free.aero RIVISTA INTERNAZIONALE DI PARAPENDIO E PARAMOTORE
SELLETTE: NOVITA' E PANORAMICA SUL NOSTRO TERZO COMANDO …. 1 | 2015/04
Foto :
SELLETTE
In copertina: Michel Farrugia in volo con una Trekking Trek, seduto comodamente in una selletta Kuik II di Kortel, con l'opzione di protezione dorsale Krashbox
INDICE
Traduzione di Team Luca Basso
PORTFOLIO Potenza di Pyla
3
ACTUS
16
TECNICA La selletta, questo terzo comando i cosciali separati sono tornati L'evoluzione delle sellette chiuse Consigli per l'uso delle sellette chiuse Attacchi paramotore, alti e bassi
29 33 49 65 85
TESTS Kortel Kruyer II Kortel Kolibri Neo String Ozone F*Lite Apco Split Legs Skywalk Rangeair Advance Lightness 2 Supair Delight 2 Niviuk Konvers Woody Valley Wani/Wani Light Sellette per passeggero biposto/ bambini Punti di aggancio Adventure X-Race LT Attacchi Fly Products Kangook Trekk PAP 1400 PA 125
35 36 37 38 44 52 57 61 69 73 79 82 88 91 94 103
PORTFOLIO
ASSIS !
Deserto d'Iquique Per prolungare la stagione dei “giochi da spiaggia” : tra qualche mese, quando le Dune di Pyla sanno coperte di nuvole grigie, in Cile potrai trovare uno dei migliori terreni di gioco. Benvenuti a “Pyla Forza 10”
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Le mitiche dune, sul sito di Palo Buque, sono accessibili solo in volo. Un posto da sogno appollaiato in alto, sopra la pianura, quando si vuole stare da soli, con la propria vela ...
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ASSIS !
Lungo il crinale, sono possibili voli di cross più o meno ambiziosi. Attenzione tuttavia allo spazio aero dell'aeroporto, sito a circa 30 chilometri a nord di Iquique.
A Palo Buque, si effettuano gonfiaggi nella parte bassa della pianura per poi decollare da li e farsi risucchiare mille metri più in alto. Il fascino discreto delle dune!fascino discreto della duna!
7 | 2015/N°4
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ASSIS !
Quando il termiche diventano troppo forti, c'è sempre una collina soleggiata in riva al mare per poter giocare con il vento.
8 | 2015/N°4
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ASSIS !
Iquique è una città moderna, ma già a venti chilometri da essa, nelle terre aride, inizia il Far West cileno.
Il problema maggiore per le dune di Iquique? E' quello che ti passerà la voglia di ritornare a Pyla, per paura di rimanere deluso.
9 | 2015/N°4
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ASSIS !
Malgrado le termiche siano forti, le condizioni sono raramente “cattive”, a meno che non andiamo ad infilarci nel sottovento di una cresta.
10 | 2015/N°4
@Volerinfo
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ASSIS !
Gli incidenti sono assolutamente da evitare: basta dare un'occhiata ai mezzi di soccorso locali per capire perchè!
Un lieve eccesso di fiducia, che non causa tuttavia alcun problema, quando si gioca nella brezza laminare del mare.
11 | 2015/N°4
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ASSIS !
Non si viene in Cile per la performance, ma soprattutto per divertirsi. Di solito, gli exploit si fanno in altri luoghi.
800 metri di dislivello per questa duna che sale sul fianco della montagna. Che c'è di meglio?
E' meglio lasciare a casa le vostre famiglie perchè, a parte il volo, qui non c'è molto altro da fare. Fortunatamente, a Iquique, si vola tutto l'anno, tutti i giorni. Miglior periodo: ottobre. In gennaio la base delle nuvole si abbassa sotto le creste principali
12 | 2015/N°4
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Una prerogativa in pi첫 dopo il volo: un paesaggio davvero insolito dentro un deserto immenso.
ASSIS !
Quando le condizioni diventano troppo forti, verso le due del pomeriggio, tutti (o quasi) se ne vanno ad atterrare alla spiaggia di Iquique.
L'attraversamento della città ovviamente senza atterraggi - non è banale: bisogna tenersi un buon margine di quota, perchè poi si incontra la brezza di mare! www.voler.info
ASSIS !
KLAUS MARTIN
HARNESS
CAMELEONV3
Fotos: AEF
MEGLIO “ARMATI” PER I VOSTRI PROSSIMI VOLI
La versione 3 della maniglia Caméléon è stata creata per risolvere, tra le altre, la difficoltà di alcuni piloti, colpiti da stress, di azionare il comando OFF. Gerard Lesieux, l'inventore, ci descrive le novità: • I comandi possono essere presi completamente in mano e la Caméléon vene tenuta tra il pollice e l'indice in fase di decollo, come in volo libero, cosa che favorirà l' apprendimento dei piloti che arrivano dal parapendio. • Si accelera con il dito medio, che può essere rilasciato immediatamente al fine di lasciare DIECI dita libere se necessario. Il cruise control è in grado di garantire un regime costante del motore se si è impegnati. • la versione V” si può upgradare alla V3 grazie ad un kit per l'aggiornamento • la gamma delle maniglie Chaméléon sarà composta da V2, V3 e il Kit V2/V3
La V3 e il Kit V2/V3 saranno disponibili per la vendita a fine settembre. Maggiori info: www.mycameleon.fr
16 | 04-2015
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HARNESS
NOVA
FABBRICA IN UNGHERIA: UNA SCINTILLA NEGLI OCCHI DELLE SARTE
Nova ha fatto scoprire il volo in parapendio ai dipendenti della propria fabbrica ungherese, che sono stati portati in volo con il verricello dai piloti locali. Più di un centinaio di partecipanti hanno così scoperto la magia del parapendio. Certamente è stata una buona iniziativa per motivare e per responsabilizzare i lavoratori, dalle cui mani dipende il meticoloso assemblaggio delle nostre ali...
HARNESS
NOVA
I
l pilota Theo Warden ha completato un volo di distanza libera di oltre 200 km in Inghilterra. Esattamente di 206,2 km, ad una velocità media di 36,8 chilometri all'ora, con Nova Mentor 4. Il volo è partito da Milk Hill, tra Londra e Bristol. E 'già impressionante questo genere di volo in Inghilterra, ma è ancor più considerevole, vista l'età del pilota: 16 anni ... https://www.nova.eu
Foto: Carlo Borsattino / flybubble.com
200 KM IN INGHILTERRA
HARNESS
PAP SI DEDICA ANCHE AL VESTIARIO PAP ha prodotto nuove t-shirt e felpe per i pilotri. La T-Shirt "PAPMAN" per esempio è disponibile nelle taglie: S, M, L, XL, XXL, è 100% cotone e costa circa 18 €. La felpa PAP Racing Team si presenta in S, M, L, XL, XXL, costa 42 €.. http://www.papteam.com/index_ing.php http://www.papteam.com/ropa_ing.php
19 | 04-2015
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HARNESS
FRESH BREEZE : APAX
L
a vela Apax f del costruttore di paramotore Fresh Breeze ha ottenuto l'omologazione in A anche per il volo libero. Secondo Fresh Breeze è dunque una vela molto polivalente: volo libero, verricello, motore ... www.fresh-breeze.de/en/home.html
RIUNIONE KANGOOK IN CANADA
A
fine settembre si terrà un'altra “Settimana Kangook” nel Quebec: una riunione dei piloti Kangook (e altri) con molti voli programmati in compagnia e la possibilità di campeggiare davanti alla sede dell'azienda. Le foreste infinite stanno solo attendendo di essere sorvolate. Il video della scorsa edizione: https://vimeo.com/77355645 www.kangook.fr
20 | 04-2015
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HARNESS
NAV V3: SYRIDE FORNISCE IL MONDO IN SD
È
disponibile una nuova versione di Syride Sys'Nav: il Sys'Nav V3. La sua memoria adesso può essere estesa per mezzo della Sd card. Ciò comporta, non appena effettuata l'installazione, la topografia del mondo e degli spazi aerei. Lo spazio di memoria è diventato pertanto sostanzialmente illimitato. In più la durata della batteria è aumentata da 25 a 45 ore. Ancora, nell'ultima versione del firmware, c'è il display del core della termica per aiutarti a centrare meglio il core stesso, mostrando un puntino che si colloca nel luogo in cui si è incontrata la zona di massima ascendenza. L'”assistente di transizione” è una funzione molto utile che mostra una sezione del rilievo nella direzione di volo. www.syride.com
SOL: TANDEM KANGAROO 4
S
OL Sol ha lanciato il suo nuovo biposto chiamato Kangaroo 4. Nella linea Kangaroo, che ha stabilito numerosi records, il Kangaroo Quattro (4) è progettato per piloti esperti che desiderano un biposto molto performante per i voli di XC. Molto allungato: 6.25 con 65 cassoni. Prezzo al pubblico 3.950 € Certificazione EN C Peso in volo : 140-2014 Kg Colori personalizzabili Per ulteriori informazioni: www.altimo.fr
21 | 04-2015
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HARNESS
PPGPS SUL TUO POLSO
U
na delle più performanti applicazioni Android che può essere usata quando si vola in parapendio o paramotore, è ora disponibile per Android Wear, il sistema operativo per orologi intelligenti. Esistono, nel mondo Android, numerosi modelli più economici del'Apple Watch e si possono trovare a meno di 100 €. Il PPGPS indossato al tuo polso raccoglie informazioni dallo smartphone attraverso l'App PPGPS, e fa vedere nel display un altimetro, variometro, velocità al suolo, distanza coperta e informazioni sul waypoint Prezzo: 2,40 € http://www.ppgps.info
22 | 04-2015
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paralpinism - hike & fly - travelling - soaring - speedflying
290 grams of comfort made in France
www.flyneo.com
MONTE BIANCO FINE DEI GIOCHI
N
on è più possibile atterrare in vetta al Monte Bianco. Eravamo abituati a convivere con una zona proibita al volo in primavera nel versante francese del Monte Bianco. Ora è proibito volare anche nel lato italiano del Monte Bianco, rendendo così impossibile conquistare in modo lecito, dall'aria, la mitica vetta. Il divieto italiano vale sino al 12 ottobre.
23 | 04-2015
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777 LASCIA CHE IL RE GIOCHI
T
riple Seven ha rinnovato il suo King. La EN D tre linee “King” è disponibile in tre taglie (in piano: 22.2 m2, 24.6 m2 e 26.4 m2, che coprono pesi in volo da 75 a 125 kg). L'allungamento proiettato è di 5.3 punti e piano di 6.98. I progettisti promettono performance molto alte, anche in condizioni di turbolenza. http://777gliders.com/tripleseven/king
SKYWATCH
A
bbiamo già parlato dei piccoli anemometri di Skywatch, che si inseriscono in un iPhone o in telefoni Android, trasformandoli in strumenti che, inoltre, possono fornire dati a siti web. Il modello più avanzato mostra e registra il vento, la temperatura, l'umidità e la pressione. Ora l'ultima versione questo piccolo miracolo è anche compatibile con l'iPhone6 .
d
i
http://windoo.ch/compatibilities www.facebook.com/skywatch.windoo
24 | 04-2015
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NIVIUK SI PRENDE CURA DEL PACKING
N
A nice design for this new Niviuk cap.
iviuk offre ora tre nuove sacche per parapendio: la Kolki Bag (destra) è una sacca spaziosa con cinghie di compressione che viene consegnata con il Kouguar2, il Dobermann e il Link. L'uso principale è il trasporto in auto o a piedi per brevi distanze. Il Kargo 140 (sotto a destra) è una versione più piccola del Kargo 175 I. Si tratta di una sacca progettata per trasportare vele di superficie piccola. Per vele più grandi, c'è il Krago 175 I o il Kargo 220 I. Quando si ordina una nuova vela, è possibile scegliere tra tre taglie del Kargo e la Koli Bag. La sacca di ripiegamento Nkare (lato opposto) è stata migliorata; i punti d'attacco degli strap sono stati modificati ed è stata rinnovata la sacca interna per le bretelle. www.niviuk.com
STABILIZZATORE VIDEO
S
ilk è il nuovo stabilizzatore motorizzato per GoPro. Il progetto nasce da un pilota di paramotore che si è appena laureato in ingegneria. Ha sviluppato questo stabilizzatore elettronico per le fotografie che aveva intenzione di scattare con un drone e, successivamente, ha deciso di sviluppare una versione integrale da mettere nel casco, nella bici, nell' aerplano, in auto o in qualsivoglia altro supporto. Ha dunque lanciato una campagna di raccolta fondi con Indiegogo, che è stata molto soddisfacente. Ecco i cinque maggiori punti di forza del Silk, fornitici dal suo inventore:
25 | 04-2015
1) Waterproof: il Silk può dunque essere usato in qualsiasi ambiente (surf, kayak, kite ecc.) 2) Rinforzato: il Silk è resistente agli shock e lavora con la cover protettiva della GoPro. 3) Compatibilità: Silk è compatibile con tutte le moderne GpPro (3, 3+, 4, 4 session) e con tutti gli accessori (casco, imbrago ecc). Opera tranquillamente anche sotto un drone. 4) Prezzo: 229€ 5) facilità d'utilizzo: tutto ciò che serve è solo attaccare la GoPro al Silk, o attaccare il Silk ad un accessorio della GoPro e tutto è pronto! www.indiegogo.com/projects/slickstabilizer-a-motorized-gopro-steadicam
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SKYMAN FA AMICIZIA
l
a specialista di vele leggere da montagna Skyman presenta il suo primo “primo parapendio”: L'Amicus (sopra) è un EN/LTF A progettato essenzialmente per i principianti. E' tuttavia piuttosto sofisticato: 47 cassoni, tre linee e allungamento di 5.2, promettono una buona performance. Inoltre pesa solamente 4.2 – 4.95 kg a seconda delle taglie: 23, 25, 27 e 29. Il Cross Country (lato opposto) è un EN B intermedio, molto leggero (ad iniziare da 3.6 kg) realizzato in tessuto D10 e dotato di piccoli punti d'ancoraggio per il decollo nella neve.
