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Anno XIII n.4 | Agosto-Settembre 2017

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Niederstätter

Una Liebherr a 3.000 metri 000_COVER_RIS_N4.indd 1

Avventura sul Sasso Nero per Niederstätter: con l’impresa Burgerbau di Casies hanno portato una gru a 3.000 metri di altitudine

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Sommario

Anno XIII n.4 | Agosto-Settembre 2017

Gruppo Mollo Speciale noleggio Imola Gru Tecnologia al servizio del cliente Preview fiere GIS 2017: i più grandi d’Europa

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/0002 - Campione Gratuito

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Anno XIII n. 4 - agosto-settembre 2017

Niederstätter

Una Liebherr a 3.000 metri

Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Luca Balduzzi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Miriam Spada, Sandro Tozzi Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nico.ambrosino@scimedia.it Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 – E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 36,00 | Estero: € 60,00 Ufficio abbonamenti: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese Spedizione Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/002 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737

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Avventura sul Sasso Nero per Niederstätter: con l’impresa Burgerbau di Casies hanno portato una gru a 3.000 metri di altitudine

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Focus macchina > CTE ZED 20.3 HV

Editoriale di Manuela Cortesi

p. 4

News > Le brevi a cura della redazione

p. 6

Preview fiere > Marmomac 2017

Al top della stabilità di Sandro Tozzi

p. 46

Preview fiere > Böcker al GIS

Una presenza di qualità di Miriam Spada

p. 50

Vetrina di un mercato in crescita di Sandro Tozzi p. 20 Preview fiere > GIS Piacenza 2017

I più grandi d’Europa di Sandro Tozzi

p. 22

Focus azienda > Imola Gru

Tecnologia al servizio del cliente di Luca Balduzzi p. 24 Speciale noleggio > Gruppo Mollo

Mollo srl: specialisti del noleggio di Manuela Cortesi p. 30

Focus cantiere > Niederstätter

Focus macchina > Demag PC 3800-1

Una Liebherr 65 K a 3.000 metri di Miriam Spada p. 54

La nuova Demag PC 3800-1: efficacia e versatilità di Sandro Tozzi p. 34

Lo studio > Gru a ponte e l’errore umano

Speciale sicurezza > Nacanco

Gru a ponte e l’errore umano di Giovanni Cavadi p. 58

La sicurezza è una responsabilità di Miriam Spada p. 38 Speciale sollevamento marmo > Aardwolf Industries LLC

Col marmo è un’altra storia di Manuela Cortesi

p. 42

RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 | R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 | E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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Editoriale

Abusivismo: tra dire e il fare,

l’amministrazione locale di Manuela Cortesi

O

gni scossa, un incubo. Case sbriciolate e interviste di rito a soccorritori impolverati, eroi di una perpetrata follia tutta italiana. Ischia come l’Abruzzo, come l’Umbria, come l’Emilia. Plauso alla macchina degli aiuti e fior fiore di raccolte fondi. Ma se tutto ciò non fosse inevitabile? Contro la fatalità delle scosse c’è poco da fare, ma l’esempio virtuoso di Norcia ancora una volta deve ricordarci che mettere in sicurezza le abitazioni certo non ferma il terremoto, ma ne limita i danni e salva vite umane. Eppure l’Italia è un ancora un continuum di spiagge invase da abitazioni abusive e poi sanate, case restaurate – o peggio ancora costruite – senza il minimo scrupolo nei confronti delle più basilari norme antisismiche. Eppure le leggi ci sono, ma lo Stato ha scelto di delegarne la responsabilità dell’applicazione agli enti locali. E i Comuni, per mantenere il consenso, non sempre sono così interessati a farle rispettare. L’Assemblea regionale siciliana ci ha regalato, appena qualche settimana fa, un esempio tipico di reinterpretazione della normativa: un capolavoro che esonera di fatto i Comuni dall’applicare la legge. Ad accendere i riflettori sulla questione – spiegata su Repubblica Antonio Fraschilla il 30 agosto, sempre attento a queste tematiche – grillini e Legambiente.

C’è una legge che consente alla Regione di commissariare i Comuni in via sostitutiva, da applicare in caso il Comune non faccia il proprio dovere in ambito edilizio: e già qui l’Assemblea è intervenuta, specificando che sarà possibile commissariare solo sindaco, giunta e consiglio. Poi una perla di burocratese: si dà la possibilità di realizzare grandi opere in deroga ai vincoli paesaggistici se per la Regione si tratta di un’opera di «pubblica utilità». E ancora: precluse dalla norma anche tutte le strutture che prima «dell’adozione del piano paesaggistico abbiano ricevuto parere favorevoli da parte di una amministrazione regionale o locale». Con l’ok del Comune dunque, tutto è lecito. Via libera all’abusivismo che deturpa il paesaggio e, nel peggiore dei casi, mette in pericolo vite umane. Dopo l’emergenza sono tutti pronti a intervenire, ma poi la terra si ferma, e con lei si sospendono in un limbo di ipocrisia tutte le iniziative e i buoni propositi. Si pensi a Casa Italia: Renzi lanciò subito dopo il terremoto dell’agosto 2016 un progetto di censimento e risanamento di milioni di euro per adeguare alle norme antisismiche un’infinità di strutture. Oggi di quell’impresa resta un nuovo dipartimento e una serie di slides sul sito del governo che sembrano il frutto di una lavorata alla bell’e meglio della domenica notte quando, dopo un weekend di baldoria, il lunedì qualcosa al prof bisogna pur consegnare. Tutto fermo, fino alla prossima scossa.◀

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News > Le brevi JOHN DEERE E KRAMER

John Deere e Kramer stringono una partnership strategica John Deere ha annunciato l’avvio di un programma di investimenti congiunti con Kramer-Werke GmbH allo scopo di creare un’alleanza di lunga durata. Questa nuova partnership, ancora sotto approvazione da parte delle autorità antitrust, consentirà ai concessionari John Deere di fornire soluzioni per la movimentazione di prodotti in agricoltura attraverso il marchio Kramer. John Deere offrirà ai propri concessionari una gamma completa di macchine per la movimentazione di prodotti in agricoltura con particolare attenzione alla fienagione, aziende agricole e contoterzisti. La gamma di prodotti comprende pale gommate (9 modelli), pale gommate telescopiche (4 modelli), e sollevatori telescopici (9 modelli), costruiti e sviluppati da Kramer a Pfullendorf (Ger-

mania). Kramer-Werke GmbH è un’azienda di Wacker Neuson SE. Con questo accordo, la rete dei concessionari John Deere diverrà il principale partner distributivo per Kramer, consentendo a quest’ultima di consolidare la propria leadership di settore attraverso i dealer John Deere in Europa, paesi CIS, Nord Africa e Medio Oriente. «L’alleanza con Kramer, uno dei maggiori produttori di pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici, ha un’importanza strategica per il nostro business. Essa permetterà a John Deere di espandere la propria gamma di prodotti e di fornire ai propri concessionari agricoli nella Regione 2 soluzioni premium complete per la movimentazione di prodotti in agricoltu-

ra», ha dichiarato Markwart von Pentz, Presidente della divisione Agricoltura & Giardinaggio di Deere & Company. «Kramer adotta gli stessi standard di John Deere per offrire soluzioni tecnologicamente e qualitativamente avanzate ai clienti.» «Con John Deere, leader mondiale nella produzione di macchine agricole, guadagniamo un forte partner e l’opportunità di incrementare la nostra presenza nel comparto agricolo. Questa strategia permetterà a Kramer di rafforzare la propria posizione nel mercato», ha sottolineato Cem Peksaglam, CEO di Wacker Neuson SE. «Grazie a questo nuovo sbocco distributivo cresceremo più velocemente con Kramer, soprattutto in quei mercati dove John Deere detiene una forte posizione di mercato.»

