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Esclusiva
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JMG Cranes inaugura il 2017 lanciando sul mercato una nuova macchina, la MC580, gru semovente elettrica a batteria in grado di sollevare fino a 58 tonnellate
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Sommario
Anno XIII n.1 Gennaio-Marzo 2017
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CTE Scopriamo la CTE B-LIFT 17E Fiere SaMoTer, Conexpo - Con/Agg e OMC Radiocomandi Al servizio del sollevamento n.1 | Gennaio-Marzo 2017 Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Stampe periodiche in Regime Libero - CN/FO - Campione Gratuito
IN COPERTINA > Crane Locatelli Anno XIII n. 1 gennaio-marzo 2017
Esclusiva
JMG Cranes MC580
Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scieditrice.com Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Cristiano Pinotti, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi, Riccardo Zironi. Foto di: Flickr: Max and Dee, Benny B. Photography, AstridWestvang, alessandroberrettoni Progetto grafico e impaginazione: Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com
Editoriale di Manuela Cortesi
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News > Le brevi a cura della redazione
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Quando la E fa la differenza di Riccardo Zironi Fiere > SaMoTer | Conexpo - Con/Agg | OMC
Abbonamenti Italia: euro 36,00 Estero: euro 60,00
Un peccato non esserci di Enrico Samorì
Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39.0331.1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice S.C.I. srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art.1, comma1, Commerciale Business – Forlì n. 74/2009 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 6/9/2005 Iscrizione ROC n. 5763/2000
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Al lavoro > Cofiloc Welcome to Venice di Miriam Spada
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Focus Macchina > CTE B-LIFT 17E
Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0545 97.15.78 Fax 0545 97.11.87 – E-mail: info@scieditrice.com
Stampa GRAFICHE MDM - Forlì
JMG Cranes inaugura il 2017 lanciando sul mercato una nuova macchina, la MC580, gru semovente elettrica a batteria in grado di sollevare fino a 58 tonnellate
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Fiere > Intralogistica Italia p.24
Intralogistica Italia: una che piace di Porfirio Ferrari p.52
Attrezzature > IMET
A tutta IMET di Porfirio Ferrari
Da sapere > La manovra finanziaria p.30
Manovra finanziaria, ecco tutte le novità di Enrico Samorì p.56 Aziende > JCB
JCB per l’esercito degli Stati Uniti di Sandro Tozzi p.60 Mercati > Un’analisi
Lubrificante > Texaco HDAX 6500
Costruzioni, tra gioie e dolori di Enrico Samorì p.32
L’efficacia Chevron di Porfirio Ferrari
Focus Macchina > Böcker Junior-G
Terremoti > Decreto Legge
Junior di nome, Senior di fatto di Cristiano Pinotti p.38
Cosa prevede il decreto di Enrico Samorì
p.68
Inserzionisti Guida agli acquisti
p.74 p.75
p.64
Attrezzature > Autec
Autec: versalità e sicurezza di Porfirio Ferrari
p.42
FocusMacchina>JMGCranesMC580 JMG Cranes: è nata la MC580 RIS – Rivista Italiana del Sollevamento S.C.I. srl – Via Martiri della Libertà, 63H 48024 Massalombarda (RA) Tel. 0545 97.15.78 – Fax 0545 97.11.87 info@scieditrice.com – www.scieditrice.com
di Miriam Spada
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Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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Editoriale
Il futuro è adesso di Manuela Cortesi
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gni inizio porta con sé inevitabilmente la malinconia di ciò che è stato e mai più sarà, ma anche la gioia e la vertigine di percorrere sentieri non ancora battuti. SCI editrice nella sua storia trentennale ci ha abituati a una professionalità e una sensibilità uniche. L’idea coraggiosa del giovane Mario Giunchedi fu, allora, di intraprendere qualcosa di completamente inedito per il panorama italiano. Una scommessa a cui gli amici e i colleghi hanno creduto e che nel corso degli anni ha saputo mostrare tutta la sua validità. È così che SCI è diventata una casa editrice attenta ai bisogni delle aziende e, soprattutto, delle persone. Col nuovo anno la scommessa di allora in qualche modo si ripropone, ma cambiando veste e prospettive. La crisi dell’editoria tradizionale ha affossato le realtà apparentemente solide che non hanno saputo abbracciare le sfide del web. Ecco dunque quali sono le nuove frontiere a cui SCI editrice guarda con fiducia: un nuovo sito online www.scimag.news multilingua, responsive e un sistema avanzato di invio di newsletter a database profilati, pensato anch’esso per la resa mobile. Il web diventa supporto indispensabile ai mezzi tradizionali che però rimangono forti e necessari nella loro concretezza.
Un approccio quello di SCI però del tutto disilluso: inutile negarlo, l’Italia ancora arranca strascicandosi nella melma della crisi economica. Il passo del nostro Paese è davvero lento se paragonato al resto dell’Europa. Osservando il tasso d’occupazione, l’Italia è rimasta ferma dinnanzi a un mondo che invece è andato avanti, sino a diventare una vera e propria anomalia dal punto di vista dei dati sull’occupazione. La doccia fredda risale a novembre, quando l’Istat ha reso noto che la disoccupazione giovanile era di nuovo in crescita, toccando il picco del 39,4%. Ma questi dati non spaventano più. Quelli come noi che si sono affacciati sul mondo del lavoro in piena crisi hanno imparato a piegarsi e sopportare per amore delle proprie aspirazioni. A modo suo, la crisi è stata una crudele maestra. Ci ha insegnato a dare nulla per scontato in un’Italia tanto affranta. Ci ha insegnato a lottare con fatica per quello in cui si crede, nonostante la politica sia sempre un passo indietro. Ci ha insegnato in qualche modo a sostenerci l’un con l’altro, ricordandoci che dietro al lavoro e alle aziende ci sono anime che ogni giorno affrontano piccole e grandi battaglie. Scriveva il grande Pavese che «l’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante». A testa bassa e cuore gonfio, si comincia.◀
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News > Le brevi
KÖGEL
Groupe Alainé sceglie 70 Kögel Cargo Coil Il Groupe Alainé (1.100 dipendenti, 230 milioni di euro di fatturato) di Macon, in Francia, punterà in futuro sui semirimorchi Kögel per il trasporto di bobine. 70 nuovi Kögel Cargo Coil integreranno a breve il parco veicoli del settore spedizioni del Groupe Alainé, composto da più di 1.000 semirimorchi. Con oltre 70 anni di esperienza nel settore del trasporto, della logistica e della spedizione, il Groupe Alainé è attivo in tutta Europa con filiali in Francia, Lussemburgo, Polonia, Gran Bretagna, Slovacchia, Portogallo e Belgio. TELAIO DELLA VERSIONE COIL l 70 nuovi Kögel Cargo Coil sono disponibili con telaio robusto e leggero in acciaio con sede buca coils e un collo del telaio di 120 millimetri di altezza. Nella buca lunga 7.200 millimetri è possibile trasportare bobine e nastri cesoiati da 900 a 2.100 millimetri con un carico parziale massimo di 30 tonnellate. Per immobilizzare il carico, nella buca sono disposte di serie due coppie di tasche per piantane, una coppia all’inizio della buca, davanti, e una coppia ad una distanza di circa 2050 millimetri per l’alloggiamento di tubi quadri. Inoltre nel telaio perforato esterno Vario Fix, che consente un fissaggio praticamente continuo del carico, sono disponibili 13 coppie di anelli fermacarico. Cinque coppie presentano una forza di trazione di 2.000 chilogrammi per ogni anello e otto coppie una forza di trazione di 4.000 chilogrammi per ogni anello nella zona del baricentro del carico utile. 16 coperture della buca assi-
curano una scopertura o copertura rapida e sicura della sede. La portata delle coperture è dimensionata per elevati carichi assali con carrello elevatore fino a 5.460 chilogrammi. Grazie al telone integrale del tetto di Kögel, non ci sono cinghie che pendono nello spazio di carico quando il tetto è aperto, poiché sono integrate nel telone. In questo modo resta escluso che le cinghie possano agganciarsi al carico. Naturalmente i semirimorchi Cargo Coil sono certificati anche DIN EN 12642 Codice XL. EQUIPAGGIAMENTO PERSONALIZZATO DI ALAINÉ Per un’immobilizzazione ottimale del carico, oltre alle due coppie di tasche per montanti già citate, sono presenti anche sei coppie di tasche per montanti nella buca per piantane a sezione quadrata. Per agevolare il caricamento e lo scaricamento delle bobine dall’alto, è montata una copertura scorrevole che è possibile far scorrere da davanti e da dietro. Su richiesta di Alainé, i semirimorchi sono dotati di quattro
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coppie di anelli di fissaggio per carichi pesanti con carico di rottura di 12.000 chilogrammi per il trasporto accompagnato via nave o traghetto. I teloni dei semirimorchi sono in versione a prova di vandalismo. A tale scopo, nel telone sono integrate funi di acciaio che formano un reticolo di 160 per 160 millimetri. Ciò rende più difficile il furto di merci e gli intrusi non possono arrampicarsi dal telone. Inoltre i semirimorchi sono equipaggiati con un segnalatore di retromarcia con sistema di disattivazione notturna. Tra le altre dotazioni opzionali sono inclusi anche un cavo TIR con supporti nella parete anteriore, due coppie di paracolpi in gomma nella parte posteriore, piantane a sezione quadrata, un estintore e molto altro. RIVESTIMENTO CATAFORETICO: PROTEZIONE DURATURA CONTRO LA CORROSIONE Nei 70 Kögel Cargo Coil tutto il telaio del veicolo è protetto in modo durevole dalla corrosione mediante la tecnologia nanoceramica più rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV.
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Una boutique “griffata” Haulotte
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Dopo aver presentato a inizio anno il nuovo sito aziendale e i 20 siti nazionali, Haulotte Group completa il rinnovamento e potenziamento della sua presenza sul web con il lancio di www.haulotte-boutique.com un nuovo negozio online per il merchandise del brand e degli articoli promozionali Haulotte. Modellini di macchine, portachiavi, cappellini, gadget e altro: tanti articoli e oggetti “griffati” Haulotte, il brand del leader europeo nelle macchine e attrezzature per il sollevamento di persone e carichi. Il nuovo sito www.haulotte-boutique.com, accessibile anche dalla pagina ufficiale di gruppo www.haulotte.com, offre ai suoi visitatori una migliore esperienza, assicurando una navigazione semplificata e intuitiva, per acquisti online mediante diverse piattaforme (desktop, tablet, smartphone) e sempre in totale sicurezza.
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News > Le brevi CEMAT E HANNOVER MESSE
CeMAT 2018 e HANNOVER MESSE: una coppia vincente Il prossimo anno il CeMAT si affiancherà alla HANNOVER MESSE. Verrà infatti organizzato nel quartiere fieristico di Hannover in contemporanea con la più importante fiera mondiale delle tecnologie per l’industria. «CeMAT e HANNOVER MESSE formeranno una coppia vincente: gli espositori CeMAT non potranno essere che avvantaggiati dalla presenza dei molti top decision maker dell’industria internazionale che convergeranno su Hannover. Grazie al suo indiscusso ruolo di fiera leader globale della produzione integrata, negli ultimi anni la HANNOVER MESSE ha visto infatti crescere il proprio richiamo tra visitatori di tutto il mondo, che nella cornice dell’evento si informano non solo sulle innovazioni, ma anche sulle ultimissime idee e soluzioni per Industria 4.0. Anche gli espositori di HANNOVER MESSE, d’altra parte, saranno avvantaggiati dalla contemporaneità con il CeMAT, perché l’intralogistica è una componente importante della smart factory e attraverso di essa i produttori possono ottimizzare ulteriormente la catena industriale del valore», dice Jochen Köckler, del CdA di Deutsche Messe. CeMAT e HANNOVER MESSE verranno organizzati come manifestazioni autonome, ma con la possibilità di attivare preziose sinergie dove se ne presenti l’opportunità, come nei padiglioni di Industrial Automation. È qui infatti che batte il cuore di Industria 4.0 – della produzione in rete, autonoma, capace di auto-organizzarsi. Il cliente chiede sempre più prodotti espressamente su misura per sé e per le proprie esigenze, e questo comporta la necessità di una produzione estremamente flessibile, come la si può realizzare solo attraverso le soluzioni di Industria 4.0. «La produzione sta cambiando velocemente e con essa crescono anche le richieste di una intralogistica intelligente e integrata. Affiancando il CeMAT alla HANNOVER MESSE, mettiamo a disposizione dei visitatori una piattaforma unica nel suo genere che consentirà loro di informarsi, in un contesto globale, su tutte le nuove tecnologie e soluzioni per Industria 4.0 e per Logistica 4.0. E interpelleremo espressamente anche visitatori lontani dall’industria», spiega Köckler. HANNOVER MESSE 2016 ha registrato 190.000 visitatori, dei quali uno su tre era di provenienza estera e praticamente uno su due rappresentava l’industria manifatturiera. Nel 2018, inoltre, sono attesi al CeMAT soprattutto decision maker internazionali dei settori del commercio e dei servizi. Sono previsti infatti altri sviluppi importanti per il commercio online, e gli addetti alla logistica puntano sempre più su soluzioni automatizzate, che saranno in mostra al CeMAT.
LOGISTICA 4.0 AL CENTRO DELL’ATTENZIONE Il CeMAT sarà allestito nell’area nord del quartiere fieristico di Hannover e i visitatori vi accederanno dai frequentatissimi ingressi di quel settore. Il tema dell’IT per la logistica sarà ancora una volta al centro dell’attenzione del salone. Il settore espositivo legato a questo tema è dislocato in realtà nel padiglione 19/20, ma l’IT ha un ruolo importante praticamente in tutti gli stand. «La digitalizzazione dell’intera supply chain al di là dei confini dell’azienda è la premessa per la creazione di catene logistiche autonome dotate di sistemi di autocontrollo. Esistono già molte soluzioni tecniche singole, come sistemi per la gestione del magazzino, container intelligenti o sistemi di trasporto senza conducente. I visitatori del CeMAT potranno vedere ad Hannover qual è l’azione congiunta di queste soluzioni e quali vantaggi competitivi ne derivano», dice ancora Köckler. Nell’area espositiva Logistics IT sarà presente, tra le varie aziende, anche Team GmbH di Paderborn, il cui CEO Michael Baranowski si dichiara estremamente soddisfatto della contemporaneità tra CeMAT e HANNOVER MESSE: «Digitalizzazione e Logistica 4.0 trainano il settore. Le aziende affrontano le sfide della globalizzazione e degli sviluppi dell’e-commerce spingendosi fino alla Same Day Delivery – il servizio di consegna nel giorno stesso dell’ordine. Questo porta naturalmente a una totale rivalutazione delle soluzioni IT disponibili. Solo le tecnologie più evolute, infatti, possono garantire risposte ad altezza di futuro. E l’abbinamento tra CeMAT 2018 e HANNOVER MESSE offre la cornice ideale per decisioni di investimento sicure». SOLUZIONI PER LA LOGISTICA DEL FUTURO NEI PAVILLON SOTTO IL TETTO EXPO I tre padiglioncini sotto il Tetto Expo accoglieranno ancora una volta i maggiori produttori di carrelli elevatori. Carrelli elevatori e accessori verranno esposti anche nei confinanti padiglioni 25 e 26, dove, per la prima volta, saranno in mostra anche anche gru e accessori. L’area scoperta sarà interamente a disposizione del CeMAT, che, arrivando ad occupare così complessivamente una superficie espositiva di 110.000 metri quadrati, sarà il più grande salone mondiale per l’intralogistica e il supply chain management. «Al CeMAT vengono proposte soluzioni complete per la logistica del futuro. Grazie al suo allestimento in contemporanea con la HANNOVER MESSE, il salone acquisterà una maggiore importanza a livello internazionale e diventerà barometro delle tendenze per l’intero settore», aggiunge Köckler.
