Bandiera BLU 2012
5 Vele Legambiente
OSTUNIPOCKET
2012
Terra di dieta mediterranea DOVE ANDARE PAESAGGI SPIAGGE TRADIZIONI GASTRONOMIA APPUNTAMENTI
Land of mediterranean diet
Benvenuti nella Città Bianca La guida tascabile che avete tra le mani vi farà scoprire gli angoli e i paesaggi più belli, i sapori mediterranei più intensi, le storie e le tradizioni più antiche accompagnandovi nel corso della vostra vacanza in giro per il territorio di Ostuni. Buon soggiorno! Welcome in Ostuni, the White City. This pocket guide will help you to discover the best landascapes, mediterannean deep flavors, the most ancient and local traditions, guiding you in your holiday in Ostuni. Enjoy your vacation! OSTUNIPOCKET La guida tascabile con vista mare, collina e città IV edizione - Anno 2012 - distribuzione gratuita/ free press
Ideato da Sara Macchitella e Gianluigi Polimeno
Foto copertina Enzo Suma
Progetto grafico ed impaginazione Donato Proto Ufficio commerciale e Testi Sara Macchitella info@ostunipocket.it + 39 338.6059837 Traduzioni Eliamarie Norton
Si ringrazia per il contributo ai testi e alle foto, Paola Loparco, Enzo Suma, Fabio Mollica, Salvatore Indrizzi, il Comune di Ostuni e l'Assessorato alle Attività Produttive
CONTENUTI / CONTENTS DOVE ANDARE / WHERE TO GO - Andar per le botteghe del centro storico / Going around old city's shops - Scorci di Ostuni su pietra gentile/ Views of Ostuni on white stone - Cucchiai d'artista / The artist’s wooden spoons - La casa delle bambole / The dolls' house - Tra i vicoli del quartiere Lu Spessite / Admist the alleyways of Lu Spessite
PAESAGGI / LANDSCAPES -Trulli, acqua, muretti a secco/ Trulli, Itria, dry stone walls - Correre senzatempo / Runnig without time
SPIAGGE / SEASIDE - Che tipo da spiaggia sei? / Sand…or On the Rocks? - Il Porto di Villanova, il castello e l’olio di oliva / The Villanova Port, the castel, the olive oil
TRADIZIONI / LOCAL TRADITIONS - Il miracolo tra gli orti / The miracle among the gardens
GASTRONOMIA / TYPICAL FOOD - Tutti pazzi per la dieta mediterranea / Going crazy for the mediterranean diet - Che grano! / What grain! - Orecchiette terra e mare/ Orecchiette with vegetables and clams
APPUNTAMENTI / EVENTS - Gli eventi dell’estate ostunese / Summer events - Trasporti e numeri utili / Transport and useful numbers
I BOTTEGAI DELLA TERRA
Stoffa, Pietra, Legno, Carta, Terra Andare nel centro storico di Ostuni vuol dire conoscere odori, toccare fili di cotone, guardare mani che lavorano l’ulivo, ascoltare il vento cha attraversa la calce. Lungo via Cattedrale troverete le mani di Mimmo che cuciono bambole di stoffa, quelle di Croci che graffiano la pietra, quelle di Peppe che modellano cucchiai di legno d’ulivo. Sono solo alcuni dei protagonisti di questo viaggio alla scoperta delle “pittee inda la terra", le botteghe artigianali del centro storico di Ostuni.
“Nulla viene per caso…come quando ti sporchi le dita di terra e ti accorgi di quale meravigliosa sfumatura hai creato sulla pietra”(Maestro Croci) SCORCI DI OSTUNI SU PIETRA GENTILE Portate via con voi un vicolo della Città Bianca Nel centro storico, salendo lungo via Cattedrale, c’è un artista in grado di catturare lo spirito delle strade antiche di Ostuni. L’artista Croci Sisinni lavora e dipinge su pietra locale meravigliose immagini di Ostuni, dei suoi vicoli, dei suoi portali in un modo unico da lui stesso creato. Incide con metodi “chirurgici”, graffia la pietra con il bisturi e talvolta colora con tecniche primitive, sfumando qualche particolare con la terra. Artista di pittura classica, ha fuso in un’arte esclusiva le doti e un talento innato. Racconta che, dopo una notte sfortunata in cui gli rubarono dalla bottega tutti i quadri e tutte le tele, la pietra bianca su cui era abituato a lavorare levigandola in lastre perfette era tutto ciò che gli restava. Lui, bravo ex scalpellino, ideò questa originale ed esclusiva lavorazione in cui riproduce la Città Bianca sulla sua stessa pietra. CURIOSITÀ Sul muro esterno della sua piccola bottega d’arte è presente un insolito particolare che racconta della storia della Città Bianca: un fregio che secondo antichi libri su Ostuni rappresenterebbe il profilo di una lepre scuoiata. Secondo il Maestro Croci e altri attuali studiosi di storia locale si tratterebbe invece di un teschio umano, perché lì dove oggi l’artista cattura lo spirito dei labirinti ostunesi, in un’epoca passata c’era l’ossario appartenente alla Chiesa del Purgatorio, situata alle spalle della bottega stessa. DA SAPERE Perché la pietra ostunese è detta “gentile”? Perché è “docile allo scalpello”. Pietra gentile è il materiale con cui è stata realizzata la Cattedrale di Ostuni. OSTUNIPOCKET 5
VIEWS OF OSTUNI ON WHITE STONE In the historical centre, walking up Via Cattedrale, there is an artist with the capability to catch the spirit of the ancient road of Ostuni. The artist Croci Sisinni models and paints on the local stone wonderful images of Ostuni, of their small roads and of its historical entrances in a unique way. He carves using “surgical” methods, scratches the stone with the scalpel and sometimes he colours using primitive techniques, shading details with the earth. This artist of classic painting, has fused an exclusive art with his blessing and talent. He tells us about an unlucky night in which all his pictures and canvases were burgled from his studio. The only thing left were sheets of white stone which he then used to paint on. He who was a good ex sculptor invented this way to work the soft white stone where he goes onto creates the white city with its very own stone. A CURIOSITY On the external wall of his little art studio there is an unusual detail which tells the story of the White City: an ornament which according to antique books on Ostuni represents the profile of a hairless hare. According to the Maestro Croci and other modern historians, this is a human skull, because there where there was the studio of the artist in the past was the ossuary of the church of purgatory located behind the studio of this artist. TO KNOW Why Ostuni’s stone is called “gentle”? Because it’s “easy to sculpture”. The “gentle” stone is the material used to build Ostuni’s Cathedral.
