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PORZIONI INGIUSTE Porre fine alla malnutrizione dei bambini piĂš vulnerabili Executive summary


Foto di copertina Darren Fletcher/Save the Children Stampa STINO Srl Grafica INFABRICA di Mauro Fanti Gruppo Comunicazione e Marketing Pubblicato da Save the Children Italia Onlus luglio 2016


Malnutrizione: progressi raggiunti e prospettive

Una corretta nutrizione, attraverso una dieta sana e bilanciata, può fare la differenza tra la vita e la morte. Ma anche tra la mera sopravvivenza e una vita prospera e in salute.

Il mondo ha compiuto progressi significativi nella lotta alla malnutrizione: il numero di bambini colpiti da un ritardo nella crescita si è ridotto di oltre un terzo dal 1990.

Essenziale per un sistema immunitario sano, che ci protegga dalle malattie per tutta la vita, è anche un elemento cruciale per lo sviluppo inclusivo e sostenibile di ogni Paese. Ciononostante, i progressi raggiunti nella lotta alla malnutrizione procedono troppo a rilento. Milioni di bambini non hanno accesso a un’adeguata nutrizione e vengono discriminati o esclusi a causa della loro etnia, del luogo in cui vivono, di una disabilità, della mancanza di reddito dei genitori o perché obbligati ad abbandonare le loro case per fuggire da guerre e conflitti. Questo rapporto racconta la storia di questi bambini dimenticati e indica ciò che è necessario affinché anche i bambini più vulnerabili abbiano accesso a una nutrizione adeguata. Se vogliamo veramente un mondo in cui nessun bambino sia malnutrito, dobbiamo affrontare alla radice le cause della discriminazione e dell’esclusione che li affliggono. Save the Children ha lanciato una nuova campagna globale con l’obiettivo di garantire che ogni bambino dimenticato abbia uguali opportunità di sopravvivere e crescere in salute. Lavoreremo direttamente con i bambini esclusi, attraverso soluzioni innovative e programmi globali di eccellenza. Sosterremo un aumento delle risorse destinate alla nutrizione, auspicando una modifica di quelle leggi, politiche e prassi che hanno permesso alla malnutrizione e alla discriminazione di persistere, organizzando azioni con e per i bambini che il mondo ha deciso di dimenticare. Oggi più che mai, è necessario passare all’azione. Come emerge dalla nostra nuova ricerca, nonostante l’impegno politico globale per sconfiggere la malnutrizione entro il 2030, se si continua al ritmo attuale, per quella data ci saranno ancora nel mondo 129 milioni di bambini sotto i cinque anni colpiti da un ritardo nella crescita dovuto alla malnutrizione cronica. Se non invertiamo decisamente la rotta, anche tra cent’anni saranno ancora milioni i bambini malnutriti nel mondo.

Ma questi progressi non sono stati equi. La malnutrizione è una vera e propria emergenza globale: ogni anno, 3,1 milioni di bambini muoiono per cause legate alla denutrizione. Oggi nel mondo, circa un quarto dei bambini sotto i cinque anni - 159 milioni - è colpito da malnutrizione cronica1. Questi bambini sono soggetti a carenze nutrizionali e non sviluppano il loro pieno potenziale per cause quali la mancanza di cibo, lo scarso accesso alle cure mediche o perché vivono in ambienti malsani. Senza un approccio radicalmente differente, il mondo non raggiungerà gli obiettivi sulla nutrizione che si è prefisso. A livello globale, i Paesi si sono impegnati a ridurre i casi di malnutrizione cronica del 40% entro il 2025 ed eliminare tutte le forme di malnutrizione entro il 2030. Eppure, se proseguiamo con l’attuale linea di condotta, la malnutrizione rimarrà parte integrante dello scenario futuro. Il numero di bambini malnutriti si è ridotto di 30 milioni nell’arco di 16 anni2, ma questo progresso è stato ottenuto troppo lentamente. Nel 2030, ci saranno ancora oltre 129 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica, di cui oltre un quarto dei casi sarà nei Paesi a basso reddito. Inoltre, anche all’inizio del prossimo secolo, 70 anni dopo la scadenza del periodo previsto per porre fine alla malnutrizione, ci saranno probabilmente ancora 24 milioni di bambini con ritardo nella crescita dovuto a malnutrizione cronica. Senza un cambiamento collettivo, il mondo è destinato a vivere un altro secolo di possibilità sprecate, creando danni irreparabili all’educazione dei bambini e alle loro opportunità di vita, reddito e produttività, con serie conseguenze per l’economia mondiale. Al tempo stesso, il numero di bambini sovrappeso è in aumento. Oggi nel mondo 41 milioni di bambini sotto i cinque anni sono sovrappeso: 10 milioni in più rispetto a vent’anni fa3. È una tendenza preoccupante, che condurrà a un maggiore grado di morbilità e mortalità, con implicazioni significative sull’economia mondiale: anche questo processo può e deve essere invertito. 1

