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Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Luca Balduzzi, Alberto Bisson, Vincenza Camaggi, Martina Cenni, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Enrico Samorì, Marianna Senni, Sandro Tozzi, Riccardo Zironi Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nico.ambrosino@scimedia.it Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 – E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 36,00 - Estero: € 60,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 – E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it

News > Le brevi a cura della redazione

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Spedizione Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/004 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1286 del 25/10/2006 Iscrizione ROC: 29737

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Focus cantiere > Liebherr LB 24 Uno, dos, tres, México!

Preview fiere > Ecomondo

di Umberto Piagnoni

Ecomondo 2017: spazio alla green economy

di Miriam Spada

p. 14

Calcestruzzo > Leca CLS 1600

di Miriam Spada

L’India diventa grande

di Miriam Spada

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Leca CLS 1600: leggerezza e resistenza vista lago

Preview fiere > Excon 2017

p. 38

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Visto in fiera > Marmomac 2017 A spasso tra i professionisti del marmo

di Manuela Cortesi e Marianna Senni

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Tecnologie > Laurini Officine Meccaniche

Focus macchina > Fraste MITO 100

Immergersi nella realtà virtuale

di Porfirio Ferrari

p. 24

Novità in casa Fraste

di Miriam Spada

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su PF, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 4 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese

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Editoriale di Manuela Cortesi

Fraste La nuova MITO 100 DAT Instruments I datalogger sono una bomba Tyrolit Liscio come un biliardo n.4 | Ottobre-Dicembre 2017

Anno XII n. 4 ottobre-dicembre 2017

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Sommario

Anno XII n.4 | Ottobre-Dicembre 2017

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Focus macchina > CAT MD6250 In cava con CAT: la nuova MD6250

di Miriam Spada

p. 44

Focus cantiere > Tyrolit Liscio come un biliardo

di Umberto Piagnoni

p. 26

Componenti > DAT Instruments I datalogger sono una bomba

di Sandro Tozzi

p. 30

PF - Rivista Italiana delle Perforazioni e Fondazioni SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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Editoriale

Il regno delle macchine

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di Manuela Cortesi

È

in atto una rivoluzione. È un incedere veloce la cui portata è difficilmente misurabile, e noi ogni giorno ne siamo al contempo vittime e parte attiva. Lo studio realizzato da ADP con The european house – Ambrosetti è una di quelle sporadiche ma significative finestre che ci permettono di gettare uno sguardo su un futuro talmente prossimo da essere oramai un inevitabile presente: la nuova industria 5.0. Il mercato degli investimenti delle imprese italiane nella trasformazione digitale continua a crescere: nel 2016 è stato di 1,8 miliardi di euro l’ammontare degli investimenti in sistemi industriali (robotica) e ICT, con un +18,2% rispetto all’anno precedente. L’industria persegue l’avventura dell’automatizzazione già in atto, ovvero la sostituzione dell’uomo da parte delle macchine nei lavori ripetitivi e alienanti. Faremo anche noi la fine dei cavalli? Il regno delle macchine escluderà l’uomo dal lavoro? Certo è che all’interno di quella che è stata definita la quarta rivoluzione industriale, stiamo ora assistendo a un livello successivo di integrazione uomo-macchina dove le dinamiche diventano sempre più complesse e a essere sostituita non è più soltanto la mera forza fisica. I robot stanno infatti imparando a trasformare le abilità intellettive dell’uomo – dal problem solving fino addirittura all’impeto creativo – in algoritmi.

nologia, dove internet diventa oggetto, dove i confini tra mondo fisico e regno virtuale saranno così sfumati da cessare di esistere. Miglioramenti sul piano della qualità della vita...? Certamente. Ci saranno nuove opportunità, ma i posti di lavoro a rischio solo in Italia si aggirano sui 3 milioni. Il lavoro cambierà, anzi, è già cambiato: istruzione e aggiornamento professionale saranno le chiavi perché il cambiamento non disintegri fasce di tessuto sociale. Ci vorrà cautela, e soprattutto una profonda consapevolezza di quanto sta accadendo. Ha ragione Erik Brynjolfsson, del Centro Economia Digitale del MIT di Boston: «Non penso proprio che faremo la fine dei cavalli, noi ci troviamo in una posizione migliore: possiamo decidere come organizzare l’economia, i cavalli no.» Dovremmo tenerlo sempre a mente: l’economia è nostra. Diventiamone i protagonisti, non le vittime.

Cosa sta accadendo dunque? Dal 4.0 ci stiamo affacciando all’era dell’Industria 5.0: una piena integrazione uomo-tec-

REPORT (Puntata del 25/10/2015), RIVOLUZIONE 4.0, di Michele Buono http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-99470f20-8984-429a-a6c7-b3d27fa42e3a.html

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Fonti: ADP 5.0 - Come la digitalizzazione e l’automazione cambiano il modo di lavorare https://www.it-adp.com/assets/vfs/Family-27/ADP-2017/ ADP-5.0-Verso-un-nuovo-equilibrio/Ricerca-ADP-5.0Mappa-concettuale.pdf Klaus Schwab, La quarta rivoluzione industriale, Franco Angeli Edizioni, 2016

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News > Le brevi INTERMAT

Le parole chiave di Intermat: innovazione e internazionalizzazione Si è tenuta l’11 ottobre la Tavola Rotonda a Milano per illustrare il programma di Intermat, atteso a Parigi dal 23 al 28 aprile 2018 La Tavola Rotonda di Intermat che si è tenuta a Milano l’11 ottobre presso la sede di Assimpredil ANCE è stato un ottimo momento per capire le tendenze del settore. Innovazione e internazionalizzazione, sono queste le parole chiave dell’evento. La tavola rotonda si è rivelata essere un momento di scambio e d’informazione tra addetti del settore. Intermat, Il Salone Internazionale dell’Edilizia e delle Infrastrutture, si svolgerà dal 23 al 28 aprile 2018 presso il Quartiere delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte in Francia. La presentazione ha visto l’intervento di diversi relatori appartenenti alla filiera che hanno illustrato, ognuno per il proprio settore d’appartenenza, la situazione del mercato e le previsioni per il futuro. Sono stati presenti, in ordine d’intervento: ▶ Matteo Baroni - Presidente del Gruppo Giovani Impenditori di ASSIMPREDIL ANCE; ▶ Isabelle Alfano – Direttrice del Salone Intermat; ▶ Fabrizio Luffarelli - Centro Studi Federbeton; ▶ Elisa Taini – Vice Presidente ASSODIMI; ▶ Andrea Bruschi - Direzione Sistemi per la Mobilità MM SpA; ▶ Francesco Venza – Direttore Tecnico MM SpA; ▶ Tito Baldan – Responsabile Vendite e Distribuzione in Europa Komatsu; ▶ Massimiliano Ruggeri – Ricercatore presso Imamoter - CNR;

▶ Michele Mortarino – Direttore Commerciale Estero Locatelli Crane. Dopo un breve benvenuto, Matteo Baroni - Presidente del Gruppo Giovani Impenditori di ASSIMPREDIL ANCE – ha presentato alla platea i trend di crescita del mercato nazionale ed estero nel periodo 2014/2016 e la presenza delle aziende italiane all’estero entrando nel dettaglio dei paesi nei quali le aziende italiane sono presenti e in quali tipologie di opere. Isabelle Alfano – Direttrice del Salone Intermat – ha illustrato la prossima edizione di Intermat e di WOCE – World Of Concrete Europe e ha presentato i risultati dell’Osservatorio Internazionale. Si tratta di un’indagine realizzata in 12 Paesi nei quali sono stati recensiti i grandi progetti edili e infrastrutturali che saranno realizzati entro il 2025. Durante l’evento, Isabelle Alfano, ha presentato i risultati di 5 paesi: Francia, Algeria, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Fabrizio Luffarelli del Centro Studi FEDERBETON - ha poi illustrato i numeri del settore, le destinazioni d’utilizzo, l’interscambio con l’estero nonché le previsioni di utilizzo e di consumo del cemento calcestruzzo nei prossimi anni. Elisa Taini, Vice Presidente ASSODIMI – ha presentato l’andamento del mercato del noleggio negli anni, la situazione delle aziende italiane del noleggio e le previsioni per il 2018. Sono seguite le presentazioni di Andrea Bruschi – Direzione Sistemi per

la Mobilità – e di Francesco VENZA – Direttore Tecnico – di MM SpA che hanno presentato l’attività della società in Italia e all’estero entrando nel dettaglio del progetto M4 con una panoramica delle tecniche e problematiche utilizzate per la realizzazione del progetto. Tito Baldano – Responsabile Vendite Komatsu – ha poi illustrato cosa propone la sua società a livello d’innovazione per migliorare l’efficienza e la sicurezza nelle grandi opere pubbliche. Massimiliano Ruggeri, Ricercatore presso IMAMOTER-CNR – membro della giuria degli Intermat Innovation Awards, ha presentato quelle che saranno le innovazioni maggiori che contraddistingueranno il futuro del settore. A conclusione della tavola rotonda ci sono state tre testimonianze di espositori che saranno presenti a Intermat 2018 che hanno illustrato per quali ragioni hanno deciso di essere presenti alla manifestazione parigina. Hanno preso la parola: ▶ Michele Mortarino – Società Locatelli Crane; ▶ Elisa Taini – Società M.e.t.a. - Luxtower; ▶ Tito Baldan – Società Komatsu. Due sono stati i concetti che sono emersi nel corso di tutti gli interventi: “Innovazione “ e “Internazionalizzazione”.