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“Ho avuto una rivelazione, mi ha parlato qualcuno, forse un santo, e mi ha detto che comincerò a fare cucchiare. Non mi ha detto quando, solo che ne farò tantissime” (Mastro Peppe) CUCCHIAI D’ARTISTA Nella bottega di un antico “maestro” Il signor Giuseppe Roma è un artigiano che lavora il legno per ricavarne utensili da cucina. Il suo laboratorio si trova in via Bixio Continelli, nel cuore del centro storico di Ostuni. La sua sembrerebbe un’attività in via d’estinzione, ed invece i suoi piccoli capolavori in legno d’olivo vengono continuamente richiesti soprattutto dall’estero e in particolare dal Giappone. Nato nel 1940, ha cominciato a scolpire all’età di 35 anni per necessità: sua moglie aveva bisogno della “cucchiara” per mescolare le fave e, non essendo riuscito a trovargliela, ha cominciato a modellare un bel pezzo d’ulivo caduto da un trattore di ritorno dalla potatura, con il solo ausilio di seghetto e cacciavite. Ne ha ricavate due, nemmeno lui sa spiegare bene come, ricorda solo che nessuno credeva al fatto che lui, bidello con l’hobby della pesca e la dedizione per la campagna, avesse potuto creare lo strumento tanto desiderato. Fare “cucchiare” diventò allora una sfida: cominciò a produrne tante, ma talmente tante che dopo poco tempo cominciò a venderle. Ora, a settanta anni, continua a scolpire cucchiai, forchettoni e taglieri in forme e misure differenti. Ogni pezzo è unico ovviamente, ogni pezzo racchiude in qualche modo l’essenza della nostra terra: la bellezza delle forme e dei colori e la continua innovazione nella tutela della tradizione sono racchiuse nella durezza e nella perpetua integrità di quella fibra centenaria. 8 OSTUNIPOCKET
THE ARTIST’S WOODEN SPOONS In the shop of an antique “ workman” Mr. Giuseppe Roma is a craftsman who works wood to produce utensils for the kitchen. His shop is in Via Bixio Continelli, in the heart of the historical center of Ostuni. His job seems to be on the verge of extinction, but his small masterpieces made in olive wood are continually in demand especially abroad and in particular in Japan. He was born in 1940, and started to sculpture wood at the age of 35 years old for personal necessity: his wife was in need of wooden spoons to mix bean puree, and not being able to find them he started to carve an nice piece of olive wood which had fallen from a tractor coming back from pruning, using only a saw and screwdriver. From this piece he made two spoons,
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and even he can’t explain how he did this. He only remembers that no-one believed he could be able to create an instrument that desirable, due to him being a school janitor with a hobby of fishing and having a devotion to working in the countryside. Producing “wooden spoons” became a challenge: he started to produce so many, that after a short period of time he started to sell them. Now, that he is seventy years old, he still carves wooden spoons, big forks and carving-boards in different sizes and forms. Every piece is obviously unique, every piece contains the essence of our land: the beauty of the forms, colour and the continual innovation in the safeguard of tradition are contained in the roughness and integrity of this centennial fiber.
“…le realizzo in stoffa per mandare avanti la tradizione delle “pupe di pezza” che facevano da piccole le nostre mamme” (Mimmo Roma) LA CASA DELLE BAMBOLE Magiche realizzazioni in stoffa alla Corte di Ruggero II Mimmo Roma è artista eclettico e innovatore geniale, ostunese, giovane eppure di fama internazionale. Possiede una piccola bottega/laboratorio nel centro storico di Ostuni “Alla Corte di Ruggero II”, in cima a via Cattedrale, dove concilia la tradizione con le antichità e produce manufatti in stoffe e materiali pregiati. Varcando la soglia della bottega, si entra in contatto con un nuovo mondo, il suo. Si ritorna ad una dimensione nota a chiunque, l’infanzia. “Tutto quello che è qui, viene realizzato in stoffa: gatti, gufi, oche, conigli, galli, cappelli, trapunte, ma soprattutto bambole", racconta Mimmo Roma. "È l’oggetto che più mi affascina, il più antico, basti pensare che da sempre la bambola è il gioco di tutti i bambini del mondo: tantissimi i ritrovamenti presso siti archeologici di esemplari in legno, terracotta. Da sempre le bambole custodiscono i sogni, i segreti, le speranze e le delusioni dei bambini di tutto il mondo: secondo me hanno un’anima. Le realizzo in stoffa per mandare avanti la tradizione delle “pupe di pezza”, che facevano da piccole le nostre mamme, le nostre nonne. Con pezzetti di tessuti recuperati qua e là ed un po’ d’in12 OSTUNIPOCKET
gegno, avevano delle compagne di gioco uniche. Per questo negli anni mi sono dedicato alle ballerine, alle streghe, alle principesse, alle fate, ai giullari ed alle mie preferite: le “Angeline”. Tutto l’amore per la sua arte viene colto nell’osservare le bellissime “Angeline”. Mimmo sceglie con cura le stoffe, gran parte le compra dagli U.S.A., le cosiddette cotonine americane, intessute e stampate esclusivamente per realizzare gli abiti delle bambole. Utilizza poi stoffe provenienti dal campionario dell’alta moda, ma anche tessuti di riciclo come tendaggi o elementi di antichi corredi, arricchiti con ricami e lavorazioni d’eccezionale bellezza.
THE HOUSE OF DOLLS Magic realization in materials to the Court of Ruggero II Mimmo Roma is an eclectic artist and brilliant innovator from Ostuni, young but known internationally. He owns a small laboratory in the historical centre of Ostuni called “Alla corte di Ruggero II”, at the highest point of Via Cattedrale, which combines tradition with ancient artifacts and produces objects made with high-quality fabrics and materials. Crossing the threshold of this shop one is in contact with a new world, his world. We go back to a time known to everyone, childhood. Everything here is made of cloth: cats, owls, geese, rabbits, roosters, hats, quilts, but especially dolls. "It is the object that fascinates me most - tells Mimmo - the most ancient, just think that the doll has always been the toy for all the world's children: there are many findings from the archaeological sites of doll models in wood, terracotta. As of always the dolls conserves dreams, secrets, hopes and disappointments of
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children around the world: I believe they have a soul. He creates them with materials to carry on the tradition of "pupe di pezza", which our mothers and grandmothers used to make when they were young. They were made with pieces of fabric recovered here and there and a bit of genius, they made the unique play palls. This is why over the years I have dedicated myself producing dancers, witches, princesses, to fairies, to jesters and my own favourite: the "Angeline". All the love for his art is captured in observing the beautiful "Angeline". Mimmo carefully chooses the fabrics, he mostly buys from the U.S., the so-called American cotton fabrics, woven and printed solely to create clothes for dolls. Then he uses fabrics from samples of high fashion, but also recycled fabrics like curtains or items of antique furnishings, embellished with embroidery and work of exceptional beauty.
