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APRILE 2017 N. 58
WorLd’s ChILdren IL mondo deI BamBInI
ILLumInIamo IL futuro La Campagna per far decollare i sogni dei bambini
IL Centro ItaLIa ContInua a tremare, noI a CostruIre
notIzIe daL Campo: sIrIa
Periodico trimestrale - Anno XIX - N° 58 Aprile 2017 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C / RM
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Francesco Alesi per Save the Children
La Buona notIzIa
Corridonia, anno nuovo scuola nuova Lunedì 16 gennaio è un giorno che i bambini di Corridonia ricorderanno a lungo. Per molti loro coetanei la fine del Natale e il ritorno a scuola non sarà stato un giorno così memorabile. Per loro invece, per chi ha visto crollare le proprie case e la scuola, per chi ha vissuto il trauma del terremoto, proprio la scuola, i compagni, una sana routine, rappresentano il ritorno alla normalità. Il 14 gennaio, alla presenza del Sottosegretario del Ministero della Pubblica Istruzione Vito De Filippo e con neWs 58/2017 3
la partecipazione dell’attrice Valentina Lodovini, è stata inaugurata la struttura prefabbricata realizzata da Save the Children con il fondamentale contributo di Bulgari. La struttura ospita circa ottanta bambini che frequentano le classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e che, dopo il sisma del 24 agosto scorso, avevano dovuto abbandonare le aule dell’Istituto “A.Manzoni”. Save the Children ha così risposto alla richiesta arrivata dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Ufficio Scuole del DI.CO.MAC. di contribuire a restituire un luogo adeguato allo svolgimento delle lezioni per i bambini di Corridonia.
edItorIaLe World’s Children - Il Mondo dei Bambini - News notiziario trimestrale dell’associazione Aut. del Tribunale di Milano n. 860 del 2/12/98 Iscrizione al ROC n.20417 Direttore editoriale Daniela Fatarella Direttore responsabile Gianni Riotta Coordinamento redazione Filippo Ungaro Redazione internet Filippo Ungaro Art direction Enrico Calcagno Stampa a cura di Eurolit Srl Roma
Save the Children Italia onlus Via Volturno, 58 00185 roma Tel. 064807001 Consiglio direttivo Presidente: Claudio Tesauro Consiglieri: Massimo Capuano Simonetta Cavalli Marco De Benedetti Maria Bianca Farina Enrico Giovannini Patrizia Grieco Andrea Guerra Auro Palomba Marco Sala Andrea Tardiola Silvio Ursini Vito Varvaro Save the Children è in: Australia, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Fiji, Finlandia, Germania, Giappone, Giordania, Guatemala, Honduras, Hong Kong, India, Islanda, Italia, Lituania, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Romania, Spagna, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Swaziland In copertina: Foto: © Giuseppe Chiantiera
Cari amici, ognuno di noi è stato bambino e sa quanto è importante da piccoli poter sognare in grande. Immaginarsi pilota, atleta, maestra, pompiere, cuoco. Immaginarsi da grande è per un bambino fonte primaria di crescita, di energia, di azione. È il sogno che ha aperto i nostri occhi su mondi nuovi, che ci ha insegnato la delusione ma anche l’impegno e la caparbietà, che ci ha fatto sperimentare, tentare, giocare, andare a dormire pieni di energia ed eccitazione per una competizione sportiva o per il nostro primo saggio di teatro, o un esame scolastico. Poter sognare e sperimentarsi per i bambini è linfa vitale, al pari del cibo, dell’acqua, dell’amore genitoriale. Tre anni fa, quando abbiamo iniziato a pensare di avviare il nuovo intervento in Italia per sostenere le famiglie e i bambini in difficoltà, ho viaggiato per diverse città italiane, visitando le borgate e i quartieri periferici più disagiati. Ho visto abusi edilizi, consumo improprio di terreni agricoli, strade trafficate senza spazi verdi per i ragazzi che in quelle strade vivono; ho visto scuole fatiscenti, criminalità, edifici isolati. Ho visto e incontrato moltissimi