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ENI

Eni: perforato con successo nuovo pozzo in offshore messicano Eni annuncia di aver perforato con successo il pozzo Mizto’n-2 nella Baia di Campeche, nell’offshore del Messico. Grazie ai risultati di questo pozzo, la stima totale di risorse in posto nell’Area Contrattuale 1 sale a oltre 1,4 miliardi di barili di olio equivalente (Boe). Il pozzo, ubicato nell’Area Contrattuale 1 a circa 200 km a ovest di Ciudad del Carmen, in 33 metri di profondità d’acqua e a circa 10 km dalla scoperta di Amoca, ha raggiunto una profondita’ finale di 3.430 metri incontrando 185 metri di spessore netto mineralizzati a olio nella formazione Orca, caratterizzati da reservoir arenacei di ottima qualità. La colonna mineralizzata a olio ri-

sulta unica e con uno spessore di circa 280 metri. L’olio è stimato a 28-30 Api. Il pozzo è stato oggetto di una intensa e accurata campagna di acquisizione dati e campionamento dei fluidi e delle formazioni, e sarà ora temporaneamente sospeso. La campagna esplorativa nell’Area 1 proseguirà con la perforazione del pozzo sulla scoperta di Tecoalli. Lo sviluppo della struttura di Mizton, che si stima possa contenere oltre 350 milioni di BOE in posto, sarà inclusa nel piano di sviluppo dell’Area Contrattuale 1 (Eni 100%). Eni sta inoltre predisponendo il piano per la Fase 1 di sviluppo del campo di Amoca (early production), che sarà sottoposto all’approva-

zione delle autorità locali (Commissione Nazionale degli Idrocarburi - CNH), con start up previsto nei primi mesi del 2019. Infine, Eni ha firmato oggi tre nuove licenze di esplorazione e produzione nel bacino di Sureste, per i blocchi 7, 10 e 14 ottenuti in seguito all’esito della prima gara internazionale della Ronda 2. Le Joint Venture delle nuove licenze sono così costituite: Blocco 7 Eni Mexico 45% (operatore), Cairn 30%, Citla 25%; Blocco 10 Eni Mexico 100%; Blocco 14 Eni Mexico 60% (operatore), Citla 40%. Eni è presente in Messico dal 2006 e ha creato la sua controllata al 100% Eni Mexico S. de R.L. de C.V. nel 2015. (fonte: www.agi.it)

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News > Le brevi

MARMOMAC

Marmomac, nuovo record con 68 mila operatori da 147 paesi Più del 60% dei buyer proviene dall’estero. La rassegna si conferma hub globale per la promozione e il commercio della filiera della pietra naturale. Veronafiere con Marmomac sigla nuovi accordi per sviluppare internazionali. La 53ª edizione di Marmomac è in programma a Veronafiere, dal 26 al 29 settembre 2018 Più business, contatti, internazionalità, cultura di prodotto e formazione. Marmomac archivia oggi dopo quattro giornate alla Fiera di Verona un’altra edizione all’insegna della crescita su tutti i fronti, confermandosi una volta di più la manifestazione leader a livello mondiale per tutta la filiera della pietra naturale, dai materiali grezzi e finiti, alle tecnologie agli accessori di lavorazione, fino alle sperimentazioni nel campo del design e dell’architettura. «Il 52° Marmomac ha ribadito con i numeri il proprio ruolo guida per l’interscambio globale del settore», commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. «Parliamo di 1.650 aziende, di cui il 64% estere da 56 nazioni, presenti in fiera, e 68mila operatori da 147 Paesi. Anche questa edizione ha raggiun-

to l’obiettivo di incrementare gli affari delle imprese del marmo che hanno chiuso importanti contratti e firmato commesse sia nel comparto dei materiali che delle tecnologie». Marmomac, come piattaforma di promozione b2b, svolge una funzione strategica in particolare per il prodotto dell’industria lapidea italiana che realizza quasi il 75% del proprio fatturato all’estero. Dal 2015, la rassegna è stata inserita dal Governo nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy e nella giornata inaugurale di quest’anno ha incassato dal sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, l’impegno a prorogare gli stanziamenti anche per il 2018. L’internazionalità ha costituito la direttrice di sviluppo anche di Marmomac 2017, come spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: «Ancora una volta la presenza di operatori esteri è stata superiore al 60% del totale, rispecchiando l’evoluzione dei mercati internazionali e confermando Marmomac piattaforma globale per l’interscambio e la promozione dell’intera filiera lapidea. In evidenza, il crescente interesse dei paesi africani, così come il maggior numero di buyer da Nord e Sud America e si confermano quelle dall’Europa. Si registra al contempo l’incremento dell’Asia con Cina e India, seguita da Russia, finalmente in ripresa, Turchia e Iran in forte aumento. Buona anche l’affluenza dal mercato

interno, in particolare dal centro-sud Italia. Il nostro obiettivo ora è proiettare in modo ancora più spinto il presidio del brand di Marmomac all’estero e nel corso di questa edizione abbiamo già chiuso diversi accordi di sistema in Italia e Cina. Il prossimo appuntamento sarà a Miami a metà ottobre per incontrare ad Archmarathon 50 studi di architettura dell’intero continente americano, per allargare sempre di più il network della manifestazione». A Marmomac 2017, infatti, hanno visto la luce diverse iniziative che vanno in questa direzione: dalla firma della nuova partnership in Cina con la fiera di Qingdao, alla lettera d’intenti con IMM-Carrarafiere per la promozione congiunta all’estero dei rispettivi distretti lapidei, fino all’annuncio del rafforzamento delle manifestazioni sul marmo e costruzioni in Sud America gestite dalla controllata Veronafiere do Brasil. Molte, poi, le visite istituzionali ufficiali, tra cui quelle della delegazione commerciale indiana, guidata dall’ambasciatrice in Italia Reenat Sandhu, e brasiliana, accompagnata dal governatore di Espirito Santo, Paulo Hartung. Nei quattro giorni di fiera, grande attenzione è stata riservata al mondo del design, ma anche della formazione, protagonista nei corsi di aggiornamento per architetti della Marmomac Academy The Italian Stone Theatre, padiglione realizzato insieme a

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Mise, Ice-Agenzia e Confindustria Marmomacchine, ha raccontato l’interazione tra pietra, sperimentazione progettuale e tecnologia, mentre nel corso dell’International Stone Summit, le principali associazioni di categoria della pietra a livello mondiale hanno fatto il punto sullo sviluppo del settore. Il 2017 ha visto il debutto della collaborazione con Milano Design Film Festival un ciclo cortometraggi di autori internazionali dedicati al mondo del marmo e della pietra naturale. La serata di gala Marmomac Night ha visto la consegna dei Best Communicator Award e dei diplomi di Mastro

della Pietra; tra i premi, anche il ritorno del riconoscimento Icon Award. Restano, invece, esposte anche per tutto il mese di ottobre, le 12 installazioni in pietra di Marmomacc & the

City, nelle piazze del centro storico di Verona. La 53ª edizione di Marmomac è in programma a Veronafiere, dal 26 al 29 settembre 2018.

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News > Le brevi

OIL&NONOIL

Distribuzione carburanti, Italia: mercato in evoluzione tra luci e ombre L’11 e il 12 ottobre si è svolta la manifestazione Oil&nonoil, a Roma, che ha analizzato i cambiamenti in atto nel settore. Enel annuncia un progetto per la realizzazione di 12mila nuove colonnine di ricarica per auto elettriche. Anagrafe dei punti vendita per combattere l’illegalità Le compagnie petrolifere stanno lentamente abbandonando la rete, in favore di Gdo, retisti e operatori indipendenti, i gestori delle cosiddette ‘pompe bianche’, cresciuti in pochi anni del 250 per cento. In Italia cambiano gli equilibri di mercato nella distribuzione dei carburanti. Un’evoluzione che riflette la riorganizzazione in atto, rispetto a un numero di punti vendita ancora sovradimensionato (20mila, calati del 40% negli ultimi 30

anni) e a una riduzione progressiva dell’erogato medio negli ultimi dieci anni (-20% sulla rete stradale, -58% sulle autostrade). Luci e ombre, quindi, di un quadro in mutamento analizzato a Roma nel corso della giornata conclusiva di Oil&nonoil, la manifestazione organizzata da Veronafiere e dedicata alla filiera dei carburanti e dei servizi per la mobilità (www.oilnonoil.it). Due

giorni di business, convegni e formazione al Palazzo dei Congressi che hanno riunito 140 aziende del comparto e oltre 2.500 operatori specializzati dall’Italia e dall’estero. L’Osservaprezzi del ministero dello Sviluppo economico che monitora oltre 20mila stazioni di servizio, fotografa una situazione i cui ormai oltre 6.500 impianti sono colorati con il logo delle compagnie, ma in realtà la proprietà è dei retisti e della Grande distri-

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buzione organizzata. La nuova figura che si è affacciata sul mercato è poi quella degli operatori indipendenti che, con il 20% degli impianti, hanno iniziato a operare direttamente con propri brand, nuovi e spesso sconosciuti, facendo registrare una crescita del 250% nel giro di pochi anni. Il mondo della distruzione carburanti sta mutando pelle non soltanto a livello dei gestori. Le indicazioni del decreto Dafi di recepimento della di-

rettiva UE sui combustibili alternativi per la mobilità sostenibile, per esempio, rendono obbligatoria la presenza nell’impianto del “terzo carburante”, sia esso metano, Gpl o altri prodotti a basso impatto ambientale, come l’elettrico. Su quest’ultimo punto, Enel, proprio nel corso di Oil&nonoil, ha annunciato l’avvio di colloqui con le compagnie petrolifere e con l’associazione degli operatori privati Assopetroli per un progetto di 12mila

nuove strutture di ricarica per la emobility. Sul fronte del fenomeno dell’illegalità (stimato nel 15% dell’erogato totale), invece, la nuova Legge sulla concorrenza permette un ulteriore passo in avanti, introducendo l’anagrafe dei punti vendita che, in dialogo con l’Agenzia delle Entrate, può combattere pompe abusive e ‘fantasma’, favorendo al contempo una ulteriore razionalizzazione della rete.

