Sara de matteis Architecture Portfolio2016

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Evaluation Quality Environmental Community

Public Use

Landscape Historic City Space

Space within Urban planning City Development

Model Regeneration Stakeholders Software

Architects Project BIM Social

Innovation Performance

Graphics Street Susteinable Design

Architecture

Portfolio Sara De Matteis 2016


CV


SARA DE MATTEIS Personal Date

Born on 12/06/1990 at Nardò (Italy) Address

Via Umbria 23, Galatina (LE), Italy Phone number

3899698809 E-mail

saradematteis@outlook.it


EDUCATIONAL BACKGROUND 01/2014 - 02/2016 Politecnico di Torino Laurea in Architettura costruzione e città 107/110 con pubblicazione su internet - Torino Tesi: “Ri-centro. Valutazione di scenari di riqualificazione urbana per il centro storico di Trieste attraverso l’Analisi Multicriteri” Relatori: Marta Bottero, Mauro Berta, Valentina Ferretti. 18/12/2013 Politecnico di Torino Conseguimento dell’abilitazione prevista dall’art.98 comma 4 del D.Lgs. 81/2008 relativa alla sicurezza nei cantieri 09/2009 - 12/2013 Politecnico di Torino Laurea in Scienze Dell’Architettura 93/110 Tesi: “L’architettura della scala in alcuni palazzi Leccesi di età moderna” Relatore: Edoardo Piccoli. 06/2009 Liceo Scientifico “A. Vallone”, Galatina (LE)

EXPERIENCE 09/2014 - 04/2015 Assistente di laboratorio Lavoro part time per il Politecnico di Torino Settore universitario

WORKSHOP / SEMINARI 14-15 Aprile 2016 Seminario organizzato da Siev (società italiana di estimo e valutazione). “L’influenza sui percorsi valutativi dell’enciclica “Laudato si”. Le aree urbane tra conflitto e solidarietà, tra degrado e rigenerazione, tra esclusione e partecipazione”. Locandina: https://web.uniroma1.it/dip_diap/sites/default/files/allegati_notizie/160414_LaudatoSi.pdf Programma: https://web.uniroma1.it/dip_diap/sites/default/files/allegati_notizie/160414_LaudatoSiProgramma.pdf -Intervento nell’ambito della sessione “Valori e paradigmi dell’ecologia umana” -Paper presentato: “Valutazione di scenari di rigenerazione urbana per il centro storico di Trieste attraverso l’Analisi Multicriteri” di Mauro Crescenzo, Sara De Matteis, Marta Bottero, Mauro Berta, Valentina Ferretti 04/2014 - 07/2015 Politecnico di Torino - Spazio urbano Fossano (https://spaziourbanofossano.wordpress.com/ ) Workshop “Progettare spazi pubblici innovativi: un processo di rigenerazione urbana partecipata” Organizzato da Dinamicittà https://www.facebook.com/wsdinamicitta/photos/pcb.1034993043186487/1041199965899128/?type=3


PUBBLICAZIONI 02/2016 Master thesis.

Link. http://www.architesi.polito.it/dettaglio_tesi.asp?id_tesi=34785

04/2016 “Valutazione di scenari di rigenerazione urbana per il centro storico di Trieste attraverso l’Analisi Multicriteri” di Mauro Crescenzo, Sara De Matteis, (in fase di pubblicazione) Marta Bottero, Mauro Berta, Valentina Ferretti. Pubblicazione del paper in un volume (casa editrice Springer) indicizzato nel database Scopus che racchiude gli interventi nell’ambito del seminario Siev: “L’influenza sui percorsi valutativi dell’enciclica “Laudato si”. Le aree urbane tra conflitto e solidarietà, tra degrado e rigenerazione, tra esclusione e partecipazione”

LANGUAGE Italiano lingua madre Inglese IELTS (International English Language Testing System) - Dicembre 2015, punteggio: 5.5

TECNICAL SKILLS

SOFT SKILLS

INTEREST Architecture Books Cooking Family e Friends New challenge Photography

PRIVACY Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”


Contents

01

02

2016

2016

2015

2014

Valutare le Trasformazioni urbane

PotenzialitĂ di un Software Bim

Rigenerazione urbana partecipata

Interventi pubblici nel parco fluviale del Po

03

04


05

06

07

08

2013

2012

2012

2011

Passerella pedonale sul Bormida

Progetto peril recupero di aree dismesse

Arredo d’interni

Recupero e riqualificazione del carcere di Susa


01

ANNO_2016

Valutare le trasformazioni urbane Link: http://www.architesi.polito.it/dettaglio_tesi.asp?id_tesi=34785 Academic Work: Master Thesis Supervisor: Marta Bottero, Mauro Berta, Valentina Ferretti Coworker: Mauro Crescenzo Key word: Rigenerazione urbana, Analisi Multicriteri, Stakeholders, Centro storico.


