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L’evento
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Sommario
Anno XIV n.1 | Gennaio-Febbraio 2018
Hup 40-30 Potain e Gavarini: connubio vincente Open day Hinowa: 30 anni di qualità e sicurezza Visto in fiera Manitou, a Ecomondo per l’ambiente n.1 | Gennaio-Febbraio 2018 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/0002 - Campione Gratuito
In copertina: Demac Anno XIV n. 1 | gennaio-febbraio 2018 Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Luca Balduzzi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nico.ambrosino@scimedia.it Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 – E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 45,00 | Estero: € 75,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 – E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese Spedizione Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/002 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737
RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news
L’evento
Editoriale di Manuela Cortesi
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News > Le brevi a cura della redazione
p. 6
Intermat Innovation Awards
Chiara, da parte della giuria di esperti, la volontà di premiare la digitalizzazione e soprattutto l’elettrificazione
Focus macchina > CTE B-LIFT 27
L’evento > Intermat Innovation Awards
Digitalizzazione, innovazione ed energia elettrica di Manuela Cortesi p. 18
Compattezza e versatilità di Sandro Tozzi
p. 52
Focus macchina > Böcker AK 46/6000
Top di gamma di Porfirio Ferrari
p. 56
L’evento > Hinowa
Hinowa: da 30 anni sinonimo di qualità e sicurezza di Giacomo Casadio p. 24 Carrelli elevatori > OM STILL
Il nuovo Rx 20: rivoluzione elettrizzante di Umberto Piagnoni p. 30 Focus macchina > Potain Hup 40-30
Potain e Gavarini: connubio vincente di Giacomo Casadio e Manuela Cortesi p. 34
Visto in fiera > Fassi Gru
Fassi Gru conquista la Svizzera di Marianna Senni p. 60
Noleggio > Gruppo Venpa 3
Tecnologia > CLS
Gruppo Venpa 3: puntare in alto con innovazione e professionalità di Umberto Piagnoni p. 40
Con CLS l’innovazione è sicurezza di Umberto Piagnoni p. 64 Al lavoro > Cofiloc
L’intervista > Terex
Italia paese meraviglioso per gli affari di Luca Balduzzi p. 46
Cofiloc: la risposta giusta di Umberto Piagnoni
p. 68
Preview LogiMAT > Linde MH
Linde a LogiMAT: digitalizzazione, connessione, automazione e sicurezza di Miriam Spada p. 72 Visto in fiera > Manitou a Ecomondo
Manitou a Ecomondo: un impegno per l’ambiente di Manuela Cortesi p. 76
Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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Editoriale
L’elettrico, tra sogno e realtà di Manuela Cortesi
L’
evento organizzato da Intermat dove la stampa incontra le aziende, il 18 e il 19 gennaio scorsi
a Parigi alla Maison de la Mutualité, ha avuto un chiaro leitmotiv: l’elettrificazione. Dinnanzi a normative europee sempre più stringenti in tema di emissioni (siamo oramai alla fase Stage V, che sa-
rà in vigore dal 2019 per i motori di potenza inferiore a 56 kW e superiore a 130 kW, e dal 2020 per i motori da 56-130 kW) e alla scelta di molte città di sposare la causa del cantiere green, la corsa all’elettrico è diventata cavallo di battaglia di molti soggetti del settore, Volvo in primis. Nulla di strano dunque se è proprio Volvo a vincere uno degli Intermat Awards con il suo EX2, un prototipo di escavatore compatto completamente elettrico a zero emissioni. Segue – tra gli Special Awards – Mecalac con l’e12, un escavatore gommato compatto.
Ma siamo pronti davvero all’era dell’elettrificazione? Chiacchierando coi costruttori al pre-Intermat sono emer-
se, parallelamente all’entusiasmo, diverse problematiche. L’elettrico pare una strada obbligata e fa incetta di premi, ma non bisogna dimenticare che per elettrificare servono grandi investimenti da parte dei costruttori, e che quindi non tutti potranno permettersi di fare il “grande salto” con facilità. La macchina elettrica inoltre costa sempre di più, anche se certo il mantenimento richiede molto meno. Ma la manutenzione invece? I motori elettrici sono e restano delle batterie, e dunque con una vita – per quanto gloriosa – limitata. Purtroppo ogni batteria ha a disposizione un tot di ricariche, e il costo della batteria per una macchina elettrica è più che rilevante. C’è poi un’ultima, e a mio avviso determinante, questione: avremo ottimi cantieri green con macchinari elettrici, in città ancora invase da automobili con motori a combustione interna. La strada insomma è ancora lunga ma il settore costruzioni sembra ben equipaggiato. Non ci resta che sperare che gli altri lo raggiungano.◀
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News > Le brevi COMETTO - FAYMONVILLE
Cometto incontra Scania per una partnership di successo L’obiettivo di offrire sempre un prodotto di massima qualità ha imposto alla Cometto, membro del Gruppo Faymonville, la ricerca di una nuova partnership con un’azienda leader nella costruzione di motori. Dopo un’attenta e meticolosa ricerca, la scelta è caduta sull’attore globale Scania. «La proposta di Scania al management Cometto è stata quella di fornire una soluzione completa e razionale che rispondesse alle loro richieste», così esordisce Riccardo Moraglia, responsabile vendite motori industriali e marini di Italscania. Le soluzioni Scania soddisfano la richiesta di limitare l’ingombro in altezza dei Power Pack Cometto, presenti sia sui semoventi modulari che sui semoventi per cantieri navali ed acciaierie, in modo da poter contenere motori con diverse cilindrate. Inoltre, i motori Scania ottemperano alle sempre più restrittive normative di emissione. «Italscania è stata in grado di rispondere alla nostra richiesta grazie al suo concetto di costruzione modulare. Riusciamo in tal modo a produrre un unico telaio, indipendentemente dalla motorizzazione Scania utilizzata e dal suo livello di emissioni, grazie anche al pacchetto di raffreddamento ribassato comune per l’intera gamma di potenza realizzato dal partner Italscania, la Arduini Luigi s.n.c.; que-
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sto ci ha garantito un notevole risparmio in fase di progettazione e di produzione», spiega l’ing. Lippi che specifica: «L’anno scorso in occasione dell’evoluzione della legislazione in materia di emissioni, abbiamo effettuato una ricerca per individuare quale marchio potesse ottemperare a due requisiti fondamentali: il rispetto della normativa e dei vincoli costruttivi. I nostri semoventi modulari elettronici, meglio conosciuti con l’acronimo MSPE, devono infatti avere un’altezza che permetta loro di infilarsi sotto una struttura portante per poi sollevarla. Scania è l’unico marchio che ci permette di produrre semoventi modulari e speciali con potenze che vanno dai 200 ai 405 kW con un ingombro verticale dei motori ottimale, garantendoci al contempo il rispetto della normativa in tema di emissioni.» La fornitura, nel corso del 2017, dei primi 12 motori delle famiglie Scania DC09 e DC13, emissionati Stage IIIA e Stage IV / Tier 4F, copre l’esigenza di Cometto per veicoli modulari di dimensioni medio/grandi. Per veicoli speciali con esigenze e un livello di utilizzo più specifico, Cometto attende l’occasione per installare motorizzazioni più potenti che solo il famoso e prestigioso V8 Scania possono garantire. Cometto ha quindi sviluppato con il partner una soluzione estremamente flessibile e modulare, perfettamente in linea con la nuova filosofia aziendale.
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News > Le brevi
ERA - EUROPEAN RENTAL ASSOCIATION
Nonostante il difficile clima economico, il mercato del noleggio di attrezzature in Europa mostra una crescita positiva L’ERA Market Report 2017 rivela un quadro di crescita e fiducia nel settore del noleggio di attrezzature in Europa L’ERA (European Rental Association) ha pubblicato dell’ERA Market Report 2017. Il rapporto fornisce informazioni sul settore europeo del noleggio di attrezzature e rappresenta l’unico criterio di riferimento a livello europeo per il settore. L’ERA Market Report 2017 ha rilevato una crescita nel settore del noleggio di attrezzature in tutti i 15 Paesi oggetto dell’indagine di quest’anno. Inoltre, nei 28 Paesi dell’UE e in quelli dell’EFTA, il settore del noleggio di attrezzature nel 2016 ha registrato una crescita annuale del 3,1% rispetto al 2015. Si stima che la crescita media del 2017
si attesterà sul 2,5% rispetto al 2016, con una crescita stimata nel 2018 del 2,8% rispetto al 2017, sempre ad un tasso di cambio costante. Il rapporto include anche dati relativi alla penetrazione del PIL, calcolando il fatturato come una quota del PIL. La penetrazione media del PIL per i 15 Paesi oggetto dell’indagine è stata, nel 2016, pari a 1,7‰, notevolmente superiore alla penetrazione media dei restanti 28 Paesi dell’UE e di quelli dell’EFTA, pari allo 0,6‰. Le statistiche presentate evidenziano una crescita nonostante le difficili con-
dizioni economiche, come le elezioni negli Stati Uniti, in Francia, in Germania e nei Paesi Bassi, e le continue turbolenze provocate dalla decisione del Regno Unito di uscire dall’UE. Come evidenziato dal rapporto, previsioni più fiduciose riguardo le società di noleggio di attrezzature si riflettono nello sviluppo di programmi di investimento e in una migliore offerta di servizi, mentre il settore del noleggio si sta evolvendo verso un modello di fornitura di servizi completi. Inoltre, è emerso che gli investimenti nel noleggio di attrezzature sono aumentati del 2,6% dal 2016 al 2017.
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Michel Petitjean, segretario generale dell’ERA, osserva: «È sicuramente incoraggiante constatare una crescita nel settore, nonostante il 2017 sia stato un anno ricco di avvenimenti. Abbiamo notato che il settore sta via via sfruttando, sviluppando e portando a maturazione le proprie capacità ottenendo effetti positivi».
I risultati del rapporto relativi al mercato del noleggio in Europa si riferiscono al noleggio di attrezzature senza operatore. I dati riportati sono basati sulle statistiche ufficiali per la classificazione NACE rev. 2 codice 77.32: “Noleggio e leasing dei macchinari per l’edilizia e l’ingegneria civile e delle attrezzature senza operatore”. Il
rapporto, commissionato dall’ERA, è disponibile per i soci ERA al prezzo di € 300, mentre ai non soci viene offerto al prezzo di € 900. Copie del rapporto possono essere richieste scrivendo alla European Rental Association, Avenue Jules Bordet 142, 1140 Bruxelles (Belgio) o via e-mail all’indirizzo era@ erarental.org.
«Al contempo, le imprese di tutta Europa sono sempre più consce dei vantaggi che il noleggio può apportare all’azienda. Tra questi, un utilizzo più efficiente del capitale, l’accesso ad un’offerta più ampia di attrezzature, manutenzione e assistenza professionali in conformità alle normative e migliori prestazioni in termini di sostenibilità». L’ERA Market Report 2017 contiene un’analisi paese per paese di 15 Paesi europei, con dettagli sulle dimensioni del mercato reali (2014-15) e stimate (2016-17) nella valuta locale. Il rapporto include informazioni dettagliate sulle dimensioni del mercato negli anni 2014-2019 e parametri chiave, come gli investimenti e le dimensioni delle flotte. Comprende anche i tassi di penetrazione rispetto ai PIL nazionali, al volume totale delle attività di costruzione e alla popolazione dei diversi paesi. Inoltre, per tutti e 15 i Paesi oggetto d’indagine vengono riportate previsioni di calcolo del fatturato derivante dal noleggio per gli anni 2018 e 2019. È presente anche una stima, espressa in euro, relativa alle dimensioni del mercato totale del noleggio di attrezzature nei 28 Paesi dell’UE e nei Paesi dell’EFTA per il 2016.
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News > Le brevi TEREX CORPORATION
John Chandler ritorna in Genie Terex AWP ha annunciato che John Chandler è ritornato a far parte del team Genie® nella nuova posizione di Strategic Accounts and Business Development Manager per Europa, Medio Oriente, Africa e Russia (EMEAR). La struttura di vendita attuale per Genie UK e Irlanda rimane invariata. Secondo quanto dichiarato da Jacco de Kluijver, Genie VP Sales & Marketing per EMEAR, Terex AWP, John Chandler in questa nuova e inedita veste – un ruolo che prima non esisteva – è direttamente responsabile dello sviluppo di alcuni clienti strategici per Genie. Lavorando in stretta collaborazione con Matt Skipworth, Senior Service Manager di Genie Service, Terex AWP, John Chandler è anche responsabile del supporto allo sviluppo dell’offerta Genie Service Solutions (GSS). «È stato sempre un piacere lavorare con John, e siamo mol-
to felici di averlo di nuovo nella squadra», afferma de Kluijver. «Le sue capacità e la sua esperienza sono ovvie. Per Genie, il servizio clienti è una priorità assoluta. Con il suo livello di comprensione del mercato, le sfide di business dei nostri clienti e i prodotti e i servizi di Genie, ho piena fiducia che le polivalenti capacità di John daranno valore aggiunto alle vendite e ai servizi offerti ai nostri clienti.» John Chandler si è detto soddisfatto del nuovo incarico e del ritorno in Genie. «Genie è un vero leader globale nel mercato OEM, e offre un livello di qualità del prodotto e innovazione senza precedenti. Non vedo l’ora di ricongiungermi col team e lavorare in un ambiente in cui il contat-
OM STILL
Il servizio di Aftersales di Om Still promosso dal 93% dei clienti Sono eccellenti i risultati emersi dell’analisi condotta da STILL presso 18.500 clienti in 17 diversi Paesi per verificare i livelli di servizio garantiti e migliorare ulteriormente la propria offerta. L’indagine ha evidenziato un tasso di soddisfazione del 93%, un dato eccezionale che non rappresenta un traguardo ma un punto di partenza per fare ancora meglio. La qualità del servizio Aftersales è infatti per STILL da sempre un’assoluta priorità. Del resto, se il processo di acquisto o noleggio di un carrello si conclude generalmente in pochi giorni, il suo utilizzo si protrae per diversi anni, nei quali il corretto funzionamento del
mezzo è fondamentale per garantire al cliente il valore aggiunto atteso. La logistica interna è infatti diventata una leva competitiva fondamentale per il successo di qualsiasi business e il flusso delle merci non può fermarsi mai. «I nostri clienti ci dicono spesso che il nostro eccellente livello di servizio è uno dei motivi principali per i quali si affidano a noi», spiega Andrea Dietz, Head of Product & Fleet Services di OM STILL. Un’affermazione suffragata dai risultati delle più recenti ricerche di mercato, dalle quali emerge che affidabilità e livello di servizio sono criteri di scelta di un partner logistico più importanti rispetto a caratteristiche quali il prezzo e le prestazioni del veicolo stesso. Ma cosa caratterizza un buon servizio? Per Dietz sono tre i fattori chiave: «Qualità, competenza e stretti rapporti con i clienti». Non dimentichiamo poi l’importanza della formazione dei tecnici: «I nostri tecnici ricevono una formazio-
ne completa ed approfondita. Possiamo così assegnare ad ogni cliente un referente di fiducia a cui rivolgersi sia in caso di problemi, sia per ricevere una consulenza globale in merito alla movimentazione materiale». In questo modo tra cliente e tecnico si crea un rapporto di conoscenza e fiducia reciproca. In Italia OM STILL può fare affidamento sulla più vasta e capillare rete di assistenza sul territorio, composta da oltre 800 tecnici, 200 dei quali direttamente assunti dall’azienda. La pronta disponibilità dei pezzi di ricambio è invece garantita dall’hub di Rolo, dove è stato allestito un magazzino ricambi con oltre 30.000 referenze a stock che può spedire i ricambi entro le 24 ore in tutto il territorio nazionale. «Garantendo la massima affidabilità e un servizio di assistenza di altissimo livello facciamo in modo che i nostri clienti non debbano preoccuparsi di nulla, se non del loro business», conclude Andrea Dietz.
