SCHENNA MAGAZINE «In Scena!»

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SCHENNA MAGAZINE

«In Scena!» Il nostro tesoro più prezioso Alla giocosa scoperta di persone e paesaggi, natura e cultura: i nostri cavalli di battaglia per le famiglie. Gelati, gelati! In visita al regno delle magiche dolci tentazioni: la piccola gelateria di Scena.

2016 | www.schenna.com


Editoriale

Salve Cari lettori, che estate! Una giornata più bella dell’altra, per settimane e mesi. Le temperature erano più che mediterranee, con la grande differenza che qui da noi a Scena non si è mai avvertita la pesantezza dell’afa, nemmeno nei giorni più caldi. Punta Hirzer e Picco Ifinger ci hanno sempre ristorato con la loro fresca brezza alpina, ideale per trascorrere momenti di relax a bordo piscina o per escursioni sulle cime. Come sapete, le famiglie con bambini ci stanno particolarmente a cuore: è per questo che ci siamo impegnati nell’elaborare offerte dedicate a loro. Se ora nei grandi portali dei viaggi ci viene riconosciuto un sempre maggiore orientamento alle famiglie, ciò ci riempie di orgoglio, ma è anche uno sprono a percorrere sentieri sempre nuovi e proporre idee innovative. In quest’ambito, desideriamo espressamente fare riferimento alla nuova iniziativa «Il nostro più grande tesoro. Alla scoperta di Scena». Talvolta è giustificato peccare di modestia: l’emozionante caccia al tesoro per grandi e piccini si è rivelata, sin dall’inizio, uno strepitoso successo. Siamo certi che, a casa, il libro interattivo per bambini sarà molto più che un piacevole ricordo di una bella vacanza: è quasi superfluo sottolineare la sua importanza come strumento per imparare il rispetto per la natura, apprezzare escursioni e paesaggio, che sono più di un mero girovagare senza meta. A ciò si aggiunge che la natura e il paesaggio antropizzato di Scena non ha nulla di artificiale, ma è caratterizzato da autenticità e vivacità.

È un dato di fatto: laddove nulla è artefatto, ci si sente a proprio agio, perché gli eventi si svolgono naturalmente in una nuova rilassatezza così intensa da permanere nel tempo, anche quando ci si torna a immergere nella quotidianità. Nel 2015 ricorre il 30° anniversario del rally «Südtirol Classic Schenna», il grande evento dedicato alle auto d'epoca che, nel frattempo, gode di fama internazionale. Le novità non vengono solo pensate, ma anche realizzate: per l’inverno entrante, nuovamente fedeli al nostro orientamento alle famiglie, allestiremo una pista per il pattinaggio su ghiaccio accessibile da parte di abitanti e turisti. Quando residenti e ospiti, ma soprattutto i loro piccoli, si divertono allegramente sul ghiaccio, l’amore per la propria terra diventa qualcosa di tangibile e condiviso da grandi e piccini. Il paesaggio di Scena si apre come un palcoscenico e voi, cari ospiti, conoscete la sensazione di affacciarsi su un balcone e percepire il mondo come se fosse ai vostri piedi. Magari è un mondo piccolo, ma ancora integro, un aspetto assolutamente non scontato nella nostra epoca turbolenta. Da parte nostra faremo tutto il possibile per continuare a mantenerlo inalterato.

Cordialmente Franz Innerhofer Direttore dell’Ufficio turistico di Scena

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«In Scena!»

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Scena e il suo paesaggio si presentano come un grande palcoscenico, uno sfondo meraviglioso dai grandi scenari. Interpretate il vostro ruolo!

Alla scoperta di Scena! Alla giocosa scoperta di persone e paesaggi, natura e cultura: i nostri cavalli di battaglia per le famiglie.

6 Momenti meravigliosi 8 Mondi d’emozioni 16 Un prezioso altipiano

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Momenti meravigliosi: un’escursione sull’alpeggio è ricca di storia e di sorprese.

30 Serate estive a Scena Serate all’insegna di relax, folclore e musica, ottimi vini, prelibatezze e shopping «crepuscolare».

32 Cultura e amore per la propria terra La tutela delle tradizioni e della nostra eredità è il motto sul nostro vessillo: una storia di successi.

36 Notti d’estate

L’officina del gusto Grandi cucine e piccole specialità: un’occhiata tra i fornelli a Scena è davvero piacevole.

Concerti sul laghetto delle ninfee nel Giardino di Castel Trauttmansdorff e grandi opere a Verona.

38 Inverno Mite, suggestivo e intimo, il Mercatino d’Avvento; selvaggio e tradizionale, l’inverno alpino.

42 Calendario degli eventi 2016

Gelati, Gelati! È lui l’ «uomo dei gelati!» e la gelateria è un luogo incantato in cui assaporare ogni genere di raffinatezza sempre fresca e deliziosa.

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Vacanze a Scena La triade architettonica composta da castello, chiesa e mausoleo è il simbolo distintivo di Scena. Questi tre edifici incarnano la storia, una tradizione viva ancora oggi e il legame con la propria terra. Nel contempo, la magnifica posizione so-

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leggiata al di sopra della conca meranese è anche un simbolo di apertura mentale. Scena, infatti, è sempre stata in grado di tutelare l’eredità storica, restando ricettiva alle novità, con lo sguardo sempre rivolto al futuro.

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Suggestivi mondi Il mondo alpino ed escursionistico di Scena è la quintessenza della varietà e della diversità. Se desiderate immergervi nella natura incontaminata, i dintorni vi offrono numerose possibilità, oltre a un eccezionale paesaggio e a temperature miti

tutto l’anno: le premesse migliori per intraprendere passeggiate, escursioni a mezza montagna o tour in quota fino a raggiungere Picco Ifinger e Cima Hirzer per vivere indimenticabili esperienze da 400 a 2800 m s.l.m.

Hirzer 2781 m

Ifinger 2581 m

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Merano 2000 2000 m

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Dolomiti

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Talle 1425 m

Videgg 1536 m

MonteSCENA 1450 m Avelengo 1300 m

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verdins 842 m

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Val passiria

s. giorgio 716 m

SCENA 600 m

Lido Scena

rifiano 504 m

Giardini di Castel Trauttmansdorff

Tirolo 594 m Merano 325 m Terme di Merano 8

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Coverstory

«In Scena!»

Sebastian Marseiler

Alcuni pensano che dipenda dal nome, altri perché ci hanno lavorato dei pionieri con grande lungimiranza. Di fatto, il significato del nome di Scena affonda le sue radici nel latino, il cui termine «scaenae», significa scena, palcoscenico. Ed è proprio così che si presenta il paesaggio di questa località, adagiato su una pendice che, da fondovalle, raggiunge le cime delle montagne. Dai suoi primi passi nel settore turistico, Scena ha puntato sempre su un servizio di prim’ordine e sul valore delle esperienze. Comunque sia, a voi, in qualità di ospiti, è offerta una serie di possibilità per vivere, come attore o spettatore, il più bello o più rilassante/emozionante scenario, sopra o davanti al palcoscenico, affacciato sul paesaggio della vostra vacanza. Conoscete il desiderio di arrivare, respirare profondamente e sentirsi un’altra persona, togliendosi di dosso la spirale di preoccupazioni e stress quotidiano, che vi siete portati dietro, per lasciarla alla reception? Se siete già stati a Scena, sapete di poter dare meravigliosamente forma al vostro scenario, fatto di mille sfaccettature e opportunità, dove ciascuno può percorrere il suo sentiero o calarsi in un altro ruolo. Vedrete com’è facile calarsi nei panni del buongustaio! Il primo a consentirmi di sbarazzarmi del vecchio IO è il paesaggio che, seguendo la mia cadenza personale, libera la mia mente dai pensieri troppo gravosi. E il ritmo lo scelgo io, lasciandolo scandire piano piano. Per il riscaldamento, non c’è di meglio delle rogge il cui sentiero attutisce morbidamente i passi, accompagnati dal gorgoglio delle acque, da una giocosa alternanza di luci e ombre e da impareggiabili viste nei punti più esposti. Mi ascolto, dialogo con lo scorrere del ruscello, mi lascio inebriare dal profumo dell’aria. Ed essendo una sensazione piacevole, penso già alla prossima sosta a Scena, costellata di osterie. Sarebbe davvero ridicolo non cimentarmi, la prossima volta, in un percorso un po’ più impegnativo, magari in un’escursione ai masi, lasciandomi sorprendere da come le mie membra arrugginite riescano a sciogliersi progressivamente e riconquistino l’ambita elasticità. Solo allora sarò pronto per un tour ad alta quota. La natura mi dona il silenzio dei boschi, i vasti alpeggi e, nell’ultimo atto della mia autorappresentazione, lo sfondo selvaggio di rocce e cime. Se le emozioni in vetta sono insuperabili, ce n’è una che forse le supera: dietro alla 10

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pacata regione escursionistica di Merano 2000 si cela il Lago di S. Pancrazio, un grande occhio verde smeraldo, che spunta all’improvviso. Mettiamo che le condizioni atmosferiche alpine siano piacevoli e calde per giorni. Una vocina s’insinua nella mia mente: pensi di farcela? Chi ci ha provato ha dato un’indimenticabile scossone al proprio ego. Prima il freddo che toglie il fiato, quindi gli iniziali frenetici movimenti si trasformano in un ritmo pacato e l’acqua in un essere vivente che accarezza la pelle. Mentre riemergo dalle onde, sono pervaso da una sensazione d’orgoglio mai provata prima: ce l’ho fatta! Non c’è nulla di più bello, quindi, che adagiarsi sulle rocce e farsi asciugare dal sole di montagna. Una pelle così liscia non la si ottiene neppure con una lunga e intensa sessione di trattamenti beauty. Un’esperienza da imitare? Oh cielo, solo se ce la sentiamo davvero! In alternativa, un’iniezione di adrenalina è garantita da un volo tandem in parapendio. Il paesaggio di Scena è generoso, si dona completamente sia a chi desidera prendersela comoda, sia agli sportivi durante l’easy hiking. Ma a Scena anche altri voli sono davvero comodi: la funivia di Monte Hirzer, la seggiovia Grube, la funivia di Verdins e Taser e quella di Merano 2000 conducono rapidamente ad alta quota. Resta solo da aggiungere che pochi paesaggi altoatesini, oltre a quello di Scena, possono offrire emozioni escursionistiche dal «Mediterraneo alla tundra», a 12