Taglie XC: 23m2; S: 25m2; M: 27m2; L. 29m2. www.skyman.aero
26 | 04-2015
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Per coloro che vogliono volare oltre Il Flytec Connect 1 è il primissimo modello di smartvario. Dispone di un touch screen, di numerosi sensori e soprattutto della possibilità di connettersi ad una rete wireless, proprio come uno smartphone! Puoi scaricare i punti di posizione, gli spazi aerei e caricare i tuoi percorsi mentre sei in viaggio. Il Connect 1 ti aiuterà ad effettuare prestazioni eccellenti grazie ad un’ assistenza grafica di termica, ad un display per gli spazi aerei e alle sue cartine geografiche. Ulteriori informazioni sullo sviluppo del Connect 1 sono disponibili sul sito connect.flytec.ch 27 | 04-2015
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EVOLUZIONE DELLE SELLETTE Grazie all'Hike and Fly e alla conseguente spinta verso la leggerezza, le sellette moderne si sono evolute tantissimo. Vediamo alcuni esempi ...
MENTOR 4 – ti porta avanti Più tecnologia, più know-how – più prestazione: Il MENTOR 4 (EN/LTF- B) è il parapendio di riferimento del futuro nella classe xc-intermediates. Oltre all’efficienza aumentata il MENTOR 4 offre un handling in termica più raffinato con un equilibrato pilotaggio in virata e ancora migliori valori di salita in termica. www.nova-wings.com
Foto: Sascha Burkhardt
HARNESS
HARNESS
SPOSTAMENTO DEL PESO
IL TERZO COMANDO
29 | 04-2015
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Foto: Véronique Burkhardt
Prima di vedere ciascuna selletta in dettaglio, vale la pena ricordare la seconda funzione che essa ha. L'imbrago non è solo una seduta più o meno confortevole, ma anche il “terzo controllo” per iniziare una virata.
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Senza limitazioni all'altezza della vita, siamo liberi di divertirci. Ah, no, questa testa senza casco non appartiene a qualcuno che ha deciso di infrangere le regole alle dune di Pyla, perchè il paesaggio di sabbia nella foto è in Sud America. PILOTARE SPOSTANDO IL PESO iniziare una virata, o stringerla usando il peso, è una parte importante del volo in parapendio. E' ovvio: se ci si sporge nella parte sinistra della selletta, il parapendio gira a sinistra, proprio come ci si aspetta. Quanto questo movimento sia efficiente, dipende in buona parte dal tipo di vela, dal carico alare, e dal tipo di selletta. Il pilota di una vela acro, può innescare una spirale usando esclusivamente la selletta. Alcune vele per principianti cambiano la direzione di prua a seconda del peso impresso alla selletta, ma non riescono realmente a innescare una vera e propria virata. Accade la stessa cosa con differenti carichi alari: una minivela gira molto velocemente mentre un biposto usato dal solo pilota come monoposto è assai riluttante a girare. L'altezza dei punti d'attacco e la geometria della selletta giocano comunque un ruolo fondamentale. Ricordiamoci degli incroci degli anni novanta, che hanno assolutamente impedito il pilotaggio con lo spostamento del peso. Oggi, essi sono stati sostituiti dall'ABS (Anti Balance System). Il cinghiaggio limita l'inclinazione della selletta, ma non impedisce significativamente il pilotaggio con lo spostamento del peso. Attenzione: l'emergenza ventrale potrebbe avere un effetto sulle bretelle impedendo il movimento. Ciò potrebbe diventare pericoloso esattamente per lo stesso motivo per il quale sono stati abbandonati gli incroci. Un pilota il quale non riesce a reagire ad una chiusura controllando lo spostamento del peso, è portato a sovracorreggere con i rimanenti mezzi a sua disposizione, cioè con i freni. Ciò potrebbe comportare uno stallo asimmetrico, innescando un negativo.
30 | 04-2015
Foto: www.profly.org
PERCHE'? Come nel caso di virata usando i comandi, così accade anche per lo spostamento del peso: i vari pareri non vedono affatto conclusioni unanimi. Il movimento sul rollio è provocato dallo spostamento del centro di gravità nel lato nel quale si intende virare, oppure intervengono ulteriori fattori determinanti?
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In altre vele, il fascio si riunisce nella costola centrale, ed è molto più difficile che si formi lo “scalino”. Gli ingegneri aerodinamici difendono “la teoria dello scalino” sostenendo che se un parapendio fosse fatto da un blocco di legno intagliato, tale vela sarebbe in grado di girare assai poco a causa dello spostamento del peso. I cordini esterni si scaricherebbero. Solo rimpiazzando i cordini con cordini rigidi (tipo trapezio del deltaplano) si potrebbe far tornare a lavorare lo spostamento del peso. Abbiamo volato varie vele con il cassone centrale, confrontandole con quelle con altre nelle quali il fascio si riuniva in una costola centrale. Effettivamente, queste vele con il cassone centrale, con una configurazione che favorisce il formarsi di una piega, sono spesso più facili da far virare attraverso lo spostamento del peso. Ma ci sono eccezioni alla regola: il Paramania GTR è assolutamente molto manovrabile ed è connesso al pilota con un cordino centrale.
In questa foto di Charlie alle Dune, si può vedere bene lo scalino al centro dell'estradosso; a questo punto la portanza è inclinata a sinistra e può aiutare ad entrare in virata. L'importanza di questo effetto non vede gli esperti concordare tra loro.
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EXPERIENCE 31 | 04-2015
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Foto: Sascha Burkhardt Pilote : Charlie Piccolo
Alcune teorie si sono concentrate sul “gradino” che si forma sull'estradosso quando il pilota sposta il peso da un lato. E' vero che, a questo punto, la portanza spinge verso l'interno della virata. Logicamente, questa forza produce un po' di rollio. Ma si stratta di un fattore decisivo? In alcune vele nelle quali c'è un cassone centrale con i cordini attaccati a alla sua destra ed alla sua sinistra, la piega si forma in modo facile.
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IL PIANO ALARE Il piano alare della vela gioca anch'esso un certo ruolo nel facilitare la virata spostando il centro di gravità. Sotto una vela rettangolare, il trasferimento del peso non è efficace, mentre sotto una vela ellittica, è molto più efficacie. Ecco la spiegazione del progettista italiano Michael Nesler: spostando il peso verso una estremità di una vela ellittica, il centro di gravità risulta essere sotto un profilo con una corda ridotta. Il risultato è poi aumentato con il carico alare con la conseguenza di una perdita di portanza nella parte interna della vela, che favorisce l'entrata in virata. IN PRATICA Alla fine non è così importante quale sia la vera causa, basta che la vela giri bene. Nel parapendio, al fine di rendere migliore il “terzo controllo”, cioè lo spostamento del peso, fate bene attenzione a non limitare il movimento con un contenitore dell'emergenza ventrale troppo stretto e a non tirare troppo la cinghia ventrale dell'imbrago.
Troppo stretto: lo spostamento del peso viene molto limitato. Prova dunque a pilotare usando solo lo spostamento del peso. Prova a fare un intero volo senza usare i comandi. Fai qualche wingover – è un esercizio molto interessante per comprendere l'efficacia dello spostamento del peso e per percepire le forze.
32 | 04-2015
Foto: Véronique Burkhardt
Regolate la cinghia ventrale a 42 cm (46 per piloti maggiori di 80 kg), segnatela con pennarello indelebile e fare alcune prove, nel corso di un volo senza termiche, con differenti regolazioni più aperte o più chiuse rispetto a tale regolazione iniziale. Troppo aperto: non solo ti sentirai più instabile in turbolenza, ma crescerà l'inerzia del pilota.
Con il motore, a seconda dei punti di attacco, lavorare con il peso potrebbe essere efficace quanto nel volo libero. Sia in volo libero che in paramotore, non è quasi mai necessario eseguire movimenti pronunciati con le gambe. Come regola generale segui il movimento della vela usando le cosce. Sii dolce, come cavalcare ben ritto sulla sella usando le gambe. Per pilotare, lavora con i fianchi, facendo sempre tutto con dolcezza.
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SONO TORNATI I LEG LOOPS
L
e primissime sellette erano sellette da montagna, cioè imbraghi con cosce separate, che sostenevano il pilota dalle gambe, piuttosto che dalla seduta. Al fine di dare maggior confort, venne poi aggiunta una tavoletta per creare una vera e propria seduta, rendendo così più pesanti le nostre sellette. Ciò inoltre comportò un'ulteriore effetto: lo spostamento del peso divenne più efficace, perchè l'effetto leva divenne maggiore. Tuttavia ora abbiamo dovuto prendere atto che anche i nuovi imbraghi con i cosciali che sostengono il pilota sono divenuti molto reattivi allo spostamento del peso. Spiegazione: l'effetto leva è forse minore, ma il pilota guadagna tantissimo in libertà di movimento, tranto da poter rapidamente influenzare ciascuna semiala. Anche la comodità è diventata molto maggiore, tranne nelle sellette ultralight. Opportunamente imbottite e con l'uso delle più moderne tecnologie, alcune sellette di questo tipo come ad esempio Kortel Kruyére sono incredibilmente comode. Nelle pagine che seguono, vedremo alcune sellette a cosciale separato che abbiamo avuto l'opportunità di testare.
La String Neo (sinistra) pesa 300 gr. La Everest 2 di Supair (destra) pesa 450 gr.. Foto: voler.info
La neo Body è una selletta specifica per lo speedriding. Presto sarà disponibile in tre taglie (il modello attuale è in taglia unica). Prezzo: 480 €. Può essere dotata della protezione dorsale Koroyd che è fine, leggera e traspirante (430 x 270 mm di spessore, 235 gr.), è una selletta moderna con cosce separate. Non è la sola: le sellette con cosciali stanno ritornando di moda, un po' per tutti. http://www.flyneo.com/en/
33 | 04-2015
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Volevamo creare il miglior strumento di sempre: ci siamo riusci4.
www.compass-italy.com
HARNESS
• Schermo Touch • schermate interamente personalizzabili • suono totalmente personalizzabile (CSS) • sistema opera4vo di C-‐Pilot EVO • Glide Over Terrain • Comprende automa4camente la situazione di volo e cambia la schermata • vari display personalizza4 per ogni diversa situazione di volo • spazi aerei con aEvazione automa4ca in prossimità • possibilità di salvare infini4 file di impostazioni • Assistente al triangolo FAI (Giugno 2015) • Live tracking (op4onal) • navigazione verso una boa al semplice tocco della stessa sullo schermo • Bluetooth • SD card • Connessione direSa al computer • estrema facilità e intui4vità di u4lizzo • conneEvità con C-‐Probe • variometro ipersensibile • Personalizzazione degli spazi aerei • polare personalizzabile • assistente in termica (che 4ene conto dello scarroccio) • … e tuSe le altre funzioni di C-‐Pilot EVO
Assistente ai triangoli FAI e assistente vocale in arrivo!
