RIS n.3 | Giugno - Luglio 2017

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Anno XIII n.3 Giugno-Luglio 2017

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Autec L’evento: il Safety Meeting Baldini Group La storia di un’intuizione Preview fiere Matexpo 2017: le nomination n.3 | Giugno-Luglio 2017 Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Campione Gratuito

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L’anteprima

La nuova RTH 6.46 SH 000_COVER_RIS_N3.indd 1

Il nuovo modello Magni TH RTH 6.46 SH, che con i suoi 46 metri di altezza massima si configura come il telescopico rotativo più alto al mondo

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Sommario IN COPERTINA > Magni TH w w

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Autec L’evento: il Safety Meeting Baldini Group La storia di un’intuizione Preview fiere Matexpo 2017: le nomination n.3 | Giugno-Luglio 2017

Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com

Anno XIII n.3 Giugno-Luglio 2017

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Anno XIII n. 3 giugno-luglio 2017

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Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Luca Balduzzi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Cristiano Pinotti, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi, Riccardo Zironi.

Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0542 22601 – E-mail: abbonamenti@scimedia.it Abbonamenti Italia: euro 36,00 - Estero: euro 60,00 Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da S.C.I. media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. S.C.I. media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Commerciale Business

Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Campione Gratuito

Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com

Editoriale di Mario Giunchedi

L’anteprima

La nuova RTH 6.46 SH

Il nuovo modello Magni TH RTH 6.46 SH, che con i suoi 46 metri di altezza massima si configura come il telescopico rotativo più alto al mondo

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News > Le brevi a cura della redazione p. 6

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Preview fiera > Matexpo

Groeten uit... Matexpo di Miriam Spada p. 18 L’anteprima > Magni RTH 6.46 SH

Un record d’autunno: la nuova RTH 6.46 SH di Porfirio Ferrari p. 20 L’evento > Autec 10° Safety Meeting

Safety... Autec di Manuela Cortesi

p. 24

Speciale noleggio > Baldini Group

Baldini Group: la storia di un’intuizione di Manuela Cortesi

p. 28

Registrazione REA BO 533436 Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 6/9/2005 Iscrizione ROC n. 5763/2000

RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl – Via Cavour, 62 40026 Imola (BO) Tel. 0542 22601 info@scimedia.it – www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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L’evento > JMG Cranes

“Porte aperte” alla nuova JMG MC 130 S

Focus macchina > Haulotte HA26 RTJ PRO p. 32

La nuova piattaforma articolata Haulotte HA26 RTJ PRO di Porfirio Ferrari

p. 48

Focus macchina > Demag® AC 300-6 Ai vertici della categoria di Miriam Spada

p.54

SCI sul campo > PRO 17 Macchine alla prova di Luca Balduzzi

p. 58

Preview fiere > Genie al GIS

Genie continua a costruire il futuro di Miriam Spada

p. 38

Visto in fiera > CTE all’Apex

Una nuova generazione di piattaforme aeree di Miriam Spada

p. 44

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Editoriale

Ciao a tutti e mille grazie ad ognuno di Mario Giunchedi

rapporto di reciproca stima e cordialità che, in molti casi, è diventata una vera e propria amicizia personale. Per tutto questo devo dire grazie. Mille volte grazie ad ognuno di voi, che mi avete accompagnato in questi fantastici anni e ne avete determinato il successo. Nonostante, come spesso accade, umane miserie in personaggi di piccolo cabotaggio abbiano, inutilmente, tentato di affossarlo. Panta rei, direbbe il filosofo, tutto passa e per me è giunto il momento di farmi da parte. Non lo faccio con particolare dolore, semmai con la lieve nostalgia di chi si separa da una propria creatura, sapendo però di lasciarla in ottime mani, in grado di farla vivere e progredire come io non saprei più fare, anticipando, come io a suo tempo, il futuro. Mani giovani, ben preparate che non seguono il progresso, ma lo definiscono. Questa è una delle differenze tra chi il digitale lo adotta e chi lo crea e lo sviluppa. Altre attività mi attendono, certamente come hobby se pur anche produttive, ma in settori totalmente diversi da quello che lascio. Mi auguro in futuro altre occasioni di incontrarci, sarà per me un vero piacere.

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ono passati ben trent’ anni da quel 1987, quando ho ideato e fondato Commercio Italia. Questa piccola rivoluzione nel mondo della comunicazione commerciale fu molto apprezzata, sia dalle imprese che cercavano macchine usate che dai commercianti che le vendevano, perché poterono sviluppare i propri affari senza il balzello dei mediatori, dei quali peraltro Commercio Italia ne determinò l’inizio della fine. Potremmo quasi affermare, se pur con un po’ di presunzione, che in qualche modo Commercio Italia, che in pochissimi anni divenne la rivista italiana del settore più letta nel mondo delle costruzioni, ha tracciato il passaggio dai vecchi sistemi di vendita ad internet. Sono poi nate altre pubblicazioni, MT, RIS e PF a completare la nostra offerta di comunicazione, vantando anch’esse buone performances, affermandosi ai primi posti in Italia e conseguendo un ottimo successo anche all’estero. Altri hanno collaborato a quest’impresa, anche a loro va il mio ringraziamento. Diverse famiglie ci hanno vissuto su questa iniziativa, collaboratori che ho “raccattato” sulla piazza, riconoscendone le potenzialità ignorate da altri, sono ora professionisti. Di tutto questo ne vado orgoglioso. La parte migliore di questa storia però, è il rapporto avuto con i clienti. Un

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Di nuovo ciao a tutti e un immenso grazie ad ognuno.◀

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News > Le brevi

INTRALOGISTICA ITALIA

La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA offre nuovi strumenti strategici e visibilità per i suoi espositori La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA offre ai propri espositori servizi che vanno ben oltre i confini della manifestazione fornendo visibilità sui canali online e offrendo una fotografia dell’evoluzione del settore con uno studio approfondito fino ad ora mancante e necessario. Il 6 luglio 2017, a Milano, è stata infatti presentata congiuntamente da INTRALOGISTICA ITALIA e Aisem Federata ANIMA la ricerca completa del Libro Bianco comprendente I’analisi

dei settori del sollevamento e trasporto, dei carrelli industriali semoventi, delle gru mobili e delle scaffalature. L’approfondita ricerca, raccolta in volumi, ha permesso di realizzare uno strumento utile per le aziende al fine di valutare strategie e conoscere meglio il contesto socio-economico di riferimento. Il Libro Bianco completo verrà omaggiato alle aziende che si iscriveranno a INTRALOGISTICA ITALIA 2018 entro il 29 settembre 2017.

L’indagine, cofinanziata da INTRALOGISTICA ITALIA e AISEM Federata ANIMA, vede, tra i membri del Comitato Scientifico per l’elaborazione del LIBRO BIANCO: Giuseppe Attanasi (Università di Strasburgo), Giancarlo Giudici (Politecnico di Milano), Giacomo Magnani (Università Cattolica del Sacro Cuore), Jacopo Mattei (Università di Ferrara-Sda Bocconi), Paolo Galloso e Marcello Chiriaco (Ufficio Studi Anima), Andrea Pasquini, Sabrina Cairoli, Giuseppe Fabbri (Ai-

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sem federata Anima). Tra le aziende iscritte, ad oggi, alla seconda edizione della manifestazione sulla logistica interna si citano: Automha, A-Safe, Bimat LT, Collini, Dematic, Distrisort, DMR, Elsa Solutions, Go Systems, Heute Maschinenfabrik, Incas, Interroll, Mecalux Italia, Modula, MPM, SPE Elettronica, SSI Schäfer Systems, Tellure Rôta, Tente Ruote, Vipa, Wubump. Gli organizzatori dell’evento dedicato alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e al picking, offre ai propri espositori visibilità alle loro novità più significative non solo nei giorni di fiera ma già dal momento in cui queste si iscrivono, grazie a nuovi canali di comunicazione e promozione, tra cui la nuovissima sezione del sito web LogisticSquare e alla risonanza offerta dalla fattiva collaborazione di importanti media partner e al social-networking. LogisticSquare è una finestra sul settore dove tenersi aggiornati sulle notizie di mercato ed è a disposizione delle aziende ma anche dei giornali e delle associazioni che potranno utilizzare questo spazio come ulteriore canale di visibilità dei loro articoli e potranno farlo semplicemente inviando testi e foto in alta risoluzione a info@intralogistica-italia.com. Recentemente sono state introdotte norme di natura tecnica che, come spesso accade alla prima applicazione, mancano di chiarezza. INTRALOGISTICA ITALIA attenta alle novità del settore pubblica nella sezione LogisticSquare del suo sito web l’interpretazione chiarificatrice della norma UNI EN 1090 “Position Paper” a cura di AISEM federata ANIMA per le apparecchiature di sollevamento e la loro installazione negli edifici.

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News > Le brevi

GIS

Anche Anas concede il suo patrocinio al Gis 2017 di Piacenza A poco più di tre mesi dall’inizio della 6ª edizione del GIS-Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali che si terrà a Piacenza dal 5 al 7 Ottobre prossimi, sono già 265 i brand che hanno confermato la loro presenza alla mostra piacentina, certamente la più grande dell’anno a livello europeo dedicata alle macchine e alle attrezzature per il sollevamento, la movimentazione industriale, portuale e aeroportuale, la logistica meccanizzata e i trasporti eccezionali. «Tenendo presente che la nostra manifestazione ha già più che raddoppiato i metri quadri occupati all’edizione

del 2015», dichiara Fabio Potestà della MediaPoint & Communications srl, organizzatrice del GIS, «ci aspettiamo un significativo incremento anche del numero di visitatori qualificati provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Il forte sviluppo della fiera, infatti, ha consentito al GIS di ottenere la concessione di ulteriori importanti patrocini, tra i più recenti dei quali evidenzio quello dell’ANAS, quello dell’ESERCITO ITALIANO e quello dell’ESTA-European association for the abnormal road transport and mobile crane rental industry, la Federazione Europea di tutte le più importanti imprese del Continente specializzate nelle attività di sollevamen-

to e trasporti eccezionali. L’affiliazione di ESTA conferma l’interesse da parte delle aziende estere nei confronti del GIS, il cui format non ha, al momento, uguali a livello europeo. Per questa ragione e al fine di garantire a tutti i nostri espositori il più elevato numero di contatti commercialmente utili», continua Potestà, «abbiamo intensificato le nostre attività promozionali soprattutto a livello internazionale e ciò senza minimamente diminuire quelle investite per il mercato domestico dove, oltre alla tradizionale pubblicità sulle riviste ed i portali italiani di settore, sono previsti anche investimenti sui canali radiofonici di Radio Rai e Radio 24».

CTE

Buon Compleanno CTE e IPAF! Il 6 giugno CTE ha festeggiato i 15 anni con anni di collaborazione con IPAF. Nella sua visione del futuro, 15 anni fa CTE aveva capito l’importanza della formazione per l’uso in sicurezza delle piattaforme aeree. In un momento di forte espansione del mercato, per CTE era chiaro fin da allora che la sicurezza sarebbe diventata un fattore determinante per la diffusione delle PLE. E così la progettazione e la vendita di piattaforme aeree è cresciuta di pari passo con la diffusione di una cultura della sicurezza, firmata appunto IPAF. L’avvio del centro di formazione CTE-IPAF con propri formatori qualificati è stato quindi

il primo passo nello sviluppo di questa comune visione della sicurezza sul lavoro in quota. E con grande orgoglio oggi CTE vanta oltre 3.500 operatori formati secondo gli standard IPAF. Tim Whiteman, CEO e Managing Director di IPAF, ha dichiarato per questa speciale occasione: «Siamo davvero lieti di aver potuto contare sul supporto entusiastico e professionale di CTE per questi 15 anni – un’associazione si affida ai suoi membri per ispirazione e sostegno, e noi possiamo dire di aver ricevuto entrambi da CTE durante questi ultimi 15 anni».