Luogo: Trieste Ri-centro. Valutazione di scenari di riqualificazione urbana per il centro storico di Trieste attraverso l’Analisi Multicriteri.

Ri-Usare 1

Il lavoro di tesi affronta il tema della valutazione di interven-

Il suolo: una risorsa fondamentale da tutelare. Il tema del ri-uso diventa fondamentale nel dibattito odierno. Si catalogano una serie di iniziative a livello mondiale europeo e nazionale.

Ri-scoprire 2

Approfondite indagini storiche, economiche e sociali, analisi degli stakeholders, costituiscono una solida base per l’avvio di un’operazione di riqualificazione del tessuto urbano.

Ri-analizzare 3

ti di rigenerazione urbana attraverso l’Analisi Multicriteri. Il centro storico di Trieste è stato oggetto di diversi piani di recupero che non hanno saputo risolvere e confrontarsi totalmente con tutti i problemi presenti. Con un lavoro fondato su approfondite indagini storiche, sociali ed economiche, si intende riportare al centro Cittavecchia, promuovendo un sistema di azioni e strategie a rete che siano in grado di avviare un’operazione di rigenerazione urbana del tessuto storico che rimedi al problema dei vuoti esistenti agendo su spazi pubblici, privati, edificati e non, ora inutilizzati o sottoutilizzati. L’obiettivo è quello di risolvere la situazione di degrado riportando il centro storico ad una dimensione umana, rafforzando l’identità e migliorando la qualità della vita. L’intervento intende esprimere il tempo odierno, conciliando vecchio e nuovo, valorizzando e reinterpretando le tracce e le dinamiche in atto tra

0 m

passato, presente e futuro; favorendo la comprensione, anche alle generazioni future, di tutti quei valori ed aspetti che contribuiscono a complessificare il processo di rigenerazione. Valori che da sempre hanno caratterizzato questi spazi concorrendo alla definizione e composizione del centro storico stesso: culla della

Ri-generare

città, cuore delle dinamiche urbane e custode della storia. Il processo di valutazione è, così, legato alla creazione di tre scenari di trasformazione, mossi da esigenze reali, che enfatizzano una diversa vocazione dell’area: lavorativa, turistica, residenziale. Per gestire con una maggiore consapevolezza ed in una visione comunitaria del problema il più ampio spettro di punti di vista possibile, la frammentarietà di valori, problematiche, saperi e modi di vivere lo spazio urbano viene strutturata nell’Analisi Multicriteri: metodo di governo delle scelte che può influenzare anche il modo di fare politica ed urbanistica. In particolare, con l’applicazione del metodo della MAVT (Multi Value Attribute Theory), è possibile scegliere tra i futuri prospettabili, scomponendo gli obiettivi della valutazione ed il problema decisionale con un approccio multidisciplinare.*

4 Vengono progettati tre scenari di trasformazione differenti, mossi da esigenze reali, che enfatizzano una diversa vocazione dell’area: lavorativa, turistica e residenziale.

Uffici Atelier Sport Negozi Residenze Associazionismo Casa del quartiere Banca del tempo Orti Urbani Mercato Spazi espositivi/musei Ricettività

10

20

40


Ri-valutare 5

Si effettua una valutazione attraverso l’Analisi Multicriteri, MAVT (Multi Value Attribute Theory), scomponendo gli obiettivi della stessa ed il problema decisionale con un approccio multidisciplinare che valuta diversi elementi di giudizio tramite differenti metodologie di calcolo, sia qualitative che quantitative.

Ri-generare2 6

L’approccio di ricerca delle soluzioni attraverso il processo di astrazione mentale di scomposizione di obiettivi, temi e problemi, su cui si basa il metodo di valutazione è riproposto anche nella strutturazione di un Catalogo Tipologico dello Spazio Pubblico: strumento di progettazione che, interpretato tramite diverse chiavi di lettura delle modalità di interazione con l’ambiente urbano e la materia architettonica, è in grado di stimolare la ricomposizione di una realtà dinamica e complessa tramite suggestioni e reinterpretazioni di casi studio suddivisi per tipologie di problemi (e rispettive possibili soluzioni).

