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Anno XIII n.2 Aprile-Maggio 2017
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Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Stampe periodiche in Regime Libero - CN/FO - Campione Gratuito
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Speciale
Conexpo-Con/Agg
Tantissime le novità e le anteprime presentate dalle aziende durante l’appuntamento di Las Vegas. SCI ve le racconta
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Merlo Al SaMoTer il verde che conquista Linde MH Grandi progetti per il 2017 Preview fiere Cosa ci aspetta i prossimi mesi
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Sommario
Anno XIII n.2 Aprile-Maggio 2017
Merlo Al SaMoTer il verde che conquista Linde MH Grandi progetti per il 2017 Preview fiere Cosa ci aspetta i prossimi mesi n.2 | Aprile-Maggio 2017 Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Stampe periodiche in Regime Libero - CN/FO - Campione Gratuito
IN COPERTINA > Demac Anno XIII n. 2 aprile-maggio 2017 Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scieditrice.com Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Cristiano Pinotti, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi, Riccardo Zironi. Foto di: Flickr: Max and Dee, Benny B. Photography, AstridWestvang, alessandroberrettoni
Speciale
Conexpo-Con/Agg
Editoriale di Manuela Cortesi
p. 4
Fiere > SPS IPC Drives Italia Preview Fiere > Hannover Messe
Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0545 97.15.78 Fax 0545 97.11.87 – E-mail: info@scieditrice.com
Preview Fiere > Smopyc - Saragozza
Abbonamenti Italia: euro 36,00 Estero: euro 60,00
La primavera della “nuova era” di Enrico Samorì p.22
Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice S.C.I. srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.
p.40
p. 6
Progetto grafico e impaginazione: Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com
Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39.0331.1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it
Visto al SaMoTer > Merlo
Un verde che conquista di Sandro Tozzi
News > Le brevi a cura della redazione
Hannover Messe guarda avanti di Sandro Tozzi p.20
Stampa GRAFICHE MDM - Forlì
Tantissime le novità e le anteprime presentate dalle aziende durante l’appuntamento di Las Vegas. SCI ve le racconta
Cultura 4.0: storie di automazione e nuovi orizzonti d’impresa di Riccardo Zironi p.46 Conexpo-Con/Agg 2017 Terex Più forte, più veloce
p.50
Liebherr Preview Fiere > Apex - Amsterdam
L’efficienza tuttofare su quattro assi p.54
L’esperienza di lavorare ad alta quota di Enrico Samorì
Manitowoc Cranes p.24
Grove GRT655 debutta a Las Vegas
p.58
Atlas Preview Fiere > SPS IPC Drives Italia
Atlas: quasi 100 anni e non sentirli p.62
La fabbrica intelligente passa prima da Parma di Enrico Samorì
Platform Basket Platform Basket negli States
p.26
Effer spa Effer a Las Vegas si fa in tre
Preview Fiere > CTT Mosca
JLG
CTT Mosca: dalla Russia con amore di Miriam Spada
Sul palco di Las Vegas JLG stupisce ancora
Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art.1, comma1, Commerciale Business – Forlì n. 74/2009
Focus Azienda > Linde MH
Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 6/9/2005 Iscrizione ROC n. 5763/2000
Preview Smopyc > Magni
Un anno di grandi progetti di Luca Balduzzi
p.28
p.66 p.67
p.68
Tadano GR1200XL-2 e ATF110G-5 al debutto
p.70
p.30 Focus Cantiere > Haulotte
Magni alla conquista della Spagna di Umberto Pignoni p.34
Haulotte per il KAIA Airport di Porfirio Ferrari
p.74
RIS – Rivista Italiana del Sollevamento S.C.I. srl – Via Martiri della Libertà, 63H 48024 Massalombarda (RA) Tel. 0545 97.15.78 – Fax 0545 97.11.87 info@scieditrice.com – www.scieditrice.com Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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Editoriale
Nel Belpaese delle tasse di Manuela Cortesi
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nutile illudersi: se il Rapporto 2017 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica da un lato dipinge uno scenario di tiepido rilancio, dall’altro conferma che l’Italia è una pessima scelta per coloro che vogliono fare impresa. Certo, dal Rapporto emergono dati rassicuranti: dopo otto anni ci stiamo trascinando fuori dalla melma della recessione, seppur debolmente. Ma è anche vero che l’ottimismo deriva dalle voci che rendono il bilancio positivo sulla base di previsioni che vengono puntualmente disattese, in primis la lotta all’evasione. E chi invece le tasse le paga, le paga sempre di più.
Lo scrive nero su bianco la Corte dei conti, spiegando che in Italia la pressione fiscale è «tra le più elevate dei paesi Ue, il total tax rate stimato per un’impresa di medie dimensioni testimonia di un carico fiscale complessivo (societario, contributivo, per tasse e imposte dirette) che penalizza l’operatore italiano in misura (64,8%) eccedente quasi 25 punti l’onere per l’omologo imprenditore dell’area Ue/Efta».
E anche in merito ai costi di adempimento degli obblighi tributari che il medio imprenditore italiano deve onorare sono da record: «269 ore lavorative, il 55 per cento in più di quanto richiesto al suo competitore europeo.» Unimpresa aveva lanciato l’allarme proprio qualche giorno prima dell’uscita del Rapporto, preannunciando una stangata verso l’imprenditoria soprattutto di fascia media in puro stile made in Italy. L’analisi del Centro studi di Unimpresa prevede un’emorragia per gli italiani che si attesta sui 75 miliardi di euro durante il triennio 2017-2019, con una pressione fiscale che aumenta di un +0,1% rispetto al 2016: dal 42,1 al 42,2%. Lo Stato dunque farà cassa per oltre 800 miliardi di euro. E per l’imprenditore italiano fare impresa all’estero diventa sempre più una scelta per sopravvivere in un mercato globale dove farsi spazio tra i colossi dell’Oriente è ogni giorno più difficoltoso. Del resto, una tassazione del genere non può che limitare la crescita delle imprese e la loro competitività sul piano internazionale. E gli italiani scappano all’estero.◀
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News > Le brevi
OMC
Sostenibilità e innovazione tecnologica, parole chiave per la transizione verso un mix energetico Il contributo dell’industria dell’oil & gas e del sistema della ricerca verso un futuro low carbon. Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto a Ravenna per i lavori dell’Offshore Mediterranean Conference 2017 che si è svolto al Pala De Andrè dal 29 al 31 marzo I rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e alcuni tra i massimi vertici dell’industria dell’oil & gas internazionale a confronto sulle politiche energetiche e climatiche del futuro in uno scenario di grandi cambiamenti che vedrà la domanda di energia crescere di oltre il 30% al 2035. Dalla transizione verso un’economia low carbon, al ruolo del Mediterraneo come hub del gas, per individuare le politiche, le soluzioni tecnologiche e le attività di ricerca verso un’economia più sostenibile. È la sfida che è partita da OMC 2017, la XIII edizione dell’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, la principale vetrina dell’oil & gas nel bacino del Mediterraneo aperta oggi a Ravenna alla presenza del Sottosegretario del Ministero Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, del Ministro del Petrolio dell’E-
gitto, Tarek El Molla, del Ministro delle Risorse Energetiche di Cipro, Yiorgos Lakkotrypis, e dei Ceo di Eni, Claudio Descalzi, e Edison, Marc Benayoun. «Le economie più avanzate», ha ribadito il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, aprendo i lavori di OMC 2017 a Ravenna, «si stanno attivando per raggiungere gli obiettivi auspicati a livello di riduzione delle emissioni di carbonio. Il nostro Governo è determinato non solo ad agire per garantire il raggiungimento dei target europei al 2030, ma anche per fare in modo che la transizione energetica possa essere un motore di crescita economica e di sviluppo grazie a investimenti e nuovi posti di lavoro in progetti innovativi». «E proprio OMC con il “Transition to a sustainable energy mix: the contribution of the Oil & Gas Industry” (“Tran-
sizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’oil & gas”)», ha sottolineato il Presidente di OMC 2017 Innocenzo Titone, «vuole essere l’arena di confronto sui temi energetici mondiali puntando sulla ricerca di soluzioni tecnologiche per contrastare il cambiamento climatico, l’avvio di numerosi progetti di generazione elettrica basati su fonti rinnovabili e l’impegno a un maggiore utilizzo del gas che rimane il combustibile fossile più ecosostenibile e che vedrà un aumento del consumo totale e un maggior peso nel mix energetico all’insegna della sostenibilità, della sicurezza e del rispetto dell’ambiente». Una sfida che parte da Ravenna e guarda al Mediterraneo. «Ravenna» ha ribadito infatti il Ministro del Petrolio dell’Egitto, Tarek El Molla «ha avuto un forte legame con Alessandria fin dall’epoca
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romana e questo rapporto è stato sviluppato, in particolare a partire dal 2000 attraverso la collaborazione tra OMC e MOC, una partnership che collega il Mediterraneo da nord a sud. Il Mediterraneo è una fonte importante di energia per l’Europa ed è per questo motivo che sono qui a OMC e a Ravenna questa settimana. Noi continueremo la discussione del ruolo dell’Egitto come un nuovo hub energetico del Mediterraneo a MOC nel mese di aprile del prossimo anno». Molto importante il peso che avranno le industrie dell’oil & gas, pronte a cogliere la sfida delle rinnovabili e a traghettare la transizione verso un futuro di energia sostenibile che non può prescindere comunque dal gas, che è la fonte fossile più pulita. «Per garantire la sostenibilità a lungo termine», ha detto Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni, «abbiamo definito una strategia di decarbonizzazione, che si basa sull’integrazione tra il nostro business tradizionale e l’energia da fonti rinnovabili, sfruttando tutte le possibili sinergie industriali, logistiche e commerciali. In questa ottica, la scoperta di Zohr rappresenta un punto di svolta, in quanto lo sviluppo del più grande giacimento di gas del Mediterraneo unito alla realizzazione di progetti in ambito rinnovabile può diventare un modello unico verso la transizione energetica.» «Edison», ha ribadito Marc Benayoun, Amministratore delegato di Edison, «è fortemente convinta che il gas sia indispensabile nella transizione energetica e che l’Italia debba avere una posizione forte e integrata in questo settore non solo per preservare la catena del valore nell’attività di produzione, ma anche e soprattutto per garantire la competitività delle imprese italiane. In Italia il gas rappresenta più della metà della produzione di idrocarburi di Edison e il 40% delle nostre riserve: questo spiega il rinnovato interesse che abbiamo per lo sviluppo di nuovi giacimenti di gas che ora hanno una nuova rilevanza alla luce dell’ottimizzazione dei costi di sviluppo e di un contesto autorizzativo favorevole.» L’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, aperta dal Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, vede la partecipazione di oltre 1.300 delegati e dieci delegazioni di Paesi produttori. L’evento che si sviluppa su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati, ha ospitato 650 espositori provenienti da oltre 30 Paesi. L’OMC è anche luogo di incontro tra gli studenti e le aziende. Allo Youth Programme ci sono stati oltre 500 studenti: un’importante occasione per le giovani generazioni di conoscere le opportunità di lavoro e carriera dell’Oil&Gas.
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News > Le brevi GENIE
Genie dà un contributo importante all’allestimento di un campo sfollati a seguito del terremoto di Norcia (Pg) A seguito del terremoto di grado 6,5 che ha colpito la zona di Norcia (PG) lo scorso ottobre, lasciando circa 30000 persone senza casa, Genie ha consegnato ieri un sollevatore telescopico girevole Genie® GTH™-5021R in comodato d’uso gratuito alla Protezione Civile della Regione Umbria, per dare assistenza all’edificazione di abitazioni temporanee per gli abitanti di Norcia. La città umbra di Norcia, racchiusa nell’antica cinta muraria, a solo un centinaio di chilometri dallo stabilimento di produzione delle piattaforme a braccio e dei sollevatori telescopici Genie e vicino alla città universitaria di Perugia, è stato colpita dal primo terremoto di grado 6,2 in agosto. Due mesi più tardi, il 31 ottobre, un secondo terremoto di grado 6,5 molto vicino all’epicentro ha colpito i pochi edifici di Norcia rimasti ancora in piedi.
«Quando si verificano catastrofi come questa, il minimo che possiamo fare è aiutare la popolazione locale nel modo che ci riesce meglio: mettendo a disposizione i nostri macchinari», ha dichiarato Francesco Aiello, Direttore Senior dello stabilimento di produzione Genie di Umbertide e promotore di questa iniziativa insieme a Corrado Burzigotti, Supervisore di una delle linee di produzione nello stabilimento e volontario della Protezione Civile. Aiello ha proseguito: «Con temperature prossime allo zero, l’allestimento di un campo in casette prefabbricate è la priorità numero uno. Per questo motivo abbiamo consegnato ieri un GTH-5021R, il modello più grande e potente tra i nostri sollevatori telescopici, alla Protezione Civile della
Regione Umbria», continua Aiello, «concedendolo per tutto il tempo necessario all’allestimento del campo in casette prefabbricate. Poter contribuire a dare finalmente un tetto a chi ha perso la propria casa così vicino a noi», conclude Aiello, «offrendo riparo dall’inverno rigido di Norcia, è un’esperienza impagabile per il personale della nostra azienda». Il terremoto di ottobre, stimato dagli esperti uno dei più forti nella zona da quando un terremoto di grado 6,9 uccise 2735 persone nell’Italia del sud nel 1980, fortunatamente non ha fatto vittime ma è stato devastante dal punto di vista strutturale, danneggiando gravemente abitazioni ed edifici storici quali l’antica basilica di San Benedetto che risale al sedicesimo secolo.
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JCB
JCB offrirà i sistemi per la sicurezza Veicolare Brigade sul Movimentatore Telescopico 509-45 JCB offrirà una gamma di sistemi per la sicurezza veicolare Brigade come opzioni di fabbrica sul nuovo movimentatore telescopico 509-45. I prodotti per la sicurezza Brigade saranno esposti allo stand JCB presso la fiera ConEXPO 2017 a Las Vegas. JCB ha deciso di adottare il sistema di telecamere e monitor Backeye®360 BN360, la minitelecamera interna a cupola MD51, il NUOVO videoregistratore digitale con capacità 3G e Wi-Fi e il sistema di rilevamento radar Backsense®, tutti prodotti firmati Brigade. La combinazione di questi sistemi assicura al nuovo movimentatore telescopico JCB il massimo livello raccomandato per le dotazioni di sicurezza, al fine di impedire le collisioni e creare un ambiente di lavoro sicuro. Backeye®360 BN360 di Brigade è un sistema di telecamere e monitor studiato per facilitare le manovre a bassa velocità offrendo al conducente una visione perimetrale a 360 gradi del veicolo in un’unica immagine sul monitor in cabina. Questo sistema riunisce e “assembla” simultaneamente in tempo reale le immagini prodotte da quattro telecamere ultragrandangolari, creando una singola vista dall’alto ed azzerando gli angoli ciechi. Le immagini sono quindi registrate sul NUOVO
MDR-408GW-1000 di Brigade, un dispositivo di videoregistrazione mobile a 8 canali. MDR di Brigade è ora dotato di capacità 3G e Wi-Fi, e consente l’accesso a distanza all’unità inviando in streaming immagini in tempo reale e dati relativi alla velocità e alla posizione del veicolo. È inoltre possibile analizzare gli eventi trigger, quali l’attivazione degli indicatori di svolta o dei freni, accedendo al software Dashboard o all’app mobile di Brigade. JCB offrirà, infine, il sistema di rilevamento programmabile Backsense® BS-8000 di Brigade come dotazione di fabbrica. Backsense® è un sistema di rilevamento radar in grado di migliorare la sicurezza fornendo ai guidatori chiare segnalazioni visive e acustiche della presenza di persone od oggetti sulla traiettoria del veicolo. Il radar più versatile attualmente sul mercato, Backsense® BS-8000 ha un’area di rilevamento da 3 m a 30 m di lunghezza e da 2 m a 10 m di larghezza. Backsense® è inoltre completamente programmabile: le aree di rilevamento e le “zone cieche” possono essere configurate in modo da escludere ostacoli fissi, come parti della carrozzeria, per adattare il sistema alle esigenze specifiche degli utenti e ridurre al minimo i falsi allarmi.
JCB
Jcb Sponsor del Team Williams Martini Racing di Formula 1 JCB ha stretto un accordo di partnership con Williams Martini Racing in vista della stagione 2017 che offrirà all’azienda grandi opportunità di promozione del marchio in tutto il mondo. In base all’accordo, sottoscritto in questi giorni, JCB apporrà il proprio marchio sul telaio e l’alettone posteriore della Williams FW40 Mercedes a partire dalla stagione 2017 di Formula 1. Il marchio JCB comparirà anche sulle tenute da gara e i caschi dei piloti Felipe Massa e Lance Stroll, e a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna anche sulle divise del team ai box. La popolarità mondiale della Formula Uno offrirà a JCB una grande opportu-
nità per promuovere il proprio marchio verso i clienti, attuali e potenziali, fornendo un importante impulso alle vendite in tutto il mondo. Il Presidente di JCB Lord Bamford ha dichiarato: «Sono un ingegnere e un costruttore, e la progettazione e sviluppo di prodotti innovativi è il cuore dell’attività di JCB. Spesso combiniamo le nostre competenze progettuali con alcune delle più avanzate tecnologie automobilistiche, cosa che rende le nostre macchine efficienti nei consumi e facili da utilizzare. La nostra partnership con Williams Martini Racing si basa proprio su questa collaborazione all’insegna di tecnologia e innovazione, oltre che sulla lunga tra-
dizione della nostra azienda nel mondo delle competizioni motoristiche.» Claire Williams, Deputy Team Principal di Williams Martini Racing, ha aggiunto: «Siamo lieti di dare il benvenuto a JCB nella famiglia dei nostri partner. Engineering e innovazione sono al centro di tutto ciò che facciamo in Williams, e la nostra è una partnership basata su valori e obiettivi condivisi. Siamo due grandi marchi britannici, e in quanto tali condividiamo l’obiettivo di spostare sempre più in là i limiti della tecnologia, senza riposare sugli allori ma anzi con la determinazione di essere sempre migliori. Sono certa che questa si rivelerà una partnership di successo per entrambi i nostri marchi, e non vedo l’ora di intraprendere questo percorso comune con un marchio prestigioso come JCB.»
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News > Le brevi INTRALOGISTICA
Ancora 1 mese di tariffa agevolata per iscriversi a INTRALOGISTICA ITALIA zione e realizzazione di sistemi integrati per la supply chain, produttori di componenti per i sistemi logistici, di stoccaggio e movimentazione. Tra le aziende fedeli alla manifestazione vi è TELLURE RÔTA.
