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Completato il cunicolo esplorativo di Chiomonte: l’uso della TBM si è rivelato positivo sia per efficienza della macchina (avanzamento medio di circa 6 metri al giorno, con il picco di 30 metri) sia per l’assenza di fenomeni di convergenza
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Pilosio Soluzioni in mostra all’OMC Comacchio Visto al Conexpo-Con/Agg Laurini Officine Meccaniche L’intervista a Marco Laurini
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Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scieditrice.com Hanno collaborato a questo numero: Luca Balduzzi, Alberto Bisson, Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Cristiano Pinotti, Enrico Samorì, Riccardo Zironi
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Torino-Lione
Editoriale di Manuela Cortesi
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News > Le brevi a cura della redazione
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Preview Fiere > Smopyc Saragozza
Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0545 97.15.78 Fax 0545 97.11.87 – E-mail: info@scieditrice.com
di Enrico Samorì
Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39.0331.1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su PF, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice S.C.I. srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 4 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art.1, comma1, Commerciale Business – Forlì n. 74/2009 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1286 del 25/10/2006 Numero iscrizione ROC 5763/2000
Completato il cunicolo esplorativo di Chiomonte: l’uso della TBM si è rivelato positivo sia per efficienza della macchina (avanzamento medio di circa 6 metri al giorno, con il picco di 30 metri) sia per l’assenza di fenomeni di convergenza
In cantiere > Torino-Lione
Progetto grafico e impaginazione: Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com
Abbonamenti Italia: euro 36,00 Estero: euro 60,00
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Pilosio Soluzioni in mostra all’OMC Comacchio Visto al Conexpo-Con/Agg Laurini Officine Meccaniche L’intervista a Marco Laurini
Anno XII n. 2 aprile-giugno 2017 Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com
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Sommario
Anno XII n.2 Aprile-Giugno 2017
Completato il cunicolo esplorativo di Chiomonte
di Miriam Spada
p. 32
La primavera della “nuova era”
p. 12
Preview Fiere > SPS IPC Drives La fabbrica intelligente passa prima da Parma
di Enrico Samorì
p. 14
Preview Fiere > CTT Mosca
Visto al Conexpo-Con/Agg > Comacchio
Dalla Russia con amore
di Enrico Samorì
p. 16
Comacchio conquista gli States
di Miriam Spada
p. 38
Fiere > SPS IPC Drives Italia Cultura 4.0: storie di automazione e nuovi orizzonti d’impresa
di Riccardo Zironi
p. 18
Conexpo-Con/Agg 2017 > Carmix A Las Vegas Carmix rompe gli schemi
di Sandro Tozzi
p. 44
Tecnologia > CMC Ravenna Dentro al tunnel: tecnologie e criticità
di P. Padovese, A. Berti, E. Baldovin, A. De Paola, G.L. Morelli, L. Buraschi, G. Ascari p. 46 Focus Macchina > Frantumatrice Hammer Laurini Innovazione al servizio del cliente
di Porfirio Ferrari
p. 22
Visto all’OMC > Pilosio PF - Rivista Italiana delle Perforazioni e Fondazioni S.C.I. srl – Via Martiri della Libertà, 63H 48024 Massalombarda (RA) Tel. 0545 97.15.78 – Fax 0545 97.11.87 info@scieditrice.com – www.scieditrice.com
Pilosio: soluzioni in mostra all’OMC di Porfirio Ferrari p. 28
Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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Editoriale
Nel Belpaese delle tasse di Manuela Cortesi
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nutile illudersi: se il Rapporto 2017 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica da un lato dipinge uno scenario di tiepido rilancio, dall’altro conferma che l’Italia è una pessima scelta per coloro che vogliono fare impresa. Certo, dal Rapporto emergono dati rassicuranti: dopo otto anni ci stiamo trascinando fuori dalla melma della recessione, seppur debolmente. Ma è anche vero che l’ottimismo deriva dalle voci che rendono il bilancio positivo sulla base di previsioni che vengono puntualmente disattese, in primis la lotta all’evasione. E chi invece le tasse le paga, le paga sempre di più.
Lo scrive nero su bianco la Corte dei conti, spiegando che in Italia la pressione fiscale è «tra le più elevate dei paesi Ue, il total tax rate stimato per un’impresa di medie dimensioni testimonia di un carico fiscale complessivo (societario, contributivo, per tasse e imposte dirette) che penalizza l’operatore italiano in misura (64,8%) eccedente quasi 25 punti l’onere per l’omologo imprenditore dell’area Ue/Efta».
E anche in merito ai costi di adempimento degli obblighi tributari che il medio imprenditore italiano deve onorare sono da record: «269 ore lavorative, il 55 per cento in più di quanto richiesto al suo competitore europeo.» Unimpresa aveva lanciato l’allarme proprio qualche giorno prima dell’uscita del Rapporto, preannunciando una stangata verso l’imprenditoria soprattutto di fascia media in puro stile made in Italy. L’analisi del Centro studi di Unimpresa prevede un’emorragia per gli italiani che si attesta sui 75 miliardi di euro durante il triennio 2017-2019, con una pressione fiscale che aumenta di un +0,1% rispetto al 2016: dal 42,1 al 42,2%. Lo Stato dunque farà cassa per oltre 800 miliardi di euro. E per l’imprenditore italiano fare impresa all’estero diventa sempre più una scelta per sopravvivere in un mercato globale dove farsi spazio tra i colossi dell’Oriente è ogni giorno più difficoltoso. Del resto, una tassazione del genere non può che limitare la crescita delle imprese e la loro competitività sul piano internazionale. E gli italiani scappano all’estero.◀
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News > Le brevi
OMC
Sostenibilità e innovazione tecnologica, parole chiave per la transizione verso un mix energetico Il contributo dell’industria dell’oil & gas e del sistema della ricerca verso un futuro low carbon. Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto a Ravenna per i lavori dell’Offshore Mediterranean Conference 2017 che si è svolto al Pala De Andrè dal 29 al 31 marzo I rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e alcuni tra i massimi vertici dell’industria dell’oil & gas internazionale a confronto sulle politiche energetiche e climatiche del futuro in uno scenario di grandi cambiamenti che vedrà la domanda di energia crescere di oltre il 30% al 2035. Dalla transizione verso un’economia low carbon, al ruolo del Mediterraneo come hub del gas, per individuare le politiche, le soluzioni tecnologiche e le attività di ricerca verso un’economia più sostenibile. È la sfida che è partita da OMC 2017, la XIII edizione dell’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, la principale vetrina dell’oil & gas nel bacino del Mediterraneo aperta oggi a Ravenna alla presenza del Sottosegretario del Ministero Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, del Ministro del Petrolio dell’E-
gitto, Tarek El Molla, del Ministro delle Risorse Energetiche di Cipro, Yiorgos Lakkotrypis, e dei Ceo di Eni, Claudio Descalzi, e Edison, Marc Benayoun. «Le economie più avanzate», ha ribadito il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, aprendo i lavori di OMC 2017 a Ravenna, «si stanno attivando per raggiungere gli obiettivi auspicati a livello di riduzione delle emissioni di carbonio. Il nostro Governo è determinato non solo ad agire per garantire il raggiungimento dei target europei al 2030, ma anche per fare in modo che la transizione energetica possa essere un motore di crescita economica e di sviluppo grazie a investimenti e nuovi posti di lavoro in progetti innovativi». «E proprio OMC con il “Transition to a sustainable energy mix: the contribution of the Oil & Gas Industry” (“Tran-
sizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’oil & gas”)», ha sottolineato il Presidente di OMC 2017 Innocenzo Titone, «vuole essere l’arena di confronto sui temi energetici mondiali puntando sulla ricerca di soluzioni tecnologiche per contrastare il cambiamento climatico, l’avvio di numerosi progetti di generazione elettrica basati su fonti rinnovabili e l’impegno a un maggiore utilizzo del gas che rimane il combustibile fossile più ecosostenibile e che vedrà un aumento del consumo totale e un maggior peso nel mix energetico all’insegna della sostenibilità, della sicurezza e del rispetto dell’ambiente». Una sfida che parte da Ravenna e guarda al Mediterraneo. «Ravenna» ha ribadito infatti il Ministro del Petrolio dell’Egitto, Tarek El Molla «ha avuto un forte legame con Alessandria fin dall’epo-
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ca romana e questo rapporto è stato sviluppato, in particolare a partire dal 2000 attraverso la collaborazione tra OMC e MOC, una partnership che collega il Mediterraneo da nord a sud. Il Mediterraneo è una fonte importante di energia per l’Europa ed è per questo motivo che sono qui a OMC e a Ravenna questa settimana. Noi continueremo la discussione del ruolo dell’Egitto come un nuovo hub energetico del Mediterraneo a MOC nel mese di aprile del prossimo anno». Molto importante il peso che avranno le industrie dell’oil & gas, pronte a cogliere la sfida delle rinnovabili e a traghettare la transizione verso un futuro di energia sostenibile che non può prescindere comunque dal gas, che è la fonte fossile più pulita. «Per garantire la sostenibilità a lungo termine», ha detto Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni, «ab-
biamo definito una strategia di decarbonizzazione, che si basa sull’integrazione tra il nostro business tradizionale e l’energia da fonti rinnovabili, sfruttando tutte le possibili sinergie industriali, logistiche e commerciali. In questa ottica, la scoperta di Zohr rappresenta un punto di svolta, in quanto lo sviluppo del più grande giacimento di gas del Mediterraneo unito alla realizzazione di progetti in ambito rinnovabile può diventare un modello unico verso la transizione energetica.» «Edison», ha ribadito Marc Benayoun, Amministratore delegato di Edison, «è fortemente convinta che il gas sia indispensabile nella transizione energetica e che l’Italia debba avere una posizione forte e integrata in questo settore non solo per preservare la catena del valore nell’attività di produzione, ma anche e soprattutto per garantire la competitività delle imprese italiane. In Italia
il gas rappresenta più della metà della produzione di idrocarburi di Edison e il 40% delle nostre riserve: questo spiega il rinnovato interesse che abbiamo per lo sviluppo di nuovi giacimenti di gas che ora hanno una nuova rilevanza alla luce dell’ottimizzazione dei costi di sviluppo e di un contesto autorizzativo favorevole.» L’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, aperta dal Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, vede la partecipazione di oltre 1.300 delegati e dieci delegazioni di Paesi produttori. L’evento che si sviluppa su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati, ha ospitato 650 espositori provenienti da oltre 30 Paesi. L’OMC è anche luogo di incontro tra gli studenti e le aziende. Allo Youth Programme ci sono stati oltre 500 studenti: un’importante occasione per le giovani generazioni di conoscere le opportunità di lavoro e carriera dell’Oil&Gas.