Ri-centrare Cittavecchia

Aspetti economici Convenienza pubblica Convenienza privata Variaz. mercato immobiliare Rischio

Città attiva Servizi per la residenza Spazi per il lavoro Spazi per la ricerca / cultura indice rigenerazione urbana

Aspetti sociali Mixitè sociale Ricadute occupazionali Qualità spazio pubblico Fruizione temporanea (turismo)

Fattori politici Fattibilità urbanistica Grado di coalizione Approvazione delle Istituzioni Rapporto Pubblico / Privato

*L’intero abstract riproposto in queste pagine è pubblicato al seguente link: http://www.architesi.polito.it/dettaglio_tesi.asp?id_tesi=34785



02

ANNO_2016

Potenzialità di un Software Bim Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Massimiliano Lo Turco Coworkers: Giuditta Crivellari Key word: BIM, bim, parametricità, interoperabilità


Luogo: Parigi. Josephin Baker House. Ricostruzione del Progetto di Adolf Loos in ambiente BIM Questo lavoro è stato realizzato nell’ambito di un corso sulla modellazione digitale parametrica. Il corso punta ad insegnare i principi e le metodologie della tecnologia BIM tramite l’utilizzo di un programma specifico Revit. Questo tipo di tecnologia aiuta il progettista nella realizzazione dei diversi elaborati grafici e di calcolo, infatti, si differenza dai metodi meramente rappresentativi fino ad ora utilizzati, portando con sé tutta una serie

Planimetria

Pianta piano terzo

di informazioni geometriche stratigrafiche e numeriche, nei vari elaborati progettuali e alle diverse scale di rappresentazione. L’edificio riprodotto è la casa per la ballerina Josephine Baker progettata da Adolph Loss, mai stata costruita, doveva essere locata in Francia all’angolo con il Bugeaud Avenue. Nella composizione dell’edificio riconosciamo alcune principali caratteristiche: l’aspetto esterno è caratterizzato dall’uso di volumi primari dominanti, il prisma e il cilindro, poche aperture e

Prospetto Est

tetto piano; particolare rivestimento esterno. Gli elaborati prodotti includono oltre al modello tridimensionale,

Sezione A-A’

tavole con diversi livelli di dettagli (fino all’1.50), render interni ed esterni, abachi per i computi dei materiali di alcuni degli elementi progettuali e l’abaco delle room con le relative caratteristiche. Prospetto Ovest




03

ANNO_2015

Rigenerazione urbana partecipata Link: https://spaziourbanofossano.wordpress.com/ Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Giuseppe Roccasalva Coworkers: Ambra Faletto Key word: Progettazione partecipata, Rigenerazione urbana, Spazio Pubblico


Luogo: Fossano (Cuneo). Progetto di riqualificazione di Piazza XXVII Marzo Il comune di Fossano, in collaborazione con il Politecnico di Torino decide di rigenerare l’asse est-ovest del centro storico tramite processi partecipativi che possano includere i cittadini nelle decisioni progettuali. Dopo aver effettuato delle analisi territoriali a larga scala, si volge l’attenzione sull’area d’interven-

Piazza Manfredi

to, Piazza XXVII Marzo, piazza storica molto importane ed oggi Piazza XXVII Marzo

usata come parcheggio. Molto vicina a due scuole elementari, alla scuola della musica, e ad alcune attività commerciali, pre-

Piazza Castello

senta ancora oggi delle tracce storiche da valorizzare. Nella prima fase sono state effettuate delle analisi preliminari sul campo (riassunte a destra). Nella seconda fase sono stati ascoltati i bambini, i commercianti, i proprietari della scuola della musica e gruppi di cittadini attraverso dei processi di partecipazione organizzati. Nella terza fase si è stilato un progetto sulla base delle informazioni raccolte nelle prime due. Inoltre, già le prime

Prima fase- analisi

Possibili azioni strategiche Le analisi effettuate sul campo, mostrate a lato, riportano diverse situazioni nei differenti orari presi in considerazione. A partire da queste riflessioni sono state prese in considerazione delle possibili linee strategiche, che prevedono il riequilibrio dei flussi, la ri-funzionalizzazione della piazza e la continuazione dell’asse storico di via Garibaldi.