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to diretto con i clienti è considerato il fondamento di ogni rapporto commerciale.» In riferimento al mercato, ha dichiarato: «Come illustrato da una recente serie di acquisizioni strategiche, l’attuale mercato europeo è altamente competitivo. Di conseguenza, per molte società di noleggio, consolidare il proprio successo commerciale a lungo termine è una seria preoccupazione. Inoltre, in un momento in cui gli standard di sicurezza e la tecnologia sono ad un livello più alto che mai, le risorse tecniche qualificate sono poche e distanti tra loro. Mantenere le macchine correttamente manutenute e sicure è un problema crescente, ed è allarmante vedere che contrariamente a quanto ci si dovrebbe aspettare, gli standard si stanno abbassando», dice Chandler. Tra le mansioni del suo nuovo ruolo c’è il supporto del Genie
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Service Solutions. (GSS). Questa offerta di servizi su misura è progettata per aiutare i clienti ad affrontare le attuali sfide del mercato offrendo loro la possibilità di gestire le flotte in modo più efficiente. «Sono assolutamente convinto che i clienti abbiano molto da guadagnare con GSS. A differenza di altre soluzioni a “pacchetto”, GSS è completamente adattabile alle esigenze del cliente. Oltre a massimizzare i tempi di attività e a offrire alle aziende la possibilità di pianificare in anticipo i costi di manutenzione, GSS offre ai clienti la tranquillità di cui hanno bisogno per concentrarsi sul proprio core business. In alcuni casi può anche ridurre significativamente i costi. Sono entusiasta dell’opportunità di supportare Matt e il suo team, e non vedo l’ora di incontrare i clienti per discutere su come adattare GSS al lavoro per le loro specifiche esigenze attuali e future», conclude Chandler.
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News > Le brevi BASF
Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti visita la sede del Gruppo BASF, il polo chimico integrato più grande al mondo
Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, ha visitato oggi il quartier generale BASF a Ludwigshafen, in Germania, il polo chimico integrato più grande al mondo. Il Ministro Galletti è stato accolto da
Saori Dubourg, Membro del Board of Directors di BASF e accompagnato da una delegazione di manager aziendali, tra cui Andreas Riehemann, Amministratore Delegato di BASF Italia. La visita si è concentrata su come il Gruppo abbia sviluppato nel corso degli anni il sistema di produzione integrata Verbund, che permette agli oltre 200 impianti produttivi del sito di essere connessi in modo intelligente per utilizzare al meglio l’energia, le materie prime e ridurre al massimo gli impatti ambientali. Grazie al sistema Verbund, applicato in sei siti produttivi nel mondo, BASF nel 2016 ha risparmiato energia per 19 milioni
di Megawatt/ora che equivale a 3,8 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell’ambiente. La visita si è poi soffermata su quattro principali aree tematiche: efficienza energetica, sostenibilità ambientale, tecnologie per la mobilità intelligente e sviluppo di polimeri biodegradabili e compostabili. Il Ministro ha visitato anche gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti e cogenerazione energetica, che garantiscono allo stabilimento oltre il 90% del fabbisogno energetico di 6 TWh, ed il centro di monitoraggio e controllo ambientale che verifica in tempo reale la qualità dell’aria e delle acque.
MOLLO NOLEGGIO
Mollo Noleggio ha inaugurato il più grande centro di assistenza & logistica in italia Mollo Noleggio ha inaugurato il più grande Centro di Assistenza & Logistica in Italia, specializzato nella riparazione di piattaforme aeree, mezzi per il sollevamento, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili. Il nuovo centro sorge ad Alba, in Località Vaccheria, Viale Artigianato 59, su un’area complessiva di 15.000 mq, di cui 4.000 mq coperti. All’interno del nuovo centro opera un team di 80 professionisti altamente qualificato, supportato da tecnologie all’avanguardia. L’assistenza tecnica, sia in sede che su cantiere, garantisce interventi di riparazione rapidi e, in caso di necessità,
l’utilizzo di pezzi di ricambio originali. Il servizio di assistenza e manutenzione è disponibile sia sulle 3.500 macchine disponibili a noleggio sia sui mezzi di proprietà dei clienti.
Il nuovo centro è inoltre il cuore pulsante dell’attività logistica del Gruppo Mollo: è da qui infatti che ogni giorno i mezzi Mollo Noleggio partono verso decine di cantieri in Italia e all’estero.
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Da ultimo, il laboratorio di Ricerca avanzata dove si sviluppano tecnologie all’avanguardia per catalizzatori di nuova generazione e batterie destinate al settore automotive. «BASF è impegnata a identificare prodotti e soluzioni innovative che abbiano un effetto concreto in termini di economia circolare e siamo felici di averle condivise con il Ministro Galletti», ha commentato Saori Dubourg, Membro del Board of Directors di BASF e Responsabile per la Regione Europa. «Sono venuto in Germania», ha spiegato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, «per conoscere una
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grande realtà globale e confrontarmi su quel cambiamento profondo di mentalità che interessa l’economia europea nel suo rapporto con la sostenibilità. BASF dimostra nei fatti che il mondo industriale sta cambiando: con l’attenzione al contenimento delle emissioni, al riciclo e alla rigenerazione, puntando sull’efficienza energetica e sulle tecnologie in grado di ridurre gli impatti sull’ambiente. Il futuro», ha aggiunto Galletti, «si chiama economia circolare: un processo irreversibile del nostro sistema produttivo, che trova anche la chimica italiana estremamente attenta e consapevole.»
«Questo», conclude Galletti «è un settore decisivo su cui rafforzare la leadership europea sull’ambiente, in linea con gli impegni presi alla Cop21 di Parigi». Andreas Riehemann, Amministratore Delegato di BASF Italia, ha così commentato al termine della visita del Ministro: «Siamo orgogliosi di aver mostrato al Ministro come per BASF la sostenibilità e l’innovazione viaggino di pari passo. Il sito Verbund di Ludwigshafen è un chiaro segnale della possibilità di coniugare lo sviluppo del più grande polo chimico al mondo, con l’innovazione e il rispetto per l’ambiente.»
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News > Le brevi EMILIANA SERBATOI
I Tank Fuel con bacino di contenimento al 110% nella gamma di Emiliana Serbatoi Rinnovati gli erogatori-distributori in acciaio al carbonio, da 490 a 9mila litri, in conformità al d.m. 22.11.2017 I nuovi Tank Fuel con bacino di contenimento al 110% sono entrati nella gamma di Emiliana Serbatoi, arricchendo l’offerta di prodotti ma soprattutto adeguandola a quanto stabilito dal Ministero dell’Interno in materia di erogatori-distributori di carburante. Il decreto ministeriale del 22 novembre 2017, entrato in vigore il 5 gennaio 2018 dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha definito infatti i nuovi criteri del settore della distribuzione e utilizzo del carburante a uso privato; e, in particolare, aggiornandola per quanto riguarda la produzione dei serbatoi metallici. Dalla normativa, che imprime una svolta senza dubbio storica al settore, si evince in primo luogo che gli erogatori-distributori
metallici monoparete devono adesso possedere il bacino di contenimento con volume pari al 110% della capacità geometrica del serbatoio: un discorso che riguarda da vicino i Tank
Fuel di Emiliana Serbatoi, cisterne in acciaio al carbonio omologate per lo stoccaggio e l’erogazione di gasolio. Se in precedenza il bacino era realizzato con capacità pari al 50% o al
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100% del volume nominale del serbatoio, ora a seguito dell’introduzione del recente provvedimento ministeriale il bacino stesso deve prevedere necessariamente una capacità del 110%. Oltre alla presenza di quattro zanche di ancoraggio al terreno e dello sfiato ad altezza di 240 centimetri dal calpestio. Di conseguenza la linea Tank Fuel di Emiliana Serbatoi è stata “ridisegnata” e adeguata a tutte le capacità esistenti, ovvero 490, 1.000, 1.300, 2.400, 3.000, 5.000, 6.000, 7.000 e 9.000 litri, rinnovando e rilanciando – in aderenza alle normative italiane – un prodotto che da anni rappresenta uno dei principali successi dell’azienda di Campogalliano di Modena. Il provvedimento ministeriale del 22 novembre 2017 amplia inoltre e include l’installazione dei Tank Fuel, sempre nell’ambito dell’uso privato, a tutte le attività merceologiche; mentre in precedenza la possibilità di utilizzo era limitata alle sole attività di azienda agricola, cave, cantieri e autotrasporto. Quindi in buona sostanza per acquistare e utilizzare un Tank Fuel sarà sufficiente possedere una partita Iva. In più, osserva il decreto, sarà possibile installare gli erogatori-distributori di carburante, per singola attività economica, sino a un massimo di 45 metri cubi ottenuti con cisterne (appunto i Tank Fuel) con capacità massima per singolo serbatoio di 9.000 litri. Come noto Emiliana Serbatoi, operando in settori diversificati come edilizia, agricoltura, oil&gas, costruzioni, militare e governativo, trasporti, soccorsi in caso di calamità e risposte immediate alle necessità dei clienti, ha acquisito una reputazione come leader in Italia e in Europa nella progettazione, produzione e fornitura ai clienti sia nei mercati europei sia globali di serbatoi e sistemi di stoccaggio, tra-
sporto e distribuzione del carburante, oltre che per i sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti. L’azienda guidata da Gian Lauro Morselli tra l’altro proprio nel 2018 compirà 35 anni di vita e si sta apprestando a ultimare i lavori nel nuovo capannone che raddoppierà gli stabilimenti aziendali di Campogalliano, alle porte dell’A22. «Rivedendo i Tank Fuel ci siamo subito adeguati alle nuove normative», commenta il responsabile vendite Ita-
lia, Gian Franco Mercati, «e nel volgere di pochi giorni siamo stati in grado di offrire alla nostra clientela i nuovi serbatoi con bacino di contenimento al 110%. Naturalmente siamo a disposizione per ogni chiarimento relativo all’introduzione del decreto». I “nuovi” Tank Fuel sono stati presentati per la prima volta a Fieragricola, fiera internazionale dell’agricoltura in programma tra fine gennaio e inizio febbraio 2018 a Verona.
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News > Le brevi
SCANIA
Curcio Trasporti & Servizi: anno nuovo, 10 nuovi veicoli Scania Anno nuovo, veicoli nuovi per Curcio Trasporti & Servizi, storica realtà campana che nel corso degli anni si è affermata in ambito nazionale ed internazionale nel settore dei trasporti. L’azienda, parte di Astre Italia, ha deciso di affidarsi a Diesel Tecnica, concessionaria Scania, per l’acquisto di 10 nuovi veicoli
Curcio Trasporti & Servizi, realtà impegnata nel settore dei trasporti e della logistica, ha dato il via al nuovo anno con l’acquisto di 10 nuovi veicoli Scania. Un passo in più nel processo di sviluppo e crescita che l’azienda ha intrapreso oltre 50 anni fa. La collaborazione con Scania è iniziata nel
1979, quando l’azienda ha acquistato il primo trattore stradale del marchio svedese, uno Scania 141. Dal lontano 1979 l’azienda è cresciuta e può contare su due sedi, quella storica di Polla in provincia di Salerno e la seconda di Sant’Ilario D’Enza (RE), un vero e proprio snodo logicistico per velocizzare
gli scambi con l’Europa. Una piccola azienda a conduzione famigliare che ha saputo porre solide basi e crescere fino ad essere oggi una realtà di riferimento nel settore dei trasporti, formata da 160 dipendenti, di cui 120 autisti ed altri 40 tra magazzinieri, meccanici e impiegati in amministrazione.
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«Dedizione, passione, ottimismo, tenacia, coraggio, lungimiranza e intraprendenza, sono questi gli ingredienti che ci hanno consentito di crescere ed arrivare ad essere un’azienda all’avanguardia nel settore della movimentazione merci con un parco di 120 veicoli», ha evidenziato Giuseppe Curcio, titolare dell’azienda campana. «Ma non solo, è stata determinante la capacità di fare rete con altre aziende. Assieme ad altre piccole e medie imprese impegnate nel settore del trasporto e della logistica, facciamo parte di ASTRE: solo unendo le forze, infatti, siamo stati e siamo tutt’ora in grado di offrire ai clienti una rete capillare di trasporto a livello nazionale ed internazionale. Che cosa ci accomuna? I valori, la volontà di crescere e di collaborare, sempre nel rispetto delle peculiarità di ciascun azienda.» Con l’obiettivo di portare avanti il percorso di crescita intrapreso oltre 50 anni fa, Curcio Trasporti & Servizi ha deciso di dare nuova linfa al proprio parco mezzi ed ha scelto Diesel Tecnica, concessionaria Scania di Atena Lucana, per l’acquisto di 10 veicoli che consentiranno all’azienda salernitana di continuare ad offrire ai propri clienti i massimi livelli di efficienza e flessibilità.
dei trasporti. I nuovi veicoli Scania offriranno a Curcio Trasporti & Servizi una spinta in più per contraddistinguersi quale azienda di eccellenza in un settore estremamente competitivo ed in continua evoluzione», ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e
Amministratore Delegato di Italscania. «Curcio Trasporti & Servizi dimostra che lavorare insieme e fare rete in maniera costruttiva è estremamente positivo per le imprese, che possono così affrontare e vincere con maggior facilità le sfide che riserva il mercato».
«È bello vedere come una piccola azienda a conduzione famigliare abbia saputo porre delle basi solide e crescere fino a diventare un’importante realtà economica nel settore
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L’evento > Intermat Innovation Awards
Digitalizzazione, innovazione ed energia elettrica Sono questi i tre focus che hanno guidato i giudici nell’assegnazione degli Intermat Innovation Awards. La premiazione si è svolta giovedì 18 gennaio a Parigi, nella suggestiva cornice offerta dalla Maison de la Mutualité di Manuela Cortesi
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La premiazione è un evento molto atteso per tutti i professionisti del settore: la fiera internazionale per la costruzione e le infrastrutture si dimostra ancora una volta un ottimo palcoscenico per lanciare le innovazioni a livello mondiale. Sono 13 in tutto i vincitori dei premi tra oltre 90 candidati: gli ambiti sono tanti e differenti, anche se chiaramente si evidenziano alcuni trend nelle scelte compiute dalla giuria – 13 esperti internazionali che rappresentano le industrie della meccanizzazione presieduta da Bruno Cavagné, presidente della Federazione francese dei lavori pubblici, con esponenti provenienti dai settori dei lavori pubblici, ingegneria civile, strade, edifici, noleggio attrezzature e industria del calcestruzzo. Le tendenze, specchio in parte di quanto accade nel mercato mondiale, riguardano: ▶▶ la digitalizzazione degli strumenti (sviluppo di applicazioni, BIM e robotica), ▶▶ la proliferazione di soluzioni ambientali, ▶▶ la sicurezza e la prevenzione dei rischi.
I criteri di selezione
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igitalizzazione, innovazione ed energia elettrica: queste le parole chiave che riassumono le tendenze emerse durante la pre-
miazione per gli Intermat Innovation Awards che si è svolta giovedì 18 gennaio a Parigi, nella suggestiva cornice offerta dalla Maison de la Mutualité.
I vincitori sono stati decretati in base a cinque criteri specifici: ▶▶ Efficacia dei costi: minori costi di investimento e di manutenzione, semplificazione nella manutenzione, miglioramento del sistema di produzione e uso migliorato di prodotti o tecniche. ▶▶ Design tecnico e tecnologie utilizzate: miglioramento delle prestazioni e della produttività, incremento della facilità di manutenzione. ▶▶ Funzionamento: qualità del lavoro, miglioramento della produttività, facilità di manutenzione ed efficienza energetica.
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L’evento > Intermat Innovation Awards
Lightlift 33.17 Performance IIIS di Hinowa S.p.A.
La vincitrice
Hinowa si è aggiudicata nella categoria “Sollevamento, movimentazione e trasporto”, l’ambito Premio attrezzature e macchinari
▶▶ Utilizzo: facilità d’uso, comfort, sicurezza e miglioramento delle condizioni di lavoro e prevenzione dei rischi. ▶▶ Salvaguardia dell’ambiente: attenzione alle emissioni e alla biodiversità per promuovere l’economia circolare.
