IL LIBELLO DELLE MIE EMOZIONI
Sara Billi 3^A A.S. 2017 - 2018
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PREFAZIONE Il mio percorso parte dalle poesie che ho scritto durante il triennio della scuola secondaria di primo grado. In questo periodo ho scoperto, grazie alla mia professoressa di lettere, quanto la poesia possa essere, come affermava Montale, un mezzo di sfogo, una confessione. Mi ha permesso di esprimere sensazioni, sentimenti, stati d'animo che ho vissuto in questi anni.
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Attraverso la poesia è possibile condividere tali sentimenti con il lettore creando una sorta di empatia. Ho scelto come titolo del mio percorso il ‘‘Libello delle mie emozioni’’ richiamando il Liber di Catullo, una raccolta di poesie. Ciascuna poesia mi ha richiamato un argomento delle varie materie scolastiche, invece in musica ho composto un testo in italiano per la canzone ‘‘Des ronds dans l’eau’’ di Françoise Hardy.
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CAPITOLO PRIMO L’incontro con la donna-angelodella poesia di Eugenio Montale ‘‘Ti libero la fronte dai ghiaccioli’’, offre all’uomo l’incredibile occasione di sconvolgere la sua intera esistenza.
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L’ INCONTRO L’ attesa non era stata vana. finalmente l’uno al cospetto dell’altro in un incontro di anime e di sguardi. Eri perfetta, angelica. Due folgori i tuoi occhi, mi scrutavano nel profondo e subito furono rapiti dal mio essere. Un caldo fiume ci inondò e sciolse la miriade di ghiaccioli che puntellavano il mio cuore e adornavano il tuo capo.
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DA ‘‘LE OCCASIONI’’ TI LIBERO LA FRONTE Ti libero la fronte dai ghiaccioli che raccogliesti traversando l’alte nebulose; hai le penne lacerate dai cicloni, ti desti a soprassalti. Mezzodì: allunga nel riquadro il nespolo l’ombra nera, s’ostina in cielo un sole freddoloso; e l’altre ombre che scantonano nel vicolo non sanno che sei qui.
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Ti libero la fronte dai ghiaccioliè il XII mottetto della Raccolta „„Le Occasioni‟‟, dedicata ad una donna di nome Clizia. Si tratta di un nome fittizio dietro cui si nasconde Irma Brandeis. La donna assume caratteristiche angeliche tipiche dello stilnovismo dantesco. Mentre però nella concezione dantesca,essa apparteneva ad una realtà metafisica, anello di congiunzione tra uomo e Dio, nel Motetto appare più umana (hai le penne lacerate/dai cicloni, ti desti a soprassalti). Clizia, giunge volando attraverso gli strati più alti e più freddi del cielo, come un angelo, per portare il suo messaggio salvifico.È mezzogiorno e dalla finestra si vede l‟ombra scura di un nespolo, mentre alcuni uomini svoltano all‟angolo del vicolo, ignorando la sua presenza salvifica. Il poeta contrappone ad un mondo di „fuori‟, agitato da forze cieche e minacciose, l‟intimità di un mondo di „dentro‟. A queste due dimensioni spaziali si aggiunge quella da cui proviene la donnaangelo,inaccessibile agli uomini e di cui soltanto il poeta ha notizia. 7
CAPITOLO SECONDO L’immigrazione ha creato nel nostro Paese una societĂ multietnica e multireligiosa. Ăˆ necessario pertanto conoscere i motivi che spingono tante persone ad abbandonare i loro paesi di origine e soprattutto conoscere i loro usi, costumi per favorire la loro integrazione e superare paure e diffidenza.
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1°PREMIO AL CONCORSO ‘‘VIAGGI DI VERSI’’.ANNO SCOLASTICO 2014-2015
IL TEMPO DI AMARE Ho teso il tuo orecchio e il tuo grido ho ascoltato. Non ho chiesto il tuo nome O da dove fossi scappato, e neppure quale Dio, durante il viaggio, tu avessi invocato. La mia acqua ed il mio pane Con te ho condiviso e tu mi hai ripagato Con il tuo dolce sorriso. È questa la gioia di vivere: trovare il tempo di amare L’ amore apre il cuore. E come il sole schiude i petali di fiori Riempendo il mondo di dolci colori, Si aprano le nostre mani Per accogliere quelle dei fratelli lontani.