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News > Le brevi
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EXPO FERROVIARIA 2017
Per la prima volta a Milano il principale evento dell’industria ferroviaria in italia Nuova sede e nuove date per EXPO Ferroviaria, la vetrina italiana per tecnologie, prodotti e sistemi ferroviari che si terrà in autunno, dal 3 al 5 ottobre a Rho Fiera Milano. Fortemente sostenuti dal settore industriale, questi cambiamenti segnalano una nuova fase nello sviluppo dell’unico appuntamento italiano dedicato alla tecnologia ferroviaria, che potrà accrescere ulteriormente il proprio successo e la capacità di attrarre professionisti del settore ferroviario. A metà marzo si contano circa 200 espositori, provenienti da 15 Paesi, a continua conferma della dimensione sempre più internazionale della manifestazione. Parte dello spazio espositivo è stata assegnata all’area infrastrutture, sottolineando la grande importanza che questo settore occupa all’interno dell’industria. L’area binari, che metterà in mostra prodotti e attrezzature, sarà la caratteristica chiave di questa sezione dell’evento. Commentando il forte supporto mostrato dal settore per l’edizione di quest’anno, Olivia Griscelli, direttrice dell’esposizione del gruppo Mack Brooks Exhibitions, sottolinea: «La nostra decisione di spostare EXPO Ferroviaria a Milano è stata ben accolta dagli espositori. Siamo inoltre compiaciuti di vedere così tante aziende ade-
rire a EXPO Ferroviaria per la prima volta, così come registrare un elevato numero di partecipanti provenienti dall’estero. Chiaramente il mercato ferroviario in Italia rimane molto attraente per i fornitori e siamo certi che grazie alla nuova sede, l’evento sarà un successo.» Come nelle passate edizioni, EXPO Ferroviaria comprenderà un intenso programma di conferenze, seminari, visite tecniche e presentazioni degli espositori, intensificando l’esperienza dei visitatori con dibattiti e opinioni di rilievo sulle tendenze tecnologiche. Gli show partner di EXPO Ferroviaria 2017 rappresentano sia i settori della fornitura che gli operatori nazionali e regionali leader del servizio ferroviario in Italia. Questi includono Ferrovie dello Stato Italiane, operatore ferroviario nazionale e TreNord, la quale fornisce servizio passeggeri nella regione Lombardia. Sostengono l’evento anche la società di ingegneria MM SpA, che ha progettato e controllato la costruzione di tutte le linee metropolitane di Milano, Gruppo Torinese Trasporti (GTT) azienda del trasporto pubblico di Torino, e ASSTRA, associazione del trasporto pubblico regionale e locale. Tra i partner dell’esposizione a rappresentare i fornitori, troviamo CIFI – Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani,
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insieme ad ASSIFER - Associazione dell’Industria Ferroviaria, ANIAF - Associazione Nazionale Imprese Armamento Ferroviario, e ANCEFERR - Associazione Nazionale Costruttori Ferroviari Riuniti.
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EXPO Ferroviaria è organizzata da Mack Brooks Exhibitions (www. mackbrooks.com). Leader mondiale nella gestione di eventi commerciali in diversi settori: trasporti, infrastrutture, manifattura, chimica. Per il settore ferroviario, la società organizza regolarmente eventi di successo tra cui SIFER a Lille, in Francia, Railtex e Infrarail, entrambe nel Regno Unito.
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Ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’esposizione, incluse conferenze, seminari e partecipanti sono disponibili sul sito: www.expoferroviaria.com _____________ EXPO FERROVIARIA 2017 3 – 5 ottobre 2017 Rho Fiera Milano
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Orari: Martedì 3 ottobre
10:00 – 17:00
Mercoledì 4 ottobre
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Organizzata da Mack Brooks Exhibitions
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News > Le brevi INTERMAT
La tecnologia al centro dell’edilizia Il 24 gennaio scorso si è tenuta presso l’East Wing, The Oriental Residence di Bangkok la conferenza di lancio per presentare “L’evoluzione delle grandi tendenze delle macchine innovative”. Nattaphorn Bhromsuthi, vice-Presidente della Thai Contractors Association e Presidente della Federazione delle Costruzioni della regione del Sud Est Asiatico, ha indicato che la Thailandia diventerà il più grande mercato delle costruzioni della regione, con un fatturato tra i 30 e i 35 miliardi di dollari, davanti a Singapore (18-25 miliardi) e alla Malesia (25-30 miliardi). Ha inoltre auspicato che la Thsailandia utilizzi le tecnologie con le attrezzature edili, come anche per la Malesia, per migliorare la produttività e ottimizzare i tempi nei processi.
PRODOTTI DI ALTA TECNOLOGIA PRESENTATI DURANTE IL SALONE Lo sponsor Platinum, CASE Construction, tramite il suo Direttore Marketing per il Sud Est Asiatico, Danilo Catalucci, ci ha informati che presenterà numerosi prodotti eccezionali oltre ad innovazioni considerevoli. «I nostri più importanti clienti beneficeranno di promozioni esclusive, prova dell’impegno di CASE per rendere più efficienti i loro siti di lavoro e la fornitura di servizi a valore aggiunto». JCB Asia del Sud Est, uno dei principali produttori di attrezzature da costruzione al mondo, sarà lo sponsor Gold di INTERMAT ASEAN. Martin Sommer, District Manager, ha comunicato che JCB presenterà le ultime novità realizzate per il mercato asiatico oltre ad elementi irrinunciabili nel settore dei mini escavatori, delle attrezzature per le miniere e per la gestione delle cave, dei movimentatori telescopici e del loro sistema telematico di punta.
AIDECO
I professionisti della decostruzione a convegno al SaMoTer
Aideco ha soprattutto indicato quella che è la sua missione: diffondere la cultura della decostruzione, anche attraverso Corsi di formazione specifici, incontri tecnici, oltre a un lavoro sempre più approfondito di comunicazione, soprattutto verso gli Ordini professionali, oltre che ai media di settore e al mercato in generale. Aideco, durante questo Convegno, ha presentato anche i suoi soci demolitori e produttori che, con la loro attività, unitamente a quella degli sponsor tecnici, permettono all’Associazione
di creare visibilità e valore condivisibile, e sentirsi parte di un insieme etico. Come hanno ricordato i relatori Paolo Roggio di Husqvarna e Valeriano Parizzi di Tyrolit - impegnati nella presentazione più squisitamente tecnica delle casistiche in cui il “taglio chirurgico” è tecnicamente risolutivo, e degli strumenti (macchine e attrezzature) della demolizione controllata - non esiste nel nostro paese una università della decostruzione, o scuole specifiche di preparazione. Aideco si pone quindi come punto di riferimento autorevole per creare nuove competenze specifiche, utilizzando l’esperienza delle imprese socie e dei produttori che sono parte attiva dell’Associazione. Un altro momento importante dell’incontro è stato il riferimento al grande problema del riciclo dei materiali da risulta. Secondo i dati 2016, il riciclo
delle macerie in Italia non supera il 10% del volume prodotto. In altri paesi come Germania e Nord Europa, sono già al 70-80%. Aideco è molto impegnata in questo ambito, e nella giornata di venerdì 24, sempre presso il SaMoTer, è stata fra i protagonisti del Convegno realizzato in collaborazione con il NAD, al quale partecipa anche ANPAR, l’Associazione che dedica i suoi sforzi alle tematiche del riciclo dei materiali da demolizione.
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Si è svolto lo scorso 23 febbraio, presso il SaMoTer, il Convegno di Aideco dal titolo “Il professionista della demolizione chirurgica, profilo e competenze”, per raccontare al mercato chi sono, e anche chi dovrebbero essere, i professionisti che operano nel settore della decostruzione.
Per la componente comunicazione al mercato, Aideco ha indicato nel nuovo sito Internet il punto di incontro per i professionisti della demolizione controllata. Al suo interno, oltre al Prezziario degli interventi professionali, ci sono tutte le indicazioni per conoscere l’attività dell’Associazione, la presentazione delle imprese associate, case-history e, da oggi, anche gli interventi di questo Convegno.
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Preview Fiere > Smopyc Saragozza
Mieve a Smopyc
Mieve lancerà la sua nuova collezione di elevatori che consentono di lavorare sino a 21 metri d’altezza
La primavera
della “nuova era” A Saragozza tante “primizie” dalle aziende leader mondiali. Sollevatori, escavatori ma anche componentistica e soluzioni cloud per cambiare il volto del mercato di Enrico Samorì
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a primavera 2017 si apre con la nuova edizione di Smopyc, la fiera internazionale di macchinari, costruzioni e opere pubbliche che si terrà dal 25 al 29 aprile 2017 a Saragozza. Appuntamento triennale, attesissimo in tutto il vecchio continente, questo evento pone il focus sulle opere pubbliche e sulle macchine da costruzione, offrendo opportunità di incontro tra imprenditori, fornitori, rivenditori e produttori. In questa edizione ci si concentrerà sulle ultime tecnologie in commercio e su quelle che presto saranno lanciate e che cambieranno il futuro di tutto il comparto. Il salone di Saragozza non si occupa esclusiva-
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mente di edilizia, ma anche di industria estrattiva. Per questa edizione, la diciassettesima, è attesa la partecipazione di oltre 384 marchi di importanza internazionale e per questo sono stati predisposti tutti i 64 mila metri quadri espositivi a disposizione. Movimento terra e strada, inerti ma anche asfalti, macchinari di movimentazione in sospensione, escavatori, macchinari per perforazioni, componentistica, ricambi, accessori, servizi, veicoli industriali e da trasporto sono le punte di diamante di questa edizione di Smopyc. L’interesse per questa fiera è testimoniato dal crescente pubblico, specializzato e non, che puntualmente visita i padiglioni fieristici di Saragozza. Buona parte dei visitatori, tuttavia è composto da responsabili commerciali di importanti imprese, ingegneri civili, produttori di materiali per costruzioni, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni (questi poi provenienti da tutta Europa), agenti di commercio, concessionari, aziende di noleggio di macchinari ma anche professori universitari, studenti, tecnici agronomi, architetti, industriali e rappresentanti delle associazioni di categoria. Il legame tra le associazioni di categoria e Smopyc è indissolubile tanto che in ogni edizione si tengono in questa cornice assemblee annuali, seminari e conferenze. La manifestazione fieristica di Saragozza riesce a coinvolgere mediamente 27 paesi del mondo e più di 700 espositori. Nell’edizione del 2014 si sono registrati ben 47.500 visitatori in rappresentanza di 65 paesi differenti. C’è grande fermento, ma anche grande attenzione per questo evento, capace tra l’altro di catalizzare l’interesse dei media e dell’editoria, non solo di settore. Oltre 600 sono le testate accreditate da tutto il globo. Tra le novità di quest’anno, inoltre, una App, disponibile sia per Android che per iOS
che consente di rimanere aggiornati in tempo reale su tutti gli eventi, sulla disposizione degli espositori, ma anche sui servizi, gli orari di autobus, treni e tanto altro ancora. Tra i tanti marchi presenti anche Doosan attraverso il suo importatore Centrocar porterà in Spagna per la prima volta il modello DL 200-5 Loader, primo caricatore da 14 tonnellate che adotta un sistema di trasmissione idrostatica, una tecnologia che sostituisce il convertitore di coppia di trasmissione. Non solo: la grande azienda della Corea del Sud presenterà i suoi motori di ultima generazione, conformi alle nuove normative antiquinamento, senza filtro antiparticolato e in grado di efficientare i consumi energetici in relazione alle prestazioni. Anche San Jose Pneumatici, importatore ufficiale di BKT sarà presente a Smopyc e porterà al salone la gamma Earthmax, soluzioni ad alta resa per pale, escavatori, ruspe e veicoli multiuso. Punta tutto, invece, sull’innovazione cloud e controllo remoto l’azienda Topcon, che presenterà la gamma completa delle soluzioni per il controllo delle macchine e i sistemi di automazione per betoniere, bulldozer e fresatrici. Non mancherà il focus sui puntatori laser, attrezzature di livellamento e distanziometri.