fasi sono state caratterizzate dall’attenzione al tema del suono, ogni luogo infatti ha una propria identità sonora e spesso questa contribuisce a migliorare o peggiorare la sensazione di uno spazio. Nel progetto sono quindi stati inseriti degli elementi vegetativi che fungessero da barriere sonore. Il progetto pre-

Squilibrio nei flussi.

vede la pedonalizzazione della piazza e l’attenzione all’impronta

Tettoia meno frequentata

storica riprendendo la continuità di via Garibaldi, asse storico della città, attraverso l’inserimento di elementi vegetativi e valo-

Riequilibrio

rizzando il muro storico appartenente alla Chiesa di San Francesco (demolita a fine ‘800/inizio ‘900). La corsia creata dalla continuazione dell’ asse storico è dedicata alle solo emergenze

Insicurezza

e al carico/scarico delle merci. I parcheggi sono ricollocati ai lati

Pericolo traffico

della piazza e nelle zone vicine. Il progetto punta alla costruzione di uno spazio multifunzionale, che possa ospitare eventi (concerti e lezioni all’aperto). Un punto smart dotato di corrente elettrica e postazioni wi-fi, uno spazio per i bambini educativo e sicuro dove si possa giocare e imparare, uno spazio dove si pos-

Flusso inferiore

sono trovare mercatini di varia natura, uno spazio dove rilassarsi.

Piazza spenta

Polifunzionalità

Pedonalizzazione?


guardare il mondo. Non ha capito che il mondo non si guarda, Si ode. Non si legge, Si ascolta. Jaques Attali

Seconda fase - Le attività di partecipazione concentrazione

ascolto

Il coinvolgimento degli abitanti nei processi di progetta-

localizzazione

zione è una fase essenziale, soprattutto in un progetto riguardante lo spazio pubblico, per riuscire ad interpretare i reali bisogni dei vari stakeholders coinvolti nel progetto. In questo caso abbiamo realizzato un’ attività con i bambini della scuola elementare che potesse far riflettere sulle caratteristiche sonore della piazza, costruendo quindi una mappa sonora. Successivamente sono stati realizzati dei disegni che hanno permesso di capire attraverso elementi ricorrenti i bisogni dei bambini. Nell’organizzazione del processo partecipativo i bambini hanno una chiave di lettura dei luoghi ben specifica. Sono stati poi coinvolti i proprietari della scuola della musica, disponibili per l’organizzazione di eventi all’aperto che potessero riguardare la piazza; i commercianti, sensibili al tema dei parcheggi, per i quali è stato redatto un piano dei parcheggi alternativo e i cittadini, i quali dopo aver constatato una reale identità sonora della piazza, sono stati messi di fronte a più scenari possibili ed hanno avuto la possibilità di scegliere quale secondo loro era più consono alle loro esigenze, dando molti spunti utili alla progettazione.


Concept

Project

1.Piattaforma tecnologica

3.Area Relax

5.Maercatino

7.Bar

2.Giochi sonori

4.Dehor Vineria

6.Dehor Bar

8.Fontana

B

A

B’

A’


Sezione A-A’

Sezione Piattaforma tecnologica/palco

Sezione B-B’

Palco

Piattaforma tecnologica


Area Relax

Tettoia/mercatino

Area bambini


*1Articolo pubblicato sulla pagina fb di dinamicittà riguardante la partecipazione dei bambini alle attività. * Rassegna stampa. Alcuni degli articoli locali riguardanti la collaborazione del comune di Fossano con il gruppo di lavoro del Politecnico di Torino. 2

Link Spazio Urbano fossano: https://spaziourbanofossano.wordpress.com/ Link Dinamicittà: https://www.facebook.com/wsdinamicitta/?rc=p



04

ANNO_2014

Interventi pubblici nel parco fluviale del Po Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Giancarlo Motta, Luca Caneparo, Antonia Pizzigoni, Marcella Graffione Coworkers: Individual Work Key word: Rigenerazione urbana, Tipologia, distribuzione


Concept / Masterplan

Luogo: Torino. Interventi pubblici nel parco fluviale del po L’ area di intervento va da ponte Regina Margherita a ponte Belgio. Il progetto parte dalla carta storica che raffigura il tracciato del canale Michelotti e l’organizzazione di alcuni sistemi puntiformi di protezione dell’argine, riportando alla luce sia il