La parola agli espositori
Dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking, INTRALOGISTICA ITALIA, nella prossima edizione, si terrà all’interno di un nuovo appuntamento espositivo “The Innovation Alliance”, che vede unite cinque manifestazioni fieristiche dedicate ad altrettanti settori dei beni strumentali. Tra queste vi è Ipack Ima Srl, parte dell’organizzazione di INTRALOGISTICA ITALIA 2018. La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA, organizzata da HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL GMBH, la filiale italiana di Deutsche Messe AG, e parte del network internazionale CeMAT, si terrà dal 29 maggio all’1 giugno 2018, nei padiglioni di Fiera Milano-Rho, La sempre più ricca offerta di tecnologie meccaniche e digitali, utili alla connettività, alla comunicazione e all’automazione nei processi industriali, ha contribuito a mettere l’intralogistica e il magazzino al centro delle attività produttive e della ricca trama di interconnessioni offerte dalle opportunità di Industry 4.0. Il settore della logistica interna ha assunto quindi un ruolo cruciale e la manifestazione INTRALOGISTICA ITALIA ha iniziato a ricevere adesioni da parte di aziende specializzate nella progetta-
Sono diverse le aziende che, dopo aver partecipato alla prima edizione, nel 2015, attendono di poter presentare le proprie soluzioni a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. Tra gli espositori che hanno riconfermato la loro adesione alla manifestazione c’è TELLURE RÔTA SPA, azienda italiana che, dal 1953, progetta e produce ruote e supporti per uso industriale, civile e domestico presso il suo stabilimento a Formigine, in provincia di Modena, e in Brasile presso la filiale produttiva a San Paolo per il mercato sudamericano. Abbiamo intervistato Sauro Bizzi - Responsabile Vendite Italia Tellure Rôta che ha così introdotto l’azienda “Tellure Rôta oggi serve oltre 2000 clienti in più di 70 paesi, grazie alla professionalità di 170 dipendenti, che operano su 15.000 mq di unità produttive. Il team del laboratorio di Ricerca ‘TR Lab – Test & Research’ di Tellure Rôta studiano insieme al cliente soluzioni personalizzate nei materiali, nelle dimensioni, nelle soluzioni costruttive, per rispondere al meglio ad esigenze specifiche.” Bizzi ha quindi proseguito descrivendo gli elementi che hanno convinto TELLURE RÔTA a confermare la partecipazione a INTRALOGISTICA ITALIA 2018. “Durante la prima edizione di INTRALOGISTICA ITALIA, nel 2015, anche grazie alla contestualità con Ipack-Ima, abbiamo avuto l’opportunità di presentare le nostre innovative soluzioni in po-
liuretano elastico TR-Roll. In Italia mancava una manifestazione fieristica che fosse focalizzata alla logistica interna dei materiali, che rappresenta il vero focus di un’azienda come la nostra: con INTRALOGISTICA ITALIA questa lacuna è stata colmata.” INTRALOGISTICA ITALIA si colloca all’interno della piattaforma di The Innovation Alliance e Sauro Bizzi ha dichiarato a questo riguardo “Vediamo importanti vantaggi in questa sinergia tra cinque diverse anime dell’eccellenza fieristica, che consentono al visitatore di ottimizzare tempi e spese di visita. Per un’azienda come la nostra, inoltre, che propone soluzioni destinate a molteplici ambienti, l’opportunità di presentarsi in un contesto multi settore risulta particolarmente interessante.” L’intervista in esclusiva di Sauro Brizzi in versione completa è disponibile sul sito INTRALOGISTICA ITALIA a questo link. Con Industrie 4.0 il settore si trova nel pieno di una rivoluzione e INTRALOGISTICA ITALIA 2018 sarà artefice di questi cambiamenti presentando le soluzioni più innovative del settore. Visitando gli stand degli espositori e partecipando ai convegni, si potrà assistere a dimostrazioni di sistemi intelligenti, capaci di operare in rete; di “Internet of things”, di automazione dei processi logistici, di trasporto senza conducente e di processi intralogistici robotizzati. Anche le tecnologie di Augmented Reality e l’importante margine di ottimizzazione che l’adozione degli occhiali intelligenti consente nel processo di preparazione degli ordini sono parte dei molti spunti innovativi che vedremo nella rassegna.
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BETAFENCE
Stadio di La Spezia: l’accesso dei tifosi sarà piu’ rapido e sicuro Vicino alla zona sportiva militare e a poche centinaia di metri dal centro storico, sorge lo Stadio Alberto Picco, impianto sportivo che, dal 1919, ospita le partite interne dello Spezia Calcio. Impianto di proprietà del Comune, e che dalla sua fondazione è stato sottoposto a frequenti ampliamenti e rifacimenti della struttura, è dotato oggi di un terreno di gioco di 105 m x 65 m ed ha una capienza di 10.336 posti. Per poter considerare l’impianto a norma di legge, dal 2007 sono stati installati dei tornelli a tutti i varchi di accesso del pubblico; lo stadio è stato poi dotato di una recinzione in grado di garantire un’area di sicurezza tra i controlli di ingresso e l’accesso agli spalti, di nuovi cancelli di sicurezza e di telecamere di sorveglianza. Recentemente, l’impianto necessitava di lavori di riqualificazione dell’area esterna all’angolo fra Viale Fieschi e Via dei Pioppi in corrispondenza della curva “ferrovia”, dove era situato un rudere denominato “Casa del Colonnello”, che impediva di garantire un livello di sicurezza ottimale durante l’accesso ed il deflusso dei tifosi dallo stadio. Inoltre il Comitato per la sicurezza negli stadi aveva prescritto di ampliare i “tornelli” di accesso per evitare il formarsi di lunghe code al momento del controllo dei biglietti. Da gennaio 2017 hanno avuto inizio i lavori di demolizione del fabbricato e la sistemazione dell’area esterna adiacente. Un restyling che consentirà di ottenere il doppio dei tornelli, lo spostamento delle biglietterie e la costruzione, sulla facciata esterna dello stadio, di un elevatore per disabili. È inoltre in fase di realizzazione una nuova recinzione comprensiva di cancelli necessari per il controllo degli accessi e per il deflus-
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so dallo stadio. Considerato che l’impianto sportivo potrebbe essere sottoposto a interventi futuri di modifica per rispondere ad esigenze di adeguamento normativo e di capienza comportando la necessità di modificare la configurazione delle recinzioni, si è scelto di adottare un modello di recinzione modulare mobile: Publifor, soluzione innovativa e brevettata Betafence. Sistema
di recinzione più usato per la sicurezza degli stadi di serie A e B, Publifor è stato utilizzato in duplice funzione: dapprima, quale recinzione per la delimitazione del cantiere, per poter permettere all’impresa di eseguire le opere connesse allo stadio; in seconda fase, sarà impiegato per il prefiltraggio, migliorando l’accesso dei tifosi della curva “ferrovia” all’impianto.
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News > Le brevi
OM STILL
Il gruppo Mossucca sceglie Om Still per la logistica dello stabilimento FCA di Melfi
Il Gruppo Mossucca sceglie OM STILL per la gestione delle operazioni logistiche di asservimento alla produzione dello stabilimento FCA di Melfi e ordina alla Filiale Adriatica una modernissima flotta composta da 25 mezzi: RX60 per il carico scarico dei camion, RX20 per lo stoccaggio in magazzino, rimorchiatori LTX e R07 per il trasporto dei componenti alle linee produttive. Il Gruppo Mossucca, che opera dal 1970 nel comparto dell’autotrasporto e della logistica integrata, collabora con FCA da quando negli anni ’90 è stato realizzato il polo produttivo di Melfi. Nel 2014 FCA ha profondamente riorganizzato la logistica dell’impianto, il Gruppo Mossucca è stato tra i pochi fornitori in grado di raccogliere e vincere questa sfida, rivedendo profondamente la propria organizzazione e i propri processi per adeguarli ai più elevati standard sul mercato. E così, attraverso le società Internatio-
nal Trading e Service e Multilog SpA, il Gruppo gestisce oggi circa il 50% dei servizi logistici di asservimento all’impianto di Melfi. Nei 2 magazzini, che occupano una superficie complessiva coperta di circa 20.000 mq, vengono stoccati i componenti consegnati da 23 diversi fornitori, la movimentazione dei semilavorati verso lo stabilimento è gestita in modalità Just in Sequence: l’impianto, in costante collegamento con i magazzini attraverso piattaforme software, comunica le esigenze della produzione indicando la sequenza e le referenze necessarie, i semilavorati vengono quindi caricati sui trolley, ordinati secondo specifiche sequenze e consegnati dai trattori direttamente a bordo linea. Per rispondere al meglio al grande volume di attività generato ed alle crescenti esigenze di efficientamento, il Gruppo Mossucca ha deciso di rinnovare la propria flotta dotandosi di 25 nuovi carrelli OM STILL. «Nei due magazzini di Melfi», spiegano Lorenzo Mossucca, Amministratore Unico della International Trading & Service, e Andrea Franchetto, Direttore Generale di Multilog, «movimentiamo circa 2.400 contenitori al giorno, e i nostri trattori percorrono complessivamente ogni anno circa 960.000 km, pari a circa 26 volte il giro del mondo. Simili volumi sono possibili solo grazie ad una flotta affidabile, è per questo che abbiamo scelto di affidarci a OM STILL. Altro importante plus è il servizio di assistenza di prim’ordine garantito dalla Filiale Adriatica di OM STILL, che ci ha seguito nel corso di tutta la trattativa e sul cui supporto possiamo sempre contare».
Poiché i magazzini lavorano su 3 turni, 7 giorni su 7, tutti i carrelli sono dotati di doppia batteria e di sistema di estrazione laterale della batteria, che consente ad un solo operatore di eseguire in modo veloce, semplice e sicuro la sostituzione. La sicurezza è uno dei driver fondamentali del Gruppo Mossucca, per questa ragione tutti i carrelli sono dotati dei più avanzati sistemi di sicurezza OM STILL: Fle-
et manager per adibire l’accesso alle macchine solo agli utenti autorizzati, obbligo di cintura di sicurezza inserita per l’avviamento del carrello e limitatori di velocità a 12km/h all’esterno e 6 km/h all’interno dell’impianto FCA. Per facilitare gli operatori e garantire la massima precisione e facilità di guida, inoltre, i trattori sono stati dotati di luce di puntamento: un fascio di luce viene proiettato sul pavimento davanti al carrello, è così possibile spostarsi agevolmente tra le linee di produzione, senza mai uscire dai percorsi predefiniti. Per garantire il massimo comfort degli operatori tutti i carelli che lavorano in esterna sono dotati di cabina rigida, mentre quelli utilizzati nei magazzini sono equipaggiati con cabina comfort che si può chiudere mediante una tendina.
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INTERMAT ASEAN 2017
Le tendenze e le novità tecnologiche del settore Bangkok accoglierà dall’8 al 10 giugno prossimi la prima edizione di INTERMAT ASEAN, il salone dell’edilizia e delle infrastrutture del Sud Est Asiatico; gli espositori saranno riuniti presso il Quartiere delle Esposizioni e dei Congressi IMPACT di Bangkok, nei Pad. 3-4 oltre che su un’area esterna.
JCB Asia del Sud Est, uno dei principali produttori di attrezzature da costruzione al mondo, sarà lo sponsor Gold di INTERMAT ASEAN. Martin Sommer, District Manager, ha comunicato che JCB presenterà le ultime novità rea-
lizzate per il mercato asiatico oltre ad elementi irrinunciabili nel settore dei mini escavatori, delle attrezzature per le miniere e per la gestione delle cave, dei movimentatori telescopici e del loro sistema telematico di punta.
La tecnologia al centro dell’edilizia Il 24 gennaio scorso si è tenuta presso l’East Wing, The Oriental Residence di Bangkok la conferenza di lancio per presentare « L’evoluzione delle grandi tendenze delle macchine innovative ». Nattaphorn Bhromsuthi, vice-Presidente della Thai Contractors Association e Presidente della Federazione delle Costruzioni della regione del Sud Est Asiatico, ha indicato che la Thailandia diventerà il più grande mercato delle costruzioni della regione, con un fatturato tra i 30 e i 35 miliardi di dollari, davanti a Singapore (18-25 miliardi) e alla Malesia (25-30 miliardi). Ha inoltre auspicato che la Thailandia utilizzi le tecnologie con le attrezzature edili, come anche per la Malesia, per migliorare la produttività e ottimizzare i tempi nei processi.
Prodotti di alta tecnologia presentati durante il salone Lo sponsor Platinum, CASE Construction, tramite il suo Direttore Marketing per il Sud Est Asiatico, Danilo Catalucci, ci ha informati che presenterà numerosi prodotti eccezionali oltre ad innovazioni considerevoli. «I nostri più importanti clienti beneficeranno di promozioni esclusive, prova dell’impegno di CASE per rendere più efficienti i loro siti di lavoro e la fornitura di servizi a valore aggiunto».
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News > Le brevi
PALFINGER
Gruppo Festa estende il proprio raggio d’azione Siamo lieti di annunciare il rinnovo di dealership con Palfinger Platforms Italy, e nel contempo l’ampliamento della zona di attività diventando dealer ufficiale per Palfinger Platforms Italy per le regioni Basilicata, Puglia e Calabria. Il già ottimo rapporto si è pertanto consolidato ed è stato nomina-
to Gianni Dispoto responsabile commerciale delle piattaforme PPI per la zona della Puglia. «Questo per noi è motivo di orgoglio e una iniezione di rinnovata fiducia per il mercato», hanno dichiarato comunemente Adriano Festa, titolare dell’omonimo gruppo, e lo stesso
Gianni Dispoto, «che avrà sul territorio un solido ed affidabile punto di rivendita e service che faranno volare alti i nostri marchi con conseguente beneficio per i clienti». Gli stessi infatti hanno già premiato, con ben 10 ordini, l’impegno profuso per la promozione del prodotto Palfinger Platforms Italy nelle zone di competenza.
VENPA
Venpa sceglie gli under 30: giovane, forte e bella Nell’ultimo biennio, Venpa ha accolto numerosi giovani under 30 all’interno del suo staff di professionisti. Tra tecnici per le officine dislocate in Nord Italia, funzionari e impiegati commerciali, ad oggi si contano 13 nuovi assunti tra i 20 e i 30 anni. L’inserimento di giovani, anche con contratto di apprendistato di 3 anni, prevede una formazione speci-
fica obbligatoria interna e presso enti esterni, che varia dal titolo di studio. La sede più idonea per fare crescere la fascia giovane è indubbiamente la sede centrale di Dolo (VE), grazie alla presenza di personale esperto dedicato (in più casi esperienza pluriventennale sul campo) e alla disponibilità di un parco mezzi completo. Viene sempre nominato un tutor, che segue il neo assunto per tutto il periodo formativo e che gli fa da riferimento tecnico. L’entusiasmo per il noleggio, l’attitudine di ogni uomo o donna che fa parte di Venpa a lavorare in gruppo, quindi il forte spirito di squadra e di condivisione che anima
le filiali operative disseminate nel Nord Italia… tutti questi elementi sono la materia prima che alimenta costantemente il motore di questa azienda e che contamina le nuove leve e le fa crescere. E Venpa stessa beneficia di riflesso, a sua volta, della freschezza e grinta di cui la gioventù gode.
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JLG
Le piattaforme aeree motorizzate ed i sollevatori telescopici Skytrak Jlg vincono l’highest retained value awards 2017 di Equipmentwatch JLG Industries, Inc., una società del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme aeree e sollevatori telescopici, ha recentemente annunciato di essere stata nominata vincitrice per il 2017 del programma annuale Highest Retained Value Awards di EquipmentWatch, l’unico riconoscimento del settore basato sui valori residuali per l’attrezzatura pesante. Le piattaforme aeree motorizzate a braccio articolato, le piattaforme aeree motorizzate a pantografo, e i sollevatori telescopici SkyTrak JLG® hanno ricevuto questa onorificenza come serie di modelli progettate per mantenere la più alta percentuale del proprio valore originario dopo 5 anni tra tutti i concorrenti nelle categorie piattaforma aerea a braccio articolato e piattaforma aerea a pantografo a combustione interna, dimostrando l’impegno di JLG ad abbassare il costo totale di proprietà per i proprietari delle imprese di costruzione. Le piattaforme aeree motorizzate a braccio articolato JLG® forniscono agli operatori un raggio d’azione extra per lavorare sopra e intorno agli ostacoli in un cantiere, offrendo uno sbraccio eccezionale, alta capacità, prestazioni versatili, e facile manutenzione. Aree di lavoro più ampie permettono ai lavoratori un accesso a punti difficili da raggiungere. La linea di piattaforme aeree motorizzate a braccio articolato JLG include i seguenti modelli: 340AJ,450AJ, Serie 600 (600A, 600AN Stretta, 600AJ, 600AJN Stretta), 740AJ,
Serie 800 (800AJ, 800A), 1250AJP, 1500AJP. Le piattaforme aeree motorizzate a pantografo JLG sono ideali per applicazioni che richiedono maggiore spazio di lavoro e maggiore capacità di sollevamento, poiché forniscono un’area di lavoro più ampia e in molti casi maggiori capacità di carico rispetto alle piattaforme aeree a braccio. Le piattaforme aeree motorizzate a pantografo JLG offrono una mobilità sul terreno e una pendenza superabile eccezionali, rendendo più facile fare manovra nei cantieri più accidentati. La linea di piattaforme aeree motorizzate a pantografo JLG include i seguenti modelli:
260MRT Serie RT (530LRT, 3394RT, 4394RT) Per il secondo anno di seguito, sono stati apprezzati da EquipmentWatch i sollevatori telescopici a marchio SkyTrak di JLG. I sollevatori telescopici SkyTrak presentano migliorate velocità di funzione del braccio, un unico joystick per una maggiore capacità multifunzionale, un bracciolo integrato, e aria condizionata opzionale per un maggiore comfort. I motori Tier 4 Final sono a risparmio di carburante con un minore impatto ambientale. Inoltre, i ricambi del motore e altre componenti sostituibili sono facilmente accessibili per una manutenzione più rapida. La linea SkyTrak include i seguenti modelli: 6036, 6042, 8042, 10042,10054 «Il costo totale di proprietà è di importanza crescente per i proprietari delle attrezzature che lavorano per
massimizzare il loro ritorno sugli investimenti in un’attrezzatura», ha dichiarato Paul Kreutzwiser, direttore globale della categoria piattaforme aeree in JLG Industries, Inc. «Oltre ai costi di acquisto e al valore di rivendita, sono molti i fattori che incidono sul costo totale di proprietà, come la manutenzione, l’assistenza, i ricambi, la formazione, l’affidabilità della macchina e la sua versatilità. JLG si sforza di produrre attrezzature che forniscano un valore eccellente oltre il loro ciclo di vita, e i riconoscimenti del premio EquipmentWatch avvalorano quell’impegno verso i nostri clienti.» Per gli acquirenti di attrezzature, uno dei fattori più influenti nel processo decisionale di acquisto è il valore residuale. Il valore residuale di un bene avrà un impatto significativo sui termini di locazione/leasing e sui costi di proprietà durante la vita della macchina. I compratori informati fanno bene a dare molto peso al mantenimento del valore quando prendono in considerazione l’acquisto di attrezzature. Per creare il riconoscimento Highest Retained Value Awards del 2017, gli analisti di EquipmentWatch hanno preso in considerazione 12.536 modelli nella loro banca dati di valutazione, che sono poi stati ristretti a 156 serie da 36 marchi. Una volta stabiliti i finalisti, i valori residuali sono stati calcolati al livello della serie sfruttando una banca dati che copre più di 412 miliardi di dollari nell’attività di mercato per poter identificare il vincitore in ogni categoria.