TRA I VICOLI DE LU SPESSITE La Terra, caratteristico nome storico con il quale oggi si indica la parte antica del paese per distinguerla da quella moderna, sorge su un colle isolato che è detto monte di Ostuni (m. 229). Sulla sua vetta spunta la Cattedrale ben visibile anche quando si viene dal mare e accanto ad essa in passato sorgeva un castello edificato dal popolo normanno nel 1148 e di cui oggi non c’è più traccia in quanto distrutto nel XVIII secolo ad opera del duca Bartolomeo Zevallos La Terra ha la forma tipica delle città orientali. Infatti come una casbah anche “Ostuni vecchia” è caratterizzata da una forma circolare divisa dalla via più importante dell’abitato (via Cattedrale) e circondata da un labirinto di strade strette, tortuose, alcune delle quali come raggi di un sole portano verso la Chiesa Madre, altre verso meravigliosi panorami che potranno piacevolmente stupire il visitatore. Chiunque visiti la città bianca, magari munito di scarpe comode e buona volontà, non può desistere dall’inoltrarsi in qualche vicolo lasciandosi sopraffare dalla curiosità. Sarà sorpreso di quanto suggestivo e davvero unico sia ciò che troverà. Il profumo di un bucato appena steso, l’aroma di un basilico mosso dal vento, il tintinnio di gocce d’acqua provenienti dalle fontane e la vista di un paio di uncinetti stretti da mani ruvide di anziane donne sedute sull’uscio di casa sono senza dubbio emozionanti esperienze che si possono incontrare. A tal proposito si consiglia di visitare il rione cosidetto “lu spessìte” (togliere la e quando lo si pronuncia) di cui fanno parte strade come via Balsamo de Landria, vico Clemente Brancasi, vico Villanova (vedere cartina all’interno). 16 OSTUNIPOCKET
Perché chiamato “Spessìte”? Se si va con la mente all’aggettivo latino “spissus” si pensa all’addensarsi o infittirsi di cose. Così quando si finisce ne lu spessite ostunese, vuol dire che si è in un groviglio di strade anguste, tortuose, dove le casette sono ammassate, spesso scavate nella roccia, prive di aria e di luce, talvolta tuguri sovrapposti e addossati e che in passato ospitavano uomini e animali insieme. CURIOSITÀ I terroni del 1600. La parola Terrone è sempre più usata in Italia per definire con accezione negativa gli italiani meridionali. E’ stata anche oggetto di sentenze da parte di giudici che hanno condannato chi ne ha fatto un uso dispregiativo. Andando indietro nel tempo si scopre che era usata fin dal 1600. Nel XVII secolo infatti con questo termine si indicava un proprietario terreno, un latifondista piuttosto prepotente. “Informai Vostra Signoria del brutto tiro che ci fanno questi signori terroni di volerci scacciare dal partito delle galere, contro ogni equità e giustizia, già che ho lavorato tant’anni per terminarlo, e ora che vedano il negozio buono, lo vogliono loro”, questo quanto si legge nelle Lettere di Francesco Negri ad Antonio Magliabecchi tratte dai Codici Magliabecchiani, Biblioteca Nazionale di Firenze. DA SAPERE Pino Aprile, giornalista e scrittore pugliese, ha scritto un libro “Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali”. Lo trovate presso La Bottega del Libro, Corso Mazzini, 10 Ostuni.
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AMIDST THE ALLEYWAYS OF LU SPESSITE The historical white city of Ostuni is built on a solitary hill, called the mount of Ostuni, and sits at 229 meters above sea level. 'La Terra' is the name given to the city's oldest quarter. On its peak sits the Cathedral which can be seen from the Adriatic coastline and adjacent to the old town of Ostuni there was once a Norman castle, dating back to 1148. It was built by the local people but today no trace remains as it was destroyed in the eighteenth century by Duke Bartolomeo Zevallos. La Terra has the characteristic layout of an Eastern City. Even Old Ostuni has a circular lay out like a Casbah where the most important thoroughfare (via Cattedrale) and is surrounded by a labyrinthine collection of narrow, winding streets, many of which converge on the Cathedral like a ray of sunshine, whilst others lead to wonderful panoramic views that will surprise and delight visitors. Anyone who visits the "White City" can spend hours exploring this hidden gem. The scent of fresh laundry hanging over a balcony, the aroma of basil blowing in the breeze and the trickle of water from the fountain will remind you how charming and unique this place is. It's advisable to visit the area known locally as “lu spessìte” (The meaning behind "Spessìte" dates back to the Latin word "spissus" which means crowded, compact or close) famous for its tortuous backstreets including Via Balsamo de Landria, vico Clemente Brancasi and vico Villanova (see map inside). 18 OSTUNIPOCKET
TRULLI, ACQUA, MURETTI A SECCO Sud, fuga dell'anima tornare a sud di me come si torna sempre all'amor (Vinicio Capossela, Camera a Sud)
I muretti a secco (detti “paretère” in dialetto ostunese) rappresentano una delle componenti architettoniche più suggestive del paesaggio agrario/rurale di tutta la Murgia. Eretti inizialmente con lo scopo di proteggere dal bestiame le coltivazioni che ciascun cittadino aveva il diritto di praticare sulle aree demaniali, erano destinati ad essere abbattuti a raccolto avvenuto; in un secondo tempo, invece, divennero il simbolo più eloquente dell’avvenuto impossessamento. I muretti a secco svolgono una serie d funzioni ecologiche: proteggono il terreno e la vegetazione dall’azione del vento e dal dilavamento provocato dalle pioggia; fungono da vere e proprie riserve di umidità grazie alla condensazione delle pietre, da habitat essenziale per la vita e la riproduzione delle specie animali DA SAPERE Il nome Itria trae la sua origine da una chiesa periferica di Martina Franca (Taranto), costruita presso la via che conduce ad Ostuni e dedicata alla Madonna Odegitria o d’Itria, annessa al convento di San Francesco di Paola. Secondo alcuni autori deriverebbe da Madonna Hodegitria, guida patrona dei viandanti, il cui culto sarebbe stato introdotto nell’Italia meridionale dai Padri Basiliani dell’Alto Medioevo. Secondo altri deriverebbe, invece, da Santa Maria d’Idria, ossia dell’acqua, e venerata in un culto autoctono più recente (presumibilmente nel secolo XVII), sorto in seguito al rinvenimento della sacra Immagine nella cisterna di un vecchio complesso basiliano. 20 OSTUNIPOCKET
La “Selva” di Ostuni è puntellata da fresche abitazioni in pietra a forma di cono: i trulli, monolocali con alcove e cucina a legna, che ancora oggi sono una privilegiata dimora estiva di molti ostunesi e di turisti. I trulli si inseriscono nell’ampio territorio della valle d’Itria (che comprende anche Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello) un entroterra murgiano con un paesaggio rurale unico e lagato a miti, legende, simboli che la tradizione contadina conserva e valorizza con sagre, fiere e feste folkloristiche. DA VEDERE Il caso unico del Trullo Sovrano. Una particolare architettura dei trulli la conserva la Masseria Satia Piccola, costruita nella metà del secolo XVII e situata in contrada Pascarosa (strada provinciale Ostuni-Martina Franca). É costituita da 3 enormi trulli, dei quali quello centrale è a due piani, caso unico del territorio ostunese e perciò denominato Trullo Sovrano. Nel dialetto ostunese l’alloggio al primo piano si dice “subbrànë”, da cui sovrano.
TRULLI, ITRIA, DRY STONE WALLS
Dry stone walls represent one of the most suggestive architectural components in agricultural landscape in ‘Murgia’ (a zone in the north of Puglia). In the beginning they were built from citizens that used a part of public land with a scope of protecting the cultivation of cattle just for that period needed and were then dismantled after use. In a later period these structures were left standing with intention to point out the possession of that piece of land. The dry stone walls are important for a series of ecological uses: it protects the land and it’s vegetation from the wind and movement of the land from heavy rains; it functions also as a reserve of humidity thanks to the condensation produced by stones, which gives an essential habitat for some small animals and wild plants. The “Selva” of Ostuni is pepped by cool cone-shaped stone houses: the trulli, one-roomed houses with alcoves and fireplaces, preferred residences of many people from Ostuni and mani tourists. The trulli are settled in the wide area of the Valle d’Itria, a valley inland having a unique rural landascape rich of myths, legends, symbols kept by peasant traditions, which developos them by means of festivals and fairs.
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TO KNOW The name “Itria” originates from a suburban church of Martina Franca (Taranto), built near the road that leads to Ostuni and is dedicated to the Madonna Odegitria or d’Itria, and is connected to the convent of San Francesco of Paola. According to some writers the name originates from the Madonna Hodegitria, the protector of pilgrims, in which it’s cult was introduced in the south of Italy from Basiliani priests of the later medieval period. According to others it derives from Santa Maria d’Idria, which means of the water, worshiped in a more recent local cult (presumably in the XVII century), started after the discovery of a holy image in a well of an old basiliano convent. TO SEE Trullo sovrano, the unique example. The Masseria Satia Piccola (Pascarosa, on the road to Martina Franca), a built in the middle of the XVII century, keeps the trulli characteristic architecture: it consists of three huge trulli, among them the central trullo is a two floor building, the unique example in the territory of Ostuni, that’s why its name “Trullo Sovrano”. In the dialect of the town: the first floor is known as “subbrànë”, hence “sovrano”, in English “sovereign”.