Micro-scala

Macro-scala

Macro+Micro

canale che il percorso storico. L’obiettivo è quello di connettere le due sponde attraverso dei passaggi a livello dell’acqua riproponendo lo stesso rapporto percorsi/canale della carta storica ad una macroscala percorso/fiume. Dall’unione delle due scale nasce il concept progettuale del nostro masterplan. Nei maggiori punti di interesse si stanziano dei ballatoi perpendicolari rispetto al fiume, e lungo questi si concentra il nuovo intervento. Si individuano due scale differenti per ottimizzare l’inserimento dei ballatoi nel tessuto esistente. Si passa da una macro scala, costituita da ballatoi di grandi dimensioni affiancati da edifici con funzioni prettamente pubbliche, che attraversa il fiume da una sponda all’altra, ad una micro scala costituita da ballatoi di minori dimensioni che attraversano il canale Michelotti, affiancate da attività semi pubbliche. Già in questa fase si segnala la costruzione lungo il fiume di una residenza per studenti. La fase successiva consiste in un approfondimento nel quale si progetta una stanza tipo dello studentato, che possa essere duplicata e distribuita nei vari piani, e abbia la stessa tipologia nella distribuzione riservata alla macro e micro scala.

Sezioni stradali

1./2.Creazione controviale ad una corsia 3.Nuovo sistema di piazze urbane a più livelli (area mulini)


Campo

Riferimento

Applicazione

Consiste nella distribuzione utilizzata nel masterplan, ovvero una distribuzione lineare interrotta da un elemento d’acqua (nella macroscala il fiume e

Tipologia

nella micro il canale).

Battistero di San Giovanni Battista. Firenze

L’American Bar di Adolf Loos fa da riferimento per la distribuzione interna degli arredi. Nel Bar riconosciamo un traliccio ideale che scandisce gli spazi. Anche nella stanza ipotizzo un traliccio

Distribuzione

60*60 che farà da guida per la definizione della parete attrezzata.

Adolf Loos, American Bar. Vienna

Nel riferimento preso in considerazione assistiamo ad uno dei primi esperimenti di ibridazione: una stanza si confonde con un’altra, ad essa contigua. La stanza è idealmente divisa in tre

Funzione

funzioni principali: benessere, riposo, studio. Le funzioni quindi convivono all’interno di un aunico ambiente, fatta eccezione per i servizi igenici in-

Le Colbusier, Villa Savoye. Poissy (1930)

seriti in una nicchia.


Percorso

Sezione linea dell’acqua

Pianta

WARDROBE

WC Sezione F-F’

DESK

BED Sezione A-A’


WARDROBE ENTRY

SHOWER D E S K Sezione D-D’

Sezione B-B’

2° BED

Sezione E-E’

SHOWER ENTRY Sezione C-C’



05

ANNO_2013

Passerella pedonale Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Durbiano Giovanni, Walter Ceretto. Coworkers: XimenaBazan, Giuditta Crivellari, Tiziana Borgia. Key word: Rigenerazione urbana, fiume, passerella, strutture strallate, livelli.


Luogo: Millesimo (Savona). Progettazione di un sistema di passerelle pedonali sul Bormida.

L’intervento non è solo un collegamento tra due sponde, ma anche un occasione per dotare l’area di infrastrutture e funzioni di servizio per riqualificare e ripensare una zona poco frequentata, in una visione di spazio urbano condiviso. Si crea quindi, un polo di attrazione non solo per gli abitanti di millesimo ma anche per le città circostanti, migliorando la qualità urbana e i collegamenti. La forma della passerella nasce dall’intersezione delle maglie urbane principali presenti sulle due sponde. Da tale incrocio viene definita una forma romboidale composta da due passerelle che si incontrano al centro, delle quali la prima collega le due sponde al livello strada e l’altra i percorsi a livello fiume. Inoltre, la prima passerella unisce i due percorsi ciclo-pedonali paralleli già esistenti creando un unico percorso uniforme; mentre quella inferiore diventa il punto di partenza per la realizzazione di un percorso a livello del fiume che si ricollega a quello già esistente. La larghezza della passerella aumenta gradualmente a partire dall’attacco sui lati della strada fino al centro, punto in cui viene a crearsi la piazza. Tale spazio risulta definito inoltre dalla realizzazione di una copertura in alluminio che si estende fino alle attività commerciali di progetto, situate lungo le sponde, costituendo un elemento di continuità tra le varie componenti del nostro intervento. La copertura a “zig zag” determina una nuova forma, che pur avendo le sue origini nelle maglie della città, si sviluppa come un oggetto indipendente. Questa configurazione viene ripetuta nei diversi elementi che compongono il progetto: le gradinate verdi sulle sponde, il parco urbano antistante il centro sportivo, le sedute all’interno del parco e in corrispondenza del viale ciclo-pedonale. La passerella, i negozi e i percorsi definiscono un intervento a sè stante, come un “virus” che si sviluppa lungo le sponde del fiume, il cui unico punto di contatto con l’edificato pre-esistente è quello in corrispondenza con la Chiesa di Extra Muros, determinando un interessante luogo di incontro tra due diverse situazioni urbane pre-esistenti e una nuova realtà progettuale. La struttura strallata della passerella aiuta nella composizione di tali obiettivi.

