APRILE 2022 N. 73
NEWS
WORLD’S CHILDREN IL MONDO DEI BAMBINI
STOP ALLA GUERRA SUI BAMBINI È ORA DI COLTIVARE LA PACE
5x1000. MOLTIPLICA IL TUO AIUTO CON UNA FIRMA
EDITORIALE World’s Children Il Mondo dei Bambini News notiziario trimestrale dell’associazione Aut. del Tribunale di Milano n. 860 del 2/12/98 Iscrizione al ROC n.20417 Direttore editoriale Daniela Fatarella Direttore responsabile Alessandro Rimassa Coordinamento redazione Filippo Ungaro Art direction Enrico Calcagno Stampa a cura di Pozzoni S.p.a.
Save the Children Italia Onlus Piazza di San Francesco di Paola 9 00184 Roma Tel. 064807001 Consiglio Direttivo Presidente: Claudio Tesauro Consiglieri: Antonella Bussi Simonetta Cavalli Luigi de Vecchi Frida Giannini Camilla Lunelli Vittorio Meloni Alessandro Rimassa Paola Rossi Marco Sala Raffaele K. Salinari Michele Scannavini Andrea Tardiola Silvio Ursini Tesoriere: Michele Scannavini In copertina: Credit: Dan Stewart per Save the Children
Con questa edizione digitale della Newsletter ci hai permesso di risparmiare carta e dei costi, a beneficio sia del pianeta che dei nostri progetti per i bambini. Grazie!
na bambina seduta sugli ultimi sedili di un pullman guarda l’autostrada che corre veloce. Si gira e sorride al fratellino, accanto a lei. Con le dita fa il segno del cuore. Si sente finalmente in salvo eppure porta con sé il dramma della guerra, di una casa lasciata all’improvviso, la perdita delle persone care e una vita tutta da ricostruire mentre il suo Paese, l’Ucraina, brucia nel fuoco.
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Lei è solo una dei tantissimi milioni di bambini che invece di vivere la loro infanzia liberamente, sono costretti a lasciare tutto per scappare da conflitti e violenze. Scappa dall’Ucraina, l’ultimo in ordine cronologico di una serie di guerre che hanno visto minori vittime innocenti. Ma quella bambina non è diversa dai tanti che sono ogni giorno vittime del conflitto in Siria, arrivato ormai al suo undicesimo anno, o di quello in Yemen, che si approssima al suo settimo anniversario. E quell’immagine ci riporta ai tanti piccoli che in una calda estate abbiamo visto letteralmente lanciati al di là di un muro di cinta a Kabul, per essere portati in salvo dalla recrudescenza del conflitto afghano. Ogni guerra è una guerra contro i bambini, diceva Eglantyne Jebb, la fondatrice di Save the Children. La guerra sta facendo a pezzi intere regioni e città del mondo e travolge i bambini, colpendoli per strada, nelle case, a scuola e negli ospedali, che riduce in macerie. Già prima dell’escalation in Ucraina, 450 milioni di bimbi vivevano in zone di
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La pace è un sogno che può diventare realtà, ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare Nelson Mandela
conflitto, ora altri 6 milioni sono in grave pericolo all’interno del Paese, e quasi un milione e mezzo sono stati costretti a fuggire dall’Ucraina per mettersi in salvo, spesso solo con le loro mamme o da soli, se i genitori non li hanno più. Save the Children continua a essere al fianco di questi bambini, nei Paesi di conflitto e in quelli in cui si trovano a scappare. Per questo motivo abbiamo scelto di rispondere nelle scorse settimane ad un appello arrivato da Leopoli, insieme al CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), organizzando un trasferimento con due pullman per portare in sicurezza 92 persone: 21 di loro erano bambini e adolescenti non accompagnati e altri 42 sono stati soccorsi con le loro mamme e nonne, tutti in fuga dalla guerra. Li abbiamo visti salire con passo incerto le scalette di quei pullman che li avrebbero portati in Italia, senza sapere bene neppure dove si trovasse l’Italia, ma sapendo