MAPPE E SPAZI AEREI
Immagina lo strumento che avresti sempre voluto avere: Easy Pilot è proprio quello strumento, posto che sei tu a personalizzarlo come vuoi.
PREZZO: € 599,00 IVA INCLUSA VENDITA DIRETTA: sales@compass-‐italy.com 34 | 04-2015
gli strumenti Compass sono progettati,@FreeAeroMag costruiti ed assemblati interamente in Italia nel www.free.aero rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.
HARNESS
KORTEL KRUYER II E SAK II
L
Siamo rimasti impressionati di quanto possa essere comoda una selletta di questo tipo. La posizione della schiuma sembra essere stata studiata molto bene da questo costruttore francese, così come la geometria in generale. Il controllo con la selletta è molto semplice ma, allo stesso tempo, con una buona stabilità. Kruyer II Taglie: Altezza pilota/Peso selletta S -170cm/285 g. M 168/180 cm / 320 gr. L 180/195 cm / 340 gr. XL + 190 cm / 375 gr.
Fotos: Sascha Burkhardt
a Kruyer 2 di Kortel pesa solo tra i 285 e i 375 g, a seconda delle taglie. E' reversibile e può essere dotata di airbag Sak II, diventando così una selletta completa che rispetta le specifiche LTF per le sellette.
La selletta Kortel Kruyères è molto comoda e super reattiva malgrado (o grazie) ai cosciali. Un fattore di originalità è dato dal fatto che alcune regolazioni non hanno fibbie, ma funzionano con un semplice sistema di giunzioni.
Prezzo 261 € Sac II 236 € www.korteldesign.com/spip/index.php
35 | 04-2015
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KORTEL KOLIBRI
A
bbiamo provato velocemente la Kortel Kolibri. Si tratta di una selletta sia con cosciali che con il tubone allo stesso tempo. A differenza di molte sellette chiuse, è possibile volare comodamente in posizione seduta, quando serve.
Fotos: Burkhardt
In decollo sembra di indossare un imbrago da montagna: il livello di comodità che ci si aspetta da Kortel. Nonostante sia molto leggera (2Kg), grazie ad una scelta oculata dei materiali e del loro montaggio, è una selletta a tutti gli effetti, che può essere usata per voli lunghi. E' stata sviluppata una versione “Pro” per l'XAlps 2015. Ne parleremo nel prossimo articolo tra quelli dedicati alla “leggerezza”. La protezione ibrida della Kolibri è fatta di schiuma ed airbag. Peso totale: M 1.9 kg L 2.0 Kg XL 2.1 Kg www.korteldesign.com
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HARNESS
NEO STRING
L
a Neo String, che abbiamo già testato nel numero dedicato all'equipaggiamento leggero nel 2014, è veramente minimalista. Non occupa spazio e si adatta facilmente a piccoli contenitori. La M pesa appena più di 320 gr. (con una tolleranza entro 290+/10% dichiarata dal produttore). Aggiungi 75 gr. Per un paio di moschettoni ultralight di Grivel che hanno il vantaggio di permettere al pilota di vestire la fascia ventrale molto rapidamente, senza dover indossare la selletta infilandocisi dentro. L'ampiezza del ventrale è fissa, circa sullo standard 42-44 cm. Non è una selletta progettata per fare 8 ore di volo XC, ma è abbastanza comoda da poter stare felicemente in aria e termicare con efficacia. Taglie: XS < 170 cm / 55 kg M 165 a 185 cm/ 55 a 85 Kg XL > 185 cm / 85 Kg Prezzo 290 €, 320 con i moschettoni Grivel www.flyneo.com
37 | 04-2015
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HARNESS
TEST
OZONE SELLETTA 100 GRAMMI La selletta più leggera al mondo: la F*Lite stata progettata al grammo Di Sascha Burkhardt
L
a F*Lite (nome corto che sta per F**** Lite) sarebbe dovuta essere la prima ed unica selletta dal peso inferiore ai 100 grammi ma, alla fine, lo ha superato di 3 gr e pesa in totale 102 gr. Nella taglia media (secondo la nostra bilancia). E' comunque un risultato tecnico incredibile. Il personaggio dietro a questo risultato è il giovane ingegnere aerodinamico Fred Pieri, che fa parte del team di sviluppo Ozone. Tra le altre cose, anche il paracadutino “Anti-G” per le viti è stato da lui progettato. Per l'F*Lite il team Ozone ha ripensato al suo modo di progettare. Gli ingegneri hanno calcolato con precisione i vettori delle forze nella selletta, sia sotto tensione che compressione, ed hanno piazzato le fibre di Dyneema (per la tensione) e rinforzi in carbonio (per la compressione), solo nei punti necessari e lungo tali linee, al millimetro esatto. Il tessuto Skytex 27 di Porcher serve solo a mantenere le fibre e gli altri materiali nella loro giusta posizione. Le forze di compressione sono più difficili da compensare rispetto a quelle di tensione. Per la compressione serve un materiale più pesante come le stecche, mentre per la tensione possono essere usate fibre fini come il Dyneema. Il risultato è un capo di abbigliamento leggero con le fibre che indicano le linee dinamiche che ci fanno visualizzare le forze in gioco. Nonostante il peso leggero ed il volume ridicolo, l'F*Lite passa con successo il test di carico di 15 G, in altre parole, una tonnellata e mezzo per la M che porta il peso massimo in volo di 100 kg. Nessuna fibra rotta, secondo Ozone. E' incredibile se si considera quanto sembra fragile quando si prende la F°*Lite in una mano.
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100 gr di selletta in una mano
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HARNESS
Calcoli e materiali Hi-tech: tutte le forze in gioco sono state calcolate in rapporto tra loro. Le fibre in Dyneema (tensione) e i rinforzi in carbonio (compressione), sono stati allocati in funzione delle forze vettoriali
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HARNESS
A TERRA per preparare questa selletta, sui ogni lato c'è un anello colorato chiaramente di rosso, che deve essere connesso alla bretella della vela. Ozone consiglia i softlinks di Dyneema. Diversamente dagli altri costruttori, Ozone fa tre giri all'anello, che risulta essere un po' più fastidioso. É pertanto meglio lasciare la selletta agganciata alla vela e indossarla infilando i piedi. Il ventrale è fatto di un semplice cordino in Dyneema che non può essere aperto né regolato. C'è un'altra cinghia in Dyneema all'altezza del petto, la cui fibbia di chiusura è un semplice nodo che si blocca in un loop. Non si riesce a regolare. Nel ground handling, grazie al peso leggero, è facile dimenticare che si è imbragati. Anche giocando con vento forte, non sfrega in alcuna parte.
40 | 04-2015
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HARNESS
L'F*Lite nel corso del test che ha confermato la validità del progetto. Ha resistito a 15 G, che equivale a 1500 kg (!), senza che si rompesse alcuna singola fibra, dichiara Ozone!
I rinforzi di carbonio sotto i cosciali lavorano essenzialmente in compressione
IN VOLO Dopo il decollo, il pilota si siede facilmente. Non è necessario, con la F*Lite, aggiustarsi ulteriormente. In genere, nessuna selletta da montagna con cosciali separati presenta problemi in decollo. Il pilota finisce con il sedersi centrato e verticale, come richiesto nel volo di montagna. La virata con la selletta è abbastanza efficace. Non è spartana come potrebbe sembrare ad una prima occhiata. Si possono percepire i rinforzi in carbonio ma ci si può sedere abbastanza comodamente in volo per più di un ora. Ci si dimentica di essere seduti solo su un pezzo di tela con rinforzi in Dyneema, che pesa solo 100 grammi. Posto che sedere e schiena sono ben supportati, il pilota non percepisce, come invece si potrebbe immaginare, di essere seduto come se fosse in un'altalena sollevata in aria. D'altro canto, sul modello testato – un prototipo – uno dei rinforzi che è stato pensato per irrobustire adeguatamente la selletta, è risultato dare qualche fastidio alla fine dell'ultimo volo in quanto ha perforato la cinghia. Questo problema dovrebbe essere risolto prima della produzione di serie.
Il giovane ingegnere aerodinamico Fred Pieri, che è membro del team di ricerca Ozone.
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I links â&#x20AC;&#x153;Bing Link Liteâ&#x20AC;? di Ozone sono una scelta; sostituiscono i moschettoni. Ozone consiglia di fare tre giri con questi links in Dyneema.
Le fibre di Dyneema seguono i vettori delle forze
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HARNESS
Una bella selletta nel controllo al suolo
Una fibbia creata con un nodo infilato su un loop, che tiene in posizione le fibbie della schiena.
ATTERRAGGIO Anche in atterraggio non ci sono sorprese, in quanto questa selletta fa ciò che deve. E' pratica, comoda e prova che la più leggera selletta al mondo lavora bene al 100% in qualsiasi situazione, nel volo di montagna. Per i piloti che vogliono il meglio nell'ultralight (ed ovviamente rinunciano ad ogni protezione), fa tutto ciò per cui è stata concepita. Adesso è disponibile nella taglia M (per piloti alti tra 170 e 185 cm). La taglia S seguirà a breve e la L un po' più tardi.
Un piccolo difetto sul prototipo che abbiamo provato: un rinforzo ha perforato la fibbia che lo alloggiava.
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TEST
LA SELLETTA SPLIT LEGS DI APCO SEMPLICE, LEGGERA, EFFICACIE Il produttore di vele e sellette da parapendio e paramotore Apco, ha avuto un'idea che è allo stesso tempo semplice e brillante; sostituire la selletta da paramotore con una con cosciali separti
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L
'idea è così semplice che ci si chiede perchè non ci sia arrivati prima. Attaccare una selletta in stile montagna, con cosciali separati, in un paramotore. Facendo così il tutto viene notevolmenete alleggerito perchè parte del peso della selletta è dovuto alla tavola sotto la seduta. Risparmiare qualche chilo è la moda attuale. Non solo per la comodità di trasporto e per la portabilità, ma anche per una ragione di sicurezza. Sappiamo che meno peso si muove, più facile è il controllo del mezzo aereo. Non è solo dal punto di vista del peso che c'è una differenza.
La geometria, una volta chiuso il sistema, porta i pesi a unirsi
C'è anche un effetto che è più difficilmente percepibile a prima vista ma che è stato confermato chiaramente nei nostri test. Grazie alla sua semplicità, la selletta con i cosciali Apco tiene uomo e macchina più a stretto contatto e il peso è maggiormente raggruppato.
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Di conseguenza, troviamo maggior comodotà e manovrabilità, sia a terra che in aria. Quando si corre in decollo, avendo le cosce separate si corre più liberamente e comodamente. Un'altra consegunza che confermiamo è che mai è stato così facile sedersi dopo il decollo. E' incredibile, ma logico, in quanto il pilota è sollevato dalle sue gambe. Infine, in aria, la libertà di avere due gambe libere pemette di spostare il peso da un lato in modo più attivo. E' molto evidente durante un wingover, quando il pilota ha bisogno di caricare il lato opposto quando passa sul punto più basso del pendolo. Ci sono svantaggi? Penserete che quata selletta sia scomoda, ma non è così. Ovviamente dopo tre ore di volo ci si sente meglio seduti su una selletta classica. Ma la Split Legs di Apco è stata attentamente imbottita e finisce per essere abbastanza confortevole. C'è anche un sistema di aerazione sulla schiena che è più efficace di alcune sellette classiche. Nonostante pesi 1,5 Kg, non è spartana. La tasca laterale con zip per riporre le proprie cose è un opzional che si deve pagare a parte, così come il contenitore del paracadute d'emergenza laterale. Ma se si è felici di portare un'emergenza ventrale, la selletta nella sua configurazione base, è ampiamente sufficiente.
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Sono disponibili due versioni: per attacchi bassi (sinistra) e alti (destra)
E' costruita con punti d'attacco alti e bassi. Noi abbiamo testato la versione con punti bassi, sostituendo la selletta originale di un Kangook Trekk. I risultati sono stati identici per noi, per l'importatore tedesco di Kangook e per il fotografo pilota Bénédict Bos, che ha fatto lo stesso test, ma in modo indipendente rispetto a noi. La Split Legs è risultata migliore rispetto alla selletta originale. Non solo si risparmiano due chili, ma si ha un vantaggio in generale. Eccellente e consigliata alla maggior parte dei piloti, forse ad eccezione di quelli che
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regolarmente volano per più di un ora e mezza. Kangook offre questa selletta come scelta opzionale nella vendita dei propri mezzi, se il pilota lo desidera.
