Urbanism project | NET KNOT

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NET K N OT


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POLITECNICO DI MILANO,SCUOLA DI ARCHITETTURA CIVILE FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DELLE COSTRUZIONI, A.A.2014/15 Laboratorio di Urbanistica, prof. Francesco Infussi, Paolo Bozzuto Collaboratori Valentina De Palo, Ettore Donadoni, Roberto Manuelli Anna Papini, 794873 Marina Sassi, 794945 Anna Taiana, 794068 Paolo Turconi, 795194


INDICE

2

INDAGINE TERRITORIALE

pag. 3

PROGETTO

pag. 31

Inquadramento territoriale Tessuto agricolo Tessuto insediativo Tessuto produttivo Sistema infrastrutturale

pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8

Progetto: parco Progetto: stecca Progetto: spazi industriali Progetto: direttrici Nord/Sud

pag. 32 pag. 33 pag. 34 pag. 35

SOPRALLUOGO

pag. 9

ZOOM

pag. 36

Sopralluogo 1 Sopralluogo 2 Sopralluogo 3

pag. 10 pag. 11 pag. 12

INTERPRETAZIONI E STRATEGIE

pag. 13

Riprogettare: cinema Riprogettare: via commerciale Riattivare Riorganizzare Potenziare Net-Knot

pag. 37 pag. 42 pag. 45 pag. 47 pag. 49 pag. 50

Immagine interpretativa Osservazioni Immagine strategica Strategie Attivazione strategia Nodi d’interesse

pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 19

Normativa

pag. 53

Bibliografia e Sitografia

pag. 54

ASOLA

pag. 20

Considerazioni Osservazioni asola Nodi asola Inserimento nuovo nodo

pag. 21 pag. 22 pag. 23 pag. 24

CONCEPT PROGETTUALE

pag. 25

Stato di fatto Scomposizione progettuale Concept: parco Concept: stecca Concept: spazi industriali

pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 30


3

INDAGINE TERRITORIALE


INQUADRAMENTO TERRITORIALE

4

MILANO

Nell’area si identificano tre pincipali tipi di tessuto che la caratterizzano: lo spazio aperto, quello insediativo e quello produttivo. Le relazioni che instaurano tra di loro dipendo anche ed in gran parte dal sistema infrastrutturale, che ha contribuito alla loro formazione, conformazione e consolidamento nel tempo. Trovandosi accanto al comune di Milano, quindi ad un importante capoluogo, è necessario che il ruolo che ricopre possa essere ben definito e al tempo stesso interagente con la città. Questo perché si possano indicare alcuni requisiti di miglioramento dell’abitabilità e riconoscere le prestazioni possibili.

Tessuto insediativo

Autostrada

Tessuto agricolo

Strada statale

Tessuto produttivo

Ferrovia Fiume


TESSUTO AGRICOLO

5

Parco Agricolo Sud

Fiume

Parco dell’Olona

Reticolo idrico

Terreno agricolo

Strade campestri

Scala 1:25000 Lo spazio aperto preponderante nell’area è a destinazione agricola e si caratterizza in base al ruolo che svolge. Trovandosi al limitare nordovest del Parco Agricolo Sud, ne comprende una parte non indifferente, che si confonde con altre aree agricole per congiungersi poi ai centri cittadini. Da tenere in considerazione è anche il Parco dell’Olona, che segue il corso del suddetto fiume e che s’interrompe all’incontro dell’opera dell’uomo. I “confini” che determinano queste distinzioni non sono netti o decisi da elementi definiti, ma esistono soltanto sulla carta e sono anzi valicati dal sistema idrico dei canaloni e dalle strade campestri che li attraversano o costeggiano.

Terreno agricolo

Parco dell’Olona

Parco Agricolo Sud


TESSUTO INSEDIATIVO

6

Tessuto urbano

Autostrada Strada statale

Grandi contenitori

Fiumi e canali

Scala 1:25000 Il tessuto insediativo è caratterizzante per l’area d’indagine: mentre si ha una prevalenza di centri urbani a nord, che si sviluppano intorno a Rho, a Sud questi sono più dislocati. Il tessuto industriale e i grandi contenitori si differenziano per due disposizioni principali: una più concentrata e l’altra più polverizzata. Nel primo caso se ne possono distinguere di più organizzate e altre meno, probabilmente aggregatesi nel tempo senza alcuno schema indicativo. Nel secondo caso gli edifici produttivi possono andare a confondersi sia con lo spazio aperto, fino ad isolarsi, sia con le aree residenziali, che finiscono per circondarli. Da porre sotto attenzione è anche la crescita di questa tipologia di tessuto a volte lungo gli assi infrastrutturali che può determinarne sviluppo e organizzazione interna.

