PROGRAMMA DI MANDATO AMMINISTRATIVO 2013 - 2018 PER IL COMUNE DI MASSA
Versione aggiornata al 26 aprile 2013
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PROGRAMMA INSIEME A conclusione di ciò che è stato il nostro percorso di “Programma Insieme” che ci ha visto impegnati diversi mesi su tutto il territorio comunale per la raccolta di istanze e proposte dei cittadini, ha preso corpo questo documento programmatico come manifestazione tangibile delle voci recepite e su cui si fonderà l’operato politico comunale del MoVimento 5 Stelle di Massa. Ciò che si evince dalle esigenze e proposte consegnateci è un sogno. Il sogno di vivere in un territorio migliore, dove poter investire con sicurezza le proprie vite. Una città maggiormente grata agli sforzi e all’impegno dei cittadini, accogliente e pulita. Una città a misura di qualsiasi abitante, senza discriminazione di età, senza confini per chi è portatore di handicap e antispecista. Dove la cementificazione non soffochi
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la libertà di vivere il territorio, la possibilità di valorizzare i luoghi e la conservazione paesaggistica. Dove le ricchezze artistiche e naturali siano riconosciute e tutelate a sostegno di un orgoglio cittadino e fonte di impiego. Dove la montagna non sia considerata un’appendice lontana e trascurabile, ma valore aggiunto della città, spesso custode della nostra storia. Dove le acque, sorgive, fluviali ed anche il mare, siano monitorate per garantire sicurezza, rispetto ambientale e tutela delle peculiarità territoriali.Dove la voce dei cittadini sia riconosciuta nella sua importanza costituzionale e corrisponda ad una comunicazione trasparente e puntuale di collaborazione reciproca. Una terra insomma che permetta di lasciare un’ererdità ai propri figli.
TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE 2 2.1 TRASPARENZA ISTITUZIONALE ED AMMINISTRATIVA Il M5S si propone di istituire l’Ufficio della trasparenza e disservizi presso cui il cittadino potrà accedere a qualsiasi documento e/o informazione sull’operato del suo Comune e segnalare abusi della P.A. Tutte le riunioni del Consiglio Comunale ed anche delle commissioni, saranno trasmesse su internet in diretta streaming e sarà consentito a chiunque di registrare e trasmettere proprie riprese.
2.2 DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE Il M5S farà della partecipazione il proprio metodo di lavoro per un sempre più largo numero di funzioni amministrative, si propone a tal fine di introdurre strumenti di democrazia diretta che riportino nelle mani dei cittadini la possibilità di prendere alcune decisioni e di avere strumenti di controllo sull'operato degli amministratori. • Abolizione del quorum nei referendum comunali
• Regolamentazione e introduzione del referendum propositivo deliberativo. • Regolamentazione e introduzione del referendum abrogativo. • Obbligo di accorpamento dei referendum comunali con elezioni di rango sovracomunale. • Piattaforma di democrazia partecipata per sondaggi/votazioni online o da postazione pubblica. Sarà nostro obiettivo lo stimolo alla costituzione di comunità di quartiere/paese con le quali interfacciare regolarmente la pubblica amministrazione e coinvolgerle nella programmazione di interventi e di attività sul territorio con strumenti di partecipazione collettiva che permetteranno a tutti di dare il proprio contributo. Introduzione e sperimentazione dei Town Meeting, incontri di ascolto dei cittadini, con lo scopo di stimolare la loro partecipazione fornendo la possibilità di presentare proposte che saranno argomento di discussione nel Consiglio Comunale. Le proposte popolari dovranno essere presentate su degli appositi moduli per facilitarne la redazione, e soddisfare criteri di fattibilità. Le delibere ricono-
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2 sciute prioritarie saranno valutate da una delegazione dei cittadini proponenti insieme all’Ufficio del Gabinetto del Sindaco. La delegazione, nominata via via dai cittadini, avrà il compito di controllare
l’intero processo, avrà accesso a tutti gli atti e riferire lo stato dei lavori nelle assemblee pubbliche.
3 BILANCIO, ORGANIZZAZIONE E PARTECIPATE 3.1 BILANCIO La nostra amministrazione mira ad un bilancio sociale partecipato: coinvolgendo i cittadini nella definizione delle priorità di spesa del Comune e non solamente nella redazione di progetti. Ogni anno vi sarà sia una strutturata fase partecipativa nella redazione del bilancio preventivo che una fase di rendicontazione consuntiva, nell'ottica dell'analisi critica di quanto speso, unitamente all'analisi sull'impatto di genere.
3.2 REVISIONE DEI PROCESSI COMUNALI Effettuare uno studio di efficienza, in base alle moderne tecniche manageriali e di organizzazione aziendali, per tutto ciò che riguarda il funzionamento della “macchina comunale”: burocrazia, gestione del personale, analisi dei processi aziendali e loro razionalizzazione, gestione delle posizioni organizzative e dirigenziali, tracciabilità di tutti i passaggi burocratci.
3.3 VALORIZZAZIONE DIPENDENTI COMUNALI Coinvolgere attivamente i dipendenti nel processo di miglioramento della gestione della macchina comunale stessa, nell’efficienza dei servizi a cittadini e imprese e soprattutto nella gestione economica, seguendo il principio per il quale ogni dipendente che proponga idee che consentano risparmio di soldi pubblici sarà adeguatamente “premiato” e valorizzato.
3.4 PARTECIPATE Le aziende e partecipate comunali subiranno una profonda riorganizzazione. I rappresentanti del Comune di Massa negli organi delle partecipate saranno scelti tramite selezione
pubblica meritocratica, abbandonando il vecchio ma sempre attuale “manuale Cencelli”.
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3.5 MASTER Volendo sciogliere ogni legame con Equitalia, verrà trasformata in azienda speciale con amministratore unico ed erediterà parte delle sue funzioni adottando però un atteggiamento vicino alle difficoltà dei cittadini: non possono essere considerati sullo stesso piano evasori e cittadini in difficoltà economica. Proponiamo Master come agenzia unica di riferimento per la riscossione tributi per i comuni di Massa, Carrara e Montignoso.
3.6 EVAM È nostra intenzione ripristinare il 'vuoto a rendere' per diffonderlo in tutta la riviera apuo-versiliese e vincolarne gli utili ad interventi nelle politiche sociali e nella manutenzione del territorio, trovando la migliore formula giuridica che contempli anche la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.
3.7 CONSORZIO ZONA INDUSTRIALE APUANA I suoi risultati fallimentari sono sotto gli occhi di tutti. Intendiamo azzerare la presente gestione rilanciando, con le giuste competenze, una politica di sviluppo di insediamenti attraverso anche una diversa politica fiscale e delle aree facendo uso di tutti gli strumenti che lo Statuto della ZIA mette a disposizione.
3.8 ACQUA E RIFIUTI La gestione dei rifiuti e del servizio idrico è stata affrontata nel paragrafo "Rifiuti zero e Acqua pubblica".
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POLITICHE FISCALI E FINANZIARIE 4.1 EQUITÀ È nostra intenzione rivedere profondamente la fiscalità comunale con l'obiettivo dell'equità, a partire dall'abbandono dell'aliquota unica nell'addizionale IRPEF in favore di scaglionature differenziate e progressive. Rivisitazione del parametro ISEE nell'ottica di introdurre equità nell'accesso a servizi e prestazioni comunali.
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4.3 IMPOSTA DI SOGGIORNO Ferma restando l'adozione di un sistema semplice e organico per la riscossione che non gravi sugli operatori, verrà vincolata prioritariamente all'estensione progressiva della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale e ad iniziative legate al miglioramento dell'accoglienza turistica.
4.4 DIRITTO DI SUPERFICIE Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà utilizzando coefficienti idonei all'acquisizione di un diritto da parte di cittadini e non ad una speculazione da parte pubblica.
4.2 IMU Per la parte in cui il Comune ha potere decisionalesulle aliquote effettive, quest’ultimo dovrà prevedere una modulazione che tenga conto di: a. minima aliquota applicabile su prima e principale casa (di residenza) quando questa è l’unica proprietà posseduta (tenendo presente che non è applicabile da parte del Comune un’eliminazione totale di tale imposta); b. aliquote diverse in base alla reale situazione degli immobili, con l’applicazione della massima aliquota sulle abitazioni sfitte senza giustificato motivo (ad es. ristrutturazioni, adeguamenti strutturali, ecc.) da più di due anni; c. riduzione delle aliquote base sugli immobili non destinati ad abitazione principale, nel caso di concessione degli stessi in locazioni con forme agevolate, concordate, o transitorie; d. detrazioni a favore delle fasce sociali deboli (ad es. disoccupati, cassaintegrati, precari, famiglie con un solo genitore, ecc.); e. riduzione all’aliquota minima applicabile sugli immobili a uso commerciale e produttivo per le piccole e medie imprese.
4.5 SEMPLIFICAZIONE E INFORMAZIONE Il Comune non deve essere per il cittadino un organo di riscossione tributi vessatorio e nebuloso. Bisogna mettere in condizioni il contribuente, sia esso un singolo cittadino, un commerciante o un imprenditore, di poter pagare le tasse, informandolo in maniera puntuale, unificando le scadenze dei pagamenti e semplificando il rapporto col Comune.
4.6 UFFICIO REPERIMENTO FONDI Il reperimento dei fondi regionali, nazionali ed europei è diventato uno strumento necessario per implementare le entrate finanziarie di un Comune. Purtroppo negli ultimi anni, per incapacità o per volontà, non è stata fatta nessuna pianificazione in questo ambito, col risultato che abbiamo visto passare sopra le nostre teste decine di milioni di euro senza far nulla per intercettarli. Istituiremo un ufficio interno al Comune, composto da un membro per ogni assessorato. Il personale sarà formato all'interno del personale comunale e l'Ufficio farà capo all'assessore al Bilancio. Tale organo dovrà monitorare ogni bando che verrà pubblicato. L'assessorato, interessato al finanziamento, valuterà se partecipare o meno al bando. In tal modo ci sarà una ricaduta notevole, in termini di risorse economiche, nella nostra città.