Leggera, semplice, comoda e per nulla spartana. La Split Leg benefici di tutto il know how di Apco sulle sellette
Per chi ha già una propria selletta e volesse sotituirla con questa, consigliamo di contattare l'importatore di Apco per verificare la compatibilità. Disponibile in modello mutitaglia (adattabile grazie ad una zip), per piloti alti tra 1,60 e 1,85 cm. Prezzo € 360 www.apcoaviation.fr/sellettesplitlegs.html
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Foto: Tristan Shu / SKYWALK
HARNESS
VOLARE DISTESI LE SELLETTE CHIUSE SI EVOLVONO
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L
e sellette chiuse hanno moti v a n t a g g i . A n z i t u t t o c 'è u n guadagno nelle prestazioni, a patto che la selletta sia ben regolata. La penetrazione in aria è migliore, sia per l'angolo di planata che per il tasso di caduta. Ciò che molti piloti non sanno è che la coda, che hanno tantissime sellette, gioca un ruolo importante per migliorare l'efficienza. Senza di essa, la turbolenza posteriore risucchierebbe letteralmente il pilota e lo schiaccierebbe verso il basso. Se il flusso è corretto sia davanti che dietro alla selletta, il guadagno di prestazione è significativo. Un altro vantaggio delle sellette stese e chiuse è quello di mantenere il pilota più caldo e comodo durante i voli in alta quota. Ciò influenza direttamente la performance del pilota.
Le sellette chiuse si stanno migliorando, soprattutto nel risparmio del peso. La Chogori Light pesa 3.2 kg nella taglia S. E' disponibile in 4 taglie. Prezzo 1190 € www.basisrausch.ch
Inoltre il pilota è in una posizione migliore per l'uso dalla speed. Svantaggi: il rischio di twist è più elevato e possono essere un po' più difficili da volare. Il controllo dell'ala, con questa selletta, probabilmente non è così ottimale come per il modello classico.
Photo: Tristan Shu
Prestazioni e divertimento in giro per il mondo! – Nessuno, mai, così. Non c’è mai stata una vela come il : Questo nostro EN B è stato concepito per permettervi di ottenere soddisfazione sia nelle termiche del vostro sito di volo abituale, sia nella ricerca di nuovi record intorno al mondo. La combinazione di sicurezza, maneggevolezza e 49 | 04-2015 non ha rivali nella sua categoria. @FreeAeroMag prestazioni Damián Lestarpe: Vincitore campionato XC Argentina 2015 con 6 voli oltre 200 km.
PURE PASSION FOR FLYING www.free.aero
www.skywalk.info
HARNESS
L'Ozium è una selletta molto leggera; nonostante la sua carenatura piena pesa solo 2.6 Kg. Il progetto di questa selletta è stato sottoposto a test nel corso della red Bull XAlps 2013. Non è munita di tavoletta nella seduta, e non solo per riduure peso, ma anche per attenuare la sensibilità in turbolenza. Disponibile in 4 taglie. Prezzo 890 € http://flyozone.com/paragliders/en/products/harnesses/ozium/info/
Non a caso i piloti acro volano seduti verticali, con la parte esterna delle gambe spinte contro le cinghie.
LA REFERENZA
Un altro svantaggio di molte sellette sdraiate è la tavoletta di carbonio che fa da base al tubone (nella quale premono i piedi), che potrebbe colpire le caviglie in modo doloroso mentre si corre in decollo
La gran parte dei produttori offre il la propria selletta chiusa nella versione ultralight. Ne riferiremo maggiormente nel prossimo numero dedicato ai “Pesi leggeri”. Questo è un esempio. La Genie X-Alps di Gin pesa solo 2.4 kg nella taglia M.
peguet.fr Made in France
50 | 04-2015
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HARNESS
Ci sarà una nuova versione a breve? In Niviuk sembra essere essere prossima una nuova versione del modello di punta. Qui la classica Drifter, selletta chiusa da competizione che è ormai in catalogo da quattro anni.
L'Exoceat di Ozone: la perfetta carenatura posteriore contribuisce molto nell'aumento delle prestazioni. D'altro canto, è una selletta indirizzata alla competizione ed è abbastanza pesante, essendo vicina ai 10 kg. Prezzo 1660 € http://flyozone.com/paragliders/en/products/harnesses/exoceat/info/
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IL BRUCO E LA FARFALLA
TEST
SKYWALK RANGEAIR
52 | 04-2015
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La Rangeair di Skywalk non può essere paragonata a nessun'altra selletta nel mercato. Prima del decollo sembra essere un piccolo mucchietto di stracci bagnati. Dopo, la metamorfosi la trasforma in una poltrona nel cielo con profilo e protezione perfetti.
L
Foto: Burkhardt
a Rangeair è stata sviluppata per la Red Bull X-Alps nel 2013 ed è poi divenuta un modello in produzione. Nel corso dell'X-Alps del 2015, Paul Gushlbaur ne ha utilizzata una nuova versione ancor più leggera. Il modello in produzione è ancora incredibilmente leggero: meno di 2 Kg. L'abbiamo pesata ed è risultata essere di 1.9 kg. Questa selletta non ha né tavoletta né supporti per le gambe. Sia lo schienale che la seduta sono stati calcolati al computer per formare, una volta indossata dal pilota, una comoda e aerodinamica selletta chiusa. Si può vedere direttamente come si comporta. Il pilota, una volta decollato, entra comodamente nella selletta. Se vuole, può pilotare semplicemenete già da posizione seduta; anche così va veramente bene.
53 | 04-2015
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Foto: Skywalk
Ovviamente questa selletta è stata concepita per volare in posizione supina. Le corrette regolazioni sono state fatte molto rapidamente nel corso dei nostri test, dato il numero di fibbie da regolare, è possibile che alcuni piloti ci mettano di più a regolarla come si deve.
HARNESS
In decollo il suo peso leggero e la sua flessibilità sono un gran vantaggio. Ci si dimentica di averla indossata, salvo che per la tavoletta in fondo ai piedi (l'unica parte rigida della selletta) che, come la maggior parte delle sellette di questio tipo, batte sulle caviglie in decollo.
La Rangeair si ripiega in un volume record per una selletta chiusa. Raffrontata ad un altra selletta di questo genere, come ad esempio la Delight 2 di Supair, appare abbastanza flaccida, ma solo quando non è in volo!
In aria, l'airbag si gonfia con volume veramente enorme ma, come afferma giustamente Skywalk, non è necessariamete uno svantaggio. In assoluto, il volume e la superficie contano poco, ciò che conta è il profilo. Il lungo codone a goccia d'acqua contribuisce molto, senza dubbio, a raggiungere un coefficiente di attrito molto basso, nonostante appaia ingombrante. Come coefficiente di penetrazione Skywalk dichiara Cw=0.27, a confronto dello 0.31 di un'altra sua selletta chiusa, la Range 2. Il guadagno nell'angolo di planata è nell'ordine di 0.4 punti su una vela intermedia.
Foto: Burkhardt
Il livello di comfort è molto buono, solo poco al di sotto a quello di una selletta “rigida”. Può dunque essere usata per macinare chilometri. Infatti, Armin Haric ha fatto un volo i 300 km. E' possibile anche pilotare con il peso, nonostante l'assenza sia della tavoletta che dei cosciali. La leggerezza è un fattore che contribuisce alla sicurezza. Come regola generale, minore è il peso che si muove sotto alla vela, migliore è anche il comportamento nelle configurazioni inusuali.
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HARNESS
L'apertura serve a catturare l'aria
Un numero impressionante di cinghie e cordini si raggruppano nei moschettoni, che sono parte integrante della selletta.
Molte cuciture sapientemenete collocate, in uno con le cinghie, ceano un sistema complesso che garantisce che questa selletta prenda la forma giusta. La seduta della Rangeair permette anche di volarla in posizione seduta, se il pilota vuole. Un vantaggio importante in certe situazioni che richiedono grande visibilitĂ verso il basso, ad esempio nei fuoricampo.
Alla base del tubone, cordini fini sono usati, tra le altre cose, per l'acceleratore.
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Fotos: Burkhardt
Una critica: le piccole fibbie non sono molto pratiche da apriere e chiudere
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HARNESS
Una gran quantità di cuciture sapientemenete collocate, assieme alle cinghie, creano un sistema complesso che garantisce che questa “borsa da lavatrice” prenda la sua forma corretta. La seduta della Rangeair permette anche un pilotaggio seduto, cosa positiva in certe situazione nelle quali è richiesta ampia visibilità del terreno, come ad esempio negli atterraggi fuoricampo. Allo stesso tempo sappiamo che gli strati molto sottili di schiuma di certe sellette sono sostanzialmente intili. Non c'è un materiale miracoloso per la protezione dorsale: il volume è ciò che serve, sia esso fatto di schiuma che con un cuscino d'aria. Il contenitire dell'emergenza è fissato in modo frontale con punto di aggancio su ciacun moschettone. E' un'opzione molto buona per la sicurezza, a meno che non ci si dimentichi di attaccarlo quando ci si prepara. In alternativa, si può asciarlo fissato ed entrare nella selletta vestendola.
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Sopra, rinforzi integrati aiutano a mantenerla nella forma corretta. Sotto, il risultato in aria, perfettamente gonfiata, una selletta molto aerodinamica con potezione. Qui nella selletta in volo, uno dei cofondatori di Skywalk, Arne Wehrlin
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Foto: Skywalk
Diaponibile in 3 taglie S: Pilota < 170 cm pesa 1.9 Kg M: pilota dai 1,70 a 1,83 cm pesa 2,1 Kg L: pilota > di 1,82 cm peas 2,3 Kg Prezzo 990 € Video in tedesco https://vimeo.com/128198495 Per maggiori informazioni skywalk.info/en/products/range-air/
Fotos: Burkhardt
In conclusione, questa selletta non si presenta molto bene quando la si tira fuori dalla sacca, dove è leggera e facile da portare, ma una volta avvenuta la metamorfosi, ha veramente tutto ciò che ci si può attendere da una eccellente selletta.
HARNESS
TEST
THE ADVANCE LIGHTNESS 2 La Lightness 2 è il modello leggero di Advance, top di gamma, chiusa, dal peso di soli 3 kg.
Una seduta completa e pienamente ergonomica. E' sorprendenete quanto sia sofisticata la costruzione di questa selletta, malgrado sia realmente “leggera”, come descritto dal costruttore, almeno 3 kg..
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La sacca di compressione è ottima per combinare la Lightness 2 ad una vela da montagna. Al centro: questa selletta pesa solo 3kg e, nonostante il suo design, è ricca di dettagli, grazie a materiali ben selezionati. Sotto: la schiuma che rende confortevole l'appoggio posteriore non fa parte della protezione misurata nel corso del test di certificazione.
Fotos: Burkhardt
Il primo modello Lightness fu una delle prime sellette a non usare la tavoletta e ad introdurre il concetto “amaca” nelle sellete di Advance. La protezione dorsale, nel modello precedente, non era certificata. La Lightness 2,presentata lo scorso anno a saint Hilaire, punta a seguire lo stesso concetto ma con un modello certificato. Nonostante sia piccola, la protezione sotto la seduta ottiene, con 43 G, un valore rientrante nella normativa. Advance ha poi spostato il contenitore dell'emergenza sulla schiena. E' una scelta che non piace ad alcuni piloti, che preferiscono la posizione ventrale. La parte centrale di questa selletta è imbottita in modo magistrale, una gioiello da vedere e toccare. Forme armoniose, dettagli ben rifiniti e, soprattutto, molto comoda. E' molto efficace in volo essendo il pilota sorretto come in un bacello che trasmette un feedback diretto sul movimento del centro di gravità. D'altro lato, la selletta deve essere ben regolata, altrimenti potrebbe essere difficile per il pilota entrarvici dopo il decollo. Advance avverte che questa selletta non funziona correttamente se il pilota non preme le proprie gambe al tubone. Infatti, volare seduti è molto scomodo. Si tratta di un punto sfavorevole perchè poter volare seduti normalmente è un vantaggio, come ad esempio nella Skywalk Rangeair, specie se si deve fare un atterraggio tecnico in un posto complicato.
