Interventi in italia save the children 2017

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Francesco Alesi per Save the Children

interventi in italia


indice

Grafica: Enrico Calcagno Stampa: Evoluzione Stampa Srl Pubblicato da: Save the Children Italia Onlus Marzo 2017

Premessa Le nostre sfide in Italia

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contrastiamo la Povertà educativa

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Illuminiamo il futuro dei bambini con i Punti Luce

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Sosteniamo la genitorialità contro la povertà infantile

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realizziamo Progetti di educazione con i ragazzi Protagonisti

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“Fuoriclasse”: un intervento contro la dispersione scolastica

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Il Movimento giovani per Save the Children

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Proteggiamo i minori

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Soccorriamo e assistiamo i minori migranti

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Una helpline per essere a fianco dei minori non accompagnati

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Salviamo i bambini proteggendoli nelle nostre città: Civicozero

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Operiamo contro la tratta e lo sfruttamento

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La violenza assistita dai minori

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Fino all’ultimo bambino

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Prevenzione e sicurezza in rete

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L’attività legale di Save the Children per i bambini: orientamento, legal empowerment, cliniche legali

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Gli interventi nelle emergenze in Italia

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premessa

Le NOsTre sFIDe IN ITaLIa Save the Children è la più importante organizzazione internazionale indipendente, dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti. Opera in oltre 120 Paesi per garantire a tutti i bambini salute, protezione, educazione, sviluppo economico, sicurezza alimentare e promuovere la partecipazione di tutti i minori. Inoltre risponde alle emergenze causate da conflitti o catastrofi naturali. In Italia Save the Children è attiva dal 1999 e sin dall’avvio del suo “Programma Italia” ha sviluppato interventi che hanno l’obiettivo di migliorare la vita dei bambini e delle bambine presenti nel territorio. Interventi che crescono di anno in anno e che si sviluppano principalmente nell’ambito della lotta alla povertà minorile, della protezione dei minori a rischio di sfruttamento, dell’educazione, dell’uso sicuro delle nuove tecnologie e della tutela dei minori nelle emergenze. Negli ultimi anni Save the Children ha fatto del contrasto alla povertà il cuore dei suoi interventi, anche alla luce dei dati allarmanti relativi alla crescente povertà minorile. Sono infatti oltre 1 milione i bambini e gli adolescenti in Italia oggi, che vivono in condizioni di povertà assoluta e 2 milioni coloro che vivono in condizioni di povertà relativa. Tali interventi vengono effettuati in collaborazione con diversi partner in tutto il territorio e sono rivolti ai bambini e agli adolescenti che vivono in contesti particolarmente difficili, privi di servizi adeguati, dal nord al sud del Paese. Alla povertà materiale si accompagna una povertà non meno grave ed altrettanto evidente: la povertà educativa minorile, che insieme a quella economica pregiudica la possibilità di molti bambini e ragazzi di avere un presente e futuro di opportunità. Opportunità educative quali ad esempio la possibilità di leggere, fare sport, visitare una mostra e svolgere tutte quelle attività che insieme a quelle scolastiche concorrono alla formazione di un individuo. All’interno del programma di contrasto alla povertà educativa, Save the Children ha attivato i Punti Luce, centri ad alta densità educativa in zone prive di servizi per bambini e adolescnti: dal quartiere Zisa di Palermo al Giambellino di Milano; dal quartiere Libertà di Bari a Le Vallette di Torino ad altri numerosi contesti urbani in cui mancano spazi adeguati per le attività ludico-creative dei ragazzi.

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Save the Children sviluppa programmi di contrasto alla povertà agendo sin dai primissimi anni di vita. Ha promosso ad esempio la rete Fiocchi in Ospedale, intervento all’interno di grandi strutture ospedaliere che mira ad accompagnare, con équipe dedicate, i futuri ed i neo genitori durante la delicata fase della gravidanza e del rientro a casa dopo il parto. A livello territoriale invece sono attivi gli Spazi Mamme, centri in cui accogliere, orientare e sostenere i genitori durante i primi 6 anni di vita dei loro figli e promuovere attività educative specifiche per questa fascia di età. Nelle scuole Save the Children è presente con diverse iniziative che spaziano da interventi contro la dispersione scolastica alla promozione della partecipazione dei ragazzi. Da qui si è sviluppato Fuoriclasse, il progetto di Save the Children di prevenzione della dispersione scolastica che ha l’obiettivo di favorire il protagonismo diretto dei bambini e dei ragazzi nel contrasto alla dispersione. Sul protagonismo si fonda anche UndeRadio, la web radio per la lotta alla discriminazione, animata e diretta da ragazzi e ragazze di varie città italiane, così come SottoSopra, il Movimento giovani per Save the Children impegnati in prima persona sul territorio per dar voce ai loro diritti mediante azioni concrete a livello cittadino. Sempre nelle scuole si sviluppano inoltre i programmi dell’Organizzazione per l’uso sicuro e consapevole di internet. La protezione dei minori migranti rappresenta da sempre un altro pilastro degli interventi di Save the Children in Italia, con un intervento che da anni vede impegnata l’Organizzazione in tutti i luoghi di sbarco, con team di operatori e di mediatori culturali e con centri attivi nelle grandi città – Roma, Milano e Torino – dedicati al sostegno e alla protezione di migliaia di minori stranieri non accompagnati. Nel 2016 secondo i dati del Ministero dell’Interno si assiste ad un raddoppio dei minori soli arrivati nelle coste italiane, rispetto all’anno precedente: si è passati dai 12.360 segnalati a fine dicembre del 2015 ai 25.846 del 2016 (al 31/12/2016). Il trend di aumento delle presenze e le relative crescenti esigenze di accoglienza hanno indotto Save the Children ad aumentare gli sforzi per la loro assistenza e protezione, attuando interventi sempre più specifici e di ampia portata: dalle operazioni di salvataggio in mare attraverso la nave Vos Hestia di Save the Children, nelle acque del Mediterraneo centrale, alla helpline per i minori soli, fino alla proposta di una legge per una loro adeguata accoglienza e tutela. Il programma di protezione prevede anche percorsi di fuoriuscita per i ragazzi e le ragazze vittime di tratta e di sfruttamento, che costituiscono i più seri rischi per i minori non accompagnati. Ciò avviene attraverso Vie d’uscita, progetto che dal 2012, anno del suo avvio, ad oggi ha raggiunto 1.500 minori, in particolare ragazze e giovani donne vittime di tratta e sfruttamento.