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I produttori di tecnologia per la movimentazione interna e di robotica, e i fornitori di soluzioni di logistica per la produzione occuperanno il padiglione 21. Nel confinante padiglione 24 saranno trattati invece i temi della logistica dei trasporti, della tecnologia del packaging e delle tecnologie di identificazione. «Il tema del packaging verrà ancora una volta trattato a sé e ampliato, perché è molto importante per l’intralogistica», spiega Köckler. Industria 4.0 rappresenta nuove opportunità per l’industria del packaging. Il packaging di un prodotto infatti può essere non solo marcatamente personalizzato, ma anche dotato esso stesso di intelligenza e fornire inoltre informazioni sul prodotto.
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SOLUZIONI DI INTRALOGISTICA ALLA PROSSIMA HANNOVER MESSE I fornitori di soluzioni di intralogistica daranno prova della loro competenza già durante l’edizione 2017 della HANNOVER MESSE, dove circa 20 espositori del CeMAT dimostreranno, nella cornice del pavillon 32, quale contributo sono in grado di dare alla catena industriale del valore e che cosa il settore è in grado di offrire. E non è tutto: a queste presentazioni degli espositori si affiancherà anche un Forum sui temi dell’intralogistica attualmente connessi alla produzione, organizzato congiuntamente da Deutsche Messe e dall’Associazione di categoria dei sistemi per la movimentazione interna e dell’intralogistica presso l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti (VDMA). «Industria 4.0 e intralogistica sono strettamente interdipendenti. Nel pavillon dedicato al CeMAT all’interno della HANNOVER MESSE 2017 illustreremo ai visitatori quello che le soluzioni di intralogistica per i processi di produzione e per la supply chain sono in grado di offrire oggi. E poiché non si pongono praticamente limiti alle possibilità offerte dalla tecnologia, daremo anche alcune piccole anticipazioni sugli sviluppi tecnici del futuro», sottolinea Sascha Schmel, Direttore dell’associazione di settore interna a VDMA. DEUTSCHE MESSE AG Deutsche Messe AG è leader mondiale nell’organizzazione di fiere di beni di investimento che si tengono in Germania e nel mondo. Con un fatturato di 329,3 milioni di euro nel 2015, figura tra i cinque maggiori enti fieristici tedeschi. Il suo portafoglio eventi comprende fiere leader come CeBIT (business digitale), HANNOVER MESSE (tecnologie industriali), LABVOLUTION con BIOTECHNICA (biotecnologia), CeMAT (Intralogistica e supply chain management), didacta (istruzione), DOMOTEX (tappeti e pavimentazioni), INTERSCHUTZ (protezione antincendio e anticatastrofe) e LIGNA (macchine lavorazione legno, tecnica forestale). Con circa 1.200 addetti e 66 tra rappresentanze, filiali e sussidiarie, Deutsche Messe è presente in più di 100 Paesi.
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News > Le brevi
MERLO
22° Premio Innovazione Samoter: menzione speciale per Merlo La commissione giudicatrice del Premio Innovazione Samoter, composta da responsabili scientifi ci del mondo universitario, della ricerca e degli ordini professionali nazionali, ha assegnato la menzione speciale al Controllo di Stabilità ASCS presentato da Merlo. Il nuovo sistema di sicurezza ASCS (Adaptive Stability Control System), evoluzione del conosciuto e apprezzato sistema odierno, sarà una delle grandi novità introdotte nella gamma di macchine a torretta rotante di ultima generazione. Con l’introduzione dell’ASCS Merlo innalza lo standard di sicurezza dell’ambiente di lavoro rendendo i Roto più intelligenti e molto più intuitivo nel suo utilizzo. La velocità dei movimenti, l’area di lavoro del braccio telescopico e le altre informazioni sono rese disponibili sul generoso display in modo continuo, dando la possibilità al sistema di calcolare in tempo reale e garantire, in tutte le condizioni operative, il massimo livello di sicurezza abbinato alle migliori performances.
Con la nuova gamma Roto la Merlo imposta un nuovo stato dell’arte e propone ai propri clienti un mezzo sicuro senza comprometterne la funzionalità e l’operatività.
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TRIESTE
Con +3,68% di merci movimentate, Trieste si conferma primo porto d’Italia nel 2016 Treni e merce movimentata: il porto di Trieste nel 2016 è il primo d’Italia. Oltre 59 i milioni di tonnellate di merce movimentata (+3,68%) e 7.631 treni (+27,61%). Un trend complessivo in crescita che sfiora il 4%. Da quest’anno inoltre il primato raddoppia, con un nuovo dato storico, così come l’ha definito il presidente dell’AdSP, Zeno D’Agostino: «Con 7631 treni movimentati e un aumento del 27,61% sul 2015, Trieste è diventato il primo porto ferroviario del nostro Paese, non solo per numero di treni, ma anche per destinazione su scala estera. Siamo l’unico porto italiano con treni diretti e frequenti su percorrenza internazionale (Austria, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia) e il nuovo collegamento verso Kiel, conferma questa tendenza». Se si analizzano le diverse categorie merceologiche, la crescita appare diffusa. Le rinfuse liquide sono aumentate del 3,56% rispetto al 2015, con oltre 42 milioni di tonnellate. Aumento del +22,45%, per le rinfuse solide con quasi 2 milioni di tonnellate. Anche le merci varie (RO-RO e container) crescono dell’1,92%, attestandosi a 14 milioni e mezzo di tonnellate.
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News > Le brevi JLG
Più che una piattaforma “Mes que un club”, più che un club si legge in catalano sulle gradinate del Camp Nou di Barcellona, recente teatro dell’ultima sfida con il rivale di sempre, il Real Madrid. E possiamo dire “più che una piattaforma” per la telescopica 1350SJP di JLG utilizzata per le riprese dall’alto del match: macchina appartenete alla celebre serie Ultraboom, costituita dai modelli 1200SJP, 1500SJ e 1850SJ (telescopiche); 1250AJP e la nuova 1500AJP (articolate). Con un’altezza del piano di calpestio di 41,30 m, lo sbraccio orizzontale di 24,38 m e il JibPLUS di 2,44 m, la 1350SJP si è rivelata un supporto fondamentale per riprendere al meglio il “Clasico”. D’altronde, quando ci sono collegati gli spettatori di oltre 150 nazioni... Ma “più che un noleggiatore” è Afron, l’azienda di Madrid – ironia della sorte – che ha fornito la macchina. Si tratta, infatti, della più vecchia società della Spagna, specializzata nel noleggio e la vendita di piattaforme aeree. Una realtà storica, presente anche a Ciudad Real in Castiglia – La Mancia, Barcellona e Saragozza; Mungia nei Paesi Baschi, Panama e Cile. Circa
800 le macchine che ne compongono il parco noleggio e molti i modelli JLG - in particolare scissor diesel, articolate e telescopiche. Recente è l’acquisto di una decina di piattaforme diesel da 16 a 43 metri di altezza, mentre tra le due aziende si sta valutando la possibilità di una collaborazione più stretta in diversi paesi. Con questo nuovo ordine
Afron consolida un’offerta di prodotto in grado di offrire un’ampia gamma di soluzioni per le imprese: verticali, diesel e elettriche; piattaforme telescopiche e articolate, ragni, autocarrate, piattaforme su furgone e macchine speciali come mini gru, robot per la posa del vetro, carrelli e transpallet elettrici. Afron: mas que una empresa.
VENPA
Potenziata la filiale Venpa di Villorba Con più di 35 anni di esperienza nel settore del noleggio, Venpa è sempre un passo avanti nel tentativo di rinnovarsi e rinforzare la propria attività. È per questo che ha deciso di potenziare ulteriormente la filiale di Villorba (TV) con un ampliamento dell’organico avvenuto lo scorso 2 novembre. Per l’occasione è stato definito inoltre uno sconto
eccezionale sul noleggio di autocarrate patente B e C per i clienti di Treviso rispetto ai prezzi di listino. La filiale di Villorba si trova in via Thomas Alva Edison 2 presso lo stabile di Giesse e dispone di un parco mezzi in continuo ampliamento, tra cui l’autocarrata Socage DA420 personalizzata da Alessandro Ferri, in arte Dado.
Per una consulenza, un preventivo gratuito, un sopralluogo in cantiere, contatta il funzionario di zona: Fabio Buccheri - 342 8047180 fabio.buccheri@gv3.it oppure la referente di filiale Gloria Martignon - 041 5129302 gloria.martignon@gv3.it Buon noleggio!
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LIVORNO
Al porto di Livorno un 2016 importante: forte l’exploit dei container
pali piazze europee, la gara per la realizzazione della Piattaforma Europa, unica vera ancora di salvezza per un porto che vuole rimanere ‘sulla mappa’ e le continue attività di infrastrutturazione dello scalo portua-
le, specialmente quelle di dragaggio, senza le quali non avremmo potuto mantenere gli attuali rendimenti di traffico e scalare nuove posizioni nel Mediterraneo». (Fonte: Ansa)
A presentare i dati positivi sono il commissario Giuliano Gallanti e il segretario generale Massimo Provinciali, che diffondono le ultime cifre curate dall’ufficio analisi economiche e statistiche dell’Authority livornese. Si chiude con 32,8 milioni di tonnellate e soprattutto il segno positivo davanti a tutti gli indicatori, con un aumento del tonnellaggio complessivo (+0,3%): ecco il bilancio annuale dei traffici del porto di Livorno per l’anno 2016. Da segnalare il nuovo exploit dei container, che ha portato lo scalo a superare gli 800mila Teu, sfiorato poi sui Ro/Ro il record del 2007 che fu un anno da incorniciare anche per auto nuove e forestali. «Lascio un porto in ottima salute», ha dichiarato Gallanti, che presto lascerà il suo ruolo suo successore Stefano Corsini. «In questi anni abbiamo lavorato sodo per permettere al porto di assorbire l’urto choc della crisi e riprendere la giusta rotta. Le manovre che ci hanno portato a prendere il largo le conoscete tutti: un nuovo Piano regolatore con il quale ci siamo presentati a testa alta nelle princi-
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News > Le brevi È ora possibile ordinare i convenienti cavi chainflex M della igus anche come readycable assemblati, risparmiando fino al 60% in termini di costi. (Fonte: igus GmbH)
IGUS
La convenienza incontra la durabilità I nuovi readycable vengono assemblati in 14 paesi di tutto il mondo secondo lo standard di 24 produttori, con connettori originali. Per lo specialista di motion plastics igus, “readycable” sta a significare cavi assemblati pronti all’uso, con una selezione di oltre 4.000 cavi conformi agli standard dei maggiori produttori di seroazionamenti. Ora igus amplia la propria offerta di cavi per la drive technology con i cavi chainflex M, disponibili anche in versione preassemblata della lunghezza desiderata. Questa gamma economica di cavi è ideale per applicazioni in movimento con sollecitazioni di media entità, garantendo fino a cinque milioni di cicli e un risparmio anche del 60%. Una volta ricevuti, non resta che collegare i cavi – ecco il semplice principio alla base dei readycable, offerti dalla igus a partire da un singolo pezzo, della lunghezza desiderata e senza supplemento per quantitativo minimo. Parliamo di oltre 4.000 cavi chainflex assemblati secondo lo standard i
24 produttori di servoazionamenti, con una durata garantita di 36 mesi. «I cavi chainflex M preassemblati offrono una soluzione con un buon rapporto qualità-prezzo, in grado di supportare in modo ottimale applicazioni con requisiti moderati in termini di numero di cicli, velocità e accelerazione», spiega Christian Stremlau, Head of Business Unit readychain & readycable presso igus. «Grazie a questa selezione ampliata, gli utilizzatori possono ora scegliere in modo ancora più preciso un cavo conveniente e perfetto per la loro applicazione.» Inoltre i cavi soddisfano i più elevati standard di qualità, in quanto una parte importante dell’assemblaggio dei cavi avviene tramite macchinari automatici. Ciò comporta una maggiore velocità di produzione dei readycable e una maggiore sicurezza dei processi durante le applicazioni. Grazie al nuovo readycable Finder 2.0 (www. igus.it/readycable-finder), è possibile trovare i prodotti più adeguati in modo semplice. Qui i clienti possono sceglie-
re i cavi per servoazionamenti adatti alle loro esigenze, inserirne la lunghezza desiderata ed effettuare l’ordine. Al fine di facilitare ulteriormente la configurazione, i cavi igus adeguati vengono visualizzati subito dopo l’immissione del numero di articolo del produttore del servoazionamento. Al fine di offrire un servizio rapido e personalizzato, igus ha incrementato considerevolmente a livello globale le capacità di produzione e assemblaggio in Nordamerica, Asia ed Europa. In questo modo i clienti ricevono da 14 magazzini e centri di montaggio in tutto il mondo, i prodotti di cui hanno bisogno per le loro applicazioni. Come per gli altri cavi, anche per i readycable della gamma chainflex M, igus offre una garanzia di durata di 36 mesi o 5 milioni di cicli in applicazioni continue in catena portacavi. Come per gli altri prodotti igus, le spedizioni avvengono anche entro le 24 h, con la misura desiderata, senza costi di taglio ed a partire da un singolo pezzo.
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MS AFRICA
Veronafiere in Egitto L’industria egiziana di marmi, graniti e alabastro è oggi ottava al mondo per dimensioni, con un export di materiali lapidei aumentato in quantità del 490% negli ultimi otto anni. Nonostante la lieve battuta d’arresto del 2015 (-3% delle esportazioni) dovuta al calo della domanda cinese, il settore è destinato a crescere del 15% nei prossimi quattro anni, con una produzione che nel 2020 aumenterà di 650mila tonnellate. Lo certificano i dati del Rapporto Marmi e pietre in Egitto, che sarà presentato al Cairo nel corso della terza edizione di MS Marmomacc + Samoter Africa e della seconda di Projex Africa, le due manifestazioni dedicate al mondo delle costruzioni in programma nella capitale egiziana dal 10 al 13 dicembre (www.msafrica.net I www.projexafrica.net). A organizzarle, insieme ai partner di Art Line ed Expolink, è Veronafiere che porta sull’altra sponda del Mediterraneo il proprio know-how nella filiera del marmo, delle macchine movimento terra e dell’edilizia sostenibile, accompagnando su questo mercato oltre 40 aziende internazionali. Con oltre cento espositori da Egitto, Italia, Cina, Brasile, Bulgaria, Emirati Arabi Uniti, Germania e Turchia, tre padiglioni e 6mila metri quadrati di superficie, l’appuntamento rappresenta l’evento di riferimento per il comparto nel continente africano. Un ruolo sottolineato dalla presenza all’inaugurazione di sabato di Tarek Kabir, ministro egiziano del Commercio e dell’Industria. Al taglio del nastro anche Massimiliano Sponzilli, direttore dell’ufficio ICE-ItalianTrade Agency del Cairo. L’Italia, infatti, è uno dei principali partner commerciali dell’Egitto, in particolare nel segmento lapideo dove è il secondo fornitore di macchine e tecnologie di lavorazione della pietra con 2,4 milioni di euro di interscambio nel 2015 e il sesto importatore di blocchi di marmo grezzo egiziani, per 1,5 milioni di euro. ICE, in collaborazione con Veronafiere, ha selezionato buyer qualificati provenienti da Algeria, Angola, Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Giordania, Iraq, Kenya, Libano, Sudafrica, Tunisia, Uganda per prendere parte agli incontri b2b in occasione delle due fiere al Cairo. «Con MS Marmomacc + Samoter Africa e Projex Africa, Veronafiere consolida la propria presenza nel continente africano», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e membro del Business council italo-egiziano, «nella nostra attività fieristica che guarda ai mercati del mondo consolidati ed emergenti, il Nord Africa è un’area su cui stiamo investendo da tempo nei settori delle costruzioni e dell’agroalimentare. Oltre all’Egitto, puntiamo sul Marocco, con gli eventi di Medinit Expo e Medinit Agro, e sull’Etiopia, dove ha debuttato proprio quest’anno Building East Africa.»