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CORRERE SENZATEMPO GUARDA QUESTO QUADRO. L’ARTISTA SI CHIAMA DIO
Il tempo che ti lasci alle spalle. Una corsa per raggiungere la linea infinita del mare. Pedalate lente lungo i tratturi dell’agro ostunese. Distese di muretti a secco a cornice di masserie bianche di calce. Olive nere che ricoprono terra rossa, brulla e ghiotta d’acqua. Un bianco lenzuolo su cui guardare pellicole sotto le stelle. Per lui sei il benvenuto. Lui chi? Il contadino del Parco. Perché troverai anche lui, piegato sulla sua schiena a guardare i frutti della Madre Terra e ad alzare la testa per salutarti se gli passi di fianco. Il Parco delle Dune Costiere Torre Canne – Torre San Leonardo è situato lungo la costa Ostuni-Fasano. Per ogni informazione, per prenotare visite, per sapere gli appuntamenti che si svolgono tutto l’anno visitare: www.parcodunecostiere.org. Si possono affittare biciclette al costo di 5 euro recandosi presso l’infopoint Casa del Parco nell’ex stazione di Fontevecchia.
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LOOK AT THIS PICTURE. THE ARTIST IS CALLED GOD
RUNNING WITHOUT TIME Time that you leave behind. A race to reach the never ending line of the sea. Pedaling slowly along the tracks in Ostuni’s countryside. Expanses of dry walls framing white masseria’s of ‘calce’. Black olives which cover the red earth, bare, and thirsty for water. A white sheet where one can look at films under the stars. For him you are welcomed. Him who? The workman of the Land. Because you will also find him, bent over looking at the fruit of the Mother Land and lifting his head to say hello if you pass him by. The park of the Coastal Dunes of Torre Canne – Torre San Leonardo is situated along
the coast between Ostuni and Fasano. For any information, to book visits, to know the events organised all year round visit: www.parcodunecostiere.org. One can rent a bike for the cost of 5 euros through infopoint (the house of the Park) located in the old train station of Fontevecchia.
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IL PORTO, IL CASTELLO, L’OLIO D’OLIVA
A sei Km da Ostuni, su di un seno di mare e lungo la via Traiana, sorge il porto antico di Villanova, un tempo chiamato Petrolla. Circondato da grotte scavate dal mare e dall’uomo, divenne ai tempi dell’antica Roma rifugio ideale per le truppe che da qui s’imbarcavano per Brindisi alla conquista dell’Oriente. Abitata da popolazioni dedite alla pesca e ai traffici marittimi con le città costiere del basso Adriatico, perse ben subito le caratteristiche di una città tranquilla. Continuamente piegata dalle incursioni dei Turchi, fu presto abbandonata dai suoi cittadini che preferirono la sicurezza della collina di Ostuni. Una serie di saccheggi portarono alla definitiva distruzione di Petrolla nella seconda metà 26 OSTUNIPOCKET
del XIII secolo. Non passò molto tempo dalla sua rinascita. Sulle sue rovine venne costruita Villanova. Il merito di questa nuova realtà fu da attribuire al Re Carlo d’Angiò che pose fine al suo stato di abbandono. A spingerlo verso questa decisione fu la volontà di sottrarlo ai pirati che nelle grotte trovavano riparo per assalire e derubare viaggiatori, Crociati e lo stesso Re che spesso vi transitava. Nel giugno del 1277 il Re angioino iniziò la ricostruzione dell’antica terra di Petrolla, cui impose il nome di Villeneuve (Villanova) accettando un’offerta di molte oncie d’oro da parte degli ostunesi. Una ventina d’anni dopo l’innalzamento della cinta muraria, il castello angioino subì numerose distruzioni.
Dalla storia si apprende che nel1400 un via vai nel commercio dell’olio prodotto nelle campagne ostunesi portò Villanova a risorgere. Il porticciolo ostunese era ben inserito nella rete del commercio veneto-pugliese, collegato ai mercati adriatici attraverso questo centro portuale . L’olio, piuttosto che il grano, rappresentava la “maggior facultà”, ritenendo la produzione olivicola settore trainante dell’economia cittadina. Maggiormente documentati sono gli anni 1465 e 1468 dove, a sollevare le sorti del paese e la stessa realtà portuale, furono i mercanti fiorentini e veneziani, facoltosi acquirenti di grosse partite di olio. Dal fiorentino Andrea Carducci ai
veneziani Arimagno Ciola, Girolamo Morosini, Daniele Contarini. Assenti i mercanti locali. Fatta eccezione per due nomi: Antonio Idrosio e Gaspare Petrarolo, affiancati al mercante veneziano sopraindicato Ciola. Sebbene non fossero degli acquirenti diretti, emerge sorprendentemente dalla storia come gli ostunesi si prodigassero in ben altro genere di affari, sfruttando al meglio il settore della mediazione commerciale. In altre parole i mercanti forestieri si servivano di rappresentanti locali che concludevano a loro nome l’acquisto dell’olio. Ostunesi, bravi contrattatori!!!
IL RITO Tra gli ostunesi vi è la piacevole abitudine di passeggiare lungo il molo gustando l’ottima focaccia col pomodoro dei forni della zona.
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THE PORT, THE CASTLE, THE OLIVE OIL
Six kilometers from Ostuni, on the breast of the sea and along the road to Traiana, emerges the antique port of Villanova, once upon a time called Petrolla. It is surrounded by caves excavated by sea and man, coming from the antique Roman refuge ideal for the troops that embarked for Brindisi to conquest the Oriental. Inhabited by populations dedicated to fishing and maritime trade with coastal cities of the lower Adriatic, it lost quickly the characteristics of a quiet city. Continually attacked by the Turks, it was soon abandoned by its inhabitants that preferred the security of the hills of Ostuni. A series of looting caused the definitive destruction of Petrolla in the second half of XIII century. 28 OSTUNIPOCKET
It did not take much time for the rebirth. With its ruin Villanova was built. The merit of this new reality was due to the King Carlo d’Angio who put an end to it’s state neglect. The decision to reconstruct Villanova was due to trying to avoid pirates finding shelter in the caves who attacked and robbed travelers, crusaders and the same king that journeyed there. In June 1277 the King Angioino started the rebuilding of the antique land of Petrolla, in which he then gave the name Villeneuve (Villanova) accepting an offer of many ounces of gold from the people of Ostuni. About 20 years later the walls were raised due to the castle Angioino receiving numerous attacks. From the history we understand that in 1400 the trade of oil
produced in the Ostunese countryside and Port of Villanova served towards it’s continuing development. The little port of Ostuni was well inserted in the network of commercial trading in Veneto and Puglia and was connected to Adriatic markets through it’s port. Oil instead of grain, represented the “main resource” in Ostuni’s rural economy. The best documented years are 1465 and 1468, where wealthy buyers of large quantities of oil were the merchants from Florence and Venice who aided in the development of the economy of the town and the port. From Andrea Carducci from Florence to Arimagno Ciola, Girolamo Morosini, Daniele Contarini
from Venice. Local merchants were absent. Making an exception for two names: Antonio Idrosio and Gaspare Petrarolo, who worked closely with the above merchant from Venice, Ciola. Although not the direct buyers, the people of Ostuni emerge surprisingly in history for a different kind of business, taking full advantage of the commercial mediator sector (earning through introducing buyers to sellers). In other words the foreign merchants made use of local representatives to conclude the purchasing of oil for them in their name. The people of Ostuni were good contractors!