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Altro grande tema su cui Save the Children ha deciso di concentrare i suoi sforzi è la violenza, in particolare la violenza familiare assistita dai bambini: una forma di violenza silenziosa, che lascia ferite all’apparenza poco visibili ma molto profonde nei bambini.

doVE LaVoRIamo In ITaLIa Lombardia*

A loro è dedicato I Germogli, nuovo polo sperimentale volto all’accoglienza, prevenzione, sostegno e accompagnamento all’autonomia di nuclei mamma/bambino vittime di violenza assistita. La panoramica delle attuali aree di azione non sarebbe completa senza ricordare l’impegno di Save the Children per la prevenzione e l’intervento in caso di calamità naturali ed altre emergenze, in collaborazione con numerose associazioni e con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Tra gli ultimi interventi, si segnala ad esempio la presenza di Save the Children a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. In tutti i suoi programmi Save the Children mette in atto procedure e regole di comportamento volte a proteggere i minori da ogni rischio di abuso o comportamento inappropriato da parte degli adulti, a partire dagli stessi operatori impegnati nei programmi, attivando canali di ascolto e intervenendo in caso di necessità. All’intervento programmatico si associa infine un’azione costante di Advocacy nei confronti delle istituzioni ad ogni livello e la partecipazione a reti di organizzazioni in grado di far sentire, insieme, la propria voce, come nel caso, ad esempio, del Gruppo CRC, coordinato da Save the Children composto da 91 associazioni dedicato al monitoraggio indipendente della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

(Dati al 31/1/2017)

Veneto*

Como

Milano

Biella

Venezia

Torino Piemonte*

Modena

Genova Ventimiglia

Emilia Romagna* marche*

Liguria*

Ancona

Toscana* Sede Save the Children Italia

ConTRaSTo aLLa PoVERTà 34 progetti (tra cui 20 Punti Luce, 6 Spazi Mamme e 6 Fiocchi in Ospedale)

Loro Piceno e Corridonia

Ascoli Piceno abruzzo*

Amatrice

L’Aquilia

Lazio* Roma

Puglia* Sassari

Bari Napoli

PRoTEzIonE 17 progetti

Campania* Sardegna*

EduCazIonE 8 progetti

Scalea

Calabria*

Cagliari RISPoSTa aLLE EmERgEnzE 5 progetti

PaRTnER Implementatori totali: 43

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* Interventi di protezione sui minori migranti diffusi su tutto il territorio regionale

Brindisi

Potenza

Crotone

Palermo Trapani

Gioiosa Ionica Reggio Calabria Catania

Agrigento Lampedusa

Sicilia* 5


CONTrasTIamO La pOVerTÀ eDUCaTIVa In Italia la povertà minorile ha raggiunto livelli di allarme. Questa non riguarda solo la carenza di risorse economiche e di servizi di base: spesso può essere associata ai livelli d’istruzione dei genitori e alle opportunità culturali o di socializzazione che il contesto di riferimento può offrire; fattori che di conseguenza impattano sugli stili di vita e sulle opportunità dei ragazzi. Per questo motivo Save the Children concentra i suoi principali interventi di contrasto alla povertà nella dimensione educativa.

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Francesco Alesi per Save the Children

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L’aTLaNTe INFaNZIa: UNa BUssOLa per OrIeNTare GLI INTerVeNTI Lo strumento principale di orientamento degli interventi di Save the Children Italia è l’Atlante dell’Infanzia a rischio. Si tratta di una pubblicazione annuale ricca di mappe e dati relativi alla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, che mira ad individuare i contesti di maggior rischio in cui crescono e vivono i bambini e gli adolescenti. È uno strumento di studio e allo stesso tempo un’agenda di lavoro per coloro che operano per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini. L’atlante dell’Infanzia a rischio 2016, dal titolo “Bambini e Supereroi” è stato pubblicato dalla casa editrice Treccani ed è presente per la prima volta nelle librerie italiane.

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I Punti Luce sono attivi nelle città di: genova, Bari, marina di gioiosa Ionica, Catania, Palermo zisa, Brindisi, Potenza, milano giambellino, milano Quarto oggiaro, napoli Barra, napoli Sanità, napoli Chiaiano, Roma Ponte di nona, Roma Torre maura, Scalea, Torino, Sassari, L’aquila, Venezia marghera e Palermo zen. LE doTI EduCaTIVE Nel quadro di intervento del Programma Punti Luce, Save the Children prevede anche la fornitura di beni e/o servizi per singoli bambini e adolescenti, attraverso le doti educative, dedicate ai minori che vivono in condizioni certificate di disagio socio economico. Possono consistere nell’acquisto di kit necessari per lo studio (libri di testo, tablet, pc, materiale scolastico, strumenti e/o corsi di musica, sport, fotografia, teatro,

possibilità di fare un viaggio ecc..), e mirano, attraverso interventi personalizzati di supporto, a favorire lo sviluppo di aspirazioni e talenti dei bambini, che rimarrebbero altrimenti inespressi. Le doti educative vengono definite alla luce dei desideri e dei bisogni di ogni singolo bambino/a e ragazzo/a, sulla base delle opportunità che incontrano le sue esigenze e aspettative, per stimolare la curiosità e valorizzare le sue potenzialità.

Fiocchi in Ospedale e Spazi Mamme sono alcuni tra i progetti principali che Save the Children porta avanti per contrastare la povertà minorile. PERCoRSI naSCITa Con “FIoCCHI In oSPEdaLE” Save the Children Italia, attraverso i suoi interventi dedicati all’area materno-infantile, realizzati sul territorio nazionale grazie ad una rete di attori pubblici, privati e del settore non profit, intende intercettare le situazioni più critiche fin dalla gravidanza per poter tutelare il benessere dei bambini, con l’obiettivo di non lasciarne indietro nessuno. In tal senso si orienta il progetto della Rete di “Fiocchi in Ospedale”, centri dedicati al sostegno del neonato e della mamma/coppia fin dai mesi di gestazione, all’interno di strutture ospedaliere. Fiocchi in Ospedale è presente in 6 strutture ospedaliere nelle città di Bari, milano, napoli e Roma e svolge una funzione di ascolto, accoglienza e orientamento delle future mamme/papà.