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www. scimag.news

ATLAS COPCO

Atlas Copco amplia la gamma di generatori QES fino a 500 kVA Atlas Copco ha arricchito la sua gamma di generatori QES portatili fino a 500 kVA con 4 modelli che offrono energia garantita a tutti i cantieri del mondo. I nuovi modelli della gamma, ovvero QES 250, QES 325, QES 400 e QES 500, sono tutti conformi ai requisiti della normativa Stage 3A sulle emissioni e disponibili nelle versioni 50 e 60 Hz. Grazie ai pannelli di controllo della serie Qc di facile uso, sono sufficienti due clic per accendere i generatori QES che in appena 6 secondi sono completamente funzionanti. A partire dal modello QES 250, è possibile collegare più generatori tra loro in maniera modulare, in modo da ottenere la condivisione del carico in parallelo o erogazione di potenza aggiuntiva. A tale scopo potete scegliere tra il pannello di controllo per parallelo, Qc 3012™, o quello con la funzionalità aggiuntiva AMF, Qc 3111™.

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I nuovi modelli da 250-500 kVA sono dotati di motori Volvo di alta qualità. Come altri modelli della gamma, i nuovi generatori QES sono caratterizzati da cofanature resistenti a qualsiasi condizione atmosferica e alla corrosione. Sono in grado di funzionare in continuativamente per 500 ore a temperature estremamente alte (fino a +50 °C) ed estremamente basse (fino a -25 °C). «I nostri generatori QES offrono energia garantita, anche per gli ambienti di lavoro più difficili», afferma Sergio Salvador, Product Marketing Manager dei generatori per cantieri edili e il noleggio. «I nuovi modelli della gamma offrono maggiore flessibilità per le imprese di costruzione e per i noleggiatori; in maniera particolare per coloro che necessitano di generatori subito pronti all’uso.»

Tutti i generatori QES includono: centralina per ottimizzazione consumo carburante, cofanatura fonoisolante, telaio antinquinamento con alloggiamento forche integrato per carrello elevatore e per un facile trasporto. Inoltre includono un gancio di sollevamento in grado di sopportare fino a 4 volte il peso del generatore, nonché un basamento heavy-duty per lavorare in qualsiasi condizione. Tutti i modelli della gamma richiedono una sola ora di manutenzione ogni 500 ore e sono dotati di sportelli ampi per una maggiore facilità di accesso. Tutti i generatori della gamma QES sono dotati di regolatore automatico digitale (DAVR) e di una funzione che assicura una corrente di spunto pari al 300% di quella nominale, in grado di avviare in 20 secondi un qualsiasi motorino elettrico.

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News > Le brevi INTRALOGISTICA ITALIA

La movimentazione e la logistica italiane Il primo Libro Bianco del comparto industriale di carrelli, sollevamento, gru e scaffalature Il 6 luglio 2017, a Milano, è stato presentato, congiuntamente da INTRALOGISTICA ITALIA e Aisem Federata ANIMA, il Libro Bianco comprendente I’analisi di quattro importanti settori della movimentazione e della logistica, una ricerca approfondita che offre un quadro dell’evoluzione del settore. Il Libro Bianco fotografa i bilanci, i trend di vendita, la produzione e la reddittività di 54 aziende del settore dei carrelli individuate su un panel di 143 attività imprenditoriali presenti sul territorio nazionale. La concentrazione maggiore delle imprese è nella regione EmiliaRomagna e a seguire in Veneto, Lombardia e Piemonte. Il mercato di sbocco è prevalentemente europeo e circa il 90% del fatturato proviene dall’estero. L’Italia risulta essere tra le prime cinque posizioni a livello mondiale come produttore ed esportatore. Le strategie adottate dalle imprese che attraggono l’attenzione dei clienti sono declinabili nelle competenze di innovazione e nelle competenze tecnologiche, come manutenzione e monitoraggio a distanza e controllo della flotta. Un fenomeno interessante che si rileva dal campione è che sempre più spesso si ricorre al noleggio e non alla vendita dei macchinari e delle tecnologie disponibili. Per il settore del sollevamento sono state prese in considerazione 174 imprese. Usa, Regno Unito, Germania, Francia e Austria sono i mercati maggiormente ricettivi per questa tipologia di prodotto nell’anno 2015. L’Italia è il secondo partner importatore in Germania, dopo la Cina che ha una quota doppia rispetto a quella italiana. La Lombardia è la regione che ospita il maggior numero di aziende del campione. L’80% del mercato diretto è costituito dalle Pmi.

La produzione è quasi esclusivamente interna e nazionale e gli accessori sono prevalentemente tailor made. Sono presenti molte aziende specializzate nel fornire esclusivamente servizi e manutenzione. Il ciclo di vita del prodotto è molto lungo e impatta sull’obsolescenza del comparto, diventando un freno all’innovazione. Il comparto è il più numeroso del settore rappresentato da Aisem. L’analisi ha rilevato alcuni elementi critici per il comparto tra cui il parco macchine obsoleto, la mancanza di regole chiare e la disattenzione da parte delle istituzioni. Più ridotti i numeri delle gru, settore comunque considerato un architrave della movimentazione e della logistica italiane. Anche nel caso della produzione delle gru la concentrazione geografica vede protagonista il Nord Italia. Italia che occupa il quinto posto tra i paesi esportatori verso gli Stati Uniti, come analizzato dal Libro Bianco. Una cifra esigua rispetto al valore dell’export tedesco verso gli Usa che presenta una quota superiore al 50% del totale. I produttori puntano ad acquisire nuovi clienti internazionali grazie alla partecipazione a fiere internazionali. Dall’indagine si deduce che il futuro del settore vede l’espansione dell’azienda produttrice a consulente oltre che fornitore di prodotto. Il focus dell’offerta viene sempre più spostato verso la componente di servizi, passando dalla vendita al noleggio del prodotto. L’innovazione nel comparto gru richiede investimenti sui materiali utilizzati e in misura minore nella progettazione tecnica ed elettronica, che vanta un livello molto elevato. I 49 produttori di scaffalature, che costituiscono il campione, esportano in Europa una quota pari al 76% mentre verso gli Stati Uniti solo il 2% pur es-

sendo il mercato con maggiori potenzialità ma con difficoltà legate alle normative locali. La metà delle aziende coinvolte nell’analisi evidenzia una logica produttiva allargata alle diverse famiglie di prodotto (scaffalature industriali, leggere e commerciali). Gli elementi critici del comparto emersi dall’analisi sono la mancanza di forza del brand, l’alto livello di burocrazia che opprime il mercato italiano, la diversificazione delle normative a livello locale e regionale. Il mercato offre una domanda molto frammentata a causa della presenza di numerose aziende di piccole dimensioni; peculiarità che spesso obbliga a personalizzare il prodotto per ciascun cliente e, di conseguenza, a razionalizzare la catena produttiva e distributiva. Il Libro Bianco è un lavoro che nasce dalla collaborazione tra l’associazione di categoria Aisem - Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione e Movimentazione - federata ad ANIMA - Federazione delle Associazioni nazionali che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende dell’Industria Meccanica - e INTRALOGISTICA ITALIA, la manifestazione, lanciata nel 2015, dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e al picking. L’accordo è stato siglato in vista della seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA che, organizzata dalla filiale italiana di Deutsche Messe AG e parte del network internazionale CeMAT, si terrà dal 29 maggio all’1 giugno 2018, nei padiglioni di Fiera Milano-Rho. INTRALOGISTICA ITALIA coglie inoltre l’opportunità di far parte del nuovo appuntamento espositivo “The Innovation Alliance”, che vede cinque