THE RITUAL The people of Ostuni have the pleasant habit of walking along the pier and enjoying the excellent tasting tomato “focaccia” made in the local ovens.
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CHE TIPO DA SPIAGGIA SEI?
18 km di costa per 18 volte Bandiera Blu. Anche nel 2012 il prestigioso vessillo sventola sulla Città bianca. Tra le 246 località in tutta Italia, Ostuni si riconferma località balneare simbolo di qualità secondo i criteri stabiliti dalla Fee (Fondazione per l’Educazione Ambientale). La Bandiera Blu è assegnata a quei comuni che si distinguono per le acque pulite, per la costa, per i servizi, per le misure di sicurezza e la gestione ambientale. E non è l’unico trofeo: per la terza volta ottiene le 5 Vele di Legambiente. Riconoscimenti che la confermano tra le località di maggiore attrazione turistica balneare non solo della Puglia, ma anche d’Italia. Di seguito un elenco delle più importanti spiagge e scogliere che potrete scegliere di visitare lungo i bellissimi chilometri di costa.
SAND OR...ON THE ROCKS?
Ostuni's eighteen miles of coastline have now earned the 'Bandiera Blu' award for clean beaches eighteen times. In 2011, yet again, this prestigious blue flag - given for cleanliness and quality of service - is unfurled in the White City. It is not the only trophy: For the third time, Ostuni has been rewarded with the "5 Sails of Legambiente" an important accolade assigned every year to just 10 coastal locations across the whole of Italy. Below is a list of the most important beaches and cliffs that you can choose to visit along the miles of beautiful coastline. OSTUNIPOCKET 33
Da Nord a Sud, from North to South: Lido Morelli (arenile sabbioso) per il suo alto valore naturalistico e ambientale fa parte dell’area protetta del Parco delle Dune Costiere, habitat naturale per specie vegetali e animali che rischiano di scomparire. Vicino c’è il fiume Morelli caratterizzato da alcuni specchi d’acqua dolce e da antiche costruzioni per la pesca, oggi recuperate e divenute vasche di itticoltura in cui confluiscono anguille e cefali. Spiaggia attrezzata Sandy beach. Is noted for its natural and environmental qualities. With protected areas of coastal dunes, the park is a natural habitat for plant and animal species, some in danger of extinction. Nearby is the river Morelli providing stretches of fresh water where old fishing buildings have now been restored and turned into fish-farming tanks for eels and mullet. Private facilities available. Lido Bosco Verde (arenile sabbioso) Lunga spiaggia che si nasconde dietro alte dune ricoperte da macchia mediterranea. E’ preferita dai giovani per l’ottima musica dei bar situati vicino alla spiaggia e frequentata dagli amanti del kitesurf. Attrezzata Sandy beach is a long stretch of beach that is hidden behind high dunes covered in Mediterranean plant life. It is preferred by young people for the cool beach front music bars and is also a favourite of kite surfers. Private facilities available. Pilone (arenile sabbioso) è caratterizzato da un lungo tratto di costa sabbiosa con la presenza di alte dune ricoperte da ginepri secolari e macchia mediterranea dominati dalla Torre aragonese di San Leonardo. Attrezzata
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Sandy beach is a long stretch of sandy coastline flanked by high dunes covered with ancient juniper trees and Mediterranean plant life dominated by the Tower of San Leonardo. Private facilities available. Rosa Marina (arenile sabbioso) area che si contraddistingue per un susseguirsi di piccole spiagge di sabbia tra la macchia mediterranea e dove negli anni ’60 sorse un rinomato insediamento turistico che tutt’ora conserva il suo fascino e la sua valenza internazionale. Per accedere nell’area residenziale di Rosa Marina occorre essere muniti di tessera. Attrezzata Sandy beach is an interconnected group of sandy coves, and is also the site of a tourist resort built in the 60s which still retains its international appeal. To access the residential area of Rosa Marina and its private beach requires entry by security card. Private facilities available. Monticelli (arenile sabbioso e scogliere) Ideale per chi cerca un’atmosfera tranquilla. A brevi tratti di sabbia si alternano scogli da dove è possibile estraniarsi dal resto del mondo, lasciandosi accarezzare dal fresco vento e dal caldo sole. Ogni domenica pomeriggio aperitivi esclusivi con musica dal vivo in un locale della zona. Sia libera che attrezzata. Sandy beach and cliffs is ideal for those seeking a peaceful atmosphere. With its small stretches of sandy beaches surrounded by rocky coves, it is possible to escape from the outside world and enjoy the hot sun tempered by a gentle breeze. Every Sunday afternoon, exclusive cocktails in a local area. Both Public beach and Private facilities available.
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Villanova (porto) lì dove sorgeva l’antica Petrolla, poi ribattezzata Villanova, è presente un porticciolo, approdo per le barche dei pescatori e natanti da diporto. Suggestiva è la torre castello del XVI secolo che domina il porto. Si consiglia una sosta lungo il molo gustando l’ottima focaccia col pomodoro dei forni della zona. Port is a beautiful marina for fishing boats and pleasure craft. The striking tower dates back to the sixteenth century and dominates the harbour. We recommend a walk along the harbour to enjoy the excellent oven baked tomato focaccia sold at the bakery. Gorgognolo (arenile sabbioso e scogliere) Posto ideale per chi oltre al mare, ama passeggiare e fare escursioni tra gli scogli raccogliendo rosmarino selvatico e mirto. Caratterizzata da piccole insenature, quest’area ha ancora il fascino del paesaggio selvaggio. Per chi ama fare snorkeling, qui ci sono grotte bellissime e fauna marina che meritano di essere ammirate. Libera Sandy beach and cliffs is ideal for those seeking a peaceful atmosphere. With its small stretches of sandy beaches surrounded by rocky coves, it is possible to escape from the outside world and enjoy the hot sun tempered by a gentle breeze. Public beach. Costa Merlata (arenile sabbioso e scogliere) così chiamata per la linea di costa estremamente frastagliata, con il mare che si insinua tra gli anfratti di una costa rocciosa formando singolari e intime calette sabbiose. Attrezzata Costa Merlata (sandy beach and cliffs) has a rugged coastline, with the sea that creeps between the cracks of a rocky coast, forming unique and intimate sandy coves. Private facilities available.
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Santa Lucia (arenile sabbioso e scogliere). Un alternarsi di insenature e macchia mediterranea. Caratterizzata da una natura selvaggia incontaminata. Così chiamata per la presenza di una masseria risalente al XVI secolo. Libera Saint Lucia (sandy beach and cliffs) is a series of coves bounded by Mediterranean vegetation and natural, unpolluted wilderness. So-called after the grand farmhouse (now a hotel) which dates back to the sixteenth century. Public beach. Torre Pozzelle (arenile sabbioso e scogliere) è una delle località preferite da chi ama paesaggi incontaminati. Affascina per le miriadi di calette e per un succedersi di improvvise lingue di sabbia in mezzo agli scogli. Si consiglia la sosta fino al tramonto. Libera Torre Pozzelle (reefs and sandy beach) is a favourite for those who love unspoiled landscapes. A myriad of coves and punctuate the sandy stretches. It is advisable to remain and witness the beautiful sunset. Public beach. Lamaforca ultima spiaggia della costiera ostunese. Per metà libera, per metà gestita dal villaggio Valtur. Offre la possibilità sia di stendersi sulla sabbia, che sdraiarsi su piccoli tratti di sabbia nascosti tra gli scogli. Lamaforca (sandy beach with rocks) is the last resort of the Ostuni coastline. Half of the beach is public beach whilst the other half is managed by the Valtur holiday village.