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News > Le brevi

FORUM EUROASIATICO

Forum Euroasiatico, Sechin(Rosneft): a dicembre perforazione Mar Nero con Eni e Saipem «Alla fine di dicembre, insieme a Eni e Saipem inizieremo le attività di perforazione del Mar Nero.» Lo ha annunciato il presidente e ceo di Rosneft, Igor Sechin, intervenuto al X Forum Economico Eurasiatico in corso a Verona. «Con Eni abbiamo sottoscritto un accordo globale per ampliare la cooperazione in tutti i settori, dalla trasformazione ai segmenti della tecnologia.» Per il numero uno del colosso petrolifero la domanda di petrolio è destinata a superare presto la crescita dell’economia globale e Rosneft, che

occupa un ruolo centrale per l’Eurasia, svilupperà i suoi interessi anche in Kurdistan e in Iraq: «Questa regione è caratterizzata da grandi risorse e un potenziale ancora inesplorato. Allo stesso tempo, la sua inclusione nell’orbita di integrazione commerciale eurasiatica contribuirà alla risoluzione di problemi economici, sociali e generali, dalla stabilità energetica all’aumento degli stili di vita.» Sechin ha annunciato di aver firmato accordi di produzione congiunta per cinque blocchi petroliferi in Kurdistan, il programma di produzione pilota dovreb-

be iniziare il prossimo anno ed entrare a pieno regime nel 2021. Il Forum economico Eurasiatico è organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Fondazione Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo; Rosneft; Gazprombank; Credit Bank of Moscow; Region – Group of Companies; Visa Handling Services e con il supporto di Banca Intesa Russia, Coeclerici e Generali Italia. (fonte: it.reuters.com)

UNACEA

Italcab ha aderito a Unacea Italcab spa, azienda specializzata nella progettazione e produzione di cabine per macchine movimento terra e industriali, ha aderito a Unacea come socio aggregato. Fondata nel 1980 a Monastier di Treviso, dove ha tuttora sede, Italcab si apre subito al mercato internazionale. A oggi esporta circa il 70% della produzione.

volumi di vendita. Essere parte di un settore industriale di respiro mondiale significa anche stare a contatto con i partner, i produttori e le istituzioni. Per questo abbiamo deciso di aderire ad Unacea.»

«Italcab è impegnata da anni in un percorso di innovazione e digitalizzazione dei processi di sviluppo e di produzione», ha dichiarato Sara Porcellato, consigliere delegato dell’azienda trevigiana. «Ciò ha sempre avuto come obiettivo il miglioramento del servizio per il cliente. In controtendenza con il resto del mercato, siamo riusciti in questo modo ad aumentare costantemente negli ultimi 4 anni i nostri

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FAYAT

Fayat annuncia l’acquisizione di Dynapac Lo scorso 4 ottobre Fayat ha acquisito la divisione Road Construction Equipment di Atlas Copco, azienda produttrice di rulli per asfalto e terreni, finitrici e frese, tutti prodotti che sono commercializzati con il marchio Dynapac. L’accordo prevede le vendite e la fornitura di servizi in 37 paesi e le 4 unità produttive in Svezia, Germania, Brasile e Cina e una partnership in India. L’azienda conta fino a 1.280 dipendenti e ha raggiunto un fatturato di circa 2.900 MSEK (309 MEUR). Attraverso l’acquisizione di Dynapac, Fayat rafforza ulteriormente la sua posizione strategica nel settore delle costruzioni e della manutenzione stradale. Essendo un’azienda con tanti anni di esperienza alle spalle, il gruppo Fayat offrirà a Dynapac l’appoggio necessario per diventare un partner affidabile e stabile per i suoi clienti sparsi in tutto il mondo. Grazie a Fayat, Dynapac continuerà a operare come produttore autonomo offrendo ai suoi clienti lo stato dell’arte della tecnologia, mantenendo il marchio Dynapac. Nella prospettiva di sviluppo di nuove tecnologie, Dyna-

pac collaborerà con altre aziende appartenenti al gruppo Fayat per offrire ai propri clienti le migliori soluzioni anche per le sfide future. Dynapac punterà sull’offerta di un servizio di supporto solido e affidabile, non solo lavorando trasversalmente insieme alle sue organizzazioni presenti nelle più importanti regioni del mondo, ma anche attraverso l’individuazione di partner sales&service. «Questa acquisizione rappresenta una grande opportunità per il gruppo Fayat e per i suoi clienti, dal momento che Dynapac ricopre un ruolo

centrale nel settore delle attrezzature per la costruzione e la manutenzione stradale ed è un marchio ampliamente riconosciuto», ha dichiarato JeanClaude Fayat, Presidente del Gruppo Fayat. «Dynapac svolge un ruolo strategico nel nostro Gruppo e puntiamo ad espandere la sua presenza e la sua offerta di prodotti. Faremo leva sull’esperienza e sulle tecnologie Dynapac, integrando ad esse il nostro porfolio per sviluppare continuamente nuove attrezzature che siano in grado di rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze dei nostri clienti.»

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Preview fiere > Ecomondo

Ecomondo 2017: spazio alla green economy Dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini conferenze e workshop sulle principali novità legate all’economia circolare di Miriam Spada

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uecento convegni, oltre mille relatori: anche quest’anno Ecomondo - dal 7 al 10 novembre 2017 alla Fiera di Rimini, sotto le insegne di IEG (Italian Exhibition Group), insieme a Key Energy - offre un ampio programma di conferenze e workshop, volti a presentare le maggiori innovazioni legate all’adozione dell’economia circolare. Il corposo calendario di appuntamenti è proposto dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, presieduto dal professor Fabio Fava in collaborazione con associazioni, università, istituti di ricerca, istituzioni italiane ed europee, e toccherà temi legati all’intera galassia dell’economia green (rifiuti, materie prime alternative, trattamento acque reflue, bonifiche, bioeconomia). Nella prima giornata, martedì 7 novembre, si parlerà dell’intreccio tra ambiente e salute, in un seminario organizzato in collaborazione con l’Università di Brescia (CeTAmb Lab) e Unesco, nel corso del quale ci si soffermerà sulle tecnologie appropriate per la gestione delle acque e dei rifiuti nei Paesi a risorse limitate. Dopo il successo della prima edizione, la sezione Global Water Expo intercet-

terà anche quest’anno i contenuti più innovativi riguardo le conoscenze e le applicazioni dell’industria idrica. L’evento faro, in programma nella mattinata di mercoledì 8 novembre, sarà dedicato agli Strumenti digitali nel settore dell’acqua, ovvero alle soluzioni digitali, comprese quelle dell’industria 4.0 (Internet of things), per ottimizzare il settore idrico. L’incontro, coordinato dal professor Francesco Fatone, è a cura del Comitato Scientifico di Ecomondo, in collaborazione con Utilitalia e trae spunto dall’azione di innovazione europea Intchach, che nell’ambito del progetto Horizon 2020 mira a rivoluzionare le modalità di monitoraggio e gestione della risorsa idrica. Case study in Italia per le soluzioni innovative di Intcatch è il bacino del Lago di Garda. Quest’anno Ecomondo ospiterà anche un nuovo spazio dedicato al dissesto idrogeologico e alla prevenzione dei rischi climatici. Non mancheranno dunque, nel calendario convegnistico, gli approfondimenti sul tema, come l’appuntamento dal titolo Da alluvioni e frane nuove opportunità per il Sistema Italia (martedì 7 novembre) che si aprirà con una panoramica sulla diffusione del ri-

schio in Italia, a cura di ISPRA. Di rilievo sarà il convegno organizzato insieme al Ministero dello Sviluppo Economico e Cluster Spring che approfondirà il tema della strategia dell’Italia sulla bioeconomia (The bioeconomy in Italy: the new strategy and cases of excellence, mercoledì 8 novembre). A cura di ISPRA, CIC e European Compost Network la XIX Edizione della Conferenza Nazionale sul Compostaggio e Digestione Anaerobica del rifiuto organico (mercoledì 9 novembre) con una panoramica sui dati di settore. Prosegue anche il confronto con le esperienze maturate nelle principali capitali e medie località europee nella gestione dei rifiuti urbani, Municipal waste management in urban areas: comparing international experiences in the perspective of circular economy, organizzato da Utilitalia, in programma mercoledì 9 novembre. All’applicazione dei concetti di economia circolare in ambito urbano sarà dedicato l’approfondimento dal titolo Circular & Smart Cities (9 novembre).

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Con la collaborazione di ASSORAEE (FISE UNIRE) e Centro di Coordinamento RAEE sarà proposto il Forum RAEE – obiettivo: 45 su 100 (giovedì 10 novembre). L’Italia avrebbe dovuto raccogliere, entro la fine del 2016, 45 chili di rifiuti elettronici per ogni 100 chili di apparecchiature immesse sul mercato: a che punto siamo?