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News > Le brevi LINDE
Sollevamento autonomo per altezze fino a dodici metri Linde Material Handling, primario produttore di attrezzature per magazzini, ha aggiunto un nuovo modello all’avanguardia alla sua gamma di veicoli robotizzati: il carrello combinato VNA senza conducente Linde K-MATIC, che, con una portata di 1,5 tonnellate, è in grado di stoccare e prelevare, in completa autonomia, pallet fino ad un’altezza di 12 metri. I carrelli industriali a funzionamento indipendente, che possono essere integrati, con estrema flessibilità, all’interno di sistemi di intralogistica e gradualmente incrementati in numero, si incontrano con l’interesse costantemente crescente dei clienti: «Presumiamo che, in futuro, le attrezzature robotiche diventeranno sempre di più parte di catene di processi multi stadio autonomi, in cui i diversi carrelli, così come le varie macchine e apparecchiature comunicheranno ed interagiranno tra loro con lo scopo di aumentare la produttività nei magazzini e nei centri di distribuzione», prevede Philipp Stephan, Responsabile Prodotto di Linde Robotics presso Linde Material Handling. All’evento dello scorso anno, dedicato ai clienti, “World of Material Handling”, Linde ha presentato una anteprima del carrello utilizzando la seguente dimostrazione: i pallet sono stati prelevati da uno scaffale alto dal carrello combinato K MATIC, posizionati su una stazione di trasferimento da uno stoccatore L MATIC e trasferiti su un convogliatore a rulli. Una volta che il pallet è stato spostato, lungo il convogliatore a rulli, all’altra estremità, viene prelevato da un trattore con rimorchio e riposizionato sullo scaffale. «La robotica Linde è in grado di controllare catene di processi autonomi grazie all’interfacciamento tra i carrelli robotici ed i macchinari, come ad esempio imballatrici, convogliatori o
pallettizzatori, realizzando così applicazioni più complesse», sostiene Stephan. Il semplice e veloce passaggio dalla modalità autonoma alla modalità manuale e viceversa è un vantaggio significativo, che è particolarmente visibile nel nuovo K-MATIC. Sono necessari pochi semplici passi. «In questo modo, il modello K MATIC può essere utilizzato in modalità manuale per il commissionamento durante il giorno e in modalità autonoma di notte, per il rifornimento con pallet interi», aggiunge Stephan.
Intelligenza incorporata L’integrazione del veicolo nel flusso operativo è ottenuta mediante il Robot Manager, che fornisce l’interfaccia con il software di gestione del magazzino o con il sistema di pianificazione delle risorse di un’azienda. In qualità di supervisor software, il Robot Manager riceve, elabora e trasmette i dati in tempo reale, controllando così l’interazione con le altre macchine e gli altri dispositivi. L’unità computer intelligente assicura anche la trasmissione dei dati e delle condizioni del veicolo per la manutenzione. L’installazione di carrelli robotici Linde riduce l’investimento iniziale. Questo perché la serie Linde-MATIC è basata sulla tecnologia di geoguida “infrastructure-free”. Per i carrelli Linde K MATIC, questo significa: se il Robot Manager ordina al carrello di cambiare corsia, le strutture esistenti come, pareti, pilastri o scaffalature sono sufficienti per muoversi in sicurezza e affidabilità. Quando si trova in una corsia di scaffali, il combinato VNA è guidato attraverso guida a induzione o meccanica che consente di raggiungere velocità superiori. Il modello K-MATIC di Linde è particolarmente raccomandato se nel magazzino vengono spostati prodotti di alta qualità, in quanto il sistema di gestione sicurezza
installato assicura che il commissionatore può eseguire i suoi compiti in modo sicuro. I sensori e le telecamere 3D, i dispositivi di avvertimento visivi e sonori e i pulsanti di emergenza aiutano ad evitare che si verifichino danni agli scaffali, ai supporti del carico e alle merci. Per esempio, una telecamera sulle forche effettua una scansione precisa del profilo di un pallet, consentendone il prelevamento in modo appropriato. Allo stesso modo, il veicolo risponde, in tempo reale, all’ambiente circostante, cosicchè può essere utilizzato anche all’esterno delle corsie con un funzionamento misto.
Un unico partner per carrelli e manutenzione «Un’accurata analisi, effettuata in loco, dei processi è indispensabile quando bisogna sviluppare la migliore soluzione robotica possibile per l’utente», sottolinea Stephan. Dato che tutti i carrelli robotici Linde si basano su modelli standard corrispondenti, il modello Linde K-MATIC ha tutte le caratteristiche e le opzioni disponibili sugli altri carrelli della serie modulare, consentendo, in questo modo, di soddisfare i diversi requisiti richiesti dai clienti. La manutenzione viene effettuata, in modo globale, dall’organizzazione locale Linde.
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Giornate Nazionali di Saldatura
Le Giornate Nazionali di Saldatura si ripropongono, per la nona volta come evento culturale di riferimento nel mondo della fabbricazione dei prodotti saldati. I contenuti scientifici e tecnologici di questa nona edizione sono stati come sempre particolarmente curati. Attenzione particolare è stata posta alla scelta degli argomenti da sviluppare, dei temi da discutere, delle novità da presentare avendo attualità e valenze applicative quali criteri conduttori. Se “la competenza è una conquista” le GNS rappresentano certamente un’opportunità rilevante di crescita.
Sponsor
Aggiornati al 20/01/2017
COMMERSALD
Con il patrocinio di
Media Partners
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News > Le brevi UNACEA
Eng Cranes ha aderito a Unacea L’associazione italiana delle aziende di macchine per costruzione continua a espandersi nel settore delle gru a torre. Eng Cranes Srl, azienda produttrice di questo comparto, ha aderito a Unacea. L’azienda, con sede a Reggio Emilia, è attiva nel settore delle gru a torre dal 2012 ed esporta oltre il 90% della sua produzione, specie nei mercati nordamericani e mediorientali. «Aderiamo a Unacea», ha dichiarato Enrico Natella,
general manager dell’azienda, «perché crediamo che il settore delle gru a torre necessiti di un’associazione unitaria capace di fare massa critica e far sentire la voce di un’industria che la crisi ha messo a dura prova. Le tematiche tecniche ed economiche sulle quali i produttori devono fare squadra sono molte e il primo passo per affrontarle è di sfruttare la piattaforma unitaria messa a disposizione da Unacea».
SOCAGE
Una nuova collaborazione per Socage nel Regno Unito SOCAGE piattaforme aeree ha scelto di affidarsi ad un nuovo distributore autorizzato nel Regno Unito: Access Platform Sales (APS). APS fornirà prestazioni di assistenza in tutta la Gran Bretagna, ricambi e servizi dedicati a
tutto il parco macchine SOCAGE attraverso la sua consociata IPS. SOCAGE ha inoltre annunciato un’estensione di garanzia sulle nuove vendite della sua piattaforma A314 montata su pick-up. APS offrirà le sue presta-
zioni su 4 piattaforme SOCAGE montate su camion appartenenti alla Serie E su telaio Nissan Cabstar di 3,5 tonnellate: - il modello 20TJ con altezza 19,5 metri - il modello 21DJ con altezza 20,5 metri - il modello 25D con altezza 24,5 metri - il modello 28D con altezza 28 metri In merito a questa nuova collaborazione Steve Couling, amministratore delegato di APS/IPS, dice : «Siamo onorati di rappresentare SOCAGE nel Regno Unito. La piattaforma A314 è un modello incredibilmente popolare che occupa circa il 90% della quota di mercato. Offrendo una garanzia di 3 anni, SOCAGE dimostra la sua fiducia verso il prodotto e verso APS in qualità di nuovo distributore».
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Preview Fiere > Hannover Messe
Edizione 2016
Barak Obama e Angela Merkel ospiti dell’edizione 2016
Hannover Messe
guarda avanti
Tecnologia, industria 4.0, lavoro ai tempi della digitalizzazione, start up e molto altro: mai come quest’anno il programma è ricco di spunti e di opportunità di Sandro Tozzi
L
e presentazioni di rito dell’Hannover Messe le prendiamo dalle parole di personaggi del calibro di Barak Obama, che l’ha definita la «fiera leader mondiale delle tecnologie per l’industria». Circa un terzo dei visitatori e oltre la metà degli espositori arrivano dall’estero, soprattutto da Cina e USA.
E ogni anno sono migliaia i giornalisti che portano l’attenzione di tutto il mondo all’evento. La fiera è cruciale per le industrie in crescita: sono tanti e qualificati i decision maker presenti e il volume d’affari è enorme. È stato infatti stimato che ogni edizione sono circa 5 milioni i contatti d’affari che vengono realizzati durante la fiera: quale mi-
gliore location per il lancio di prodotti e nuove tecnologie. E proprio le tecnologie sono la principale attrazione della fiera tedesca, che da 13 anni assegna l’HERMES AWARD a innovazioni tecnologiche particolarmente significative. Ogni espositore della HANNOVER MESSE 2017 può concorrere al premio iscrivendo soluzioni innovative, ma già collaudate, presentate per la prima volta in fiera. In palio, oltre alla vetrina internazionale alla quale si è inevitabilmente esposti, un pacchetto PR per un valore complessivo di circa 100.000 euro. L’intera edizione del 2016 ha affrontato la rivoluzione dell’industria 4.0 con la presentazione di oltre 400 nuovi esempi di processi interamente digita-
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lizzati per le industrie manifatturiere e dell’energia. Il tema dello scorso anno ha gettato le basi di un vero e proprio ponte per il futuro dato che l’appuntamento del 2017, che si terrà dal 24 al 28 aprile prossimo, sarà dedicato ai benefici e alle opportunità che l’innovazione e lo sviluppo tecnologico possono offrire a tutti i livelli produttivi, dalla progettazione alla commercializzazione. In una parola: energia, una delle questioni più importanti e più discusse.
Dal 2016 con furore L’intera edizione del 2016 ha affrontato la rivoluzione dell’industria 4.0 con la presentazione di oltre 400 nuovi esempi di processi interamente digitalizzati per le industrie manifatturiere e dell’energia. Il tema dello scorso anno ha gettato le basi di un vero e proprio ponte per il futuro dato che l’appuntamento del 2017, che si terrà dal 24 al 28 aprile prossimo, sarà dedicato ai benefici e alle opportunità che l’innovazione e lo sviluppo tecnologico possono offrire a tutti i livelli produttivi, dalla progettazione alla commercializzazione. La formula della HANNOVER MESSE è una proposta integrata di più fiere interne che si svolgono in contemporanea in una sola location.
I temi Industrial Automation, Motion Drive & Automation, Digital Factory, Ener-
IN SINTESI
HANNOVER MESSE Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet
The world’s most important industrial show Hannover - Germania 24/28 aprile 2017 Annuale Materiali avanzati, automazione, robotica, manifattura e nuove tecnologie connesse, Ingegneria, Costruzione, componentistica per costruzione, studi di prgettazione, strumentazioni di misurazione, certificazioni di qualità, energia 5082 162.000 m2 191000 www.hannovermesse.de
gy, ComVac, Industrial Supply e Research & Technology: queste le macrotematiche di quest’anno che suddividono e caratterizzano l’Hannover Messe. L’Industrial Automation è il cuore della HANNOVER MESSE: fiera leader dell’automazione dei processi e della produzione, delle soluzioni di sistema e dell’IT per 4.0. Oltre 1.200 espositori propongono il futuro dell’automazione dalla fabbrica intelligente alla collaborazione uomo-robot, a prodotti e servizi intelligenti. Motion Drive & Automation affronta il tema l’industria automatizzata mentre Digital Factory si occupa di processi integrati e delle soluzioni IT lungo i processi industriale. Altra zona è ComVac, la fiera leader biennale delle tecnologie per l’aria compressa e per il vuoto. Industrial Supply è la piattaforma globale di presentazione delle soluzioni innovative di
subfornitura e della costruzione leggera. Conclude la panoramica Research & Technology, uno sguardo sulle future tendenze della tecnologia.
Produttori di energia Ultimo della nostra panoramica, ma non certo in ordine d’importanza, Integrated Energy, dedicato all’energia. In vista di un futuro sostenibile è parsa chiara a tutti i grandi utilizzatori di energia la questione della produzione, al di là del mero consumo. Ora gli utenti diventano fornitori e viceversa. Alla sua produzione concorrono oggi diverse aziende. Quale direzione prende il mercato in tempi di produzione decentrata? Sulla Integrated Energy Plaza sarà proposto un quadro completo e integrato dei sistemi energetici del futuro, che spazierà dalla produzione alla distribuzione, all’utilizzo efficiente, alla mobilità.
Digitalizzazione e lavoro Come cambia il rapporto con il proprio lavoro, il sistema di assunzioni e tutto quanto ruota attorno al personale? Numerosi forum e workshop affronteranno questi temi, facendo della HANNOVER MESSE una preziosa fonte di informazione per i responsabili delle risorse umane.◀
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Preview Fiere > Smopyc- Saragozza
Mieve a Smopyc
Mieve lancerà la sua nuova collezione di elevatori che consentono di lavorare sino a 21 metri d’altezza
La primavera della “nuova era” A Saragozza tante “primizie” dalle aziende leader mondiali. Sollevatori, escavatori ma anche componentistica e soluzioni cloud per cambiare il volto del mercato di Enrico Samorì
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a primavera 2017 si apre con la nuova edizione di Smopyc, la fiera internazionale di macchinari, costruzioni e opere pubbliche che si terrà dal 25 al 29 aprile 2017 a Saragozza. Appuntamento triennale, attesissimo in tutto il vecchio continente, questo evento pone il focus sulle opere pubbliche e sulle macchine da costruzione, offrendo opportunità di incontro tra imprenditori, fornitori, rivenditori e produttori. In questa edizione ci si concentrerà sulle ultime tecnologie in commercio e su quelle che presto saranno lanciate e che cambieranno il futuro di tutto il comparto. Il salone di Saragozza non si occupa esclusiva-
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mente di edilizia, ma anche di industria estrattiva. Per questa edizione, la diciassettesima, è attesa la partecipazione di oltre 384 marchi di importanza internazionale e per questo sono stati predisposti tutti i 64 mila metri quadri espositivi a disposizione. Movimento terra e strada, inerti ma anche asfalti, macchinari di movimentazione in sospensione, escavatori, macchinari per perforazioni, componentistica, ricambi, accessori, servizi, veicoli industriali e da trasporto sono le punte di diamante di questa edizione di Smopyc. L’interesse per questa fiera è testimoniato dal crescente pubblico, specializzato e non, che puntualmente visita i padiglioni fieristici di Saragozza. Buona parte dei visitatori, tuttavia è composto da responsabili commerciali di importanti imprese, ingegneri civili, produttori di materiali per costruzioni, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni (questi poi provenienti da tutta Europa), agenti di commercio, concessionari, aziende di noleggio di macchinari ma anche professori universitari, studenti, tecnici agronomi, architetti, industriali e rappresentanti delle associazioni di categoria. Il legame tra le associazioni di categoria e Smopyc è indissolubile tanto che in ogni edizione si tengono in questa cornice assemblee annuali, seminari e conferenze. La manifestazione fieristica di Saragozza riesce a coinvolgere mediamente 27 paesi del mondo e più di 700 espositori. Nell’edizione del 2014 si sono registrati ben 47500 visitatori in rappresentanza di 65 paesi differenti. C’è grande fermento, ma anche grande attenzione per questo evento, capace tra l’altro di catalizzare l’interesse dei media e dell’editoria, non solo di settore. Oltre 600 sono le testate accreditate da tutto il globo. Tra le novità di quest’anno, inoltre, una App, disponibile sia per Android che per iOS
che consente di rimanere aggiornati in tempo reale su tutti gli eventi, sulla disposizione degli espositori, ma anche sui servizi, gli orari di autobus, treni e tanto altro ancora. Tra i tanti marchi presenti anche Doosan attraverso il suo importatore Centrocar porterà in Spagna per la prima volta il modello DL 200-5 Loader, primo caricatore da 14 tonnellate che adotta un sistema di trasmissione idrostatica, una tecnologia che sostituisce il convertitore di coppia di trasmissione. Non solo: la grande azienda della Corea del Sud presenterà i suoi motori di ultima generazione, conformi alle nuove normative antiquinamento, senza filtro antiparticolato e in grado di efficientare i consumi energetici in relazione alle prestazioni. Anche San Jose Pneumatici, importatore ufficiale di BKT sarà presente a Smopyc e porterà al salone la gamma Earthmax, soluzioni ad alta resa per pale, escavatori, ruspe e veicoli multiuso. Punta tutto, invece, sull’innovazione cloud e controllo remoto l’azienda Topcon, che presenterà la gamma completa delle soluzioni per il controllo delle macchine e i sistemi di automazione per betoniere, bulldozer e fresatrici. Non mancherà il focus sui puntatori laser, attrezzature di livellamento e distanziometri.
IN SINTESI SMOPYC Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet
Nel campo del sollevamento e delle piattaforme in sospensione, Mieve lancerà la sua nuova collezione di elevatori che consentono di lavorare sino a 21 metri d’altezza. Anche Bobcat non si fa trovare impreparata e per onorare la partecipazione ad uno dei più grandi eventi dedicati alla costruzione, opere pubbliche ed estrazioni minerarie, presenterà per la prima volta al pubblico l’ultimo nato: “E17Z”, escavatore da 1,7 tonnellate a cabina aperta che si caratterizza per le sue dimensioni compatte, stabilità e per la capacità di operare in spazi ristretti. L’edizione 2017 di Smopyc è dedicata al cambiamento e all’apertura di una nuova era, quella del rilancio e proprio per questo in fiera non mancheranno anche le occasioni di approfondimento, con convegni, seminari per affrontare e delineare i nuovi orizzonti dell’innovazione e dei mercati.◀
Salone internazionale delle macchine movimento terra, costruzione e minerarie Saragozza - Spagna 25/29 aprile 2017 Triennale Perforazione, movimento terra, materiali da costruzione, macchinari da escavazione e sollevamento, trasporto, attrezzature minerarie, noleggio, servizi di fornitura, ponteggi, sistemi di sicurezza 700 16000 m2 47600 https://www.feriazaragoza.es/smopyc-2017
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Appuntamento particolarmente apprezzato ed atteso, gli spazi espositivi sono andati sold out già a novembre
L’esperienza di lavorare ad alta quota Annunciati all’Apex 2017 lanci di nuovi modelli e la presenza di espositori anche dalla Cina di Enrico Samorì
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al 2 al 4 maggio 2017 si terrà ad Amsterdam, più precisamente all’Amsterdam Rai Convention Centre, una nuova edizione di Apex, la fiera interamente dedicata a piattaforme mobili elevabili e in sospensione, sollevatori a forbice, ponteggi, torri d’accesso, scale, componenti, ma anche ascensori e piattaforme cingolate. Nonostante il lungo elenco, questi sono solo alcuni dei tantissimi settori rappresentati al salone olandese che si tiene con cadenza triennale. Su una superficie di circa 5 mila metri quadri sono presenti mediamente un centinaio di marchi di caratura internazionale e l’organizzazione è fiera di
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rimarcare come circa la metà dei contatti di vendita che avvengono nel corso dell’esposizione, si concludano positivamente. Gran parte del merito di questi successi va senz’ombra di dubbio all’ente promotore ma non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale di un pubblico fortemente professionalizzante e specializzato che partecipa con entusiasmo ai giorni di rassegna. Al salone prendono parte, infatti, compagnie di noleggio, concessionari, costruttori, imprenditori dell’industria delle costruzioni, aziende di servizi pubblici e privati, ma anche società di gestione e autorità aeroportuali e non ultime le forze dell’ordine. Nel corso di questa rassegna è possibile incontrare espositori internazionali e scoprire componenti e macchinari di ultima generazione in un settore dell’industria, quello del sollevamento, in continua e rapida espansione. Il cartellone degli appuntamenti è strutturato per consentire ad espositori e visitatori incontri B2B e approfondire i trend del mercato. L’Apex è un appuntamento particolarmente apprezzato, tanto che gli spazi dell’edizione 2017 sono andati sold out già nel mese di novembre 2016. Quasi tutti i principali produttori di apparecchiature di accesso, dall’Europa ma anche dagli USA e India, hanno confermato la loro presenza anche a questa edizione del salone.