I vincitori del 7° Intermat Innovation Awards Otto diversi vincitori sono stati premiati per la loro innovazione nelle loro quattro categorie, che riflettono nuova organizzazione della mostra in quattro centri
di competenza. Vediamo in particolare il settore del sollevamento e della movimentazione.
SOLLEVAMENTO, MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO PREMIO ATTREZZATURE E MACCHINARI: HINOWA S.p.A. Lightlift 33.17 Performance IIIS piattaforma aerea cingolata. La nuova Lightlift 33.17 Performance IIIS è la più alta della gamma Performance IIIS e raggiunge un’altezza di lavoro di 32,5 metri ed uno sbraccio
orizzontale di 16,5 metri. La novità più straordinaria però è la possibilità di lavorare anche in “negativo”: il nuovo jib Performance con angolo di rotazione a ± 90°, la rotazione del cesto a ± 90° e la struttura della macchina di 3 bracci telescopici (braccio inferiore) + 2 bracci telescopici (braccio superiore) + braccio jib permettono di aggirare facilmente gli ostacoli in quota. La capacità nel cesto è 230 kg senza restrizioni, il cesto è largo e confortevole: 160 cm vs 140 cm. Tra le novità introdotte vi è anche la funzione Go Home, con chiusura e allineamento automatico dei bracci, che riduce il tempo di rientro degli stessi ed elimina il verificarsi di errori in questa delicata fase di lavoro. Questo modello nuovo offre dunque prestazioni eccezionali pur essendo estremamente compatta: larga solo 1,2 metri (estendibile fino a 1,7 metri per una maggiore stabilità durante la traslazione in pendenza) e lunga meno di 6 metri grazie al cesto rimovibile. L’altezza inferiore ai due metri permette alla macchina l’attraversamento di normali porte industriali e civili. L’area di stabilizzazione è variabile e si attesta a 4,2 x 4,9 metri (con sbraccio totale) ed a 3 x 6 metri (con sbraccio limitato). In area di stabilizzazione ristretta consente una rotazione di 360° che permette di operare con continuità e velocità.
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La nuova Lightlift 33.17 propone due diverse opzioni di equipaggiamento: con unità diesel Kubota D902 o con sistema elettrico alimentato da pacco batterie agli ioni di litio 76V 150Ah. Quest’ultima soluzione promette zero emissioni, silenziosità e impatto ambientale, consentendo di operare anche in luoghi chiusi o dove vi è normalmente uno scarso ricambio d’aria. La Lightlift 33.17 Performance IIIS apre dunque una nuova strada in merito allo sviluppo di piattaforme aeree cingolate in grado di raggiungere altezze sopra i 30 metri e contemporaneamente dando la possibilità di lavorare in negativo. Strada che Hinowa sta percorrendo attraverso un lavoro, attento e minuzioso, di redesign e reengeneering di prodotto e di processo.
PREMIO COMPONENTI E ACCESSORI: GRUPPO MANITOU Stabilizzazione della macchina tramite un sistema di controllo brevettato. Manitou ha dotato due dei suoi modelli a torretta rotante, la MRT 2470 e la MRT 3050, di un nuovo sistema di misurazione della stabilità. Gli stabilizzatori sono dotati di un sistema di estensimetri che garantisce un rilevamento più preciso e sicuro della pressione a terra degli stabilizzatori. Il premio riconosce l’importanza di un sistema brevettato che è in grado di misurare, con una precisione micrometrica, la deformazione causata dalla resistenza del terreno.
La misurazione è effettuata in modo continuo, e la macchina modifica automaticamente la capacità di carico a seconda delle reazioni del terreno su ciascun stabilizzatore. Ha dichiarato Arnaud Boyer, VP Marketing e Product Development: «Cerchiamo sempre di ottimizzare l’esperienza dei nostri utenti. Grazie a questo nuovo sistema, sviluppato e brevettato da Manitou, le operazioni di movimentazione sono più precise e più sicure, consentendo ai nostri clienti di aumentare considerevolmente la loro produttività.»
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L’evento > Intermat Innovation Awards
MRT 3050
L’MRT 3050 e l’MRT 2470 col sistema di stabilizzazione MRT 3050 Il primo, l’MRT 3050, è un modello in grado di sollevare fino a 5 tonnellate e con un’altezza lavoro massima pari a 30 metri. Polivalente, l’MRT 3050 unisce precisione e sicurezza grazie a un accesso facilitato alla manutenzione per l’operatore e stabilizzatori in grado di dispiegarsi fino a 6,25 m. L’utilizzatore può verificare la portata di impiego
Un braccio che raggiunge 24 m per una capacità di carico di 7 tonnellate
grazie a una visualizzazione sul quadro strumenti. Dotato di una trasmissione idrostatica a 2 rapporti, l’MRT 3050 ha una velocità massima di 40 km/h. Questo modello risponde a una richiesta particolarmente elevata in Europa del Nord con numerose applicazioni quali la costruzione di immobili residenziali, industrie, coperture, strutture metalliche. È dotato di un nuovo motore Mercedes 176 CV Final Tier IV.
tore telescopico rotativo conserva una stabilità perfetta anche a pieno carico a 24 m. Dotato opzionalmente di una trasmissione idrostatica “shift on fly”, questo modello consente all’operatore di scegliere tra un cambio manuale e un cambio automatico. Con 2 rapporti, la velocità massima dell’MRT 2470 è di 40 km/h. L’accesso alla cabina è facilitato grazie a una pedana più ampia e allineata alla cabina stessa. Come optional, l’operatore può beneficiare di una scala elettrica con uno scalino supplementare che scorre quando sono impiegati gli stabilizzatori, facilitando l’ingresso e l’uscita dalla cabina. La macchina può così sollevarsi di 23 cm quando gli stabilizzatori sono completamente estesi.
MRT 2470
Un braccio che raggiunge 24 m per una capacità di carico di 7 tonnellate
MRT 2470 L’MRT 2470 è il primo sollevatore rotativo di oltre 20 m con una capacità di 7 tonnellate. L’ufficio tecnico della filiale italiana di Manitou, basata a Castelfranco, ha lavorato in stretta collaborazione con i team di marketing per proporre un prodotto innovativo. Con un braccio che raggiunge 24 m per una capacità di carico di 7 tonnellate, l’MRT 2470 è una risposta alle esigenze di edilizia pesante in altezza. A differenza del modello MRT 3050, il nuovo MRT 2470 sfrutta un nuovo telaio. Associato a un contrappeso il cui design è stato rivisitato, questo solleva-
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MOVIMENTO TERRA E DEMOLIZIONE PREMIO ATTREZZATURE E MACCHINARI: VOLVO CE - EX2 L’EX2 è un prototipo di escavatore compatto completamente elettrico a zero emissioni, 10 volte più efficiente e 10 volte meno rumoroso dei modelli convenzionali e con un TCO decisamente ridotto. PREMIO COMPONENTI E ACCESSORI: DMIC - UBIWAN®SMART Soluzione di gestione connessa per macchine e attrezzature per l’edilizia.
STRADE, MINERALI E FONDAZIONE PREMIO ATTREZZATURE E MACCHINARI: FAYAT - TRX 100% Impianto di miscelazione a caldo continuo mobile in grado di riutilizzare gli aggregati di asfalto. PREMIO COMPONENTI E ACCESSORI: RB3D - EXO PUSH Si tratta di un esoscheletro che assiste il rastrello nelle operazioni manuali di livellamento dell’asfalto. RB3D è una start-up di Monéteau specializzata in quella che si definisce cobotica, ovvero alleanza uomo-macchina.
EDIFICI E CALCESTRUZZO PREMIO ATTREZZATURE E MACCHINARI: ALPHI - MaxUpDown Si tratta di uno strumento per aiutare la movimentazione dei pannelli per casseforme MaxiDalle. Il sistema, formato da un motore ad aria compressa collegato a un albero telescopico, aiuta a sollevare e abbassare senza sforzo pannelli MaxiDalle a grande altezza dal terreno. PREMIO COMPONENTI E ACCESSORI: 360SMARTCONNECT Il calcestruzzo in un’interfaccia con
dati e servizi associati alla struttura, 360SmartConnect consente a ciascuna di queste parti interessate di creare nuovi valori per sé stessi o per i loro successori.
Special awards Sono stati inoltre presentati cinque premi speciali che riflettono le tematiche più attuali e dibattute nel settore delle costruzioni. DIGITAL TRANSITION: EFA FRANCE - EVAS È il primo sistema di controllo vocale incorporato con database integrato che comunica nell’interfaccia CAN BUS: multi-altoparlanti, multi-lingue, e funziona off-line. EVAS è il primo sistema di controllo vocale integrato con database integrato che comunica nell’interfaccia CAN BUS . È multi-speaker, multi-lingue e funziona off-line. Il sistema riconosce l’ordine configurato dall’operatore e lo traduce inviando un frame CAN sulla rete. EVAS ti permette di controllare le funzioni dei veicoli, attivare combinazioni di funzioni o chiedere informazioni con la voce, lasciando l’operatore concentrato sulla sua missione principale I comandi vocali preregistrati vengono offerti durante l’installazione del sistema, ma è anche possibile registrare i propri comandi. È quindi un sistema personalizzabile al 100%, può registrare fino a 1.000 ordini. La sua configu-
razione è semplice e intuitiva. Pertanto, EVAS offre sicurezza, produttività e comfort. Inoltre, la resistenza all’urto IK08 e la protezione IP67 consentono di adattarsi a tutti gli ambienti più difficili. ENERGY TRANSITION: MECALAC - Mecalac e12 Escavatore gommato compatto elettrico il cui funzionamento non compromette la durata della batteria, e non incide né sulle prestazioni né sulle dimensioni. START-UP BY EUROVIA: MATOS - Connect Matters Soluzione per i lavori pubblici. WORLD OF CONCRETE EUROPE: SIKA FRANCE - Processo di stampa in cemento 3D Combinando l’innovazione robotica applicata all’industria del calcestruzzo, il sistema permette di realizzare un oggetto concreto in calcestruzzo da una forma o un disegno originale in un breve lasso di tempo. SICUREZZA: SIMA - HANDSAFE Si tratta di una sega concepita per il taglio manuale. La nuova SIMA HANDSAFE presenta un esclusivo sistema di sicurezza per fermare istantaneamente la lama nel momento in cui tocca la pelle umana.◀
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Hinowa: da 30 anni sinonimo di qualità e sicurezza Compleanno con open day e visita guidata per l’azienda di Nogara. Con alcune interessanti novità di Giacomo Casadio
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ra le nebbie novembrine di Nogara di è svolto l’atteso open day di Hinowa. L’appuntamento, fissato per lo scorso 24 e 25 novembre, è stato un ottimo momento sia per la stampa che per i clienti per visitare la sede di Nogara dell’azienda e scoprire le novità Hinowa. Fondata nel 1987, da 30 anni esatti ha come obiettivo quello di sviluppare le macchine su cingolatura in gomma, realizzando applicazioni nei settori più disparati, quali agricoltura, giardinag-
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gio, impiantistica, edilizia, cantieristica e industria. “Hinowa”, così si legge nel case history realizzato per l’importante anniver-
sario, “si è rapidamente sviluppata, riuscendo a mantenere il passo con le evoluzioni del mercato e proponendo sempre nuove idee. I mercati italia-
no ed europeo assorbono oltre l’80% della produzione, mentre sono in crescita i mercati americani, australiani e asiatici”. L’open day dello scorso 24 e 25 novembre è stata l’occasione, per la stampa di settore, ma anche per i clienti di Hinowa, per un interessante e approfondito tour guidato. Un’occasione per vedere dal vivo, passo dopo passo, il processo di costruzione di ogni singola macchina. Ve lo garantisco, Hinowa è semplicemente immensa: 90mila metri quadrati di stabilimento (di cui 27mila coperti). Sono 160, attualmente, gli addetti impiegati. Una gamma di produzione che include cinque categorie utilizzate nei diversi settori, che garantisce “ottime prestazioni, assoluta affidabilità e sicurezza, massima competitività al momento dell’acquisto”.
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Quali sono queste categorie? È presto detto: piattaforme aeree cingolate da 13 a 26 metri di altezza. Minidumper da 400 a 2.500 kg di portata, con accessori intercambiabili. Carri cingolati
con capacità da 500 a 30mila kg. Traspallet cingolati Serie TP fino a 2 tonnellate di portata. Ultimo, ma non ultimo, il trasportatore cingolato TX2500. Passeggiando, letteralmente, tra padiglioni e reparti, tra macchine e personale, ci si può davvero rendere conto di come Hinowa faccia del concetto di “ricerca e sviluppo” uno dei cardini della sua mission. L’innovazione tecnologica, del resto, è un marchio di fabbrica per l’azienda veronese: compattezza, robustezza e funzionalità con l’obiettivo della qualità totale. Per questo un team interno di ingegneri progettisti e tecnici specializzati lavora a stretto contatto nella realizzazione dei nuovi modelli, dalla progettazione fino ai test di durata che simulano l’utilizzo della macchina durante il ciclo di vita previsto. Hinowa ha sempre manutenuto un occhio vigile e attento alla sicurezza. Ecco perché 8 anni fa ha creato un centro di formazione IPAF (International Powered Access Federation) per l’utilizzo delle PLE (Piattaforme di Lavoro Elevabile) a disposizione
dei clienti. L’obiettivo finale è la riduzione al minimo degli infortuni sul lavoro grazie a precise e dettagliate istruzioni diffuse ad utilizzatori di diversi livelli. Proseguendo nella visita si può notare come tutto sia davvero curato nei particolari. I vari reparti, sottolineano dall’azienda, «sono coordinati per dare il meglio in affidabilità e garantire prestazioni d’eccellenza del prodotto Hinowa. Ogni dettaglio della lavorazione viene eseguito scrupolosamente, permettendo di raggiungere altissimi standard del prodotto finito. Qui si applica la filosofia lean, che permette un migliore svolgimento dell’attività lavorativa e un controllo sempre più accurato su ogni singola macchina prodotta, nel rispetto dei più severi parametri di qualità e sicurezza». Ma il lavoro non è finito. Anche a prodotto finito, “impacchettato” e consegnato, Hinowa mette a disposizione di clienti e dealers «un preparato staff di tecnici dedicati all’assistenza post vendita».