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manifestazioni fieristiche dedicate ad altrettanti settori dei beni strumentali al fine di aumentare il numero dei visitatori qualificati presenti nel quartiere fieristico. L’approfondita ricerca, raccolta in volumi, sarà data in omaggio ai soci Aisem e alle aziende o ai privati che si iscriveranno alla manifestazione entro il 29 settembre 2017. «INTRALOGISTICA ITALIA ha siglato un accordo di partnership con AISEM federata ANIMA e offre ai propri espositori questo approfondito studio di settore, fino ad ora mancante e necessario», ha spiegato Andreas Züge, General Manager Hannover Fairs International, sede Italiana della Deutsche Messe AG, ente organizzativo dell’evento, «dimostrando di non volersi limitare a proporre una vetrina di respiro internazionale in cui far incontrare domanda e offerta ma di fornire, altresì, strumenti utili per la valutazione delle strategie aziendali e per far conoscere meglio il contesto socio-economico di riferimento.» Il Libro Bianco sarà inoltre acquistabile da tutte le aziende interessate, sia tramite Hannover Fairs International GmbH che da Aisem federata ANIMA. Tra le aziende iscritte, ad oggi, alla seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA si citano importanti realtà industriali come: Automha, A-Safe, Bimat LT, Collini, Crown Lift Trucks, Dematic, Distrisort, DMR, Elsa Solutions, FasThink, Fomir, Go Systems, Heute Maschinenfabrik, Incas, Interroll, LCS, Mecalux Italia, Mlog, Modula, MPM, Omron Electronics, Rite-Hite Italia, SPE Elettronica, SSI Schäfer Systems, Swisslog, Tellure Rôta, Tente Ruote, Vipa, Wubump. Lo studio è stato condotto sulla base dei dati pubblicamente disponibili, reperiti tramite BvD-AIDA, per i bilanci delle imprese; Istat, Eurostat e Un-Comtrade per il commercio internazionale; Banca dati «BeOnBusiness» dell’Agenzia delle Entrate.

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News > Le brevi ATG

Pneumatici New Yardmaster per carrelli elevatori Galaxy Yardmaster: «Performance di alto livello» Una gestione efficace del carico e la capacità di raggiungere altezze elevate senza problemi di stabilità – questo è ciò che ci si aspetta dai carrelli elevatori. Con dimensioni di 250-15 NHS e 300-15 NHS, Galaxy lancia ora due nuovi pneumatici della gamma Yardmaster di comprovata qualità. Realizzati per ottenere prestazioni di alto livello in operazioni di media intensità, gli pneumatici Yardmaster si contraddistinguono per la carcassa robusta con fianchi laterali rigidi che garantiscono una guida confortevole e grande stabilità durante le operazioni di sollevamento. Il raggio piatto del battistrada liscio assicura un’usura uniforme sulle superfici dure mentre il robusto listello centrale stabilizza i blocchi del battistrada. Una speciale mescola resistente all’usura, la protezione dei blocchi del battistrada migliorata e i fianchi rinforzati proteggono gli pneumatici Yardmaster dai tagli, dalle scheggiature e dall’usura durante qualsiasi tipo di operazione dei carrelli elevatori. I nuovi Galaxy Yardmaster 250-15 NHS con PR 16 e Yardmaster 300-15 NHS con PR 20 sono stati sviluppati per essere utilizzati senza problemi in svariati ambienti di lavoro. Mentre i magazzini sono solitamente caratte-

rizzati da superfici di cemento lisce, le superfici industriali e dei terminal spesso sono asfaltate, pavimentate o sconnesse. In tutti i casi, gli spigoli vivi dei detriti o del materiale a magazzino spesso e volentieri danneggiano i fianchi laterali degli pneumatici dei carrelli elevatori. Ecco perché i fianchi laterali degli pneumatici Yardmaster sono appositamente rinforzati. La carcassa robusta garantisce una guida confortevole e grande stabilità durante tutte le operazioni di trasporto e di sollevamento, mentre il battistrada e il raggio piatto del battistrada garantiscono la trazione necessaria e una buona distribuzione del carico e impronta a terra. Gli pneumatici Yardmaster sono stati realizzati per offrire una efficace protezione dalle forature e un’elevata resistenza all’usura al fine di ridurre al minimo i tempi di fermo. Questi pneumatici offrono un vero valore aggiunto con una capacità di carico e una stabilità simile durante l’uso, ma con una profondità del battistrada ridotta rispetto agli pneumatici per carrelli elevatori Yardmaster Ultra heavy duty.

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iamo Ti aspett , Piacenza al GIS di stand E16

PORTO

La Spezia, sbloccati 39 milioni per i nuovi binari della stazione marittima Roncallo, fissata apertura offerte: lavori fondamentali per scalo Dal 35 al 50% del trasporto merci su ferro del porto della Spezia: l’obiettivo si fa più vicino dopo che è stata sbloccata la delibera Cipe da parte della Corte dei Conti. Si tratta di 39 milioni di euro a disposizione per il potenziamento delle infrastrutture. I nuovi binari in porto, complessivamente 11 ciascuno di lunghezza pari o superiore ai 600 metri, sono un elemento chiave per la realizzazione della nuova stazione portuale della Spezia Marittima. La Corte dei Conti, dopo gli approfondimenti tecnici forniti dall’authority, ha registrato la delibera del Cipe dell’agosto 2016 che assegna l’importante somma all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Riconosciuta la possibilità di ricorso all’appalto integrato possibile per opere ad alto contenuto tecnologico o innovativo. «Già per la prossima settimana è stata fissata la seduta pubblica per l’apertura delle offerte economiche relative alla gara di appalto», ha detto la presidente Carla Roncallo, «in modo da arrivare all’aggiudicazione e al conseguente avvio di lavori fondamentali per il nostro porto, quanto prima possibile». Durante i lavori è stato garantito il proseguimento di tutte le funzioni dell’attuale stazione marittima. (fonte: ansa)