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UN AMORE DIVERSO Eri solo tra gente sconosciuta, tra odio e diffidenza. I tuoi occhi hanno parlato al mio cuore. E così il nostro viaggio è iniziato. Lontani da chi ti considera diverso, un passo dopo l’altro, la strada sempre in salita, strette le nostre mani, bianca l’una, l’altra nera, senza mollare mai la presa. Diversi per mille aspetti ma identico l’amore. Tieni fermo il cuore e le mani salde; non mollare la presa sulle mie braccia stanche. 10
ascoltate la poesia: cliccate sull‟immagine
Un amore diverso: cliccate sullâ€&#x;immagine
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L’ EMIGRAZIONE DALL’ ITALIA Dalla fine dell'800 in poi, milioni di italiani per la maggior parte contadini, presero la nave per andare negli Stati Uniti d'America, oppure in altri paesi in via di sviluppo e bisognosi di manodopera, come l’America latina (Argentina, Venezuela, Brasile ecc..), il Canada e l’Australia. Partirono principalmente dai porti di Genova, Napoli e Palermo. Lo scoppio della prima guerra mondiale, interruppe il movimento migratorio durante il conflitto, ma il flusso verso le terre straniere riprese subito dopo la fine.
Dal 1931 ci fu un secondo arresto, dovuto prima di tutto agli Stati Uniti d'America, che limitarono il numero di emigranti ammessi e poi anche dal nostro governo che frenò l'emigrazione all'estero in quel periodo. Durante il secondo conflitto mondiale, l'arresto del flusso migratorio fu ancora più cospicuo, poiché l'Italia era considerata un nemico politico da combattere. La seconda ondata di emigrazione, ci futra il 1946 e il 1971.
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C'era chi partiva solo, chi portava con sé un famigliare (o tutta la famiglia) e chi salpava con altri paesani, comunque, durante il viaggio, gli italiani si raggruppavano. Solo muovendosi in gruppo, abitando in gruppo nello stesso quartiere, si poteva superare quel senso di solitudine e di smarrimento che gravava su ognuno di loro in quel paese così lontano e così diverso, di cui non conoscevano neppure la lingua.
I controlli sugli emigranti iniziavano dalle città di partenza. Erano necessari alcuni giorni per poter effettuare tutte le visite mediche ai passeggeri prima di salpare dal porto. Inoltre veniva fatta una precisa distinzione tra l'italiano del nord e l’italiano del sud. La discriminazione dunque, si imbarcava con loro e non li abbandonava neppure a terra, dove i datori di lavoro, preferivano un italiano del nord piuttosto che un meridionale.L'attraversamento dell'oceano, partendo dall'Italia, durava dai 12 ai 13 giorni.
Si lasciava l'Italia per cercare un'esistenza migliore, abbandonando il proprio paese, ma conservando nei ricordi le proprie tradizioni, la propria cultura e la propria lingua, Era una vita dura quella degli emigranti, poiché la fatica non era giustamente retribuita, tuttavia, molti rimasero lì, prendendo la residenza del paese di cui erano ospiti, facendosi raggiungere dal resto della famiglia, che prima di partire era costretta a vendersi tutto.
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CAPITOLO TERZO Bauci, nel libro ‘‘Le Città Invisibili’’ di Italo Calvino è descritta dall’ autore come una città circondata da un bosco così fitto da somigliare alla Foresta Amazzonica.
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BAUCI Invisibile agli occhi di qualsiasi viandante, tra le nubi si innalza, leggera, fluttuante. Esili trampoli e fili la sostengono, mentre con scalette gli abitanti la raggiungono. Niente della città il suolo può toccare, . ma tutto il necessario lì si può trovare. Restare lassù per ciascun abitante È di certo un desiderio costante. Il suolo raramente scendono a toccare, forse perché la Terra non riescono ad amare. O forse il rischio di poterla contaminare lì fa spesso indugiare.Eppure di lassù continuano a contemplare tutte le bellezze che la Terra sa donare.