Tra le novità dell’edizione 2017 c’è grande attesa per il nuovo progetto di Palazzani SpA che ha aspettato proprio la fiera per presentare l’ultimo nato nella storica azienda di Paderno. Specializzata in progettazione e realizzazione di macchine movimento terra e piattaforme di sollevamento, Palazzani arriverà ad Apex con la serie “Ragno”. Si annunciano novità anche in casa CTE che al salone di Amsterdam lancerà in prima mondiale le nuove piattaforme autocarrate allestite su Euro6. Dalla stessa azienda fanno sapere che si tratta di una nuova macchina a braccio articolato allestita su pick-up. Bracci in acciaio che garantiscono massime performance e ingombri ridotti sono le caratteristiche principali di un mezzo particolarmente adatto ad attraversare
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terreni sconnessi o sterrati e per lavorare anche in condizioni di pendenza. Più “social” sarà invece la partecipazione di CMC che allestirà il proprio spazio espositivo con le tre migliori immagini scattate dagli utenti per il contest “L’incredibile esperienza del lavoro in altezza”, lanciato nel febbraio scorso. Stando alle notizie trapelate sino ad oggi, l’edizione di quest’anno di Apex promette di essere una delle più riuscite della storia e non è un caso che tutti i principali marchi a livello internazionale abbiamo confermato la loro presenza, da JLG a Manitou, da Haulotte Teupen a Skyjack; un’attenzione e un interesse che ha spinto anche otto produttori della Cina a prendere parte al salone internazionale dedicato al sollevamento e movimentazione aerea.◀
International Access Platform Exhibition Amsterdam - Olanda 2/4 maggio 2017 Triennale Macchinari d’accesso, componentistica, componenti di sicurezza, servizi d’accesso, sollevamento, sospensione, costruzioni 95 5000 m2 4400 http://www.apexshow.com/
Il successo è talmente consolidato che dal Dal Mecc di Maastricht, location, dove avuto luogo la prima edizione della rassegna e dove si è tenuta per sette anni consecutivi, l’organizzazione ha dovuto traslocare, nel 2014 al RAI di Amsterdam per rispondere ad una continua crescita delle richieste di espositori e partner.
Apex
Grande soddisfazione degli organizzatori: si calcola infatti che oltre il 50% dei contratti di vendita che avvengono in fiera si concludano positivamente
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Preview Fiere > SPS IPC Drives Italia
La fabbrica intelligente passa prima da Parma Tutto pronto per la nuova edizione di SPS IPC Drives Italia. In fiera sarĂ presentato il nuovo Osservatorio sul settore macchine movimento terra di Enrico SamorĂŹ
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el calendario delle fiere non può non avere un posto speciale SPS – IPC – Drives Italia, il salone delle tecnologie per l’automazione, sistemi e componenti che si tiene annualmente negli spazi espositivi del quartiere fieristico di Parma e che quest’anno si svolgerà dal 23 al 25 maggio. All’SPS vengono presentate le soluzioni high-tech e le componentistiche di azionamento di macchinari più innovative del mercato. Oltre alle associazioni di categoria e all’editoria tecnica prendono parte al salone molte altre aziende di comparti collaterali ma strettamente collegati al mondo dell’innovazione tecnologica, come la comunicazione industriale, componentistica elettromeccanica, produttori di dispositivi periferici, aziende specializzate in sensori, tecnologie di controllo e di interfacciamento. Tra gli espositori anche progettisti di software industriali e system integrator, figure sempre più importanti nel campo della progettazione dei comandi e di sistemi di navigazione e funzionamento dei macchinari. Nel corso dell’ultima edizione di SPS hanno partecipato 674 espositori, mentre hanno visitato i padiglioni fieristici e partecipato ai seminari formativi programmati quasi 29 mila persone. “Drives Italia” offre un’ottima occasione per interfacciarsi con la parte più dinamica ed innovativa del mercato dell’automazione, un settore che dal 2013 ad oggi ha fatto segnare una costante crescita che, nonostante la crisi, si è attestata intorno al 6%. Lo stesso mercato dei beni stru-
Appuntamento a Parma dal 23 al 25 maggio per il salone delle tecnologie per l’automazione mentali si è caratterizzato per un aumento del valore della produzione, superando i 38 miliardi di euro (+4,6% nel solo 2015). Docenti, studenti, responsabili ed operatori di uffici tecnici di progettazione, quality manager, direttori marketing e vendite e ancora amministratori delegati, direttori generali, installatori e costruttori, prendono parte a questo evento aperto esclusivamente ai professionisti dei settori dell’automotive, edilizia costruzioni, ceramica e costruzioni, meccanica e assemblaggio. In realtà la merceologia è ben più rappresentativa con ben 19 categorie che comprendono settori strategici come quelli della movimentazione e robotica, della produzione elettronica, dell’ICT e la cantieristica navale, ferroviaria e aeronautica.
IN SINTESI
Il progetto annuale, che accompagna ogni edizione di SPS, quest’anno sarà dedicato al mondo dell’agricoltura, caratterizzatosi sempre più per un elevato contenuto di automazione. Per questo motivo in fiera si troveranno le più moderne macchine agricole e si svolgerà una tavola rotonda di approfondimento. Il 24 maggio, inoltre, sarà presentato l’Osservatorio realizzato in collaborazione con PoliMi e Assofluid sul settore macchine movimento terra in Italia. Tanta attenzione sarà inoltre dedicata alle nuove categorie merceologiche che esordiranno quest’anno a partire dalla meccatronica, la gestione dei big data, le applicazioni robotiche e la cosiddetta fabbrica intelligente. Anche in questo caso le imprese coinvolte sono di altissimo livello, tra le altre Intel, HP e Cisco.◀
Espositori Superficie Visitatori
Tecnologia per l’Automazione Elettrica, Sistemi e Componenti, Fiera e Congresso Parma - Italia 23/25 maggio 2017 Annuale Sistemi e componenti di azionamento, infrastrutture meccaniche, sensori, Ipc, Software industriale, Tecnologia di interfacciamento e alimentatori, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator 674 Dato non disponibile 28.600
Sito internet
www.spsitalia.it
SPS Dove Quando Frequenza
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TT di Mosca, che nel 2017 si terrà dal 30 maggio al 3 giugno, rappresenta in ordine di grandezza la quinta più importante fiera dedicata alle macchine edili nel panorama mondiale. Certo è una ghiotta occasione, vista anche la vastità dei settori che CTT ricopre, per aprirsi un varco nei mercati di Russia e dei paesi limitrofi.
Qualche dato Nel 2016 sono stati ben 524 gli espositori provenienti da 27 paesi da tutto il mondo. Un’affluenza di oltre 20mila visitatori provenienti da oltre 60 paesi. Nuovi canali distributivi e una seria opportunità di analizzare il mercato con indagini marketing e possibili sviluppi del prodotto. Da anni il governo, associazioni russe e internazionali sostengono CTT. Dal 2000 a oggi l’appuntamento annuale ha saputo coinvolgere
CTT Mosca: dalla Russia con amore Nel 2016 sono stati ben 524 gli espositori provenienti da 27 paesi da tutto il mondo di Miriam Spada
una media di quasi 700 espositori per edizione arrivando a riempire quasi 54mila metri quadri del quartiere fieristico di Mosca dove il CTT è collocato, ovvero il “Crocus Expo Center”. La merceologia rappresentata in questa
rassegna è molto vasta e si va dalle macchine per costruzioni stradali ad escavatori, alle pale caricatrici e movimento terra, ma si possono trovare anche macchine per scavo e posa di linee di servizio, perforatrici e appa-
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recchiature di sollevamento come gru, carrelli e trasportatori. Il campo edile è fortemente rappresentato con spazi dedicati alle costruzioni, ai compressori e alle attrezzature specifiche del settore, e in mostra si trovano anche ponteggi, macchine per il betonaggio, compressori, utensili pneumatici ed idraulici e generatori. Numerosi sono anche i concessionari, i venditori e i produttori che prendono parte a questa fiera ma non solo. Anche grandi marchi del settore finanziario ed assicurativo incontrano direttamente gli imprenditori nelle giornate di esposizione. Dati alla mano, il CTT attrae annualmente dirigenti, imprenditori, amministratori e aziende provenienti da 27 differenti paesi. Tra questi Italia, Germania e Corea che sono sem-
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Settori
Espositori Superficie Visitatori Sito internet
pre stati rappresentati in questa fiera, fin dalla sua nascita. Vastissimo è anche il pubblico specializzato che partecipa puntualmente alla manifestazione. Nella passata edizione oltre 21 mila persone, provenienti da 60 paesi, si sono date appuntamento a Mosca per questo evento molto atteso specie da imprese edili, minerarie, costruttrici di macchine e impianti ma anche da rivenditori di materiali, così come dalle organizzazioni governative e associazioni di categoria. Questa fiera rappresenta un’ottima occasione per scoprire le ultime tendenze e le innovazioni del settore e le influenze provenienti da ogni angolo del globo nel campo dei macchinari, delle estrazioni minerarie e delle costruzioni più in generale.◀
International Exhibition Construction Equipment and Technologies Mosca - Russia 30 maggio / 3 giugno 2017 Annuale Costruzione, macchinari per costruzione e manutenzione stradale, mvimento terra, perforazione, escavazione, costruzioni edili, ponteggi, betonaggio, macchinari e pompe idraluliche , sistemi di demolizione, noleggio, e retail, concessionari , servizi assicurativi, consulenza, macchine minerarie, attrezzature per magazzini 524 65.000 m2 21.000 http://www.ctt-expo.ru/en/
ITALIA al CTT ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶
Bondioli & Pavesi S.p.A. Bonfiglioli Riduttori SpA Cangini Benne Srl Casagrande S.p.A. CASAPPA S.p.A. Ciesse Srl COBO Spa Contarini Leopoldo Srl ELSA S.R.L. ESTI s.r.l. Eurotech Euromecc srl G.F. Gordini S.R.L. Galtech - Walvoil Spa Brand H.B.S. s.r.l. Valves and Hydraulic Components Hydrocontrol S.p.A. ICE - Istituto Nazionale IMM Hydraulics Spa INDECO Ind S.p.a. Interpump Group SpA Interpump Hydraulics Spa Italcuscinetti S.p.A. MAIT S.p.A. Matec S.r.l. MB Crusher MEC SRL MEP Macchine Elettroniche Piegatrici S.p.A. Merlo S.p.A. MP FILTRI O.C.E.M. Srl Costruzioni Elettro Meccaniche OLEODINAMICA PANNI SRL OMFB SpA Hydraulik Components OMT Spa (gruppo Luen) PMP PRO MEC SRL RM srl Savioli Metalmeccanica Srl Schnell S.p.A. Simex SRL SIR MECCANICA S.P.A. UNACEA Usco Spa Walvoil S.p.A.
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Un anno di grandi progetti L’azienda di Buguggiate (Varese) comincia il 2017 con nuovi progetti: l’inserimento della tecnologia agli ioni di litio sul nuovo doppio stoccatore e sul transpallet con sollevamento, e il lancio di una nuova generazione di carrelli con operatore a bordo di Luca Balduzzi
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tutti gli operatori che utilizzano transpallet e doppi stoccatori con un impegno su più turni giornalieri e che quindi necessitano di doppie batterie, la Linde Material Handling di Buguggiate, in provincia di Varese, raccomanda di verificare se l’impiego di batterie agli ioni di litio possa rivelarsi utile.
Nuova tecnologia È proprio questo il momento giusto, perché Linde ha appena ampliato la sua gamma di prodotti con due nuovi carrelli da magazzino dotati di accumulatori tecnologicamente avanzati: il transpallet Linde T16L ION con sollevamento ergonomico e il doppio stoccatore Linde D08 ION.
Entrambi questi carrelli da magazzino sono dotati di montante di sollevamento. E nei prossimi mesi aggiungerà alla sua famiglia di prodotti agli ioni di litio anche gli stoccatori ad alto sollevamento. «Uno dei vantaggi principali delle batterie agli ioni di litio è la possibilità di effettuare ricariche parziali in qualunque istante, il che è in effetti persino consigliabile, poiché prolunga l’autonomia del carrello», spiega Christophe Chavigneau, responsabile del Marketing di prodotto dei carrelli da magazzino. «In qualsiasi momento si preveda che il carrello resti inattivo per più di qualche minuto, l’operatore può avvicinarsi al caricabatteria e collegarlo». Il connettore della batteria montato lateralmente facilita ulteriormente e rende più agevole l’operazione di ricarica del transpallet T16L ION. L’operatore deve solo collegare il cavo del caricabatteria alla presa, senza dover aprire nessun coperchio. Durante la ricarica il veicolo viene immobilizzato per ragioni di sicurezza e per impedire che il cavo sia danneggiato da ogni eventuale attivazione fortuita del comando di marcia.
Nessun rischio Chavigneau allontana le preoccupazioni riguardanti il fatto che l’impiego della tecnologia agli ioni di litio possa comportare un certo rischio a causa dell’alta densità di energia della batteria, sottolineando che vengono applicati gli stessi standard di sicurezza rigorosi di tutti gli altri carrelli elevatori.
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Focus Azienda > Linde MH
Grazie al monitoraggio elettronico di tutti i parametri rilevanti della batteria, il funzionamento del carrello viene disattivato immediatamente prima che possa insorgere qualsiasi condizione critica in termini di sicurezza. Ciò è stato verificato e documentato prima del lancio sul mercato con una serie di test su vasta scala. «Il sistema è assolutamente sicuro se utilizzato conformemente alle specifiche», afferma Chavigneau. Tuttavia, è importante che gli utilizzatori siano adeguatamente informati in merito al corretto utilizzo degli accumulatori.
Nuovi carrelli Linde, infatti, ha anche lanciato sul mercato alcune novità per i transpal-
let con pedana per guida in piedi e i carrelli con sedile per il conducente (noti agli addetti ai lavori, anche come “con conducente a bordo”), aprendo, di fatto, la possibilità di utilizzo per molteplici applicazioni ed incrementando, nel contempo, la produttività per gli operatori. Inoltre, in qualità di costruttore e fornitore di soluzioni, offre la nuova serie con un migliorato comfort per l’operatore, un telaio più stretto e una gamma di funzioni aggiuntive, che assicurano persino migliori prestazioni e un consumo di energia inferiore. La gamma di prodotti è, inoltre, completata da varianti aggiuntive. I transpallet con guida in piedi modello T14 S, T20 S/SF e T25 S/SF nella
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gamma di carico da 1.4 a 2.5 tonnellate e i doppi stoccatori con guida in piedi Linde D12 S e D12 SF con capacità di carico di 1,2 tonnellate ed altezza di sollevamento pari a 2124 millimetri saranno i primi modelli a essere convertiti ai nuovi standard. E nei prossimi mesi seguiranno altre serie di carrelli.
Due nuovi modelli La gamma di transpallet con guida in piedi è stata ampliata con l’introduzione di un due nuovi modelli, uno con portata di 1,4 tonnellate e uno più grande con portata 2,5 tonnellate, che vanno ad aggiungersi al modello esistente con portata di 2 tonnellate. Con l’eccezione del modello Linde T14 S, sia i transpallet che il doppio stoccatore sono offerti con la possibilità di scelta tra due diversi concetti di guida. Nella versione S, il conducente è posizionato a 90° rispetto alla direzione di marcia, garantendo in questo modo una buona visuale in entrambe le direzioni di guida e nelle zone circostanti; lo schienale imbottito e sollevato offre, nel contempo, un comodo appoggio. Nella versione SF, il conducente si trova frontalmente alla direzione di guida e ha un ottima visuale del carico davanti a lui. Questa variante è particolarmente raccomandata quando si effettua una
gran quantità di lavori di carico su camion. In entrambi i casi, il design del veicolo garantisce la maggior sicurezza possibile, in quanto l’operatore è posizionato entro la sagoma del carrello, così che il corpo e le mani risultino ben protette. I clienti possono attualmente scegliere il carrello più adatto per le loro applicazioni da una gamma composta da sette modelli rispetto ai soli tre modelli a disposizione in precedenza. Un’altra nuova caratteristica è che tutti i veicoli hanno una larghezza pari a 770 millimetri, vale a dire 20 millimetri in meno rispetto alle versioni precedenti. Grazie al design più compatto, questi carrelli sono più semplici da manovrare all’interno degli automezzi o nei magazzini a blocchi.
Questi interruttori sono progettati in modo da essere utilizzati senza problemi anche con i guanti. L’utente finale può sistemare a piacimento i dispositivi di controllo: a seconda delle preferenza, il volante può essere sistemato a destra e la leva del “Tip control” a sinistra oppure viceversa, il volante a sinistra e il “Tip control” a destra. Un ampio display colorato indica tutti i relativi dati di funzionamento.◀
Vano operatore Uno speciale vantaggio ergonomico per tutti i modelli è il vano conducente molleggiato e completamente indipendente dal telaio. Una caratteristica, questa, che riduce significativamente le oscillazioni e le vibrazioni agendo sul conducente e che compensa addirittura gli impatti derivanti da pavimentazioni irregolari. Insieme allo schienale imbottito, questa stazione di lavoro, particolarmente confortevole, offre una effettiva protezione contro i disordini muscoloscheletrici. La versione S, nella quale il conducente si trova trasversalmente alla direzione di marcia, presenta, in aggiunta, l’innovativo concetto di comando “Tip control”. Un supporto per la mano, regolabile in altezza, che offre una posizione in piedi stabile, è dotato di cursori mediante i quali è possibile controllare le funzioni di guida e sollevamento del carrello con brevi movimenti del pollice e del dito indice.
INFO LINDE
MATERIAL HANDLING ITALIA SPA Via del Luguzzone, 3 21020 Buguggiate Tel.: 0332-877111 Fax: 0332-463505 Web: www.linde-mh.it Mail: info@linde-mh.it
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Magni alla conquista della Spagna Magni non nasconde l’entusiasmo per il contratto con GAM, mentre fervono i preparativi per Smopyc 2017 di Umberto Pignoni
L
a relazione commerciale tra Magni TH e GAM sta andando avanti da più di 6 mesi, facendosi via via più forte e vigorosa. Il contratto di distribuzione ha siglato l’acquisto da parte della società spagnola per l’anno 2016 di alcune unità che sono già state immesse sul mercato, e sarà ulteriormente rafforzato con 5 ulteriori unità che verranno consegnate nel primo trimestre del 2017. Magni non nasconde l’orgoglio per aver intrapreso questo rapporto commerciale, e soprattutto ha apprezzato la decisione presa dal GAM di assumere una persona dedicata al marchio Magni per il territorio spagnolo e portoghese: il signor David Bürger. Per Magni questa scelta è stata una dimostrazione del forte impegno e della grande fiducia che GAM ripone nel marchio Magni. «In GAM», spiegano alla Magni, «abbiamo trovato il partner ideale con cui lavorare, poiché i loro valori e l’etica professionale assomigliano perfettamente alla nostra: in primo luogo il servizio al cliente, rapido ed efficace, in secondo luogo la grande qualità dei prodotti che vengono proposti sul mercato, e terzo, ul-
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timo ma non ultimo, gli elevati standard di sicurezza che devono essere sempre garantiti.» Smopyc riveste la possibilità per Magni di rendere il marchio ancora più conosciuto sul mercato spagnolo. Si è scelto di porre in evidenza durante la manifestazione la gamma RTH: si tratta di telescopici rotativi, un tipo di macchina particolarmente adatto per il mercato edile così come per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che per le ristrutturazioni. «Riponiamo molta fiducia in questo evento e pensiamo che il mercato spagnolo continuerà la sua ripresa per ritornare ad un buon livello e ritornerà ad essere ancora adatto, come in passato, ai nostri sollevatori telescopici rotativi.»