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News > Le brevi CONTINENTAL

Da Continental un ampio portafoglio di pneumatici per le esigenze delle aziende che operano nei porti e nei terminal Per soddisfare le esigenze altamente specializzate degli operatori portuali, Continental Commercial Specialty Tyre (CST) offre un portafoglio completo di pneumatici per le flotte portuali. L’ampia gamma, che combina pneumatici e gomme piene, offre prestazioni e sicurezza nelle operazioni portuali quotidiane con un risparmio dei costi ed effetti positivi anche per l’ambiente. La gamma di prodotti Continental comprende pneumatici per tutti i tipi di veicoli che operano nella logistica portuale, come le gru a cavaliere, i reach stackers, le gru su gomma, i trattori, i rimorchi e i carrelli elevatori pesanti. I pneumatici ContainerMaster e DockMaster sono applicabili agli stackers, ai movimentatori di container vuoti e ai carrelli elevatori pesanti. Mentre il ContainerMaster è adatto per le condizioni di funzionamento tipiche della maggior parte dei porti, il DockMaster è uno pneumatico slick appositamente progettato per compiti particolarmente impegnativi come la torsione e la rotazione sul posto. Entrambi i pneumatici hanno fianchi rinforzati che offrono protezione contro i danni. Riducono il rischio di inclinazione ed eliminano l’effetto “bacio” che si verifica quando pneumatici gemellati vengono montati sui veicoli. Inoltre offrono una resistenza al rotolamento particolarmente bassa, che porta a un consumo di carburante ridotto e una maggiore durata utile. Gli operatori beneficiano di una maggiore sicurezza e di un ottimizzato rapporto costo/prestazione. Lo StraddleMaster combina una migliore sicurezza ed una gestione con costi operativi ridotti. È stato sviluppato appositamente per gru a cavaliere con ca-

ratteristiche di flessione superiori, bassa resistenza al rotolamento e prestazioni eccezionali di frenata e manovrabilità. Lo StraddleMaster riduce le distanze di frenata di circa il 30 percento e permette un rallentamento regolare del veicolo anche se i freni vengono attivati bruscamente. Inoltre, i costi operativi del veicolo e i tempi di fermo sono ridotti, dato che i fianchi laterali rinforzati offrono un’eccellente protezione contro i danni, garantendo così una durata più lunga. Il CraneMaster è stato progettato per migliorare le prestazioni operative e la resistenza dei veicoli che movimentano pesi enormi. Le gru a portale spesso ruotano sul posto sotto carico. Il fatto che una gru su gomma non si muova quando le ruote sono girate, pone in condizione di enorme stress i pneumatici, provocando frequenti appiattimenti e ulteriori danni. Quando la carcassa deformata viene spostata, l’usura dei pneumatici aumenta in modo esponenziale. La durata della gomma è anche minacciata dalle radiazioni UV che accelerano drammaticamente il processo di invecchiamento della gomma, causando incrinature visibili sulla superficie del pneumatico. Il CraneMaster minimizza questi effetti. Offre una costruzione particolarmente robusta e che riduce l’usura, oltre che i danni all’alloggiamento e il cracking da stress del battistrada. Il suo design rende il CraneMaster uno pneumatico perfetto per l’applicazione su gru portuali mobili e veicoli a guida automatizzata. Rispetto a pneumatici convenzionali, offre una manovrabilità superiore, una migliore sterzata sul posto, meno movimenti interni, minore resistenza al

rotolamento, invecchiamento ritardato e migliore tenuta all’usura. Tutti questi fattori contribuiscono a una migliore prestazione di guida, a un minor consumo di carburante e quindi a una riduzione dei costi complessivi. Il TractorMaster è stato sviluppato sui requisiti dei trattori utilizzati nelle operazioni nei terminal portuali e nei cantieri navali. Questo pneumatico ha una profondità maggiore del battistrada da 24 fino a 31 mm e si basa sul design del ContiRV20. La spalla chiusa e la mescola dura e resistente all’usura garantiscono un consumo uniforme, una bassa abrasione e un’elevata resistenza ai danni. Una costruzione del tallone rinforzata garantisce una lunga durata di vita con meno tempo di fermo anche in caso di uso intensivo. Questi fattori non solo assicurano un funzionamento regolare, ottime caratteristiche di movimentazione e un’elevata capacità di carico del pneumatico, ma contribuiscono anche a ridurre il consumo di carburante, le emissioni di CO2 e il costo totale di gestione. Il TractorMaster è dotato dell’indicatore di allineamento visivo brevettato Continental (VAI - visual allignment indicator) che aiuta a evitare l’errato allineamento con la sospensione senza complesse misurazioni elettroniche. In tal modo, semplifica la manutenzione e riduce i costi. Il TerminalTransport è uno pneumatico radiale a tutto tondo che segue su tutte le posizioni l’asse di un trattore da terminal. TerminalTransport è progettato appositamente per un elevato chilometraggio e una bassa resistenza al rotolamento. Grazie al suo indice di carico aumentato, è in grado di gestire in modo sicuro

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i grandi carichi dei terminal, quindi è lo pneumatico ideale per un ambiente con superfici nuove e uniformi. Fornisce un basso consumo energetico, un’ottima presa sul bagnato e una trazione, un comfort di guida e un’usura costante a costi ragionevoli. Il ContiRV20 è uno pneumatico radiale massiccio con design a spalla chiusa per l’utilizzo nelle condizioni più impegnative e difficili. È lo pneumatico per trattori, rimorchi e carrelli elevatori che operano in porti con superfici irregolari e ad alto rischio di oggetti sulla traiettoria di guida. La sua mescola altamente resistente e la spalla chiusa garantiscono una lunga durata. ContiRV20 garantisce la massima efficienza nella trasmissione della forza motrice, fornendo contemporaneamente una presa eccezionale e una trazione anche in condizioni di umidità. Le brevi distanze di arresto su superfici scivolose o inclinate migliorano la sicurezza del conducente e del carico. Inoltre, il design supporta il comfort di guida. Diversamente rispetto al ContiRV20, il ContiRT20 per carrelli elevatori è dotato di un disegno a spalla aperta con fianchi rigidi ed elevata profondità del battistrada. Garantisce una eccellente manovrabilità combinata con stabilità eccezionale in tutte le condizioni su superfici irregolari. Il design aperto della spalla garantisce una buona presa anche su rampe e rotaie umide. I suoi blocchi di battistrada indipendenti assicurano comfort di guida e movimentazione del veicolo quando si ruota sul posto. Inoltre, il ContiRT20 offre buone prestazioni di chilometraggio. Il Trailer è uno pneumatico solido con un design senza battistrada. È su misura per applicazioni difficili con un elevato rischio di impatto e danni. Il corpo solido elimina la necessità di

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gonfiare lo pneumatico. La superficie in esecuzione senza battuta impedisce l’usura del «dente da sega» e quindi le vibrazioni. Lo pneumatico è stabile, resistente alla punzonatura, privo di manutenzione e quindi una soluzione di qualità e basso costo, quando sono prioritarie elevate capacità di carico, basse vibrazioni, bassa resistenza al rotolamento e lunga durata. ContiPressureCheck integra il portfolio prodotti Continental per l’industria portuale. Oltre ai pneumatici robusti, Continental CST offre il sistema di controllo della pressione pneumatici ContiPressureCheck, che contribuisce ad una gestione efficiente delle flotte di veicoli nei porti. ContiPressureCheck misura continuamente la pressione e la temperatura dell’aria dei pneumatici tramite sensori collegati all’interno del pneumatico, garantendo così dati di elevata precisione. Il controllo automatico della pressione dei pneumatici consente di ridurre i rischi di incidenti stradali e offre maggiore sicurezza sia per conducente che per veicolo. La corretta pressione dello pneumatico porta a un minor consumo di energia dei veicoli e a una maggiore capacità di chilometraggio. Gli operatori della flotta possono ridurre significativamente i loro costi operativi e aumentare l’efficienza delle loro flotte utilizzando ContiPressureCheck. Allo stesso tempo, l’impatto ambientale è ridotto, poiché le emissioni di CO2 sono ridotte e la durata del pneumatico è prolungata. I dati misurati possono essere visualizzati su diversi sistemi, come uno strumento palmare o una stazione di lettura esterne. Il componente di connettività riceve i dati dai sensori dei pneumatici e li trasmette tramite connessione cellulare al backend di Continental.