che sarebbero finalmente stati in un posto sicuro. Sanno che non avranno più paura dei rumori improvvisi, delle luci che lampeggiano nel buio della notte e non sentiranno più il freddo del gelido inverno ucraino. Hanno poche cose con sé, tra cui un passato difficile che si lasciano alle spalle e un futuro incerto davanti a loro, ma sono salvi. Si sono addormentati in pochi minuti, abbracciati ai loro peluche, come ogni bambino innocente, che non dovrebbe mai conoscere il dolore della guerra. Perché le guerre non accadono per caso, sono una chiara responsabilità degli adulti che strappano la vita e la speranza ai più piccoli. Come fiori piegati dalla violenza, vengono uccisi, feriti, subiscono violenze, non hanno cibo o non possono essere curati, non possono andare a scuola. Solo coltivando la pace possiamo proteggere davvero il loro futuro. Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per dire basta alla guerra in Ucraina e negli altri Paesi in conflitto. Questa guerra, e le altre che non si fermano di fronte ad orrori inaccettabili, non colpiscono i bambini solo con le armi dove esplodono, ma spandono a macchia d’olio enormi crisi umanitarie intorno a loro. Gli effetti sull’economia moltiplicano fame e povertà in ogni angolo del pianeta che a loro volta strappano la vita e il futuro ai bambini più vulnerabili. Coltivare la pace è oggi l’unica possibilità di ricostruire il futuro dalle macerie.
Editoriale redatto il 21 marzo 2022
Daniela Fatarella DIRETTRICE GENERALE PER L’ITALIA SAVE THE CHILDREN
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LE CAMPAGNE
Ucraina Anna* è riuscita a fuggire dai bombardamenti che stanno distruggendo la sua città. Suo marito ha accompagnato lei e i suoi due bambini di 2 e 4 anni alla frontiera con la Romania, prima di tornare in Ucraina. Anna parla della paura nel sentire le sirene che suonavano continuamente, nel vedere gli edifici distrutti e della fretta con cui hanno potuto portare con loro solo alcune cose, pochi vestiti e qualche medicina. Al confine con la Romania, Anna e i suoi due bambini hanno trovato il centro di accoglienza di Save the Children. All'interno, i suoi due bambini frequentano lo Spazio a Misura di Bambino allestito per dare ai piccoli un po' di serenità. Anna spera con tutto il suo cuore che il conflitto finisca e possa tornare a casa con tutta la sua famiglia riunita.
Dan Stewart per Save the Children
*Nome di invenzione per proteggere l’identità della persona
La nostra partecipazione alla manifestazione per la pace a Roma, il 25 febbraio scorso.
COLTIVIAMO LA PACE el cuore dell’Europa, scoppiata a febbraio, la guerra in Ucraina ci ha mostrato ancora una volta l’insensatezza e la crudeltà dei conflitti. Nessuna ragione può giustificarli: a pagarne le conseguenze sono sempre, e prima di tutti, le bambine e i bambini, vittime innocenti delle azioni degli adulti.
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Esposti a morte, fame, malattie, lesioni, violenze, terrore, la loro vita è sconvolta mentre dovrebbero poter vivere la loro infanzia serenamente e in pace. Dovrebbero essere protetti, sono invece costretti ad abbandonare le loro case e a esporsi a rischi indicibili. Dovrebbero costruire il loro futuro, invece la guerra li costringe a lasciare la scuola, subire danni fisici e psicologici gravissimi. Questa guerra, a noi vicina, ci riporta ancora una volta a una realtà disumana presente in tutto il mondo: oggi 1 bambino su 6 vive in zone di guerra. Circa 200 milioni di loro vivono in quelle più pericolose e affrontano una triplice minaccia conflitti, fame e crisi climatica – esacerbata dall’impatto del Covid19 che ha portato maggiore insicurezza alimentare e difficoltà nell’accesso all’istruzione.