POLVERIZZAZIONE

nello spazio aperto

nel costruito

CONCENTRAZIONE

ordinata

caotica


TESSUTO PRODUTTIVO

7

Enclave

Autostrada

Tessuto permeabile

Strada statale

Edifici produttivi interni alle placche

Ferrovia

Edifici residenziali interni alle placche

Vie di collegamento e attraversamento placche Fiume

Scala 1:25000

ENCLAVE

ENCLAVE

Dal francese enclaver “chiudere a chiave”. Tessuto omogeneo e impermeabile, in quanto inserito all’interno di atri tessuti di diversa natura, i quali non presentano alcun tipo di relazione. Si accede da un unico o pochi ingressi, ma non si può mai attraversare. Si definisce così in una codizione di isolamento.

Traffico differenziato

Efficenza della gestione e del funzionamento delle attività

Assenza di relazioni con il tessuto circostante

Attività limitata a certe ore della giornata

PLACCHE PERMEABILI

TESSUTO PERMEABILE

Tessuto non sempre omogeneo, il quale si relaziona coi tessuti circostanti mediante passaggi di attraversamento e collegamento.

Semplicità di connessione col tessuto urbano

DEFINIZIONE

Attività continua nel corso della giornata

POTENZIALITA’

Traffico misto

DIFETTI


Le infrastrutture ricoprono un ruolo decisivo nel determinare le caratteristiche dell’area presa in considerazione. Esse sono alla base dei collegamenti del centro milanese con i centri urbani minori e le grandi città: trovandosi in una zona limitrofa al capoluogo possiamo individuare due bracci autostradali (Autostrada A8 e A4), parte della Tangenziale Ovest e alcune strade statali. Distintivo è anche il braccio ferroviario che si divide in due proprio al centro di questo territorio. Il sistema dei trasporti costituisce delle divisioni interessanti determinando i tipi insediativi e caratterizzando gli spazi aperti, così da collegarli o separarli in modo incisivo; la sua presenza è particolarmente marcata dalla sezione stradale e dagli svincoli che ingombrano estensivamente il territorio.

Au to str ad

SS 33

Lin ea

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A8

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280’200 mq ea Lin

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M

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-Torino ità Milano Alta veloc rieste A4 a Torino-T Autostrad

SS 3 3

SS 11

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SISTEMA INFRASTRUTTURALE

8

5 E3 st ve

Ferrovia Autostrada/Strada Statale

SS 11


9

SOPRALLUOGO


SOPRALLUOGO 1

10

Scala 1:10000 1

2

3

4

1 2

4

3


SOPRALLUOGO 2

11

Scala 1:10000 1

2

3

4

2

4 1 3


SOPRALLUOGO 3

12

Scala 1:10000

1

2

3

4

4

3

2 1


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INTERPRETAZIONI E STRATEGIE


L’area di indagine è caratterizzata dalla presenza marcata di infrastrutture importanti, le quali dividono nettamente il territorio in tre macro-aree: - Fascia nord - Fascia centrale - Fascia sud L’area centrale costituisce un margine tra la parte nord e la parte sud, il quale separa quest’ultime fisicamente e tipologicamente.

IMMAGINE INTERPRETATIVA

14

Placca industriale

Tessuto insediativo

Strade lunga percorrenza

Placca permeabile

Spazio aperto

Strade media percorrenza

Enclave

Corsi d’acqua

Strade corta percorrenza


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FASCIA

NORD

Domina il tessuto insediativo che circonda lo spazio aperto. Presenza di placche industriali prevalentemente di ridotte dimensioni, come conseguenza dell’alta densità di tessuto insediativo fondamentalmente a scopo residenziale. Le placche di dimensioni maggiori sono fisicamente recitante e separate dal contesto (enclave), a indicare la presenza di grosse attività le quali rinchiudono e distaccano dalla città e dal territorio la propria area di lavoro. 47 %

OSSERVAZIONI

Percentuale placche industriali permeabili/enclave:

MARGINI

53%

Le placche produttive sono sempre posizionate in corrispondenza dei punti di contatto tra tessuti di diversa composizione. Data la loro rilevante posizione, esse assumono il valore di MARGINE. Di conseguenza avranno un ruolo decisivo nel determinare e consentire approcci e legami tra i due tessuti che esse separano. MARGINE = ciascuna delle parti periferiche, spesso regolarmente delimitate, di una superficie individuata.