Paola Favoino per Save the Children

Save the Children ritiene che un intervento precoce, portato avanti già nella prima infanzia (0-6 anni), costituisca una strategia fondamentale per combattere la povertà minorile. Azioni mirate in questa specifica fascia di età del bambino prevedono tra l’altro il potenziamento delle capacità e delle risorse genitoriali. Investire sulle capacità genitoriali consente infatti di affrontare in modo sistemico le problematiche correlate alla povertà minorile.

Hannah Maule-Ffinch/Save the Children

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Per contrastare la povertà educativa dei bambini, Save the Children ha attivato i Punti Luce, spazi ad alta densità educativa che sorgono in quartieri svantaggiati delle città, all’interno dei quali i bambini e le loro famiglie possono fruire di diverse opportunità educative: accompagnamento allo studio, laboratori artistici e musicali, gioco e attività motorie, invito alla lettura, utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, supporto alla genitorialità, consulenze pedagogiche, pediatriche e legali.

gLI “SPazI mammE”

Francesco Alesi per Save the Children

ca A cu di Ric Foto

sOsTeNIamO La GeNITOrIaLITÀ CONTrO La pOVerTÀ INFaNTILe

Furio Bruzzone

ROI PERE I E SUCederna IN B lio BAM ra di Giu rdo Venturi

ILLUmINIamO IL FUTUrO DeI BamBINI CON I pUNTI LUCe

Gli Spazi Mamme sono luoghi di incontro aperti cinque giorni a settimana dove le mamme possono essere sostenute nel processo di miglioramento della cura dei propri figli. Grazie a questi “Spazi” si affronta il tema della povertà minorile superando una visione solo assistenziale e puntando sulle risorse delle mamme. I sei centri pilota, presenti nelle città di Torino (Vallette/Spina Tre), milano (Quarto oggiaro), napoli (Centro storico e Soccavo/Pianura), Roma (Torre maura) e Bari (Libertà), propongono occasioni d’incontro per genitori e bambini, attività e servizi informativi, laboratori, consulenze di orientamento e sostegno, con l’obiettivo di rafforzare le competenze genitoriali nella cura dei figli e favorire l’empowerment delle mamme e la loro capacità di essere risorsa per gli altri.

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reaLIZZIamO prOGeTTI DI eDUCaZIONe CON I raGaZZI prOTaGONIsTI Save the Children, attraverso la promozione del protagonismo degli studenti e il pieno coinvolgimento di tutta la comunità educante, promuove il benessere e i diritti dell’infanzia nelle scuole italiane, con particolare attenzione ai territori più fragili del nostro Paese. Gli interventi principali di Save the Children in ambito educativo mirano a contrastare la dispersione scolastica ed a promuovere una partecipazione attiva dei ragazzi.

Francesco Alesi per Save the Children

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Alla luce della positiva esperienza realizzata, dal 2016 Save the Children sostiene lo sviluppo di un movimento di scuole volto a promuovere il benessere scolastico attraverso attività di partecipazione e protagonismo attivo degli studenti e a sostenere un approccio di rete per il contrasto alla dispersione scolastica. Il programma è presente nelle città di ancona, Bari, Crotone, Firenze, milano, napoli, Roma, Scalea, Torino, Velletri. Nel corso del 2016 sono stati inaugurati due centri educativi a milano e Bari, che si aggiungono ad altri tre centri già presenti nelle medesime città e a Torino. Nei centri educativi si realizzano attività di accompagnamento allo studio e laboratori didattici.

Save the Children mira a garantire una partecipazione significativa delle ragazze e dei ragazzi, perché non siano mai solo beneficiari degli interventi ma diretti protagonisti. Sono molti i ragazzi che, entrando in contatto con Save the Children nell’ambito di progetti e interventi specifici, manifestano la volontà di stabilire un legame più continuativo e più forte tra di loro e con l’Organizzazione, impegnandosi in prima persona per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Dalla volontà di formalizzare questa rete di adolescenti impegnati nei nostri progetti in Italia è nato SottoSopra, il Movimento giovani per Save the Children. SottoSopra coinvolge ragazze e ragazzi tra i 14 e i 22 anni che si sono costituiti in 12 gruppi cittadini. In ogni gruppo i ragazzi si riuniscono per approfondire tematiche da loro stessi individuate e a loro vicine e realizzare azioni di sensibilizzazione e cittadinanza attiva per migliorare la loro città a partire dall’ascolto dei coetanei.

Save the Children

“Il Movimento SottoSopra nasce dal piacere di esserci. Siamo una rete di ragazzi attivi sul territorio locale e nazionale che accoglie le diversità facendone un punto di forza per generare nuove idee e cambiamento sociale. Mediante l’osservazione della realtà in cui viviamo, l’ascolto, il confronto e la condivisione dei punti di vista, miriamo a conseguire i nostri obiettivi volti alla difesa dei diritti a partire dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ispirati da Save the Children, dialogando con i pari e le istituzioni. La tua partecipazione attiva favorirà il realizzarsi di azioni.” dal manifesto dei ragazzi di SottoSopra.

Save the Children

Fuoriclasse promuove attività di supporto alla motivazione e all’apprendimento, sviluppate in contesti di educazione formale e non formale. Attraverso un intervento di tipo preventivo, sono coinvolti studenti, docenti e famiglie. Elemento caratterizzante è il protagonismo dei ragazzi nel trovare le soluzioni funzionali a “ricreare interesse” nei confronti del contesto scuola. Le attività sono rivolte all’intero gruppo classe, visto come deterrente alla dispersione, pur prevedendo azioni di valorizzazione delle potenzialità dei singoli, sin dalle scuole primarie. Gli interventi rivolti ai docenti sono funzionali ad una nuova impostazione delle attività didattiche, con azioni di supporto per la relazione docente/studenti e momenti dedicati all’ascolto e al confronto.

Save the Children

Attualmente il Movimento coinvolge ragazzi e ragazze nelle città di: milano, Venezia, Padova, Torino, Roma, napoli, ancona, Bari, Crotone, genova, L’aquila e Palermo e coinvolge circa 250 tra ragazzi e ragazze, oltre a 1.500 supporter.