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IL MIRACOLO TRA GLI ORTI Racconti all’ombra del Santuario della Madonna della Grata Incorniciata da una trama ordinata di orti (cciardenere in dialetto), il Santuario della Vergine della Grata sito in contrada Rosara (a valle del centro storico) è un tempietto in stile eclettico irraggiato fino a tarda sera dai colori del tramonto. Si narra che verso la metà del 1700 un uomo,costretto a camminare curvo a causa di lancinanti dolori alla colonna vertebrale (in dialetto ostunese “grata”), guarì miracolosamente dopo avere pregato la Madonna ritratta in una nicchia scavata nel muro di recinzione di un orto di contrada Rosara. La notizia si diffuse tra il popolo e là dove era avvenuta la prodigiosa guarigione i fedeli edificarono la chiesetta rustica dedicata alla Vergine della Grata.
“Grata” come allusione al miracolo, o come grazia ricevuta. O ancora, per indicare l’inferriata che proteggeva la nicchia. Il piccolo santuario diventò subito meta di pellegrinaggio raggiungibile percorrendo il “sentiero del culto”, lo stretto viale di muretti a secco che dal Ponte del Poveruomo attraversa gli orti e raggiunge la chiesa.
Si racconta anche che in tempi lontani alcuni miracolati, in atto di gratitudine e di supplica verso la Madonna della Grata, facessero strisciare la lingua sul pavimento della chiesa (la legna strscenuta) dall’ingresso fino all’altare della Vergine. Un’altra secolare devozione consisteva nel prelevare il bambino Gesù della statua della Vergine per condurlo nella casa dei fedeli gravemente ammalati, nella speranza di ottenere l’invocata guarigione. Altra legenda vuole che il santuario fosse il luogo dove le giovani donne di Ostuni si recavano per chiedere alla Madonna di “trovar loro marito”. La cappella ottocentesca a lungo andare risultava inadeguata a contenere i numerosi devoti e fedeli. Si decise pertanto di costruire una nuova sede per rendere omaggio alla Madonna. Tante furono le difficoltà per portare a termine il santuario, quanto allo stesso tempo forte la volontà di realizzarlo. Un notevole contributo fu offerto da un benefattore, Don Eligio Tanzarella, il quale, possedendo un orto vicino alla chiesa, concesse la superficie di una cisterna appena scavata come basamento per l’edificio. DA NON PERDERE Ogni prima domenica di agosto si festeggia la Madonna della Grata (quest’anno 05/08). L’affollatissima manifestazione di fede (ore 19) detta “la turciara”, può essere vista anche a lunga distanza, soprattutto dai colli di Ostuni. Nessuna processione raccoglie un così gran numero di persone devote e si differenzia dalle altre sia perché non vi sono luminarie, né fuochi pirotecnici o bande, ed anche perché i devoti procedono seguendo una fila doppia portando in mano una grande fiaccola. OSTUNIPOCKET 39
THE MIRACLE AMONG THE GARDENS
Stories in the shade of the Santuary of the Madonna of the Grata Framed in an organized plot of gardens (in dialect cciardenere), the Sanctuary of the Virgin of the Grata site in Rosara district (in the valley of historical centre) it is a small temple in eclectic style lit till late at night by the colours of the sunset. It’s said that towards the mid 1700’s a man, forced to walk bent over caused by a stabbing pain to his spine (in the dialect of ostuni “grata”), recovered miraculously after having prayed to the Madonna portrayed in a carved area in a enclosing wall of a garden of Rosara district. The information spread through the population and there where the miraculous healings took place, the faithful built a little rustic church dedicated to the Virgin of the Grata. “Grata” like the allusion of a miracle, or like received grace. And still, to indicate the bars that protected the carved area. The little 40 OSTUNIPOCKET
sanctuary immediately became a destination of pilgrims reaching it by following the “path of worship”, the narrow street of dry stone walls which from the bridge of Poveruomo crosses the gardens and reaches the church. It’s also said that in the old times people who had received a miracle, in act of gratitude and pleading towards the Madonna of the Grata, dragged their tongues across the floor of the church (in dialect legna strscenuta) from the entrance to the altar of the Virgin. Another secular devotion consisted of leading the baby Jesus from the statue of the Virgin into the houses of those seriously ill believers, with the hope that this would lead to receive the invoked healing. Other legends tell us that the sanctuary was the place where the young women of Ostuni would go to request to the Madonna “to find her a husband”.
The 19th century chapel after a long period of time became too small to receive all the devoted believers. It was decided to build a new structure as tribute to the Madonna. There were many difficulties to complete the sanctuary but the devotion of those believers was stronger. An important contribution was offered by a beneficary Don Eligio Tanzarella, who possessing a garden close to the church granted the surface of a cistern which had just been dug to use as a foundation for the new church. TO SEE Every first Sunday of August the Madonna of the Grata is celebrated (this year on 5th August). The crowded manifestation of faith (hr 19:00) called “la turciata�, could be seen also from far in particular from Ostuni’s hills. No other prossession gathers soo many believers and it is distinguished from the others because there are no illuminations, no fire-works, no band and the believers walk in a line made of two people taking with them a candle lit torch.
TUTTI PAZZI PER LA DIETA MEDITERRANEA
Ostuni, terra di dieta mediterranea Grano, olio, vino e mandorle: i quattro ingredienti d’oro della tradizione alimentare pugliese sono valorizzati in questa città sempre di più da quando, nel 2010, è nata la Fondazione Dieta Mediterranea Onlus, un organismo con l’obiettivo di promuovere la cultura alimentare mediterranea riconosciuta nel 2010 dall’ Unesco “Patrimonio immateriale dell’Umanità”. Da Ostuni, dalla Provincia di Brindisi, dai comuni vicini e da tante associazioni e imprese è nata una vera missione: lotta al cibo spazzatura perché la dieta mediterranea, come spiega il pool di esperti della Fondazione “non è una dieta, ma è la cultura delle genti del Mediterraneo, fatta di tradizioni e di stili di vita”. “Se vivo come vivevano i mediterranei e mangio meglio, anche come loro, vivo meglio e più a lungo”. (Fondazione Dieta Mediterranea)
I benefici dell’olio di Ostuni, Re della dieta mediterranea L’olio d’oliva extravergine è ricco di polifenoli, componenti preziosi che ne determinano il caratteristico aroma fruttato e il gusto piccante e amaro e sono dotati di poteri antiossidanti, fondamentali per prevenire malattie cardiovascolari. DA SAPERE Ad Ostuni, grazie ad una attività promozionale sostenuta dall’Assessorato alle Attività Produttive e con la collaborazione dell’Oleificio Cooperativo di Ostuni, sono state realizzate bottiglie "esclusive" di olio extravergine di oliva degli ulivi monumentali di Ostuni aventi un’età compresa tra i 1000 e 2000 anni. CURIOSITÀ L’idea del Comune di Ostuni per avvicinare i bimbi all’olio di oliva. E’ nata una storia d’amore tra la Città bianca e i fumetti. Galeotto è stato l’olio della Piana degli ulivi millenari che è finto negli schizzi della disegnatrice Disney e Geronimo Stilton, Federica SalComune fo. L’artista ha voluto regalare agli di Ostuni ostunesi un simpatico fumetto rendendo protagonista la bottiglia dell’Oro millenario di Ostuni. OSTUNIPOCKET 43
EVERYONE CRAZY FOR THE MEDITERRANEAN DIET Ostuni is the land of the mediterranean diet Wheat, oil, wine and almonds: the four golden ingredients of the pugliese’s alimentary tradition are valued in this city more and more since 2010 when the non-profit organization ‘Mediterranean Diet Foundation’ was founded, an organization that aims to enhance the Mediterranean food culture recognized by UNESCO "Intangible Heritage of Humanity".A true mission was born in Ostuni, the Province of Brindisi, and from nearby towns, associations and companies: to fight food that is bad for you (junk food) because the Mediterranean diet, explains the pool of experts of the Foundation "it is not only a diet, but it is the culture of the people of the Mediterranean, made of traditions and lifestyles."