IN SINTESI Ecomondo Dove Quando Frequenza

Settori

Espositori Superficie Visitatori Sito internet

Ecomondo è la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea, giunta quest’anno alla 21a edizione Fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre 2017 annuale Gestione integrata e valorizzazione dei rifiuti e dei materiali, tecnologie e macchinari per il trattamento dei rifiuti, attrezzature e mezzi per raccolta e trasporto rifiuti, macchinari e attrezzature per la movimentazione e il sollevamento, agricoltura e molto altro 1.200 113.000 m2 oltre 100.000 www.ecomondo.com

Numerose e qualificate altre occasioni di incontro e approfondimento saranno offerte, il 7 e l’8 novembre, nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 64 associazioni di imprese green, in collaborazione con i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta da Edo Ronchi.◀

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Preview fiere > Excon 2017

L’India diventa grande Grande attesa per la 9a edizione di Excon, a Bangalore in India: la più grande manifestazione di attrezzature per l’edilizia e la tecnologia delle costruzioni dell’Asia meridionale. L’appuntamento è a Bangalore per il 12-16 dicembre 2017 di Miriam Spada

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rganizzato dalla Confederation of Indian Industry (CII), l’Excon sarà una mostra internazionale di 5 giorni che si terrà in un’area di ben 2.500.000 metri quadrati di area espositiva, attirando oltre 1.000 espositori tra cui 300 aziende dall’estero. Sono previsti 40.000 visitatori. Durante il suo discorso tenutosi in occasione della conferenza lancio per la manifestazione, Suresh Prabhu, ministro delle Ferrovie del Governo dell’India, ha dichiarato che Excon si è rivela-

to un evento importante per lo sviluppo delle infrastrutture in India in quanto attrae le migliori tecnologie, le migliori aziende le migliori idee per il Paese da tutto il mondo. Ha dichiarato inoltre che il Governo e le organizzazioni del settore pubblico, incluse le ferrovie indiane, si impegneranno in progetti di mega infrastrutture e la partecipazione delle organizzazioni di alto livello del settore privato garantirà che l’enorme spesa impiegata sarà di grande valore per l’India. Prahbu ha sottolineato che le Fer-

rovie si sono impegnate a investire 8.500.000 crore in un periodo di cinque anni in progetti di sviluppo delle infrastrutture quali la decongestione e l’espansione della rete, i progetti nazionali, la sicurezza, la tecnologia dell’informazione e la ricerca, il materiale rotabile, ferroviario e corridoio elevato, riqualificazione delle stazioni e dei parchi logistici. Nel suo particolare intervento, Anirudh Jain del ministero indiano delle Ferrovie, ha dichiarato che le ferrovie indiane hanno privilegiato i progetti più

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rea di visualizzazione lorda dell’evento è passata da meno di 50.000 mq nel 2000 a 2.500.000 mq nel 2017.

(L to R) : Mr Virendra Gupta, Deputy Director General, CII; Mr Vipin Sondhi, Chairman, CII Trade Fair Council & Chairman, Excon 2017; Shri Anirudh Jain, Additional Member (Works), Ministry of Railways, Railway Board; Mr Anand Sundaresan, President, ICEMA

vantaggiosi e quelli che sono già in fase di completamento – così da essere conclusi in tempi rapidi. Ha affermato che l’esecuzione di uno dei più grandi progetti infrastrutturali del Paese, i corridoi merci dedicati per i trasporti orientali e occidentali, è stata accelerata: la sua conclusione è prevista già per il 2019. Il signor Jain ha affermato che sono state intraprese un gran numero di iniziative per portare un notevole aumento nella messa in servizio di nuove linee, in termini di conversioni e duplicazioni. Indian Railway ha commissionato più di 2.800 km di tratte nuove nel 2017-18 e ha fissato un obiettivo di 3.500 km per l’anno in corso. Le Ferrovie Indiane incoraggiano i singoli governi statali a partecipare allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie formando una joint venture con il governo dello Stato. Ha inoltre affermato che le ferrovie hanno intrapreso un gran numero di opere di potenziamento della capacità, come l’aggiunta di linee volte a costituire la seconda, la terza o addirittura la quarta linea su alcune tratte, tutti progetti che sono stati finanziati negli ultimi 3 anni. A questi si aggiungeranno oltre 12.500 km di linee aggiuntive

alla rete per una cifra pari a 130.000 crore. Il governo sta attualmente eseguendo 179 progetti di nuova linea, 58 progetti di conversione e 256 progetti di raddoppiamento. Durante il suo discorso Vipin Sondhi, presidente del CII Trade Fair Council e il presidente Excon 2017, ha dichiarato che Excon 2017 è destinata a imporre a livello globale l’industria delle attrezzature indiana, che dovrebbe crescere da 3 miliardi di dollari nel 2016 a 5 miliardi di dollari entro il 2020 termini di valore.

Il sig. Sondhi ha affermato che le conferenze Excon attireranno dirigenti, funzionari governativi e esperti e faciliteranno le discussioni sulla costruzione delle infrastrutture indiane in un modo ecologicamente sostenibile, consentendo alle smart cities un progresso sulla base dello Swachh Bharat Abhiyan (SBA), aiutando l’India a rafforzare lo sviluppo delle competenze urbane, la connessione delle aree rurali, e a incrementare la costruzione di strade e la creazione di infrastrutture acceleranti. [L’SBA è una campagna finanziata dal governo indiano che mira a ripulire le strade e in generale a migliorare le infrastrutture delle città d’India, comprese le piccole città delle aree rurali.]

In linea con la crescita del settore, Excon è diventata uno dei più grandi eventi mondiali di riferimento. Sondhi ha sottolineato come la prima edizione di Excon, tenutasi nel 2000, abbia avuto un inizio modesto con circa 80 espositori mentre l’edizione del 2017 conterà più di 1000 espositori, di cui oltre 300 dall’estero. La mostra ospiterà inoltre padiglioni esclusivi per la Germania, l’Italia, la Cina, la Finlandia, la Svezia, la Corea del Sud, lo Sri Lanka, la Turchia, il Regno Unito e l’USA. L’a-

Durante il suo discorso, Virendra Gupta (vicedirettore generale CII) ha dichiarato che l’India ha compiuto un notevole progresso nell’attrarre investimenti privati nel settore delle infrastrutture. In poco più di un decennio (2002-2012), il settore privato ha investito circa 250 miliardi di dollari in vari progetti infrastrutturali. L’Associazione per l’industria delle attrezzature per l’edilizia indiana e l’Associazione Costruttori dell’India sono un partner di Excon 2017.◀

IN SINTESI Excon Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet

Fiera delle attrezzature per l’edilizia e la tecnologia delle costruzioni, 9a edizione Bangalore - India dal 12 al 16 dicembre 2017 Biennale Attrezzature, macchine e tecnologie per la costruzione e l’edilizia, mondo ferroviario, stradale, cantieri, logistica oltre 1.000 espositori 2.500.000 m2 oltre 40.000 www.excon.in

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Visto in fiera > Marmomac 2017

A spasso tra i professionisti del marmo Il Marmomac di Verona (27 e il 30 settembre) si conferma essere un importante punto di riferimento per tutti i professionisti a livello internazionale di Manuela Cortesi e Marianna Senni

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hiaramente un successo questa edizione di Marmomac 2017: i numeri confermano quanto si percepiva anche solo passeggiando tra gli stand. Ben 1.650 le aziende presenti in fiera, di cui il 64% estere da 56 nazioni, e 68mila operatori da 147 Paesi. Anche questa edizione ha dunque raggiunto l’obiettivo: incrementare gli affari delle imprese del marmo. Marmomac, come piattaforma di promozione b2b, svolge una funzione strategica in particolare per il prodot-

Wimmer International

to dell’industria lapidea italiana che realizza quasi il 75% del proprio fatturato all’estero. Dal 2015, la rassegna è stata inserita dal Governo nel Piano di promozione straordinaria del made in Italy e nella giornata inaugurale di quest’anno ha incassato dal sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, l’impegno a prorogare gli stanziamenti anche per il 2018.

Wimmer International Fondata nel 1984, Wimmer è un’impresa familiare austriaca attiva principalmente nello sviluppo e nella costruzione di attacchi per escavatori. Le sedi di Wimmer Hartstahl e Wimmer Felstechnik si trovano a Thalgau, dove sono impiegati circa 80 dipendenti. Alcune parti della produzione sono localizzate a Budweis, dove è presente un altro stabilimento. Grazie a notevoli investimenti in ricerca e sviluppo, Wimmer si mantiene sempre all’avanguardia in tema di tecnologie e riesce a proporre soluzioni personalizzate, progettando prodotti concepiti per essere utilizzati nelle condizioni più difficili. Tra gli ambiti di applicazione delle sue macchine, troviamo: ▶ ▶ ▶ ▶

demolizione e riciclaggio; attrezzatura di movimento terra; strumenti di tunneling; tecnologia di foratura.