FASCIA CENTRALE La situazione è diversa di rispetto al nord sia rispetto al sud, non prevale nessun tipo di tessuto, piuttosto si equivalgono. Presenza di placche industriali di piccole/medie dimensioni. Il tessuto insediativo della zona non è ben definito e compatto, fattore che comporta una ampia permeabilità delle placche produttive. Percentuale placche industriali permeabili/enclave:

100%

FASCIA SUD Avviene l’esatto contrario del nord: è il tessuto insediativo ad essere circondato dallo spazio aperto. Presenza di placche industriali di grandi dimensioni rispetto alle fasce precedenti, caratteristica dovuta alla bassa densità di tessuto insediativo, che è concetrato in determinati centri disseminati nel territorio ad utilizzo prevalentemente agricolo. Percentuale placche industriali permeabili/enclave:

67%

33 %

INFRASTRUTTURE

Le placche produttive sono state sviluppate in maniera evidente lungo le principali infrastrutture del territorio (strade statali, strade provinciali, ferrovie). Questo fenomeno ha potuto permettere una semplice accessibilà e uscita alle materie prime e ai prodotti finiti, oltre a favorire buoni collegamenti a scala provinciale, regionale e nazionale.


L’intervento propone di creare un sistema integrato territoriale dei centri d’interesse eliminando gli elementi di discontinuità e completando il sistema esistente. Esistono tre strategie di intervento: - potenziamento - potenziamento e nuova formazione - nuova formazione

IMMAGINE STRATEGICA

16

PUNTI DI INTERESSE Principali Esistenti Nuova formazione

Secondari


17 LA STRATEGIA Essa si propone di agire in modi diversi nelle tre aree che compongono il territorio in esame. Ogni tipo di approccio è mirato a risolvere i problemi specifici della zona su cui va ad agire.

PUNTI DI INTERESSE Principali Esistenti

- NORD: potenziamento - SUD: nuova formazione - CENTRO: entrambi IL RUOLO DELLE AREE PRODUTTIVE L’industria è diffusa, disponibile a trasformazioni che possono completare il sistema: fornisce la possibilità di unificare il disegno territoriale e al contempo di riqualificare l’area produttiva.

STRATEGIE

Nuova formazione

Secondari

NORD: potenziamento

CENTRO: potenziamento e nuova formazione

SUD: nuova formazione

In quest’area, data l’alta concentrazione dei centri urbani, esistono molti luoghi, definiti punti d’interesse, che hanno una discreta possibilità attrattiva: l’obiettivo è quello di renderli dei poli facilmente raggiungibili, così da creare un sistema facilmente percorribile che possa poi unirsi ad altri; il ruolo delle aree produttive sarà quello di rendersi disponibili al potenziamento di questo programma.

In quest’area tessuto produttivo, residenziale e spazio aperto si equivalgono. In generale è un’area attraverso la quale si passa, anche ad alte velocità. Non esistono dei punti d’interesse ben definiti e quelli che ci sono non sono inseriti in un sistema funzionante. L’obiettivo è quello di potenziare quelli esistenti, crearne di nuovi e far sì che funzionino come un sistema indipendente e in relazioni ad altri; così sarà possibile riqualificare e utilizzare gli spazi industriali.

Prevale lo spazio aperto che si pone da intermediario tra i vari centri urbani, che non interagiscono funzionalmente gli uni con gli altri. Con la creazione di punti d’interesse sarà possibile collegarli ed inserirli in un sistema. La nascita di questi luoghi sarà aiutata dalle placche industriali che per le loro caratteristiche dispongono di aree sfruttabili, contribuendo al loro miglioramento qualitativo.


1

2

3

La strategia di intervento comincia dalla fascia centrale (asola). Infatti, visto che l’obbiettivo sarà quello di connettere l’intera zona, ristabilire una connessione tra le sotto-asole e con le aree a Nord e a Sud risulta fondamentale. Al contempo nelle aree industriali esterne all’asola cominceranno degli interventi puntuali che saranno usufruibili dagli abitanti a loro più prossimi, e che costituiranno i nodi della futura rete.