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ogni livello di difficoltà e piacevolezza. Scegliete il palcoscenico per la vostra esibizione. Da lungo tempo, psicologi e ricercatori non smettono di ribadire che la percezione di una natura e di un paesaggio antropizzato intatti e vivaci esercita un influsso molto benefico. Per la vostra entrata in scena nelle vesti di buongustaio in uno scenario adeguato, l’assortimento spazia dalla pizza al pane tipico fino alla cucina stellata. Dalla relazione amorosa tra sostanziosi piatti tirolesi e cultura alimentare mediterranea, sono nate ricette altoatesine nuove e leggere, in grado di sorprendere gli intenditori di tutto il mondo, spesso accolti in un raffinatissimo e moderno ambiente architettonico. Infatti, una cosa deve essere detta: negli ultimi tempi, Scena si è data molto da fare in tema di architettura interna e proprio tale cornice assume un ruolo fondamentale in base all’occasione e all’atmosfera. Lo scenario può essere molto vario: massima confortevolezza permea una Stube rivestita in legno, perfetta per allietare i piatti tipicamente tirolesi. Ad alta quota, poi, i sapori sono ancora migliori e gli alpeggi di Scena ribollono di emozioni. Il romanticismo delle cantine durante il Törggelen (tipica usanza altoatesina autunnale) non richiede altri dettagli, mentre il tramonto sul Meranese, ammirato dal balcone, non ha eguali. Sono proprio queste innumerevoli sfaccettature a rendere un soggiorno a Scena così esaltante, cui si aggiunge la

cordialità degli albergatori. Tra le altre cose, il turismo in questa località è cresciuto anche grazie alla cortesia del servizio – ma questo lo affermiamo così, tra le righe e senza farci sentire. Nel 2015 il rally «Südtirol Classic Schenna», un evento per iniziati, esperti di motori e orgogliosi proprietari di auto d’epoca, ha celebrato il suo 30° anniversario. Molti piloti sono ormai da anni degli affezionati, la maggior parte dei quali ha sviluppato un rapporto cameratesco. Non manca naturalmente la partecipazione di autentiche rarità che fanno battere più forte il cuore degli appassionati: da un lato, il ronzio di una Rolls Royce Corniche, dall’altro il rombo di una Packard Super Clipper o il borbottio di una Ford A, affiancato, talvolta, dal vivace scoppiettio di una piccola Fiat Cinquecento. Se ci chiediamo chi siano i protagonisti di questo spettacolo, autisti o vetture, non abbiamo dubbi: le automobili! E della stessa opinione sono naturalmente i numerosi spettatori. Il centro di Scena si trasforma in un pittoresco palcoscenico di emozioni, quando nelle serate estive i gruppi musicali suonano nel gazebo o le bande accompagnano una danza popolare, che invita a lanciarsi in un volteggio, stringendo tra le braccia un’elegante ballerina in costume tipico. In alternativa, una passeggiata serale tra i negozi aperti è un vero piacere, per concludere la giornata lasciandosi deliziare da

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1 Il tranquillo e trasognato Lago di S. Pancrazio si apre lungo il sentiero europeo E5. 2 Sapore alpino, leggero e mediterraneo: piccola cucina, grande gusto. 3 Sulle tracce delle origini: il pane fresco sa di patria, sole e focolare domestico. 13


una dolce musica e da un bicchiere di vino altoatesino, mentre i piccoli sono attesi dal gelato di Harry. E per mantenersi in tema di palcoscenico, il romantico cortile di Castel Scena non potrebbe fare da sfondo migliore a rappresentazioni ed eventi. Un’impronta tradizionale, invece, è quella che permea la domenica dopo la messa, con i numerosi fedeli in costume. Le malelingue affermano che sia solo un’attrazione turistica, ma non è affatto vero: gli abitanti in costume si possono ammirare anche in bassa stagione. Ammettiamolo però: sebbene nel periodo pionieristico del turismo si sia stretto l’accordo di apparire più spesso in costume per dare vita a una nuova attrazione, quest’usanza è piaciuta anche ai locali e questa foggia è diventata un segno di legame alla tradizione

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non solo per i più anziani, ma anche per molti giovani, indipendentemente dal fatto che Lederhosen (calzoni in pelle) e Dirndl (abito femminile) siano molto in voga. Talvolta, anche in vacanza, è benefico cambiare aria, soprattutto se c’è di mezzo la musica. Particolarmente suggestive sono le Notti ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, infarcite di vere delizie per le orecchie degli intenditori. Uniche al mondo, le terrazze digradanti di questo parco si trasformano in balconate teatrali su cui, immersi in un verde rigoglioso ed esotico, è possibile lasciarsi trasportare dalle note che si diffondono dal palco sul lago. In meno di due ore di pullman, è possibile raggiungere comodamente l’Arena di Verona. Chi ha già assistito a una rappresentazione operistica in quest’antico anfiteatro, resta per sempre ammaliato dal grandioso spettacolo, dagli splendidi costumi, dallo scenario imponente e dalle superbe melodie. Il ritorno a Scena assume, dunque, un significato originario e letterale: alla stanchezza si mescola, infatti, un tocco di aspettativa per il giorno successivo quando, dopo un sonno ristoratore, prende il via la successiva esibizione su un palcoscenico delle vacanze del tutto personale.

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ESCURSIONI L’estate a malga Hintereggalm sessanta anni fa: allora, la vita sull’alpeggio non era meno bella di oggi.

Un prezioso altipiano Sebastian Marseiler

Posti in loggia La vista dal pascolo Videgger Assen è travolgente, con lo sguardo che si spinge fino in fondo alla Val Venosta. Quando l’aria è cristallina all’orizzonte si scorgono i giganti di ghiaccio dell’Ortles.

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Essendo comodamente raggiungibile in funivia e offrendo un meraviglioso connubio di emozioni a contatto con la natura, sferzate di adrenalina, relax e piacevoli soste, l’area di Monte Hirzer è una delle più apprezzate regioni escursionistiche dell’Alto Adige. Grazie alla sua popolarità ha conservato numerose delle sue antiche tradizioni: gli alpeggi, ad esempio, vengono ancora coltivati come in passato, gli amati bovini costellano il paesaggio, rendendolo pittoresco, e i più impavidi possono assaporare ricette a cui vengono attribuiti effetti quasi leggendari. Un emozionante viaggio nel tempo...

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Sono le sette meno un quarto del mattino, un fresco venticello scende dalla montagna e il Rifugio Hirzer (2000 m d’altitudine) è ancora immerso nell’oscurità. Dalla stalla giungono un muggito e la voce tranquillizzante di un uomo: si tratta di Franz Kofler all’opera con la mungitrice, mentre tre mucche sono vicino alla mangiatoia. «In passato, c’erano molte più vacche, munte tutte manualmente.» Oggi, sarebbe più facile acquistare il latte e il burro e portarli su con la funivia, ma l’orgoglio contadino non lo consente. Maso Pircherhof è abitato dalla quinta generazione. Qui, Franz trascorse la sua prima estate sull’alpeggio già all’età di quattro mesi: un’esperienza che entra inevitabilmente a far parte del DNA. Anche se da parecchio tempo il numero dei capi di bestiame è diminuito, si desidera gestire la malga come in passato. Nel porcile due pingui maiali sono felici del loro grasso e di non avere ancora i giorni contati, mentre nel laboratorio del latte, lucido come uno specchio, vengono prodotti Graukäse (formaggio grigio) e burro, che risplende poi con il suo colore dorato sulla tavola della prima colazione nella sala del rifugio. La Stube affollata è pervasa dalla lieta atmosfera tipica delle partenze: il Rifugio Hirzer, infatti, sorge sull’E5, il sentiero escursionistico a lunga distanza che va da Oberstdorf a Bolzano. Al tavolo accanto stanno facendo colazione proprio tre giovani donne (Stefanie, Adelinde e Katharina), che raccontano di essersi rifocillate la sera precedente con un «Bockenen», dopo un’escursione sotto la pioggia e nella nebbia. Per la cronaca, si tratta di un sostanzioso arrosto di montone che, almeno due 18

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anni, per poter esercitare il suo effetto: attorno a questa ricetta di culto per gli uomini della Val Passiria aleggiano, infatti, leggende che le attribuiscono un potere afrodisiaco. Per le ultime due tappe fino a Bolzano, le tre donne non resteranno certo senza energie! Sulla porta del WC c’è una scritta irritante: «Achtung Kegelbahn» (attenzione: pista da bowling). Come?! Dietro la porta, però, c’è davvero una pista da bowling, sebbene ciò che cattura l’attenzione siano almeno sette differenti fisarmoniche, accompagnate da un antico violoncello; tutti strumenti suonati da Franz. Quest’ultimo, realizzato intorno al 1700 a Monaco, l’ha fatto restaurare dopo averlo trovato a valle nel ripostiglio di un conoscente. «Ci ho semplicemente provato. Suono anche il violino e, quindi, non è stato tanto difficile!» Davanti alla porta c’è la pista da ballo decorata con rametti d’abete rosso, dove Franz si è esibito il 15 agosto, in occasione della sagra. «Auf der Olm do gibt’s koa Sünd!» (sull’alpeggio non esistono peccati, in altoatesino): il suo sorrisino suggerisce che basta crederci, per raggiungere la beatitudine.

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1 Aria di partenza: ben rifocillati, si parte verso le ultime due tappe del sentiero europeo E5 in direzione di Bolzano. 2 Sono appena passate le sette, Franz ha munto le mucche e si accinge a trasformare il latte in burro e formaggio grigio. 3 Il «pieno» prima della partenza: un «vero» uomo riesce a reggere una birra anche subito dopo colazione. 4 Durante la colazione al rifugio Hirzerhütte, cuore e fisico gioiscono allo stesso modo.

I primi raggi obliqui del sole fanno scintillare innumerevoli gocce di rugiada e il ristoratore della vicina malga Reseggeralm sta proprio asciugando i tavoli, mentre Gabi, la padrona di casa, sforna profumati Buchteln (dolcetti di pasta lievitata ripieni di marmellata di albicocche) e il cane Tschaki corre allegro, pregustandosi il vivace arrivo dei primi turisti del giorno da Scena e dal Meranese che, scodinzolando, convincerà con i suoi occhioni a dargli qualcosa da mangiare. 19


Gli alpeggi rappresentano un importante sostegno economico per gli agricoltori che, all’inizio dell’estate, conducono sui pascoli in quota le greggi, soprattutto le mucche, il cui latte viene trasformato in burro e formaggio. Un’informazione interessante per gli amanti della storia: grazie al ritrovamento di Ötzi, la famosa mummia venuta dal ghiaccio, sappiamo che la pastorizia al di sopra del limite della vegetazione arborea sul principale crinale alpino risale al Neolitico. Inoltre, nei luoghi sacrificali in alta quota si facevano offerte agli dei, poiché la vita e il lavoro in montagna erano carichi di pericoli (come possono provare dolorosamente sulla propria pelle anche gli «escursionisti della domenica» con calzature inadatte a improvvisi cali di temperatura).

