Montignoso - speciale circo massimo

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8 Ottobre 2014

Abolire le province PROVINCE

Il M5S ha deciso di non presentarsi alle prossime elezioni della Provincia. I gruppi del Movimento 5 Stelle di Massa, Carrara e Montignoso, dopo essersi confrontati, hanno deciso di non presentare una propria lista, tanto meno di appoggiarne altre. Tale decisione è coerente con quanto già dichiarato nel programma nazionale del M5S che da sempre rifiuta qualsiasi tipo di alleanza elettorale con i partiti che, di fatto, sono la causa del disastro socio-economico attuale, e propone la vera cancellazione delle province con la redistribuzione delle competenze e dei dipendenti. Il 14 maggio 2013, ben 498 giorni fa, i Deputati del Movimento 5 Stelle hanno infatti ufficialmente depositato il disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle province. Il M5S ribadisce che l’attuale riforma non apporta alcun cambiamento sostanziale. Essa al contrario, non solo ha come effetto l’aumento del numero di incarichi politici da attribuire, ma peggiora il controllo democratico dei cittadini sulle istituzioni. Grazie a ciò, il diritto di voto per l’elezione del presidente e dei consiglieri provinciali rimane ai soli sindaci e ai consiglieri comunali attualmente in carica, mentre ai cittadini viene tolta ogni possibilità di votare e quindi di esprimersi e partecipare. Per tutto questo i consiglieri del M5S

riconoscendosi in tutti gli altri cittadini, rinunceranno ad esercitare un loro diritto non partecipando al voto. I consiglieri del MoVimento 5 stelle di Massa, Carrara e Montignoso. 5 Ottobre 2014

A misura di principessa

Durante il consiglio comunale del 30 settembre, è stata approvata la variante al Regolamento Urbanistico, relativa al recupero del patrimonio edilizio esistente, finalizzata all’incremento di

volumi in zona Asip al Cinquale, ovvero la ormai famosa variante a misura di Principessa. In quella zona sussistono gravi criticità idrauliche, con rischio molto elevato di esondazione, con studi che riportano dati, notevolmente diversi tra loro sulla portata del Fescione, che ricordiamo in parte tombato, nel tratto che va dal Viale Marina a via Germelli. È emerso in commissione che il genio civile ha evidenziato carenze nelle varie ‘opere’ che avrebbero dovuto mitigare il rischio idraulico della zona: impianto idrovoro gestito da privati che non garantisce conformità al protocollo previsto dal genio civile, argini di contenimento difformi dal progetto e vasche di espansione non collaudate. La variante comporterà un aumento del piano tariffario dell’acqua per tutti i cittadini, in quanto l’Autorità Idrica Toscana, ha già fatto presente, che l’aumento di volume renderà necessario in quella zona opere di aduzione e di smaltimento delle acque, con costi ripartiti quindi su tutta la collettività di Montignoso. A fronte di una variante, palesemente ad personam a favore della famiglia reale saudita, il comune avrà, oltre quanto previsto come oneri di urbanizzazione, una sorta di compenso che si concretizza in 300 mila euro, ovvero il 50% di quanto previsto nelle opere triennali 2014-2016 come spesa per il patrimonio edilizio scolastico. Evidentemente i soldi promessi per la scuola dal governo Renzi, ben 500 mila euro per ogni comune, non sono pervenuti. Per la scuola, le risorse potrebbero essere cercate altrove. A partire dal corrente anno, grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’8 per mille, lo Stato può destinare il proprio 8 per mille anche per «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica».

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22 Luglio 2014 13 Agosto 2014