Le due sotto-asole possono quindi essere unite, creando un sistema funzionante. I nodi a Nord e a Sud iniziano ad essere interconnessi tra di loro e a quelli interni all’asola. Inizia così a formarsi al rete che unisce tutto il quadrante grazie alla fascia centrale che risulta in questa fase la zona più densa di connessioni.

La rete si intensifica: mentre a Nord le placche industriali sono punti di passaggio tra un centro cittadino e l’altro, a Sud esse costituiscono i punti di partenza e di arrivo. Gli interventi sulle placche, infatti, mirano a creare dei nuovi poli di interesse a Sud, dove esistono pochi servizi e luoghi pubblici, data anche la scarsa densità di aree costruite.

ATTIVAZIONE STRATEGIA

18


NODI D’INTERESSE

19

Scala 1:25000 Tra i servizi è possibile individuare una definita categoria di luoghi specifici e selezionati che si definiscono nodi d’interesse. Sono quei luoghi che esercitano un’attrattiva culturale, ludica o funzionale. Essi hanno una collocazione ben precisa nello spazio e nel tempo, non sono luoghi di spontanea aggregazione di persone, ma sono adibiti ed attrezzati ad accogliere le attività alle quali sono destinati definendosi come luoghi dello stare. NODI COMPLESSI Esercitano un’alta attrattiva di pubblico entro un bacino territoriale ampio e sono identificabili a grande scala. NODI SEMPLICI Esercitano un’attrattiva di pubblico locale, sono identificabili ad una scala più ravvicinata rispetto ai complessi e per questo spesso possono essere contenuti in essi.

NODI COMPLESSI PARCHI URBANI CENTRI SPORTIVI CENTRI STORICI BIBLIOTECHE CINEMA STAZIONI ESPOSIZIONI/MUSEI CENTRI COMMERCIALI PARCHI DIVERTIMENTO SCUOLE SUPERIORI/UNIVESITA’ TEATRI

NODI SEMPLICI

Presenza punti d’interesse

CIRCOLI GIOVANILI/SENILI E ORATORI

Fascia Centrale

BAR/GELATERIE CHIESE

Fascia Sud

SCUOLE ELEMENTARI!MEDIE MERCATO

Fascia Nord

PARCO DI QUARTIERE LOCALI

Placche industriali

CASCINE RISTORANTI

Costruito


20

ASOLA


21

strada carrabile

CONSIDERAZIONI

entrata pedonale

sotto-asola

strada carrabile

figura insediativa percorsi ciclo-pedonali e ciclostrade

residenza industria servizi e spazi pubblici

ACCESSI

Vi sono 13 punti in cui i margini dell’asola vengono valicati. Di questi, 5 fanno parte della rete di Autostrada e Statale che essenzialmente entrano ed escono con un solo svincolo posto al centro dell’area. Il versante Sud non offre vie di accesso pedonale o ciclabile, al contrario di quello a Nord.

SOTTO-ASOLE

All’interno dell’asola si possono riconoscere delle “sotto-asole”, ossia due aree distinte e scarsamente colegate tra loro, se non a livello di spostamento veloce. Questo anche a causa della presenza dello snodo della Autostrada E62, la quale taglia verticalmente tutta la fascia di territorio.

RETE CICLABILE

Esistono tuttavia dei collegamenti ciclo-pedonali che collegano non solo le sotto-asole, ma anche l’asola stessa con l’esterno. Tuttavia questa piccola rete versa in cattive condizioni, in alcune sue parti non risulta asfaltata, nè risulta collegata tra tutti i suoi segmenti.

FUNZIONI

Sono stati individuati anche diversi servizi sparsi nelle zone residenziali, oltre al polo di Rho Fiera, che dovebbero essere collegati in modo adeguato. All’interno delle aree industriali vi sono anche aree di riconversione funzionale previste dai PGT dei comuni.

area di riconversione funzionale 0

0.5

1

1.5

2 km


22 DIMENSIONI

L’asola ha delle caratteristiche ben definite che la identificano come un tessuto ben diversificato al suo interno, ma al contempo isolato; si pensi che la sua estensione est-ovest corrisponde all’incirca al diametro milanese. Al suo interno la distinzione dei tessuti è piuttosto omogenea e la loro interazione limitata, sia a livello di compatibilità compositiva che di percorsi che la possano far interagire. Queste proprietà fanno si che essa non funzioni come un sistema ben riconosciuto, ma come dei centri indipendenti e dipendenti dall’esterno.