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«Tallner Sunntig», le domeniche di Talle

Lungo il percorso diretto a malga Hintereggalm si trova un’iscrizione poco appariscente, in memoria del tragico destino di un bambino di quattro anni, che si perse sorvegliando le capre durante un temporale e il cui scheletro venne ritrovato solo dopo anni tra le rocce in quota. Le cime possono essere infide… Fino a non molto tempo fa, sugli alpeggi di Talle venivano condutti circa centoventi bovini e quattrocento pecore. Antiche fotografie ingiallite dell’epoca mostrano pastori dai volti barbuti, ragazzi taciturni che parlavano più (oppure esclusivamente) con gli animali che con gli uomini. Poi questo mondo arcaico fu scosso dal forte vento delle innovazioni economiche; i bovini divennero una presenza notevolmente minoritaria e le malghe furono trasformate in rifugi e ristoranti. Ma la gente dell’alpeggio non sarebbe altoatesina, se non fosse rimasta (finora) fedele all’antichità con la tipica caparbietà dei montanari. «Tatta Toni» di malga Hintereggalm è un esperto di ricette tradizionali come la «Plentener Riebl», un’antica pietanza a base di grano saraceno preparata in padella. «La quantità di burro dev’essere sufficiente a evitare che si attacchi», rivela, mescolando nella padella pezzetti impeccabili. Si tratta di una ricetta risalente al periodo in cui l’apporto calorico di un piatto dipendeva apparentemente dai riccioli di burro. «Fornisce l’energia per affrontare i lavori del passato!», rivela Anton, aggiungendo un altro mestolo di panna. Non solo gli abitanti, ma anche gli ospiti intolleranti al lattosio, sarebbero lieti di degustare il «Riebl». Le otto mucche presenti sull’alpeggio offrono il latte per lo yogurt e il quark fatti in casa, mentre la figlia Nicole e le ragazze servono indossando il Dirndl, un’ulteriore delizia per gli occhi. Malga Mahdalm non dista molto ed è contrassegnata da una targa verde che garantisce «Pura qualità in montagna», conferita da Merano Marketing ai ristoranti sull’alpeggio e ai rifugi alpini, che prestano particolare attenzione alla genuinità e alla qualità dei prodotti, desiderando dare alle ricette un tocco di raffinatezza in più. La cucina è il regno di Mair Sepp che sta preparando un’eccellente «Bauerngröstl» (rosticciata contadina) e gli «Spätzle» con erbe aromatiche fresche, burro e formaggio di montagna spolverati con qualche petalo di fiori secchi, la sua personale creazione da autentici buongustai. Fedeli alla tradizione gastronomica, vengono impiegati sempre ingredienti locali e prodotti regionali. E le usanze influiscono anche sulla cura dell’alpeggio, poiché il cuoco Sepp falcia personalmente i prati alpini. Il taglio giusto, proprio come gli insegnò il padre decenni fa, è dovuto all’impugnatura e al movimento. Cosa ne 20

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Nell’area escursionistica Talle-Hirzer, la Tallner Sunntig, che ha luogo ogni prima domenica da maggio a ottobre, non è solo caratterizzata dal profumo delle gustose specialità che aleggia nell’aria: 16 rifugi in loco hanno in serbo per i loro ospiti anche delizie musicali. In occasione di quest’appuntamento gastronomico-culturale, corse a prezzi ridotti sulla funivia Hirzer e Verdins, oltre che sulla seggiovia Grube. Appuntamenti nel 2016: 1/5 | 5/6 | 3/7 | 7/8 | 4/9 | 2/10 www.tallnersunntig.it

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sarebbe della Mahdalm (Mahd = falciatura, prato), se non fosse più contraddistinta dalla mietitura e dal pascolo? Malga Stafellalm è ideale per chi preferisce le comodità, essendo un’amata tappa intermedia per una fresca birra chiara per chi arriva dalla stazione a monte Grube della funivia Verdins, a poco più di un quarto d’ora dalla funivia Hirzer. Le sdraio in legno invitano al relax, affacciate sul panorama mozzafiato e l’antistante groviglio roccioso dell’Ifinger, selvaggio e aspro. Forse, in quei momenti, si rivolge un pensiero fugace all’inaccostabile vicinanza tra natura indomata e comodità della civilizzazione, suscitando una sensazione di maggiore tollenza. Il violento distacco di una frana tra malga Stafellalm e i pascoli Videgger Assen, il cui esteso paesaggio erboso ricorda un’idilliaca cartolina, testimonia il costante movimento della natura alpina. Questi prati non vengono concimati e la natura ringrazia con una sorprendente molteplicità di fiori e perfino di orchidee. Un tempo il fieno veniva collocato nei capanni (piccoli fienili in legno) e, in inverno, portato nei masi a valle sulle slitte. Nel piccolo rifugio Assenhütte, che deriva sicuramente da uno di questi edifici, regnano tranquillità, vastità e soprattutto una quiete così contagiosa che perfino le cavallette friniscono

sottovoce. Di tanto in tanto, lo stridulo richiamo di una poiana, che disegna ampi cerchi in cielo, interrompe la quiete, mentre le giovani Monika e Manuela servono gli ospiti ai tavoli con gioia e cordialità. Alla sera, poi, le vengono a prendere, per riaccompagnarle a maso Heimat Hof. Quassù la vita è monotona? No, e nemmeno noiosa: s’incontrano le persone più disparate e talvolta un rumore attenuato, simile al battito d’ali di un grande uccello, fa vibrare l’aria. Si tratta di qualcuno che fa un volo tandem in parapendio, fluttuando verso valle con ampie curve. A un certo punto compare casualmente una giovane donna dal volto raggiante, che esulta incredula ed emozionata per il suo volo: «È stata l’esperienza più bella che io abbia mai fatto! E il paesaggio poi… » Chi oserebbe contraddirla?

1 Dolcezze al forno, fresche ogni giorno. È ancora tutto tranquillo a malga Resegger Alm, che ben presto sarà presa d’assalto da escursionisti affamati. 2 Un piatto altoatesino per moderni «Ercole»: polenta di grano saraceno con mirtilli rossi a malga Hintereggalm. 3 Burro freschissimo a malga Mahdalm.

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portachiavi in legno a forma di animale come omaggio d’arrivederci, mentre ai ricercatori più zelanti, che decifrano un maggior numero di indovinelli e portano a termine i compiti assegnati, viene riservato un ulteriore regalo utile o divertente.

Alla scoperta di Scena!

PROGETTO BIMBI

La brochure «Vacanze a Scena per tutta la famiglia» e il libretto d’avventure per bambini «Il nostro più grande tesoro. Alla scoperta di Scena!» sono disponibili presso l’ufficio turistico e le strutture alberghiere. I piccoli che risolvono tre enigmi della caccia al tesoro vincono un

Sonja Steger

Emozionante, istruttivo e divertentissimo: ecco il progetto «Il nostro più grande tesoro. Alla scoperta di Scena», ideato a misura di famiglia. Quest’iniziativa, sviluppata dall’Associazione Turistica Scena, propone fondamentalmente oltre 19 risposte alla domanda che suole contraddistinguere le vacanze: «Cosa facciamo oggi?». Diciannove, infatti, sono gli itinerari escursionistici tutt’intorno al paese, presentati nella brochure «Vacanze a Scena per tutta la famiglia», una pratica guida informativa abbinata a un grazioso e simpatico libro di avventure per bambini «Il nostro più grande tesoro. Alla scoperta di Scena». I cacciatori non s’arricchiranno con beni materiali, bensì con preziosa sapienza ed esperienze sensoriali. Le bacheche informative per i piccoli, collocate lungo le rogge, soprattutto nei pressi di rifugi, malghe e ristoranti, forniscono informazioni su cinque percorsi tematici. Un particolare occhio di riguardo va rivolto al fatto che la presentazione, dalla grafica accattivante, risulta interessante sia per i bambini, sia per i genitori: ad altezza occhi (nella parte superiore della bacheca per i grandi e in quella inferiore per i piccoli) vengono, infatti, rivelate autentiche perle di conoscenza. Durante un’escursione sui sentieri tematici, i bambini assecondano la loro propensione al movimento, placando nel contempo la sete di conoscenza, grazie allo stimolo della creatività, dello spirito d’osservazione e alla scoperta di dettagli essenziali su natura, cultura, storia e tradizioni. L’approccio è eccezionalmente sfaccettato e interattivo: i bambini, infatti, vengono ispirati a disegnare, dipingere, fare bricolage, collezionare materiali naturali, osservare e toccare tutto con mano. Inoltre, devono rispondere a domande che rendono questa caccia al tesoro emozionante a ogni età, consentendo ai piccoli d’interagire nel rispetto delle loro capacità e preferenze. Così, il libretto per bambini si trasforma nell’emozionante diario personale di ciascuno di loro, custode di ricordi da portare a casa al termine del soggiorno a Scena.

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I percorsi tematici In conformità con lo scenario scelto, grandi e piccini ottengono informazioni sugli protagonisti: acqua, bosco-prato-flora, animali, storia e leggende, uomo e natura. Uno dei sentieri dedicati all’acqua è provvisto anche di cannocchiali fissi puntati su autentiche bellezze, oltre a consentire di sperimentare il Geocaching, la caccia al tesoro supportata da uno smartphone, attualmente molto di moda. Nell’area tematica «bosco-prato-flora» è possibile determinare l’età di un antico tronco, contandone i cerchi, o imparare a riconoscere fiori di prato ed erbe aromatiche da collezionare, per citare solo alcuni esempi. Lungo ogni sentiero sono in attesa originali ed emozionanti tesori da tutelare, che sarebbe meglio scoprire in loco, equipaggiati con zaino e scarpe da trekking. Rifugi, ristoranti e malghe All’iniziativa aderiscono 21 rifugi, malghe e ristoranti, selezionati in base a particolari criteri qualitativi. Ogni esercizio offre attività ricreative specifiche per i bambini quali sabbiera, parco giochi e zoo con gli animali da accarezzare, senza dimenticare le ricette per i piccoli e i seggioloni. Inoltre, i locali mettono a disposizione alcuni giochi di società, tra cui spicca soprattutto una versione del noto «Non t’arrabbiare», realizzata appositamente per questo progetto con materiali naturali dai collaboratori del laboratorio «GWB. Cooperativa. Laboratori. Assistenza.», una cooperativa privata che offre un ambiente protetto ai diversamente abili, preparandoli per il mondo del lavoro. Tra l’altro, anche il «regalo finale» è opera loro!