The benefits of the oil of Ostuni, King of the mediterranean diet The extra virgin olive oil is rich in polyphenols, valuable components that determine the characteristic fruity aroma and spicy bitter taste and have antioxidant power, essential to prevent cardiovascular disease. TO KNOW Ostuni, thanks to work made by the Production Activities Department and with the collaboration of Oleificio Cooperativo of Ostuni "exclusives" bottles of extra virgin olive oil are created from the monumental olives of Ostuni with an age of between 1000 and 2000 years . CURIOUSITY The idea of the Comune of Ostuni to bring closer kids to olive oil. A love story is born between the White city and comics. The oil of the Plain of ancient olive trees inspired the sketches of the designer Disney and Geronimo Stilton, Federica Salfo. The artist wanted to present a brief story dedicated to Ostuni by making the protagonist a bottle of golden oil of Ostuni. 44 OSTUNIPOCKET
CHE GRANO! Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare, io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare (C’è Tempo, Ivano Fossati)
E’ chiamato la “bistecca” del Sud e raggiunge i 2 metri di altezza. E’ il grano Senatore Cappelli, di particolare bellezza ed imponenza. Negli anni della guerra salvò dalla carestia intere popolazioni. Oggi è una delle poche varietà di grano duro biologico conservato in purezza, cioè non ha mai subito mutazioni genetiche indotte o incroci con altri grani geneticamente modificati. Tale grano fu ottenuto nel 1915 su terreni agricoli della provincia di Foggia incrociando semi di specie diverse secondo una tecnica ideata dell’agronomo e genetista Nazareno Strampelli, che contribuì a salvare l’Italia dalla fame raddoppiando in sei anni, dal 1925 al 1931, i raccolti di grano. Il nome si deve al marchese e senatore abruzzese Raffaele Cappelli che donò al genetista Strampelli i terreni del foggiano su cui vennero condotte le prime sperimentazioni. Questo grano alto m. 1,80 venne abbandonato negli anni ’70 per far posto a varietà più produttive, sebbene venga annoverato come il “grano duro per eccellenza” grazie all’elevato grado proteico e alla sua alta digeribilità. Oggi alcune aziende di Ostuni hanno ripreso a coltivarlo e per ammirarlo potete recarvi nei seminativi del Parco delle Dune Costiere tra Fasano e Ostuni.
What grain! It 's called the "steak" of the south and reaches 2 metres tall. It’s the wheat ‘Senatore Cappelli’, and is of particular beauty and grandeur. During the years of war it saved entire populations from starvation. Today it is one of the few varieties of organic wheat stored in it’s purity, that has never undergone genetic mutations induced or crossbreeding with other genetically modified grains. This grain was obtained in 1915 on farmland in the province of Foggia in which were crossed seeds of different species using a technique devised by agronomist and geneti-
cist Nazareno Strampelli, who helped to save Italy from famine doubling in six years, from 1925 to 1931, the collection of grain. The name comes from the Marquis and Senator Abruzzo Raffaele Cappelli who donated to geneticist Strampelli the land in Foggia in which were conducted the first experiments. This grain 1.80 m high. was abandoned in the 70’s to make way for more productive varieties, although it is counted as the "wheat for excellence" thanks to its high protein and its digestibility. Today, some companies in Ostuni have begun to cultivate and to admire the crops you can go in the Dunes Coastal Park between Fasano and Ostuni.
DA SAPERE Laboratorio del TO KNOW Laboratory of gusto: dal grano alla pasta. taste: from grain to pasta. Ogni giovedì da giugno a Every Thursday from June to settembre 2012 Appuntamento September. Meeting at 18.00 ore 18.00 presso Oasi San at Oasis San Giovanni BattiGiovanni Battista, contrada sta, Contrada Ottava - MonOttava - Montalbano di Fasano. talbano di Fasano. A course of Un corso di preparazione della preparation of fresh pasta with pasta fresca con il grano biologico organic wheat variety ‘Senatodella varietà “Senatore Cappelli”. re Cappelli’. Info. Cooperativa Serapia 328.6474719 - www.cooperativaserapia.it OSTUNIPOCKET 47
ORECCHIETTE TERRA E MARE Ingredienti: - 500 g. di cime di rape - 600 g. di vongole - 400 g. di orecchiette - 1 bicchiere di vino bianco - 6/7 pomodorini - Aglio, olio, sale, pepe q.b - Peperoncino, prezzemolo q.b.
PREPARAZIONE Far dorare l’aglio tritato finemente ed il peperoncino nell’olio, versare le vongole e sfumare col vino bianco. Dopo qualche minuto aggiungere i pomodorini. A parte far bollire l’acqua salata e cuocere le orecchiette e le rape. Saltare il tutto in padella poi impiattare, aggiungere una spruzzata di pepe e il prezzemolo tritato. Tempo: 20 minuti Vino consigliato: Primitivo Salento IGT Rosso Conti Zecca Leverano (Le) Ricetta di Stefano Calò del Ristorante “Spessite” 48 OSTUNIPOCKET
ORECCHIETTE VEGETABLES AND CLAMS Ingredients: - 500 g. of turnip tops - 600 g. of clams - 400 g. of orecchiette - 1 glass of white wine - 6 or 7 cherry tomatoes - garlic, olive oil, salt and pepper - Chillis, parsley HOW TO PREPARE Chop the garlic into thin slices, add to a frying pan along with olive oil and chillis and fry until golden. Add the clams and the glass of wine and simmer until the wine has evaporated, then add the tomatoes. Into another large pan boil some water. When the water has boiled add the salt, the orecchiette and the turnip tops for some minutes. Drain the orecchiette, add to the frying pan, mix and toss. Finish with a sprinkle of pepper and chopped parsley. Total cooking time: 20 minutes
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COMUNE DI OSTUNI
APPUNTAMENTI GRANDI CONCERTI al Foro Boario. Ore 21 27/7 Tony Barletta e Cabaret con Biagio Izzo 05/08 Max Gazzè 10/08 Musical La Bella e La Bestia
EVENTI E CULTURA vivi gratis la città Un’emozione chiamata libro 16° ediz. 2012. Kermesse letteraria sotto le stelle a cura della giornalista Anna Maria Mori e dell’Assessorato alla Cultura. Chiostro San Francesco (p.zza Libertà) ore 21(ingresso gratuito). 16/7 Federico Rampini - “Alla mia sinistra” 19/7 Edoardo Albinati - “Vite e morte di un ingegnere” 23/07 Susanna Tamaro - “Per sempre” 26/07 Melania Mazzucco - “Limbo” 30/07 Veronica Pivetti - “Ho smesso di piangere” 02/08 Daniela Missaglia - “Scarti di famiglia” 06/08 Maria Paola Colombo - “Il negativo dell’amore” 09/08 Michela Marzano - “Volevo essere una farfalla” 13/08 Gianrico Carofiglio - “Il silenzio dell’onda” 20/08 Serena Dandini - “Grazie per quella volta”
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ESCURSIONI E ITINERARI Vivi Il Centro Storico di Notte Ogni lunedì visita guidata gratuita nel centro storico, partenza Chiesa San Francesco, Pizza della Libertà, ore 21 Info. Assessorato al Turismo di Ostuni e Ass.ne Ostuni Città Messapica Tel 0831 307219.
