Commercio Italia n.2 | Marzo 2017

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Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scieditrice.com Hanno collaborato a questo numero: Luca Balduzzi, Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi. Progetto grafico e impaginazione: Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0545 97.15.78 Fax 0545 97.11.87 – E-mail: info@scieditrice.com Abbonamenti Italia: euro 40,00 - Estero: euro 75,00 Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39.0331.1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it

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News > Le brevi

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CI – Commercio Italia S.C.I. srl – Via Martiri della Libertà, 63H 48024 Massalombarda (RA) Tel. 0545 97.15.78 – Fax 0545 97.11.87 info@scieditrice.com – www.scieditrice.com

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IN COPERTINA > IVS

Iscriz. RCC n. 3984

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Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice S.C.I. srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art.1, comma1, Commerciale Business – Forlì n. 74/2009 Registrazione CCIAA 115210 – Iscr. Soc. Trib. RA 11824 Aut. Tribunale di Ravenna n. 830 del 6/4/87

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Mercati > Un’analisi

Attrezzature > Indeco

L’emergenza per far ripartire

Un HP 18000 vince la sfida

il mercato

del ballast

di Enrico Samorì

p. 32

di Porfirio Ferrari

p. 62

Visto al SaMoTer > Europarts Nei ricambi la reputazione conta di Manuela Cortesi

p. 36

Logistica > Mammoet Logistica da giganti di Sandro Tozzi

p. 68

SCI sul campo > JCB

Tecnologia > Gefran

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A SaMoTer 2017 con sensori

di Giacomo Casadio

p. 40

Plug&Play di Sandro Tozzi

p. 68

Visto in fiera > BKT A Sima 2017 la presenza BKT di Porfirio Ferrari

p. 48

Distribuzione > Metso Un nuovo modello di distribuzione

Focus Azienda > Dieci Srl

di Porfirio Ferrari

p. 76

Novità per l’agricoltura di Luca Balduzzi

p. 52

Visto al SaMoTer > MantovaniBenne

Focus Azienda > ADV Service

MantovaniBenne al SaMoTer

Persone e valori prima di tutto

di Porfirio Ferrari

di Luca Balduzzi

p. 78

p. 56

Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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Editoriale

SaMoTer 2017: ex oriente lux di Manuela Cortesi

S

e le fiere sono un mo-

al debutto della giapponese Ko-

resistenza del calcestruzzo. Ci è

mento per captare le

belco, che ha scelto proprio Vero-

piaciuta anche la voglia di ibrido

tendenze e le direzio-

na per sbarcare in Italia con l’an-

che confermano tante grandi del

ni del settore, di certo il

nuncio dei primi dealers italiani.

settore, come Komatsu, e che in

vento del movimento terra soffia

Ma com’è stato questo SaMoTer?

generale si parli di abbattimen-

da – e verso – Oriente. L’Oriente

Mentre scrivo si sta svolgendo

to dei consumi e delle emissio-

ci ha avvolti a partire dall’elenco

l’imperioso Conexpo-ConAGG a

ni. La realtà è che l’industria del

espositori (Komatsu, Kubota, Ta-

Las Vegas e la quasi concomitan-

movimento terra sta facendo

keuchi, Hyundai, Yanmar...) sino

za non ha certo aiutato la manife-

passi da gigante in questo sen-

al paese ospite dell’edizione del

stazione veronese. Tra gli stand le

so: nell’arco di qualche decen-

2017, l’altrettanto orientale Iran,

opinioni sono state tante e diverse

nio i costruttori hanno realizzato

cui è stato dedicato anche il Pre-

– chi è scettico, chi invece nota un

macchine che hanno ridotto del

mio Internazionale SaMoTer e un

fermento maggiore rispetto all’e-

90-95% l’emissione di partico-

ampio focus commerciale. Come

dizione precedente. Al di là delle

lati. È la legislazione che, come

stupirsi: solo nell’anno passato, in

polemiche che avvolgono ogni

accade in Italia ai giorni nostri,

Iran il settore costruzioni è valso

fiera al suo termine, ci sono pia-

è rimasta decenni indietro: che

la cifra mastodontica di 154 miliar-

ciuti lo spirito e la voglia di parla-

senso ha realizzare macchinari

di di dollari. E vale la pena di ricor-

re di tematiche imprescindibili in

a basse emissioni e poi, a livel-

dare che le previsioni del mercato

Italia, in primis il dissesto idroge-

lo di enti locali, non porre limi-

mondiale delle costruzioni parla-

ologico. Ci è piaciuto che si sia

ti all’uso di macchine obsolete

no di tassi di crescita oltre al 3%,

affrontato molto il tema del cal-

– e terribilmente inquinanti? Un

grazie alla cavalcata di un’orienta-

cestruzzo e delle macchine me-

tempo si diceva ex oriente lux,

le la cui presenza ha serpeggiato,

scolatrici, per esempio durante

ex occidente lex: se dall’Orien-

seppur in sordina, durante tutto il

Mescolare è meglio!, un appun-

te viene la luce, il tempo in cui

SaMoTer: l’inarrestabile India. An-

tamento organizzato da UNA-

l’Occidente era faro in termini di

che nelle novità l’Oriente l’ha sicu-

CEA che ha posto l’accento sul

diritto e legislazione è ormai un

ramente fatta da padrone: si pensi

tema della qualità, sicurezza e

retaggio lontano.◀

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News > Le brevi

Linde Material Handling

Sollevamento autonomo per altezze fino a dodici metri

Linde Material Handling, primario produttore di attrezzature per magazzini, ha aggiunto un nuovo modello all’avanguardia alla sua gamma di veicoli robotizzati: il carrello combinato VNA senza conducente Linde K-MATIC, che, con una portata di 1,5 tonnellate, è in grado di stoccare e prelevare, in completa autonomia, pallet fino ad un’altezza di 12 metri. I carrelli industriali a funzionamento indipendente, che possono essere integrati, con estrema flessibilità, all’interno di sistemi di intralogistica e gradualmente incrementati in numero, si incontrano con l’interesse costantemente crescente dei clienti: «Presumiamo che, in futuro, le attrezzature robotiche diventeranno sempre di più parte di catene di processi multi stadio autonomi, in cui i diversi carrelli, così come le varie macchine e apparecchiature comunicheranno ed interagiranno tra loro con lo scopo di aumen-

tare la produttività nei magazzini e nei centri distribuzione» prevede Philipp Stephan, Responsabile Prodotto di Linde Robotics presso Linde Material Handling. All’evento dello scorso anno, dedicato ai clienti, “World of Material Handling”, Linde ha presentato un’anteprima del carrello utilizzando la seguente dimostrazione: i pallet sono stati prelevati da uno scaffale alto dal carrello combinato K MATIC, posizionati su una stazione di trasferimento da uno stoccatore L MATIC e trasferiti su un convogliatore a rulli. Una volta che il pallet è stato spostato, lungo il convogliatore a rulli, all’altra estremità, viene prelevato da un trattore con rimorchio e riposizionato sullo scaffale. «La robotica Linde è in grado di controllare catene di processi autonomi grazie all’interfacciamento tra i carrelli robotici ed i macchinari, come ad esempio imballatrici, convogliatori o pallettizzatori, realizzando così applicazioni più complesse», sostiene Stephan. Il semplice e veloce passaggio dalla modalità autonoma alla modalità manuale e viceversa è un vantaggio significativo, che è particolarmente visibile nel nuovo K-MATIC. Sono necessari pochi semplici passi. «In questo modo, il modello K MATIC può essere utilizzato in modalità manuale per il commissionamento durante il giorno e in modalità autonoma di notte, per il rifornimento con pallet interi» aggiunge Stephan.

Intelligenza incorporata L’integrazione del veicolo nel flusso operativo è ottenuta mediante il Robot Manager, che fornisce l’interfaccia con il software di gestione del magazzino o con il sistema di pianificazione delle risorse di un’azienda. In qualità di supervisor software, il Robot Manager riceve, elabora e trasmette i dati in tempo reale, controllando così l’interazione con le altre macchine e gli altri dispositivi. L’unità computer intelligente assicura anche la trasmissione dei dati e delle condizioni del veicolo per la manutenzione. Paragonato ai classici veicoli con guida automatizzata o a soluzioni basate su riflettori, l’installazione di carrelli robotici Linde riduce l’investimento iniziale. Questo perché la serie Linde-MATIC è basata sulla tecnologia di geoguida “infrastructure-free”. Per i carrelli Linde K MATIC, questo significa: se il Robot Manager ordina al carrello di cambiare corsie, le strutture esistenti come, pareti, pilastri o scaffalature sono sufficienti per muoversi in sicurezza e affidabilità. Quando si trova in una corsia di scaffali, il combinato VNA è mosso attraverso una guida a induzione o meccanica che consente di raggiungere velocità superiori. Il modello K-MATIC di Linde è particolarmente raccomandato, se nel magazzino vengono spostati prodotti di alta qualità, in quanto il sistema di gestione si-

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curezza installato assicura che il commissionatore può eseguire i suoi compiti in modo sicuro affidabile e produttivo, in completa autonomia. I sensori e le telecamere 3D, i dispositivi di avvertimento visivi e sonori e i pulsanti di emergenza aiutano ad evitare che si verifichino danni agli scaffali, ai supporti del carico e alle merci. Per esempio, una telecamera sulle forche effettua una scansione precisa del profilo di un pallet, consentendone il prelevamento in modo appropriato. Allo stesso modo, il veicolo ri-

sponde, in tempo reale, all’ambiente circostante, cosicchè può essere utilizzato anche all’esterno delle corsie con un funzionamento misto.

La consulenza è indispensabile: un unico partner per carrelli e manutenzione «Un’accurata analisi, effettuata in loco, dei processi è indispensabile quando bisogna sviluppare la migliore soluzione robotica possibile per l’utente», sotto-

linea Stephan. Una volta individuato il concetto, bastano solo pochi giorni perché vengano installati i carrelli. Dato che tutti i carrelli robotici Linde si basano su modelli standard corrispondenti, il modello Linde K-MATIC ha tutte le caratteristiche e le opzioni disponibili sugli altri carrelli della serie modulare, consentendo, in questo modo, di soddisfare i diversi requisiti richiesti dai clienti. La manutenzione viene effettuata, in modo globale, dall’organizzazione locale Linde.

CaMSO

Aumentano i prezzi dei prodotti destinati al Material Handling e alle Costruzioni Camso, ex Camoplast Solideal, apporterà un aumento medio dei prezzi dell’8% a tutti i suoi prodotti per il Material Handling e le Costruzioni, a partire dal 1° aprile 2017, in seguito all’aumento dei costi delle materie prime. Tale aumento sarà applicato globalmente a tutti i clienti dell’aftermarket ma con alcune differenze in base alle linee di prodotti e alle aree geografiche. «I prezzi delle materie prime sono aumentati notevolmente e sono in arrivo ulteriori aumenti» ha affermato Derek Bradeen, Direttore globale Camso per il settore Brand and Communications. «Di fronte a questa evidenza, non possiamo fare altro che aggiornare anche i prezzi dei nostri prodotti» ha concluso Bradeen. Nonostante l’aumento preannunciato, Camso continuerà a fornire prodotti di eccellenza e altamente competitivi alla propria clientela, articoli che soddisfano in pieno le particolari necessità dei veicoli compatti per le Costruzioni e il Material Handling. Camso continuerà a servire al meglio i propri con-

cessionari e distributori, fornendo pneumatici e cingoli ad hoc per le applicazioni dei loro clienti.

Camso, ex Camoplast Solideal Camso, l’Azienda Libera dalla Strada, è l’azienda leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e distribuzione di pneumatici fuoristrada, cerchi, cingoli in gomma e sistemi per sottocarri nell’ambito dei settori Material Handling, Costruzioni, Agricoltura e Powersports. Impiega più di 7.500 persone che dedicano il 100% delle proprie energie all’11% del mercato globale di pneumatici e cingoli, cioè il mercato della mobilità fuoristrada. Dispone di un avanzato centro di ricerca e sviluppo prodotti, oltre a stabilimenti in Nord America, Sud America, Europa e Asia. Camso rifornisce anche i costruttori OEM del settore con prodotti a nome Camso e Solideal e distribuisce i proprio prodotti al mercato dell’aftersale tramite la propria rete globale di distribuzione.

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News > Le brevi

SAMPIERANA

Grande successo per Sampierana Eurocomach a SaMoTer: stand sempre affollato e apprezzamenti da più parti per le nuove macchine Eurocomach presentate in fiera Il Gruppo Sampierana ha partecipato anche a questa 30° edizione di SaMoTer, il Salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia, svoltosi a Verona dal 22 al 25 febbraio. La storica azienda romagnola ha esposto i prodotti rappresentativi dei suoi tre settori: sottocarri cingolati a carreggiata variabile, mini-midi escavatori e pale compatte a marchio Eurocomach e tutta la ricambistica parti carro a proprio marchio, oltre a quella Berco di cui è dealer storico. Ottima la risposta del pubblico, clienti e non: per tutte le giorna-

te lo stand Sampierana - Eurocomach è stato un via vai continuo di persone intente a guardare da vicino e toccare con mano tutti i prodotti, inclusi i due nuovi mini escavatori ES 14 SR4 e ES 20 SR4. L’ES 14 SR4, fratello maggiore dell’ES 12 ZT4, è una macchina short radius studiata e costruita per lavorare anche nei cantieri interni, con tutti i comfort di una macchina di categoria superiore e un peso operativo di 1.300 kg che permette di aggirare i sempre più opprimenti problemi di trasporto. Il nuovo arrivo della famiglia Eurocomach è

equipaggiato con carro allargabile da 790 a 1.050 mm, motore Kubota (D722 EPA Tier 4) 3 cilindri, cc 719 da 13,7 HP, servocomandi laterali con roller proporzionali integrati per comando brandeggio ed impianto martello singolo e doppio effetto, pompa a portata variabile (a richiesta installabile anche sull’ES 12 ZT4) e tettuccio ribaltabile per velocizzare le operazioni di passaggio e trasferimento nei cantieri interni. Oltre alle prestazioni, il comfort dell’operatore è il punto di forza dell’ES 14 SR4. Il posto guida è stato progettato per garantire il massimo della comodità, non

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a caso nella parte frontale sono presenti solo le leve dei comandi di traslazione. Il serbatoio è stato integrato nel cofano posteriore, come nei modelli di taglia superiore, mentre il sedile ancorato al cofano a ribalta garantisce estrema accessibilità facilitando la manutenzione e riducendo i tempi di fermo macchina. Sia l’ES 14 SR4 che l’ES 12 ZT4 sono già ordinabili e saranno stabilmente sul mercato a partire da Aprile 2017, anche se alcuni esemplari sono già stati consegnati. L’ES 20 SR4 è l’altra novità presentata al Samoter. Anche se

questa macchina probabilmente andrà incontro a qualche lieve modifica e aggiornamento, stiamo parlando del nuovo short radius Eurocomach da 20 quintali che, equipaggiato con un motore Kubota (D1105-E3B EPA Tier 4) cc 1105 da 22 HP, garantisce una potenza superiore alla media dei più agguerriti competitor. ES 20 SR4 è progettata anche per i mercati nord europei, dove sempre più operatori chiedono mini e midi escavatori pretendendo una cabina più ampia, con una abitabilità propria di macchine di segmento

superiore. Oltre alle elevatissime performance superiori agli altri escavatori di questo segmento, un importante punto di forza è appunto la cabina spaziosa, ben isolata e, anche in questo caso, ribaltabile, caratteristica che contraddistingue ormai tutta la gamma Eurocomach. Inoltre, per massimizzare ulteriormente il comfort, sull’ES 20 SR4 è possibile installare l’impianto di climatizzazione, equipaggiamento che solitamente non si trova su macchine di questa categoria.

Specializzati nella ricerca e nella fornitura dei ricambi di macchine movimento terra delle più svariate marche, offriamo anche la possibilità di trovare particolari d’occasione e di smontaggio. • Ricambi di usura (lame, denti, capsule) • Catene, suole, rulli, ruote motrici di ogni marca di cingolati e di miniescavatori • Cingoli in gomma per miniescavatori, sovrapattini in gomma per suola • Ricambi martelli demolitori idraulici e utensili Inoltre disponiamo presso il nostro magazzino di una pressa per smontaggio e rimontaggio cingoli.

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news > Le brevi

COntinentaL

Semperit presenta il RUNNER T2 445/45 R 9.5” La linea di pneumatici RUNNER lanciata di recente da Semperit ha avuto riscontri molto positivi dalle imprese di trasporto, da sempre particolarmente attente al rapporto prestazioni/costi. Con il lancio del RUNNER T2, nella dimensione 445/45 R 19.5”, Semperit amplia la propria gamma di pneumatici per rimorchi. Il RUNNER T2 445/45 R 19.5” è stato progettato per i rimorchi “gran volume”, ossia per quei rimorchi che offrono un volume di carico fino a 100 m³ e che, per rispettare l’altezza totale del veicolo previ-

sta dal Codice, devono avere una piattaforma di carico ribassata. In un settore in cui l’efficienza è una delle massime priorità, il profilo ottimizzato con spalla rinforzata, il nuovo design del battistrada e la mescola di nuova concezione del RUNNER T2 consentono di ottenere una resa chilometrica elevata con resistenza al rotolamento ottimale, come conferma anche la classificazione “B” dell’etichetta UE per l’efficienza energetica. Lo pneumatico RUNNER T2 è inoltre il marcato M+S e risponde ai requisiti di legge per l’uso in condizioni invernali. Grazie al robusto design della carcassa, RUN-

NER T2 445/45 R 19.5 può essere sottoposto a ricostruzione. Da oltre 100 anni, dall’Austria nel cuore dell’Europa, Semperit rinnova una lunga tradizione fatta di tecnologia, innovazione e concretezza. Dal 1906, anno della creazione del nome SEMPERIT dal latino “semper it”, ovvero “sempre va”, all’integrazione con il Gruppo Continental nel 1985, per arrivare fino ad oggi, molte sono le innovazioni ed i prodotti di grande successo commerciale che hanno permesso a Semperit di essere sempre più competitivo e di garantire nel tempo sempre maggiore qualità.

MaPei

Acquisizione Productos bronco S.A. Il 6 febbraio scorso il Gruppo Mapei ha acquisito la società Productos Bronco S.A. entrando così nel mercato colombiano. L’acquisizione della società, con sede nella località La Estrella a Medellín, rientra nella strategia di internazionalizzazione del Gruppo Mapei: maggiore vicinanza alle esigenze locali e ottimizzazione della logistica. La società Productos Bronco S.A., fondata nel 1983, è specializzata nella produzione di impermeabilizzanti, sigillanti e finiture. Gode di riconoscibilità e autorevolezza nel mercato di riferimento per la qualità dei suoi prodotti, il servizio al pubblico e una effi-

ciente rete distributiva in tutta la Colombia. Con questa acquisizione, Mapei rafforza la sua presenza nel mercato sudamericano, tra i più promettenti, dove la Colombia si distingue per gli interessanti tassi di crescita e gli alti standard qualitativi. La gamma dei prodotti Bronco sarà ampliata con l’introduzione di alcuni prodotti Mapei. La struttura della società verrà rapidamente potenziata soprattutto negli aspetti tecnici, per poter beneficiare delle ampie sinergie con il Gruppo Mapei. Fondata nel 1937 a Milano, Mapei taglia oggi il traguardo degli

80 anni contando 81 consociate e 73 stabilimenti produttivi in 33 paesi nei cinque continenti. Alla base del successo dell’Azienda: la specializzazione nel mondo dell’edilizia attraverso l’offerta di prodotti e sistemi certificati che soddisfino le richieste dei clienti e della domanda; l’internazionalizzazione, per una maggiore vicinanza ai propri clienti e utilizzatori finali; la Ricerca e Sviluppo, a cui viene destinato il 5% del fatturato aziendale (di cui l’80% è dedicato allo sviluppo di prodotti ecosostenibili, che rispettino l’ambiente e la salute del posatore e dell’utilizzatore finale).

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BCS

Cifra tonda per il K105

È uscito nei giorni scorsi dalla linea di produzione dello stabilimento di Luzzara il centesimo esemplare della serie K105, il trattore isodiametrico specializzato con motore Common Rail emissionato Tier 3B prodotto dal Gruppo BCS. «Si tratta di un traguardo simbolico ma comunque molto significativo perché testimonia il successo di un modello che, per la nostra azienda, rappresenta una sfida vinta come, peraltro, il mercato ci sta riconoscendo». A parlare è Riccardo Bonciani, Direttore Tecnico del Comparto Trattori del Gruppo BCS. «La nuova serie K105 è l’emblema del processo di innovazione continua in cui il Gruppo BCS da

sempre investe, con una spiccata attenzione per l’ambiente, oltre che per il comfort e la sicurezza dell’operatore e per le prestazioni della macchina. Non è un caso che gran parte dei dispositivi presenti sui modelli BCS siano coperti da brevetto, a garanzia della loro unicità. Anche la serie K105 è contraddistinta da 6 brevetti, che la tutelano da eventuali contraffazioni in campo internazionale». Tra le molte innovazioni che i trattori della serie K105 propongono, un posto di rilievo è occupato dall’inversore di marcia elettroidraulico a gestione elettronica EasyDrive®, uno dei brevetti BCS. «Alla base di questo esclusivo sistema vi è una cen-

tralina elettronica che, al momento dell’azionamento dell’inversore di marcia, in funzione della velocità e del rapporto inserito fa decelerare la macchina attraverso i freni di servizio e innesta in modo automatico la marcia inversa, rilasciando progressivamente la frizione», spiega Riccardo Bonciani. «L’inserimento dell’inversore avviene attraverso una leva posta ergonomicamente alla sinistra del volante. Un comando a pulsanti posto vicino alla leva, seleziona 5 modalità di funzionamento visibili sul display a colori del cruscotto, da quella più dolce e graduale a quella più reattiva e rapida. Tutto ciò senza che l’operatore debba fare altro che

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azionare la leva: le mani restano sul volante e la frizione non viene coinvolta, per il massimo comfort operativo e il totale controllo del veicolo. Anche le dimensioni del sistema sono studiate ad hoc per contenerne gli ingombri, evitando così di alterare le caratteristiche dimensionali delle diverse versioni di macchina». Un’ulteriore interessante innovazione dei trattori della serie K105 è la nuova cabina Compact AIRTECH, disponibile per la versione SDT. Pressurizzata e omologata in Categoria 4, isola l’operatore, evitando inalazioni nocive durante i trattamenti con fitosa-

nitari, rendendo l’ambiente di lavoro sano e sicuro grazie ai due grandi filtri a carboni attivi installati nella parte anteriore della cabina, a un display che indica costantemente il livello di pressurizzazione e a un performante impianto di ventilazione e climatizzazione. Il telaio monoscocca low-profile con ridotta altezza da terra ottimizza l’impiego della serie K105 sottochioma, in vigneti a pergola e serre; la struttura è inoltre sospesa su silent-block che attutisce rumori e vibrazioni. «La nuova cabina, insieme alla postazione di guida silenziosa e confortevole, ai comandi ergonomici e alla visuale ampia sul-

la macchina e sull’attrezzo, testimonia la grande attenzione che il Gruppo BCS dedica a chi si affida a un nostro trattore per lo svolgimento della propria attività. Del resto, per noi l’innovazione si è sempre tradotta in soluzioni che consentano ai professionisti del settore di lavorare in totale sicurezza e con il massimo comfort» conclude Riccardo Bonciani. La fiducia negli altissimi standard qualitativi adottati in ogni fase del progetto, dallo sviluppo tecnico alla produzione, fino all’assemblaggio finale del trattore, ha portato il Gruppo BCS alla scelta di estendere a quattro anni la garanzia della serie K105.

MOLLO

Mollo Noleggio sbarca a Genova e inaugura la filiale n.23 Mollo Noleggio, azienda leader nel settore del renting professionale di macchine per il sollevamento aereo, movimento terra ed edilizia, ha inaugurato la filiale di Genova (Ge), raggiungendo quota 23 centri noleggio in Italia direttamente gestiti. Si tratta di un nuovo importante traguardo per l’azienda albese, che da sempre fonda la propria strategia commerciale sui concetti di capillarità, presenza e radicamento sul territorio. Presso il centro noleggio genovese i clienti possono trovare l’esperienza, la professionalità, la competenza e l’ampiezza di gamma con cui Mollo Noleggio opera in Italia e all’estero. Il punto Mollo Noleggio di Genova è infatti predisposto per il noleggio di piattaforme di lavoro aeree, mezzi per il sollevamento, autocarri, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili,

wc chimici mobili e servizio spurghi, noleggio con operatore. È strutturato con un’area officina attrezzata e un’area dedicata ai corsi di abilitazione professionale con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera: un vero e proprio centro specializzato per il noleggio professionale. Un parco macchine recente e all’avanguardia, un’offerta ampia e diversificata di prodotti e servizi, una costante attenzione al cliente, unitamente a cortesia, professionalità, precisione e puntualità sono caratteristiche che da sempre identificano Mollo Noleggio e che fanno di Mollo Noleggio il partner ideale a cui affidarsi per soddisfare le esigenze del cantiere, ottimizzare costi e tempi di lavoro e aumentare la produttività. Caratteristiche che da oggi anche le imprese liguri possono toccare con mano presso la nuova filiale di Genova.

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intraLOgiStiCa itaLia

Ancora 1 mese di tariffa agevolata per iscriversi a INTRALOGISTICA ITALIA Manca poco alla scadenza della tariffa EARLY BIRD che consente di iscriversi a INTRALOGISTICA ITALIA 2018 a prezzi particolarmente vantaggiosi. Le aziende che aderiranno entro il 31 marzo 2017, oltre all’importante sconto, godranno di un’assegnazione prioritaria della posizione dello stand. Dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking, INTRALOGISTICA ITALIA, nella prossima edizione, si terrà all’interno di un nuovo appuntamento espositivo “The Innovation Alliance”, che vede unite cinque manifestazioni fieristiche dedicate ad altrettanti settori dei beni strumentali. Tra queste vi è Ipack Ima Srl, parte dell’organizzazione di INTRALOGISTICA ITALIA 2018. La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA, organizzata da HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL GMBH, la filiale italiana di Deutsche Messe AG, e parte del network internazionale CeMAT, si terrà dal 29 maggio all’1 giugno 2018, nei padiglioni di Fiera Milano-Rho. La sempre più ricca offerta di tecnologie meccaniche e digitali, utili alla connettività, alla comunicazione e all’automazione nei processi industriali, ha contribuito a mettere l’intralogistica e il magazzino al centro delle attività produttive e della ricca trama di interconnes-

sioni offerte dalle opportunità di Industry 4.0. Il settore della logistica interna ha assunto quindi un ruolo cruciale e la manifestazione INTRALOGISTICA ITALIA ha iniziato a ricevere adesioni da parte di aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati per la supply chain, produttori di componenti per i sistemi logistici, di stoccaggio e movimentazione. Tra le aziende fedeli alla manifestazione vi è TELLURE RÔTA.

La parola agli espositori Sono diverse le aziende che, dopo aver partecipato alla prima edizione, nel 2015, attendono di poter presentare le proprie soluzioni a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. Tra gli espositori che hanno riconfermato la loro adesione alla manifestazione c’è TELLURE RÔTA SPA, azienda italiana che, dal 1953, progetta e produce ruote e supporti per uso industriale, civile e domestico presso il suo stabilimento a Formigine, in provincia di Modena, e in Brasile presso la filiale produttiva a San Paolo per il mercato sudamericano. Abbiamo intervistato Sauro Bizzi - Responsabile Vendite Italia Tellure Rôta che ha così introdotto l’azienda: «Tellure Rôta oggi serve oltre 2000 clienti in più di 70 paesi, grazie alla professionalità di 170 dipendenti, che operano su 15.000 mq di unità produttive. Il te-

am del laboratorio di Ricerca ‘TR Lab – Test & Research’ di Tellure Rôta studiano insieme al cliente soluzioni personalizzate nei materiali, nelle dimensioni, nelle soluzioni costruttive, per rispondere al meglio ad esigenze specifiche». Bizzi ha quindi proseguito descrivendo gli elementi che hanno convinto TELLURE RÔTA a confermare la partecipazione a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. «Durante la prima edizione di INTRALOGISTICA ITALIA, nel 2015, anche grazie alla contestualità con IpackIma, abbiamo avuto l’opportunità di presentare le nostre innovative soluzioni in poliuretano elastico TR-Roll. In Italia mancava una manifestazione fieristica che fosse focalizzata alla logistica interna dei materiali, che rappresenta il vero focus di un’azienda come la nostra: con INTRALOGISTICA ITALIA questa lacuna è stata colmata.» INTRALOGISTICA ITALIA si colloca all’interno della piattaforma di The Innovation Alliance e Sauro Bizzi ha dichiarato a questo riguardo: «Vediamo importanti vantaggi in questa sinergia tra cinque diverse anime dell’eccellenza fieristica, che consentono al visitatore di ottimizzare tempi e spese di visita. Per un’azienda come la nostra, inoltre, che propone soluzioni destinate a molteplici ambienti, l’opportunità di presentarsi in un contesto multi settore risulta particolarmente interessante».

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PneuMatiCi HeuVer

Nonostante la turbolenza del mercato, l’Ingrosso Pneumatici Heuver ha avuto un anno di successo nel suo anniversario ITALIA Per l’Ingrosso Pneumatici Heuver, il 2016 è stato un anno particolare, caratterizzato dal fatto che ricorreva il suo 50° anniversario e che l’azienda si è dedicata ad approfondire i contatti con i clienti. In un mercato difficile, con una forte pressione sui prezzi, il risultato per il 2016 ha fatto registrare in media un aumento del 5% rispetto al 2015. Heuver ha investito nel personale, negli strumenti online e nel magazzino, per poter soddisfare rapidamente e in modo ottimale tutte le esigenze dei clienti. Per Heuver è stato l’anno della transizione alla fase successiva, con ottime opportunità per il futuro.

