Non da soli: studenti al centro della didattica a distanza - II webinar

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METODOLOGIE E COMPITI NELLA DIDATTICA DAD "NON DA SOLI: STUDENTI AL CENTRO DELLA DIDATTICA A DISTANZA» WEBINAR SAVE THE CHILDREN MONICA ZANON


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Consegna - Compito

NEL WEBINAR Metodologie efficaci


PERCHÉ RAGIONARE SULLE CONSEGNE E SUI COMPITI? …PERCHÉ PERMETTE DI ESPLICITARE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO ...le consegne permettono:  di pensare come creare senso di appartenenza e comunità  di riflettere sui nodi essenziali degli argomenti (scelta)  di partire dal esperienze concrete

 di mettere in relazione più sguardi disciplinari  di favorire modalità di apprendimento cooperative  di includere tutti gli studenti


COSA INTENDIAMO PER CONSEGNA? COSA INTENDIAMO PER COMPITO?  la consegna è la richiesta

è la modalità con cui si attivano i ragionamenti degli studenti per realizzare un determinato compito  Il compito è il processo di realizzazione per giungere all’elaborato

richiesto


COME COSTRUIRE UN COMPITO-CONSEGNA  Quali obiettivi ho?

 Quali processi voglio attivare?  Voglio promuovere... -PENSIERO CONVERGENTE

Tende a produrre un risultato unico e chiaramente predeterminato dal compito e dagli elementi informativi -PENSIERO DIVERGENTE Aperto a soluzioni, prodotti e percorsi differenziati. Fa ricorso ad abilità quali: flessibilità, originalità



Un buon esercizio che possiamo fare quando diamo un compito…

 RIPETERE UN SAPERE  APPLICARE IL SAPERE IN SITUAZIONI GIA’ ANALIZZATE IN CLASSE  UTILIZZARE UN SAPERE in una nuova situazione quando l’insegnante me lo chiede  UTILIZZARE UN SAPERE in una nuova situazione senza che mi venga richiesto e

riuscire a risolvere la situazione con quello che so, attivare il mio sapere che è diventato UNA NUOVA CAPACITA’, analizzare ciò che mi ha permesso di riconoscere la situazione come ho fatto a far funzionare il mio sapere

G. De Vecchi, Aiutare ad apprendere, La Nuova Italia, Firenze, 1998, P. 141

DIVERSI GRADI DI ASSIMILAZIONE DEL SAPERE

ANALIZZARE IL COMPITO-CONSEGNA


COME DECLINARE TUTTO CIÒ NELLA DIDATTICA …A DISTANZA?


ESEMPI DI ESPERIENZE DIDATTICHE CHE:

1.

Ricostruiscono il senso di Comunità e appartenenza, prestano attenzione a tutti e a ciascuno

2.

Ricreano ritualità di gesti e di pratiche in classe… in continuità con la scuola «in presenza»

3.

Partono dal «fare» con proposte che attivino i bambini

4.

e dall’ascolto dei bambini-ragazzi

5.

Mirano alla trasversalità-interdisciplinarietà

Accompagnano gli alunni attraverso un feedback puntuale e formativo


1) RICOSTRUIRE SENSO DI APPARTENENZA AL GRUPPO

PRESTANDO ATTENZIONE A TUTTI E A CIASCUNO


2) RICREARE A DISTANZA RITUALITÀ DI GESTI E PRATICHE IN CLASSE


«LEGGO PER VOI»

INS. ANNA PIETROBON CLASSE 3° DI CAMPO SOLARE – CERNOBBIO (CO)


MI POSSO PRENOTARE PER LA PROSSIMA VOLTA?  Domande guida  Discussione

 Nuove domande (quali interrogativi emergono, quali piste d’indagine si aprono…)

Dopo la lettura, come già facevamo in classe, ho lanciato una conversazione perché i bambini potessero dire la loro. Temevo potesse essere diverso attraverso la webcam ma il loro entusiasmo, la loro voglia di condividere e la loro voglia di scoprire vivono anche rimanendo in casa, lontani fisicamente gli uni dagli altri ma parte di una comunità che apprende insieme.