La gamma RTH Poliedricità, performance e innovazione: ecco tre termini che riassumono in tutto e per tutto la gamma Magni RTH. ▶ Poliedricità: tutti gli RTH sono macchine 3 in uno;
▶ Performance: hanno dai 18 ai 39 m di altezza di lavoro con dimensioni molto ridotte; ▶ Innovazione: sia la cabina che il braccio sono stati specificamente progettato per ottimizzare il funzionamento della macchina. La gamma RTH comprende i modelli di telescopici rotativi le cui caratteristiche sono la rotazione continua della torretta a 360° e l’intercambiabilità degli accessori che rendo-
no la macchina polivalente; questa gamma, da sempre presente nell’assortimento Magni, è stata integrata e arricchita di nuovi modelli nel corso del tempo per arrivare alla sua forma odierna, alla quale appartengono 12 modelli da 5 o 6 ton come portata massima di sollevamento e altezze massime di lavoro dai 18 ai 39 metri. Questi 12 modelli, nonostante presentino innumerevoli similitudini possono essere raggruppati in 3 famiglie.
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le e si ha la necessità di raggiungere altezze di lavoro molto importanti; o in situazioni in cui è importante avere una grande capacità di sollevamento a lungo raggio. Tutti modelli della gamma RTH, così come la gamma di telescopici heavy duty HTH e di telescopici fissi TH, presentano una serie di caratteristiche che li rendono unici.
Serie Smart
Serie Smart S
Fanno parte di questo gruppo: RTH 5.18 Smart, RTH 5.21 Smart, RTH 5.23 Smart e RTH 5.25 Smart. Si tratta di modelli con altezza di lavoro fino a 25 metri e con la peculiarità di avere dimensioni molto compatte, seppur mantenendo capacità di sollevamento invidiabili: questi modelli presentano infatti un sistema di stabilizzazione pivotante che garantisce prestazioni di sollevamento ottimali. Questo tipo di modello è molto indicato per il noleggio, trattandosi di macchine molto maneggevoli e facili da utilizzare anche per operatori inesperti.
Fanno parte di questo gruppo: RTH 5.21 Smart S, RTH 5.23 Smart S e RTH 5.25 Smart S, caratterizzate anch’esse da un’incredibile compattezza e maneggevolezza, ma dotate di stabilizzatori a forbice che garantiscono una maggiore flessibilità e possibilità di adattamento, dal momento che è possibile estendere indipendentemente ciascun stabilizzatore, creando un’area di lavoro ad hoc in base agli ostacoli sul cantiere.
Serie S Fanno parte di questa categoria: RTH 5.26 S, RTH 5.30S, RTH 5.35S, RTH 5.39S e RTH 6.24S (l’unica con portata 6 ton). Si tratta dei modelli con maggiore altezza di lavoro nella gamma offerta da Magni. Queste macchine sono caratterizzate da stabilizzazione a forbice e da prestazioni di sollevamento elevate. Si tratta di macchine particolarmente sfruttate in mercati come l’America e il Canada, in cui si hanno costruzioni a sviluppo vertica-
La cabina pressurizzata: progettata da Magni TH, dotata di filtrazione al 100% dell’aria in entrata, ampio parabrezza panoramico e certificazione FOPS/ROPS, è stata pensata per l’operatore che deve spendere molte ore al suo interno e deve avere tutti i comfort per poter lavorare al meglio e in sicurezza in ogni condizione. Per garantire il comfort ottimale è dotata di aria condizionata e riscaldamento di serie, di sedile e colonnina di sterzo regolabile e di un semplice ed intuitivo touch screen che sostituisce il classico cruscotto. Il display touch screen è senz’altro un ulteriore punto a favore: l’intuitività e semplicità che lo caratterizzano lo rendono utilizzabile da ogni tipo di utente, da quelli esperti ai più nuovi. Lo schermo permette di visualizza-
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re tutte le informazioni relative alla macchina, dalla gestione dei comfort di cabina alla visualizzazione dei diagrammi di carico. La gestione avviene tramite 5 videate, ognuna predisposta per un determinato “topic”: ▶ una videata è dedicata alla gestione della trasmissione e guida della macchina, che permette di visualizzare le informazioni relative a velocità, tipo di sterzata e spie motore; ▶ una è interamente dedicata agli stabilizzatori: vengono visualizzate le informazioni relative a essi ed è possibile personalizzare la stabilizzazione scegliendo l’estensione per ognuno degli stabilizzatori presi singolarmente, oppure decidere di stabilizzarli tutti insieme; ▶ una terza videata è dedicata alla gestione ed impostazione dei limiti dell’area di lavoro: se infatti sono presenti ostacoli in una determinata zona, come una parete o un soffitto, è possibile impostare la macchina di modo che il movimento non superi determinati limiti per avere la certezza di operare in totale sicurezza. È inoltre possibile regolare le velocità idrauliche di ogni movimento su base percentuale da 0 a 100%. ▶ Una quarta videata è dedicata ai diagrammi di carico dinamici: la macchina, tramite sistema RFID riconosce automaticamente l’accessorio che viene montato ed il software carica automaticamente il diagramma di carico necessario per l’utilizzo; all’interno del diagramma viene poi mostrato il carico e ne viene indicata la posizione in tempo reale per avere sempre sotto controllo la situazione anche da cabina.
▶ Una quinta videata è invece interamente dedicata all’utilizzo dei comfort di cabina: tramite questa possono essere impostate aria condizionata e riscaldamento, ma anche accensioni fari o lampeggianti di sicurezza. Il sistema elettrico in CAN BUS permette di ridurre il numero di cablaggi e di ottenere informazioni da tutti i componenti a gestione elettronica e di convogliarle al display in cabina. La diagnostica integrata permette una semplice e veloce ricerca guasti sui componenti elettrici. La gestione elettronica consente inoltre una riduzione del tempo di fermo macchina e dei costi: infatti quando viene rilevato un guasto il sistema interrompe automaticamente qualsiasi movimen-
to e mostra un codice di allarme che identifica il tipo di guasto. Il sistema è completamente affidabile e aiuta il tecnico a individuare il problema sul circuito segnalando, attraverso la visualizzazione di input ed output delle centraline, dove sono presenti eventuali interruzioni del segnale. In tutta la serie rotativa vengono montate pompe Load Sensing a portata variabile (350 bar) a gestione elettronica per i movimenti, e una pompa a cilindrata variabile (450 bar) a gestione elettronica per la trasmissione. Ultimo ma non meno importante: tutta la serie RTH equipaggia motori Euro 4 final, Deutz o Mercedes, per rispondere alle normative vigenti in materia di inquinamento dell’aria e sostenibilità ambientale.◀
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Visto al SaMoTer > Merlo
Un verde che conquista Merlo al SaMoTer 2017 ha proposto diverse anteprime, tra cui un sistema di sicurezza rivoluzionario e il P35.11, parte di un innovativo progetto modulare che ha giĂ raccolto ottimi riscontri in campo agricolo di Sandro Tozzi
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I
l Gruppo Merlo è considerato il leader nel campo dell’innovazione dei sollevatori telescopici a livello mondiale e anche al SaMoTer 2017 ha confermato la sua filosofia innovatrice. Molte le novità presentate: nuovi motori su tutta la gamma più alcune preview chiamate a rivoluzionare ancora una volta il mondo dei telescopici dedicati all’edilizia e alla movimentazione terra.
Le novità Merlo presenta in anteprima italiana il nuovo Roto 45.35 con altezza massima di sollevamento di ben 35 metri e un sistema di sicurezza rivoluzionario (premiato con la menzione speciale proprio qui al SaMoTer), oltre a un nuovo sollevatore telescopico con stabilizzatori, il P35.11 (anteprima mondiale), il primo nato dal rivoluzionario progetto modulare che ha raccolto numerosi premi e portato ottimi risultati di mercato in campo agricolo. In sintesi: nuovi motori, due nuovi modelli e, inoltre, Merlo presenta una nuova tecnologia, il sistema ASCS premiato proprio al Salone di Verona.
Nuovi motori Roto MCSS Merlo ha deciso di adottare motori equipaggiati con post trattamento a valvola EGR, riduttore selettivo SCR e catalizzatore DOC (come soluzione per ottemperare allo Stage IV) che hanno una gestione molto più semplice e smart rispetto alla soluzione con DPF. I modelli della gamma Roto MCSS saranno dotati di un motore FPT NEF 45, con 4,5 litri di cilindrata e 4 cilindri in linea, conforme alle normative Stage IV con potenza di 125kW170CV.
Portata Massima
Altezza Massima Di Sollevamento
Motore
ROTO 45.21 MCSS
4.500 kg
20,8 m
FPT/4 cil/125kW-170 HP
ROTO 50.16 MCSS
5.000 kg
16,4 m
FPT/4 cil/125kW-170 HP
ROTO 40.26 MCSS
4.000 kg
26 m
FPT/4 cil/125kW-170 HP
ROTO 40.30 MCSS
4.000 kg
29,5 m
FPT/4 cil/125kW-170 HP
ROTO 60.24 MCSS
6.000 kg
24 m
FPT/4 cil/125kW-170 HP
Gamma 2016-2017
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Turbofarmer II
Preview SaMoTer 2017
I modelli della gamma Turbofarmer II saranno dotati di un motore Deutz TCD 3,6 da 136CV Stage IV con DOC/SCR. Le versioni con il motore precedente da 120CV passano quindi a 136CV (100 kW) con un sensibile aumento di potenza che sarà sicuramente gradito dai clienti che necessitano di macchine aggressive e brillanti. La gamma Turbofarmer II è composta da 2 modelli che si possono equipaggiare con le diverse tecnologie Merlo.
Il Gruppo Merlo ha presentato al SaMoTer due anteprime: il Roto 45.35 MCSS Hybrid (anteprima italiana) ed il P35.11 TT (anteprima mondiale).
TF42.7
TF38.10
TF42.7 TF42.7 CS-140 TF42.7 TT-140 TF42.7 TT CS -140
TF38.10 TF38.10-140 TF38.10 CS-140 TF38.10 TT-140
Legenda 140 – Motore a 140 CV CS – Cabina sospesa (Brevetto Merlo) TT – Traslazione laterale del braccio ed inclinazione del telaio
Turbofarmer MD e Compact Le famiglie Turbofarmer MD (TF35.7 e TF33.9) e la nuova famiglia TF Compact (TF33.7 e TF30.9) saranno caratterizzate da dimensioni macchina più contenute per accedere a ogni ambiente operativo. In queste famiglie il motore Deutz TCD3.6 - 4 cilindri Stage IV sarà caratterizzato da una potenza limitata a 115CV (85kW) per un contenimento dei consumi.
TF MEDIUM DUTY TF35.7 G TF35.7 115 TF35.7 115 CS
TF COMPACT TF33.7 G TF33.7 115 G TF33.7 115 TF33.7 115 L*
TF33.9 G TF33.9 115 TF33.9 115 CS
Roto 45.35 MCSS Hybrid La vera star dello stand Merlo è stato però il Roto 45.35 S Hybrid, modello che concentra numerose evoluzioni tecnologiche (tra cui l’ASCS premiato) e che porterà il mondo dei telescopici verso un ulteriore passo avanti nel campo della tecnologia, della sicurezza e del rispetto dell’ambiente. A livello di prestazioni il nuovo modello è caratterizzato da una capacità di sollevamento massima di 4.500 kg e da un’altezza di sollevamento di 34,1 m. A questo modello se ne affiancherà poi un secondo, il Roto 60.28 con capacità massima di 6.000 kg e un’altezza operativa di 28 metri. La sicurezza operativa garantita nei modelli precedenti viene ulteriormente migliorata
grazie al nuovo sistema di sicurezza ASCS. In più il nuovo modello introduce una nuova cabina nata per rendere il mezzo ancora più confortevole e user friendly. Altra grande novità rivoluzionaria è la motorizzazione ibrida, tecnologia già presentata sui concept frontali TF 42.7 Hybrid e TF38.10 Hybrid (anch’esso presente in fiera) e che ora viene presentata per la futura generazione dei Roto. Grazie alla tecnologia ibrida, questi mezzi consentono di lavorare in galleria, in spazi chiusi o confinati, sotto i capannoni, negli impianti industriali o all’interno dei centri urbani, riducendo l’impatto ambientale sia in termini di emissioni gassose che di impatto acustico.
Gamma 2016-2017
Portata Massima
Altezza Massima di Sollevamento
ROTO 45.35 ASCS
4.500 kg
34,1 m
ROTO 45.35 ASCS CVTRONIC
4.500 kg
34,1 m
ROTO 60.28 ASCS
6.000 kg
28 m
ROTO 60.28 ASCS CVTRONIC
6.000 kg
28 m
Legenda ASCS – Sistema di sicurezza Adaptive Safety System Stability CVTronic – Cambio a variazione continua Merlo
TF30.9 G TF30.9 115 G TF30.9 115 TF30.9 115 L
Legenda G – Pompa a ingranaggi CS – Cabina sospesa (brevetto Merlo) 115 – Motore a 115 CV L *– Cabina “Low Profile”: stesse dimensioni dei modelli standard. Le tre versioni precedenti possono essere vendute con cabina low profile
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Visto al SaMoTer > Merlo
P35.11
Portata massima
Altezza sollevamento
3.500 kg
11 m
P35.11: il nuovo telescopico con stabilizzatori nato dal concetto modulare Al SaMoTer di Verona il Gruppo Merlo ha presentato in anteprima mondiale assoluta un nuovo modello di sollevatore telescopico con stabilizzatori: il P35.11 TT.
Motore Deutz 2.9 TD 75CV Stage IIIB
Velocità massima
Idraulica
40 km/h
Load Sensing 115 l/min
Questo nuovo concept porta alla nascita di una nuova gamma all’interno della famiglia dei telescopici con stabilizzatori. Il nuovo modello nasce infatti per offrire una soluzione più compatta e leggera anche grazie al nuovo assale e al nuovo sistema di stabilizzazione in sagoma che consentono di stabilizzare il telescopico all’interno dell’ingombro dei pneumatici. Il turbo con prestazioni degne della gamma
superiore con ben 3.500 kg di portata massima e 11 metri di altezza massima. Questo modello nasce dal nuovo concetto modulare ed è caratterizzato da numerose novità che hanno già interessato la gamma Turbofarmer: la nuova cabina con vetro curvo per maggior confort e visibilità, un nuovo telaio con una distribuzione dei pesi ancora migliorata che favorisce prestazioni e bilanciamento.
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22° Premio Innovazione SaMoTer 2017Menzione Speciale per Merlo È stato premiato il controllo di stabilità adattivo ASCS: un Roto più intelligente per un ambiente di lavoro più sicuro. All’interno dello stand Merlo sarà presente il Roto 45.35 MCSS dotato del nuovo sistema di sicurezza ASCS (Adaptive Stability Control System), evoluzione del conosciuto e apprezzato sistema odierno, sarà una delle grandi novità introdotte nella gamma di macchine a torretta rotante di ultima generazione. Con l’ASCS Merlo innalza lo standard di sicurezza dell’ambiente di lavoro rendendo i Roto più intelligenti e molto più intuitivi nell’utilizzo. La velocità del movimento, l’area di lavoro del braccio telescopico e le altre informazioni sono rese disponibili sul generoso display in modo continuo, dando la possibilità al sistema di calcolare in tempo reale e garantire, in tutte le condizioni operative, il massimo livello di sicurezza abbinato alle migliori performance. Con la nuova gamma Roto, la Merlo imposta un nuovo stato dell’arte e propone ai propri clienti un mezzo sicuro senza comprometterne la funzionalità e l’operatività.◀
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Fiere > SPS IPC Drives Italia
Francesca Selva
vicepresidente marketing SPS Italia, illustra i nuovi padiglioni della fiera
Cultura 4.0:
storie di automazione e nuovi orizzonti d’impresa Il 2 Dicembre 2016 a Milano, presso la Sala Buzzati - negli storici edifici del Corriere della Sera, si è parlato dell’SPS IPC Drives Italiana di Riccardo Zironi
Informare e conoscere ai tempi del 4.0: SPS Italia si conferma un punto di riferimento
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ilano, in occasione di un’ampia conferenza stampa, sono stati presentati tutti gli eventi del 2017 organizzati da Messe
Frankfurt Italia, con un focus particolare su SPS IPC Drives Italia (Parma, 23-25 maggio 2017). La fiera, riconosciuta come il riferimento del settore, colleziona ancora nuove aziende
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espositrici e gli organizzatori calcolano una previsione di crescita del +5%. «Anche quest’anno», ha fatto notare Francesca Selva, vicepresidente marketing Messe Frankfurt Italia; «abbiamo una percezione netta che la fiera è in crescita: già oggi possiamo dire di avere “in casa” più espositori e più mq di quelli che abbiamo avuto l’anno scorso. A questa crescita hanno partecipato sia le aziende partner di SPS, sia un grande numero di nuove aziende, ben 48. Un nuovo quartiere per una nuova fiera, a partire dal tema del visitatore». Ecco quindi una delle mission più importanti di SPS: sviluppare «contenuti interessanti per le aziende, diventando così una piattaforma commerciale e di relazione di riferimento». È stato confermato il progetto Know How 4.0 che sarà posizionato sempre nel padiglione 4 e metterà in mostra le demo funzionanti di applicazioni 4.0 delle aziende aderenti al progetto. Nella stessa area, i Digital Innovation Hub (DIH) – iniziativa sostenuta dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto I4MS (ICT Innovation for Manufacturing SMEs) per portare innovazione nelle aziende e supportare le PMI (piccole e medie imprese) nella digitalizzazione dei processi operativi – potranno fare mentoring e coaching gratuito alle aziende desiderose di conoscere le ultime novità in campo tecnologico e digitale. La conferenza stampa è stata l’occasione per presentare e dare voce ai partner che accompagneranno il percorso annuale: ANIE (ANIE Automazione e ANIE AssoAscensori); Assofluid; PoliMi; PwC e il Comitato Scientifico SPS Italia rappresentato per l’occasione da Maurizio Mangiarotti di Johnson&Johnson.
Sembra ancora difficile fornire una definizione esaustiva di rivoluzione 4.0 – del resto cambiamenti già in atto, in progess, possono essere sistematizzati in un’argomentazione logica solo dopo –, ma una cosa è certa: il «tutto automatizzato» e il «tutto interconnesso» rappresentano il doppio binario su cui questa rivoluzione sta procedendo. A una velocità davvero incredibile.
Sapere è potere: i «colletti blu» del futuro
È inoltre emerso che si è già nel vivo della cosiddetta «rivoluzione 4.0»; ma per coglierne i benefici è necessario informarsi, conoscere e saper cavalcare i cambiamenti in atto. La ricettività nei confronti del “nuovo” da parte delle aziende, stando a quanto è emerso in occasione del convegno, non pare completa se non supportata anche dalla fiducia e dall’aiuto delle istituzioni che, in poche parole, sono chiamate a dare a loro volta il “buon esempio”. «Durante un’intervista», ricorda il responsabile di “Corriere Economia” Massimo Fracaro, «Franco Bernabè, parlando delle opportunità dell’industria 4.0, lanciava anche un’importante provocazione: sosteneva che l’industria 4.0 andrebbe applicata anche al sistema pubblico. Pensiamo se grazie ad automazione e digitalizzazione venissimo liberati dai molti incombenti burocratici. Cosa accadrebbe se anche lo stato iniziasse a ragionare nell’ottica 4.0?».