Planimetria dell’intervento


Piazza Centrale, incrocio passerelle Passerella superiore, ciclo/pedonale, scoperta

Negozi. (Lato chiesa)

Passerella inferiore , coperta Passeggiata lungo fiume

Passerella inferiore, coperta Passeggiata lungo fiume

Sezione A-A’


1

Passerella superiore, ciclo/pedonale, scoperta

Piazza Centrale, incrocio passerelle Negozi. (Lato campo sportivo) 2

3

Sezione B-B’

Struttura strallata per le passerelle. Dettaglio attacco degli stralli all’antenna

Evoluzione delle due passerelle in tre passaggi 1. Si parte da due passerelle indipendenti 2. Le passerelle si incontrano nel punto centrale, piazza 3.Le passerelle di dividono nuovamente


06

ANNO_2012

Recupero di un area industriale dismessa Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Bruno Flavio, Rossella Maspoli. Coworkers: Mauro Crescenzo, Valentina Cavallaro. Key word: Rigenerazione urbana, aree industriali dismesse, recupero, energia alternativa, fotovoltaico


0.00 m

Luogo: Torino. Ex area metallurgica 0.00 m

Progetto per il recupero di un area industriale dismessa.

7.73 m 4.62 m 10.85m

Il progetto punta a riutilizzare un importante area industriale

7.73 m

B'

10.85m

dismessa torinese, ex metallurgica, con l’intento di riqualifica-

13.97m

re il territorio circostante, storicamente importante proprio per

17.00m

la presenza dell’industria. Nella stessa zona troviamo parco

0.00 m

I

Sempione e il nascente parco archeologico industriale. L’iso-

SS

lato preso in considerazione si affaccia su via Cigna all’altezza

stallata la nuova linea 2 della metropolitana che darà un collegamento diretto al centro della città, insieme alla nuova stazione

ES VE RR

trasformazione della città. Inoltre nello stesso isolato verrà in-

RO



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VIA

della rotonda, dove sorgono nuove costruzioni testimoni della

RO

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Rebaudengo. I capannoni e gli impianti industriali dismessi rappresentano delle emergenze facilmente percettibili, in quanto sono centri non funzionanti e degradati. Cinque edifici delimitati da due colline artificiali (contenenti i parcheggi) si integrano con il contesto fornendo una zona sicura e accogliente dove, nelle diverse fasce orarie, persone di differenti età possono dedicarsi alle loro attività. La sostenibilità energetica è un altro obiettivo perseguito, per questo nei prospetti si utilizzano materiali diversi a seconda dell’orientamento dell’edificio. Nelle facciate esposte a sud si installano i brisoleil, che in inverno consentono ai raggi solari di penetrare e riscaldare gli ambienti interni, mentre d’estate impediscono l’ingresso della radiazione. Nelle facciate rivolte verso nord i brisoleil lasciano il posto ad una facciata ventilata in gres porcellanato. In questo tipo di facciata la ventila-

SEZIONE TERRITORIALE AA' - Fronte interno dell'area di progetto

zione naturale che si crea per effetto camino consente di ridurre

Planimetria

il carico termico dovuto all’irraggiamento solare. Nei prospetti intermedi un gioco architettonico ci permette di avere entrambe le tecnologie. I pannelli fotovoltaici e i pannelli solari termici sono installati sul tetto degli edifici con una inclinazione di 0°, la quale permette di avere un’ efficienza di solo 0,93%, ma di sfruttare tutta la superficie a disposizione dando alla fine risultati migliori rispetto all’installazione inclinata del pannello, che avrebbe esatto il lascito di una zona d’ombra.