IN SINTESI SMOPYC Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet
Nel campo del sollevamento e delle piattaforme in sospensione, Mieve lancerà la sua nuova collezione di elevatori che consentono di lavorare sino a 21 metri d’altezza. Anche Bobcat non si fa trovare impreparata e per onorare la partecipazione ad uno dei più grandi eventi dedicati alla costruzione, opere pubbliche ed estrazioni minerarie, presenterà per la prima volta al pubblico l’ultimo nato: “E17Z”, escavatore da 1,7 tonnellate a cabina aperta che si caratterizza per le sue dimensioni compatte, stabilità e per la capacità di operare in spazi ristretti. L’edizione 2017 di Smopyc è dedicata al cambiamento e all’apertura di una nuova era, quella del rilancio e proprio per questo in fiera non mancheranno anche le occasioni di approfondimento, con convegni, seminari per affrontare e delineare i nuovi orizzonti dell’innovazione e dei mercati.◀
Salone internazionale delle macchine movimento terra, costruzione e minerarie Saragozza - Spagna 25/29 aprile 2017 Triennale Perforazione, movimento terra, materiali da costruzione, macchinari da escavazione e sollevamento, trasporto, attrezzature minerarie, noleggio, servizi di fornitura, ponteggi, sistemi di sicurezza 700 16.000 m2 47.600 https://www.feriazaragoza.es/smopyc-2017
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Preview Fiere > SPS IPC Drives Italia
La fabbrica intelligente passa prima da Parma Tutto pronto per la nuova edizione di SPS IPC Drives Italia. In fiera sarĂ presentato il nuovo Osservatorio sul settore macchine movimento terra di Enrico SamorĂŹ
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el calendario delle fiere non può non avere un posto speciale SPS – IPC – Drives Italia, il salone delle tecnologie per l’automazione, sistemi e componenti che si tiene annualmente negli spazi espositivi del quartiere fieristico di Parma e che quest’anno si svolgerà dal 23 al 25 maggio. All’SPS vengono presentate le soluzioni high-tech e le componentistiche di azionamento di macchinari più innovative del mercato. Oltre alle associazioni di categoria e all’editoria tecnica prendono parte al salone molte altre aziende di comparti collaterali ma strettamente collegati al mondo dell’innovazione tecnologica, come la comunicazione industriale, componentistica elettromeccanica, produttori di dispositivi periferici, aziende specializzate in sensori, tecnologie di controllo e di interfacciamento. Tra gli espositori anche progettisti di software industriali e system integrator, figure sempre più importanti nel campo della progettazione dei comandi e di sistemi di navigazione e funzionamento dei macchinari. Nel corso dell’ultima edizione di SPS hanno partecipato 674 espositori, mentre hanno visitato i padiglioni fieristici e partecipato ai seminari formativi programmati quasi 29 mila persone. “Drives Italia” offre un’ottima occasione per interfacciarsi con la parte più dinamica ed innovativa del mercato dell’automazione, un settore che dal 2013 ad oggi ha fatto segnare una costante crescita che, nonostante la cristi, si è attestata intorno al 6%. Lo
Appuntamento a Parma dal 23 al 25 maggio per il salone delle tecnologie per l’automazione stesso mercato dei beni strumentali si è caratterizzato per un aumento del valore della produzione, superando i 38 miliardi di euro (+4,6% nel solo 2015). Docenti, studenti, responsabili ed operatori di uffici tecnici di progettazione, quality manager, direttori marketing e vendite e ancora amministratori delegati, direttori generali, installatori e costruttori, prendono parte a questo evento aperto esclusivamente ai professionisti dei settori dell’automotive, edilizia costruzioni, ceramica e costruzioni, meccanica e assemblaggio. In realtà la merceologia è ben più rappresentativa con ben 19 categorie che comprendono settori strategici come quelli della movimentazione e robotica, della produzione elettronica, dell’ICT e la cantieristica navale, ferroviaria e aeronautica.
IN SINTESI
Il progetto annuale, che accompagna ogni edizione di SPS, quest’anno sarà dedicato al mondo dell’agricoltura, caratterizzatosi sempre più per un elevato contenuto di automazione. Per questo motivo in fiera si troveranno le più moderne macchine agricole e si svolgerà una tavola rotonda di approfondimento. Il 24 maggio, inoltre, sarà presentato l’Osservatorio realizzato in collaborazione con PoliMi e Assofluid sul settore macchine movimento terra in Italia. Tanta attenzione sarà inoltre dedicata alle nuove categorie merceologiche che esordiranno quest’anno a partire dalla meccatronica, la gestione dei big data, le applicazioni robotiche e la cosiddetta fabbrica intelligente. Anche in questo caso le imprese coinvolte sono di altissimo livello, tra le altre Intel, HP e Cisco.◀
Espositori Superficie Visitatori
Tecnologia per l’Automazione Elettrica, Sistemi e Componenti, Fiera e Congresso Parma - Italia 23/25 maggio 2017 Annuale Sistemi e componenti di azionamento, infrastrutture meccaniche, sensori, Ipc, Software industriale, Tecnologia di interfacciamento e alimentatori, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator 674 Dato non disponibile 28.600
Sito internet
www.spsitalia.it/1/sps-italia-la-fiera-dell-automazione-a-parma.html
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Preview Fiere > CTT Mosca
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TT di Mosca, che nel 2017 si terrà dal 30 maggio al 3 giugno, rappresenta in ordine di grandezza la quinta più importante fiera dedicata alle macchine edili nel panorama mondiale. Certo è una ghiotta occasione, vista anche la vastità dei settori che CTT ricopre, per aprirsi un varco nei mercati di Russia e dei paesi limitrofi.
Qualche dato Nel 2016 sono stati ben 524 gli espositori provenienti da 27 paesi da tutto il mondo. Un’affluenza di oltre 20mila visitatori provenienti da oltre 60 paesi. Nuovi canali distributivi e una seria opportunità di analizzare il mercato con indagini marketing e possibili sviluppi del prodotto. Da anni il governo, associazioni russe e internazionali sostengono CTT. Dal 2000 a oggi l’appuntamento annuale ha saputo coin-
CTT Mosca: dalla Russia con amore Nel 2016 sono stati ben 524 gli espositori provenienti da 27 paesi da tutto il mondo di Miriam Spada
volgere una media di quasi 700 espositori per edizione arrivando a riempire quasi 54mila metri quadri del quartiere fieristico di Mosca dove il CTT è collocato, ovvero il “Crocus Expo Center”. La merceologia rappresentata in que-
sta rassegna è molto vasta e si va dalle macchine per costruzioni stradali ad escavatori, alle pale caricatrici e movimento terra, ma si possono trovare anche macchine per scavo e posa di linee di servizio, perforatrici e apparecchia-
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ture di sollevamento come gru, carrelli e trasportatori. Il campo edile è fortemente rappresentato con spazi dedicati alle costruzioni, ai compressori e alle attrezzature specifiche del settore, e in mostra si trovano anche ponteggi, macchine per il betonaggio, compressori, utensili pneumatici ed idraulici e generatori. Numerosi sono anche i concessionari, i venditori e i produttori che prendono parte a questa fiera ma non solo. Anche grandi marchi del settore finanziario ed assicurativo incontrano direttamente gli imprenditori nelle giornate di esposizione. Dati alla mano, il CTT attrae annualmente dirigenti, imprenditori, amministratori e aziende provenienti da 27 differenti paesi. Tra questi Italia, Germania e Corea che so-
IN SINTESI CTT Dove Quando Frequenza
Settori
Espositori Superficie Visitatori Sito internet
no sempre stati rappresentati in questa fiera, fin dalla sua nascita. Vastissimo è anche il pubblico specializzato che partecipa puntualmente alla manifestazione. Nella passata edizione oltre 21 mila persone, provenienti da 60 paesi, si sono dati appuntamento a Mosca per questo evento molto atteso specie da imprese edili, minerarie, costruttrici di macchine e impianti ma anche da rivenditori di materiali, così come dalle organizzazioni governative e associazioni di categoria. Questa fiera rappresenta un’ottima occasione per scoprire le ultime tendenze e le innovazioni del settore e le influenze provenienti da ogni angolo del globo nel campo dei macchinari, delle estrazioni minerarie e delle costruzioni più in generale.◀
International Exhibition Construction Equipment and Technologies Mosca - Russia 30 maggio / 3 giugno 2017 Annuale Costruzione, macchinari per costruzione e manutenzione stradale, mvimento terra, perforazione, escavazione, costruzioni edili, ponteggi, betonaggio, macchinari e pompe idraluliche , sistemi di demolizione, noleggio, e retail, concessionari , servizi assicurativi, consulenza, macchine minerarie, attrezzature per magazzini 524 65.000 m2 21.000 http://www.ctt-expo.ru/en/
ITALIA al CTT ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶
Bondioli & Pavesi S.p.A. Bonfiglioli Riduttori SpA Cangini Benne Srl Casagrande S.p.A. CASAPPA S.p.A. Ciesse Srl COBO Spa Contarini Leopoldo Srl ELSA S.R.L. ESTI s.r.l. Eurotech Euromecc srl G.F. Gordini S.R.L. Galtech - Walvoil Spa Brand H.B.S. s.r.l. Valves and Hydraulic Components Hydrocontrol S.p.A. ICE - Istituto Nazionale IMM Hydraulics Spa INDECO Ind S.p.a. Interpump Group SpA Interpump Hydraulics Spa Italcuscinetti S.p.A. MAIT S.p.A. Matec S.r.l. MB Crusher MEC SRL MEP Macchine Elettroniche Piegatrici S.p.A. Merlo S.p.A. MP FILTRI O.C.E.M. Srl Costruzioni Elettro Meccaniche OLEODINAMICA PANNI SRL OMFB SpA Hydraulik Components OMT Spa (gruppo Luen) PMP PRO MEC SRL RM srl Savioli Metalmeccanica Srl Schnell S.p.A. Simex SRL SIR MECCANICA S.P.A. UNACEA Usco Spa Walvoil S.p.A.