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News > Le brevi FAGIOLI E RINA SERVICES
Come si tratta un gigante: Fagioli e RINA Services per la colossale piattaforma Hebron Il giacimento petrolifero Hebron si trova al largo delle coste canadesi dell’isola di Terranova e del Labrador, a 350 km da Saint John. L’inizio delle operazioni di estrazione del petrolio è previsto per la fine del 2017. La piattaforma è stata costruita utilizzando una struttura in cemento che si “auto-supporta” grazie alla sola forza di gravità e sarà in grado di sopportare l’impatto con gli iceberg e le difficili condizioni meteo-marine della zona. Fagioli, società italiana esperta nel trasporto e nel sollevamento di carichi eccezionali, ha portato a termine con successo il sollevamento e l’installazione delle gigantesche strutture della piattaforma insieme a RINA Services, che ha effettuato la complessa verifica tecnica necessaria affinché il progetto si sviluppasse in sicurezza. È stato il modulo da 45.000 tonnellate, il cosiddetto Utilities Process Module (UPM), a rappresentare la prova più sfidante per Fagioli e RINA. Costruita in Corea, questa immensa struttura è stata trasportata su chiatte fino alla sua posizione finale a Bull Arm in Canada. Qui, una parte molto significativa delle sovrastrutture, in particolare il modulo alloggi del peso di più di 4.000 tonnellate, è stata integrata con l’UPM, utilizzando un pontone di appoggio. A causa delle dimensioni dell’UPM e del peso del modulo alloggi, la valutazione della stabilità del pontone e della capacità di resistere alle condizioni avverse hanno rappresentato elementi critici durante la fase di spostamento. RINA Services ha sviluppato una dettagliata analisi, verificando la progettazione, la struttura e la stabilità del modulo. La valutazione, attraverso il calcolo, del fatto che le condizioni meteo-marine prevalenti avrebbero permesso l’installazione in sicurezza e con successo ha rappresentato una fase molto delicata della pianificazione delle attività. Un movimento troppo ampio della chiatta e, quindi, del modulo, avrebbe reso impossibile le operazioni di posizionamento.
Dino Cervetto, Direttore dei Servizi Tecnici di RINA Services, ha commentato: «La verifica della stabilità, della capacità di sostenere le difficili condizioni ambientali e dell’integrità strutturale sono passaggi indispensabili in attività di questo tipo. Vista l’altezza della struttura, ogni minimo movimento della chiatta risulta molto amplificato sulla sommità del modulo. L’analisi della stabilità, in particolare, è stata indispensabile per la buona riuscita del trasporto e dell’installazione in completa sicurezza. Ciò è stato possibile grazie ad un’avanzata verifica tecnica, un’attività in cui RINA Services ha molta esperienza. Siamo felici di aver contribuito al successo dell’operazione». Paolo Cremonini, Chief Operating Officer di Fagioli, ha aggiunto: «Fagioli ha molta esperienza nel campo del gas naturale e del petrolio ed è conosciuta globalmente per la sua competenza nel trasporto e sollevamento dei carichi pesanti». Paolo Massera, Chief Technical Officer di Fagioli, ha detto: «La buona riuscita della fase di installazione della piattaforma Hebron e del fatto che i nostri clienti si rivolgano a noi con fiducia quando si trovano davanti a grandi sfide è molto importante. RINA Services è stato un partner eccellente, che ha offerto servizi ad alto valore aggiunto».
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GENIE
Genie presenta il nuovo sistema di allarme a contatto lift guard™ Il nuovo sistema di Allarme a Contatto Genie® Lift Guard™ è il primo modello di una serie di accessori innovativi di nuova generazione, uno strumento moderno che, in alcune circostanze, garantisce una protezione supplementare per gli operatori. Il sistema di Allarme a Contatto Genie Lift Guard è un dispositivo elettronico di protezione secondaria che attiva immediatamente un allarme qualora un operatore necessitasse di assistenza. Il nuovo accessorio sarà di serie nella maggior parte delle nuove piattaforme a braccio Genie Z™ (articolate) e S™ (telescopiche). Viene abilitato ogni volta che si esercita pressione sull’interruttore a pedale in piattaforma. «Le soluzioni per la protezione Genie continuano a evolversi», afferma Marie Engstrom, Responsabile di prodotto Genie, Terex AWP. «La sicurezza degli operatori è una priorità per Genie e abbiamo sviluppato il nuovo sistema di Allarme a Contatto Genie Lift Guard, parte della gamma di accessori di protezione secondaria degli operatori Genie Lift Guard, tenendo a mente proprio questo. La nuova configurazione ha un design notevolmente diverso rispetto al modello precedente, l’Allarme Protezione Operatore (già OPA) Genie.» Il nuovo sistema di Allarme a Contatto Genie Lift Guard è dotato di un cavo di attivazione posizionato sopra la scatola comandi in piattaforma. Il cavo si scollega dal suo alloggiamento quando gli viene applicata pressione, attivando così il sistema di allarme. Quando il sistema è in funzione, tutte le funzioni di sollevamento e traslazione della macchina vengono bloccate per impedire ulteriori movimenti della piattaforma. Inoltre, viene attivato un allarme luminoso e sonoro che avvisa coloro che si trovano nei pressi della piattaforma che l’operatore
potrebbe aver bisogno di assistenza. Il sistema è abilitato solo quando viene applicata pressione sull’interruttore a pedale e le funzioni non riprendono senza l’intervento umano. Gli allarmi e la limitazione delle funzioni continueranno fino a che il sistema sia resettato, reinserendo in sede il cavo di attivazione - non occorre infatti riavviare il motore o spegnere e accendere l’alimentazione per riportare in funzione la macchina. Se necessario, è possibile mettere in funzione la macchina da terra. «Abbiamo progettato il nuovo sistema di allarme per il personale Genie con un colore giallo acceso affinché fosse
visibile da terra. Nella piattaforma, è di intralcio minimo per l’operatore», aggiunge Engstrom. «Questo nuovo sistema, estremamente facile da usare, contribuisce assieme ad un’adeguata formazione dell’operatore ad innalzare il livello di sicurezza dei cantieri in cui si lavora con piattaforme aeree.» L’Allarme a Contatto Genie Lift Guard™ non ostruisce la visuale della scatola comandi o del cantiere, e non interferisce con la messa in funzione della macchina. Il sistema di Allarme a Contatto Genie Lift Guard è ora disponibile in America del Nord. Sarà disponibile in tutto il mondo nel secondo trimestre del 2017.
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News > Le brevi
HIAB, CARGOTEC
Un ordine di un milione di euro per HIAB Hiab, parte di Cargotec, ha ricevuto un ordine per quattordici gru di gamma media dalla francese Guisnel, una delle realtà affermata del noleggio di veicoli industriali. Il valore dell’ordine è vicino a 1 milione di euro e l’ordine è stato prenotato nel quarto trimestre del 2016. Le gru saranno consegnatenel gennaio 2017. Guisnel, che è un cliente di lunga data di Hiab, è una delle aziende più conosciute in Francia specializzate nel servizio di noleggio camion, oltre a rivestire un importante ruolo nel mercato della distribuzione francese. Più del 60% dei camion in flotta sono dotati di una gru Hiab.
Questo ultimo ordine è costituito da modelli rinnovati di fascia media: sette gru Hiab X-HiPro 232 e cinque gru X-HiPro 192 a cui si aggiungono due gru più piccole, la HiDuo 138 e la HiDuo 188. Queste nuove gru sono al loro massimo di 300 kg più leggere rispetto ai corrispondenti modelli precenti Hiab, il che significa una pari quantità di carico utile in più. Caratteristica comune a tutti i nuovi modelli è la maggior facilità di montaggio. Inoltre, le nuove gru di fascia media sono disponibili con una selezione completa di sistemi di controllo HIAB, manuale o remoto.
Philippe Auger, Direct Sales Business Manager di Hiab, ha dichiarato con entusiasmo: «Noi di Hiab siamo davvero felici di continuare la nostra collaborazione con Guisnel». È la sicurezza la novità più importante: «Questa volta siamo lieti di consegnare loro le prime gru con il nuovo sistema HIAB HiPro, il sistema di controllo remoto più avanzato del settore». Hiab offre la sua gru da carico con una garanzia di cinque anni sui componenti strutturali, nonché una garanzia generale di due anni. La garanzia estesa copre tutti i modelli Hiab di gru consegnate a partire dal 1 ottobre 2016.
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PROGETTO AMATE AMATRICE
Amatrice riparte Venerdì 23 dicembre 2016 alle 14.30, Amatrice è ripartita: è stata inaugurata la mensa, il primo importante passo nella costruzione del nuovo villaggio del food nella città duramente colpita dal terremoto dello scorso agosto. Raggiunto questo primo traguardo, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani ha invitato l’architetto Stefano Boeri a contribuire e a fornire idee per la ricostruzione della città di Amatrice. Alla cerimonia, accanto alla popolazione di Amatrice, hanno partecipato il sindaco della città Sergio Pirozzi e le rappresentanze delle istituzioni locali, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il direttore del TgLa7 Enrico Mentana, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, l’architetto Stefano Boeri, autore del progetto, il direttore corporate shared value di TIM Marcella Logli e unitamente alla presenza di Matteo Marsilio, rappresentante della Filiera del legno friulana coordinata da Innova Fvg, tutti gli imprenditori FVG. L’opera è stata realizzata grazie ai fondi raccolti per le popolazioni colpite dal sisma in centro Italia dal Corriere del-
la Sera e dal TgLa7 con Un aiuto subito, la campagna solidale che dal 1997 costituisce un riferimento sicuro per quanti vogliono contribuire a opere di pubblica utilità all’indomani di eventi catastrofici. La campagna Un aiuto subito, attraverso Banca Prossima e la piattaforma di crowdfunding TIM With You We Do, ha raccolto oltre 7 milioni di euro. Così dichiara l’architetto Stefano Boeri che ha firmato il progetto: «Abbiamo dimostrato che in condizioni di emergenza si possono costruire con il legno delle architetture di qualità e antisismiche, che danno una risposta anche sul lungo periodo e sono in grado di durare anche oltre l’emergenza». L’architetto Boeri ha raccolto la sfida di ridare alla città un punto di riferimento e di incontro collettivo, progettando gratuitamente un edificio polifunzionale aperto all’intera comunità. La realizzazione è stata portata a termine in tempi brevissimi, grazie alle innovative modalità costruttive e al contributo operativo di regione Friuli Venezia Giulia, Innova Fvg, Filiera del Legno Fvg e Artemide. La riapertura della mensa è la prima significativa tappa della ricostruzione, nel quadro del progetto Amate Amatrice.
Una sfida importante che ha impegnato e continuerà a impegnare l’intero staff di Stefano Boeri Architetti, in collaborazione con gli enti locali e le istituzioni, a dimostrazione che i valori della solidarietà e della coesione possono portare a risultati straordinari in tempi rapidissimi.
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Focus Macchina > CTE B-LIFT 17E
Quando la E fa la differenza La piattaforma aerea CTE B-LIFT 17E fa parlare di sĂŠ a SAIE 2016: il nuovo modello si distingue per praticitĂ , attenzione al cliente e basso impatto ambientale di Riccardo Zironi
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T
ra i vincitori del premio “SAIE Innovation verso impatto zero” è stata selezionata la piattaforma autocarrata telescopica CTE B-LIFT 17E «per l’innovativo sistema di alimentazione elettrica, che garantisce un’ampia flessibilità d’uso e un’alta autonomia di lavoro». I prodotti selezionati dalla giuria sono stati mostrati al centro servizi di SAIE 2016, perché i visitatori potessero immediatamente vedere le linee di innovazione su cui sta investendo il settore. The Best of SAIE Innovation, nell’edizione 2016, ha raccolto una selezione di 28 innovazioni, suddivise in categorie comprendenti l’intero mondo delle costruzioni, a testimonianza
dell’impegno costante da parte delle aziende nel migliorare l’offerta di prodotti e servizi verso il settore edile. Tra i prodotti sono stati compresi anche quelli che, oltre a costituire un’effettiva innovazione nel loro ambito specifico, presentano caratteristiche di basso impatto ambientale e di efficienza energetica, in linea con le più attuali esigenze delle costruzioni. Attenzione da parte dell’azienda verso la sostenibilità all’interno dei cantieri e praticità di utilizzo sono i concetti-chiave che stanno alla base di un prodotto versatile e assolutamente innovativo. La piattaforma autocarrata CTE B-LIFT 17E è infatti è un ottimo strumento per lavorare in spazi interni, oppure dove l’inquinamento
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Focus Macchina > CTE B-LIFT 17E
da motori o acustico è vietato, dato che si tratta di una piattaforma aerea a batteria. Inoltre è un modello anche estremamente versatile: 16,6 m di altezza di lavoro, 11,3 m di sbraccio, 250 kg di portata massima, con un pacco
batterie con più di 500 Ah che garantiscono da 1,5 a 2 ore continuative di lavoro e si ricaricano a motore acceso o elettricamente. Una caratteristica di fondamentale importanza, quest’ultima, in termini attenzione all’energia «pulita»: la E sta appunto a indicare la versione ecologica con batterie per lavorare anche in spazi interni. Anche per questo modello è stata ap-
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plicata una rivoluzione ai sistemi elettrici ed idraulici con l’introduzione di un sistema di gestione CAN BUS e un nuovo sistema di gestione idraulico. Le interfacce utente di tutta la gamma di autocarrate CTE B-LIFT sono le stesse presenti sulla gamma di autocarrate articolate CTE ZED, con comandi elettroidraulici completamente proporzionali, motore a regime variabile a seconda
delle manovre utilizzate, manovre rampate in accelerazione e decelerazione, PTO elettrica. Un’innovativa console remota trova spazio in uno specifico scomparto in pianale. Per semplificare la gestione del service, è stata studiata una diagnostica comune alle altre piattaforme CT. L’obiettivo di CTE è quello di unificare le componentistiche idrauliche, elettriche ed elettroniche dei brand di piattaforme autocarrate CTE ZED e CTE B-LIFT, per facilitarne la comprensione, l’utilizzo e l’assistenza, e per offrire ai propri clienti una brand experience davvero unica. «I processi di innovazione – spiega Massimo Rossetti, professore Asso-
ciato in Tecnologia dell’Architettura dello Iuav di Venezia e presidente della giuria – rappresentano uno dei grandi motori del mondo industriale, in grado di influenzare positivamente la competitività non solo della singola impresa, ma anche dell’intero settore». La volontà da parte di aziende come CTE di proporre soluzioni sempre nuove focalizzate sia sulla sostenibilità sia sulle esigenze del cliente, è capace di innescare un vero e proprio circolo virtuoso non solo all’interno del panorama industriale italiano, che svela ancora una volta le proprie eccellenze.◀
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Fiere > SaMoTer | Conexpo - Con/Agg | OMC
Un peccato non esserci Grandi aspettative per Las Vegas Conexpo- Con/Agg e soprattutto per le italiane SaMoTer e OMC di Enrico Samorì
SaMoTer
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ià si accendono i riflettori sull’edizione 2017 di SaMoTer, la trentesima, del salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia, che si terrà a Veronafiere dal 22 al 25 febbraio. La manifestazione, a cadenza triennale, si svolge in
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menti convegnistici, così come dei forum e momenti di approfondimento, che saranno: la tutela del territorio, l’efficienza energetica e le macchine ibride, i progetti per la riconversione dei siti di Expo Milano, ma anche ricerca e innovazione con macchinari intelligenti e tecnologie.
seguito in presa diretta il cartellone degli appuntamenti organizzati nel corso della rassegna. I grandi marchi internazionali si danno appuntamento qui: a oggi risultano già occupati dieci padiglioni del quartiere fieristico di Verona. Doosan-Bobcat, Hidromek, Mecalac e VF Venieri sono
Anche i numeri delle presenze sono senza ombra di dubbio interessanti: nell’ultima edizione di SaMoTer si sono registrati oltre 40mila visitatori provenienti da tutto il mondo. L’attenzione mediatica su questo importantissimo appuntamento è testimoniata anche dalla presenza dei media: ben 200 testate giornalistiche di 15 nazioni hanno
solo alcuni degli espositori che hanno già confermato la loro partecipazione alla 30esima edizione del salone. Evento B2B attesissimo per tutto il comparto, sarà possibile interfacciarsi con marchi di altissimo calibro come Case Construction Equipment, Hyundai, Kobelco, Komatsu, Eurocomach-Sampierana, Ihimer, Kubota, Takeuchi e Yanmar.