SEZIONE TERRITORIALE BB' - fronte di Via Cigna

Sezione territoriale A-A’. Fronte su via Cigna


4.62 m 0.00 m

7.73 m

7.73 m

10.85 m

10.85 m

10.85 m

13.97 m 13.97 m

13.97 m

7.73 m

0.00 m

4.62 m

Pianta dell’intervento- Terzo piano

4.62 m 0.00 m

7.73 m

7.73 m

10.85 m 10.85 m

10.85 m

7.73 m

0.00 m

4.62 m


Sezione trasversale

Sezione longitudinale


Edificio B- Prospetto sud Edificio B- Prospetto sud

Edificio B- Prospetto Est


Pavimento Malta Massetto impermeabile Barriera al vapore Isolante Cls Pignatte Intonaco

Impianto Fotovoltaico

Parete Ventilata Intonaco Laterizio Isolante Intercapedine Telaio Gres porcellanato

4.6 4.6

4.6 4.6

Tetto Giardino Strato filtrante Strato drenante Massetto di pendenza Membrana impermeabilizzante Isolante Barriera al vapore Massetto Pignatta Intonaco

Griglia areazione

16.9 16.9 Copertura Garage/giardino Parete divisoria Intonaco Laterizio Isolante acustico Laterizio Intonaco

Architrave Finestra doppio vetro Parete con rivestimento in legno Intonaco Laterizio Isolante Intercapedine Rivestimento in legno

0.0 0.0

-2.9 -2.9

Vespaio con Igloo Pavimento Malta Massetto impermeabile Isolante Soletta in cls Rete di ripartizione carichi Igloo Barriera al vapore Magrone Ghiaione Parete Ventilata Intonaco Laterizio Isolante Intercapedine Telaio Gres porcellanato


07

ANNO_2011

Pensare l’abitazione in base all’organizzazione degli interni Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Marco Vaudetti, Simona Canepa. Coworkers: Eugenia Avveduto, Alessandro Casetto, Michele Del Conte. Key word: Arredo, Interni, openspace, loft


Luogo: indefinito Pensare l’abitazione in base all’organizzazione degli interni.

1. Letto

2. Tavolino

Questo progetto è stato studiato nell’ottica di mettere al cento il committente, fruitore dello spazio e portatore di specifiche esigenze. Queste diventano quindi centrali per far si che lo spazio

4.Lampada arco. Castiglioni Prospetto 5.Poltrona sacco

vissuto sia godibile in tutti i suoi aspetti. Un progetto d’interni che vede un ingresso open space su salotto sul quale si affac-

3. Arredo bagno

cia un’ampia cucina. Alla destra dell’ingresso un’ ampia camera da letto. Camera e salotto comunicano con l’esterno tramite 7. Vasca

una parete vetrata che illumina l’interno. Il blocco appartamento è infatti inserito all’interno di una collina. Gli arredi sono molto ricercati ed alcuni di questi fanno parte della storia del design. Ne sono due esempi la lampada da terra _Arco Castiglioni_ che assolve la necessità di illuminazione diretta su un tavolo senza avere il vincolo del punto luce fisso al soffitto; il divano _LC2_ Le Corbusier con struttura in tubo d’acciaio cromato, cuscini indipendenti in poliuretano espanso e fibra di poliestere con rivestimento in pelle bianco. Altri arredi inseriti sono: la poltrona sacco bag ecopelle mamba Nero Imbottito (Gatti,Paolini,Teodoro), i sanitari e lavabo Serie sfera Bagno Idea, la vasca Vaselli Marmi, il camino Metalfire con ante scorrevoli.

Pianta

Sezione C-C’

Sezione A-A’

Sezione B-B’

Sezione D-D’

6. Divano LC2. Le Corbusier

8.Camino


08

ANNO_2011

Riqualificazione dell’ex carcere della città di Susa Academic Work: Politecnico di Torino Supervisor: Roberto Dini, Francesco Novelli, Caterina Franchini, Gianni Robba, Barbara Melis Coworkers: Mauro Crescenzo, Valentina Cavallaro, Key word: Riqualificazione


Recupero e riqualificazione dell’ex carcere.