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Anche per l’edizione 2017 del GIS è previsto un nutrito programma di convegni, seminari tecnici e workshop anche attinenti alla sicurezza e alla formazione degli utilizzatori di macchine e attrezzature per il sollevamento; alcuni di questi saranno organizzati con il supporto di quegli Enti e di quelle Associazioni di categoria che tradizionalmente patrocinano la mostra piacentina, e tutto ciò contribuirà ad attirare a Piacenza un maggior numero di operatori qualificati dei suddetti comparti. Il programma convegni è consultabile da www.gisexpo.it.

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Grande novità per l’edizione 2017 sarà lo speciale evento ITALPLATFORMItalian Access Platform Awards, che si terrà nella bellissima struttura della Galleria Alberoni di Piacenza nella serata di Mercoledì 4 Ottobre prossimo e durante il quale verranno premiati i costruttori delle piattaforme aeree più innovative, ma anche le imprese loro utilizzatrici e i professionisti che si sono maggiormente distinti nella formazione e nella sicurezza dei lavoratori in quota.. ITALPLATFORM si affiancherà agli altri 2 eventi collaterali al GIS che sono gli ITALA-Italian Terminal And Logi-

stic Awards che si svolgerà nella serata del 5 Ottobre e saranno dedicati agli operatori del terminalismo portuale, intermodale e della logistica (v. www.italawards.it), e gli ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards che avranno luogo nella serata del 6 Ottobre e saranno dedicati alle imprese di sollevamento e trasporti eccezionali. L’elevata partecipazione ai tre suddetti eventi di gala dei buyers sia italiani che esteri di macchine ed attrezzature presenti alla mostra piacentina costituisce un’ulteriore garanzia di contatti commercialmente utili alla 6ª edizione del GIS.

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News > Le brevi

ATLAS COPCO

Atlas Copco aggiunge tre nuovi modelli a LED alla gamma di torri faro HiLight Atlas Copco ha ampliato la sua gamma di torri faro HiLight con il lancio di tre nuovi avanzati modelli a LED del tipo plug-and-light, ovvero P2+, V2+ e V3+, facilmente collegabili a qualsiasi alimentazione di corrente (alimentatore ausiliario, generatore portatile o rete elettrica). Efficienza

dal punto di vista energetico, manutenzione ridotta al minimo, facile trasportabilità e movimentazione in sicurezza sono le caratteristiche di questi nuovi tre modelli. Ideale per l’illuminazione di eventi all’aperto in qualsiasi parte del mondo, la torre faro HiLight P2+ può illuminare a 360º un’area di 2.000 m2: una zona luminosa maggiore rispetto a quella garantita dalle torri faro a pallone. Le lampade a LED da 320 W sono disposte in un alloggiamento cilindrico in polietilene, a prova di intemperie, che impedisce alle lampade di bruciarsi, prolungandone così la vita utile. L’intero complesso pesa appena 45 kg, è straordinariamente robu-

sto ed è certificato per una stabilità al vento fino a 50 km/h. La colonna verticale può essere elevata manualmente fino a 5,5 metri di altezza.

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Progettate per l’uso in cantieri sia stradali che edilizi, HiLight V2+ e V3+ sono alloggiate su un sottocarro a quattro ruote per la facile movimentazione. Ambedue i modelli sono dotati di un telaio in acciaio heavy-duty e protetti da paraurti in polietilene fabbricati con gli stessi standard elevati della cofanatura HardHat di Atlas Copco. La torre faro V2+ è caratterizzata da lampade a LED da 320 W per una copertura luminosa di 2.000 m2. La torre faro HiLight V3+ presenta 4 lampade a LED, ciascuna da 120 W, combinate con ottiche direzionali appositamente progettate, capaci di illuminare un’a-

rea di 3.000 m2. Inoltre, V2+ e V3+ sono equipaggiati di una colonna verticale, ad azionamento manuale, che può essere estesa fino a 5,5 metri in altezza e che consente una rotazione di 9º. «Le nostre nuove torri faro HiLight sono progettate per agevolare i lavori creando un ambiente di lavoro sicuro e ben illuminato, per una maggiore produttività», afferma Felix Gomez, Product Marketing Manager for Light Solutions presso la Divisione Energia Portatile di Atlas Copco. «Ma non solo: le lampade a LED non tendono a bruciarsi e hanno una durata utile di

Qui in cantiere stiamo costruendo il futuro

30.000 ore, contribuendo così a ridurre i costi di manutenzione e a prolungare gli intervalli tra una manutenzione e l’altra». Se non è possibile l’accesso alla rete elettrica ed è necessario un generatore portatile, Atlas Copco raccomanda di utilizzare i suoi generatori compatti IP, che sono portatili e poco rumorosi. Il controllo intelligente della velocità variabile, insieme alla possibilità di erogazione in parallelo, garantisce l’energia necessaria al minore consumo di carburante possibile, adattando la velocità del motore alle condizioni di carico.

Sistemeremo questo disordine & faremo spazio per le nuove costruzioni in pochissimo tempo!

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OTTIMO LAVORO DI SQUADRA!

Un nuovo luminoso giorno in città

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Ma questo lavoro è così grande e complesso...

Meglio chiamare il Team Bobcat! Bobcat è una società del gruppo Doosan. Doosan è un leader globale nel settore delle macchine edili e movimento terra, delle soluzioni per l’acqua e l’energia, dei motori e dell’ingegneria, che da oltre un secolo serve con orgoglio i suoi clienti e le comunità. | Bobcat e il logo Bobcat sono marchi registrati di Bobcat Company negli Stati Uniti e in altri paesi. ©2017 Bobcat Company. Tutti i diritti riservati.

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Le pale Bobcat ruggiscono in azione: raccogliendo i detriti dalla demolizione Mentre il MINI ESCAVATORE mette k.o. il vecchio calcestruzzo con un sol colpo. il SOLLEVATORE TELESCOPICO sistema i nuovi componenti in posizione. “Mai vista una costruzione così rapida e sicura − Bobcat è davvero impressionante!”

Alla prossima... Bobcat Tough Jobs 10/07/17 16:30 25.04.2017 15:21:02


News > Le brevi

VERLINDE

Un paranco Verlinde Eurobloc VT5 scelto per una gru a portale bitrave da 35 tonnellate 35 tonnellate ed è dotata di un paranco elettrico a cavo Verlinde Eurobloc VT5. La gru, di tipo bitrave, è stata progettata, realizzata e installata da Pelloby, distributore di Verlinde per il Regno Unito. Il paranco scorre lungo due travi di 21,7 metri, supportate dalla struttura del portale esistente. Le funzioni di velocità variabile per lo spostamento longitudinale, per quello trasversale e per il sollevamento sono radiocomandate a distanza tramite un joystick. La fornitura prevedeva la formazione degli operatori BMW all’uso corretto della gru e un set completo di ricambi per consentire all’azienda di ridurre al minimo i tempi morti durante le operazioni di manutenzione Un paranco Verlinde Eurobloc VT5 è stato scelto per una gru a portale bitrave da 35 tonnellate per l’officina di stampaggio di uno stabilimento di produzione di auto. La prima delle tre gru a portale dotate di tecnologia di sollevamento a paranco elettrico Verlinde Eurobloc VT è stata installata nell’officina di stampaggio dello stabilimento di produzione della Mini di BMW Group, a Swindon nel Regno Unito. La gru, che rientra in un progetto di sostituzione di apparecchiature di sollevamento obsolete, ha una portata nominale di

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programmata. La progettazione del paranco, in cui sono confluiti 13 brevetti, comprende un freno a disco a corrente continua esente da manutenzione, un interruttore di finecorsa a quattro posizioni (superiore, inferiore, decelerazione in posizione superiore e protezione contro l’inversione di fase) e un limitatore di carico.

IN OGNI SOLUZIONE SEMPLICE C’È UNA GRANDE IDEA_

La gru a portale dello stabilimento di produzione delle Mini della BMW consente un’altezza di sollevamento di 9,8 metri e, per garantire la sicurezza sul posto di lavoro, sono stati realizzati due camminamenti su entrambi i lati per consentire l’accesso per le operazioni di manutenzione. Oltre alla gru a portale da 35 tonnellate dell’officina di stampaggio, Pelloby ha recentemente fornito una gru a semi-portale per l’officina attrezzaggi adiacente dello stesso stabilimento. La gru, della portata di 10 tonnellate, è dotata di un paranco elettrico a cavo Verlinde Eurobloc VT3 ad altezza d’ingombro ridotta, che è stato scelto in funzione della trave universale da 610 x 229 x 140 kg. Il paranco prevede due velocità di sollevamento (5,0 e 0,8 m/min) e una velocità di scorrimento variabile da 3 a 20 m/min. Inoltre, il paranco Verlinde comandato tramite pulsantiera pensile è dotato di un display digitale, grazie al quale gli operatori possono conoscere immediatamente il peso esatto del carico sollevato. La gru a semi-portale da 10 tonnellate senza vie di corsa è costituita da una trave da 8 metri con due carrelli all’estremità, uno dei quali è supportato da una colonna mobile a pavimento, mentre l’altro scorre lungo una rotaia sopraelevata installata sulla parete dell’officina ad un’altezza di 3,8 metri.

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Saremo presenti al GIS a Piacenza in area esterna, vi aspettiamo! Seguici su:

CTE S.p.A. Sede: Via Caproni, 7 38068 Rovereto (Trento) - Italy Stabilimento: Loc. Terramatta, 5 37010 Rivoli V.se (Verona) - Italy Tel. +39 0464 48.50.50 • Fax +39 0464 48.50.99 info@ctelift.com • www.ctelift.com

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News > Le brevi

LINDE MH

Linde MH ha ospitato l’European Safety Roadshow Due giorni di eventi presso la Filiale Linde MH di Milano all’insegna della sicurezza e del divertimento Linde MH Italia, da sempre attenta al tema sicurezza, ha aperto le porte della sua filiale di Milano, il 16 e 17 giugno, per ospitare la prima tappa italiana dell’European Safety Roadshow. Due giorni di eventi dedicati alla sicurezza. La prima giornata di evento è stata un vero e proprio tour attraverso l’ampia gamma di dispositivi safety che Linde MH mette a disposizione dei propri clienti. Chi era presente ha potuto scoprire tutte le Connected Solutions proposte da Linde per il corretto monitoraggio del carrello. Dal controllo degli accessi, alle verifiche dei guasti fino al rilevamento di eventuali collisioni.

Sono solo alcune delle soluzioni che, riunite in un unico strumento, consentono di conoscere il reale livello di efficienze di una flotta e di gestirla comodamente da dietro una scrivania.

Ha destato invece molta curiosità la dimostrazione del Dynamic Mast Control (DMC), dispositivo Linde che consente all’operatore di azzerare le oscillazioni del montante quando è totalmente sollevato in altezza. I più audaci hanno provato sulla loro pelle l’utilità di questo dispositivo attraverso un carrello a cui sono stati applicati sulle forche una coppia di seggiolini che, condotti ad un altezza di 10 metri, hanno consentito di provare il movimento del montante con il DMC innescato o meno. Si è passati poi all’isole del Linde Safety Pilot, uno strumento in grado di supportare l’operatore nella movimentazione della merce e contribuisce ad, riducendo al minimo il rischio di incidenti e migliorando la sicurezza sul lavoro.

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Questo dispositivo, basato su sensori che misurano i dati su diversi punti del carrello, non è solo uno strumento di misurazione, ma indica anche se l’operatore sta lavorando in condizioni critiche o se sono stati commessi errori operativi. In questo caso viene fornita una segnalazione visiva e acustica, e l’unità di controllo del veicolo interviene attivamente regolando le funzioni del carrello.

Nella giornata di sabato 17 giugno invece i veri protagonisti sono stati i carrellisti con la Stapler Cup 2017, la famosa competizione per carrellisti, andata in scena per decretare chi rappresenterà la nostra nazione all’evento internazio-

nale che si terrà nel mese di settembre in Germania. Una ventina di carrellisti si sono confrontati su 4 percorsi differenti, che richiedevano abilità e precisione, decretando così i migliori tre che sfideranno le altre nazioni in Germania.