IN SINTESI SAMOTER contemporanea ad Asphaltica, dedicata principalmente a bitume e infrastrutture stradali, ma anche a Transpotec Logitec, evento che pone il focus su autotrasporto e logistica (a cura di Fiera di Milano). In virtù di queste premesse, si annuncia un evento davvero senza precedenti. Sono già stati resi noti i focus 2017 e al centro degli appunta-
Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet
Salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia Verona - Italia 22/25 febbraio 2017 Triennale Movimento terra, calcestruzzo, perforazione, frantumazione, costruzione e manutenzione stradale, sollevamento, trasporto, componenti, veicoli, servizi, noleggio 416 30.400 m2 38.000 www.samoter.it
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L’evento di quest’anno è stato preceduto da un road show che ha preso il via a Bari il 23 settembre scorso per poi transitare per Palermo, Catanzaro e Genova. L’obiettivo era quello di fare il punto sulla situazione e sensibilizzare il pubblico e i professionisti al problema del rischio frane e alluvioni che interessano l’88% del territorio italiano. La 30esima edizione del SaMoTer assume un significato ancora più importante in questo 2017 che parte carico
di aspettative. Nelle giornate di salone, infatti, saranno resi disponibili dati aggiornati sul mercato delle macchine da costruzione. Gli ultimi, diffusi dall’Osservatorio SaMoTer-Veronafiere in collaborazione con Prometeia e Unacea, vedono il comparto muoversi in territorio positivo, sia in Italia che all’estero. Alla voce export, il settore che comprende le macchine movimento terra, stradali, quelle per la preparazione di inerti, le macchine da perforazione, le gru a
torre ma anche i macchinari per la lavorazione del calcestruzzo, ha fatto segnare nel periodo gennaio-settembre del 2016 una crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente, mentre per l’import l’aumento risulta ancor più considerevole, pari a circa il 26,3% per un volume economico di oltre 580 milioni di euro. Il fermento è nell’aria, le attese sono altissime e il programma degli appuntamenti continua ad arricchirsi di eventi dal grande valore tecnico.
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Fra tutti si segnala il concorso FOIV, dedicato alla prevenzione e recupero ambientale, rivolto agli ingegneri di tutta Italia che pone al centro dell’attenzione la messa in sicurezza del territorio e le emergenze ambientali. Il contest è lanciato dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto e patrocinato dal Consiglio Nazionale degli ingegneri, Protezione Civile e Confindustria del Veneto, ma anche dalla Direzione Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto e TrentinoAlto Adige. Saranno premiati i sei migliori progetti che affronteranno in maniera concreta ed efficace il problema della prevenzione del dissesto idrogeologico e gli interventi di ripristino agli stati calamitosi, come terremoti, frane e alluvioni. Sempre parlando di premiazioni non è di certo secondario il SaMoTer Innovation Awards, i cui vincitori sono stati presentati a fine novembre scorso. Tra questi spiccano Fiori Group che ha lanciato una betoniera capace di caricare in modo Merlo ha presentato un sollevatore del tutto automaticon braccio telescopico, in grado co sacchi precondi arrivare a 35 metri fezionati di cemento e inerti. Questo nuovo macchinario consente di ridurcio telescopico, in grado di arrivare a re i tempi di lavoro, l’esposizione degli 35 metri, dotato di un sistema di anoperai a fattori di rischio, ma anche lo tiribaltamento di ultimissima generaspreco di materiali. zione che comunica in tempo reale Lo stesso CNR compartecipa all’asall’operatore i limiti di stabilità della segnazione del premio innovazione macchina. di SaMoTer e la giuria ha individuaCangini Benne è stato premiato per il to e premiato con menzioni d’onore nuovo brevetto di una benna in graaltri quattro progetti: Merlo Spa ha do di prevenire infortuni accidentali. presentato un sollevatore con bracBlend Fbg Srl ha invece prodotto un
impianto per la produzione di calcestruzzo che viene montato su un carrello ferroviario da 17 metri, un progetto realizzato per la London Underground. Infine Komatsu Italia Manufacturing Spa è stata oggetto di menzione per un nuovo display di controllo che semplifica operazioni come il cambio di modalità di guida nei mezzi a 4 ruote sterzanti. Questi sono solo alcuni dei progetti e prodotti che saranno esposti in occasione di SaMoTer 2017: un motivo in più per non mancare.
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Fiere > SaMoTer | Conexpo - Con/Agg | OMC
IN SINTESI CONEXPO Con/Agg Dove Quando Frequenza Settori
CONEXPO- CON/AGG Las Vegas Una preziosa trasferta statunitense per conoscere il mercato mondiale ed entrare in contatto con le più importanti industrie di costruzione. Va in scena dal 7 all’11 marzo prossimo a Las Vegas l’edizione 2017 di Conexpo – Con/Agg a cui partecipano oltre 2.500 espositori dislocati su una superficie di più di 760mila metri quadrati. In soli 5 giorni di programma sono stati inseriti oltre 15 appuntamenti e seminari illustrativi su materiali, come asfalto, inerti e calcestruzzo, ma anche focus su movimentazione terra, miniere, utility e macchine per sollevamento. Nell’edizione 2017 sarà istituito un nuovo spazio da quasi 23mila metri quadri dedicato interamente all’innovazione e alle nuove tecnologie applicate nell’industria della costruzione. Sono circa 700 i nuovi espositori che prenderanno parte alla fiera di Las Vegas, una delle più conosciu-
Espositori Superficie Visitatori Sito internet
International Construction and Contruction Materials Exposition Las Vegas - USA 7/11 marzo 2017 Triennale Prodotti e servizi di costruzione, materiali, idraulica, sistemi di sicurezza sul lavoro, macchinari compatti, sollevamento e movimentazione, macchinari da costruzioni 2.111 219.000 mq 97.000 www.conexpoconagg.com
te e apprezzate a livello planetario. Imprenditori, venditori, distributori, produttori ma anche ingegneri e fornitori di servizi si incontrano puntualmente al Conexpo – Con/Agg che diventa uno dei più rilevanti e attesi eventi fieristici mondiali.
L’attenzione e le opportunità sono altissime tanto che Unacea, in collaborazione con L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), hanno organizzato una missione con l’istituzione di padiglione dedicato
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al nostro Paese per consentire alle aziende italiane di entrare in contatto con questo ambiente che offre occasioni uniche di scambio, collaborazioni e affari. Sono oltre 130mila i visitatori attesi per l’edizione 2017, numeri che hanno spinto anche importanti marchi nazionali come Fassi Gru e Fascan a prendere parte a questo appuntamento che si tiene ogni tre anni. La stessa Marzocchi Pompe parteciperà tramite la sua filiale USA al prossimo allestimento portando a quasi 90 il numero delle aziende italiane presenti al Conexpo – Con/Agg di Las Vegas.
OMC Ravenna Date da segnare in agenda sono sicuramente quelle del 29, 30 e 31 marzo 2017, periodo nel quale si terrà a Ravenna la nuova edizione di OMC, “Offshore Mediterranean Conference” salone dedicato all’energia, all’Oil & Gas e a tutta la filiera, scientifica, costruttiva e produttiva che questo settore coinvolge. Il focus di quest’anno si concentrerà proprio sull’attività estrattiva ed è stata confermata a tal proposito la presenza dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi che presenterà il nuovo piano industriale del gruppo, un investimento da 600 milioni di euro che porte-
IN SINTESI OMC Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet
rà ricadute importantissime su tutto il comparto. Le tecnologie estrattive si sviluppano e procedono di pari passo con tutti i settori che compartecipano alla filiera, come, progettazione, costruzione, sollevamento, sospensione, trasporto e logistica. Dalla posa delle tubature alla realizzazione di piattaforme stabili o mobili, tutto passa attraverso una produzione e fornitura di servizi collaterali ma insostituibili per il comparto. OMC quindi, è un occasione preziosa per farsi conoscere in un macrosettore in fortissima espansione e che necessita di macchinari e strumentazioni specifiche. Perché partecipare a questo evento? Ai motivi sopra citati si aggiunge di certo il grado di soddisfazione degli stessi espositori. Ben l’86% degli intervistati, infatti, ha apprezzato l’organizzazione del salone, la programmazione degli incontri, i servizi business messi a disposizione; il 97% di questi è riuscito, inoltre, a stabilire nuovi contatti e pianificare potenziali collaborazioni e ben il 99% ha avuto modo di mettersi in contatto diretto con leader del settore. A oggi l’87% della superficie disponibile del Pala De Andrè è già occupata da ben 688 compagnie provenienti da 33 Paesi differenti. All’ultima edizione dell’Offshore Mediterranean Conference hanno preso parte 18.900 visitatori specializzati di 69 Paesi del mondo.◀
Offshore Mediterranean Conference Ravenna - Italia 29/31 marzo 2017 Annuale Perforazione, produzione, equipaggiamento marino, esplorazione, sicurezza sul lavoro, trasporto e logistica, alimentazione elettrica, serbatoi 688 11.000 m2 18.900 www.omc2017.it
Autogru AK 37/4000 Sfilo telescopico fino a 37 m Portata max. 4.000 kg Allestita su motrice da 7,49 t Completamente radiocomandata +39 045 /8780399 italia@boecker-group.com RIS > n.1 gennaio-marzo 2017 29 www.boecker-group.com
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Attrezzature > IMET
A tutta IMET Dagli anni Ottanta fino alla serie di radiocomandi M880: IMET è garanzia di qualità e sicurezza, senza rinunciare al design di Porfirio Ferrari
I
MET nasce nel lontano 1988 e sin da subito viene annoverata tra le aziende pioniere nella progettazione e realizzazione di radiocomandi industriali di sicurezza.
Negli anni, in seguito al crescente bisogno di produttività e sicurezza nei settori dell’industria e delle costruzioni, il radiocomando diventa sempre più richiesto. IMET, forte di uno staff interno
dinamico e competente e della propria propensione verso un continuo processo di innovazione tecnologica, conquista in poco tempo una posizione di rilievo all’interno dei mercati di riferimento.
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Quasi 30 anni di esperienza hanno reso IMET una forte realtà, realizzando prodotti sempre più affidabili e tenendo comunque in primo piano le esigenze del cliente: la flessibilità è un punto di forza, tanto da rendere IMET ricettiva anche alle richieste più complesse. Oggi IMET è in continua espansione, alla ricerca di innovazione e di opportunità per migliorarsi in qualità e progettazione. In quest’ottica è stata concepita la nuova serie di radiocomandi M880, connubio tra un look accattivante e una nuova tecnologia all’avanguardia. Tra le novità della nuova gamma M880 troviamo il circuito di STOP che assicura il massimo livello di sicurezza secondo gli standard europei e internazionali, nuove scatole progettate e costruite con materiale altamente resistente agli urti e temperature di esercizio che possono andare dai -25° ai +70°C. Inoltre, i nuovi radiocomandi IMET sono in grado di memorizzare ogni evento che causi un guasto o un arresto anomalo e le ore di lavoro effettuate dal radiocomando stesso.
Un tool di diagnostica dedicato permette infatti a un pc di interfacciarsi al radiocomando, consentendo dunque di verificare i parametri di funzionamento e visualizzare la lista degli eventi più significativi accaduti. Il cambio di frequenza automatico realizzato con tecnologia AFA elimina di fatto il rischio di interferenze. Il canale più libero tra tutti quelli presenti viene continuamente ricercato e selezionato in caso di presenza di disturbi. Con la nascita della nuova serie di radiocomandi M880, IMET ha dato vita a un vero e proprio cambio generazionale rispetto alla precedente serie M550. In occasione della nuova serie M880, lancia un nuovo radiocomando dal design estremamente ergonomico: KRON. Il nuovo modello di IMET è stato realizzato per avere le massime prestazioni con un minimo ingombro e per fornire un prodotto ergonomico al fine di agevolare l’operatore in una maggiore libertà di movimento, sicurezza e comfort negli ambienti di lavoro. Studiato per gru da autocarro a 4 e 5 funzioni, si presta facilmente anche alle altre applicazioni mobili dei diversi settori dell’industria e delle costruzioni. L’evoluzione M880 ha coinvolto anche
i modelli di radiocomandi a pulsantiera per i quali il team IMET ha studiato e progettato un restyling non solo estetico ma anche tecnologico e funzionale. Il risultato di questa continua innovazione è il modello M880 Wave2. Come già nella precedente serie M550, la gamma di prodotti Wave2 si suddivide nelle due versioni S e L, ovvero Wave2 S e Wave2 L, ma con sostanziali differenze rispetto al passato. Una delle principali novità è la sostituzione della batteria NiMH con una batteria ai polimeri di litio che permette l’utilizzo ininterrotto del radiocomando fino a un massimo di 25 ore. Un’altra nuova funzionalità è l’opzione PIN CODE che consente di limitare l’utilizzo del radiocomando al solo personale autorizzato, garantendo in questo modo una maggiore sicurezza. Questa nuova funzione più orientata al digitale ha permesso l’eliminazione della chiave di sicurezza a contatto magnetico. Come per tutti i radiocomandi della gamma M880, anche il WAVE2 è dotato del cambio di frequenza automatico (AFA) e prevede la possibilità di monitoraggio costante da un PC tramite il tool di diagnostica. ◀
IMET in breve IMET srl è un’azienda con sede a Sacile (PN). Nasce alla fine degli anni Ottanta e produce radiocomandi industriali, ambito nel quale sin da subito si distingue per volontà di innovazione e attenzione alle nuove tecnologie. I radiocomandi IMET si contraddistinguono per la loro estrema affidabilità e l’elevato livello qualitativo dei materiali impiegati, frutto di un costante lavoro di ricerca e sperimentazione. Tutte le apparecchiature IMET vengono interamente progettate e assemblate all’interno dell’azienda e sottoposte a una serie di controlli
intermedi e di collaudi finali, atti a garantirne la massima aff idabilità. Ed è proprio questa netta propensione dell’azienda verso un’oculata pianificazione delle proprie risorse che ha consentito a IMET di ottenere il marchio di qualità UNI EN ISO9001 dal 1998. IMET è presente in oltre 30 paesi con la sua rete di vendita e assistenza e si rivolge a diversi settori: edilizia, sollevamento industriale, gru idrauliche, pompaggio del calcestruzzo, spurgo-ecologia, perforazione, automazione industriale.