bambini e adolescenti carichi di sogni inespressi, di talenti soffocati, senza spazio, senza ascolto, senza futuro. In Italia oggi oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta, senza lo stretto necessario per vivere. Senza cibo e vestiti adeguati, in case fredde o sovraffollate, in quartieri senza spazi e servizi. Bambini che non hanno mai letto un libro extrascolastico o non hanno mai potuto fare uno sport o visitare un museo o una città d’arte. Ho visto famiglie in difficoltà. E tante attese disilluse, sogni mai decollati. Come Save the Children la nostra sfida è stata quella di dare ali a questi sogni. Oggi abbiamo aperto oltre 20 Punti Luce in tutta Italia. Spazi ad alta densità educativa nei quartieri più disagiati dove i ragazzi possono studiare, dipingere, fare teatro, appassionarsi a uno strumento musicale, provare a fare i fotografi, o gli scrittori, accedere liberamente a libri e corsi sportivi. Semplicemente spazi in cui i bambini possono sognare, e far decollare il loro futuro. E con le nostre attività abbiamo coinvolto oltre 10.000 ragazzi, migliaia di sogni che si sono accesi. “Da quando c’è il Punto Luce il nostro quartiere è più bello. Ora ho uno spazio dove studiare, e dove ho scoperto la mia più grande passione: la musica. Quando suono sono felice”. Arianna, 9 anni. Parole migliori io non potrei trovare. Se vogliamo un futuro per il nostro Paese dobbiamo permettere ai nostri bambini di volare alto. illuminiamoilfuturo.it
Valerio neri DIRETTORE GENERALE PER L’ITALIA SAVE THE CHILDREN
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ILLumInIamo IL futuro LA CAMPAGNA PER FAR DECOLLARE I SOGNI DEI BAMBINI “Tutti i bambini sono pronti a partire verso il futuro per realizzare i loro sogni: ma ci sono quelli che riescono a prendere l’aereo e quelli che restano a casa. Oltre un milione di voli cancellati soltanto in Italia. Attese deluse, promesse non mantenute, energie sprecate. Michele avrebbe voluto diventare un dottore. Chiara una biologa. Martina una musicista. Francesco un ginnasta. Già da piccoli avevano mostrato il talento necessario, eppure il velivolo che doveva portarli a destinazione non è decollato.” È così che si apre il manifesto della nostra campagna Illuminiamo il Futuro, a cura 4 neWs 58/2017
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Francesco Bellina per Save the Children
Le Campagne
di Eraldo Affinati, e che racconta la situazione del nostro Paese, in cui 1.130.000 bambini vivono in povertà assoluta, senza beni e servizi indispensabili per condurre una vita quotidiana accettabile. E la povertà economica alimenta un’altra povertà, quella educativa, meno evidente ma altrettanto pericolosa, che consiste nella mancanza di opportunità formative per i bambini, come visitare un museo, andare a un concerto, fare sport. Una povertà che agisce sulla formazione del bambino, sul suo desiderio e sulla sua capacità di immaginare un futuro, di seguire le proprie inclinazioni e di sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. La campagna Illuminiamo il Futuro, lanciata per la prima volta nel 2014,
È con loro al nostro fianco che anche quest’anno, dal 3 al 9 aprile, abbiamo lanciato una settimana di attività, manifestazioni ed eventi in tutta Italia. Una settimana che ha avuto come protagonisti Michele, Martina, Chiara, Francesco che hanno potuto esprimere e far volare lontano i propri sogni utilizzando un aeroplanino di carta simbolico. Il 3 aprile abbiamo anche diffuso il rapporto sulla povertà educativa in Italia e un video sull’importanza di far decollare il futuro dei bambini. Abbiamo avuto al nostro fianco tantissimi partner aziendali: Bulgari, Enegan, Fondazione BNL, Gruppo Credem, IKEA Italia, DoBank, Italfondiario e Torre Sgr, OVS, Reckitt Benckiser,Treccani - Istituto della Enciclopedia Italiana,Tod’s. I nostri partner di comunicazione: Lateral Creative Hub, Rai Segretariato Sociale.