«ESERCIZI DI PENSIERO» QUANDO LA FANTASIA VIENE IN SOCCORSO DURANTE LA QUARANTENA INS. PAOLA CAPITANIO CLASSE V SCUOLA PRIMARIA DON BOSCO MONCUCCO DI VERNATE I.C. BINASCO


ATTIVITÀ GIÀ SPERIMENTATE INSIEME IN CLASSE 1. Oggi una nuova proposta: in video lezione presentazione della consegna e raccolta di possibili idee in una discussione insieme. Ognuno prende appunti per raccogliere idee e spunti

2. Stesura testo: ogni alunno individualmente sceglie una delle sei piste suggerite e scrive un testo. L’elaborato viene condiviso con insegnante che rilancia stimoli attraverso commenti e annotazioni. Il testo viene rielaborato dagli alunni che inviano la stesura definitiva

3. I nostri esperimenti di pensiero : i 16 testi vengono raccolti dall’insegnante sotto forma di antologia e condivisi con tutti alunni

4. Club del libro in VA: in video lezione commentiamo e discutiamo gli esercizi di pensiero nella raccolta e condividiamo riflessioni sul tipo di attività svolta


LA CONSEGNA DI LAVORO

Rispetto alle consegne di un’attività proposta a scuola, pongo più attenzione a ciò che scrivo, entro più nei dettagli e inserisco suggerimenti che normalmente esplicito a voce. Mi pongo delle domande: sarò abbastanza chiara? Ogni alunno riuscirà a ben comprendere il senso di questa attività? Sarò riuscita con le parole usate nella consegna a trasmettere agli studenti quanto creda che la proposta sia adatta a loro? Li ho abbastanza motivati?


IL MIO PRODOTTO DIVENTA IL NOSTRO


CLUB DEL LIBRO IN VA: FEEDBACK PER ASCOLTARE, VALUTARE E PROGETTARE  G: «Giampy avevi già avuto delle bellissime idee quando ne avevamo parlato insieme ma il testo è ancora più bello!»  M: «è vero! Vorrei avere io una casa come quella che descrivi nel tuo testo!»  T: «il tuo testo è più lungo del solito, hai scritto tante idee e la forma è chiara»  …  N: « mi è davvero piaciuto scrivere questo testo! Mi sono divertita!»  G: «mi ha fatto passare un po’ di tempo in modo divertente. Non avevo mai pensato che la mia casa potesse avere super poteri: è forte!»  …  N: «io non sapevo quale traccia scegliere, ero indecisa. Allora ho seguito la proposta di Alice dell’altra sera e ho mischiato due tracce.»  R: «a me sono venute subito delle idee guardando fuori dalla finestra mentre facevamo lezione e guardando un albero nel mio giardino»

 E: «io ho scelto di fare un giallo, era il testo che avevamo appena conosciuto e mi sembrava collegato alle tracce»


3) PARTIRE DAL FARE ESPERIENZA

… PER ATTIVARE I BAMBINI


DAI SOLIDI … ALLE FIGURE PIANE

PAOLA SCUDERI SCUOLA PRIMARIA - ISTITUTO IMIBERG (BG)


“E ORA CHE FARE?” Dal diario della docente «Nella scuola in cui lavoriamo c’è un forte imperativo che sentiamo più che mai nostro: partire dall’esperienza. Abbiamo avviato così il percorso facendo toccare con mano scatole e contenitori, abbiamo chiesto ai bambini di classificarli e insieme abbiamo scoperto i loro nomi: cubi, parallelepipedi, cilindri, coni, piramidi, sfere… Siamo andati anche a caccia di questi solidi nella nostra grande scuola, nei suoi spazi interni ed esterni. “Siamo pronti a passare alla geometria piana” ci siamo dette io e maestra Silvia. Era fine febbraio: giusto il tempo di iniziare a lavorare sulle facce dei solidi, facendo lasciare ai solidi la loro impronta, …


LA PRIMA CONSEGNA A DISTANZA‌

"Qualche settimana fa a scuola siamo andati a caccia delle figure geometriche solide. Prova a fare una caccia ai solidi a casa tua: scatta la fotografia dei solidi che hai trovato e appoggia vicino agli oggetti un cartellino con il nome del solido."


UNA NUOVA CONSEGNA… Ci siamo messe all’opera e abbiamo mandato ai bambini alcune impronte lasciate dai solidi (già viste in classe), chiedendo loro di rispondere ad alcune domande.


UNA TERZA CONSEGNA…

Rimaneva in sospeso un solido che in classe non avevamo ancora preso in considerazione: la SFERA.

Nella vostra caccia ai solidi avete trovato tutti un oggetto a forma di sfera. Prendete quell’oggetto e provate a fargli lasciare un’impronta. Che impronta lascia?