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Costruzioni,
tra gioie e dolori Certo il 2016 ha tradito le aspettative di ripresa, ma ha gettato buone premesse per il futuro di crescita di Enrico SamorĂŹ
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Mercati > Un’analisi
C
ostruzioni, dentro o fuori dal tunnel? Pare questo il più grande rebus a cui si tenta di dare una risposta in questo periodo.
Un 2016 ancora tiepido Il mercato sembra dare indiscutibili seppur timidi segnali di ripresa, tuttavia non vi è un’opinione concorde sull’effettiva ripartenza del settore. Storicamente, l’economia italiana è legata a doppio filo con l’andamento del mondo delle costruzioni. A un buono sviluppo di quest’ultimo corrisponde una fiducia e una crescita della ricchezza, sia per le aziende che per i privati, direttamente proporzionali. Deboli segnali di ripresa, quindi, sembrano corrispondere perfettamente, anche oggi, a una forte incertezza per l’uscita dal tunnel di tutta l’economia del Belpaese. Su un aspetto, tuttavia, gli esperti paiono essere concordi: nulla sarà più come prima. Dall’inizio della crisi, dal 2008 per intenderci, l’involuzione del sistema ha
portato a profonde trasformazioni, sia sulle politiche comunitarie nel campo dell’edilizia così come in quello ambientale, sia sul processo di finanziamento. Sono oramai lontani i tempi in cui le banche, per esempio, erano disposte a finanziare anche fino al 140% le nuove costruzioni. Non è un caso, inoltre, che a oggi i maggiori proprietari di immobili e terreni siano proprio gli istituti di credito (che pure loro non passano momenti facili) che si sono trovati tra le mani in poco tempo beni immobili a fronte di investimenti liqui-
Si stima che nel 2017 le vendite di macchinari a livello mondiale passeranno a un +33% rispetto al 2015 di che non torneranno mai più. Tante aziende hanno chiuso, tantissime proprietà, lotti, appartamenti, sono rimasti invenduti e tutto questo patrimonio, il cui valore è precipitato col passare de-
gli anni, è rimasto in mano alle banche che ora cercano nuove vie per liberarsi di queste “zavorre”. Questo quadro è reso ancora più complesso, come se ce ne fosse bisogno, dai numeri, gli ultimi quelli diffusi da Istat. Di difficilissima interpretazione, questi dati rivelano nel 2016 un andamento altalenante.
I numeri L’istituto nazionale di statistica ha evidenziato un calo dell’indice della produzione del settore delle costruzioni di quasi l’1% tra settembre e ottobre e di più di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Spaventa ancora di più vedere come “al grezzo” il calo tra il 2015 e il 2016 si sia attestato a un -5,5%. Non dissimile l’analisi di Unioncamere nazionale che conferma come il settore non sia ancora uscito completamente dall’impasse e che si debbano fare ancora i conti con strascichi importanti che, ora come ora, frenano ogni tipo di ripresa. Se da un lato in Italia è cresciuto il numero complessivo delle
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aziende, dall’altro, invece, è collassato quello delle imprese attive nel settore delle costruzioni che in un solo anno ha lasciato sul campo ben 2.485 realtà. Resta da vedere quanti occupati genererà il comparto nel 2016 che si è appena concluso. Se (anche per effetto del “jobs act”) il 20% delle imprese attive in Italia ha assunto nuovi dipendenti, gli analisti preannunciano comunque un calo di circa l’8% della forza lavoro nel settore delle costruzioni. Un’analisi ad ampio respiro la offre l’ANCE che evidenzia come tra il 2008 e il 2014 il numero delle imprese di costruzioni sia calato di oltre il 16% e la forza lavoro del 28,2%. La stessa fiducia delle imprese dimostra come i segnali siano contrastanti: a luglio si respirava aria di cambiamento (126,23 punti) mentre ad agosto si è registrata una crescita della sfiducia (123,5); a settembre le cose sembravano dover prendere una piega differente (125,3), una tendenza confermata anche a ottobre (125,8), ma a novembre si è tornati su livelli inferiori (124,2).
La causa di tutto questo, sempre stando all’interpretazione di ANCE, è da imputare alla scarsità di investimenti. In 8 anni, infatti, le percentuali sono crollate di quasi il 35%; eppure, nonostante questo scenario, per il 2016 si stima un +0,3% in termini reali e un +1,3% in valori correnti. Navigare in acque così agitate non è assolutamente facile. Il mercato, così come il settore nel suo complesso, sta cercando una loro nuova identità e i primi segnali di una modesta ripresa sono rappresentati dall’incremento delle ristrutturazioni degli edifici e dalla compravendita della abitazioni, grazie al regime fiscale favorevole del momento.
Un aiuto dalla politica? La costruzione del nuovo e la rigenerazione sono, però, ancora al palo nonostante una linea comunitaria che prevede, entro il 2050 di “azzerare” il consumo del suolo non urbanizzato invitando gli Stati a spingere sul recupero degli stabili e delle aree abbandonate o in degrado. Forse la chiave di volta per
la ripartenza del settore sta proprio qui, nell’applicazione di politiche adeguate ed efficaci sulla programmazione dell’uso dei territori, prevedendo semplificazioni importanti per le aziende che operano in questo comparto. Non secondaria è la necessità di spingere sull’acceleratore anche per quanto riguarda le opere pubbliche, grandi ma anche medie e piccole e assicurare la certezza dei pagamenti, dato che le imprese non possono più sostenere in toto il peso dei lavori (vedi a tal proposito le situazioni post sisma in Italia). C’è comunque chi, nei dati che vengono continuamente pubblicati, vede diradarsi la nebbia. Ultima tra tutte, la statistica promossa da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto da cui si individua una vera e propria inversione di tendenza del terzo trimestre (attestatasi al 0,1+%), una evoluzione accolta con entusiasmo dopo un semestre di fatturati in continua contrazione. In Italia pur di sopravvivere ci si accontenta delle briciole anche se sono davvero brucianti i confronti con altre economie
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Mercati > Un’analisi
europee e mondiali. Tra tutte spicca la posizione dell’India, settima economia più grande del mondo che continua a crescere al ritmo del 7% annuo. Perché prendere come esempio proprio l’India? Semplicemente perché i numeri sono impressionanti: il settore delle costruzioni costituisce il 26% del PIL nazionale e nel solo 2015 sono stati oltre 500 milioni i lavoratori impiegati nel comparto. Nel 2017, poi, si concluderà il dodicesimo piano di investimenti nelle nuove infrastrutture, un progetto che ha movimentato oltre un trilione di dollari. È grazie all’estero, quindi che il mercato delle costruzioni, anche in Italia e soprattutto per quel che riguarda la produzione di macchinari altamente specialistici e tecnologicamente avanzati, rimane a galla. UNACEA evidenzia che la produzione italiana di macchine, anche per effet-
to della crescita indiana, ha consentito un balzo in avanti dell’export che si è attestata a un +151% con un flusso economico che si aggira ai 22 milioni di euro. La luce in fondo al tunnel, quindi, c’è ma al momento pare solo il riflesso di luminosi esempi ed economie che vengono dall’estero.
Innovazione, tecnologia e una visione digital Innovazione, tecnologia e una fortissima influenza dal mondo digital saranno le chiavi di volta per lo sviluppo del mercato delle macchine movimento terra. Proprio grazie a questi tre fattori, oggi imprescindibili, è stato possibile elaborare un’analisi previsionale del mercato e, finalmente, le note non sono dolenti, anzi. Si stima, infatti che dopo un 2016 altalenante e molto difficile sotto diversi profili, nel
2017 le vendite di macchinari a livello mondiale passeranno a un +33% rispetto al 2015, con un totale di oltre 880 mila vendite (entro il 31-12-2018). A evidenziare questo trend positivo lo studio commissionato da Samoter – Veronafiere in collaborazione con Prometeia. Anche in Italia le cose sembrano aver preso la giusta piega e nel solo 2106 il numero di macchine per costruzioni vendute è arrivato a quota 7.551 con un incremento pari al 32% rispetto all’anno precedente. Le proiezioni sono brillanti a livello mondiale anche per il biennio 2017/18: secondo le stime infatti nei prossimi due anni si assisterà a un incremento costante che porterà a un saldo positivo nelle vendite pari al 38%. Capofila di questa ripresa sono gli Stati Uniti dove sono altissime le attese per il piano di investimenti infrastrutturali da ol-
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tre un trilione di dollari annunciato dal nuovo presidente Trump. Ma anche in Europa non ci si lamenta, così come in Italia dove gli investimenti in edilizia non residenziale e in genio civile continuano a segnare una crescita costante pari all’1%, cifra destinata a sfiorare, entro la fine del 2018, i 2 punti percentuali. Non c’è solo la crisi ad aver affossato negli anni il mercato dei macchinari movimento terra ma anche la “bolla” cinese che ha trascinato giù, nel 2011, l’intero settore. Le sanzioni alla Russia hanno avuto ripercussioni non da poco conto e solo al termine del 2018 si potrà parlare di una stabilità vera e duratura. Stando a quanto delineato dagli esperti, a trascinare in territorio positivo il mercato saranno Nord America, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia. Non da meno farà (anzi, tutto il contrario) l’India che guida saldamente la classifica dei paesi emergenti seguita a ruota dal Sudamerica. Come detto, sono innovazione e dinamicità a rilanciare l’intero settore e a trainare il mercato è proprio il segmento dei compatti, duttili e da sempre oggetto di continui sviluppi tecnici e tecnologici. I miniescavatori, infatti tra gennaio e luglio 2016 hanno fatto registrare una crescita nelle vendite del 24%, un aumento
a doppia cifra che lascia senza parole. Questo perché i macchinari di stazza inferiore alle 6 tonnellate sono quelle che trovano, oggi come oggi, maggiore impiego anche nei cantieri cittadini; sono quelli che riescono a muoversi con maggiore agilità nel traff ico delle piccole e grandi città, così come delle metropoli, e riescono a rendere più efficiente il lavoro; il tutto con ridotte emissioni inquinanti, un aspetto non secondario, questo, viste le norme sempre più restrittive adottate dalle amministrazioni locali italiane ma anche all’estero. Ai miniescavatori si affiancano anche le minipale gommate e quelle cingolate, sempre più acquistate e impiegate anche in Italia. Se l’aspetto ambientale risulta determinante nella scelta di questi macchinari, a influenzarne la preferenza è anche il costo: utilizzare macchine di ridotte dimensioni e ad assetto variabile e configurabile, consente di abbattere i consumi di carburanti (con una riduzione anche del 90% del particolato di gas di scarico rispetto a macchine di generazioni precedenti e di dimensioni ben superiori) e di noleggio. Sempre più spesso, infatti, miniescavatori e minipale trovano impiego in “cantieri lampo” o in piccoli lavori di manutenzione che non durano mediamente più di tre giorni.
Anche la tecnologia sta profondamente mutando l’intera concezione del settore della movimentazione terra e se le macchine compatte risultano le più efficaci anche negli interventi di emergenza, e a tal proposito si pensi ai recenti eventi sismici avvenuti nel centro Italia, il tracciamento del territorio e la mappatura dall’alto sono strumenti in grado di rendere ancor più incisivo il lavoro dei sistemi compatti. Non servono voli pindarici per comprendere come software e ed elettronica possano aiutare a utilizzare al meglio escavatori e pale, rendendoli peraltro molto più sicuri. Anche l’utilizzo dei droni può ottimizzare le performance dei macchinari e non solo in termini di tempo. Un’analisi dall’alto dell’area di intervento, effettuata direttamente asul posto, e un’elaborazione dei tracciati in “real time” possono facilitare le opere evitando errori e riducendo i costi a carico delle stesse imprese. La movimentazione terra e il settore delle costruzioni non restano indenni quindi dalla nuova rivoluzione tecnologica e se le stampanti 3D stanno dando prova di duttilità con impieghi sperimentali nel campo dell’edilizia, allora possiamo dire che il futuro è davvero a portata di mano e restare al passo con i tempi diventa determinante per competere sul mercato mondiale.◀
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Focus Macchina > Böcker Junior-G
Junior di nome, Senior di fatto Puntiamo i riflettori sull’elevatore per ponteggi Böcker Junior-G. Compatto, versatile e maneggevole è la scelta ideale per l’utilizzo nei cantieri urbani e, in genere, dove è lo spazio a fare la differenza di Cristiano Pinotti
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edilizia moderna è spesso fatta di cantieri per ristrutturazioni “leggere” e di opere di rifinitura. Basti pensare ai cappotti, alle imbiancature, oppure, a livello industriale, alle più diverse tipologie di isolamenti termici e acustici. Interventi che solitamente prevedono l’installazione di ponteggi senza altre macchine di supporto. In questa tipologia di cantieri di norma non ci sono sistemi “dedicati” per l’elevazione delle strutture del ponteggio,
e ogni impresa movimenta gli elementi come può, spesso internamente al ponteggio stesso, negli accessi dedicati al passaggio degli operatori per accedere ai piani superiori. Sistemi cioè poco sicuri, decisamente lenti e non molto professionali. Per affrontare in modo adeguato l’elevazione degli elementi del ponteggio, ed evitare dunque tutte le problematiche evidenziate, Böcker ha sviluppato la linea Junior-G, risultato della pluriennale esperienza nel settore degli elevatori per l’edilizia.
Un sistema ad hoc Le dimensioni ridotte e il limitato spazio necessario per il montaggio rendono l’elevatore la scelta ideale per l’impiego negli ambienti più angusti e più difficili. Inoltre, grazie al peso ridotto, l’elevatore Böcker può essere trainato anche con una semplice automobile. In pratica il sistema messo a punto dal costruttore tedesco – che distribuisce i propri prodotti attraverso la filiale italiana di Nogarole Rocca, in provincia di Verona – permette di elevare i vari elementi del ponteggio dall’esterno del ponteggio stesso, in maniera molto semplice e decisamente rapida. Junior è disponibile con una piattaforma appositamente pensata per i ponteggi, da utilizzare direttamente nelle guide senza la necessità di ulteriori slitte. Il lungo inte-
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Focus Macchina > Böcker Junior-G
La Filiale Italiana Azienda familiare, Böcker Maschinenwerke Gmgh gestisce la produzione dell’intero portafoglio prodotti e la direzione di tutte le filiali tedesche, mentre dalla holding Böcker AG dipendono le consociate estere in Belgio, Olanda, Svizzera, Francia (con due filiali), Italia e l’ufficio commerciale in Turchia. Böcker produce gru autocarrate e trainate, elevatori inclinati, ascensori a cremagliera suddivisi in installazioni da cantiere e industriale e anche minigrù. Per il mercato italiano assumono particolare importanza gli elevatori inclinati (le scale) che rappresentano una vera e propria alternativa di
sollevamento. Le gru Easy Line sono invece presentate come modello di ingresso nel comparto edile grazie a ottime prestazioni e a un vantaggioso rapporto qualità/ prezzo. “L’Italia è un mercato maturo, in grado di valutare le qualità tecnologiche delle nostre macchine”. Le parole di Alexander Böcker, Chairman della società di Werne, qualificano immediatamente l’impegno di Böcker in Italia, con sede a Nogarole Rocca, in provincia di Verona, e fanno comprendere la mission della filiale italiana guidata da Andreas Sparrer, con la preziosa collaborazione del responsabile commerciale Daniele Tommasin.