L’anniversario, fra i momenti più importanti «Il punto più importante del 2016 è stata la ricorrenza dei nostri 50 anni», dichiara Bertus Heuver, direttore dell’Ingrosso Pneumatici Heuver. «Abbiamo organizzato una grande festa con il personale, e con i clienti abbiamo potuto ricordare con soddisfazione il successo del Reifen Essen. Quest’anno abbiamo introdotto le azioni promozionali mensili. Dato il loro successo, le riprenderemo nel 2017.»

Forte aumento del ‘digitale’ Nel 2016 l’azienda si è inoltre concentrata sulla politica dei clienti, basata sull’attenzione personale e alla facilità degli ordini online, e ha dedicato la consueta cura all’offerta, alle giacenze e agli acquisti. Bertus Heuver: «La nostra visione dei clienti, la facilità con cui si possono inoltrare gli ordini e i nostri valori chiave stanno dando i loro frutti. Grazie alle funzioni migliorate di ricerca e dei filtri del negozio online, all’aggiunta di nuove lingue e alla maggiore accessibilità, le nostre vendite online hanno fatto registrare un aumento del fatturato del 10% e ben il 30% di utenti in più. Il nostro percorso di digitalizzazione continua, anche nel 2017».

Una crescita spettacolare «Lo scorso anno i prezzi sono stati soggetti a una forte pressione. Nel settore degli pneumatici per camion, tuttavia, abbiamo assistito a una spettacolare crescita del 30%. Anche Aeolus ha avuto una forte espansione nel 2016», continua Bertus Heuver. «Dal numero di richieste e dall’aumento del volume constatiamo che ora Aeolus è nell’e-

lenco dei preferiti di numerosi clienti e utenti. Noi teniamo il passo con questa espansione. I nostri rapporti con lo stabilimento sono molto solidi e caratterizzati da rispetto reciproco. Aeolus compie importanti investimenti nella qualità, come dimostra la nuova serie NEO. Come Heuver, anche Aeolus è ambiziosa, e si prefigge di posizionarsi fra le prime 5 aziende del mondo.»

Un profilo solido «La crescita generale del volume ci ha costretto a creare più spazio nel nostro magazzino», continua Bertus Heuver. «Abbiamo aggiunto un piano per ottenere dei metri in più, poiché anche nel settore delle macchine agricole e di movimentazione terra l’espansione lo ha reso necessario. La nostra intenzione è mantenere una solida posizione di leader europeo nel settore delle macchine di movimentazione terra. A questo scopo disponiamo di un’ampia offerta permanente. Ascoltare attentamente, conoscere le esigenze dei clienti, anticipare il mercato e stimolare le vendite sono ciò che fa la differenza. È in questo che crediamo.”

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Linde

Al via il primo Master in noleggio italiano In linea con le attese del mercato nasce Rental Academy, un percorso formativo inedito per l’Italia che ha l’obiettivo di dare una risposta articolata e con un elevato grado di approfondimento alla crescente richiesta di formazione professionale specifica per chi opera nel noleggio. L’idea prende le mosse dall’attività formativa di Rental Consulting – una delle aziende che compongono il network di Rental Blog –, esperienza che ha trovato sbocco anche sul portale nella sezione omonima di approfondimento e best practice. Il progetto ora si amplia con la collaborazione e l’esperienza di Aassodimi/Assonolo, storica associazione di settore, assumendo così le forme di un vero e proprio Master a disposizione del mercato. Il corso prevede 5 date con la seguente suddivisione tematica: 21 marzo “Organizzare e gestire il servizio di noleggio: i fondamentali” 20 aprile “Comunicare e vendere il noleggio con efficacia: strategie e azioni” 23 maggio “Guida legale al noleggio: norme e responsabilità del noleggiatore” 22 giugno “Il Business Model Canvas come cruscotto di pianificazione” 13 luglio “Gestione, redditività e tutela del parco mezzi a noleggio”. Le giornate di questa prima edizione si svolgeranno a Milano.

La squadra dei docenti è formata dai professionisti che fanno capo a Rental Blog: Oliviero Cresta, Pier Angelo Cantù, Lorenzo Perino e Luigi Ricco, che saranno affiancati per alcuni temi da Marco Prosperi, direttore di Assodimi/ Assonolo. L’iniziativa è unica nel suo genere in Italia anche perché unisce, di fatto, i principali soggetti che si occupano, a diverso titolo, di supporto al settore in forma aggregata: Assodimi/Assonolo come associazione di riferimento e Rental Blog come portale di informazione e consulenza. «Il Master è solo l’inizio del progetto formativo», ha dichiarato Marco Prosperi, Direttore di Assodimi/Assonolo, «le due realtà stanno, infatti, pensando anche a un piano di incontri dislocati sul territorio, laddove ci saranno le maggiori richieste, e a un ampliamento dell’offerta tematica per target trasversali e specifiche figure professionali, con temi mai toccati prima quali le nuove frontiere della diffusione del noleggio (web, SEO, sharing economy), un corso per agenti, uno per l’organizzazione del service e corsi specifici per settori particolari quali l’agricoltura, il mondo della pulizia professionale, eccetera». Alle tradizionali lezioni frontali in aula sono affiancate altre metodologie didattiche, quali “case history”, esercitazioni, role play, esperienze dirette, allo scopo di fornire ai partecipanti teorie di base,

spunti operativi e chiavi di lettura per affrontare un settore in continua evoluzione. Infatti, il mercato del noleggio e dell’economia condivisa si modifica oggi più che mai rapidamente, in ambito legale, economico e tecnologico, cambiando scenari e dinamiche. Investire in un’attività formativa di tale livello è l’unica strada per chi desidera lavorare e crescere nel settore. Sono previste riduzioni per soci Assodimi, soci IPAF e iscritti a Rental Blog. La partecipazione offre soluzioni flessibili: le aziende potranno iscriversi al pacchetto completo inviando sempre gli stessi collaboratori a anche persone diverse a ognuno degli incontri. Salvo disponibilità, sarà possibile iscriversi a singole date. Le aziende interessate potranno sponsorizzare il Master. «Oggi più che mai nel noleggio è indispensabile una formazione specifica di alto livello, che tenga conto delle tante competenze e dei diversi fattori in gioco» ha dichiarato Pier Angelo Cantù, Direttore di Rental Academy e Rental Blog. «Il mercato ha bisogno di persone che il noleggio lo sappiano organizzare, argomentare e vendere con un linguaggio ampio e moderno; soggetti che possedendo competenze e chiavi di lettura moderne e approfondite possano attrarre nuove fasce di clientela in settori sempre diversi, con un bagaglio di nozioni appropriato».

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CASE

Interattivo, intuitivo, immediato. CASE lancia il nuovo sito web

Il nuovo sito presenta una programmazione pulita e modulare con pagine semplici da navigare e informazioni sul prodotto subito disponibili. Una navigazione verticale e chiara consente di scorrere il sito in maniera semplice e apre un’area principale nello schermo per visualizzare più informazioni a colpo d’occhio. Il design responsivo riconosce che dispositivo si sta utilizzando e adatta automaticamente la struttura della pagina e la risoluzione alla grandezza dello schermo. Si avrà così la stessa esperienza di navigazione su computer, tablet e smartphone. Il configuratore di prodotto, ora disponibile anche per tablet e cellulari, permette ai

clienti di esplorare tutte le opzioni disponibili per la macchina e richiedere un preventivo. La perfetta integrazione tra macchina e accessori consente ai clienti di identificare con facilità la soluzione completa in grado di soddisfare le loro esigenze. L’accesso diretto ai social media dalla homepage offre un’esperienza digitale interattiva e una perfetta integrazione tra il sito web e la presenza di CASE sui social. I clienti possono inoltre restare aggiornati sulle ultime novità e sugli eventi Case controllando le sezioni dedicate. Marcello Fortunato, Direttore Marketing CASE per Europa, Africa e Medio Oriente, affer-

ma: «Viviamo in un’era digitale dove la vita scorre a un ritmo più veloce e le informazioni servono in un istante, a portata di un clic. Con il nuovo sito web, puntiamo ad offrire ai nostri clienti un’esperienza digitale efficiente e interattiva e soluzioni pratiche per la loro attività».

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CnH induStriaL

behind the Wheel: in che modo la Realtà Virtuale sta costruendo le macchine di domani L’ultimo episodio della serie “Behind the Wheel” segue i componenti del Team di Design Analysis and Simulation di CNH Industrial mentre lavorano insieme in diversi continenti grazie ai super computer, per immaginare le macchine del futuro. Con il sorgere di nuove tecnologie come la Realtà Virtuale e le crescenti capacità di calcolo dell’High Performance Computing (HPC), i giorni dei manichini da crash test e dei costosi prototipi fisici stanno per

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diventare un lontano ricordo. Il Team di Design Analysis and Simulation di CNH Industrial opera a livello internazionale, collaborando nelle prime fasi di progettazione e sviluppo dei prodotti per ideare nuove macchine agricole e movimento terra, nuovi veicoli commerciali e propulsori, con anni di anticipo rispetto all’effettivo ingresso sul mercato dei prodotti finali. L’ultimo episodio della serie web “Behind the Wheel” vi porta dietro le quinte dei due principali team in

Italia e negli Stati Uniti, mostrandoci i vari aspetti del loro lavoro. Le principali simulazioni mostrate nell’episodio riguardano aspetti come la resistenza agli urti, la sicurezza, la modellazione virtuale di terreni e colture, l’ergonomia e la dinamica del veicolo. È necessaria una notevole capacità di calcolo per sviluppare le simulazioni. Nell’episodio si può osservare come CNH Industrial utilizzi la Realtà Virtuale per ideare macchine che ancora non esistono.

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HANNOVER MESSE

Integrated Energy – La svolta energetica integrata Il sistema energetico del futuro sarà completamente diverso da quello attuale: sarà altamente efficiente, rinnovabile e digitale. Più di 1.200 espositori – per il 60 per cento provenienti dall’estero – illustreranno gli sviluppi attuali di questo sistema nella cornice di Energy, una delle fiere leader della HANNOVER MESSE, presentando tecnologie e soluzioni per un’economia energetica intelligente su un’area di circa 43.000 metri quadrati. Al centro dell’attenzione ci saranno approvvigionamento energetico decentralizzato, energia eolica, produzione di idrogeno, fornitura integrata di energia-calore-mobilità, stoccaggio di energia, efficienza energetica, elettromobilità, smart grid. Il fronte espositivo sarà inoltre arricchito da forum specialistici che si terranno nei padiglioni 12, 13 e 27. «All’insegna dello slogan ‘Integrated Energy’ esperti di politica ed economia parleranno in questo ambito di tutti i problemi dell’economia energetica del futuro», dice Benjamin Low, Global Director Energy presso la HANNOVER MESSE. I riflettori saranno puntati anche quest’anno sulla Integrated Energy Plaza e sul suo mix di forum, fronte espositivo e presentazioni interattive. I temi centrali saranno qui digitalizzazione della svolta energetica, centrali elettriche virtuali, fornitura integrata di energia-calore-mobilità, soluzioni di stoccaggio innovative. Ver-

ranno presentati tra l’altro progetti Copernicus attuali per la svolta energetica – un’iniziativa promozionale del Ministero federale tedesco per l’istruzione e la ricerca – e progetti legati al programma “Vetrina sull’energia intelligente – Agenda Digitale per la svolta energetica” (SINTEG), avviato nel febbraio 2015 dal Ministero federale per l’economia e l’energia. Tra i partner della Plaza ci sono l’Agenzia Tedesca per l’Energia (dena), che organizza il programma dei forum, e inoltre l’Associazione federale tedesca dell’industria energetica e idrica (BDEW), l’Associazione federale tedesca per le energie rinnovabili (BEE), la Fondazione tedesca per lo sviluppo sostenibile (BNE), Germany Trade and Invest (GTAI), l’Associazione tedesca per l’elettrotecnica, l’elettronica e l’informatica (VDE), l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti (VDMA), l’Associazione tedesca delle aziende municipalizzate (VKU) e l’Associazione nazionale tedesca dell’industria elettrotecnica ed elettronica (ZVEI). «Per un sistema energetico a prova di futuro non è sufficiente elettrificare tutti i settori in blocco. Quello di cui abbiamo bisogno è Integrated Energy, e cioè una svolta energetica integrata. Occorre pertanto un’azione congiunta ottimizzata dei diversi player e delle diverse tecnologie, capace di andare al di sopra

e al di là di tutti i settori. Alla Integrated Energy Plaza le aziende dimostreranno come questo si possa realizzare nella pratica. Con lo studio pilota che abbiamo appena iniziato in merito all’attuazione della ‘svolta energetica integrata’, noi cercheremo di illustrare quali condizioni sono necessarie per garantire il buon esito commerciale futuro di questo processo», dice Andreas Kuhlmann, CEO di dena. Veit Hagenmeyer, dell’Istituto di informatica applicata presso l’Istituto di tecnologia di Karlsruhe (KIT), vede soprattutto nella «trasformazione da un sistema energetico centralizzato in un sistema più fortemente decentralizzato» la sfida decisiva da affrontare per arrivare in futuro a un «approvvigionamento energetico sicuro, economico e pulito». Lo sfruttamento di energie rinnovabili nella generazione di energia elettrica equivale a «una raccolta di energia nell’area geografica interessata». Il KIT partecipa alla ricerca sulla svolta energetica con una posizione molto chiara: «In futuro l’eccedenza di energia rinnovabile dovrà essere resa utilizzabile in parte, attraverso lo stoccaggio, in altre fonti energetiche, nel demand-side-management e nella gestione di rete». La conversione in altre fonti di energia, per esempio sistemi elettrolitici di ampie dimensioni per la produzione di idrogeno da energia eolica e solare in eccedenza e altri processi

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power-to-liquid e power-to-chemicals, ha un grosso potenziale secondo l’istituto di Karlsruhe. Il leader mondiale nel settore dei cavi per l’energia e per le telecomunicazioni Prysmian Group dimostrerà alla Integrated Energy Plaza di quest’anno che i sistemi energetici del futuro dovranno basarsi su strutture di rete efficienti. «Una delle sfide maggiori è da sempre l’affidabilità dell’alimentazione e della trasmissione di energia. Con i nostri prodotti noi accompagniamo in modo efficace il passaggio da produzione centralizzata a produzione

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decentralizzata a ogni livello. Soprattutto i nostri sistemi di cavi HVDC per trasmissione di energia ad alta tensione in corrente continua sono componenti chiave di sistemi energetici sostenibili: come alternativa più rispettosa dell’ambiente rispetto alle linee aeree, consentono la trasmissione di grandi volumi di potenza su lunghe distanze, spesso anche attraversando più stati», dice Hans Koch, Direttore del Prysmian Group Deutschland, e aggiunge: «Sono importanti però anche i cavi ad alta, media e bassa tensione per la distribuzione

di energia nelle case e i cavi per la connessione alla rete di parchi eolici onshore e offshore.» Non ci sono dubbi: senza collegamenti in rete non sarà possibile gestire al meglio la svolta energetica avviata. «Questo richiede più che mai un pensiero sistematico integrale”, sottolinea il Global Director Energy Benjamin Low. «Per questo il nostro concept di Energy prevede un costruttivo dialogo tra i player del vasto e diversificato mondo dell’economia energetica: per fare sì che possano trovare insieme soluzioni intelligenti a misura di futuro.»

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JCB

Jcb sponsor del team Williams Martini Racing JCB ha stretto un accordo di partnership con Williams Martini Racing in vista della stagione 2017 che offrirà all’azienda grandi opportunità di promozione del marchio in tutto il mondo. In base all’accordo, sottoscritto in questi giorni, JCB apporrà il proprio marchio sul telaio e l’alettone posteriore della Williams FW40 Mercedes a partire dalla stagione 2017 di Formula 1. Il marchio JCB comparirà anche sulle tenute da gara e i caschi dei piloti Felipe Massa e Lance Stroll, e a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna anche sulle divise del team ai box. La popolarità mondiale della Formula Uno offrirà a JCB una grande opportunità per promuovere il proprio marchio verso i clienti,

attuali e potenziali, fornendo un importante impulso alle vendite in tutto il mondo. Il Presidente di JCB Lord Bamford ha dichiarato: «Sono un ingegnere e un costruttore, e la progettazione e sviluppo di prodotti innovativi è il cuore dell’attività di JCB. Spesso combiniamo le nostre competenze progettuali con alcune delle più avanzate tecnologie automobilistiche, cosa che rende le nostre macchine efficienti nei consumi e facili da utilizzare. La nostra partnership con Williams Martini Racing si basa proprio su questa collaborazione all’insegna di tecnologia e innovazione, oltre che sulla lunga tradizione della nostra azienda nel mondo delle competizioni motoristiche.»

Claire Williams, Deputy Team Principal di Williams Martini Racing, ha aggiunto: «Siamo lieti di dare il benvenuto a JCB nella famiglia dei nostri partner. Engineering e innovazione sono al centro di tutto ciò che facciamo in Williams, e la nostra è una partnership basata su valori e obiettivi condivisi. Siamo due grandi marchi britannici, e in quanto tali condividiamo l’obiettivo di spostare sempre più in là i limiti della tecnologia, senza riposare sugli allori ma anzi con la determinazione di essere sempre migliori. Sono certa che questa si rivelerà una partnership di successo per entrambi i nostri marchi, e non vedo l’ora di intraprendere questo percorso comune con un marchio prestigioso come JCB».

Due macchine Jcb sono “Machine Of The Year” Due prestigiosi premi per JCB al SIMA: il nuovo trattore JCB Fastrac 8000 ha ricevuto il riconoscimento “Machine of the Year 2017” per la categoria “Trattori da 280 a 400 CV”; il nuovo sollevatore telescopico AgriPRO si è aggiudicato lo stesso premio ma per la categoria “Movimentazione”. I premi sono stati assegnati nel corso dell’ultima edizione del salone di Parigi, che ha ospitato il debutto internazionale delle due nuove macchine.

Il “Machine of the Year Award” premia le macchine per l’agricoltura più innovative, selezionate da una giuria di giornalisti europei specializzati nel settore. Per poter partecipare al premio, le macchine devono essere distribuite in almeno cinque paesi europei. La serie Fastrac 8000 si è aggiudicata il trofeo in virtù delle sue doti di velocità, comfort e innovazione. I JCB Agripro Loadall montano l’esclusiva trasmissione a variazione continua DualTech VT, che combinando la flessibilità

e precisione di una trasmissione idrostatica con la velocità e l’accelerazione di una trasmissione powershift offre agli utilizzatori il​​ meglio delle due tecnologie in un unico componente. Dal management JCB si dichiara: «Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati questi due premi, che rappresentano un riconoscimento per il lavoro svolto da tutto il team JCB coinvolto nella progettazione, ingegnerizzazione e produzione di questi due nuovi innovativi modelli».

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OM Still

Il Gruppo Mossucca sceglie OM Still per la logistica dello stabilimento Fca di Melfi Il Gruppo Mossucca sceglie OM STILL per la gestione delle operazioni logistiche di asservimento alla produzione dello stabilimento FCA di Melfi e ordina alla Filiale Adriatica una modernissima flotta composta da 25 mezzi: RX60 per il carico scarico dei camion, RX20 per lo stoccaggio in magazzino, rimorchiatori LTX e R07 per il trasporto dei componenti alle linee produttive. Il Gruppo Mossucca, che opera dal 1970 nel comparto dell’autotrasporto e della logistica integrata, collabora con FCA da quando negli anni ’90 è stato realizzato il polo produttivo di Melfi. Nel 2014 FCA ha profondamente riorganizzato la logistica dell’impianto, il Gruppo Mossucca è stato tra i pochi fornitori in grado di raccogliere e vincere questa sfida, rivedendo profondamente la propria organizzazione e i propri processi per adeguarli ai più elevati standard sul mercato. E così, attraverso le società International Trading e Service e Multilog SpA, il Gruppo gestisce oggi circa il 50% dei servizi logistici di asservimento all’impianto di Melfi. Nei 2 magazzini, che occupano una superficie complessiva coperta di circa 20.000 mq, vengono stoccati i componenti consegnati da 23 diversi fornitori, la movimentazione dei semilavorati verso lo stabilimento è gestita in modalità Just in Sequence:

l’impianto, in costante collegamento con i magazzini attraverso piattaforme software, comunica le esigenze della produzione indicando la sequenza e le referenze necessarie, i semilavorati vengono quindi caricati sui trolley, ordinati secondo specifiche sequenze e consegnati dai trattori direttamente a bordo linea. Per rispondere al meglio al grande volume di attività generato ed alle crescenti esigenze di efficientamento, il Gruppo Mossucca ha deciso di rinnovare la propria flotta dotandosi di 25 nuovi carrelli OM STILL. «Nei due magazzini di Melfi», spiegano Lorenzo Mossucca, Amministratore Unico della International Trading & Service, e Andrea Franchetto, Direttore Generale di Multilog, «movimentiamo circa 2.400 contenitori al giorno, e i nostri trattori percorrono complessivamente ogni anno circa 960.000km, pari a circa 26 volte il giro del mondo. Simili volumi sono possibili solo grazie ad una flotta affidabile, è per questo che abbiamo scelto di affidarci a OM STILL. Altro importante plus è il servizio di assistenza di prim’ordine garantito dalla Filiale Adriatica di OM STILL, che ci ha seguito nel corso di tutta la trattativa e sul cui supporto possiamo sempre contare». Poiché i magazzini lavorano su 3 turni, 7 giorni su 7, tutti i carrelli sono

dotati di doppia batteria e di sistema di estrazione laterale della batteria, che consente ad un solo operatore di eseguire in modo veloce, semplice e sicuro la sostituzione. La sicurezza è uno dei driver fondamentali del Gruppo Mossucca, per questa ragione tutti i carrelli sono dotati dei più avanzati sistemi di sicurezza OM STILL: Fleetmanager per adibire l’accesso alle macchine solo agli utenti autorizzati, obbligo di cintura di sicurezza inserita per l’avviamento del carrello e limitatori di velocità a 12km/h all’esterno e 6 km/h all’interno dell’impianto FCA. Per facilitare gli operatori e garantire la massima precisione e facilità di guida, inoltre, i trattori sono stati dotati di luce di puntamento: un fascio di luce viene proiettato sul pavimento davanti al carrello, è così possibile spostarsi agevolmente tra le linee di produzione, senza mai uscire dai percorsi predefiniti. Per garantire il massimo comfort degli operatori tutti i carrelli che lavorano in esterna sono dotati di cabina rigida, mentre quelli utilizzati nei magazzini sono equipaggiati con cabina comfort che si può chiudere mediante una tendina.

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MAN Truck & Bus Italia

“Vite in Viaggio” proclama i vincitori del Concorso fotografico al Museo AMO di Verona Tramonti che incantano, altitudini che custodiscono autobus abbandonati e scenari lunari con surreali paesaggi prodotti da eruzioni vulcaniche. C’è tutto questo, e molto altro ancora, negli scatti fotografici dei vincitori di “Vite in Viaggio”, il concorso fotografico che si è concluso domenica 12 marzo presso il Museo AMO di Verona in concomitanza alla mostra “Picasso. Figure (1906-1917)”. Svelati i nomi di chi si è aggiudicato il podio delle tre sezioni proposte dal contest curato e organizzato dall’associazione Verona Arte e Musica con il supporto di MAN Truck & Bus Italia. La filiale italiana dell’azienda tedesca, che ha sede nell’area veronese da oltre 30 anni, ha voluto regalare alla città un fitto calendario di eventi tra febbraio e marzo per celebrare il sodalizio con il territorio. Per MAN, infatti, la crescita sostenibile non passa solo dall’attività economica ma anche dal costante impegno a favore della collettività e dell’ambiente e, come evidenzia il contest, anche della cultura. I 51 ritratti esposti, che immortalano mete, mezzi di trasporto ed emozioni, sono stati selezionati tra gli 838 scatti inviati da oltre 400 partecipanti di tutta Italia, e sono stati giudicati da una giuria di esperti assieme al voto del pubblico. Massimiliano Balasso Krisa, classe 1995, si è aggiudicato il premio per la sezione “La meta”, con la sua “Prospettiva in Contrasto”,

scattata in India, dove ogni sera, quando il sole tramonta, dei monaci pregano per la pace nel mondo. Sarah Baldo, nata nel 1975, è invece salita sul podio della sezione “Mezzi di trasporto”, per lo scatto “Sono tanto stanco”, che ritrae un vecchio bus a 4.000 metri di altitudine tra la Bolivia e il Cile. Infine, Filippo Rigon di Zevio, del 1983, ha primeggiato nella sezione “Emozioni” con la fotografia che, all’estremo Nord della Patagonia cilena, immortala un’abitazione trasportata dalla piena di un fiume in seguito a un’eruzione vulcanica. Non meno affascinanti gli scatti che si sono posizionati sui gradini più bassi del podio. Tra loro c’è chi, come l’inglese Marcel Clemens, ha affascinato giuria e pubblico con uno “Dreamscape” scattato in una notte oscura senza luna in Lessinia. Loredana Armao, palermitana, è artefice invece della “Laguna Blu” realizzata ad alte quote in Argentina. Si torna in India con Chiara Paolini di Rimini, mentre Stefano Mariconti, bergamasco di Treviglio, ammalia la vista con le caro-

vane nel deserto dei Dancalia, tra Etiopia e Eritrea. Lo svizzero Roberto Serra descrive l’attesa fino a sera tra nelle casette dei pescatori sul delta del Po, e infine Massimo Della Latta di Pietrasanta, Lucca, vince per la sua “Voglia di mare”, scattata sulle spiagge della Bretagna. Hanno composto la giuria la curatrice dell’esposizione, Jennifer Karch Verzè di Imago Mundi Art per la Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Giusi Pasqualini del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, il giornalista de L’Arena, Paolo Mozzo, il fotografo professionista Alfonso Papa e il direttore Marketing di Truck & Bus Italia, Alessandro Smania. Il contest è nato per dare risalto alle doti artistiche degli appassionati o esperti di fotografia, offrendo loro l’occasione unica di condividere gli spazi espositivi con le tele di Picasso. MAN Truck & Bus Italia ha inoltre regalato 300 biglietti per ammirare l’artista spagnolo di fama mondiale, ai primi visitatori di “Vite in Viaggio”, inaugurata il 21 febbraio.

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News > Le brevi

Caterpillar

Caterpillar presenta le nuove funzionalità di Product Link™ per collegare una gamma ampliata di risorse Alla fiera CONEXPO-CON/AGG 2017 Caterpillar ha presentato nuovi hardware e software Cat® Connect che consentono ai gestori delle attrezzature di collegare le proprie risorse, dagli escavatori più grandi al generatore più piccolo, passando attraverso i veicoli per impieghi leggeri e pesanti e i veicoli multiuso. Le nuove tecnologie Product Link Cat collegano attrezzature di qualsiasi marca e tipologia, alimentate e non alimentate, tramite un unico sistema, VisionLink®. Le nuove tecnologie offrono più canali di comunicazione (cellulare, satellitare e Bluetooth) per adattare al meglio le risorse alle esigenze dell’utente. Inoltre, i sistemi sono progettati per garantire una facile installazione tramite la tecnologia plug & play e applicazioni per dispositivi mo-

bili. La batteria di riserva per i dispositivi alimentati dalla macchina e le batterie di lunga durata per le risorse non alimentate contribuiscono a garantire un funzionamento affidabile. Il nuovo dispositivo Product Link per il monitoraggio delle macchine di produzione dispone di funzioni scalabili che consentono di incrementare i dati raccolti in base alle proprie esigenze: dalle ore di funzionamento alla posizione della macchina, passando attraverso i parametri sullo stato della macchina e i numeri relativi alla produzione. Al contrario, un nuovo dispositivo di rilevamento per risorse non alimentate, come ad esempio le attrezzature e rimorchi, ne segnala solo la posizione. Questo dispositivo innovativo utilizza la tecnologia Bluetooth per il collegamento

con VisionLink, consentendo ai manager di controllare a distanza le attrezzature utilizzando smartphone, tablet e computer desktop. Il nuovo hardware per il monitoraggio dei veicoli è progettato per aggiornare veicoli per impieghi leggeri e pesanti di tutte le marche, compresi pick-up e veicoli per la manutenzione e il trasporto dei materiali. Utilizzando la tecnologia cellulare, il sistema è in grado di fornire informazioni per migliorare la sicurezza del conducente, agevolare la produzione e assistere i responsabili della manutenzione. A prescindere dal settore di interesse, i tipi e i marchi delle risorse e le dimensioni della flotta, Caterpillar dispone della tecnologia per prendere decisioni corrette e contribuire al successo dell’azienda.

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aMBiente LaVOrO

Ambiente Lavoro ritorna nel 2017 nella veste di Convention. L’appuntamento è a Modena Ritorna per fare il punto della situazione in materia di sicurezza e malattie professionali Ambiente Lavoro Convention 2017, modo anche di riunire in un’occasione unica coloro che a diverso titolo partecipano al sistema sicurezza del nostro Paese. Chi ha già conosciuto la Convention ne ricorderà l’altissimo profilo per i temi proposti e i partecipanti intercettati. È un momento per verificare cosa il mercato offre in termini di soluzioni al problema delle malat-

tie professionali e degli incidenti sul lavoro. L’edizione 2017 prevede un programma formativo ricco di spunti e una serie di eventi che hanno lo scopo di offrire momenti di confronto e soluzioni a chi ogni giorno lavora per ridurre al minimo il peso di incidenti e morti sul lavoro. L’appuntamento si rivolge a chi lavora nei servizi di prevenzione e protezione, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai datori di lavoro attenti al benessere e alla sicurezza dei lo-

ro addetti, ai dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende USL, ai medici del lavoro, a tutti gli enti, le associazioni e le istituzioni che si occupano di safety. Ad Ambiente Lavoro Convention 2017 si parlerà di sicurezza con un’attenzione specifica al settore metalmeccanico ed agroalimentare. Parleremo di benessere lavorativo come assett per le aziende. Di sicurezza negli spazi confinati, di gestione della sicurezza lavorativa e ambientale.