Paolo Patruno /Save the Children

Con il supporto della Fondazione Giovanni Agnelli, per la prima volta in Italia un programma di contrasto alla dispersione scolastica è stato sottoposto ad una valutazione di impatto con analisi “contro fattuale”. Condotta tra il 2013 e il 2015, la valutazione ha preso in considerazione aree ad alto rischio di esclusione sociale, economica e culturale. I principali dati emersi nelle scuole secondarie coinvolte: • 8,1% l’incidenza delle famiglie disinteressate all’andamento scolastico dei figli. • 11% la percentuale di studenti in ritardo alle lezioni. • 8,6% i ritardatari cronici. • + 5% rendimento in italiano e matematica. Nel biennio 2016-2018 la valutazione continua per monitorare efficacia ed efficienza del programma.

IL mOVImeNTO GIOVaNI per saVe THe CHILDreN

Riccardo Venturi

Aga Luczakowska/Save the Children

La VaLUTaZIONe D’ImpaTTO DeLLa FONDaZIONe aGNeLLI

“FUOrICLasse”: UN INTerVeNTO CONTrO La DIspersIONe sCOLasTICa

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I RagazzI E LE RagazzE dI CRESCERE aL Sud

UndeRadio la web radio under 18 contro le discriminazioni è un progetto a carattere educativo volto a sviluppare una web radio tematica gestita direttamente da ragazzi e ragazze. Coinvolge 2.000 studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado in azioni di sensibilizzazione, informazione e comunicazione sui temi dell’integrazione e del contrasto a tutte le forme di discriminazione, nonché in processi di partecipazione e comunicazione dal basso sui temi riguardanti la promozione dei diritti sanciti dalla Convenzione onu sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. La web radio studentesca contro la discriminazione e per l’integrazione che promuove la responsabilità in prima persona dei giovani cittadini, realizza percorsi ed esperienze di integrazione e dialogo interculturale, attua un’informazione corretta e priva di pregiudizi tra le diverse culture, sviluppa strumenti idonei a contrastare fenomeni di discriminazione.

In linea con il suo obiettivo di promuovere la partecipazione significativa delle ragazze e dei ragazzi, Save the Children supporta la rete Crescere al Sud. Riveste il ruolo di sostegno e accompagnamento per i percorsi di protagonismo giovanile, garantendo la facilitazione dei percorsi di partecipazione dei ragazzi e delle ragazze promossi dalle organizzazioni del territorio appartenenti alla rete.

Riccardo Venturi

Save the Children

La WEB RadIo undER 18 ConTRo LE dISCRImInazIonI

Il percorso di denuncia e monitoraggio, che la rete si dà il compito di svolgere, è impreziosito e reso più autorevole dalla partecipazione attiva dei giovani la cui attività è centrata su azioni di advocacy che la rete porta avanti. I ragazzi identificano tematiche e problematiche legate all’essere giovani al sud, promuovono attività ed azioni in cui possano misurarsi per un confronto su esperienze, bisogni e problematiche, valutano insieme strategie e metodologie d’intervento efficaci per facilitare la partecipazione dei giovani su temi e questioni che li riguardano.

Il progetto coinvolge 36 scuole secondarie nelle città di Roma, Torino e Napoli, attraverso tre redazioni cittadine che contribuiscono alla creazione di un unico palinsesto condiviso e tematico.

Riccardo Venturi

Alla luce della positiva esperienza realizzata, dal 2016 UndeRadio diventa la web radio ufficiale del Movimento giovani per Save the Children, per diffondere la voce dei ragazzi a livello nazionale sviluppando nuovi contenuti su tematiche a loro vicine.

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Riccardo Venturi

Save the Children

Per la realizzazione delle attività, Save the Children si avvale della collaborazione di E.D.I. Onlus.

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prOTeGGIamO I mINOrI milioni di minori in tutto il mondo sono ancora oggi vittime delle peggiori forme di sfruttamento e abuso, quali la tratta, l’abuso sessuale, il lavoro minorile, l’utilizzo dei bambini come soldato, i maltrattamenti e le punizioni corporali. La protezione dei minori viene intesa da Save the Children come l’insieme di azioni, volte a prevenire e a rispondere all’abuso, sfruttamento e violenza nei confronti dei minori, vittime di qualunque forma di abuso e sfruttamento.

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Jonathan Hyams / Save the Children

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• rafforzare le capacità dei soggetti a vario titolo impegnati nella gestione dei flussi migratori misti (attori istituzionali e non operanti in ambito locale, regionale e/o nazionale per la tutela e protezione dei minori migranti) di comprendere il fenomeno dei minori migranti.

Gli interventi di Save the Children per i minori migranti arrivati via mare vengono condotti dall’Organizzazione dal 2008. Team di operatori legali, mediatori culturali, specialisti in tecniche di coinvolgimento attivo dei minori, operano direttamente nei luoghi di sbarco.

Da settembre 2016 è salpata la nave VOS HESTIA per le operazioni di ricerca e salvataggio in mare dei migranti nel Mediterraneo Centrale. Lunga 59 metri, è attrezzata per soccorrere e accogliere fino a 300 persone per volta e si avvale di gommoni di salvataggio gestiti da squadre specializzate in operazioni di soccorso. A bordo, i team dedicati di Save the Children, tra cui mediatori, operatori sanitari, esperti in tutela e protezione forniscono ai migranti assistenza medica, cibo, acqua, sostegno psicologico e protezione per i bambini.

A queste prime operazioni di protezione e assistenza, si sono aggiunte nel 2016 le attività di ricerca e soccorso in mare, condotte dalla nave di Save the Children Vos Hestia. CHILdREn ComE FIRST – InTERVEnIamo In FRonTIERa

Jonathan Hyams/Save the Children

Nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento delle Libertà Civili e dell’Immigrazione, Save the Children è impegnata nel rafforzare il sistema di protezione e accoglienza dei minori migranti che giungono in Italia, siano essi separati o accompagnati dai genitori, attraverso il potenziamento sia delle attività di intervento volte a supportare e assistere i minori fin dal momento del loro primo ingresso in Italia, in tutti i principali luoghi di sbarco e presso i principali valichi di

A tal fine sono operativi team mobili di operatori legali e mediatori culturali, adeguatamente formati, reperibili tutti i giorni della settimana H24 che intervengono nei principali luoghi di sbarco di Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna (nonché su chiamata in altre località se necessario) e presso i principali valichi di confine terrestre (come Como e Ventimiglia), in collaborazione con tutti gli attori presenti, consolidando un approccio child friendly in una lingua da loro conosciuta e utilizzando metodologie di coinvolgimento per assicurare la migliore comprensione delle informazioni già rese dagli operatori di IOM e UNHCR. Il supporto viene fornito ai minori appena sbarcati o che hanno varcato il confine terrestre e, ove presenti, ai loro familiari, sui loro diritti, doveri, opportunità e rischi, compresi quelli legati alla tratta di esseri umani e al grave sfruttamento, creando uno spazio sicuro e dedicato, in cui i minori possano sentirsi a loro agio e liberi di esprimersi. Ai minori individuati come non accompagnati garantiamo una dedicata, tempestiva e specializzata assistenza legale, supportata dalla mediazione culturale.