Andiamo tutti insieme al gate dell’aeroporto dove i bambini stanno aspettando di essere chiamati. Accendiamo il cartellone elettronico delle partenze. Facciamo in modo che ognuno di loro possa volare. Che nessuno resti a terra. Unisciti a noi: www.savethechildren.it/ illuminiamoilfuturo
Cosa faCCIamo Contro La poVertà eduCatIVa • Abbiamo aperto 21 Punti Luce in collaborazione con molti partner territoriali. Spazi che sorgono in quartieri svantaggiati e dove dal 2014 circa 10.000 bambini e adolescenti hanno potuto seguire gratuitamente attività educative, ricreative e culturali. • Abbiamo erogato circa 700 doti educative: piani di supporto per fornire beni e servizi educativi a bambini in certificate condizioni di disagio. • Abbiamo definito 3 obiettivi per eliminare la povertà educativa entro il 2030, obiettivi raggiungibili grazie a uno sforzo comune e coordinato da parte del Governo, delle Amministrazioni locali, delle ONG, delle Università e delle famiglie. Ad oggi tantissime realtà hanno aderito alla Campagna, moltiplicando le forze per dare ai bambini le opportunità a cui hanno diritto.
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Francesco Alesi per Save the Children
nasce proprio per sconfiggere la povertà economica ed educativa dei bambini in Italia. Lo scorso anno si sono unite a noi centinaia di realtà su tutto il territorio nazionale, per testimoniare l’importanza di un impegno comune per costruire opportunità e speranza per i bambini in Italia.
Le Campagne
ad haItI fIno aLL’uLtImo BamBIno GRAZIE ALLE CLINICHE MOBILI CURE MEDICHE AD OLTRE 8.500 PERSONE COLPITE DALL’URAGANO Lo scorso 4 ottobre l’uragano Matthew si è abbattuto su Haiti con venti tra i 90 e 120 km/h, colpendo soprattutto la zona sud-ovest dell’isola e causando oltre 500 morti e più di 175.500 sfollati. Qui le case sono spesso in lamiera e i tetti volano via come fogli. Raggiungere 1,4 milioni di haitiani che necessitano assistenza diventa una sfida. A Dumoi, ad esempio, non ci sono ospedali e Save the Children lavora con le Cliniche Mobili per portare le cure mediche di base. I dottori visitano tutti, distribuiscono medicinali e fanno lo screening 6 neWs 58/2017
Save the Children Italia
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per la malnutrizione ai bambini. “La clinica mobile è indispensabile per noi - spiega Johanne, mentre tiene al petto il figlio di due mesi - qui siamo isolati, non ci sono ospedali vicini e dopo l’uragano il cibo scarseggia. I bambini si ammalano. Se Save the Children non fosse intervenuta, mio figlio non ce l’avrebbe fatta”. Con le Cliniche Mobili abbiamo fornito cure mediche ad oltre 8.500 persone colpite dall’uragano. Questo intervento di emergenza si aggiunge al programma integrato nell’ambito della Campagna globale di Save The Children “Fino all’ultimo bambino” il cui obiettivo è di garantire che ogni bambino, ad Haiti, in Italia e nel mondo, a prescindere da chi sia e da dove viva, possa avere cure e assistenza, cibo adeguato e opportunità educative.
DONARE ONLINE È SEMPLICE E VELOCE VAI SU www.savethechildren.it/fondoemergenze e sostieni il nostro intervento a favore dei bambini in emergenza
LA STORIA DI AMENA* SALVATA DAL MARE Oggi sul quel visino furbetto c’è un bel sorriso, finalmente. E dietro quel sorriso c’è la storia di una bimba di 5 anni, siriana, di nome Amena*. Insieme a Samel*, il suo fratellino di 8 anni, sono stati salvati nel Mediterraneo e sono riusciti ad arrivare sulle coste siciliane grazie agli operatori di Save the Children. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale per problemi di asma. Spesso bambini anche più piccoli di Amena e Samel arrivano da soli nel nostro Paese, nessuno li accompagna né li aiuta in questo viaggio lungo e pericoloso fino alle coste italiane o di altri paesi di destinazione. Dal 2015 ad oggi oltre 1,3 milioni di persone, famiglie e bambini, hanno raggiunto l’Europa. Il nostro impegno - oltre che aiutare concretamente chi arriva nel nostro Paese, o in altri paesi di transito o destinazione - è fortemente neWs 58/2017 7
Jonathan Hyams per Save the Children
orientato a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fare pressione sulle istituzioni perché si riconosca a bambini come Amena e Samel il loro “status di bambini” prima di tutto, prima ancora di quello di profughi o di rifugiati. Ci sono ancora tanti bambini che viaggiano da soli e spesso si rendono “invisibili” per continuare il loro viaggio, rischiando di svanire nel nulla o, peggio ancora, di cadere vittime di trafficanti spregiudicati. aiutaci anche tu a #nonFarloSparire * Il nome è stato modificato per proteggere l’identità del minore
Per sostenere i nostri programmi a favore dei bambini in fuga da guerre e povertà, dona online: www.savethechildren.it/bambiniinfuga
Louis Leeson per Save the Children
mInorI mIgrantI ma soprattutto BamBInI
aggIornamentI daL Campo
UN PUNTO LUCE ILLUMINA LO ZEN
Francesco Bellina per Save the Children
Francesco Bellina per Save the Children
Palermo
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In Italia oltre 1 milione di bambini vive in uno stato di povertà assoluta, cioè non ha la possibilità di accedere a servizi minimi. Per un bambino vivere in una famiglia povera significa conoscere fin da piccolo parole come discriminazione, esclusione e mancanza di prospettive. Sicilia e Campania detengono, purtroppo, il triste primato delle regioni con la maggior “povertà educativa”. Ecco perché l’apertura del nuovo Punto Luce nel quartiere palermitano ZEN – zona periferica della città, afflitta da gravi problemi di degrado sociale e architettonico – rappresenta un grande risultato per Save the Children.