Critica Le critiche nel movimento 5 stelle non si risparmiano a nessuno. Il gruppo di Montignoso non condivide il metodo adottato dal Sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, per la scelta degli assessori e per la nomine nelle partecipate, niente di personale verso le persone incaricate e certi che sapranno ben ricoprire i ruoli, ripetiamo la critica è rivolta al metodo. Giustifichiamo Nogarin, solo per il fatto di essersi ritrovato al ballottaggio, non pensando di ottenere un così importante risultato, la critica ci auguriamo che serva per le future tornate elettorali al fine di migliorare sempre di più il nostro metodo. Per noi un sindaco dovrebbe dire prima del voto, chi saranno i suoi assessori, coinvolgendoli magari anche nella lista. Anche per le società partecipate, si dovrebbero rendere pubblici i nomi degli amministratori da designare prima del voto e nel rispetto del regolamento comunale in materia dove esista. Un sindaco del MoVimento 5 stelle, dovrebbe individuare a nostro parere, quelle figure tra i cittadini, in base alle loro competenze e magari evitando di nominare chi è stato candidato ripetutamente per il movimento in importanti competizioni elettorali, al di la dei meriti che possa avere. Sull’accettazione, da parte di Marco Di Gennaro dell’incarico di amministratore unico nella partecipata dei rifiuti di Livorno Aamps, il gruppo di Montignoso precisa che è stata una scelta del tutto sua e personale, fatta senza un vero confronto con la base, scelta che riteniamo quanto meno inopportuna. Detto questo, non possiamo, per la conoscenza e la stima che ci lega in ogni caso a Marco di Gennaro, che augurargli buon lavoro. Siamo certi della sua serietà, e delle sue competenze maturate sul campo, come del fatto che non esiterà un attimo, se fosse necessario, nel segnalare alla procura eventuali irregolarità.

La qualità delle nostre acque La qualità delle nostre acque incide sulla qualità della nostra vita. Per il nostro territorio l’acqua è anche una forte attrazione turistica. I sindaci dei comuni di costa ,avrebbero dovuto da anni in sinergia ,attuare politiche comuni sulla tutela delle acque. La cattiva gestione del territorio, dei rifiuti, del sistema fognario e di depurazione ogni anno comporta divieti più o meno prolungati alla balneazione. In questi giorni abbiamo assistito a critiche più o meno feroci nei confronti di ARPAT da parte dei politici locali, con un teatrino di rimbalzi di responsabilità tra le varie amministrazioni. Riteniamo che Arpat abbia fatto quanto previsto dalla legge con il dgl

30/05/2008 n. 116, “attuazione della Direttiva 2006/7/CE, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione”, dove si prevede che le analisi vengano svolte periodicamente nella stagione estive 1/05-30/09 e indipendentemente dalle condizioni climatiche, con unica tutela la salute pubblica. Le analisi attestano solo lo stato di fatto. La legge prevede che il monitoraggio negli anni produca una classificazione delle acque balneari, con l’intento di migliorare costantemente la qualità delle stesse. L’amministrazione di Montignoso dovrebbe riflettere sulle controindicazioni che comportano sulle acque impianti impattanti come la discarica di ex Cava Fornace. Ricordiamo che le varie presunte discariche da noi segnalate alla Procura, all’ARPAT e al Corpo Forestale dello Stato sono vicine a corsi d’acqua.

18 Luglio 2014

Bilancio di mezza estate

Sul Bilancio di previsione, all’odg del consiglio tenutosi ieri 17 luglio 2014, queste le motivazioni al nostro voto contrario: Siamo di fronte ad un bilancio che mostra previsioni di entrate tributarie pesanti, a carico di cittadini ormai ostaggio di una amministrazione pubblica che naviga a vista. Si declamano entrate extratributarie derivanti da una pianificazione urbanistica speculativa. Si preferisce aumentare le aliquote sulle imposte dirette e indirette (TASI, TARI, IMU, IRPEF), su tutte le imposte, questa amministrazione, ha decretato il massimo previsto per legge, piuttosto che chiedere ai vari gestori: della


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discarica di ex Cava Fornace, del Porto canale, di Gaia, del gestore della cartellonistica pubblicitaria, l’immediato pagamento del dovuto si scarica tutto sui cittadini. Eclatante il caso della discarica: non ha soldi da dare al comune, ci risulta che la rata di aprile non è stata ancora pagata, ma evidentemente ha liquidità sufficiente per pagare il progetto del depuratore. L’assessore Gianfranceschi annuncia tagli indiscriminati e a pioggia sui servizi pubblici, a partire dalle scuole:avremo meno scuole e pulmini. Una classe politica che non ha rispetto per il futuro dei suoi ragazzi è indegna di governare e un paese che non spende per la formazione ha come unico sbocco la morte civile. Riteniamo i tagli così definiti profondamente ingiusti, quando abbiamo assessori inutili in questa giunta, consulenze che potrebbero far pensare a regalie e affidamenti di servizi e concessioni comunali diretti senza bando che favoriscono i soliti a discapito del bilancio comunale. 9 Luglio 2014