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LA FORESTAAMAZZONICA Polmone verde della Terra con i suoi 6249 km. Il clima è caldo tutto l' anno con piogge durante il periodo invernale.
Occupa la metà del sud America, copre il bacino del Rio delle Amazzoni.
Fauna: Flora: 18.000 specie di piante
250 specie di mammiferi 2 milioni di pesci
1 milione di uccelli
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I primi abitanti furono gli Indios. Oggi ci sono 587 comunità indigene
CAPITOLO QUARTO Taranto, città ricca di fascino e storia purtroppo è interessata dal problema dell’’inquinamento.
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TARANTO MIA Nell'attimo in cui il sole bacia l'orizzonte, ti contemplo, mentre ti specchi nelle tue acque rossastre. Una miriade i tuoi vicoli, intricati come le reti che i pescatori, appena rientrati, si apprestano a svuotare. Respiro il tuo profumo, il profumo del mare, e chiudo gli occhi, affinchĂŠ il mio sguardo non sia offuscato dal nero fumo delle ciminiere. Immagino la tua bellezza quando, culla della Magna Grecia, rivestita di fasto e di splendore, sulla Terra non avevi eguali. Taranto mia, libera i tuoi occhi dalla scura coltre e lasciati ancora ammirare, custode della storia e del tuo splendido mare.
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I VELENI DI TARANTO metalli pesanti: nikel, rame, piombo zinco, platino.
PM10 e PM2,5 (PARTICULATE MATTER O MATERIA PARTICOLATA).
I veleni di Taranto sono:
Gas (NO2, SO2)
idrocarburi policicici aromatici (IPA)
Ăˆ legato sopratutto alle emissioni del gruppo siderurgico Ilva
Benzene
Diossina
Piano di bonifica del 2014
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Identifica le cause, le rimuove e rigenera i luoghi inquinati
CAPITOLO QUINTO Leonia, nel libro ‘‘Le Città Invisibili’’ di Italo Calvino è descritta dall’ autore come la città dei rifiuti.
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LA CITTÀ DEI RIFIUTI Vivo in una città dove lo spreco è la normalità. Tutto ciò che è del giorno prima viene imbustato, e poi,senza ripensamenti viene gettato. Non capisco perché si debba buttare quello che non ha avuto il tempo di invecchiare. Nessun oggetto possiamo salvare, anche se un ricordo ci può evocare. Fuori dalla città, i rifiuti sono accatastati, e così da mille forme, colori, odori siamo circondati. Non c'è tempo di aggiustare, non c'è la volontà di recuperare; tutto diventa obsoleto e, per questo, va sostituito. Così, tra qualche anno,la massa di rifiuti ci sommergerà 21 e il mondo un'immensa discarica
IL TERMOVALORIZZATORE Ăˆ un impianto che brucia i rifiuti per produrre energia.
Nel forno i rifiuti vengono bruciati a 100° C. Il calore prodotto scalda l' acqua della caldaia posta a valle
Il vapore prodotto aziona una turbina che trasforma l' energia termica in energia elettrica
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Le ceneri e polveri prodotte vengono smaltite in discariche per rifiuti speciali.
CAPITOLO SESTO Come ne‘‘Il Ritratto di Dorian Gray’’ di Oscar Wilde, lo specchio può rivelarci l’immagine più profonda di noi stessi che spesso non riusciamo ad accettare.
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RIFLESSO DI ME Osservo nello specchio il mio riflesso, quell’ immagine mi appare sconosciuta, è mutata nello scorrere del tempo, cerco nel ricordo il mio rifugio. Questo tempo sul volto i suoi segni, mi ha lasciato, più profondi quelli dentro mi hanno segnato,tante le maschere dietro cui mi son nascosto, ma nei miei occhi brillava la mia essenza,la mia anima,scrigno di quello che io sono.
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REFLECTION OF ME I look at my reflection in the mirror, that image appears to me unknown, has changed in the passage of time, I look for my refuge in memory. This time on the face his signs, he left me, the deeper ones inside have marked me, many masks behind which I am hidden, but in my eyes my essence shone, my soul, casket of what I am.