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Sopra, l'emergenza nel posteriore. Una posizione che sta diventando sempre più usata, ma che è discutibile. Sopra a destra: le fibbie per le regolzioni testimoniano l'amore di questo produttore svizzero per le finiture in ogni singolo dettaglio. Al centro: è indispensabile regolare perfettamente la seduta. Si usano nodi che il pilota regola un sola volta lungo questi cordini. Nel corso del nostro test, l'ultimo è stato danneggiato nel corso dell'utilizzo per le regolazioni. Da allora, Advance ha adottato alcune modifiche. A destra: il primo sistema di chiusura del tubo utilizzava un moschettone. E' stato sostituito da questo sistema più leggero ed efficiente.
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Tutto è perfettamente calcolato, ad esempio questo vano per riporre la sacca sotto la selletta, accanto alla protezione in schiuma che ha permesso di passare la certificazione LTF/91/09 Sotto, si può vedere la selletta in volo in contrasto con l'erba ripresa dalla Gopro. Come ci si aspetta è molto comoda e la manovrabilità è assai efficace e diretta.
La seletta richiede d'essere regolata una volta sola grazie ai cordini ed ai nodi che scivolano, come in un kite. Il tubo è staccabile, un sistma offerto da sempre più sellette di questo tipo. E' una buona idea visto che si si tratta di una parte che si sporca facilmente. L'acceleratore della Lightness 2 è fatto di cordini fini. Possono essere accidentalmente premuti di alcuni centimetri mentre si entra dopo il decollo, ma non è un problema per un pilota che usa questo genere di sellette. In conclusione la Lightness 2 impressiona per il peso di solo 3kg se si guarda allla grande quantità di schiuma ed al materiale resistente utilizzato. Il volume del contenitore è sufficinete e simile ai concorrenti diretti, come la Delight 2 di Supair. La Lightness è comunque sorprendentemente compatta e si ripiega facilmente con una vela leggera nella sacca di compressione consegnata assieme alla stessa. Di conseguenza, il prezzo è di 1460 €, che è anche il più alto di questa gamma.
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The Advance Lightness 2 Disponibile in 3 taglie. Prezzo: 1460 € con la sacca di compressione. www.advance.ch
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TEST
DELIGHT 2 SUPAIR
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La Delight 2 sostituisce la delight nel catalogo Supair. Bertrand Chol (Bornes to Fly) illustra i miglioramenti
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La Delight e la sua sacca sono stati prodotti chiave nella loro categoria, combinando peso, comodità e durevolezza. Nel 2015 il produttore di Annecy ha rinnovato il suo interesse in questi due prodotti lanciando la Delight 2 e la sua sacca, la Trek.
Una sistema di cinghiaggio con due fibbie alle T fini ed antidimenticanza che chiudono il ventrale. Non manca nulla, la tasca per la radio che è stata prevista è un piccolo dettaglio apprezzato.
Quando si apre la sacca, non c'è dubbio che si tratti della Delight. I colori aziendali, nero e verde, sono stati utilizzati con criterio. Il Ripstop in Dyneema e le fibbie di alluminio 25 mm, così come il Bumpair di 25 cm per dare protezione dorsale; scelte che hanno dimostrato essere corrette e che offrono una buona durevolezza nel tempo. Anche se la forma è stata leggermente modificata, il concetto non cambia con una seduta molto profonda che permette di pilotare in posizione sostanzialmente seduta. Il paracadute di riserva è sul sedere: il posto per il posizionamento è molto spazioso ed è implementato da uno spazio sotto a seduta di uletriori 2-3 litri.
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Il pannello strumenti è rimuovibile ed è attaccato con il velcro sul cockpit ventrale.
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La protezione bumpair di 15 cm assicura la certificazione EN/LTF di questa selletta multiuso. Il paracadute di soccorso posteriore è munito di chiusure contrassegnate in modo chiaro. Le carrucole Harken assicurano un'ottimo trasferimento della forza all'acceleratore. E' meno spartana dei modelli di questa categoria. La facilità d'uso e la comodità hanno avuto la precedenza sul risparmi di qualche grammo.
Il tubone è dotato di una chiusura magnetica per favorire la chiusura sulle gambe, in modo che esso rimanga in forma. E' possibile regolare la seduta e le fibbie del pettorale in volo. Il cockpit è collocato orizzontalmente in modo da rendere possibile l'uso della tasca del portaoggetti durante il volo. La visibilità dello strumento è molto migliorata rispetto al modello precedente. In termica la selletta trasmette solo i movimenti utili e rimane molto solida sia sul rollio che sul beccheggio. Rientra nel genere di sellette che rimangono molto stabili ma che allo stesso tempo permettono un buon spostamento del peso. La tavoletta rimuovibile è apprezzata dai piloti che sono abituati a questo genere di seduta. Molte ore di volo sono la prova della comodità generale di questo imbrago. Con il peso di 3.6 Kg, la Delight 2 è un po' più pesante del modello precedente, ma guadagna in flessibilità. Si tratta di un modello complementare rispetto all'XA13, che invece è stata concepita per i puristi dell'hike & fly più radicale.
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Il livello di comfort e di protezione della Delight 2 è adatto per compiere ambiziosi voli XC e allo stesso tempo per garantire sufficiente mobilità per l'accesso a piedi a decolli remoti. E' perfetta per il 90% dei piloti di XC, siano essi camminatori o dei pigroni!
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La tasca posteriore è anch'essa ben rifinita. Questa selletta polivalente è completa di ogni accessorio e si colloca su una fascia di prezzo, a nostro giudizio corretta, di € 1180. Sotto: in classica posizione seduta THE SUPAIR DELIGHT 2 Una selletta leggera in stile amaca per il volo in montagna: peso 3660 g. Taglie S, M, L
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prezzo: 1180 € http://supair.com/en.html
Foto: J茅r么me Maupoint / GIN
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CONSIGLI COCOON 65 | 04-2015
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Trucchi per piloti che vogliono passere ad una selletta chiusa Di Pascal Kreyder
SEDERSI Per entrare in una selletta chiusa, non appena si è decollati, si rimane in posizione seduta in modo da poter mantenere il controllo in caso di chiusura. Non appena si è sufficientemenete alti sul terreno, almeno 10 metri, ci si sporge in avanti e si preme il petto verso le bretelle. Con la punta del piede si cerca la parte finale dell'apertura del tubone e lo si aggancia. Muovendo le gambe ed il piede si solleva il tubone e si inserisce il secondo piede. Può accadare che, nel compiere tale operazione, si prenda anche l'acceleratore. Non è un gran problema. A seconda di come lo si è preso, si tende l'acceleratore solo per qualche frazione di secondo.
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BEHALTE DEIN GEFÜHL IM GRIFF
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Una volta che ci si è sistemati, è consigliabile alzare il sedere per trovare la giusta posizione, senza lasciare spazi vuoti sulla schiena, e verificare che ogni cosa sia in ordine. Se ci si allunga completamente, la selletta dovrebbe trattenere il pilota aderendo sia negli spallacci che ai piedi.
dimenticanza dell'aggancio dei cinghiaggi, specie se si usa il cockpit che nasconde visivamente i cinghiaggi stessi. Mai dimenticarsi di eseguire la chechlist prima di decollare! Se sei stato distratto da un altro pilota, ricomincia dall'inizio. .
REGOLAZIONI In volo il tubone dovrebbe essere parallelo all'angolo di planata. Per quanto mi riguarda, la regolo con un angolo di circa 8 o 9. Sii certo di non sentire nulla di duro sotto le tue cosce, in modo da godere di ottima comodità.
RISPOSTA IN CASO DI CHIUSURA Una selletta chiusa ha una resistenza laterale all'aria maggiore rispetto agli imbraghi seduti ed aperti. Ancor più, in caso di twist, la posizione sdraiata aumenta l'inerzia del corpo. E' dunque necessario avere una risposta pronta e dei buoni riflessi in caso di chiusura.
RISCHI Il rischio
Riportati immediatamente in posizione seduta richiudendo le gambe. Questa
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maggiore
è
quello
della
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risposta comporta la diminuzione dello svantaggio di pilotare in posizione distesa. RAMMARICHI PERSONALI Il mio più grande rammarico è che la nuova selletta di un noto produttore ha collcato il contenitore del paracadute di soccorso sulla schiena, limitando in tal modo la protezione posteriore di vari centimetri. Posto che il 95% degli incidenti in atterraggio comportano la lesione della schiena, non comprendo la scelta dei produttori e dei laboratori di certificazione, dato che le loro simulazioni di caduta sono sempre sul sedere anziché sulla schiena.
Vario-GPS Bluetooth 4.0 Accéléromètre Mise à jour USB Autonomie 15h
Variometer Bluetooth 4.0 Accéléromètre Mise à jour USB Autonomie 30h
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Le sellete reversibili sono una grande cosa, nonostante alcuni critichino il fatto che uno zaino che si trasforma in selletta sia un cattivo compomesso. La Konvers è una selletta reversibile, da noi oggetto di test in entrambe le sue funzioni.
Foto: Niviuk
NIVIUK KONVERS
La stessa imbottitura confortevole ovunque: nella configurazione zaino ...
Fotos: Véronique Burkhardt
… e nella configurazione selletta. Da notare la sottigliezza della seduta
69 | 04-2015
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Foto: Niviuk
Foto: Véronique Burkhardt
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La sfida di ogni imbrago reversibile è quella di essere allo stesso tempo efficace sia come zaino che come selletta.
L
a Konvers è stata concepita, secondo Niviuk, per essere una selletta adatta ad ogni tipo di volo e ad ogni genere di pilota, reversibile in uno zaino molto capiente, leggero, confortevole e versatile. Dal punto di vista della versatilità e della comodità, non c'è dubbio che il risultato è stato pienamente centrato. D'altro canto, per quanto riguarda il peso, se si include anche il tubone di cui è dotato il modello di serie, esso sale a 5 kg. Pertanto, non è proprio di categoria leggerissima! Ma non
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c'è dubbio che la scelta del costruttore si è concentrata sulla comodità e sull'efficacia. La grande tavoletta della seduta (40 cm in larghezza e 47 di profondità) fa parte del peso della selletta. Anche la scelta dei materiali gioca sul risultato del peso: tessuto ed accessori robusti, sono senza dubbio adatti a resistere nel tempo. Le regolazioni sono facili e la selletta si adatta facilmente ad ogni tipo di morfologia del pilota. Ancora una volta, è una scelta a favore della versatilità.
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Per la sicurezza, la selletta è dotata di un voluminoso airbag che protegge la schiena sino a molto in alto.
Le fibbie della Konvers sono realizzate con il sistema “Get-Up”: ci sono solo due fibbie facili da regolare che assicurano un'ottima libertà per i movimenti delle gambe durante il decollo. Ancor più, quando il pilota gioca con il vento forte al suolo, il cinghiaggio della Konvers dà molta meno noia rispetto alla maggior parte delle sellette della sua categoria..
71 | 04-2015
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Questa scelta è ottima in quanto, anche se le certificazioni sono previste solo per l'impatto con il sedere, ben sappiamo che la realtà delle cose è ben diversa. La gran parte delle cadute avviene sulla schiena, proprio dove la Konvers sembra offrire una buona protezione.
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Destra: il tubone consegnato con la versione di serie; un bella ed inusuale offerta per questo genere di prodotto. Sotto: la Konvers è dotat del sistma di cinghiaggio “Get-Up”, così si indossa con sole due fibbie ventrali.
E' facilissimo entrare in posizione nella selletta in decollo. Non è sempre necessario usare il tubone. Lo si può usare in voli lunghi. Ciò è un ulteriore aspetto della sua versatilità.
Foto: Niviuk
Il pilotaggio con la selletta è classico e efficace. La comodità in volo compensa ampiamente lo sforzo di portare in decollo un chilogrammo in più nell'hike & fly, grazie anche allo zaino veramente comodo. Lo zaino e la selletta sono dotati di numerosi contenitori utili per riporre ad esempio accessori come il telefono, che rimango a portata di mano anche mentre si cammina. In conclusionesi tratta di una selletta molto versatile che mantiene le sue promesse, con un piccolo compromesso quando si tratta del peso. Appare molto solida e adatta a durare a lungo.