Sversamenti utili Il 4 luglio si è svolta la commissione di controllo sulla discarica di ex cava fornace. All’ordine del giorno la presentazione del progetto di depurazione del percolato da parte della ditta Simam SpA di Ancona. All’incontro la ditta realizzatrice non si è presentata, mentre era presente il dott. Lavaggi, amministratore delegato di Programma Ambiente Apuano, arrivato con ben oltre 40 minuti di ritardo. Il gestore della discarica ha lamentato l’eccessivo costo per il trattamento del percolato, sostenendo che l’impianto di depurazione sia la migliore soluzione adottabile. In alternativa Lavaggi parla di sversare direttamente il percolato nelle fognature. Entrambe le soluzioni ci appaiono insostenibili, considerando il tipo di scarico e il potenziale pericolo. La commissione si è già espressa contro il progetto e anche nella società civile varie associazioni ambientaliste si sono dichiarate contrarie a questo impianto che metterebbe ulteriormente a rischio l’area protetta del Lago di Porta, le falde acquifere e infine il mare. Ci auguriamo che questo tema venga discusso in consiglio comunale,in modo da capire le intenzioni della politica montignosina. Il Sindaco, gli assessori Gabrielli e Lorenzetti sembrano essere gli unici a Montignoso a volere la realizzazione del depuratore. Il comune di Montignoso da anni

28 Giugno 2014

Inutile tirare la copeRTA

La vicenda RTA al comune di Montignoso continua ad assorbire risorse finanziarie ad un ente fortemente indebitato e con difficoltà palesi di cassa. Per valutare una soluzione alla questione il comune ha affidato la consulenza esterna ad un avvocato che ha prospettato la soluzione nella rigenerazione urbana delle aree interessate. Soluzione non percorribile secondo la regione toscana in quanto le strutture interessate non rientrano nel piano paesaggistico poiché di recente costruzione. Il M5S insieme a un consigliere di maggioranza (avvocato!), avevano già a suo tempo bocciato questo percorso. La politica montignosina sta cercando soluzioni favorevoli per i proprietari delle residenze, senza tenere conto del danno economico e di immagine che ha subito il comune, e delle violazioni che questi speculatori avrebbero attuato e che sembrerebbero avallate da chi cerca un atterraggio morbido con la sanatoria. Eventuali variazioni al regolamento urbanistico per favorire il cambio di destinazione d’uso appaiono come una regalia a persone e società che hanno tentato di aggirare la legge. La sanatoria sarebbe oltre che una sconfitta morale di un intero territorio, anche una penalizzazione per gli onesti cittadini e imprenditori, visto che i volumi sanati, andrebbero a togliere subisce una discarica voluta solo dalla disponibilità di metri cubi a chi ne politica, contro la cui riclassificazione avesse un reale bisogno familiare. pende un ricorso al Consiglio di Stato Ci sono tecnici coinvolti nella vicenda promosso dai cittadini. che ruotano ancora intorno La ditta è cronicamente in ritardo sul all’amministrazione comunale. pagamento delle royalties, ottiene sconti Legami parentali che potrebbero sulle stesse e rateizzi più congeniali. portare a pensare ad un conflitto di Questa amministrazione si ostina ad interessi. assecondare solo gli interessi del In questo processo il comune di gestore penalizzando il territorio e i suoi Montignoso avrebbe dovuto costituirsi cittadini. Il M5S sta lavorando in seno al parte civile e chi non lo ha permesso consiglio comunale per trovare non solo è colpevole moralmente ma lo convergenze sia nell’opposizione che è anche per il danno erariale che questo nella maggioranza per indire un ha comportato. L’indirizzo della regione consiglio straordinario che abbia come è conservativo, visto l’interesse primario oggetto le discariche autorizzate e non, che la Toscana ha verso il settore presenti a Montignoso.


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turistico. Se per quanto riguarda gli abusi edilizi commessi da privati accertati con sentenza definitiva,anziché procedere con l’abbattimento, la giunta sembra sia orientata alla confisca degli immobili, ci chiediamo cosa impedisca la stessa giunta a fare la stessa scelta sulla questione delle RTA.

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12 Aprile 2014

Controlli sulle discariche?