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Gastronomia Sebastian Marseiler

La cucina altoatesina gode di un’ottima fama, e a ragione! Quasi nessun’altra in Europa, infatti, combina tradizione a sapori mediterranei in un modo così creativo. Per la stessa ragione, nessun’altra piccola lingua di terra nel vecchio continente può vantare altrettante stelle come la nostra provincia. E in quest’universo stellato, Scena è tutt’altro che in ombra, con un evento fino a ora unico al mondo, nel corso del quale sei famosi cuochi si mettono ai fornelli per preparare ricette risalenti ai tempi della nonna.

Oltre il piatto

Prima però deve nascere l’idea e poi inizia la frenesia: «Noi della malga Gompm Alm tenevamo aperto anche in inverno, proponendo fingerfood alpino. Ma non eravamo soddisfatti; eravamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, di più autentico», spiega Helli Gufler. Mentre si discuteva sulla laboriosità della cucina di un tempo con la stufa a legna e sulle comodità offerte dalla moderna tecnologia, è sorta spontaneamente una domanda: «Come farebbe uno chef moderno a cucinare senza elettricità e gli attuali elettrodomestici?». Proprio in quel momento si è accesa la lampadina: cuochi stellati e cucine a legna. «Unplugged», sorride Helli, fan del rock e del blues. Questo concetto, coniato nell’ambiente musicale, significa fare musica senza amplificatori. Detto, fatto: tutti i cuochi contattati hanno accettato la sfida con entusiasmo. Il risultato è stato e continua a essere una sinfonia di arte gastronomica, giusto per restare in tema di musica, dove due melodie, una autentica locale e l’altra raffinata, mondana e mediterranea, si fondono in una straordinaria composizione. La prima esibizione ha avuto luogo nel 2014 sulla malga Gompm Alm a 1800 m, registrando un successo strepitoso. L'eco di quest’evento culinario si è quindi diffusa grazie al tam-tam della stampa italiana e tedesca. Nel 2015, era prevista la seconda edizione sull’alpeggio. Tuttavia, la lunatica divinità del tempo sembrava non essere d’accordo: se il venerdì le previsioni parevano accettabili, il sabato mattina le prime nuvole si sono addensate nel cielo e la temperatura è calata bruscamente. Le stufe a legna erano già al loro posto sul prato e rimanevano meno di 12 ore per trasferire «baracca e burattini» a fondovalle, nell’edificio della Cantina Merano Burggräfler. Il sabato alle otto di sera tutte e sei le stufe erano già posizionate nel grande deposito per le consegne di quest’azienda, ognuna sovrastata da un lunghissimo tubo di scarico e abbondantemente rifornite di legna.

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Officina del gusto a Merano Per tutto l’anno, la serie di eventi culinari dal titolo «Officina del gusto a Merano» è il fulcro della cucina alpino-mediterranea dell’Alto Adige. Nel corso di queste manifestazioni interattive dal carattere di laboratorio, i partecipanti possono sperimentare e creare nuove ricette a base di prodotti regionali. 1

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1 All’insegna della naturalezza: Priska Weger è la simpatica «strega delle erbe» di Scena. 2 Ouverture con stile nei luminosissimi ambienti della Cantina Merano Burggräfler. 3 Sebbene nel 2015 il tempo sulla malga Gompm Alm sia stato inclemente, l’anno prossimo i cuochi stellati si esibiranno nuovamente sul loro palcoscenico: le stufe a legna.

Deliziosi sapori ad alta quota Dove trovarli? Tavola imbandita a festa nel cuore dei pascoli alpini della Gompm Alm.

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Nel contempo, era necessario informare del trasferimento oltre 400 visitatori: un’impresa enorme che richiedeva una notevole dose di coraggio e una ragguardevole abilità organizzativa, doti che Helli Gufler ha in abbondanza. Detto in parole povere, è un vecchio volpone come molti della sua generazione. «A dire il vero sono uno sculture diplomato», ci contraddice ridendo. A 21 anni è approdato sull’alpeggio, dove lavora da altri 24. Agli inizi non ne sapeva nulla di cibi e bevande, ma ogni anno, in inverno, preparava il suo zaino da vagabondo, più tardi la valigia, e girava il mondo. Australia, Nuova Zelanda e India lo hanno colpito particolarmente. Ogni volta tornava con nuove idee e stimoli, così da trasformare lentamente la polverosa malga Gompm Alm in un luogo originale, dapprima riservato agli appassionati di jazz e blues e, poi, agli amanti della buona cucina. Soprattutto relativamente a quest’ultima ha sempre guardato al di là del proprio orizzonte, oltre che nelle pentole dei cuochi di tutto il mondo. «Ma la nostra cucina è sempre la migliore!», sottolinea, peccando di orgoglio. In nessun altro luogo è possibile assaporare una simbiosi così riuscita tra prodotti locali e leggerezza mediterranea, tanto che i cuochi stellati dell’Alto Adige rimangono insuperati in tema di creatività e sperimentazione. La prova esemplare è fornita dai successi dell’unplugged taste 2015. «Gluschtn mochn» ovvero far venire l’acquolina in 26

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bocca in sudtirolese, fa partire la fantasia per un viaggio culinario all’insegna di gnocchetti di ricotta con fondo di cipolle, speck e hollandaise all’erba cipollina, ravioli al baccalà con bietola, crema di mandorle e limone di Amalfi, Tallner Muaskraut (mosa alle erbe) con canederli pressati, tartufi estivi e schiuma di caprino fresco, animelle di vitello con crema di patate arrosto, finferli e Vinschgerle, gulasch di guanciale di vitello con risotto d’orzo alle erbe alpine, costoletta di manzo e maiale Valdigne con polenta integrale. Le divinità luculliane in bianco, ovvero Othmar Raich, Luis Haller, Walter Weger, Reimund Brunner, Gerhard Wieser e Agostino Buillas, con i loro assistenti e aiutanti volteggiavano intorno a stufe e tavoli, agitando padelle, ravvivando i fuochi, controllando con i loro occhi di lince che niente bruciasse e decorando accuratamente i loro piatti. Le fiamme crepitavano non appena le padelle venivano sollevate e, a prima vista, le stufe a legna cariche di tegami davano l’impressione di essere protagoniste di un film degli anni ’50 del secolo scorso. Ma erano i vini altoatesini a riportare alla realtà. Il risultato? Volti gioiosi e nasi leggermente arrossati, accompagnati dalla musica e dalle canzoni degli «Jütz»… un nome terribile per un giovane trio musicale, esibitosi in brani allegri, alpini, poco ortodossi, insolenti, ma anche accorati. Proprio come i piatti, ma questo lo aggiungiamo a bassa voce.

Autenticità è la parola magica, lo ammette anche Priska Weger dell’Oberhaslerhof. Nei secoli bui, chissà cos’avrebbe subito: sarebbe stata sicuramente tacciata di stregoneria. Oggi, invece, ammalia i suoi ospiti con ricette a base di piante selvatiche, tanto che l’elenco d’ingredienti per i suoi canederli alle erbe, inventati da lei, sembra quasi un erbolario dei tempi andati: stellaria media, malva verticillata, grano saraceno selvatico, piantaggine, galinsoga parviflora, foglie di sisaro e di consolida maggiore, amaranto, erba stella, solo per menzionarne alcune. Una volta al mese, è il momento della cucina dell’Oberhaslerhof, dove 20 cuochi dilettanti si cimentano nella preparazione dei canederli, per poi radunarsi nella Stube contadina rivestita in legno per degustare le loro creazioni! Come ai vecchi tempi, si siedono intorno al grande tavolo di legno e alla padella in cui troneggiano le sferiche prelibatezze, da cui ciascuno attinge a piacere: con una spolverata di parmigiano, una cucchiaiata di burro fuso e una decorazione con verbasco arancione, fiordalisi e calendula, questi canederli sono una delizia per occhi e palato, soprattutto se «bagnati» da una deliziosa Schiava o un frizzante Chardonnay, prodotti con le uve del vigneto adagiato sui pendii soleggiati proprio dietro il maso. Quando si tratta di creatività, le donne di Scena possono senza dubbio dire la loro, come per esempio la signora Sieglinde Dosser del Boarbichl

a Talle di Sopra, un maso ubicato su una ripida pendice dove anche le tempratissime galline devono «indossare i ramponi» e dove, dieci anni fa, Sieglinde, suo marito e i tre figli, si sono trasferiti, senza mai pentirsene. Al contrario, stando a lei, non potrebbe immaginarsi un luogo migliore dove vivere e lavorare. Il caseificio del maso, incredibilmente lindo, è il suo regno ed è qui che Sieglinde lavora ogni giorno il latte delle undici mucche, trasformandolo in latticini naturali come il fresco formaggio duro, quello gustoso da spalmare, insaporito con erba cipollina, e lo yogurt naturale. Il formaggio morbido deve stagionare per 4 settimane, quello semiduro per 6, oltre che essere pulito e frizionato. Tra i più che soddisfatti acquirenti si contano svariati alberghi di quattro stelle a Scena, cui si aggiungono i clienti abituali e quelli occasionali, entusiasti già subito dopo il primo assaggio. Del resto, l’esperienza degustativa e aromatica non può essere più autentica e naturale di quella che si sperimenta qui al maso, dove il profumo di erba fresca e di fieno accarezza le narici e raggiunge il palato durante la degustazione.

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FASCINO ITALIANO

Gelati, Gelati! Sonja Steger

Incastonato in un vicolo, proprio sulla piazza di Scena, fa la sua comparsa un nostalgico carretto dei gelati, che attira gli sguardi e ridesta i ricordi dell’infanzia. A «guardargli le spalle», la gelateria «Anni», dove i colorati vasi di fiori all’esterno fanno a gara con i gelati variopinti.

