Report dei progetti finanziati con la campagna Natale Aziende 2015
Nel 2015 oltre 900 aziende hanno scelto di aderire alla nostra Campagna di Natale e, in questo modo, di sostenere i nostri progetti per l’infanzia in Italia e nel mondo.
Tra queste, c’è anche la tua! In particolare, nel 2015 sono stati raccolti oltre 780.000 euro che hanno contribuito a sostenere i nostri progetti in Italia e in Bosnia. Un grazie di cuore aziende che, come la la loro scelta solidale, concretamente per tantissimi bambini.
va dunque a tutte le tua, si sono distinte per permettendoci di agire migliorare la vita di
Per rendervi partecipi dell'impatto che il vostro prezioso contributo vi parleremo: • dei Punti Luce, centri socio-educativi che
sorgono in contesti privi di servizi e di opportunità. I centri sono aperti ai bambini, agli adolescenti e ai loro genitori e coordinati da personale appositamente formato; • degli Spazi Mamme, centri in cui le mamme vengono accolte ed accompagnate dai nostri operatori in percorsi di formazione e di sostegno alla genitorialità; • del nostro intervento in Bosnia a favore di minori appartenenti a etnie escluse dal sistema scolastico e che ha l’obiettivo di rendere il servizio scolastico accessibile e inclusivo per tutti.
IL CONTESTO: Oggi in Italia oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta senza lo stretto necessario per vivere e senza la possibilità di sviluppare capacità e coltivare passioni o talenti. Povertà non significa solo difficoltà economiche, ma anche mancanza di servizi educativi e opportunità di crescita e formazione per i più piccoli. La povertà educativa infatti priva i bambini dell’ opportunità di costruirsi un futuro. O anche solo di sognarlo. Troppi bambini nel nostro Paese non leggono, sono privi di stimoli, non possono praticare uno sport, né fare una piccola vacanza o coltivare una passione. Questo circolo vizioso pregiudica il rendimento scolastico e riduce nei minori le possibilità di apprendere e sviluppare capacità, talenti e aspirazioni. Pregiudica il benessere psico-fisico dei bambini e il loro futuro.
LA RISPOSTA DI SAVE THE CHILDREN: Nel 2014 Save the Children ha deciso di lanciare un programma di intervento contro la povertà educativa in Italia. Ad oggi sono 17 i Punti Luce aperti in 11 regioni italiane.
I Punti Luce sono centri socio-educativi dove bambini e ragazzi, dai 6 ai 16 anni, sono seguiti da educatori e formatori in attività di accompagnamento allo studio, laboratori di musica, teatro, sport, ed altre attività artistiche e creative. In questo modo possono coltivare i loro talenti, scoprire passioni e avere gli stimoli giusti per crescere.
I Punti Luce sono spazi ridonati ai quartieri in cui sorgono e resi vivi dalle associazioni che, coordinate da Save the Children, offrono servizi per l'infanzia, lì dove mancano.
IL CONTESTO: Oggi in Italia sono più di 1 milione i bambini che vivono in condizioni di povertà: non hanno beni di prima necessità, non hanno gli strumenti adeguati per sviluppare le proprie capacità e non possono coltivare le proprie attitudini. Questa condizione di deprivazione, molto spesso, si palesa sin dal momento della nascita quando il bambino venuto al mondo si trova a vivere in un contesto territoriale privo di servizi e in un ambito familiare fortemente compromesso dalla povertà materiale e socio-culturale.
LA RISPOSTA DI SAVE THE CHILDREN: Diventa essenziale, alla luce di questa realtà, sostenere le famiglie che vivono in contesti periferici, privi di servizi e ad alto rischio di emarginazione e di esclusione sociale. Gli Spazi Mamme sono centri pensati per sostenere e guidare i genitori favorendo l’empowerment delle mamme e dei papà e la loro capacità di essere risorsa per gli altri. Le madri hanno un ruolo chiave nella crescita dei propri figli. A loro sono dedicati percorsi personalizzati di inclusione che mirano a rafforzare le loro autostima le loro attitudini e ad accompagnarle nella cura dei propri figli. Per questo risulta necessario promuovere due tipologie di intervento parallele ed integrate: • la prima rivolta ai genitori e tesa a rafforzare il loro ruolo di educatori, sostenendoli nella affermazione delle loro attitudini; • l’altra volta a garantire ai bambini, appartenenti alla fascia 0-6, di avere a disposizione gli strumenti adeguati ad ogni fase della loro crescita, promuovendo l’inclusione di quelli che vivono una situazione di marginalità mediante la socializzazione e lo sviluppo delle loro capacità.
IL CONTESTO: In Bosnia, in numerosi cantoni, persiste un sistema scolastico che divide gli studenti in base all’etnia. Solo l’1,5% dei bambini rom riceve un’educazione prescolare, contro il 13% della popolazione complessiva. Solo due bambini rom su tre ricevono un’educazione primaria e circa il 23% frequenta la scuola secondaria. La mancanza di competenze specifiche degli insegnanti non favorisce lo sviluppo e la modernizzazione del sistema.
LA RISPOSTA DI SAVE THE CHILDREN: Il progetto mira a sviluppare un modello di educazione di base di qualità, rendendo il servizio scolastico accessibile e inclusivo per tutti i minori in Bosnia-Erzegovina, con attenzione particolare a tutti i minori emarginati e vulnerabili per cause diverse come l’appartenenza a minoranze etniche e la disabilità. Inoltre, il progetto ha permesso: • la formazione di insegnanti e autorità, sia scolastiche che municipali, su inclusione ed educazione alla giustizia sociale, al fine di favorire le pratiche contro la discriminazione e migliorare la scuola inclusiva; • l’organizzazione di conferenze ed eventi di sensibilizzazione nella scuola e nelle comunità per accrescere la consapevolezza sull’importanza di un’educazione inclusiva e di qualità che promuova un sistema egualitario, tollerante e rispettoso.
Minori raggiunti tra i 6 e i 18 anni: 6.002 Adulti, genitori e membri della comunitĂ raggiunti: 274 Insegnanti raggiunti: 675
Grazie per quello che ci avete permesso di fare!