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5 ATTIVITÀ ECONOMICHE Il lavoro è conseguenza inevitabile di azioni poste in essere per facilitare l’attrazione di investimenti. Questo attraverso il miglioramento della qualità dell’offerta del territorio sotto il profilo infrastrutturale, di scelte industriali di lungo periodo che tengano conto della vocazione turistica di Massa, nonché dello sviluppo del tessuto sociale con il miglioramento della mobilità cittadina e con la promozione di formazione. L’assessorato allo sviluppo economico intende promuovere la cultura aziendale sostenibile e stimolare la crescita occupazionale attraverso un processo virtuoso di efficienza amministrativa e di lotta all’evasione e agli sprechi al fine di liberare risorse da impiegare, a fianco dei fondi europei e nazionali, nell’attirare nuovi investimenti sul territorio.
5.1 INVESTIMENTI PROBLEMATICHE: La creazione di posti di lavoro sul territorio massese sarà inevitabile conseguenza di un rilancio produttivo e di nuove politiche economiche da parte dell’amministrazione comunale. Tali nuove politiche di sviluppo dovranno non tanto scegliere quale sia la vocazione di Massa, industriale, artigianale, servizi, agricola o turistica, ma saper coordinare i settori non in contrasto e competizione, ma in sinergia per attirare nuove iniziative e sostenere quelle già esistenti. AZIONI: La tutela dei posti di lavoro e la creazione di nuovi, si ottengono da una attenzione continua al mondo imprenditoriale, alle sue esigenze, da una pianificazione accurata di obiettivi ambiziosi e raggiungibili. Non si risolve il “problema” del lavoro semplicemente pensando di attirare una grande azienda, di qualunque industria, come è d’altronde stato fatto sino ad oggi. È un po’ come pensare di raccogliere un frutto senza aver prima seminato una pianta. Dobbiamo ripartire dal territorio, immaginare un tessuto di piccola e media impresa. Dobbiamo puntare su settori di innovazione, che siano complementari all’offerta turistica. Il nostro obiettivo è quello di mettere Massa in grado di potersi promuovere e “vendersi” a nuovi investitori, oltre
che di convincere gli imprenditori esistenti a continuare ad investire sul territorio.
5.2 INDUSTRIA PROBLEMATICHE: L’industria delle lavorazioni e montaggio meccaniche , del marmo e macchine, ha subito ridimensionamenti e chiusure. Alcuni settori di alta specializzazione hanno sviluppato l’attività sfruttando presenza di maestranze specializzate, aree produttive, logistiche e Porto . La nautica, in crisi in tutta Italia, ha sul territorio grandi aree che però vengono utilizzate per lavorazioni a basso valore aggiunto e alto impatto ambientale, mancando un indotto di alta specializzazione e lo sbocco al mare. La chimica del carbonato di calcio e della bario, dei refrattari e della produzione olii sintetici deve essere valutata in un conto generale costi benefici. AZIONI: Aiuto alle realtà esistenti a fronte di piani industriali chiari e ecosostenibili , che si integrino con le altre attività del territorio. Sostegno alla piccola e media impresa, vera ossatura della nostra economia. Supporto allo sviluppo della filiera della produzione dei componenti per il risparmio energetico e delle energie alternative, la riqualifica ambientale e il riutilizzo di prodotti da raccolta differenziata. Sostegno alla nautica attraverso l’individuazione delle aree di intervento (es. specchio d’acqua) per riportare nel comune le attività di maggior valore aggiunto.
5.3 POLO DI INNOVAZIONE Cercare di focalizzare gli interventi, se possibile in sinergia, con realtà produttive già presenti, nel campo delle energie rinnovabili e delle strumentazioni elettroniche (energie fotovoltaiche, tecnologie aerotermali, elettronica di potenza, sistemi energetici rinnovabili e relative strumentazioni, apparecchiature medicali avanzate, materiali innovativi, robotica). Il rilancio dell’economia massese parte dalla tecnologia e dai nuovi settori industriali di riqualifica ambientale. Data anche la vicinanza con importanti poli universitari (Pisa, Genova, Par-
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5 ma, Firenze)Massa potrà divenire uno dei maggiori poli tecnologici italiani. L’amministrazione comunale intende mettere tutte le aree attualmente dismesse a disposizione di incubatori ed acceleratori di imprese con elevato grado tecnologico, permettendo a chi ha le idee di poterle mettere in pratica, creando rete di imprese che potranno attirare nuovi investimenti in futuro grazie all’indotto così creato.
5.4 PIANO DEL COMMERCIO In questo momento di crisi profonda per il commercio è necessario attuare un piano a 360 gradi sul commercio, concertato con gli operatori. Facilitare il pagamento dei tributi, individuare zone di carico-scarico delle merci, raccolta dei rifiuti porta a porta, concertazione degli eventi attrattivi. Stop a nuovi insediamenti della Grande Distribuzione Organizzata.
5.5 ARTIGIANATO L’amministrazione comunale intende mettere tutte le aree attualmente dismesse a disposizione delle imprese praticando canoni agevolati e commisurati al numero di persone assunte dall’impresa. Mettere a disposizione degli artigiani e piccole im-
prese uno sportello che offra servizi e agevolazioni , garantendo una corsia privilegiata. Istituire un registro delle imprese massesi e stabilire un regolamento per l’assegnazione , a rotazione, dei lavori pubblici e delle forniture o servizi. Creazione della Via Artigianale o Via delle Arti; tute-
la delle attività storiche (alcune centenarie) già presenti nel Centro Storico.
5.6 AGRICOLTURA
Fare censimento aree agricole comunali e dividerle in lotti per assegnarle a chi le richiede.Vendita prodotti al mercato. Sinergia con facoltà agraria e distretto Parma per sviluppo tecniche coltivazione biologica. Sinergia Aziende del polo industriale, innovative per sviluppo attrezzatura per agricoltura micro coltivazioni e coltivazioni in collina, per recupero dissesto idrogeologico. Sviluppo filiera trasformazione e distribuzione prodotti agroalimentari locali.
5.7 SOVRANITÀ ALIMENTARE Iniziative di Informazione ed Educazione Alimentare anche per mezzo di programmi didattici per le scuole.Mappatura dei terreni agricoli palesemente incolti di proprietà comunale allo scopo di suddividerli in piccoli lotti e cederli in comodato d’uso a privati affinché li coltivino per l’autoconsumo e per la vendita diretta del surplus prodotto. La cessione avrà come vincolo quello dell’agricoltura biologica/biodinamica e del decoro nella gestione del terreno (non deve diventare una bidonville di baracche, recinzioni, deposito di materiali più diversi).Nel caso in cui i terreni di proprietà comunale non sopperiscano alle richieste si provvederà a mappare i terreni agricoli privati ed ad acquisirne i diritti di superficie per 5/10 anni a fronte dei lavori di ripristino agricolo. Le modalità sono comunque da valutarsi l’abbondanza di serre abbandonate presenti nel territorio suggeriscono inoltre la possibilità di favorire forme di finanziamento a fronte del loro ripristino e conversione a sistemi di coltivazione biologica e tecnologicamente avanzati. Le imprese avranno nelle mense comunali ed ospedaliere un canale preferenziale di acquisto per i loro prodotti. L’amministrazione collaborerà inoltre con istituti professionali e Università per la ricerca e/o adozione di nuovi sistemi di coltivazione ecosostenibili. Il fine di questi processi garantirà un’integrazione del reddito delle famiglie, recupero ambientale e recupero sociale.
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6 TURISMO PROBLEMATICHE: Viviamo tra la meraviglia delle Apuane e la bellezza del Mar Tirreno. Nonostante ciò il turismo transita solamente dalla nostra città, fermandosi a Pietrasanta o Sarzana. Il nostro mare è in condizioni disastrose: sono anni che aspettiamo un depuratore delle acque e di un sistema fognario, vero e funzionante. Le Apuane sono abbandonate a loro stesse. L’attuale offerta di iniziative culturali e di intrattenimento non porta nessun turista in città e fa scappare i massesi verso altri luoghi. AZIONI: Il turismo è un elemento di sviluppo economico immediato e di creazione di posti di lavoro durevoli. Non si può avviare nessuna politica di turismo efficace se non si interviene complessivamente nell’ambito delle iniziative culturali, sportive, n ella qualificazione dell’accoglienza e dei servizi. La città deve vivere di turismo tutto l’anno, quindi non solo nel litorale. Dobbiamo cominciare a promuovere la nostra terra come una rete di risorse naturalistiche e bellezze storico-culturali. Le singole iniziative dei privati vanno incanalate in un progetto unico ed organico che permetta al turista di fruire di un’offerta variegata e non solo nel periodo estivo: pacchetti completi di offerta di viaggio, soggiorno, benessere, cultura, allegando al pacchetto biglietti autobus/parcheggio integrati con ingressi per musei, spettacoli, eventi. Il Comune deve mettere a disposizione servizi adeguati (bus navetta, adeguamento delle strutture, raccolta differenziata porta a porta ecc..) ed una diffusione e promozione verso l’esterno. Esistono già, in molte città, strutture che mettono in rete iniziative private che devono rispondere a dei criteri etici, di sostenibilità ambientale e di promozione dei prodotti di filiera locale.
6.1 DEPURATORE PER UN MARE PULITO Ogni discorso sul turismo balneare non può prescindere da un mare pulito. Il nuovo depuratore deve entrare in funzione ed essere efficiente. Solo così potremmo ridare ai massesi e
ai turisti il piacere di fare il bagno nel nostro mare.
6.2 PIANO DELL’ARENILE ED EROSIONE Per essere competitiva economicamente e sostenibile dal punto di vista ambientale, la nostra costa necessita di un nuovo piano dell’arenile, partecipato e condiviso.