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Visto in fiera > Marmomac 2017

Special drill unit Luna Drill & Split Luna Drill & Split è una speciale unità perforante ad alte prestazioni e con meccanismo di scissione automatico. ■ Dotata di 3 divisori Darda e 2 martelli di trapano ■ Interazione perfetta della perforazione e della suddivisione appositamente sviluppata per la cava ■ Rotazione senza fine di 360°,

funzione di inclinazione di 95° 30° in senso laterale ■ Nessun sistema di corsa del carico, protezione cavo, sistema di antiintasamento ■ Smooth drill start ■ Completamente radiocomandato, funzioni di perforazione controllate proporzionalmente ■ Processo di foratura automatico ■ In attesa di brevetto

Technical details Darda C12

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Wedge set

L

N

Weight

32 kg

31 kg

Splitting force theoretical

824 to

618 to

Splitting force effective

413 to

358 to

Drill hole depth min.

680 mm

610 mm

Length wedge set

450 mm

380 mm

Splitting distance

15 -35

20 - 50

Replaceable wear parts

available

available

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Fravizel engineering

Fravizel engineering Fravizel è una società di ingegneria metalmeccanica portoghese con 30 storia. Ha un’area industriale di 8.000 m2 e un’area coperta di 80.000 m2. Fravizel sviluppa e produce attrezzature di livellamento (secchi, rimorchiatori, forcelle, accoppiamenti rapidi, ecc.)

e macchine per cave, foreste e industria in generale (macchine per forare e tagliare con filo diamantato ecc.). Fravizel produce accessori e macchinari per facilitare il lavoro dei loro clienti (Problem Solver), vale a dire, che sviluppa prodotti innovativi e di qualità per soddisfare le esigenze dei propri clienti caratterizzati da una

forte dopo - servizio di vendita e la sua sostenibilità. La missione di Fravizel è di sviluppare, produrre e commercializzare prodotti e servizi in settori di mercato quali la roccia naturale, civile e costruzione, lavori forestali, miniere, porti e industria marittima e in opere pubbliche.◀

Perforatrice mobile Fravizel La funzione della perforatrice con sistema di traccia è quella di eseguire le perforazioni per la triangolazione quando passano il filo diamantato. Consente la perforazione verticale, orizzontale e inclinata ed è dotata di stabilizzatori idraulici. Può essere elettrica o diesel ed è concepita per essere controllato a distanza. Ha un percorso di foratura di 2.000 mm.

■ Consumo aria (7 bar): 1,7-2,8 ■ Dimensioni: 4.100 x 1.560 x 4.000 ■ Peso approssimo 1.700-2.350 ■ Velocità di rotazione del martello: 20-90 ■ Diametro: 60 (MFFR60) 70 (MFFR70) 90 (MFFR90)

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Tecnologie > Laurini Officine Meccaniche

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nnovazione: è questo da sempre il core business di Laurini Officine Meccaniche, realtà tutta italiana che ha saputo portare avanti il sapere artigiano tipicamente made in Italy e renderlo azienda leader mondiale nel settore pipeline e macchine movimento terra. Ma Laurini non si limita alla creazione di macchine all’avanguardia: anche la comunicazione aziendale viene vissuta in modo inedito, attraverso una nuova experience totalizzante ed immersiva. È così che nasce il video 3D stereoscopico a 360°, che consente una visita realistica all’interno dell’azienda, per conoscerne da vicino il team, i progetti, le macchine firmate Laurini Officine Meccaniche. Realizzato con un sistema multicamera che registra contemporaneamente i 360° di ogni scena, il nuovo video 3D stereoscopico di Laurini Officine Meccaniche consente agli utenti di avere una panoramica completa, mettendo a disposizione tutti i punti e le angolazioni di osservazione esistenti. Una scelta studiata e progettata non solo come nuovo linguaggio di promozione corporate, visto il successo su larga scala del video a 360°, ma soprattutto perché questa tecnologia rispecchia il know how innovativo dell’azienda e riesce a trasmettere la passione per il lavoro e la cura dei dettagli che si percepiscono vivendo in prima persona il mondo Laurini Officine Meccaniche. La decisione di affidarsi alla tecnologia del video 3D stereoscopico conferma, inoltre, l’attitudine del team Laurini a prendersi cura della propria clientela. Nelle varie fasi del lavoro, l’approccio customer oriented di Laurini Officine Meccaniche mette al centro la figura del cliente, che si

Immergersi nella

realtà virtuale Laurini Officine Meccaniche lancia il nuovo video 3D stereoscopico di Porfirio Ferrari

trova coinvolto nel processo di creazione e progettazione dei macchinari, con trasparenza e grande attenzione. Allo stesso modo, nel video 3D stereoscopico, l’utente interagisce direttamente ed è protagonista della scena, personificando il fornitore, un operaio o il potenziale cliente che viene accolto in azienda, accompagnato nei reparti di progettazione e di produzione, e che in seguito partecipa alla messa in opera delle macchine Laurini in un cantiere situato sugli Appennini Emiliani.

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«Oggi inauguriamo una tappa importante del nostro percorso: il lancio di un’esperienza di realtà virtuale fuori dal comune, che abbiamo voluto creare per far conoscere da vicino la nostra azienda in un modo sempre più coinvolgente ed interattivo», ha dichiarato Marco Laurini, presidente di Laurini Officine Meccaniche. «Da qualche giorno il video 3D stereoscopico a 360° è ufficialmente online sul nostro sito e sui canali social, disponibile per tutti coloro che vogliono visitare - in una modalità senza precedenti - Laurini Officine Meccaniche».◀

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Focus cantiere > Tyrolit

Liscio come un biliardo L’impermeabilizzazione degli impalcati di un viadotto ferroviario vede protagoniste le macchine Tyrolit per la preparazione e finitura delle superfici in calcestruzzo di Umberto Piagnoni

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a corretta preparazione dei supporti rappresenta un presupposto indispensabile per una buona posa e tenuta nel tempo delle opere di impermeabilizzazione. Una considerazione, questa, valida non solo nell’edilizia civile, ma anche e soprattutto quando ad essere oggetto di tali interventi sono opere d’arte quali ponti e viadotti. In questi casi, infatti, le forti sollecitazioni cui tali strutture sono per loro natura soggette rende ancora più importante ai fini della durabilità una posa a regola d’arte del manto impermeabile. Ed è proprio questa la situazione affrontata nella realizzazione di uno dei viadotti ferroviari della linea ad alta velocità Milano-Verona, tratta Treviglio-Brescia, nel cui ambito l’impresa esecutrice, la Demolizione Controllata s.r.l. di Lonato del Garda (BS), ha scelto di utilizzare le attrezzature Tyrolit per la preparazione degli impalcati da impermeabilizzare. Gestita dal Consorzio Cepav 2, La nuova tratta Treviglio-Brescia della linea Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Verona è parte integrante del Corridoio transeuropeo TEN-T “Mediterraneo”; complessivamente 140 km, di cui i 27 km tra Milano e Treviglio già in esercizio dal 2007. La tratta si svilupperà per 39,6 km, attraversando 20 Comuni nelle province di Milano, Bergamo e Brescia, per innestarsi nel nodo di Brescia tramite l’interconnessione Brescia

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Focus cantiere > Tyrolit

ficiali, 6 cavalcavia ferroviari di linea e un cavalcavia stradale, 33 sottovia, 46 km di rilevato e 1,3 km di trincee, 17,5 km di viabilità extra-linea, 14 fabbricati per impianti tecnologici, 250 interferenze idrauliche, 174 interferenze con pubblici servizi comuni con Bre.Be.Mi. e 165 interferenze con pubblici servizi di esclusiva competenza Cepav 2.

Ovest (11,7 km) e il successivo tratto di attraversamento urbano (6,9 km) in affiancamento alla linea tradizionale fino alla stazione di Brescia, quest’ultimo realizzato direttamente da RFI. Il progetto prevede in particolare la realizzazione di 7 viadotti, 8 gallerie arti-

La realizzazione dei viadotti previsti dal progetto richiede l’esecuzione di una serie di opere accessorie fra cui la posa di un manto impermeabile a protezione delle strutture, operazione che a sua volta comporta la preparazione dei supporti destinati ad accogliere la membrana. In uno dei cantieri attualmente in corso è stata a questo scopo eseguita la levigatura in due passaggi di solette, corsie laterali e marciapiedi, lavorazione finalizzata a creare

una superficie il più possibile liscia e regolare per la messa in opera delle membrane impermeabilizzanti. Per il trattamento dei 10.000 m2 complessivi interessati dall’intervento l’impresa esecutrice ha deciso di utilizzare due levigatrici Tyrolit FGE530, le cui caratteristiche si adattano in maniera particolarmente efficace a questa tipologia di lavorazioni. Insieme alla levigatrice è stato utilizzato il sistema di aspirazione dedicato VCE 4000D. Questo sistema di aspirazione garantisce alta potenza per la gestione delle polveri sottili ed è dotato di filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air filter). La gamma di levigatrici della serie Tyrolit Hydrostress Premium (contraddistinte dalla sigla***) per la lavorazione e la preparazione delle superfici rappresentano veri e propri siste-

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mi completi per la rimozione di vecchi rivestimenti superficiali, anche molto resistenti, così come per la regolarizzazione e levigatura di superfici in calcestruzzo. Il modello utilizzato in questo cantiere, in particolare, la levigatrice FGE530***, è dotata di un disco rotante principale e di 3 dischi portautensili controrotanti per un’elevata asportazione del materiale e si distingue per la spiccata semplicità delle operazioni di sostituzione degli utensili, garantita dal sistema di cambio utensile brevettato, che facilita e velocizza al massimo la sostituzione e il montaggio del nuovo utensile. L’operatore, in questo modo, può quindi realizzare a seconda delle necessità levigature grezze o più fini semplicemente cambiando l’utensile. Tutte le macchine della Serie Tyrolit Hydrostress Premium*** sono posizionate all’interno della gamma di diametro principale – compresa fra 250 e

600 mm – per le applicazioni di preparazione delle superfici, e ciò permette di levigare aree vaste o di piccole dimensioni oltre che quelle difficili da raggiungere. Per quanto riguarda invece gli utensili, a seconda del tipo di superficie è possibile abbinarne alla macchine diverse tipologie: GT1***, per la rimozione del rivestimento, GT2***, per le operazioni di sgrossatura, GT3*** doppio settore, per ottenere una levigatura più fine, e GT0*** speciale monosettore. Grande, come di consueto per le macchine Tyrolit, è l’attenzione ai costi di gestione dei lavori, che si esprime soprattutto in una precisa progettazione e nella scelta dei materiali utilizzati per la produzione: una filosofia che si traduce in durata, velocità di utilizzo e necessità di manutenzione delle macchine ridotta al minimo indispensabile.◀

INFO TYROLIT

Tyrolit è uno dei principali produttori mondiali di utensili per la rettifica, il taglio, la perforazione e la levigatura, oltre che di macchinari per l’edilizia e la demolizione controllata. Vanta 27 centri di produzione in 11 Paesi e 5 continenti, e distributori in oltre 65 Paesi.