I BAMBINI SI SONO LASCIATI CON ENTUSIASMO IN QUESTO COMPITO «Alcuni avevano utilizzato le parole della geometria, alcuni avevano utilizzato un linguaggio metaforico. Alcuni avevano dato una sola risposta, altri avevano problematizzato la questione.»


CHE FARE CON TUTTE QUESTE RISPOSTE? COSA AVREMMO FATTO A SCUOLA? A scuola avremmo osservato insieme tutte le immagini: ciò di cui si accorge un bambino è sempre prezioso anche per gli altri. Abbiamo montato tutte le fotografie scattate dai bambini in un video facendo ordine tra le ipotesi diverse e lo abbiamo inviato a loro provando a problematizzare le loro risposte con nuove domande.

Come mai sul parallelepipedo non abbiamo mai avuto dubbi e siamo riusciti a dare tutti lo stesso nome alle sue impronte? Come mai invece con la sfera ci sono così tante e diverse risposte?


RITORNANO LE RISPOSTE DEI BAMBINI E SI CONDIVIDE PER FORMALIZZARE  “Perché la sfera rotola dappertutto e io non lo avevo pensato!” A.  “Perché la sfera non ha gli spigoli!” F.

Ecco che ritornavano nelle risposte dai bambini ciò che avevamo visto all’inizio del percorso in classe, quando abbiamo classificato i solidi. Alcuni rotolano e alcuni non rotolano. Chi rotola può rotolare in maniera diversa e in particolare la sfera…. “la sfera è proprio speciale perché rotola dappertutto! Non come il cilindro e il cono che non riescono a rotolare da tutte le parti”.


…UN POSSIBILE NUOVO AVVIO… PROPOSTA DI UNA BAMBINA “Ciao maestra Paola, ho pensato di farti vedere un progetto che ho fatto stamattina. Ho usato degli stuzzicandenti e una specie di pongo che ho fatto io con acqua e farina. Ho fatto una piramide, un cubo e un prisma. La mia sorellina ha fatto una figura piana che assomiglia a una pista da calcio.”

Prima di essere “ambiente”4, il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.


4) PARTIRE DALL’ASCOLTO ATTIVO DEGLI STUDENTI


LE EQUAZIONI E IL GIOCO MATEMATICO

MONICA ZANON SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO I.C. CERVI LIMBIATE (MB)


LE BILANCE …PER INTRODURRE LE EQUAZIONI

Da Contaci - Zanichelli

Ora prova tu ad inventare una bilancia simile e determina il valore dell’incognita e proponila ad un tuo compagno…


IN VIDEOCONFERENZA …DISCUTIAMO PER CAPIRE…


PER FISSARE ALCUNI CONCETTI … …E VERIFICARNE LA COMPRENSIONE 1. Guarda i due video nell’ordine dato 2. Schematizza su un foglio word ciò che hai capito 3. Crea un gioco per i tuoi compagni per aiutarli a capire meglio ciò che hai

appena imparato: termini, regole, procedure e allegalo al compito. 4. Ricordati di fare in modo che ci sia la correzione come facevamo a scuola, in

modo che il gioco sia autocorrettivo!


GIOCHI «DI CARTA»…


PROF…MA COME FACCIAMO A GIOCARE?


…UNA NUOVA CONSEGNA…

Mario ha proprio ragione…a scuola giocavamo sempre dopo aver inventato i nostri giochi, ma ora? ...come possiamo fare? La TECNOLOGIA ci aiuta a condividere… Propongo alcune App per creare giochi digitali… E chiedo di trasformare il loro gioco cartaceo in digitale così da poter imparare divertendoci come facevano in classe …



…E FINALMENTE POSSIAMO GIOCARE…


ANNA PIETROBON

IL SALONE DEL MOBILE

SCUOLA PRIMARIA CLASSE V


QUANDO TI ACCORGI CHE ALCUNI CONCETTI NON SONO ANCORA ACQUISITI DA TUTTI…

Anna Pietrobon

Perimetro e area…


5) MIRANO ALLA TRASVERSALITÀINTERDISCIPLINARIETÀ

LA FORZA DEL TEAM


PAOLA SCUDERI E SILVIA BONATI

UN QUADRO DI FORME

SCUOLA PRIMARIA - ISTITUTO IMIBERG (BG)


UN LAVORO DA VERI ARTISTI.. Galvanizzate da questi risultati, abbiamo proseguito il percorso chiedendo ai bambini di utilizzare le impronte dei solidi (le figure piane) per creare un collage paesaggistico. Abbiamo dato la consegna attraverso un video (che trovate a questo link: https://youtu.be/bVN8Iy-viWE), un tutorial che potesse aiutarli nella fase ideativa (grazie all’osservazione di un quadro di Mondrian) e nella fase realizzativa (grazie ad alcuni consigli).