The Niviuk Konvers
72 | 04-2015
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Disponibile in tre taglie (altezza del pilota): S: (155-169 cm) M: (165-180 cm) L: (175-195 cm) Prezzo 789 € www.niviuk.com
Foto:Burkhardt
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TEST
WOODY VALLEY WANI / WANI LIGHT Con la Wani, Woody Valley ha lanciato una selletta reversibile leggera e versatile dal peso di 4.2 kg. Ora, la sua sorellina Wani Light batte tutti i record per una selletta completamente reversibile: 2.7 Kg.
73 | 04-2015
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Wani
Wani
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La Wani, che abbiamo recensito nel nostro numero “Light 2014” è una selletta reversibile che rappresenta un grande esempio del know how di Woody Valley, società fondata da Simone Caldana nel 1985. La qualità della manifattura è basata sull'enorme esperienza acquisita in trent'anni. La Wani presenta anche varie soluzioni innovative.
Nella selletta Haska (diagramma a sinistra) Woody Valley ha utilizzato per la prima volta una molla per pre-gonfiare l'airbag in decollo . Sulla Wani è stato utilizzato il medesimo sistema: Risulta chiaramente dalle fotografie che l'airbag è già perfettamente operativo prima del decollo. Nella Wani Light non c'è la molla, in quanto essa è stata sacrificata sull'altare del peso e del volume. Tuttavia sulla Wany Light è stata utilizzata una stecca in Nitinol per irrigidire il posteriore dell'airbag (foto sotto) conferendo così una certa buona dose di pre-gonfiaggio all'airbag. Il risultato dell'assorbimento dello shock, una volta che l'airbag si è pre-gonfoato, è identico per entrambi i modelli, assicura Woody Valley.
Wani
Wani light
Ad esempio, su una selletta reversibile classica, la chiusura della borsa posteriore è la stessa che chiude lo zaino; nella Wani, Woody Valley ha invece previsto un pannello di materiale appositamente dedicato che si trasforma nel contenitore posteriore, lasciando in tal modo libero il costruttore da un certo numero di limitazioni progettuali imposte nei classici modelli revesrsibili, che poi finirebbero per limitare sia l'utilizzo dello zaino che della selletta.
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Wani light
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Fotos: Burkhardt
Altro punto di forza importante è la molla sotto la seduta della Wani. Questa molla serve a pre-gonfiare l'airbag prima del decollo in modo che la protezione sia già perfettamente operativa ed efficace, ancor prima del volo. Si tratta di un'idea assai positiva, posto che il punto debole degli airbag è proprio la sua scarsa efficacia in fase di decollo, proprio quando invece si registra un gran numero di incidenti.
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Wani light
Wani
La Wani e la Wani Light sono entrambe dotate di un sistema innovativo per le sellette reversibili: la sacca posteriore non è tratta dallo stesso materiale della selletta, ma è realizzata autonomamente. Ciò permette a Woody Valley di non scendere a compromessi ed evitare scelte costruttive obbligate..
Facendo una prova di comparazione tra le sellette reversibili, la federazione Tedesca, che di solito è molto critica verso questi modelli reversibili, non ha esitato a sottolineare l'alto livello di sicurezza offerto dalla Wani. Da allora, la Wani ha avuto molto successo tra i piloti. Si tratta di un'imbrago molto pratico, efficace e comodo per l'hike & fly, con molte tasche, cinghiaggi e dettagli molto utili per tale utilizzo, con un peso di 4.2 Kg. L'unica critica può essere mossa al cinghiaggio “Get-Up” del modello che abbiamo tetato. Infatti Woody Valley offre l'opzione di scelta tra il Get-Up e T-Lock. La differenza: T-Lock è il cinghiaggio classico, in combinazione con una fibbia antidimenticanza a forma di T sul ventrale. Il sistema Get-Up, che è sempre più usato dai costruttori, prevede solo due fibbie ventrali, che lasciano le gambe libere in decollo ed in aria.
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Nel realizzare la Wani Light non è stato tolto nulla per quanto riguarda gli accessori. Ad esempio c'è anche l'alloggiamento per far passere il tubo per l'acqua della borraccia..
Wani light
D'altro canto, quando si tratta di chiusure di sicurezza e di cinghiaggi, anche se realizzati in modo semplice, oltre ad essere leggeri, essi sono molto efficaci.
Wani light
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Lo svantaggio del Get-Up system è che i cinghiaggi stringono quando si gioca con il ground handling.
Per i piloti maschi, cui piace giocare a terra con vento sotenuto, la maggior parte dei sistemi Get-Up possono rivelarsi un po' scomodi. Per chi è appassionato di ground handling, è meglio optare per il sistema di cinghiaggio classico.
La Wani ha avuto un successo meritato; è una selletta molto efficace e flessibile.
LA WANI LIGHT Posto che il sitema Get-Up è più leggero, nella Wani Light si è optato per questa scelta. Con 2.6 Kg è una selletta ideale per l'hike & Fly. La Wani Light ha adottato la maggior parte dei dettagli e della struttura della Wani, con un'unica differenza che salta all'occhio: manca la molla di pregonfiaggio dell'airbag a causa del suo peso e del suo volume. Al suo posto è stata utilizzata una stecca in Nitinol, che svolge efficacemente la medesima funzione di ginfiare l'airbag. Ona volta in aria, la pressione diviene completa. Altra differenza: nella Wani Light l'alloggiamento del paracadute di riserva è chiuso da un sistema a zip e non da alette di tessuto rigido. La zip si apre ottimamente alla minima sollecitazione. Si tratta dello stesso sistema che viene usato per coprire la guaina di scorrimento delle bretelle del paracadute di soccorso. Savo questi particolari, tra i due modelli non c'è nessuna differenza sostanziale per quanto riguarda la funzionalità ed il comfort. A differenza di quanto si potrebbe credere, la Light essendo più flessibile in ogni particolare, sembra essere comoda almeno, ma secondo noi di più, del modello classico. In volo è ugualmente efficace in quanto, logicamente, si tratta della medesima geometria. Il risparmio del peso è dovuto essenzialmente nella grandezza di alcune cinghie e nella scelta dei materiali. Tutto ciò che era superfluo è stato tolto. Il risultato è quello di una selletta ancora migliore che, a parte la mancanza della molla di pregonfiaggio, non ha nessuno svantaggio ma porta ad un guadagno di ben 1.5 Kg sul peso nella taglia L. A margine, si prenda nota che solitamente le taglie L di Woody Valley corrispondono alle M di altre marche. .
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Sopra: non c'è nessuno spigolo; quando si tratta di comodità, si trova una gradevole imbottitura sia nello schienale che nella parte dello zaino. In Mezzo: i materiali usati sono più sottili ma non sembrano meno resistenti. Sotto: la Wani e la Wani Light fianco a fianco
Un'ultimo appunto; il pilota deve inserire il paracadute di soccorso nel contenitore che viene fornito con la selletta; non si può usare un diverso contenitore. Ma si tratta di un dettaglio che è rilevante solo per i piloti che cambiano continuamente imbrago a seconda del tipo di volo che voglione effettuare.
Wani light
In conclusione, l'eccellente Wani è sempre apprezzata anche se la versione light senza dubbio trova un riscontro di mercato ancor più ampio.
PERCHE' SI CHIAMA WOODY VALLEY? Un piccolo aneddoto: Il nome Woody Valley proviene da un sito di volo situato sopra ad una valle dove Woody, un cane fedele apperenuto ad un pilota, venne sepolto dopo aver vissuto molti anni accanto al suo padrone. Woody era conosciuto da tutti i piloti perchè, mentre il suo padrone era in volo con il suo deltaplano, scendeva dal decollo in atterraggio da solo e si metteva ad aspettare fedelmente il ritorno del pilota. In onore di questo famoso cane presero tutti il nome: il sito di volo, il club di deltaplano e, da ultimo, l'azienda di Simone Caldana.
Wani light
La Woody Valley Wani tre taglie: M, L, XL con il T-Lock system 909 € e con il sistema Get-Up 909 € La Woody Valley Wani Light re taglie: M, L, XL con con il sistema Get-Up 799 € www.woodyvalley.com
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ANCORA IN TEMA DI
SICUREZZA Prossimamente descriveremo in un ampio articolo come si è evoluta la sicurezza delle sellette con le protezioni ibride, schiume, air bag e l'uso di rinforzi e molle. Descriveremo anche i nuovi procedimenti di test. Alcuni costruttori, come Woody Valley, ad esempio, vanno ben oltre quanto rischesto dai test EN/LTF e simulano cadute anche nella schiena (a destra con la selletta Haska).
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ANCORA:
SELLETTE SPECIALI. La Woody Valley Passenger
N
ei prossimi numeri di fre.aero pubblicheremo test di varie sellette progettate esplicitamente per il biposto.
La Passenger di Woody Valley, ad esempio, può essere utilizzata per passeggeri di praticamente ogni taglia e ci sembra particolarmente ben progettata sia per uso professionale che per quello fatto per pura passione. Un piccolo dettaglio che abbiamo apprezzato molto: le maniglie per il passeggero in decollo, che servono per agevolare la seduta dello stesso, il quale le utilizza per sistemarsi nella selletta e che possono essere usate anche dal pilota per aiutare il passeggero stesso, utili anche in volo per appoggiare le mani. Altresì apprezzato: la facilità con cui le fibbie e le cinghie si adattano alle diverse taglie dei passeggeri, un cockpit sulla schiena del passeggero per attaccare lo strumento, una protezione spessa contro l'usura nella parte inferiore e, ovviamente, un airbag adatto ad ogni passeggero.
Fotos: Burkhardt
E' facilissima da ripiegare in piano e il peso da noi verificato è gradevolmente di 2.85 kg (inferiore ai 3.1 kg pubblicizzati dal cotruttore) Prezzo 499 € www.woodyvalley.com
79 | 04-2015
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Supair Loustic Supair Kinder
I
l Lustic è progettato per bambini di 3-7 anni, anche sa abbiamo l'impressione che diventi un po' piccolo per bambini superiori a 6 anni. Ha una speciale protezione Bumpair. Prezzo 250 €. Peso 1380 gr
Fotos: Burkhardt
Il Kinder è un'imbrago per ragazzi da 8 a 13 anni (115-160 cm). Il suo peso è di 2100 gr ed è un piccolo imbrago veramente confortevole con una protezione Bumpair schiuma di spessore di 15 cm. Prezzo 295 € http://supair.com/en,it.html
Supair Kinder
Supair Loustic
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Polini THOR. Una famiglia vincente.
THOR 130 1 TIME WORLD CHAMPION 2014
THOR 200 EVO 2 TIME WORLD CHAMPION 2014
THOR 250 2 TIME WORLD CHAMPION 2 TIME EUROPEAN CHAMPION 2014
La gamma di motori Polini Thor 130, 200 e 250 colleziona un successo dopo lâ&#x20AC;&#x2122;altro. Studiati per tutte le esigenze di volo sono dei veri gioielli tecnologici potenti, affidabili e performanti, pronti a sfidare i cieli del mondo e a conquistare i cuori di ogni appassionato. Thor by Polini. Una grande famiglia nata per vincere insieme a te.
www.polini.com
81 | 04-2015
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PUNTI DI AGGANCIO
GLI ALTI E BASSI 82 | 04-2015
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I punti di aggancio cambiano tutto, specialmente in paramotore. Ecco alcune note sui sitemi attuali e sulle novitĂ .
83 | 04-2015
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All'inizio, in paramotore, tuti i punti di attacco erano alti. La configurazione era molto stabile, ma pilotare con la selletta diventava davvero difficile. Il produttore PAP è stato il primo a proporre l'opzione con bracci bassi più sensibili e che, essendo molto più mobili, rendevano la maneggevolezza più simile al volo libero. Fu solo allora che divenne possibile l'acrobazia in paramotore con i pionieri come il pilota PAP Mathieu Rouannet. Da allora, praticament tutti i costruttori usano tale sistema e offrono ulteriori sistemi tra i quali scegliere, dai più stabili per principianti ai più sensibili per piloti esperti. Ecco alcuni esempi.