Non possiamo più nasconderci dietro alla scusa delle competenze: l’erosione è un problema per i cittadini e dobbiamo pretendere che si trovi una soluzione razionale e non più tentativi costosi e approssimativi.
6.3 CITTÀ DELLE ACQUE Massa è la “Città delle acque” e come tale va promossa verso l’esterno, creando un marchio unico che permetta di godere, con un unico pacchetto vacanze, dei benefici delle acque termali, della riqualificazione del fiume Frigido e della pulizia del nostro mare.
6.4 ACQUE TERMALI Nelle Alpi Apuane abbiamo uno dei più grandi bacini idrici d’Italia che ci dona un’ampia varietà di acque dalle molteplici proprietà minerali e organolettiche. Dobbiamo favorire la creazione di sentieri dell’acqua, percorsi di idroterapia e centri benessere nei nostri borghi di montagna.
6.5 FRIGIDO In quest’ottica della “Città delle acque” diventa fondamentale mettere al centro dell’offerta
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7 turistica il nostro corso d’acqua che unisce le Apuane al Tirreno. Riqualificare luoghi di affaccio sul fiume e creare una rete di punti ristoro con prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato locale, dando vita ad un vero Parco Fluviale.
6.6 BORGHI E RIFUGI DI MONTAGNA Adozione dell’albergo diffuso per un concetto di ricettività che veda l’intero borgo come sistema d’accoglienza del turista. Ristrutturazione e adeguamento dei numerosi rifugi di montagna per offrire un servizio di ospitalità confortevole.
6.7 RETE DI IDEE PER IL TURISMO
6.8 PERCORSI STORICO-CULTURALI Si creeranno percorsi che riscoprano i luoghi della nostra storia, dal Monte di Pasta alla Strada del Sale, dalla Filanda del Forno alle cave di marmo, dai 1891 metri della Tambura al nostro lungomare, dalla via Vandelli al Sentiero della Libertà. Purtroppo alcune delle cose belle che abbiamo le teniamo nascoste sottoterra (vedi il caso della Fornace “tombata” di piazza Mercurio). Il rifugio di piazza Aranci sarà sempre aperto e diventerà un luogo di riflessione storica, di attrazione turistica e, grazie alla sua struttura “ad anello”, ospiterà le immagini della “cronostoria” di Massa.
Come specificato più volte in tutto il nostro programma, mettiamo al centro dell’azione di governo la partecipazione dei cittadini. Si creerà un tavolo permanente aperto a chiunque abbia proposte per il turismo: dai singoli cittadini, operatori ad associazioni culturali, sportive, ad agenzie di organizzazione eventi. Metteremo in rete le idee e creeremo un programma per il turismo, valorizzando e coinvolgendo il tessuto socio-economico locale puntando finalmente a una programmazione annuale ed istituendo degli adeguati punti di informazione.
URBANISTICA ED EDILIZIA PROBLEMATICHE: Oggi il nostro Comune è vittima della cementificazione selvaggia portata avanti negli ultimi decenni, dell'abusivismo, di condoni continui e di un dissesto idrogeologico figlio dell'incuria con cui sono stati affrontati i problemi di gestione e messa in sicurezza del territorio. L'inquinamento e gli sprechi energetici, la scarsa attenzione per l'impatto ambientale, l’indifferenza verso la tutela del patrimonio artistico/architettonico, la mancanza di attenzione verso le parti del territorio a maggiore interesse archeologico, favorite dall’assoluta arretratezza degli strumenti urbanistici disponibili, e un’edilizia finalizzata solo al lucro sono problematiche gravi ormai diventate ordinarie. AZIONI: Progettare una nuova idea di città che
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riqualifichi l'urbanistica presente e tuteli i beni artistici, culturali e naturalistici, attenta alla riduzione degli sprechi ed una migliore efficienza energetica, sono la base di un nuovo piano per il nostro territorio Una città sostenibile, protetta, a basso impatto ambientale e con fonti energetiche rinnovabili che offra ai cittadini una migliore qualità di vita, servizi di informazione e consulenza e attenzione alle reali necessità abitative della cittadinanza, il tutto anche attraverso una partecipazione attiva nelle scelte che riguarderanno il nostro territorio. La gestione della città non si deve subire, ma va organizzata tutti insieme, tramite strumenti di partecipazione condivisa.
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7.1 URBANISTICA PARTECIPATA La partecipazione dei cittadini ai processi di riqualificazione e sviluppo urbanistico è fondamentale per migliorare le trasformazioni della città, la qualità della vita degli abitanti e produrre coesione sociale. Le scelte conseguite in maniera condivisa accrescono l’efficacia degli interventi realizzati, oltre a salvaguardare l’unicità, l’identità storico – culturale e le caratteristiche ambientali dei luoghi in cui gli stessi cittadini vivono. A tal scopo si adotteranno appositi strumenti di partecipazione popolare alla elaborazione dei piani di sviluppo urbanistico assegnando una priorità ai servizi ai cittadini e alla qualità della vita, con trasparenza di tutti gli atti relativi.
favorendo anche l'aggregazione sociale. Sostenibilità ambientale delle costruzioni, con riduzioni di sprechi energetici e messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio, considerando anche il rischio sismico e idrogeologico presente sul territorio comunale. Saranno consentite micro-espansioni e frazionamenti in bioedilizia.
7.2 EDILIZIA SOSTENIBILE Riqualificazione e recupero dell'esistente con materiali ecosostenibili, dell'innovazione tecnologica in edilizia, sia sul fronte progettuale che costruttivo, per diminuire le spese di gestione delle case e rendere più belli e funzionali i quartieri,
8 MOBILITA’ SOSTENIBILE PROBLEMATICHE: Il centro storico è senza ZTL né minima organizzazione del transito e della sosta. Non è stata fatta una pianificazione per sopperire all'emergenza parcheggi. Il trasporto pubblico locale lontano dalle reali esigenze della cittadinanza. Barriere architettoniche ovunque e parcheggi per disabili, o marciapiedi, spesso preda di automobilisti resi incivili dall'assenza di una politica di gestione corretta delle regole e del buon senso. AZIONI: È urgente avviare un’attenta politica sostenibile della mobilità: vogliamo ritrovare insieme la gioia di muoversi in una città da riscoprire con calma, le cui bellezze e peculiarità vanno valorizzate anche dal giusto approccio. Gli spazi per la sosta vanno ampliati ed ottimizzati, il traffico ridotto e regolamentato, le piste ciclabili valorizzate. I mezzi pubblici devono coprire ogni zona della città, anche la periferia e la montagna.
8.1 VIABILITÀ Organizzazione di zone a traffico limitato (ZTL) con ottimizzazione della mobilità generale e studio degli spazi sfruttabili per la sosta e creazione di parcheggi di interscambio con servizi di autobus navetta collegati, anche in accordo i commercianti e i residenti in modo da favorire la vitalità del centro storico. Alleggerimento del traffico in città con promozione della mobilità pedonale e di quella ciclabile. Incremento delle rotatorie per migliorare il deflusso del traffico. Abbattimento delle barriere architettoniche per favorire la mobilità dei diversamente abili. Capillare controllo dell’occupazione abusiva dei parcheggi loro riservati. Aumento delle aree pedonali anche nelle periferie, collegate da piste ciclabili, per fornire un centro
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9 pedonale ad ogni quartiere, in cui attirare la vita sociale e commerciale della zona. Sensibilizzazione della cittadinanza all’uso collettivo dei mezzi privati (car sharing).
8.2 TRASPORTO PUBBLICO
Il Comune deve concordare con l'azienda di trasporto pubblico una pianificazione delle linee razionale ed efficiente che soddisfi i cittadini di tutto il territorio, dai monti al mare, dal centro alle periferie. Massa necessita di un capolinea in centro. La localizzazione sarà discussa e condivisa con la cittadinanza e i lavoratori dell'azienda. Verifica dello stato dei mezzi pubblici e adeguamento per il trasporto dei diversamente abili. Dotare la Polizia Municipale di mezzi elettrici e biciclette per gli spostamenti nel centro storico.
8.3 POMPA BIANCA Riteniamo che la situazione attuale rilevi una marcata inefficienza dei servizi e che il trasporto pubblico a Massa vada riorganizzato radicalmente: dai mezzi alle linee.
Studio per una struttura di distribuzione carburante da destinarsi alla realizzazione di un impianto comunale, senza marca, di carburanti a costi calmierati e i cui profitti saranno reinvestiti a favore del trasporto pubblico.
POLITICHE SOCIALI 9 Oggi l’integrazione, lo sviluppo di competenze, la collaborazione, rappresentano l’unica via per aiutare, ed in alcuni casi salvare, chi è rimasto tagliato fuori da una vita dignitosa. L’amministrazione ha il dovere di promuovere nei cittadini un’idea di sociale che parta da semplici gesti e da semplici idee. Siamo tutti coinvolti e quindi tutti abbiamo il dovere di contribuire, ognuno con le sue possibilità. Bisogna rivolgersi agli anziani, ai disabili, ai migranti, a chi ha perso il lavoro e lo sta cercando disperatamente, come ad una preziosa risorsa. Dobbiamo ritrovare quel senso di comunità che si crea durante le grandi crisi sociali come questa.
9.1 DISOCCUPAZIONE La grave crisi economica e la depressione del territorio hanno creat un grande problema occupazionale. Bisogna ripensare l'economia in termini di scienza sociale, nella quale un disoccupato in più è una risorsa in meno per tutta la città. Diventa necessario usare le risorse che il Comune può recupe-
rare nella lotta agli sprechi per destinarle a questa emergenza che mortifica intere famiglie. Aumentare e destinare le borse lavoro per la manutenzione del territorio
9.2 ANZIANI Individuare strutture dismesse da ristrutturare ed adibire a centri residenziali o a centri diurni. Intervenire sulle strutture attuali per potenziarle e migliorarne i servizi. Servizio di facilitazione sociale quale tramite tra famiglie, associazioni sociali ed istituzioni con l’obiettivo di indirizzare in base alle esigenze alle possibili risorse presenti. Servizio di trasporto per facilitare l’accesso alle attività offerte (centri diurni, palestre, Università della Terza Età). Creazione di punto d’ascolto per il disagio. Favorire nuovi centri aggregativi autogestiti. Interazione con associazioni di volontariato laiche e religiose dislocate sul territorio per evidenziare
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10 problematiche ed eventuali emergenze nel tessuto sociale.