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Reflection of me: cliccate sullâ€&#x;immagine
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THE PICTURE OF DORIAN GRAY Born on October 16, 1854 in Dublin, author, playwright and poet Oscar Wilde was a popular literary figure in late Victorian England, known for his brilliant wit, flamboyant style and infamous imprisonment for homosexuality.AFTER graduating from Oxford University, he became a poet, art critic and novelist. In 1891, he published The Picture of Dorian Gray, his only novel which was considered immoral by Victorian critics, butit is now considered one of his most notable works. Unconventional in his writing and life, Wildeâ€&#x;s affair with a young man led to his arrest in 1895. He was imprisoned for two years and died in poverty three years after his release at the age of 46.
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SUMMARY Dorian Gray is a very handsome young man living in London. His artist friend, Basil Hallward, is obsessed with his beauty and paints a perfect portrait of him. Dorian sees the finished painting and wishes that the picture would grow old and ugly instead of him –and he could always be as young as his image in the picture.He gives up his soul to achieve this wish. Dorian falls in love with the acting of an actress, Sibyl Vane. She loves him back, but being in love makes her act badly. He rejects her, and she commits suicide. After this, Dorian notices that his painting is beginning to show a corrupted man while he remains unchanged physically. Over eighteen years, Dorian becomes more and more evil, but looks the same as always, while his painting has become ugly. One evening he meets Basil who discovers his secret so he kills him. Dorian decides to destroy the painting. He tries to kill the man in the portrait but kills himself. The painting is just like it was when it was painted, and Dorian islying stabbed on the floor, looking like an old, ugly man.
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CAPITOLO SETTIMO L’amore eterno, un tema caro al poeta Jacques Prevèrt, è un sentimento sofferto ma sempre ricercato, capace di dare sollievo ai nostri affanni.
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ETERNO AMORE Mentre il tempo fugge e ci travolge, segna i nostri volti e i ricordi vela di malinconia, tu sei sempre accanto a me. Nei tuoi occhi lo stesso amore che ha guidato i nostri passi sui sentieri della vita. Legata a te, ma libera di correre nel vento degli anni, trovo sempre le tue spalle a sollievo dei miei affanni.
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AMOUR ÉTERNEL Alors que le temps file et nous renverse, il marque nos visages et il voile nos souvenirs de mélancolie, tu es toujours à côté de moi. Le même amour dans tes yeux qui a guidé nos pas sur les chemins de la vie. Reliée à toi, mais libre de courir dans le vent des années, Je trouve toujours tes épaules pour soulager mes ennuis.
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Amour Eternel: cliccate sullâ€&#x;immagine
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COMMENTAIRE A CET AMOUR DI JACQUES PREVERT Le poème de Jacques Prèvert„‟Cet Amour‟‟ a appartient à la collection „‟Paroles‟‟. La poesie, qui décrit, descend le sentiment amoureux est comme une prière. Enfait, le poème se termine par „‟etsauvez-nous‟‟. Danscepoeme, l‟ amour est considéré comme une force supérieure, union et une fracture entre les peoples. Le poète utilize des similitudes et des adjective puordécrirece sentiment. L‟ amour est violent, tendre, fragile, désespéré, joyeux, souffert, imploré, trahi, toujours desire. Il est libre comme les oiseaux. Le style linéaire et fonctionnel de la langue est compréhensible à tous. La langue française donne du rythme, de la musicalité et de l‟ élégance à la poésie. Ce textem‟a frappe parce que le poète a décrit dans une seule poème ce que c‟estl‟amour: 33
Violent parcequ‟ilestsoudainement arrive; Fragile parcequ‟ ilterendedéfundu; Tendre à devenirdoux et fragile; Désespéréparcequ‟ilestpassionné et tu ne veu pas le perdre. Et voici comment aimer est beaucoup plus simple, mais vous perdez toutes vos émotions qui rassentent liées à ce sentiment.