84 | 04-2015
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PUNTI DI ATTACCO E BRACCETTI In questa tavola grafica, David Rouault di Kangook riassume i diversi punti di attacco che propone il costruttore, il cui catalogo presenta una vasta possibilità di scelta. Essa ci mostra graficamente un po' tutti i punti di attacco presenti sul mercato. Altro dettaglio interessante su questa tavola riassuntiva: la linea tratteggiata grigia che rappresenta l'asse della forza. Questa gioca il suo ruolo quando cambiano i giri. Ad esempio, se l'asse passa sopra i punti di attacco del pilota, l'aumento di potenza tende a spingerlo avanti.
braccetti fissi J-bar
braccetti intermedi intermedio
braccetti bassi basculanti
braccetti basculanti a collo di cigno
braccetti alti basculanti
breccetti alti fissi
Stabilità
++
++
+
+++
+++
+++
Facilità di montaggio
+++
++
+
++
+
++
Harness Entry
+++
++
++
+++
+
+++
Principianti
+++
++
+
+++
+++
+++
Piloti esperti
+
+
+++
++
++
+
Possibilità di pilotaggio con il pesos
+
++
+++
++
+
+
Effetto mitigatore del momento torcente
++
++
+
++
+++
+++
Uso con trike
+++
++
+
++
+++
+++
+
++
+
+++
+++
++
0,6 kg
1,0 kg
1,2 kg
1,6 kg
1,5 kg
1,0 kg
Sistema di attacco
Compatibilità con rollbar tandem Peso
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Fotos: VĂŠronique Burkhardt
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1
2
Alcuni esempi di punti di aggancio 1 - PAP motors FTR (Germania) braccietto basculante 2+3 - braccietto ibrido di Nirvana, si tratta di punti di attacco alti con piccoli bracci basculanti
4
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Left picture: Kangook
4 - attachi alti basculanti
3
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Il padre di tutti gli attacchi moderni: braccetto bassso basculante di PAP
Spesso considerato un buon compromesso, il collo di cigno è sempre più proposto dai vari costruttori. Su queste barre di FTR si possono chiaramente vedere diversi “buchi” che permettono di adattare lattacco del del pilota al peso del medesimo. Più il pilota è pesante, più avanti sarà l'attacco delle bretelle al braccetto. La compensazione laterale serve a compensare la il momento di torsione dovuto all'elica.
Su questo trike Nirvana, è la fettuccia diagonale a compensare la torsione dovuta al motore
Su questa Adventure, si trovano due possibili posizioni che dipendono dal peso del pilota
87 | 04-2015
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ADVENTURE X-RACE LT
88 | 04-2015
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Foto: Véronique Burkhardt
GEOMETRIA VARIABILE
Fotos: Burkhardt
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LT SI ADATTA AL PILOTA Con la X-Race presentata alla Coupe Icare del 2014, Adventure ha proposto numerose nuove idee. E' la prima volta che questa azienda si è dedicata alla “leggerezza” ed è stata un successo: soli 23 Kg per il Tiger 160. Potremmo leggere l'intera prova nel prossimo numero dedicato alle attrezzature leggere, che pubblicheremo presto. Con questa macchina ha fatto il suo debutto una nuova invenzione: punti di attacco adattabili all'esperienza del pilota. I braccetti si possono sistemare sia verso l' alto che verso il basso. Data la loro geometria ed altezza, il risultato è un pilotaggio con la selletta davvero efficace, rimanendo tuttavia sufficintemente stabile per piloti con poca esperienza. Più avanti, quando il pilota intende aumentare la sensibilità, tutto ciò che deve fare è girare una rondella nel sistma di attacco in modo da liberare il movimento laterale, così che si possa aprire a destra e sinistra.
89 | 04-2015
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La modifica si effettua in dieci minuti, in modo che sia possibile adattare la macchina alle condizioni della giornata e ritornare ad un sistema “bloccato” quando le condizioni sono turbolente. www.paramoteur.com/en
Foto: Véronique Burkhardt Pilote: Sascha Burkhardt
Il risultato è una macchina molto più sensibile allo spostamento del peso. Ovviamente troppo per un principiante, ma buono per divertirsi quando si è raggiunta una buona precisione nel pilotaggio. Lo abbiamo provato sul campo con un test “prima e dopo”.
90 | 04-2015
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FLY PRODUCTS : UNA VASTA SCELTA DI ATTACCHI L'azienda italiana Fly products offre i suoi paramotori con diversi e vari attacchi. La figura a sinistra mostra come abbiamo predisposto due dei sistemi disponibili sulla stessa selletta: braccetti fissi medi, con punti di aggancio dalla selletta sullo spallaccio e attacchi basculanti bassi. Si può davvero notare la differenza anche in termini di altezza.
Dallo scorso anno, Fly Products ha innovato la propria versione dell'attacco basso basculante. In basso a sinistra, il vecchio sistema coin due cinghie che formano un triangolo con il moschettone.
Fotos: VĂŠronique Burkhardt
A destra il sistema ASC: grazie ad un componente rigido che si muove liberamente, il punto d'attacco diventa mobile verso avanti e verso il retro. Questo migliora tantissimo il comportamento in decollo e la manovrabilitĂ in volo.
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Fotos: Véronique Burkhardt
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Il Fly Products S4 Rider è in offerta con una scelta di attacchi bassi basculanti o alti basculanti. Per la gabbia, il pilota può anche scegliere il modello ad un solo cerchio (destra) o a cerchio doppio (sinistra). Per un pilota esperto, è preferibile la gabbia singola, visto che la differenza di peso è di 1,1 Kg (il paramotore nella foto a sinistra pesa 30,84 kg e quello sulla destra pesa 29,74 kg). Il Rider S4 offre dunque tutta la potenza e l'affidabilità del Simonini Mini 2 in una apprezzata gabbia leggera, ma molto solida. Ma non è solo quello il vantaggio della gabbia singola. Si ripega anche in modo più compatto ed è più pratica da trasportare. In entrambe le versioni, le barrre della gabbia sono in carbonio. http://www.flyproducts.it/it.html
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Fotos: Véronique Burkhardt
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FRESH BREEZE: SCHNAPPMATIK In alto a sinistra, i classici bracci fissi che Fresh Breeze ha proposto per molto tempo come unico attacco. Come sempre, il costruttore ha atteso tempo prima di introdurre un sistema nuovo. Bisognava fosse qualcosa che lavorasse in modo perfetto. Il sistema Schnappmatik mostrato nella foto in alto a destra e nei diagrammi a destra, è originale e abbastanza complesso. Il punto di rotazione del braccetto non è fisso, ma si muove in funzione dell'angolo. In decollo, con i braccetti che guardano verso il basso, questo punto (giallo nel diagramma) è vicino al pilota. Il peso del motore mantiene il pilota in posizione eretta. In aria, quando il pilota si siede, i braccetti puntano in avanti e il punto di rotazione del sistema si muove verso il motore sovrapponendosi al punto di gravità del motore stesso. Il risultato è una comodità maggiore per il pilota. Nel corso delle nostre prove abbiamo notato che questo sitema diventa gradevolmente efficace. La stabilità è buona e, allo stesso modo, è buona anche la maneggevolezza con lo spostamento del peso; il tutto è adatto anche ai piloti con poca esperienza.
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TEST:
KANGOOK TREKK
Dalla sua roccaforte in Quebec, l'azienda canadese Kangook si prepara a conquistare anche l'Europa. Uno dei punti di forza è che questo costruttore offre una vasta combinazione di gabbie, motori e attacchi. Di Sascha Burkhardt
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Foto: Véronique Burkhardt
COMBINAZIONI CANADESI
Il telaio Trekk può essere facilmente smontato in due pezzi, una parte bassa con il serbatoio (che anch'esso può essere staccato) ed una parte alta con il motore. Quando si rimonta il tutto, i singoli pezzi sono solidamente fissati grazie ad un sistema di bulloni con tiranti, simili a quelli che si usano per fisare le ruote delle biciclette.
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Il pezzo arancione marchiato Trekk è parte della gabbia pieghevole e non viene usato con una gabbia classica. Sotto: il Kangook Trekk può essere ordinato con questa selletta Supair che ha una tasca capiente sotto la seduta oltre alle generose tasche laterali.
L
a società Kangook RS Ultra venne fondata da due europei, uno dei quali, il francese David Rouault, è ora il proprietario unico dell'azienda e la gestisce apportando sempre innovazioni. La sede è al confine dell'infinita foresta del Nord Quebec. Kangook ha veduto in tutto il mondo, con un calo nel mercato francese, dovuto all'abbandono del precedente importatore. L'importatore tedesco, tuttavia, un meccanico molto competenete di nome Christian Reuter, contribuisce alla crescita delle vendite nel mercato europeo del marchio dalla foglia d'acero. Queste macchine hanno conquistato una reputazione di essre solide e costruite con competenza, ma non è tutto: montano praticamente tutti i motori presenti sul mercato, almeno sei differenti sistemi di attacchi e varie diverse gabbie. Il costruttore canadese è il “gran maestro” delle combinazioni. Abbimo visto,
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qualche pagina fa, la tavola delle diverse combinazioni. Una delle soluzioni migliori è senza dubbio il collo di cigno. Il comportamento quando si verifica lo spostamento del centro di gravità è simile a quello del PAP. Peraltro, l'effetto del momento torcente è un po' minore se confrontato con il classico attacco basso basculante – brillante per un pilota medio o esperto. Kangook offre la possibilità di montare nel suo telaio praticamente tutti i motori disponibili. E' anche possibile cambiare facilmente più motori nello stesso giorno. Basta ordinare a Kangook una piastra adattatrice idonea al motore desiderato. Per molto tempo la leggerezza non è stata una priorità di Kangook, nel nostro test abbiamo potuto per la prima volta collaudare la primissima versione della gabbia pieghevole Trekk su un telaio Trekk.
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KANGOOK HARNESS
Il modello da noi provato, con attacchi a becco di cigno, si è dimostrato essere mobile nel pilotaggio con la selletta quanto un sistema ad attacchi bassi. Un bell'accostamento: Un Paramaina GTR con un Kangook Trekk Il medesimo telaio di Kangook può anche essere usato con una gabbia Vikking, più solida, ma più spessa e peante di 800 grammi. Abbiamo provato entrambe le configurazioni e quest'ultima è consigliabile, ad esempio, per piloti che fanno anche biposti. Il telaio Trekk è progettato principalmente per i viaggi, in quanto può essere montato in pochi minuti. La parte alta del telaio, con il motore, si separa dalla parte bassa con il serbatoio. Il serbatoio stesso può essere separato dalla parte bassa del telaio e tra le altre modifiche a seguito delle nostre osservazioni, il tubo avrà un connettre rapido nel prossimo futuro. Kangook ha avuto un grande trovata nel rendere separabile il telaio in due parti in modo semplice con un bullone munito di leva per il fissaggio rapido che ricorda molto quello usato per fissare le ruote nel ciclismo. Il risultato è che l'intero paramotore può entrare nel bgagliaio di qualunque auto. La qualità costruttiva di ogni componente è alta e ben rifinita. La combinazione telaio e gabbia Trekk e Vikking appare molto solida. Solamente la gabbia pieghevole Trekk ci è sembrata, ovviamente, un po' più fragile. La rete abbisogna d'essere tesa in modo adeguato per rendere il tutto un po' più rigido.
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UN HARNESS CANGOOK TREK CON GABBIA TREKK
UN CANGOOK TREKK CON GABBIA VIKKING Due versioni del Trekk, ma con differemnti gabbie. La gabbia pieghevole Trekk è più leggera di 800 grammi rispetto alla Vikking, ma è più facile nel trasporto.
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UNHARNESS CANGOOK TREK CON GABBIA TREKK 1
UN CANGOOK TREKK CON GABBIA VIKKING
2
1 1,2 e 3: montaggio rapido con la gabbia pieghevole. 3: confronto: gabbia Rider S di Fly Products (bianca) e la gabbia pieghevole Trekk. Quest'ultima esige meno spazio ma, d'altro canto, qualla di Fly Products sembra un po' più solida.
3
4
La gabbia Vikking in tre pezzi. Ancor più rapida da assembleare e solida come una roccia. Un altro punto a favore: l'alloggiamento del paracadute di soccorso e sopra la testa del pilota..