9.3 DISABILITÀ Abbattimento barriere architettoniche. Costruzione di percorsi adeguati e vivibili per i disabili e chiunque si muova con mezzi ad accesso limitato (carrozzine, passeggini, deambulatori).
Creare una consulta per l’handicap, volta a garantire uno spazio libero per proporre, discutere, confrontare idee e bisogni delle persone diversamente abili.
9.4 FAMIGLIA E PARI OPPORTUNITÀ Numero verde e punto d’ascolto per la famiglia che costituisca un primo filtro e dia informazioni pertinenti alla problematica riscontrata. Creazione di facilitazioni per apertura di micronidi familiari qualificati, per abbattere liste d’attesa e creare nuovi posti di lavoro. Creazione di voucher per servizio di babysitter qualificate rivolto alle mamme in difficoltà economica. Finalizzazione del progetto comunale "Centro donna" (consulenze legali, psicologiche, centro antiviolenza). Creazione di uno spazio pomeridiano gestito dal Comune con personale qualificato che segua i bambini sia nello svolgimento dei compiti sia in attività ludiche. Tavolo associazioni per la tutela dei minori e gestione delle problematiche ad essi correlate Censire le associazioni genitori e pubblicare la lista sul sito del Comune.
Creare un tavolo di confronto tra le varie associazioni ed istituire un portavoce delegato a conferire con il Comune sulle proposte e le necessità emergenti.
9.5 EMARGINAZIONE Valutare la presenza delle strutture ricettive sul territorio e loro funzionamento e di conseguenza loro eventuale adeguamento. Creare un punto accoglienza temporaneo per: garantire un riparo notturno, un servizio mensa, la possibilità di accedere ai servizi igienici e ad un mini box personale nel quale poter custodire i propri beni. Valutare la possibilità di ristrutturare o convertire strutture dismesse quali scuole, casolari, etc, da affidare alla gestione protetta di coloro che ne mostrino attitudine (previa valutazione commissione assessorato comunale e supervisionate dallo stesso), per accoglienza soggetti disagiati. Creazione commissione per concessione del microcredito a fondo perduto e creazione di criteri di valutazione più vicini alle reali condizioni delle persone indigenti.
9.6 IMMIGRAZIONE Creazione di un servizio di accoglienza volto a garantire una struttura per accoglienza notturna e servizio mensa. Punto d’informazione con operatori che conoscano la lingua e forniscano tutte le informazioni (burocratiche come richiesta del permesso di soggiorno e sanitarie come la possibilità di accedere a cure mediche, etc.) necessarie per garantire un’accoglienza decorosa. Servizio di orientamento per l’inserimento sociale e lavorativo. Sinergia tra gli organi competenti al disbrigo delle pratiche burocratiche per gli immigrati. (Comune, questura, prefettura). Creazione di un circolo virtuoso tra associazioni di vo l o n t a r i a to e c o o p e ra t ive c h e m i r i n o all’integrazione delle risorse presenti sul territorio sulla base delle necessità. Corsi di lingua italiana gratuiti.
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TERRITORIO PROBLEMATICHE: L’Ambiente è la nostra prima casa, non tutelarlo significa non tutelare noi stessi ed il futuro dei nostri figli. Le ultime classifiche che esprimono la qualità ambientale nel nostro Comune, ci collocano in posizioni decisamente non brillanti. Abbiamo la fortuna di vivere in un luogo splendido che dai monti al mare ci regala emozioni e panorami unici e lo vediamo mutare sotto ai nostri occhi, con le montagne mangiate dagli interessi sul marmo, le spiagge che spariscono sotto i flutti e il mare inquinato da scarichi fognari. Nel mezzo una città che soffre ad ogni pioggia abbondante, con allagamenti, frane, crolli, esondazioni. AZIONI: Provvedere alla riduzione di ogni rischio è un preciso dovere, e una priorità, di una corretta amministrazione. E la prima azione consiste nell’individuare tutte le criticità per poterle affrontare. Massa è uno dei comuni toscani a maggior rischio idrogeologico: il suo territorio è estremamente fragile, a causa delle caratteristiche geomorfologiche, delle eccessive pendenze, della presenza di corsi d'acqua a carattere torrentizio, della forte antropizzazione e cementificazione, della presenza di attività estrattive e dell'estremizzazione dei fenomeni meteorologici.
A causa degli elevati costi per la messa in sicurezza dei versanti e dei corsi d'acqua, è possibile pensare principalmente a mitigare il rischio in via preventiva, individuando le situazioni più critiche e cercando di eliminare le cause del dissesto, cioè l'abbandono dei terreni, l'abusivismo edilizio, il di-
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sboscamento, le attività estrattive impattanti , l'occupazione delle zone fluviali, il prelievo abusivo di inerti dagli alvei, la mancata manutenzione di versanti e corsi d'acqua. Prerogativa dell’amministrazione sarà la riscoperta del concetto di Beni Comuni, dapprima mappandoli e successivamente adottando idonee forme di conservazione e gestione condivisa.
10.1 DISSESTO IDROGEOLOGICO E SICUREZZA DEL TERRITORIO Avviare una politica di programmazione e pianificazione della difesa del suolo, partendo da indagini conoscitive particolareggiate del territorio. Restituire al territorio lo spazio necessario per i corsi d'acqua, rispettando le " fasce di pertinenza fluviale ". Riapertura, ove possibile, dei fossi tombati e pulizia e manutenzione di fossi, canali e fiumi. Attuare interventi per favorire il regolare deflusso delle acque piovane e realizzazione di casse di espansione ove necessario e possibile, a tutelare la pubblica incolumità in caso di precipitazioni di straordinaria portata. Verifica argini e rafforzamento ove necessario per impedire esondazioni. Valutare obbligatoriamente il grado di recupero della acque piovane di ogni nuova costruzione, con vincoli per limitare o eliminare del tutto l'impermeabilizzazione dei luoghi che causa l'ingrossamento di torrenti, canali e fossi che fa aumentare il pericolo di piene. Manutenzione delle vecchie opere di messa in sicurezza dei fenomeni franosi e individuazione delle situazioni più a rischio. Progettazione delle nuove opere di messa in sicurezza, tenendo conto dei tempi di ritorno sempre più brevi dei fenomeni meteorologici con carattere di eccezionalità Rimboschimento e manutenzione e pulizia dei boschi. Prevenzione degli incendi, causa principale del disboscamento. Va favorito inoltre il ritorno alla coltivazione dei terrazzamenti. Elaborazione del Piano di Microzonazione Sismica, per individuare le zone soggette ad instabilità, come frane, rotture della superficie per faglie e lique-
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12 fazione del terreno, soprattutto nella zona pedecollinare , maggiormente esposta a rischio sismico. Mappatura del rischio roccioso, con identificazione delle masse in situazione di instabilità geologica.
10.2 PROTEZIONE CIVILE Attuazione di piani di prevenzione che dovranno prevedere gli scenari per le varie tipologie di rischio territoriale (idrogeologico, sismico, industriale, incendio), di informazione sui rischi alluvionali o tellurici di ogni zona, di allerta (anche telefonici), e di protezione civile aggiornati e conosciuti dalla popolazione sulle misure da attuarsi in caso di calamità. Redazione di un piano comunale di emergenza, un ordinamento di tutte le attività coordinate e di tutte le procedure che dovranno essere adottate per fronteggiare un evento calamitoso atteso, in modo da garantire l'effettivo ed immediato impiego delle risorse necessarie al superamento dell'emergenza ed il ritorno alle normali condizioni di vita; bisogna consentire agli operatori delle varie componenti della Protezione Civile di avere un quadro chiaro e preciso di riferimento, corrispondente alla dimensione dell'evento atteso, della popolazione coinvolta, della viabilità alternativa, delle possibili vie di fuga, delle aree di attesa, di ricovero, di ammassamento ecc. Creazione di un corpo di volontari cittadini, dovutamente formato, per supportare le forze pubbliche durante le situazioni di emergenza.
10.3 MONTAGNA VIVA Nonostante il territorio massese si affacci sul mare, per la sua natura geomorfologica è prevalentemente montuoso. La montagna va intesa come un luogo abitato, vissuto e vivibile in tutte le stagioni dell'anno, non solo per gli abitanti, per i quali creare le condizioni per la permanenza o il ritorno nei borghi collinari, ma anche per i turisti, ai quali dare una valida alternativa al turismo balneare. Va tutelato il patrimonio naturale, con particolare attenzione alla conservazione del paesaggio, va valorizzato il parco delle Apuane e in generale tutto il territorio montano e vanno ripristinate le antiche fonti e gli antichi sentieri. Vanno sostenute le piccole imprese e le produzioni locali, valorizzando an-
che l'apicoltura, i prodotti del bosco e del sottobosco, le erbe officinali. Promuovere interventi di recupero del patrimonio edilizio già esistente è un ottimo mezzo per favorire la nascita di nuove strutture anche agrituristiche. È importante la tutela della vita sociale nei borghi montani, creando spazi aggregativi e favorendo iniziative soprattutto per i giovani. Vanno potenziate le infrastrutture, i servizi, istituendo un ufficio polifunzionale PCQ (Punto Comunale di Quartiere) con servizio postale, ambulatori medici, dispensario farmaceutico ecc,, e il trasporto pubblico per migliorare i collegamenti tra le frazioni e il centro città.