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La Gamma Junior-G Modello
HD 18/0-5
HD 18/0-5
HD 21/0-6
HD 24/0-7
non frenato
frenato
frenato
frenato
Portata, kg
200-250
200-250
200-250
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Peso consentito, kg
750
750/1.100
750/1.100
1.200
Patente
B
B-B96/BE
B-B96/BE
B96/BE
Lunghezza operativa, mm
4.090
4.165
4.165
4.165
Larghezza operativa, mm
870
890
890
890
Lunghezza trasporto, mm
4.890
4.900
4.900
4.900
Pacco scale, mm
4.005x540
4.005x540
4.005x540
4.005x540
Estraibile, m
da 4,1 a 17,8
da 4,1 a 17,8
da 4,1 a 20,9
da 4,1 a 23,7
rasse garantisce inoltre uno scorrimento silenzioso della piattaforma, anche a carico completo, e la base è particolarmente resistente all’usura grazie all’impiego di una speciale lamiera striata. In aggiunta, la piattaforma è equipaggiata con pratici vani di appoggio per piccoli componenti, mentre gli ulteriori supporti per i tubi da ponteggio garantiscono il trasporto sicuro del materiale. In sostanza il sistema Böcker permette di elevare il ponteggio rapidamente, in totale sicurezza e senza la necessità di installare una gru a torre o di ricorrere a soluzioni più costose, complesse e lente quali potrebbero essere i montacarichi da cantiere.◀
Sparrer(Sx) Alexander Böcker(Dx)
Andreas Sparrer, responsabile della filiale italiana, con Alexander Böcker, Chairman di Böcker
Con tanti vantaggi Riassumiamo i plus che caratterizzano la soluzione Böcker. ▶ Ingombro minimo ▶ Timone di traino allungabile a innesto rientrabile che garantisce massima compattezza nelle manovre ▶ Peso particolarmente ridotto (750 kg fino a 21 m) ▶ Facilmente manovrabile e trasportabile con quasi ogni veicolo ▶ Massima affidabilità e praticità anche per personale non addestrato ▶ Comando con motore elettrico e/o a benzina ad alte prestazioni ▶ Doppia portata: 200 kg con piattaforma per ponteggi e 250 kg con piattaforma universale ▶ Velocità della slitta fino a 48 m/min ▶ Funzioni completamente idrauliche ▶ Verricello d’uscita e di carico con trazione di sicurezza sincronizzati per tenere ferma la gabbia nella fase di sfilo e rientro del pacco scala ▶ Fune automatica per un utilizzo facile e sicuro ▶ Senza dimenticare come l’asse allungabile, restringibile fino a 89 cm, opzionale consenta l’utilizzo anche in vicoli stretti e attraverso porte standard.
DanieleTommasin
Daniele Tommasin, responsabile commerciale della filiale Italiana di Böcker
INFO BOCKER ITALIA s.r.l. Sede legale
Corso Porta Nuova, 11 37122 Verona
Sede amministrativa/operativa
Via Adige, 7 37060 Pradelle di Nogarole Rocca (VR) Tel. 0458780399 email: italia@boecker-group.com web: www.boecker-group.com
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Attrezzature > Autec
Autec: versalità e sicurezza Andrea Serventi, responsabile marketing & communication di Autec, ha risposto a qualche domanda della redazione riguardo al presente e all’immediato futuro di Autec di Porfirio Ferrari
Com’è noto, Autec realizza radiocomandi che hanno diverse e variegate applicazioni. Qual è per voi è il settore primario attualmente? In quali mercati?
I benefici portati dall’utilizzo di radiocomandi in termini di produttività e sicurezza sono sempre più riconosciuti anche in settori relativamente nuovi. Per esempio in quello delle perforazioni e
dei sollevatori telescopici, spesso utilizzati in condizioni operative ed ambientali sfidanti, un’interfaccia di controllo da remoto presenta vantaggi operativi evidenti. I comandi a distanza
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vengono sempre più apprezzati in nuove applicazioni anche grazie alla disponibilità di interfacce grafiche sempre più complete e fruibili per la visualizzazione di dati provenienti della macchina. Altro fattore di sviluppo è l’ampliata offerta di differenti modelli e configurazioni di radiocomando per soddisfare esigenze specifiche. Le personalizzazioni coprono sia la stazione portatile che le interfacce di uscita; grazie a queste soluzioni è possibile raggiungere il controllo remoto ottimale per innumerevoli richieste applicative. Quali sono le fiere nazionali e internazionali a cui parteciperete il prossimo anno? Il 2016 è stato per Autec un anno molto intenso dal punto di vista degli eventi fieristici. Sono state, infatti, circa una decina le manifestazioni internazionali alle quali abbiamo partecipato sia direttamente che con la nostra rete di filiali e distributori. Il 2017 non sarà da meno: già confermate le partecipazioni al Samoter di Verona, Conexpo di Las Vegas, Hannovermesse e GIS di Piacenza. Confermata inoltre la partecipazione anche a SPS IPC Drives di Parma e Norimberga.
Quali sono i prodotti che porterete? Avete in previsione qualche nuovo prodotto e/o applicazione particolari? In Autec ci sforziamo di sviluppare soluzioni di controllo remoto in grado di migliorare le esigenze specifiche del cliente. Attualmente stiamo ampliando le soluzioni offerte partendo dai modelli più complessi come numero di funzioni fino ai sistemi più semplici ottimizzati per applicazioni specifiche. L’ultima novità introdotta nella serie Dynamic, dedicata al mondo delle macchine idrauliche, è un nuovo display a colori da 4.3’’ programmabile tramite CODESYS V3.5, leggibile anche in ambienti molto soleggiati. Grazie ai 256 colori, a una risoluzione di 480x272 pixel, 6 tasti per la navigazione sul display e/o abbinabili a specifiche funzioni, un angolo di visione fino a 130°, questo nuovo display consente una ottimale visualizzazione dei parametri di funzionamento e degli stati della macchina o di altre avvertenze. La programmabilità con CODESYS V3.5 via Ethernet avviene in conformità alla IEC 61131-3 e consente un’ampia scelta di rappresentazione grafica dei dati. Importante sottolineare come le funzioni di STOP e UMFS di molti mo-
delli della serie Dynamic sono stati certificati per la sicurezza funzionale dal TÜV SÜD (fino a PL e /SIL 3 secondo EN ISO 13849-1 / IEC 62061). Per quanto riguarda il sollevamento industriale, invece, Autec ha recentemente introdotto LK Neo. Questa pulsantiera è dotata di una funzione di STOP classificata PL d secondo la EN ISO 1349-1 e di una tecnologia DualBand (434-915 MHz). È stata progettata e realizzata per dare al cliente la possibilità di scelta tra molte funzionalità attraverso differenti attuatori e configurazioni possibili. Le versioni disponibili prevendono da 6 a 12 tasti e la possibilità di inserire un display a colori da 1.8’’. Tutto questo rende il prodotto altamente personalizzabile.◀
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Focus Macchina > JMG Cranes MC580
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JMG Cranes: è nata la MC580 JMG Cranes inaugura il 2017 lanciando sul mercato una nuova macchina, la MC580, gru semovente elettrica a batteria in grado di sollevare fino a 58 tonnellate di Miriam Spada
N
on c’è un attimo di tregua alla JMG Cranes, l’azienda piacentina produttrice di Gru semoventi elettriche Pick and Carry, affermata sul mercato mondiale. Le attenzioni sono tutte per la nuovissima MC580, un gioiello firmato JMG Cranes, portento di precisione e agilità. Una semovente compatta e snella nella sua struttura, ma in grado di coniugare dimensioni e grandi presta-
zioni: la MC580 solleva e trasporta 58 tonnellate. La MC580 ha di serie gli stabilizzatori anteriori e 4 contrappesi removibili, riuscendo a contenere il peso della gru a 26 tonnellate per il trasporto. L’asse posteriore sfilabile idraulicamente di 1200 mm, permette di incrementare notevolmente la portata della gru e un software di bordo adegua automaticamente le tabelle di portata ogni 300 mm di sfilo, riconoscendo quan-
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Focus Macchina > JMG Cranes MC580
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Il braccio
È in lamiera d’acciaio e costituito da un elemento fisso orientabile e tre elementi a telescopaggio idraulico proporzionale
ti e quali contrappesi sono presenti; l’operatore dovrà solamente impostare l’accessorio che intende utilizzare e la semplicità è garantita. Le prestazioni di una semovente sono determinanti così come le dimensioni di ingombro: aumentando il passo della gru, le zavorre spostano il baricentro della macchina, consentendo, a parità di peso, una capacità di sollevamento superiore. JMG Cranes realizza le pick & carry più compatte sul mercato, grazie al centro ricerca e sviluppo presente in azienda e alla costante attenzione rivolta alle esigenze dei clienti. Con la MC580 un’altra meta è stata raggiunta, ma non solo: si tratta di un punto di partenza per nuove sfide. All’interno della confortevole cabina operatore, è presente un display a colori da 7’’ dove vengono visualizzate tutte le informazioni della gru e del sistema elettronico limitatore del carico e del momento (a norme CE), permettendo all’operatore di coniugare la massima sicurezza, grazie al completo controllo del macchinario: sul display è visualizzato il carico sollevato, il carico massimo sollevabile, la percentuale di ribaltamento, il raggio operativo, l’angolo e lo sfilo, tutto corredato da una serie di spie luminose dello stato operativo. L’operatore può operare
in completa sicurezza, grazie all’ottima visuale, garantita anche dalla presenza di telecamere che visualizzano gli ingombri sui 4 lati della gru. La MC580 diventerà un alleato indispensabile per gli operatori più esigenti.
JMG Cranes: design e innovazione Ogni gru JMG è studiata per operare in sicurezza e per ottimizzare la produttività, con particolare attenzione e con assoluta precisione. JMG Cranes fornisce gru semoventi elettriche a batteria in ambito internazionale, assicurando un puntuale servizio di assistenza e di post vendita. L’obiettivo è uno solo: soddisfare tutti i clienti.◀ OPTIONALS ▶ argano idraulico ▶ jib ad orientamento meccanico o idraulico ▶ cestello porta persone ▶ argano a catena ▶ forche ▶ carica batteria a bordo ▶ rabbocco automatico della batteria ▶ trasformazioni ATEX ▶ colore cliente ▶ ruote antitraccia ▶ radiocomando ▶ stabilizzatori frontali.
INFO JMG Cranes Via Sito Nuovo, 14 29010 SARMATO (PC) - ITALY +39 0523 8486 info@jmgcranes.com www.jmgcranes.com
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Al lavoro > Cofiloc
Welcome to
Venice
Macchine Cofiloc al lavoro alla “porta d’ingresso” di Venezia di Porfirio Ferrari
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Al lavoro > Cofiloc
L’
Isola del Tronchetto – assieme Piazzale Roma – rappresenta la porta d’accesso alla città di Venezia. Vi sorgono parcheggi, il terminal turistico e vi partono i collegamenti per il Lido. Dal 2012 sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo cantiere navale dell’ACTV: Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano, che gestisce il trasporto pubblico nel comune della città lagunare e che qui ha già la sede direzionale. Una volta completata l’opera, vi verranno trasferite una serie di attività che attualmente vengono svolte nel cantiere di Sant’Elena, quartiere collocato
nella parte più orientale del centro storico; ovvero, la manutenzione e riparazione dei vaporetti e una serie di lavorazioni in acqua per le unità più grandi. Oltre il cantiere con annessa darsena, la struttura si articolerà in un piazzale di circa 15.000 metri quadri e due fabbricati di 150x30 metri. Dal punto di vista logistico l’area del Tronchetto presenta notevoli vantaggi e comodità, considerato che oltre a Sant’Elena – che l’ACTV lascerà – l’azienda dispone del cantiere di Pellestrina (ex De Poli), decisamente più lontano: un’ora navigazione per andare e una per tornare. Molte le macchine della Cofiloc che in questi mesi si sono succedute e che continueranno ad esservi impegna-
te. In queste settimane, in particolare, vi sono una gru automontante a funi Potain GTMR 336 B-C con braccio da 40 metri, un rullo vibrante e compattatore ferro gomma BW 179 DH3 e un sollevatore telescopico frontale Merlo P 40.16. Uno dei molti modelli – tra frontali, rotativi, compatti e per grandi portate – che compongono la gamma del parco noleggio Cofiloc. Nello specifico il P 40.16 – con la triplice modalità sterzante che assicura maneggevolezza su qualsiasi terreno e il sistema di bloccaggio idraulico Tac-Lock per la rapida sostituzione degli accessori – è ideale per un cantiere nel quale l’ottimizzazione dei tempi di lavoro è essenziale.◀
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INFO COFILOC Noleggio professionale Via Postumia ovest, 101 fraz. Olmi 31048 S. Biagio di Callalta (TV) info@cofiloc.com www.cofiloc.com
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Fiere > Intralogistica Italia
Roberta Togni
Marketing & Contract Manager
Gianni Togni
Sales and Export Manager di AUTOMHA
Intralogistica Italia: una che piace Tante le aziende leader di mercato che hanno già confermato la loro presenza per l’appuntamento previsto per il 2018 di Porfirio Ferrari
L
a sempre più ricca offerta di tecnologie meccaniche e digitali, utili alla connettività, alla comunicazione e all’automazione nei processi industriali, ha contribuito a mettere l’intralogistica e il magazzino al centro delle attività produttive e della ricca trama di interconnessioni offerte dalle opportunità di Industry 4.0.
Il settore della logistica interna ha assunto quindi un ruolo cruciale e la manifestazione Intralogistica Italia, ha già iniziato a raccogliere le adesioni alla seconda edizione, in programma nel 2018, da parte delle aziende espositrici che già avevano partecipato nel 2015. Il successo ottenuto da questa iniziativa, a quasi due anni dall’evento, rappresenta un’importante confer-
ma dell’efficacia di questa autorevole vetrina internazionale. Tra le aziende fedeli alla manifestazione dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking vi sono Automha, Incas, Interroll, Ssi Schäfer Systems, Tellure Rôta E Vipa. Hanno quindi aderito aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati per la supply chain, produttori di componenti per i sistemi logistici, di stoccaggio e movimentazione. Ma questi sono solo alcuni dei tanti settori merceologici di Intralogistica Italia, manifestazione che si contraddistingue per la completezza dell’offerta, dai carrelli elevatori ai mezzi di sollevamento, dai sistemi di magazzinaggio, trasporto continuo e di pesatura, alle scaffalature industriali, agli accessori, fino ai servizi di engineering per la logistica e di consulenza, sistemi e software, servizi logistici per il trasporto e l’organizzazione del traffico.
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Il target di aziende potenzialmente interessate a partecipare all’evento è quindi molto vasto. Un’opportunità resa ancora più appetibile dalla tariffa EARLY BIRD che consente di iscriversi a prezzi particolarmente vantaggiosi entro il 31 marzo 2017. Le aziende che aderiranno entro questa data, oltre all’importante sconto, godranno di un’assegnazione prioritaria della posizione dello stand. Di seguito, riportiamo le motivazioni espresse da alcune delle aziende che hanno confermato la loro partecipazione alla seconda edizione. AUTOMHA, azienda italiana consolidata che protende verso un continuo sviluppo fatto di soluzioni, sistemi e macchine per lo stoccaggio automatico in multi-profondità, è stata tra le
prime a confermare la sua presenza a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. Oltre ai suoi Headquarters a Bergamo, Automha conta oggi sei sedi estere e vende i propri magazzini automatici in tutto il mondo. Grazie alla passione e ai molti anni di studio l’azienda ha potuto ideare e brevettare alcune tra le macchine più rivoluzionarie del mondo dell’intralogistica come AutoSatMover, sistema che ha ricevuto nel 2015 la Menzione d’Onore dall’associazione ADI Compasso D’Oro. La Dr.ssa Roberta Togni, Marketing & Contract Manager di AUTOMHA, spiega: «La scorsa edizione di INTRALOGISTICA ITALIA è stata molto positiva; ci abbiamo fortemente cre-
duto sin dall’inizio perché ci è parsa un’ottima occasione per dar voce alle aziende italiane del settore […]. La nostra fiducia è stata ricompensata perché abbiamo riscontrato un forte e concreto interesse soprattutto dalla nostra amata Italia. In più la fiera ha saputo creare un ambiente estremamente internazionale e ricco di opportunità. Sicuramente sarà un evento destinato ad avere grande importanza per il mondo della logistica italiana, che negli ultimi anni non aveva avuto la giusta visibilità».
