Save the Children Summer ICS 2018

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BAMBINI PIÙ SANI = STUDENTI PIÙ BRAVI!

© Save the Children

SALUTE E ISTRUZIONE PER OGNI BAMBINO Ogni bambino dovrebbe ricevere un’istruzione adeguata per costruirsi un futuro migliore. Nei contesti poveri in cui lavoriamo però sono molti i fattori che impediscono ai bambini di andare a scuola. Spesso malattie facilmente prevenibili e curabili come la diarrea li costringono a casa o rendono molto faticosa la loro partecipazione in classe. Un bimbo sano è uno studente più attento e attivo. Per questo siamo presenti con il nostro programma di Salute e Nutrizione all’interno delle scuole. Grazie alle attività di sensibilizzazione, formazione e coinvolgimento di studenti, famiglie e insegnanti, riusciamo ad individuare i problemi di salute dei bambini in classe, così da curarne prontamente i sintomi o indirizzarli verso la struttura sanitaria più adatta.

COME TUTELIAMO LA SALUTE DEI BAMBINI NELLE SCUOLE: Garantiamo ai bambini visite mediche periodiche ed effettuiamo test della vista e dell’udito. Formiamo gli insegnanti sulle tecniche di primo soccorso fornendo loro kit di diagnosi e cura dei disturbi più comuni. Distribuiamo compresse contro i parassiti intestinali, integratori di vitamine e farmaci per curare la malaria. Dotiamo le scuole di servizi sanitari adeguati con acqua pulita e sapone per lavarsi le mani.


©Rik Goverde/Save the Children © Save the Children

Mali. Un insegnante spiega ai bambini come prendere le compresse contro la malaria.

GUARIRE DALLA MALARIA A SCUOLA La malaria è tra le malattie più diffuse in Africa, Asia e America Latina. Trasmessa dalle zanzare, la malaria si manifesta con febbre, irritabilità, nausea e vomito, sintomi che rendono difficile per i bambini frequentare le lezioni e rimanere concentrati in classe. Se la diagnosi e il trattamento della malaria non sono tempestivi, il bambino rischia la vita: ogni anno si registrano dalle 70.000 alle 110.000 vittime in età scolare. Per contrastare questa malattia abbiamo fornito agli insegnanti dei kit per la diagnosi facile e veloce della malaria e le medicine per curarla. In questo modo i bambini non devono assentarsi da scuola quando stanno male, ma possono essere curati direttamente in classe senza perdere le lezioni. Distribuiamo inoltre zanzariere

trattate con insetticida da utilizzare in casa e supportiamo la bonifica di siti di riproduzione delle zanzare nelle comunità in cui lavoriamo.

IL NOSTRO INTERVENTO IN AFRICA:  In MALAWI oltre 3.860 bambini, in seguito

ai controlli, hanno ricevuto il trattamento di cui avevano bisogno per curare la malaria.

 In MALI abbiamo distribuito in 350 scuole

dove lavoriamo medicinali per combattere la malaria e l’anemia.

 In MOZAMBICO quasi 12.000 alunni di

35 scuole hanno imparato come prevenire e curare la malaria grazie a un gioco innovativo con le carte.


© GMB Akash Save the Children

Bangladesh. Alcuni bambini eseguono il test della vista.

OCCHI E ORECCHIE SANI PER IMPARARE MEGLIO Nel mondo sono 12 milioni i bambini in età scolare che dovrebbero portare gli occhiali, ma non lo sanno perché non hanno mai effettuato una visita oculistica o non possono acquistarli. I disturbi della vista più diffusi sono la miopia e il tracoma. Quest’ultima è un’infezione causata da insetti come mosche e moscerini, specialmente in aree con igiene carente e scarsità di acqua potabile. La fascia d’età più colpita è quella dei bambini da 1 a 9 anni. Sono 5 su 1.000 invece i bambini nati o che hanno sviluppato durante l’infanzia un problema all’udito. Il 60% dei casi potrebbe essere evitato con la prevenzione o curato tempestivamente con diagnosi precoci.

© Save the Children

I problemi alla vista e all’udito possono pregiudicare la capacità dei bambini di partecipare alle lezioni, praticare sport, inficiando non solo l’apprendimento e il rendimento scolastico, ma anche il loro sviluppo personale e le relazioni sociali.

Come PROTEGGIAMO LA VISTA E L’UDITO DEI BAMBINI:  Insegniamo ai docenti come effettuare direttamente in classe test della vista e dell’udito.

 Informiamo i genitori sulle cure necessarie per i propri figli.

 Somministriamo compresse e soluzioni oculari per il trattamento del tracoma.

 Attrezziamo le scuole di punti in cui lavarsi mani e viso sensibilizzando gli studenti sulle buone pratiche igienico-sanitarie da seguire per salvaguardare la salute di occhi e orecchie.

 Distribuiamo integratori di vitamina A, per favorire la funzionalità della vista e del sistema immunitario.

 Educhiamo i bambini al rispetto dei compagni che portano occhiali o apparecchi acustici.

“OCCHI NUOVI” PER Abelardo Abelardo è un bambino di 11 anni, che vive con la mamma e la sua sorellina di 5 anni nella comunità di Achiotales, in El Salvador. Dal 2011 partecipa al nostro programma di Salute e Nutrizione nelle scuole grazie al quale, a seguito di un controllo della vista e dell’udito, gli è stato riscontrato un problema agli occhi. Nella foto qui accanto lo vediamo con i suoi nuovi occhiali forniti da Save the Children.


© Save the Children

Nepal. Yen mostra soddisfatta il suo nuovo portapranzo.

IL CIBO È SALUTE Molte scuole delle comunità in cui siamo presenti con i nostri progetti non forniscono un servizio mensa agli studenti. I bambini all’ora di pranzo sono quindi costretti a tornare a casa o a saltare il pasto. Spesso a causa delle distanze notevoli tra casa e scuola, chi torna a casa non rientra in classe nel pomeriggio. Chi resta a scuola e non ha mangiato invece, non ha l’energia sufficiente per affrontare la seconda parte della giornata. Per questo abbiamo fornito ai bambini dei portapranzo e dato indicazioni alle famiglie su come preparare pasti sani e nutrienti. Grazie a questa iniziativa, le famiglie hanno capito come garantire ai propri figli un’alimentazione bilanciata e i bambini sono entusiasti di pranzare a scuola tutti insieme con i loro nuovi portapranzo.

ALCUNI RISULTATI IN ASIA: Nel 2016 in Vietnam e Nepal, abbiamo fornito i portapranzo ai bambini delle scuole in cui lavoriamo registrando ottimi risultati. Prima della distribuzione dei portapranzo:  il 70% degli studenti portava qualcosa da mangiare per pranzo.

 il 20% non tornava a scuola nel pomeriggio.  solo il 34% degli studenti mangiava proteine

a pranzo.

Dopo la distribuzione dei portapranzo:  l’89% degli studenti porta il pasto a scuola.

 il 100% degli studenti frequenta le lezioni

nel pomeriggio.

 il 55% degli studenti mangia proteine a pranzo.

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