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WINNER! Vincitrice del Premio di Innovazione Intermat 2018 nella categoria sollevamento, movimentazione e trasporto (vedi pagina 20)
La nuova piattaforma aerea cingolata Lightlift 13.70 Performance IIIS L’open day è stata anche un’ottima occasione per vedere una delle novità di casa Hinowa: la nuova piattaforma aerea cingolata Lightlift 13.70 Performance IIIS. Sbraccio operativo di 7,08 metri, 13,30 metri di altezza lavoro, una portata utile di 230 kg per tutto l’arco di lavoro, cestello ad angolo nuovo di zecca e più velocità nella movimentazione. Questa macchina, garantiscono da Hinowa, è destinata a diventare una tra le preferite dai dealers di tutto il mondo. Con le sue tre diverse opzioni di equipaggiamento - motore a benzina Honda iGX390 da 11,7 cavalli (8,7 kW), unità diesel Hatz 1B40 da 10 cavalli (7,5 kW) e sistema elettrico (3,6 kW/h) alimentato dal pacco batterie agli ioni di litio - l’ultima arrivata in casa Hinowa si distingue per doti di compattezza, robustezza e funzionalità. È ideale per effettuare lavori di precisione in ambienti interni ed ester-
Lightlift 13.70 Performance IIIS
Presentata all’Apex di Amsterdam, questa piattaforma cingolata è dotata di un sistema elettrico a 3,6 kW/h alimentato dal pacco batterie agli ioni di litio. Quest’ultimo garantisce zero emissioni e prestazioni elevate in termini di autonomia, silenziosità e impatto ambientale
ni come chiese, musei ed aree espositive che presentano superfici spigolose o ad andamento irregolare. Il nuovo
cestello con angoli smussati consente infatti un miglior approccio a parete, rendendo possibili anche le operazioni
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più delicate. Particolare non da poco, l’attenzione all’ambiente e ai consumi e, l’abbiamo ripetuto più e più volte, la sicurezza degli operatori, vero punto di forza di Hinowa. Come? Il controllo sull’inclinazione fa sì che la macchina deceleri automaticamente in condizioni pericolose. In più il sistema anti-en-
trapment SkyGuard protegge l’operatore nel cesto, consentendo di operare in totale tranquillità. Per la cronaca, tutte le piattaforme hanno di serie un sistema di localizzazione e diagnostica satellitare RAHM, che permette di localizzare la macchina in qualsiasi luogo si trovi e di forni-
Hinowa Fondata nel 1987 a Nogara, in provincia di Verona, è frutto di una lunga tradizione familiare di meccanizzazione e produzione di macchine su cingoli, ha portato avanti lo sviluppo di attrezzature compatte e performanti, adatte al lavoro quotidiano, in alternativa agli ingombranti mezzi tradizionali, inadatti per luoghi difficili da raggiungere. L’azienda, in costante evoluzione, ha dimostrato qualità che hanno portato il marchio ed i prodotti Hinowa ad essere
apprezzati sia in Italia che all’estero. Utilizzando i versatili sottocarri cingolati, sono stati realizzati mezzi potenti e maneggevoli, duraturi nel tempo, ottimi compagni di lavoro per i più svariati settori. Oggi l’azienda occupa una superficie di 90.000 mq, di cui 27.000 coperti ed ha scelto di investire nell’internazionalizzazione stabilendo punte di eccellenza in Europa, Americhe, Australia ed Asia.
re indicazioni utili per il service e il rilevamento a distanza di eventuali guasti. Inoltre tutte le piattaforme Hinowa sono dotate di tecnologia Lithium-ion: non emettono fumo, non fanno rumore, non consumano carburante e non hanno i cavi elettrici a terra. In poche parole, sono il mezzo ideale per chi ha bisogno di una macchina veloce, accessibile, compatta, leggera e con uno sbraccio importante.◀
INFO Hinowa S.p.A. Via Fontana 37054 Nogara (VR) Tel: 0442.539100 Fax: 0442.539075 e-mail: info@hinowa.com web: www.hinowa.com
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Il nuovo Rx 20: rivoluzione elettrizzante Il campione di vendite della OM STILL torna completamente rinnovato: migliorate visibilità ed ergonomia, il telaio è in metallo e il sistema STILL EASY Control garantiscono massime performance e sicurezza di Umberto Piagnoni
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M STILL rinnova completamente l’RX 20, uno dei carrelli più apprezzati con oltre 80.000 esemplari prodotti nel tempo. Ancor più agile e compatto rispetto al suo predecessore, il nuovo RX 20 è stato progettato attorno all’operatore ed alle sue esigenze: visibilità, ergonomia, sicurezza sono quindi migliorate ulteriormente. La nuova gamma di carrelli elettrici è composta da 13 nuovi modelli – sette dei quali a 3 ruote e sei a 4 ruote – con portate comprese tra 1,4 e 2 tonnellate. Grazie alla sua versatilità, l’RX 20 è la scelta ideale per utilizzi intensivi e impegnativi su due o tre turni, come nella logistica, nell’industria meccanica,
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automobilistica, chimica, della gomma e delle materie plastiche, nonché nel commercio dei prodotti alimentari. Ancor più compatto rispetto al modello precedente, il nuovo RX 20 è studiato per muoversi facilmente anche nei corridoi più stretti ad altezze di passaggio minime. È quindi perfetto per operare in qualsiasi situazione, dai piazzali dei punti vendita di bevande e materiali edili alle zone antistanti il magazzino durante le operazioni di carico e scarico di camion, dai container alle scaffalature drive-in, fino ai più angusti magazzini a catasta. Nell’ottica di
garantire la massima manovrabilità anche negli spazi più stretti, i modelli a 4 ruote sono dotati sul posteriore di uno speciale assale combinato che consente alle ruote di sterzare indipendentemente e al carrello di avere un raggio di curvatura simile a quello dei modelli a 3 ruote. Alimentati da potenti motori trifase incapsulati esenti da manutenzione, i nuovi RX 20 offrono le stesse performance di un carrello termico: sono in grado di percorrere lunghe distanze ad una velocità di marcia fino a 20 km/h, transitando agevolmente anche a pie-
no carico su rampe con pendenza fino al 20%. Grazie allo speciale vano batteria duale, unico sul mercato, i carrelli sono in grado di supportare un range estremamente ampio di batterie, assicurando una versatilità impareggiabile. Se equipaggiati con batteria agli ioni di litio, i nuovi RX 20 offrono la migliore autonomia della loro classe, possono infatti operare 24 ore su 24 con una breve ricarica intermedia. Importante sottolineare come il progetto di rinnovamento dell’RX 20 abbia posto al centro l’operatore. Sono stati innanzitutto eliminati o ridotti sensi-
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bilmente tutti gli ostacoli e le barriere alla vista, in questo modo si è ottenuta la massima visibilità a 360°, fornendo all’operatore le condizioni ideali per poter eseguire con precisione e in piena sicurezza le operazioni di stoccaggio e di prelievo. Più ampia e silenziosa rispetto al passato, anche la cabina di guida è stata totalmente rinnovata e dotata di molte migliorie, tra cui l’eliminazione del gradino e l’abbassamento dello chassis per facilitare la salita. Non dimentichiamo, poi, l’innovativo sistema STILL EASY Control, una vera e propria centrale di comando di nuova
concezione che permette all’operatore di essere sempre informato su tutti i parametri del veicolo e scegliere i programmi di guida e le funzioni di assistenza più idonee all’utilizzo, garantendo in ogni momento elevate performance di movimentazione e massima tutela del guidatore. Il grande lavoro svolto per migliorare un prodotto già campione di vendite testimonia la volontà di OM STILL di voler puntare costantemente sull’innovazione, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni sempre un passo avanti rispetto al mercato.◀
INFO OM
Carrelli Elevatori S.p.A. V.le De Gasperi 7 20020 Lainate (MI) Tel: +39 02937.65.1 Fax: +39 02937.65.450 Web: www.om-still.it e-mail: info@om-still.it
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Focus macchina > Potain Hup 40-30
Potain e Gavarini: connubio vincente Da Gavarini è possibile noleggiare - tra le gru Potain - il modello Hup 40-30, gru automontante dalle prestazioni straordinarie, semplice da movimentare grazie a un brevetto tutto italiano di Giacomo Casadio e Manuela Cortesi
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Hup 40-30
La Hup 40-30 in un cantiere a L’Aquila, nella zona colpita dal terremoto del 2009
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a Hup 40-30 di Potain non può che conquistare col suo braccio di 40 metri e sedici configurazioni possibili, caratteristica unica per questa categoria di gru automontanti e che la rende adatta a una vastissima gamma di applicazioni di cantiere. Da quando Manitowoc l’ha ufficialmente presentata come prototipo al Bauma 2016, la Hup 40-30 (il secondo modello della nuova gamma Potain Hup) ha saputo ritagliarsi una nutrita schiera di fan, tra cui il Gruppo Gavarini, che l’ha inserita nella sua flotta noleggio. Rivelata durante un evento svoltosi nella fabbrica Manitowoc di Niella Tanaro con oltre 320 ospiti, la Hup 40-30 vanta una serie d’innovazioni sia tecnologiche sia di design. Jean-Pierre Zaffiro, global product director Manitowoc per le gru automontanti Potain,
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Focus macchina > Potain Hup 40-30
Nuove tecnologie
L’HPL, la nuova tecnologia di sollevamento ad alte prestazioni, offre un sollevamento straordinario dei carichi massimi ad altissima velocità. La tecnologia di rotazione ad alte prestazioni (HPS) ne migliora la risposta nei movimenti della gru per un migliore controllo da parte dell’operatore durante la rotazione del carico
ha dichiarato che la Hup 40-30 rappresenta una nuova era nel mercato delle gru automontanti, con novità tecnologiche che permettono una maggiore versatilità rispetto al passato.
«Noi siamo all’avanguardia nello sviluppo delle gru automontanti, e la nostra nuova Hup 40-30 lo dimostra», ha dichiarato. «Con la gamma Hup abbiamo introdotto nuove caratteri-
stiche che incrementeranno la prontezza, l’efficienza e la versatilità per i nostri clienti. Queste migliorie aumenteranno certamente il ritorno sugli investimenti.»
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Hup: gru all’avanguardia Come anticipato, la Hup 40-30 ha un braccio di 40 metri e sedici configurazioni possibili, che le consentono di essere facilmente adattata per una vasta gamma di applicazioni di cantiere. La gru ha una capacità massima di 4 tonnellate, mentre è in grado di sollevare 1 tonnellata in punta al braccio. Come la Hup 32-27, la nuova Hup 4030 ha di serie di un elemento di torre telescopico. Questa caratteristica permette di raggiungere l’altezza sotto gancio di 25,6 m nella posizione “bassa” e di 30 m nella posizione “alta” (braccio orizzontale). Anche la logistica migliora, considerando che non ci sono elementi di torre supplementari da trasportare e installare. Il braccio impennabile consente ulteriore versatilità, offrendo tre imposta-
zioni (nella posizione alta): orizzontale, 10° e 20°. Le configurazioni possibili consentono una rosa di altezze entro 25,6 m e 40 m. Con la Hup 40-30 accorciare o allungare il braccio è un’operazione semplice e rapida con configurazioni dedicate anche per il braccio corto. L’agilità sul luogo di lavoro è un fattore chiave per la nuova gamma. La Hup 40-30 ha un raggio di rotazione ridotto che permette un posizionamento ravvicinato agli edifici. Con una lunghezza di trasporto a gru ripiegata di soli 14 metri, la Hup 40-30 è facile da spostare da un cantiere all’altro. «Grazie a tutte queste nuove caratteristiche, I nostri clienti beneficeranno di una maggiore flessibilità, consentendo loro di rispondere alle necessità di molteplici cantieri diversi con una sola macchina», ha spiegato Zaffiro.
Maggiore operatività Con l’Hup 40-30 l’efficienza dell’operatore è accresciuta dal nuovo radiocomando Manitowoc. Il radiocomando ha un grande schermo a colori con ergonomia ottimizzata e navigazione intuitiva per maggior comfort. Durante l’erezione della gru, il nuovo software Smart Set Up fornisce informazioni Step-by-Step sullo schermo del radiocomando e permette di montare e smontare completamente la gru in remoto. Questo nuovo controllo a distanza offre anche tre profili selezionabili dall’operatore che variano il comportamento della gru in funzione dell’applicazione: “Dinamico”, per i sollevamenti facili e veloci; “Standard”, per le normali applicazioni di sollevamento; e “Alta precisione”, per un posizionamento veramente accurato del carico.
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L’argano di sollevamento della Hup 40-30, dotato di tecnologia Potain High Performance Lifting (HPL) consente velocità di sollevamento senza precedenti sul luogo di lavoro. La gru è in grado di fornire la massime velocità appena installata in cantiere, grazie alla configurazione permanente di rinvio a quattro funi del bozzello. La rotazione della gru, grazie alla tecnologia High Performance Slewing (HPS) offre un movimento fluido e preciso, senza oscillazioni del carico. Inoltre, la Hup 40-30 ha la nuova funzione Power Control che permette di adattare la gru a operare con le ali-
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mentazioni elettriche disponibili, anche di bassa potenza. Ciò significa che con questa tecnologia l’utente non è obbligato ad adeguare la potenza elettrica disponibile in cantiere abbassando sia i costi sia i tempi preparazione di molti progetti. «La nuova Hup 40-30 rappresenta un significativo investimento di Manitowoc in termini di ricerca e sviluppo, compreso un lungo periodo di test approfonditi che ha portato alla creazione di questo prodotto d’avanguardia», ha detto Zaffiro. «Questa gru è un’intera generazione avanti rispetto alla concorrenza e riafferma la posizione
di Manitowoc come il leader globale di gru automontanti.»
Hup 40-30 in sintesi ▶▶ Gru automontante POTAIN Hup 40-30 ▶▶ Portata massima: 4 t ▶▶ Raggio massimo: 40 m ▶▶ HUH massima con braccio orizzontale: 25,6 m /30 m ▶▶ altezza sotto gancio massima con il braccio sollevato a 20°: 40 m Carico massimo in punta braccio: 1 t ▶▶ Ingombro: 4,5 m x 4,5 m ▶▶ Raggio di rotazione: 2,50 m
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Gapo: qualità made in Italy Orgogliosamente italiano, il Gapo nasce grazie alla lunga e certificata esperienza del gruppo Gavarini nel settore delle gru. La conoscenza dei pericoli in cantiere, un lavoro d’equipe maturato in anni di prove sul campo, il desiderio di innovazione tecnologica, la voglia di novità: tutti questi ingredienti, perfettamente mescolati e miscelati tra loro, hanno portato al risultato che è sotto gli occhi di tutti. L’indubbia qualità del prodotto ha fatto sì che Potain abbia scelto per la sua HUP 40-30 proprio la qualità e la tecnologia di Gapo. Con il Gapo è possibile accedere facilmente al luogo di installazione della gru, livellare in tempi rapidi e procedere così al montaggio. La sua compattezza e agi-
lità garantiscono possibilità di carico, scarico e movimento della gru senza ricorrere all’ausilio di mezzi impropri potenzialmente pericolosi per la sicurezza degli operatori. In quanto radiocomandato, permette ad un solo operatore di effettuare l’aggancio e lo spostamento di qualsiasi semirimorchio in condizioni di massima sicurezza e ampia visibilità di manovra. Una menzione meritano il vano per radiocomando con carica batterie, la protezione della scocca rinforzata, e ancora l’alloggiamento dei perni e della totale accessibilità al motore e a tutte le parti meccaniche. Accessori? Presto detto. Completano il “pacchetto” la presa idraulica ausiliaria con innesti rapidi, l’attacco rapi-
do flangia con inserimento idraulico dei perni, l’attacco ralla per semirimorchi, un sistema frenante per semirimorchi, un assale sterzante a comando idraulico, l’attacco per scarrabili e il crick idraulico. Oltre, ovviamente, ad una vasta serie di flange d’attacco per gru automontanti.◀
INFO Gruppo Gavarini Presente in varie sedi nel centro italia, si occupa della vendita di nuovo, usato, noleggio e assistenza di macchine movimento terra, sollevatori e piattaforme e gru dei migliori marchi come Mecalac, Yanmar, Volvo, Merlo, Gehl, Wirtgen, Vogele, Hamm, Grove, Potain.