10.4 CAVE NO al traforo della Tambura e a qualunque altra opera che metta a rischio gli equilibri ambientali idrici e geomorfologici del nostro territorio. Verifica della conformità dei piani di cava col realizzato. Adozione di sistemi per il monitoraggio permanente dei profili e delle pareti. Emanazione di un Regolamento sull'attività estrattiva delle cave di marmo, atteso dal 1846, che disciplini la durata temporanea delle concessioni, la non trasferibilità delle stesse, vincoli la concessione ad un progetto di ripristino dell'area di cava a fine attività con rilascio di garanzie dell'attuazione dell'intervento, subordini il mantenimento ed eventuale rinnovo delle concessioni a società con piani industriali che garantiscano una netta prevalenza di produzione di qualità e di percentuale di blocchi rispetto a scaglie e detriti con previsione di revoca della concessione
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13 in caso di mancato mantenimento nel tempo del suddetto vincolo. Prevedere incentivi alla filiera locale del marmo attraverso assegnazione di priorità a quei progetti di estrazione di cava che favoriscano la lavorazione in loco dei materiali estratti. Adeguamento e più corretta quantificazione dei canoni di concessione e degli altri tributi relativi al marmo, mettendoli in relazione al reale valore di mercato e all’utile che il concessionario ne ricava. Regolamentazione e controllo dell’attività estrattiva del marmo per evitare i danni ambientali per le falde acquifere e per la stabilità dei versanti intervenendo, in modo particolare, sulla gestione dei ravaneti attraverso il corretto smaltimento di terre e detriti e controllo sul trasporto dei carichi a valle. Avvio della procedura di chiusura delle attività di cava in alta quota, delle cave situate in cresta e delle cave che costituiscono pericolo per le sorgenti dei nostri monti.
10.5 SPIAGGE L’amministrazione, nel rispetto delle competenze degli altri enti del territorio, ritiene necessario farsi promotrice di tutte quelle azioni atte a favorire il controllo dell’erosione delle spiagge con i metodi che meglio si integrino nel contesto ambientale. La bontà degli interventi sarà dipendente dal considerare le alterazioni climatiche, i mutamenti ambientali, le strutture portuali e la fragilità di una costa che già deve convivere con numerosi interventi precedenti purtroppo fallimentari, e si avvieranno approfondimenti per ricercare le cause della decennale erosione che si abbatte sul nostro litorale e
cercare soluzioni o compensazioni. Consideriamo irrisorio il numero di spiagge libere ora presenti: è necessaria una proporzione più equa tra spiagge commerciali e spiagge naturali. Ripristino, ove possibile, della vegetazione dunale tipica con messa a dimora di specie arbustive e arboree autoctone, anche a protezione delle aree costiere interne. Aggiornamento e riqualificazione dell'arenile attraverso l'apposito strumento urbanistico. Graduale sostituzione dei manufatti in cemento con manufatti ecocompatibili, quanto più possibile removibili nel periodo invernale, per consentire l'utilizzo dell'importante risorsa spiaggia anche in inverno, con attività compatibili con la stagione.
10.6 TUTELA DELLE ACQUE Gestione e miglior controllo delle fontane cittadine e delle sorgenti, attrezzandole di rubinetti che evitino lo spreco o il funzionamento continuo con relativa perdita di grosse quantità di acqua. Promuovere azioni atte a favorire la ricerca di soluzioni tecniche e di processo innovative per ridurre l’utilizzo di acqua e di sostanze inquinanti nelle produzioni industriali presenti sul territorio comunale. Adottare opportune soluzioni in fase di costruzione o di ristrutturazione edilizia, per poter ridurre i consumi domestici di acqua potabile del 60% arrivando a consumare a parità di comfort - circa 50 litri in meno per abitante al giorno.
10.7 INQUINAMENTO Messa in funzione del nuovo depuratore. Analisi di tutte le acque, le falde montane ed il mare con controlli periodici atti a monitorare in tempo reale l’inquinamento presente e attenta regolamentazione a controllo delle fonti di inquinamento e scarico di provenienza chimica, agricola, industriale e domestica. Programmazione di controlli costanti sul livello di inquinamento atmosferico tramite centraline fisse, verifiche sull'inquinamento acustico e sulle onde elettromagnetiche. I risultati di tali controlli saranno messi a disposizione dei cittadini sul sito del Comune Incentivi per la messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici contenenti parti in amianto. Smalti-
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14 mento gratuito fino a 30 mq di superficie, con ipotesi di realizzazione di una Oasi verde per lo stoccaggio dell’amianto rimosso e stabilizzato.
10.8 TUTELA DEL VERDE Il Verde è un Bene Comune e va tutelato e rispettato. Ogni azione pubblica o privata, sul verde urbano, deve essere attuata con criteri di sostenibilità e incrementando la qualità e la quantità. Al fine di difendere, ripristinare, migliorare e qualificare il paesaggio e l’ambiente, di assicurare alla collettività il corretto uso del territorio per scopi ricreativi, culturali, sociali, didattici, sportivi e scientifici e per la qualificazione e valorizzazione delle attività agricole e delle altre economie, l’Amministrazione Comunale adotterà un Piano di tutela e valorizzazione del Verde Pubblico. Tale Piano si propone di programmare, controllare e promuovere il mantenimento e lo sviluppo del verde pubblico, urbano e agricolo, attraverso iniziative ed attività volte alla sua valorizzazione e promozione. Prevediamo e favoriamo la realizzazione di orti urbani per permettere a persone desiderose del contatto con il verde di svolgere attività all’aperto e nel tempo libero. L’orto urbano ha inoltre funzioni di aggregazione sociale, di sviluppo di
una coscienza comune, di una sensibilità sulla conservazione e salvaguardia dell’ambiente, oltre che di esempio di una gestione partecipata delle risorse del territorio.
10.9 TUTELA DEGLI ANIMALI Tutela di ogni specie vivente, domestica e selvatica, da qualsiasi tipo di violenza, maltrattamento, sfruttamento ed abuso da portarsi avanti su tutto il territorio comunale con azioni e divieti atti al controllo del rispetto nei confronti degli animali, con lo scopo di garantirne il benessere e il diritto ad una esistenza serena.
Realizzazione di un Parco Canile, un’oasi nel verde aperta alla cittadinanza che si prefigge lo scopo di fornire servizi dedicati alla tutela animale ed interazione con i cittadini per favorire il contatto, la socializzazione, l’adozione e sensibilizzare al rispetto verso ogni forma di vita.
10.10 ENERGIA Vero Piano Energetico Comunale volto all’efficienza con conseguente riduzione dei consumi e delle emissioni nocive e l'adozione di sistemi di sfruttamento di energia da fonti rinnovabili, adeguando le scelte tecniche alle tecnologie in continuo sviluppo. Istituzione di un "Energy Manager" comunale: questa figura deve avere l'obiettivo di ottimizzare l'impiego dell'energia nei luoghi pubblici e uffici comunali. Per sensibilizzare la cittadinanza all'importanza del risparmio energetico si intende aprire uno "Sportello Comunale per l'Energia" per informazioni e consigli sulle normative, i vantaggi e le pratiche energetiche virtuose. Promuoviamo la riduzione del consumo energetico nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni.
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ACQUA PUBBLICA E RIFIUTI ZERO 11.1 ACQUA BENE COMUNE PROBLEMATICHE: Il nostro territorio dispone di un patrimonio idrico rilevante, eppure, secondo il rapporto di ecosistema urbano di Legambiente la nostra città è al penultimo posto a livello nazionale nei consumi idrici. I dati sono pessimi: si consumano 226,5 litri di acqua per abitante al giorno e si perde un terzo dell’ acqua immessa nella rete. Il servizio idrico non è gestito da un ente di diritto pubblico, ma da una società per azioni, che trae profitto da un bene che non può essere mercificabile, in quanto la sua disponibilità rappresenta un diritto inalienabile e inviolabile della persona. L'acqua è e deve rimanere una risorsa primaria da salvaguardare e utilizzare razionalmente al di fuori da logiche spartitorie e commerciali. AZIONI: Sosterremo la trasformazione di GAIA SpA in Azienda Speciale Consortile nei cui organi di indirizzo includeremo sia i cittadini che i lavoratori del servizio idrico che collaboreranno nella definiz i o n e d e l l e s t ra t e g i e d i i nve s t i m e n t o . L’amministrazione chiederà all'Autorità Idrica Toscana l'eliminazione dei profitti dalle bollette rispettando l'esito del referendum 2011, oggi tradito, e si opporrà alla legge nazionale che li reintroduce sotto il nome di "oneri finanziari". Auspichiamo il superamento delle politiche commerciali e delle logiche di mercato sul bene Acqua per tornare ad un’ azienda che eroghi un servizio essenziale per la comunità. Per questo motivo introdurremo una norma a salvaguardia delle famiglie morose in difficoltà economica che impedisca la sospensione della fornitura.
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dall'utilizzo improprio di risorse pubbliche e la condanna al pagamento di una multa per il mancato raggiungimento della percentuale fissata di raccolta differenziata che a Massa è inferiore al 30% , a fronte di un obiettivo del 65%. Lo spettacolo offerto da cassonetti anti igienici e antiestetici che ostruiscono strade e marciapiedi e la presenza di discariche abusive di materiali di ogni tipo, oltre che pericoloso, come l'amianto, completano lo sconfortante quadro. Occorre attivare una diversa gestione dei rifiuti partendo dalla logica delle 4 R (riduci, riutilizza, recupera, ricicla) e gettando le basi per un futuro più in armonia con l'ambiente. AZIONI: Occorre avviare una politica decisa ed efficace nella gestione dei rifiuti intervenendo complessivamente, dalla raccolta al trattamento attraverso una crescita culturale e civile della cittadinanza che sarà chiamata a partecipare con azioni quotidiane. E’ prevista l’adozione della Strategia Rifiuti Zero con l’ampliamento della raccolta differenziata “porta a porta” a tutto il territorio comunale, dotando di appositi contenitori ogni famiglia e rimuovendo contemporaneamente i cassonetti stradali creando isole ecologiche in ogni quartiere segnalate anche sul portale internet del comune. Saranno promosse campagne informative per conseguire una riduzione del carico di rifiuti procapite, coinvolgendo i cittadini nel controllo e nella salvaguardia del territorio, premiando economicamente coloro che differenziano i rifiuti e penalizzando chi non lo fa.
