dall’AOMS ma vengono negoziate convenzioni tariffarie individuali tra assicuratori e medici. Per gli assicuratori, la qualità dei risultati (outcome) è decisiva al fine di valutare se avviare negoziati con un determinato medico o meno. Per poter utilizzare il concetto di outcome, la qualità deve essere rilevata in modo ampio e sistematico presso i fornitori di prestazioni e pubblicata. Una certa permeabilità tra le due categorie di medici, assicura un'adeguata concorrenza sulla qualità. Si è potuto coprire il fabbisogno nazionale di medici specialisti della classe di assistenza 4 con 6 regioni di assistenza. Gruppi di medici specialist con assistenza sovraregionale


In breve

Discutibili direttive del Consiglio federale sui premi Nell’ambito della sua competenza sussidiaria, il Consiglio federale ha apportato modifiche alla struttura tariffale delle prestazioni mediche (TARMED). Secondo le sue stime, tali misure consentiranno un risparmio annuo di 470 milioni di franchi a datare dal 1° gennaio 2018. L’UFSP ha richiesto agli assicuratori malattie di calcolare i loro premi per il 2018, tenendo in considerazione i risparmi stimati, e di sottoporli all’UFSP per approvazione. santésuisse ha espresso al Consiglio federale i suoi dubbi circa la fattibilità dei risparmi. Il Consiglio federale ha definito più severamente i limiti di fatturazione per le consultazioni in assenza del paziente. In base ai calcoli di santésuisse, anche le nuove limitazioni lasciano spazio a più fatturazioni. Inoltre, i partner tariffari non dispongono ancora di documenti che permettano di verificare i risparmi calcolati dal governo federale. Secondo l’UFSP, questi saranno disponibili nell’autunno 2017. santésuisse segnala i dubbi dei suoi membri, a proposito

del fatto che i loro premi del 2018 in funzione di risparmi teorici potrebbero non coprire i costi previsti. Eppure la legge richiede esplicitamente che i premi coprano i costi! santésuisse domanda al Consiglio federale una procedura coordinata con gli assicuratori malattie e un monitoraggio della struttura tariffaria dello stesso, con successiva convalida. Qualora falliscano gli obiettivi di risparmio fissati dal Consiglio federale con le relative misure, santésuisse propone che nell’anno successivo vengano disposte ulteriori misure compensative per il loro raggiungimento.

Le prestazioni più economiche dovrebbero poter essere rimborsate All’estero si registrano sostanziali differenze di prezzo non sono solo per i medicinali, ma anche per gli interventi (ad esempio alla prostata), i soggiorni nelle cliniche di riabilitazione e i prodotti EMAp. Il Consigliere di Stato Erich Ettlin, con la mozione (16.3988) chiede l’introduzione di un obbligo di rimborso da parte dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (OAMAL) per le prestazioni usufruite volontariamente all’estero. Queste ultime dovrebbero poter essere rimborsate dalla OAMAL, a condizione che ci sia una prescrizione medica e che i prezzi all’estero siano inferiori rispetto al rimborso massimo dell’OAMAL. Santésuisse è del parere che la proposta valga la pena di essere considerata: propone la concorrenza, risparmia le spese e premia gli sforzi degli assicurati attenti ai costi, anche al fine di contribuire a premi più bassi.

IMPRESSUM  santésuisse – Gli assicuratori malattia svizzeri, Römerstrasse 20, Casella Postale, 4502 Soletta, T 032 625 41 41, E mail@santesuisse.ch, W www.santesuisse.ch


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