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Componenti > DAT Instruments

I datalogger

sono una bomba Una bonifica ambientale bellica vede protagonisti due datalogger JET SDP / IB di DAT instruments di Sandro Tozzi

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uando servono strumenti sicuri, prestazionali e “a prova di bomba” le imprese di perforazione ricorrono ai datalogger progettati, realizzati e distribuiti da DAT instruments. Due JET SDP / IB, montati su altrettante perforatrici, una Casagrande C6 e una Atlas Copco Mustang, stanno lavorando presso il porto di Taranto.

Il cantiere Le perforatrici si trovano a operare nell’area ex Yard-Belleli all’interno del Porto polifunzionale di Taranto dove, sotto la direzione Astaldi SpA, si sta portando a termine una bonifica ambientale bellica, connessa alla presenza di bombe inesplose, e propedeutica alla realizzazione di diaframmi di contenimento di una zona fortemente inquinata. Queste operazioni saranno seguite dal dragaggio di 15 m di fondale e dalla realizzazione di una nuova banchina, che dovrà contenere tutti i materiali di risulta.

Le diagrafie «I nostri due strumenti», ci spiega Daniele Dal Boni, tecnico specializzato presso DAT instruments, «sono installati su una Casagrande C6 e una Atlas Copco Mustang chiamate a realizzare fori da 20-30 metri di profondità in cui verranno posati appositi tubi plastici. Il primo scopo di queste perforazioni è quello di permettere l’inserimento di georadar che dovrebbero individuare gli eventuali ordigni bellici da rimuovere. Le diagrafie prodotte dai datalogger JET SDP / IB serviranno anche per definire la fattibilità dei diaframmi e andranno a influire sulla scelta della tecnologia da adottare. Due le possibilità per i progettisti: il CSM (Cutting Soil Mixing) o la più classica benna mordente. Ovviamente, trattandosi di una bonifica, sarebbe più opportuno utilizzare il CSM, che non comporta l’asportazione di materiali che andrebbero poi trattati come

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Componenti > DAT Instruments

rifiuti speciali, ma la scelta dipenderà dalle condizioni del terreno». Il datalogger, che in questa occasione è stato richiesto espressamente dalla direzione lavori, offre quindi la possibilità di capire in modo preciso la conformazione dello strato da trattare. In questo caso risulta quindi fondamentale, in quanto si tratta di un riporto di materiali di cui si conosce molto poco.

Un mercato in ripresa Amedeo Valoroso Presidente e CEO di DAT Instruments

Il cantiere di Taranto si inserisce in un contesto di mercato domestico che, dopo anni di sofferenza, sta lentamente uscendo dalla crisi. Questo il com-

mento rilasciato da Amedeo Valoroso, fondatore e titolare di DAT instruments. «Il mercato Italiano è stato depresso per alcuni anni. Ce ne siamo accorti, in quanto i nostri strumenti, negli ultimi anni, erano destinati quasi esclusivamente a mercati esteri. DAT instruments infatti commercializza i propri prodotti dove si investe in grandi opere pubbliche e, sfortunatamente per il nostro paese, in Italia gli investimenti sono rimasti bloccati per anni. Questo ha causato la chiusura di molte imprese Italiane, anche storiche e con solide basi: una situazione terribile che ha causato perdite di posti di lavoro e di

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know how. Adesso, finalmente, si percepisce una ripresa delle manutenzioni e di qualche lavoro pubblico e, per quanto ci riguarda, riceviamo costantemente richieste da parte di imprese italiane. I lavori stanno riprendendo, ma le tasche delle aziende sono ancora piuttosto vuote: per questo motivo DAT instruments sta avvantaggiando i clienti con prezzi molto favorevoli». Ma è ora di tornare al protagonista del nostro cantiere, il datalogger JET SDP / IB.

Il JET SDP / IB Attraverso la misura in tempo reale dei parametri di perforazione, grazie al datalogger DAT instruments è possibile dedurre le caratteristiche geomeccaniche del terreno. In particolare, la diagrafia restituita in funzione della profondità mette in evidenza le quote dei vari livelli stratigrafici. Nello specifico il JET SDP / IB permette la visualizzazione, direttamente sul monitor del datalogger, dei valori istantanei in funzione della profondità e il trasferimento dati su PC per archiviare, elaborare, esportare e stampare i rapporti dettagliati. Attraverso opportuni sensori, lo strumento consente la misurazione e la registrazione dei seguenti parametri selezionabili:

▶ profondità del foro (JET DEPTH) ▶ forza di spinta dell’asta (JET FORCE) ▶ velocità di traslazione dell’asta (JET DEPTH) ▶ coppia di rotazione dell’asta (JET TORQ) ▶ velocità di rotazione dell’asta (JET ROT) ▶ pressione fluido di perforazione (JET PRESS) ▶ data e ora di inizio e fine lavoro, durata ▶ calcolo dell’energia relativa del terreno. Ricordiamo come per questa tipologia di lavori DAT instruments metta a disposizione del mercato anche il più sofisticato JET 4000 AME / J ed il nuovo

datalogger touch screen DAT WideLog, ampliabili con le funzioni: jet grouting, soil mixing, CFA e vibroflottazione. Registrare, trasferire, archiviare I dati acquisiti dal datalogger sono registrati sulle memorie interne di generose dimensioni e possono essere trasferiti su un PC dotato di software Easy DAT (sempre di produzione DAT instruments) mediante cavo JET C USB, pendrive USB e, sui modelli più prestanti, anche mediante rete internet WiFi, Ethernet e 3G-4G. Il software permette di organizzare i dati, di elaborarli, di tracciare a monitor i grafici e le tabelle e di procedere con la stampa. È anche disponibile una funzione per l’esportazione in Microsoft Excel.◀

INFO DAT Instruments Via Mestre, 12 21050 Cairate (VA) Italy skype: datinstruments Tel. +39/0331/071147 Fax +39/0331/071214 info@datinstruments.com www.datinstruments.com

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Focus cantiere > Liebherr LB 24

Uno, dos, tres, MĂŠxico! La perforatrice a rotazione e la combinazione di oscillatori Liebherr LB 24 debuttano sul mercato messicano con il progetto autostradale Mota-Engil di Umberto Piagnoni

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a nuova divisione geotecnica di Mota-Engil Mexico SA de CV sta noleggiando una perforatrice a rotazione Liebherr LB 24-270 per un periodo di 18 mesi per conto di Liebherr Mexico, utilizzandolo come metodo principale di foratura dei pali dell’autostrada Cardel-Poza Rica lunga 129 km che l’appaltatore sta costruendo per conto del ministero dei trasporti e delle comunicazioni in Messico. Mota-Engil ha la possibilità di acquistare l’impianto e nel frattempo ha acquistato da Liebherr un oscillatore per facilitare l’installazione dei rivestimenti dei pali di cemento.

La macchina è arrivata in loco nel settembre 2016 ed è stata posizionata nelle varie strutture lungo l’autostrada. La Mota-Engil Mexico è stata fondata nel 2012 come divisione messicana della più grande società di costruzioni del Portogallo, la MotaEngil SGPS SA, che opera nel settore trasporti, porti, logistica e gestione dei rifiuti. Il vice capo della divisione geotecnica della Mota-Engil Mexico è Pedro Gregorio, che aveva precedentemente lavorato in Portogallo e che ci spiega che la nuova divisione è stata fondata lo scorso anno. «Le piatta-

forme di perforazione Liebherr non sono ancora conosciute in Messico, ma la nostra azienda ha lavorato assiduamente con loro in Portogallo e quando abbiamo formato la divisione geotecnica abbiamo deciso che avremmo usato una macchina Liebherr per fare la differenza tra noi e la concorrenza», afferma. «Abbiamo optato inizialmente per un accordo di noleggio perché la natura del nostro lavoro implica l’utilizzo di apparecchiature come gru e piattaforme per brevi periodi, e in genere preferiamo noleggiare piuttosto che acquistare questo genere di unità. Questa è la prima volta che

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vengono utilizzati in Messico un impianto di trivellazione e un oscillatore Liebherr.» La nuova divisione geotecnica è stata creata per consentire a Mota-Engil di offrire servizi per lavori di fondazione specializzati senza doversi affidare al lavoro di subappaltatori. «Invece di subappaltare il servizio per questa complessa e lunga costruzione autostradale, abbiamo deciso di formare la nostra unità operativa sfruttando il nostro team specializzato e le nostre attrezzature. Abbiamo investito nell’impianto e nelle attrezzature di perforazione Liebherr; grazie a questo e all’esperienza che stiamo maturando, intendiamo diventare una divisione Geotech a pieno titolo all’interno della Mota-Engil che sarà in grado di partecipare a gare di appalto al di fuori dei propri progetti aziendali.»