Camelia Iordache/Salvati Copiii per Save the Children
LE CAMPAGNE
Siria Hiba*, 12 anni, vive da 6 con la sua famiglia in un campo sfollati in Siria. Quando le piogge e le tempeste invernali danneggiano la sua tenda, Hiba ogni volta la ripara cucendo. Ama andare a scuola, ma il centro educativo nel suo campo purtroppo è stato distrutto da una tempesta. Mentre aspetta che venga riparato, la bambina non perde tempo, continua a cercare di tessere il suo futuro leggendo e scrivendo.
Save the Children
Il conflitto in Ucraina è presente nella parte orientale del paese dal 2014. Anche in altre zone del mondo, la guerra è l’unica quotidianità che i più piccoli conoscono. A marzo scorso, l’11° anniversario della guerra in Siria e il 7° della guerra in Yemen, hanno ricordato come i bambini in questi due Paesi vivano una crisi umanitaria senza precedenti e come il loro diritto a nascere e crescere, essere protetti, ricevere un’educazione sia costantemente minacciato. Non sono gli unici scenari di guerra. Di fronte a tutto ciò non possiamo rimanere a guardare.
Yemen Saeed* è un nonno di 69 anni che si prende cura dei suoi 10 nipoti, dopo aver perso i suoi 5 figli a causa di un bombardamento, in Yemen. Saeed ha speso tutti i suoi risparmi per dare da mangiare ai nipoti, e ha problemi di salute che non può curare, perché non ha abbastanza soldi. Save the Children sta supportando lui e la sua famiglia fornendo loro cibo.
Sami Mohammed Jassar per Save the Children
*Nome di invenzione per proteggere l’identità della persona
In Ucraina, come in Siria, in Yemen e ovunque ce ne sia bisogno, portiamo supporto a bambini e famiglie, fornendo aiuti essenziali, garantendo protezione, sostenendo il loro accesso all’istruzione, supportandoli a livello psicosociale, distribuendo kit per l’igiene e fornendo denaro alle famiglie in modo che possano soddisfare le esigenze di base. Chiediamo il rispetto del diritto umanitario internazionale e con forza la cessazione dei conflitti. Chiediamo la pace ora, e sempre. TRA LE NOSTRE INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE, A MARZO ABBIAMO LANCIATO COLTIVIAMO LA PACE. Con l'hashtag #ColtiviamoLaPace, #StopTheWarOnChildren, abbiamo chiesto a studenti e cittadini di invadere la rete di fiori, come messaggio di sensibilizzazione per tutti i bambini che vivono in zone di conflitto e che come fiori continuano a crescere tra le macerie. La cantante Noemi ha dedicato la sua bellissima canzone “Acciaio” alla campagna. Inquadra il QrCode con il tuo telefono o cliccaci sopra per vedere il video.
Dan Stewart per Save the Children
EMERGENZE
OGNI GUERRA È UNA GUERRA CONTRO I BAMBINI INTERE GENERAZIONI CRESCONO TRA I CONFLITTI, DOBBIAMO PROTEGGERLE
UCRAINA: BAMBINI SOTTO LE BOMBE
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l 24 febbraio l’Ucraina si è svegliata in guerra. Sono oltre 7,5 milioni i bambini ucraini intrappolati in un conflitto di adulti, esposti al rischio di abusi, traumi psicologici e sfollamento. Sono sopravvissuti abbandonando ogni cosa, nascosti in rifugi di fortuna, al freddo gelido dell’inverno e con un disperato bisogno di cibo, medicine e protezione. Save the Children è in Ucraina dal 2014 e in
83 €
8 anni abbiamo lavorato con le scuole e i centri comunitari per fornire assistenza umanitaria, sostenere l’istruzione e il sistema sanitario locale. Dall’escalation di violenze, per accogliere i rifugiati, abbiamo potenziato il nostro intervento alle frontiere in Romania e Polonia. Qui stiamo distribuendo beni di prima necessità, pasti caldi, vestiti per l’inverno, kit igienici, medicine, supporto economico e psicologico. Nei Centri di Accoglienza, allestiamo Spazi a Misura di bambino dove i più piccoli possono giocare e ritrovare momenti di serenità. La situazione è gravissima. C’è bisogno del contributo di tutti per continuare a proteggere le bambine e i bambini ucraini da questa guerra.