Escursioni a cura della Cooperativa Serapia Info: 328 6474719 - www.cooperativaserapia.it Passeggiata: Ostuni, itinerario del bianco Ogni martedì da giugno a settembre 9.30 - 11.30 | Start 9.30 Ufficio Apt p.zza Mazzini, Ostuni Ciclotrekking: in bici nel Parco Ogni mercoledì da giugno a settembre 18.00-20.00 | Start ore 18:00 Casa del Parco (ex stazione di Fontevecchia) Trekking: in natura tra la Murgia e l'Adriatico Ogni venerdì da giugno a settembre 18.00-20.00 | Start ore 18.00 Masseria Scategna, S.S. 16 km 871,8, c.da Montalbano vecchio - Ostuni Trekking: trekking con gli asini 20 luglio 2012 ore 18.00 – 20.00 17 agosto 2012 ore 18.00 – 20.00 Start ore 18 presso Masseria Gianecchia
SAGRE 29/07 Festa del mare, Sagra del Polpo, Lido Fontanelle 4 e 5/08 Sagra delle Orecchiette Viale Oronzo Quaranta 15/8 Sagra Vecchi Tempi, Viale Oronzo Quaranta 22 e 23/08 Sagra del Fico d’India Viale Oronzo Quaranta
MUSICA, TEATRO, SPETTACOLI & MOSTRE (ingresso gratuito) Dal 30/6 al 08//07 I Luoghi dell’Anima Mostra itinerante di fotografie di Charley Fazio in 6 Ristoranti del Centro storico e al Chiostro San Francesco, Ostuni, ore 21 3/07 ArtsFestival IV Edizione – Concerto dell’Orchestra d’Archi Città di Ostuni, Chiostro San Francesco, Ostuni, ore 20:30 4/07 Italian Swing Quartet in concerto, Chiostro S.Francesco, Ostuni, ore 21 4/07 Pizzica e Tarantella - Gruppo folk “La Stella” - ore 21 centro storico 5/07 Pocket Orchestra in concerto, Chiostro S.Francesco, Ostuni, ore 21 6/07 Omaggio alla Canzone Napoletana, Chiostro S.Francesco, Ostuni, ore 21 6/07 Concerto Seventy Level, P.zza della Libertà, ore 21 7/07 Tributo ai Nomadi – Work In Progress in concerto, P.zza Libertà, ore 21.30 8/07 Aperitivo In Musica 2012 - Live Music, Piazzetta Cattedrale, ore 21 8/07 Walking – La Carica dei 102 Performance, Piazza della Libertà, ore 21 9/07 Skaddia in concerto, Piazza della Libertà, ore 21 10/07 Swingin’ Napoli, Chiostro San Francesco, Ostuni, ore 21 11/07 Pizzica e Tarantella -Gruppo folk “Città di Ostuni” - centro storico 12/07 Artsfestival-Art String Quartet in concerto, Chiostro S.Francesco, Ostuni, ore 20.30 13/07 Incontro con l’autore. Presentazione del libro: “Una ragione inquieta” del Prof. Costantino Esposito, Chiostro San Francesco, ore 21 Dal 14 al 15/07 FESTA DEL MARE -14/07 Regata velica, Lido Fontanelle -15/07 Campionato interreg. di canottaggio costiero, Villanova 15/07 Festa della Mietitura e della Trebbiatura, Masseria Aia Antica Contrada San Benedetto (Str. Prov.le Ceglie Messapica) 15/07 Aperitivo in Musica 2012 - Live Music, Piazzetta Cattedrale, ore 21 16/07 Processione della Madonna del Carmine, Via Giosuè Pinto 20 e 21/07 Sfida alla miglior brace, Lido Fontanelle, ore 20 54 OSTUNIPOCKET
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24/07 Stella Grande e Le Anime Bianche in concerto, P.zza Libertà, ore 21 Dal 27/07 al 3/8 Prima personale di pittura di Antonio Palmisano, Casbah Art Cafe, Piazza della Libertà, ingresso libero 28-29/07 FESTA DEL MARE, gara moto d’acqua, Lido Fontanelle Festa del Santo Protettore, Cavalcata di Sant’Oronzo e fuochi d’artificio Calendario eventi: - 24/25/26/27 agosto, ore 20, Concerto bandistico in piazza Libertà - 26 agosto, ore 19, Processione e Cavalcata di Sant’Oronzo - 26 agosto, ore 24, Fuochi pirotecnici - 27 agosto, ore 21, Premiazione dei cavalieri della Cavalcata, piazza Italia - 27 agosto, ore 21, Concerto Foro Boario
Per conoscere tutti gli appuntamenti dell’Estate Ostunese visita il sito ufficiale del Comune di Ostuni: www.comune.ostuni.br.it
MERCATINI E ZACAREDDE BY NIGHT Tutto l’anno la seconda domenica del mese si svolge a Ostuni “Zacaredde” ovvero il mercatino dell’antiquariato. Migliaia di visitatori e collezionisti passeggiano sino al tramonto tra articoli del passato e oggetti più disparati e ricercati. 56 OSTUNIPOCKET
Dal 23 Giugno al 18 Agosto: Zacaredde by Night tutti i sabato sera : a partire dalle ore 19 lungo Viale Oronzo Quaranta, ai piedi della cinta muraria del Borgo antico, si svolgerà il mercatino dell’artigianato e dell’antiquariato in via eccezionale dal tramonto fino a tarda notte. Altri Mercati Mercato settimanale del sabato mattina nell’area mercatale (nei pressi di via Degli Emigranti) Mercatino rionale del mercoledì mattina: via Orlando Mercatino rionale del venerdì mattina: viale dello Sport (nei pressi del Palazzetto dello Sport) Mercatino serale della domenica: Camerini, Marina di Ostuni, ore 17
DA NON PERDERE DURANTE L’ANNO SETTEMBRE 20° Festival Internazionale degli Artisti di Strada 17° Festival Settimana Azzurra di Marinando OTTOBRE Settimana dei bambini del Mediterraneo NOVEMBRE Vivi il Novello DICEMBRE/GENNAIO Presepe vivente nelle vie del centro storico e lungo viale Oronzo Quaranta FEBBRAIO 3/02 Festa di San Biagio DOMENICA DOPO PASQUA Festa della Madonna della Nova 58 OSTUNIPOCKET
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Centro Storico
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CARABINIERI 0831 301010 301597 CORPO FORESTALE 0831 332050 CROCE ROSSA 0831 302381 EMERGENZA RADIO 0831 305859 GUARDIA DI FINANZA 0831 333935 GUARDIA MEDICA 0831 309277 BIBLIOTECA COMUNALE 0831 303973 POLIZIA 0831 337411 PRONTO SOCCORSO 0831 302590 SERVIZI SOCIALI 0831 333449 URP: 0831 307306 VIGILI DEL FUOCO 0831 301222 VIGILI URBANI 0831 331994 UFF. INFORM. TURISTICA 0831 301268 UFF. INFO TURISMO SOSTENIBILE "OSTUNI A RUOTA LIBERA" 0831 338165