PORZIONI INGIUSTE. PORRE FINE ALLA MALNUTRIZIONE DEI BAMBINI PIù VULNERABILI

SINTESI


PORZIONI INGIUSTE. PORRE FINE ALLA MALNUTRIZIONE DEI BAMBINI PIù VULNERABILI

Quanto è stato equo il progresso? Le differenze tra i tassi di malnutrizione dei vari Paesi sono molto forti. In 44 Paesi in via di sviluppo (su un totale di 115 Paesi per cui sono disponibili i dati), il 30% dei bambini soffre di malnutrizione cronica. In tre di questi Paesi (Burundi, Eritrea e Timor-Est), oltre la metà dei bambini è malnutrita e in 13 Paesi il problema è peggiorato rispetto al 2000. Anche nei Paesi in via di sviluppo, si prevede che ci vorrà più tempo per eliminare la malnutrizione tra i gruppi di bambini esclusi rispetto a quelli con un migliore contesto sociale o al resto del Paese, proseguendo così sulla linea dei progressi ineguali che il mondo sta vedendo dal 19904. Sappiamo che il progresso è possibile, eppure, nel campo della nutrizione, non ha raggiunto tutti i bambini. Il Ghana, il Perù e la Repubblica del Congo hanno visto progressi significativi nella riduzione della malnutrizione cronica dall’inizio del secolo. Eppure, con l’eccezione delle aree rurali del Ghana, i gruppi svantaggiati in questi Paesi sono rimasti indietro rispetto agli altri gruppi, portando a un divario crescente tra i due. Il Perù, in particolare, ha visto aumentare le diseguaglianze sull’incidenza della malnutrizione cronica tra le aree rurali e quelle urbane e tra gruppi etnici diversi.

Perché alcune persone sono più vulnerabili di altre rispetto alla malnutrizione?

in via di sviluppo, i bambini nati in famiglie appartenenti al 20% più povero hanno più del doppio delle probabilità di morire prima del loro quinto compleanno rispetto a quelli che provengono dal 20% più benestante della popolazione6. Ad aggravare il problema della malnutrizione globale c’è il fenomeno climatico El Niño, quest’anno il più forte mai registrato, che ha causato siccità in 15 Paesi e ha colpito più di 60 milioni di persone.Violenze e persecuzioni hanno inoltre alimentato la peggiore crisi dei rifugiati dalla Seconda Guerra Mondiale, che ha costretto milioni di persone ad abbandonare le loro case, rendendo per loro ancora più difficile il reperimento del minimo indispensabile necessario per sopravvivere. In conclusione, anche se l’impegno a livello globale per la lotta alla malnutrizione non è mai stato così forte - 57 Paesi hanno aderito allo “Scaling Up Nutrition Movement”7 ed è stato siglato un accordo mondiale per porre fine a ogni forma di malnutrizione entro il 2030 queste tendenze globali rendono il problema ancora più pressante.

In che modo l’esclusione sta contribuendo al fenomeno della malnutrizione? II fattori chiave della malnutrizione sono ben noti: includono l’apporto alimentare e la salute del bambino, la sicurezza alimentare della famiglia, le pratiche di assistenza, la salubrità dell’ambiente in cui vivono, la povertà, il contesto politico e altri fattori ambientali come il cambiamento climatico.

La discriminazione e l’esclusione stanno contribuendo a creare queste disuguaglianze. Il luogo in cui un bambino vive determina in larga parte il suo accesso ai servizi, all’educazione e al cibo, ma anche le sue prassi culturali e sociali, il reddito della sua famiglia e, in ultima analisi, il suo livello di nutrizione. I nostri dati mostrano che i bambini che vivono in aree rurali hanno in media 1,37 probabilità in più di essere malnutriti rispetto a quelli che abitano nelle città5. In realtà, queste statistiche mascherano disuguaglianze fra aree rurali e urbane anche maggiori.

Questi fattori possono intersecarsi e sovrapporsi, aggravando l’esclusione di alcuni gruppi di bambini. Per esempio, se i bambini che vivono in aree remote hanno in genere scarso accesso all’assistenza sanitaria, quelli con disabilità che vivono in tali aree affrontano difficoltà ancora maggiori per accedere ai servizi di cui hanno bisogno, in particolare se necessitano di cure specialistiche.