Per esempio, durante un’operazione di deposito, all’avvicinarsi del limite della portata residua, la velocità di sollevamento viene ridotta automaticamente. Se l’operatore continua a sollevare il carico e raggiunge il valore massimo di portata residua, vengono disattivate le funzioni di sollevamento e quelle di brandeggio. La velocità di marcia è gestita nello stesso modo in funzione del carico, dell’altezza di sollevamento, dell’inclinazione e del baricentro. In altre parole, la velocità del veicolo diminuisce progressivamente se il conducente solleva il carico durante la marcia. Linde MH continua nella sua strategia di collocare l’operatore al centro di ogni sua innovazione al fine di mantenere costante il già elevato livello di sicurezza. Rientra in quest’ottica anche l’innovativo Linde Roadster, che con la semplificazione della struttura anteriore, consente all’operatore una totale panoramica dell’ambiente in cui lavora.

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News > Le brevi

TROOSTWIJK

Asta di carrelli elevatori e transpallet dei marchi più prestigiosi Troostwijk, la maggior casa d’aste online d’Europa di beni industriali, ha appena concluso un imperdibile appuntamento per aziende e privati in cerca di un’opportunità di acquisto a prezzi competitivi di carrelli elevatori, transpallet, escavatori, torni e altri macchinari. Troostwijk dopo aver gestito brillantemente l’asta relativa all’ex Vidoni, dove si sono battuti quasi 400 lotti per un ammontare complessivo intorno ai € 5.000.000 e l’asta per conto di Uni-

credit Leasing (per la quale solo nel 2017 si è già superato il milione di euro di ricavi), rafforza la sua presenza nell’ambito industriale ed edile con una nuova asta. Per la seconda volta nell’anno, Troostwijk ha realizzato anche in Italia una “COLLECTIVE AUCTION”, dove soggetti diversi offrono all’asta beni provenienti da leasing, flotte noleggio, fallimenti, stock di magazzino ecc. L’asta si è conclusa il 4 luglio e, tra i numerosi lotti interessanti, spicca-

vano i carrelli elevatori e i transpallet, in ottime condizioni, tra i marchi più affermati del mercato: Linde, BT, Jungheinrich e OM. Oltre ai mezzi di movimentazione, i 100 lotti disponibili includevano anche escavatori, torni e altre macchine utensili.

KILOUTOU

Kiloutou entra nel mercato italiano con l’acquisizione delle società COFILOC e EURONOL Il gruppo KILOUTOU ha recentemente acquisito le società COFILOC e EURONOL, specializzate nel noleggio di attrezzature per il movimento terra ed il sollevamento nel Nord d’Italia. Questa transazione permette a KILOUTOU di perseguire il suo piano di sviluppo a livello internazionale, attraverso il suo ingresso nel mercato italiano. Le società COFILOC e EURONOL sono importanti attori regionali del noleggio di attrezzature nelle provincie del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Friuli, grazie ad una rete di dieci agenzie insediate in particolare a Treviso, Verona e Modena, e un organico di oltre 90 per-

sone. Specialiste riconosciute per le loro competenze e la vasta gamma di attrezzature proposte, queste due società sorelle dispongono di una flotta di circa 4.000 macchine (pale caricatrici, escavatori, piattaforme aeree, ecc.), completata da un parco di gru che mettono a disposizione di una clientela di professionisti dell’industria, dell’edilizia e dei lavori pubblici. Questa acquisizione permette a KILOUTOU di fare il suo ingresso in un importante mercato in Europa per dimensioni e prospettive di crescita. KILOUTOU s’appoggerà sull’esperienza e sul know-how dei team di COFILOC e EURONOL per perseguire lo sviluppo della sua attività at-

traverso la crescita interna, l’apertura di agenzie ed ulteriori acquisizioni. I fondatori ed attuali dirigenti hanno deciso di conservare un ruolo di primo piano nella società ricoprendo cariche operative di rilievo e confermando la loro presenza presso il Consiglio di Amministrazione. Per Xavier du Boÿs, Amministratore Delegato del Gruppo KILOUTOU, «Questa acquisizione permette a KILOUTOU di perseguire il piano di sviluppo internazionale annunciato, posizionandosi su un mercato che presenta un forte potenziale. Il posizionamento di COFILOC e EURONOL nel Nord d’Italia e la loro eccellente reputazione fanno di queste società

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una base particolarmente idonea per costruire una piattaforma dedicata al noleggio leader su questo mercato molto frammentato. È un piacere per me porgere un caloroso benvenuto alle squadre di COFILOC e EURONOL nel Gruppo KILOUTOU». Il Presidente, fondatore e azionista di maggioranza di COFILOC e EURONOL, ha dichiarato: «Sono soddisfatto dell’acquisizione di COFILOC e EURONOL da parte del Gruppo KILOU-

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TOU. Permetterà alle nostre due società d’intraprendere un’ulteriore fase del loro sviluppo, sommando le forze e le competenze acquisite dai nostri team a quelle di un leader europeo, pur continuando a permettere alla nostra clientela di usufruire dell’eccellenza del servizio su cui si è costruita la nostra reputazione. Personalmente, credo nel progetto di sviluppo di KILOUTOU sul mercato italiano, che la nostra famiglia ha deciso di sostenere

attivamente mantenendo la gestione operativa della nuova filiale del Gruppo in Italia». Questa operazione rientra in una dinamica attiva di sviluppo del Gruppo KILOUTOU, attraverso una crescita organica regolare ed il perseguimento continuo della crescita esterna. Da un punto di vista internazionale, estende la strategia di sviluppo già intrapresa dal Gruppo in Polonia, Spagna e Germania negli ultimi 4 anni.

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37th international trade fair for construction equipment

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10 SEPTEMBRE | KORTRIJK XPO | WWW.MATEXPO.COM

Groeten uit... Matexpo Matexpo si terrà dal 6 settembre al 10 settembre 2017 presso il Kortrijk Xpo, in Belgio

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atexpo è una biennale

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delle costruzioni che si tiene a Courtrai, o più correttamente Kortrijk, nelle Fiandre. Oltre settori più tradizionali legati all’edilizia, come il movimento terra e l’ambito stradale, si aggiungono riciclaggio, pulizia ambientale, movimentazione e trasporto di materiali. Più di 350 espositori in rappresentanza di più grandi marchi del mondo: quest’anno il numero di marchi presenti è di circa 1.400, per uno spazio occupato di circa 135.000 m2. Il fiore all’occhiello dello spazio espositivo è il Matexpo Demozone, un sito di oltre 3 ettari pensato per mettere alla prova le macchine dinnanzi ai visitatori, mentre i camion mostrano i muscoli in un circuito pensato appositamente per loro. plus de 350 exposants et 1.400 marques tout le matériel, les machines et l’équipement pour le bâtiment, le recyclage, le transport, l’environnement, le nettoyage et le secteur public

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I premi

IN SINTESI MATEXPO Dove Quando Frequenza

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Nel corso della manifestazione sono assegnati prestigiosi premi: l’Innovation Award e il Green Award. Tutti i candidati saranno segnalati da speciali bandiere, poste a contrassegnarne lo stand. I vincitori di entrambe le categorie saranno annunciati alla cerimonia di apertura Matexpo.◀ 37esima mostra internazionale di macchine ed attrezzature per costruzione, industria e ambiente Courtrai - Belgio dal 6 al 10 settembre 2017 biennale settore delle costruzioni: attrezzature pesanti per la costruzione di strade e di ingegneria civile, la costruzione dei veicoli, attrezzature da cantiere, ponteggi, paranchi, gru, recinzioni, casseforme, macchinari spazzamento e pulizia, pezzi di ricambio, macchine per il riciclaggio di rifiuti di demolizione 350 135.000 m2 40.000 http://www.matexpo.com/

Innovation Award ▶ La macchina (o il processo) deve essere completamente innovativo (non valgono rivisitazioni o variazioni di macchine esistenti). ▶ Deve essere un’innovazione recente, introdotta entro e non oltre l’anno scorso. ▶ Il dispositivo proposto deve essere già in produzione: non sono ammessi prototipi. ▶ La novità deve essere esposta al Matexpo.

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IL VOSTRO NUOVO INSTANCABILE COMPAGNO DI LAVORO A UN PREZZO ACCESSIBILE Green Award ▶ Il prodotto deve contribuire positivamente alla qualità dell’ambiente, inteso anche nel senso di aver reso un prodotto, una macchina o un procedimento meno inquinante. ▶ Il prodotto deve almeno esistere come un prototipo funzionante. Non saranno accettati prodotti in fase di progettazione. ▶ Il prodotto dovrà essere presente Matexpo 2017.

I candidati Innovation Award ▶ Crosby SL-150 Slide Lock Crosby Europe | stand 233 ▶ Fast-Grind In2-Concrete | stand 601 ▶ JCB Hydradig JCB Belgium | stand A18 ▶ Tohaco Lenaerts-Blommaert Verhuur | stand A01 ▶ Peri Duo Peri | stand 187

I candidati Green Award ▶ Fimap 4 Twin Action Clevermac | stand C11 ▶ Kobelco SK210 HLC De Bruycker | stand A04 ▶ Sennebogen 850 M-E Green Hybrid VCM Belgium – SMT | stand A10 ▶ Recogeno Verhelst Machines | stand D08 ▶ Topcon Smooth Ride Topcon Sokkio | stand B11

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L’anteprima > Magni RTH 6.46 SH

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TH 6.46 SH è un nuovo modello della scuderia Magni che sarà disponibile a partire da settembre: Magni TH lo mostra in anteprima ai i lettori di Ris. Con l’impressionante altezza massima di lavoro di 46 m, questo modello è il telescopico rotativo più alto al mondo. Si tratta di una macchina molto prestante grazie ai materiali usati, all’ottimizzazione dei pesi e delle dimensioni rispetto alle prestazioni e al design stesso della macchina che è funzionale al raggiungimento di queste prestazioni senza paragone senza trascurare il fattore sicurezza. Ciò che hanno rinnovato in questo modello è, per esempio, il braccio perforato che alleggerisce il peso dello stesso, evitando così di aggravare le portate anche a lungo raggio, ma che allo stesso tempo garantisce di operare in totale sicurezza. Non sono da trascurare nemmeno i

materiali usati: infatti sia per il braccio che per gli stabilizzatori sono stati utilizzati materiali ad alto resistenziale appositamente studiati per permettere queste incredibili capacità di sollevamento. Questo modello garantisce alla massima altezza di sollevamento una portata di 2500 kg. Resteranno di serie tutti quei comfort di cabina e quegli standard che sono comuni a tutta la nostra gamma RTH: ▶ rotazione a 360°; ▶ climatizzazione standard; ▶ cabina pressurizzata con filtrazione dell’aria in entrata al 100%; ▶ display touch screen con diagnostica integrata; ▶ sistema elettrico in CAN BUS; ▶ circuito idraulico load sensing (350 bar); ▶ riconoscimento automatico dell’accessorio.

Un record d’autunno: la nuova RTH 6.46 SH Magni TH stupisce con un’anteprima che sarà disponibile già dal prossimo ottobre: il nuovo modello RTH 6.46 SH, che con i suoi 46 metri di altezza massima si configura come il telescopico rotativo più alto al mondo di Porfirio Ferrari

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L’anteprima > Magni RTH 6.46 SH

DESIGNAZIONE MACCHINA Sollevatore telescopico rotativo

RTH 6.46 SH

Capacità massima di sollevamento

6.000 Kg (c.d.g. 600 mm)

Altezza massima di sollevamento

45,64 m

MOTORE Modello

MERCEDES OM 934 LA - Tier 4 Final

Potenza nominale

170 KW - 231 HP at 2.200 rpm

Coppia massima

900 Nm at 1.200-1.600 rpm

Cilindrata

5,13 l

Numero cilindri

4 in linea

TRASMISSIONE Tipo

Idrostatica

Modello

Bosch – Rexroth

Massima pressione

500 bar

Cilidrate

Pompa a cilindrata variabile. Motore a cilindrata variabile

Cambio

2 rapporti avanti e indietro

MASSE Totale a vuoto

30.000 Kg

Anteriore a vuoto (braccio retratto e abbassato)

15.150 Kg

Posteriore a vuoto (braccio retratto e abbassato)

14.850 Kg

CAPACITÀ SERBATOI E IMPIANTI Gasolio

280 l

AdBlue

40 l

Olio idraulico

250 l

Olio motore

20 l

Acqua di raffreddamento

36 l

IMPIANTO IDRAULICO Pressione massima di lavoro

350 bar

Tipologia impianti

Load sensing

Questo modello sarà equipaggiato di Motore Mercedes - 170 kW / 231 cv. La poliedricità, caratteristica inequivocabile dei telescopici rotativi, è garantita anche per questo modello che può svolgere 3 funzioni principali differenti: movimentatore telescopico se equipaggiato con le forche; cestello porta persone se equipaggiato con cesta; gru se equipaggiato con argano o con falcone con argano. Questo modello, equipaggiato con argano, può paragonarsi per prestazioni a una gru fuoristrada da 50 tonnellate di portata presentando però alcuni vantaggi operativi in termini di pesi e dimensioni in quanto ha un

peso di 30 tonnellate e una dimensione da stabilizzato di 7,3 x 6,75 m.