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Fiere > SPS IPC Drives Italia
Francesca Selva
vicepresidente marketing SPS Italia, illustra i nuovi padiglioni della fiera
Cultura 4.0:
storie di automazione e nuovi orizzonti d’impresa Il 2 Dicembre 2016 a Milano, presso la Sala Buzzati negli storici edifici del Corriere della Sera - si è parlato dell’SPS IPC Drives Italiana di Riccardo Zironi
Informare e conoscere ai tempi del 4.0: SPS Italia si conferma un punto di riferimento
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ilano, in occasione di un’ampia conferenza stampa, sono stati presentati tutti gli eventi del 2017 organizzati da Messe
Frankfurt Italia, con un focus particolare su SPS IPC Drives Italia (Parma, 23-25 maggio 2017). La fiera, riconosciuta come il riferimento del settore, colleziona ancora nuove aziende
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espositrici e gli organizzatori calcolano una previsione di crescita del +5%. «Anche quest’anno», ha fatto notare Francesca Selva, vicepresidente marketing Messe Frankfurt Italia; «abbiamo una percezione netta che la fiera è in crescita: già oggi possiamo dire di avere “in casa” più espositori e più mq di quelli che abbiamo avuto l’anno scorso. A questa crescita hanno partecipato sia le aziende partner di SPS, sia un grande numero di nuove aziende, ben 48. Un nuovo quartiere per una nuova fiera, a partire dal tema del visitatore». Ecco quindi una delle mission più importanti di SPS: sviluppare «contenuti interessanti per le aziende, diventando così una piattaforma commerciale e di relazione di riferimento». È stato confermato il progetto Know How 4.0 che sarà posizionato sempre nel padiglione 4 e metterà in mostra le demo funzionanti di applicazioni 4.0 delle aziende aderenti al progetto. Nella stessa area, i Digital Innovation Hub (DIH) – iniziativa sostenuta dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto I4MS (ICT Innovation for Manufacturing SMEs) per portare innovazione nelle aziende e supportare le PMI (piccole e medie imprese) nella digitalizzazione dei processi operativi – potranno fare mentoring e coaching gratuito alle aziende desiderose di conoscere le ultime novità in campo tecnologico e digitale. La conferenza stampa è stata l’occasione per presentare e dare voce ai partner che accompagneranno il percorso annuale: ANIE (ANIE Automazione e ANIE AssoAscensori); Assofluid; PoliMi; PwC e il Comitato Scientifico SPS Italia rappresentato per l’occasione da Maurizio Mangiarotti di Johnson&Johnson.
Sembra ancora difficile fornire una definizione esaustiva di rivoluzione 4.0 – del resto cambiamenti già in atto, in progess, possono essere sistematizzati in un’argomentazione logica solo dopo –, ma una cosa è certa: il «tutto automatizzato» e il «tutto interconnesso» rappresentano il doppio binario su cui questa rivoluzione sta procedendo. A una velocità davvero incredibile.
Sapere è potere: i «colletti blu» del futuro
È inoltre emerso che si è già nel vivo della cosiddetta «rivoluzione 4.0»; ma per coglierne i benefici è necessario informarsi, conoscere e saper cavalcare i cambiamenti in atto. La ricettività nei confronti del “nuovo” da parte delle aziende, stando a quanto è emerso in occasione del convegno, non pare completa se non supportata anche dalla fiducia e dall’aiuto delle istituzioni che, in poche parole, sono chiamate a dare a loro volta il “buon esempio”. «Durante un’intervista», ricorda il responsabile di “Corriere Economia” Massimo Fracaro, «Franco Bernabè, parlando delle opportunità dell’industria 4.0, lanciava anche un’importante provocazione: sosteneva che l’industria 4.0 andrebbe applicata anche al sistema pubblico. Pensiamo se grazie ad automazione e digitalizzazione venissimo liberati dai molti incombenti burocratici. Cosa accadrebbe se anche lo stato iniziasse a ragionare nell’ottica 4.0?».
Giambattista Gruosso, professore del Politecnico di Milano, ha presentato i risultati dell’Osservatorio itinerante “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia”, svolto quest’anno sulle province di Modena, Parma, Reggio Emilia e Bologna. Ne è emerso un territorio ricco e variegato, che ospita un tessuto di aziende ad alta vocazione tecnologica e di innovazione. «I risultati mostrano una equa ripartizione dei settori produttivi del campione di aziende in macchine, beni di consumo e servizi, con una prevalenza di PMI rispetto alla grande impresa», ha dichiarato Gruosso. «Le aziende del territorio, nei settori considerati, sono altamente competitive con una spesa media dell’1% del fatturato in ricerca e sviluppo. Numeri che, guardati rispetto al piano Calenda su Industria 4.0, indicano queste province come fortemente lanciate nella direzione giusta. 5% è il numero di PMI e start up innovative presenti sul territorio rispetto al numero totale italiano, di cui un 30% a vocazione industriale. A dimostrazione di un territorio 4.0 in grado di pensare alla propria innovazione e rilancio del manifatturiero». È stato anche sollevato, durante la
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Fiere > SPS IPC Drives Italia
Safety e cybersecurity: quando il rischio è a pochi millisecondi di distanza
Donald Wich
CEO Messe Frankfurt Italia
I partner SPS discutono di innovazione 4.0
conferenza stampa, un altro importantissimo tema: la necessità di creare sinergie nuove fra i vari comparti dell’azienda, facendo in modo che le competenze siano sempre più trasversali. «Oggi», ha fatto notare la sociologa Arianna Radin, «si tende a guardare più alla swarm organization, un’organizzazione composta da uno sciame di persone che lavorano all’interno della stessa struttura, contaminandosi a vicenda». E se da un lato le competenze tecnico-informatiche richieste dalle azien-
de saranno sempre maggiori, con un conseguente incremento di tutto ciò che riguarda temi come i big data o l’IoT, dall’altro l’attenzione si sta spostando dalle persone, alla persona. L’HR manager di Sew Eurodrive Mirko Otranto ha affermato che la logica di sistema sta prevalendo sulla logica di prodotto. E ha aggiunto: «Il cosa, e cioè la tecnologia, non è più il solo elemento che fa la differenza rispetto ai competitor. Prevale il come, il tipo di esperienza che si fa vivere al cliente: quindi il servizio».
«Parlando di “rivoluzione”», ha detto Donald Wich, CEO Messe Frankfurt Italia, «alcuni la vedono come opportunità e altri come rischio: studi recenti sottolineano che negli USA l’industria 4.0 e la digitalizzazione vengono viste dalla dirigenza, nel 90% dei casi, come una grande opportunità di sviluppo. Le stesse ricerche, declinate in ambito europeo – fatta eccezione per la Germania – evidenziano che il top management vede questi sviluppi come un vero e proprio rischio. Una visione guarda al futuro, l’altra al passato. Nostro compito, come Messe Frankfurt, è creare cultura 4.0 e fornire piattaforme di dialogo e scambio d’informazioni per evitare che il non conoscere possa portare a reazioni negative». Alcuni dubbi in merito al 4.0 sembrano più che legittimi, se si pensa che dopo aver digitalizzato tutto si sta connettendo tutto, e per le aziende aumentano quindi i rischi di diventare veri e propri ostaggi di malintenzionati o «pirati del web», pronti a utilizzare l’innovazione come arma. Così ha analizzato la situazione Andrea Zapparoli Manzoni, responsabile divisione cybersecurity KPMG: «Fino a pochi anni fa il 70% dei danni informatici era causato da insider, per errore o maliziosamente; oggi il 40% dei danni si realizza per azione di insider, mentre il 60% deriva da azioni maliziose esterne». Cos’è quindi la cybersecurity? «Mentre l’IT security», ha aggiunto Zapparoli Manzoni, «si occupa di proteggere i dati, la cybersecurity non va immaginata come una versione 4.0 dell’IT security, è ben diversa. Oggi non va difesa solo la vulnerabilità del singolo componente, ma la reputazione di
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Da “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia 2016”: quali scenari possibili?
un’azienda o, addirittura, la “pelle” delle persone. Siamo in un punto di transizione epocale. La rivoluzione 4.0 tramite le nuove tecnologie porta sicuramente dei vantaggi, ma se verrà condotta male sarà un boomerang che porterà solo dei problemi. Del resto a pensarci bene la distanza fra i nostri impianti e i criminali del web è di pochi millisecondi». Un’analisi lucida dei punti di debolezza derivanti da questa rivoluzione globale. Molte sono le potenzialità di crescita per le aziende – soprattutto nel settore automazione –, per le persone che vi lavorano e quindi per l’economia. Ma nessun grande cambiamento è avulso da grandi rischi: l’avvento del 4.0 va infatti guidato con coscienza, intelligenza e cultura, analizzandone i benefici senza dimenticare di tutelarsi da eventuali rischi.◀
Da “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia 2016”: quali gli ostacoli?
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Focus Macchina > Frantumatrice Hammer Laurini
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Innovazione al servizio del cliente L’industria 4.0 secondo Marco Laurini: innovazione al servizio del cliente e la nuova macchina Hammer di Porfirio Ferrari
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Focus Macchina > Frantumatrice Hammer Laurini
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inamicità e innovazione sono il fulcro del knowhow di Laurini Officine Meccaniche, realtà italiana leader nel settore pipeline e macchine movimento terra. La capacità di anticipare i cambiamenti del mercato e andare incontro ai bisogni del cliente è risultata essere una formula vincente per Marco Laurini, Presidente dell’azienda, animato dalla passione per il proprio lavoro e dalla continua ricerca di soluzioni customizzate ed ottimizzate secondo i trend più attuali.