Qui infatti, grazie alla collaborazione dell’Associazione Laboratorio Zen e al supporto di Treccani e Fondazione BNL, bambini e adolescenti possono svolgere, oltre all’accompagnamento allo studio, tante altre attività come laboratori teatrali, musicoterapia, rap, invito alla lettura, teatro, Street Art, fotografia, educazione all’uso dei new media e sport. Un altro importante passo per liberare i bambini dalla povertà educativa nel nostro Paese.
aggIornamentI daL Campo
Shafak per Save the Children
I BAMBINI ANCORA SOTTO ASSEDIO
Shafak per Save the Children
Siria
Era il 15 marzo 2011 quando in Siria iniziava il conflitto, diventato vera e propria guerra civile un anno dopo. Sono passati 6 anni e un tempo così lungo fa perdere senso alla parola “emergenza”, invece proprio di emergenza si tratta. Amir* è uno dei 3,3 milioni di bambini raggiunti da Save the Children, sia in Siria che nei vicini Egitto, Giordania, Libano e Iraq. Ancora dopo 6 anni ogni giorno più di 3.000 bambini siriani sono costretti a lasciare le loro case. La neve e il gelo dell’inverno appena trascorso hanno colpito migliaia di famiglie con bimbi piccoli e anche tanti neonati, costretti a vivere in rifugi di fortuna. * Il nome è stato modificato per proteggere l’identità del minore
Per questo, da quasi 6 anni, stiamo garantendo loro cure e assistenza sanitaria. Distribuiamo cibo, kit igienici e beni di prima necessità, fornendo riparo alle famiglie, e proteggendo i più piccoli all'interno di luoghi sicuri dove possono giocare, imparare e superare il trauma subito. Si tratta degli Spazi a Misura di Bambino, come questo nella foto accanto che Save the Children ha realizzato a Idlib, a 60 km da Aleppo, in partnership con l’associazione Shafak. Ma non possiamo fermarci perché sono ancora tanti i bambini siriani che hanno bisogno del nostro aiuto.
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raCCoLta fondI 5X1000
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CJ Clarke per Save the Children
Dietro ogni bambino che salviamo ci sei tu e la tua firma
Ci sono firme che chiudono accordi e contratti o siglano incarichi e poi ci sono firme un po’ particolari, che donano aiuto. Come tutte le firme per il 5x1000 in nostro favore che hanno sostenuto, nel 2016, ben 30 progetti di educazione, salute e nutrizione, emergenza e protezione, in 16 paesi, Italia compresa. Lo scorso anno, insieme agli 11 numeri che compongono il nostro codice fiscale 97227450158, quelle firme hanno protetto bambini in Italia, India, Sudafrica, Nepal, Zambia, Etiopia; assicurato medicine e cure negli slum di Mumbai ma anche in Mozambico, Malawi e Uganda; hanno offerto sostegno ai nostri Punti Luce in Italia e tanto altro ancora. La firma per la destinazione del 5x1000 a favore di Save the Children, nel riquadro a sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ha il potere di salvare un bambino attraverso i nostri progetti. Proprio per questo ogni anno chiediamo a sempre più persone di 10 neWs 58/2017
firmare in nostro favore: perché più firme otteniamo più bambini possiamo salvare. Per questo abbiamo pensato di creare degli utili promemoria con il nostro codice fiscale. Vai sul nostro sito e scegli la modalità che ti è più comoda per ricordare il nostro codice fiscale: un sms sul tuo numero di cellulare o un’email già precompilata destinata al tuo commercialista. donare il 5x1000 non è mai stato così facile come quest'anno. Se hai bisogno di aiuto, nella sezione FAQ del nostro sito www.savethechildren.it/5x1000 troverai tutte le scadenze e informazioni utili per la presentazione della dichiarazione, oltre ai dettagli dei progetti sostenuti e alle storie di alcuni dei beneficiari che abbiamo già aiutato.