Herbert Innerkofler, Harry per tutta Scena, è al bancone della piccola gelateria inaugurata dieci anni fa. Ma facciamo un passo indietro: gli abitanti del paese e numerosi ospiti affezionati ricordano ancora la leggendaria gelateria «Anni», ormai scomparsa, dove nell’arco di tre decenni furono assaporate montagne di gelato. Ora, al suo posto sorge il moderno edificio dell’orafo «Tiroler Goldschmied». Harry aveva lavorato da «Anni» e quando l’azienda chiuse, lasciando improvvisamente Scena senza una gelateria, ne conservò il nome e i macchinari: fu allora che decise di mettersi in proprio e aprirne una sua! «In vita mia ho fatto ogni cosa possibile e immaginabile: sono un pasticcere diplomato, ho lavorato come cuoco e per dieci anni perfino come postino. Già… non so cosa sia la noia», racconta il gelataio di Scena, che per un certo periodo si è dilettato anche nel settore del catering nel circuito del Motomondiale, girando il mondo intero. Viaggiare, infatti, è ancora la sua passione, ma ne parleremo più avanti.

Chi inventò il gelato? Non furono né gli italiani, né gli svizzeri, poiché i veri antenati di questa leccornia venivano già degustati 5000 anni fa in Cina, mentre nell’antica Grecia la neve dei ghiacciai era mescolata con miele, frutta e acqua di rose. Si narra che Alessandro Magno amasse il potere rinfrescante del gelato, impiegato anche per scopi medici dal greco Ippocrate. Tuttavia, la prima vendita di questo «dolce» fu documentata nel 1686 a Parigi, al Café Procope, il cui proprietario era il cuoco italiano Francesco Procopio dei Coltelli.

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Mmm... qual è la ricetta del gelato? Latte, zucchero, tuorli e panna, per farla breve. Poi, a seconda dei gusti, si aggiungono vaniglia, cioccolato, noci, ecc., impiegando l’agar agar e la farina di carruba come legante. Il gelato alla frutta, invece, è composto da zucchero, acqua, succo di limone e ovviamente frutta. Gli ingredienti vengono pastorizzati, riscaldandoli per 90 secondi a 87 gradi. Successivamente si fa raffreddare il composto, lasciandolo «maturare» per circa 12 ore. Infine, questa massa viene costantemente mescolata nella gelatiera, dove gela appunto, trasformandosi in una crema. La varietà di sapori è infinita. «Quando ero piccolo, esistevano solo quattro gusti: limone, fragola, vaniglia e cioccolato», ricorda Harry. «La gioia era di per sé quella di poter mangiare un gelato, che era qualcosa di davvero particolare». Oggigiorno, la gelateria «Anni» offre circa 25 gusti: oltre ai classici, spiccano ad esempio cioccolato alle mandorle, foresta nera, ananas, maracuja, fragola-mango e yogurt ai frutti di bosco. L’assortimento varia al passo con le stagioni, nel rispetto della natura. Harry rivela di mangiare raramente una pallina di gelato, sebbene a fine giornata ne abbia assaporato più di chiunque altro, dal momento che prova tutte le sue creazioni.

Qual è il segreto di un gelato delizioso? «La passione per il proprio lavoro»: Harry ne è fermamente convinto ed è un workaholic, che da Pasqua a metà ottobre si alza alle cinque, sette giorni su sette, facendo ritorno a casa solo a tarda sera. Per lui non esiste niente di più bello che soddisfare gli amanti del gelato, poiché la gioia di grandi e piccini è anche la sua! Parlando di «bambini che adorano il gelato», Harry comincia a filosofeggiare sul passato. «Osservando i bimbi, si nota che il tempo vola. Non essendo ancora in grado di dire cioccolato (Schokolade in tedesco), chiedono una pallina di ciocco (Tschoko), poi li si vede da adolescenti, poiché tutti continuano a frequentare la gelateria, e infine il ciocco-bimbo di un tempo passa spingendo una carrozzina.» Il suo entusiasmo è contagioso e lo si nota quando rivela di amare il suo lavoro, così come incontrare i clienti. La sua positività nei confronti della vita e la calma sono probabilmente dovute anche alla possibilità di trascorrere i mesi invernali viaggiando alla scoperta del mondo. Harry on the Road again! «Da decenni, in inverno viaggio con lo zaino in spalla. Sono già stato in numerosi Paesi: adoro scoprire località e cose nuove», racconta Harry. È stato in Tailandia, lo scorso anno in Cina e una volta è arrivato in India in autobus e treno, partendo da Merano. «Il piacere di viaggiare è pari a quello di tornare a casa». In primavera, quando riapre la gelateria, ama soprattutto sentire i bambini gridare allegramente: «Dr Eismonn isch wieder do» (il gelataio è tornato, in altoatesino) e con lui fanno nuovamente capolino le sue deliziose prelibatezze e la stagione calda.

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Serate estive

Un sorriso Nelle sere d’estate, le associazioni s’impegnano con idealismo: dopo l’esibizione dei gruppi folcloristici, sono le giovani danzatrici a servire i vini locali e i Krapfen preparati con le loro mani.

Shopping serale Fare la scelta giusta in tutto relax! Un’occasione, un simpatico souvenir o un piccolo dono per gli amici a casa.

Musica nell’aria Cielo vellutato, atmosfera allegra e buona musica: le esibizioni nel gazebo sono una vera calamita per il pubblico giovane e meno giovane. A quest’atmosfera si aggiunge anche la possibilità di passeggiare tra i negozi aperti, facendo shopping a tempo di musica live.

Eccentricità

Sottane in volo!

Chi dice che deve essere sempre e solo tradizione? La musica popolare può essere anche eccentrica e rock!

Non sono trendy le ragazze e i ragazzi in costume? Le danze popolari lo dimostrano: i nostri antenati non erano figli della tristezza e, davanti a queste esibizioni, si sorprendono anche i bambini.

Relax «crepuscolare» Sebastian Marseiler

Da fine maggio a inizio settembre, una volta alla settimana, il centro di Scena si affolla di gioiosi visitatori: nel gazebo protagonista è la musica rock, scanzonata o tradizionale, a seconda di chi si esibisce in quel momento. La banda musicale fa il suo ingresso trionfale marciando, talvolta accompagnata da uno show extra, come quando i Vigili del Fuoco si cimentano in un’esercitazione dimostrativa. Il pop rock mette immediatamente in moto le gambe giovani e meno giovani. Particolarmente variopinti, invece, solo gli spettacoli dei

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gruppi popolari: i nostri antenati erano maestri nel combinare divertimento e bellezza. E inoltre, non mancano mai cibo e bevande, una birra appena spillata, un Veneziano e, soprattutto, un bicchiere di vino delle cantine locali. A disposizione dei bambini la gelateria, a pochi passi. Tra un sorso e un boccone, non può mancare una passeggiata tra i negozi aperti con relativo shopping, per trovare, prima o poi, il regalo giusto da portare agli amici che attendono a casa.

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Burgi Waldner

BELLE, PREZIOSE, PICCOLE COSE

Cultura e amore per la propria terra

Pare che cultura e tutela della propria terra siano appannaggio delle persone mature: se si calcolasse l’età media dei circa 240 membri dell’associazione, infatti, si otterrebbe una cifra superiore a 60. Pensionati, dunque, che hanno tempo da dedicare ad attività apparentemente futili quali visitare i musei o prendersi cura dei piloni votivi. Da un’altra prospettiva, però, si tratta di persone giovanili, che sanno trarre vantaggio dal pensionamento, dedicandosi alle piccole, belle e preziose cose della vita per anni trascurate. L’associazione per la cultura, la tutela della patria e l’abbellimento fu fondata nel 1955, un periodo di ambizioni turistiche per Scena, con il nome di «Verein für Kultur, Heimatpflege und Verschönerung». Dopo una fase di privazioni ebbe inizio un’evoluzione e non ci si accontentava più di una semplice base esistenziale. A tal proposito, il piccolo paese agricolo doveva essere lentamente destato. Si nutriva curiosità per il mondo e la nuova associazione andò incontro a quest’interesse per le tematiche più disparate con numerose serate dedicate a documentari e conferenze, occasioni in cui gli abitanti locali dimostravano la loro passione per la «scoperta dell’universo», «palme, datteri e moschee» o per le «città tedesche». Il fatto che all’epoca, la TV fosse ancora poco diffusa, contribuì sicuramente all’affluenza agli eventi organizzati.

Immagini vivaci di un lontano passato: gli affreschi risalenti a 700 anni fa nella chiesa di S. Giorgio a pianta circolare.

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Rivolgendo lo sguardo verso l’esterno, si cominciò ad avere un occhio leggermente critico nei confronti del proprio paese. Il verbale della prima «ispezione» riporta che il consiglio direttivo dell’associazione biasimava l’«abitudine tipicamente meridionale» di stendere la biancheria fuori dal balcone, un «problema» che fu affrontato grazie al concorso «Il terrazzo più bello di Scena». Queste iniziative, successivamente chiamate «Concorsi floreali», contribuirono notevolmente alla cura dell’immagine. Pensando alle pubblicità odierne di Scena sui diversi media, risulta difficile credere che tutto ebbe inizio con modestia. Una «Guida turistica di Scena» fu pubblicata già durante il primo anno di vita dell’associazione: un piccolo opuscolo in formato cartolina con 11 pagine e 3 foto in bianco e nero. Fin dall’inizio, l’associazione si assunse il compito di assistere gli esercizi alberghieri: per loro vennero organizzati corsi di contabilità, dattilografia, corrispondenza alberghiera o di lingua e differenti conferenze erano volte a trasmettere un 33


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Schenner Langes A inizio della stagione calda prende il via la tradizionale serie di manifestazioni dal titolo «Schenner Langes», che significa «Primavera a Scena» e che, nel 2016, vanta la sua 25a edizione. Per due settimane tutto si svolge all’insegna delle specialità stagionali dei masi e degli orti nei dintorni, della musica popolare e della cultura regionale.