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Noleggio > Gruppo Venpa 3
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ondata nel 1981 a Marghera da Paolo Pege e Giampaolo Piovan, che tra i primi in Italia intuirono le potenzialità del mercato del noleggio di macchine per il sollevamento, il Gruppo Venpa 3 offre oggi ai suoi clienti la stessa passione e professionalità con cui iniziarono i fondatori. Oggi Venpa - utilizzando la semplice e diretta formula con sui ci si riferisce al gruppo con sede centrale a Dolo (VE) - è un punto di riferimento nel panorama del noleggio di veicoli per il sollevamento e la movimentazione in cantiere. Con una folta squadra di venditori diretti e 31 filiali - numero che è destinato a crescere nei primi mesi del 2018 - l’azienda offre a livello nazionale un servizio che punta a essere sempre innovativo, all’avanguardia e attento alle esigenze dei singoli clienti, con macchine garantite, pronte all’uso, di immediata consegna e sostituzione nel caso di guasti. Il parco mezzi a noleggio conta oggi, dopo la recente acquisizione di Edilrental, su oltre 3.500 esemplari, tra macchine movimento terra, autogru, sollevatori telescopici e naturalmente piattaforme di lavoro aereo, tra semoventi e autocarrate. Recenti investimenti hanno portato il Gruppo Venpa 3 ad aprire nuove filiali in tutto il territorio nazionale (l’ultima a Egna, provincia di Bolzano), rinnovando l’offerta e puntando su una squadra commerciale giovane che garantirà all’azienda uno sguardo ancora più rivolto verso il futuro, come ci racconta Nicola Grudina, Direttore commerciale del Gruppo Venpa 3.
cuzione del network con le altre aziende partecipate, quali Torinoleggi (Piemonte), Tecnoalt (Lazio, Umbria e Sardegna), Elevateur (Campania e Lazio), Sicel (Sicilia), Audax (Croazia), operiamo come un’unica organizzazione commerciale in grado di garantire forniture di mezzi, servizi e assistenza in tutta Ita-
lia. Dal punto di vista dell’offerta siamo e continueremo ad essere un’azienda specializzata nel sollevamento e movimento terra, in grado di porsi sul mercato con le tipologie di prodotti a noleggio più performanti per questi settori. Dal punto di vista degli sviluppi sulla rete, dopo la recente inaugurazione
Iniziamo con l’aggiornamento della vostra struttura, viste le ultime novità e gli sviluppi annunciati... «Dal primo gennaio di quest’anno, con l’acquisizione di Edilrental (attiva in Toscana, Umbria e Abruzzo) e la prose-
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Gruppo Venpa 3: puntare in alto con innovazione e professionalità Con il suo ampio parco mezzi e i suoi numerosi servizi il Gruppo Venpa 3 è tra i più importanti punti di riferimento a livello nazionale nel noleggio di piattaforme aeree e macchine per il sollevamento e la cantieristica. Ce ne parla Nicola Grudina, Direttore commerciale del Gruppo Venpa 3 di Umberto Piagnoni
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Noleggio > Gruppo Venpa 3
della nostra nuova filiale in Alto Adige, che si trova in una posizione strategica a pochi minuti dall’uscita dell’autostrada A22, a breve apriremo delle unità anche ad Ancona, ad Arezzo e nella zona nord di Milano.»
E per quanto riguarda gli investimenti sulla flotta a noleggio?
Parliamo di formazione: quali sono le vostre iniziative in questo ambito? «Crediamo molto nella formazione del nostro personale: una delle chiavi del nostro successo è disporre di persone competenti sia nel nostro reparto tecnico che in quello commerciale, persone in grado di capire le necessità dei clien-
Optimum 8 e Compact 10N
Le piattaforme a a pantografo Haulotte su un mezzo del Gruppo Venpa 3
ti e di fornire loro la giusta consulenza professionale. Per quanto riguarda il personale commerciale, ad esempio, che per primo deve essere in grado di
«La nostra strategia commerciale parte prima di tutto dall’innovazione, per questo stiamo facendo un importante investimento per ampliare il nostro parco macchine. La direzione che stiamo prendendo è verso un minor impatto ambientale con macchine più “green”, e per questo stiamo puntando ad avere in flotta un numero sempre maggiore di mezzi elettrici e anche ad alimentazione ibrida. Un mercato di nicchia che negli ultimi anni si è rilevato sempre più interessante, infatti, è quello delle macchine ibride; vorremmo quindi seguire questo trend per ampliare la gamma di prodotti a disposizione dei nostri clienti anche su questo fronte.»
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presentare in maniera efficace le grandi opportunità che possiamo offrire, svolgiamo due tipi di formazione: una formazione di tipo continuo caratterizzata da incontri mensili tra i commerciali durante i quali viene approfondito un argomento che può essere tecnico, legale o più strettamente commerciale; un secondo livello di formazione, invece, viene svolto sulle macchine per capirne la funzionalità e l’operatività in cantiere. Negli ultimi mesi, poi, ci siamo attivati su un progetto molto innovativo, creare un junior team commerciale inserendo dei funzionari che hanno un’età inferiore ai 25 anni: parliamo di neodiplomati o neolaureati, giovani che garantiranno all’azienda, ma probabilmente anche a tutto il settore, il necessario ricambio generazionale.»
Quali sono le vostre tipologie di clienti principali? «La strategia e la politica del Gruppo Venpa 3 è quella di guardare globalmente al mercato ma di agire localmente; questo ci permette di essere normalmente impegnati, in percentuali che sono abbastanza simili tra loro, sia sulle grandi opere, come per esempio l’am-
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pliamento dell’autostrada A4, sia su interventi più contenuti, come possono essere quelli di ristrutturazioni edili, manutenzioni, potature del verde, attività cioè che si svolgono nel raggio d’azione delle nostre filiali. Volendo segnalare un settore specifico, stiamo registrando l’incidenza percentuale costantemente in crescita sul nostro fatturato del settore della manutenzione industriale, un risultato che non sorprende vista la nostra specializzazione nelle macchine da grandi altezze e la capacità di assistenza al cliente nel gestire interventi all’interno degli ambienti industriali.»
Nicola Grudina
Direttore commerciale del Gruppo Venpa 3
Il mercato dell’edilizia sembra dare segnali di ripresa... «Un punto di svolta nella crisi del settore si è avuta negli ultimi sei mesi dall’inizio del cantiere di Milano EXPO 2015: da quel momento sono completamente cambiate le dinamiche della domanda, che è cresciuta in maniera costante negli anni successivi, fino ad arrivare al primo semestre di quest’anno che giudichiamo altrettanto positivamente.»
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La crisi ha trasformato il modello di business del noleggiatore? «In questi anni è cambiato anche il ruolo del noleggiatore che ha subito una forte evoluzione anche per l’avvento delle nuove tecnologie. Nel nostro mestiere è molto importante prima di tutto essere sempre efficienti e questo deve partire dall’interno, dall’organizzazione che possiamo offrire al cliente. Le strategie di espansione possono cambiare a seconda della regione dove si va a operare, e in alcune zone bisogna ragionare in maniera strettamente localizzata, ma il principio ispiratore deve essere sempre lo stesso: i clienti devono riconoscere in noi un punto di riferimento affidabile che sappia apportare il giusto knowhow tecnologico alle dinamiche di cantiere e di lavoro in genere.»
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In questo quadro complessivo, come si inseriscono i partner quali Haulotte? «Coerentemente con la strategia di questi anni, abbiamo selezionato al-
Lo staff commerciale
cuni costruttori sia per la qualità della loro offerta che per la condivisione di alcuni principi imprenditoriali e commerciali. Continueremo quindi anche in futuro la collaborazione con i marchi con cui lavoriamo abitualmente, tra i quali Haulotte ha un ruolo di assoluto primo piano. La nostra flotta sollevamento si sta velocemente rin-
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novando, anche per quanto riguarda Haulotte con il recente ingresso a parco di ben 15 piattaforme verticali Optimum 8, 10 piattaforme verticali Compact 10N, e soprattutto nuove piattaforme aeree a braccio articolato ad alimentazione elettrica, ben 35 esemplari tra i modelli HA12IP, HA12CJ+ e HA15IP.»
Quali sono i motivi di soddisfazione nel rapporto con Haulotte? «La disponibilità e la capacità di Haulotte di capire e conoscere le nostre esigenze con un servizio mirato ai nostri bisogni rispecchia perfettamente la nostra filosofia lavorativa. Scegliere Haulotte come fornitore è stato quindi un processo assolutamente naturale e perfettamente in linea con la nostra
proposta ai clienti. Bisogna poi sottolineare che dal punto di vista tecnico alcuni dei modelli Haulotte sul mercato non hanno rivali, e si posizionano quindi molto bene presso il cliente. Parlo, per esempio della piattaforma articolata da 32 metri, una macchina abbastanza unica nel suo genere che ci ha permesso di soddisfare le esigenze dei nostri clienti che operano con lavori di manutenzione, installazione e potatura, una macchina che sorprende per la sua facilità di manovra. Un altro modello altamente performante è la piattaforma semovente articolata elettrica da 15 metri: le sue dimensioni che consentono la rotazione entro il raggio di ingombro della macchina è particolarmente apprezzata dai nostri clienti che vogliono altissime prestazioni in spazi ridotti. Su tutto questo,
INFO
Haulotte Group Haulotte Group, specialista dei mezzi per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza, una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa. L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza in oltre 100 paesi nel mondo.
poi, si aggiunge un ottimo servizio assistenza, rapido e pronto a intervenire subito nel caso di guasti o malfunzionamenti. Company profile Haulotte Group, specialista dei mezzi per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza, una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa. L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza che servono oltre 100 paesi nel mondo. La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti: piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around”; la gamma di sollevatori telescopici HTL.»◀
La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti: piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around”; la gamma di sollevatori telescopici HTL.
VENPA SPA Z.I. Via dell’Industria n. 7 30031 DOLO (VE) Tel. 041 412788 Fax 041 5100949 Web www.gv3.it
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Italia paese meraviglioso per gli affari Nella riorganizzazione generale dell’assetto del gruppo, la Terex Corporation ha deciso di continuare a puntare sul nostro Paese, facendo degli stabilimenti di Crespellano, in provincia di Bologna, e di Fontanafredda, nel pordenonese, due location strategiche di Luca Balduzzi
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«L’
Italia è un paese assolutamente meraviglioso per fare affari». Ne è convinto Steve Filipov, presidente della Terex Cranes, spiegando perché, nella riorganizzazione generale dell’assetto del gruppo, la Terex Corporation ha deciso di continuare a puntare sull’Italia, facendo degli stabilimenti di Crespellano, in provincia di Bologna, acquisito nel 1995, e di Fontanafredda, nel pordenonese, acquisito tre anni più tardi, due location strategiche per lo sviluppo della propria attività. E all’Emilia-Romagna Terex ha voluto riservare un “privilegio” ulteriore: «La gru da 90/100 tonnellate che stiamo producendo a Crespellano (si veda il box) è la prima concepita per il mercato internazionale». «Quello italiano è un mercato caratterizzato da un elevato livello di soddisfazione dei clienti», aggiunge John L. Garrison, presidente e Ceo-Chief executive officer della Terex Corporation, «e da ottime performance dal punto di vista economico e finanziario». Nel nostro Paese, la Terex Corporation ha una sede anche a Umbertide, in provincia di Perugia, «che puntiamo ad ampliare, in particolare nel settore delle piattaforme aeree». Massimo Cappello (Site manager e Director of operations) e Marco Gentilini (Vicepresident & General manager Tower Cranes) hanno risposto a qualche nostra domanda.
Quali modelli di gru vengono prodotti nei due stabilimenti? «A Crespellano produciamo una gamma di gru a braccio telescopico fuoristrada che comprende otto modelli», spiega Massimo Cappello, Site ma-
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nager e Director of operations, «che vanno dalle 35 fino alle 90 tonnellate metriche di portata». «Fontanafredda è la sede produttiva centrale per il settore delle gru a torre», aggiunge Marco Gentilini, Vicepresident & General manager Tower Cranes, «dove progettiamo e produciamo tutte e quattro le linee di prodotto: gru brandeggianti, gru flat top, gru automontanti e gru tradizionali con cuspide».
Stabilimento di Crespellano
Come è organizzato il processo produttivo? «Con il passare degli anni, il sito di Crespellano si è progressivamente specializzato nelle cosiddette “attività a valore aggiunto” (la progettazione, il montaggio, l’assiemaggio, la taratura, il collaudo e il post vendita), mentre abbiamo deciso di esternalizzare ai nostri fornitori, specializzati e al passo con le nuove tecnologie, la produzione dei componenti principali (la piegatura e il taglio delle lamiere, la saldatura e la verniciatura), mantenendo però l’intero processo monitorato in maniera costante attraverso il Controllo qualità», spiega Cappello. «All’interno, la pro-
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duzione è suddivisa in due aree. Nella prima, in cui si lavora a isole, si trovano undici stazioni destinate all’assiemaggio, fino al momento in cui la gru è pronta per uscire. Queste isole alimentano, successivamente, una unica linea a spina di pesce, in cui si passa dal montaggio del braccio alla taratura/calibrazione, alla finitura/ritocco, con controlli nel corso di ciascuna fase e un ulteriore Controllo qualità al termine chiamato “Green Tag”, vale a dire l’ispezione conclusiva prima della spedizione del macchinario al cliente». «Il nostro processo produttivo è caratterizzato da un sistema capillare di fornitori di alto livello con i quali abbiamo un rapporto che definirei di partnership, in quanto è frutto di anni di collaborazione e continuo interscambio», continua Gentilini. «Al nostro interno poi effettuiamo tutte le attività di montaggio, controllo e test delle parti che compongono la gru a torre. Investimenti sono stati fatti in tal senso anche nella gestione di un’area dedicata alle prove dei prototipi nonché di una torre prova dove testiamo gli argani. Siamo inoltre naturalmente dotati internamente di un impianto di verniciatura e di aree attrezzate per l’imballo e la spedizione delle gru e degli accessori».
Come è cambiata la produzione, dal punto di vista dei numeri? «A Crespellano abbiamo raggiunto un picco di più di quattrocento gru prodotte all’anno (in un solo turno), nel periodo immediatamente precedente la grande crisi economica del 2009», spiega Cappello. «Numeri significativi, però in un mercato completamente differente rispetto a quello del momento, anche dal punto di vista delle dimensioni e delle capacità dei macchinari
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Stabilimento di Fontanafredda
richiesti. È complicato fare un confronto, perché il mercato si è spostato verso tonnellaggi diversi, ma adesso ci troviamo senza alcun dubbio su numeri sensibilmente inferiori. Però stiamo cominciando a vedere segnali di ripresa». «Il picco della nostra produzione è stato di circa di 1.500 unità nel 2007/2008», prosegue Gentilini. «Oggi siamo certamente lontani da quei valori, ma negli ultimi anni stiamo vedendo una sensibile ripresa del mercato, con un incremento significativo dei volumi produttivi anno dopo anno».
C’è un modello di gru “preferito” dal mercato italiano? Notizie su Terex Terex Corporation è un produttore globale di macchinari per il sollevamento e la lavorazione di materiali e fornisce soluzioni di supporto ai clienti durante l’intero ciclo di vita dei macchinari, per massimizzare il rendimento del loro investimento. Alcuni dei marchi più conosciuti di Terex sono Terex, Genie, Powerscreen e Demag. I macchinari Terex sono al servizio di clienti in vari settori
industriali, tra i quali: l’edilizia, le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari per facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite Terex Financial Services (Servizi finanziari Terex).
«Dipende dall’orizzonte temporale che si prende in considerazione», spiega Cappello. «In questo momento, il mercato è decisamente più dinamico rispetto a quello degli anni prima della crisi. L’ultimo modello, l’RT 90, sembra essere particolarmente interessante e promettente. Però vendiamo tutti i modelli, in particolar modo quelli nella classe delle 40-45 tonnellate. Ma anche la nuova RT 35-1 con il motore fase 4 sta riscuotendo molto interesse. È difficile identificare un modello di spicco, perché tutti i nostri
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RT90 La gru RT 90, con capacità di carico di 86 tonnellate, braccio idraulico a cinque sezioni che si estende per 47 metri e stabilizzatori multifase, può essere adattata rapidamente alle condizioni del cantiere di lavoro. La cabina ha un nuovo design con un inclinazione di 18 gradi e pianale di facile accesso per una maggiore visibilità. Inoltre, utilizza il sistema di controllo Demag IC-1 (già in uso sulle altre
modelli sono in grado di soddisfare le necessità più differenti». «In Italia sono molto comuni e apprezzate le automontanti e la classe cosiddetta “City” delle flat top, per cui noi storicamente offriamo una vasta gamma di soluzioni e alternative», aggiunge Gentilini. Recentemente abbiamo lanciato sul mercato la CTT 132-6, un modello molto versatile e competitivo che ha già ricevuto un ottimo riscontro da parte del mercato».