raCCoLta fondI BomBonIere e LIste regaLI
Il battesimo, la comunione, la laurea, il matrimonio: momenti importanti della tua vita che meritano un gesto speciale, pieno d'amore. Scegliendo le bomboniere solidali, potrai donare, grazie al tuo contributo, cibo, acqua pulita, scuole e cure mediche a tantissimi bambini, in Italia e nel mondo. Per te e i tuoi cari, sacchetti, scatoline porta confetti, pergamene e cartoline salva-vita: tutte proposte originali e personalizzabili come più ti piace. I tuoi invitati condivideranno la gioia di questa scelta e porteranno a casa un ricordo indimenticabile della festa. Scegli la bomboniera che fa per te su: savethechildren.it/bomboniere Per informazioni: 06 480 700 72 dalle 9 alle 19 (lun-ven) bomboniere@savethechildren.org
Save the Children Italia
La tua grande occasione è la sua
Liste regali In occasione del tuo compleanno, della tua laurea o di un qualsiasi altro evento per te speciale, scegli di vivere l’emozione di ricevere dai tuoi invitati il regalo di aiutare tanti bambini. Crea online una Lista regali personalizzata e invita i tuoi amici e parenti a regalarti latte terapeutico, kit nascita, vaccini, vitamina a: darai un valore ancora più profondo alla tua festa. Festeggia con noi su: savethechildren.it/listeregali Per informazioni: 06 480 700 72 dalle 9 alle 19 (lun-ven) desideri@savethechildren.org
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raCCoLta fondI sostegno a dIstanza
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SoSTegno a dISTanza: un Legame daVVero SPeCIaLe Scegliere di attivare un Sostegno a Distanza significa instaurare un legame molto speciale con un bambino e la bellissima favola che Daniela Marelli (nella foto a sinistra), una nostra donatrice, ha scritto per Van, la bambina del Vietnam che sostiene, ne è la testimonianza.
Van, la bambina che viveva sul tetto del mondo C’era una volta una bambina di nome Van che viveva sul tetto del mondo. Van abitava con la sua famiglia in un villaggio di montagna nel Nord del Vietnam. I capelli lucenti color ebano, gli occhi a mandorla e la piccola bocca a forma di petalo di rosa, la rendevano una bimba molto graziosa. Van però non sorrideva mai. Un giorno, nella comunità dove lei viveva, arrivò un postino che le consegnò una busta. Tutti i bambini del villaggio, incuriositi, corsero da Van: non era una cosa da tutti i giorni vedere un postino arrivare su quella montagna così alta! Van aprì la busta e dentro c’era una lettera tutta colorata e una foto di una signora.Van però era troppo piccola e non sapeva leggere, così il suo maestro lo fece per lei. La bambina ascoltò e, parole d’amore, di tenerezza e di calore arrivarono alle sue piccole orecchie proprio come un soffio leggero di brezza primaverile. Così Van chiuse gli occhi e sorrise. Poi, guardò la foto della signora e sorrise. La notizia si sparse immediatamente: tutti gli abitanti del villaggio si precipitarono a vedere Van che finalmente sorrideva. Decisero di fare una grande festa con musica, balli e tanti giochi per i bambini. La sera quando Van si coricò stanca e felice pensò tra sé e sé: “Che bel regalo ho 12 neWs 58/2017
ricevuto oggi. Che bello sapere che qualcuno dall’altra parte del mondo mi vuole tanto bene”. E sorrise di nuovo. Ma la bambina non sapeva che anche dall’altra parte del mondo c’era qualcuno che sorrideva. Van continua a vivere con la sua famiglia nel suo villaggio in Vietnam, ma ha una persona in più che fa parte della sua vita: è Daniela, la donatrice che la sostiene a distanza. Non si sa se questa favola finirà “…e vissero tutti felici e contenti…”, o se la signora e la bambina si incontreranno mai, certo è che questo lungo filo di puro e sincero affetto, questo ponte fantastico tra Vietnam e Italia, ha creato un meraviglioso sentimento di amore reale, un legame importante. Daniela
Van, la bambina che Daniela sostiene
Danilo Balducci per Save the Children
Luca Muzi per Save the Children
emergenze
Terremoto centro Italia LA TERRA CONTINUA A TREMARE MA NOI CONTINUIAMO A COSTRUIRE Offrire uno spazio sicuro dove bambini e adolescenti, anche insieme ai loro genitori, possano riappropriarsi di momenti di socializzazione e, allo stesso tempo, svolgere attività educative e partecipare a tanti laboratori. Tutto questo è il “Centro giovani 2.0”, inaugurato il 13 dicembre scorso nella frazione di San Cipriano, accanto alla nuova scuola “Romolo Capranica”, e realizzato in collaborazione con il Comune di Amatrice. Dopo il duro terremoto che ha colpito il Centro Italia nella notte del 24 agosto e che nei mesi seguenti ha continuato a far tremare quelle zone, Save the Children è intervenuta per aiutare tante famiglie a ritrovare un po’ di normalità.