Jonathan Hyams/Save the Children

• aumentare il livello di consapevolezza dei minori migranti sui propri diritti, doveri ed opportunità al fine di rafforzare la loro capacità di far fronte a situazioni di rischio o pericolo;

Ogni anno giungono nel nostro Paese migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze non accompagnati da figure genitoriali e quindi senza la protezione e l’assistenza di un adulto di riferimento. Arrivano soprattutto attraversando il mare e approdando sulle coste meridionali, in Sicilia, Calabria e Puglia, ma anche in parte via terra per il confine orientale o, ancora, nascosti nelle navi che approdano nei porti di Venezia o Ancona.

Pedro Armestre/Save the Children

In particolare, il progetto si propone di:

Jonathan Hyams/Save the Children

Francesco Alesi per Save the Children

sOCCOrrIamO e assIsTIamO I mINOrI mIGraNTI

VOs HesTIa: La NaVe DI saVe THe CHILDreN CON CUI saLVIamO I mIGraNTI

a pochi mesi dall’avvio delle operazioni, la nave Vos Hestia ha partecipato a 9 missioni di salvataggio, soccorrendo oltre 2.700 migranti e almeno 400 minori (il 90% dei quali soli, senza adulti di riferimento).

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confine terrestre, sia delle attività di informazione, formazione e capacity building rivolte ai soggetti impegnati nella gestione dei flussi migratori misti in tali aree.

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Save the Children ha attivato una helpline rivolta ai minori non accompagnati che fornisce informazioni sui loro diritti, assistenza legale e psicologica, oltre all’attivazione di contatti con i servizi del territorio. La linea è anche un riferimento utile per i familiari, residenti in Italia e in altri Paesi, per gli operatori di strutture e comunità, per operatori pubblici, volontari e cittadini. Il servizio telefonico multilingue (italiano, arabo, inglese, francese, tigrino, somalo, farsi) è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle ore 17, e risponde al numero verde 800 14 10 16 (per Lycamobile: 351 2 20 20 16).

Molti bambini e ragazzi che arrivano sulle coste, si allontanano quasi immediatamente. Migliaia di minori invisibili, non identificati, si ritrovano spesso soli nelle nostre città, correndo rischi di abuso, sfruttamento, violenza. Per continuare a proteggerli, Save the Children lavora nelle città di Roma, milano e Torino attraverso unità mobili di strada e centri diurni CivicoZero.

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aCCOGLIamO e TUTeLIamO I mINOrI NON aCCOmpaGNaTI: UNa prOpOsTa DI LeGGe IspIraTa Da saVe THe CHILDreN Il 4 ottobre 2013, veniva depositata alla Camera la proposta di legge a.C 1658 “modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, prima firmataria l’On. Zampa e altri, ispirata ad una proposta elaborata da Save the Children. Il testo, sottoscritto

da esponenti delle principali forze politiche di maggioranza e di opposizione, mira a definire un sistema organico di accoglienza e protezione dei minori stranieri non accompagnati. A ottobre del 2016 la proposta è stata approvata alla Camera dei Deputati e nel marzo 2017 ha avuto il via libera del Senato con modifiche. Si attende la sua approvazione definitiva*.

• istituire un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di posti e standard qualitativi garantiti, nonché attivare una banca dati nazionale per governare l’invio dei minori che giungono in Italia nelle strutture di accoglienza dislocate in tutte le regioni;

Tra i fondamentali principi del testo:

• promuovere la presa in carico e un sostegno continuativo per i minori in condizioni di particolare vulnerabilità (come le vittime di tratta e di sfruttamento);

• Uniformare a livello nazionale le procedure di identificazione e di accertamento dell’età dei minori migranti;

Nei centri, i minori e i neo-maggiorenni, principalmente di origine straniera e di età compresa tra i 12 e i 18 anni, hanno facilmente accesso a laboratori, servizi di base e orientamento legale, affinché possano rafforzare la loro capacità di far fronte a situazioni rischiose e pericolose ed inserirsi positivamente sul territorio. In particolare nei centri CivicoZero viene garantita la mediazione culturale e sociale e vengono svolte attività di informativa e consulenza legale e socio-sanitaria; attività formative e di integrazione sociale, come alfabetizzazione, orientamento alla formazione e alla ricerca lavoro ed erogazione di borse di studio e lavoro; attività culturali, artistiche, creative e ricreative. Viene inoltre offerto un servizio di accompagnamento ai fini del collocamento in luogo sicuro e ai servizi del territorio. • sostenere in modo organico l’integrazione sociale e scolastica dei minori stranieri non accompagnati e assicurare loro il pieno godimento del diritto all’istruzione e alla salute; • coinvolgere le comunità locali nel supporto ai minori non accompagnati, attraverso il rafforzamento della figura dei tutori adeguatamente selezionati e formati, e la promozione dell’affido familiare dei minori.

*Alla

data del 2 marzo 2017

CivicoZero è presente a Roma dal 2009, a milano dal 2014 e a Torino dal 2015. Nel primo semestre del 2016 il progetto CivicoZero ha raggiunto in totale 1.676 minori migranti in transito per le città di Roma e Milano, di cui 371 accompagnati e 1.305 non accompagnati.

Francesca Leonardi per Save the Children

ile mob Lyca

Numero verde

Le unità mobili si muovono per individuare i minori nelle situazioni più marginali, su strada o in luoghi strategici dove sono vittime di sfruttamento o abuso, per creare un primo contatto con loro, informarli suoi loro diritti e sui servizi offerti sul territorio, stabilire un rapporto di fiducia e porsi come punto di riferimento per ragazzi spesso soli e persi. L’unità mobile svolge un continuo lavoro di mappatura e monitoraggio e, a seconda dei contesti, realizza attività educative di strada (gioco, danza, musica, sport, etc.) per avvicinare e includere quanti più ragazzi e bambini migranti.