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po’ di cultura generale, «per potersi relazionare con persone provenienti da altri Paesi». Negli anni ’60 e ’70, con il rapido sviluppo del turismo, l’attività dell’associazione si mosse sempre più in questa direzione: il costante aumento dei pernottamenti relegava in secondo piano tematiche quali cultura e tutela locale, con il desiderio di offrire agli ospiti moderni comfort. Dopo la scissione del comitato dell’associazione in due sottocomitati nel 1971, nel 1978 il settore turistico divenne una corporazione indipendente in seguito alla legge provinciale che prevedeva un’apposita ripartizione in tutti i Comuni. Qualche anno dopo, quest’«ufficio per il turismo» prese il nome di «Associazione Turistica», in conformità con la crescente internazionalità degli ospiti. Il presidente dell’associazione dell’epoca esternò un desiderio: «Il settore turistico dovrebbe collaborare strettamente con quello della cultura e della tutela del territorio, per conservare le preziose ripartizioni dedite alla cura di paesaggio, cultura e patria. Ecco le premesse essenziali per garantire lunga vita al turismo.» L’associazione poteva, dunque, dedicarsi nuovamente e con maggiore impegno alla tutela del territorio e dei monumenti. Alcune aree, ad esempio, andavano migliorate. Il cimitero si trovava in una «condizione inacettabile, sia dal punto di vista estetico, sia da quello funzionale». Così, venne proposta la fondazione di un comitato cimiteriale, al fine di uniformare le tombe ed elaborare un ordinamento specifico. 34

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Inoltre, l’antica parrocchia era una vera e propria «spina nel fianco». Dopo decenni di trascuratezza, si voleva arrestarne la rovina, ma la ristrutturazione durò numerosi anni. Durante una seduta del consiglio direttivo dell’associazione, il parroco riferì con orgoglio: «Vengono costantemente alla luce incantevoli affreschi». Con il passare del tempo i mezzi finanziari diminuirono e i restauri dovevano essere interrotti, ma gli Heimatpfleger (tutelatori del territorio) non smisero di appoggiare il progetto con diverse iniziative. L’associazione si impegnava (e lo fa ancora oggi) anche a favore dei piccoli monumenti locali, quali crocefissi lungo le strade, cappelle, piloni votivi, mulini e molto altro ancora. Il compito degli Heimatpfleger è quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti di questi testimoni di storia e cultura, ma anche di supportare e seguire le ristrutturazioni con consigli utili. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se un membro del suo consiglio d’amministrazione la rappresenta nella commissione per l’edilizia comunale, tutelando la tipica architettura locale. A queste persone devono molto anche creatività e musica: corsi da vasai, di chitarra e per la creazione di presepi, mostre fotografiche, concerti corali all’aperto e nelle chiese, presentazioni di libri sono attività da cui sono emersi alcuni talenti nascosti. Da parecchi anni fanno parte del suo variegato programma annuale anche le gite culturali o all’insegna di storia, geografia e civiltà locali. Ciò ebbe inizio nel 1971 con una gita in Val Venosta e, con il passare del tempo, crebbe l’amore per i viaggi, così i

tour giornalieri presto raggiunsero il Trentino, il Tirolo del nord e dell’est o la Baviera. «Queste escursioni, che registravano sempre un notevole numero di partecipanti, consentivano di far conoscere ai membri e agli amici dell’associazione qualche perla altoatesina», si legge nella pubblicazione in occasione del 25° anniversario. Nel 1997, l’associazione organizzò una visita di tre giorni nel Comune gemellato di Stainz, in Stiria, e da quel momento per numerosi membri il viaggio autunnale di qualche giorno costituisce l’evento annuale per eccellenza. Se negli anni ’50 gli abitanti di Scena dovevano accontentarsi della proiezione di diapositive su «città tedesche», ora avevano la possibilità di visitarle: oltre a Norimberga, Passavia, Augusta, Heidelberg e Dresda, figuravano mete quali Vienna, Praga, Firenze e Milano. L’associazione, però, non vuole limitarsi a offrire vantaggi ai propri membri: nei suoi statuti dichiara di «mirare all’istruzione popolare» e, sebbene possa sembrare un po’ pomposo o arrogante, si assume il compito di avvicinare l’intera comunità e gli ospiti di Scena alla storia, ai beni culturali e a «tutto ciò che contraddistingue la peculiarità locali». Non stupisce, dunque, che molti dei suoi membri facciano parte della redazione del «Bollettino Comunale Scena», né che talvolta risulti particolarmente «infarcito di cultura». Ogni anno, l’associazione partecipa diligentemente alle «Schenner Langes» (settimane culturali) e conferenze, concerti, mostre o eventi corredati da quiz sono volti a raggiungere un pubblico sempre più ampio. Anche numerosi ospiti di Scena sono interessati alle offerte culturali: se in passato si trattava di

proiezioni di diapositive, oggi c’è la possibilità di visitare molte perle del paese e dei dintorni con una guida locale esperta. Per chi preferisce le gite esplorative in solitaria, è stato creato il «Dorfmuseum in Stationen» (museo locale a stazioni, NdT) che illustra in loco e in maniera diretta agli escursionisti alcune particolarità della meta. Eccole: le piccole, belle e preziose cose della vita.

1 La cappella Walchn in via Mitterplatt, che l’associazione «Verein für Kultur und Heimatpflege» ha segnalato come Sentiero delle Località. 2 Questa tavoletta gradevolmente decorata è stata affissa al muro esterno della vecchia chiesa parrocchiale in ricordo del suo organista. 3 Il piccolo mulino all’imbocco del sentiero Gsteirerweg vuole ricordare la coltivazione dei cereali e le numerose strutture simili presenti a Scena in passato. 4 Gli affreschi della cappella laterale di S. Giovanni nella vecchia chiesa parrocchiale. 5 I concorsi floreali hanno dato un grande contributo all’abbellimento dell’immagine locale. 35


Concerto open air nell’ambito del world music festival presso i Giardini di Castel Trauttmansdorff Tel. 0473 255 600 www.trauttmansdorff.it

Da adagio a fortissimo: musica e notti d’estate

Sebastian Marseiler

La colonna sonora che accompagna un soggiorno a Scena è molto varia. Per prime, in tal senso, vanno menzionate le serate estive settimanali al padiglione della musica, allietate da suggestive note. Rinomati ensemble, nell’ambito delle Settimane Musicali Meranesi, danno il meglio di sé nel romantico cortile del Castel Scena, mentre le esibizioni delle bande musicali sono una vera delizia per occhi e orecchie. Ma il clou ineguagliato sono le Notti ai Giardini in seno al world music festival, che ha luogo nei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Indimenticabili, infine, sono le serate operistiche all’Arena di Verona.

DANZA D’ESTATE NELLE NOTTI AI GIARDINI

GRANDI OPERE SOTTO UN CIELO STELLATO

Seducente, il forte profumo del frangipani si diffonde nell’atmosfera informale: già il passaggio sul ponte che conduce al castello suscita inconsciamente una sensazione di trasognata leggerezza. Lo si avverte e basta: la serata sarà magnifica! Quindi, lo sguardo abbraccia le rotondità del verde anfiteatro, fino a scorgere il palcoscenico sul lago. In tutta sincerità, esiste uno scenario più bello per un evento musicale? La discesa è come un viaggio lontano attraverso i limoneti, le piante esotiche e le palme, tra le rigogliose foglie giganti dei fiori di loto. Nello stagno, sguazzano i pesci rossi, mentre anatre e cigni fluttuano sull’acqua. Sotto le foglie allungate delle palme che ricamano il cielo crepuscolare, è il momento di un drink al bar con vista sul palco, da cui è possibile seguire il concerto per tutta la serata.

Lentamente il confortevole pullman si dirige verso sud sulla A22, accogliendo un variopinto pubblico: alcune signore in nero, un paio di signori in abito, qualche giovane in jeans e giacca, molti con zainetto, coperte e cuscini. Le rocciose gradinate dell’Arena di Verona richiedono agli appassionati di musica un po’ di organizzazione. Dopo la Val d’Adige, il Lago di Garda è solo un presagio, prima di raggiungere Verona, la «bella sull’Adige». Resta un po’ di tempo per una passeggiata, sebbene i posti non numerati debbano essere occupati con un certo anticipo. I più coraggiosi si concedono un caffè costosissimo ai tavoli di Piazza Bra, il più bel foyer del mondo con vista sull’Arena, fino al momento dell’apertura dei cancelli. Imponenti mura di conci e oscure volte accolgono i visitatori che, per dirigersi ai posti numerati, possono calpestare un tappeto rosso fino ad apparire sotto i riflettori all’interno dell’ovale. Le dimensioni gigantesche del palcoscenico richiedono la solida esperienza di un grande regista e Franco Zeffirelli ha dato vita a un opulento scenario che sconfina nel kitsch. Come da copione, la luna sorge sullo scenario, mentre durante l’ouverture sulle gradinate scintillano i «moccoletti», segnando i vari livelli. Quindi ha inizio la grande opera, maestosamente allestita, che coinvolge qualche centinaio di comparse; tra un’aria e l’altra si odono applausi, «bravo maestro!», «bravissima!». Mentre Aida langue e soffre, le trombe, fatte realizzare allo scopo da Giuseppe Verdi, irrompono con la marcia trionfale. Durante la pausa, circolano i venditori di bevande con banco al seguito: un’opera all’Arena ricorda un open air festival, devono ammetterlo anche i puritani! Alla fine, tutti escono con l’indimenticabile ricordo di un emozionante capolavoro, vissuto sotto un vellutato cielo di stelle, ricco d’immagini intense e accompagnato da melodie, che potrebbero essere canzoni popolari, se non fossero state scritte da Giuseppe Verdi.

Sulla riva laterale un gruppetto di persone si è accomodato sul pontile. L’atmosfera rilassata ricorda vagamente Hyde Park e il good old Woodstock. Fedeli al motto «Piante da tutto il mondo», nelle notti musicali estive dei Giardini di Castel Trauttmansdorff anche gli artisti mettono in scena innumerevoli colori, con un repertorio fatto di delizie musicali per giovani nel corpo e nello spirito: un blues rock dei leggendari Blues Brothers fa oscillare tanto le teste canute quanto le chiome più folte. Chi erano i protagonisti del 2015? Andreas Bourani, Carmen Souza con la sua grandiosa voce jazz, Nnkea’s Afrobeat e Reggae, l’intramontabile Bobby McFerrins con «Don’t worry, be happy». Oggi il «Klangkarussell» conquista tutti con il fresco drive dell’e-music, tanto che anche gli uccelli nell’acqua accanto al palco sembrano apprezzare il tripudio di suoni e il gioco di luci.

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Notti d’estate

Trasferimento in pullman e spettacolo operistico all’Arena di Verona Associazione Turistica di Scena/Schenna Tel. 0473 945 669 www.schenna.com

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INVERNO A SCENA

Il tour dolce Inverno nei paesini di montagna. Un tempo, in questi luoghi, volpi e lepri si davano la buonanotte. Qualcosa che ricordi la lentezza dei tempi andati e dell’autentica genuinità si è tuttavia conservato: i villaggi di Talle, Oberkirn, Prenn e Videgg non sanno nulla del frastuono, ma ciò non significa che non conoscano il divertimento, dato che questi sono luoghi ideali per famiglie con figli (soprattutto piccoli), che non vengono minimamente stressati dalle risalite delle pendici (visto che è papà a tirare la slitta), dal traffico o dagli sciatori spericolati. Qui c’è davvero spazio per tutti e, perché no, c’è anche il tempo per organizzare una bella battaglia a palle di neve. In tutta sincerità: a quando risale l’ultima? Presso due esercizi si possono noleggiare le ciaspole e partire poi in completa solitudine sulle tracce del silenzio o aggregarsi a un tour organizzato. Qualunque sia la scelta, un’escursione nell’incontaminato paesaggio innevato è sempre accompagnata da un incontro a tu per tu con la natura.