Situato su un’area di circa 400 metri quadri, tutti i pomeriggi, dopo la scuola, i bambini e i ragazzi possono prendere parte a laboratori musicali e artistici, partecipare a varie attività organizzate da un team di educatrici ed educatori specializzati ed essere seguiti nello studio. Il Centro, inoltre, ospita la mensa della scuola “Romolo Capranica”, dove risultano iscritti 148 bambini e ragazzi, dalla scuola dell’infanzia al liceo. La struttura è stata realizzata grazie al prezioso sostegno di tanti donatori tra cui BMW Italia, Fater, Finmeccanica e P&G, e al supporto di Ikea Italia, che ne ha curato l’arredo degli spazi. Hanno inoltre contribuito, con la donazione di materiali per i bambini e i ragazzi del Centro, Gruppo Feltrinelli, The Walt Disney Company Italia e ManpowerGroup. neWs 58/2017 13
I “Germogli” di Ponderano Dal mese di ottobre 2016, Save the Children e la Fondazione agostino daniele derossi hanno dato vita ad un importante progetto volto a contrastare una forma di violenza ad oggi poco conosciuta e che prende vita dentro le mura domestiche. Si tratta della cosiddetta violenza assistita, ossia maltrattamenti fisici, morali o psicologici sulle madri cui direttamente o indirettamente sono testimoni i bambini nei contesti familiari. Per questo, insieme alla Famiglia derossi e alla Fondazione, abbiamo maturato la decisione di contrastare il fenomeno aprendo il Centro di accoglienza “I germogli” che offre ospitalità, protezione ed accompagnamento all’autonomia a L’eSPerTo rISPonde Qual è l’iter da seguire per chiedere l’affido familiare di un minore migrante non accompagnato? Ciao, devi sapere che l’istituto dell’affido familiare è disposto dai servizi sociali e, quando necessario, dall'autorità giudiziaria. Al momento, tuttavia, è in attesa di approvazione al Senato la nostra proposta di legge per la tutela dei minori migranti non accompagnati che arrivano in Italia, che faciliterebbe l’affido poiché tra i suoi punti fondamentali prevede l'assoluta priorità al diritto ad avere una famiglia. Pertanto, nei casi in cui non sia possibile il ricongiungimento familiare, l'affido sarà sempre da preferire rispetto alle strutture d'accoglienza.
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Save the Children Italia
La VoCe deI sostenItorI
mamme e bambini coinvolti in casi simili. La Fondazione, oltre a finanziare i lavori di restauro della struttura, si è impegnata a sostenere il progetto per il prossimo triennio. “Aiutare donne e bambini che si trovano in situazione di disagio è stato l’obbiettivo che più di ogni altro ha motivato mia zia, Flavia Derossi Robinson, a creare la Fondazione nel 1991. Sono certo che sarebbe felice di vedere la sua casa d’infanzia trasformata nel centro I Germogli”. daniele derossi, Presidente Fondazione “Agostino Daniele Derossi”
L’articolo 7 del nostro disegno di legge, infatti, disciplina l’affido dei minori migranti non accompagnati a parità di trattamento con i minori italiani e mira a promuovere l’istituto dell’affidamento familiare di cui alla legge n. 184 del 1983 anche per loro, sulla base di significative esperienze portate avanti da alcuni comuni nel territorio italiano. Per saperne di più e per dare la propria disponibilità, il primo passo da compiere al momento è comunque quello di rivolgersi al servizio sociale del proprio comune di residenza. Per maggiori informazioni su cosa cambierà se il disegno di legge sarà approvato in Senato, invece, puoi leggere l’articolo “Tutto ciò che c’è da sapere su affido e ricongiungimento familiare” sul nostro sito.