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News > Le brevi MARANGONI

Marangoni sigla con Lujakumi Oy una Partnership strategica per la Finlandia L’azienda a conduzione familiare porterà la tecnologia premium RINGTREAD System verso un mercato nuovo ed estremamente dinamico Marangoni Retreading Systems ha ampliato ulteriormente la propria rete mondiale RINGTREAD grazie alla partnership con una delle principali società finlandesi. La società leader nel settore della ricostruzione ha siglato un accordo con Lujakumi Oy, società con sede legale e sito produttivo localizzati a Pori, sulla costa occidentale del paese, per diffondere la propria tecnologia premium RINGTREAD System in nuove aree.

Lujakumi Oy è membro della rete Point S e vanta una vasta e indipendente base clienti nell’area finlandese e delle isole Åland, un arcipelago nel Mar Baltico di lingua svedese. La società, fondata nel 1954, è gestita dalla seconda gene-

razione della famiglia Lujala. La società finlandese, originariamente dedicata al servizio, alla riparazione e alla ricostruzione a caldo dei pneumatici, si occupa di ricostruzione a freddo dal 1968. Grazie a un’esperienza di oltre 60 anni

CEMAT 2018

CeMAT punta i suoi riflettori sulle applicazioni di Logistica 4.0 La digitalizzazione ha importanti effetti sulle catene logistiche del valore. Nella cornice di Logistics 4.0 Experience Hub, i visitatori di CeMAT potranno vedere concretamente come funzioneranno le catene del futuro, nelle loro connessioni fisiche e digitali, e quali sfide il settore dovrà affrontare. Dal 23 al 27 aprile 2018 circa 30 espositori presenteranno le ultimissime tecnologie per il trasporto e il ritiro merci, per la produzione, il magazzino, l’order picking, il packing e la consegna merci. Jungheinrich illustrerà ad esempio il tema del picking degli ordini, mentre SMI Handling Systems proporrà evoluti sistemi per la movimentazione dei prodotti con la tecnologia del vuoto. Copal presenterà innovative soluzioni per lo scarico e la pallettizzazione dei

container, Pepperl+Fuchs informerà sulle soluzioni per l’identificazione. Gli esperti di wearable computing di Unimax, invece, proporranno soluzioni di augmented reality. Le aziende espositrici completeranno peraltro la presentazione dei loro prodotti con approfondite informazioni nello Speakers’ Corner. L’Hub sarà integrato da isole tematiche che presenteranno gli ultimissimi risultati della ricerca, per esempio in tema di droni, robotica o realtà aumentata.

Deutsche Messe AG Deutsche Messe AG festeggia nel 2017 il suo 70esimo anniversario. In sette decenni l’originaria Exportmesse 1947

è diventata un organizzatore leader mondiale di fiere di beni di investimento allestite sia in Germania sia sui mercati esteri. Con un fatturato di 302 milioni di euro nel 2016, l’azienda figura tra i cinque maggiori enti fieristici tedeschi. Il suo portafoglio eventi comprende fiere leader internazionali come: (in ordine rigorosamente alfabetico) CEBIT (Business Festival per l’innovazione e la digitalizzazione), CeMAT (Intralogistica e Supply Chain Management), DIDACTA (istruzione), DOMOTEX (tappeti e pavimentazioni), HANNOVER MESSE (tecnologie industriali), INTERSCHUTZ (protezione antincendio e anticatastrofe, soccorso e sicurezza), LABVOLUTION (tecnologia per i laboratori) e LIGNA (macchine per la lavorazione del le-

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nella ricostruzione, Lujakumi Oy è una delle società leader nel settore in tutta Europa. Rinomata per i propri servizi e per la fornitura di prodotti di altissima qualità sul mercato, dispone di una forza lavoro composta da 30 dipendenti assolutamente dedicati, professionali e motivati. Data la rigidità delle condizioni invernali, aderenza e trazione sono dei fattori chiave per il mercato finlandese e Lujakumi Oy potrà, adesso, utilizzare la tecnologia più moderna e all’avanguardia offerta dal sistema RINGTREAD per la ricostruzione di carcasse di altissima qualità dei marchi di pneumatici più affidabili, producendo pneumatici ricostruiti dalle prestazioni eccezionali. Hanna Maja, Amministratore delegato di Lujakumi Oy, ha accolto con entusiasmo l’accordo di partnership, nella prospettiva di poter offrire i prodotti del

sistema RINGTREAD di Marangoni, rinomato in tutto il mondo, ai propri clienti in Finlandia. «Nel nostro settore la competizione è in continuo aumento e i clienti richiedono un’efficienza sempre maggiore dai prodotti che offriamo e installiamo. Qui a Lujakumi Oy ci siamo concentrati su obiettivi quali una bassa resistenza di rotolamento, efficienza dei consumi di carburante, trazione e un maggior rendimento chilometrico per i nostri ricostruiti, ed è per questo che siamo in grado di offrire ai nostri numerosi clienti prestazioni straordina-

rie e ad un costo chilometrico ridotto», ha dichiarato. E ha aggiunto: «È per questo che abbiamo deciso di utilizzare la tecnologia premium RINGTREAD System di Marangoni. In questo modo, grazie alla nuova partnership con Marangoni, saremo in grado di soddisfare le richieste di maggiore qualità ed efficienza del nostro parco clienti». Sia Lujakumi Oy che Marangoni auspicano una cooperazione di successo e duratura.

gno e tecnica forestale). Il quartiere fieristico di Hannover ospita inoltre con regolarità anche manifestazioni di altri organizzatori che sono fiere leader nei settori di loro pertinenza: AGRITECHNICA (tecnologia agricola) e EuroTier (zootecnia), entrambe organizzate dalla Società Agricola Tedesca (DLG); EMO Hannover (macchine utensili), organizzata dall’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine utensili (VDW); EuroBLECH (lavorazione della lamiera), organizzata da MackBrooks; IAA Veicoli commerciali e industriali (trasporto, logistica, mobilità), organizzata dall’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA). Con oltre 1.200 addetti e 58 sales partner, Deutsche Messe è presente in circa 100 Paesi.