Il reddito familiare ha un’influenza significativa sulla nutrizione dei bambini: non sorprende quindi che fra i bambini appartenenti al 20% più povero della popolazione si registri un tasso di malnutrizione cronica e deperimento di gran lunga maggiore rispetto agli appartenenti al 20% più ricco. Nei Paesi e nelle regioni

Gli Stati hanno degli obblighi vincolanti, sanciti dal diritto internazionale, a rispettare, proteggere e applicare il diritto dei bambini alla sopravvivenza. La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia obbliga gli Stati a fare tutto ciò che è in loro potere per impedire che dei bambini perdano la vita e, per

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Come accelerare il processo per tutti


Per porre fine alla malnutrizione, servono dieci anni di interventi11. Il secondo Vertice sulla Nutrizione, Nutrition for Growth, segna il momento in cui stabilire l’ordine di priorità e investire per porre fine alla malnutrizione di tutti i bambini.

I governi hanno aderito a numerosi obiettivi globali in tema di nutrizione. Sebbene ciò sia positivo, tali obiettivi sono spesso il risultato di negoziazioni politiche, piuttosto che di calcoli basati sull’andamento della nutrizione e sul contesto dei Paesi coinvolti. In quest’ottica, non sorprende che il mondo sia lontano dal raggiungere i sei obiettivi nutrizionali stabiliti dall’Assemblea Mondiale della Sanità. Se vogliamo assistere a un progresso reale ed equo, questi obiettivi globali devono essere tradotti in obiettivi nazionali, con risorse adeguate e piani di azione che espongano come ogni Paese raggiungerà gli obiettivi prefissati per tutti i gruppi della società.

Save the Children raccomanda ai governi di:

La crescita economica può contribuire a migliorare l’alimentazione e nei Paesi a basso reddito questa correlazione è vista come un’arma fondamentale nella lotta alla malnutrizione9. Tuttavia, esiste una complessa relazione fra la crescita economica e la nutrizione. La crescita da sola non è sufficiente per contrastare la malnutrizione: sono altrettanto essenziali politiche che tengano conto dello specifico contesto del Paese, basate su un’analisi nazionale contestuale per individuare le cause immediate e scatenanti della malnutrizione e come superarle. Gli impegni per affrontare il problema della malnutrizione dovrebbero basarsi sull’imperativo morale e legale di garantire il diritto al cibo e alla nutrizione per tutti. I Paesi che hanno riconosciuto legalmente il diritto al cibo sono in genere più propensi a implementare programmi che affrontino il problema della nutrizione infantile10. Anche i valori di empowerment, equità, universalità e accountability dovrebbero essere al centro degli sforzi per ridurre la malnutrizione.

1. Intraprendere un’analisi contestuale e multisettoriale al fine di comprendere: - i fattori chiave nazionali e i trend della malnutrizione; - quali politiche e pratiche contrasterebbero meglio la malnutrizione; - quali gruppi di persone sono maggiormente marginalizzati e vulnerabili alla malnutrizione e quali barriere incontrano. 2. Stabilire degli obiettivi nazionali sulla nutrizione, allineati agli obiettivi globali, che includano traguardi specifici per tutti i gruppi della società, basati sui contesti e i trend nazionali. 3. Mettere in atto politiche e programmi appropriati affinché tutti i gruppi della società raggiungano tali obiettivi. Questo dovrebbe costituire la base di una strategia inclusiva finalizzata a “non lasciare nessuno indietro”, affinché la malnutrizione venga ridotta in tutti i gruppi sociali. 4. Lavorare con settori interessati e i diversi stakeholder (inclusi i donatori, le Università, la società civile e i privati) durante tutta la pianificazione e il processo decisionale delle politiche per affrontare la malnutrizione, dall’analisi contestuale, la progettazione di strategie e politiche, alle fasi d’implementazione, monitoraggio e valutazione. 5. Assicurare che siano disponibili risorse finanziarie adeguate: ogni governo dovrebbe investire nella nutrizione dei suoi cittadini. Inoltre, i donatori dovrebbero dare priorità alla nutrizione sia in quanto artefice che come indice di sviluppo sostenibile.

Le politiche che possono contribuire ad affrontare in maniera inclusiva il problema della malnutrizione attraverso un approccio multi-settoriale includono: una protezione sociale rispettosa delle esigenze del minore; copertura sanitaria universale; il miglioramento delle risorse idriche e della situazione igienica; programmi di educazione e di resilienza; aumento della sicurezza alimentare e dei mezzi di sostentamento.