Magazzino automatico AutoSatMover
Il vettore di AUTOMHA ha ricevuto, nel 2015, la Menzione d’Onore dall’associazione ADI Compasso D’Oro
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Fiere > Intralogistica Italia Intralogistica Italia, organizzata dalla logistica e automazione del material filiale italiana di Deutsche Messe AG handling, ha dichiarato: «Intralogistica e parte del network internazionale CeItalia è l’unica vera manifestazione che MAT, si terrà in fiera Milano a Rho dal parla di logistica inbound e outbound 29 maggio al 1 giugno 2018. Si colloca presente in Italia e quindi è un momenall’interno di un nuovo appuntamento importante di confronto con il merto espositivo, The Innovation Alliance cato e con i concorrenti». (Intralogistica Italia aderisce a The InClaudio Carnino, direttore commerciale novation Alliance, a Fiera Milano dal 29 e country speaker di INTERROLL Itamaggio al 1 giugno 2018, n.d.r.), che oclia, tra i primi produttori di rulli, motocuperà l’intero quartiere fieristico. ri e azionamenti per trasportatori, tra«Il connubio tra 5 importanti fiere sasportatori e sorter, ha dichiarato: «Nel rà sicuramente vantaggioso per Au2015 Intralogistica Italia è stata una matomha», continua Roberta Togni. nifestazione fieristica vivace e attrattiva. «Avremo modo di presentarci a un Ci aspettiamo dunque che la seconda pubblico più ampio, interessato a proedizione della fiera sia ancora meglio. cessi e produzioni differenti ma che INTERROLL, in qualità di leader monnella logica 4.0 sono strettamente condiale di componentistica per l’intralonessi al mondo dell’automaIntralogistica Italia si terrà zione di magazzino. Questo in fiera Milano a Rho dal 29 per noi è estremamente immaggio al 1 giugno 2018 portante, perché abbiamo lavorato a lungo alla creazione di soluzioni adattabili a campi e gistica non può mancare all’appuntasettori differenti. In più, negli ultimi anmento con il suo mercato di riferimento. ni abbiamo puntato molto sul settore Ci attendiamo un’edizione animata che alimentare e del frozen, creando anche possa sfruttare l’onda lunga di una rigrandi magazzini per il settore carnico presa che finalmente sembra affacciarsi e non solo. Poter ampliare il nostro netall’orizzonte». work in questo settore sarà certamente Sauro Bizzi, responsabile vendite Itamolto interessante.» lia di TELLURE RÔTA, azienda che dal Ermanno Rondi, amministratore dele1953 progetta e produce ruote e supgato di INCAS, azienda di primo piano porti, ha affermato: «Durante la prima per ogni esigenza di informatizzazione edizione di Intralogistica Italia, nel 2015,
anche grazie alla contestualità con Ipack-Ima, abbiamo avuto l’opportunità di presentare le nostre innovative soluzioni in poliuretano elastico TR-Roll. In Italia mancava una manifestazione fieristica che fosse focalizzata alla logistica interna dei materiali, che rappresenta il vero focus di un’azienda come la nostra: con Intralogistica Italia questa lacuna è stata colmata». Laura Pasquini, marketing manager di VIPA, azienda italiana leader nella produzione di una vasta gamma di articoli in plastica (come contenitori sovrapponibili, contenitori industriali euro pallet, ed armadi per classificazione di minuteria), conferma: «L’edizione 2015 è stata senza dubbio positiva. Milano è da sempre il cuore dell’immagine della realta industriale italiana per eccellenza. Intralogistica Italia ha permesso a VIPA di rafforzarne la visibilità produttiva, di stringere ancora di più collaborazioni con i clienti attuali, di avviare nuove collaborazioni con aziende italiane ed estere, infine di creare sinergie strategiche con aziende di altissimo livello». Intralogistica Italia si conferma la vetrina ideale per proporre, a un mercato in crescita, un’ampia offerta di soluzioni per la movimentazione industriale, la gestione del magazzino, lo stoccaggio dei materiali e la preparazione degli ordini.◀
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Da sapere > La manovra finanziaria
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on la manovra finanziaria è stata ufficializzata l’istituzione di un fondo destinato a finanziare interventi in merito di trasporti e viabilità, ma anche su infrastrutture ed edilizia pubblica. A bilancio in questa voce sono state inserite dotazioni economiche pari a 1.900 milioni di euro per il 2017, che diventeranno 3.150 nel 2018 e saliranno a 3.500 milioni nel 2019. Sempre stando al documento di sintesi pubblicato sul sito del Senato, dal 2020 al 2032 in questo contenitore saranno resi disponibili annualmente 3.000 milioni di euro. È attraverso queste risorse che si tenterà nei prossimi anni di finanziare anche l’accessibilità alle stazioni ferroviarie, riqualificare le zone urbane degradate ed eliminare le barriere architettoniche.
A partire dal 2018 sarà introdotta una disciplina che punta a destinare, senza vincoli temporali, i proventi dei titoli abitativi edilizi e delle sanzioni in materia edilizia a una serie di interventi che vanno dalla realizzazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ma anche al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate. Ma non è tutto: da quanto si evince dalla norma, l’obiettivo non è quello di “fare cassa” ma si cercherà di investire nuovamente le risorse così da avviare politiche virtuose. Tra gli altri interventi finanziati tramite le sanzioni e i proventi dei titoli abitativi si segnalano anche quelli relativi al riuso e la rigenerazione (su cui la UE con-
Manovra finanziaria, ecco tutte le novità Legge di bilancio 2017 il Governo scommette su sgravi, agevolazioni e sblocchi di risorse per far ripartire l’economia, a partire da infrastrutture, trasporti e comunicazioni di Enrico Samorì
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tinua a pubblicare raccomandazioni), ma anche demolizioni di costruzioni abusive, acquisizione e realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio con lo scopo, tra l’altro, di mitigare il rischio idrogeologico e sismico. Le disposizioni inserite nella legge di bilancio 2017 riservano altre interessanti opportunità per il settore dell’edilizia, delle costruzioni e dei macchinari. In materia ambientale, per esempio, è stato istituito un fondo destinato a finanziare una serie di interventi tra cui la difesa del suolo e il dissesto idrogeologico. Il fondo ha gli stessi stanziamenti previ-
Sull’emergenza sismica sono sti per infrastrutture tragià stati stanziati 100 milioni sporti e comunicazioni, di euro solo per l’anno 2017 cioè 1.900 milioni di euro per il 2017, 3.150 per il Sull’emergenza sismica si articolano 2018, 3.500 per l’annualità successiva una serie di importanti interventi che e lo stanziamento stabile dal 2020 al prevedono lo stanziamento di risor2032 di 3.000 milioni di euro all’anno. se per le riparazioni, ristrutturazioni In questa voce sono stati inseriti titoe assistenza, così come per la ripreli specifici come il risanamento amsa economica dei territori colpiti dalbientale e le bonifiche, ma anche gli lo sciame del Centro Italia. A tal prointerventi alle reti idriche, alle opere posito è stata autorizzata la spesa di di collettamento, depurazione e fo100 milioni di euro per il 2017 e di 200 gnatura. Proprio in questo delicato milioni all’anno dal 2018 al 2047 per settore si punterà alla messa in siquanto riguarda la concessione del curezza e alla bonifica dei siti inquicredito d’imposta sui finanziamenti nanti e ad alto impatto ambientale agevolati di durata venticinquennale; individuati come prioritari per rica20 milioni di euro nel 2017, 300 miliodute sanitarie. RIS > n.1 gennaio-marzo 2017 57
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ni nel 2018 e 350 milioni nel 2019 (che saranno ridotti a 15 milioni nel 2020) saranno stanziati per la concessione di contributi per la ricostruzione pubblica. La manovra finanziaria 2017 prevede inoltre detrazioni per le spese su interventi di riqualificazione energetica, recupero edilizio e misure antisismiche con una proroga fino al 31 dicembre dell’anno prossimo (2018) dei defalchi al 65% per le spese su lavori di riconversione energetica. È prorogata invece al 31 dicembre 2021 la misura di deduzione per le opere che interessano parti comuni degli edifici condominiali o che insistono su tutte le unità immobiliari di un singolo condominio.
Veniamo ora alle misure antisismiche: anche qui sono previste detrazioni fiscali per quegli interventi che renderanno più sicuri gli edifici. Si è ridefinita la misura di agevolazione portando a sgravi del 50% in cinque anni, dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre del 2021, con la possibilità di elevare le detrazioni al 70-80% nel caso si passi a una o due classi di rischio inferiori, oppure al 75-85% qualora gli interventi riguardino le parti comuni di edifici condominiali. L’edilizia scolastica non rimane fuori da questo quadro di riferimento, tanto che il Governo ha previsto per gli Enti Locali “spazi di manovra” da
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Da sapere > La manovra finanziaria
300 milioni di euro all’anno per la costruzione di nuove scuole e la ristrutturazione di edifici esistenti. Un’altra novità si inserisce nella legge di bilancio ed è il coinvolgimento di Inail nell’investire 100 milioni di euro per la costruzione di nuove strutture scolastiche. Le priorità saranno vagliate direttamente dal Consiglio dei ministri che analizzerà le richieste di “spazio economico” delle amministrazioni locali valutandone i progetti, quelli già in essere e quelli in previsione, premiando i piani già esecutivi e accompagnati da un serio cronoprogramma di realizzazione.◀
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Aziende > JCB
JCB per l’esercito degli Stati Uniti
L’Esercito degli Stati Uniti ordina macchine JCB per un valore di 142 milioni di dollari, uno degli ordini di maggiore importo unitario dei suoi 71 anni di storia di JCB. Un contratto del valore 142 milioni di dollari per la fornitura di un’importante flotta di macchine all’Esercito degli Stati Uniti di Sandro Tozzi
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CB ha annunciato la prossima consegna all’U.S. Army di oltre 1.600 sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M destinati ai più svariati compiti in ogni parte del mondo, e in particolare alle operazioni di carico e scarico di aerei e portacontainer. Il nuovo sollevatore leggero fuoristrada 527-58M è derivato dalla gamma di
sollevatori telescopici JCB Loadall, una macchina che celebra quest’anno i 40 anni di vita ed è tutt’ora il prodotto più venduto della sua categoria. Il CEO di JCB Graeme Macdonald ha dichiarato: «Questa commessa rappresenta un nuovo grande successo per JCB, oltre che un eccellente modo per
inaugurare il nuovo anno. Si tratta infatti del secondo ordine più importante per importo unitario nella storia della nostra azienda; voglio perciò congratularmi con tutti coloro che hanno lavorato alla conclusione di questo importante accordo, proprio nello stesso anno in cui i sollevatori telescopici JCB compiono quarant’anni».
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Aziende > JCB
All’Esercito degli Stati Uniti si deve anche il più importante ordine unitario nella storia dell’azienda, la commessa conclusa nel 2005 del valore di 206 milioni di dollari per la produzione di centinaia di versioni militari ad alta velocità delle terne JCB. Le macchine realizzate in quell’occasione, i cosiddetti High Mobility Engineer Excavator (HMEE), sono in grado di raggiungere una velocità di 60 miglia orarie e da allora sono state vendute alle Forze Armate alleate di tutto il mondo, dal Regno Unito alla Svezia, dalla Germania all’Australia e alla Nuova Zelanda. Come avvenuto per gli HMEE, i nuovi sollevatori leggeri fuoristrada 52758M saranno prodotti presso lo stabilimento nordamericano di JCB a Savannah, in Georgia. Le macchine saranno equipaggiate con i motori JCB Dieselmax da 84 CV (63 kW) prodotti da JCB Power Systems in Derbyshire, Regno Unito.
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JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford; il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici,
Grazie a una larghezza di due metri e un’altezza di 1,98 m i sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M sono ottimizzati per operare in spazi ristretti. Caratterizzati da una velocità di traslazione di 20 miglia orarie (33 km/h), le macchine offrono una capacità massima di sollevamento di 2,26 t e un’altezza massima di sollevamento di 5,8 m. Il 527-58M è stato inoltre marinizzato in modo da poter essere utilizzato anche per l’attraversamento di corsi d’acqua. Arjun Mirdha, CEO e Presidente di JCB North America, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi che l’Esercito degli Stati Uniti abbia scelto ancora una volta JCB e il suo stabilimento di Savannah per produrre un nuovo straordinario esempio di attrezzatura specializzata. Nel corso degli ultimi tre decenni JCB ha fornito più di 4.000 macchine alle Forze Armate di 57 paesi, acquisendo così una profonda conoscenza delle necessità operative e delle caratteristiche richieste in questo ambito di utilizzo».
Chris Giorgianni, Vice President - Product Support and Government & Defence di JCB North America, ha dichiarato: «JCB oggi offre più di 300 soluzioni COTS (commercial off-the-shelf) per impieghi militari. L’essere stati scelti per produrre questi sollevatori ci ha consentito di inserire nella già ampia gamma di soluzioni JCB nuovi modelli in grado di affrontare con successo anche le più severe condizioni di utilizzo. Il 527-58M, in particolare, è stato progettato per ridurre al minimo i costi operativi grazie a una garanzia che comprende due anni di assistenza, intervalli di manutenzione estesi e ricambi disponibili presso tutti i centri di distribuzione della rete mondiale JCB, in modo da garantire all’Esercito degli Stati Uniti una gestione più veloce e più efficiente della manutenzione e delle riparazioni». L’Esercito degli Stati Uniti potrà così beneficiare di tutti i vantaggi in termini di affidabilità e costi operativi garantiti da un marchio come JCB, che oggi detiene oltre il 30% del mercato mondiale dei sollevatori telescopici. Così come l’HMEE JCB ha rivoluzionato il mondo del Genio militare, anche i nuovi sollevatori leggeri fuoristrada miglioreranno la gestione della logistica in ambito militare.◀
escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.