Comfort di serie su gamma RTH ed HTH La cabina pressurizzata progettata da Magni TH, dotata di filtrazione al 100% dell’aria in entrata, ampio parabrezza panoramico e certificazione FOPS/ROPS, è stata pensata per l’operatore che deve spendere molte ore al suo interno e deve avere tutti i comfort per poter lavorare al meglio ed in sicurezza in ogni condizione. Per garantire il comfort ottimale è dotata di aria condizionata e riscaldamento di serie, di sedile e colonnina di ster-

zo regolabile e di un semplice ed intuitivo touch screen che sostituisce il classico cruscotto. Il display touch screen è senz’altro un ulteriore punto a favore: l’intuitività e semplicità che lo caratterizzano lo rendono utilizzabile da ogni tipo di utente, da quelli esperti ai più nuovi. Lo schermo permette di visualizzare tutte le informazioni relative alla macchina, dalla gestione dei comfort di cabina alla visualizzazione dei diagrammi di carico. La gestione avviene tramite 5 pagine, ognuna predisposta per un determinato “topic”.

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▶ Una pagina è dedicata alla gestione della trasmissione e guida della macchina, che permette di visualizzare le informazioni relative a velocità, tipo di sterzata e spie motore. ▶ Una è interamente dedicata agli stabilizzatori: vengono visualizzate le informazioni relative ad essi ed è possibile personalizzare la stabilizzazione scegliendo l’estensione per ognuno degli stabilizzatori singolarmente o se stabilizzarli tutti insieme. ▶ Una terza pagina è dedicata alla gestione ed impostazione dei limiti dell’area di lavoro: se infatti sono presenti ostacoli in una determinata zona, come una parete o un soffitto, è possibile impostare la macchina di modo che il movimento non superi determinati limiti per avere la certezza di operare in totale sicurezza. È inoltre possibile regolare le velocità idrauliche di ogni movimento su base percentuale da 0 a 100%, per eseguire le manovre con precisione millimetrica.

▶ Una pagina è dedicata ai diagrammi di carico dinamici: la macchina, tramite sistema RFID riconosce automaticamente l’accessorio che viene montato ed il software carica automaticamente il diagramma di carico necessario per l’utilizzo; all’interno del diagramma viene poi mostrato il carico e ne viene indicata la posizione in tempo reale per avere sempre sotto controllo la situazione anche da cabina. ▶ Una quinta pagina è invece interamente dedicata all’utilizzo dei comfort di cabina: tramite questa possono essere impostate aria condizionata e riscaldamento, ma anche accensioni fari o lampeggianti di sicurezza. Il sistema elettrico in CAN BUS permette di ridurre il numero di cablaggi e di ottenere informazioni da tutti i componenti a gestione elettronica e di convogliarle al display in cabina. La diagnostica integrata permette una

semplice e veloce ricerca guasti sui componenti elettrici e a gestione elettronica e consente inoltre una riduzione del tempo di fermo macchina e dei costi; infatti quando viene rilevato un guasto il sistema interrompe automaticamente qualsiasi movimento aggravante e mostra un codice di allarme che identifica il tipo di guasto. Il sistema è completamente affidabile e aiuta il tecnico a individuare il problema sul circuito segnalando, attraverso la visualizzazione di input ed output delle centraline, dove sono presenti eventuali interruzioni del segnale. In tutta la serie rotativa vengono montate pompe Load Sensing a portata variabile (350 bar) a gestione elettronica per i movimenti ed una pompa a cilindrata variabile (450 bar) a gestione elettronica per la trasmissione. Ultimo ma non meno importante: tutta la serie RTH equipaggia motori Euro 4 final per rispondere alle normative vigenti in materia di inquinamento dell’aria e sostenibilità ambientale.◀

Magni: una famiglia di imprenditori dagli anni Cinquanta Pietro Magni, meccanico riparatore di trattori e costruttore di carri agricoli prima e di gru a torre per edilizia in seguito, fonda con i suoi figli Riccardo, Giorgio e Franca nel 1972 la FARGH spa per progettare e costruire gru idrauliche. Nel 1980 progetta e costruisce il primo sollevatore telescopico a forche in Europa continentale il FARGH 4000 FS con braccio brevettato. Riccardo Magni succede al padre nel 1981 a seguito della sua morte in un incidente sul lavoro. Riccardo Magni sviluppa da quel primo prototipo il FARGH 5000 RT ed il FARGH 3000 RT, modelli estremamente innovativi a quell’epoca che furono alla base della joint-venture con il gruppo Manitou durata oltre 27 anni e finita a maggio 2009. Durante questo lungo periodo Riccardo Magni sviluppa enormemente l’attività e deposita personalmente oltre 40 brevetti nazionali e internazionali tutti riguardanti i sollevatori telescopici rotativi e fissi, di cui egli è inventore designato e che sono rimasti di proprietà della compagnia francese. Nella seconda metà del 2012 Riccardo Magni, non convinto di andare in pensione e pieno di ottime e nuove idee, sempre nel campo dei sollevatori telescopici, ripete l’atto che fu all’origine di una grande azienda compiuto dal padre 30 anni prima: fonda la Magni Telescopic Handlers srl con i suoi figli Carlo, Eugenio, Carlotta e Chiara.

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L’evento > Autec 10° Safety Meeting

Safety... Autec

Autec ha organizzato il 10° Safety Meeting: un bel momento rivolto ai professionisti per confrontarsi sulla sicurezza. Ce ne parla l’ing. Stefano Bianchin di Manuela Cortesi

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ercoledì 5 aprile 2017 si è svolto a Bologna (Best Western Plus Tower Hotel) il decimo Safety Meeting organizzato da Autec dal titolo “La sicurezza delle macchine: aspetti normativi, giuridici e tecnici”. Non si parla mai abbastanza di tematiche tanto delicate quanto difficoltose: è tutt’altro che facile infatti impadronirsi appieno delle normative, eppure è fondamentale farlo per capirne le inevitabili declinazioni tecniche. Autec lo sa e accetta, per la decima volta, la sfida: realizzare un momento di confronto serio dove esperti, costruttori e addetti ai lavori possono trovare insieme soluzioni e capire le sfide per il futuro. Abbiamo ascoltato l’Ing. Stefano Bianchin (Autec srl, ma anche membro CEI CT44 e membro italiano IEC WG13 e IEC 62745 TC44).

Gli argomenti ▶ Stop e dell’E-Stop nei Cableless Control System (CSS) - Ing. Stefano Bianchin - Autec srl ▶ La nuova edizione della EN IEC 60204-1 per l’equipaggiamento elettrico delle macchine - Antonio Fabiani - Nidec Asi spa (Company of Nidec Group) ▶ Atmosfere esplosive: come distinguerle, come classificarle e come rispettarne i requisiti - Ing. Maurizio Toninelli - ATEX Safety Service

▶ Evoluzione normativa: norme tecniche e stato dell’arte (adeguamento delle macchine in uso e obblighi dei datori di lavoro) Avv. Giorgio Caramori - De Capoa e associati ▶ Modifiche e peculiarità della EN 15011:2014 - Ing. Libero Donati Phoenix Engineering srl ▶ L’allegato IV della direttiva macchine e le piattaforme aeree Ugo Fonzar - Fonzar & Partners srl

Ingegnere, com’è andato il meeting? «Era il decimo, di fatto un traguardo importante, nato con un’idea che è maturata giorno dopo giorno ed è continuata sempre migliorando, penso per esempio alla qualità dei relatori. Come Autec non nascondiamo la grande soddisfazione, anche in virtù dell’anniversario importante.»

Quindi il meeting ha risposto alle aspettative? «Sì: abbiamo colto nel segno. È un evento sulla cultura della sicurezza rivolto soprattutto ai professionisti del settore che partecipano per valutare cosa bolle in pentola e confrontarsi sulla sicurezza. L’interesse è aumentato di anno in anno. Si tratta anche di argomenti distanti tra loro, che coprono diversi aspetti della normativa: certo a seconda dell’intervento gli interessi erano diversificati.»

Ci può descrivere l’evento? «La mattinata è stata dedicata in un certo senso all’aspetto più normativo: si sono affrontate tematiche importanti e discusse, quali la questione STOP e E-STOP nei radiocomandi. Si è cercato in generale di partire dalla norma per poi definirne le conseguenze a livello tecnico, viste anche le novità introdotte dalla IEC 62745 (l’ing. Bianchin ha partecipato al team che ha redatto la norma ed è stato il relatore che ha affrontato la tematica al meeting, n.d.r.). Si è cercato di capire dunque la situa-

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L’evento > Autec 10° Safety Meeting

La nuova IEC 62745 per i comandi senza fili Perché questa norma

I sistemi di comando senza fili si sono rivelati vincenti (nel sollevamento e non solo) nella messa in sicurezza dell’operatore. Già nel 2005 con la norma IEC 60204-1 si era introdotto nero su bianco, in materia di sicurezza degli equipaggiamenti, la possibilità di impiegare i comandi senza fili nelle macchine. Ben presto a livello europeo, in particolare su sollecito della Gran Bretagna, emerse la necessità di risolvere con migliore precisione i requisiti che definissero le modalità di interfaccia macchina-comando. Grazie a un lavoro in team realizzato dai paesi IEC è nata la norma IEC 62745, pubblicata ufficialmente nel marzo 2017. A maggio invece è stata pubblicata la corrispondente EN.

Cosa contiene

La IEC contiene indicazioni di prevenzione, sull’arresto e molto altro, ma solo in relazione al controllo dell’operatore, oltre a individuare dei test per il CCS. In particolare è stata definita della funzione di STOP: requisiti, funzione, effetto provocato, disponibilità, sino al tipo e al colore, finora invece eterogenei. Fa discutere la sezione che tratta il comando di emergenza, introdotto anche nel wireless, e le condizioni che lo riguardano. In pratica, viene finalmente accettato che un CCS possa avere un arresto d’emergenza ma solo se questo soddisfa precisi requisiti elencati nella norma stessa e se c’è un arresto automatico che intervenga in caso di perdita del segnale e/o se la batteria è scarica.

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zione a livello normativo prima della pubblicazione della norma, e cosa invece contiene la 62745 di diverso. La grossa novità è che col wireless è possibile finalmente prevedere l’arresto di emergenza, cosa finora non prevista a livello legislativo. Un altro punto importante è il cosiddetto GSS, ovvero l’arresto generale sicuro.»

Altre novità a livello normativo? «Sì, abbiamo affrontato la questione della nuova revisione IEC 60204-1 per l’equipaggiamento elettrico delle macchine. In realtà non contiene chissà quali stravolgimenti ma senza ombra di dubbio ha delle differenze rispetto alla versione precedente, che risale ormai a dieci anni fa. Il relatore, Antonio Fabiani, ha fatto parte del gruppo che ha redatto la norma a livello internazionale e ci ha spiegato la storia della revisione. È stata una panoramica che ha messo in evidenza le innovazioni e le differenze.»