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CAPITOLO OTTAVO La natura,come ci mostrano idipinti di Claude Monet,ci offre colori e sfumature che spetta a noi cogliere.
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L’ARMONIA DELLA NATURA Lo spettacolo della natura, con i miei occhi ho contemplato, i suoi dolci suoni e profumi mi hanno allietato. Mentre il sole caldo Il viso mi baciava, una fresca brezza dolcemente mi accarezzava. Gli uccellini cinguettavano Una dolce melodia, mentre volteggiando volavano via. La natura sa davvero incantare, se disponiamo il nostro cuore ad ascoltare. Siamo avvolti dal suo abbraccio caloroso, 36
eppure il nostro comportamento è spesso vergognoso. Continuiamo l’aria ad inquinare, ed il terreno, con ogni tipo di veleno, a danneggiare. Ora basta! Non possiamo più rimandare, perché la natura dobbiamo salvare. Non più parole, slogan, convegni: bisogna che ciascuno di noi s’ impegni.
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IL GIARDINO DELL’ARTISTA A GIVERNY È un dipinto di Monet, pittore impressionista vissuto dal 1840 al 1926. Monet si trasferisce con la sua famiglia a Giverny, località della Normandia, nel 1883. È in questo piccolo villaggio che trova una grande casa rosa circondata da moltissimo spazio verde che nel 1890 decide di acquistare. L‟intento di Monet era quello di creare un giardino ricco di piante colorate e fiori profumati da dipingere su tela utilizzando la tecnica “enplein air”, ovvero “dipingere all‟aria aperta”. L‟obiettivo di questo metodo pittorico era quello di cogliere la vera essenza delle cose e i vari effetti generati dalla luce su ogni particolare. Desidera, quindi, catturare l‟attimo fuggente così come faceva la fotografia. Riorganizza, quindi, completamente il giardino fiorito che già esisteva, divertendosi molto a circondare la casa di fiori, dando particolare
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spazio ai suoi preferiti, quelli blu e violetti; per questo pianta molti iris nelle aiuole. Al momento della fioritura, Monet li dipingeva con decise e spesse pennellate di puro pigmento. Nel dipinto sono raffigurate file di iris, che sembrano quasi assumere le sembianze di fiori di lillà, viste da una prospettiva diagonale. Sopra questi ultimi si stagliano degli alberi che permettono alla luce di cambiare il tono di sfumatura dei fiori. Infatti Monet adopera un ampio spettro di colori e, come per le sue ninfee, anche qui utilizza colori dai toni tenui che vanno dal viola al rosa e in alcuni punti anche blu. Al di là degli alberi possiamo notare anche uno scorcio della casa di Monet. Il giardino, attraverso il quale si snodano piccoli sentieri e dove il sole fa capolino tra le fronde degli alberi più alti, trasmette senso di tranquillità e serenità; sembra essere un posto adatto per riflettere e meditare. Attualmente il giardino si trova esposto pressoil Musée d’Orsay a Parigi, in Francia. 39
CAPITOLO NONO Il cuore ci indirizza lungo il cammino della vita come una bussola, strumento fondamentalenell’Orienteering.
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LA BUSSOLA DELLA VITA Quando ormai è tutto confuso e ti perdi tra i sentieri della vita, ascolta il tuo cuore. Come bussola perfetta, ti indirizzerà lungo il viaggio, e, seguendo le lanterne che segnano il cammino, riuscirai ad andar lontano in quel posto del mondo che sarà solo il tuo.