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Mercati > Un’analisi

L’emergenza per far ripartire il mercato Bonus Casa e semplificazioni per dare ossigeno, oggi, al comparto delle costruzioni mentre all’estero si progetta già il futuro di Enrico Samorì

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osa bolle in pentola nel campo dell’edilizia in Italia? Le notizie più rilevanti dell’ultimo periodo riguardano sicuramente le detrazioni previste dalla finanziaria (ormai già nota) in materia di ristrutturazione, risparmio energetico e adeguamento sismico, ma altre importanti indicazioni vengono direttamente dal governo e sono rivolte ai territori terremotati su cui si intende intervenire in maniera massiccia per ridurre i tempi della ricostruzione e dare respiro all’economia, non solo locale. Le notizie migliori, comunque, arrivano dall’estero e questa volta non dall’India ma dall’Iran dove in un solo anno sono stati movimentati più di 154 miliardi di dollari nel solo settore delle costruzioni.

Bonus Casa

Il governo italiano mette in campo detrazioni e sgravi per migliorie agli immobili sia dal punto di vista energetico che sismico

Detrazioni, l’ecobonus e il sismabonus cercano di trasformare le ristrutturazioni in volano per rilanciare l’economia del paese. Come abbiamo potuto vedere già a gennaio, sono entrati in vigore differenti sgravi fiscali a vantaggio di chi avvia lavori di recupero e rinnovamento di immobili (in particolare case) seguendo le nuove linee di ade-

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Mercati > Un’analisi

guamento energetico e sismico introdotte dal governo Renzi. La partita più importante, quella del “bonus casa”, prevede una detrazione nel campo delle ristrutturazioni pari al 50% per una spesa massima di 96 mila euro che potrà essere suddivisa in 10 quote annuali e una deduzione del 65% per quanti intendano, invece, procedere al miglioramento della classe energetica. Gli incentivi più consistenti, tuttavia, riguardano l’adeguamento sismico: in questo caso le riduzioni messe in

campo vanno dal 50% all’80%, a seconda della classe energetica che si prevede di raggiungere.

Emergenza terremoto Come è risaputo, in Italia si fa e si disfa nel giro di pochi giorni ed è anche per questo motivo che il 2 febbraio scorso il Consiglio dei ministri si è trovato a dover varare un provvedimento di interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dallo sciame sismico, rimettendo mano ad un procedimento emergenziale già determinato

a cavallo di novembre/dicembre dello scorso anno. Il governo punta a sostenere il reddito dei cittadini, ma anche quello delle imprese cercando, soprattutto nel secondo caso, di rilanciare le attività produttive in quei territori colpiti dal terremoto. Per farlo si è pensato a una serie di strumenti che consentano una semplificazione amministrativa, riducendo i tempi di ricostruzione e salvaguardando comunque la trasparenza e il rispetto delle norme relative all’anticorruzione.

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In Iran nel solo 2016 il settore delle costruzioni ha movimentato un volume d’affari superiore ai 154 miliardi di dollari e il comparto è destinato a crescere ancora nei prossimi anni Iran, il futuro è di casa

Il nuovo anno scolastico, quello 2017/18, prenderà regolarmente avvio grazie alla costruzione di nuovi istituti. In tempi rapidi altri edifici sorgeranno dalle macerie di quelli crollati attraverso il potenziamento del personale impegnato nelle opere di riedificazione. L’attuale segreteria tecnica, che tiene in piedi tutto il sistema della ricostruzione, sarà rafforzata per agevolare i passaggi burocratici necessari alla messa in sicurezza e ripartenza dei territori colpiti dal sisma. Da ultimo, ma non meno importante, sono sta-

te sciolte le briglie alle Regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria potranno acquistare immobili di edilizia residenziale per rispondere all’emergenza casa. Al posto di quelle casette prefabbricate, che andrebbero costruite e rimosse al termine del loro utilizzo, si pensa a questa nuova formula, così che si possa andare incontro alle esigenze anche degli enti locali, che sempre più spesso lamentano un crescente bisogno di alloggi a prezzi popolari, con conseguenti benefici, inoltre, in termini di consumo del suolo e stop alla cementificazione. Una svolta sostanziale interesserà il trasporto delle macerie. Anche in questo caso pieno potere è stato affidato alle Regioni sperando di snellire tutte le pratiche burocratiche per l’affidamento dei lavori e degli incarichi, sia per quanto concerne la movimentazione che il trattamento dei materiali. I fondi a disposizione per dare gambe a questo progetto sono assicurati e lo ha dichiarato lo stesso Gentiloni che lapidariamente ha annunciato: «ci sono i fondi nella legge di bilancio». Nonostante questo, la furia del commissario straordinario Vasco Errani è ormai cosa nota a tutti.

Se in Italia le principali novità arrivano dalle normative e dal bisogno di intervenire nell’immediato, è dall’estero che giungono notizie confortanti sul piano economico. Spostando lo sguardo verso l’Iran, per esempio, scopriamo che il paese nel 2016 ha movimentato un volume d’affari di oltre 154 miliardi di dollari nel solo mercato delle costruzioni. In Iran, tanto per avere una chiave di lettura significativa, il 70% delle famiglie ha come obiettivo quello di acquistare una casa di proprietà. Se il presente è roseo, il futuro è ancora più promettente: si parla infatti di una richiesta di 750 mila nuovi alloggi all’anno che andranno a ingrossare le fila delle unità abitative già presenti, che si aggirano intorno ai 13,5 milioni. Qual è il legame con l’Italia? La presenza di una delegazione istituzionale proprio al SaMoTer di Verona. Questo paese in deciso sviluppo è sbarcato in Italia, in una delle più importanti fiere di settore, per incontrare attori e partner da coinvolgere nel boom dell’edilizia che sta attraversando l’Iran. Mentre in Italia si resta fermi al palo decidendo come intervenire, la risposta alle aziende viene dall’estero a cui è sempre più importante rivolgersi e guardare, per sopravvivere, per crescere e per imparare.◀

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Visto al SaMoTer > Europarts srl

Nei ricambi

la reputazione

conta

Abbiamo incontrato Ivano Pasqualotto al SaMoTer 2017, dove Europarts ci ha accolti al suo stand di Manuela Cortesi

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onostante i suoi trent’anni di attività – festeggiati proprio l’anno scorso – Europarts non ha perso la sua dinamicità e la voglia di soddisfare la clientela. Dal 1986 l’azienda importa, esporta e distribuisce in Italia e in tutto il mondo parti di ricambio per macchine movimento terra. La continua ricerca di nuovi articoli per ampliare il già notevole magazzino (siamo sui 5mila metri quadrati) fanno sì che Europarts riesca a ritagliarsi, anno dopo anno, settori nuovi di penetrazione del mercato. La nuova sfida è il catalogo online dei cingoli in gomma per mini escavatori. Importandoli direttamente dal produttore, Europarts riesce ad assicurare il ricambio necessario al miglior prezzo.

La ricetta giusta L’impatto con la crisi c’è stato. Ma alla Europarts c’è voglia di andare avanti. Gli investimenti finanziari, distribuiti sulla struttura e risorse umane, hanno consolidato un trend di crescita annuale del fatturato, dando una solida certezza alla nostra azienda. La profonda esperienza nel settore hanno permesso a Europarts di costruirsi una reputazione solida, vera e propria an-

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Visto al SaMoTer > Europarts srl

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cora durante i marosi della crisi economica. Anche perché chi si rivolge a Europarts può contare su un risparmio oggettivo: vengono trattati non solo ricambi nuovi, ma anche usati, obsoleti e revisionati.

Due divisioni L’azienda è strutturata in due divisioni differenti. La prima è focalizzata sui ricambi elettrici (alternatori, motorini di avviamento e tutto ciò che di elettrico si trova su macchine movimento terra, agricoli, motori marini ecc.). Il secondo reparto invece tratta ricambi per motori (testate, turbocompressori e collettori, filtri e cinghie, gruppi canne e pistoni, guarnizioni, short block, iniettori, cilindri monoblocco, alberi mo-

tore) e trasmissioni (riduttori di rotazione e traslazione, coppie coniche e ingranaggi, idroguida, tiranti di sterzo e crociere, ralle, riduttori finali e sistemi frenanti), parti idrauliche (cilindri idraulici e relativi componenti, tenute per cilindri idrauili, perni e boccole, pompe idrauliche) e di sottocaro (catene in gomma, rulli, suole, ruote folli e motrici, catene complete).

Al SaMoTer Siamo stati accolti da Ivano Pasqualotto, che ci ha mostrato le ultime novità

Reparto tecnico

Una sezione importante è certamente il reparto tecnico, in grado di dare supporto al cliente nell’individuare anche i codici di componenti obsoleti, spesso difficilmente rintracciabili. L’esperienza unita a un software dedicato hanno fatto sì che questa operazione sia divenuRicambi adattabili per: ta particolarmente facile per Europarts: soCaterpillar, Komatsu, Case New Holland, no sufficienti il tipo di Hitachi, Yanmar, Bobcat, JCB, Delco Remy, Bosch Rexroth, Iskra, Nippondenso, macchina e la matricoMitsubishi, Nikko, Cummins, GM Detroit la per identificare il pezDiesel, Perkins, ZF. zo “senza nome”.◀

INFO EUROPARTS via del Progresso, 32 35010 Peraga di Vigonza (PD) Telefono: 049/8933065 Fax: 049/626423 E-mail: info@europarts.it

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DieselMax 3.0, l’ultimo nato Tante le novità del colosso britannico che invade il mercato del sollevamento con una vera rivoluzione targata JCB. Con uno stile inconfondibile di Giacomo Casadio

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ccess the revolution! Una rivoluzione a tutti gli effetti quella del colosso britannico JCB, che ha deciso di invadere (statene pur certi, ne ha i mez-

zi!) il mercato del sollevamento. Ma non solo. JCB si è dimostrata una volta di più all’avanguardia nel settore, non tanto per il tipo di presentazione messo in scena lo scorso 1

e 2 febbraio nel tradizionale appuntamento riservato alla stampa - location curate e raffinate (per gli amanti del genere, l’alloggio dei giornalisti era nel ritiro dorato delle nazionali inglesi di calcio nella campagna di Birmingham), chef all’opera per il gran gala, musica dal vivo, presentazioni e musiche in stile Hollywood – ma anche e soprattutto per ciò che la casa britannica ha presentato. Dall’interessan-

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te segmento del sollevamento a quelli, altrettanto interessanti, dei motori e del movimento terra. Non per niente, fatto molto raro, per questa revolution si è mosso in prima persona il gran capo di JCB, Lord Anthony Bamford (con figlio al seguito) che, riferendosi all’accesso, ha parlato di «un mercato mondiale che offre grandissime opportunità di crescita per noi. Dal canto suo, JCB è in grado di fornire assistenza sul prodotto ai vertici della categoria: disponibilità 24 ore su 24, più di 700 concessionari e 2.200 depositi possono soddisfare qualunque necessità dei clienti globali». Scusate se è poco! È di questi giorni, tra l’altro, la notizia dell’accordo di sponsorizzazione siglato dal colosso inglese con il team Williams Martini Racing di Formula 1. Il logo di JCB comparirà sia sull’alettone posteriore sia sul telaio della monoposto guidata da Felipe Massa e Lance Stroll, oltre che su caschi e tute dei piloti. Dal Gran Premio della Gran Bretagna (guarda un po’!), previsto il 16 luglio prossimo a Silverstone, il logo giallo e nero sarà anche sulle divise del team ai box e nel motorhome.

stabilendo il primato mondiale di velocità su un motore diesel. La macchina dei record è tuttora conservata nella sede del co-

losso inglese, che fa del made in JCB uno dei suoi punti di forza. Dallo sviluppo alla produzione tutto passa dalla casa madre.

Non una prima volta per JCB che è già entrata nel Guinness World Record: il 23 agosto del 2006, sul circuito di Bonneville, in Utah, il pilota Andy Green, su JCB Dieselmax, ha raggiunto e superato i 563 chilometri orari,

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Costato 36 milioni di euro, Il 430 DieselMax 3.0 è un motore a basso consumo di carburante. Graeme Macdonald: «Porterà la produttività e le prestazioni ambientali ad un livello completamente nuovo» 42  CI > n.2 - marzo 2017

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Già nel 2011 JCB aveva annunciato l’avvio di un progetto di sviluppo per un nuovo motore, grazie a un fondo statale per lo sviluppo e la crescita regionale di 4,5 milioni di sterline (poco più di 5 milioni di euro). Dopo cinque anni di studi e ricerca il risultato è sotto gli occhi di tutti: il JCB 430 DieselMax 3.0. Costato complessivamente 36 milioni di euro, è la terza generazione di “bestioni” a basso consumo di carburante lanciata dalla casa britannica dall’avvio della produzione avvenuta nel 2004 alla JCB Power System nel Derbyshire, che riunisce i modelli da 4,4, 4,8 e 7,2 litri. «È difficile credere che solo 12 anni fa JCB non producesse motori», spiega Graeme Macdonald, Ceo di JCB. «Oggi, JCB ne ha realizzati 400mila, tutti ad alimentazione diesel e ad alte prestazioni, ponendosi all’avanguardia nel risparmio di carburante. In più sono puliti e a elevata efficienza. Il nuovo motore JCB 430 DieselMax 3.0 si basa sul successo di JCB Power Systems e porterà la produttività e le prestazioni ambientali dei

nostri motori a un livello completamente nuovo, in particolare per quanto riguarda l’efficienza energetica». Una delle caratteristiche che balzano subito all’occhio del nuovo motore è il consumo di carburante, fino all’8% minore rispetto a quello, già parecchio efficiente, da 4,4 litri. È anche del 30% più leggero rispetto al popolare Ecomax JCB da 4,4 litri ed è stato progettato specificamente per i cicli operativi propri delle attrezzature industriali e per l’edilizia di gamma media.

Caratteristiche tecniche: ▶ Coppia elevata, robusto design costruttivo adatto per impieghi gravosi, a garanzia di massima durata ▶ Conforme alle norme sulle emissioni Stage IIIB/Tier 4 Final ▶ I regolatori valvola automatici non richiedono alcuna manutenzione periodica ▶ Nessun DOC, filtro anti-particolato o SCR (nessun requisito per DEF) ▶ PDF per impieghi gravosi

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Forza motrice Progettato per la massima durata, oltre che per l’adeguamento alle norme sulle emissioni Stage V, il motore heavy-duty presenta un basamento in ghisa con trasmissione montata posteriormente, lunga durata utile e una bassa rumorosità in esercizio. Con i suoi 3 litri, eroga un’impressionante coppia di 400 Nm a soli 1.300 giri/min. Il motore soddisfa le relative normative sulle emissioni senza richiedere l’utilizzo di un costoso filtro antiparticolato (DPF), di un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) o di altra forma di additivo o post-trattamento dei gas di scarico. Questo lo rende un pro-

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pulsore ideale per un gran numero di attrezzature industriali e per l’edilizia di gamma media. JCB Power Systems ha adottato, per la prima volta su un motore, regolatori valvole automatici. Ciò significa che non è necessaria alcuna registrazione periodica delle valvole, con conseguente riduzione dei tempi di fermo per i clienti e aumento della produttività. Il motore da 3 litri è dotato inoltre di candele integrate, per un più rapido avviamento a freddo. Il sistema di misurazione della portata in massa dell’aria consente di calcolare ed erogare al motore la corretta quantità di carburante indipendentemente dalla temperatura, dall’altitudine e dalla densità dell’aria ed è stato integrato nel motore stesso, riducendo al minimo lo sviluppo del sistema di aspirazione aria e il lavoro di messa a punto del motore richiesto per le diverse configurazioni della macchina. L’interfaccia di montaggio è condivisa con quelle dei più grandi motori da 4,4 e 4,8 litri, con conseguente facilitazione dell’installazione nelle attrezzature esistenti. Il motore conserva inoltre le funzionalità di PDF HD dei motori JCB di dimensioni maggiori. Il nuovo motore può funzionare con un’inclinazione massima di 45°, ben 10 gradi in più, con conseguente possibilità di utilizzo in una vasta gamma di attrezzature e macchinari fuoristrada.

Non è finita qui. La revolution lanciata da JCB a febbraio è stata la scusa per presentare anche la nuova motorizzazione degli escavatori cingolati core. La novità interessante è che ora, sotto questi modelli, batterà un cuore germanico. Proprio così, un motore tedesco: il sei cilindri MTU 6R 1000, d’ora innanzi utilizzato sui modelli JS300, 330 e 370. JCB, insomma, punta forte sull’efficienza energetica, la produttività e le prestazioni dei suoi cingolati pesanti installandovi sopra dei motori diesel Tier 4 Final. Motori dotati di sistema di riduzione catalitica selettiva, conformi alle normative sulle emissioni in Europa e in Nord

America. Inoltre, il basso consumo di Def (diesel exhaust fluid) riduce al minimo i tempi di ricarica. Come se non bastasse il filtro anti-particolato non c’è, con conseguente diminuzione dei tempi di manutenzione.

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Cosa significa in soldoni? Il nuovo motore è potente, ma fa risparmiare il 5% su JS300 e JS330, il 10% sul JS370. A questo si aggiunge che i filtri carburanti, scesi da tre a due, diminuiscono i costi operativi. Senza dimenticare il miglioramento del filtro dell’aria, tre volte più efficiente e più resistente dei precedenti filtri a pieghe grazie alla tecnologia delle nanofibre ultra web. Il tettuccio di accesso al motore e alla torretta di controllo sono stati rivisti e migliorati, semplificandoli. I gradini sono stati

riprogettati con un gradino inferiore di dimensioni maggiori integrato nella cassetta porta-attrezzi a due livelli. Il livello inferiore consente l’accesso alla pompa di rifornimento standard, mentre la sezione superiore contiene il bocchettone di rifornimento carburante Def/ AdBlue. Piani calpestabili sono stati installati sui gradini e sulla struttura superiore e inoltre le macchine beneficiano ora di un corrimano di serie, di un corrimano laterale e di zoccoli per una maggiore sicurezza. Sono

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disponibili, su richiesta, mancorrenti opzionali completi tipo “ring per pugilato”. E, per i clienti più esigenti, è possibile dotare le macchine di un sistema di protezione dagli urti laterali, già di serie sui modelli da demolizione XD Heavy-Duty. Tra gli optional anche lampeggianti verdi per la cintura di sicurezza e un plus pack composto di: sedile operatore deluxe, radio, poggiapiedi e leve di transizione a T all’interno della cabina. All’esterno, un telaio perimetrale nero, una protezione antipioggia, sei luci di lavoro a LED, il pre-filtro con eiettori di polveri e decalcomanie Plus sulla porta.◀ Nell’arena Numerose le macchine che hanno dato prova di sé nell’arena

Nota su JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford; il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre J300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavato-

ri cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac e inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

INFO JCB Quartier generale (UK) Lakeside Works Dunstone Rd ST14 5JP Rocester (Staffordshire) Sede JCB S.p.A. (Italia) Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Italia

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Visto in fiera > BKT

A Sima 2017 BKT in grande forma Per questo importante appuntamento biennale delle macchine e attrezzature per l’agricoltura, BKT ha presentato in anteprima mondiale il nuovissimo pneumatico Agrimax V-Flecto, esposto su un trattore trasparente in plexiglass allo stand BKT. Grazie al “funambolo del pallone” Iya Traoré, lo spettacolo ha preso vita di Porfirio Ferrari

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no stand più ampio che mai, un trattore a grandezza naturale realizzato in materiale trasparente - plexiglass -, uno pneumatico in anteprima mondiale, un calciatore fuoriclasse del palleggio acrobatico, più di 17.000 palloni da calcio in omaggio. Questi in sintesi i punti di forza della presenza a SIMA 2017 di BKT, che quest’anno ha sorpreso i visitatori con uno stand da record per dimensioni e originalità e con le esibizioni di un calciatore da Guinness. L’originale idea di esporre il nuovo Agrimax V-Flecto montato su di un trattore trasparente in materiale plexiglass è stata concepita per mettere in primo piano con il dovuto risalto una novità mondiale assoluta in casa BKT, protagonista unica dell’ampio stand a SIMA 2017. Agrimax V-Flecto arricchisce ulteriormente la gamma BKT degli pneumatici per trattori della linea Agrimax, sempre più completa e tecnologica, che già annovera tra

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le sue fila dei veri campioni: Agrimax Force per trattori a elevata potenza (oltre i 250 CV) che offre una maggiore capacità di carico a pressioni di gonfiaggio inferiori rispetto agli standard di eguale misura e fa goal in velocità (fino a 65 km/h senza cambiare la pressione di gonfiaggio) e sul campo (ridotta compattazione del terreno); Agrimax Fortis per trattori 4WD a elevata potenza, è un’ala perfetta a bordo campo grazie alla trazione eccellente anche su terreni difficili, all’elevata capacità di

galleggiamento e alla bassa resistenza al rotolamento per ridurre i consumi di carburante e le emissioni in ambiente; Agrimax Sirio per l’impiego con traini e carichi pesanti, è il robusto centrocampista in grado di sostenere il gioco in velocità (fino a 70 km/h) anche con carichi elevati, pur rispettando l’ambiente grazie a una ridotta resistenza al rotolamento che aiuta a risparmiare carburante e ridurre le emissioni. Con Agrimax V-Flecto la squadra Agrimax di BKT si arricchisce di

un nuovo elemento di punta e si conferma come scelta vincente per migliorare le performance dei trattori su ogni tipo di campo, grazie a nuovi modelli e misure che rispondono alle esigenze specifiche degli agricoltori. A SIMA 2017, BKT ha scelto di allestire uno stand dal nuovo design e più spazioso che mai (ben 459 metri quadrati) per favorire l’interazione con il pubblico e per illustrare al meglio tutte le caratteristiche del nuovo prodotto. La fiera SIMA 2017 è un luogo d’in-

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contro privilegiato per gli operatori di tutto il mondo. Ecco perché BKT ha scelto questa cornice per presentare al pubblico per la prima volta il nuovo Agrimax V-Flecto. La presenza fieristica di BKT non è passata di certo inosservata, grazie alla massiccia campagna promozionale allestita negli spazi esterni e interni di tutto il complesso fieristico parigino. Fedele alla propria filosofia, BKT non si limita a presentare i nuovi prodotti della sua gamma, ma intende offrire occasioni d’intrattenimento e attività social. Per questo, oltre alla consueta distribuzione di gadget firmati BKT, erano in programma momenti di spettacolo mozzafiato con un campione di football freestyle: Iya Traoré, calciatore della Guinea, già giocatore del Paris Saint Germain, che per ben tre volte è stato incluso nel Guinness dei primati. Traoré si è esibito allo stand BKT quattro volte al giorno e dopo ogni esibizione migliaia di palloni da calcio BKT (oltre 17.000 in totale) sono stati offerti gratuitamente ai visitatori.◀

INFO

Balkrishna Industries Limited (BKT) Sede a Mumbai, India, è un produttore leader nel mercato degli pneumatici Off-Highway. Fondata nel 1987, BKT si è concentrata con sui segmenti specialistici quali veicoli agricoli, edili e industriali nonché applicazioni nei settori movimento terra, movimentazione portuale, industrie minerarie, ATV e giardinaggio.

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Focus Azienda > Dieci srl

Novità per l’agricoltura Presentati in anteprima nel corso della quarantaduesima edizione di Eima, i nuovi accessori sono pronti per essere messi all’opera di Luca Balduzzi

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Focus Azienda > Dieci srl

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uovi accessori in arrivo per le macchine Dieci impegnate in agricoltura. Presentati in anteprima nel corso della quarantaduesima edizione di Eima, l’Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, alla fiera di Bologna, nel novembre dello scorso anno, sono pronti per mettersi all’opera: stiamo parlando della Benna extra maggiorata, della Benna con griffa per insilati, della Benna con griffa per letame e della Forca per foraggi con griffa.

«Ideati nel rispetto delle più recenti normative europee in materia di sicurezza e conformità ai carichi, i nuovi accessori si caratterizzano sia per l’alta qualità costruttiva (soluzioni tecnologiche di rilievo e impiego di acciai antiusura di alta qualità) che per il design esclusivo», spiega l’azienda. «L’estrema affinità alle caratteristiche dei mezzi Dieci rende questi in grado di operare sempre al massimo della potenzialità. Inoltre, l’unificazione delle componenti impiegate nei vari modelli rende disponibili con estrema celerità eventuali ricambi, grazie alla larga disponibilità di parti in

magazzino, permettendo di mantenere prezzi estremamente competitivi». La filosofia alla base della produzione degli accessori non cambia rispetto a quella dei macchinari: «Le principali caratteristiche dei prodotti Dieci si possono riassumere in tre concetti: affidabilità, durata e tecnologia avanzata. Tre semplici parole che rappresentano da sempre lo standard di ogni nostra macchina. Uno standard mai dato per acquisito, mantenuto a prezzo di un continuo impegno nella ricerca e nell’innovazione tecnologica. Cuore di questa filosofia produttiva è il nostro

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Ufficio tecnico, un affiatato team di esperti ingegneri che progetta macchine destinate agli utilizzi più disparati in ogni angolo del globo, affiancati da supervisori che esercitano una delicata azione di mediazione tra i clienti, di cui interpretano le esigenze, e l’Ufficio tecnico, che studia e realizza le soluzioni più adatte a soddisfarne i bisogni», spiega l’azienda. «Una filosofia che non si limita solo alle macchine, ma anche agli accessori, indispensabili “strumenti di lavoro” attraverso cui le macchine traducono in fatto compiuto le loro potenzialità».

al lavoro nell’azienda agricola biologica “Agri Basile” di Carpino, in provincia di Foggia, per la raccolta delle olive con cui l’azienda produce il proprio olio extravergine di oliva.

Versatilità

«Nella stragrande maggioranza delle aziende la raccolta è meccanizzata, e avviene per scuotimento, raccogliendo i frutti che cadono dalla pianta su appositi teli stesi a terra», spiegano da Dieci. «Anche l’azienda agricola biologica “Agri Basile” utilizza la raccolta meccanica, una tecnica che, se condotta con alcuni accorgimenti, non pregiudica per nulla il prodotto finale».

A dimostrazione della grande versatilità delle macchine Dieci, vale la pena citare l’Agri Farmer 28.9

E l’Agri Farmer 28.9 si rivela «una macchina ideale sia per districarsi

con agilità fra gli ulivi (grazie alla sua compattezza), sia per le sue caratteristiche di maneggevolezza, potenza, grande fluidità e precisione dei movimenti, caratteristiche necessarie per operare sulle piante senza danneggiarle». Il merito è anche di alcuni particolari accorgimenti: «Grazie all’attacco rapido per accessori posizionato in testa al braccio elevatore, l’Agri Farmer è stato dotato di una pinza scuotitrice bosco». E «le operazioni di raccolta sono notevolmente facilitate grazie al Foystick Fnr che raggruppa tutte le funzioni della macchina in un unico strumento con il semplice movimento del polso dell’operatore».◀

INFO DIECI SRL Via E. Majorana, 2-4 42027 Montecchio Emilia (RE) ITALIA info@dieci.com CI > n.2 - marzo 2017 55

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Focus Azienda > ADV Service Srl

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ompetenza e professionalità. Ma non esclusivamente. Se la Adv Service srl-Vendi-

ta e assistenza macchine Movimento terra e Material handling di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, è una azienda che è

stata in grado di mantenere una solida posizione sul mercato e di guadagnarsi una ottima reputazione, secondo il suo direttore

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Persone e valori prima di tutto L’azienda di Bagnacavallo (Ravenna) continua a essere protagonista del mercato grazie ai mandati di importazione in esclusiva per l’Emilia-Romagna e le Marche di Atlas, Tana e Terex ora Schaeff brand Yanmar. Nonché a una filosofia vincente che mette al centro la qualità della vita di Luca Balduzzi

commerciale Valerio Venturini il merito è di «valori chiave molto ben definiti». Quali? È presto detto: «L’entusiasmo per il proprio lavoro, il rispetto delle persone - dai dipendenti ai fornitori e ai clienti- e degli impegni assunti, la responsabilizzazione e il coinvolgimento dei lavoratori, l’attenzione alla formazione e alle più recenti normative sulla sicurezza».