L’autostrada Cardel-Poza Rica La Mota-Engil sta dirigendo il consorzio che ha ricevuto la concessione per la costruzione dell’autostrada CardelPoza Rica, con un valore di 3,47 miliardi di pesos (269 milioni di dollari). La concessione di 30 anni prevede la costruzione e il funzionamento di un tratto di autostrada lunga 129 km tra Laguna Verde e Gutiérrez Zamora, progettato per migliorare i collegamenti

nella regione costiera dello Stato di Veracruz e fino al porto. Il design della carreggiata soddisfa i requisiti per le corsie 2x2, con una riserva centrale e un limite di velocità di 110 km/h. La costruzione ha avuto inizio nel 2016. Il design strutturale e delle fondazioni include 16 sottopassaggi, 22 cavalcavia, 20 ponti e sette passaggi agricoli, con fondamenti divergenti in base alle necessità geotecniche e alle sovrastrutture ricorrendo essenzialmente a elementi prefabbricati per soddisfare i tempi di costruzione rapidi. Il signor Gregorio afferma che, sebbene il suolo lungo il percorso sia vario, si tratta principalmente di roccia sciolta, in particolare nei passaggi fluviali in cui si stanno costruendo la maggior parte dei ponti. «Questo è il motivo per cui abbiamo acquistato l’oscillatore», dice. «Stiamo perforando a una profondità massima di 37 m, con diametro dei pali di 1,5 m, 1,2 m e 1,0 m. Queste rocce di fiume sciolte si trovano a profondità di 20 o 30 m, e non hanno alcuna coesione. Senza l’immediata installazione di un involucro in acciaio, il foro potrebbe facilmente collassare. Pertanto stiamo perforando contemporaneamente utilizzando l’oscillatore per installare

il rivestimento in acciaio con lunghezze di 3 m. Non avremmo potuto usare fluido bentonitico o polimerico per stabilizzare il sedimento alluvionale.» Il team geotecnico sta lavorando su due turni al giorno. Il signor Gregorio afferma che occorreranno due turni, o una giornata di lavoro, per perforare la profondità di 37 m e sollevare il rinforzo di acciaio per installare un palo di 1,5 m. Occorre un ulteriore turno, o mezza giornata per concludere la cementificazione. «Tutti i rivestimenti sono spostati dall’oscillatore, e la macchina deve solo eseguire la trivellazione», dice. «L’oscillatore ha la potenza necessaria per inserire il rivestimento e successivamente per estrarlo quando si versa il cemento. Sia il trapano a rotazione che l’oscillatore sono controllati dall’operatore dalla cabina. Pertanto abbiamo bisogno solo di due operatori, entrambi formati da noi della Liebherr Mexico». Liebherr LB 24-270 è stato progettato per l’installazione di differenti pali di fondazione con foratura Kelly e altri metodi di foratura continua con doppia testa rotante, coclea a elica continua e strumenti di spostamento parziale o completo. La profondità di foratura massima è di 58 m e il diametro massimo del palo è di 1,9 m.◀

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Calcestruzzo > Leca CLS 1600

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Leca CLS 1600: leggerezza e resistenza vista lago Per il consolidamento della copertura del Centro Congressi di Riva del Garda è stato scelto il calcestruzzo strutturale Leca CLS 1600. L’impiego di questa soluzione ha permesso di utilizzare i 5mila m2 della copertura per potenziare le funzioni espositive della struttura di Miriam Spada

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l Centro Congressi di Riva del Garda, situato nel cuore del centro abitato della località sul lago in Provincia di Trento, combina alla favorevole localizzazione sulle rive del lago una struttura di avanzate dotazioni tecnologiche e di una superficie di oltre 6mila m2, modulabile per ospitare qualsiasi tipo d’evento. A questa riuscita composizione mancava tuttavia un tassello, l’adeguamento statico e funzionale della copertura per poter ospitare esposizioni temporanee e permetterne la transitabilità sia pedonale che veicolare. Il problema era quindi quello di incrementarne la portata complessiva senza gravare sulla struttura esistente, cioè garantire contemporaneamente resistenza e leggerezza. Un problema facilmente risolto grazie al contributo della gamma di calcestruzzi strutturali leggeri a base di argilla espansa Leca sviluppati da Laterlite, soluzioni affidabili, garantite e testate da innumerevoli applicazioni nella realizzazione di getti strutturali.

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Calcestruzzo > Leca CLS 1600

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L’intervento di consolidamento e rinforzo dei solai di copertura del Centro Congressi si era resa necessaria, da un lato, per la conformazione originale della copertura, che all’epoca della costruzione non era stata concepita per ospitare alcuna funzione ma esclusivamente come elemento di completamento orizzontale dell’edificio, dall’altro, per l’esigenza di utilizzarne l’ampia superficie per incrementare il potenziale espositivo e di servizi della struttura. A questo scopo si è scelto di realizzare un intervento di consolidamento consistente nella creazione di uno strato di rinforzo realizzato in calcestruzzo alleggerito, finalizzato a migliorare le proprietà statiche della copertura in modo da renderla idonea al passaggio di automezzi e all’alloggiamento di strutture espositive temporanee senza al contempo gravare eccessivamente sulle strutture esistenti. Di concerto con l’impresa esecutrice, la EdilDrena srl con sede a Trento, la soluzione scelta è il calcestruz-

zo strutturale leggero Leca-CLS 1600. Parte della comprovata e affermata gamma di calcestruzzi strutturali leggeri Leca, Leca-CLS 1600 è un prodotto premiscelato in sacco di facile impiego, ideale per la realizzazione di getti strutturali o elementi prefabbricati e dovunque in cantiere sia richiesto un calcestruzzo strutturale ad elevata resistenza. Con un peso in opera di soli 1.600 kg/m³, Leca CLS 1600 risulta notevolmente più leggero rispetto a un calcestruzzo tradizionale; al tempo stesso, il prodotto offre prestazioni paragonabili ai normali calcestruzzi confezionati in cantiere, presentando una resistenza meccanica caratteristica a compressione di 35 MPa. Come tutti i calcestruzzi strutturali leggeri Laterlite a base di argilla espansa Leca, anche il calcestruzzo Leca CLS 1600 è in linea con le Normative Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008), la Circolare 02/02/2009 Istruzioni alle NTC; in più il prodotto è certificato nelle prestazioni.

Sui circa 5mila m2 della copertura del Centro Congressi di Riva del Garda è stato realizzato un getto di Leca CLS 1600 per uno spessore medio di 10 centimetri, equivalenti a circa 700 metri cubi di prodotto. Sulla cappa di consolidamento così creata è stato quindi realizzato un ulteriore strato di finitura tipo “pavimento industriale”, idoneo a garantire un’adeguata impermeabilità e resistenza agli agenti atmosferici e creare una superficie adatta a ospitare le funzioni espositive definite dagli obiettivi di progetto.◀

INFO LATERLITE S.P.A

Sede legale: Via Vittorio Veneto 30 - 43046 Rubbiano di Solignano (PR) Sede Marketing e Assistenza Tecnica: Via Correggio, 3 - 20149 Milano Telefono: 02.48011962 Fax: 02.48012242 E-mail: infoleca@leca.it

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Focus macchina > Fraste MITO 100

NovitĂ in casa Fraste Fraste ha annunciato un nuovo arrivo tra la gamma delle perforatrici da fondazione: la MITO 100, una perforatrice idraulica brandeggiabile e adatta a diverse applicazioni di Miriam Spada

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raste ha aggiunto alle sue perforatrici per fondazioni la MITO 100, una nuova perforatrice idraulica per fondazioni, brandeggiabile e adatta a diverse applicazioni per ingegneria civile quali micropali, ancoraggi, jet grouting, consolidamenti e altro.

caricatori aste/tubi di rivestimento: tutto per operare in qualsiasi tipo di terreno, sia a rotazione che con rotopercussione. Il radiocomando Fraste e le avanzate scelte progettuali contribuiscono ad aumentare la qualità globale della MITO 100, rendendola molto sicura e performante.◀

Manovrabilità, affidabilità e produttività

Optional

La MITO 100 si dimostra essere una perforatrice molto versatile, grazie anche alle innovative tecniche di progettazione e allo speciale sistema di articolazione Fraste. La MITO 100 è nella categoria 21-22 ton, con un’antenna modulare è adatta per corse da 4.0007.000-10.500 mm. La componentistica è hi-tech ed è associata a un impianto idraulico ad alto rendimento e di nuovissima concezione. Il motore è molto potente per permettere la piena operatività. Si tratta di un motore Caterpillar C7.1 - 205 Kw (275Hp), conforme alle ultime norme UE per l’emissione finale di EU Stage IV / US EPA Tier 4. Fraste offre una vasta scelta di accessori e optional: teste di rotazione per usi diversificati, martelli idraulici, doppia testa, pompe acqua/ fanghi,

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Caricatore per aste e tubi Martello idraulico Verricello Verricello wire line Pompa triplex Pompa schiuma Pompa lavaggio Lubrificatore di linea Prolunga antenna Valvola idraulica aria

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Gabbia di sicurezza Testa alta velocità per carotaggi Rotopercussione Doppia testa Jet grouting kit Cilindri estrattori fino a 23 metri Registratore dati perforazione Illuminazione LED Prefiltro aria motore ciclone Pompa a vite Inclinometro elettronico Pulsantiera via cavo Kit bilanciamento Predisposizione idraulica esterna ausiliaria ▶ Gru ▶ Sovrapattini per cingoli in acciaio (Altri optionals sono disponibili su richiesta per offrire la massima personalizzazione.)◀

Fraste La società FRASTE costruisce Macchine Perforatrici Oleodinamiche fin dal 1964, quando il settore della perforazione era ancora molto tradizionale e prettamente assoggettato ai sistemi di trasmissione meccanica. Con l’impiego dell’oleodinamica, la Fraste è stata sicuramente tra i pionieri italiani della moderna perforazione. Oltre 50 anni di esperienza nella

progettazione e costruzione di macchine perforatrici, collocano la Fraste in una rilevante posizione nell’industria internazionale della perforazione, ottenuta anche dal contatto diretto con i perforatori che con la loro fiducia hanno dato all’azienda molte opportunità di crescita e la possibilità di essere costantemente sul mercato mondiale con nuovi prodotti ed idee.