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ORIENTEERING L‟Orienteering è uno sport nato in Scandinavia a fine Ottocento come forma di esercitazione militare. Quando la Germania nazista, durante la Seconda guerra mondiale, occupò la Norvegia, Adolf Hitler proibì la pratica dell‟orienteering, perché gli atleti norvegesi, con la loro dettagliata conoscenza del territorio, erano di grande aiuto per i gruppi della Resistenza. Nel 1996, per svincolare l‟orienteering dall‟idea di „„sport dei boschi‟‟, nacque il Park World Tour, un circuito di gare da svolgersi sul territorio delle città. I grandi orientisti hanno quindi gareggiato in famose città europee come Stoccolma, Budapest, Oslo; in Italia si sono tenute gara ad Assisi e Venezia. Il Campionato Mondiale di questo sport fino al 2003 si è svolto due volte l‟anno, mentre attualmente ha cadenza annuale. Dal 2005 viene organizzato i Mediterranean Open Championship,un circuito itinerante a tappe che prevede gare di orienteering nel bosco. 42
CHE COS’ È La parola Orienteering significa orientamento, ossia “trovare la posizione”. Deriva dal latino oriensossia Est, che è il punto dove sorge il sole. È uno sport che si può praticare individualmente o in squadra e consiste in una competizione su un territorio naturale nel quale si corre seguendo un percorso libero. Comporta l‟uso di una mappa topografica con scala ben dettagliata del territorio con curve di livello, la carta deve essere sempre orientata verso il nord geografico, per determinare il nord si usa una bussola, che sfruttando il campo magnetico terrestre, indica sempre il nord. Quando il corridore giunge agli obiettivi intermedi, trova i controllori di gara che verificano che tutti i punti di blocco siano stati visitati nell‟ordine previsto. Per marcare il loro cartellino di gara viene usata una punzonatrice, che nelle gare più importanti è sostituita da un chip. La scelta del percorso più breve e la capacità di individuare le zone di un territorio sono gli 43
obbiettivi dell‟Orienteering, dove vince il concorrente (o la squadra a staffetta), che arriva primo a toccare tutti i punti dell‟intero percorso. Ci sono diversi tipi di Orienteering: corsa orientamento; mountain bike orientamento; sci orientamento; orientamento di precisone, nel quale il punteggio finale dipende dal numero di lanterne di cui si è riconosciuta correttamente la posizione. L‟ orienteering è uno sport che permette di trascorre la giornata all‟aria aperta e di immergersi nella natura.
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CAPITOLO DECIMO Sulle note della canzone ‘‘Desrondsdans l ‘eau’’ ho composto delle rime sulla fragilità e le paure dell’adolescenza.
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RIFLESSI SULL’ACQUA Sono qui ora che, il silenzio non c’è, guardo il mare da qui le sue onde svanir e si portano via la mia malinconia, la paura che è in me, nel profondo perché: son confusa lo sai, ogni giorno di più, il domani chissà che mi riserverà. Mi ricolmi di te, riempi il vuoto che c’è, il tuo moto mi dà tanta serenità. Ora devo sopir i miei dubbi e capir e devo trovar 46
quale strada è la mia. Mi specchio in te, e vedo svanir quell’immagine mia di un’età che va via. Sono pronta perciò ora portati via i dubbi che ho la mia malinconia, si allontanano già, sulle onde con te, i riflessi sull’acqua, li vedo svanir, li vedo svanir.
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DES RONDS DANS L'EAU Tu commença ta vie tout au bord d'un ruisseau tu vécus de ces bruits qui courent dans les roseaux qui montent des chemins que filtrent les taillis les ailes du moulin les cloches de midi soulignant d'un sourire la chanson d'un oiseau tu prenais des plaisirs à faire des ronds dans l'eau aujourd'hui tu ballottes dans des eaux moins tranquilles tu t'acharnes et tu flottes mais l'amour, où est-il ? l'ambition a des lois l'ambition est un culte 48
tu voudrais que ta voix domine le tumulte tu voudrais que l'on t'aime un peu comme un héros mais qui saurait quand même faire des ronds dans l'eau s'il y a tous ces témoins que tu veux dans ton dos dis-toi qu'ils pourraient bien devant tes ronds dans l'eau te prendre pour l'idiot l'idiot de ton village qui lui est resté là pour faire des ronds dans l'eau pour faire des ronds dans l'eau.
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La canzone „„Desrondsdans l‟eau‟‟ descrive una persona che nonostante il passare del tempo e il sopraggiungere dell‟età adultaè rimasta un sognatore. La maturità e le battaglie della vita portano spesso la fine delle illusioni, mentre il protagonista continua a sognare e a fare cerchi nell‟ acqua. Questo comportalo scetticismo della società che non lo capisce e lo prende per un tipo poco normale.
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