Una filosofia efficace Una filosofia che ha dato prova della sua efficacia in non poche situazioni di difficoltà che Venturini si è trovato a dover fronteggiare nel corso degli anni. Prima di tutto, «la decisione della Liebherr di mettere in liquidazione volontaria la Liebherr Noleggio Italia. E il mancato rispetto di un accordo firmato con la Adv (che in quel periodo era ancora una fra le società controllate dalla Rent, ndr), che si è vista costretta a difendere le proprie ragioni in tribunale, con conseguenti strascichi giudiziari, fino alla vittoria nella vertenza. Un risultato che ha portato la Liebherr a scegliere di disdire il mandato di importazione in esclusiva per la Rent, con l’obiettivo di subentrare in prima persona». Contemporaneamente, «il prolungarsi della crisi del mercato, con una diminuzione dei fatturati fino al 60%. A cui si affiancano

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Eco’nergy, novità Atlas presentata a Ecomondo La partecipazione della Adv Service srl alla ventesima edizione della fiera Ecomondo di Rimini, nel novembre dello scorso anno, con uno stand della Atlas, è stata l’occasione per presentare il sistema Eco’nergy. Una tecnologia all’avanguardia per diminuire fino al 50% il consumo di carburante nell’utilizzo dei caricatori industriali e degli escavatori su cingoli e su gomma (attraverso un numero maggiore di operazioni eseguite sulle apparecchiature, in termini di prestazioni di carico e

scarico) e l’usura dei loro componenti fondamentali, per proteggere l’ambiente e per garantire agli imprenditori un ritorno sul proprio investimento in dodici o diciotto mesi. «I clienti si lamentano in continuazione che non ci sono più margini imprenditoriali, a fronte di costi sempre in crescita e che non si riescono a tenere sotto controllo», osserva Venturini. «Le soluzioni esistono e potete approfittarne scegliendo i macchinari della Atlas con il sistema Eco’nergy».

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le richieste di riduzione degli affidamenti da parte delle banche, che non offrono il minimo appoggio alle aziende». Dopo il risanamento -«niente affatto semplice»- della Rent, attraverso l’inserimento dei nuovi marchi Atlas e Komatsu, «la decisione della Komatsu di chiudere la Komatsu Italia, con il trasferimento del mandato di importazione in esclusiva alla Komatsu Europe International Nv». E, infine, «la scelta di un socio di abbandonare la Rent, invece di rimanere uniti per portare a compimento gli impegni presi». L’ennesimo terremoto, che ha spinto alla decisione probabilmente più significativa e cruciale di tutte: «La messa in liquidazione della Rent, attraverso un concordato preventivo liquidatorio e la mia designazione come liquidatore giudiziale. E l’acquisto, da parte dei soci della Adv e di un nuovo socio non operante, in un primo momento delle quote della Rent e successivamente dell’intero ramo di azienda. All’interno del nuovo organigramma, l’allora vicepresidente della Adv, Paolo Proni, è diventato presidente e responsabile del sevizio postvendita Autostrade Spa per la manutenzione delle lame da ne-

ve e degli spargisale, e io consigliere delegato con l’incarico di direttore commerciale e post vendita del Movimento terra e Material Handling».

Un nuovo corso Per il suo nuovo corso, «l’azienda è riuscita innanzitutto a mantenere la collaborazione con la Atlas Gruppo Tedesco, che ha evi-

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Focus Azienda > ADV Service Srl

dentemente compreso il valore delle persone e del progetto», è convinto Venturini, ha recuperato il rapporto con Tana, già a fianco della Rent fra il 1997 e il 2000, e ha stretto un nuovo accordo con la Terex ora Schaeff brand Yanmar. Per la Atlas, la Adv propone una grande varietà di caricatori industriali («Sono stati i primi a inventarli, e sono fra i numeri uno», commenta Venturini, ricordando che con il gruppo Liebherr ha iniziato proprio con la divisione “Material handling”), di escavatori su cingoli e su gomma, in tutti e due i casi anche girosagoma, e di pale gommate, nonché una serie di macchinari che va dagli escavatori su cingoli e su gomma per la pulizia dei canali agli escavatori cingolati per le demolizioni, agli escavatori su cingoli per le galle-

rie. «Hanno deciso di promuovere anche nel nostro paese il ramo di azienda “Construction”», spiega Venturini, «e ci vogliamo impegnare per fare conoscere le macchine della Atlas tanto quanto abbiamo fatto per quelle della Liebherr». Il potenziale non manca assolutamente. In primo luogo, «si tratta di un prodotto che assomiglia a quello della Liebherr e che sotto alcuni aspetti ritengo migliore». Il vero valore aggiunto, però, sono «i macchinari creati su misura, come fanno i sarti con i vestiti. Se c’è una qualsiasi necessità, lo si fa presente alla fabbrica e la macchina viene preparata come richiesto». Fra due anni la Atlas, fondata nel 1919, festeggerà il centesimo anniversario: «Pochissime imprese nel mondo possono vantare una storia di questo genere».

Per Tana, la Adv si occupa della divisione “Material handling”, vale a dire dei compattatori per le discariche e dei trituratori e vagli mobili e fissi cingolati e gommati. «Ci siamo ritrovati proprio nel momento in cui stavano attraversando una fase di ristrutturazione aziendale e di rinnovamento», spiega Venturini. Indubbiamente, il riciclo e il riutilizzo dei materiali di scarto, nonché la conversione dei rifiuti in energia stanno creando nuove opportunità di mercato, a cominciare dal Vecchio continente.

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Per Terex ora Schaeff brand Yanmar, infine, la Adv segue la divisione “Construction”, ovvero i mini escavatori, sia su cingoli che su gomma, le mini pale Skid Steer Loader, anche in questo caso cingolate e gommate, le pale su gomma e gommate compatte, e le terne rigide. Un ramo di azienda acquistato, nel settembre dello scorso anno, dalla Yanmar, che ha deciso di ribattezzarlo Schaeff-Brand Yanmar.

Le nuove generazioni Per raccontare la Adv del giorno d’oggi non ci si può dimenticare delle nuove generazioni con esperienza di commercio estero e rapporti con le aziende che sono entrate a fare parte dell’organico. Come Maurizio Baldini, con esperienza ventennale nel settore, che si è distinto immediatamente nella organizzazione della partecipazione della Adv alla fiera Ecomondo di Rimini.◀

INFO ADV Service SRL Via S. Gervasio, 2 48012 BAGNACAVALLO (Ra) P.I. 00118490390 Tel +39 0545 60000-61385 Fax +39 0545 69905 www.rentventurini.it

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a cava Pozzelle si trova a pochi chilometri da Canosa di Puglia, lungo la strada provinciale 181, ed è caratterizzato dalla presenza di marmo ambrato e da pietra serpeggiante tipica della zona. La cava gestita dalla società CO.MA Srl è attiva dalla fine degli anni Ottanta, ma recentemente ha mostrato di avere anche una buona potenzialità per quanto concerne la produzione di pietrisco per massicciata ferroviaria (ballast). Una serie di sondaggi e analisi di laboratorio hanno infatti rivelato che all’interno del giacimento esistevano anche rocce metamorfiche carbonatiche con caratteristiche dolomitiche risalenti alla formazione della piattaforma

Un HP 18000 vince la sfida del ballast In una cava a pochi chilometri da Canosa di Puglia (in provincia di Andria-Barletta) dove si produce ballast ferroviario, un martello Indeco HP 18000 FS (Fuel Saving) dimostra ancora una volta di essere la miglior alternativa all’esplosivo quando il suo utilizzo non risulta possibile di Porfirio Ferrari

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Attrezzature > Indeco

Apula, avvenuta durante il Cretaceo. La roccia si è dimostrata idonea alla produzione di ballast in quanto rispondente alle caratteristiche previste dalla norma UNI EN 13450 del capitolato generale tecnico di appalto delle opere civili (parte ii – sez. 17) di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Il capitolato prevede che la massicciata ferroviaria possa essere prodotta solo con materiale che in natura deve possedere buona resistenza alla compressione, alla frammentazione (coefficiente Los Angeles) e al gelo e deve inoltre essere privo di fibre nocive quali l’amianto. Gli esami di laboratorio hanno mostrato che campioni di roccia proveniente dalla cava Pozzelle avevano una resistenza compresa tra 139 e 144 MPa e una resistenza alla frammentazione valutata secondo i valori LArb di RFI inferiori a 20, collocandosi dunque, a secondo dei casi, come massicciata di prima (LArb <16) o di seconda (LArb <20) categoria.

Coltivazione senza esplosivo La vicinanza con la strada provinciale 181 e la necessità di ridurre la quantità di polveri prodotte per via dell’intensa attività agricola che avviene intorno al perimetro della cava hanno portato a escludere l’impiego dell’esplosivo. Quest’ultimo, peraltro, non era mai stato utilizzato in quanto alla sua apertura il sito era desti-

nato all’estrazione di blocchi per la produzione di pietra ornamentale, per la quale si privilegia l’utilizzo di taglio meccanico. L’impossibilità di utilizzare l’esplosivo, invece adatto alla produzione di grandi quantità tipiche del ballast, ha dunque indotto CO.MA Srl ad interpellare un’impresa con l’esperienza e i mezzi per provvedere al ciclo completo di coltivazione, alla frantumazione primaria e secondaria, così come allo stoccaggio. La produzione è stata dunque appaltata all’im-

presa D’Oria Giuseppe e C. Srl di Andria, che da decenni opera nel settore dei lavori stradali e del calcestruzzo. Come riferitoci dal capo cava, la particolare resistenza della roccia e tutte le lavorazioni necessarie a produrre materiale di qualità, richiedevano un’esperienza mirata nel settore degli inerti: «Questa cava è particolare perché consente, a seconda del fronte di coltivazione, di produrre pietra ornamentale o materiale adatto alla massicciata ferroviaria e le

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due attività per un certo periodo proseguiranno in parallelo, anche se non in modo eguale in termini di quantità percentuale. Il ballast sarà infatti l’attività su cui punteremo maggiormente». La produzione di inerti, tuttavia, differisce molto nelle tecniche di coltivazione e nella logistica da quella del materiale ornamentale. Per questo CO.MA Srl ha preferito affidare questa attività a uno “specialista”. Per affrontare al meglio il difficile compito di coltivare un materiale di notevole durezza e resistenza, che non scende mai al di sotto dei 100 MPa e che si presenta in banco poco fratturato, l’impresa D’Oria ha dunque deciso l’acquisto di un martello Indeco HP 18000 FS e di un escavatore Hitachi 870 DA 90 tonnellate, cui ha affiancato un altro Hitachi Zaxis 350 da 33 tonnellate su cui ha montato un HP 9000 di cui già disponeva. Il secondo martello è impiegato per la riduzione dei blocchi destinati all’utilizzo come pietra ornamentale che, per imperfezioni o rotture, devono essere invece utilizzati come materiale destinato alla produzione di ballast, ma soprattutto provvede alla riduzione volumetrica del materiale destinato alla massicciata prodotto dall’HP 18000, che a volte si presenta in pezzature troppo grandi per essere passato al frantoio cui è demandata la frantumazione primaria.

La sfida del ballast La produzione di ballast ferroviario è soggetta a stringenti requisiti da parte di RFI che richiede al fornitore precise specifiche da un punto di vista qualitativo, ma anche quantitativo. In sostanza il fornitore, oltre a garantire le caratteristiche richieste dal capitolato, deve assicu-

rare che il materiale sia stoccato e confinato in modo controllato, che sia possibile identificare i punti di stoccaggio e che questi garantiscano al materiale prelevato di conservare i requisiti previsti. Questo, in sostanza, comporta che tutte le fasi di produzione successive allo scavo (movimentazione, frantuma-

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Attrezzature > Indeco

zione, vagliatura, lavaggio, stoccaggio e carico) debbano garantire la qualità del prodotto. Una capacità di carattere produttivo e logistico sottolineata anche da Giuseppe Massari, Amministratore delegato dell’impresa D’Oria “Anche se abbiamo una notevole esperienza e godiamo di un’ottima reputazione nel settore della produzione di calcestruzzo, che implica comunque la gestione di inerti, quella del ballast rappresenta indubbiamente un’attività a sé stante. Abbiamo dovuto attrezzarci in modo mirato per quella che non esito a definire una sfida, innanzitutto dotandoci di un martello quale l’HP 18000 FS, l’u-

nico oggi disponibile sul mercato di queste dimensioni e potenza. L’attrezzatura è in grado di assicurare produzioni adeguate, che su otto ore di lavoro si aggirano a circa 700/800 metri cubi di materiale in banco, senza per questo rinunciare ad un’ottima affidabilità; un punto non secondario perché entro fine anno dovremo aver prodotto 50.000 metri cubi di materiale pronto per la consegna, in quanto RFI vuol poter disporre di ballast in qualsiasi momento. Ed è proprio per questo che anche le altre fasi, e cioè la frantumazione primaria che avviene direttamente in cava e poi quella secondaria, la vagliatura ed il lavaggio, che in-

vece avvengono qui presso la nostra sede, devono essere seguite con grande attenzione. La scelta del HP 18000 è stata comunque fondamentale perché ci ha dato la possibilità di risolvere il primo e più importante problema, cioè quello della produzione del materiale che è davvero molto duro e non si presenta fratturato. In questa cava sfruttiamo al meglio tutta la potenza del martello e l’esperienza dei nostri operatori”.

HP 18000 la soluzione per le grandi produzioni Nato per dare risposta a esigenze particolari nella coltiva-

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zioni di cave dove sono richieste grandi produzioni, il martello Indeco HP 18000 FS sta ottenendo un successo in tutti quei mercati dove si riscontra una progressiva diminuzione dell’impiego di esplosivo. Oggi Indeco è l’unico produttore ad offrire un martello da 25.000 Joules che mantenga comunque intatte le caratteristiche di versatilità e rapidità di martelli di classe inferiore. Nonostante le grandi dimensioni e pre-

stazioni, l’HP 18000 FS presenta il vantaggio di poter essere accoppiato anche con escavatori da 90 tonnellate, una caratteristica che si traduce in una maggiore mobilità in cava e soprattutto in consumi più contenuti e quindi in una maggiore redditività. Con una velocità che può giungere a 460 colpi al minuto e una punta da 250 millimetri, l’HP 18000 FS può infatti assicurare una produttività impressionante se si conside-

ra la quantità di roccia che viene fratturata e demolita. L’HP 18000 FS, come del resto tutti i martelli Indeco, può inoltre vantare un rapporto estremamente favorevole tra energia assorbita e energia resa, il che permette un rendimento ottimale; il martello è poi dotato del sistema ABF (anti blank firing), una tecnologia brevettata ed esclusiva di Indeco che migliora considerevolmente l’efficienza e la longevità del demolitore.◀

INFO INDECO

INDECO al SaMoTer ha presentato le novità del 2017, accogliendoci con la professionalità di sempre

Azienda italiana produttrice di martelli demolitori idraulici, nasce nel 1976 e fin dalla sua costituzione si propone di rispondere con tempestività alle esigenze dei mercati puntando sulla capillarità delle rete di vendita e di assistenza post vendita.

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Logistica da giganti I tre moduli sono giunti a Porto Corsini, lo scalo marittimo di Ravenna, e sono stati trasportati ed installati nello stabilimento, sito nell’area industriale del porto, che è dedicato all’estrazione e lavorazione di oli vegetali di Sandro Tozzi

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ammoet Italy, la branch nazionale del gigante mondiale del trasporto e sollevamento, ha completato l’installazione di tre componenti per il revamping dello stabilimento ravennate della multinazionale americana Bunge, dedicato all’estrazione, alla lavorazione e all’imbottigliamento di oli vegetali. I nuovi componenti consentiranno un aumento rilevante della produzione e rientrano in un piano di interventi del valore complessivo di 50 milioni di euro. L’intervento di Mammoet deriva da due commesse affidate alla società. La prima, che copre lo sbarco dalla nave e il trasporto presso l’impianto, viene da Desmet Ballestra Group, che ha realizzato i componenti. La seconda, di Bunge, riguarda invece il posizionamento e l’installazione.

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Logistica > Mammoet

MAMMOET ITALY Mammoet è lo specialista leader a livello mondiale nelle soluzioni di sollevamento e trasporto multimodale pesante su misura. L’attività dell’azienda si concentra nel trasporto su terra, spedizione via nave, installazione con posizionamento verticale e orizzontale, e rimozione di oggetti grandi e/o pesanti in e da ogni località, sia su terra che offshore. In Italia Mammoet è presente con una consociata, Mammoet Italy, con sede a Milano dal 2001 ed opera nei settori dell’industria petrolchimica e chimica, dell’energia, della meccanica pesante e dell’ingegneria civile.

Il layout molto compatto dello stabilimento ha posto una sfida particolare a Mammoet, che ha dovuto posizionare e installare componenti di dimensioni importanti in un ambiente molto affollato e interconnesso. I primi due moduli, un essiccatore-raffreddatore del peso di 98,5 ton-

nellate e dimensioni di 12,415 m (lunghezza) x 6,08 m (diametro) e un desolventizzatore tostatore di 96,5 tonnellate e dimensioni 15,32 m (ungh.) x 5,7 m (dia.), sono giunti in porto a metà dello scorso dicembre e sono stati prima trasportati con carrelli stradali normali all’interno dell’area

dello stabilimento, per poi essere installati nelle loro posizione usando gru convenzionali. Il terzo e ultimo componente, giunto recentemente in porto, un estrattore dal peso di 294,94 tonnellate, diametro di 14,935 m e altezza di 7,8 m, non poteva

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essere trasportato e posizionato in modo convenzionale. Mammoet ha quindi fatto ricorso ai carrelli autopropulsi SPMT per portare il componente all’interno dello stabilimento. Dopo due settimane è infine avvenuta l’installazione, utilizzando dei sollevatori idraulici JS-500, adatti ad operare in ambienti con spazi di manovra ridotti, come è l’interno di uno stabilimento chimico. «I lavori effettuati presso l’impianto ravennate di Bunge», commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy «sembrano, per pesi e dimensioni, banali agli occhi inesperti, ma

non lo sono affatto. Trattandosi di operare all’interno di uno stabilimento chimico-alimentare molto compatto, in un’area industriale affollata e realizzata diversi decenni fa, si è richiesto un lavoro preliminare di ingegneria approfondito che tenesse conto dei possibili percorsi, delle tolleranze, le interferenze, gli spazi di rispetto e arrivi alla fine alla scelta delle tecnologie e al piano di lavoro. In Mammoet Italy abbiamo maturato queste competenze in vent’anni di lavori effettuati all’interno di raffinerie, e il lavoro di Ravenna rappresenta l’applicazione di questo know-how in un settore affine».◀

INFO MAMMOET ITALY s.r.l. Via Domenico Balestrieri 6 20154 Milano Italy Tel: +39 02 57701938 Fax: +39 02 62087477

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Tecnologie > Gefran

Al SaMoTer 2017 con sensori Plug&Play

Gefran, da oltre 50 anni azienda leader nella progettazione e produzione di sensori per applicazioni in ambito industriale e mobile hydraulic, ci ha accolti nel suo stand al SaMoTer di Sandro Tozzi

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I

l catalogo di sensori per applicazioni mobile hydraulic di Gefran offre una gamma completa di soluzioni plug & play per la misurazione estremamente precisa di rotazione, inclinazione, posizione lineare, pressione e forza/deformazione. I prodotti Gefran si distinguono per la massima versatilità applicativa e possono essere installati, tra gli altri, su finitrici stradali, piattaforme aeree ed escavatori. A Verona Gefran porterà molte novità, che arricchiscono ulteriormente la già vasta offerta di sensori da oggi ancora più sicuri e affidabili.

Al SaMoTer Gefran ha mostrato le ultime novità al pubblico

I sensori angolari GR, gli inclinometri GI e la sonda di pressione KH sono disponibili con l’uscita digitale in bus di campo CAN J3919 e le sonde di pressione hanno ottenuto la certificazione UL. Inoltre i trasduttori di posizione assoluti con effetto hall rotativi della famiglia GR hanno ottenuto l’omologazione E1 che, insieme alla certificazione SIL2 (sulla pressione industriale), aiutano a mantenere elevata la sicurezza del mezzo durante i movimenti quali ad esempio la stabilizzazione, la rotazione e l’inclinazione dell’intero veicolo o di una sua parte e, non meno importante, la messa

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Tecnologie > Gefran

INFO GEFRAN Spa Via Sebina 74 25050 Provaglio d’Iseo (Bs) ITALY Tel. +39 030 9888.1 Fax +39 030 9839063 info@gefran.com www.gefran.com

in sicurezza anche dell’operatore in tutte quelle condizioni di lavoro critiche, tipiche di queste applicazioni. I sensori Gefran sono ideali per l’allestimento dell’intera macchina: i sensori angolari assoluti ad effetto hall GRA e GRN sono disponibili con e senza albero, a singolo giro; gli inclinometri per singolo/doppio asse (XY/360°), tutti con tecnologia MEMS, sono disponibili nelle versioni GIB, GIG (general purpose anche in

versione a relais) e GIT a seconda delle esigenze prestazionali del cliente. Il nuovo GSF, trasduttore di posizione a filo progettato con tecnologia potenziometrica, si contraddistingue infine per le dimensioni ridotte e l’elevata solidità. Tutti dotati di protocollo di comunicazione digitale CANOpen e CAN J1939 sono disponibili nelle versioni singole o ridondanti, i sensori Gefran si caratterizzano anche per affidabilità e robustez-

za: la struttura è prodotta in solido materiale PBT assicurando resistenza agli impatti e ai solventi, ai raggi solari UV, e un’ottima stabilità alle variazioni termiche. Con queste caratteristiche, insieme alle loro dimensioni ridotte e compatte, i sensori Gefran rispondono all’esigenza dei clienti di avere un unico fornitore con una ampia gamma di prodotti di qualità dedicati a questi ambienti gravosi, riducendo la manutenzione al minimo.◀

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Sensore lineare a filo tecnologia potenziometrica Alte prestazioni, alto grado IP, resistenza a shock e vibrazioni ed elevata compatibilità elettromagnetica rendono il sensore adatto alle applicazioni dellʼidraulica mobile. Sviluppato per assicurare una soluzione robusta e performante per applicazioni come mezzi agricoli, macchine movimento terra e mezzi di sollevamento

PC67 Il trasduttore di posizione PC67 é stato sviluppato allo scopo di garantire un elevato grado di protezione (IP67) nelle applicazioni in ambienti gravosi ed all’aperto, dove può essere necessario operare in presenza diretta di polveri, detriti o liquidi

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Distribuzione > Metso Lokotrack e Lokolink venduto da Scai Roma, in funzione (immagine di Scai)

M

etso ha deciso di riorganizzare il proprio modello di distribuzione in Italia. A partire dal 1 gennaio 2017 ci saranno tre distributori esclusivi a copertura dell’intero territorio nazionale. Righini SRL e Frantoparts FP SRL saranno distributori

esclusivi per macchine e impianti di frantumazione e vagliatura, per tutte le applicazioni in impianti fissi. Righini coprirà le province di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, mentre Frantoparts avrà competenza sulle restanti province. Scai SpA sarà distributore esclusivo per soluzioni e impianti

Il nuovo modello di distribuzione Metso Metso introduce in Italia un nuovo modello di organizzazione tramite distributori, per essere più vicina ai clienti e per migliorare il livello dei servizi di Porfirio Ferrari

mobili su tutto il territorio italiano. «Questi tre distributori sono già nostri partner da diverso tempo e tutti hanno provata esperianza e capacità di service. Siamo fiduciosi che siano i partners giusti per i prossimi anni», afferma Angel Luis Garcia, Metso’s Distribution Business Manager per Spagna e Italia. Frantoparts FP SRL opera nel mondo delle macchine e impianti di frantumazione e vagliatura dal 1983 e ha maturato una notevole esperienza sulle macchine e soluzioni Metso. Oltre alla vendita di macchine nuove, Frantoparts offre un ampio range di servizi, che va dai ricambi e parti di usura, all’assistenza tecnica in sito, alla

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Ermanno & Giovanni Pavesio orgogliosa di rappresentare Metso già da 45 anni revisione e ricondizionamento di macchine esistenti. «Siamo orgogliosi di collegare la nostra esperienza tecnica e commerciale a Metso. Noi crediamo che la collaborazione quotidiana tra Metso - un marchio che è sempre stato associato a prodotti innovativi e affidabili nel tempo - e FP Frantoparts, creerà nuove interessanti opportunità per i clienti italiani. FP Frantoparts è stata per anni fornitore del Gruppo Metso per i ricambi Loro & Parisini. Questa nuova stretta collaborazione porterà indubbi vantaggi per tutti i clienti che hanno a cuore la qualità dei pezzi di ricambio», dice Nevio Campagner, Direttore Generale di Frantoparts. Righini SRL, società fondata nel 1911, offre ai propri clienti una gamma completa di servizi: dalla consulenza iniziale al servizio post-vendita, alla fornitura di pezzi di ricambio originali. Nella sede operativa di Grugliasco (Torino) una grande disponibilità di pezzi di ricambio di prima emergenza e di parti di usura più richieste, permette a Righini Srl di rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti. «La collaborazione con il Gruppo Metso è iniziata nel 1972. Il nostro obiettivo è quello di confermare e rafforzare il più possibile la presenza dei prodotti Metso nella

nostra area», afferma Ermanno Pavesio, CEO di Righini SRL. Scai SpA opera nel settore delle cave da oltre 70 anni. L’azienda offre ai propri clienti sia macchine mobili Metso nuove che una flotta per il noleggio. Scai opera su tutto il territorio nazionale attraverso una vasta rete di officine autorizzate e punti di noleggio. Secondo SCAI la commercializzazione dei prodotti e la partnership con Metso ha prodotto risultati positivi. Questa nuova struttura distributiva supporta il valore e la capacità di SCAI in tutto il territorio. L’azienda ha come obietivo quello di offrire il miglior servizio ai propri clienti, proponendosi come partner, per guidarli nella scelta ottimale di macchine e attrezzature in modo sostenibile ed economicamente competitivo. «Questi distributori potranno aiutare i clienti a trovare la migliore e più vantaggiosa soluzione in termini di costi/benefici sul mercato. Tutti credono nel miglioramento continuo dei loro servizi, e dispongono di personale specializzato per servire il cliente in modo professionale»,

dice Dirk Fischer, responsabile della distribuzione Metso in Europa. «Non abbiamo alcun dubbio che Metso, insieme con la sua nuova rete di distribuzione, aumenterà la propria presenza in un mercato che, seppur timidamente, ha iniziato a recuperare». Metso è riconosciuto come fornitore leader di grandi impianti di produzione di aggregati in Italia. I distributori che operano sul territrorio potranno contare sul supporto e sull’esperienza diretta della struttura tecnica Metso PEX, per lo studio e la realizzazione di impianti completi o per soluzioni di miglioramento produttivo o qualitativo degli impianti esistenti.◀

INFO METSO Angel Luis Garcia Distribution Business Manager Spagna e Italia, Metso, Telefono +34 686 943 530, mail angelluis.garcia@metso.com

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Visto al SaMoTer > Mantovanibenne

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in dalle prime edizioni di SaMoTer degli anni ‘60, Mantovanibenne ha sempre partecipato a questa manifestazione italiana che negli anni è diventata sempre più internazionale. Anche nei periodi di maggiore difficoltà, l’azienda modenese non ha mai rinunciato ad essere presente a Verona ed anche quest’anno nel proprio stand ha esposto le principali attrezzature della propria gamma prodotti nella veste raffinata ed elegante che da sempre contraddistingue Mantovanibenne. Di seguito, una breve rassegna delle macchine in esposizione.

SGR – Demolitore Selezionatore Dalla sua nascita ha sempre ricevuto grande apprezzamento dal pubblico per le sue eccellenti prestazioni, l’estrema versatilità e l’ottima manovrabilità grazie alla rotazione idraulica a 360°, utilizzabile sia per la demolizione che per il riciclaggio. SGR, la nuovissima linea di demolitori – selezionatori, presentata in anteprima al Bauma di Monaco 2016,

Mantovanibenne

al SaMoTer

L’azienda che ha sempre creduto nella manifestazione italiana, anche quest’anno ha riconfermato la propria presenza portando con sé le principali attrezzature di Porfirio Ferrari

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Visto al SaMoTer > Mantovanibenne

ganasce intercambiabili ecc. Un mix di tecnologia adatta a chi cerca una soluzione di taglio di alto livello. La gamma di cesoie disponibili fa sì che possa essere soddisfatta ogni possibile esigenza degli acquirenti: dalle mini-cesoie, perfette per mini-escavatori, a veri e propri mostri da decine di tonnellate.◀

design completamente rinnovato, doppio motore idraulico per una maggiore forza in fase di carico, valvola di blocco per trattenere il materiale caricato durante la movimentazione, rotazione idraulica a 360° per un perfetto posizionamento e controllo completo dei movimenti dell’attrezzatura. Nato per la movimentazione di materiale di risulta, ora il nuovo SGR può essere utilizzato anche per la demolizione di manufatti in laterizio, legno e altri materiali leggeri.

MS – Multisystem Attrezzatura che ha un corpo fisso e kit gambe di diverse tipologie che permettono di effettuare diversi lavori con lo stesso corpo macchina. In questa fiera è stato esposto l’MS15, il multysystem da 1.650 kg per escavatori da 15 a 21 ton: leggero, versatile e dal nuovo design davvero accattivante.