Francesca Leonardi per Save the Children

saLVIamO I BamBINI prOTeGGeNDOLI NeLLe NOsTre CITTÀ: CIVICOZerO

Francesco Alesi per Save the Children

Valentina Bollenback/ Save the Children Miya Tajima-Simpson/Save The Children

UNa HeLpLINe per essere a FIaNCO DeI mINOrI NON aCCOmpaGNaTI

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I minorenni vittime di schiavitù e grave sfruttamento nel mondo sono, secondo stime delle Nazioni Unite, 1 milione e 200 mila. una vittima di tratta su cinque è un bambino o un adolescente. Una realtà drammatica, che resta però fortemente sommersa, registrando, al di là delle stime e delle proiezioni, un numero molto inferiore di casi realmente identificati. In questo quadro, l’Italia si conferma un Paese di destinazione e transito di bambini, giovani donne e uomini vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo. Il profilo dei minori vittime di tratta e sfruttamento in Italia vede per la maggior parte una significativa presenza di ragazze nigeriane, rumene e di altri Paesi dell’Est Europa, sempre più giovani, costrette alla prostituzione su strada o in luoghi chiusi, oltre a minori stranieri non accompagnati.

Molti bambini e bambine sono testimoni di violenze che si consumano tra le mura domestiche, contro le loro mamme. assistere ad atti violenti rivolti alla mamma produce su di loro un impatto catastrofico, di tipo fisico, psicologico e morale, con ripercussioni che possono durare tutta la vita. Si fa ancora troppo poco, in Italia, per contrastare quella che in termini tecnici viene chiamata “violenza assistita”. Per questo motivo siamo impegnati nel prevenire ed offrire sostegno alle piccole vittime di questa grave forma di violenza, che lascia ferite poco visibili ma molto profonde.

IL PRogETTo VIE dI uSCITa

Il centro I Germogli, inaugurato ad ottobre del 2016, ha sede in provincia di Biella e si articola in una comunità mamma-bambino e un gruppo appartamento per percorsi di semi-autonomia. Il Centro vuole essere anche un polo nazionale di studi e sperimentazione sulla violenza assistita.

Il progetto Vie di uscita, attivo dal 2012, ha l’obiettivo di proteggere le giovani vittime di tratta e sfruttamento sessuale con interventi di pronta accoglienza, orientamento, presa in carico, consulenza legale e percorsi di accompagnamento all’autonomia coinvolgendole nella ricerca di una soluzione duratura per la loro protezione e il loro reinserimento sociale. Prevede una prima fase dedicata alle attività di outreach, mappatura del fenomeno, predisposizione di materiali informativi sulla prevenzione sanitaria e sulla possibilità per le ragazze e i ragazzi di uscire dal giro dello sfruttamento, informazione sui percorsi personalizzati (educativo, scolastico, formativo, orientativo, ecc.), supporto legale e psicologico, colloqui per individuare e proporre il percorso più adatto alle esigenze di ciascun minore.

Kate Stanworth/Save the Children

La VIOLeNZa assIsTITa DaI mINOrI

IL CEnTRo I gERmogLI, PER FaR FIoRIRE IL FuTuRo dELLE mammE E dEI BamBInI.

Si tratta di un intervento integrato di accoglienza, prevenzione, sostegno e accompagnamento all’autonomia di nuclei mamma/bambino vittime di violenza e di violenza assistita. Nel Centro I Germogli le mamme sono sostenute nel ricreare una relazione sana e serena con i propri figli, seguendo un percorso personalizzato, che mira a rafforzare le loro capacità genitoriali. Il Centro inoltre aiuta le mamme a ricostruire la propria autonomia lavorativa e sociale, attraverso attività di formazione volte a valorizzare le competenze, a far riscoprire loro la fiducia in se stesse e a individuare concrete opportunità lavorative.

Silvia Barolo per Save the Children

Francesco Alesi / Parallelozero Francesco Alesi / Parallelozero

OperIamO CONTrO La TraTTa e LO sFrUTTameNTO

A questa prima fase segue la presa in carico in emergenza: dal momento in cui le giovani vittime esprimono la propria volontà di entrare nel programma di protezione, viene loro offerto sostegno, consulenza e assistenza legale e sanitaria, supporto psicologico e relazionale, orientamento individuale e di gruppo. Infine le giovani vittime vengono prese in carico ed accompagnate nel percorso protezione presso le case di fuga. Inoltre, per favorire l’inserimento sociale e l’accompagnamento all’autonomia delle minori vengono realizzati interventi personalizzati, che prevedono ad esempio l’attivazione di borse di studio e/o lavoro e formazioni relative ai molteplici aspetti della vita quotidiana (ad es. la cura della propria persona da un punto di vista sanitario; la cura ed il mantenimento dell’abitazione; le modalità di accesso ai servizi territoriali etc.). 22

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FINO aLL’ULTImO BamBINO Da sempre l’obiettivo di Save the Children è quello di garantire a tutti i bambini le stesse opportunità di vita ed il diritto a costruirsi un futuro. Per questo motivo anche in Italia Save the Children accompagna, a gli interventi programmatici di più ampia portata, tutte quelle attività che a diverso titolo concorrono a raggiungere il maggior numero di bambini. Dalle iniziative specifiche di educazione all’uso corretto e consapevole dei new media, a gli interventi individuali per i bambini e le loro famiglie in difficoltà, attraverso il supporto degli operatori legali di Save the Children, fino alle attività di prevenzione e di intervento in contesti di emergenza, quali ad esempio le catastrofi naturali. Queste e tante altre attività, così come quelle di advocacy - rivolte alle Istituzioni per promuovere i diritti dei minori secondo i principi della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), - contribuiscono a rafforzare la missione di Save the Children di non lasciare indietro nessuno e raggiungere fino all’ultimo bambino.