INFO JCB
Quartier generale (UK) Lakeside Works Dunstone Rd ST14 5JP Rocester (Staffordshire) Regno Unito Sede JCB S.p.A. (Italia) Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Italia
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Lubrificante > Texaco HDAX 6500
L’efficacia Chevron
Texaco HDAX 6500, il lubrificante per applicazioni su motori stazionari alimentati a metano, dimostra tutta la sua efficacia su un motore MAN utilizzato in un impianto a biogas per la cogenerazione di Porfiio Ferrari
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exaco HDAX 6500 LFG di Chevron Lubricants fa parte della famiglia HDAX di lubrificanti formulati utilizzando gli oli base idrogenati di Gruppo II, in grado di sopportare gli ambienti operativi aggressivi che caratterizzano gli attuali motori stazionari alimentatati a gas, destinati alla produzione di energia. HDAX 6500 è di gradazione SAE 40, a basso contenuto di ceneri e a elevato potere disperdente/detergente, specificamente sviluppato per impieghi con gas da discarica, biogas, gas
di fermentazione e gas acidi. Favorisce il prolungamento degli intervalli di cambio olio, l’aumento della durata dei componenti, la riduzione dei tempi di fermo macchina e la diminuzione di costi di esercizio nei motori a biogas. HDAX 6500 LFG è oggi omologato dai principali costruttori di motori stazionari alimentati a gas. Diversi impianti con motori a biogas che utilizzano HDAX 6500 LFG sono in funzione nel mondo e i risultati si dimostrano eccellenti, con riduzione dei costi operativi e di manutenzione, massimizzando così il profitto di chi lo utilizza. Testimonianza diretta dell’efficacia di HDAX 6500 LFG è quella di un imprenditore agricolo tedesco proprietario di un impianto a biogas per la cogenerazione, dotato di due motori di cui un MAN che produce 530 kW. Entrambi i motori sono alimentati oggi con Texaco HDAX 6500 LFG, lubrificante formulato specificamente per quei motori a gas impiegati per la cogenerazione e dotati di catalizzatore. In commercio sono disponibili diversi lubrificanti che possono essere impiegati in motori che utilizzano gas naturale, poco problematico. Ma i biogas sono molto diversi dal gas naturale: la loro composizione e infiammabilità sono molto variabili a seconda della loro
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Lubrificante > Texaco HDAX 6500
composizione; inoltre, i biogas contengono acido solfidrico che si trasforma in acido solforico, prima causa di corrosione di cilindri e pistoni. Texaco HDAX 6500 ha risolto queste problematiche e apportato al motore MAN i seguenti benefici:
stensione degli intervalli di cambio). Ne consegue una riduzione dei costi annuali: (-45%) per lubrificanti; (-64%) per il filtro e (-60%) per totale lubrificazione (lubrificante+filtro).
▶ Riduzione del numero di ore di inattività dell’impianto all’anno (dovute a interventi di sostituzione del lubrificante) (-64%) ▶ Riduzione interventi sostituzione lubrificante (-63%) e ore lavoro per interventi di sostituzione del lubrificante (-64%) ▶ Riduzione del numero di ore di inattività dell’impianto all’anno (dovute a interventi aggiuntivi di manutenzione dopo il fermo macchina) (-33%) ▶ Riduzione ore lavoro per interventi aggiuntivi di manutenzione dopo il fermo macchina) (-50%)
▶ Raddoppiata la vita del motore, come testimoniato dallo stesso proprietario dell’impianto; ▶ Intervalli di manutenzione aumentati da 400 ore a 1.100 ore, grazie alla formulazione di HDAX 6500 LFG che assicura un’elevata resistenza a ossidazione, nitrazione e corrosione garantendo così una durata maggiore al lubrificante stesso (e quindi l’e-
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Ricordiamo, infine, che Chevron Lubricants mette a disposizione di coloro che utilizzano gli oli Texaco HDAX un efficiente e affidabile programma di analisi: LubeWatch. Questo programma è pensato per assicurare prestazioni motoristiche eccellenti: molta cura è stata riposta in ogni aspetto del programma, dal processo di testing del lubrificante all’interpretazione accurata dei dati, così come nell’offrire ai partner competenze tecniche e assistenza a elevato valore aggiunto. LubeWatch garantisce un’interpretazione accurata e affidabile dei risultati dei test che vengono completati dai tecnici Chevron entro le 48 ore dal ricevimento del campione di lubrificante da analizzare; i report, inoltre, vengono restituiti tramite un portale sicuro 24 ore dopo, con le eventuali istruzioni su come procedere in caso di risultati anomali. A oggi, oltre 30mila campioni di lubrificanti sono stati analizzati con LubeWatch e le aziende che utilizzano il programma così si esprimono: l’86% ha ottenuto un risparmio economico legato alla diminuzione degli intervalli di sostituzione, il 75% ha rilevato un miglioramento nella programmazione degli interventi di manutenzione, l’87% si dimostra più certa dell’affidabilità dei macchinari.◀
INFO Per qualsiasi ulteriore informazione sui lubrificanti della gamma HDAX di Chevron Lubricants, vi invitiamo a visitare il sito italy.chevronlubricants. com o a contattare il distributore per l’Italia, Lubex SpA, con sede a Vimodrone (MI), all’attenzione dell’Ing. Mosseri (mmosseri@lubex.it)
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Terremoti > Decreto legge
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erremoto, il decreto varato dal Governo (in realtà sono due) introduce sostanziali novità per la ricostruzione. La prima e sicuramente più significativa, riguarda il budget a disposizione. Si parla infatti dell’introduzione di un meccanismo di riconoscimento pieno dei danni che eviterà discussioni annuali e slittamenti per decidere le quote da stanziare periodicamente. Già questo fattore metterà al riparo (o quanto meno limiterà i danni per) le aziende coinvolte nelle opere di ricostruzione da sovraindebitamenti, nella speranza che questo bypass assicuri tempi accettabili di pagamento da parte della pubblica amministrazione. L’entità della tragedia che ha colpito il centro Italia si legge benissimo nell’altrettanto significativa entità delle risorse necessarie per far ripartire i territo-
ri devastati dal sisma. La ricostruzione, infatti, costerà 4,5 miliardi di euro e di questi 3,5 serviranno per rifondere i danni subiti da famiglie e imprese, mentre un solo miliardo sarà destinato a scuole, uffici pubblici, strade, aree ed edifici culturali. Si parte subito con un’iniezione di liquidità con 200 milioni pronti a finanziare l’avvio della ricostruzione. Nella manovra finanziaria sono stati inseriti nuovi incentivi per l’adeguamento sismico che vanno a rafforzare le politiche intraprese per superare l’emergenza post terremoto. Prime e seconde case saranno indennizzate al 100% nei 60 comuni inseriti dal Commissario straordinario, Vasco Errani, nell’area del cratere. All’esterno di questa zona i danni subiti dalle seconde case saranno sostenuti con un contributo massimo pari al 50% della spesa (i casi, comunque verran-
Terremoto: cosa prevede il decreto Con il via libera dell’Aula di Montecitorio, la Camera dei Deputati converte in legge il decreto sul terremoto. Misure urgenti che riguardano i comuni che sono stati colpiti dal sisma dell’agosto, ma anche quelli degli eventi successivi di ottobre di Enrico Samorì
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Terremoti > Decreto legge
no valutati singolarmente e in maniera specifica). Per essere ancora più chiari, le prime case o comunque le abitazioni principali sono quelle individuate dal decreto legislativo 504 – 30/12/1992 in cui si legge “per abitazione principale si intende quella posseduta dal contribuente/soggetto passivo a titolo di proprietà usufrutto o altro titolo reale e i suoi familiari vi dimorano abitualmente”. Questa puntualizzazione è stata doverosa proprio per il crescente fenomeno dei “finti residenti” che dopo l’emanazione del decreto hanno tentato il trasferimento della residenza da altre città a uno dei comuni colpiti dal sisma. Per quel che concerne le opere pubbliche gli appaltatori (regioni, ministero dei Beni e delle attività culturali e del
turismo, ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e le diocesi) faranno riferimento diretto alla centrale unica di
committenza stabilita dal decreto, cioè Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa (che a sua volta dipende dal ministero per l’Economia). Le imprese intenzionate a “candidarsi” per le opere di ricostruzione, sia pubbliche che private, dovranno essere iscritte nelle white list presso le prefetture, per poter partecipare alle gare che saranno indette. Procedure semplificate ma comunque vincolate a un bando di gara d’appalto, saranno applicate anche alle opere di intervento su edifici privati. Perché la gara sia “corretta” dovranno partecipare almeno tre costruttori elencati nella white list. Questo non è l’unico adempimento a carico delle imprese perché anche per gli interventi che riguardano l’esecuzione di lavori di lieve entità (ma
ELENCO DEI 60 COMUNI INSERITI NELL’AREA CRATERE Abruzzo
Campotosto (AQ) Capitignano (AQ) Montereale (AQ) Rocca Santa Maria (TE) Valle Castellana (TE) Cortino (TE) Crognaleto (TE) Montorio al Vomano (TE)
Lazio
Accumoli (RI) Amatrice (RI) Antrodoco (RI) Borbona (RI) Borgo Velino (RI) Castel Sant’Angelo (RI) Cittareale (RI) Micigliano (RI) Posta (RI)
Marche
Amandola (FM) Acquasanta Terme (AP) Arquata del Tronto (AP) Comunanza (AP) Cossignano (AP) Force (AP) Montalto delle Marche (AP) Montedinove (AP) Montefortino (FM) Montemonaco (AP)
Montegallo (AP) Palmiano (AP) Roccafluvione (AP) Rotella (AP) Acquacanina (MC) Bolognola (MC) Castelsantandangelo sul Nera (MC) Cessapalombo (MC) Fiastra (MC)
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con importi superiori ai 150 mila euro) le aziende dovranno esibire (oltre che la regolare iscrizione nella white list) l’attestazione Soa, ossia la qualificazione che autorizza l’impresa del settore delle costruzioni a concorrere a pubbliche gare d’appalto indette per categorie e classifiche di importo.
Il programma generale del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri si dipana in 53 articoli che fissano i paletti di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma, dal risarcimento dei danni per gli edifici al prestito d’onore per la ripartenza delle attività
Le imprese intenzionate a “candidarsi” per le opere di ricostruzione, sia pubbliche che private, dovranno essere iscritte nelle white list presso le prefetture Sempre per quanto riguarda la trasparenza, sarà redatto uno speciale albo dei professionisti a cui sarà necessario essere iscritti per vedersi affidare incarichi di progettazione e direzione lavori. Per essere annoverati in questa lista straordinaria è necessario presentare un Durc. Sul fronte dei lavori pubblici, il commissario straordinario potrà assegnari incarichi in house a società delle amministrazioni centrali dello Stato individuate d’intesa con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; in questa voce rientrano, per esempio, reti fognarie e depuratori. La ricostruzione sarà il momento focale per intervenire in maniera efficace anche in ambito di dissesto idrogeologico (voce per la quale sono previsti stanziamenti per due miliardi di euro), capitolo fondamentale inserito anche nella manovra finanziaria.
Fiordimonte (MC) Gualdo (MC) Penna San Giovanni (MC) Pievebovigliana (MC) Pieve Torina (MC) San Ginesio (MC) Sant’Angelo in Pontano (MC) Sarnano (MC) Ussita (MC) Visso (MC)
produttive, dalla cassa integrazione in deroga, al rinvio delle tasse e delle imposte, ma uno dei punti cardine
rimane quello di un rapido rientro nelle unità immobiliari degli abitanti e per questo motivo le abitazioni e gli edifici danneggiati marginalmente e classificati con un livello di inagibilità di tipo “B” (così come illustrato nelle schede AeDES) potranno effettuare immediatamente i lavori, una volta presentato apposito progetto e certificata, da parte di un professionista abilitato, la diretta causalità tra i danni e il sisma. Il piano dovrà riportare, inoltre, le caratteristiche specifiche dello stato della struttura e una valutazione economica del danno. Per l’affidamento dei lavori rimangono, comunque, valide le condizioni sopra illustrate (white list, Soa, Durc). ◀
Umbria Arrone (TR) Cascia (PG) Cerreto di Spoleto (PG) Ferentillo (TR) Montefranco (TR) Monteleone di Spoleto (PG) Norcia (PG)
Poggiodomo (PG) Polino (TR) Preci (PG) Sant’Anatolia di Narco (PG) Scheggino (PG) Sellano (PG) Vallo di Nera (PG)
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REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI MILANO Sezione specializzata in materia di impresa Sezione A Il Tribunale in composizione collegiale, nella persona dei seguenti magistrati: dott. Fernando Ciampi pres. dott. Claudio Marangoni giud. rel. dott.ssa Alima Zana giud. ha emesso la seguente SENTENZA nella causa civile iscritta al n. 42256 del ruolo generale per gli affari contenziosi dell’anno 2010 vertente TRA TREVOLUTION SERVICE s.r.l., in persona del legale rappr.te pro tempore; elett. dom.ta in Milano, Largo Augusto 3, presso lo studio dell’avv. Annibale Valsecchi, rappresentata e difesa dall’avv. Nicoletta AUSTONI del Foro di Lecco e dall’avv. Giorgio GAMBIRASIO del Foro di Bergamo - attrice E Lorenzo MARTINELLI; SIEM SERVICE di Arrigoni Giorgio e C. s.a.s., in persona del legale rappr.te pro tempore; SIEM LIFT s.r.l., in persona del legale rappr.te pro tempore; elett. dom.te in Milano, via Archimede 56, presso lo studio dei procuratori avv.ti Antonello MARTINEZ e Alberto MERLO che le rappresentano e difendono; - convenute SIRIUS s.r.l., in persona del legale rappr.te pro tempore; elett. dom.ta in Milano, Largo Augusto 3, presso lo studio del procuratore avv. Emilio MAGNONI che la rappresenta e difende unitamente agli avv.ti Giovanni LIGUORI e Vincenzo VASSALLO del Foro di Lecco; - convenuta OGGETTO: concorrenza sleale.
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P.Q.M. il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni ulteriore domanda, eccezione o istanza disattesa: 1) in parziale accoglimento delle domande avanzate da TREVOLUTION SERVICE s.r.l. nei confronti delle parti convenute Lorenzo MARTINELLI, SIEM SERVICE di Arrigoni Giorgio e C. s.a.s., SIEM LIFT s.r.l. e SIRIUS s.r.l. con atto di citazione del 1.6.2010, accertata la violazione delle informazioni riservate ex artt. 98 e 99 c.p.i. di parte attrice – costituite dalla documentazione tecnica oggetto di sequestro nonché dei contatti telefonici con i clienti di Trevolution s.p.a. nonché dell’elenco dei contratti di manutenzione all’epoca in corso e dei clienti cranes nonché della lista delle offerte in corso di tale ultima società – inibisce alle convenute SIEM SERVICE di Arrigoni Giorgio e C. s.a.s., a SIEM LIFT s.r.l. e a Lorenzo MARTINELLI ogni ulteriore utilizzo di tali informazioni riservate; 2) condanna le parti convenute SIEM SERVICE di Arrigoni Giorgio e C. s.a.s. e Lorenzo MARTINELLI al risarcimento del danno in favore di parte attrice, liquidato in via equitativa nella complessiva somma di € 110.000,00 oltre interessi legali dalla data della presente sentenza fino all’effettivo saldo; 3) dispone la restituzione all’attrice della documentazione cartacea oggetto di sequestro nonché dei cd denominati Martinelli-1, Martinelli-2, Contratti bis e CTU nonché la restituzione alla convenuta SIEM SERVICE di Arrigoni Giorgio e C. s.a.s. degli altri cd in sequestro; 4) respinge le domande avanzate da TREVOLUTION SERVICE s.r.l. nei confronti di SIRIUS s.r.l. e dichiara integralmente compensate tra dette parti le spese del giudizio; 5) condanna le convenute SIEM SERVICE di Arrigoni Giorgio e C. s.a.s., SIEM LIFT s.r.l. e Lorenzo MARTINELLI in via tra loro solidale al rimborso delle spese del giudizio e della fase cautelare in favore di parte attrice, liquidate nella misura di € 25.497,94 (di cui € 797,94 per spese ed € 24.700,00 per compensi) oltre oneri di legge. Così deciso in Milano, nella camera di consiglio del 17 ottobre 2013. Il Giudice estensore Claudio Marangoni
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Il Presidente Fernando Ciampi
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