In un mondo in cui il futuro è già qui, cosa significa “innovazione” per Marco Laurini? Per avere successo oggi è necessario prendere decisioni corrette in modo rapido e lungimirante. La grande importanza che diamo alla ricerca e all’innovazione è un approccio strategico estremamente efficiente che permette all’azienda di reagire tempestivamente ai cambiamenti nel processo produttivo e di ideare e proporre soluzioni utili, più funzionali e competitive, con particolare riguardo alla cre-
scente domanda di personalizzazione dei macchinari. Nel contesto operativo è dunque essenziale un’integrazione orizzontale tra l’engineering di una macchina e le soluzioni tecnologiche di automazione che gestiscono i vari stadi. Ci avvaliamo di macchinari ad elevato livello di informatizzazione e robotizzazione, che abbattono qualsiasi margine di errore, garantendo qualità e sicurezza.
E la customer experience? Da sempre facciamo di tutto per dare ai nostri clienti eccellenza innovativa
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La nostra Frantumatrice Hammer nasce da una lunga ed attenta ricerca per ottimizzarne la funzionalità e versatile. Chi si occupa di importanti interventi di pipeline nel mondo, oggi esige qualcosa di più della semplice fornitura di macchine o attrezzature. Noi vogliamo essere un partner attivo e propositivo che valuta e conosce a fondo le specifiche e reali necessità di un’azienda in un preciso contesto operativo. L’evoluzione della società moderna in cui viviamo aumenta la necessità di macchinari sempre più specializzati e chi come noi vive di innovazione tecnologica non può che farsi promotore di questi nuovi scenari. Non sta cambiando il modo di produrre, quanto il modo di proget-
tare i nostri prodotti secondo nuove strumentazioni mirate, razionalizzando i costi, ottimizzando le prestazioni e contribuendo alla sicurezza nell’ambiente di lavoro. Proprio in quest’ottica di massima soddisfazione delle richieste del cliente, stiamo prototipando nuove dimensioni di una delle nostre macchine best seller, Vulcano 2.0. Vulcano Smart e Vulcano XXL saranno i due nuovi modelli che amplieranno questa serie, che ha già 100 unità impiegate nei cantieri di tutto il mondo, per rispondere in modo efficace alle esigenze relative alla tipologia ed entità dei progetti.
Ultima nata dall’ingegno dell’azienda è la Frantumatrice Hammer. Cos’ha di speciale? La nostra Frantumatrice Hammer nasce da una lunga ed attenta ricerca per ottimizzarne la funzionalità. I primi dieci esemplari di Hammer sono presenti in differenti Paesi, tra cui Albania, Grecia, Turchia, Tunisia, Perù e Messico, con grande soddisfazione dei clienti. Hammer è adattabile a molteplici terreni ed è dotata di un carro cingolato pronto a lavorare fino ad un’inclinazione del 70%. Se parliamo di “specialità”, non possiamo non citare la sua capa-
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Marco Laurini Presidente Laurini Officine
Meccaniche
cità di triturare grossi pezzi di roccia e trasformarli in sabbia fine, scaricata direttamente nello scavo, con una produzione che arriva a 150 m3/h, senza la presenza necessaria di un operatore esperto, una granulometria minima in uscita di 0-15 mm e una pezzatura massima in ingresso fino a 500 mm. Queste sono davvero qualità rivoluzionarie. Il motore poi è Caterpillar da 440 Hp con emissioni in linea con la normativa EPA Tier 4 Final per High Regulated Countries e con la normativa EPA Tier 3 per Low Regulated Countries.
In due parole, Vision e Mission per Marco Laurini? La mia vision? L’utilizzo dei nostri macchinari nei progetti importanti di tutto il mondo, con l’obiettivo di incrementare sempre più la presenza di Laurini Officine Meccaniche sui cinque continenti. La mission è quella di portare avanti un concept produttivo all’insegna dell’innovazione, della tecnologia e dei nuovi prodotti, senza mai dimenticare la passione artigianale tipica dell’officina meccanica.◀
La mia vision? L’utilizzo dei nostri macchinari nei progetti importanti di tutto il mondo, con l’obiettivo di incrementare sempre più la presenza di Laurini Officine Meccaniche sui cinque continenti PF > n.2 aprile-giugno 2017
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Visto all’OMC > Pilosio
Pilosio: soluzioni in mostra all’OMC Pilosio espone alla fiera OMC 2017 di Ravenna le sue soluzioni per l’oil & gas, mentre cresce l’interesse generale nei confronti del settore di Porfirio Ferrari
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l’OMC 2017 Offshore Mediterranean Conference & Exhibition che si è svolta a Ravenna dal 29 al 31 marzo nel centro polifunzionale Pala De Andrè, Pilosio ha partecipato presentando la propria gamma di soluzioni per il settore del Oil & Gas.
L’OMC è una manifestazione strategica per il mercato dell’energia nel bacino mediterraneo, durante la quale esperti di ogni settore si riuniscono per condividere idee, progetti ed innovazioni e per sviluppare una comune strategia che impatterà sulla ricerca e sulla produzione di gas e petrolio in quell’area.
Ponteggio MP in Canada
per la costruzione di un impianto di estrazione di petrolio da sabbie bituminose per Saipem, nella regione di Calgari
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Sistema MP
Per la manutenzione di una grande raffineria francese, alle porte di Parigi
Gli organizzatori hanno comunicato che l’evento 2017 ha registrato il più elevato numero di iscrizioni in tutta la sua storia, malgrado le recenti turbolenze del mercato dovute alle conseguenze del basso costo del petrolio. Questo trend si era già osservato durante l’ultima edizione del 2015 della fiera con una crescita del 10% rispetto a quella precedente. Pilosio, uno dei principali produttori europei di ponteggi e casseforme per la costruzione e la manutenzione industriale, ha registrato, negli ultimi anni, un continuo aumento di fatturato legato al settore dell’Oil & Gas grazie, principalmente, alle soluzioni offerte con il ponteggio Multidirezionale MP.
Il sistema Multidirezionale MP, con l’elevata velocità di montaggio, la grande modularità e l’ampia gamma di accessori, rappresenta la soluzione ideale perché consente l’assemblaggio di qualsiasi tipo di struttura oltre che circolare, sospesa, a sbalzo o ad alta portata. Ovvia, quindi, la scelta di partecipare alla fiera OMC 2017 presentando il sistema MP multidirezionale con tutti gli accorgimenti e le soluzioni specifiche per i lavori di costruzione e di manutenzione di strutture offshore e onshore. I visitatori hanno potuto toccare con mano la qualità dei prodotti ed esaminare le diverse soluzioni specifiche di tavole e botole, rompitratta, che consentono di realizzare un ponteggio
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Visto all’OMC > Pilosio
Strutture sospese
per la manutenzione di un Pipe Rack in Congo, in un impianto della Total
anche in presenza di tubature o altro impedimento, elementi intermedi di partenza, speciale guida in alluminio porta telo per chiudere ed isolare un’area, sistemi per rendere mobili e traslabili le strutture. Pilosio offre anche un sistema di coperture in alluminio a doppia falda, abbinabili a qualsiasi tipo di ponteggio, che consente di proteggere le aree di lavoro. Queste coperture, realizzate da travi modulari in alluminio possono anche essere traslabili e raggiungono dimensioni ragguardevoli. Montate su dei muri in MP possono essere utilizzate anche per la creazione di magazzini temporanei chiusi con teli in PVC.◀
T76 BUILDING
Realizzazione di una struttura in MP e copertura in alluminio T76 BUILDING, completamente isolata con teli, per lavori di sverniciatura e riverniciatura di una cisterna.
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Dettaglio di strutture in MP
per la manutenzione industriale di raffinerie, in Francia
INFO Pilosio s.p.a. Via Enrico Fermi, 45 33010 Tavagnacco UD - Italy Ph. +39 0432 435311 Fax +39 0432 570474 Web http://pilosio.com
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In cantiere > Torino-Lione
Completato il cunicolo
esplorativo di Chiomonte Raggiunti gli obiettivi conoscitivi nel rispetto dei parametri ambientali, contrattuali e di budget di Miriam Spada
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ltimo giro di fresa per Gea, che ha concluso lo scavo del cunicolo esplorativo di Chiomonte raggiungendo 7020 metri dall’imbocco. I lavori hanno permesso di raccogliere tutti i dati (geologici, idrogeologici, geomeccanici e di scavo) necessari per affinare il quadro conoscitivo progettuale del tunnel di base del Moncenisio in vista delle opere definitive. Raggiunti gli obiettivi, nel rispetto dei parametri ambientali, contrattuali e di budget, TELT ha deciso di rimodulare le attività del cantiere, utilizzando le risorse degli ultimi 500 metri per alcune opere di finitura che renderanno più agevole l’avvio dell’opera principale. La decisione si inserisce nell’aggiornamento del progetto che prevede l’avvio dei cantieri per il tun-
nel di base da Chiomonte. Si apre così la “fase 3”: dopo la preparazione e lo scavo inizia la riorganizzazione del sito per il suo utilizzo futuro.
Tunnel geognostico Il cantiere è stato aperto nel 2012; a gennaio 2013 ha avuto inizio lo scavo tradizionale per proseguire da fine 2013 con metodo meccanizzato, utilizzando una TBM aperta del diametro di 6,30 metri. La finalità dell’opera è conoscitiva: il suo scopo principale è di indagare il Massiccio d’Ambin, fino alle massime coperture del tunnel di base del Moncenisio oltre 2000 metri. L’uso della TBM si è rivelato positivo sia per efficienza della macchina (avanzamento medio di circa 6 metri al giorno, con il picco di 30 metri) sia per l’assenza di fenomeni di convergenza. Durante i lavori sono stati eseguiti rilievi geologici, idrogeologici e geomeccanici, sondaggi, prove in situ e di laboratorio, monitoraggi geofisici, monitoraggi tensionali e deformativi. La storia e le ricadute occupazionali Il cantiere di Chiomonte ha una storia per molti aspetti unica: dal 2012, a seguito degli innumerevoli attacchi di cui è stato fatto oggetto da parte di oppositori violenti alla Torino-Lione, è stato dichiarato sito strategico nazionale e il lavoro degli operai è stato affiancato dalle forze dell’ordine. Nel cantiere hanno trovato impiego alla Maddalena fino a 170 persone: il 42% di provenienza della Val di Susa e il 14% dal resto del Piemonte (il 44% arriva dall’Italia o dall’estero). Delle 460 imprese coinvolte 211 (43,23%) sono della Provincia di Torino e 67 (13,06%) della Valle.