Benne e Attaco Rapido Qpu Non sono mancati i prodotti che danno il nome all’azienda, quindi le benne e l’attacco rapido di ultima generazione completo di sistema di bloccaggio MBILOCK, concepito secondo la vigente normativa europea sulla sicurezza. Infine, lo spazio maggiore è stato dedicato alla linea che è ormai simbolo dell’eccellenza Mantovanibenne: le cesoie SH Eagle II. Riconosciute meritatamente fra le migliori cesoie idrauliche per rottame al mondo, ogni loro dettaglio tecnico è concepito per ottimizzare la resistenza della macchina e la produttività con ogni materiale. Per citarne qualcuno: rotazione idraulica 360°, valvola di velocità, cilindro rovesciato con alesaggio aumentato, lame sulle

INFO Mantovanibenne Srl Via Augusto Righi, 6 41037 Mirandola (MO) - Italy www.mantovanibenne.com sales@mantovanibenne.com

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Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scieditrice.com Hanno collaborato a questo numero: Luca Balduzzi, Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi. Progetto grafico e impaginazione: Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0545 97.15.78 Fax 0545 97.11.87 – E-mail: info@scieditrice.com Abbonamenti Italia: euro 40,00 - Estero: euro 75,00 Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39.0331.1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it

Editoriale

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News > Le brevi

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CI – Commercio Italia S.C.I. srl – Via Martiri della Libertà, 63H 48024 Massalombarda (RA) Tel. 0545 97.15.78 – Fax 0545 97.11.87 info@scieditrice.com – www.scieditrice.com

Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Stampe periodiche in Regime Libero - CN/FO - Campione Gratuito

IN COPERTINA > IVS

Iscriz. RCC n. 3984

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Anno XXXI n. 2 - Marzo 2017

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice S.C.I. srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art.1, comma1, Commerciale Business – Forlì n. 74/2009 Registrazione CCIAA 115210 – Iscr. Soc. Trib. RA 11824 Aut. Tribunale di Ravenna n. 830 del 6/4/87

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Anno XXXI n.2 | Marzo 2017

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Post evento

SCI sul campo

Aziende

SaMoTer 2017

JCB

ADV Service

Noi c’eravamo: uno sguardo a qualche novità

430 DieselMax 3.0, l’ultimo nato

Persone e valori prima di tutto

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Mercati > Un’analisi

Attrezzature > Indeco

L’emergenza per far ripartire

Un HP 18000 vince la sfida

il mercato

del ballast

di Enrico Samorì

p. 32

di Porfirio Ferrari

p. 62

Visto al SaMoTer > Europarts Nei ricambi la reputazione conta di Manuela Cortesi

p. 36

Logistica > Mammoet Logistica da giganti di Sandro Tozzi

p. 68

SCI sul campo > JCB

Tecnologia > Gefran

430 DieselMax 3.0, l’ultimo nato

A SaMoTer 2017 con sensori

di Giacomo Casadio

p. 40

Plug&Play di Sandro Tozzi

p. 68

Visto in fiera > BKT A Sima 2017 la presenza BKT di Porfirio Ferrari

p. 48

Distribuzione > Metso Un nuovo modello di distribuzione

Focus Azienda > Dieci Srl

di Porfirio Ferrari

p. 76

Novità per l’agricoltura di Luca Balduzzi

p. 52

Visto al SaMoTer > MantovaniBenne

Focus Azienda > ADV Service

MantovaniBenne al SaMoTer

Persone e valori prima di tutto

di Porfirio Ferrari

di Luca Balduzzi

p. 78

p. 56

Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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ERMA-RTMO S.p.A. Via emilia Ovest 910 Modena Tel. +39 059 824811 Fax. +39 059 828264 info@erma-group.com

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Editoriale

SaMoTer 2017: ex oriente lux di Manuela Cortesi

S

e le fiere sono un mo-

al debutto della giapponese Ko-

resistenza del calcestruzzo. Ci è

mento per captare le

belco, che ha scelto proprio Vero-

piaciuta anche la voglia di ibrido

tendenze e le direzio-

na per sbarcare in Italia con l’an-

che confermano tante grandi del

ni del settore, di certo il

nuncio dei primi dealers italiani.

settore, come Komatsu, e che in

vento del movimento terra soffia

Ma com’è stato questo SaMoTer?

generale si parli di abbattimen-

da – e verso – Oriente. L’Oriente

Mentre scrivo si sta svolgendo

to dei consumi e delle emissio-

ci ha avvolti a partire dall’elenco

l’imperioso Conexpo-ConAGG a

ni. La realtà è che l’industria del

espositori (Komatsu, Kubota, Ta-

Las Vegas e la quasi concomitan-

movimento terra sta facendo

keuchi, Hyundai, Yanmar...) sino

za non ha certo aiutato la manife-

passi da gigante in questo sen-

al paese ospite dell’edizione del

stazione veronese. Tra gli stand le

so: nell’arco di qualche decen-

2017, l’altrettanto orientale Iran,

opinioni sono state tante e diverse

nio i costruttori hanno realizzato

cui è stato dedicato anche il Pre-

– chi è scettico, chi invece nota un

macchine che hanno ridotto del

mio Internazionale SaMoTer e un

fermento maggiore rispetto all’e-

90-95% l’emissione di partico-

ampio focus commerciale. Come

dizione precedente. Al di là delle

lati. È la legislazione che, come

stupirsi: solo nell’anno passato, in

polemiche che avvolgono ogni

accade in Italia ai giorni nostri,

Iran il settore costruzioni è valso

fiera al suo termine, ci sono pia-

è rimasta decenni indietro: che

la cifra mastodontica di 154 miliar-

ciuti lo spirito e la voglia di parla-

senso ha realizzare macchinari

di di dollari. E vale la pena di ricor-

re di tematiche imprescindibili in

a basse emissioni e poi, a livel-

dare che le previsioni del mercato

Italia, in primis il dissesto idroge-

lo di enti locali, non porre limi-

mondiale delle costruzioni parla-

ologico. Ci è piaciuto che si sia

ti all’uso di macchine obsolete

no di tassi di crescita oltre al 3%,

affrontato molto il tema del cal-

– e terribilmente inquinanti? Un

grazie alla cavalcata di un’orienta-

cestruzzo e delle macchine me-

tempo si diceva ex oriente lux,

le la cui presenza ha serpeggiato,

scolatrici, per esempio durante

ex occidente lex: se dall’Orien-

seppur in sordina, durante tutto il

Mescolare è meglio!, un appun-

te viene la luce, il tempo in cui

SaMoTer: l’inarrestabile India. An-

tamento organizzato da UNA-

l’Occidente era faro in termini di

che nelle novità l’Oriente l’ha sicu-

CEA che ha posto l’accento sul

diritto e legislazione è ormai un

ramente fatta da padrone: si pensi

tema della qualità, sicurezza e

retaggio lontano.◀

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News > Le brevi

LINDE MATERIAL HANDLING

Sollevamento autonomo per altezze fino a dodici metri

Linde Material Handling, primario produttore di attrezzature per magazzini, ha aggiunto un nuovo modello all’avanguardia alla sua gamma di veicoli robotizzati: il carrello combinato VNA senza conducente Linde K-MATIC, che, con una portata di 1,5 tonnellate, è in grado di stoccare e prelevare, in completa autonomia, pallet fino ad un’altezza di 12 metri. I carrelli industriali a funzionamento indipendente, che possono essere integrati, con estrema flessibilità, all’interno di sistemi di intralogistica e gradualmente incrementati in numero, si incontrano con l’interesse costantemente crescente dei clienti: «Presumiamo che, in futuro, le attrezzature robotiche diventeranno sempre di più parte di catene di processi multi stadio autonomi, in cui i diversi carrelli, così come le varie macchine e apparecchiature comunicheranno ed interagiranno tra loro con lo scopo di aumen-

tare la produttività nei magazzini e nei centri distribuzione» prevede Philipp Stephan, Responsabile Prodotto di Linde Robotics presso Linde Material Handling. All’evento dello scorso anno, dedicato ai clienti, “World of Material Handling”, Linde ha presentato un’anteprima del carrello utilizzando la seguente dimostrazione: i pallet sono stati prelevati da uno scaffale alto dal carrello combinato K MATIC, posizionati su una stazione di trasferimento da uno stoccatore L MATIC e trasferiti su un convogliatore a rulli. Una volta che il pallet è stato spostato, lungo il convogliatore a rulli, all’altra estremità, viene prelevato da un trattore con rimorchio e riposizionato sullo scaffale. «La robotica Linde è in grado di controllare catene di processi autonomi grazie all’interfacciamento tra i carrelli robotici ed i macchinari, come ad esempio imballatrici, convogliatori o pallettizzatori, realizzando così applicazioni più complesse», sostiene Stephan. Il semplice e veloce passaggio dalla modalità autonoma alla modalità manuale e viceversa è un vantaggio significativo, che è particolarmente visibile nel nuovo K-MATIC. Sono necessari pochi semplici passi. «In questo modo, il modello K MATIC può essere utilizzato in modalità manuale per il commissionamento durante il giorno e in modalità autonoma di notte, per il rifornimento con pallet interi» aggiunge Stephan.

Intelligenza incorporata L’integrazione del veicolo nel flusso operativo è ottenuta mediante il Robot Manager, che fornisce l’interfaccia con il software di gestione del magazzino o con il sistema di pianificazione delle risorse di un’azienda. In qualità di supervisor software, il Robot Manager riceve, elabora e trasmette i dati in tempo reale, controllando così l’interazione con le altre macchine e gli altri dispositivi. L’unità computer intelligente assicura anche la trasmissione dei dati e delle condizioni del veicolo per la manutenzione. Paragonato ai classici veicoli con guida automatizzata o a soluzioni basate su riflettori, l’installazione di carrelli robotici Linde riduce l’investimento iniziale. Questo perché la serie Linde-MATIC è basata sulla tecnologia di geoguida “infrastructure-free”. Per i carrelli Linde K MATIC, questo significa: se il Robot Manager ordina al carrello di cambiare corsie, le strutture esistenti come, pareti, pilastri o scaffalature sono sufficienti per muoversi in sicurezza e affidabilità. Quando si trova in una corsia di scaffali, il combinato VNA è mosso attraverso una guida a induzione o meccanica che consente di raggiungere velocità superiori. Il modello K-MATIC di Linde è particolarmente raccomandato, se nel magazzino vengono spostati prodotti di alta qualità, in quanto il sistema di gestione si-

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curezza installato assicura che il commissionatore può eseguire i suoi compiti in modo sicuro affidabile e produttivo, in completa autonomia. I sensori e le telecamere 3D, i dispositivi di avvertimento visivi e sonori e i pulsanti di emergenza aiutano ad evitare che si verifichino danni agli scaffali, ai supporti del carico e alle merci. Per esempio, una telecamera sulle forche effettua una scansione precisa del profilo di un pallet, consentendone il prelevamento in modo appropriato. Allo stesso modo, il veicolo ri-

sponde, in tempo reale, all’ambiente circostante, cosicchè può essere utilizzato anche all’esterno delle corsie con un funzionamento misto.

La consulenza è indispensabile: un unico partner per carrelli e manutenzione «Un’accurata analisi, effettuata in loco, dei processi è indispensabile quando bisogna sviluppare la migliore soluzione robotica possibile per l’utente», sotto-

linea Stephan. Una volta individuato il concetto, bastano solo pochi giorni perché vengano installati i carrelli. Dato che tutti i carrelli robotici Linde si basano su modelli standard corrispondenti, il modello Linde K-MATIC ha tutte le caratteristiche e le opzioni disponibili sugli altri carrelli della serie modulare, consentendo, in questo modo, di soddisfare i diversi requisiti richiesti dai clienti. La manutenzione viene effettuata, in modo globale, dall’organizzazione locale Linde.

CAMSO

Aumentano i prezzi dei prodotti destinati al Material Handling e alle Costruzioni Camso, ex Camoplast Solideal, apporterà un aumento medio dei prezzi dell’8% a tutti i suoi prodotti per il Material Handling e le Costruzioni, a partire dal 1° aprile 2017, in seguito all’aumento dei costi delle materie prime. Tale aumento sarà applicato globalmente a tutti i clienti dell’aftermarket ma con alcune differenze in base alle linee di prodotti e alle aree geografiche. «I prezzi delle materie prime sono aumentati notevolmente e sono in arrivo ulteriori aumenti» ha affermato Derek Bradeen, Direttore globale Camso per il settore Brand and Communications. «Di fronte a questa evidenza, non possiamo fare altro che aggiornare anche i prezzi dei nostri prodotti» ha concluso Bradeen. Nonostante l’aumento preannunciato, Camso continuerà a fornire prodotti di eccellenza e altamente competitivi alla propria clientela, articoli che soddisfano in pieno le particolari necessità dei veicoli compatti per le Costruzioni e il Material Handling. Camso continuerà a servire al meglio i propri con-

cessionari e distributori, fornendo pneumatici e cingoli ad hoc per le applicazioni dei loro clienti.

Camso, ex Camoplast Solideal Camso, l’Azienda Libera dalla Strada, è l’azienda leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e distribuzione di pneumatici fuoristrada, cerchi, cingoli in gomma e sistemi per sottocarri nell’ambito dei settori Material Handling, Costruzioni, Agricoltura e Powersports. Impiega più di 7.500 persone che dedicano il 100% delle proprie energie all’11% del mercato globale di pneumatici e cingoli, cioè il mercato della mobilità fuoristrada. Dispone di un avanzato centro di ricerca e sviluppo prodotti, oltre a stabilimenti in Nord America, Sud America, Europa e Asia. Camso rifornisce anche i costruttori OEM del settore con prodotti a nome Camso e Solideal e distribuisce i proprio prodotti al mercato dell’aftersale tramite la propria rete globale di distribuzione.

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SAMPIERANA

Grande successo per Sampierana Eurocomach a SaMoTer: stand sempre affollato e apprezzamenti da più parti per le nuove macchine Eurocomach presentate in fiera Il Gruppo Sampierana ha partecipato anche a questa 30° edizione di SaMoTer, il Salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia, svoltosi a Verona dal 22 al 25 febbraio. La storica azienda romagnola ha esposto i prodotti rappresentativi dei suoi tre settori: sottocarri cingolati a carreggiata variabile, mini-midi escavatori e pale compatte a marchio Eurocomach e tutta la ricambistica parti carro a proprio marchio, oltre a quella Berco di cui è dealer storico. Ottima la risposta del pubblico, clienti e non: per tutte le giorna-

te lo stand Sampierana - Eurocomach è stato un via vai continuo di persone intente a guardare da vicino e toccare con mano tutti i prodotti, inclusi i due nuovi mini escavatori ES 14 SR4 e ES 20 SR4. L’ES 14 SR4, fratello maggiore dell’ES 12 ZT4, è una macchina short radius studiata e costruita per lavorare anche nei cantieri interni, con tutti i comfort di una macchina di categoria superiore e un peso operativo di 1.300 kg che permette di aggirare i sempre più opprimenti problemi di trasporto. Il nuovo arrivo della famiglia Eurocomach è

equipaggiato con carro allargabile da 790 a 1.050 mm, motore Kubota (D722 EPA Tier 4) 3 cilindri, cc 719 da 13,7 HP, servocomandi laterali con roller proporzionali integrati per comando brandeggio ed impianto martello singolo e doppio effetto, pompa a portata variabile (a richiesta installabile anche sull’ES 12 ZT4) e tettuccio ribaltabile per velocizzare le operazioni di passaggio e trasferimento nei cantieri interni. Oltre alle prestazioni, il comfort dell’operatore è il punto di forza dell’ES 14 SR4. Il posto guida è stato progettato per garantire il massimo della comodità, non

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a caso nella parte frontale sono presenti solo le leve dei comandi di traslazione. Il serbatoio è stato integrato nel cofano posteriore, come nei modelli di taglia superiore, mentre il sedile ancorato al cofano a ribalta garantisce estrema accessibilità facilitando la manutenzione e riducendo i tempi di fermo macchina. Sia l’ES 14 SR4 che l’ES 12 ZT4 sono già ordinabili e saranno stabilmente sul mercato a partire da Aprile 2017, anche se alcuni esemplari sono già stati consegnati. L’ES 20 SR4 è l’altra novità presentata al Samoter. Anche se

questa macchina probabilmente andrà incontro a qualche lieve modifica e aggiornamento, stiamo parlando del nuovo short radius Eurocomach da 20 quintali che, equipaggiato con un motore Kubota (D1105-E3B EPA Tier 4) cc 1105 da 22 HP, garantisce una potenza superiore alla media dei più agguerriti competitor. ES 20 SR4 è progettata anche per i mercati nord europei, dove sempre più operatori chiedono mini e midi escavatori pretendendo una cabina più ampia, con una abitabilità propria di macchine di segmento

superiore. Oltre alle elevatissime performance superiori agli altri escavatori di questo segmento, un importante punto di forza è appunto la cabina spaziosa, ben isolata e, anche in questo caso, ribaltabile, caratteristica che contraddistingue ormai tutta la gamma Eurocomach. Inoltre, per massimizzare ulteriormente il comfort, sull’ES 20 SR4 è possibile installare l’impianto di climatizzazione, equipaggiamento che solitamente non si trova su macchine di questa categoria.

Specializzati nella ricerca e nella fornitura dei ricambi di macchine movimento terra delle più svariate marche, offriamo anche la possibilità di trovare particolari d’occasione e di smontaggio. • Ricambi di usura (lame, denti, capsule) • Catene, suole, rulli, ruote motrici di ogni marca di cingolati e di miniescavatori • Cingoli in gomma per miniescavatori, sovrapattini in gomma per suola • Ricambi martelli demolitori idraulici e utensili Inoltre disponiamo presso il nostro magazzino di una pressa per smontaggio e rimontaggio cingoli.

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CONTINENTAL

Semperit presenta il RUNNER T2 445/45 R 9.5” La linea di pneumatici RUNNER lanciata di recente da Semperit ha avuto riscontri molto positivi dalle imprese di trasporto, da sempre particolarmente attente al rapporto prestazioni/costi. Con il lancio del RUNNER T2, nella dimensione 445/45 R 19.5”, Semperit amplia la propria gamma di pneumatici per rimorchi. Il RUNNER T2 445/45 R 19.5” è stato progettato per i rimorchi “gran volume”, ossia per quei rimorchi che offrono un volume di carico fino a 100 m3 e che, per rispettare l’altezza totale del veicolo previ-

sta dal Codice, devono avere una piattaforma di carico ribassata. In un settore in cui l’efficienza è una delle massime priorità, il profilo ottimizzato con spalla rinforzata, il nuovo design del battistrada e la mescola di nuova concezione del RUNNER T2 consentono di ottenere una resa chilometrica elevata con resistenza al rotolamento ottimale, come conferma anche la classificazione “B” dell’etichetta UE per l’efficienza energetica. Lo pneumatico RUNNER T2 è inoltre il marcato M+S e risponde ai requisiti di legge per l’uso in condizioni invernali. Grazie al robusto design della carcassa, RUN-

NER T2 445/45 R 19.5 può essere sottoposto a ricostruzione. Da oltre 100 anni, dall’Austria nel cuore dell’Europa, Semperit rinnova una lunga tradizione fatta di tecnologia, innovazione e concretezza. Dal 1906, anno della creazione del nome SEMPERIT dal latino “semper it”, ovvero “sempre va”, all’integrazione con il Gruppo Continental nel 1985, per arrivare fino ad oggi, molte sono le innovazioni ed i prodotti di grande successo commerciale che hanno permesso a Semperit di essere sempre più competitivo e di garantire nel tempo sempre maggiore qualità.

MAPEI

Acquisizione Productos Bronco S.A. Il 6 febbraio scorso il Gruppo Mapei ha acquisito la società Productos Bronco S.A. entrando così nel mercato colombiano. L’acquisizione della società, con sede nella località La Estrella a Medellín, rientra nella strategia di internazionalizzazione del Gruppo Mapei: maggiore vicinanza alle esigenze locali e ottimizzazione della logistica. La società Productos Bronco S.A., fondata nel 1983, è specializzata nella produzione di impermeabilizzanti, sigillanti e finiture. Gode di riconoscibilità e autorevolezza nel mercato di riferimento per la qualità dei suoi prodotti, il servizio al pubblico e una effi-

ciente rete distributiva in tutta la Colombia. Con questa acquisizione, Mapei rafforza la sua presenza nel mercato sudamericano, tra i più promettenti, dove la Colombia si distingue per gli interessanti tassi di crescita e gli alti standard qualitativi. La gamma dei prodotti Bronco sarà ampliata con l’introduzione di alcuni prodotti Mapei. La struttura della società verrà rapidamente potenziata soprattutto negli aspetti tecnici, per poter beneficiare delle ampie sinergie con il Gruppo Mapei. Fondata nel 1937 a Milano, Mapei taglia oggi il traguardo degli

80 anni contando 81 consociate e 73 stabilimenti produttivi in 33 paesi nei cinque continenti. Alla base del successo dell’Azienda: la specializzazione nel mondo dell’edilizia attraverso l’offerta di prodotti e sistemi certificati che soddisfino le richieste dei clienti e della domanda; l’internazionalizzazione, per una maggiore vicinanza ai propri clienti e utilizzatori finali; la Ricerca e Sviluppo, a cui viene destinato il 5% del fatturato aziendale (di cui l’80% è dedicato allo sviluppo di prodotti ecosostenibili, che rispettino l’ambiente e la salute del posatore e dell’utilizzatore finale).

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BCS

Cifra tonda per il K105

È uscito nei giorni scorsi dalla linea di produzione dello stabilimento di Luzzara il centesimo esemplare della serie K105, il trattore isodiametrico specializzato con motore Common Rail emissionato Tier 3B prodotto dal Gruppo BCS. «Si tratta di un traguardo simbolico ma comunque molto significativo perché testimonia il successo di un modello che, per la nostra azienda, rappresenta una sfida vinta come, peraltro, il mercato ci sta riconoscendo». A parlare è Riccardo Bonciani, Direttore Tecnico del Comparto Trattori del Gruppo BCS. «La nuova serie K105 è l’emblema del processo di innovazione continua in cui il Gruppo BCS da

sempre investe, con una spiccata attenzione per l’ambiente, oltre che per il comfort e la sicurezza dell’operatore e per le prestazioni della macchina. Non è un caso che gran parte dei dispositivi presenti sui modelli BCS siano coperti da brevetto, a garanzia della loro unicità. Anche la serie K105 è contraddistinta da 6 brevetti, che la tutelano da eventuali contraffazioni in campo internazionale». Tra le molte innovazioni che i trattori della serie K105 propongono, un posto di rilievo è occupato dall’inversore di marcia elettroidraulico a gestione elettronica EasyDrive®, uno dei brevetti BCS. «Alla base di questo esclusivo sistema vi è una cen-

tralina elettronica che, al momento dell’azionamento dell’inversore di marcia, in funzione della velocità e del rapporto inserito fa decelerare la macchina attraverso i freni di servizio e innesta in modo automatico la marcia inversa, rilasciando progressivamente la frizione», spiega Riccardo Bonciani. «L’inserimento dell’inversore avviene attraverso una leva posta ergonomicamente alla sinistra del volante. Un comando a pulsanti posto vicino alla leva, seleziona 5 modalità di funzionamento visibili sul display a colori del cruscotto, da quella più dolce e graduale a quella più reattiva e rapida. Tutto ciò senza che l’operatore debba fare altro che

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azionare la leva: le mani restano sul volante e la frizione non viene coinvolta, per il massimo comfort operativo e il totale controllo del veicolo. Anche le dimensioni del sistema sono studiate ad hoc per contenerne gli ingombri, evitando così di alterare le caratteristiche dimensionali delle diverse versioni di macchina». Un’ulteriore interessante innovazione dei trattori della serie K105 è la nuova cabina Compact AIRTECH, disponibile per la versione SDT. Pressurizzata e omologata in Categoria 4, isola l’operatore, evitando inalazioni nocive durante i trattamenti con fitosa-

nitari, rendendo l’ambiente di lavoro sano e sicuro grazie ai due grandi filtri a carboni attivi installati nella parte anteriore della cabina, a un display che indica costantemente il livello di pressurizzazione e a un performante impianto di ventilazione e climatizzazione. Il telaio monoscocca low-profile con ridotta altezza da terra ottimizza l’impiego della serie K105 sottochioma, in vigneti a pergola e serre; la struttura è inoltre sospesa su silent-block che attutisce rumori e vibrazioni. «La nuova cabina, insieme alla postazione di guida silenziosa e confortevole, ai comandi ergonomici e alla visuale ampia sul-

la macchina e sull’attrezzo, testimonia la grande attenzione che il Gruppo BCS dedica a chi si affida a un nostro trattore per lo svolgimento della propria attività. Del resto, per noi l’innovazione si è sempre tradotta in soluzioni che consentano ai professionisti del settore di lavorare in totale sicurezza e con il massimo comfort» conclude Riccardo Bonciani. La fiducia negli altissimi standard qualitativi adottati in ogni fase del progetto, dallo sviluppo tecnico alla produzione, fino all’assemblaggio finale del trattore, ha portato il Gruppo BCS alla scelta di estendere a quattro anni la garanzia della serie K105.

MOLLO

Mollo Noleggio sbarca a Genova e inaugura la filiale n.23 Mollo Noleggio, azienda leader nel settore del renting professionale di macchine per il sollevamento aereo, movimento terra ed edilizia, ha inaugurato la filiale di Genova (Ge), raggiungendo quota 23 centri noleggio in Italia direttamente gestiti. Si tratta di un nuovo importante traguardo per l’azienda albese, che da sempre fonda la propria strategia commerciale sui concetti di capillarità, presenza e radicamento sul territorio. Presso il centro noleggio genovese i clienti possono trovare l’esperienza, la professionalità, la competenza e l’ampiezza di gamma con cui Mollo Noleggio opera in Italia e all’estero. Il punto Mollo Noleggio di Genova è infatti predisposto per il noleggio di piattaforme di lavoro aeree, mezzi per il sollevamento, autocarri, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili,

wc chimici mobili e servizio spurghi, noleggio con operatore. È strutturato con un’area officina attrezzata e un’area dedicata ai corsi di abilitazione professionale con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera: un vero e proprio centro specializzato per il noleggio professionale. Un parco macchine recente e all’avanguardia, un’offerta ampia e diversificata di prodotti e servizi, una costante attenzione al cliente, unitamente a cortesia, professionalità, precisione e puntualità sono caratteristiche che da sempre identificano Mollo Noleggio e che fanno di Mollo Noleggio il partner ideale a cui affidarsi per soddisfare le esigenze del cantiere, ottimizzare costi e tempi di lavoro e aumentare la produttività. Caratteristiche che da oggi anche le imprese liguri possono toccare con mano presso la nuova filiale di Genova.

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INTRALOGISTICA ITALIA

Ancora 1 mese di tariffa agevolata per iscriversi a INTRALOGISTICA ITALIA Manca poco alla scadenza della tariffa EARLY BIRD che consente di iscriversi a INTRALOGISTICA ITALIA 2018 a prezzi particolarmente vantaggiosi. Le aziende che aderiranno entro il 31 marzo 2017, oltre all’importante sconto, godranno di un’assegnazione prioritaria della posizione dello stand. Dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking, INTRALOGISTICA ITALIA, nella prossima edizione, si terrà all’interno di un nuovo appuntamento espositivo “The Innovation Alliance”, che vede unite cinque manifestazioni fieristiche dedicate ad altrettanti settori dei beni strumentali. Tra queste vi è Ipack Ima Srl, parte dell’organizzazione di INTRALOGISTICA ITALIA 2018. La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA, organizzata da HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL GMBH, la filiale italiana di Deutsche Messe AG, e parte del network internazionale CeMAT, si terrà dal 29 maggio all’1 giugno 2018, nei padiglioni di Fiera Milano-Rho. La sempre più ricca offerta di tecnologie meccaniche e digitali, utili alla connettività, alla comunicazione e all’automazione nei processi industriali, ha contribuito a mettere l’intralogistica e il magazzino al centro delle attività produttive e della ricca trama di interconnes-

sioni offerte dalle opportunità di Industry 4.0. Il settore della logistica interna ha assunto quindi un ruolo cruciale e la manifestazione INTRALOGISTICA ITALIA ha iniziato a ricevere adesioni da parte di aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati per la supply chain, produttori di componenti per i sistemi logistici, di stoccaggio e movimentazione. Tra le aziende fedeli alla manifestazione vi è TELLURE RÔTA.

La parola agli espositori Sono diverse le aziende che, dopo aver partecipato alla prima edizione, nel 2015, attendono di poter presentare le proprie soluzioni a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. Tra gli espositori che hanno riconfermato la loro adesione alla manifestazione c’è TELLURE RÔTA SPA, azienda italiana che, dal 1953, progetta e produce ruote e supporti per uso industriale, civile e domestico presso il suo stabilimento a Formigine, in provincia di Modena, e in Brasile presso la filiale produttiva a San Paolo per il mercato sudamericano. Abbiamo intervistato Sauro Bizzi - Responsabile Vendite Italia Tellure Rôta che ha così introdotto l’azienda: «Tellure Rôta oggi serve oltre 2000 clienti in più di 70 paesi, grazie alla professionalità di 170 dipendenti, che operano su 15.000 mq di unità produttive. Il te-

am del laboratorio di Ricerca ‘TR Lab – Test & Research’ di Tellure Rôta studiano insieme al cliente soluzioni personalizzate nei materiali, nelle dimensioni, nelle soluzioni costruttive, per rispondere al meglio ad esigenze specifiche». Bizzi ha quindi proseguito descrivendo gli elementi che hanno convinto TELLURE RÔTA a confermare la partecipazione a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. «Durante la prima edizione di INTRALOGISTICA ITALIA, nel 2015, anche grazie alla contestualità con IpackIma, abbiamo avuto l’opportunità di presentare le nostre innovative soluzioni in poliuretano elastico TR-Roll. In Italia mancava una manifestazione fieristica che fosse focalizzata alla logistica interna dei materiali, che rappresenta il vero focus di un’azienda come la nostra: con INTRALOGISTICA ITALIA questa lacuna è stata colmata.» INTRALOGISTICA ITALIA si colloca all’interno della piattaforma di The Innovation Alliance e Sauro Bizzi ha dichiarato a questo riguardo: «Vediamo importanti vantaggi in questa sinergia tra cinque diverse anime dell’eccellenza fieristica, che consentono al visitatore di ottimizzare tempi e spese di visita. Per un’azienda come la nostra, inoltre, che propone soluzioni destinate a molteplici ambienti, l’opportunità di presentarsi in un contesto multi settore risulta particolarmente interessante».