11.2 RIFIUTI ZERO PROBLEMATICHE: Una delle vergogne della nostra città è la gestione dei rifiuti. Vantiamo il poco edificante primato, nel rapporto stilato da Legambiente nel 2012, dell'ultima posizione nella voce " rifiuti ", in quanto la nostra quota procapite di rifiuti prodotti è la più elevata tra tutti i capoluoghi d'Italia , a cui si aggiunge lo scandalo dei buchi nei bilanci di Cermec e ErreErre, causati
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16 L’impegno per potenziare il riciclo e ridurre il rifiuto avrà un punto qualificante nella realizzazione della riconversione dell’impianto Erre Erre in attività per la selezione e la valorizzazione delle raccolte differenziate secche, l’adeguamento delle strutture CERMEC finalizzato al ‘recupero di materia’ dal rifiuto indifferenziato attraverso processi e dotazioni proprie del trattamento meccanico biologico a freddo dei rifiuti e la gestione del ciclo del multi materiale, attualmente affidato a Revet. L’amministrazione si opporrà alla privatizzazione del nuovo Gestore Unico di Ato (Reti Ambiente SpA) nel rispetto del Referendum 2011 per sostenere l’avvio di un percorso per la trasformazione in Azienda Speciale Consortile di Diritto Pubblico.
12 CULTURA PROBLEMATICHE: Nonostante sul territorio siano presenti molte associazioni, enti, privati cittadini che hanno una sensibilità artistico-culturale, quasi l’intero budget per le manifestazioni culturali estive si è investito per i fuochi d’artificio delle notti bianche. Molti degli splendidi beni artisticoarchitettonici vivono nel degrado o nel perenne restauro. Il dato che colpisce e che passa sotto silenzio è che la cultura genera ricchezza e lavoro. Tutte le statistiche ci dicono che ogni euro investito in cultura ha un ritorno del 130%. Nell’ultimo bilancio comunale si è investito in cultura lo 0,66%. AZIONI: I tre assi strategici su cui sviluppare una politica culturale sono: tutela, salvaguardia e valorizzazione dei nostri beni artisticoarchitettonici, dal Castello Malaspina al Portale del Biduino, dai rifugi antiaerei ai Teatri e molti altri ancora; offrire una programmazione culturale che accresca la sensibilità collettiva della città e lo sviluppo economico in termini di indotto commerciale e promozione del territorio; creare e adeguare spazi nei quali si può produrre cultura, fornendo alle realtà locali esistenti la possibilità di esprimersi e incentivando la contaminazione di nuove forme di espressioni artistiche.
12.1 TEATRO GUGLIELMI Il Teatro deve vivere tutti i giorni. Il Comune può concedere l’utilizzo del Teatro ad uso gratuito se lo ritiene necessario, soprattutto alle compagnie locali o per spettacoli di beneficienza, non costringendo le associazioni a pagare tariffe eccessive per realtà economicamente piccole. Utilizzare le Stanze per laboratori, corsi e stage. Massima trasparenza nei contratti tra il Comune e le cooperative di gestione. Incentivare grandi produzioni teatrali ad allestire spettacoli nel periodo estivo e a debuttare nel nostro teatro.
12.2 TEATRINO DEI SERVI Richiedere certificazione per rendere il Teatrino un cinema comunale. Si creerà quindi un polo multifunzionale, allestendo stagioni di teatro moderno, musicali, danza, cinema. Una programmazione unica per far vivere il Teatrino tutti i giorni e tutto il giorno: presentazioni di libri e mostre di fotografia. Adeguare la struttura e la dotazione del materiale tecnico al fine di dare un servizio all’altezza di un teatro. Corsi di teatro terapia per persone disabili e con problemi di linguaggio.
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12.3 CASA DELLE CULTURE Spazio dove il concetto sarà la massima libertà d’espressione. Gestione affidata a gruppi di giovani under 30 che abbiano come scopo sociale l’integrazione culturale e la contaminazione dei linguaggi. Non un centro sociale ma un centro culturale che lavori in modo partecipato e trasparente: ognuno sarà responsabile della vita del luogo stesso, con obiettivi economici e programmatici precisi. L’amministrazione metterà a disposizione ogni strumento logistico e di reperimento fondi che ha a disposizione istituendovi una Residenza Teatrale, al fine di riqualificare lo stabile che attualmente è solo un casermone freddo e inadeguato. Adeguamento delle sale per dare una sede confortevole per associazioni che ne faranno richiesta: si attuerà una rotazione trasparente, democratica e condivisa.
rata e continua. Creazione di un punto ristoro permanente con prodotti locali che si sposi esteticamente con l’ambiente. Istituzione di un bus navetta, a basso impatto ambientale, con adeguata e visibile cartellonistica. Creazione di percorsi e di iniziative per bambini e attivazione di una sinergia con gli istituti scolastici. Programmazione estiva di qualità.
12.6 VILLA MASSONI Il Comune deve farsi portavoce di tutti i comitati che da anni raccolgono firme per far rivivere questa splendida villa, utilizzando tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione con l’obiettivo della riacquisizione del bene.
12.7 VILLA RINCHIOSTRA
12.4 CINEMA E PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE Il centro storico non può rimanere senza cinema: bisogna attuare ogni strumento affinché ci sia la riapertura di sale cinematografiche, fonti di ricchezza economica e culturale. Il Teatrino dei Servi può solo parzialmente rispondere alla domanda di “cinema in centro” che viene dalla città. Collaborazione con la “Toscana Film Commission” per incentivare le produzioni cinematografiche a girare film nella nostra città, mettendo a disposizione la nostra sensazionale varietà territoriale e le nostre numerose strutture alberghiere.
12.5 CASTELLO MALASPINA Il Castello più bello della zona deve vivere tutto l’anno e deve avere una programmazione struttu-
Adeguamento acustico della Villa per garantire un giusto ambiente per i corsi musicali. Arena cinematografica estiva con programmazione quotidiana e cura degli impianti sportivi nel Parco.
12.8 MASSA PICTA Il restauro di 1 mq di parete graffitata costa circa 450 euro. Con poco sforzo si possono recuperare le risorse per salvare ciò che resta delle facciate decorate della città e che le diedero l’appellativo di Picta (dipinta). Saranno attivati gli strumenti di tutela di questo punto caratterizzante della città.
12.9 BIBLIOTECA Ampliamento delle aule studio, connessione ad internet wi-fi gratuita, ripristino di uno spazio coperto esterno in maniera esteticamente armoniosa col contesto della piazza.
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12.10 MUSEI E TERRITORIO Il palazzo Bourdillon di Piazza Mercurio potrebbe ospitare il Museo storico della città di Massa. Piazza Mercurio diventerà così il punto di riferimento culturale grazie alla biblioteca ampliata, al suddetto museo e al trasferimento del Museo della Resistenza nel rifugio antiaereo di via Bigini. L’Assessorato sarà ricollocato nel Palazzo Bourdillon, adeguatamente restaurato, proprio perché rimanga in contatto, continuo e costante, con queste realtà culturali. Questa storica piazza sarà la base di partenza del percorso che salirà lungo la Piastronata, incontrerà la Chiesa del Carmine riportata al suo giusto decoro, e si concluderà al Castello. Tutto il tragitto sarà promosso anche con biglietto unico, in modo da stimolare il visitatore a fruire dell’intera offerta culturale. Si attiveranno collaborazioni col Museo Diocesa-
no di Arte Sacra e col Museo Etnologico.
12.11 CENTRI CULTURALI PER BAMBINI
Istituire dei centri culturali pomeridiani multidisciplinari per bambini, dove l’obiettivo sia la condivisione del “gioco culturale” senza il condizionamento del ricercare necessariamente una specifica attitudine. Creare dei percorsi che si confrontino sia con le arti tradizionali sia con nuove forme espressive.
12.12 ESTATE MASSESE Non più cento eventi sparpagliati senza logica e senza adeguata programmazione ma individuazione di precisi progetti che abbiano soprattutto una grande qualità, condivisi con gli operatori turistici e le associazioni culturali. Bisogna creare una sinergia con l’offerta culturale della Provincia in modo da non sovrapporre gli eventi.
13 SPORT PROBLEMATICHE: Nel corso degli ultimi decenni le varie amministrazioni hanno rinunciato a programmare una vera politica dello sport delegando questo compito alle società sportive e organizzazioni del settore, perdendo l'occasione di trasformarlo in un bene e un'opportunità per tutti i cittadini. Le strutture sono obsolete o fatiscenti; le iniziative della collettività non trovano nell’amministrazione risposte concrete né tantomeno programmazione. AZIONI: Lo sport deve essere animato dal principio fondamentale della partecipazione e l'inclusione, eliminando criteri come selezione e ricerca spasmodica del successo, specialmente nei bambini. Lo sport è un fondamentale strumento educativo, di espressione, socializzazione, mantenimento e miglioramento della salute in ogni fascia d'età. Lo sport è importante anche per lo sviluppo economico, specialmente in chiave turistica. Il nostro territorio offre molteplici potenzialità geografiche, dal mare alle montagne e un numero consistente di società sportive. Quest'ultime devono essere coinvolte assieme a tutti gli addetti
coinvolti nel settore turistico (balneari, albergatori, ristoratori..) nella stesura e attuazione di un programma di attività indoor e outdoor da offrire ai nostri potenziali turisti.
13.1 CENSIMENTO ASSOCIAZIONI SPORTIVE Censire le numerose associazioni sportive per capirne le esigenze e le problematiche; creare un tavolo permanente dove mettere in rete le numerose proposte di iniziative provenienti da cittadini e associazioni.