Puoi fornire a 2 famiglie coperte, vestiti caldi e l’occorrente per una cucina da campo.
EMERGENZE
YEMEN E SIRIA: INTERE GENERAZIONI A RISCHIO
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marzo ricorrono due anniversari che non vorremmo dover ricordare: l’inizio dei conflitti in Yemen e Siria.
Dal 2015 in Yemen è in corso una delle peggiori crisi umanitarie di sempre: la guerra ha lasciato oltre 8 milioni di bambini sull'orlo della fame. Oggi, con un sistema sanitario già precario e ulteriormente indebolito dalla pandemia di Covid19, la loro sopravvivenza è gravemente minacciata.
Jim Huylebroek per Save The Children
A 2.000 km di distanza, in Siria, oltre 13,4 milioni di persone sono coinvolte in un altro conflitto senza fine. Sono passati 11 anni dai primi scontri e sono tantissimi i siriani che hanno lasciato il loro Paese trovando rifugio
nella Valle del Bekaa in Libano, dove il 90% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Sono 2 milioni e mezzo i bambini che non hanno accesso all’istruzione. Spinti a cercare lavoro per sostenere le famiglie sfollate, rischiano di essere vittime di sfruttamento e abusi.
AFGHANISTAN: A UN PASSO DALLA MALNUTRIZIONE a agosto 2021 la situazione in Afghanistan è precipitata drammaticamente. La grave crisi economica ha ridotto oltre il 95% della popolazione in condizioni di estrema povertà e portato più di 5 milioni di bambini a un passo dalla malnutrizione. I prezzi di cibo e medicine sono più che raddoppiati, per sopravvivere moltissime famiglie hanno dovuto vendere ogni cosa e mandare i propri figli a lavorare.
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Grazie alla generosità dei nostri sostenitori, Save the Children è al fianco delle bambine e dei bambini in Yemen, Siria e Afghanistan per distribuire cibo, acqua potabile e medicine, offrire protezione, supporto sanitario e allestire centri informali per l’apprendimento. Nessun bambino dovrebbe essere costretto a vivere gli orrori della guerra. Il tuo aiuto può fare davvero la differenza per restituire loro l’infanzia e il futuro che meritano.
59 €
Puoi fornire a una famiglia sfollata provviste di cibo per 3 settimane.
UNO SGUARDO SUL MONDO
OLTRE CONFINE, AL CENTRO DELLA CITTÀ Marco Tarquinio, direttore di Avvenire è un luogo a Roma che è oltre confine, oltre tanti confini, eppure è nel cuore della città. Si chiama Civico Zero e non è l’unico luogo così, a Roma e altrove, ma è un luogo speciale e vero, perché è fatto da persone vere.
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Immaginate uffici e un atrio e stanze che di volta in volta diventano aule e bagni e docce e laboratori e, ancora, atelier e palcoscenico e spazio di gioco. E vedeteli, con gli occhi della mente, riempirsi di ragazzi e di ragazze che non parlano proprio tutti la stessa lingua, ma la desiderano e, per ore e ore, imparano che una lingua comune c’è e che si può usare bene, perché custodisce le chiavi della città, di un Paese e persino di un continente. Fino a che cala la sera e scende il silenzio. Fino a che torna il giorno, e il movimento ricomincia, e le parole si rifanno faticose e servizievoli, e le domande continuano a essere ascoltate, incontrando risposte. Nella vita non ci sono bacchette magiche, ma per tutti, sempre, c’è un’occasione.