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PNEUMATICI HEUVER

Nonostante la turbolenza del mercato, l’Ingrosso Pneumatici Heuver ha avuto un anno di successo nel suo anniversario ITALIA Per l’Ingrosso Pneumatici Heuver, il 2016 è stato un anno particolare, caratterizzato dal fatto che ricorreva il suo 50° anniversario e che l’azienda si è dedicata ad approfondire i contatti con i clienti. In un mercato difficile, con una forte pressione sui prezzi, il risultato per il 2016 ha fatto registrare in media un aumento del 5% rispetto al 2015. Heuver ha investito nel personale, negli strumenti online e nel magazzino, per poter soddisfare rapidamente e in modo ottimale tutte le esigenze dei clienti. Per Heuver è stato l’anno della transizione alla fase successiva, con ottime opportunità per il futuro.

L’anniversario, fra i momenti più importanti «Il punto più importante del 2016 è stata la ricorrenza dei nostri 50 anni», dichiara Bertus Heuver, direttore dell’Ingrosso Pneumatici Heuver. «Abbiamo organizzato una grande festa con il personale, e con i clienti abbiamo potuto ricordare con soddisfazione il successo del Reifen Essen. Quest’anno abbiamo introdotto le azioni promozionali mensili. Dato il loro successo, le riprenderemo nel 2017.»

Forte aumento del ‘digitale’ Nel 2016 l’azienda si è inoltre concentrata sulla politica dei clienti, basata sull’attenzione personale e alla facilità degli ordini online, e ha dedicato la consueta cura all’offerta, alle giacenze e agli acquisti. Bertus Heuver: «La nostra visione dei clienti, la facilità con cui si possono inoltrare gli ordini e i nostri valori chiave stanno dando i loro frutti. Grazie alle funzioni migliorate di ricerca e dei filtri del negozio online, all’aggiunta di nuove lingue e alla maggiore accessibilità, le nostre vendite online hanno fatto registrare un aumento del fatturato del 10% e ben il 30% di utenti in più. Il nostro percorso di digitalizzazione continua, anche nel 2017».

Una crescita spettacolare «Lo scorso anno i prezzi sono stati soggetti a una forte pressione. Nel settore degli pneumatici per camion, tuttavia, abbiamo assistito a una spettacolare crescita del 30%. Anche Aeolus ha avuto una forte espansione nel 2016», continua Bertus Heuver. «Dal numero di richieste e dall’aumento del volume constatiamo che ora Aeolus è nell’e-

lenco dei preferiti di numerosi clienti e utenti. Noi teniamo il passo con questa espansione. I nostri rapporti con lo stabilimento sono molto solidi e caratterizzati da rispetto reciproco. Aeolus compie importanti investimenti nella qualità, come dimostra la nuova serie NEO. Come Heuver, anche Aeolus è ambiziosa, e si prefigge di posizionarsi fra le prime 5 aziende del mondo.»

Un profilo solido «La crescita generale del volume ci ha costretto a creare più spazio nel nostro magazzino», continua Bertus Heuver. «Abbiamo aggiunto un piano per ottenere dei metri in più, poiché anche nel settore delle macchine agricole e di movimentazione terra l’espansione lo ha reso necessario. La nostra intenzione è mantenere una solida posizione di leader europeo nel settore delle macchine di movimentazione terra. A questo scopo disponiamo di un’ampia offerta permanente. Ascoltare attentamente, conoscere le esigenze dei clienti, anticipare il mercato e stimolare le vendite sono ciò che fa la differenza. È in questo che crediamo.”

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LINDE

Al via il primo Master in noleggio italiano In linea con le attese del mercato nasce Rental Academy, un percorso formativo inedito per l’Italia che ha l’obiettivo di dare una risposta articolata e con un elevato grado di approfondimento alla crescente richiesta di formazione professionale specifica per chi opera nel noleggio. L’idea prende le mosse dall’attività formativa di Rental Consulting – una delle aziende che compongono il network di Rental Blog –, esperienza che ha trovato sbocco anche sul portale nella sezione omonima di approfondimento e best practice. Il progetto ora si amplia con la collaborazione e l’esperienza di Aassodimi/Assonolo, storica associazione di settore, assumendo così le forme di un vero e proprio Master a disposizione del mercato. Il corso prevede 5 date con la seguente suddivisione tematica: 21 marzo “Organizzare e gestire il servizio di noleggio: i fondamentali” 20 aprile “Comunicare e vendere il noleggio con efficacia: strategie e azioni” 23 maggio “Guida legale al noleggio: norme e responsabilità del noleggiatore” 22 giugno “Il Business Model Canvas come cruscotto di pianificazione” 13 luglio “Gestione, redditività e tutela del parco mezzi a noleggio”. Le giornate di questa prima edizione si svolgeranno a Milano.

La squadra dei docenti è formata dai professionisti che fanno capo a Rental Blog: Oliviero Cresta, Pier Angelo Cantù, Lorenzo Perino e Luigi Ricco, che saranno affiancati per alcuni temi da Marco Prosperi, direttore di Assodimi/ Assonolo. L’iniziativa è unica nel suo genere in Italia anche perché unisce, di fatto, i principali soggetti che si occupano, a diverso titolo, di supporto al settore in forma aggregata: Assodimi/Assonolo come associazione di riferimento e Rental Blog come portale di informazione e consulenza. «Il Master è solo l’inizio del progetto formativo», ha dichiarato Marco Prosperi, Direttore di Assodimi/Assonolo, «le due realtà stanno, infatti, pensando anche a un piano di incontri dislocati sul territorio, laddove ci saranno le maggiori richieste, e a un ampliamento dell’offerta tematica per target trasversali e specifiche figure professionali, con temi mai toccati prima quali le nuove frontiere della diffusione del noleggio (web, SEO, sharing economy), un corso per agenti, uno per l’organizzazione del service e corsi specifici per settori particolari quali l’agricoltura, il mondo della pulizia professionale, eccetera». Alle tradizionali lezioni frontali in aula sono affiancate altre metodologie didattiche, quali “case history”, esercitazioni, role play, esperienze dirette, allo scopo di fornire ai partecipanti teorie di base,

spunti operativi e chiavi di lettura per affrontare un settore in continua evoluzione. Infatti, il mercato del noleggio e dell’economia condivisa si modifica oggi più che mai rapidamente, in ambito legale, economico e tecnologico, cambiando scenari e dinamiche. Investire in un’attività formativa di tale livello è l’unica strada per chi desidera lavorare e crescere nel settore. Sono previste riduzioni per soci Assodimi, soci IPAF e iscritti a Rental Blog. La partecipazione offre soluzioni flessibili: le aziende potranno iscriversi al pacchetto completo inviando sempre gli stessi collaboratori a anche persone diverse a ognuno degli incontri. Salvo disponibilità, sarà possibile iscriversi a singole date. Le aziende interessate potranno sponsorizzare il Master. «Oggi più che mai nel noleggio è indispensabile una formazione specifica di alto livello, che tenga conto delle tante competenze e dei diversi fattori in gioco» ha dichiarato Pier Angelo Cantù, Direttore di Rental Academy e Rental Blog. «Il mercato ha bisogno di persone che il noleggio lo sappiano organizzare, argomentare e vendere con un linguaggio ampio e moderno; soggetti che possedendo competenze e chiavi di lettura moderne e approfondite possano attrarre nuove fasce di clientela in settori sempre diversi, con un bagaglio di nozioni appropriato».

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CASE

Interattivo, intuitivo, immediato. CASE lancia il nuovo sito web

Il nuovo sito presenta una programmazione pulita e modulare con pagine semplici da navigare e informazioni sul prodotto subito disponibili. Una navigazione verticale e chiara consente di scorrere il sito in maniera semplice e apre un’area principale nello schermo per visualizzare più informazioni a colpo d’occhio. Il design responsivo riconosce che dispositivo si sta utilizzando e adatta automaticamente la struttura della pagina e la risoluzione alla grandezza dello schermo. Si avrà così la stessa esperienza di navigazione su computer, tablet e smartphone. Il configuratore di prodotto, ora disponibile anche per tablet e cellulari, permette ai

clienti di esplorare tutte le opzioni disponibili per la macchina e richiedere un preventivo. La perfetta integrazione tra macchina e accessori consente ai clienti di identificare con facilità la soluzione completa in grado di soddisfare le loro esigenze. L’accesso diretto ai social media dalla homepage offre un’esperienza digitale interattiva e una perfetta integrazione tra il sito web e la presenza di CASE sui social. I clienti possono inoltre restare aggiornati sulle ultime novità e sugli eventi Case controllando le sezioni dedicate. Marcello Fortunato, Direttore Marketing CASE per Europa, Africa e Medio Oriente, affer-

ma: «Viviamo in un’era digitale dove la vita scorre a un ritmo più veloce e le informazioni servono in un istante, a portata di un clic. Con il nuovo sito web, puntiamo ad offrire ai nostri clienti un’esperienza digitale efficiente e interattiva e soluzioni pratiche per la loro attività».

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CNH INDUSTRIAL

Behind the Wheel: in che modo la Realtà Virtuale sta costruendo le macchine di domani L’ultimo episodio della serie “Behind the Wheel” segue i componenti del Team di Design Analysis and Simulation di CNH Industrial mentre lavorano insieme in diversi continenti grazie ai super computer, per immaginare le macchine del futuro. Con il sorgere di nuove tecnologie come la Realtà Virtuale e le crescenti capacità di calcolo dell’High Performance Computing (HPC), i giorni dei manichini da crash test e dei costosi prototipi fisici stanno per

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diventare un lontano ricordo. Il Team di Design Analysis and Simulation di CNH Industrial opera a livello internazionale, collaborando nelle prime fasi di progettazione e sviluppo dei prodotti per ideare nuove macchine agricole e movimento terra, nuovi veicoli commerciali e propulsori, con anni di anticipo rispetto all’effettivo ingresso sul mercato dei prodotti finali. L’ultimo episodio della serie web “Behind the Wheel” vi porta dietro le quinte dei due principali team in

Italia e negli Stati Uniti, mostrandoci i vari aspetti del loro lavoro. Le principali simulazioni mostrate nell’episodio riguardano aspetti come la resistenza agli urti, la sicurezza, la modellazione virtuale di terreni e colture, l’ergonomia e la dinamica del veicolo. È necessaria una notevole capacità di calcolo per sviluppare le simulazioni. Nell’episodio si può osservare come CNH Industrial utilizzi la Realtà Virtuale per ideare macchine che ancora non esistono.

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HANNOVER MESSE

Integrated Energy – La svolta energetica integrata Il sistema energetico del futuro sarà completamente diverso da quello attuale: sarà altamente efficiente, rinnovabile e digitale. Più di 1.200 espositori – per il 60 per cento provenienti dall’estero – illustreranno gli sviluppi attuali di questo sistema nella cornice di Energy, una delle fiere leader della HANNOVER MESSE, presentando tecnologie e soluzioni per un’economia energetica intelligente su un’area di circa 43.000 metri quadrati. Al centro dell’attenzione ci saranno approvvigionamento energetico decentralizzato, energia eolica, produzione di idrogeno, fornitura integrata di energia-calore-mobilità, stoccaggio di energia, efficienza energetica, elettromobilità, smart grid. Il fronte espositivo sarà inoltre arricchito da forum specialistici che si terranno nei padiglioni 12, 13 e 27. «All’insegna dello slogan ‘Integrated Energy’ esperti di politica ed economia parleranno in questo ambito di tutti i problemi dell’economia energetica del futuro», dice Benjamin Low, Global Director Energy presso la HANNOVER MESSE. I riflettori saranno puntati anche quest’anno sulla Integrated Energy Plaza e sul suo mix di forum, fronte espositivo e presentazioni interattive. I temi centrali saranno qui digitalizzazione della svolta energetica, centrali elettriche virtuali, fornitura integrata di energia-calore-mobilità, soluzioni di stoccaggio innovative. Ver-

ranno presentati tra l’altro progetti Copernicus attuali per la svolta energetica – un’iniziativa promozionale del Ministero federale tedesco per l’istruzione e la ricerca – e progetti legati al programma “Vetrina sull’energia intelligente – Agenda Digitale per la svolta energetica” (SINTEG), avviato nel febbraio 2015 dal Ministero federale per l’economia e l’energia. Tra i partner della Plaza ci sono l’Agenzia Tedesca per l’Energia (DENA), che organizza il programma dei forum, e inoltre l’Associazione federale tedesca dell’industria energetica e idrica (BDEW), l’Associazione federale tedesca per le energie rinnovabili (BEE), la Fondazione tedesca per lo sviluppo sostenibile (BNE), Germany Trade and Invest (GTAI), l’Associazione tedesca per l’elettrotecnica, l’elettronica e l’informatica (VDE), l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti (VDMA), l’Associazione tedesca delle aziende municipalizzate (VKU) e l’Associazione nazionale tedesca dell’industria elettrotecnica ed elettronica (ZVEI). «Per un sistema energetico a prova di futuro non è sufficiente elettrificare tutti i settori in blocco. Quello di cui abbiamo bisogno è Integrated Energy, e cioè una svolta energetica integrata. Occorre pertanto un’azione congiunta ottimizzata dei diversi player e delle diverse tecnologie, capace di andare al di sopra

e al di là di tutti i settori. Alla Integrated Energy Plaza le aziende dimostreranno come questo si possa realizzare nella pratica. Con lo studio pilota che abbiamo appena iniziato in merito all’attuazione della ‘svolta energetica integrata’, noi cercheremo di illustrare quali condizioni sono necessarie per garantire il buon esito commerciale futuro di questo processo», dice Andreas Kuhlmann, CEO di DENA. Veit Hagenmeyer, dell’Istituto di informatica applicata presso l’Istituto di tecnologia di Karlsruhe (KIT), vede soprattutto nella «trasformazione da un sistema energetico centralizzato in un sistema più fortemente decentralizzato» la sfida decisiva da affrontare per arrivare in futuro a un «approvvigionamento energetico sicuro, economico e pulito». Lo sfruttamento di energie rinnovabili nella generazione di energia elettrica equivale a «una raccolta di energia nell’area geografica interessata». Il KIT partecipa alla ricerca sulla svolta energetica con una posizione molto chiara: «In futuro l’eccedenza di energia rinnovabile dovrà essere resa utilizzabile in parte, attraverso lo stoccaggio, in altre fonti energetiche, nel demand-side-management e nella gestione di rete». La conversione in altre fonti di energia, per esempio sistemi elettrolitici di ampie dimensioni per la produzione di idrogeno da energia eolica e solare in eccedenza e altri processi

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power-to-liquid e power-to-chemicals, ha un grosso potenziale secondo l’istituto di Karlsruhe. Il leader mondiale nel settore dei cavi per l’energia e per le telecomunicazioni Prysmian Group dimostrerà alla Integrated Energy Plaza di quest’anno che i sistemi energetici del futuro dovranno basarsi su strutture di rete efficienti. «Una delle sfide maggiori è da sempre l’affidabilità dell’alimentazione e della trasmissione di energia. Con i nostri prodotti noi accompagniamo in modo efficace il passaggio da produzione centralizzata a produzione

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decentralizzata a ogni livello. Soprattutto i nostri sistemi di cavi HVDC per trasmissione di energia ad alta tensione in corrente continua sono componenti chiave di sistemi energetici sostenibili: come alternativa più rispettosa dell’ambiente rispetto alle linee aeree, consentono la trasmissione di grandi volumi di potenza su lunghe distanze, spesso anche attraversando più stati», dice Hans Koch, Direttore del Prysmian Group Deutschland, e aggiunge: «Sono importanti però anche i cavi ad alta, media e bassa tensione per la distribuzione

di energia nelle case e i cavi per la connessione alla rete di parchi eolici onshore e offshore.» Non ci sono dubbi: senza collegamenti in rete non sarà possibile gestire al meglio la svolta energetica avviata. «Questo richiede più che mai un pensiero sistematico integrale”, sottolinea il Global Director Energy Benjamin Low. «Per questo il nostro concept di Energy prevede un costruttivo dialogo tra i player del vasto e diversificato mondo dell’economia energetica: per fare sì che possano trovare insieme soluzioni intelligenti a misura di futuro.»

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News > Le brevi

JCB

JCB sponsor del team Williams Martini Racing JCB ha stretto un accordo di partnership con Williams Martini Racing in vista della stagione 2017 che offrirà all’azienda grandi opportunità di promozione del marchio in tutto il mondo. In base all’accordo, sottoscritto in questi giorni, JCB apporrà il proprio marchio sul telaio e l’alettone posteriore della Williams FW40 Mercedes a partire dalla stagione 2017 di Formula 1. Il marchio JCB comparirà anche sulle tenute da gara e i caschi dei piloti Felipe Massa e Lance Stroll, e a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna anche sulle divise del team ai box. La popolarità mondiale della Formula Uno offrirà a JCB una grande opportunità per promuovere il proprio marchio verso i clienti,

attuali e potenziali, fornendo un importante impulso alle vendite in tutto il mondo. Il Presidente di JCB Lord Bamford ha dichiarato: «Sono un ingegnere e un costruttore, e la progettazione e sviluppo di prodotti innovativi è il cuore dell’attività di JCB. Spesso combiniamo le nostre competenze progettuali con alcune delle più avanzate tecnologie automobilistiche, cosa che rende le nostre macchine efficienti nei consumi e facili da utilizzare. La nostra partnership con Williams Martini Racing si basa proprio su questa collaborazione all’insegna di tecnologia e innovazione, oltre che sulla lunga tradizione della nostra azienda nel mondo delle competizioni motoristiche.»

Claire Williams, Deputy Team Principal di Williams Martini Racing, ha aggiunto: «Siamo lieti di dare il benvenuto a JCB nella famiglia dei nostri partner. Engineering e innovazione sono al centro di tutto ciò che facciamo in Williams, e la nostra è una partnership basata su valori e obiettivi condivisi. Siamo due grandi marchi britannici, e in quanto tali condividiamo l’obiettivo di spostare sempre più in là i limiti della tecnologia, senza riposare sugli allori ma anzi con la determinazione di essere sempre migliori. Sono certa che questa si rivelerà una partnership di successo per entrambi i nostri marchi, e non vedo l’ora di intraprendere questo percorso comune con un marchio prestigioso come JCB».

Due macchine JCB sono “Machine Of The Year” Due prestigiosi premi per JCB al SIMA: il nuovo trattore JCB Fastrac 8000 ha ricevuto il riconoscimento “Machine of the Year 2017” per la categoria “Trattori da 280 a 400 CV”; il nuovo sollevatore telescopico AgriPRO si è aggiudicato lo stesso premio ma per la categoria “Movimentazione”. I premi sono stati assegnati nel corso dell’ultima edizione del salone di Parigi, che ha ospitato il debutto internazionale delle due nuove macchine.

Il “Machine of the Year Award” premia le macchine per l’agricoltura più innovative, selezionate da una giuria di giornalisti europei specializzati nel settore. Per poter partecipare al premio, le macchine devono essere distribuite in almeno cinque paesi europei. La serie Fastrac 8000 si è aggiudicata il trofeo in virtù delle sue doti di velocità, comfort e innovazione. I JCB Agripro Loadall montano l’esclusiva trasmissione a variazione continua DualTech VT, che combinando la flessibilità

e precisione di una trasmissione idrostatica con la velocità e l’accelerazione di una trasmissione powershift offre agli utilizzatori il meglio delle due tecnologie in un unico componente. Dal management JCB si dichiara: «Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati questi due premi, che rappresentano un riconoscimento per il lavoro svolto da tutto il team JCB coinvolto nella progettazione, ingegnerizzazione e produzione di questi due nuovi innovativi modelli».

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News > Le brevi

OM STILL

Il Gruppo Mossucca sceglie OM Still per la logistica dello stabilimento Fca di Melfi Il Gruppo Mossucca sceglie OM STILL per la gestione delle operazioni logistiche di asservimento alla produzione dello stabilimento FCA di Melfi e ordina alla Filiale Adriatica una modernissima flotta composta da 25 mezzi: RX60 per il carico scarico dei camion, RX20 per lo stoccaggio in magazzino, rimorchiatori LTX e R07 per il trasporto dei componenti alle linee produttive. Il Gruppo Mossucca, che opera dal 1970 nel comparto dell’autotrasporto e della logistica integrata, collabora con FCA da quando negli anni ’90 è stato realizzato il polo produttivo di Melfi. Nel 2014 FCA ha profondamente riorganizzato la logistica dell’impianto, il Gruppo Mossucca è stato tra i pochi fornitori in grado di raccogliere e vincere questa sfida, rivedendo profondamente la propria organizzazione e i propri processi per adeguarli ai più elevati standard sul mercato. E così, attraverso le società International Trading e Service e Multilog SpA, il Gruppo gestisce oggi circa il 50% dei servizi logistici di asservimento all’impianto di Melfi. Nei 2 magazzini, che occupano una superficie complessiva coperta di circa 20.000 mq, vengono stoccati i componenti consegnati da 23 diversi fornitori, la movimentazione dei semilavorati verso lo stabilimento è gestita in modalità Just in Sequence:

l’impianto, in costante collegamento con i magazzini attraverso piattaforme software, comunica le esigenze della produzione indicando la sequenza e le referenze necessarie, i semilavorati vengono quindi caricati sui trolley, ordinati secondo specifiche sequenze e consegnati dai trattori direttamente a bordo linea. Per rispondere al meglio al grande volume di attività generato ed alle crescenti esigenze di efficientamento, il Gruppo Mossucca ha deciso di rinnovare la propria flotta dotandosi di 25 nuovi carrelli OM STILL. «Nei due magazzini di Melfi», spiegano Lorenzo Mossucca, Amministratore Unico della International Trading & Service, e Andrea Franchetto, Direttore Generale di Multilog, «movimentiamo circa 2.400 contenitori al giorno, e i nostri trattori percorrono complessivamente ogni anno circa 960.000km, pari a circa 26 volte il giro del mondo. Simili volumi sono possibili solo grazie ad una flotta affidabile, è per questo che abbiamo scelto di affidarci a OM STILL. Altro importante plus è il servizio di assistenza di prim’ordine garantito dalla Filiale Adriatica di OM STILL, che ci ha seguito nel corso di tutta la trattativa e sul cui supporto possiamo sempre contare». Poiché i magazzini lavorano su 3 turni, 7 giorni su 7, tutti i carrelli sono

dotati di doppia batteria e di sistema di estrazione laterale della batteria, che consente ad un solo operatore di eseguire in modo veloce, semplice e sicuro la sostituzione. La sicurezza è uno dei driver fondamentali del Gruppo Mossucca, per questa ragione tutti i carrelli sono dotati dei più avanzati sistemi di sicurezza OM STILL: Fleetmanager per adibire l’accesso alle macchine solo agli utenti autorizzati, obbligo di cintura di sicurezza inserita per l’avviamento del carrello e limitatori di velocità a 12km/h all’esterno e 6 km/h all’interno dell’impianto FCA. Per facilitare gli operatori e garantire la massima precisione e facilità di guida, inoltre, i trattori sono stati dotati di luce di puntamento: un fascio di luce viene proiettato sul pavimento davanti al carrello, è così possibile spostarsi agevolmente tra le linee di produzione, senza mai uscire dai percorsi predefiniti. Per garantire il massimo comfort degli operatori tutti i carrelli che lavorano in esterna sono dotati di cabina rigida, mentre quelli utilizzati nei magazzini sono equipaggiati con cabina comfort che si può chiudere mediante una tendina.

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News > Le brevi

MAN TRUCK & BUS ITALIA

“Vite in Viaggio” proclama i vincitori del Concorso fotografico al Museo AMO di Verona Tramonti che incantano, altitudini che custodiscono autobus abbandonati e scenari lunari con surreali paesaggi prodotti da eruzioni vulcaniche. C’è tutto questo, e molto altro ancora, negli scatti fotografici dei vincitori di “Vite in Viaggio”, il concorso fotografico che si è concluso domenica 12 marzo presso il Museo AMO di Verona in concomitanza alla mostra “Picasso. Figure (1906-1917)”. Svelati i nomi di chi si è aggiudicato il podio delle tre sezioni proposte dal contest curato e organizzato dall’associazione Verona Arte e Musica con il supporto di MAN Truck & Bus Italia. La filiale italiana dell’azienda tedesca, che ha sede nell’area veronese da oltre 30 anni, ha voluto regalare alla città un fitto calendario di eventi tra febbraio e marzo per celebrare il sodalizio con il territorio. Per MAN, infatti, la crescita sostenibile non passa solo dall’attività economica ma anche dal costante impegno a favore della collettività e dell’ambiente e, come evidenzia il contest, anche della cultura. I 51 ritratti esposti, che immortalano mete, mezzi di trasporto ed emozioni, sono stati selezionati tra gli 838 scatti inviati da oltre 400 partecipanti di tutta Italia, e sono stati giudicati da una giuria di esperti assieme al voto del pubblico. Massimiliano Balasso Krisa, classe 1995, si è aggiudicato il premio per la sezione “La meta”, con la sua “Prospettiva in Contrasto”,

scattata in India, dove ogni sera, quando il sole tramonta, dei monaci pregano per la pace nel mondo. Sarah Baldo, nata nel 1975, è invece salita sul podio della sezione “Mezzi di trasporto”, per lo scatto “Sono tanto stanco”, che ritrae un vecchio bus a 4.000 metri di altitudine tra la Bolivia e il Cile. Infine, Filippo Rigon di Zevio, del 1983, ha primeggiato nella sezione “Emozioni” con la fotografia che, all’estremo Nord della Patagonia cilena, immortala un’abitazione trasportata dalla piena di un fiume in seguito a un’eruzione vulcanica. Non meno affascinanti gli scatti che si sono posizionati sui gradini più bassi del podio. Tra loro c’è chi, come l’inglese Marcel Clemens, ha affascinato giuria e pubblico con uno “Dreamscape” scattato in una notte oscura senza luna in Lessinia. Loredana Armao, palermitana, è artefice invece della “Laguna Blu” realizzata ad alte quote in Argentina. Si torna in India con Chiara Paolini di Rimini, mentre Stefano Mariconti, bergamasco di Treviglio, ammalia la vista con le caro-

vane nel deserto dei Dancalia, tra Etiopia e Eritrea. Lo svizzero Roberto Serra descrive l’attesa fino a sera tra nelle casette dei pescatori sul delta del Po, e infine Massimo Della Latta di Pietrasanta, Lucca, vince per la sua “Voglia di mare”, scattata sulle spiagge della Bretagna. Hanno composto la giuria la curatrice dell’esposizione, Jennifer Karch Verzè di Imago Mundi Art per la Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Giusi Pasqualini del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, il giornalista de L’Arena, Paolo Mozzo, il fotografo professionista Alfonso Papa e il direttore Marketing di Truck & Bus Italia, Alessandro Smania. Il contest è nato per dare risalto alle doti artistiche degli appassionati o esperti di fotografia, offrendo loro l’occasione unica di condividere gli spazi espositivi con le tele di Picasso. MAN Truck & Bus Italia ha inoltre regalato 300 biglietti per ammirare l’artista spagnolo di fama mondiale, ai primi visitatori di “Vite in Viaggio”, inaugurata il 21 febbraio.

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News > Le brevi

CATERPILLAR

Caterpillar presenta le nuove funzionalità di Product Link™ per collegare una gamma ampliata di risorse Alla fiera CONEXPO-CON/AGG 2017 Caterpillar ha presentato nuovi hardware e software Cat® Connect che consentono ai gestori delle attrezzature di collegare le proprie risorse, dagli escavatori più grandi al generatore più piccolo, passando attraverso i veicoli per impieghi leggeri e pesanti e i veicoli multiuso. Le nuove tecnologie Product Link Cat collegano attrezzature di qualsiasi marca e tipologia, alimentate e non alimentate, tramite un unico sistema, VisionLink®. Le nuove tecnologie offrono più canali di comunicazione (cellulare, satellitare e Bluetooth) per adattare al meglio le risorse alle esigenze dell’utente. Inoltre, i sistemi sono progettati per garantire una facile installazione tramite la tecnologia plug & play e applicazioni per dispositivi mo-

bili. La batteria di riserva per i dispositivi alimentati dalla macchina e le batterie di lunga durata per le risorse non alimentate contribuiscono a garantire un funzionamento affidabile. Il nuovo dispositivo Product Link per il monitoraggio delle macchine di produzione dispone di funzioni scalabili che consentono di incrementare i dati raccolti in base alle proprie esigenze: dalle ore di funzionamento alla posizione della macchina, passando attraverso i parametri sullo stato della macchina e i numeri relativi alla produzione. Al contrario, un nuovo dispositivo di rilevamento per risorse non alimentate, come ad esempio le attrezzature e rimorchi, ne segnala solo la posizione. Questo dispositivo innovativo utilizza la tecnologia Bluetooth per il collegamento

con VisionLink, consentendo ai manager di controllare a distanza le attrezzature utilizzando smartphone, tablet e computer desktop. Il nuovo hardware per il monitoraggio dei veicoli è progettato per aggiornare veicoli per impieghi leggeri e pesanti di tutte le marche, compresi pick-up e veicoli per la manutenzione e il trasporto dei materiali. Utilizzando la tecnologia cellulare, il sistema è in grado di fornire informazioni per migliorare la sicurezza del conducente, agevolare la produzione e assistere i responsabili della manutenzione. A prescindere dal settore di interesse, i tipi e i marchi delle risorse e le dimensioni della flotta, Caterpillar dispone della tecnologia per prendere decisioni corrette e contribuire al successo dell’azienda.