Il programma comprende un momento dedicato alle atmosfere esplosive (ATEX), giusto? «È stata una novità di questa edizione del meeting. Abbiamo parlato con Maurizio Toninelli delle generalità, dei modi di protezione e degli obblighi di legge per i datori di lavoro e di come

produrre la documentazione necessaria. Si è parlato delle direttive che riguardano non solo i datori di lavoro, ma anche i fabbricanti. Un argomento quello delle ATEX che sta prendendo piede, fino a poco tempo fa certamente era una problematica poco affrontata.»

Nel pomeriggio invece? «Nel pomeriggio i toni sono cambiati. L’avvocato Giorgio Caramori ha parlato di quella sorta di incontro-scontro tra il livello normativo e l’adeguamento delle macchine. Si è cercato di capire a livello legale lo stato dell’arte e come interpretare il legislatore, soprattutto dal punto di vista del datore di lavoro. L’Ing. Donati ci ha illustrato – questione questa che riguarda soprattutto i carriponte – la classificazione e progettazione delle gru a ponte e a cavalletto secondo la norma EN 13001. È uscita la revisione appunto della norma sui carriponte ed è stato un momento per mettere in luce le differenze rispetto alla revisione precedente. Senz’ombra di dubbio una revisione che ha recepito le osservazioni,

le incongruenze e le impossibilità. La discussione successiva invece verteva sull’Allegato IV alla norma, dunque con un focus maggiore sulle piattaforme aeree: la procedura per le conformità. In particolare è stato stimolante discutere sullo sbarco in quota, certo uno dei dibattiti più sentiti per gli addetti ai lavori data la mancanza di uniformità.»

Concludendo, un confronto positivo, giusto? «Certo. Non capita tutti i giorni di vedere costruttori e ispettori dell’Inail confrontarsi su tematiche complesse. Certo un momento di arricchimento.»◀

INFO Da oltre 30 anni Autec fornisce sia prodotti all’avanguardia, costituiti con i migliori componenti possibili, che soluzioni innovative per applicazioni critiche, mantenendo sempre elevata l’attenzione verso la soddisfazione del cliente e l’accessibilità economica, ritenendo che la sicurezza dei lavoratori non deve mai essere secondaria.

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Speciale noleggio > Baldini Group

Baldini Group: la storia di un’intuizione Da una tabaccheria a un grande gruppo industriale: in oltre quarant’anni di storia, la Baldini Group oggi è una realtà specializzata nel noleggio a caldo e a freddo in continua crescita di Manuela Cortesi

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mpossibile attraversare la Romagna senza imbattersi nel giallo delle gru Baldini. Oggi Baldini Group è una importante realtà nel noleggio di gru e affini, nel soccorso stradale, nella demolizione e nella ricambistica, con cinque sedi nel territorio, oltre cento dipendenti e un fatturato che si aggira sui 10 milioni di euro. Quella di Baldini è una storia di tenacia e volontà, e soprattutto è la storia di una fantastica intuizione.

Una fiaba romagnola Tutto nasce in una tabaccheria di Faenza, una graziosa cittadina nel ravennate, gestita da Arrigo Baldini. Siamo nel pieno del boom economico del dopoguerra, durante gli anni Sessanta, e gli automobilisti spesso in panne si fermano al tabacchi di Baldini per telefonare e chiedere soccorso. Di qui l’intuizione: offrire molto più di un telefono, ma direttamente il soccorso stradale. Ecco che la tabaccheria si trasforma così in un ufficio vero e proprio, specializzato nel recupero dei mezzi in strada. Nel 1972 arriva l’affiliazione con l’Aci di Faenza e l’approdo nell’attuale sede, più adatta a una dinamica aziendale. Nel 1997 un altro momento di svolta importante per l’azienda: viene assorbita la Società Nannini srl di Forlì, che permette di ampliare il business anche alla demolizione e alla rivendita di ricambi. Nel 2000, con l’ingresso della Campedelli & C. srl di Ravenna, viene definitivamente sancita la vocazione di Baldini Group per i grandi impianti, grazie al contratto di collaborazione con ENI. A livello temporale, l’ultima acquisizione risale al 2014 con la società F.lli Tomassoni srl di Fano, anch’essa specializzata nei sollevamenti e nelle movimentazioni.

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Speciale noleggio > Baldini Group

Parliamo con Luigi Boero (marketing e noleggio) e Andrea Liverani (marketing e demolizione).

Cosa trasporta Baldini? «Trasportiamo di tutto: abitazioni prefabbricate, container, abbiamo addirittura trasportato un carrarmato. Il nostro core business è sicuramente il noleggio gru di utilizzo industriale. Come dimensioni abbiamo una flotta che copre dalle 10 t alle 500. Ovviamente abbiamo sollevato anche pesi maggiori, applicando più macchine. Attualmente abbiamo una quarantina di gru.»

Dove troviamo le gru Baldini? «Lavoriamo molto con grandi impianti chimici e petrolchimici, per esempio Versalis di Ravenna ed ENI. Ma capita anche il contadino che deve spostare una botte, o una cisterna: davvero il panorama di lavori che ci vengono richiesti è variegatissimo.»

Anche trasporti eccezionali? «Assolutamente sì. Cisterne, ferroviario, imbarcazioni e persino un aereo: è capitato non molto tempo fa all’aeroporto di Forlì.»

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Che gru avete acquistato ultimamente? «Le ultime gru sono Grove (Manitowoc). Siamo soddisfatti della qualità delle macchine acquistate, in particolare per quanto riguarda la manutenzione. Sono gru resistenti ma in caso di problemi la Manitowoc si è dimostrata davvero efficiente e, soprattutto, veloce: la tempestività è tutto nella manutenzione.»

Avete anche piattaforme aeree? «Certo, inoltre a proposito di piattaforme aeree c’è un nuovo acquisto in arrivo per Baldini: la 70 metri, una piattaforma Pagliero. Comunque per coprire un raggio maggiore di esigenze del cliente abbiamo dato spazio a una serie partnership che ci permettono di incrementare ulteriormente il numero di macchine.»

La formazione del personale quanto conta in un’azienda del genere? «Tantissimo, perché le macchine sono complesse. Abbiamo tanti operatori con una certa esperienza e i nuovi operatori sono sempre affiancati da qualcuno di esperto. Dal mulettista alla piattaforma aerea: tutti sono adeguatamente formati. Una forza di Baldini è sicuramente il modo in cui il team è stato costruito: siamo in grado di coprire eventuali assenze grazie all’ampia formazione dei nostri operatori, certo un punto di forza. C’è una formazione in aula e sempre un momento di pratica sul campo, grazie a un periodo di affiancamento con i più esperti.»

Le macchine vengono richieste spesso con l’operatore? «Sì, spesso. Escluse le piattaforme piccole, da 20 metri, o le semoventi

più piccole, consigliamo sempre il noleggio con operatore. Facciamo sempre un sopralluogo gratuito per poter offrire al cliente il miglior preventivo e il miglior servizio.»

Il soccorso stradale, da cui Baldini Group nasce, com’è gestito attualmente? «Baldini risponde direttamente alle chiamate, che possono provenire dall’Aci, dal privato o dalle forze dell’ ordine. Ci occupiamo anche di rimozioni e di sequestri. Oltre ai carroattrezzi semplici, abbiamo anche carroattrezzi con gru che impieghiamo nel caso di soccorsi a camion. Operiamo nella zona di Faenza ovviamente, Forlì, l’A14 fino a Cesena, Bologna zona san Lazzaro, Ravenna e anche l’E45.»

E nell’off-shore? «Lavoriamo molto anche in questo senso: imbarchiamo gru soprattutto dal porto di Ravenna, le quali poi sono occupate nelle piattaforme (soprattutto ENI) per la manutenzione. Ci sono operatori con corsi specifici per i lavori in piattaforma.»◀

Baldini Group Le sedi

Faenza, Bologna, Fano, Forlì, Rimini, Ravenna, Roma

Le aziende del gruppo

Campedelli srl via Romagnoli 12, Ravenna Autogru Baldini di Baldini Andrea & C. snc via Granarolo 111, Faenza (Ra) Baldini Arrigo srl Soccorso Stradale via Granarolo 113, Faenza (Ra) Crash Autodemolizione srl via Don Servadei 1/2 D, Forlì Dem.Auto srl via Celle 3, Faenza (Ra)

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L’evento > JMG Cranes

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“Porte aperte” alla nuova JMG MC 130 S 19 – 20 Maggio 2017 Grande successo all’evento “Open House “ di JMG Cranes per la presentazione della nuova gru semovente elettrica radiocomandata MC 130 S

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L’

evento “Porte Aperte” presso la sede di Sarmato – Piacenza, è stato organizzato da JMG Cranes sia per far conoscere al pubblico i modelli di gru semoventi elettriche a batteria già presenti sul mercato, sia per creare l’occasione per entrate nel cuore dell’azienda e conoscernei professionisti che ogni giorno si impegnano per garantire qualità e innovazione. L’Open House è stato l’appuntamento perfetto per presentare a tutto il mondo la nuova protagonista nella gamma delle semoventi radiocomandate: JMG MC 130S. Emilio Berti, Technical Manager, ci illustra le caratteristiche tecniche innovative e le alte prestazioni operative.

Cosa porta la MC 130 S ad essere l’emblema dell’innovazione a marchio JMG? «L ’implementazione di elementi tecnici d’avanguardia come la barra stabilizzatrice frontale, le zavorre removibili e il braccio con sfilo proporzionale, le fanno raggiungere portate e prestazioni che non hanno nulla da invidiare ad una gru con cabina; allo stesso tempo, l’utilizzo del radiocomando, permette un controllo ottimale, operando sempre in totale sicurezza.»

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L’evento > JMG Cranes

Qual è la portata massima della JMG MC 130 S? «La portata massima raggiungibile è di 13 tonnellate. La barra stabilizzatrice frontale permette, variando il punto di applicazione e ribaltamento, di incrementare del 25/30 % la portata rispetto a quella su ruote. Questo permette di operare anche nell’eventualità di carichi non totalmente prevedibili. Si consideri un esempio operativo di smontaggio di una macchina utensile Con un peso precedentemente stimato di 8 tonnellate, ma un peso effettivo in sede di intervento di 9 tonnellate; la MC 130 S permette di procedere comunque con l’operazione grazie alla barra e alle zavorre smontabili da 2000 kg l’una. È

una Pick & Carry compatta, versatile e come visto molto prestante.»

Quali sono le sue altre caratteristiche distintive? «Oltre ai citati elementi innovativi, la MC 130 S è dotata di braccio con sfilo proporzione a 4 elementi (brevetto JMG) in lamiera d’acciaio di alta qualità, che permette di operare sempre al massimo delle prestazioni e in totale sicurezza. Con l’utilizzo degli optional la MC 130 S può essere adattata ad ogni applicazione, necessità e carico ad esempio le forche idrauliche.»

È già disponibile sul mercato?

«Il modello in esposizione all’Open House è il primo ad essere stato assemblato, ma siamo in fase di montaggio per altre MC 130 S.»

Qual è la tempistica di realizzazione della MC 130 S? «Il montaggio effettivo dura circa 10 giorni, più complessa invece, è la fase di pre-montaggio dei singoli componenti che può richiedere fino ad un mese di lavoro (come nel caso del braccio in uscita proporzionale). Conoscendo bene le problematiche legate alla disponibilità del mezzo di supporto e di lavoro per il cliente, ci siamo organizzati per garantire rapidi tempi di consegna.»

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Si percepisce un grande entusiasmo in azienda per la nuova MC 130 S. «Si, è stato un progetto importante che ha coinvolto tutto il nostro team. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto.»

Quali sono i nuovi progetti per il futuro? «Dopo le due nuove Pick & Carry presentate nel 2017, i progetti per noi di JMG Cranes non finiscono, l’ufficio tecnico è costantemente al lavoro insieme al resto del team. Sentirete presto parlare di noi.»