Lampugnano

OSSERVAZIONI ASOLA

9,31 km

Lambrate

8,53 km

Superficie totale: 8,56 kmq

59% figura insediativa

19% industria, 1,62 kmq

18% residenza, 1,55 kmq

41% non costruito, 3,51 kmq

22% area di Rho Fiera, 1,88 kmq

raggio di percorrenza ciclo-pedonale

400 m

0

0.5

1

1.5

2 km


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NODI ASOLA

1

Scala 1:25000

NODI COMPLESSI PARCHI URBANI CENTRI SPORTIVI CENTRI STORICI BIBLIOTECHE CINEMA STAZIONI ESPOSIZIONI/MUSEI CENTRI COMMERCIALI PARCHI DIVERTIMENTO SCUOLE SUPERIORI/UNIVESITA’ TEATRI

NODI SEMPLICI CIRCOLI GIOVANILI/SENILI E ORATORI BAR/GELATERIE CHIESE SCUOLE ELEMENTARI!MEDIE MERCATO PARCO DI QUARTIERE LOCALI CASCINE RISTORANTI


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Rho

Rho Fiera/Expo

INSERIMENTO NUOVO NODO

Pregnana Milanese

Cornaredo

Nodi complessi esistenti Nodi complessi progetto

Rete nodi complessi esistente Rete nodi complessi progetto

L’intervento a grande scala si propone di agire all’interno dell’asola, come punto di partenza per l’attivazione della strategia. In questa vasta area, dove convivono percentuali simili di tessuto industriale e residenziale, non esiste nessun nodo d’interesse, come precedentemente definito, ma la possibilità e la disponibilità ad accoglierlo. Oltre alla creazione di questo nuovo nodo, l’intervento si propone anche di valicare i confini dell’area, o per lo meno di fornire strutture tali ad un suo futuro attraversamento, sia rafforzando i piccoli sistemi esistenti, che creandone di nuovi. In questo modo è possibile rendere facilmente raggiungibile il nodo, per poterlo definire come tale e per far si che si attacchi alla rete, che pian piano va formandosi.


25

CONCEPT PROGETTUALE


STATO DI FATTO

26

Tessuto agricolo Tessuto produttivo Tessuto residenziale 0

50

100 m

Spazio del progetto


NODI In aree strategiche e disponibili a trasformazione si trova la perfetta unione di caratteristiche atte all’inserimento di nuovi nodi d’interesse, che possano portare funzioni mancanti all’area d’indagine, ricostituire i tessuti e far si che venga attivata la rete.

INTERVENTO TESSUTO PRODUTTIVO L’intervento nelle aree produttive è volto alla riqualificazione delle stesse; esso però si differenzia a seconda del tessuto che lo costituisce, in rapporto alle aree limitrofe oltre che dipendere dal sistema che va costituendosi. Riorganizzare Riprogettare Riattivare Potenziare

SCOMPOSIZIONE PROGETTUALE

27

SUOLO Parte significativa del progetto è il suolo che permette di rendere unitario l’intervento: se la direzione principale è dettata dalle infrastrutture orizzontali, si vuole agire attraverso dei percorsi (verdi, pedonali, carrabili) che diventano parte portante del progetto, definendo gli spazi che incontrano. Area pedonale Percorso carrabile Percorso pedonale Spazio aperto organizzato


28

OBIETTIVI 2. Inserimento di attraversamenti ciclo-pedonali sul fiume.

3. Riqualificazione di zone industriali e inserimento di nuovi servizi.

CONCEPT: PARCO

1. Realizzazione del parco lineare attraverso l’annessione di aree dismesse o servizi che fungono da collegamento.

In un’area protetta dal piano della rete ecologica, si valorizza la presenza del fiume e si inserisce un percorso parallelo attraverso lo spazio aperto.

In un’area di mediazione tra spazi aperti, dove è già significativa la presenza del costruito, si valorizza la funzione pre-esistente facendolo diventare un nuovo nodo.

In un’area vicino ad edifici resienziali si inseriscono nuove funzioni attrattive per i cittadini con relativi spazi attrezzati e disponibili allo svolgimento di attività ludiche e ricreative.

In un’area vicino a funzioni consolidate si sviluppano spazi organizzati, a supporto di suddette, sfruttabili anche dal pubblico.