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News > Le brevi CLS

CLS integra la propria offerta con il nuovo carrello per container vuoti Hyster da 11t, in grado di sollevare agevolmente due container frigoriferi CLS, azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per la logistica, annuncia la disponibilità sul mercato del nuovo carrello per container vuoti Hyster da 11 tonnellate. Il nuovo carrello consente la movimentazione di due container vuoti alla volta di qualunque tipologia, inclusi quelli frigoriferi con le unità di refrigerazione sullo stesso lato. Con una portata massima di 11 tonnellate, la migliore del settore, questi nuovi carrelli Hyster offrono importanti vantaggi in termini di produttività. «Oggigiorno la tara di molti container vuoti può tranquillamente superare le 5 tonnellate, in particolar modo se ci riferiamo ai container refrigeratori», spiega Elmer Dammers, Global Pro-

duct Manager per i Big Truck Hyster. «Poiché molte attività prevedono la movimentazione dei vuoti a doppio container per ottimizzare la produttività, è indispensabile impiegare attrezzature in grado di gestire agevolmente coppie di qualsiasi tipo di container, senza dover provvedere ad alcuna selezione preliminare.» La nuova serie Hyster consta di nove modelli di carrelli per container vuoti, di cui quattro in grado di sollevare contenitori singoli da 8’6” fino in 8a fila e cinque studiati per sollevare a doppio container da 8’6” fino in 9a fila. «La movimentazione di container vuoti sia singoli che doppi è sempre più diffusa in tutto il mondo. Il problema nasce spesso quando si tratta di movimentare due container frigoriferi, perché dovrebbero essere mo-

vimentati uno alla volta, allungando i tempi e gli sforzi di pianificazione necessari per la loro gestione», continua Dammers. «Hyster, in quanto leader di mercato, ha lavorato a stretto contatto con i clienti per perfezionare costantemente i propri prodotti, per aumentarne le prestazioni e quindi, per ridurre il costo per container movimentato.» Dato che a livello globale il parco dei container è in continua crescita, anche per dimensione e peso, Hyster ha sviluppato questa nuova gamma di carrelli da vuoti per permettere ai propri clienti di essere sempre all’avanguardia. Il nuovo H11XM-ECD9 consente all’operatore di movimentare agevolmente due container frigoriferi da 40’, anche quando le unità di refrigerazione si trovano entrambe sullo stesso lato, condizione che solitamente determina una forte eccentricità del carico. Per garantire potenza e velocità in ogni singolo sollevamento, il carrello per container vuoti monta un motore Cummins Stage IV QSB 6.7, già a lungo collaudato con estrema soddisfazione sui precedenti modelli. È inoltre dotato dell’innovativo sistema di raffreddamento on-demand e di diverse modalità di funzionamento per soddisfare le più varie esigenze operative e, al contempo, contenere i consumi di carburante. La macchina è inoltre equipaggiata con un impianto idraulico on-demand con funzione di rilevamento del carico che sfrutta la potenza del motore soltanto quando necessario, riducendo i costi di esercizio. Di conseguenza il carrello presenta anche un funziona-

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mento molto silenzioso, caratteristica che ne rende ancor più confortevole l’utilizzo da parte degli operatori. La cabina garantisce un’ottima visibilità in tutte le direzioni, mentre il design dello spreader aiuta l’operatore a tenere sotto controllo i twistlock o i ganci in qualsiasi posizione del carico. Il carrello può essere equipaggiato con una cabina che si inclina posteriormente di 10° per facilitare l’osservazione a grande altezza, oppure con un’opzione per avere la cabina rialzata di 1.000 mm per migliorare la visibilità quando il container si trova ad altezza di guida.

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La funzione opzionale di estensione/ ritrazione automatica agevola ulteriormente il compito degli operatori regolando lo spreader in base alla dimensione del container da 20’ o 40’, semplicemente premendo un pulsante. Gli operatori possono inoltre avvalersi di particolari sistemi di telecamere per una migliore visibilità durante le operazioni di movimentazione. I nuovi carrelli per container vuoti Hyster garantiscono un’ottima resa dell’investimento con un basso costo totale di esercizio (TCO) e sono supportati da una delle migliori reti d’assistenza al mondo e naturalmente anche in Italia.

CLS garantisce un servizio continuativo e su misura grazie a 180 officine mobili, ovvero furgoni attrezzati in grado di risolvere qualsiasi problema in loco e nel minor tempo possibile, per ridurre al minimo i fermi macchina e garantire la massima produttività. Il servizio di Assistenza CLS si avvale in tutta Italia di un efficiente servizio di ricambi con consegna overnight, di sistemi avanzati di diagnostica e riparazione e di personale costantemente addestrato, capace di definire contratti di manutenzione programmata personalizzati sulla base delle effettive necessità e di specifiche applicazioni.

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News > Le brevi

LOGISTICA

FERCAM, nuova filiale a Palermo Fercam, operatore logistico a gestione familiare che opera nei diversi settori del trasporto e della logistica con servizi specializzati, rafforza con la nuova struttura a Palermo la propria presenza in Sicilia, dove già è presente da tre decenni a Catania. «Tra Palermo e Catania ci sono quasi 200 km e con questo nostro nuovo insediamento non solo ottimizziamo l’ultimo miglio, ma miglioriamo il servizio per i nostri clienti in loco, che sono in particolare aziende del setto-

re vitivinicolo, agroalimentare e oleifici che hanno l’esigenza di raggiungere in tempi molto brevi i loro mercati nazionali e anche euronazionali. Con questa nuova apertura riusciremo a fare fronte alla crescente domanda di servizi di distribuzione del territorio, garantendo una maggiore vicinanza ai nostri clienti delle provincie di Palermo e Trapani», spiega in una nota Giuseppe Rubini, direttore operativo Distribuzione Italia. La nuova struttura palermitana di Fercam, già operativa, è in via Padre

Francesco Randazzo a Carini (Palermo) e dispone di 10.000 m2 di piazzale oltre ad un magazzino di 3.500 m2 e 25 baie di carico per un agevole carico/scarico contemporaneo di altrettanti automezzi. Fercam Palermo garantirà direttamente la distribuzione nelle province di Palermo e Trapani essendo collegata direttamente agli HUB di Bologna, Piacenza, Napoli oltre alla Filiale di Catania; a disposizione della propria clientela palermitana e trapanese dunque dell’intera rete distributiva nazionale e euronazionale di Fercam per l’ottimizzazione della supply chain. Per Palermo l’arrivo degli automezzi è previsto nelle prime ore del mattino al fine di garantire la distribuzione lo stesso giorno di arrivo. Per offrire massima qualità del servizio, particolare attenzione è stata posta anche alla sicurezza con l’installazione di un sistema di video sorveglianza e di sistemi di protezione antincendio.

FREIGHT LEADERS COUNCIL

Codice dell’autotrasporto e contratto logistica: GdL ministeriale coordinato da Ricozzi (FLC) Nelle prossime settimane sarà insediato un Gruppo di lavoro presso il Ministero dei Trasporti, con il compito di mettere a punto i principi direttivi di una legge delega finalizzata alla semplificazione dell’assetto normativo vigente, e di redigere una proposta normativa per la regolazione del contratto di logistica, da inserire nel Codice Civile. L’iniziativa, preannunciata da Clara Ricozzi, vice presidente del Freight

Leaders Council, nel corso del dibattito di TForma sul tema Gli strumenti strategici per rendere profittevole l’attività di trasporto, tenutosi venerdì 17 aprile a Verona (nell’ambito del TranspotecH Logitec 2015), è stata ufficializzata da Teresa Di Matteo, presidente del Comitato Centrale per lʼAlbo degli autotrasportatori nel corso del Convegno che lo stesso Comitato ha tenuto il giorno successivo. La vice presidente Ricozzi, che coor-

dinerà il Gruppo di lavoro, ha ricordato che due dei principali obiettivi del Quaderno 24 del Freight Leaders Council Autotrasporto oggi: analisi elle criticità e proposte operative sono una robusta semplificazione normativa che consenta di approdare a un vero e proprio «codice» dell’autotrasporto merci, e la regolazione dell’attività di logistica attraverso l’istituzione di una fattispecie contrattuale «tipica», nella quale far confluire i servizi complementari e

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accessori all’attività di trasporto merci. Su entrambi gli obiettivi, ha sottolineato Ricozzi, si impegnerà il Gruppo di lavoro, che vedrà la partecipazione di rappresentanti della pubblica amministrazione, di esperti del settore, del mondo accademico, delle associazioni di categoria dell’autotrasporto.