Parliamo di normative e certificazioni. Dal 2010 siamo certificati ISO9001:2008 per la “Progettazione e produzione di sistemi di sollevamento industriali semoventi” e l’ente certificatore verifica annualmente la corretta applicazione del Sistema di Gestione Qualità. In ogni caso, seguiamo scrupolosamente le normative di riferimenti sia a liv ello nazionale che internazionale per garantire la massima qualità e soddisfazione del cliente.»◀

INFO JMG Cranes Via Sito Nuovo, 14 29010 Sarmato (PC) ITALY +39 0523 8486 info@jmgcranes.com www.jmgcranes.com

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Preview fiere > Genie al GIS

Genie continua a costruire il futuro Al GIS 2017 Genie proporrĂ piattaforme con maggiore capacitĂ di sollevamento e fonti di alimentazione alternative di Miriam Spada

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I

n occasione della fiera GIS 2017 che si terrà a Piacenza dal 5 al 7 ottobre Genie presenterà nello stand F14-H7 novità che testimoniano la propria aspirazione a restare pioniere del settore delle piattaforme aeree, proponendo prodotti con maggiore capacità di sollevamento e fonti di alimentazione alternative, per anticipare fin da ora le future tendenze del mercato. I prodotti Genie® in esposizione al GIS includeranno la piattaforma ibrida Genie® Z™-60/37FE, la piattaforma a forbice Bi-Energy GS™-4069 BE e la piattaforma più grande della gamma Genie® Xtra Capacity™ (XC), la SX™-135 XC. Le piattaforme a braccio avranno inoltre il nuovo Allarme a Contatto Genie® LiftGuard™, un dispositivo elettronico di protezione secondaria dell’operatore di esclusivo design Genie, oggi di serie su tutte le piattaforme a braccio.

Modelli 2-in-1: alta efficienza, basso impatto ambientale Per poter lavorare nel rispetto di normative locali sempre più rigorose in termini di rispetto dell’ambiente, sempre più imprese sono alla ricerca di piattaforme con emissioni ridotte o pari a zero, bassi livelli di rumore e un’inferiore consumo energetico. I nuovi prodotti Genie alimentati da fonti alternative sono stati concepiti per essere all’altezza di queste nuove sfide e offrire macchine ad alta performance, alimentate da forme di alimentazione più efficienti. Potendo lavorare in un grande numero di applicazioni diverse, sono la soluzione ideale persino in cantieri non serviti da energia elettrica. Tra le piattaforme alimentate da fonti di energia alternative, saranno in esposizione al GIS 2017 la piattaforma ibrida a braccio articolato Genie® Z™-60/37FE e la piattaforma a forbice Bi-Energy GS™-4069 BE.

Piattaforma ibrida Genie® Z™60/37FE Con questo modello Genie ha introdotto una generazione del tutto nuova di piattaforme ad alimentazione ibrida. Né diesel né elettrica ma entrambi, la Z-60/37FE risponde alla crescente richiesta mondiale di piattaforme aeree di lavoro ad alte prestazioni ed emissioni ridotte, adatte a operazioni al chiuso e all’aperto, e segna l’inizio di un nuovo tipo di macchine con sistema ibrido al 100%. «I clienti che hanno usato le nostre piattaforme ibride fin dalla loro introduzione sul mercato nell’aprile del 2016 hanno

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riferito di aver risparmiato in maniera significativa e di aver diminuito il loro impatto ambientale», spiega Christine Zeznick, Manager di Prodotto Senior per Terex AWP in EMEAR (Europa, Medio Oriente, Africa e Russia). «Tutto questo accompagnato da un aumento di performance e versatilità delle loro piattaforme.» Grazie al suo esclusivo sistema di trasmissione AC trifasico, la piattaforma Genie Z-60/37 FE di 20 m è la prima e unica macchina ad elevate prestazioni con tecnologia realmente ibrida presente sul mercato. In modalità ibrida, il generatore a propulsione diesel monitora costantemente lo stato delle batterie, mantenendole cariche per massimizzarne il tempo di funzionamento. Una volta cariche, il generatore si spegne automaticamente per ridurre al minimo il consumo di carburante, ripristinando la modalità elettrica. La piattaforma Genie Z-60/37 FE è inoltre dotata di un sistema di recupero di energia, che invia direttamente alle batterie l’energia trattenuta frenando. I vantaggi di questo modello sono concreti sia per le società di noleggio che per gli utilizzatori finali. Le due modalità operative (elettrica e ibrida) offrono alle società di noleggio un unico mezzo ver-

satile e potente, adatto ad applicazioni al chiuso e all’aperto, permettendo alti tassi di utilizzo e quindi un alto rendimento dell’investimento. Gli utilizzatori finali godono a loro volta di un notevole risparmio di carburante in modalità ibrida (il consumo medio settimanale è pari a un solo pieno di carburante) e di una prolungata durata delle batterie in modalità elettrica (oltre 8 ore di lavoro con una carica completa), con la possibilità di fornire una carica intensiva bulk in sole 4 ore, lavorando in condizioni di cantiere estreme.

Piattaforma a forbice Bi-energy Genie® GS-4069BE La piattaforma a forbice ad alimentazione Bi-Energy Genie GS™-4069BE offre due modalità di funzionamento. La modalità elettrica è ideale per applicazioni al chiuso a emissioni zero. In modalità Bi-Energy, il sistema attiva il generatore a bordo per mantenere cariche le batterie. Inoltre, tutti i modelli Bi-Energy sono dotati di una presa di corrente integrata da 220 V, attraverso cui il generatore alimenta direttamente gli attrezzi degli operatori.

Genie Z-60/37FE caratteristiche tecniche principali Altezza di lavoro: 20 m

Rotazione verticale del jib: da +70° a -65°

Sbraccio orizzontale: 11,15 m

Lunghezza piattaforma: 1,8 o 2,4 m

Altezza di scavalcamento: 7,4 m

Lunghezza (chiusa): 8 m

Capacità di sollevamento: 227 kg

Peso: 7.756 kg

Genie GS-4069BE caratteristiche tecniche principali Altezza di lavoro massima: 14,12 m

Capacità di sollevamento: 363 kg

Lunghezza piattaforma (chiusa): 2,79 m

Lunghezza (estesa): 4,31 m

Larghezza piattaforma: 1,6 m

Altezza (chiusa): 2,74 m

Raggio di sterzata interno: 2,11 m

Pendenza superabile: 35%

Peso: 4.893 kg

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Preview fiere > Genie al GIS

Genie® XC™: maggiori capacità di sollevamento, sbraccio straordinario Per far fronte alla crescente esigenza di lavorare in sicurezza sollevando carichi sempre più pesanti con la stessa macchina, Genie continua ad ampliare la sua gamma di piattaforme Xtra Capacity™ (XC™). «Grazie al design all’avanguardia, ad una tecnologia di ultima generazione e a un sistema di controllo intuitivo, i bracci Genie XC possono sollevare carichi più pesanti che mai», spiega Adam Hailey, Direttore della Gestione di Prodotto per Terex AWP EMEAR. «Per massimizzare il comfort dell’operatore, la curva di carico è finalmente liscia e la calibrazione può essere effettuata a vuoto. I bracci XC possono lavorare in una gamma di applicazioni più ampia, che le macchine della concorrenza non sono in grado di eguagliare.» La piattaforma a braccio telescopico Genie® SX-135 XC sarà in esposizione per la prima volta in Italia alla fiera GIS. Provvista di pneumatici fuoristrada antitraccia riempiti a schiuma standard e di pneumatici antitraccia opzionali, la GS-4069BE è ideale per compiti all’aperto su terreni sconnessi o al chiuso su superfici fragili. L’assale anteriore oscillante attivo mantiene continuamente le ruote in contatto con il terreno, per maggiore potenza e sicurezza. Grazie al sistema elettrico di motori di traslazione completamente sigillato, questa piattaforma offre una performance eccezionale, con una manutenzione notevolmente inferiore a quella necessaria ai sistemi idraulici.

Genie SX-135 XC caratteristiche tecniche principali Altezza di lavoro massima

43,15 m

Capacità di sollevamento

300 kg/454 kg

Sbraccio orizzontale

27,43 m

Sbraccio sotto il livello in piano: 6,00 m Lunghezza JibExtend™

5,48 m (ritratto) – 9,14 m (esteso)

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Piattaforma a braccio telescopico Genie® SX™-135 XC I clienti Genie hanno definito il lancio di questa macchina la svolta più significativa nella gamma dei bracci telescopici che il settore abbia visto in più di un decennio. La piattaforma a braccio telescopico Genie SX-135 XC offre uno sbraccio leader nel suo settore di più di 27 m. La doppia capacità di carico, comune a tutta la gamma Genie® XC™, consiste in 300 kg in corrispondenza dell’area di massimo sbraccio e in 454 kg in corrispondenza dell’area di massima capacità – ampiamente sufficiente per ospitare a bordo tre operatori con i relativi attrezzi e materiali di lavoro. Questo modello offre un’altezza di sollevamento di 43,15 m, con uno sbraccio orizzontale di 3 m in più e il 32% di capacità in più sull’intera area di carico rispetto a modelli simili della stessa categoria. La SX135 XC presenta inoltre un jib di tipo JibExtend™, che si estende da 5,48 m a

9,14 m, e un ingombro al suolo ridotto di 3,94 m x 4,11 m. Offre inoltre la possibilità di lavorare 6 m al di sotto del livello in piano. Grazie alla capacità in piattaforma superiore rispetto a quella dei mezzi della stessa categoria disponibili sul mercato, si riduce il numero di cicli di lavoro del braccio necessari per spostare materiali dal suolo all’altezza massima di lavoro. Guadagnando in efficienza e comfort, gli operatori apprezzeranno la capacità extra della piattaforma SX-135 XC e questo modello sarà in alta domanda per una vasta gamma di progetti di grandi cantieri edili civili e infrastrutturali, con significativi vantaggi competitivi per le società di noleggio che ne sono in possesso.

Genie® Lift Guard™: un impegno nella sicurezza in quota Disponibile di serie sulla maggior parte delle piattaforme a braccio Genie Z™ (articolate) e S™ (telescopiche) o come kit aftermarket per macchine fabbricate a partire dal 2003, il sistema di allarme a contatto Genie Lift Guard è un dispositivo elettronico di protezione secondaria che attiva immediatamente un allarme visivo e sonoro qualora un operatore necessitasse di assistenza. Dotato di un cavo di attivazione posizionato sopra la scatola comandi in piattaforma, può essere facilmente installato in meno di 30 minuti con un numero limitato di fascette e connettori elettrici. In funzione solo quando viene applicata pressione sull’interruttore a pedale, il nuovo sistema di Allarme a Contatto lascia inoltre un’area libera tra il cavo e la scatola comandi, permettendo all’operatore di effettuare liberamente le operazioni di manovra della macchina ed evitando di attivare l’allarme involontariamente. Il cavo di attivazione si scollega quindi dal suo alloggiamento solo quando gli viene

applicata pressione, attivando il sistema di allarme. Dotato di un design robusto e di una struttura semplice, questo nuovo sistema non interferisce con la manovra della macchina, non ostruisce la visibilità o la mobilità all’operatore, e può essere installato velocemente in aftermarket sulle piattaforme Genie® che già fanno parte delle flotte di noleggio sin dal 2003.◀

INFO

Terex Corporation è un produttore globale di macchinari per il sollevamento e la lavorazione di materiali e fornisce soluzioni di supporto ai clienti durante l’intero ciclo di vita dei macchinari, per massimizzare il rendimento del loro investimento. Alcuni dei marchi più conosciuti di Terex sono Terex, Genie, Powerscreen e Demag. I macchinari Terex sono al servizio di clienti in vari settori industriali, tra i quali: l’edilizia, le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave.