2
5 Il sitema della gabbia Trekk: l'incastro tra i singoli pezzi è ritenuto dalle barre.
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TWO KANGOOKS DISSECTED ON THE EDITOR’S SCALES We took advantage of the modular format of the system to weigh each component of the two versions; this revealed some interesting details. Kangook Trekk: weight of the component parts in grammes
Trekk chassis Trekk chassis with Trekk cage with Vikking cage
Top part of the chassis
1 533
1 533
Lower part of the chassis
1 058
1 058
Back plate
345
345
Tank
1 210
1 210
Swan neck attachment
1 214
1 214
Cage net and hoops
1 299
2 728
Base of cage
290
202
Cage bars
517
0
Attachment plate for a Polini 190 light
718
718
Karabiners and straps
282
282
Various cables, petrol filter RSUltra/Supair harness Attachment for hand starter Aluminium strut
48
48
3 335
3 335
86
86
113
113
Screws and bolts
68
68
Carbon propellor
1 100
1 100
Total weight without the motor
13 216
14 040
190 light motor, starter, air filter, cables.
16 850
16 850
1 624
1 624
198
198
31 888
32 712
Battery and screws Miscellaneous, spark plug Total weight with starter and motor
Full price of the model tested: 4950 € Manufacturer: RSULtra RS ULTRA INC. 95, St-Charles, Lac-Aux-Sables, QC G0X 1M0 Canada, Tel : +1 418 289 389 info@rsultra.com, www.rsultra.com Germany/Europe: Firma Reuter Fluggeräte Alleestr.42, D-56410 Montabaur, Tel +49 (0)2602 9995477, Fax +49 (0)2602 9995480 info@reuter-fluggeraete.de, www.reuter-fluggeraete.de
99 | 04-2015
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POLINI 190 LIGHT TECHNICAL DATA
POLINI 190 LIGHT
Abbiamo provato il Polini190 Light con il sistema di avviamento elettrico sul telaio Kangook Trekk. Si tratta di una configurazione un po' inusuale. Normalmente con un Trekk e con la gabbia pieghevole sarebbe più logico montare un 190 senza avviamento elettrico. Il 190 Light è molto vicino al 200 Evo, con potenza similare ma riduzione a cinghia. Può anche essere ordinato con frizione, ma con quella configurazione non è possibile l'avviamento elettrico. Il Polini 190 Light è chiaramente un po' più sensibile alla messa a punto rispetto ai motori della stassa marca, ma con l'aiuto dell'importatore europeo Christian Reuter siamo riusciti a ottimizzare il motore anche sostituendo una piccola molla nel carburatore per modificare la pressione di scarico. Una volta messo a punto si è dimostrato un gran buon motore, abbastanza tranquillo con una buona curva di potenza.
100 | 04-2015
Model
Polini Thor 190 Light
Displacement
193 cm3
Power @ rotations/min
27 HP @ 7400 RPM
Compression ratio
11,4:1
Thrust
n.c.
Cooling
Aircooled, fan
Electric
Electronic ignition, optional output power 80 W @ 5 500 RPM
Starter
Pull starter, optional electric starter
Transmission
Belt, optional clutch
Propeller
Counterclockwise 130 cm
Carburetor
Walbro
Fuel
Lead free 2% synthetic oil
Weight
Engine 13,6 kg Engine with clutch: 14,4 kg Engine with electric starter: 14,6 kg
Prices
Engine: 2180 € plus VAT Engine with clutch: 2450 € plus VAT Engine with electric starter: 2520 € plus VAT
Adress
www.polini.com
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Thor 250 peso senza radiatore: 18-19 Kg. 36.5 HP
Thor 200 Evo peso: 17.5-18.5 Kg 27 HP
Christian Reuter di Kangook Germany è il primo importatore ad aver testato il nuovo Polini Thor 80. Peso dichiarato: 11.1 Kg, potenza dichiarata: 17.2 HP. Con una selletta leggera di Apco, nonsotante una serbatorio da 16 litri, il peso totale è risultato essere solo 23 Kg. Questo piccolo motore sembra essere molto promettente in quanto a potenza. Un segno distintivo: tutto il sistema di raffreddamento ad acqua, incluso il radiatore, è direttamente integrato nel motore.
Thor 190 Light, da 13.6 Kg secondo i dati del produttore. Noi abbiamo misurato un peso di 16.8 Kg con tutti i cablaggi, maniglia e avviamento elettrico. 27 HP
Thor 130 peso: 13.8 Kg 21.5 HP
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Una presentazione video interessante di Kangook, spiega le varie scelte possibili tra le molte combinazioni di telaio/gabbia/ attacchi e motori nella gamma Vikking https://vimeo.com/118266302
La selletta Supair che viene montata nel paramotore pesa 3.34 Kg. E' ben imbottita, solida ed ha dimostrato d'essere comoda quando il pilota si siede. In più, le tasche sono accessibili in volo. Tuttavia la selletta deve essere ben regolata per dare il massimo comfort nel corso del decollo ed in volo. La selletta Apco Split Legs, provata alla fine del nostro test, si è dimostrata ancor più comoda nel corso del decollo, come descritto in altro articolo di questo numero. In aria, la scelta dell'attacco a collo di cigno si è dimostrata saggia. Si tratta di un sistema universale che offre un buon compromesso tra stabilità in volo, comodità, pilotaggio con il peso e riduzione del momento di torsione. IN CONCLUSIONE Il paramotore provato è facilissimo da smontare e trasportare, specie con la gabbia pieghevole Trekk. In più, alla buona qualità costruttiva, l'azienda canadese a nostro avviso usa colori gradevoli. Il sistema di attacco a collo di cigno ben si addice ad ogni tipo di pilota. I principianti dovrebbero scegliere un altro tipo di attacchi e poi passare più tardi a questo sistema, ma un uso scolastico è comunque possibile per principianti talentuosi. La modularità del sistema, ad ogni buon conto, lascia aperte varie possibilità, compresa la sostituzione del motore con praticamente qualsiasi tipo di propulsore .
102 | 04-2015
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PAP 1400 PA 125
IL VERO VALORE DEL PIONIERE
Attacchi bassi basculanti, gabbia in acciaio e un motore speciele dedicato al PAP. L'azienda spagnola è un punto di riferimento per il mercato.
103 | 04-2015
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104 | 04-2015
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PAP 1400 PA125 TECHNICAL DATA
Manufacturer
Propulsión Auxiliar Parapente Urb. Bel Air - The Water Gardens, Loc.1. 29680 Estepona, Málaga - Spain Phone : +34 (0)952 884 811 info@papteam.com, www.papteam.com
Model
PA125
Displacement
125 cm3
Power @ rotations/min
22 HP @ 9580 RPM
Weight
63 kg (PAP 1400)/65 kg PAP 1450)
Cooling
Aircooled, fan
Starter
Pull starter (Hand/Foot)
Transmission
Centrifugal clutch, gear 1/3,65
Propeller
125 cm or 130 cm (PAP 1400 / PAP 1450)
Carburetor
Walbro 24 mm
Fuel
Mix 2,5 %
Fuel tank
13 l
Power output
No
Pilot
PAP 1400: Pilot 100–120 kg recommended PAP 1450: Pilot 105–125 kg recommended
Weight
27 kg / 27,5 kg (PAP 1400 / PAP 1450)
Price
5 200 €
105 | 04-2015
Una bella macchina di puro acciaio inossidabile. Ed anche con la tavoletta mal regolata come in questo caso, rimane comoda.
L
'azienda che è stata pioniere negli attacchi bassi basculanti, offre i suoi telai per molti motori; tra gli altri, tutta la gamma Polini, l'RM 80 e il PA 125. il Pa 125 è un classico, fatto in esclusiva per PAP da H&E. Ci sono voluti due anni e mezzo per l'assemblaggio e la messa a punto nel laboratorio PAP con l'attenty controllo di qualità di Pierre. I dettagli di questo paramotore si sono molto evoluti. Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di fare molte prove ed ora possiamo confermare che si tratta di una macchina davvero pienamente matura. Si avvia bene, gira come un orologio e siamo stati soddisfatti in tutta la sua ganma di regimi ,sino al massimo, o oltre, i 9500 RPM. Con questi 22 cavalli, PAP afferma, ad esempio, che è adatto per un pilota di 80 Kg su una vela reflex. La tavola di consigli nel sito PAP è molto completa.
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La gabbia in 4 pezzi è il miglior compromesso tra tenuta e facilità di trasporto.
Il telaio 1400 con il PA 125 è un ottimo compromesso tra potenza e peso, posto che per PAP “la leggerezza non è stata una priorità per molto tempo”. Comunque, il peso rimane ragionevole; abbiamo misurato e provato questa macchina a 28.6 Kg. Non male per 22 HP con un forte telaio in acciaio e tubi correttamente dimensionati per garantire alta resistenza agli urti. E' anche possibile ordinare una configurazione abbastanza similare (PA 1450) con una gabbia di 5 cm più larga ed equipaggiarla con un elica da 130 cm per guadagnare 3 kg di spinta. In teoria l'elica da 130 dovrebbe andare anche nella gabbia 1400, ma non c'è molto margine in caso di urto pesante. RIPIEGARLA VARIE VOLTE Altra novità è che il telaio è ora ripiegabile in 3, 4 o 5 parti. Ovviamente, quanto più si ripiega, meno volume occupa. Di contro, quanto più si ripega, tanto più perde in rigidità. Nella gabbia in 5 parti, diventa così necessaria una barra trasversale. Il pilota francese Pierre Aubert, il patron di PAP emigrato in Andalusia, consiglia che 4 parti sono l'ideale compromesso. Confermiamo che il volume è ragionevole ed è comunque veloce da riassemblare. Con PAP non ci sono brutte sorprese, i tubi si incastrano assieme facilmente senza richiedere sforzo e stanno assieme senza nessun gioco. Solo le clips di plastica richiedono un po' più di forza, ma garantiscono una chiusura che non si riapre. La saldatura è molto buona. Non c'è un solo dettaglio nel quale si trovi un difetto. E' bello anche sverniciato, in acciaio, i cui profili metallici braillano nel sole. In più, se si urta, non v'è colore che possa saltare.
I famosi attacchi bassi basculanti PAP, che hanno rivoluzionato il paramotore, rendendolo più vicino al parapendio. Non c'è dubbio che, senza di essi, non ci sarebbero stati così tanti vololiberisti a prendere in mano il paramotore, come sta continuando ad accadere.
106 | 04-2015
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Il tempo ha dato ragione al sistema di av viamento PAP, affidabile e possibile da accendere con il piede, se il pilota lo desidera. Non solo è pratico in aria, ma non è nemmeno deleterio per la sicurezza al suolo. Hai solo bisogno di appoggiarti ad uno steccato, ad esempio. Ricorda che la frizione apporta maggior sicurezza nella messa a punto e nella corsa in decollo: non fa girare la “lama”.
107 | 04-2015
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Un intelligente commistione di componenti in plastica e tubi in acciaio conferisce molta stabilità alla struttura.
Le clips sono anche troppo grandi; attaccarle è un pochino faticoso, soprattutto quando sono nuove.
La tensione della rete è buona e la maglia fine è un fattore di sicurezza
108 | 04-2015
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109 | 04-2015
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Noi abbiamo provato la gabbia scomponibile in quatro pezzi anche se il numero delle giunzioni la fanno sembrare una gabbia che si può smontare in un www.free.aero numero maggiore di parti.
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Una parte che assicura la solidità della struttura
SEDUTA Dopo il decollo, è molto facile scivolare sulla selletta. Questa è molto profonda: 35 cm più 12 ulteriori cm sotto le cosce. Molto comoda. In quanto a maneggevolezza, la filosofia Pap non è cambiata e rimane un punto di riferimento del mercato. Tutto il sistema reagisce prontamente allo spostamento del peso e il feeling è vicino a quello del parapendio. Anche se non si può definire “radicale” la maggior sensibilità di questi attacchi, ci porta a chiederci quale vantaggio possa avere per un principiante. Secondo PAP molte scuole insegnano da subito con questi attacchi. Come fa notare Pierre Aubert, essere capaci di sentire molto bene i singoli movimenti dell'ala
110 | 04-2015
In decollo, per scaldare il motore, l'elica può essere bloccata con questo dispositivo.
in decollo si traduce in un vantaggio, soprattutto per i principianti che desiderano un'apprendimento completo. NOVITA' E CONCLUSIONI Dal nostro test è emersa una novità importante: da ora le nuove macchine verranno consegnate con nuove sellette dotate di airbag. In conclusione, per noi, il PAP 1400 PA 125 nella versione gabbia in 4 parti è un vero e proprio successo per il motore, la concezione, gli attacchi e la facilità con cui può essere montato e smontato. Ovviamente il prezzo dell'intero pacchetto è, di conseguenza, anch'esso al top di gamma.
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PAR AMO TOR E
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