13.2 SPORT E SCUOLA Una corretta politica dello sport non deve creare campioni ma garantire a tutti un sistema che permetta di conoscere le varie discipline sportive. Questo sistema farà emergere naturalmente le individualità con maggiori potenzialità sempre nell'ambito di attività inclusive che siano veicolo di valori imprescindibili come amicizia, lealtà e solidarietà. Si creerà una sinergia tra tutte le realtà che si occu-
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19 pano di sport, con l'obiettivo di individuare un progetto a carattere polisportivo, non selettivo. La scuola pubblica sarà la sede naturale dove realizzare questo progetto polisportivo che garantisca a tutti le stesse opportunità di crescita e realizzazione sportiva, libere dalle logiche individualiste del mondo sportivo tradizionale. Incentivare la pratica motoria in tutti i gradi di scuola, ad iniziare dalla materna dove l'attività fisica dovrà avere carattere esclusivamente ludico espressivo, rispettando le tappe dello sviluppo psicofisico dei bambini per l'avviamento allo sport educativo. L'amministrazione deve avvalersi dell'apporto indispensabile delle federazioni e società sportive operanti sul territorio.
13.3 ADEGUAMENTO STRUTTURE PUBBLICHE Censire e adeguare le strutture sportive di competenza comunale rendendole adatte ad una utilità polifunzionale. La gestione dovrà essere democratica, trasparente e condivisa con senso di responsabilità dall'utenza in modo da preservare gli impianti e educare all'esercizio della cittadinanza attiva.
13.4 PALAZZETTO DELLO SPORT Adeguamento tramite Project Financing. Il progetto dovrà garantire: dimensioni delle palestre omologate dalle federazioni sportive per gare indoor di livello internazionale; criteri ecologici di
costruzione e assenza di barriere architettoniche; adeguata capienza di pubblico; accessibilità della struttura alle realtà sportive locali a prezzi conven-
zionati; polifunzionalità d’uso (sportiva, espositiva, di spettacolo, Protezione Civile, ecc); strumenti di coordinamento gestionale tra il soggetto gestore e l’amministrazione comunale. La parte commerciale creerà servizi, attività, posti di lavoro e permetterà il rientro finanziario dell’opera. Dopo un periodo prefissato, la gestione della struttura tornerà comunale, ai sensi di legge. Questo progetto, che non comporta costi per le casse comunali grazie al finanziamento privato, prevede l'assunzione di almeno 20/25 persone per la gestione delle varie attività.
13.5 PISCINA COMUNALE Saranno garantite l’efficienza della struttura, l’accessibilità alla totalità dei soggetti sportivi operanti nel territorio e agevolazioni nella fruizione per le fasce deboli della popolazione.
13.6 SPORT OUTDOOR Collaborazione con realtà sportive sommerse che, in autonomia, si adoperano attrezzando percorsi e strutture su territori demaniali al fine di promuovere la propria disciplina sportiva. Queste associazioni potranno interfacciarsi con l'assessorato allo sport, il quale affiderà loro l'onere della gestione e della manutenzione di questi spazi. Insieme al Comune si faranno promotori di eventi sportivi anche a tema, con possibilità di mostre, eventi promozionali e gare sponsorizzate da vari marchi del settore. Tutto sarà sempre nel rispetto totale dell’ambiente naturale circostante. Sarà favorita la creazione di attività commerciali intorno alle strutture sportive: si istituiranno vari servizi, fonti di indotto lavorativo, come bus navetta, punti ristoro, centri di rivendita sportiva specifica. In questo modo si promuoverà sia la montagna, dove si creeranno le basi per un turismo sportivo sostenibile, diffuso tutto l’anno e l'aeroporto dove, grazie al paracadutismo, si potrà creare un notevole indotto economico per tutta la zona.
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14 SALUTE La gestione della sanità è prerogativa della Regione Toscana (tramite le ASL). Il Comune però può fare molto per il benessere dei cittadini, sia tramite la Conferenza dei Sindaci (le cui decisioni possono influenzare quelle delle ASL), sia tramite azioni dirette in ambiti particolari. Il Movimento 5 stelle ha tra i suoi punti fondamentali il sostegno alla persona. Tale principio si può esplicare in aiuti ai bisognosi per prestazioni sanitarie, nell'incentivazione alla prevenzione, nella corretta informazione per la popolazione tutta e nell'assistenza ai non autosufficienti.
14.1 OSPEDALE PROBLEMATICHE: Il Movimento 5 stelle si è sempre opposto al Nuovo Ospedale Apuano. L'accorpamento degli ospedali di Massa e Carrara mette a rischio il diritto alla salute dei pazienti, in quanto il Nuovo Ospedale Apuano non avrà abba-
seri rischi per la stessa stabilità dell'edificio: la struttura necessita dell' utilizzo continuo di numerose pompe idrovore per evitare il continuo allagamento delle fondamenta. Ciò ha irreversibilmente danneggiato tutta la rete dei canali e dei fossi circostanti, con continui pericoli di allagamenti delle zone limitrofe. La responsabilità di questa scellerata ubicazione ricade principalmente sulle spalle delle precedenti amministrazioni dei comuni di Massa e Carrara. AZIONI: Il Movimento 5 Stelle farà in modo che si indaghi sulle conseguenze che le idrovore del Nuovo Ospedale Apuano hanno sulle zone circostanti in termini di esondazioni ed allagamenti. Sarà fatta luce su tutti gli atti che hanno portato alla costruzione del Nuovo Ospedale Apuano in quel luogo, dall'esproprio dei terreni all'affidamento dell'appalto. I responsabili, tecnici e politici, di questo scempio devono essere individuati e puniti. Il Comune si costituirà parte civile, nei procedimenti che dovessero scaturire dalle indagini, per tutelare gli interessi della comunità.
14.2 CASE DELLA SALUTE
stanza posti letto per sopperire alle necessità dell'intera provincia. il Nuovo Ospedale è stato concepito non per il bene della popolazione ma nella semplice e semplicistica ottica del risparmio immediato. Risparmio che non si è avverato in quanto già adesso c'è un notevole aumento dei costi. Nonostante ciò i pazienti acuti e cronici verranno stabilizzati e rimessi nelle mani dei propri medici e delle proprie famiglie che dovranno sobbarcarsi l'onere delle cure e dell'assistenza in quanto non è stato approntato il sistema di sanità territoriale di supporto che questo modello sanitario richiedeva. L'ospedale è stato costruito su un acquitrino, con
PROBLEMATICHE: La legge Italiana e la natura del Nuovo Ospedale Apuano rendono sempre più necessaria la costruzione di Case della Salute, strutture di cui faranno parte Medici di Medicina Generale, medici specialisti che lavorano all'interno dell'ASL, infermieri e segretarie. In pratica spariranno le attuali sedi ASL per confluire in due strutture centralizzate, una a Massa ed una a Marina di Massa. L'attuale amministrazione ha avallato la volontà dell'ASL di ubicare una Casa Della Salute in Via Carducci, nello spazio attualmente sgombro vicino al Conad. La casa della salute cui farà riferimento Marina di Massa dovrà invece essere ubicata in un edificio nei pressi del Nuovo Ospedale Apuano. AZIONI: Una volta che il Nuovo Ospedale Apuano entrerà in funzione, l'attuale ospedale rimarrà completamente vuoto; vogliamo quindi che venga considerata l'ipotesi di trasferire in questa sede la
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21 Casa della Salute cui farà riferimento Massa, dotandola di un efficiente servizio di navette per evitare problemi di traffico (vedi piano viabilità). Siamo contrari allo smantellamento delle attuali sedi ASL di via Bassa Tambura, delle Villette e di Marina di Massa. La popolazione, in quelle zone, necessita di almeno un punto CUP per le prenotazioni ed un punto prelievo per analisi e monitoraggi, in modo che i pazienti, soprattutto anziani, possano continuare ad effettuare i prelievi analisi in strutture il più vicino possibile alle loro esigenze.
14.3 POLITICHE SANITARIE Promozione di percorsi sponsorizzati e gestiti dal Comune in associazione con MMG e medici specialisti della zona. Percorsi volti alla prevenzione di malattie di varia natura e disabilità tramite sport e corretti stili di vita ed alimentari: Promozione dello sport tra bambini ed adulti anche come mezzo di prevenzione di sindromi dismetaboliche (obesità). Promozione di mini conferenze aperte a tutti i cittadini sull'uso proprio e non abuso di farmaci. Promozione di lezioni di primo soccorso.
14.4 AIUTI ALLA POPOLAZIONE Contributi comunali proporzionali al reddito ISEEP per spese mediche urgenti previa valutazione di commissione apposita (check up, indagini diagnostiche). Tale esigenza deriva dalla lunghezza abnorme delle liste di attesa che purtroppo si sono create a causa della situazione in cui versa l'ASL 01 Toscana. Contributi comunali per l'aiuto nel pagamento ticket riguardo alle prestazioni in regime ASL per singoli e famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico, ma che non rientrino nelle categorie E01. Istituzione della figura di un "facilitatore sanitario" come aiuto per i singoli e per le famiglie, con l'obiettivo di indirizzare gli utenti verso le associazioni di volontariato ed i servizi sanitari che possano aiutarli nelle loro specifiche problematiche. Incentivazione dell'assistenza domiciliare a non autosufficienti ed allettati. Tale assistenza può essere attuata in sinergia tra figure tipo professionali (infermieri, OSS) e personale volontario qualificato.
CASA La casa è un bene imprescindibile per il cittadino. Ognuno deve avere un'abitazione salubre ed un punto saldo cui fare riferimento. Questo è il principio da cui partire per poter creare una buona politica sulla casa. Dovere di un'amministrazione volta al benessere dei cittadini è l'agevolare per quanto possibile la ricerca e l'aiuto sia a persone disagiate sia a giovani coppie che a singoli, che a causa degli eccessivi prezzi di vandita ed affitti delle case, siano costretti a coabitare -quando possibile- con le famiglie di origine senza avere la possibilità di crearsi un nucleo familiare proprio.