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Focus macchina > Cat MD6250

In cava con CAT: la nuova MD6250 Design robusto, tecnologia integrata, costi di proprietĂ ridotti e una migliore efficienza di perforazione caratterizzano la nuova perforatrice per fori da mina CatÂŽ MD6250 di Miriam Spada

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a nuova perforatrice per fori da mina Cat® MD6250 è caratterizzata da un’efficienza di perforazione ottimale in applicazioni a passata singola e multipla in modalità Rotary (rotativa) e DTH (Down-The-Hole, fondo foro). Grazie al funzionamento automatizzato, la perforazione viene eseguita entro i parametri ideali per assicurare massima durata della punta, precisione del foro e costo totale di gestione ridotto. Il telaio con nervature presenta staffe di rinforzo trasversali nelle aree sottoposte a maggior carico per la massima durata della macchina, mentre la sezione scatolata fornisce una rigidità strutturale ottimale. I quattro martinetti di livellamento della macchina, l’articolazione del telaio verticale e il ponte sono saldati in modo integrale al telaio principale per la massima resistenza e una lunga durata. La nuova perforatrice MD6250, ideale per applicazioni in miniere, cave ed edilizia pesante, è costruita per offrire una perforazione efficiente su gradoni da 10 e 12 m (32,8 e 39,4 ft), con capacità di perforazione angolare per minaggio di sbancamento. Una macchina veramente versatile, conforme alle normative UE, certificabile GOST, conforme alle normative AUS, certificabile CSA, conforme agli standard MDG15 e MDG41, agli standard sulle emissioni di qualsiasi regione e a oltre 30 standard ISO.

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Focus macchina > Cat MD6250

Perforazione efficiente su rocce dure e tenere Con prestazioni superiori in applicazioni DHT su rocce dure e Rotary su rocce tenere, questa macchina versatile realizza fori con diametro fino a 150 – 250 mm (6 – 9,8 in), con carichi sulla punta rispettivamente di 22.321 kg (49.210 lb) e 32.655 kg (71.993 lb) per i telai verticali da 11,2 m (36,7 ft) e 13,7 m (44,6 ft). La perforatrice consente di realizzare fori profondi 11,2 m (36,7 ft) e 13,7 m (44,6 ft) con passata singola; la profondità dei fori con passata multipla raggiunge i 53,6 m (176,7 ft) con il telaio verticale da 11,2 m e i 37,9 m (124,6 ft) con il telaio verticale da 13,7 m. Estremamente manovrabile e versatile, la MD6250 è caratterizzata da una perforazione angolata da 0 a 30 gradi in incrementi di 5 gradi. Con un angolo di approccio di 15 gradi che facilita l’accesso progressivo e il caricamento, la macchina è in grado di superare pendenze fino a 26 gradi per accedere al gradone. Questa perforatrice versatile, caratterizzata dalla funzione di controrotazione del cingolo per

una maggiore manovrabilità, può essere dotata di pattini a tripla costola da 600 mm (23,6 in) per applicazioni su rocce dure o a tripla costola da 750 mm (29,5 in) per applicazioni su rocce tenere. La sospensione oscillante a tre punti consente alla macchina di superare terreni accidentati senza eccessivo trasferimento delle forze torsionali sul telaio principale.

Prestazioni elevate La trasmissione ad alta potenza della nuova perforatrice MD6250 è caratterizzata da un motore Cat C27 ACERT™ con potenza nominale di 655 kW (879 hp) a 1.800 giri/min, configurabile per rispettare le normative sulle emissioni in ogni parte del mondo. Il volume d’aria variabile assicura una riduzione del carico sul motore fino al 50%, per un notevole miglioramento dell’efficienza dei consumi. I filtri del motore e della presa d’aria prevedono intervalli di manutenzione di 500 ore per contribuire a ridurre i costi di esercizio nel lungo termine. Costruita per affrontare le condizioni più disparate ed estreme, la MD6250

assicura un funzionamento affidabile ad altitudini fino a 4.750 m (15.000 ft). La temperatura ambiente di funzionamento standard varia da -1 °C (30 °F) a 52 °C (125 °F); con i pacchetti per temperature artiche, disponibili a richiesta, è possibile raggiungere i -40 °C (-40 °F). Per soddisfare le esigenze del cantiere, la nuova perforatrice può essere equipaggiata con una serie di compressori, tutti con controllo del volume variabile. Per la perforazione DTH, è possibile scegliere tra compressori da 38,2 m3/min (1.350 ft3/min) a 34,4 bar (500 psi) o 42,2 m3/min (1.500 ft3/ min) a 24,1 bar (350 psi). Un compressore da 52,6 m3/min (2.000 ft3/min) a 8,6 bar (125 psi) è fornito di serie per la perforazione Rotary.

Tecnologie per una maggiore precisione di perforazione La nuova perforatrice MD6250 è disponibile con una serie di funzioni di perforazione automatica standard e a richiesta per assicurare precisione negli schemi e nella profondità di perforazione. Ciò consente di ridurre i costi

Caratteristiche techniche del modello MD6250 Motore

Cat C27 ACERT

Massima potenza netta a 1.800 giri/min (Tier 4 Final / Tier 2)

655 kW (879 hp) / 652 kW (875 hp)

Carico sulla punta Telaio verticale da 36,7 ft/44,6 ft

22.321 kg (49.210 lb) / 32.655 kg (71.993 lb)

Diametro del foro

Fino a 152-250 mm (6-9,8 in)

Profondità foro con passata singola Telaio verticale da 36,7 ft/44,6 ft

11,2 m (37,6 ft) / 13,6 m (44,6 ft)

Profondità foro con passata multipla Telaio verticale da 36,7 ft/44,6 ft

53,6 m (176,7 ft) / 37,9 m (124,6 ft)

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degli esplosivi, migliorare le prestazioni di brillamento, ottimizzare l’uniformità dello smarino e ridurre i costi di trattamento a valle. Un sistema di perforazione automatica disponibile a richiesta controlla ogni fase del ciclo di perforazione per semplificare il lavoro dell’operatore e migliorare la precisione. La tecnologia Cat Product Link™ standard consente di migliorare la gestione della flotta grazie a report e mappature personalizzabili. Per migliorare ulteriormente l’efficienza della perforazione, è possibile scegliere un pacchetto Autonomy Group che include Cat Command e Terrain. Command for Drilling offre opzioni di perforazione semiautonoma per attività a fila singola e perforazione completamente autonoma per operazioni su più file. Cat Terrain consente una guida precisa della macchina, garantendo l’accurato posizionamento di ogni foro, realizzato alla profondità e all’angolazione corrette, senza cedimenti fino al minaggio.

Comfort dell’operatore e sicurezza Caratterizzata dall’innovativo design Caterpillar, la nuova perforatrice MD6250 vanta una spaziosa cabina con struttura FOPS, con 3 m2 (32,4 ft2) di spazio a pavimento e una postazione operatore integrata. I supporti ammortizzanti in gomma assorbono le vibrazioni meccaniche della perforazione e riducono la rumorosità esterna per l’operatore. I comandi a joystick con strumentazione completa e un doppio display touchscreen a colori da 254 mm (10 in) migliorano la produttività dell’operatore. Il sedile è disponibile in tessuto o in pelle con funzione di riscaldamento e ventilazione;

entrambe le versioni sono reclinabili, inclinabili e con supporto lombare per un maggiore comfort. Il sistema HVAC è caratterizzato da pressione positiva e filtraggio per una qualità dell’aria pulita e un nuovo sfiato a pavimento per un miglior comfort dell’operatore. Una telecamera montata sul telaio verticale fornisce all’operatore un’ampia visuale sul funzionamento del caricatore tubi a carosello/siste-

ma di trasmissione superiore, mentre le telecamere sulla parte anteriore e sul lato sinistro della perforatrice offrono una visuale a 360 gradi dal sedile dell’operatore, per una maggiore sicurezza. Un finestrino sull’intera lunghezza offre una visuale priva di ostacoli della piattaforma di perforazione, mentre gli ampi finestrini della cabina circondano l’operatore per offrire una visibilità eccellente sull’area di lavoro.◀

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