29

OBIETTIVI 2. Inserimento di un percorso di collegamento tra le nuove funzioni.

3. Rendere facilmente raggiungibile e attrattivo il nuovo nodo, facendo interagire i diversi tessuti.

CONCEPT: STECCA

1. Realizzazione di una stecca funzionale, tra spazi di diversa natura, potenzialmente adibita ad ospitare il nuovo nodo.

In un’area destinata a trasformazione, inserita in un punto strategico e di buona visibilità, si inserisce un nuovo nodo.

Area in mezzo a differenti tessuti che cerca di mediare trovando una comunicazione efficace e funzionale.

Inserimento nell’area di un percorso che la renda comunicante con il circostante, evitando la perdita di continuità del tessuto stesso.

In un’ area vuota e disponibile, che interrompe una tipologia di tessuto, si inseriscono funzioni necessarie, in edifici che recuperano la continuità del costruito.


CONCEPT: SPAZI INDUSTRIALI

30

OBIETTIVO L’intervento sull’area industriale è dipendente dal sistema a cui si aggancia e da cui dipende, perciò essa subirà delle modificazioni in funzione di esso e si potrà dire differente da area ad area, da sistema a sistema. A seconda del gruppo di edifici produttivi a cui può essere applicato, vengono individuate 4 tipologie d’intervento: 1. RIPROGETTARE: in caso di aree non edificate, disponibili e potenzialmente trasformabili l’obiettivo è quello di completare lo spazio lasciato libero per far si che collabori con il sistema, inserendo collegamenti, attività e funzioni mancanti. 2. RIATTIVARE: in caso di contenitori industriali dismessi o in vendita, spesso isolati rispetto al contesto l’obiettivo è quello di riattivare l’area che non ospita più nessuna attività, sia reinserendo funzioni industriali che nuovi servizi in dipendenza delle esigenze del sistema. 3. RIORGANIZZARE: in caso di piccole attività o attività che necessitano di poco spazio, solitamente accorpate e concentrate nello stesso isolato, distribuite casualmente. L’ obiettivo è quello di organizzare gli spazi tra edifici, dividendoli tra pubblici e privati per dare maggiore visibilità alle aziende, migliorare la qualità di vita dei lavoratori e rendere efficiente la produzione attraverso nuovi spazi di condivisione. Questi spazi, volti alla creazione di un woonerf, sono strettamente legati al sistema e si definiscono a seconda del legame che si vuole instaurare con esso. 4.POTENZIARE: in caso di aziende consolidate che ospitano attività che necessitano di molto spazio, che sia esterno o interno, sia dedicato alla produzione che alla gestione. l’obiettivo è quello di migliorare la relazione e lo spazio esterno di visibilità e condivisione tra edificio ed edificio andando ad intervenire sulla strada e la relazione instaurata con essa. Questo permette di meglio inserire e collegare le industrie al sistema, rendendole più facilmente individuabili e raggiungibili.

3. RIORGANIZZARE

2. RIATTIVARE

1. RIPROGETTARE

4. POTENZIARE


31

PROGETTO


PROGETTO: PARCO

32

0 50 100 m


PROGETTO: STECCA

33

0 50 100 m


PROGETTO: SPAZI INDUSTRIALI

34

0 50 100 m


PROGETTO: DIRETTRICI NORD/SUD

35

L’intervento si struttura lungo i tre assi stradali verticali, precedentemente individuati come strutture non sfruttate per le loro potenzialità a causa della dominanza di percorrenza orizzontale. Si cerca di renderle parte portante del progetto stesso, come sistema interagente tra i nodi d’interesse già esistenti e quelli di nuova formazione, ma anche di agevole attraversamento tra le aree industriali e residenziali coinvolte. Principalmente si interviene sulla sezione stradale, rendendola permeabile a qualsiasi tipo di flusso: carreggiate meglio definite e distanziate dai percorsi pedonali e ciclabili, anche con l’inserimento di elementi naturali di protezione e/o di ripresa di continuità con gli altri interventi. Si prevede anche l’inserimento di piazzole attrezzate, per il riposo, lo svago e la sosta, in modo da rendere l’attraversamento piacevole, ma anche utile a chi deve recarsi negli spazi adiacenti al percorso stesso.