E le risposte passano, letteralmente, attraverso le persone. Le persone giovani che domandano, anche solo con l’esistenza sinora avuta, le persone più mature che le risposte aiutano a costruirle. Poi andate in Via dei Bruzi 10 e scoprite che tutto questo succede sul serio. Che questo è uno dei luoghi dove la rete di Save the Children si tende, sostiene e salva, con gentilezza fraterna e per giustizia. Qui ci sono porte che si aprono e persone che si aprono. Qui ci sono strade che si tracciano, e che liberano percorsi o li tentano, prosecuzione di cammini precedenti e inaugurazioni di cammini nuovi. Qui c’è un recinto, poroso, di pareti che diventano anche bacheca e tavolozza per espressioni intime eppure offerte a tutti. Quelle pareti non sono “muri”. E per i ragazzi e le ragazze in cammino – minori, ora accompagnati – quelle pareti hanno senso e, soprattutto, varchi. Non si risolve tutto e per tutti a Civico Zero, perché nella vita non ci sono bacchette magiche, ma per tutti, sempre, c’è un’occasione. E i ragazzi e le ragazze, lì, hanno tutti volto e nome.
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Talitha Brauer per Save the Children
COME CI PUOI AIUTARE
MOLTIPLICA IL TUO AIUTO CON UNA FIRMA. DONA IL TUO 5x1000. SCOPRI DI PIÙ ai che esiste un modo, semplice e gratuito, per dare un futuro migliore a tanti bambini? Il 5x1000! Grazie ai fondi che ogni anno raccogliamo con le firme di chi sceglie di sostenere Save the Children, raggiungiamo migliaia di bambini in difficoltà assicurando loro cibo, acqua, cure mediche, educazione e protezione. Solo nel 2021, abbiamo portato avanti il nostro intervento in tante città in Italia, come Torino, Milano, Roma e Catania, e in altri 18 paesi, come l’Albania, l’Etiopia, la Somalia, l’India e il Nepal.
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DONARE IL 5x1000 È SEMPLICE E NON TI COSTA NULLA! NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI BASTERÀ: · Firmare nel riquadro dedicato agli Enti del Terzo settore e delle Onlus iscritte all’anagrafe · Inserire sotto la tua firma il codice fiscale di Save the Children 97227450158
Con la tua firma potremo fare ancora di più e la tua dichiarazione dei redditi sarà una dichiarazione d’amore per tanti bambini! NEWS 73/2022 9
COME CI PUOI AIUTARE
ECCO QUALCHE ESEMPIO DI QUELLO CHE POSSIAMO FARE CON IL TUO 5x1000: SE IL TUO REDDITO LORDO È
IL TUO 5x1000 SARÀ PARI A*
17.000 €
20 €
Garantire a 2 mamme dei nostri progetti in Italia alcuni prodotti specifici per la cura del proprio neonato (detergente, zinco, salviettine).
20.000 €
24 €
Donare un cappellino e una copertina a 12 neonati in Afghanistan.
26.000 €
33 €
Fornire 3 libri ai nostri Punti Luce per dare a ogni bambino la possibilità di imparare attraverso la lettura.
28.500 €
36 €
Assicurare una fornitura di cibo terapeutico per curare 2 bambini affetti da malnutrizione per due settimane.
30.000 €
39 €
Garantire un pasto giornaliero a 24 bambini che frequentano la scuola primaria in Etiopia.
E POTRAI
Rimettere in circolo le opportunità per dare speranza e offrire una vita migliore. Da ragazzo, come tanti, mi sono trovato a decidere per il mio futuro. Nella confusione tipica di quella età ero completamente inconsapevole di quali fossero le mie capacità e le possibilità offerte dalla società. La mia grande fortuna è stata incontrare nel percorso persone da cui ho ricevuto degli insegnamenti e talvolta anche aiuti concreti che ho in qualche modo cercato di ricambiare, anche se non sempre è stato possibile. Allora ho capito che non è importante riuscire a restituire lo stesso aiuto a chi te lo ha offerto, ma che è possibile ridistribuire ciò che si riceve, come se si rimettesse in circolo un’opportunità che arricchisce e può dare un barlume di 10 NEWS 73/2022
solidarietà e speranza per continuare a lottare per una vita migliore. È pensando a quei ragazzi che vivono in condizioni di vita molto difficili che scelgo di donare il 5x1000 a Save the Children, un’Organizzazione da sempre al fianco dei bambini più in difficoltà e che lavora duramente per offrire a tutti loro l’opportunità di un futuro migliore. GIACOMOI Donatore 5x1000
Sarah Waiswa per Save the Children
CALCOLA IL TUO 5x1000
* Il calcolo è indicativo, per sapere con esattezza a quanto ammonta il tuo 5x1000 ti invitiamo a rivolgerti al tuo CAF o commercialista.