IL PoST deI Fan Francesco: “La mia compagna, le nostre bambine ed io abbiamo iniziato il percorso di sostegno a distanza di una bambina casualmente coetanea della nostra grande. Abbiamo così iniziato a parlare a casa con le piccole di ciò che molti bambini nel mondo affrontano e crediamo di essere noi a dover ringraziare Save the Children. Ora siamo in 5. Grazie”.
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Luca Muzi per Save the Children
Il Centro giovani 2.0, la storia di Flaminia *
Flaminia* è una ragazza di 16 anni, frequenta il III anno del liceo scientifico, porta gli occhiali e appartiene alla seconda generazione di immigrati arrivati in Italia. I suoi genitori sono stranieri ma vivono da tanti anni ad Amatrice. È qui che sono nate e cresciute le loro 4 figlie. Flaminia è la più grande, le sue sorelle hanno 14, 11 e 8 anni.Vivono in sei a San Cipriano in 45 mq con due camere, una per i genitori e una per le ragazze, la cucina, il salotto, il bagno. “La notte del 24 agosto io sarei voluta andare nella zona rossa dove c’erano le mie amiche e i miei cugini, e scavare con le mie mani, con le spalle, mi sarei consumata le dita pur di dare una mano ma non potevo, dovevo stare con le mie sorelle a casa. Più passava il tempo e più venivano persone da noi che cercavano rifugio nella nostra casa, una delle poche ancora in piedi. Allora io ho preparato qualcosa da mangiare, più di tanto non potevo fare, mia zia ha dato latte e biscotti, ma nessuno mangiava, avevamo tutti lo stomaco chiuso. C’era tanta gente e i bambini raccontavano che alle loro case era caduto il tetto, le pareti… cose orribili.” Dal 13 dicembre è proprio dietro casa sua che Save the Children ha inaugurato il centro socio educativo “Centro giovani 2.0”. “Ho apprezzato che Save the Children abbia chiesto ad ognuno di noi cosa volevamo fare nel centro, è per questo che siamo contenti di questo posto. Grazie a Save the Children facciamo delle attività che prima qui non
esistevano. Io di solito stavo a casa a leggere o su internet a vedere dei corsi online e non avevamo mai visto una sala di musica dal vivo. Questo centro rappresenta un punto di forza per Amatrice, uno spazio di aggregazione dove ci sentiamo al sicuro.” È proprio nella sala musica che Flaminia vuole passare più tempo possibile. Qui ha iniziato un corso di canto, quello che aveva sempre sognato e mai immaginato di poter seguire. “Per me la musica è sempre stata una passione grandissima ma non avevo mai avuto la possibilità di frequentare corsi fino a quest’anno, quando Save the Children mi ha permesso di iniziare per la prima volta delle lezioni di canto, per me è una cosa nuova e bellissima! Non potevo chiedere di meglio. Quando sono qui nel centro riesco a rilassarmi, a non pensare alle cose brutte che ci sono fuori, alle macerie. Qui mi sento al sicuro e mi concentro sul futuro. All’inizio credevo che nessuno ci avrebbe tirato fuori da questa situazione, invece non è stato così, abbiamo avuto cose che non avremmo mai immaginato di avere.” *
Il nome è stato modificato per proteggere l’identità del minore
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saVe the ChILdren sI raCConta
Eccola, la risposta alla mia domanda! Riuscire a raccontare ai donatori che prima arriviamo e prima salviamo bambini e adulti.