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Nour Wahid/Save the Children

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Giuseppe Chiantera per Save the Children

preVeNZIONe e sICUreZZa IN reTe Internet e le tecnologie digitali sono, oggi, parte integrante della vita dei ragazzi e delle ragazze; rappresentano lo strumento attraverso il quale si divertono, si informano, si relazionano con gli altri e, sempre più, pongono le basi per una futura vita professionale. Stiamo parlando, tuttavia, di un mondo, quello virtuale, pensato e costruito prevalentemente a misura degli adulti con effetti anche seri nella vita degli adolescenti; per cui la tutela dei diritti delle persone minorenni, anche in tale contesto, rappresenta una questione centrale. Save the Children Italia dal 2000 è impegnata nel contrasto a qualsiasi violazione di tali diritti e nella promozione, in particolare, del diritto all’accesso, ossia alla possibilità per tutti i bambini, le bambine e gli/le adolescenti di avere accesso ad internet e alle tecnologie digitali, presupposto fondamentale perché tutti/e possano beneficiare di uguali condizioni, laddove le condizioni, anche materiali, si rivelino funzionali al pieno godimento, ad esempio, dei servizi e all’utilizzo dell’informazione; del diritto di acquisire le competenze digitali necessarie a raccogliere le opportunità di crescita offerte e a contenere i rischi connessi e derivanti da un utilizzo non consapevole (cyber bullismo e abuso sessuale online, per citarne alcuni); del diritto di poter accedere ad un ambiente sicuro online, poiché è necessario che giovani e bambini/e utilizzino internet e le tecnologie digitali in piena emancipazione e nella consapevolezza di operare in un ambiente sicuro, pensato e costruito anche per loro e per le loro sempre crescenti e mutevoli esigenze; ed infine, del diritto di poter contare su una presa in carico efficace qualora siano vittime di violenza agita attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. IL SaFER InTERnET CEnTER dI “gEnERazIonI ConnESSE”

ConTRo La PEdoPoRnogRaFIa Con “SToP IT”

Il progetto Generazioni Connesse agisce come Safer Internet Center Italiano e promuove azioni volte a favorire un utilizzo positivo delle tecnologie digitali da parte dei più giovani. È un progetto coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è co-finanziato dalla Commissione europea.

Il progetto Stop-it attraverso il sito www.stop-it.it consente agli utenti internet di segnalare, anonimamente: a) la presenza di materiale pedopornografico in Rete (URL, P2P, ecc.); b) episodi di utilizzo della Rete per diffondere e distribuire materiale pedopornografico (chat, profili su social network, ecc.).

www.generazioniconnesse.it

www.stop-it.it

La RETE EuRoPEa “EnaCSo” ENACSO - European NGO Alliance for Child Safety Online è una rete di 24 organizzazioni non governative europee e non - coordinata da Save the Children Italia - impegnate nella tutela e promozione dei diritti online degli utenti più giovani. Attraverso la produzione di policy e azioni di advocacy, l’obiettivo è quello di influenzare l’adozione di politiche sempre più attente ai bisogni e rispettose dei diritti di bambini/e e adolescenti. www.enacso.eu

Inoltre Save the Children promuove attraverso delle Linee guida, l’adozione di un approccio multidisciplinare per la presa in carico delle vittime di abuso sessuale online e di strumenti operativi utili a supportare e orientare gli interventi degli operatori delle forze dell’ordine, dell’area legale, degli operatori socio-sanitari e degli educatori al fine di garantire l’identificazione delle vittime e una presa in carico rispettosa dei loro diritti. 26

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Save the Children lavora affinché l’Italia si doti di un sistema di prevenzione e di intervento in emergenza che metta al primo posto i diritti dei più piccoli. A questo fine, l’Unità Emergenza collabora con le istituzioni nazionali e locali affinché adottino misure per la protezione dei minori in emergenza, realizza progetti di riduzione del rischio e garantisce il proprio intervento diretto sul campo.

LEgaL EmPoWERmEnT

CLInICHE LEgaLI

L’orientamento legale costituisce parte integrante degli interventi di contrasto alla povertà e di altri progetti di Save the Children in Italia: grazie a sportelli legali attivi in diverse città e a un servizio di consulenza legale online, famiglie e minori in condizioni di fragilità economica e sociale accedono a informazioni legali di qualità e beneficiano di un accurato sostegno tecnico per affrontare iter amministrativi e giudiziari di grande impatto sulla propria vita.

All’orientamento legale individuale si affianca un’attività di legal empowerment (anche detta di divulgazione giuridica), consistente in incontri informativi per gruppi di beneficiari su materie di particolare interesse, come il diritto di famiglia, le locazioni e gli sfratti, il sovraindebitamento, il diritto dell’immigrazione e della cittadinanza. Gli incontri mirano ad accrescere la consapevolezza dei partecipanti riguardo a regole e procedure, e quindi la loro capacità di orientarsi e sviluppare autonomia di azione nella tutela dei propri diritti.

L’intento di promuovere l’impegno dei futuri giuristi per i diritti di bambini e ragazzi è alla base della collaborazione con le Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre e dell’Università di Torino, che ha consentito la realizzazione di due cliniche legali sui diritti dei minori.

Queste attività vengono realizzate anche grazie ad avvocati ed esperti legali volontari, che mettono a gratuitamente a disposizione la propria preziosa competenza in diversi campi del diritto. L’intervento degli esperti legali si basa su una costante collaborazione con altre aree disciplinari, sia all’interno dell’organizzazione (con operatori sociali, educatori, psicologi, responsabili dei progetti), sia all’esterno (con Università, classe forense, servizi sociali, associazioni, istituzioni), al fine di favorire un approccio olistico alla risoluzione dei casi e un’autentica sinergia tra settori diversi della società. 28

Save the Children

oRIEnTamEnTo LEgaLE

Le cliniche legali sono corsi universitari in cui il diritto viene insegnato attraverso l’esperienza pratica con i casi concreti. Gli studenti che frequentano i corsi beneficiano infatti di un coinvolgimento diretto nelle attività dei servizi di orientamento legale di Save the Children, rispettivamente a Roma e a Torino, anche assistendo, previo consenso degli interessati, ai colloqui con famiglie e minori e realizzando analisi dei casi sotto la guida degli esperti legali.