Sacha Myers per Save the Children
COME CI PUOI AIUTARE
Cibo, acqua, cure mediche: la rinascita di Mohamed. ainab e i suoi figli, tra cui Mohamed di appena 7 mesi, sono stati vittime della grave siccità che ha colpito il loro villaggio in Puntland, Somalia, e ha causato la morte di tutto il loro bestiame. Dopo essersi trasferita con la famiglia in un altro villaggio, Zainab ha aperto un piccolo negozio ma un’altra dura siccità ha colpito la regione costringendola a chiudere l’attività, unica fonte di sostentamento della famiglia.
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Senza altre entrate economiche, la famiglia ha dovuto ridurre drasticamente il numero dei pasti, ma senza cibo né acqua pulita il piccolo Mohamed ha iniziato a manifestare i tipici sintomi della malnutrizione: vomito, diarrea e febbre alta. In preda al panico, Zainab si è rivolta al centro per la malnutrizione di Save the Children, dove il bimbo è stato ricoverato e sottoposto al trattamento
terapeutico a base di antibiotici e cibo altamente nutritivo. Dopo 10 giorni le sue condizioni sono migliorate e Mohamed è stato dimesso. Grazie al cibo terapeutico pronto all’uso il piccolo ha potuto proseguire la terapia a casa, recandosi al centro per le visite di controllo.
SAI CHE CON IL TUO 5x1000, PUOI AIUTARCI A RAGGIUNGERE E CURARE ALTRI BAMBINI COME MOHAMED? Ad esempio se hai un reddito lordo di 20.000 €, il tuo 5x1000 sarà pari a 24 € grazie ai quali potrai assicurare una fornitura di cibo terapeutico per curare 2 bambini affetti da malnutrizione per 2 settimane.
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LA VOCE DEI SOSTENITORI
Sempre dalla parte dei bambini Da tanti anni dono regolarmente a Save the Children, fin dai tempi in cui l’Organizzazione era poco conosciuta in Italia. Credo fermamente che sia molto importante pensare ai più sfortunati, a chi non ha nulla per andare avanti. Ho scelto di donare a Save the Children perché la ritengo seria e affidabile, sempre dalla parte dei bambini.
Attraverso le donazioni, che faccio dal più profondo del cuore, sento di fare la mia parte e anche se il mio contributo è una piccola cosa, penso sempre di dare un po’ di sollievo ai bambini, la parte dell’umanità più debole e indifesa. LILIANAI Donatrice Save the Children
SEGNA IN AGENDA scappare dalle loro case per sfuggire a violenze e abusi, è un mondo ingiusto. E di fronte a tutto questo dobbiamo agire, altrimenti saremo tutti responsabili.
“Non c’è nessuna insita impossibilità nel salvare i bambini del mondo. È impossibile solo se ci rifiutiamo di farlo. Eglantyne Jebb, fondatrice di Save the Children È davvero impossibile salvare la vita di bambini e bambine e garantire il rispetto dei loro diritti? Noi non ci vogliamo credere e non vogliamo arrenderci: un mondo che consente che vi siano bambini che muoiono perché non hanno acqua, cibo o cure mediche o che non possono andare a scuola e sono costretti a
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“IMPOSSIBILE 2022”, dal 19 al 22 maggio, sarà un momento importante in cui verranno chiamate a raccolta le migliori conoscenze, risorse ed energie del mondo della politica, dell’economia e dell’impresa, della cultura, del terzo settore e della società civile, per rendere possibile ciò che oggi sembra non esserlo. L’obiettivo è costruire proposte innovative che mettano al centro le politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Per voltare pagina e costruire un futuro diverso e migliore per tutti i bambini e le bambine, in Italia e nel mondo. Ora.