Una relazione è stata svolta anche da Paolo Volta, consulente di Economia dei Trasporti e componente del Comitato di gestione del Freight Leaders Council Volta. Partendo dalle più recenti previsioni macroeconomiche del settore, Volta ha puntato il suo intervento sull’esigenza di re-

alizzare maggiori economie di scala, sviluppare le capacità organizzative e le competenze logistiche, accanto al potenziamento dell’outsourcing logistico, al fine di soddisfare le esigenze del mercato, accrescere il fatturato e migliorare il servizio offerto dalle imprese di logistica.

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Preview fiere > Marmomac 2017

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armi e graniti: lo scenario mondiale è tutt’altro che cupo. Nel solo 2016 l’estrazione ha visto una crescita del 3% e un interscambio globale a quota 22 miliardi di euro. Sui mercati esteri si registra nuovo record storico per i prezzi dei materiali lapidei lavorati e tecnologie made in Italy. Un settore che si riconosce in un unico appuntamento: Marmomac. Dal 27 al 30 settembre, torna alla Fiera di Verona la 52ª edizione del più importante e completo salone internazionale dedicato alla filiera del pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari, tecnologie e accessori per la lavorazione fino alle ultime applicazioni nell’architettura e nel design.

Marmomac 2017: vetrina di un mercato in crescita La 52ª edizione del salone sul business e la cultura della pietra naturale dal 27 al 30 settembre di Sandro Tozzi

Marmomac accompagna e riflette l’evoluzione di un comparto che nel 2016 ha visto aumentare del 3% sul 2015 l’attività mondiale di cava, con 145 milioni di tonnellate di marmi e graniti estratti. E anche se negli ultimi venti anni sono mutati gli equilibri di mercato – con il baricentro sempre più spostato in Asia, grazie a Cina, India e Turchia che insieme esprimono oltre il 55% della produzione lapidea globale –, il ruolo guida nel business, nella cultura, formazione e sperimentazione di settore resta a Verona e si identifica con Marmomac. Il salone, infatti, si è sviluppato in uno dei maggiori distretti di lavorazione della pietra al mondo ed è espressione dell’eccellenza unica del made in Italy. Anche se l’export lapideo italiano nel 2016, dopo sei anni consecutivi di crescita, ha rallentato del 4%, fermandosi a un controvalore di 2,1 miliardi di euro, il valore aggiunto dei materiali lavorati dalle aziende tricolori ha toccato il massimo storico, raggiungendo la quotazione di 60 euro al metro quadrato, contro una media dei concorrenti che si ferma a 32 euro.

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Stesso discorso per i macchinari e le tecnologie dedicate che vedono primeggiare quelle progettate in Italia, con una quota del 38% delle vendite complessive e un prezzo al quintale salito dai 1.112 euro del 2015 ai 1.184 dell’anno scorso, nonostante, anche in questo caso, le esportazioni nel 2016, pari a 680 milioni di euro, abbiano registrato una contrazione dell’11 per cento. «Marmomac», commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, «a ogni nuova edizione rafforza la propria leadership di piattaforma globale per business, formazione e innovazione legati alla pietra naturale. Un ruolo riconosciuto anche dal Governo italiano che dal 2015 ha inserito la rassegna tra quelle strategiche nell’ambito del Piano di promozione straordinaria del made in Italy portato avanti dal Mise-ministero per lo Sviluppo economico e da Ice-Agenzia. Anche per questa edizione continua il percorso di sviluppo della manifestazione che sarà rafforzato ulteriormente dalla recente trasformazione di Veronafiere in SpA, dal nuovo piano industriale da 100 milioni di euro di investimenti al 2020 e dalla digital transformation collegati». Il successo di Marmomac risiede soprattutto dalla capacità di coniugare gli affari alla cultura di un prodotto che in Italia ha tradizioni millenarie ma guarda al futuro. Un concetto che a Marmomac 2017 trova espressione con The Italian Stone Theatre: un padiglione di 3.500 metri quadrati allestito in collaborazione con Mise, Ice e Confindustria Marmomacchine, dove tre mostre – Territorio & Design, Macchine Virtuose e Soul of City – raccontano l’iterazione tra pietra, tecnologie di lavorazione, sperimentazione e design attraverso progetti d’avanguardia di famosi architetti e designer. Marmomac da sempre fa dell’internazionalità uno dei punti di forza come dimostrano i numeri dell’edizione 2016, con il 64% del 1.670 espositori e

il 60% dei 67mila visitatori provenienti dall’estero, da oltre 145 nazioni. «I dati 2017, seppur non ancora definitivi», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «indicano anche quest’anno un incremento delle aziende straniere con nuove presenze da Argentina, Georgia, Irlanda, Messico e Slovenia mentre tra le collettive di buyer già confermate spiccano quelle di alcuni Paesi come l’Iran, quinto produttore lapideo al mondo, e Corea del Sud, terzo importatore di materiali dell’area asiatica, con un boom del 24% nel 2016. Il profilo internazionale di Marmomac cresce a ogni edizione potendo contare sul programma di iniziative di Veronafiere che presidiano Nord America,

IN SINTESI MARMOMAC Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet

Nord Africa e Sud America dove siamo presenti con Veronafiere do Brasil, controllata del Gruppo, senza dimenticare l’esplorazione di nuovi mercati come il Libano, meta quest’anno della missione commerciale We speak stone». Sempre sul fronte dell’attività di incoming di operatori dall’estero, prosegue anche nel 2017 la collaborazione di Marmomac con Ice e Confindustria Marmomacchine tra le attività legate al Piano di promozione straordinaria del made in Italy, promosso dal Mise. A Verona è inoltre previsto l’arrivo di selezionate delegazioni commerciali, protagoniste di incontri b2b, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio.◀

52ª edizione del salone internazionale dedicato alla filiera della pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design Verona - Veronafiere dal 27 al 30 settembre 2017 annuale marble stone & design, unprocessed stone, machinery and equipment, tools and chemical 1.670 80.439 m2 67.186 www.marmomac.com

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Preview fiere > GIS Piacenza 2017

GIS 2017: i più grandi d’Europa Oltre 300 marchi hanno già confermato la loro partecipazione al GIS 2017 facendo della mostra piacentina il più grande evento europeo dell’anno dedicato al sollevamento, alla movimentazione industriale e portuale e ai trasporti eccezionali di Sandro Tozzi