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L’ambiente, una priorità Particolare attenzione è stata riservata al monitoraggio ambientale del cantiere di Chiomonte, cui è stato destinato il 5% del budget dell’intera opera, costata come previsto 173 milioni di euro. I controlli avvengono tramite 66 centraline di misura, di cui 26 all’interno del sito e 40 nel raggio di 15 km. Le verifiche vengono effettuate da ISPRA, ASL e soprattutto dall’ARPA (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) su 135 parametri, tra cui polveri, biossido di azoto, radiazioni, amianto, acque, rumore, vibrazioni e componenti biologiche. Da oltre 40
mila misurazioni non è emersa alcuna criticità di rilievo. Trattandosi di un’opera essenzialmente in sotterraneo, la conoscenza precisa del contesto idrografico, idrogeologico e i controlli sulle risorse idriche (sorgenti, pozzi, piezometri, corsi d’acqua) assumono un’importanza fondamentale per l’intera sezione transfrontaliera. Il monitoraggio delle acque è iniziato ben prima dell’avvio dei lavori e viene realizzato mensilmente da molti anni lungo tutta la tratta interessata dal progetto, per essere intensificato in corrispondenza
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delle sezioni interessate dallo scavo. La rete monitorata è composta da 180 punti d’acqua in Francia e 170 in Italia. I numerosi controlli effettuati hanno evidenziato che lo scavo del cunicolo non ha interferito con l’andamento del regime caratteristico di ciascuna risorsa idrica. Come ulteriore prova di attenzione al territorio TELT ha affidato all’Università di Torino una Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) relativa ai comuni limitrofi all’area di scavo del cunicolo esplorativo della Maddalena i cui risultati saranno presentati nelle prossime settimane.
Legalità, un traguardo raggiunto Grazie al Protocollo antimafia sottoscritto in Prefettura a Torino nel 2012 sono state eseguite fino ad oggi 1190 richieste antimafia per gli appalti italiani dell’opera, di cui 840 per il solo cantiere di Chiomonte. La Prefettura ha emesso finora due “interdittive”, ovvero l’esclusione delle aziende non idonee. Tutte le attività sono sottoposte ai controlli della Prefettura e del GITAV (Gruppo Interforze Tratta Alta Veloci-
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tà), struttura investigativa specializzata a composizione interforze istituita per prevenire e contrastare la criminalità organizzata nella Torino-Lione. La sentenza del processo San Michele sulla presenza della ‘ndrangheta nel torinese (giugno 2016) ha confermato che la criminalità organizzata ambiva a mettere le mani sui lavori ma non è mai riuscita a infiltrarsi nei cantieri della Torino-Lione né con LTF né tantomeno con TELT. La Società è stata sottoposta ai controlli di Olaf e ex Avcp ora Anac che non hanno mai riscontrato irregolarità sul suo operato. Di 8 ricorsi presentati dagli oppositori al tribunale di Torino, Tar del Lazio e del Piemonte 6 si sono conclusi con l’annullamento o sentenze a favore di LTF; due sono in corso di dibattimento. A giugno 2016 la Commissione VIA ha espresso la positiva conclusione delle attività di verifica di attuazione rispetto al Progetto esecutivo ed alle prescrizioni della Delibera CIPE n. 86/2010. Si tratta in particolare di 128 prescrizioni e tre raccomandazioni (in alcuni casi da completare al termine dell’opera) che riguardano per lo più adeguamenti dei monitoraggi
ambientali, alcuni approfondimenti del progetto o l’esecuzione di studi su vari fattori.
Duemila visite dal 2014 Il sito di Chiomonte ha suscitato molto interesse da parte dei visitatori: dal 2014 a oggi si sono superate le duemila presenze. Sono principalmente
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tecnici e professionisti del settore edile, geologi, studenti, ma anche molti cittadini che hanno voluto vedere da vicino i lavori e la fresa Gea. Tra gli arrivi internazionali si ricordano delegazioni da Teheran (marzo 2015), dall’Africa (Benin, Repubblica democratica del Congo, Mali, Madagascar a giugno 2016), dalla Cina (luglio 2016) e dal Giappone (compagnia ferroviaria JR Central, a novembre 2016). La Maddalena è diventata anche luogo di studio e di approfondimento nel settore edile, (ANCE Giovani, in visita a marzo 2016), sicurezza sul lavoro (gli studenti del Master OSH – Occupational Safety and Health dell’ILO, a febbraio di quest’anno), geotermia, (Politecnico), trasporti (delegazione da Expo ferroviaria, SIG Società italiana gallerie), management pubblico (Master del Centre international de For-
mation dell’Onu) e privato (Netlipse). Da ottobre 2016, con l’inaugurazione di Tunnel Art Work, progetto che ha coinvolto street artist italiani e francesi dando vita in galleria a una galleria d’arte a 2.800 metri nel cuore della montagna, la curiosità del pubblico è cresciuta ancora. Chiomonte sarà anche il primo terreno di prova in Italia dei “cantieri parlanti”, un iniziativa di TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che offrirà ai visitatori un’immersione a 360 gradi nell’opera.
Si apre la fase 3: il futuro dei lavori Per Chiomonte si apre dunque ora la “fase 3”: dopo la preparazione e lo scavo inizia la riorganizzazione del sito per il suo utilizzo futuro. Il nuovo assetto del cantiere a opera finita e prima dei grandi lavori del tunnel di
base mantiene fino al 2018 il 92% dei lavoratori di provenienza locale. Una volta completata la galleria servirà come accesso al cantiere del tunnel di base e, quando questo entrerà in funzione, come condotto di ventilazione, manutenzione e passaggio di sicurezza. L’area si preparerà ora ad accogliere il grande cantiere italiano del tunnel di base. La variante del progetto del 2013 che verrà pubblicata in primavera prevede lo scavo dell’opera principale Torino-Lione a partire dalla Maddalena. TELT sta compiendo tutti gli ultimi passi necessari: è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue il bando da 110 milioni di euro per la direzione lavori lato Francia. Entro l’anno verrà assegnata anche la direzione lavori in Italia.
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Entro il 2019 saranno realizzati lavori per 1,9 miliardi di euro, finanziati per 813 milioni dall’Europa, rispetto a un costo totale certificato di 8,6 miliardi. I primi cantieri quest’anno saranno quelli dello svincolo autostradale dell’A32 Torino-Bardonecchia, che darà accesso diretto al cantiere della Maddalena, e la rilocalizzazione dell’autoporto di Susa a San Didero per lasciare spazio alle aree che ospiteranno la nuova stazione internazionale.◀
INFO TELT, Tunnel Euralpin Lyon Turin
è la società responsabile dei lavori di realizzazione e della gestione della futura infrastruttura della sezione transfrontaliera del collegamento ferroviario tra Torino e Lione. È partecipata al 50% dallo Stato francese e dall’Italia attraverso Ferrovie dello Stato Italiane (FS).
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on nove macchine esposte in due differenti aree espositive Comacchio ha portato al Conexpo-Con/Agg 2017 le ultime novità della sua linea di prodotti progettati per l’industria delle costruzioni. «Questa edizione ha visto la più grande presenza di Comacchio a un’edizione di Conexpo-Con/Agg fino ad ora. Chi è venuto a trovarci ha potuto assistere al debutto di due nuovi prodotti, uno nella categoria macchine da pali e uno nella categoria micropali e ancoraggi. Questi nuovi modelli hanno condiviso la scena con alcuni altri modelli introdotti recentemente, esposti per la prima volta ad una fiera in America», spiega Flavio Durigan, Sales Manager di Comacchio. «Le novità assolute che Comacchio ha presentato a Las Vegas sono la CH 650, il secondo modello della nostra Divisione Pali, e la MC 28 A HD, una perforatrice nella classe di peso delle 28 tonnellate progettata per la realizzazione di ancoraggi con l’utilizzo di un innovativo caricatore per aste e rivestimenti».
Comacchio conquista gli States Nove macchine, diverse aree espositive: a Las Vegas Comacchio ha saputo stupire di Miriam Spada
La CH 650 è una macchina per perforazioni di grosso diametro polivalente con un peso operativo di 70 tonnellate circa, montata su un carro per escavatore dedicato. Il design compatto è
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pensato per facilitare il trasporto e ridurre al minimo la necessità di smontaggio di alcuni componenti, il che consente un rapido posizionamento sul cantiere. La CH 650 è progettata
per coprire una vasta gamma di lavorazioni che includono i pali trivellati, i pali ad elica continua (pali CFA), i pali costipati (displacement piles) e il soil mixing. La macchina può essere for-
nita in versione CPD (pull down a cilindro) e WPD (pull down ad argano) e può essere equipaggiata con diversi tipi di aste telescopiche, raggiungendo una profondità massima di 69 m.