Giambattista Gruosso, professore del Politecnico di Milano, ha presentato i risultati dell’Osservatorio itinerante “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia”, svolto quest’anno sulle province di Modena, Parma, Reggio Emilia e Bologna. Ne è emerso un territorio ricco e variegato, che ospita un tessuto di aziende ad alta vocazione tecnologica e di innovazione. «I risultati mostrano una equa ripartizione dei settori produttivi del campione di aziende in macchine, beni di consumo e servizi, con una prevalenza di PMI rispetto alla grande impresa», ha dichiarato Gruosso. «Le aziende del territorio, nei settori considerati, sono altamente competitive con una spesa media dell’1% del fatturato in ricerca e sviluppo. Numeri che, guardati rispetto al piano Calenda su Industria 4.0, indicano queste province come fortemente lanciate nella direzione giusta. 5% è il numero di PMI e start up innovative presenti sul territorio rispetto al numero totale italiano, di cui un 30% a vocazione industriale. A dimostrazione di un territorio 4.0 in grado di pensare alla propria innovazione e rilancio del manifatturiero».
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Fiere > SPS IPC Drives Italia
Safety e cybersecurity: quando il rischio è a pochi millisecondi di distanza
Donald Wich
CEO Messe Frankfurt Italia
I partner SPS discutono di innovazione 4.0
È stato anche sollevato, durante la conferenza stampa, un altro importantissimo tema: la necessità di creare sinergie nuove fra i vari comparti dell’azienda, facendo in modo che le competenze siano sempre più trasversali. «Oggi», ha fatto notare la sociologa Arianna Radin, «si tende a guardare più alla swarm organization, un’organizzazione composta da uno sciame di persone che lavorano all’interno della stessa struttura, contaminandosi a vicenda». E se da un lato le competenze tecnico-informatiche richieste dalle aziende
saranno sempre maggiori, con un conseguente incremento di tutto ciò che riguarda temi come i big data o l’IoT, dall’altro l’attenzione si sta spostando dalle persone, alla persona. L’HR manager di Sew Eurodrive Mirko Otranto ha affermato che la logica di sistema sta prevalendo sulla logica di prodotto. E ha aggiunto: «Il cosa, e cioè la tecnologia, non è più il solo elemento che fa la differenza rispetto ai competitor. Prevale il come, il tipo di esperienza che si fa vivere al cliente: quindi il servizio».
«Parlando di “rivoluzione”», ha detto Donald Wich, CEO Messe Frankfurt Italia, «alcuni la vedono come opportunità e altri come rischio: studi recenti sottolineano che negli USA l’industria 4.0 e la digitalizzazione vengono viste dalla dirigenza, nel 90% dei casi, come una grande opportunità di sviluppo. Le stesse ricerche, declinate in ambito europeo – fatta eccezione per la Germania – evidenziano che il top management vede questi sviluppi come un vero e proprio rischio. Una visione guarda al futuro, l’altra al passato. Nostro compito, come Messe Frankfurt, è creare cultura 4.0 e fornire piattaforme di dialogo e scambio d’informazioni per evitare che il non conoscere possa portare a reazioni negative». Alcuni dubbi in merito al 4.0 sembrano più che legittimi, se si pensa che dopo aver digitalizzato tutto si sta connettendo tutto, e per le aziende aumentano quindi i rischi di diventare veri e propri ostaggi di malintenzionati o «pirati del web», pronti a utilizzare l’innovazione come arma. Così ha analizzato la situazione Andrea Zapparoli Manzoni, responsabile divisione cybersecurity KPMG: «Fino a pochi anni fa il 70% dei danni informatici era causato da insider, per errore o maliziosamente; oggi il 40% dei danni si realizza per azione di insider, mentre il 60% deriva da azioni maliziose esterne». Cos’è quindi la cybersecurity? «Mentre l’IT security», ha aggiunto Zapparoli Manzoni, «si occupa di proteggere i dati, la cybersecurity non va immaginata come una versione 4.0 dell’IT security, è ben diversa. Oggi non va difesa solo la vulnerabilità del singolo componente, ma la reputazione di
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Da “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia 2016”: quali scenari possibili?
un’azienda o, addirittura, la “pelle” delle persone. Siamo in un punto di transizione epocale. La rivoluzione 4.0 tramite le nuove tecnologie porta sicuramente dei vantaggi, ma se verrà condotta male sarà un boomerang che porterà solo dei problemi. Del resto a pensarci bene la distanza fra i nostri impianti e i criminali del web è di pochi millisecondi». Un’analisi lucida dei punti di debolezza derivanti da questa rivoluzione globale. Molte sono le potenzialità di crescita per le aziende – soprattutto nel settore automazione –, per le persone che vi lavorano e quindi per l’economia. Ma nessun grande cambiamento è avulso da grandi rischi: l’avvento del 4.0 va infatti guidato con coscienza, intelligenza e cultura, analizzandone i benefici senza dimenticare di tutelarsi da eventuali rischi.◀
Da “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia 2016”: quali gli ostacoli?
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Terex Focus Macchina > Merlo
Più forte, più veloce Terex Cranes ha accolto i suoi clienti allo stand G3382 del Gold Lot esterno di ConexpoCon/Agg per presentare in anteprima le sue ultimissime innovazioni. Tra le novità in mostra, il modello di gru a torre SK 452-20 e le nuove multistrada AC 55-3 e AC 60-3 di Umberto Pignoni
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T
erex Cranes ha aggiornato la propria linea di gru a torre con la nuova SK 452-20 Terex®. Questo modello, completamente rinnovato dal punto di vista meccanico e strutturale, ha una capacità di 20 tonnellate e una capacità del braccio di 2,5 tonnellate. Grazie al nuovo sistema di sollevamento ad argani, la SK 452-20 è in grado di raggiungere una velocità di sollevamento massima di 190 m/min e una capacità del tamburo di 990 metri. «L’SK 452-20 è un nuovo modello di gru basato sul precedente SK 415-20 e sul continuo dialogo con i clienti», ha spiegato Angelo Cosmo, Product Marketing Manager di Terex Cranes. «Abbiamo incrementato le velocità degli argani del 70% e la capacità di fune della gru del 90%, l’equivalente di 30 piani aggiuntivi sotto gancio. Abbiamo inoltre apportato alcune modifiche strutturali che renderanno la configurazione e il trasporto più facili e veloci. Questi miglioramenti consentiranno agli imprenditori di ridurre i costi operativi, e al contempo di ottenere un ritorno elevato sull’investimento». Il nuovo argano di sollevamento della gru a torre SK 452-20 è realizzato utilizzando le tecnologie più innovative del settore, in modo da offrire all’operatore un livello superiore di sicurezza ed efficienza durante il lavoro. Il
motore di sollevamento CA si serve di un inverter per i movimenti regolari e per una maggiore precisione di sollevamento, mentre un sistema di controllo con motore a ciclo chiuso offre una ridondanza ottimale, mediante il controllo continuo dell’input/output e la comunicazione all’operatore delle condizioni del veicolo. Gli interruttori di fine corsa sono calibrati dalla cabina in maniera elettronica. L’argano di sollevamento è installato su un telaio indipendente facilmente assemblabile e smontabile, che consente di ridurre i costi di trasporto delle parti superiori della gru e di utilizzare contenitori di trasporto più efficienti. Il nuovo sistema di rotazione è composto da tre motori da 7,5 kW (10 CV) che offrono capacità di rotazione di 0,99 giri/min. Il progetto originale prevede un unico inverter per tutti e 3 i motori. Il sistema di rotazione è dotato di un sistema di ingrassaggio automatico, che consente di agevolare le operazioni di manutenzione. La piattaforma installata sul contrappeso del braccio della gru SK 452-20 è stata riconfigurata per accrescere l’a-
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Terex
SK 452-20
L’unità SK 452-20 di Terex è installabile su due sistemi a torre differenti: TS212 e HD23
rea di lavoro degli operatori durante le operazioni di assemblaggio/smontaggio e manutenzione. Per ridurre l’ingombro dei cavi sono previsti tubi integrati. Inoltre, per una maggiore comodità durante la fase di trasporto, l’unità di sollevamento e il contrappeso del braccio sono collegati mediante due perni collocati nella parte posteriore dell’unità. I corrimano vengono capovolti per ridurre gli sforzi durante l’assemblaggio e le dimensioni di trasporto. L’unità SK 452-20 di Terex è installabile su due sistemi a torre differenti: TS212 e HD23. Nella configurazione standard l’altezza massima a installazione libera è pari a 88,7 metri. Tuttavia, è possibile combinare diverse torri, offrendo al cliente una vasta gamma di opzioni tra cui scegliere, in modo da soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. La scala in alluminio pre-assemblata è il 70% più leggera rispetto alle precedenti, eliminando così la necessità di eventuali strumenti ausiliari o gru per il relativo spostamento o assemblaggio. La cabina EVO15 Terex installata sul modello SK 452-20 è dotata di cinque ampi vetri, per una visibilità ottimale, e di un display multilingua a colori da 7”
(17,8 cm) per la visualizzazione di tutte le informazioni necessarie durante le operazioni di sollevamento o di riparazione. I nuovi comandi con joystick, configurabili ed ergonomici, permettono all’operatore di manovrare i carichi con una precisione straordinaria. È anche possibile installare telecamere regolabili dalla cabina sia sul carrello sia sul contrappeso del braccio, in modo da migliorare la visibilità del campo di lavoro. Inoltre, la gru è predisposta per il monitoraggio e il controllo da remoto.
Le nuove gru multistrada Demag a 3 assi AC 55-3 e AC 60-3 Terex Cranes ha anche ampliato la linea di gru multistrada Demag® con il lancio dei modelli a 3 assi AC 55-3 e AC 60-3. I modelli a 3 assi da 55 e da 60 tonnellate vantano le più innovative tecnologie disponibili nel settore, che consentono di aumentare la produttività riducendo allo stesso tempo i costi operativi. Queste gru possiedono un sistema automatico di sollevamento dei contrappesi, grazie al quale è possibile configurare la macchina in maniera semplice e veloce, un design a motore singolo per ridurre i costi di
manutenzione, e il sistema di controllo IC-1 Plus, che offre la massima capacità di sollevamento della gru (basata sull’angolo di rotazione) per tutte le possibili configurazioni. Queste innovazioni contribuiscono a rendere le gru a 3 assi Demag un sistema a operatore singolo. Le gru multistrada AC 55-3 e AC 603 della serie Demag sono dotate di un braccio telescopico principale monocilindrico da 50 metri, il più lungo tra tutte le gru multistrada a 3 assi in commercio. Inoltre, sul modello AC 60-3 è possibile integrare un’estensione da 16 metri che lo rende il più lungo in asso-
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AC 60-3
Sul modello AC 60-3 è possibile integrare un’estensione da 16 metri che lo rende il più lungo in assoluto della categoria
luto della categoria. Entrambi i modelli prevedono la possibilità di abbassare orizzontalmente il braccio principale di 5 gradi, in modo da evitare eventuali lavori in sospensione (configurazione facile e veloce). È inoltre possibile posizionare gli stabilizzatori in maniera indipendente gli uni dagli altri, sfruttando la capacità del sistema IC-1 Plus di calcolare la capacità massima di sollevamento in base alla configurazione del veicolo. Non dimentichiamo poi il telecomando opzionale, che consente all’operatore di ruotare e manovrare la gru da remoto in maniera facile e sicura, direttamente da terra. Grazie a una larghezza di soli 2,55 metri, la stessa dei camion standard, e a un asse di peso inferiore a 12 tonnellate, le gru a 3 assi della serie Demag consentono operazioni di trasporto rapide ed efficienti tra i diversi siti di lavoro. Inoltre, ove necessario, la gru AC 55-3 Demag può essere configurata per essere conforme alle limitazioni di peso dell’asse vigenti (10 tonnellate). La flessibilità di questi due veicoli non finisce qui, e continua anche in cantiere. Le gru sono infatti compatte, offrono una manovrabilità eccezionale, consentendo all’ope-
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ratore di posizionarle rapidamente e senza problemi. Il sistema a 3 pulegge VarioHook e la potenza di sollevamento, con una trazione di linea pari a 60,2 kN (6,13 tonnellate), contribuiscono a ridurre i tempi di rotazione, limitando il peso delle attrezzature trasportate e consentendo un notevole risparmio di tempo. Per i siti di lavoro
più irregolari è anche disponibile l’opzione a trazione integrale. Le gru multistrada AC 55-3 e AC 60-3 della serie Demag offrono prestazioni eccellenti per una vastissima gamma di applicazioni, tra cui sollevamenti generici, carico e scarico di attrezzature, interventi in ascensori e altre operazioni ausiliarie.◀
Le AC 55-3 e AC 60-3 sono dotate di un braccio telescopico principale monocilindrico da 50 metri
AC 55-3
Può essere configurata per essere conforme alle limitazioni di peso dell’asse vigenti (10 tonnellate)
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Liebherr
L’efficienza tuttofare su quattro assi Progettata per carichi assiali variabili: la LTM 1090-4.2 si muove agilmente in tutto il mondo. Batte tutti i modelli a 4 assi: massima capacità di portata con un carico assiale da 12 tonnellate VarioBallast. Più economica e silenziosa grazie ai sistemi di guida intelligenti: ECOdrive e ECOmode
L
iebherr ha presentato la sua quattro assi tuttofare alla fiera Conexpo di Las Vegas: la nuova autogrù LTM 1090-4.2 unisce il massimo della mobilità, della performance con il minimo dei consumi. Il nuovo modello Liebherr da 90 tonnellate ha il vantaggio economico di potersi muovere in tutto il mondo grazie alle sue opzioni di carico assiale da 10 tonnellate, da 12 tonnellate e da 16 tonnellate. Offre un braccio telescopico da 60 metri, ben 10 metri più lungo del modello precedente LTM 1090-4.1. La nuova gru ha una zavorra di ben 8,8 tonnellate mantenendo un carico assiale di 12 tonnellate, l’incremento è di 2,1 tonnellate rispetto al modello precedente.
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Liebherr ha presentato la LTM 1090-4.2 a 4 assi alla fiera Conexpo di Las Vegas (USA)
Con questa configurazione la LTM 1090-4.2 è attualmente il modello a 4 assi più potente sul mercato. Grazie alle modalità ECOdrive ed ECOmode, il nuovo modello da 90 tonnellate è più ecologico perché riduce sia i consumi che la rumorosità. Anche in questo modello, il VarioBallast e il VarioBase® Liebherr assicurano migliore performance, flessibilità e sicurezza.
Mobilità conveniente in tutto il mondo Durante la fase di progettazione della nuova LTM 1090-4.2, è stata dedicata particolare attenzione alle innumerevoli esigenze riguardanti il carico per asse affinché la gru possa muoversi in tutto il mondo riducendo così i costi di trasporto. Anche nei paesi in cui le autogrù possono circolare su strada con carico per asse da 12 tonnellate, gli operatori richiedono già da tempo gru che, grazie al semplice smontaggio della zavorra, possa circolare anche con un carico assiale da 10 tonnellate. Questa variante, infatti, garantirebbe notevoli vantaggi sia in fase di omologazione sia nel caso di richieste di permessi stradali.
Nonostante il braccio della nuova autogrù abbia una lunghezza che supera di 10 metri quella del modello precedente (caratteristica che aumenta il peso in modo particolare sugli assi anteriori), gli ingegneri Liebherr sono riusciti per la nuova LTM 1090-4.2 a ottenere carichi assiali uniformi inferiori alle 10 tonnellate senza superare comunque il peso complessivo di 40 tonnellate. A questo scopo il primo asse è stato posizionato davanti agli stabilizzatori anteriori e l’interasse tra l’asse 2 e l’asse 3 è stato incrementato. Anche il maggiore interasse in molti Paesi ha un vantaggio per le immatricolazioni stradali. Anche nella zona di appoggio delle zavorre sul carro si crea così uno spazio in più che consente una migliore regolazione del raggio di zavorra. Infatti anche la nuova LTM 1090-4.2 è dotata dell’innovativo VarioBallast. L’autogrù può essere utilizzata con due diversi raggi zavorra: 3,77 m o 4,71 m. Tramite i cilindri di zavorramento, che sono orientabili meccanicamente di serie, il raggio della zavorra viene ridotto di 940 mm in modo rapido e semplice rimanendo così all’interno dello stabilizzatore. Questa
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soluzione rappresenta un vantaggio sostanziale della nuova autogrù da 90 tonnellate nel caso in cui si debba lavorare in spazi molto ristretti. La zavorra dal peso massimo di 22,5 tonnellate è suddivisa in modo variabile, tanto che, oltre alle varianti di carico per asse da 10 e da 12 tonnellate, è possibile realizzare anche carichi uniformi da 16 tonnellate, per esempio per la Gran Bretagna. L’interasse incrementato tra l’asse 2 e l’asse 3 viene utilizzato come vano per le travi di legno. In questo modo viene eliminato l’apposito cassone nella parte posteriore del veicolo. Il nuovo modello da 90 tonnellate dispone di numerosi vani di deposito per attrezzatura e equipaggiamento sul carro della gru.
Anche con gli pneumatici da 16.00 R25 la gru raggiunge una larghezza massima di soli 2,55 metri. La larghezza del veicolo è stata ridotta di 0,25 metri, un vantaggio non solo durante la guida su strade pubbliche ma anche all’interno dei cantieri in cui gli spazi sono ristretti.
Performance di alto livello grazie al braccio telescopico da 60 metri Il valore aggiunto di questa autogrù della classe dei 4 assi sta nel fatto che il contrappeso da 8,8 tonnellate è incluso nel carico assiale di 12 tonnellate. Se in aggiunta a ciò si considera anche la VarioBallast integrata, si può asserire che Liebherr è riuscita a proporre la gru da 90 tonnellate più potente della sua
classe con carico assiale da 12 tonnellate. La maggior parte dei lavori possono eseguiti riducendo l’inutile costo di trasporto di zavorre supplementari. La VarioBase®, disponibile come optional, incrementa notevolmente la portata nel range di utilizzo della gru con stabilizzatori. Per la prima volta nella classe a 4 assi, la combinazione di VarioBallast e VarioBase® offre all’operatore la massima flessibilità nei cantieri più impegnativi. Con una lunghezza di 60 metri, il suo braccio telescopico è uno dei più lunghi dell’intera classe a 4 assi. È disponibile anche un falcone da 9,5 – 16 metri, che come optional può essere regolato anche idraulicamente tra 0° e 40°. Completano l’offerta un falconcino da montaggi di 2 metri e una puleggia ripiegabile lateralmente.