Come vedete il mercato italiano ed europeo dal vostro particolare punto di vista? «Nel mercato italiano siamo i leader indiscussi e continueremo a esserlo»,
non ha dubbi Cappello. «Il nostro secondo mercato di riferimento è quello Emear, che viene da un periodo di forte debolezza ma che inizia a mostrare segni di ripresa, sebbene con alcune disomogeneità, come per esempio la regione Middle East, che - al pari dell’Asia centrale - ha risentito dell’abbassamento del prezzo del petrolio, che ha provocato una riduzione sensibile degli investimenti in questo settore». «Parlare di mercato europeo in generale risulta molto difficile, in quanto la domanda dello stesso è molto varia sia in termini di linee di prodotto che al loro interno di capacità di sollevamento», continua Gentilini. «La caratteristica della domanda dipende molto dal tipo di urbanizzazione dei vari
gru Demag) disponibile in 17 lingue e con il monitor touch screen a colori di uso intuitivo. Il sistema di controllo IC-1 migliora la qualità e l’affidabilità della macchina e semplifica la formazione per le diverse linee di prodotti. Grazie alla sua diagnostica avanzata il servizio di assistenza diventa molto più semplice. È stata presentata in anteprima al Bauma di Monaco di Baviera del 2016.
Paesi nonché dalla morfologia dei territori. Possiamo comunque dire che il prodotto automontanti, seppur per capacità differenti, è molto sviluppato in Europa centrale (per esempio Germania, Francia, Benelux), ma anche in Italia dove la tipologia dei cantieri spesso non richiede capacità elevate ma facilità di trasporto e montaggio. Il segmento delle flat top vede la maggior parte della domanda compresa nella classe city con una percentuale di gru più grandi che aumenta quando ci spostiamo nell’area del Nord Europa. Le gru brandeggianti sono sicuramente ancora una nicchia di mercato nel vecchio continente dove le vediamo operare per la maggior parte nei cantieri del Regno Unito».◀
La consegna
Il momento della consegna del primo modello di RT 90 a Tecno-Gru
INFO Terex Italia s.r.l.
Via Cassoletta, 76 40056 Crespellano (Bo)
Gru Comedil s.r.l.
Via delle Innovazioni 17 33074 Fontanafredda (PN)
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Macchina > CTE B-LIFT 27 Focus macchina
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ompatta e versatile: CTE B-LIFT 27 raggiunge i 27 m di altezza di lavoro su autocarro da 3.5 t: queste le caratteristiche principali del modello CTE B-LIFT 27, ora protagonista di un video in grado di mostrarne tutte le potenzialità. CTE B-LIFT 27 è la piattaforma autocarrata telescopica di nuova concezione: è il mezzo ideale per lavori che richiedono elevate prestazioni e facilità di utilizzo. Il particolare design multipiega del profilo del braccio telescopico e l’impiego di acciai alto resistenziali Strenx SSAB conferiscono a CTE B-LIFT 27 elevata stabilità in fase di lavoro. Questo modello è ideale per numerose applicazioni, dai lavori a parete (dipinture o pulizia facciate) alla manutenzione delle luci pubbliche, dall’eolico all’installazione di insegne pubblicitarie, dalla manutenzione di stabili ai restauri. La stabilizzazione variabile permette inoltre di utilizzare il giusto spazio
Compattezza e versatilità Vediamo insieme la piattaforma autocarrata telescopica CTE B-LIFT 27, ora anche protagonista di un video di Sandro Tozzi
in cantiere, grazie alla possibilità di estendere o meno gli stabilizzatori in qualsiasi posizione. CTE B-LIFT 27 vanta 250 kg di portata. Presenta un braccio telescopico a cinque elementi (braccio base + 4 sfili), la rotazione torretta è di 640°, quella della navicella 90° destra + 90°
sinistra. La combinazione di impianto idraulico ed elettrico di nuova generazione offre all’utilizzatore una user experience facile e intuitiva. I comandi idraulici sono proporzionali ed offrono fluidità nelle manovre per un maggior comfort dell’utilizzatore in fase di lavoro.
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Focus macchina > CTE B-LIFT 27
Grazie alle manovre rampate in accelerazione e decelerazione l’operatore ha maggior controllo e precisione dei movimenti. Gli stabilizzatori sono a piazzamento oleodinamico con sensori di contatto terreno. La stabilizzazione è variabile con S3 Smart Stability System: l’innovativo sistema di controllo della stabilità che calcola in tempo reale l’area di lavoro ottimale della piattaforma considerando la posizione degli stabilizzatori, del braccio e il peso in navicella. Grazie alle elaborazioni del software alla base di S3, chi opera in altezza può lavorare in perfetta sicurezza senza preoccuparsi di essere all’interno di aree di lavoro predefinite, poi-
CTE B-LIFT 27: guarda il video
chè CTE B-LIFT 27 si setterà nella posizione più sicura. Il motore a regime variabile permette di ridurre i giri in base alle manovre utilizzate contribuendo alla riduzione dei consumi e quindi alla salvaguardia dell’ambiente (minor inquinamento dell’aria e acustico). Grazie a questa peculiarità, CTE B-LIFT 27 è il mezzo ideale per l’impiego nei centri abitati. La postazione a terra è costituita da una comoda consolle con 7 m di cavo che permette la movimentazione della parte aerea con una visibilità di tutta l’area di lavoro ed in piena sicurezza per gli operatori a terra e in navicella. CTE B-LIFT 27 è dotata di un sistema di controllo della diagnostica che per-
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Il video è online su www.scimag.news
mette di rintracciare eventuali anomalie ed agire sulla piattaforma anche da remoto, riducendo i tempi di intervento per il ripristino delle funzioni della macchina.◀
Caratteristiche tecniche ▶▶ Braccio telescopico a cinque elementi (braccio base + 4 sfili) ▶▶ Rotazione torretta 640° ▶▶ Controlli simultanei proporzionali con rampe di accelerazione e decelerazione ▶▶ Avviamento/arresto motore dalla navicella ▶▶ Controllo automatico regime del motore ▶▶ Pianale in alluminio
Compattezza e stabilità, grazie a S3 Smart Stability System attivabile dalla navicella, oltre ai suoi 13 m di sbraccio per 27 di altezza: questo e molto altro nel video sulla CTE B-LIFT 27.
Ciak, si gira! Il video è stato realizzato all’interno dello splendido edificio della ex Manifattura Tabacchi di Rovereto (TN) costruito a metà dell’Ottocento, oggi esempio di riutilizzo architettonico virtuoso e sede di Trentino Sviluppo come incubatore tematico in ambito di sostenibilità. Le riprese mettono in luce le peculiarità di questo prodotto, evidenziando la compattezza del mezzo (allestimento su Iveco Daily), la stabilizzazione con S3 Smart Stability System, la ragguardevole altezza di lavoro e la struttura del braccio.
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▶▶ Navicella interamente in alluminio 1400 x 700 x 1100 mm ▶▶ Rotazione della navicella 90° destra + 90° sinistra ▶▶ Sistema elettronico di livellamento navicella ▶▶ Stabilizzazione automatica dalla navicella ▶▶ 4 stabilizzatori a configurazione variabile con sensori di contatto terreno ▶▶ Area di lavoro con sistema S3 Smart Stabilty System ▶▶ Sistema di gestione elettronico CAN BUS ▶▶ Postazione remota a terra con 7 m di cavo ▶▶ Display per il rilevamento anomalie in fase di lavoro ▶▶ Impianto oleodinamico alimentato da pompa ad ingranaggi installata sulla presa di forza del veicolo ▶▶ Cicalino innesto presa di forza
▶▶ Contaore in cabina ▶▶ Presa elettrica 230 V AC CE in navicella ▶▶ Certificazione EN 280:2015 ▶▶ Verniciatura standard blue (RAL 5017) e bianco (RAL 9003) ▶▶ Omologazione stradale europea
INFO CTE Group
è uno dei più grandi gruppi europei nel campo del sollevamento e della movimentazione di materiali e persone. Via Caproni , 7 – Z.I. 38068 Rovereto (Tn) Tel. +39 0464 485050 Fax +39 0464 485099 www.ctelift.com
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Focus macchina > Böcker AK 46/6000
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utentica punta di diamante della produzione Böcker, la AK 46/6000 offre un’imbattibile combinazione di efficienza, prestazioni e autonomia. Grazie al suo peso limitato - le macchine Böcker utilizzano una speciale lega di alluminio - l’autogru é allestibile su autocarri con PTT da 18 a 26 tonnellate. Leggera e compatta, l’ammiraglia Böcker stupisce per agilità e facilità di manovra, che si traducono in un’agevole utilizzo in tutti i cantieri, anche in quelli più complessi.
Massima qualità costruttiva La AK 46/6000 beneficia di oltre 25 anni di esperienza Böcker nella costruzione di gru in alluminio. Il braccio telescopico è estremamente stabile e assicura un funzionamento millimetrico grazie all’elevata resistenza e rigidità torsionale dei profili che, completamente chiusi, impediscono l’ingresso di qualsiasi detrito. Il braccio, che non ha paura di affrontare i carichi più pesanti, è resistente all’usura e il suo sfilo risulta fluido e dolce a tutte le inclinazioni. La catena Flyer e cilindri idraulici garantisco-
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Top di gamma La AK 46/6000 è l’ammiraglia tra le autogrù in alluminio prodotte da Böcker. Leggera e utilizzabile anche in versione piattaforma, presenta uno sbraccio laterale di quasi 40 m e, con il jib idraulico, arriva ovunque di Porfirio Ferrari
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Focus macchina > Böcker AK 46/6000
A proposito di Böcker Fondata nel 1958 da Albert Böcker a Werne, Vestfalia (Germania), la società si occupa dapprima di attrezzi dedicati all’agricoltura per poi orientarsi decisamente verso la progettazione e costruzione di elevatori inclinati per l’edilizia. In pochi anni Böcker cresce di livello e già nel 1962 apre al mercato internazionale con la consegna della prima macchina in Austria. Mentre continua l’evoluzione tecnologica si allarga il mercato internazionale, con la prima consegna negli Stati uniti avvenuta nel 1972. È datato
no bassi costi di manutenzione, qualità che del resto si estende a tutti i componenti della macchina. Va infatti sottolineato come Böcker si affidi a una componentistica di elevato livello qualitativo; inoltre tutti i cilindri sono sottoposti a estenuanti prove di durata e beneficiano dell’utilizzo di olio idraulico biodegradabile che, oltre a salvaguardare l’ambiente, assicura notevole durata e minimi costi manutentivi. La macchina utilizza un solo motore per
1989 l’esordio della prima autogrù in alluminio e il 1992 vede la consegna del 25.000° elevatore. Oggi la sede della società copre una superficie di oltre 70.000 m² in cui si producono autogrù, gru trainate, ascensori a cremagliera, elevatori per traslochi/ edilizia. La vocazione internazionale è confermata da sette consociate estere e da una presenza in ben 36 paesi seguiti attraverso una strutturata rete di dealer. Attualmente in Böcker lavorano oltre 400 dipendenti, di cui 47 nelle realtà dislocate sui mercati internazionali.
il camion, la gru e la piattaforma. Il tutto per una manutenzione ridotta al minimo, per minimizzare le spese di carburante, per facilitare la gestione e per assicurare sempre la massima potenza grazie alla presa di forza. Una scelta sinonimo anche di affidabilità, Prestazioni di assoluto livello Sia che venga utilizzata come autogrù, sia nell’uso come piattaforma aerea, con la AK 46/6000 le prestazioni sono sempre ai vertici. Con una massima
altezza di lavoro di 44 m (che possono diventare 46 con la prolunga opzionale) e una massima estensione laterale di 39,3 m con 250 kg di carico, o 26 m con 1.000 kg di carico, la AK 46/6000 è la macchina risolutiva in molteplici situazioni di cantiere. Anche grazie alla sua portata massima che è di 6 tonnellate. Due le possibilità di prolunga: una semplice estensione meccanica fissata con sistema Easylock, oppure un jib con sfilo idraulico che rende l’autogrù Böcker ancora più flessibile. Da segnalare anche l’elevata velocità del gancio che raggiunge i 65 m/min. In versione piattaforma – ricordiamo come siano a disposizione del mercato varie tipologie di cesta, con con 250 kg di carico utile per svariati usi – la AK 46/6000 raggiunge una massima altezza di lavoro di 43,40 m e uno sbraccio di 33,10 m alla massima portata, che diventano 35,30 m con 100 kg in cesta. Quest’ultima, rapidamente montabile grazie all’EasyLock System, presenta il livellamento automatico per lavorare nel massimo comfort.
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Gestione e comandi La macchina è gestita da un PLC di controllo moderno e affidabile che garantisce la più elevata sicurezza e un lavoro sempre accurato e privo di fastidiose oscillazioni. Il sistema permette di selezionare la velocità in base alla specifica esigenza di cantiere e offre un notevole apporto per quanto concerne la sicurezza attraverso due circuiti indipendenti a controllo ridondante. Il PLC effettua il monitoraggio automatico della zona di lavoro in relazione alla posizione degli stabilizzatori e del carico sospeso. Inoltre, in caso di operazioni particolarmente pericolose come quelle vicino alle linee elettriche, permette di limitare la rotazione e quindi l’area di lavoro. Il comando delle operazioni è invece affidato a un nuovo e robusto radioco-
mando prodotto da HBC su indicazioni Böcker. Con display a colori, offre una visualizzazione semplice e chiara della situazione operativa, tiene sotto controllo tutte le funzioni della macchina controllando simultaneamente molteplici parametri e, non ultimo, svolge anche la funzione di diagnostica. Il radiocomando, in via opzionale, è abbinabile anche alla telecamera.
La stabilizzazione La AK 46/6000 si affida a un sistema di stabilizzazione variabile che beneficia di elementi in acciaio ad elevata resistenza particolarmente robusti, così come appaiono decisamente solidi anche i cilindri per l’estensione idraulica laterale. L’estensione degli stabilizzatori è completamente variabile, mentre l’autolivellamento garantisce un posizionamento, via radiocomando, rapido e sicuro. Inoltre, la contenuta pressione a terra, conseguente il limitato peso della macchina, permette di lavorare praticamente ovunque.◀
Caratteristiche tecniche ▶Modello: ▶ AK46/6000 ▶Portata ▶ utile massima: 3.000 kg (6.000 kg optional) ▶Sbraccio ▶ massimo: 44 m (46 m optional) ▶Altezza ▶ di lavoro fino al braccio: 33 m ▶Braccio ▶ estraibile: 5,28 – 11,00 m ▶Portata ▶ braccio: 3.000 / 1.500 / 800 / (450) kg ▶Angolo ▶ del braccio telescopico: 85° ▶Angolo ▶ del braccio: 161° ▶Velocità ▶ del gancio: 45 m/min ▶Max. ▶ stabilizzazione: 6,43x6,06 (4,21) m (unilaterale) ▶Dimensioni ▶ veicolo: 10,30x2,55x3,99 m ▶Peso ▶ complessivo ammesso: 18/26 t ▶Altezza ▶ di lavoro piattaforma: 43,40 m ▶Sbraccio ▶ in modalità piattaforma: 3,10 m (250 kg di portata); 35,30 (100 kg di portata).
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Visto in fiera > Fassi Gru
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iunta alla 9a edizione, Transport-CH è la fiera di riferimento per il trasporto e il sollevamento elvetico: svoltasi dal 16 al 19 novembre, sono stati numerosi gli operatori svizzeri di questi settori che si sono recati a Berna, la capitale della Confederazione Elvetica e dell’omonimo cantone, nei padiglioni del Berna Expo per conoscere le ultime novità. Tra queste, un posto di primo piano è certamente occupato dal debutto della nuova Fassi F395A xe-dynamic, che è stata esposta nello stand di 180 mq (hall 3.0, stand D014) allestito per l’occasione dalla Fassi Schweiz AG, distributore elvetico di Fassi Gru fin dal 1973.
Fassi Gru conquista la Svizzera Al Transport-CH di Berna (dal 16 al 19 novembre 2017), Fassi Gru era presente con il suo distributore svizzero Fassi Schweiz AG a Transport-CH. In fiera è stata presentata la nuova gru Fassi F395A xe-dynamic di Marianna Senni
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F395RA xe-dynamic
Questa nuova gru è proposta da Fassi con rotazione su ralla che le consente una rotazione completa a 360°
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Visto in fiera > Fassi Gru
Transport-CH vede la presenza di oltre 100 espositori e, tra le novità di questa edizione, l’area dove poter provare alcuni veicoli esposti. Uno spazio particolare, organizzato in collaborazione con Swisse Automotive Aftermarket (ASA), è dedicato anche alle attività aftermarket.