24 Giugno 2014

La stima di Giunta Nel 2012 era stato inserito in un ordine del giorno di un consiglio comunale la valutazione economica dell’impianto di distribuzione del gas nel territorio di Montignoso. Quel punto non fu mai oggetto di discussione, in quanto ritirato dopo che il M5S fece presente all’assessore Lorenzetti che la stima dell’impianto di distribuzione del gas fatta da Enel non era stata oggetto di alcuna verifica tecnica-economica. A gennaio 2014, con il nostro voto contrario, il consiglio comunale di Montignoso ha approvato la convenzione che porterà a redigere il bando per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas all’interno dell’ambito territoriale minimo di nostra competenza, acquisendo la delibera di giunta n.235 del 9/11/2012, in cui è stato approvato che la valutazione economica degli impianti di distribuzione realizzata dal concessionario sino 31/12/2011 è di oltre 8.462.000 euro + iva. La giunta comunale con la delibera 127 del 2014 ha rettificato l’importo predetto, applicando quanto previsto dalla legge n.9/2014 che impone di detrarre dalle valutazioni i contributi privati relativi ai cespiti di località. L’importo è stato definito in 7.492.761 euro + iva, circa 1 milione meno. Rimane sempre attuale la nostra critica in quanto non ci risulta che la giunta si sia mai avvalsa di un parere tecnico estimativo per verificare la congruità della cifra dichiarata dall’attuale gestore, cosa che invece hanno fatto altri comuni all’interno del nostro ATEM. Il nuovo assegnatario del bando, qualora non fosse l’attuale, dovrà rifondere gli oltre 7 milioni di euro avallati dalla giunta montignosina.

La risposta superficiale dell’assessore all’ambiente Andrea Gabrielli, sulla denuncia delle varie discariche che esistono sul territorio presentata dal MoVimento 5 Stelle, non ha rassicurato la cittadinanza, che proprio in questi giorni ci segnala anche la presenza di cattivi odori persistenti nelle frazioni di Renella e Cervaiolo. Vorremo conoscere le reali condizioni del terreno a corredo della “cittadella incompiuta dello sport”, del terreno sito tra via Croce e Via della Foce Morta identificato dall’amministra-zione per la realizzazione di orti urbani e del terreno adiacente la ex segheria di Vietina. Il sindaco e la sua giunta dovrebbero fare tutti gli accertamenti del caso senza banalizzare. Una seria e competente verifica potrebbe una volta per tutte far svanire le tante “leggende metropolitane” che parlano del lago di porta (zona umida di alto pregio ambientale riconosciuta anche dalla comunità Europea, ricadente nell’area protetta denominata ANPIL) e di alcuni terreni limitrofi usati come vere e proprie discariche. Ci aspettiamo controlli ispettivi sia per i siti di proprietà privata che per quelli pubblici visto che molti sono nei pressi di corsi d’acqua. L’abbandono e il degrado del nostro territorio dimostrano l’inesisten-te sensibilità verso l’ambiente delle amministrazioni che ci hanno governa-to negli ultimi 30 anni. Sempre di più scopriamo la nostra terra simile a quella denominata dei fuochi, nell’indifferenza di una classe politica volutamente cieca di fronte ad un territorio violentato. Preoccupante, ma per taluni aspetti non sorprendente, è il silenzio assordante delle tante forze ed associazioni ambientaliste, come del resto delle categorie legate al turismo e all’agricoltura. Noi puntiamo a politiche indirizzate alla riqualificazione dell’ambiente, alla promozione del turismo collegata anche ad una produzione agroalimentare sostenibile. La discarica di ex cava fornace, che sta mostrando tutte le criticità che più volte avevamo segnalato, e le altre discari-che abusive non sono compatibili con la vocazione del nostro territorio e lo sviluppo economico che auspichiamo. Non sono un biglietto da visita spendibile, né una cartolina per attirare turisti o investimenti. Di fronte al degrado ambientale e mo-rale, quest’ultimo ancora se possibile più grave perché difficilmente sanabile, chiediamo ai nostri lungimiranti ammi-nistratori quale idea di futuro hanno, che tipo di ambiente vogliono e che economia prospettano. C’è da chiedersi chi risponderà delle eventuali difformità se il nuovo gestore dovesse trovare discrepanze su quanto dichiarato.


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