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ECOdrive e ECOmode riducono il consumo di carburante e le emissioni acustiche Il potente motore diesel Liebherr a sei cilindri da 330 kW / 449 CV e la coppia di 2.335 Nm garantiscono alla LTM 1090-4.2 elevate prestazioni. Il motore soddisfa i requisiti delle direttive relative alle emissioni dei gas di scarico Livello IV / Tier 4f. Per i paesi in cui le disposizioni sono più restrittive in merito, Liebherr propone anche il motore nella variante con livello ECE-R.96 (corrispondente al livello IIIa). Per il cambio viene utilizzato il nuovo ZFTraXon. Come per
il modello precedente AS-Tronic, il cambio a 12 marce è automatico. L’ECOdrive è una novità: quando si attiva la modalità ECO, è prevista l’ottimizzazione della guida che riduce il consumo di carburante e la rumorosità. Anche per la nuova LTM 1090-4.2 Liebherr attua la strategia del motore singolo. L’eliminazione del peso del motore della torretta, già applicata sul modello precedente, consente di avere un braccio più lungo e una zavorra superiore se si considera il carico assiale da 12 tonnellate. Come per altre macchine della serie autogrù Liebherr di più recente produzione, anche per la nuova
LTM 1090-4.2 è disponibile la modalità ECOmode che una volta azionata permette di risparmiare carburante e di ridurre la rumorosità. Da un lato quando il motore funziona a vuoto l’azionamento della pompa può essere disinserito automaticamente e riattivato in pochi secondi in base al consumo energetico. Dall’altro lato i comandi gru calcolano il numero ottimale di giri del motore in base alla velocità di lavoro preselezionata con la leva di comando al fine di evitare un numero di giri motore inutilmente elevato. Ciò determina una riduzione del consumo di carburante fino al 10% durante l’esercizio della gru.◀
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Manitowoc Cranes
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rove GRT655, l’ultimo modello della serie di autogru di prossima generazione realizzate da Manitowoc, si distingue per un’ampia gamma di funzioni pensate per consentire alle aziende di accrescere la propria efficienza ottenendo il massimo ritorno possibile.
Grove GRT655 debutta a Las Vegas
La nuova autogru Grove firmata Manitowoc Cranes è stata appena presentata a CONEXPO 2017 e ha tutte le carte in regola per far parlare di sé
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I clienti di tutto il mondo che operano nel ramo del noleggio sono concordi nel definire la GRT655 particolarmente utile, specie nei mercati del Nord America e del Medio Oriente in cui sono sempre più numerose le richieste di autogru generiche e affidabili nella classe da 50 tonnellate (55 t statunitensi). Le eccellenti prestazioni e la manovrabilità ottimale, unite alla maggiore lunghezza del braccio principale e a un ingombro variabile da 3 a 12,8 metri, rendono la GRT655 la soluzione ideale per le aziende di noleggio per cui versatilità e flessibilità rappresentano un punto a favore. Manitowoc ha progettato questa gru basandosi su uno studio di ricerca mirato a captare le esigenze dei clienti, che ha previsto anche un approfondito dialogo con le società di noleggio, i proprietari e gli utenti finali: l’applicazione pratica della “Manitowoc way”. Questo metodo produttivo pone il cliente
al centro del processo di progettazione, consentendo all’azienda di realizzare prodotti innovativi e di introdurli nel mercato a una velocità disarmante. Paul Cutchall, Product Manager per il settore autogru di Manitowoc, ha affermato che GRT655, insieme alle molteplici funzioni appositamente sviluppate in risposta alle esigenze dei clienti, rappresenta un enorme passo avanti nella tecnologia Grove. «Abbiamo dotato il modello GRT655 delle funzioni che generalmente caratterizzano gru di categoria superiore», ha spiegato. «In questo modo potrà fungere da valido supporto ai sollevatori, consentendo di ultimare più lavori utilizzando un’unica gru e aumentando, di conseguenza, sia le rispettive prestazioni sia il ritorno sull’investimento. La “Manitowoc way” consiste nel parlare con i clienti all’inizio del processo di progettazione, in modo da
poter comprendere cosa desiderano e di cosa hanno effettivamente bisogno; alla fine, abbiamo realizzato una nuova autogru che supererà di gran lunga le loro aspettative».
Caratteristiche d’avanguardia La GRT655 è una gru da 50 tonnellate dotata di un braccio da 34,8 m suddiviso in quattro sezioni che, tra i molteplici vantaggi, permette di ridurre sensibilmente i costi di manutenzione in quanto non necessita di lubrificazione. Le piastre inferiori che supportano le sezioni del braccio sono composte da una lamina continua e flessibile di materiale impregnato d’olio e sono disposte in maniera segmentata, offrendo un supporto decisamente maggiore rispetto ai progetti precedenti. La versione a braccio lungo (GRT655L) esposta allo stand Manitowoc di Conexpo vanta un braccio a cinque sezioni
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da 43 metri, non lubrificato, più lungo di almeno 8,32 metri rispetto al modello più competitivo di diversa fabbricazione. Questo braccio offre una gittata massima di 36 m e, a parità di raggio, una capacità del 3% superiore rispetto alle altre gru disponibili sul mercato. Sia il modello GRT655 che il GRT655L offrono prestazioni fino al 12% superiori rispetto alle altre gru della categoria, rafforzandone ulteriormente la posizione nel mercato dei noleggi. Inoltre, entrambi i modelli saranno dotati di fabbrica di piastre per stabilizzatori in polimero, quasi il 50% più leggere rispetto alle piastre tradizionali in acciaio. La riduzione del peso (15 kg per ogni piastra in polimero rispetto ai 26 kg delle piastre in acciaio) permetterà all’operatore di riporre le piastre con minori difficoltà, risparmiando tempo e sforzi in cantiere. Cilindri a estensione con rilevamento intelligente della lunghezza consentono di monitorare le posizioni degli assi degli stabilizzatori: una tecnologia all’avanguardia che permette alla GRT655 di surclassare le altre autogru disponibili sul mercato che utilizzano i trasduttori tradizionali. Grazie alla tecnologia di rilevamento integrata in ciascun cilindro gli operatori possono ottenere misurazioni precise e ripetibi-
li durante l’utilizzo degli stabilizzatori. Uno standard completamente nuovo in termini di affidabilità, reso possibile dal miglioramento nelle fasi di test del ciclo di vita. Un altro elemento che conferisce valore aggiunto alle gru è senza dubbio una capacità di sollevamento ineguagliata nella categoria. La GRT655 offre la stessa trazione di linea sia sull’argano principale sia su quello ausiliario, permettendo di ottenere una prima trazione massima di 7,556 kg, il 16% superiore rispetto al modello più competitivo di diversa fabbricazione. Grazie alle maggiori prestazioni in termini di trazione è possibile utilizzare un numero inferiore di segmenti di linea, aumentando la produttività in cantiere e riducendo allo stesso tempo i costi. La GRT655 è alimentata da un motore diesel Cummins QSB da 6,7 litri e 164 CV, perfettamente conforme alle norme EPA Tier 4F in materia di emissioni. Due pinze collocate su entrambi i mozzi anteriori migliorano le proprietà frenanti del veicolo, mentre i filtri dell’olio installati da remoto e i filtri di trasmissione ad accesso agevolato consentono di ridurre sensibilmente i tempi della manutenzione ordinaria. Con il PTT di soli 36.004 kg è possibile ottenere un notevole taglio dei costi di
trasporto, trasformando la gru in una soluzione sempre più apprezzata dalle società di noleggio in tutte le regioni.
Caratteristiche di avanguardia La GRT655 è una gru da 50 tonnellate dotata di un braccio da 34,8 m suddiviso in quattro sezioni che, tra i molteplici vantaggi, permette di ridurre sensibilmente i costi di manutenzione in quanto non necessita di lubrificazione. Le piastre inferiori che supportano le sezioni del braccio sono composte da una lamina continua e flessibile di materiale impregnato d’olio e sono disposte in maniera segmentata, offrendo un supporto decisamente maggiore rispetto ai progetti precedenti. La versione a braccio lungo (GRT655L) esposta allo stand Manitowoc di Conexpo vanta un braccio a cinque sezioni da 43 metri, non lubrificato, più lungo di almeno 8,32 metri rispetto al modello più competitivo di diversa fabbricazione. Questo braccio offre una gittata massima di 36 m e, a parità di raggio, una capacità del 3% superiore rispetto alle altre gru disponibili sul mercato. Sia il modello GRT655 che il GRT655L offrono prestazioni fino al 12% superiori rispetto alle altre gru della categoria, rafforzandone ulteriormente la posizione nel mercato dei noleggi. Inoltre, entrambi i modelli saranno dotati di fabbrica di piastre per stabilizzatori in polimero, quasi il 50% più leggere rispetto alle piastre tradizionali in acciaio. La riduzione del peso (15 kg per ogni piastra in polimero rispetto ai 26 kg delle piastre in acciaio) permetterà all’operatore di riporre le piastre con minori difficoltà, risparmiando tempo e sforzi in cantiere. Cilindri a estensione con rilevamento intelligente della lunghezza consentono di monitorare le posizioni degli assi degli stabilizzatori: una tecnologia all’avanguardia che permette alla GRT655
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di surclassare le altre autogru disponibili sul mercato che utilizzano i trasduttori tradizionali. Grazie alla tecnologia di rilevamento integrata in ciascun cilindro gli operatori possono ottenere misurazioni precise e ripetibili durante l’utilizzo degli stabilizzatori. Uno standard completamente nuovo in termini di affidabilità, reso possibile dal miglioramento nelle fasi di test del ciclo di vita. Un altro elemento che conferisce valore aggiunto alle gru è senza dubbio una capacità di sollevamento inegua-
gliata nella categoria. La GRT655 offre la stessa trazione di linea sia sull’argano principale sia su quello ausiliario, permettendo di ottenere una prima trazione massima di 7,556 kg, il 16% superiore rispetto al modello più competitivo di diversa fabbricazione. Grazie alle maggiori prestazioni in termini di trazione è possibile utilizzare un numero inferiore di segmenti di linea, aumentando la produttività in cantiere e riducendo allo stesso tempo i costi. La GRT655 è alimentata da un motore diesel Cummins QSB da 6,7 litri e 164
CV, perfettamente conforme alle norme EPA Tier 4F in materia di emissioni. Due pinze collocate su entrambi i mozzi anteriori migliorano le proprietà frenanti del veicolo, mentre i filtri dell’olio installati da remoto e i filtri di trasmissione ad accesso agevolato consentono di ridurre sensibilmente i tempi della manutenzione ordinaria. Con il PTT di soli 36.004 kg è possibile ottenere un notevole taglio dei costi di trasporto, trasformando la gru in una soluzione sempre più apprezzata dalle società di noleggio in tutte le regioni.◀
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Atlas
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Atlas: quasi 100 anni e non sentirli Tante novità, conferme e altro: Altas si conferma leader del settore con tanta voglia di innovare e stupire i suoi clienti. A Las Vegas non sono mancate le sorprese
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al 1919 Atlas realizza macchine perfettamente in linea con i requisiti di coloro che ne usufruiscono quotidianamente, facendo della soddisfazione dei clienti l’assoluta priorità. Atlas sviluppa tecnologie efficaci per gru ed escavatori e offre prodotti e servizi di qualità superiore ai clienti di tutto il mondo. Atlas misura la qualità e la soddisfazione del cliente in termini di prestazione, affidabilità e disponibilità dei servizi. A macchine robuste che consentono ai clienti di lavorare con un livello superiore di efficienza, comodità e sicurezza rispetto al passato, offrendo una vasta gamma di versioni diver-
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160 MH
Grazie a un girosagoma inferiore a 2 metri, il movimentatore materiali 160 HM della famiglia di macchine a girosagoma ridotto è ideale per le operazioni in spazi chiusi o particolarmente angusti.
se per capacità di carico, prestazioni e caratteristiche. Grazie a strumenti di lavoro semplici e facilmente installabili, Atlas offre ai propri clienti una tecnologia eccezionale in termini di efficienza, comfort, prestazioni e sicurezza. Di pari passo con la nostra esperienza e il nostro know-how crescono anche i nostri rivenditori e la rete di assistenza globale, in particolare negli Stati Uniti. A Conexpo Atlas ha presentato diversi modelli.
160 MH: piccola e dinamica Grazie a un girosagoma inferiore a 2 metri, il movimentatore materiali 160 HM della famiglia di macchine a girosagoma ridotto è ideale per le operazioni in spazi chiusi o particolarmente angusti. Presenta un consumo medio di carburante inferiore a 7 litri quasi impossibile da battere. Inoltre, i vetri
della cabina del 160 HM di Atlas sono i più ampi della categoria, perché una buona visibilità è sinonimo soprattutto di sicurezza elevata. Durante la fase di riprogettazione della cabina gli ingegneri Atlas hanno prestato un’attenzione particolare al comfort, incrementandolo ulteriormente ad esempio con l’installazione del nuovissimo sistema di controllo automatico della temperatura, che mantiene la cabina fresca in estate e calda in inverno. Il nuovo sterzo offre al conducente la massima comodità, grazie al numero ridotto di sterzate; il sistema di sollevamento è il più solido della categoria e offre al conducente una sensazione di sicurezza e di estrema comodità dell’ambiente di lavoro. Grazie al motore Tier 4 final, il 160 MH soddisfa tutti i requisiti vigenti in materia di emissioni. Un altro vantaggio da non sottovalutare è la maggiore silenziosità della macchina, che va a
tutto vantaggio sia del conducente che di chiunque si trovi nelle immediate vicinanze. Inoltre, il 160 MH può essere dotato di un sistema di sollevamento Midi, che consente all’operatore di sollevare la cabina di 1.200 mm e, allo stesso tempo, di inclinarla all’indietro di 20 gradi, portandosi in una posizione ancora più comoda per avere una visuale migliore sul campo di lavoro.
350 MH E per il settore dei rifiuti Il futuro nel settore del riciclo e della movimentazione degli scarti è elettrico, quindi, anche i motori delle nuove macchine devono stare al passo con i tempi. I vantaggi sono evidenti: consumi energetici ridotti, eliminazione delle pause per il rifornimento, eliminazione di carburanti non rinnovabili, emissioni di CO2 pari a zero, funzionamento pressoché silenzioso, gene-
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Atlas AK 65CS A3L
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Consumi energetici ridotti, eliminazione delle pause per il rifornimento, eliminazione di carburanti non rinnovabili, emissioni di CO2 pari a zero, funzionamento pressoché silenzioso
Una delle gru della serie “Gru leggere”. I clienti adorano questa gru da 6 metri/tonnellate per le applicazioni di serraggio
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razione limitata di calore. Questi fattori sono fondamentali quando si opera in spazi limitati. Il modello 350 MH E a motore elettrico attesta l’approccio di Atlas GmbH orientato al cliente nella realizzazione di macchinari speciali. Questo movimentatore materiali da 35 tonnellate è dotato di un motore elettrico da 170 kW; al contrario dei motori diesel tradizionali, l’impianto di alimentazione è integrato nella macchina. Il motore principale da 132 kW alimenta il sistema idraulico primario, mentre un motore secondario provvede all’alimentazione del controllo pilota e della sterzata. La tensione di alimentazione mediante trasformatore è di 24 V/40
Amps. Il nuovo 350 MH E richiede un valore minimo di carico su sito pari a 90 kW (250 KVA). La macchina viene alimentata da un cavo di alimentazione da 80 metri che può essere avvolto in qualsiasi momento nella parte posteriore del sottocarro. Questo consente di ruotare facilmente il movimentatore materiali di 360 gradi e di utilizzarlo con un raggio di esercizio massimo pari a 75 metri. Inoltre, Atlas offre in opzione l’alimentazione via cavo o connessione fissa, ad esempio, in caso di operazioni stazionarie su basamenti. Il modello 350 MH E condivide moltissime caratteristiche con la macchina standard, con una differenza fon-
damentale: il sistema idraulico Linde. La gittata massima della macchina è rimasta invariata a 18,2 metri. Il risultato? I clienti Atlas possono continuare a utilizzare tutti gli accessori anche con le nuove macchine elettriche, senza alcuna necessità di modifica.
AK 65CS A3L: una delle gru della serie “Gru leggere” I clienti adorano questa gru da 6 metri/tonnellate per le applicazioni di serraggio, generalmente sconsigliate dai nostri concorrenti per gru di queste dimensioni. La gru 65 viene spesso utilizzata dalle agenzie statali per lavo-
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ri sulle strade pubbliche come portaaccessori versatile per attrezzature di vario genere. A Conexpo è stata esposta la versione non CE, senza impianto elettrico/elettronico. L’unità di base A3L è dotata di uno sbraccio idraulico da 7,2 metri e di una capacità di sollevamento pari a 730 kg.
AK 125CS A4 Un’altra gru della gamma non-CE. Grazie alle 4 estensioni idrauliche, questo veicolo della serie “Gru medie” è dotato di uno sbraccio da 12,3 metri e di una capacità di sollevamento pari a 720 kg. Tra le caratteristiche principali si annoverano: una base in ghisa, tubi idraulici protetti dalla colonna e punti di lubrificazione centrali che non necessitano di manutenzione.
AK 240.2 E A6 Da tempo parte della famiglia di gru Atlas, questa gru ha mantenuto tutto il suo fascino inalterato nel tempo ed
è tutt’oggi molto richiesta dai clienti. Ovviamente, anche l’ottimo rapporto prezzo/prestazioni gioca la sua parte. Il modello 240.2 è disponibile sia con comando manuale sia con comando da remoto. A Conexpo era in esposizione la versione “E” con comando da remoto. Le 6 estensioni idrauliche offrono all’unità di base A6 uno sbraccio straordinario di 16,5 metri, mentre l’angolo negativo le permette di raggiungere anche le aree più difficili.
AK 332.3E A8 Ma non è finita qui. Il modello AK 332.3E A8, più lungo dei precedenti, grazie alle sue 8 estensioni è dotato di uno sbraccio di 21 metri, angolo negativo e comandi sensibili: il massimo per gli interventi più ostici. Una larghezza di supporto di 7,4 metri garantisce la stabilità di questa gru di terza generazione assolutamente all’avanguardia con momento di sollevamento pari a 332 kNm.
È azionata da remoto, è estremamente sensibile e si distingue per una precisione millimetrica.