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appartamenti o case, in modo che possano usufruire di un tetto e di situazioni igieniche salubri al minor prezzo possibile. Strutture simili sono già presenti sul suolo comunale. Purtroppo le coabitazioni non sono sempre rese facili anche a causa delle situazioni personali dei coabitanti. Si rende necessario a questo scopo redigere una lista di coabitazione, dove poter affiancare a viascuno
15.1 POLITICHE ABITATIVE Servizio di agevolazione nella ricerca di un'abitazione per singoli o famiglie disagiate. Facilitare la coabitazione tra soggetti disagiati in
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22 la/ le persone che più gli/le sono simili. Incentivo allo sblocco del bando per la concessione di case a singoli o famiglie. Utilizzo di parametri ISEEP come criterio per l'assegnazione di case sociali. Trasparenza e pubblicazione on line delle liste per l'assegnazione di case. Tale trasparenza dovrà essere sempre nel rispetto della privacy dei singoli Trasparenza nella concessione di contributi affitto per famiglie e singoli. Repressione del fenomeno dell'affitto "in nero". Controlli e multe. Sgravi fiscali per chi affitta "in chiaro". Incentivazione dell'edilizia sociale (Social
Housing) nella ristrutturazione di complessi destinati alle case per famiglie e singoli appartenenti alla cosìdetta "zona grigia" (singoli, coppie giovani, famiglie monoreddito, cittadini che non sono da considerare "disagiati" ma che, a causa dei prezzi attuali di case ed affitti non possono permettersi un'abitazione). Tali progetti hanno accesso a fondi europei. Incentivazione alla collaborazione all'interno di condomini (cohousing) con l'istituzione di spazi comuni, portierato sociale per pagare bollette e semplificare la spesa per inquilini anziani e non, istallazione impianti fotovoltaici da comprare come GAS. Tali progetti possono avere accesso a fondi europei.
16 ISTRUZIONE PROBLEMATICHE: La Scuola pubblica è da anni diventata il fanalino di coda delle nostre amministrazioni. Sempre più soggetta a tagli, a riduzioni, a vessazioni di ogni tipo si è ridotta ad elemosinare dalle famiglie in alcuni casi perfino i materiali per le normali attività educative. Questa situazione è grave, evidentemente grave, e deve cambiare. La Scuola è il luogo dove i bambini e i ragazzi imparano un modello di società e di vivere comune che non può e non deve essere solo lo specchio di disa-
gi, difficoltà e carenze. AZIONI: L’amministrazione ha l’obiettivo di arrivare a conoscere i bisogni dell’Istituzione Scuola sul territorio e sopperire alle mancanze rilevate. Investire sulla Scuola significa investire su noi stessi e sul futuro. Puntiamo ad un miglioramento dei servizi mensa, dei trasporti, delle attività pomeridiane e delle strutture stesse che ospitano i futuri cittadini, anzi, i cittadini più piccoli.
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16.1 PROMOZIONE DEL VALORE DELL'APPRENDIMENTO Creare un progetto mirato a coinvolgere l’Istituzione scuola, il mondo dei genitori e il mondo dei ragazzi, per verificare necessità, bisogni e reali possibilità. Creazione di progetti mirati all’integrazione culturale. Implemento della diffusione della lavagna interattiva multimediale (LIM) e formazione del personale per il suo utilizzo. Promuovere la diffusione del progetto comenius nell’ambito del più ampio progetto di LifeLong Learning Programme (LLP) Incentivare la pratica di attività motoria in tutti i gradi di scuola, rispettando le tappe dello sviluppo psicofisico dei bambini per l'avviamento allo sport educativo per la creazione di una base motoria più ampia possibile, evitando specializzazioni precoci.
16.2 SPAZI ED EDIFICI SCOLASTICI Censimento delle strutture e rilevamento dello stato delle cose per verificare le necessità e le risorse disponibili: priorità assoluta sarà la sicurezza degli edifici e l'eliminazione delle barriere archi-
tettoniche. Recupero di strutture e di edifici scolastici che possono essere adibiti a laboratori o a spazi di studio/progetto per studenti, ragazzi e bambini. Recupero aree verdi per la creazione di spazi gioco e da adibire ad attività legate al rispetto della natura e dell’ambiente (corsi di ecologia). Adibire spazi per lo sport.
16.3 MENSA E TRASPORTO Valutare la provenienza del cibo utilizzato dalle mense e promuovere la fornitura del cibo da parte di aziende biologiche e a km 0 e gruppi d’acquisto intrascolastici. Rivalutare il costo del ticket mensa ed introdurre criteri di trasparenza assoluta sui costi effettivi degli alimenti acquistati. Acqua locale o depurata del rubinetto. No distributori automatici di junk food (merendine, coca cola ecc). Creazione, ove possibile, di orti scolastici per favorire l'autoproduzione e il consumo nelle mense. Valutare i percorsi degli scuolabus e migliorare le tratte di percorrenza
LAVORI PUBBLICI E INNOVAZIONE E' nostra intenzione portare la massima trasparenza nell'assegnazione degli appalti e consentire un monitoraggio globale di essi sino alla certificazione di buona esecuzione del lavoro verificata da un tecnico comunale. Vi sarà un criterio di rotazione e di predilezione della provenienza locale per la scelta delle ditte, . Verrà potenziato l'organico degli operai comunali al fine di ridurre le esternalizzazioni di semplici lavori di manutenzione, anche stradale, nell'ottica della prevenzione e riduzione del contenzioso legale comunale dovuto a cause di risarcimento danni, che attualmente impegnano circa il 50% delle cause comunali. Sulle opere di impatto rilevante e irreversibile per la città vi sarà una condivisione con la cittadinanza, che verrà consultata.
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Attraverso una diversa gestione della liquidità della cassa comunale verranno effettuati i pagamenti a ditte e fornitori che già hanno consegnato i lavori. 17.1 UFFICIO LEGALE verrà riorganizzato l'ufficio legale invertendo la consuetudine dell'affidamento a legali esterni delle cause, riducendole al minimo strettamente necessario. Per questi casi verrà introdotto l'obbligo di presentazione di preventivo, un principio di rotazione e di trasparenza per le fasi di transazione. Verrà tentata una fase di conciliazione extra-giudiziaria per evitare l'accensione di nuove cause e favorire l'estinzione di cause di servizio che prevedano un'alta probabilità di soccombenza del Comune.
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24 Fi) e verrà promossa l'implementazione di una rete senza fili e di libero accesso (Rete Mesh), tramite la diretta cooperazione fra cittadini. L'amministrazione coopererà in progetti di innovazione proposti da altri enti ed amministrazioni e, a sua volta, ne promuoverà di nuovi.
17.3 SICUREZZA E QUALITA' URBANA
17.2 INNOVAZIONE E CONNETTIVITA' Avvio di un percorso per il riconoscimento ai cittadini del diritto di accesso alla Rete e di Cittadinanza Digitale. In quest'ottica saranno potenziati i punti di accesso pubblici (Hot Spot Wi-
L'obiettivo è la rimozione delle cause di degrado, sia nel Centro che nelle periferie, agendo anche sulla riqualificazione e la vivibilità delle zone: è dimostrato che un luogo accogliente, pulito e decoroso è più vissuto dalla comunità e quindi meno soggetto a fenomeni di degrado. Verranno promosse iniziative, a livello di comunità locali, atte a consolidare il tessuto sociale e l'attaccamento al territorio.
18 SOSTEGNO AL REDDITO E SOLIDARIETA’ 18.1 BANCA DEL TEMPO, GRUPPI DI ACQUISTO, ORTI SOCIALI Il sostegno al reddito delle famiglie può essere effettuato in forma diffusa con strumenti che esulano dagli schemi classici e che hanno l'effetto benefico di ricreare anche quello spirito di comunità, che di per se, garantisce un ulteriore aiuto fondamentale e dimenticato. La nostra idea di reintegrare le comunità di quartiere facendole partecipare attivamente alla vita politica della città, si integra con il creare le condizioni per la formazione di gruppi di acquisto (per rendere conveniente gli acquisti più disparati quali inter-
net, prodotti alimentari a km zero, energia, assicurazioni, pensioni integrative, pannelli solari, ecc), banche del tempo (per lo scambio gratuito di beni, materiali e immateriali, e servizi) e terreni pubblici dedicati alla coltivazione orticola.
18.2 MONETA COMPLEMENTARE In attesa di poter lavorare a livello regionale ad una vera e propria valuta per la moneta complementare, che ha lo scopo di agevolare le attività locali, conservare il valore in zona e sostenere il reddito, pensiamo di aderire al circuito SCEC che rappresenta una realtà consolidata da anni su tutto il territorio nazionale.
CONCLUSIONI Per quanto non espressamente trattato nel presente programma l’azione amministrativa dei nostri consiglieri eletti sarà vincolata alla nostra idea di sviluppo rispettando i seguenti principi: - rispetto e salvaguardia dei diritti fondamentali e della dignità dei cittadini, - rispetto e salvaguardia dell’ecosistema in tutte le sue forme, - rispetto e salvaguardia della legalità, - rispetto e salvaguardia del risparmio economico e di risorse.
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INDICE PROGRAMMA INSIEME
1
TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
1
BILANCIO, ORGANIZZAZIONE E PARTECIPATE
2
POLITICHE FISCALI E FINANZIARIE
3
ATTIVITÀ ECONOMICHE
4
TURISMO
6
URBANISTICA ED EDILIZIA
7
MOBILITA’ SOSTENIBILE
8
POLITICHE SOCIALI
9
TERRITORIO
10
ACQUA PUBBLICA E RIFIUTI ZERO
11
CULTURA
12
SPORT
13
SALUTE
14
CASA
15
ISTRUZIONE
16
LAVORI PUBBLICI E INNOVAZIONE
17
SOSTEGNO AL REDDITO E SOLIDARIETA’
18
CONCLUSIONI
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