CIÒ CHE CI HANNO RESTITUITO I BAMBINI È STATO PER NOI INASPETTATO


FAI LA TUA SCELTA… AGENDA 2030

VERGANI - OLIVETO- ZANON CLASSE 3 SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO I.C. CERVI LIMBIATE (MB)


PROVE DI CITTADINANZA ATTIVA‌DOCUMENTIAMOCI

Leggi attentamente i testi allegati, poi completa il questionario e prendi nota di risposte e punteggio su un documento di Word; Spiega il significato delle parole sottolineate, utilizzando sia la rete che i libri di testo (prendi nota del sito e delle pagine interessate, cioè delle FONTI). Scrivi quattro nuove frasi distinte utilizzando le stesse parole. Tutte queste informazioni dovranno essere scritte su un unico documento di Word, che caricherai sulla piattaforma


…UNA NUOVA CONSEGNA… Identifica un obiettivo di sviluppo che ti interessa e analizzalo (obiettivo, dati e cifre, traguardi), seleziona anche un target preciso che più ti colpisce e interessa. Motiva la tua scelta, spiegandola in un testo di almeno 20 righe, sintetico ma esaustivo. (Il compito deve essere caricato sulla piattaforma classroom) 

per documentarti ecco due link utili: https://asvis.it/agenda-2030/

https://unric.org/it/agenda-2030/


ALCUNE RISPOSTE…

Samuele

Edward

Giada


WORK IN PROGRESS…LA NUOVA CONSEGNA DI LAVORO Esponi ai tuoi compagni i risultati della tua ricerca e delle tue riflessioni.

Individua poi una buona azione quotidiana che ciascuno di noi può fare per raggiungere l’obiettivo o il target che hai scelto. Per la presentazione puoi utilizzare la modalità che più ti sembra efficace (video, powerpoint, fumetto, racconto…) ricordati di essere coinvolgente, ma soprattutto convincente ed efficace! Alla fine metteremo insieme in un documento condiviso tutte le buone azioni che avrete pensato, raggruppandole per SDG e lo presenteremo alle altre classi della scuola.

DocumentarsiRiflettere ProgettareAgire


IN CONCLUSIONE…


PROPORRE COMPITI-CONSEGNE Consegne per :  estremamente chiare in primo luogo all’insegnante (cosa voglio

raggiungere) ma anche ai bambini; una sola parola al posto di un’altra può cambiare direzione al lavoro.

 diversificate,  graduali,  capaci di stimolare forme diverse di pensiero

 capaci di richiedere l’utilizzo di linguaggi diversi  non è semplicemente un rivolgere richieste al bambino, ma anche

un offrirgli delle possibilità, delle opportunità perché egli possa rispondere ad esse con tutto se stesso.

• • • •

il singolo alunno la coppia il piccolo gruppo il gruppo classe


PERMETTE DI…

 Includere tutti i bambini-ragazzi  Avere anche la possibilità di valutare i processi di apprendimento che stanno

avvenendo per tutti e per ciascuno


PERMETTE DI VALUTARE…  RIPETERE UN SAPERE

DIVERSI GRADI DI ASSIMILAZIONE DEL SAPERE

 APPLICARE IL SAPERE IN SITUAZIONI GIA’ ANALIZZATE IN CLASSE  UTILIZZARE UN SAPERE in una nuova situazione quando l’insegnante me lo chiede  UTILIZZARE UN SAPERE in una nuova situazione senza che mi venga richiesto e

riuscire a risolvere la situazione con quello che so, attivare il mio sapere che è diventato UNA NUOVA CAPACITA’, analizzare ciò che mi ha permesso di riconoscere la situazione come ho fatto a far funzionare il mio sapere

G. De Vecchi, Aiutare ad apprendere, La Nuova Italia, Firenze, 1998, P. 141


Penso che tutte le scoperte le riflessioni del nostro fare scuola a distanza ci serviranno moltissimo per una ri-scoperta del nostro lavoro in classe ‌ ma serviranno anche moltissimo ai nostri studenti che si scopriranno insieme a noi molto piÚ competenti‌


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