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AMBIENTE LAVORO

Ambiente Lavoro ritorna nel 2017 nella veste di Convention. L’appuntamento è a Modena Ritorna per fare il punto della situazione in materia di sicurezza e malattie professionali Ambiente Lavoro Convention 2017, modo anche di riunire in un’occasione unica coloro che a diverso titolo partecipano al sistema sicurezza del nostro Paese. Chi ha già conosciuto la Convention ne ricorderà l’altissimo profilo per i temi proposti e i partecipanti intercettati. È un momento per verificare cosa il mercato offre in termini di soluzioni al problema delle malat-

tie professionali e degli incidenti sul lavoro. L’edizione 2017 prevede un programma formativo ricco di spunti e una serie di eventi che hanno lo scopo di offrire momenti di confronto e soluzioni a chi ogni giorno lavora per ridurre al minimo il peso di incidenti e morti sul lavoro. L’appuntamento si rivolge a chi lavora nei servizi di prevenzione e protezione, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai datori di lavoro attenti al benessere e alla sicurezza dei lo-

ro addetti, ai dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende USL, ai medici del lavoro, a tutti gli enti, le associazioni e le istituzioni che si occupano di safety. Ad Ambiente Lavoro Convention 2017 si parlerà di sicurezza con un’attenzione specifica al settore metalmeccanico ed agroalimentare. Parleremo di benessere lavorativo come assett per le aziende. Di sicurezza negli spazi confinati, di gestione della sicurezza lavorativa e ambientale.

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Mercati > Un’analisi

L’emergenza per far ripartire il mercato Bonus Casa e semplificazioni per dare ossigeno, oggi, al comparto delle costruzioni mentre all’estero si progetta già il futuro di Enrico Samorì

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osa bolle in pentola nel campo dell’edilizia in Italia? Le notizie più rilevanti dell’ultimo periodo riguardano sicuramente le detrazioni previste dalla finanziaria (ormai già nota) in materia di ristrutturazione, risparmio energetico e adeguamento sismico, ma altre importanti indicazioni vengono direttamente dal governo e sono rivolte ai territori terremotati su cui si intende intervenire in maniera massiccia per ridurre i tempi della ricostruzione e dare respiro all’economia, non solo locale. Le notizie migliori, comunque, arrivano dall’estero e questa volta non dall’India ma dall’Iran dove in un solo anno sono stati movimentati più di 154 miliardi di dollari nel solo settore delle costruzioni.

Bonus Casa

Il governo italiano mette in campo detrazioni e sgravi per migliorie agli immobili sia dal punto di vista energetico che sismico

Detrazioni, l’ecobonus e il sismabonus cercano di trasformare le ristrutturazioni in volano per rilanciare l’economia del paese. Come abbiamo potuto vedere già a gennaio, sono entrati in vigore differenti sgravi fiscali a vantaggio di chi avvia lavori di recupero e rinnovamento di immobili (in particolare case) seguendo le nuove linee di ade-

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Mercati > Un’analisi

guamento energetico e sismico introdotte dal governo Renzi. La partita più importante, quella del “bonus casa”, prevede una detrazione nel campo delle ristrutturazioni pari al 50% per una spesa massima di 96 mila euro che potrà essere suddivisa in 10 quote annuali e una deduzione del 65% per quanti intendano, invece, procedere al miglioramento della classe energetica. Gli incentivi più consistenti, tuttavia, riguardano l’adeguamento sismico: in questo caso le riduzioni messe in

campo vanno dal 50% all’80%, a seconda della classe energetica che si prevede di raggiungere.

Emergenza terremoto Come è risaputo, in Italia si fa e si disfa nel giro di pochi giorni ed è anche per questo motivo che il 2 febbraio scorso il Consiglio dei ministri si è trovato a dover varare un provvedimento di interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dallo sciame sismico, rimettendo mano ad un procedimento emergenziale già determinato

a cavallo di novembre/dicembre dello scorso anno. Il governo punta a sostenere il reddito dei cittadini, ma anche quello delle imprese cercando, soprattutto nel secondo caso, di rilanciare le attività produttive in quei territori colpiti dal terremoto. Per farlo si è pensato a una serie di strumenti che consentano una semplificazione amministrativa, riducendo i tempi di ricostruzione e salvaguardando comunque la trasparenza e il rispetto delle norme relative all’anticorruzione.

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In Iran nel solo 2016 il settore delle costruzioni ha movimentato un volume d’affari superiore ai 154 miliardi di dollari e il comparto è destinato a crescere ancora nei prossimi anni Iran, il futuro è di casa

Il nuovo anno scolastico, quello 2017/18, prenderà regolarmente avvio grazie alla costruzione di nuovi istituti. In tempi rapidi altri edifici sorgeranno dalle macerie di quelli crollati attraverso il potenziamento del personale impegnato nelle opere di riedificazione. L’attuale segreteria tecnica, che tiene in piedi tutto il sistema della ricostruzione, sarà rafforzata per agevolare i passaggi burocratici necessari alla messa in sicurezza e ripartenza dei territori colpiti dal sisma. Da ultimo, ma non meno importante, sono sta-

te sciolte le briglie alle Regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria potranno acquistare immobili di edilizia residenziale per rispondere all’emergenza casa. Al posto di quelle casette prefabbricate, che andrebbero costruite e rimosse al termine del loro utilizzo, si pensa a questa nuova formula, così che si possa andare incontro alle esigenze anche degli enti locali, che sempre più spesso lamentano un crescente bisogno di alloggi a prezzi popolari, con conseguenti benefici, inoltre, in termini di consumo del suolo e stop alla cementificazione. Una svolta sostanziale interesserà il trasporto delle macerie. Anche in questo caso pieno potere è stato affidato alle Regioni sperando di snellire tutte le pratiche burocratiche per l’affidamento dei lavori e degli incarichi, sia per quanto concerne la movimentazione che il trattamento dei materiali. I fondi a disposizione per dare gambe a questo progetto sono assicurati e lo ha dichiarato lo stesso Gentiloni che lapidariamente ha annunciato: «ci sono i fondi nella legge di bilancio». Nonostante questo, la furia del commissario straordinario Vasco Errani è ormai cosa nota a tutti.

Se in Italia le principali novità arrivano dalle normative e dal bisogno di intervenire nell’immediato, è dall’estero che giungono notizie confortanti sul piano economico. Spostando lo sguardo verso l’Iran, per esempio, scopriamo che il paese nel 2016 ha movimentato un volume d’affari di oltre 154 miliardi di dollari nel solo mercato delle costruzioni. In Iran, tanto per avere una chiave di lettura significativa, il 70% delle famiglie ha come obiettivo quello di acquistare una casa di proprietà. Se il presente è roseo, il futuro è ancora più promettente: si parla infatti di una richiesta di 750 mila nuovi alloggi all’anno che andranno a ingrossare le fila delle unità abitative già presenti, che si aggirano intorno ai 13,5 milioni. Qual è il legame con l’Italia? La presenza di una delegazione istituzionale proprio al SaMoTer di Verona. Questo paese in deciso sviluppo è sbarcato in Italia, in una delle più importanti fiere di settore, per incontrare attori e partner da coinvolgere nel boom dell’edilizia che sta attraversando l’Iran. Mentre in Italia si resta fermi al palo decidendo come intervenire, la risposta alle aziende viene dall’estero a cui è sempre più importante rivolgersi e guardare, per sopravvivere, per crescere e per imparare.◀

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Visto al SaMoTer > Europarts srl

Nei ricambi

la reputazione

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Abbiamo incontrato Ivano Pasqualotto al SaMoTer 2017, dove Europarts ci ha accolti al suo stand di Manuela Cortesi

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onostante i suoi trent’anni di attività – festeggiati proprio l’anno scorso – Europarts non ha perso la sua dinamicità e la voglia di soddisfare la clientela. Dal 1986 l’azienda importa, esporta e distribuisce in Italia e in tutto il mondo parti di ricambio per macchine movimento terra. La continua ricerca di nuovi articoli per ampliare il già notevole magazzino (siamo sui 5mila metri quadrati) fanno sì che Europarts riesca a ritagliarsi, anno dopo anno, settori nuovi di penetrazione del mercato. La nuova sfida è il catalogo online dei cingoli in gomma per mini escavatori. Importandoli direttamente dal produttore, Europarts riesce ad assicurare il ricambio necessario al miglior prezzo.

La ricetta giusta L’impatto con la crisi c’è stato. Ma alla Europarts c’è voglia di andare avanti. Gli investimenti finanziari, distribuiti sulla struttura e risorse umane, hanno consolidato un trend di crescita annuale del fatturato, dando una solida certezza alla nostra azienda. La profonda esperienza nel settore hanno permesso a Europarts di costruirsi una reputazione solida, vera e propria an-

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Visto al SaMoTer > Europarts srl

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cora durante i marosi della crisi economica. Anche perché chi si rivolge a Europarts può contare su un risparmio oggettivo: vengono trattati non solo ricambi nuovi, ma anche usati, obsoleti e revisionati.

Due divisioni L’azienda è strutturata in due divisioni differenti. La prima è focalizzata sui ricambi elettrici (alternatori, motorini di avviamento e tutto ciò che di elettrico si trova su macchine movimento terra, agricoli, motori marini ecc.). Il secondo reparto invece tratta ricambi per motori (testate, turbocompressori e collettori, filtri e cinghie, gruppi canne e pistoni, guarnizioni, short block, iniettori, cilindri monoblocco, alberi mo-

tore) e trasmissioni (riduttori di rotazione e traslazione, coppie coniche e ingranaggi, idroguida, tiranti di sterzo e crociere, ralle, riduttori finali e sistemi frenanti), parti idrauliche (cilindri idraulici e relativi componenti, tenute per cilindri idrauili, perni e boccole, pompe idrauliche) e di sottocaro (catene in gomma, rulli, suole, ruote folli e motrici, catene complete).

Al SaMoTer Siamo stati accolti da Ivano Pasqualotto, che ci ha mostrato le ultime novità

Reparto tecnico

Una sezione importante è certamente il reparto tecnico, in grado di dare supporto al cliente nell’individuare anche i codici di componenti obsoleti, spesso difficilmente rintracciabili. L’esperienza unita a un software dedicato hanno fatto sì che questa operazione sia divenuRicambi adattabili per: ta particolarmente facile per Europarts: soCaterpillar, Komatsu, Case New Holland, no sufficienti il tipo di Hitachi, Yanmar, Bobcat, JCB, Delco Remy, Bosch Rexroth, Iskra, Nippondenso, macchina e la matricoMitsubishi, Nikko, Cummins, GM Detroit la per identificare il pezDiesel, Perkins, ZF. zo “senza nome”.◀

INFO EUROPARTS via del Progresso, 32 35010 Peraga di Vigonza (PD) Telefono: 049/8933065 Fax: 049/626423 E-mail: info@europarts.it

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DieselMax 3.0, l’ultimo nato Tante le novità del colosso britannico che invade il mercato del sollevamento con una vera rivoluzione targata JCB. Con uno stile inconfondibile di Giacomo Casadio

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ccess the revolution! Una rivoluzione a tutti gli effetti quella del colosso britannico JCB, che ha deciso di invadere (statene pur certi, ne ha i mez-

zi!) il mercato del sollevamento. Ma non solo. JCB si è dimostrata una volta di più all’avanguardia nel settore, non tanto per il tipo di presentazione messo in scena lo scorso 1

e 2 febbraio nel tradizionale appuntamento riservato alla stampa - location curate e raffinate (per gli amanti del genere, l’alloggio dei giornalisti era nel ritiro dorato delle nazionali inglesi di calcio nella campagna di Birmingham), chef all’opera per il gran gala, musica dal vivo, presentazioni e musiche in stile Hollywood – ma anche e soprattutto per ciò che la casa britannica ha presentato. Dall’interessan-

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te segmento del sollevamento a quelli, altrettanto interessanti, dei motori e del movimento terra. Non per niente, fatto molto raro, per questa revolution si è mosso in prima persona il gran capo di JCB, Lord Anthony Bamford (con figlio al seguito) che, riferendosi all’accesso, ha parlato di «un mercato mondiale che offre grandissime opportunità di crescita per noi. Dal canto suo, JCB è in grado di fornire assistenza sul prodotto ai vertici della categoria: disponibilità 24 ore su 24, più di 700 concessionari e 2.200 depositi possono soddisfare qualunque necessità dei clienti globali». Scusate se è poco! È di questi giorni, tra l’altro, la notizia dell’accordo di sponsorizzazione siglato dal colosso inglese con il team Williams Martini Racing di Formula 1. Il logo di JCB comparirà sia sull’alettone posteriore sia sul telaio della monoposto guidata da Felipe Massa e Lance Stroll, oltre che su caschi e tute dei piloti. Dal Gran Premio della Gran Bretagna (guarda un po’!), previsto il 16 luglio prossimo a Silverstone, il logo giallo e nero sarà anche sulle divise del team ai box e nel motorhome.

stabilendo il primato mondiale di velocità su un motore diesel. La macchina dei record è tuttora conservata nella sede del co-

losso inglese, che fa del made in JCB uno dei suoi punti di forza. Dallo sviluppo alla produzione tutto passa dalla casa madre.

Non una prima volta per JCB che è già entrata nel Guinness World Record: il 23 agosto del 2006, sul circuito di Bonneville, in Utah, il pilota Andy Green, su JCB Dieselmax, ha raggiunto e superato i 563 chilometri orari,

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Costato 36 milioni di euro, Il 430 DieselMax 3.0 è un motore a basso consumo di carburante. Graeme Macdonald: «Porterà la produttività e le prestazioni ambientali ad un livello completamente nuovo» 42 CI > n.2 - marzo 2017

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Già nel 2011 JCB aveva annunciato l’avvio di un progetto di sviluppo per un nuovo motore, grazie a un fondo statale per lo sviluppo e la crescita regionale di 4,5 milioni di sterline (poco più di 5 milioni di euro). Dopo cinque anni di studi e ricerca il risultato è sotto gli occhi di tutti: il JCB 430 DieselMax 3.0. Costato complessivamente 36 milioni di euro, è la terza generazione di “bestioni” a basso consumo di carburante lanciata dalla casa britannica dall’avvio della produzione avvenuta nel 2004 alla JCB Power System nel Derbyshire, che riunisce i modelli da 4,4, 4,8 e 7,2 litri. «È difficile credere che solo 12 anni fa JCB non producesse motori», spiega Graeme Macdonald, Ceo di JCB. «Oggi, JCB ne ha realizzati 400mila, tutti ad alimentazione diesel e ad alte prestazioni, ponendosi all’avanguardia nel risparmio di carburante. In più sono puliti e a elevata efficienza. Il nuovo motore JCB 430 DieselMax 3.0 si basa sul successo di JCB Power Systems e porterà la produttività e le prestazioni ambientali dei

nostri motori a un livello completamente nuovo, in particolare per quanto riguarda l’efficienza energetica». Una delle caratteristiche che balzano subito all’occhio del nuovo motore è il consumo di carburante, fino all’8% minore rispetto a quello, già parecchio efficiente, da 4,4 litri. È anche del 30% più leggero rispetto al popolare Ecomax JCB da 4,4 litri ed è stato progettato specificamente per i cicli operativi propri delle attrezzature industriali e per l’edilizia di gamma media.

Caratteristiche tecniche: ▶ Coppia elevata, robusto design costruttivo adatto per impieghi gravosi, a garanzia di massima durata ▶ Conforme alle norme sulle emissioni Stage IIIB/Tier 4 Final ▶ I regolatori valvola automatici non richiedono alcuna manutenzione periodica ▶ Nessun DOC, filtro anti-particolato o SCR (nessun requisito per DEF) ▶ PDF per impieghi gravosi

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Forza motrice Progettato per la massima durata, oltre che per l’adeguamento alle norme sulle emissioni Stage V, il motore heavy-duty presenta un basamento in ghisa con trasmissione montata posteriormente, lunga durata utile e una bassa rumorosità in esercizio. Con i suoi 3 litri, eroga un’impressionante coppia di 400 Nm a soli 1.300 giri/min. Il motore soddisfa le relative normative sulle emissioni senza richiedere l’utilizzo di un costoso filtro antiparticolato (DPF), di un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) o di altra forma di additivo o post-trattamento dei gas di scarico. Questo lo rende un pro-

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pulsore ideale per un gran numero di attrezzature industriali e per l’edilizia di gamma media. JCB Power Systems ha adottato, per la prima volta su un motore, regolatori valvole automatici. Ciò significa che non è necessaria alcuna registrazione periodica delle valvole, con conseguente riduzione dei tempi di fermo per i clienti e aumento della produttività. Il motore da 3 litri è dotato inoltre di candele integrate, per un più rapido avviamento a freddo. Il sistema di misurazione della portata in massa dell’aria consente di calcolare ed erogare al motore la corretta quantità di carburante indipendentemente dalla temperatura, dall’altitudine e dalla densità dell’aria ed è stato integrato nel motore stesso, riducendo al minimo lo sviluppo del sistema di aspirazione aria e il lavoro di messa a punto del motore richiesto per le diverse configurazioni della macchina. L’interfaccia di montaggio è condivisa con quelle dei più grandi motori da 4,4 e 4,8 litri, con conseguente facilitazione dell’installazione nelle attrezzature esistenti. Il motore conserva inoltre le funzionalità di PDF HD dei motori JCB di dimensioni maggiori. Il nuovo motore può funzionare con un’inclinazione massima di 45°, ben 10 gradi in più, con conseguente possibilità di utilizzo in una vasta gamma di attrezzature e macchinari fuoristrada.

Non è finita qui. La revolution lanciata da JCB a febbraio è stata la scusa per presentare anche la nuova motorizzazione degli escavatori cingolati core. La novità interessante è che ora, sotto questi modelli, batterà un cuore germanico. Proprio così, un motore tedesco: il sei cilindri MTU 6R 1000, d’ora innanzi utilizzato sui modelli JS300, 330 e 370. JCB, insomma, punta forte sull’efficienza energetica, la produttività e le prestazioni dei suoi cingolati pesanti installandovi sopra dei motori diesel Tier 4 Final. Motori dotati di sistema di riduzione catalitica selettiva, conformi alle normative sulle emissioni in Europa e in Nord

America. Inoltre, il basso consumo di Def (diesel exhaust fluid) riduce al minimo i tempi di ricarica. Come se non bastasse il filtro anti-particolato non c’è, con conseguente diminuzione dei tempi di manutenzione.

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Cosa significa in soldoni? Il nuovo motore è potente, ma fa risparmiare il 5% su JS300 e JS330, il 10% sul JS370. A questo si aggiunge che i filtri carburanti, scesi da tre a due, diminuiscono i costi operativi. Senza dimenticare il miglioramento del filtro dell’aria, tre volte più efficiente e più resistente dei precedenti filtri a pieghe grazie alla tecnologia delle nanofibre ultra web. Il tettuccio di accesso al motore e alla torretta di controllo sono stati rivisti e migliorati, semplificandoli. I gradini sono stati

riprogettati con un gradino inferiore di dimensioni maggiori integrato nella cassetta porta-attrezzi a due livelli. Il livello inferiore consente l’accesso alla pompa di rifornimento standard, mentre la sezione superiore contiene il bocchettone di rifornimento carburante Def/ AdBlue. Piani calpestabili sono stati installati sui gradini e sulla struttura superiore e inoltre le macchine beneficiano ora di un corrimano di serie, di un corrimano laterale e di zoccoli per una maggiore sicurezza. Sono

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disponibili, su richiesta, mancorrenti opzionali completi tipo “ring per pugilato”. E, per i clienti più esigenti, è possibile dotare le macchine di un sistema di protezione dagli urti laterali, già di serie sui modelli da demolizione XD Heavy-Duty. Tra gli optional anche lampeggianti verdi per la cintura di sicurezza e un plus pack composto di: sedile operatore deluxe, radio, poggiapiedi e leve di transizione a T all’interno della cabina. All’esterno, un telaio perimetrale nero, una protezione antipioggia, sei luci di lavoro a LED, il pre-filtro con eiettori di polveri e decalcomanie Plus sulla porta.◀ Nell’arena Numerose le macchine che hanno dato prova di sé nell’arena

Nota su JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford; il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre J300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavato-

ri cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac e inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

INFO JCB Quartier generale (UK) Lakeside Works Dunstone Rd ST14 5JP Rocester (Staffordshire) Sede JCB S.p.A. (Italia) Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Italia

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A Sima 2017 BKT in grande forma Per questo importante appuntamento biennale delle macchine e attrezzature per l’agricoltura, BKT ha presentato in anteprima mondiale il nuovissimo pneumatico Agrimax V-Flecto, esposto su un trattore trasparente in plexiglass allo stand BKT. Grazie al “funambolo del pallone” Iya Traoré, lo spettacolo ha preso vita di Porfirio Ferrari

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no stand più ampio che mai, un trattore a grandezza naturale realizzato in materiale trasparente - plexiglass -, uno pneumatico in anteprima mondiale, un calciatore fuoriclasse del palleggio acrobatico, più di 17.000 palloni da calcio in omaggio. Questi in sintesi i punti di forza della presenza a SIMA 2017 di BKT, che quest’anno ha sorpreso i visitatori con uno stand da record per dimensioni e originalità e con le esibizioni di un calciatore da Guinness. L’originale idea di esporre il nuovo Agrimax V-Flecto montato su di un trattore trasparente in materiale plexiglass è stata concepita per mettere in primo piano con il dovuto risalto una novità mondiale assoluta in casa BKT, protagonista unica dell’ampio stand a SIMA 2017. Agrimax V-Flecto arricchisce ulteriormente la gamma BKT degli pneumatici per trattori della linea Agrimax, sempre più completa e tecnologica, che già annovera tra

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le sue fila dei veri campioni: Agrimax Force per trattori a elevata potenza (oltre i 250 CV) che offre una maggiore capacità di carico a pressioni di gonfiaggio inferiori rispetto agli standard di eguale misura e fa goal in velocità (fino a 65 km/h senza cambiare la pressione di gonfiaggio) e sul campo (ridotta compattazione del terreno); Agrimax Fortis per trattori 4WD a elevata potenza, è un’ala perfetta a bordo campo grazie alla trazione eccellente anche su terreni difficili, all’elevata capacità di

galleggiamento e alla bassa resistenza al rotolamento per ridurre i consumi di carburante e le emissioni in ambiente; Agrimax Sirio per l’impiego con traini e carichi pesanti, è il robusto centrocampista in grado di sostenere il gioco in velocità (fino a 70 km/h) anche con carichi elevati, pur rispettando l’ambiente grazie a una ridotta resistenza al rotolamento che aiuta a risparmiare carburante e ridurre le emissioni. Con Agrimax V-Flecto la squadra Agrimax di BKT si arricchisce di

un nuovo elemento di punta e si conferma come scelta vincente per migliorare le performance dei trattori su ogni tipo di campo, grazie a nuovi modelli e misure che rispondono alle esigenze specifiche degli agricoltori. A SIMA 2017, BKT ha scelto di allestire uno stand dal nuovo design e più spazioso che mai (ben 459 metri quadrati) per favorire l’interazione con il pubblico e per illustrare al meglio tutte le caratteristiche del nuovo prodotto. La fiera SIMA 2017 è un luogo d’in-

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contro privilegiato per gli operatori di tutto il mondo. Ecco perché BKT ha scelto questa cornice per presentare al pubblico per la prima volta il nuovo Agrimax V-Flecto. La presenza fieristica di BKT non è passata di certo inosservata, grazie alla massiccia campagna promozionale allestita negli spazi esterni e interni di tutto il complesso fieristico parigino. Fedele alla propria filosofia, BKT non si limita a presentare i nuovi prodotti della sua gamma, ma intende offrire occasioni d’intrattenimento e attività social. Per questo, oltre alla consueta distribuzione di gadget firmati BKT, erano in programma momenti di spettacolo mozzafiato con un campione di football freestyle: Iya Traoré, calciatore della Guinea, già giocatore del Paris Saint Germain, che per ben tre volte è stato incluso nel Guinness dei primati. Traoré si è esibito allo stand BKT quattro volte al giorno e dopo ogni esibizione migliaia di palloni da calcio BKT (oltre 17.000 in totale) sono stati offerti gratuitamente ai visitatori.◀

INFO

Balkrishna Industries Limited (BKT) Sede a Mumbai, India, è un produttore leader nel mercato degli pneumatici Off-Highway. Fondata nel 1987, BKT si è concentrata con sui segmenti specialistici quali veicoli agricoli, edili e industriali nonché applicazioni nei settori movimento terra, movimentazione portuale, industrie minerarie, ATV e giardinaggio.

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Novità per l’agricoltura Presentati in anteprima nel corso della quarantaduesima edizione di Eima, i nuovi accessori sono pronti per essere messi all’opera di Luca Balduzzi

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uovi accessori in arrivo per le macchine Dieci impegnate in agricoltura. Presentati in anteprima nel corso della quarantaduesima edizione di Eima, l’Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, alla fiera di Bologna, nel novembre dello scorso anno, sono pronti per mettersi all’opera: stiamo parlando della Benna extra maggiorata, della Benna con griffa per insilati, della Benna con griffa per letame e della Forca per foraggi con griffa.

«Ideati nel rispetto delle più recenti normative europee in materia di sicurezza e conformità ai carichi, i nuovi accessori si caratterizzano sia per l’alta qualità costruttiva (soluzioni tecnologiche di rilievo e impiego di acciai antiusura di alta qualità) che per il design esclusivo», spiega l’azienda. «L’estrema affinità alle caratteristiche dei mezzi Dieci rende questi in grado di operare sempre al massimo della potenzialità. Inoltre, l’unificazione delle componenti impiegate nei vari modelli rende disponibili con estrema celerità eventuali ricambi, grazie alla larga disponibilità di parti in

magazzino, permettendo di mantenere prezzi estremamente competitivi». La filosofia alla base della produzione degli accessori non cambia rispetto a quella dei macchinari: «Le principali caratteristiche dei prodotti Dieci si possono riassumere in tre concetti: affidabilità, durata e tecnologia avanzata. Tre semplici parole che rappresentano da sempre lo standard di ogni nostra macchina. Uno standard mai dato per acquisito, mantenuto a prezzo di un continuo impegno nella ricerca e nell’innovazione tecnologica. Cuore di questa filosofia produttiva è il nostro

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Ufficio tecnico, un affiatato team di esperti ingegneri che progetta macchine destinate agli utilizzi più disparati in ogni angolo del globo, affiancati da supervisori che esercitano una delicata azione di mediazione tra i clienti, di cui interpretano le esigenze, e l’Ufficio tecnico, che studia e realizza le soluzioni più adatte a soddisfarne i bisogni», spiega l’azienda. «Una filosofia che non si limita solo alle macchine, ma anche agli accessori, indispensabili “strumenti di lavoro” attraverso cui le macchine traducono in fatto compiuto le loro potenzialità».

al lavoro nell’azienda agricola biologica “Agri Basile” di Carpino, in provincia di Foggia, per la raccolta delle olive con cui l’azienda produce il proprio olio extravergine di oliva.

Versatilità

«Nella stragrande maggioranza delle aziende la raccolta è meccanizzata, e avviene per scuotimento, raccogliendo i frutti che cadono dalla pianta su appositi teli stesi a terra», spiegano da Dieci. «Anche l’azienda agricola biologica “Agri Basile” utilizza la raccolta meccanica, una tecnica che, se condotta con alcuni accorgimenti, non pregiudica per nulla il prodotto finale».

A dimostrazione della grande versatilità delle macchine Dieci, vale la pena citare l’Agri Farmer 28.9

E l’Agri Farmer 28.9 si rivela «una macchina ideale sia per districarsi

con agilità fra gli ulivi (grazie alla sua compattezza), sia per le sue caratteristiche di maneggevolezza, potenza, grande fluidità e precisione dei movimenti, caratteristiche necessarie per operare sulle piante senza danneggiarle». Il merito è anche di alcuni particolari accorgimenti: «Grazie all’attacco rapido per accessori posizionato in testa al braccio elevatore, l’Agri Farmer è stato dotato di una pinza scuotitrice bosco». E «le operazioni di raccolta sono notevolmente facilitate grazie al Foystick Fnr che raggruppa tutte le funzioni della macchina in un unico strumento con il semplice movimento del polso dell’operatore».◀

INFO DIECI SRL Via E. Majorana, 2-4 42027 Montecchio Emilia (RE) ITALIA info@dieci.com CI > n.2 - marzo 2017 55

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Focus Azienda > ADV Service Srl

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ompetenza e professionalitĂ . Ma non esclusivamente. Se la Adv Service srl-Vendi-

ta e assistenza macchine Movimento terra e Material handling di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, è una azienda che è

stata in grado di mantenere una solida posizione sul mercato e di guadagnarsi una ottima reputazione, secondo il suo direttore

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Persone e valori prima di tutto L’azienda di Bagnacavallo (Ravenna) continua a essere protagonista del mercato grazie ai mandati di importazione in esclusiva per l’Emilia-Romagna e le Marche di Atlas, Tana e Terex ora Schaeff brand Yanmar. Nonché a una filosofia vincente che mette al centro la qualità della vita di Luca Balduzzi

commerciale Valerio Venturini il merito è di «valori chiave molto ben definiti». Quali? È presto detto: «L’entusiasmo per il proprio lavoro, il rispetto delle persone - dai dipendenti ai fornitori e ai clienti- e degli impegni assunti, la responsabilizzazione e il coinvolgimento dei lavoratori, l’attenzione alla formazione e alle più recenti normative sulla sicurezza».