Luogo: Susa (TO)

Vista sui campanili

Il progetto di seguito analizzato tratta della riqualificazione del carcere mandamentale della città di Susa, situato ai piedi del castello della Marchesa Adelaide (XI secolo), una zona potenzialmente molto attrattiva, ma poco sfruttata. L’obiettivo del progetto è quello di conferire alle carceri il ruolo di struttura di richiamo ospitando attività legate alla cultura ed alla tradizione. Nella prima parte del lavoro si individuano i degradi all’interno

Vista sulla città e sulle montagne

della struttura di riferimento per capire quali tipi di intervento possano ristabilire la situazione dell’ edificio. L’intervento si ispira ad un «nastro» rappresentato dall’elemento caratterizzante della nuova costruzione che collega idealmente tutte le funzioni dell’edificio. La parte esterna che affaccia sulla strada rimane sostanzialmente la stessa con una ristrutturazione puntuale e la sopraelevazione di un piano. La facciata interna è invece stravolta. Si aggiunge una struttura verticale contenente il vano ascensore che permette di raggiungere l’ultimo piano. Tale struttura genera la vetrata panoramica che si affaccia sulla città di Susa. Il nuovo ingresso invita i passanti a entrare nel cortile interno dove si svolgono le attività pubbliche. Tra queste il museo delle carceri, con l’intento di riproporre e ricordare la vecchia destinazione d’uso, l’archivio storico della città e una sala conferenze o sala didattica che potrà essere usata per accogliere il pubblico durante la visita al vicino castello della contessa Adelaide, perno storico della città. Inoltre nei locali ristrutturati dell’ex carcere mandamentali verranno accolti un B&B e un piccolo ristorante.

I punti panoramici sono molto importanti all’interno del progetto e sono generati dal nastro.

Vista sul cortile interno


Individuazione dei diversi tipi di degrado con la relativa legenda

Pianta Ultimo piano

Legenda Funzioni


CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Prospetto Sud

Sezione A-A

Sezione A-A

Prospetto Sud

C

Sezione A-A

Prospetto Nord

Prospetto nord A

Prospetto Nord

A

RSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK B

B

INTERCAPEDINE AREATA

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

ONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

W.C.

Sezione A-A

C

Prospetto Nord

Sezione A-A’ Sezione B-B

PIANTA PIANO SEMINTERRATO

Sezione B-B

o MOTTO del PROGETTO

Restauro e nuova edificazione 1:100

Studenti: Progetto architettonico-Restauro

CAVALLARO VALENTINA - 168476 CRESCENZO MAURO - 166603

C:\Users\Emanuele\Emanuele\assistenza\Testalino\polito.gif

SARA DE MATTEIS - 166397

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI U POLITECNICO DI TORINO - PRIMA FACOLTA' DI ARCHITETTURA - A. A. 2010 -2011

LABORATORIO DI ARCHITETTURA / RESTAURO Docenti: Roberto Dini [progettazione architettonica], Francesco Novelli [restauro architettonico e ambientale], Gianni Robba [rilievo dell'architettura/rilievo urbano e ambientale], Caterina Franchini [storia dell'urbanistica], Barbara Melis [tecnologia dell'architettura]; collaboratori: Mauro Bellora, Francesca Camorali, Alessandro De Paoli, Mattia Giusiano, Piera Maimone; borsisti: Margherita Belgrano, Emanuele Protti

LOGO o MOTTO del PROGETTO CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AU

Restauro e nuova edificazione 1:100

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

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Sezione B-B’

Sezione B-B

Prospetto Nord

Studenti: Progetto architettonico-Restauro

CAVALLARO VALENTINA - 168476 CRESCENZO MAURO - 166603 SARA DE MATTEIS - 166397

C:\Users\Emanuele\Emanuele\assistenza\Testalino\polito.gif


Trave secondaria Pannello isolante ad alta densitĂ Pannello isolante Membrana impermeabile Telaio Gres porcellanato

B

Trave principale in legno lamellare

Cartongesso Pannello isolante Pannello isolante ad alta densitĂ Telaio Pannelli in gres

Architrave

Trave in acciaio

Serramento in legno

Pavimentazione Malta di allettamento Isolante Lamiera grecata Intonaco

B’



Sara De Matteis saradematteis@outlook.it

3899698809


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