AK 440 V CS Una grande squadra: il modello Kenworth T-880 unito alla gru ATLAS 440 V CS. La gru è stata montata dal nostro importatore Irving Equipment LLC, con sede a Tiffin, in Ohio (Stati Uniti), un’azienda che vanta una lunga tradizione e un’esperienza pluriennale nel settore. Il modello AK 440 V CS è stato progettato appositamente per il mercato statunitense/canadese ed è utilizzato principalmente per le opere di fondazione. Lo sbraccio di 22 metri e la capacità di sollevamento di 1 tonnellata lo rendono il veicolo ideale per questo tipo di applicazioni. Dopo l’enorme successo riscosso nel mercato canadese il 440 V, una gru potente, affidabile, intuitiva e con un ottimo rapporto prezzo/ prestazioni, conquisterà anche i clienti statunitensi.◀
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Platform Basket - Effer spa
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Platform Basket negli States L’azienda emiliana ha conquistato Las Vegas con i suoi spider, riscuotendo successo e visibilità
rande successo per Platform Basket a Conexpo, dove era presente con un proprio stand in area esterna, completamente dedicato alla propria linea produttiva di piattaforme aeree cingolata (gli spider): gamma che ha permesso alla azienda italiana di diventare uno dei protagonisti del settore internazionale del sollevamento. Gli Spider Platform Basket, che hanno altezze di lavoro dai 12 ai 40 metri, sono dotati di cingoli allargabili e di semplici e intuitivi comandi di controllo. Sono piattaforme estremamente stabili ed al tempo stesso facilmente trasportabili: queste loro caratteristiche, unitamente a una compattezza che non pregiudica il loro utilizzo anche in spazi ridotti, ne fanno un ottimo strumento per chi si dedica alla potatura, alla manutenzione, di pittura e a qualsiasi altro lavoro di difficile accesso con normali piattaforme. Ovviamente il fiore all’occhiello per quanto riguarda il mercato americano, SPIDER 3315 (33 metri di altezza lavorativa) era il protagonista dello stand Platform Basket. Spider 3315 è la prima piattaforma a doppio braccio telescopico realizzata in Platform Basket, con un design accativante, un’altezza di superamento ostacoli a 19 m e ben 15 m di sbraccio laterale; la possibilità di essere richiusa in sagoma minima senza togliere la navicella con un ingombro di solo 140cm di larghezza e 200 cm di altezza. Equipaggiata con idraulica ed elettronica di prima categoria, dotata di serie di linee aria/acqua e 230 vac in navicella. Disponibile in versione ibrida con propulsione diesel e batterie agli ioni di Litio. La piattaforma rappresenta oggi l’orgoglio di Platform Basket per esperienza acquisita nel settore.◀
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Effer a Las Vegas si fa in tre Tra partner americani e canadesi, Effer ha goduto di ampia visibilità: in mostra gru e tecnologie
Da sinistra: Tim Smith del partner americano NALE, Mauro Baldassin, Export Manager Effer, il cliente Joel Goldberger e il Presidente di Effer Lorenzo Cipriani)
A
questa edizione della fiera Conexpo, Effer era presente non presso uno, ma ben 3 stand: al G1119 il partner americano NALE e quello canadese DEL Equipment hanno mostrato a tutti la gru 2655 nella configurazione 7s+6s+3s; il partner Altec ha esposto la 505 6s, mentre presso lo stand di SSAB, produttore di acciaio svedese ad altissima resistenza, Effer era presente come partner del programma MY INNER STRENX. Effer infatti per i propri prodotti utilizza questo acciaio che garantisce leggerezza e potenza grazie alle sue altissime prestazioni. Per l’occasione, il produttore italiano di gru ha esposto il 4° sfilo nella sua versione grezza del modello 2055, proprio per mostrare la qualità del materiale delle gru ai tanti visitatori dello stand SSAB. La 2655 installata su camion Western Star è una gru che nella configurazione presentata può arrivare a ben 62 metri in verticale. Il secondo jib Effer infatti è ideale per chi ha bisogno di raggiungere verticalità fuori dal comune, e per lavorare in spazi operativi solitamente inaccessibili. Il modello 655 esposto presso lo stand di Altec è estremamente apprezzato sia in USA che in Canada nel settore del tree care anche in abbinamento ad alcuni accessori per potature e cura del verde. Ma avere un prodotto affidabile, di qualità e dalle performance eccezionali non basta: Effer può contare anche su una rete di partner che offrono un servizio di altissimo livello ai clienti, e che anche negli USA e in Canada copre in modo efficiente il territorio per essere sempre dove serve offrendo la massima competenza.◀
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Conexpo-Con/Agg 2017 > JLG
Sul palco di Las Vegas JLG stupisce ancora JLG introduce la nuova 4045R e riprogetta la serie 600 delle piattaforme aeree a braccio telescopico introducendo due nuovi modelli
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LG Industries, Inc., una società del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme aeree e sollevatori telescopici, ha presentato due nuove piattaforme aeree a pantografo elettrico — la 4045R e la 1532R — nello stand #G3946 del Gold Lot durante il CONEXPO 2017. Questi pantografi saranno disponibili in generale dalla metà del 2017. «La nuova 4045R presenta un design sottile e compatto per un movimento ininterrotto all’interno e intorno alle
aree di lavoro ristrette, con una larghezza della macchina di 45 pollici — la più compatta offerta tra i produttori concorrenti nella sua classe di grandezza», ha dichiarato Paul Kreutzwiser, direttore globale JLG Industries della categoria piattaforme aeree. «La larghezza della macchina è estremamente importante quando viene utilizzata nei centri di distribuzione e nelle applicazioni di magazzino, dove le macchine vengono manovrate attraverso corridoi poco distanziati. La stretta area di ingombro della 4045R permette di posizionarli in modo affiancato sulla maggior parte degli autocarri e all’interno di container, per costi di trasporto più contenuti e per una migliorata efficienza». La 4045R è la prima piattaforma aerea a pantografo elettrico JLG® a presentare cavità laterali per elevatori a forche, che permettono di utilizzare un’ampia gamma di forche per caricare o scaricare una o più unità. Inoltre, l’innovativa caratteristica autocentrante della piattaforma utilizza un modello di pan-
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tografo a 5 livelli con minori punti di articolazione rispetto a modelli competitivi a 6 livelli. I minori punti di articolazione migliorano il comfort dell’operatore quando lavora all’altezza massima della macchina (40 piedi), da cui risulta una maggiore familiarità del lavoratore e, di conseguenza, una migliorata produttività. La nuova 4045R è una delle poche piattaforme aeree a pantografo della sua categoria con una classificazione sia per uso interno che esterno. Gli operatori possono guidare la macchina negli spazi interni stando alla massima altezza, e negli spazi esterni possono arrivare a un massimo di 28 piedi per una maggior versatilità. Come la 4045R, la 1532R presenta dimensioni compatte (tra cui una larghezza della macchina di 32 pollici), che permettono all’unità di potersi spostare attraverso spazi ristretti e di lavorare in aree limitate. Un’altezza della piattaforma di 15 piedi, una portata della piattaforma di 600 libbre, e una disposizione che ottimizza la manutenzione, si uniscono tutte per fornire la massima efficienza sul cantiere. Sia la 4045R che la 1532R includono vantaggi comuni ad altre unità della Serie R JLG, che comprendono: ▶ Un sistema di protezione da buche affidabile e semplice, con un singolo finecorsa e slitta, insieme a meno parti mobili per ridotte necessità di manutenzione; ▶ Un accesso più facile alle componenti interne della macchina per una manutenzione semplificata; ▶ Il supporto attraverso il portafoglio completo dei servizi postvendita di JLG; ▶ Un caricabatterie migliorato, per permettere ai tecnici di programmare delle sostituzioni che ottimizzino le curve di carica per batterie
convenzionali a umido o AGM attraverso una semplice porta USB; ▶ Una piattaforma interamente in acciaio, portautensili e materiali in acciaio e un pannello di controllo a terra da incasso per una durata della macchina a lungo termine. Insieme alle parti e alle procedure di manutenzione comuni, questi vantaggi condivisi contribuiscono alla familiarità dell’operatore e del tecnico con le piattaforme della Serie R JLG, semplificandone la formazione e migliorandone l’efficienza operativa e la sicurezza.
JLG riprogetta la Serie 600 delle piattaforme aeree a braccio telescopico e introduce due nuovi modelli La fiera di Las Vegas è stata anche l’occasione per mostrare la nuova Serie 600, completamente riprogettata e che vede il debutto di due nuove macchine: la 600S e la 600SJ. «Entrambe le macchine offrono una portata della piattaforma leader nella sua classe, permettendo agli operatori di portare più utensili e materiale sul luogo di lavoro», ha affermato Paul Kreutzwiser. «La nuova 600S ha una portata non limitata di 600 libbre, che rappresenta un aumento del 20% rispetto al suo modello precedente, con una portata limitata di 1.000 libbre. La portata non limitata della 660SJ è aumentata del 50% fino a 750 libbre, con una portata limitata di 550 libbre». Le velocità di sollevamento in questi nuovi bracci sono più rapide e la capacità di operare funzioni multiple in contemporanea è significativamente migliorata, permettendo loro di raggiungere velocemente la massima altezza per una maggiore produttività. Inoltre, le macchine sono facili da trasportare. I loro bracci telescopici di peso più
leggero permettono molteplici configurazioni di trasporto. Con un autocarro adeguatamente attrezzato, si possono spostare allo stesso tempo due di queste unità senza un permesso per trasporto eccezionale. Le nuove 600S e 660SJ adottano l’avanzato sistema di protezione del pannello di controllo SkyGuard® JLG® come equipaggiamento standard. Il sensore SkyGuard, quando attivato a circa 50 lbs di forza, ferma tutte le funzioni in uso, invertendo temporaneamente l’unità per una migliorata sicurezza dell’operatore. Queste due nuove piattaforme, inoltre, beneficiano di un intervallo prolungato di sostituzione di funi e pulegge - da 8 a 12 anni - fino a 7.000 ore. I cicli di sostituzione più lunghi riducono i costi di manutenzione, aumentano l’operatività e mantengono più basso il costo totale di proprietà. Un’ampia gamma di accessori e complementi amplificano la versatilità della 600S e della 660SJ. Tra questi, il sistema opzionale SkyPower® JLG non solo migliora il risparmio di carburante e di tempo, ma fornisce anche ulteriore potenza agli utensili manuali e agli accessori.◀
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ATF110G-5 Tadano
A grande richiesta, Tadano ha reintrodotto il modello ATF110G-5
GR1200XL-2 e ATF110G-5 al debutto Il nuovo modello di autogru a doppio asse GR1200XL-2 e la nuova gru multistrada ATF110G-5 firmate TADANO debuttano a Las Vegas
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a nuova GR1200XL è stata presentata al Conexpo. Grazie a una capacità di 120 tonnellate, questa gru è l’ultimissima new entry nella linea di autogru sicure, di alta qualità ed efficienti firmate Tadano. Grazie al braccio più lungo della categoria e alle svariate combinazioni dei bracci, il modello GR1200XL rappresenta il fulcro della nuova linea di autogru realizzate da Tadano. Questo veicolo è dotato di un braccio a 6 sezioni da 56 m, di un braccio di lunghezza variabile da 10,1 a 17,7 m e di un carrello compatto a 2 assi.
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L’ampliamento della serie GR Tadano, considerata ormai la “nuova generazione di autogru”, non conosce limiti e annovera oggi sette modelli di capacità variabile da 15 a 160 tonnellate (da 12 a 145 metri). Grazie all’eccezionale livello di affidabilità e di sicurezza e alle prestazioni straordinarie, queste gru sono degli autentici pilastri nel settore energetico/petrolchimico/edile. I clienti Todano sono pressoché unanimi nel definire la serie GR come la più economica e funzionale della categoria.
«Siamo impazienti ed entusiasti di presentare la nostra ultima creazione a ConExpo. Questo veicolo è ciò che mancava per colmare il divario tra i modelli GR1000XL e GR1600XL, due fiori all’occhiello, popolari e leader nel mercato», ha dichiarato Ingo Schiller, Presidente entrante di Tadano America. E ha continuato, «Tadano continua a guidare il mercato delle autogru realizzando veicoli di altissima qualità in grado di coniugare perfettamente le prestazioni di sollevamento e la semplicità di trasporto richieste dai nostri clienti».
Altre caratteristiche e funzioni importanti: ▶ Indicatore del momento di carico (AML-C) Tadano, con sistema diagnostico completo on-board; ▶ Motore a iniezione diretta QSB6.7 Cummins, conforme alla norma Tier IV; ▶ Cilindri di sollevamento e telescopici di alta qualità, in puro stile Tadano; ▶ Funzioni di sicurezza supplementari, tra cui vari punti di ancoraggio e di accesso e uscita in sicurezza; ▶ Organizzazione dell’assistenza postvendita ad accesso semplificato.
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Conexpo-Con/Agg 2017 > Tadano
A grande richiesta TADANO reintroduce il modello ATF110G-5 Questo celebre modello da 121 tonnellate (110 m) è stato completamente rinnovato con l’aggiunta di nuove e migliori caratteristiche, tra cui configurazioni multiple per i contrappesi, per agevolare la fase di trasporto, e il nuovissimo sistema del momento di carico AML-F dotato di sistema diagnostico completo on-board.
GR1200XL Tadano
Tadano ha presentato la nuova autogru GR1200XL da 120 tonnellate
Il modello ATF110G-5 possiede un braccio a 5 sezioni da 52 metri e consente configurazioni dei bracci variabili da 3,8 a 32 metri. Inoltre, il braccio comprende l’opzione per carichi pesanti. «Le gru del precedente modello ATF110G-5 erano tra i nostri veicoli più richiesti», ha dichiarato Mark Krajci, Product Manager del settore Gru multistrada. «Attendiamo con ansia la presentazione del nuovo modello per mostrare le maggiori capacità di lavoro e di trasporto della macchina nelle diverse configurazioni del contrappeso».
Caratteristiche aggiuntive: ▶ Configurazione asimmetrica degli stabilizzatori, sistema di sicurezza esclusivo per la regolazione delle operazioni di sollevamento-rilascio con correzione del raggio automatica in caso di flessione del braccio sotto carico; ▶ Tamburo principale e ausiliario e telecamere installate nella parte anteriore della cabina;
Il modello ATF110G-5 possiede un braccio a 5 sezioni da 52 metri e consente configurazioni dei bracci variabili da 3,8 a 32 metri ▶ Vetro anteriore della cabina estremamente economico; ▶ Avvolgitubo a rimozione rapida con supporto; ▶ 2 motori; ▶ Organizzazione dell’assistenza post-vendita Tadano ad accesso semplificato.
Tadano ha presentato anche altre cinque unità dalla linea completa di autogru e di gru multistrada.
uno spazio supplementare in grado di offrire un battistrada più aggressivo e, quindi, prestazioni fuoristrada nettamente migliori. Il braccio telescopico sincronizzato a 6 sezioni da 23,8 metri è dotato di un braccio bifase da 3,6 metri o da 5,5 metri. Proprio come tutte le autogru della linea, anche questo veicolo possiede un sistema diagnostico AML on-board, la configurazione asimmetrica degli stabilizzatori esclusiva Tadano e il sistema telematico Hello-Net.
▶ GR150XL ORI Utilizzato per applicazioni in spazi angusti e in stabilimenti petrolchimici e raffinerie, questo modello è stato completamente rinnovato con l’aggiunta di
▶ GR1000XL Questo modello continua a dominare la categoria di autogru da 100 tonnellate in Nord America e rappresenta ormai uno standard per moltissime
Altre novità
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società di noleggio del territorio. La GR1000XL è dotata di un braccio a 5 sezioni da 47 metri e di un braccio a doppia piegatura da 33,2 metri. Il veicolo può, inoltre, vantare la presenza dell’intuitivo sistema AML Tadano con diagnostica on-board, di esclusivi stabilizzatori asimmetrici e del sistema telematico Hello-Net. ▶ GR1600XL Il modello GR1600XL a 3 assi continua a definire gli standard di prestazione per l’intera categoria. Inizialmente dotato di un braccio da 61,3 metri e di un braccio bifase inclinabile idraulico in lattice a doppia piegatura, il nuovo modello Tadano offre due inserti opzionali da 7 metri ciascuno, che consentono di
estendere ulteriormente il braccio fino a 31 metri per un’altezza complessiva pari a 92,2 metri. Grazie al contrappeso auto-removibile e agli stabilizzatori anteriori e posteriori la GR1600XL è facile e comoda da trasportare. Tra le altre caratteristiche: cabina inclinabile, configurazione degli stabilizzatori asimmetrica con posizioni multiple e sistema telematico Hello-Net. ▶ ATF70G-4 Questa gru, dotata di un braccio da 77 tonnellate lungo 52 metri, con braccio variabile da 1,6 a 16 metri, utilizza le configurazioni multiple dei contrappesi per agevolare la fase di trasporto. Il modello a 4 assi possiede un sistema di regolazione esclusivo delle opera-
zioni di sollevamento-rilascio, stabilizzatori asimmetrici e 2 motori. ▶ ATF400G-6 Questa gru da 450 tonnellate firmata Tadano ha fatto la sua seconda apparizione a Conexpo. Una caratteristica fondamentale di questo modello è la potenza di sollevamento del braccio a 5 sezioni da 60 metri. Il carico maggiore surclassa le altre gru della categoria, che richiedono sistemi di sollevamento costosi e dai tempi prolungati. Il braccio retrattile opzionale consente di raggiungere un’altezza massima di 121,9 metri. È, inoltre, disponibile un sistema di sollevamento opzionale, per prestazioni superiori.◀
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Focus Cantiere > Haulotte
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ieci anni di attenzione al cliente e di reciproca collaborazione hanno dato vita a numerosi esempi di successi per il Gruppo Haulotte e i suoi partner in Medio Oriente. Il nuovo King Abdulaziz International Airport (KAIA) a Jeddah, in Arabia Saudita, è uno di questi. Roots Group Arabia e United Gulf Equipment Rentals, part-
ner del Gruppo Haulotte nella regione, hanno infatti fornito diversi esemplari di macchine Haulotte per questo ambizioso intervento. Il King Abdulaziz International Airport (ufficialmente denomianto Aeroporto Internazionale di Gedda-Re Abd alAziz) porta la prestigiosa firma dello studio Skidmore, Owings & Mer-
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Haulotte per il KAIA Airport La tecnologia e le prestazioni operative delle grandi piattaforme a braccio telescopico Haulotte si sono distinte in uno dei piĂš grandi cantieri aeroportuali del mondo, quello del nuovo aeroporto in costruzione in Arabia Saudita di Porfirio Ferrari
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Focus Cantiere > Haulotte
rill LLP (SOM), un progetto promosso dalla General Authority of Civil Aviation saudita allo scopo di aumentare la capacità annua dell’aeroporto da 13 milioni a 80 milioni di passeggeri. Il progetto, in particolare, si articolerà in tre fasi, la prima delle quali verrà completata entro la metà del 2017. Il nuovo aeroporto, esteso su una superficie di oltre 105 chilometri quadrati, è considerata una delle più importanti realizzazioni della città, ed è stato premiato come miglior progetto di ingegneria aeroportuale del mondo nel 2015 all’ottava edizione dell’Annual Global Infrastructure Leadership Forum per la modernità delle sue infrastrutture tecnologiche. Il punto forte di questo progetto risiede nel sua particolare stile architettonico, concepito in base ai migliori standard inter-
nazionali per essere uno degli aeroporti più sostenibili del Medio Oriente, dove i problemi energetici e ambientali hanno ricevuto la massima attenzione. Il progetto è una reinterpretazione in chiave moderna dell’architettura islamica, in linea con il tipico contesto saudita. La gamma di colori, materiali e texture utilizzate riflettono quelli naturali del deserto, l’azzurro del cielo e le tonalità della pietra, integrati da motivi geometrici. L’innovativa tecnologia delle grandi piattaforme a braccio telescopico Haulotte si è rivelata la migliore soluzione nel contesto di uno dei più grandi cantieri aeroportuali del mondo, dove sono stati utilizzati per la costruzione e i completamenti delle moderne
strutture in elevazione. La piattaforma telescopica HT43RTJ PRO, nota per le sue doti fuoristrada, e la piattaforma a braccio articolato HA41RTJ PRO, versatile e affidabile, sono state utilizzate per raggiungere le aree di lavoro più difficili alla sommità delle strutture in elevazione. Un esemplare del modello di piattaforma articolata HA260PX, nota per l’eccellente produttività il comfort e la sicurezza, è stata invece utilizzata nella costruzione dei ponti della stazione ferroviaria che collegherà l’aeroporto con le due città sante della Mecca e di Medina. Nei lavori in interni hanno trovato invece impiego numerose piattaforme a pantografo Haulotte sia diesel che elettriche. In particolare, i modelli di scissor H18SX e H15SX si sono rivelati all’altez-
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za del compito grazie alla loro piattaforma estensibile spaziosa ed ergonomica. Per quanto riguarda gli scissor elettrici, il modello Compact 8 è stato utilizzato per l’installazione degli impianti elettrici, dei controsoffitti, dell’impianto antincendio e degli elementi di interior design dell’aeroporto.◀
INFO HAULOTTE ITALIA Ufficio stampa HAULOTTE ITALIA Sillabario srl via Alvise Cadamosto, 8 20129 Milano (MI) tel 02.87399276 sillabario@sillabariopress.it
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