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soddisfare questo impegno, gli Stati devono combattere la malnutrizione. Tuttavia, molti Paesi non possiedono un quadro normativo che promuova la sopravvivenza del bambino e quelli che ce l’hanno spesso non riescono a metterlo in pratica8.


PORZIONI INGIUSTE. PORRE FINE ALLA MALNUTRIZIONE DEI BAMBINI PIù VULNERABILI

La storia in numeri Se continuiamo così... Ci saranno 129 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica (stunted) nel mondo nel 2030. Ci saranno 24 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica (stunted) nel mondo all’inizio del prossimo secolo. 75 Paesi su 114 mancheranno l’obiettivo di ridurre la malnutrizione cronica del 40% entro il 2025. Solo 3 Paesi in più debelleranno la malnutrizione cronica fra oggi e il 2030. Nella maggior parte dei Paesi si prevede ci vorrà più tempo per i gruppi esclusi per raggiungere gli obiettivi rispetto ai Paesi nella loro totalità o ai gruppi avvantaggiati.

Oggi ci sono... 159 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica (stunted) nel mondo, ovvero il 24% del totale. 50 milioni di bambini troppo magri rispetto alla loro altezza (malnutrizione acuta - wasted). Più adulti obesi che sottopeso nel mondo, per la prima volta nella storia dell’umanità. Più di 1.9 miliardi di adulti - circa il 30% della popolazione mondiale - sovrappeso o obesi.

Ci sono stati dei miglioramenti, ma non sono stati abbastanza veloci, né equi... 100 fra i 115 Paesi sui quali abbiamo dati riguardanti i cambiamenti del tasso di malnutrizione cronica nel tempo, hanno ridotto l’entità del problema. La diffusione della malnutrizione acuta è aumentata in molti più Paesi rispetto alla malnutrizione cronica. Di 113 Paesi, in 38 il dato è peggiorato. Nessun Paese a basso reddito è presente nella lista dei 10 che hanno ridotto la malnutrizione cronica più velocemente. I bambini che vivono in aree rurali hanno 1,37 probabilità in più di essere affetti da malnutrizione cronica (stunted) rispetto a quelli che vivono in città (nei 56 Paesi con dati pertinenti). Il 20% più povero di bambini ha 2,26 probabilità in più di essere affetto da malnutrizione cronica (stunted) rispetto alla fascia più ricca (nei 56 Paesi con dati pertinenti). I gruppi etnici con il tasso peggiore di malnutrizione acuta hanno 6 volte più probabilità di essere affetti dal problema rispetto a quelli con il tasso migliore.

NOTE 1

NICEF, WHO, World Bank Group, 2015. Levels and trends in child U malnutrition. Joint child malnutrition estimates. http://www.who.int/nutgrowthdb/jme_brochure2015.pdf?ua=1.

2

a 159 milioni di bambini affetti da rachitismo nel 2014 a 129 d milioni nel 2030.

3

NICEF, WHO, World Bank. Levels and trends in child malnutrition. U UNICEFWHO-World Bank. Joint child malnutrition estimates. UNICEF, New York;WHO, Geneva;World Bank,Washington DC: 2015.

4

NICEF, WHO, World Bank Group, 2015. Levels and trends in child U malnutrition. Joint child malnutrition estimates. http://www.who.int/nutgrowthdb/jme_brochure2015.pdf?ua=1.

5

Dal database “GRID” di Save the Children, basato sul DHS.

6

I dati in questo paragrafo sono tratti dall’analisi incrociata delle indagini sulle famiglie prodotta dall’UNICEF, disponibile all’indirizzo: www.childinfo.org.

7

Lo Scaling Up Nutrition, o SUN, è un movimento che unisce governi, società civile, donatori, business e altri soggetti in uno sforzo collettivo per migliorare i livelli di nutrizione.

8

Save the Children, 2011. Why Law Matters? Save the Children International. Disponibile all’indirizzo: https://www.savethechildren.org.uk/sites/default/files/docs/Why_ Law_Matters_1.pdf.

9

utori come Volmer et al. (2014), Headey, D. and Chiu, A. (2011), A Heltberg (2009) and Wang, X. and Taniguchi, K. (2002), sono fra i tanti che sostengono che la crescita economica è necessaria per ridurre la malnutrizione, ma è insufficiente da sola. Le stesse conclusioni sono state tratte dalla Fao (2012).

10

S ave the Children, 2011. Why Law Matters? Save the Children International.

11

L ’1 aprile 2016 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato la Decade d’Azione, Decade of Action, delle NU sulla nutrizione che sarà operativa dal 2016 al 2025.



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