Seguite l'evento sui nostri canali social, rimanete aggiornati!
SAVE THE CHILDREN SI RACCONTA ono nata e cresciuta a Palermo e nel 2001 sono approdata in Save the Children con la mia laurea in Scienze Politiche e un master nel Marketing.
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A quei tempi l’Organizzazione era composta da un piccolo team, poche persone entusiaste di lavorare per questa realtà nata da pochi anni in Italia, e tutte fortemente determinate a rendere il mondo un posto migliore per i bambini.
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Considero davvero un grande privilegio lavorare per un’Organizzazione della quale si condivide appieno la missione.
In questi 20 anni sono cresciuta insieme all’Organizzazione, svolgendo diversi ruoli nell’area Marketing e Raccolta Fondi e dal 2019 sono la responsabile della campagna 5x1000. Come in un’orchestra, il lavoro di squadra è sempre alla base della riuscita e dell’armonia di tutto quello che facciamo. L’esempio più significativo di integrazione risale a marzo 2020 quando a causa del lockdown da un giorno all’altro, e in un contesto complesso anche per lo staff, abbiamo radicalmente cambiato il nostro modo di lavorare e siamo riusciti – senza mai fermarci a garantire il supporto necessario ai bambini più vulnerabili. In quel momento ho visto un nuovo cambiamento dell’Organizzazione, reso possibile dall’impegno di ognuno e dalla forte sinergia tra le varie aree, aggiunta a una grande flessibilità e capacità di adattamento in un contesto fortemente instabile. Considero davvero un grande privilegio lavorare per un’Organizzazione della quale si condivide appieno la missione. Da quando 10 anni fa è nata mia figlia Chiara sento ancora più forte questa motivazione. Da madre credo che sia fondamentale crescere le bambine e i bambini educandoli al rispetto delle persone e dei diritti che ogni essere umano ha, piccolo o grande che sia, ovunque sia nato e viva. CRISTINA ONUFRIOI Products Advisor
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Francesco Alesi per Save the Children
LA BUONA NOTIZIA
L’ASILO GALANTE DI DANISINNI RINASCE! al nord al sud, la nostra esperienza sui territori ci racconta della mancanza di scuole sicure e spazi a misura di bambini e bambine, adatti ad assicurare protezione e a sviluppare competenze e talenti necessari per far decollare il proprio futuro. E questo spesso succede proprio nei territori più marginali, dove la possibilità di studiare e svolgere attività artistiche, culturali e ricreative in spazi sicuri ed ecosostenibili può spezzare la spirale di povertà in cui tanti di loro vivono.
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L’asilo Galante nel quartiere Danisinni di Palermo era uno dei luoghi simbolo “vietati ai minori” che nel 2018 l’Organizzazione ha
voluto evidenziare nell’ambito della campagna “Illuminiamo il Futuro”, per sensibilizzare e mobilitare per recuperare spazi abbandonati nei quartieri già svantaggiati di diverse città in Italia e restituirli ai più piccoli. A fine dicembre la Regione Siciliana ha approvato e finanziato con 3 milioni di euro la ristrutturazione dell’asilo, risorsa essenziale per il territorio, per la quale si sono battute tantissime persone e associazioni, anche con il nostro sostegno. Vogliamo che l’esempio di Danisinni si ripeta nelle periferie di tutto il Paese, per trasformare tanti spazi pubblici oggi abbandonati in spazi per l’infanzia.
Continuiamo il nostro lavoro di pressione sulle istituzioni e tu puoi essere al nostro fianco! 14 NEWS 73/2022
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