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Visto in fiera > CTE all’Apex

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Una nuova generazione di

piattaforme aeree CTE ha mantenuto le promesse fatte a inizio anno: alla fiera Apex di Amsterdam ha presentato in anteprima mondiale le sue nuove rivoluzionarie piattaforme aeree allestite su Euro 6, appartenenti alla nuova gamma di articolate e telescopiche di Miriam Spada

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Visto in fiera > CTE all’Apex

CTE B-LIFT 27 ▶ Braccio telescopico a cinque elementi (braccio base + 4 sfili) ▶ Rotazione torretta 640° ▶ Controlli simultanei proporzionali con rampe di accelerazione e decelerazione ▶ Avviamento/arresto motore dalla navicella ▶ Controllo automatico regime del motore ▶ Pianale in alluminio ▶ Navicella interamente in alluminio 1400x700x1100 mm ▶ Rotazione della navicella 90° destra + 90° sinistra

▶ Sistema elettronico di livellamento navicella ▶ 4 stabilizzatori a configurazione variabile con sensori di contatto terreno ▶ Area di lavoro con sistema S3 Smart Stabilty System ▶ Sistema di gestione elettronico CAN BUS ▶ Postazione remota a terra con 7m di cavo ▶ Display per il rilevamento anomalie a bordo ▶ Impianto oleodinamico alimentato da pompa ad ingranaggi installata sulla presa di forza del veicolo

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SPECIFICHE TECNICHE (PRELIMINARY)

27 IVECO Daily DATI TECNICI • Area di lavoro con sistema S3 Smart Stabilty System

• Braccio telescopico a cinque elementi

• Sistema di gestione elettronico CAN BUS

(braccio base + 4 sfili)

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• Rotazione torretta 640°

• Postazione remota a terra con 7m di cavo

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a riscosso grande intee con il nuovo H Stab System: un si• Controlli simultanei proporzionali con • Display per il rilevamento anomalie a bordo resse tra i visitatori e i stema intelligente che permette di larampe di accelerazione e decelerazione • Impianto oleodinamico pompa CTEalimentato Group è unodadei più grandi dealers esteri la piattaforvorare con 4 aree di lavoro predefinite gruppi europei nel campo del • Avviamento/arresto motoreCTE dalla sulla presa di forza del veicolo ma autocarrata MPnavicella con stabilizzatori estesi ad o iningranaggi sagoma, installata sollevamento e della movimentazione • 32.19, Controllo automatico regime • Cicalino presa di di forza materiali e persone. allestita su MAN 7,5 ton. del motore anche alternati, per garantire un innesto effi• Considerata Pianale in alluminio • Contaore in cabina la sorella maggiore delcace utilizzo dello spazio. SEDE CENTRALE nota B-LIFT 20.13 MULTIPURPOSE Ha riscosso molto la 230 V AC CE • laNavicella interamente in alluminio 1400x700x1100 mm successo • Presaanche elettrica inCaproni navicella Via , 7 – Z.I. (presentata al Bauma 2010), raggiunge “regina” telescopica di CTE, la piatta38068 Rovereto (Tn) • Rotazione della navicella 90° destra + 90° sinistra • Certificazione EN 280:2015 Tel. +39 0464 485050 32 m di altezza di lavoro, 19 m di sbracforma autocarrata da 27 m di altezza • Sistema elettronico di livellamento navicella • Verniciatura standard Fax +39 0464 485099 cio e 300 kg di portata in cesta. La sua su 3.5 ton CTE B-LIFT 27, svelata in anwww.ctelift.com • 4 stabilizzatori a configurazione variabile blue (RAL 5017) e bianco (RAL 9003) caratteristica principale è la conformateprima mondiale al Bauma lo scorso con sensori di contatto terreno che zione del braccio, sia telescopico anno, e ora disponibile su Euro 6, alarticolato, che permette un’ottima allestita su Iveco Daily. Questi 27 m di tezza di scavalco ostacoli e la flessibialtezza di lavoro su autocarro patente lità di lavorare come pura telescopica. B rendono CTE l’unico costruttore itaCTE B-LIFT 27 Le dimensioni Per quanto riguarda la gamma articoliano ad avere un’altezza così elevata lata, è stata presentata la nuova CTE su 3,5 ton. Raggiunge 13 m di sbraccio DIMENSIONI ZED 21.3 JH allestita su Nissan Euro 6 e 250 kg di portata.◀

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CTE S.p.A.

Punti assistenza vendita

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Focus macchina > Haulotte HA26 RTJ PRO

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La nuova piattaforma articolata

Haulotte HA26 RTJ PRO Haulotte lancia la nuova piattaforma articolata HA26 RTJ PRO, basata sugli stessi accorgimenti costruttivi introdotti con i recenti modelli da 16 e 20 metri. La nuova piattaforma articolata da 26 metri è stata progettata per soddisfare le aspettative degli operatori in termini di elevate prestazioni, massima sicurezza e bassi costi di gestione di Porfirio Ferrari

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Focus macchina > Haulotte HA26 RTJ PRO

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ti, le piattaforme Haulotte beneficiano anche di innovazioni che le distinguono, come il sistema ACTIV’Lighting e il sistema STOP Emission. La nuova gamma HA26 è stata progettata per soddisfare le aspettative degli operatori in termini di prestazioni e garantire vantaggi economici nell’investimento per le società di noleggio. La HA26 RTJ PRO è una macchina versatile per più ambiti applicativi: ▶ costruzioni; ▶ finiture; ▶ manutenzioni e ristrutturazioni; ▶ applicazioni industriali; ▶ demolizioni; ▶ manutenzione del verde.

Sicurezza garantita: il nuovo sistema ACTIV’Lighting

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aulotte presenta la nuova gamma di piattaforme articolate HA26 RTJ PRO che si basa sugli stessi elevati standard di progettazione, configurazione e prestazioni che hanno portato al successo dei modelli HA16 e HA20 lanciati da alcuni mesi sul mercato: nessun compromesso in termini di sicurezza, produttività, facilità di manutenzione e costo di gestione. In linea con i tempi e sempre un passo avan-

Per semplificare le operazioni di carico e scarico su camion garantendo la massima sicurezza degli operatori, Haulotte Group ha sviluppato un innovativo sistema di illuminazione ad altissime prestazioni: l’ACTIV’Lighting System-Safe Load. Con diversi punti luce collocati intorno alla macchina, questo sistema illumina perfettamente i comandi e l’intera area intorno al braccio, consentendo agli utilizzatori di operare in tutta tranquillità. Perfettamente integrato nel quadro comandi superiore, la nuova generazione del sistema di protezione secondaria Haulotte Activ’Shield Bar 2.0 offre una protezione aggiuntiva, tute-

lando gli utilizzatori da qualsiasi rischio di schiacciamento senza comprometterne la produttività.

Guida ultra sicura Quando si lavora ad altezze considerevoli per ore, specie se in spazi complessi o difficili da raggiungere, sentirsi al sicuro è essenziale. Ecco perché una grande attenzione è stata posta nel garantire al braccio movimenti fluidi, simultanei e proporzionali. Tre elementi essenziali della nuova piattaforma garantiscono maggiore sicurezza e comfort: ▶ rigidità del braccio; ▶ cinematica del braccio perfettamente regolata grazie al computer incorporato; ▶ smorzamento automatico del movimento del braccio quando si avvicina all’estensione completa. Nessun sobbalzo, solo movimenti fluidi: comodità assoluta per gli utilizzatori che possono lavorare con la massima tranquillità.

Massima visibilità A causa delle dimensioni del braccio, nelle piattaforme in genere gli utilizzatori possono non avere la massima visibilità durante la guida, condizione potenzialmente pericolosa. Per una maggiore visibilità, nella nuova HA26 il braccio può essere sollevato in posizione verticale anche quando la macchina si muove a piena velocità.

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Focus macchina > Haulotte HA26 RTJ PRO

Elevata produttività Unitamente al peso complessivo contenuto in relazione alle dimensioni, il design della nuova HA26 offre la possibilità di muoversi in un’area di lavoro ottimizzata, caratteristica che si traduce in una eccezionale produttività e ampiezza dello spazio di manovra senza necessità di muovere la macchina. Il nuovo modello unisce tre punti forti: ▶ altezza di lavoro fino a 26,4 m; ▶ escursione verticale del jib di 9,3 m per superare facilmente ogni ostacolo; ▶ sbraccio orizzontale massimo di 17,5 m per raggiungere le zone più inaccessibili.

Doppia capacità di carico (opzionale) A causa dei limiti di portata della macchina, gli utilizzatori non possono sempre caricare contemporaneamente tut-

te le loro attrezzature. La nuova HA26 risolve brillantemente questo problema offrendo in via opzionale la duplice modalità di carico 230 kg/350 kg. Nella modalità 350 kg, la capacità di sollevamento della piattaforma viene aumentata di un ulteriore 40%.

Utilizzo fuoristrada La nuova HA26 è stata progettata per spostarsi facilmente anche su terreni accidentati o aree difficilmente accessibili offrendo i seguenti vantaggi: ▶ assale oscillante terreni impervi; ▶ bloccaggio idraulico del differenziale per distribuire in modo più efficace la potenza alle ruote; ▶ elevata altezza da terra per superare ogni ostacolo; ▶ raggio di sterzatura ridotto e telaio ottimizzato per manovrare in spazi ristretti; ▶ pendenza superabile fino al 45%.

Optional Per facilitare il lavoro degli utilizzatori Haulotte Group ha sviluppato molteplici allestimenti opzionali per soddisfare ogni esigenza, per esempio kit per vetrai, kit per impiantisti idraulici, pneumatici anti-impronta, prese di forza, kit per ambienti ostili, presa aria compressa sulla piattaforma, ecc.

Gestione efficiente: il sistema Stop Emission Quando gli operatori lavorano in quota, il motore spesso rimane attivo senza necessità, con un conseguente spreco di risorse. Per questo motivo la gamma HT28 è equipaggiata con l’innovativo sistema STOP Emission System che arresta e riavvia automaticamente il motore. Questa soluzione riduce l’uso di motore e componenti fino al 20%, prolungandone così la vita e mantenendo un elevato valore residuo della

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Facilità di manutenzione grazie alla diagnostica integrata

macchina, diminuendo parallelamente i consumi di carburante e i costi operativi. Poiché la macchina presenta emissioni acustiche ridotte fino al 20%, gli operatori possono lavorare in aree sensibili (ospedali, scuole, edifici per uffici, ecc.).

Cesta modulare Il telaio della cesta e i cofani sono costituiti da componenti facilmente smontabili. In caso di sostituzioni dovute a usura è sufficiente smontare il solo componente danneggiato: una soluzione rapida, semplice ed economica.

La nuova HA26 è equipaggiata con il sistema di diagnostica di bordo ACTIV’Screen, uno strumento completo che fornisce accesso a: ▶ dettagli e procedura completa di risoluzione dei guasti; ▶ impostazioni della macchina; ▶ avvisi di manutenzione e intervalli di manutenzione; ▶ personalizzazione delle impostazioni generali quali lingua dell’interfaccia e unità di misura. ACTIV’Screen è un vero e proprio assistente in grado di supportare gli utilizzatori nello svolgimento delle operazioni di manutenzione quotidiana.

Predisposizione per sistemi telematici Per applicazioni di gestione flotte la gamma HA26 è dotata di un connettore telematico universale come standard. Adattabile a ogni tipologia di sistema telematico, il sistema con-

sente di collegare rapidamente ogni dispositivo alle macchine Haulotte, offrendo la possibilità di gestire tutte le macchine senza necessità di utilizzare una soluzione telematica specifica.◀

Haulotte Group Haulotte Group è specialista dei mezzi per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza, una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa. L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza che servono oltre 100 paesi nel mondo.

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La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti: piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around ”; la gamma di sollevatori telescopici HTL.