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L’innovativo sistema di canotto adottato da Comacchio consente l’utilizzo di aste kelly di diverso diametro, comprese aste HD (heavy duty) e XHD (extra heavy duty), con piccole modifiche sulla testa di rotazione. La testa di rotazione offre 262 kNm di coppia
nominale ed è collegata a un computer per il controllo e il monitoraggio dei parametri di perforazione e delle prestazioni e dotato di touch screen da 12 “, gestito da un software sviluppato esclusivamente per Comacchio. «La CH 650 che abbiamo presentato
a Las Vegas aveva una configurazione WPD, con una corsa del mast di 16000 mm e 330 kN di tiro / spinta», spiega Durigan. «In questa configurazione la macchina può essere utilizzata per l’installazione di pali trivellati rivestiti e non con un diametro max. di 2000 - 2500
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mm fino a 69 m di profondità. La versione WPD della macchina può essere fornita con un kit di conversione CFA. In questo modo, la macchina può essere utilizzata per la realizzazione di pali CFA con un diametro max. di 1000 mm fino a 22,5 m di profondità, utilizzando eliche da 17,5 m con prolunga da 7 m.» La macchina in mostra a Las Vegas era equipaggiata con motore Caterpillar in grado di erogare 240 kW / 321 CV di potenza, nel rispetto delle più recenti normative sulle emissioni EU Stage IV / US EPA Tier 4 Final. Il sottocarro a carreggiata variabile (da 3000 a 4270 mm) permette di ridurre gli ingombri durante il trasporto e garantisce, una volta aperto, una buona stabilità della macchina in fase di lavoro. La line-up della Divisione Pali Comacchio in mostra al Conexpo-Con/Agg 2017 non poteva non comprendere an-
che la CH 450, il primo modello di macchina da pali sviluppato da Comacchio e lanciato alla fine del 2015. Proprio come l’unità vista durante il Bauma lo scorso anno, la CH 450 che il costruttore trevigiano ha deciso di portare a Las Vegas era caratterizzata da una configurazione WPD con 14500 mm di corsa del mast e 240 kN di tiro / spinta. «Dopo l’introduzione nel mercato della CH 450 nel 2016, stiamo lavorando all’espansione della gamma di prodotti in questo segmento di mercato, per includere ulteriori modelli e macchine dedicate per la tecnologia CFA, che ci consentiranno di soddisfare la richiesta di un maggior numero di clienti e di affrontare nuovi mercati», dice Durigan. La CH 650 non è stata l’unica macchina Comacchio a fare il suo debutto a Las Vegas. «Il Conexpo-Con/Agg ha fornito l’occasione per presentare l’ul-
timo modello di perforatrice della linea MC, la nostra gamma di perforatrici per il piccolo e medio diametro progettate per opere di ingegneria civile, quali micropali, ancoraggi, jet grouting e il consolidamento del suolo in generale: la nuova MC 28 A HD, dove “A” sta per ancoraggi e “HD” per “heavy duty”», dice Durigan. Pensata sulla base della MC 28, questa macchina nasce con un innovativo caricatore per aste e rivestimenti, che permette la movimentazione delle aste singole per sistemi di perforazione a foro aperto, e la combinazione di aste e rivestimenti per i sistemi a doppia testa. Grazie ad una pinza idraulica montata su una speciale guida parallela al mast e ad un magazzino rotante contenente l’attrezzatura, questo caricatore è in grado di gestire fino a 7 coppie di aste e rivestimenti con diametri variabili (fino ad
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un massimo di 114 mm per le aste e 178 mm per i rivestimenti), fino a 3,5 m di lunghezza, raggiungendo una lunghezza massima della batteria di perforazione pari a 30 m. Il design heavy duty include un sottocarro maggiorato con larghezza variabile (2500-3400 mm) che garantisce elevata stabilità. La MC 28 A HD può raggiungere 9.500 mm di corsa del mast, consentendo co-
sì l’uso di attrezzature di perforazione di lunghezza superiore. La cinematica del mast è stata ottimizzata per consentire all’operatore di lavorare con il caricatore anche in spazi ristretti e raggiungendo i punti di foratura più bassi richiesti per l’installazione di ancoraggi. «La macchina in mostra a Las Vegas era equipaggiata con motore Caterpillar C 7.1 da 205 kW conforme ai
più recenti standard EU Stage IV / US EPA Tier 4 Final, una motorizzazione particolarmente potente che permette di lavorare con una pompa da 202 l/ min ed un sistema doppia testa in grado di fornire fino a 2400 da Nm di coppia sulla testa di rotazione inferiore e 1050 daNm su quella superiore. Ma la MC 28 A può essere personalizzata in base alle esigenze del cliente, grazie alla
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vasta gamma di accessori disponibili. Un altro grande vantaggio offerto dalla macchina è l’utilizzo del sistema di radiocomando Comacchio. Grazie a questo sistema, infatti, un operatore può controllare facilmente da una singola console tutte le funzioni della macchina, compresa la traslazione, il posizionamento, la perforazione, ed azionare il caricatore stesso. In questo modo, la MC 28 A HD riduce i rischi connessi alla movimentazione manuale delle attrezzature, migliora i livelli di sicurezza soprattutto durante la perforazione e l’installazione degli ancoraggi, con conseguente aumento della produttività e riduzione dei costi di manodopera, in quanto l’intero ciclo di perforazione può essere eseguito da una persona invece di due o tre», spiega Durigan. Il lancio della CH 650 e della MC 28 A HD a Las Vegas è stato accompagnato dalla presentazione di alcuni altri modelli di perforatrici introdotte recentemente dal produttore trevigiano, come la MC 15 P, una versione heavy duty della MC 15, in grado di offrire prestazioni più elevate grazie al motore più potente da 168 kW. La MC 15 P è una macchina polivalente, capace di eseguire opere di fondazioni e di consolidamento (micropa-
li, jet grouting, ancoraggi e chiodature), sfruttando un design flessibile e la grande varietà di movimenti e angoli di inclinazione che l’articolazione brevettata del mast le consente di raggiungere. Le maggiori prestazioni del motore rendono la MC 15 P particolarmente adatta per tecniche di perforazione con rivestimento, in particolare per i sistemi a doppia testa. «Questa versione heavy duty della MC 15 è stata lanciata l’anno scorso al Bauma. Siamo riusciti a portare due diverse versioni della MC 15 P al ConexpoCon/Agg 2017, esposte su due aree diverse, una era equipaggiata con sistema doppia testa che fornisce fino a 3000 da Nm di coppia sulla testa di rotazione inferiore, mentre la seconda montava una delle nuove teste EURODRILL della serie X, l’RH 21 X. Grazie all’utilizzo di circuiti idraulici modulari di concezione avanzata e alla motorizzazione più potente, la MC 15 P può essere allestita con una più ampia scelta di teste di rotazione (in grado di fornire fino a 3200 daNm di coppia effettiva),martelli idraulici, pompe acqua e fango, argani e caricatori e può quindi essere personalizzata in base a esigenze specifiche», dice Durigan.
I visitatori del ConExpo hanno avuto la possibilità di vedere un’altra recente aggiunta alla line-up Comacchio di perforatrici per il piccolo e medio diametro: la MC 5 D, una perforatrice idraulica con centrale separata nella classe 5 ton, specificamente progettata per l’esecuzione di opere di ingegneria civile in spazi ristretti e cantieri di difficile accesso, all’interno di edifici, cantine e piccoli tunnel. «Comacchio offre una vasta scelta di modelli che sono pensati in modo specifico per questi particolari cantieri, a Las Vegas abbiamo esposto altri due modelli di perforatrici caratterizzate da una centrale separata, la MC 4 D e la MC 8 D. Entrambe sono ben note al pubblico americano. La MC 8 D include alcune caratteristiche particolari, come l’esclusivo sistema scarrabile, che consente di utilizzare questa macchina sia con centrale a bordo che con centrale separata (diesel o elettrica), il mast telescopico, che permette l’uso di aste di perforazione di diversa lunghezza senza l’aggiunta di prolunghe, e il sistema di controllo radio di serie, che gestisce elettronicamente tutte le funzioni, compresa la regolazione del mast telescopico e il sistema scarrabile della centrale», spiega Durigan.◀
INFO Comacchio srl Via Callalta, 24/B - 31039 Riese Pio X (TV) - Italia Tel. +39 0423 7585 Fax +39 0423 755592 Web www.comacchio-industries.it
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Carmix
A Las Vegas Carmix rompe gli schemi METALGALANTE ha esposto – stand B7426 bronze lot – la nuova CARMIX 3500 TC, recentemente presentata in occasione della più importante esposizione mondiale, il BAUMA di Monaco di Sandro Tozzi
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roprio in Germania, in occasione della celebrazione dei suoi primi 40 anni, l’azienda di Venezia ha ancora una volta rivoluzionato il settore delle autobetoniere autocaricanti con un modello destinato a rompere gli schemi. La fiera di Las Vegas è stato per Metalgalante un appuntamento fondamentale per continuare il percorso di crescita nei mercati Latino Americani che guardano al Conexpo come alla loro fiera di riferimento. Negli ultimi anni, l’azienda ha continuamente rafforzato la propria presenza nei mercati più tradizionali del Sudamerica. Ora, anche grazie all’accordo con Caterpillar, Metalgalante sta consolidando il proprio mercato in Centro America, dove le Carmix rappresentano uno dei punti di forza del cat rental store. Infatti, grazie alle elevate prestazioni, all’affidabilità ma soprattutto alla facilità e versatilità di utilizzo, le Carmix sono un’eccellente soluzione per il noleggio destinato alla produzione di calcestruzzo di qualità con costi contenuti in ogni situazione.
Carmix 3500 TC, un’autentica centrale mobile di calcestruzzo La nuova Carmix 3500 TC rappresenta un’ulteriore evoluzione che ha reso Carmix un’autentica centrale mobile di calcestruzzo. La nuova macchina si riconosce a colpo d’occhio per il suo design dalle linee morbide ed innovative, ma è il cuore tecnologico ciò che fa veramente la differenza. In questo modello, infatti, è di serie il nuovo sistema di dosaggio elettronico degli ingredienti: il concrete mate, che permette in maniera facile e intuitiva di creare e gestire fino a 20 mix-design con 99 componenti diversi, tenendo conto anche dell’umidità dei materiali. Inoltre, su questo modello Carmix ha introdotto il PROMIX: un autentico laboratorio che, grazie a una sonda di acciaio inox nella betoniera, consente all’operatore di avere istantaneamente il controllo del calcestruzzo con dati quali: slump, temperatura, volume ecc. A completare la giusta definizione di centrale mobile del calcestruzzo, c’è la possibilità di avere un sistema di
dosaggio automatico degli additivi per confezionare qualunque tipo di calcestruzzo richiesto.
Sempre più attenzione al mercato nordamericano Quest’anno, oltre alla tradizionale attenzione verso l’America Latina, Carmix
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ha colto l’occasione per approfondire il suo crescente interesse per il mercato nordamericano. Canada e, soprattutto, Stati Uniti rappresentano infatti per le loro dimensioni e distanze un eccellente potenziale per questi prodotti dalle molteplici applicazioni, elevata qualità e senza concorrenti in Nord America.◀
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Tecnologia > CMC Ravenna
Dentro al tunnel: tecnologie e criticità Innovazioni delle tecnologie di scavo meccanizzato in ammassi rocciosi caratterizzati da roccia dura con distacchi in calotta e alte coperture di P. Padovese, A. Berti – CMC Ravenna E. Baldovin, A. De Paola, G.L. Morelli, L. Buraschi – Geotecna Progetti s.r.l. – Milano G. Ascari – Akron s.r.l. – Milano
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l presente contributo, presentato il giorno 16 febbraio 2017 presso il Politecnico di Torino, in occasione del 16° ciclo di conferenze MIR 2017, riferisce sulle metodologie di scavo e di sostegno utilizzate per la costruzione del Cunicolo Esplorativo de La Maddalena, opera propedeutica alla progettazione della Galleria di base per il nuovo collegamento ferroviario transalpino Torino-Lione. La stazione appaltante è la Società TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin). L’Appaltatore a cui è stata affidata la progettazione e la costruzione dell’opera è l’ATI tra le imprese CMC di Ravenna (Mandataria), Strabag, Cogeis e la società di ingegneria Geotecna Progetti di Milano. Il Cunicolo presenta una lunghezza complessiva di 7020 m e raggiunge nella tratta terminale coperture elevate dell’ordine dei 2000 m. Lo scavo è stato effettuato in tradizionale fino a p.k. 0.+198, progressiva a partire dalla quale è stato eseguito con metodologia meccanizzata, utilizzando una TBM di tipo “aperto”. Il diametro di scavo della TBM è pari a 6,30 m.