Una filosofia efficace Una filosofia che ha dato prova della sua efficacia in non poche situazioni di difficoltà che Venturini si è trovato a dover fronteggiare nel corso degli anni. Prima di tutto, «la decisione della Liebherr di mettere in liquidazione volontaria la Liebherr Noleggio Italia. E il mancato rispetto di un accordo firmato con la Adv (che in quel periodo era ancora una fra le società controllate dalla Rent, ndr), che si è vista costretta a difendere le proprie ragioni in tribunale, con conseguenti strascichi giudiziari, fino alla vittoria nella vertenza. Un risultato che ha portato la Liebherr a scegliere di disdire il mandato di importazione in esclusiva per la Rent, con l’obiettivo di subentrare in prima persona». Contemporaneamente, «il prolungarsi della crisi del mercato, con una diminuzione dei fatturati fino al 60%. A cui si affiancano

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Eco’nergy, novità Atlas presentata a Ecomondo La partecipazione della Adv Service srl alla ventesima edizione della fiera Ecomondo di Rimini, nel novembre dello scorso anno, con uno stand della Atlas, è stata l’occasione per presentare il sistema Eco’nergy. Una tecnologia all’avanguardia per diminuire fino al 50% il consumo di carburante nell’utilizzo dei caricatori industriali e degli escavatori su cingoli e su gomma (attraverso un numero maggiore di operazioni eseguite sulle apparecchiature, in termini di prestazioni di carico e

scarico) e l’usura dei loro componenti fondamentali, per proteggere l’ambiente e per garantire agli imprenditori un ritorno sul proprio investimento in dodici o diciotto mesi. «I clienti si lamentano in continuazione che non ci sono più margini imprenditoriali, a fronte di costi sempre in crescita e che non si riescono a tenere sotto controllo», osserva Venturini. «Le soluzioni esistono e potete approfittarne scegliendo i macchinari della Atlas con il sistema Eco’nergy».

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le richieste di riduzione degli affidamenti da parte delle banche, che non offrono il minimo appoggio alle aziende». Dopo il risanamento -«niente affatto semplice»- della Rent, attraverso l’inserimento dei nuovi marchi Atlas e Komatsu, «la decisione della Komatsu di chiudere la Komatsu Italia, con il trasferimento del mandato di importazione in esclusiva alla Komatsu Europe International Nv». E, infine, «la scelta di un socio di abbandonare la Rent, invece di rimanere uniti per portare a compimento gli impegni presi». L’ennesimo terremoto, che ha spinto alla decisione probabilmente più significativa e cruciale di tutte: «La messa in liquidazione della Rent, attraverso un concordato preventivo liquidatorio e la mia designazione come liquidatore giudiziale. E l’acquisto, da parte dei soci della Adv e di un nuovo socio non operante, in un primo momento delle quote della Rent e successivamente dell’intero ramo di azienda. All’interno del nuovo organigramma, l’allora vicepresidente della Adv, Paolo Proni, è diventato presidente e responsabile del sevizio postvendita Autostrade Spa per la manutenzione delle lame da ne-

ve e degli spargisale, e io consigliere delegato con l’incarico di direttore commerciale e post vendita del Movimento terra e Material Handling».

Un nuovo corso Per il suo nuovo corso, «l’azienda è riuscita innanzitutto a mantenere la collaborazione con la Atlas Gruppo Tedesco, che ha evi-

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dentemente compreso il valore delle persone e del progetto», è convinto Venturini, ha recuperato il rapporto con Tana, già a fianco della Rent fra il 1997 e il 2000, e ha stretto un nuovo accordo con la Terex ora Schaeff brand Yanmar. Per la Atlas, la Adv propone una grande varietà di caricatori industriali («Sono stati i primi a inventarli, e sono fra i numeri uno», commenta Venturini, ricordando che con il gruppo Liebherr ha iniziato proprio con la divisione “Material handling”), di escavatori su cingoli e su gomma, in tutti e due i casi anche girosagoma, e di pale gommate, nonché una serie di macchinari che va dagli escavatori su cingoli e su gomma per la pulizia dei canali agli escavatori cingolati per le demolizioni, agli escavatori su cingoli per le galle-

rie. «Hanno deciso di promuovere anche nel nostro paese il ramo di azienda “Construction”», spiega Venturini, «e ci vogliamo impegnare per fare conoscere le macchine della Atlas tanto quanto abbiamo fatto per quelle della Liebherr». Il potenziale non manca assolutamente. In primo luogo, «si tratta di un prodotto che assomiglia a quello della Liebherr e che sotto alcuni aspetti ritengo migliore». Il vero valore aggiunto, però, sono «i macchinari creati su misura, come fanno i sarti con i vestiti. Se c’è una qualsiasi necessità, lo si fa presente alla fabbrica e la macchina viene preparata come richiesto». Fra due anni la Atlas, fondata nel 1919, festeggerà il centesimo anniversario: «Pochissime imprese nel mondo possono vantare una storia di questo genere».

Per Tana, la Adv si occupa della divisione “Material handling”, vale a dire dei compattatori per le discariche e dei trituratori e vagli mobili e fissi cingolati e gommati. «Ci siamo ritrovati proprio nel momento in cui stavano attraversando una fase di ristrutturazione aziendale e di rinnovamento», spiega Venturini. Indubbiamente, il riciclo e il riutilizzo dei materiali di scarto, nonché la conversione dei rifiuti in energia stanno creando nuove opportunità di mercato, a cominciare dal Vecchio continente.

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Per Terex ora Schaeff brand Yanmar, infine, la Adv segue la divisione “Construction”, ovvero i mini escavatori, sia su cingoli che su gomma, le mini pale Skid Steer Loader, anche in questo caso cingolate e gommate, le pale su gomma e gommate compatte, e le terne rigide. Un ramo di azienda acquistato, nel settembre dello scorso anno, dalla Yanmar, che ha deciso di ribattezzarlo Schaeff-Brand Yanmar.

Le nuove generazioni Per raccontare la Adv del giorno d’oggi non ci si può dimenticare delle nuove generazioni con esperienza di commercio estero e rapporti con le aziende che sono entrate a fare parte dell’organico. Come Maurizio Baldini, con esperienza ventennale nel settore, che si è distinto immediatamente nella organizzazione della partecipazione della Adv alla fiera Ecomondo di Rimini.◀

INFO ADV Service SRL Via S. Gervasio, 2 48012 BAGNACAVALLO (Ra) P.I. 00118490390 Tel +39 0545 60000-61385 Fax +39 0545 69905 www.rentventurini.it

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a cava Pozzelle si trova a pochi chilometri da Canosa di Puglia, lungo la strada provinciale 181, ed è caratterizzato dalla presenza di marmo ambrato e da pietra serpeggiante tipica della zona. La cava gestita dalla società CO.MA Srl è attiva dalla fine degli anni Ottanta, ma recentemente ha mostrato di avere anche una buona potenzialità per quanto concerne la produzione di pietrisco per massicciata ferroviaria (ballast). Una serie di sondaggi e analisi di laboratorio hanno infatti rivelato che all’interno del giacimento esistevano anche rocce metamorfiche carbonatiche con caratteristiche dolomitiche risalenti alla formazione della piattaforma

Un HP 18000 vince la sfida del ballast In una cava a pochi chilometri da Canosa di Puglia (in provincia di Andria-Barletta) dove si produce ballast ferroviario, un martello Indeco HP 18000 FS (Fuel Saving) dimostra ancora una volta di essere la miglior alternativa all’esplosivo quando il suo utilizzo non risulta possibile di Porfirio Ferrari

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Apula, avvenuta durante il Cretaceo. La roccia si è dimostrata idonea alla produzione di ballast in quanto rispondente alle caratteristiche previste dalla norma UNI EN 13450 del capitolato generale tecnico di appalto delle opere civili (parte ii – sez. 17) di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Il capitolato prevede che la massicciata ferroviaria possa essere prodotta solo con materiale che in natura deve possedere buona resistenza alla compressione, alla frammentazione (coefficiente Los Angeles) e al gelo e deve inoltre essere privo di fibre nocive quali l’amianto. Gli esami di laboratorio hanno mostrato che campioni di roccia proveniente dalla cava Pozzelle avevano una resistenza compresa tra 139 e 144 MPa e una resistenza alla frammentazione valutata secondo i valori LArb di RFI inferiori a 20, collocandosi dunque, a secondo dei casi, come massicciata di prima (LArb <16) o di seconda (LArb <20) categoria.

Coltivazione senza esplosivo La vicinanza con la strada provinciale 181 e la necessità di ridurre la quantità di polveri prodotte per via dell’intensa attività agricola che avviene intorno al perimetro della cava hanno portato a escludere l’impiego dell’esplosivo. Quest’ultimo, peraltro, non era mai stato utilizzato in quanto alla sua apertura il sito era desti-

nato all’estrazione di blocchi per la produzione di pietra ornamentale, per la quale si privilegia l’utilizzo di taglio meccanico. L’impossibilità di utilizzare l’esplosivo, invece adatto alla produzione di grandi quantità tipiche del ballast, ha dunque indotto CO.MA Srl ad interpellare un’impresa con l’esperienza e i mezzi per provvedere al ciclo completo di coltivazione, alla frantumazione primaria e secondaria, così come allo stoccaggio. La produzione è stata dunque appaltata all’im-

presa D’Oria Giuseppe e C. Srl di Andria, che da decenni opera nel settore dei lavori stradali e del calcestruzzo. Come riferitoci dal capo cava, la particolare resistenza della roccia e tutte le lavorazioni necessarie a produrre materiale di qualità, richiedevano un’esperienza mirata nel settore degli inerti: «Questa cava è particolare perché consente, a seconda del fronte di coltivazione, di produrre pietra ornamentale o materiale adatto alla massicciata ferroviaria e le

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due attività per un certo periodo proseguiranno in parallelo, anche se non in modo eguale in termini di quantità percentuale. Il ballast sarà infatti l’attività su cui punteremo maggiormente». La produzione di inerti, tuttavia, differisce molto nelle tecniche di coltivazione e nella logistica da quella del materiale ornamentale. Per questo CO.MA Srl ha preferito affidare questa attività a uno “specialista”. Per affrontare al meglio il difficile compito di coltivare un materiale di notevole durezza e resistenza, che non scende mai al di sotto dei 100 MPa e che si presenta in banco poco fratturato, l’impresa D’Oria ha dunque deciso l’acquisto di un martello Indeco HP 18000 FS e di un escavatore Hitachi 870 DA 90 tonnellate, cui ha affiancato un altro Hitachi Zaxis 350 da 33 tonnellate su cui ha montato un HP 9000 di cui già disponeva. Il secondo martello è impiegato per la riduzione dei blocchi destinati all’utilizzo come pietra ornamentale che, per imperfezioni o rotture, devono essere invece utilizzati come materiale destinato alla produzione di ballast, ma soprattutto provvede alla riduzione volumetrica del materiale destinato alla massicciata prodotto dall’HP 18000, che a volte si presenta in pezzature troppo grandi per essere passato al frantoio cui è demandata la frantumazione primaria.

La sfida del ballast La produzione di ballast ferroviario è soggetta a stringenti requisiti da parte di RFI che richiede al fornitore precise specifiche da un punto di vista qualitativo, ma anche quantitativo. In sostanza il fornitore, oltre a garantire le caratteristiche richieste dal capitolato, deve assicu-

rare che il materiale sia stoccato e confinato in modo controllato, che sia possibile identificare i punti di stoccaggio e che questi garantiscano al materiale prelevato di conservare i requisiti previsti. Questo, in sostanza, comporta che tutte le fasi di produzione successive allo scavo (movimentazione, frantuma-

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Attrezzature > Indeco

zione, vagliatura, lavaggio, stoccaggio e carico) debbano garantire la qualità del prodotto. Una capacità di carattere produttivo e logistico sottolineata anche da Giuseppe Massari, Amministratore delegato dell’impresa D’Oria “Anche se abbiamo una notevole esperienza e godiamo di un’ottima reputazione nel settore della produzione di calcestruzzo, che implica comunque la gestione di inerti, quella del ballast rappresenta indubbiamente un’attività a sé stante. Abbiamo dovuto attrezzarci in modo mirato per quella che non esito a definire una sfida, innanzitutto dotandoci di un martello quale l’HP 18000 FS, l’u-

nico oggi disponibile sul mercato di queste dimensioni e potenza. L’attrezzatura è in grado di assicurare produzioni adeguate, che su otto ore di lavoro si aggirano a circa 700/800 metri cubi di materiale in banco, senza per questo rinunciare ad un’ottima affidabilità; un punto non secondario perché entro fine anno dovremo aver prodotto 50.000 metri cubi di materiale pronto per la consegna, in quanto RFI vuol poter disporre di ballast in qualsiasi momento. Ed è proprio per questo che anche le altre fasi, e cioè la frantumazione primaria che avviene direttamente in cava e poi quella secondaria, la vagliatura ed il lavaggio, che in-

vece avvengono qui presso la nostra sede, devono essere seguite con grande attenzione. La scelta del HP 18000 è stata comunque fondamentale perché ci ha dato la possibilità di risolvere il primo e più importante problema, cioè quello della produzione del materiale che è davvero molto duro e non si presenta fratturato. In questa cava sfruttiamo al meglio tutta la potenza del martello e l’esperienza dei nostri operatori”.

HP 18000 la soluzione per le grandi produzioni Nato per dare risposta a esigenze particolari nella coltiva-

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zioni di cave dove sono richieste grandi produzioni, il martello Indeco HP 18000 FS sta ottenendo un successo in tutti quei mercati dove si riscontra una progressiva diminuzione dell’impiego di esplosivo. Oggi Indeco è l’unico produttore ad offrire un martello da 25.000 Joules che mantenga comunque intatte le caratteristiche di versatilità e rapidità di martelli di classe inferiore. Nonostante le grandi dimensioni e pre-

stazioni, l’HP 18000 FS presenta il vantaggio di poter essere accoppiato anche con escavatori da 90 tonnellate, una caratteristica che si traduce in una maggiore mobilità in cava e soprattutto in consumi più contenuti e quindi in una maggiore redditività. Con una velocità che può giungere a 460 colpi al minuto e una punta da 250 millimetri, l’HP 18000 FS può infatti assicurare una produttività impressionante se si conside-

ra la quantità di roccia che viene fratturata e demolita. L’HP 18000 FS, come del resto tutti i martelli Indeco, può inoltre vantare un rapporto estremamente favorevole tra energia assorbita e energia resa, il che permette un rendimento ottimale; il martello è poi dotato del sistema ABF (anti blank firing), una tecnologia brevettata ed esclusiva di Indeco che migliora considerevolmente l’efficienza e la longevità del demolitore.◀

INFO INDECO

INDECO al SaMoTer ha presentato le novità del 2017, accogliendoci con la professionalità di sempre

Azienda italiana produttrice di martelli demolitori idraulici, nasce nel 1976 e fin dalla sua costituzione si propone di rispondere con tempestività alle esigenze dei mercati puntando sulla capillarità delle rete di vendita e di assistenza post vendita.

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Logistica > Mammoet

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Logistica da giganti I tre moduli sono giunti a Porto Corsini, lo scalo marittimo di Ravenna, e sono stati trasportati ed installati nello stabilimento, sito nell’area industriale del porto, che è dedicato all’estrazione e lavorazione di oli vegetali di Sandro Tozzi

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ammoet Italy, la branch nazionale del gigante mondiale del trasporto e sollevamento, ha completato l’installazione di tre componenti per il revamping dello stabilimento ravennate della multinazionale americana Bunge, dedicato all’estrazione, alla lavorazione e all’imbottigliamento di oli vegetali. I nuovi componenti consentiranno un aumento rilevante della produzione e rientrano in un piano di interventi del valore complessivo di 50 milioni di euro. L’intervento di Mammoet deriva da due commesse affidate alla società. La prima, che copre lo sbarco dalla nave e il trasporto presso l’impianto, viene da Desmet Ballestra Group, che ha realizzato i componenti. La seconda, di Bunge, riguarda invece il posizionamento e l’installazione.

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Logistica > Mammoet

MAMMOET ITALY Mammoet è lo specialista leader a livello mondiale nelle soluzioni di sollevamento e trasporto multimodale pesante su misura. L’attività dell’azienda si concentra nel trasporto su terra, spedizione via nave, installazione con posizionamento verticale e orizzontale, e rimozione di oggetti grandi e/o pesanti in e da ogni località, sia su terra che offshore. In Italia Mammoet è presente con una consociata, Mammoet Italy, con sede a Milano dal 2001 ed opera nei settori dell’industria petrolchimica e chimica, dell’energia, della meccanica pesante e dell’ingegneria civile.

Il layout molto compatto dello stabilimento ha posto una sfida particolare a Mammoet, che ha dovuto posizionare e installare componenti di dimensioni importanti in un ambiente molto affollato e interconnesso. I primi due moduli, un essiccatore-raffreddatore del peso di 98,5 ton-

nellate e dimensioni di 12,415 m (lunghezza) x 6,08 m (diametro) e un desolventizzatore tostatore di 96,5 tonnellate e dimensioni 15,32 m (ungh.) x 5,7 m (dia.), sono giunti in porto a metà dello scorso dicembre e sono stati prima trasportati con carrelli stradali normali all’interno dell’area

dello stabilimento, per poi essere installati nelle loro posizione usando gru convenzionali. Il terzo e ultimo componente, giunto recentemente in porto, un estrattore dal peso di 294,94 tonnellate, diametro di 14,935 m e altezza di 7,8 m, non poteva

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essere trasportato e posizionato in modo convenzionale. Mammoet ha quindi fatto ricorso ai carrelli autopropulsi SPMT per portare il componente all’interno dello stabilimento. Dopo due settimane è infine avvenuta l’installazione, utilizzando dei sollevatori idraulici JS-500, adatti ad operare in ambienti con spazi di manovra ridotti, come è l’interno di uno stabilimento chimico. «I lavori effettuati presso l’impianto ravennate di Bunge», commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy «sembrano, per pesi e dimensioni, banali agli occhi inesperti, ma

non lo sono affatto. Trattandosi di operare all’interno di uno stabilimento chimico-alimentare molto compatto, in un’area industriale affollata e realizzata diversi decenni fa, si è richiesto un lavoro preliminare di ingegneria approfondito che tenesse conto dei possibili percorsi, delle tolleranze, le interferenze, gli spazi di rispetto e arrivi alla fine alla scelta delle tecnologie e al piano di lavoro. In Mammoet Italy abbiamo maturato queste competenze in vent’anni di lavori effettuati all’interno di raffinerie, e il lavoro di Ravenna rappresenta l’applicazione di questo know-how in un settore affine».◀

INFO MAMMOET ITALY s.r.l. Via Domenico Balestrieri 6 20154 Milano Italy Tel: +39 02 57701938 Fax: +39 02 62087477

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Tecnologie > Gefran

Al SaMoTer 2017 con sensori Plug&Play

Gefran, da oltre 50 anni azienda leader nella progettazione e produzione di sensori per applicazioni in ambito industriale e mobile hydraulic, ci ha accolti nel suo stand al SaMoTer di Sandro Tozzi

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l catalogo di sensori per applicazioni mobile hydraulic di Gefran offre una gamma completa di soluzioni plug & play per la misurazione estremamente precisa di rotazione, inclinazione, posizione lineare, pressione e forza/deformazione. I prodotti Gefran si distinguono per la massima versatilità applicativa e possono essere installati, tra gli altri, su finitrici stradali, piattaforme aeree ed escavatori. A Verona Gefran porterà molte novità, che arricchiscono ulteriormente la già vasta offerta di sensori da oggi ancora più sicuri e affidabili.

Al SaMoTer Gefran ha mostrato le ultime novità al pubblico

I sensori angolari GR, gli inclinometri GI e la sonda di pressione KH sono disponibili con l’uscita digitale in bus di campo CAN J3919 e le sonde di pressione hanno ottenuto la certificazione UL. Inoltre i trasduttori di posizione assoluti con effetto hall rotativi della famiglia GR hanno ottenuto l’omologazione E1 che, insieme alla certificazione SIL2 (sulla pressione industriale), aiutano a mantenere elevata la sicurezza del mezzo durante i movimenti quali ad esempio la stabilizzazione, la rotazione e l’inclinazione dell’intero veicolo o di una sua parte e, non meno importante, la messa

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Tecnologie > Gefran

INFO GEFRAN Spa Via Sebina 74 25050 Provaglio d’Iseo (Bs) ITALY Tel. +39 030 9888.1 Fax +39 030 9839063 info@gefran.com www.gefran.com

in sicurezza anche dell’operatore in tutte quelle condizioni di lavoro critiche, tipiche di queste applicazioni. I sensori Gefran sono ideali per l’allestimento dell’intera macchina: i sensori angolari assoluti ad effetto hall GRA e GRN sono disponibili con e senza albero, a singolo giro; gli inclinometri per singolo/doppio asse (XY/360°), tutti con tecnologia MEMS, sono disponibili nelle versioni GIB, GIG (general purpose anche in

versione a relais) e GIT a seconda delle esigenze prestazionali del cliente. Il nuovo GSF, trasduttore di posizione a filo progettato con tecnologia potenziometrica, si contraddistingue infine per le dimensioni ridotte e l’elevata solidità. Tutti dotati di protocollo di comunicazione digitale CANOpen e CAN J1939 sono disponibili nelle versioni singole o ridondanti, i sensori Gefran si caratterizzano anche per affidabilità e robustez-

za: la struttura è prodotta in solido materiale PBT assicurando resistenza agli impatti e ai solventi, ai raggi solari UV, e un’ottima stabilità alle variazioni termiche. Con queste caratteristiche, insieme alle loro dimensioni ridotte e compatte, i sensori Gefran rispondono all’esigenza dei clienti di avere un unico fornitore con una ampia gamma di prodotti di qualità dedicati a questi ambienti gravosi, riducendo la manutenzione al minimo.◀

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Sensore lineare a filo tecnologia potenziometrica Alte prestazioni, alto grado IP, resistenza a shock e vibrazioni ed elevata compatibilità elettromagnetica rendono il sensore adatto alle applicazioni dellʼidraulica mobile. Sviluppato per assicurare una soluzione robusta e performante per applicazioni come mezzi agricoli, macchine movimento terra e mezzi di sollevamento

PC67 Il trasduttore di posizione PC67 é stato sviluppato allo scopo di garantire un elevato grado di protezione (IP67) nelle applicazioni in ambienti gravosi ed all’aperto, dove può essere necessario operare in presenza diretta di polveri, detriti o liquidi

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Distribuzione > Metso Lokotrack e Lokolink venduto da Scai Roma, in funzione (immagine di Scai)

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etso ha deciso di riorganizzare il proprio modello di distribuzione in Italia. A partire dal 1 gennaio 2017 ci saranno tre distributori esclusivi a copertura dell’intero territorio nazionale. Righini SRL e Frantoparts FP SRL saranno distributori

esclusivi per macchine e impianti di frantumazione e vagliatura, per tutte le applicazioni in impianti fissi. Righini coprirà le province di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, mentre Frantoparts avrà competenza sulle restanti province. Scai SpA sarà distributore esclusivo per soluzioni e impianti

Il nuovo modello di distribuzione Metso Metso introduce in Italia un nuovo modello di organizzazione tramite distributori, per essere più vicina ai clienti e per migliorare il livello dei servizi di Porfirio Ferrari

mobili su tutto il territorio italiano. «Questi tre distributori sono già nostri partner da diverso tempo e tutti hanno provata esperianza e capacità di service. Siamo fiduciosi che siano i partners giusti per i prossimi anni», afferma Angel Luis Garcia, Metso’s Distribution Business Manager per Spagna e Italia. Frantoparts FP SRL opera nel mondo delle macchine e impianti di frantumazione e vagliatura dal 1983 e ha maturato una notevole esperienza sulle macchine e soluzioni Metso. Oltre alla vendita di macchine nuove, Frantoparts offre un ampio range di servizi, che va dai ricambi e parti di usura, all’assistenza tecnica in sito, alla

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Ermanno & Giovanni Pavesio orgogliosa di rappresentare Metso già da 45 anni revisione e ricondizionamento di macchine esistenti. «Siamo orgogliosi di collegare la nostra esperienza tecnica e commerciale a Metso. Noi crediamo che la collaborazione quotidiana tra Metso - un marchio che è sempre stato associato a prodotti innovativi e affidabili nel tempo - e FP Frantoparts, creerà nuove interessanti opportunità per i clienti italiani. FP Frantoparts è stata per anni fornitore del Gruppo Metso per i ricambi Loro & Parisini. Questa nuova stretta collaborazione porterà indubbi vantaggi per tutti i clienti che hanno a cuore la qualità dei pezzi di ricambio», dice Nevio Campagner, Direttore Generale di Frantoparts. Righini SRL, società fondata nel 1911, offre ai propri clienti una gamma completa di servizi: dalla consulenza iniziale al servizio post-vendita, alla fornitura di pezzi di ricambio originali. Nella sede operativa di Grugliasco (Torino) una grande disponibilità di pezzi di ricambio di prima emergenza e di parti di usura più richieste, permette a Righini Srl di rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti. «La collaborazione con il Gruppo Metso è iniziata nel 1972. Il nostro obiettivo è quello di confermare e rafforzare il più possibile la presenza dei prodotti Metso nella

nostra area», afferma Ermanno Pavesio, CEO di Righini SRL. Scai SpA opera nel settore delle cave da oltre 70 anni. L’azienda offre ai propri clienti sia macchine mobili Metso nuove che una flotta per il noleggio. Scai opera su tutto il territorio nazionale attraverso una vasta rete di officine autorizzate e punti di noleggio. Secondo SCAI la commercializzazione dei prodotti e la partnership con Metso ha prodotto risultati positivi. Questa nuova struttura distributiva supporta il valore e la capacità di SCAI in tutto il territorio. L’azienda ha come obietivo quello di offrire il miglior servizio ai propri clienti, proponendosi come partner, per guidarli nella scelta ottimale di macchine e attrezzature in modo sostenibile ed economicamente competitivo. «Questi distributori potranno aiutare i clienti a trovare la migliore e più vantaggiosa soluzione in termini di costi/benefici sul mercato. Tutti credono nel miglioramento continuo dei loro servizi, e dispongono di personale specializzato per servire il cliente in modo professionale»,

dice Dirk Fischer, responsabile della distribuzione Metso in Europa. «Non abbiamo alcun dubbio che Metso, insieme con la sua nuova rete di distribuzione, aumenterà la propria presenza in un mercato che, seppur timidamente, ha iniziato a recuperare». Metso è riconosciuto come fornitore leader di grandi impianti di produzione di aggregati in Italia. I distributori che operano sul territrorio potranno contare sul supporto e sull’esperienza diretta della struttura tecnica Metso PEX, per lo studio e la realizzazione di impianti completi o per soluzioni di miglioramento produttivo o qualitativo degli impianti esistenti.◀

INFO METSO Angel Luis Garcia Distribution Business Manager Spagna e Italia, Metso, Telefono +34 686 943 530, mail angelluis.garcia@metso.com

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Visto al SaMoTer > Mantovanibenne

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in dalle prime edizioni di SaMoTer degli anni ‘60, Mantovanibenne ha sempre partecipato a questa manifestazione italiana che negli anni è diventata sempre più internazionale. Anche nei periodi di maggiore difficoltà, l’azienda modenese non ha mai rinunciato ad essere presente a Verona ed anche quest’anno nel proprio stand ha esposto le principali attrezzature della propria gamma prodotti nella veste raffinata ed elegante che da sempre contraddistingue Mantovanibenne. Di seguito, una breve rassegna delle macchine in esposizione.

SGR – Demolitore Selezionatore Dalla sua nascita ha sempre ricevuto grande apprezzamento dal pubblico per le sue eccellenti prestazioni, l’estrema versatilità e l’ottima manovrabilità grazie alla rotazione idraulica a 360°, utilizzabile sia per la demolizione che per il riciclaggio. SGR, la nuovissima linea di demolitori – selezionatori, presentata in anteprima al Bauma di Monaco 2016,

Mantovanibenne

al SaMoTer

L’azienda che ha sempre creduto nella manifestazione italiana, anche quest’anno ha riconfermato la propria presenza portando con sé le principali attrezzature di Porfirio Ferrari

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Visto al SaMoTer > Mantovanibenne

ganasce intercambiabili ecc. Un mix di tecnologia adatta a chi cerca una soluzione di taglio di alto livello. La gamma di cesoie disponibili fa sì che possa essere soddisfatta ogni possibile esigenza degli acquirenti: dalle mini-cesoie, perfette per mini-escavatori, a veri e propri mostri da decine di tonnellate.◀

design completamente rinnovato, doppio motore idraulico per una maggiore forza in fase di carico, valvola di blocco per trattenere il materiale caricato durante la movimentazione, rotazione idraulica a 360° per un perfetto posizionamento e controllo completo dei movimenti dell’attrezzatura. Nato per la movimentazione di materiale di risulta, ora il nuovo SGR può essere utilizzato anche per la demolizione di manufatti in laterizio, legno e altri materiali leggeri.

MS – Multisystem Attrezzatura che ha un corpo fisso e kit gambe di diverse tipologie che permettono di effettuare diversi lavori con lo stesso corpo macchina. In questa fiera è stato esposto l’MS15, il multysystem da 1.650 kg per escavatori da 15 a 21 ton: leggero, versatile e dal nuovo design davvero accattivante.

Benne e Attaco Rapido Qpu Non sono mancati i prodotti che danno il nome all’azienda, quindi le benne e l’attacco rapido di ultima generazione completo di sistema di bloccaggio MBILOCK, concepito secondo la vigente normativa europea sulla sicurezza. Infine, lo spazio maggiore è stato dedicato alla linea che è ormai simbolo dell’eccellenza Mantovanibenne: le cesoie SH Eagle II. Riconosciute meritatamente fra le migliori cesoie idrauliche per rottame al mondo, ogni loro dettaglio tecnico è concepito per ottimizzare la resistenza della macchina e la produttività con ogni materiale. Per citarne qualcuno: rotazione idraulica 360°, valvola di velocità, cilindro rovesciato con alesaggio aumentato, lame sulle

INFO Mantovanibenne Srl Via Augusto Righi, 6 41037 Mirandola (MO) - Italy www.mantovanibenne.com sales@mantovanibenne.com

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