Fassi F395A xe-dynamic e F395RA xe-dynamic La nuova gru Fassi F395A xe-dynamic insieme al modello F395RA xedynamic, ampliano la gamma media di Fassi Gru completandola al top
dell’offerta. Queste nuove gru sono proposte con rotazione su cremagliera (F395A) oppure su ralla (F395RA): la prima è meno ingombrante, la seconda consente una rotazione completa a 360°. Questi nuovi modelli hanno come dotazione di serie il collaudato sistema di controllo FX500, il distributore idraulico D850, il radiocomando Fassi RCH/RCS e il controllo di stabilità FSC-S o FSC-H. Sulla Fassi F395A xe-dynamic, la cremagliera ha i pattini in ghisa autocentranti che garantiscono un corretto e costante accoppiamento tra pignone e
cremagliera stessa evitando l’usura dei denti. Il basamento e la parte inferiore della colonna sono in fusione d’acciaio per una ideale distribuzione delle sollecitazioni e una resistenza superiore; l’assenza di saldature conferisce alla gru migliori caratteristiche di durata alla fatica. Questa gru è offerta in diverse versioni fino a un massimo di otto sfili idraulici nella configurazione base e in due versioni con braccio secondario corto. Per aumentare ulteriormente l’area di lavoro sono previsti vari abbinamenti con jib per soddisfare ogni esigenza.
F395A xe-dynamic
A differenza della “sorella”, la versione A offre una rotazione su cremagliera dotata di pattini in ghisa autocentranti che contribuiscono a ridurre l’usura dei denti
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La Fassi F395RA xe-dynamic dispone invece di rotazione continua su ralla a doppia circolazione di sfere con motoriduttore, ha un basamento con asole per il fissaggio con tiranti o per un controtelaio integrato che consente il contenimento dell’altezza di installazione. Su entrambe, i pattini di guida dei bracci sfilabili sono a montaggio “forzato” per ridurre i giochi verticali e laterali garantendo una maggiore durata; gli stabilizzatori a estensione idraulica sono proposti anche in versione XL ed è disponibile una versione “C” con braccio secondario più corto per una maggiore altezza di sollevamento sotto gancio. Anche per questo modello sono previste versioni fino a un massimo di otto sfili idraulici nella configurazione base, due versioni con braccio secondario corto e vari abbinamenti con jib.
Il settore che maggiormente apprezzerà le caratteristiche delle nuove gru sarà certamente quello dell’edilizia, sempre alla ricerca di soluzioni compatte e leggere ma anche prestazionali.◀
Le caratteristiche tecniche delle nuove Fassi F395A xedynamic e Fassi F395RA xedynamic ▶▶ Capacità di sollevamento: 36,50 tm ▶▶ Massimo sbraccio idraulico con jib: m 26,70 ▶▶ Ingombro: w 2,51 m, l 1,05 m, h 2,46 m
DOTAZIONE ELETTRONICA/ IDRAULICA ▶▶ unità di controllo FX500 ▶▶ distributore idraulico digitale D850 ▶▶ unità di comando radio RCH/RCS ▶▶ controllo della dinamica ADC ▶▶ flow sharing
CARATTERISTICHE ▶▶ versione dynamic (.2) con biellismo ▶▶ dispositivo XP ▶▶ sistema ProLink doppia biella ▶▶ rotazione 400° a cremagliera e pignone (A) ▶▶ rotazione continua su ralla (RA)
INFO Fassi Gru S.p.A. via Roma n.110 24021 Albino (BG) tel:+39 035 776400 fax: +39 035 755020 e-mail: fassi@fassi.com web: www.fassi.com
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Con CLS l’innovazione è sicurezza Il caso di successo dell’installazione delle videocamere Blaxtair presso la sede Contship di La Spezia di Umberto Piagnoni
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LS, azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per la logistica, è stata scelta dal gruppo Contship che presso la sede di La Spezia ha implementato Blaxtair, una soluzione altamente innovativa per la sicurezza sul lavoro. Il Gruppo Contship Italia opera nell’ambito della supply chain globale investendo nei terminal marittimi e nei servizi di trasporto intermodale. CLS, già fornitore di carrelli elevatori a noleggio di Contship, conosceva bene la realtà del terminal spezzino, la cui capacità di movimentazione è pari a 1,4 milioni di TEU (Twenty-foot Equivalent Units) all’anno con un indice di container movimentati per metro lineare di banchina e per metro quadrato di piazzale tra i più alti al mondo. Tra gennaio e giugno, il porto gateway ha gestito volumi pari a circa 666.000 TEU, registrando un aumento del 15% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso. Nel terminal vengono gestite anche diverse tipologie di merci non containerizzate come ad esempio coil, macchine industriali, marmo, tubi che richiedono attrezzature e pianificazione del lavoro specializzati. Ad oggi, nel 2017, sono state movimentate 160.000 ton-
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Tecnologia > CLS
nellate di merci varie. Noto per i sistemi all’avanguardia implementati, che riducono i tempi medi di permanenza dei contenitori in porto, il terminal ha conquistato di recente il primo posto nella categoria “Best Container Terminal in Europe” nell’ambito del premio internazionale AFLAS (Asian Freight, Logistics & Supply Chain awards). Per questo, tra le diverse soluzioni innovative adottate, non poteva mancare Blaxtair che, fornita da CLS, garantisce la miglior sicurezza durante le operazioni di movimentazione dei container e delle merci nei piazzali, nei pressi delle banchine e nel magazzino. Tutte zone dove il rischio di interazione mezzo-uomo è ovviamente più alto.
Blaxtair è una soluzione studiata per evitare le collisioni tra il personale e i veicoli industriali. Si tratta di una “videocamera intelligente” che effettua continuamente una scansione dell’area di controllo per rilevare gli elementi che potrebbero ostacolare i movimenti del carrello, riconoscendo se questi siano pedoni oppure ostacoli. Il sistema allerta immediatamente il conducente nel caso di imminente pericolo per una persona, permettendogli di reagire in modo tempestivo. È possibile anche registrare cronologicamente gli eventi e le ultime tre ore di operazioni, in modo da analizzare anche i mancati infortuni. «Da sempre attenta alla sicurezza, CLS ha presentato per prima in Ita-
CLS SpA CLS SpA (www.cls.it), società del gruppo italiano Tesa, è un’azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per ogni settore della logistica italiana. CLS è dealer esclusivo in Italia della gamma di carrelli elevatori Hyster, prodotti dal gruppo HysterYale Materials Handling Group, tra i primi leader mondiali del settore.
Un organico di oltre 300 persone, la Direzione Generale a Carugate (MI), 11 filiali, 9 centri operativi, 180 officine mobili, oltre 5500 mezzi a noleggio, 150 modelli da 1 a 56 tonnellate, fanno di CLS una Solution Company al servizio della piccola e grande impresa italiana, per soluzioni e servizi nelle scelte di movimentazione dei materiali e della logistica.
lia questa soluzione altamente innovativa in ambito sicurezza. Nell’ottica di un servizio completo, CLS fornisce supporto e consulenza agli RSPP e ai responsabili magazzino nell’ambito dell’implementazione dei dispositivi, in modo da rispondere prontamente e puntualmente alle esigenze concrete del Cliente», afferma Paolo Vivani, Amministratore Delegato di CLS. «Sicurezza, efficienza ed innovazione sono aspetti imprescindibili che vanno di pari passo, e con cui vogliamo continuare a contraddistinguerci». Ermanno Gianelli, RSPP del terminal Contship di La Spezia, spiega che in un terminal con 650 dipendenti che lavorano H24 su 4 turni in ambienti di diversa natura, l’attenzione alla sicurezza è di primaria importanza. Sono state condotte varie ricerche per trovare una soluzione che garantisse i più alti standard possibili di sicurezza richiesti in banchina e nei piazzali. «La telecamera intelligente di BLAXTAIR si è dimostrata la miglior soluzione di sicurezza per la sua capacità di riconoscere le persone e di distinguerle dagli oggetti. Questo ci ha permesso di far lavorare i nostri operatori in maniera ancora più sicura», afferma Gianelli.
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La sicurezza, in questo caso, viene considerata un valore aggiunto anche per la produttività, poiché Blaxtair® avverte l’operatore solo quando necessario, filtrando gli allarmi inutili. Il Responsabile Merci Varie del terminal Contship di La Spezia Mirco Fanan precisa che la soluzione è stata personalizzata insieme a CLS, ritaran-
do i parametri di rilevamento del sistema secondo le specifiche necessità degli ambienti, e conclude: «Blaxtair è una soluzione intuitiva, con cui gli operatori hanno subito preso confidenza: ci ha soddisfatti sin dall’inizio per le ottime prestazioni. Non da ultimo, la apprezziamo anche perché rappresenta un’ulteriore garanzia per non danneggiare le merci».◀
Mirco Fanan
Responsabile Merci Varie del terminal Contship di La Spezia
Ermanno Gianelli
RSPP del terminal Contship di La Spezia
INFO CLS S.p.A.
CGT Logistica Sistemi Sede Legale e Direzione Strada Provinciale 121 20061 Carugate (MI) tel. 02.925051 email: carrelli@cls.it web: www.cls.it
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ondata nel 1978, la Idealplast di Romano d’Ezzelino, Vicenza, è una delle aziende italiane all’avanguardia nella produzione di film flessibili di alta qualità a base poliolefinica. Di questo materiale, che viene utilizzato nel settore alimentare, industriale, farmaceutico ed igienico-sanitario, ne produce 30.000 tonnellate all’anno per il mercato nazionale e internazionale. Operante in un ambito estremamente competitivo, grazie a costanti investimenti in ricerca, sviluppo e tecnologie, Idealplast ne rappresenta uno degli attori principali. Posizione che intende consolidare e, se possibile, migliorare, come dimostrano i lavori per l’installazione all’interno dello stabilimento di un nuovo
Cofiloc: la risposta giusta Cofiloc ha fornito le macchine per Idealplast: la sfida era l’installazione all’interno dello stabilimento di un impianto di estrusione. Cofiloc ha messo a disposizione le migliori macchine in grado di rispondere alle specifiche esigenze del lavoro di Umberto Piagnoni
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Al lavoro > Cofiloc
impianto di estrusione di alta tecnologia destinato ad incrementare e migliorare la produzione delle bobine di polietilene. Operazione complessa, che ha richiesto la rimozione della copertura esistente e la realizzazione della struttura destinata a ospitarlo. Questo, naturalmente, senza rallentare la consueta attività lavorativa. Ad occuparsi della carpenteria metallica e del montaggio di pareti e coperture, è stata la Cosmet 3000 srl, che per svolgere il lavoro ha impiegato una squadra di macchine Cofiloc: due piat-
taforme articolate elettriche Haulotte HA12IP e HA15IP, un sollevatore telescopico Merlo Roto 60.24 MCSS, una piattaforma articolata JLG Ultraboom 1250 AJP e una piattaforma ragno X23J. La diversità di mezzi si è resa necessaria per lavorare - con compiti specifici - sia all’esterno che all’interno dello stabilimento, con un elemento comune: gli spazi ridotti. Ecco, quindi, il bisogno di utilizzare macchine compatte, agili e molto stabili, in grado di far accedere gli operatori nei punti più difficili o di svolgere operazioni complesse per le
quali si è reso necessario trovare soluzioni particolari. Come nel caso del ragno da 23 metri, che una volta sollevato e fissato alla nuova struttura con delle apposite piastre all’altezza di 16 m ha permesso, grazie alla sua compattezza e flessibilità, di muoversi nell’intricato dedalo delle travi d’acciaio. Eccezionale, in rapporto allo spazio disponibile, il contributo dell’Ultraboom 1250 AJP - 40,30 m altezza di lavoro, sbraccio orizzontale di 19,25 m e altezza di scavalcamento di 18,44 m – e del Roto 60.24 MCSS. Sollevatore dotato di
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INFO Cofiloc S.p.A. Via Postumia ovest, 101 Fraz. Olmi 31048, S. Biagio di Callalta (TV) Tel: 0422/7920 Fax: 0422/892031 e-mail: info@cofiloc.com web: www.cofiloc.com
una tecnologia fondamentale in questo tipo di cantiere: i 4 stabilizzatori indipendenti posizionabili a qualsiasi larghezza, il sistema Merlin che consente un controllo assoluto del mezzo e la cabina basculante inclinabile di 18° per monitorare i movimenti di carico quando si lavora in quota. La tipologia dell’area di lavoro e le caratteristiche dell’intervento svolto da Cosmet 3000 srl, hanno naturalmente richiesto un sopralluogo da parte del consulente Cofiloc e la conseguente scelta delle macchine idonee.◀
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Preview LogiMAT > Linde MH
Produttori e fornitori di Linde MH mostreranno l’intera gamma prodotti e servizi alla fiera LogiMAT, che si terrà a Stuttgart in Germania nel nuovo Hall10, Stand B21
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continui passi in avanti nell’innovazione contribuiscono a far diventare realtà il passaggio ai processi interconnessi e digitalmente controllati, alle soluzioni autonome, ai più alti standard di sicurezza e perfino alle trazioni più potenti. Alla fiera LogiMAT, che si terrà a Stuttgart in Germania dal 13 al 15 marzo 2018, Linde mostrerà la vastità della gamma prodotti e le innovazioni apportate per preparare al futuro la movimentazione di merci in tutti i settori. I visitatori potranno trovare Linde allo stand B21 nel nuovo Hall10. Sempre più aziende di tutte le dimensioni riconoscono le opportunità derivanti dall’intralogistica come la digitalizzazione e la robotica. Le opportunità di crescita sono fornite, soprattutto, dagli elevati livelli di automatizzazione, dalla rete dei sistemi di IT che fino ad ora hanno lavorato in modo separato così come dalla più grande individualizzazione possibile e dall’uso consistente dei sistemi energetici innovativi. I pro-
Linde a LogiMAT: digitalizzazione, connessione, automazione e sicurezza Linde MH prepara i clienti ad accogliere l’intralogistica del futuro di Miriam Spada
dotti e le soluzioni Linde in mostra a LogiMAT riguardano tali punti.
Automazione I carrelli industriali che marciano e sollevano carichi in modo autonomo e sono, quindi, equipaggiati con potenti processori, sensori e tecnologie di navigazione costituiscono sempre meno l’eccezione e sono sempre più presenti all’interno dei magazzini. Al LogiMat, Linde MH presenterà tutte le novità e le tecnologie di stoccaggio più importanti; incluso il retrattile Linde R-MATIC che deposita le merci, in modo automatizzato, di giorno e di notte, con la massima affidabilità e sicurezza. Il continuo trasferimento automatizzato di carichi tra diversi carrelli automatizzati completa il quadro.
Sistemi Energetici Innovativi La domanda per i carrelli industriali con batteria al litio è cresciuta enormemente e si sta ampliando sempre più sulla gamma in offerta. Linde al momento offre modelli con batterie al litio con portata fino a 5.000 kg. Nelle capacità comprese tra 2.000 e 5.000 kg, sono ora inclusi i modelli con baricentro 600 mm. Tramite il calcolatore Li-ION, sviluppato da Linde, i consulenti di vendita lavorano a stretto contatto con i clienti per associare batteria e caricabatteria al carrello per meglio soddisfare le specifiche applicazioni e per determinare i risparmi della batteria Li-ION rispetto alla batteria al piombo. «Ricevere buon consiglio è la chiave per ottenere un progetto Li-ION di successo. Ecco perché simuliamo l’applicazione in dettaglio insieme al cliente. In definitiva, il cliente sarà a conoscenza dei risparmi che potrà raggiungere e quando gli investimenti saranno redditizi», spiega Christoph Englert, Product Manager Li-ION presso Linde MH.