In Italia, Save the Children interviene già dalle primissime fasi di una catastrofe naturale, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e le istituzioni regionali e locali, allestendo Spazi a Misura di Bambino, all’interno dei campi di accoglienza per dare ai bambini la possibilità di giocare ed essere ascoltati e protetti in un luogo sicuro ed in presenza di personale specializzato nella risposta alle emergenze. Save the Children sviluppa inoltre percorsi laboratoriali all’interno delle scuole e negli altri luoghi aggregativi extrascolastici per facilitare il rientro a scuola di bambini e docenti, favorendo la rielaborazione e la narrazione dell’evento emergenziale. Negli ultimi anni è intervenuta con team di educatori e operatori in risposta ai terremoti in abruzzo, Emilia Romagna, Lazio e marche e per l’alluvione in Sardegna. In occasione della risposta al terremoto del Centro Italia del 2016, Save the Children ha allestito due Spazi a misura di Bambino nelle tendopoli di amatrice e grisciano ed ha inoltre realizzato opere strutturali, in accordo con le istituzioni nazionali e locali, quali ad esempio il “Centro Giovani 2.0” ad Amatrice. Nel nuovo Centro di oltre 400 metri quadri, i bambini e gli adolescenti svolgono diverse attività ludico-creative: corsi di arti marziali, laboratori musicali, artistici e multimediali, di invito alla lettura e di accompagnamento allo studio. L’Organizzazione ha inoltre contribuito alla fornitura di un prefabbricato uso scuola a Corridonia (MC) e alla ristrutturazione e aggiunta di un’aula alla scuola dell’infanzia di Loro Piceno (MC). A questi interventi si sono aggiunte le attività di supporto psicosociale che gli operatori di emergenza di Save the Children svolgono nei diversi contesti in cui sia necessario assistere bambini e adolescenti vittime di eventi traumatici, al fine di facilitare un loro ritorno alla normalità.

Danilo Balducci per Save the Children

In contesti caratterizzati da povertà o esclusione, la conoscenza di regole e procedure per l’accesso ai diritti e alla giustizia può costituire un importante fattore di resilienza per i minori e i loro genitori: ne favorisce la percezione di sé come titolari di diritti e obblighi nei riguardi della collettività e ne accresce la capacità di interazione sociale e partecipazione. La disponibilità di informazioni legali gratuite e di qualità per le famiglie inoltre agevola, nell’immediato, l’accesso di bambini e ragazzi all’educazione, all’alloggio, alla salute e ad altri diritti essenziali.

Danilo Balducci per Save the Children

GLI INTerVeNTI NeLLe emerGeNZe IN ITaLIa

Danilo Balducci per Save the Children

L’aTTIVITÀ LeGaLe DI saVe THe CHILDreN per I BamBINI: OrIeNTameNTO, LeGaL empOwermeNT, CLINICHe LeGaLI

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S

Fondazioni Private:

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alta

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Da quando abbiamo avviato i nostri progetti in Italia, moltissime sono state le Aziende, le Fondazioni Bancarie, d’Impresa e di Famiglia e i Donatori Privati che ci hanno sostenuto nel prenderci cura dei bambini e degli adolescenti che vivono in contesti particolarmente difficili del nostro paese. È grazie all’importante contributo di ognuno di loro che Save the Children ha potuto dar voce ai diritti dei più vulnerabili e sviluppato programmi con un impatto significativo e positivo sulle loro vite.

La nostra riconoscenza va inoltre a chi ha scelto di abbracciare il concetto di filantropia con generose donazioni e con uno sforzo concreto per creare felicità e benessere negli altri esseri umani.

e ita

IL sOsTeGNO DeI NOsTrI parTNer IN ITaLIa

fondazione

alta mane italia

Un ringraziamento speciale va quindi ai principali partner che hanno creduto ai nostri progetti prendendo parte alle nostre sfide nell’ambito della lotta alla povertà minorile, della protezione dei minori a rischio di sfruttamento, dell’educazione e della tutela dei minori nelle emergenze. FONDAZIONE ALBERTO E FRANCA RIVA

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donatori Speciali: Matteo (Trento), Matteo (Milano), Walter (Roma), Carl Christian (San Lazzaro di Savena), Alfredo e Fabrizia (Monza), Claudio e il suo gruppo di amici (Zumikon), Carlo Maria (Milano), Manlio (Roma), Sylvie (Roma), Alberto (Roma), Angelo (Parma), Enrico (Milano), Associazione Gennaro e Lia De Stefano, Fondazione Infinity, Giovanna (Perugia), Marisa (Borgo Valsugana), Valerio Vittorio Antonio (Segrate), Grazia (Milano), Giuseppe Martino (Monza), Agata (Catania), Franco (Rivoli), Maria Luisa e Gilberto (Porto Torres), Andrea (Milano).

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Save the Children è la più importante organizzazione internazionale indipendente, dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti, subito e ovunque, con coraggio, passione, efficacia e competenza. Opera in oltre 120 paesi per garantire a tutti i bambini salute, protezione, educazione, sviluppo economico, sicurezza alimentare e promuovere la partecipazione di tutti i minori. Inoltre risponde alle emergenze causate da conflitti o catastrofi naturali. Save the Children è stata costituita in Italia alla fine del 1998 come Onlus e ha iniziato le sue attività nel 1999. Oggi è una Ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri.

Save the Children Italia Onlus Via Volturno 58 - 00185 Roma tel +39 06 480 70 01 fax +39 06 480 70 039 info.italia@savethechildren.org

www.savethechildren.it

Oltre all’importante impegno a livello internazionale Save the Children Italia da più di 10 anni sviluppa programmi che hanno l'obiettivo di migliorare la vita dei bambini e delle bambine che vivono sul nostro territorio con interventi nell’ambito della lotta alla povertà minorile, della protezione dei minori a rischio di sfruttamento (come i minori stranieri non accompagnati), dell’educazione e della scuola, dell’uso sicuro delle nuove tecnologie, della tutela dei minori nelle emergenze.


Come sostenere i progetti Save the Children Italia BONIFICO Banca Popolare Etica: IBAN IT60N0501803200000000118400 Banca Prossima: IBAN IT67A0335901600100000005071 Bic-Swift BCITITMX Bancoposta: IBAN IT19Z0760101600000043019207 BOLLETTINO POSTALE C/C POSTALE n. 43019207 CARTA DI CREDITO: www.savethechildren.it/donaonline o telefona allo 06 480 700 72 Puoi intestare il bonifico o il bollettino postale a Save the Children Italia ONLUS, Via Volturno 58 – 00185 Roma Ricorda di indicare il tuo nome, cognome e recapito nelle note. Se vuoi, nella causale, puoi anche specificare la campagna per cui stai donando.

Francesco Alesi per Save the Children


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