Direttrici Est/Ovest Olona

Parco

Ferrovia

Stecca

Direttrici Nord/Sud Direttrici di progetto Nord/Sud

Aree industriali

Scala 1:100

10 8

9 7 6

4

5 3

1

2

Scala 1:1000


36

ZOOM


RIPROGETTARE: CINEMA

37

Pianta, scala 1:1000


38


39


40


41

Pianta secondo piano

Pianta primo piano

Scala 1:1000

12 sale di proiezione, di cui:

Pianta piano terra

8 sale con 350 posti 4 sale con 280 posti


RIPROGETTARE: VIA COMMERCIALE

42

Pianta, scala 1:1000


43

FLOR


44 Ambienti di servizio

13 m 11,5 m Residenze

6,5 m

Laboratorio/ Commerciale

Scala 1:200


RIATTIVARE

45

Scala 1:1000


46

NET K N OT


RIORGANIZZARE

47

Pianta, scala 1:1000


48

RIORGANIZZARE

ACCESSI WOONERF


POTENZIARE

49

Pianta, scala 1:1000


50

NET-KNOT

Scala 1:25000


NET-KNOT

51

1Km 0

3 Km 2 Km

5 Km 4 Km


52

1. POTENZIARE:

2. RIORGANIZZARE:

3. RIATTIVARE

4. RIPROGETTARE

a. strada

a. eliminare i recinti

Interventi obbligatori: - larghezza minima: 6m - doppio senso di marcia - marciapiede larghezza minima: 90cm - lampioni e cestini, fascia interna del marciapede, larghezza minima: 25cm - lampioni ogni 20m, altezza 7m

b. creazione woonerf: - velocità massima 15 km/h - strada carrabile, doppio senso di marcia, minimo larghezza per corsia: 2,75 m - strada dotata di: pavimentazione, aree verdi, lampioni - spazi di sosta/parcheggi - spazi comuni

a. edificio: mantenere 20% la forma industriale, il restante modificato a seconda delle esigenze.

a. il nuovo progetto non deve essere di edifici/complessi industriali

Interventi possibili: - aree carico/scarico - aiuole/spazi verdi - parcheggi

NORMATIVA

c. inserimento nuove funzioni minimo: 20% - sport - espositivo - riuso temporaneo - commerciale - spazi eventi d. inserimento aree pedonali, che devono fornire un collegamento verso l’esterno del lotto, devono essere dotate di aree verdi.

b. recinti - allineamento -uniformare secondo esigenza delle industrie presenti c. edifici industriali Aree dismesse/lotti liberi (minimo 10.000 mq), trasferimento/inserimento industriale: - se è presente un edificio dismesso è obbligatoria l’occupazione del suddetto - nuova realizzazione, solo con spazi già saturi: . nuova costruzione industriale massimo: 60% . aree carico/scarico e parcheggi minimo: 10% . in caso di area isolata creazione di aree verdi minimo: 10% . edificio arretrato rispetto al filo strada di minimo 15m . altezza massima edifici: 12m

b. inserimento industriale minimo: 20%, fronte su strada

2,7 m

6m

4,5 m

2,5 m

3m

2,5 m

2,1 m

6m

2,7 m

5m

b. spazio aperto minimo: 30% c. spazio costruito minimo: 30% di cui: - servizi minimo: 50% - può ospitare residenziale - creare un fronte strada continuo d. ospitare servizi non presenti nel bacino d’influenza circostante e. - strada pedonale interna se larghezza del lotto > o = 40m - marciapiede e spazio verde minimo 2m se larghezza del lotto < 40m


53

BIBLIOGRAFIA Torres M., “Luoghi magnetici. Spazi pubblici nella città moderna e contemporanea”, Editore Francesco Angeli (collana Strumenti Urbanistici), 2005

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

SITOGRAFIA https://www.dati.lombardia.it/Territorio/PGT-stato-di-approvazione/y4z4-xdtr https://www.multiplan.servizirl.it/pgtweb/pub/pgtweb.jsp#app=6356&8147-selectedIndex=6 http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDMHome http://www.comune.rho.mi.it/ http://www.poglianomilanese.org/ http://www.comune.pregnana.mi.it/ http://www.comune.arese.mi.it/ http://www.comune.settimomilanese.mi.it/ http://www.comune.pero.mi.it/ http://www.comune.bareggio.mi.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx http://www.comune.cornaredo.mi.it http://www.cittametropolitana.mi.it/parcosud/index.jsp http://www.parks.it/regione.lombardia/ http://www.piste-ciclabili.com/


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