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Focus Macchina > DemagÂŽ AC 300-6

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Ai vertici della categoria La nuova gru multistrada Demag® AC 300-6 racchiude potenza, sbraccio e versatilità tali da lanciarla ai vertici della categoria, tutto ai minimi costi di gestione di Miriam Spada

L

a nuova gru multistrada a sei assi Demag® AC 300-6, categoria 300 t, vanta un braccio base da 80 m ed è la prima gru Demag di queste dimensioni a essere dotata di falcone a volata variabile. La 6 assi multistrada, ultima nata in casa Demag, offre tutta la potenza, lo sbraccio e la versatilità necessari per portare a termine anche i lavori più gravosi, mantenendo i costi di gestione e di trasporto a livelli minimi rispetto a simili modelli della sua categoria. La gru multistrada Demag AC 300-6 ha tutti i numeri per conquistare gli operatori: con caratteristiche al top in termini di sbraccio e diagramma di

carico permette di affrontare qualsiasi lavoro in quota o in punti difficili da raggiungere. Il braccio base da 80 m può raggiungere altezze fino a 78 m (oppure 74 m di sbraccio senza utilizzare il falcone). Con una capacità di sollevamento di 15 tonnellate in corrispondenza del braccio completamente sfilato di 80 metri, questa macchina è l’ideale per il montaggio di gru a torre. Inoltre il modello AC 300-6 è il più piccolo della gamma Demag a essere dotato di falcone a volata variabile, portando la massima lunghezza del sistema a ben 118 m, per raggiungere portate di sbraccio e scavalcamento

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di prim’ordine. Gli operatori ritroveranno inoltre l’apprezzato sistema di allestimento delle gru AC 350-6 e AC 1000-9 anche per il falcone a volata variabile, per garantire un montaggio rapido e sicuro. Ricca di innovazioni, quali il sistema di controllo IC-1 Plus e il concetto a motore singolo dotato di sistema di

gestione intelligente, la gru AC 300-6 si distingue per l’elevata produttività e i bassi costi di gestione. Il sistema di controllo IC-1 Plus, con il posizionamento asimmetrico degli stabilizzatori, effettua i calcoli della capacità di sollevamento in tempo reale, garantendo un uso sicuro della gru. Ciò consente di svolgere lavori in genere

riservati a macchine più grandi. Il motore singolo della gru Demag è provvisto di funzione start/stop per ridurre i tempi al regime minimo e il numero totale di ore motore, contribuendo a tagliare i costi del carburante e preservando il valore residuo della gru. La gru Demag AC 300-6 aiuta a ridurre lo stock di magazzino poiché utiliz-

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larghezza di 3 m. Con tutte le ruote sterzanti che ne assicurano la perfetta manovrabilità anche in spazi ridotti, la gru risulta facile da posizionare sul cantiere. In assetto da strada, la gru Demag AC 300-6 rientra nei limiti di carico da 12 a 16 t e può spingersi alla velocità di 85 km/h. Presenta inoltre un carico utile extra di 800 kg per trasportare vari accessori di sollevamento. Dispone di un indicatore del carico assiale integrato nel cruscotto per aiutare gli operatori a mantenere il peso nei limiti previsti dal codice stradale. Come tutte le altre gru della famiglia Demag, può essere configurata per adattarsi ai limiti di peso assiale in vigore nel Nord America e in molti altri paesi, collegando diversi tipi di carrelli porta-braccio o rimuovendo il braccio.◀

Notizie su Terex

za un alto numero di parti intercambiabili con le altre gru multistrada della famiglia Demag a 5 assi. La prolunga doppia ripiegabile del braccio base di 21 m delle gru Demag a 5 assi è compatibile con il modello AC 300-6. Il design compatto della gru multistrada Demag AC 300-6 presenta una lunghezza del carro di 15,3 m e una

Terex Corporation è un produttore globale di macchinari per il sollevamento e la lavorazione di materiali e fornisce soluzioni di supporto ai clienti durante l’intero ciclo di vita dei macchinari, per massimizzare il rendimento del loro investimento. Alcuni dei marchi più conosciuti di Terex sono Terex, Genie, Powerscreen e Demag. I macchinari Terex sono al servizio di clienti in vari settori industriali, tra i quali: l’edilizia,

le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari per facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite Terex Financial Services (Servizi finanziari Terex). Terex utilizza il suo sito Web (www.terex.com).

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Macchine alla prova

Simulatori di gru e ruspe per fare pratica, e gru edili da controllare dalla cabina di comando. Molte le curiosità scoperte a Pro 17, l’evento outdoor organizzato dalla Niederstätter di Campodazzo, in provincia di Bolzano, dal 4 al 6 maggio scorsi di Luca Balduzzi

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di Campodazzo (Bolzano), ha organizzato al Safety Park di Vadena dal 4 al 6 maggio scorsi.

La manifestazione Su un’area di 100.000 metri quadrati, Pro 17 ha ospitato una gamma di macchinari per l’edilizia e per l’agricoltura straordinariamente ampia, che comprendeva più di cento modelli di camion ribaltabili e rimorchio, dumper, escavatori, generatori, gru da costruzione e idrauliche, pale gommate, sollevatori telescopici e trattori delle migliori marche (Atlas Copco, Hiab, Kramer, Liebherr, Manitou, Meiller, Mercedes, New Holland, Steyr, Volvo e Wacker Neuson), che i visitatori hanno avuto la possibilità di vedere all’opera, toccare con mano e testare

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iù di cento veicoli industriali, macchine movimento terra e trattori agricoli da provare. Simulatori di gru e ruspe per fare pratica. Gru edili da controllare dalla cabina di comando. Un escavatore da quaranta tonnellate da manovrare. Camion e trattori da guidare su una pista dedicata. La prima pala gommata completamente elettrica a quattro ruote sterzanti. Dimostrazioni pratiche con le macchine esposte. Sono solamente alcuni fra gli ingredienti della prima edizione di Pro 17, l’evento outdoor che la Niederstätter

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in prima persona nel corso delle tre giornate della manifestazione. L’evento è stata anche un’occasione per assistere a relazioni tenute da professionisti, incontrare colleghi del settore, scambiarsi opinioni ed esperienze nonché informazioni tecniche dettagliate presso gli stand dei quattordici espositori: Autoindustriale, Emi Controls, Heli Austria, Interfama, Kaiser, Layher Italia, Lhg, Pichler, Pronorm Consulting, Pro-Tec Italia, Santoni Autogru, Schau & Staun, Smart e Tecma Service. Presso lo stand Niederstätter, in particolare, personale competente e preparato ha dato informazioni esaustive sul servizio globale e specializzato che l’azienda altoatesina è in grado di offrire al cliente: progettazione di cantieri, disbrigo delle formalità e aiuto organizzativo, istruzioni per l’uso delle attrezzature, organizzazione ed esecuzione del trasporto e montaggio, effettuazione delle riparazioni in tem-

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po reale e formazione. Presenti anche i rappresentanti dei vari fornitori, primi fra tutti quelli dei marchi Kramer e Lissmac, per cui Niederstätter è rivenditore generale a livello nazionale.

Soddisfazione «È la prima volta che qualcuno ha organizzato una manifestazione di questo genere e di queste dimensioni», spiega Manuel Niederstätter, responsabile dell’amministrazione. «Fin dal primo giorno sono arrivati molti visitatori, e tutti si sono mostrati molto interessati. Sono decisamente soddisfatto e convinto che l’evento avrà grande successo e risonanza». «Sono veramente soddisfatta», gli fa eco Daniela Niederstätter, responsabile del personale. «In quale altra manifestazione si possono guardare e provare più di cento macchinari? Apprezziamo molto il fatto che abbiano risposto al nostro invito così tanti partner, che lavorano portando avanti

i nostri stessi valori: la qualità e il servizio al cliente». «Questo evento è una novità in assoluto», chiude il cerchio Maria Niederstätter, fondatrice dell’impresa. «Sono molto contenta, perché anche gli espositori che hanno partecipato alla manifestazione erano entusiasti tanto quanto lo eravamo noi, e questo è stato un ottimo segnale». L’appuntamento, insomma, sembra essere confermato anche per gli anni a venire.

Gru a torre Liebherr Obbligatorio il passaggio dall’area prove della gru a torre 280 Ec-H della Liebherr, con uno sbraccio di settantacinque metri e una portata di dodici tonnellate. Un modello ancora più potente nel parco noleggio Niederstätter è la Liebherr 550 Ec-H, che raggiunge portate fino a venti tonnellate e uno sbraccio di ottantuno metri. La gru è

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stata impegnata a Bolzano per la realizzazione di un edificio industriale in prefabbricati cementizi e a Brescia per la costruzione di un altoforno nello stabilimento di Italcementi, dove la gru ha raggiunto un’altezza sottogancio di ben centotrenta metri. L’azienda, grazie ai depositi gru a Steg (Bolzano) e a San Martino Buon Albergo (Verona), dispone di punti base strategicamente funzionali per assicurare le forniture ai cantieri del Nord Italia. Inoltre Niederstätter offre un pacchetto completo che va dalla consulenza sul corretto utilizzo della macchina al servizio di trasporto e montaggio fino alla formazione, alla manutenzione e alla riparazione. Particolarmente importante risulta la formazione del gruista, che può sfruttare tutti i vantaggi della macchina. Per questo motivo, l’impresa offre un corso per gruisti della durata di tre settimane, dove gli operatori vengono istruiti dal personale interno con una pluriennale esperienza.

Sollevatori telescopici Kramer Ulteriore tappa imprescindibile, i nuovi modelli di sollevatori telescopici 2706 e 5509 della Kramer, di cui Niederstätter è rappresentate ufficiale per il nostro paese. Due modelli dalle dimensioni compatte, che uniscono la robustezza delle pale gommate all’altezza di sollevamento dei telescopici, rendendo que-

ste due macchine indispensabili per la movimentazione dei materiali. Grazie ai numerosi e innovativi sistemi di assistenza e alle utili opzioni, i nuovi sollevatori telescopici funzionano in modo più che mai rapido, preciso e confortevole. Kramer 2076 è il modello con forza di sollevamento fino a quasi sei metri di altezza con carichi di 2,7 tonnellate. Convince per la capacità di rimanere

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stabile in terreni sia regolari che scoscesi e di rispondere bene a lavori sia di carico che di trasporto. Con le sue dimensioni particolarmente compatte, la vasta gamma di opzioni e tante apparecchiature integrative, si adatta a un vasto spettro di applicazioni in tutti i settori: edilizia, giardinaggio, settore pubblico e noleggio. Le dimensioni sia in altezza che in larghezza sono inferiori al limite di due metri. Dispone di un nuovo impianto idraulico con una portata pari a 110 l/min ed è dotata del sistema “Smart handling”, una novità nel segmento delle compatte. Kramer 5509 è convincente nel suo impiego quotidiano grazie al ridotto consumo di carburante anche con coppia elevata e all’enorme forza di sollevamento fino a quasi nove metri di altezza con carichi di 5,5 tonnellate. Le quattro ruote sterzanti assicurano un piccolo raggio di sterzata fino a 4,35 m indispensabile in condizioni di spazio ridotto. Il braccio telescopico con un’al-

tezza di sollevamento fino a nove metri e uno sbraccio di 4.790 mm assicura il facile riempimento di tutti i settori del magazzino, anche a grande altezza. Con il sistema Ecospeed la velocità può passare da 0 a 40 km/h in modo continuo e progressivo senza compromettere l’efficienza della forza di trazione. L’adattamento automatico dei giri del motore “Smart driving” consente di ridurre i consumi durante la guida: il numero di giri del motore scende a 1800 giri/min, pur mantenendo la stessa velocità. Grazie ai numerosi e innovativi sistemi di assistenza e agli utili allestimenti aggiuntivi, si presta agli impieghi più difficili. La cabina è ergonomica e silenziosa dotata di vetri panoramici per una visione a 360°. Il joystick con sedici funzioni è montato direttamente sul bracciolo in una posizione più comoda ed ergonomica per il conducente. La consolle, con interruttori con codice a colori che semplificano ulteriormente l’uso, consente un con-

trollo preciso degli attrezzi idraulici e grazie al sistema automatico di ritorno della benna “Smart loading” permette in modo rapido il posizionamento desiderato degli attrezzi. La sicurezza e il comfort in ogni condizione di lavoro è assicurata poi dal sistema di sovraccarico “Smart handling” che offre tre diverse modalità di attività. Grazie al telaio a U in profilo scatolato e alla guida laterale del braccio telescopico è estremante robusta.◀

INFO Niederstätter SpA Vendita e noleggio di macchine edili e prefabbricati modulari, assistenza, formazione. Via Achille Grandi 1, 39100 Bolzano tel. +39 0471 061100 fax. +39 0471 061101 info@niederstaetter.it

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