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Preview LogiMAT > Linde MH
Sempre più aziende di tutte le dimensioni riconoscono le opportunità derivanti dall’intralogistica, come la digitalizzazione e la robotica. Gli innovativi sistemi energetici e la sicurezza svolgono inoltre un ruolo importante. I prodotti e le soluzioni Linde in mostra a LogiMAT riguardano tali punti.
Digitalizzazione e sicurezza I carrelli industriali digitalmente connessi aprono la strada a un enorme potenziale di ottimizzazione nella movimentazione di merci. Dotata di un software adeguato, la flotta carrelli eseguirà gli ordini di trasporto nella sequenza ottimale, tramite il percorso più veloce possibile con la velocità ideale, la più alta efficienza possibile e la massima sicurezza. La nuova Truck Call app per la gestione ordini digitale verrà presentata a logiMAT per la prima volta. Tale app permette ai logistics manager di creare ordini di trasporto in modo facile e veloce, stabilire le priorità e assegnare gli ordini agli operatori con il carrello più adeguato. L’app mira a controllare efficacemen-
te i compiti di trasporto e ad evitare viaggi a vuoto. Tuttavia Linde utilizza il livello crescente di networking e digitalizzazione per migliorare la sicurezza delle operazioni. Il Linde Safety Guard, un sistema di assistenza per avvisare i pedoni ed evitare collisioni, sarà presentato per la prima volta a LogiMAT. Tramite segnali radio di quattro gigahertz, il sistema è in grado di vedere attraverso pareti, serrande e pallet con una precisione di dieci centimetri e avvisa gli operatori del carrello e quelli nelle immediate vicinanze in modo molto efficace, evitando quindi situazioni pericolose. Inoltre, la velocità del carrello si può ridurre nelle aree con maggior rischio di incidenti. Il Safety Guard è un nuovo componente del concetto di sicurezza
di Linde: “Vision Zero – sicurezza nel nostro mondo”. Progettato come un approccio olistico con una gamma di prodotti e servizi, questo concetto mira a ridurre a zero gli incidenti durante la movimentazione di carichi. Linde offre inoltre ai clienti maggior sicurezza attraverso un innovativo concetto di illuminazione. L’innovativo design dei VertiLight a LED fornisce un’illuminazione uniforme, mentre riduce allo stesso tempo la luce abbagliante. Le strisce a LED di due colori sono poste sul montante e nella parte posteriore del carrello e forniscono all’operatore un’illuminazione ottimale in ogni direzione di marcia. Segnalano, inoltre, ai pedoni quando il veicolo si muove in avanti o in retromarcia, rispettivamente tramite luce bianca o rossa.
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L’intera gamma da magazzino con batteria Li-ION Gli utilizzatori di carrelli elevatori stanno prendendo in considerazione l’idea di passare dalle batterie al piombo a quelle Li-ION, quando devono fare un investimento su nuovi carrelli. La tecnologia Li-ION, infatti, offre numerosi vantaggi: cariche intermedie rapide, nessuna sostituzione della batteria, eccellenti prestazioni grazie alla densità energetica e alla costante erogazione di potenza, lunga durata della batteria e assenza di manutenzione giornaliera. Grazie agli oltre 30 carrelli della gamma da magazzino con batteria Li-ION aggiunti al portfolio Linde (tra cui stoccatori, doppi stoccatori, commissionatori e retrattili), i clienti sono ora in grado di svolgere la maggior parte delle applicazioni all’interno del magazzino. In particolare, la gamma dei modelli Li-ION comprende stoccatori e doppi stoccatori con portata compresa tra 1200 kg e 1600 kg, disponibili sia nella versione con uomo in accompagnamento sia nella versione con pedana pieghevole o fissa. Inoltre, la gamma dei prodotti include anche commissionatori a basso livello di prelievo con portata 2.000 kg e retrattili con portata compresa tra 1.000 kg e 2.500 kg. Con i modelli già esistenti, come per esempio commissionatori a basso livello di prelievo e trattori, dotati di tecnologia Li-ION, si possono svolgere tutte le applicazioni più importanti nel magazzino: dalle rampe di carico dei camion allo stoccaggio e al prelievo di merci in magazzini con scaffalature a grandi altezze, dal picking alla fornitura di merci destinate alla spedizione. «La nostra gamma comprende opzioni al litio per tutti i tipi di applicazione; ciò vuol dire che abbiamo fatto passi in avanti per diventare gli unici a fornire un’intera gamma di carrelli con tecnologia Li-ION», afferma Christoph Englert, Product Manager Industrial Trucks di Linde. «Stiamo riscontrando
feedback positivi dai nostri clienti per quanto riguarda le operazioni a lungo termine. In particolare, essi apprezzano la produzione di energia delle batterie, che risulta costante fino a quando la batteria non è completamente scarica. In questo modo riescono a mantenere alte prestazioni e costi ridotti.» I carrelli retrattili Linde dalla serie R10 B alla serie R25 con larghezza telaio 1270 mm sono ora disponibili in versione Li-ION. Per sfruttare al meglio i vantaggi offerti dalla nuova tecnologia Li-ION, i singoli componenti progettati da Linde (batteria, gestione batteria e caricabatteria) costituiscono un sistema unico e comunicano tra loro tramite connessione CAN bus. «Il sistema di gestione della batteria monitora e controlla la batteria stessa e garantisce che questa lavori sempre a livelli di prestazio-
ne ottimali», sottolinea Englert. Altro aspetto molto importante è il marchio CE apportato su tutti i componenti e la dotazione sulle batterie di un sistema di protezione multiplo. A seconda della portata di stoccatori, doppi stoccatori e commissionatori, che lavorano con batteria 24 V, sono disponibili altre quattro dimensioni della batteria: da 1.8 kWh a 9.0 kWh. Invece, per ogni carrello che lavora con batteria 48V sono disponibili batterie con dimensione fino a 39.2 kWh. Ogni batteria si può combinare con tre caricabatteria diversi, a seconda di quanto spesso e per quanto è possibile effettuare cariche intermedie e di quale sia la domanda dei clienti in merito alla velocità di ricarica. Nella migliore delle ipotesi, ci vogliono solo 70 minuti per caricare completamente una batteria Li-ION.◀
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Visto in fiera > Manitou
Manitou a Ecomondo: un
impegno per l’ambiente
Programmi per ridurre gli sprechi, prontuari per un utilizzo virtuoso e molto altro: in mostra a Ecomondo (la manifestazione tenutasi a Rimini dal 7 al 10 novembre scorsi) Manitou ha esposto le sue soluzioni per il cantiere e per la logistica di Manuela Cortesi
M
anitou a Ecomondo ha mostrato ancora una volta come la volontà di inquinare meno, ridurre gli sprechi e ottimizzare gli scarti siano priorità del gruppo. Manitou ha infatti intrapreso un vero e proprio percorso, il Reduce Fuel Ecoprogram: un piano di battaglia che comprende certificazioni, strumenti per l’utente e una sorta di prontuario del buon utilizzatore, semplici regole in grado di far risparmiare sul fronte dei consumi e limitare le emissioni. E sotto l’imperante schermo luminoso, le vere protagoniste dello stand: le macchine.
MT 420 H New Buggy Tra i modelli esposti, il nuovo MT 420 H New Buggy. Presentato l’anno scorso, ha fatto il suo debutto sul mercato nel primo trimestre del 2017 e rappresenta un’ottima soluzione per chi ricerca una macchina compatta, in grado di muoversi senza difficoltà anche nei cantieri più impegnativi: le sue ridotte dimensioni (solo 1,49 m di larghezza per 3,67 m di lunghezza al telaio e 1,9 m di altezza), unite
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Visto in fiera > Manitou
allo sbraccio massimo di 2,65 m, fanno dell’MT 420 H un telescopico davvero agile e snello, facilmente trasportabile. In merito alla maneggevolezza, Manitou propone con le 4 ruote motrici 3 diverse modalità di sterzata: a 2 ruote sterzanti, a 4 ruote sterzanti e la sterzatura a granchio. ▶▶ Modalità a 2 ruote sterzanti, per una maggiore sicurezza sulla strada; ▶▶ modalità a 4 ruote sterzanti, per la massima manovrabilità in ogni circostanza; ▶▶ sterzatura a granchio, ideale per spostamenti laterali. E la manutenzione? Nulla da nascondere: la manutenzione ordinaria è calcolata in una cifra inferiore a 1 euro all’ora, con il cambio d’olio ogni 2mila ore di lavoro. Inoltre il cofano motore presenta due diverse aperture, facilitandone la manutenzione. Grazie alla sua capacità di sollevamento di 2,0 tonnellate a 4,30 metri e alla sua compattezza, l’MT 420 H New
MT 420 H
Piccolo e potente, era tra le macchine presenti allo stand Manitou
MT 420 H: 3 diverse modalità di sterzata
Modalità a 2 ruote sterzanti
Modalità a 4 ruote sterzanti
Sterzatura a granchio
Reduce Fuel Ecoprogram con un report sulle emissioni di CO2, Manitou ha realizzato - in ottica di eco-progettazione - il Reduce oltre alle targhette comparative per Fuel Ecoprogram, un vero e proprio evidenziare le differenze coi modelli manifesto che permette di ottimizzare i della concorrenza. Manitou fornisce consumi e fare le scelte più adatte per inoltre consigli pratici per diminuire i le proprie necessità. consumi ogni giorno e ottimizzare l’uso Il Reduce Fuel Ecoprogram mostra della macchina. Manitou si è anche la volontà di Manitou di applicare impegnata nel ridurre l’impatto degli standard basati su protocolli interni impianti produttivi: ben il 60% dei siti di trasparenza ai veicoli per la Manitou è certificato ISO14001 e il movimentazione dei materiali. Pur non 100% dei rifiuti è valorizzato. essendoci un ente specificatamente Sul sito http://reduce.manitou.com/ è dedicato, Manitou ha sottoposto le possibile toccare con mano gli effetti procedure adottate all’UTAC (Unione positivi dell’impegno di Manitou: tecnica dell’automobile, del ciclo e scegliendo una macchina se ne del monociclo) che ha controllato visualizzano i consumi, le emissioni e e certificato le procedure richieste. altri dati in confronto sia con diversi Manitou ha adottato poi una serie di modelli Manitou, che rispetto a una strumenti come le etichette adesive macchina standard della concorrenza.
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Manitou Total Cost of Ownership Calculator Contenere i costi è una priorità sempre più impellente per tutti gli addetti ai lavori. Il gruppo Manitou è un passo avanti in tema di risparmio e costi macchina e ha realizzato uno strumento online, un vero e proprio calcolatore che permette di determinare il costo totale (orario e annuale) di proprietà di ciascun mezzo: è il TCO (Total Cost of Ownership, “Costo totale di
Buggy è unico nel suo genere: un ottimo investimento dunque anche per i noleggiatori. Il comfort è quello classico a cui ci ha abituato Manitou in tutta la sua gamma MT: la cabina è la stessa del modello 625, con una visibilità a 360 gradi che consente di lavorare in tutta sicurezza. Il sistema Fan Drive controllo idraulico della ventilazione di serie, consente un ottimale raffreddamento del motore.
proprietà”). Selezionando l’attività, la macchina, il tipo di alimentazione e impostando una serie di parametri (la durata d’utilizzo, il numero di ore annue, l’assicurazione, il costo del carburante e degli pneumatici), si arrivano a calcolare con una buona approssimazione i costi orari della macchina. http://tco.manitou.com/it
Caratteristiche tecniche MT 420 H New Buggy Forza di strappo con benna Tipo di motore Potenza Forza di trazione a carico Pompa Peso a vuoto (con forche) Brandeggio avanti Brandeggio indietro Pneumatici
1.886 daN Kubota stage 3A 49 CV/ 36 kw 2.850 daN A ingranaggi 65 l/min – 235 bar 4.260 kg 12° 116° 12-16.5 12 PR SKS CL TUBELESS
MT 420 H
Arriva a sollevare 2 tonnellate a 4,30 metri
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Visto in fiera > Manitou ME 430: la risposta è nell’elettrico Manitou offre ottime soluzioni anche per chi cerca un carrello elevatore. In particolare a Ecomondo Manitou ha sfoggiato uno dei gioielli della sua linea elettrica ME: l’ME 430. I carrelli della linea ME uniscono ai vantaggi dell’elettrico le medesime caratteristiche degli equivalenti Manitou MI termici: grande maneggevolezza e poliedricità. La linea prevede 14 modelli a 3 e 4 ruote con potenze da 24 a 80 volt e capacità da 1,5 a 5 tonnellate. Grazie ai numerosi accessori, i carrelli Manitou si prestano alle mansioni di movimentazione più diverse: carico/scarico di merci pesanti, immagazzinamento, alimentazione catena di produzione... I carrelli elevatori Manitou elettrici montano un motore asincrono associato alle funzioni di protezione della macchina, grazie a sensori che segnalano temperatura e velocità. Sono oltre 28 i parametri impostabili, dalla velocità di spostamento alla sensibilità dell’impianto frenante. In particolare, il freno motore è rigenerativo, ovvero consente di convertire una parte dell’energia cinetica durante la decelerazione dei motori di trazione.
Caratteristiche tecniche ME 430 - 4 ruote 80 volt
Capacità kg (lbs) Potenza motore kW (HP) Capacità min. batteria Ah Baricentro mm (ft) Classe portaforche Altezza di sollevamento max. mm (ft) Corridoio di stivaggio mm (ft) Lunghezza senza forche mm (ft)
Il gruppo Manitou Fondato dalla famiglia Braud oltre 60 anni fa, il gruppo Manitou è oggi presente in tutto il mondo. Leader mondiale nella movimentazione, il Gruppo progetta, produce, distribuisce e garantisce l’assistenza per le macchine destinate ai settori edile, agricolo e industriale. Le gamme dei prodotti del Gruppo comprendono: sollevatori telescopici fissi, sollevatori telescopici rotativi e di grande capacità, carrelli elevatori, semi-industriali e industriali, pale compatte gommate e cingolate,
Manitou è ben consapevole che la sicurezza nell’impiego dei carrelli elevatori si gioca sulla visibilità. Ecco dunque che Manitou ha concepito il passaggio dei tubi flessibili con la massima ottimizzazione per una visione migliore tra i profili. Inoltre il tettuccio di protezione dell’operatore è alveolato per garantire un’ottima visione verso l’alto.
Tipi di montante I carrelli ME offrono vari tipi di montante, che consentono di raggiungere altezze fino a 6,50 m.
Duplex a visibilità totale
3.000 (6.600) 25,4 (34,06) 700 500 (1’64) FEM 3A 6.000 (19’68) 4.040 (13’25) 2.495 (8’18)
Quest’ultimo è formato da 3 elementi, che offrono un’altezza totale ridotta pur conservando una notevole altezza di lavoro.
piattaforme aeree porta-persone, carrelli imbarcati, attrezzature per magazzinaggio e accessori. Grazie ai suoi marchi (Manitou, Gehl e Mustang) e ad una rete di 1.400 concessionari nel mondo, il Gruppo propone le migliori soluzioni creando il massimo valore per la clientela. Con sede legale in Francia, nel 2016 il Gruppo ha registrato un fatturato pari a 1,335 miliardi di euro in 140 paesi e impiega circa 3.600 collaboratori decisamente orientati alla soddisfazione del cliente.
Dal punto di vista della manutenzione, i carrelli Manitou consentono di contenere i costi grazie alla semplicità dal punto di vista della progettazione, limitando l’elettronica integrata. Inoltre si accede facilmente ai componenti (cofano laterale) e alla batteria. Manitou propone, per ottimizzare la gestione della macchina, Easy Manager: uno strumento disponibile in 6 versioni differenti che permette di seguire il parco macchine in tempo reale, programmare i prossimi interventi di manutenzione, ecc… ◀
Montante a due elementi con alzata libera ridotta. L’elemento mobile entra in funzione non appena il carrellista aziona la leva idraulica.
Duplex ad alzata libera
Grazie al cilindro centrale, il carrellista dispone di una notevole alzata libera, che evita l’apertura del montante.
Triplex ad alzata libera
Grazie al cilindro centrale, il carrellista dispone di una notevole alzata libera, che evita l’apertura del montante.
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