Avvento contadino Già solo lo sfondo, se questo termine è consentito, conferisce all’Avvento contadino di Scena la sua aura straordinaria, alla cui base c’è l’idea degli antichi giochi tirolesi dei pastori alla ricerca natalizia di alloggio. Si peregrina lungo sentieri decorati a festa e, dopo un immaginario: «Chi bussa alla porta?», si apre un caldo mondo fatto di luoghi suggestivi, allietati da melodie natalizie, dall’aroma di pan pepato e punch e da oggetti d’artigianato. Sulle bancarelle graziosamente allestite, gli abitanti propongono prodotti fatti in casa di ogni genere, decorazioni in feltro e legno e numerosi articoli fai-da-te. Non mancano, naturalmente, le specialità altoatesine tutte da gustare, mentre i più piccoli potranno gioire accarezzando qualche agnellino.

Scena in bianco Sebastian Marseiler

Lo ammettiamo, molto spesso Madama Holle si rifiuta di sprimacciare i suoi piumini sopra Scena, ma quando lo fa, castello, chiesa e mausoleo in tutta la loro magia, sembrano usciti da un fantasy. E, nel periodo dell’Avvento contadino, questa località è permeata da un fascino e una naturalezza particolari. Gli inverni a Scena/Schenna sono miti e, pertanto, chi desidera incontrare a quattr’occhi Nonno Gelo deve salire in quota, dove scoprirà il suo volto dalle mille sfaccettature: una di queste è quella romantica e trasognata dei villaggi di Talle, Oberkirn, Prenn e Vi38

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degg. Ma ciò non significa che qui non regni anche l’allegria: alcune locande e rifugi sono aperti per una sosta gioiosa, in alternativa ai toni più pacati che caratterizzano le escursioni sulle ciaspole o nella neve, le slittate o i tour di scialpinismo. Merano 2000, invece, è ancora diversa: vivace, esuberante e, ciononostante, non troppo dispersiva, con rapidi impianti di risalita e discese ancora più dinamiche. I più piccoli si divertono un mondo con la mascotte Lucki. Ma l’attrazione assoluta è la più lunga pista di alpin bob su rotaia d’Italia: chi ha il coraggio di lanciarsi? 39


Mercatino di Natale

Appuntamenti

Le passeggiate lungo il Passirio a Merano sono tra le più belle al mondo, soprattutto durante il periodo natalizio, quando l’atmosfera festosa, all’ombra del Kurhaus in stile Liberty con le sue muse danzanti sul tetto a cupola, si fa contagiosa. Innumerevoli aromi di cannella, chiodi di garofano, vin brulè e dolci natalizi accarezzano l’olfatto e attirano i visitatori come calamite. Illuminati dalla tenue luce e avvolti dalle note dei canti di Natale, riemergono ricordi d’infanzia a lungo dimenticati. E se l’atmosfera dovesse farsi troppo vivace, si può sfuggire al mercatino, dedicandosi allo shopping in Corso Libertà o sotto i Portici, decorati e illuminati a festa. La migliore occasione per realizzare qualche desiderio…

Inverno 2015/2016

Dal 21/11/2015 al 10/1/2016 Pattinaggio su ghiaccio in centro a Scena Sulla nuova pista del ghiaccio direttamente nel centro del paese, tutta la famiglia potrà trascorrere momenti spensierati. Il fluttuare leggeri sulle lame affilate accresce ulteriormente la voglia di movimento. Possibilità di noleggio pattini.

Dal 11/12 al 13/12/2015 Avvento contadino a Scena Aromatiche delizie, oggetti artigianali realizzati a mano e note natalizie attendono gli ospiti in occasione dell’Avvento contadino di S. Giorgio a Scena. Con la torre antica (Uhlenturm) a fare da sfondo, gli artigiani presentano le loro originali creazioni. Non mancano neppure le degustazioni di specialità tipiche.

Dal 26/12/2015 al 6/3/2016 Inverno a Talle Nelle antiche locande Sterneck a Prenn e Haashof a Videgg, massima attenzione è dedicata alla preparazione di piatti autentici e tradizionali. Si dice che, dopo un’escursione invernale nel paesaggio romantico, i sapori delle specialità altoatesine acquisiscano maggiore intensità.

Dal 27/11/2015 al 6/1/2016

Inverno 2016/2017

Dal 26/11/2016 all’8/1/2017 Pattinaggio su ghiaccio in centro a Scena

Scena offre ben due opportunità per praticare il pattinaggio su ghiaccio: la novità assoluta è la pista da ghiaccio nel centro del paese, mentre quella naturale nei pressi del ristorante Tiefenbrunn è ideale per chi preferisce un’atmosfera più tranquilla. In entrambe le sedi è possibile noleggiare i pattini, così come acquistare bevande calde.

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Sulla nuova pista del ghiaccio direttamente nel centro del paese, tutta la famiglia potrà trascorrere momenti spensierati.

Dal 25/11/2016 al 6/1/2017 Il Mercatino di Natale di Merano Sulla passeggiata di Merano lungo il letto del Passirio si allineano ogni anno le piccole bancarelle del Mercatino di Natale.

Dal 9/12 al 11/12/2016 Avvento contadino a Scena L’aroma di specialità gastronomiche, regali fatti a mano e musica suggestiva accolgono gli ospiti presso i soffitti a volta della cantina vini del Torgglerhof.

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1 Sulle tracce del silenzio. Noleggiate un paio di ciaspole, indossatele e immergetevi in un incontaminato paesaggio invernale, assaporando la natura con tutti i sensi. 2 Che cosa sarebbe un’escursione invernale senza una gustosa merenda? Bontà al tagliere: speck, salamini affumicati e formaggio alpino, il tutto «bagnato» da un buon vino. Alla salute!

3 Questa è l’atmosfera di un’escursione alpina: niente confusione, ma solo neve, natura e divertimento. 4 Magia d’inverno. Le case si stringono una all’altra come se volessero riscaldarsi a vicenda. È così bello, dopo un’escursione, rilassarsi al tepore della stufa.

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Pattinaggio su ghiaccio

Il Mercatino di Natale di Merano Sulla passeggiata di Merano lungo il letto del Passirio si allineano ogni anno le piccole bancarelle del Mercatino di Natale, il cui programma prevede concerti, spettacoli teatrali ed eventi formativi su usi, costumi e artigianato.

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Calendario degli eventi 2016

Dal 17 al 24 APRILE «C’è musica nell’aria… » Appassionati attenzione! Per una settimana Scena si trasforma in un palcoscenico musicale che fa da sfondo a numerose e variopinte manifestazioni, tra cui i suonnatori di corno da caccia di Scena. Uno degli appuntamenti clou di aprile è il concerto della banda musicale locale.

Ulteriori informazioni e suggerimenti sui vari eventi sono disponibili al sito www.schenna.com

DA FINE MARZO a INIZIO NOVEMBRE Gite in pullman e trasferte extra Settimanalmente l’Associazione Turistica Scena propone gite a bordo di confortevoli pullman verso le seguenti mete: Trento, Lago di Garda, Venezia, Verona e Alpe di Siusi. Nei mesi estivi, da fine giugno a fine agosto, ha luogo la famosa kermesse operistica nello spettacolare scenario dell’Arena di Verona. Per gli appassionati di questo genere musicale, l'ufficio turistico organizza trasferte extra per assistere allo spettacolo di Carmen, Aida e Traviata.

Dal 5 al 19 MARZO

9 e 10 APRILE

Dall’8 al 15 MAGGIO

Sfaccettata settimana culturale «Schenner Langes»

Scena in fiore! Festa di primavera dei Vigili del Fuoco di Scena

Il festival dei costumi: «Schneidiges Scena»

La natura si risveglia, germoglia e fiorisce, tanto quanto la sensazione di primavera! Durante la tradizionale settimana culturale «Schenner Langes» è possibile godersi il ricco programma di eventi. A proposito: in dialetto altoatesino il termine «Langes» significa primavera. Il clou di quest’appuntamento è il concerto della banda musicale di Scena il 12 marzo 2016.

Dal 2 APRILE al 29 MAGGIO

17 APRILE

Da MAGGIO a OTTOBRE

Da MAGGIO a OTTOBRE

13 MAGGIO e 7 OTTOBRE

Südtirol Balance

Mercato contadino dell’Alto Adige Specialità e prodotti artigianali

«Tallner Sunntig», cucina e musica

Simpatica «Berger Pfinstig» a Monte Scenaberg

La musica delle montagne: il coro Montanara a Scena

Ogni primo giovedì del mese, malghe, ristoranti e osterie di Monte Scenaberg organizzano un evento all’insegna di convivialità, gusto e divertimento. A proposito: l’espressione dialettale per indicare il giovedì è «Pfinstig». Quest’evento è allietato dall’allegria della musica popolare e da gustosi piatti contadini.

Il canto piemontese «La Montanara» di Toni Ortelli ha dato il nome al famoso coro «Cortina d’Ampezzo» delle Dolomiti. Questo brano interpretato «a cappella» porterà il suono delle montagne nella Casa Culturale «Unterwirt».

Il fulcro dell’iniziativa «Südtirol Balance» è il benessere psico-fisico. L’energia depurativa e rivitalizzante della primavera aiuta a ripristinare il naturale equilibrio corporeo. Quattro volte alla settimana, l’Associazione Turistica Scena organizza eventi dal tema «Equilibrio e movimento». Il programma prevede un outdoor training, un’escursione «Vital sulla roggia«, un tour alla scoperta delle erbe selvatiche e molto altro.

Un vivace e variopinto mercato ha luogo dalle 10 alle 18 a Scena in Piazza Raiffeisen «coperta», dove gli agricoltori altoatesini presentano gustose specialità e sane delizie, provenienti direttamente dai loro orti, campi e cantine. Tra gli espositori si contano anche gli artigiani artistici dell’Alto Adige con le loro originali opere. Un’allegra atmosfera musicale allieta l’evento.