Il Cunicolo esplorativo ha attraversato, per la quasi totalità del suo sviluppo, il basamento cristallino appartenente all’unità dell’Ambin costituito, in successione in funzione dell’avanzamento dello scavo, da gneiss aplitici a giadeite (AMC), gneiss albitici e micascisti quarzoso-conglomeratici appartenenti al Complesso di Ambin (AMD) e, fino a fine scavo, l’unità geometricamente e strutturalmente più profonda del Massiccio d’Ambin, ovvero il Complesso di Clarea (CLR), caratterizzato da gneiss minuti e micascisti a biotite, mica bianca, glaucofane, granato, quarzo e albite con struttura listata per la presenza di lenti e livelli stirati di quarzo metamorfico (Figura 1).
Figura 1
Profilo geologico e geomeccanico del Cunicolo
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Tecnologia > CMC Ravenna
Criticità geomeccaniche emerse durante l’avanzamento Le principali criticità geomeccaniche manifestatesi durante l’avanzamento degli scavi sono riconducibili a: ▶ estrema durezza ed abrasività degli Gneiss aplitici (AMC) incontrati nella tratta iniziale del cunicolo, tra le pk. 0+198 e pk. 1+000 circa; ▶ occorrenza di ripetuti distacchi, specie in calotta, di blocchi e frammenti di roccia a ridosso del fronte, riconducibili agli effetti di rilascio tensionale al contorno del cavo; ▶ zone tettonizzate di intensa fratturazione e di faglia; ▶ evento impulsivo di rockburst manifestatosi il 21/12/2015
Durezza ed abrasività degli Gneiss aplitici (AMC)
Distacchi di blocchi e frammenti di roccia a ridosso del fronte e zone tettonizzate
Gli Gneiss Aplitici attraversati nella tratta iniziale del cunicolo scavato con TBM hanno mostrato una tessitura sostanzialmente isotropa ed una qualità geomeccanica d’ammasso eccezionalmente elevata. L’elevata durezza e l’estrema abrasività hanno determinato, nel tratto in gneiss, basse velocità di penetrazione della macchina di scavo, con intensa usura degli strumenti di taglio, rotture a fatica e conseguenti frequenti fermi per manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nell’unità CLR, durante l’avanzamento si sono manifestati molteplici fenomeni di distacco di blocchi di roccia di dimensioni anche significative (fino a circa 1 m3), soprattutto in calotta immediatamente a ridosso del fronte, la cui occorrenza ha determinato forti ripercussioni negative sulla velocità di avanzamento della macchina in quanto direttamente gravanti sullo scudo. In pratica, i tempi di autosostegno del cavo senza supporti sono risultati significativamente inferiori a quelli prevedibili attraverso le usuali teorie riferite a distacchi di tipo gravitativo (Bieniawski,1989). I rilasci,
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che hanno interessato principalmente la calotta ed in subordine le parti basse dei paramenti, ed i fenomeni di fratturazione del fronte hanno comportato, rotture e necessità di interventi di manutenzione degli utensili di scavo e del nastro trasportatore. Lungo il tracciato del Cunicolo inoltre sono state incontrate varie zone di intensa fratturazione e faglie. Per il superamento di tali settori è stata messa in opera la sezione tipo con pannellatura pesante a cui, in diversi casi, è stato associato il consolidamento del contorno dello scavo mediante resine bicomponenti e spritz beton.
cunicolo. Detto fenomeno ha prodotto elevate deformazioni dei sostegni. È stato analizzato il comportamento della sezione tipo effettivamente messa in opera mediante la predisposizione di modelli di calcolo agli Elementi Finiti, a partire dai quali sono state eseguite specifiche back analysis. Si è poi simulato l’effettivo comportamento del rivestimento mediante analisi non lineari
che hanno permesso di calcolare lo stato di sforzo nel rivestimento e le relative deformazioni rispettivamente per il raggiungimento delle resistenze a snervamento e a rottura dei materiali.
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Rivestimento deformato a seguito dell’evento di rottura fragile del 21/12/2015 (a) ed esempio di deformata calcolata mediante il modello ad elementi finiti (b)
Evento impulsivo di rockburst Il 21/12/2015 (copertura ≈950 m), in corrispondenza di una tratta di ammasso classificato con RMR 63, si è manifestato un evento di rottura fragile con caratteristiche chiaramente impulsive ed accompagnato da emissioni acustiche avvertite fino all’esterno del
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Modifiche apportate alla TBM in corso d’opera Per fronteggiare le criticità sopra esposte, sono state apportate modifiche all’equipaggiamento della TBM ed alla metodologia di avanzamento. Una delle criticità riscontrate che ha maggiormente condizionato le attività di scavo è stato il fenomeno di distacco di blocchi di roccia di dimensioni rilevanti, concentrato soprattutto in calotta ma anche al fronte di scavo, con conseguenti forti ripercussioni negative sulla velocità di avanzamento della macchina. L’innovativa soluzione implementata, che ha portato poi alla definizione della nuova sezione di scavo FMV abbinata a tale sistema di avanzamento (denominato “Metodo Vanossi”), consiste nel saldare delle tasche metalliche all’intradosso dei finger nelle quali inserire, man mano che la macchina avanza, dei pannelli costituiti da barre d’acciaio ad aderenza migliorata saldate tra loro, aventi lunghezza adeguata a garantire le necessarie sovrapposizioni. Tale presostegno
Figura 3
della calotta è a sua volta sostenuto con centine singole. Questa soluzione operativa si è dimostrata molto efficace nel contenimento di blocchi di dimensioni da piccole fino a medio-grandi. Il distacco di blocchi dal fronte di scavo ha più volte provocato la rottura del nastro trasportatore, in quanto gli utensili di testa non sempre erano in grado di ridurre la pezzatura del marino. Per risolvere il problema è stato installato un frantoio in tramoggia, che ha consentito di ridurre di molto gli interventi di manutenzione straordinaria sul nastro.
Sezioni tipo di scavo e consolidamento concepite durante il corso d’opera Le condizioni geomeccaniche realmente riscontrate durante lo sviluppo dei lavori hanno portato all’ideazione di nuove sezioni tipo di scavo e consolidamento per fornire un’adeguata risposta a condizioni dell’ammasso roccioso.
Sistema di presostegno in calotta
Le contromisure adottate hanno nettamente incrementato la percentuale di utilizzo della macchina. Oltre la sezione tipo denominata FMV, descritta in precedenza sono state definite due sezioni tipo denominate F4_1 e F5_1, costituite da pennellature metalliche rinforzate, per essere messe in opera in un contesto geomeccanico potenzialmente suscettibile di rockburst. Le pannellature sono state verificate mediante modelli di calcolo agli Elementi Finiti non lineari, in cui i carichi sono stati determinati sulla base delle energie associate all’evento impulsivo.
Sistema di monitoraggio microsismico Il monitoraggio microsismico ha come scopo principale l’individuazione degli eventuali fenomeni di rockbursting. A seguito del fenomeno di rockburst so-
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Conclusioni
no state introdotte, diverse implementazioni volte sia ad una migliore comprensione dei fenomeni relativi ai microtremori, sia all’analisi dell’energia generata dalla testa fresante ed alle interazioni con l’ammasso roccioso. Il layout dell’impianto ha comportato l’installazione di accelerometri triassiali a paramento e più sezioni di misura. L’analisi dei dati relativi ha evidenziato che durante le fasi di scavo è possibile identificare: ▶ una componente spettrale “tonale primaria” pressoché costante legata all’energia impressa dalla testa fresante all’ammasso roccioso (Fig.4_a); ▶ componenti tonali secondarie a frequenze superiori alla componente primaria relative a emissioni acustiche precedenti l’innesco di fenomeni di rilascio di energia (Fig.4_b); ▶ componenti a frequenza variabile generate dall’energia riflessa da discontinuità oltre il fronte di scavo (Fig.4_c).
Da ultimo è stata implementata l’analisi dei dati acquisiti dagli accelerometri al fronte di scavo mediante il calcolo dell’accelerazione root mean square (Arms) e dei valori di rapporto di tale parametro tra accelerometri omologhi (stessa posizione relativamente alla sezione di scavo) posti a distanze crescenti dal fronte di scavo (terne al fronte e coppia prossima alla posizione dello scudo). L’attenuazione del parametro Arms risulta essere funzione della rigidezza dell’ammasso: tanto più l’ammasso è rigido e tanto più l’energia applicata all’ammasso dalla testa fresante si trasmette senza attenuazioni lungo la galleria già scavata. Tanto più rigido è l’ammasso scavato, tanto più l’ammasso è potenzialmente più soggetto a fenomeni di decompressione violenta. Tale parametro, quindi, correlato con i dati geomeccanici e quelli caratteristici di resistenza meccanica della roccia, ha fornito indicazioni sulla maggiore o minore suscettibilità dell’ammasso stesso a fenomeni di rockburst.
Nel presente contributo sono state presentate le principali attrezzature e le metodologie di scavo e di sostegno adottate per la costruzione del Cunicolo Esplorativo de La Maddalena. Durante l’avanzamento dell’opera sono state riscontrate alcune criticità che hanno condizionato l’andamento degli scavi con conseguenti ricadute negative sulla produttività del cantiere. Al fine di superare tali criticità si sono apportate alcune modifiche alla macchina di scavo, conseguentemente, ottimizzate/create nuovi sezioni tipo di consolidamento e nuovi metodi di avanzamento. Inoltre, allo scopo di identificare fenomeni relativi al possibile innesco di rockbursting e di caratterizzazione dinamica dell’ammasso in prossimità del fronte di scavo, durante l’avanzamento dell’opera, è stato integrato e potenziato un sistema di monitoraggio microsismico near real time. L’insieme di tali implementazioni, nate da una virtuosa sinergia tra i tecnici delle Imprese e del Gruppo di Progettazione, si è dimostrato molto efficace ed ha permesso importanti migliorie in termini sia di produzioni di scavo, sia della sicurezza per le maestranze.◀
Figura 4
Analisi dei dati – Componente spettrale “tonale primaria” (a), componenti tonali secondarie a frequenze superiori (b), componenti a frequenza variabile (c)
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