Claudia Sono Claudia, team leader del gruppo di dialogatori di Roma. Tutti i giorni insieme al mio gruppo parliamo con tante persone per far loro capire l’importanza dei nostri progetti e invitarli a sostenerci. Ho avuto modo di vedere e toccare con mano l’intervento di Save the Children nelle zone colpite dal sisma nel Centro-Italia. In particolare mi ha colpito vedere come le famiglie di Grisciano e Arquata si sono trasferite praticamente in blocco a San Benedetto, ospiti dell’albergo Relax. Proprio qui è stato allestito il Child Friendly Space (CFS). Due piccoli paesini si sono ritrovati in un albergo. Mi chiedo se questi spazi comuni alterino le relazioni o creino situazioni di disagio. Le lavatrici in comune, in uno spazio tanto visibile, ad esempio, a me hanno colpito molto. Mi hanno dato un forte senso di vulnerabilità. Nel CFS i bambini arrivano alle 16. Tutti in cerchio. Rita conduce un gioco sul ritmo usando le mani. Il gioco poi si evolve usando gli strumenti musicali, parte un rumore controllato, gestito, che dà la possibilità di sfogarsi e di esprimersi, perché anche in quelle regole si possa trovare un ritmo da mettere nella vita di tutti i giorni, perché la regolarità aiuta la stabilità. Per merenda ecco il ciambellone di Cassandra, volontaria di Save the 16 neWs 58/2017
Children Marche. Finita la merenda si riprende a giocare: Rita gioca con le ombre, fa scoprire ai bambini che cosa succede in una stanza buia, con una torcia a illuminarli come se fosse un sole. È un gioco bellissimo, semplice, ma chissà come verrebbe in una tenda d’emergenza, al posto di questi muri. Quando i bambini sono felici anche gli adulti si sentono più tranquilli, Rita lo ha visto accadere molte volte in situazioni di emergenza. Eccola, la risposta alla mia domanda! Riuscire a raccontare ai donatori che prima arriviamo e prima salviamo bambini e adulti. Io mi sento arricchita. Questa esperienza mi ha ricordato tante cose che racconto di Save the Children. L’immagine che mi porto via è una fila di manine ritagliate sulla carta e attaccate su un filo con su scritto i desideri: giocare a pallone, andare a scuola, imparare a suonare la chitarra. Desideri comuni, ma che raccontano la semplice e meravigliosa vita di un bambino anche in una situazione di emergenza. Claudia monaco Team leader del gruppo di dialogatori di Roma
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Alessia Mastroiacovo per Save the Children
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Ritorna Tuttomondo Contest, scopri come partecipare! È tornato il concorso più atteso dell'anno! La quarta edizione del Tuttomondo Contest, un concorso a tema per audiovisivi, fotografia e scrittura. Un modo artistico per creare partecipazione tra i giovani fino ai 21 anni, che possono realizzare e inviare opere da soli o nell’ambito di attività a scuola, centri di aggregazione, associazioni, gruppi informali. 74 le opere ricevute nella scorsa edizione nelle diverse categorie, tra cui sono state selezionate 15 opere finaliste e tre vincitori premiati da una giuria composta dal fotografo Angelo Turetta, lo scrittore Gianrico Carofiglio e il regista, sceneggiatore e produttore Agostino Ferrente. A presentare la kermesse il regista Daniele Luchetti e l’attrice Elena Bouryka. Anche quest’anno stiamo lavorando per avere una giuria e premi d’eccezione. Le prime novità riguardano le
collaborazioni messe in campo con il Salone Internazionale del Libro di Torino, dove verrà anche ospitata la cerimonia di premiazione, e con l’Agesci, sezione Torino, che si affianca a SottoSopra, il nostro movimento giovani per Save the Children. Saranno loro ad attribuire le menzioni speciali per l’opera che maggiormente riuscirà a ribaltare la prospettiva, esprimendo il punto di vista dei più giovani sulla realtà e l’opera che più rispecchierà il valore scout del lasciare il mondo migliore di come lo si trova. Ed è proprio con le parole dei ragazzi di SottoSopra che introduciamo il tema di quest’anno: “Sarà particolarmente coinvolgente ed innovativo: partecipazione è la parola chiave. Nel concetto di partecipazione si possono racchiudere molti aspetti significativi della nostra vita: guardarsi intorno, possedere uno spirito critico e attento, essere disposti a cambiare punto di vista, rispettare le opinioni altrui, capire dove siamo, essere protagonisti di ciò che facciamo, saper compiere una scelta...”
LeggI Come ParTeCIPare e VInCere IL Tuttomondo Contest su http://legale.savethechildren.it/ neWs 58/2017 17 tuttomondocontest
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