1° MAGGIO

Da APRILE a OTTOBRE

«Mercato delle erb(acc)e»

Tour guidati in cabriolet e auto d’epoca

Non si può assolutamente parlare di erbacce, bensì di erbe officinali e spezie. Dalle 11 alle 17, quest’evento, dal nome ironico, trasforma Piazza Raiffeisen in un paradiso degli aromi. Esperti erboristi offrono tè, spezie, semi o piante di varietà antiche e rare, fornendo informazioni sulla loro efficacia e proponendo gustose specialità, una vera delizia del palato. Nel corso di un’escursione guidata a tema, lungo il sentiero è possibile scoprire una varietà di delicatezze.

Un’esperienza automobilistica e paesaggistica dalla nota alpino-mediterranea. I tracciati dei tour guidati in cabriolet e auto d’epoca sono molto vari e spettacolari. Esperte guide vi accompagneranno attraverso tortuose strade alpine, valli incontaminate e passi delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità, al cospetto dei loro suggestivi massicci. Il percorso si snoda anche attraverso i frutteti e i vigneti della Bassa Atesina e del vicino Trentino, costeggiando numerosi villaggi, fino a raggiungere il Lago di Garda con la sua straordinaria atmosfera.

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Nell’ambito della serie di manifestazioni «Schneidiges Scena» tutto gira intorno a costumi e musica. Il termine dialettale schneidig non ha nulla a che vedere con i coltelli affilati, ma significa trendy e di bell’aspetto. Il programma prevede un simpatico brindisi con musica, concerti e vivaci esibizioni dei gruppi di danza folcloristica di Scena.

La vitalità e la coesione della comunità paesana trova espressione anche nelle attività associative. Importanti compiti a favore della collettività vengono assunti dai Vigili del Fuoco volontari, anche se in questo caso non si tratta di un intervento a rischio, bensì dell’allestimento di una festa popolare con annessi e connessi. Tra le varie cose, il programma prevede un concerto open air del gruppo musicale «Volxrock», al coperto in Piazza Raiffeisen.

Ogni prima domenica del mese la regione dell’area escursionistica Hirzer fa da sfondo all’incontro tra cucina e musica. Trattorie alpine, malghe e rifugi portano in tavola piatti tradizionali e gustosi, mentre la musica popolare dà il giusto ritmo, allietando con la sua melodia queste giornate da trascorrere all’insegna delle escursioni, del relax e dei sapori. Prezzi ridotti sulla seggiovia Grube, la funivia Hirzer e Verdins.

Da FINE MAGGIO a INIZIO SETTEMBRE Serate estive a Scena: musica e shopping Dopo cena, una bella passeggiata in centro, allietata da bella musica, e un tour tra i negozietti, alla scoperta di qualche idea regalo, sono proprio quello che ci vuole. I concerti di gruppi moderni e popolari arricchiscono le serate estive di Scena, insieme alle varie iniziative delle associazioni locali. Orario serale d’apertura dei negozi: dalle 20 alle 21.30.

Da MAGGIO ad AGOSTO World Music Festival ai Giardini di Castel Trauttmansdorff Nell’impareggiabile scenario di uno dei più bei giardini botanici d’Italia, risuona la musica di tutto il mondo, eseguita da eccellenti gruppi musicali sul palcoscenico del laghetto delle ninfee. In base al motto «Piante da tutto il mondo», le Notti ai Giardini di Castel Trauttmansdorff sono un’esperienza musicale sfaccettata e internazionale.

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5 GIUGNO

27 e 28 AGOSTO

4 SETTEMBRE

17 e 18 SETTEMBRE

Tradizionali fuochi del Sacro Cuore di Gesù

Verdins: la festa dei Vigili del Fuoco volontari

XI corsa internazionale in montagna Merano 2000

Festa d’autunno con sfilata degli Schützen

L’antica usanza dei fuochi del Sacro Cuore di Gesù è sentita in tutto il Tirolo. Ispirata ai fuochi del solstizio d’estate, durante la Guerra d’indipendenza del Tirolo (1796–1809), ha acquisito un significato patriottico. Nelle tarde ore serali, lungo le creste e sulle pendici delle montagne, risplende una miriade di fuochi che segnano l’orizzonte: simbolo del legame alla propria terra è il cuore coronato da una croce.

I visitatori possono bearsi delle note della musica popolare e assaporare pietanze tipiche. Tutto il paese è avvolto da un’atmosfera festosa, tanto da trasformare questa data in un appuntamento imperdibile per abitanti e turisti, segnato in rosso sul calendario, lo stesso colore dei veicoli di questo corpo.

Gli atleti si radunano nel centro di Scena, dove prende il via la «XI corsa internazionale in montagna Merano 2000» che prevede il superamento di 1.300 di dislivello su un percorso di 10 km. Il tracciato molto vario e in costante salita si snoda lungo prati e boschi verso il traguardo, il Piffinger Köpfl. La combinazione di prestazioni sportive e intensa vita alpina affascina allo stesso modo partecipanti e pubblico.

La musica suggestiva incontra i graziosi costumi tradizionali e le gustose pietanze tipiche. Durante la sfilata festosa, ospiti e abitanti ammirano i carri addobbati con i colori dell’autunno, i gruppi in costume e le bande musicali che marciano lungo le strade e i vicoli del paese.

Dal 3 al 10 LUGLIO

Dal 2 OTTOBRE al 6 NOVEMBRE

Dal 5 al 9 OTTOBRE

Rally d’auto d’epoca «Südtirol Classic Schenna»

L’autunno contadino di Scena, un tripudio di sapori

«Südtirol Classic Golden Edition»

Eleganti auto d’epoca, gite attraverso il suggestivo paesaggio alpino dell’Alto Adige e delizie culinarie: questa riuscita combinazione entusiasma piloti e appassionati di auto d’epoca, tanto che la «Südtirol Classic Schenna» vanta quest’anno la sua 31a edizione. La mattina e la sera, questi antichi bolidi si riuniscono nella piazza principale del paese, che si trasforma nel palcoscenico della storia automobilistica.

L’autunno dorato veste il paesaggio con il suo abito più cangiante: il raccolto è finito ed è ora di passare ai festeggiamenti. Il tradizionale Törggelen ha avuto origine come segno di ringraziamento per il buon raccolto. Immergersi nella natura e assaporare la sua bellezza durante un’escursione con Törggelen o divertirsi nel corso di suggestivi concerti e feste in piazza Raiffeisen sono solo alcune delle attività, accanto all’interessante sopralluogo dei meleti con degustazione e visita del consorzio frutticolo.

23 e 24 LUGLIO

20 AGOSTO

20 OTTOBRE

27 OTTOBRE

Talle: festa d’estate dei Vigili del Fuoco volontari

Il tradizionale mercato di Scena

Schenner Bauernkuchl: la tradizione delle bontà

Mercato d’autunno a Scena: un festoso ringraziamento per il raccolto

Ogni contadina ha i suoi segreti! Durante quest’evento in piazza Raiffeisen, le agricoltrici di Scena preparano le loro specialità tipiche e tradizionali. In occasione del Törggelen, un’usanza molto amata, vengono serviti in tavola i frutti dell’autunno quali castagne, mele e uva. Ma anche speck, formaggi, vino novello e d’annata hanno un sapore migliore se accompagnati da allegre note musicali.

L’autunno è tempo di Törggelen! Questo termine deriva dal latino «torculus» che significa «torchio per la spremitura dell’uva». L’aroma di caldarroste è caratteristico e particolare in questa stagione quando, in buona compagnia, si possono gustare le specialità tipiche, il vino novello, detto Sußer, e naturalmente questi ottimi frutti. Tra gli espositori in piazza Raiffeisen si contano osti, contadini, artigiani e artisti con i loro prodotti tutti da scoprire.

Talle/Tall in rosso: questo fine settimana si svolge all’insegna dei Vigili del Fuoco locali e i visitatori sono attesi da musica e specialità tipiche, a conferma che questo corpo è imbattibile nella sua attività di «estinzione della sete!»

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Il mite autunno, il paesaggio altoatesino vestito di mille colori e le meravigliose auto d’epoca sono gli ingredienti della «Südtirol Classic Golden Edition». I deliziosi sapori delle specialità culinarie fungono da meraviglioso complemento ai tour panoramici, per una giornata all’insegna di tour e delicatezze culinarie di prim’ordine.

Al mercato di Scena regna una piacevole atmosfera festosa e, proprio come un tempo, non è solo teatro dello scambio di merci, bensì anche luogo d’incontro e di dialogo che lascia spazio a cibo, bevande e curiosità. Commercianti e artigiani presentano i loro articoli, i contadini vendono i loro prodotti e gli esercizi ristorativi servono specialità altoatesine.

21 AGOSTO

Dal 3 all’8 NOVEMBRE

Malga Gompm Alm «the unplugged taste»

Merano Winefestival, vino e delizie del palato

Durante questo evento culinario alla malga Gompm Alm, nell’area di Punta Hirzer, cuochi altoatesini d’eccellenza cucineranno all’aria aperta «unplugged» su antiche stufe a legna. Le varie postazioni sono disseminate sull’alpeggio in mezzo a prati e boschi e le varie specialità sono accompagnate da vini di viticoltori locali, birre e succhi fatti in casa.

In occasione di questa rinomata manifestazione internazionale, numerosi viticoltori presentano i loro vini nazionali e internazionali. Specialità culinarie, preparate da grandi chef, completano la degustazione. Sfondo di questo festival è il Kurhaus di Merano in stile Liberty e le prospicienti passeggiate lungo il Passirio. Il programma di contorno prevede anche show culinari, seminari, visite guidate e premiazioni.

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Responsabile dei contenuti Ufficio turistico di Scena/Schenna

Idea, design e redazione foto Athesia-Tappeiner Verlag, Bolzano

Testi Sebastian Marseiler Sonja Steger Burgi Waldner

Stampa Südtirol Druck

Traduzioni Bonetti & Peroni, Bolzano

Chiusura redazione 10 novembre 2015

Fotografia Florian Andergassen, Frieder Blickle, Paola Marcello, Andreas Marini, Georg Mayr, Hannes Niederkofler, allesfoto.com/Klaus Peterlin, Stefan Pircher, Merano Marketing (MGM), Giardini di Castel Trauttmansdorff, Aida Foto Ennevi, Kurverwaltung Meran/Alex Filz, Associazione Turistica Avelengo/Laurin Moser, Burgi Waldner, Andreas Hörnisch, Damian Pertoll, Hintereggalm, Tappeiner, archivio dell’Associazione Turistica di Scena


info: Associazione Turistica Scena/Schenna I-39017 Scena – Alto Adige Tel. 0473 945 669 Fax 0473 945 581 info@schenna.com www.schenna.com


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