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i avvicina l’apertura ufficiale della sesta edizione del GIS – Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali e la fiera sta ancora aumentando giornalmente il numero dei suoi espositori, a conferma del grande interesse suscitato dal “form” della manifestazione non solo presso gli operatori italiani ma anche in tutto il continente europeo. La fiducia di numerosi imprenditori e associazioni italiane e internazionali (come ESTA e IPAF) nei confronti del GIS ha certamente contribuito al risultato, come anche il supporto delle aziende straniere che sono diventate tenaci sostenitrici di eventi di nicchia come il GIS che garantiscono utili contatti commerciali a fronte di costi espositivi non esorbitanti. «Se il numero delle prenotazioni manterrà questo ritmo», commenta Fabio Potestà, organizzatore del GIS, «il centro espositivo di Piacenza sarà completamente riempito per la prima volta dalla nostra prima edizione e crediamo che anche il numero di visitatori supererà facilmente le 10.000 unità, una cifra estremamente elevata, considerando che i visitatori della nostra manifestazione sono principalmente utilizzatori o responsabili degli acquisti delle macchine, attrezzature e veicoli esposti in fiera». «Anche se non è facile indicare tutte le categorie professionali dei visitatori del GIS», aggiunge l’organizzatore, «tra questi ci sono imprese di sollevamento e trasporti eccezionali grandi e piccole, società di noleggio, imprese

di costruzioni e edilizia, produttori di prefabbricati in calcestruzzo, acciaierie e società di commercio metalli, operatori dell’Oil & Gas e del power generation, produttori di materie plastiche, gomma, società di montaggio e assistenza impianti industriali, traslochi e autosoccorso, raccolta e riciclaggio di rifiuti e rottami (ferrosi e non), aziende forestali e di commercio legname ma anche terminal portuali e intermodali, società ferroviarie, responsabili della logistica (anche nel settore aeroportuale), cantieri navali, porti turistici, ma anche imprese di manutenzione del verde pubblico, aziende di illuminazione, vigili del fuoco, protezione civile e funzionari delle forze armate italiane. A questo proposito, siamo molto lieti di annunciare che non solo la Marina Militare, ma anche l’Esercito Italiano hanno confermato il loro sostegno ufficiale al GIS 2017, confermando la validità del nostro evento.» L’Italia rimane il secondo paese produttivo più grande in Europa e tutte le aziende hanno bisogno di macchine e attrezzature per il sollevamento, la logistica meccanizzata e mezzi per il trasporto pesante, un fatto che dovrebbe consolidare il GIS come evento biennale da non perdere per tutti quegli operatori (italiani o stranieri) che utilizzano quel tipo di macchine e attrezzature.

IN SINTESI GIS Dove Quando Frequenza Settori Espositori Visitatori Sito internet

Anche per l’edizione 2017 del GIS, è previsto un programma completo di seminari e conferenze tecniche (anche relative ai temi della formazione degli operatori e della sicurezza): alcuni di essi sono organizzati con il sostegno di importanti associazioni italiane di categoria e questo contribuirà sicuramente ad attirare un maggior numero di operatori qualificati dei diversi settori. La grande notizia per l’edizione 2017 sarà il nuovo evento di gala ITALPLATFORM - Italian Access Platform Awards, che si terrà nella bellissima struttura del Collegio Alberoni di Piacenza la sera di mercoledì 4 ottobre, e durante il quale saranno premiati i produttori delle piattaforme aeree più innovative ma anche gli utilizzatori e gli operatori che si sono particolarmente distinti nei campi della formazione e della sicurezza nei lavori in quota. L’ITALPLATFORM andrà ad aggiungersi agli altri due eventi organizzati collateralmente al GIS: ITALA - Italian Terminal And Logistic Awards che si terrà la sera del 5 ottobre, dedicata agli operatori dei terminal portuali e intermodali e della logistica (www.italawards.it ), e ILTA - Italian Lifting and Transportation Awards, che si terrà la sera del 6 ottobre per le imprese di sollevamento e trasporti eccezionali (vedi www.ilta.biz).◀

6ª edizione del GIS - Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali Piacenza - Italia dal 5 al 7 ottobre 2017 biennale piattaforme aeree, gru e autogru, sollevatori, ponteggi, rimorchi, carrelli elevatori, movimentazione industriale e portuale, componenti e accessori oltre 300 più di 10.000 www.gisexpo.it

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Focus azienda > Imola Gru

Tecnologia al

servizio del cliente Investire in ricerca e sviluppo per sconfiggere la crisi. Ăˆ la strategia vincente di Imola Gru, che ha sviluppato una software house interna e creato un sito e due app per migliorare l’assistenza tecnica di Luca Balduzzi

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a crisi economica che ha travolto il comparto delle costruzioni ha avuto ripercussioni molto pesanti e profonde sull’attività di tante aziende, anche dei settori più strettamente collegati a quello specifico dell’edilizia. Imola, in provincia di Bologna, se n’è resa conto molto di più rispetto ad altre città, assistendo al fallimento di due fra le sue cooperative storiche: la Cesi, una tipica impresa di costruzioni, ma anche la 3elle, una azienda produttrice di porte e finestre in legno. A poca distanza dalle sedi di queste due cooperative, però, c’è una impresa che è stata in grado di fronteggiare e avere la meglio sulla crisi. In che maniera? Non avendo alcuna paura di cambiare la propria struttura e di modificare le sue priorità di investimento, con la decisione di puntare con convinzione sulla ricerca e sullo sviluppo. È Imola Gru, che grazie a una scelta lungimirante può vantarsi di essere una fra le prime azienda del nostro Paese ad avere sviluppato al proprio interno un comparto dedicato all’in-

formatica, che ha dato vita a Logica, il primo software gestionale specifico per migliorare l’assistenza tecnica ai clienti in Italia e all’estero.

Tecnologia = sicurezza ed efficienza «La necessità di gestire in sicurezza servizi ad alto livello di rischio ha portato Imola Gru a puntare, fin dalla sua nascita, sulla formazione continua degli operatori (sia tecnica che di sicurezza) e sulla massima innovazione tecnologica, sia nella strumentazione sia nella organizzazione del lavoro», premettono i vertici dell’impresa. «La tecnologia rappresenta per Imola Gru garanzia di sicurezza e al tempo stesso premessa indispensabile all’efficienza del servizio.» Arrivando a “Logica”, «l’azienda ha sviluppato internamente un sistema che consente un monitoraggio esaustivo e la programmazione di commesse, personale e mezzi in relazione alle attività programmate o in corso, e la cura del cliente», aggiungono da via Bacchini. «Il continuo svilup-

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po del software ha portato all’integrazione con il call center, il sito web (area extranet clienti) e con le più recenti innovazioni nel campo dell’informatica e del mobile». Ne sono nati «un collegamento via palmare a squadre operative scelte e a due nuove app per la gestione delle verifiche accessori e degli interventi», continuano da Imola Gru. Un sistema che «permette di organizzare le squadre e gli interventi, ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili (furgoni attrezzati ed equipaggiamento), gestire il magazzino e la spedizione dei pezzi di ricambio, e snellire le procedure burocratico-amministrative». «Attraverso l’applicazione, il cliente ha la possibilità di consultare in qualsiasi momento e monitorare in maniera costante l’anagrafica e il registro di controllo dei propri macchinari e accessori», entra nei particolari

Alessandra Mirri, responsabile commerciale dell’impresa, ovvero «la loro storia, la loro attività, l’elenco delle verifiche effettuate nel corso degli anni e la lista delle eventuali riparazioni». Ma non è finita qua. «Il software consente anche di firmare immediatamente un verbale di esecuzione lavori», prosegue la Mirri, «di inviarlo direttamente al cliente per e-mail e di renderlo consultabile, verificabile e scaricabile da parte dello stesso nell’area dedicata del sito internet aziendale». L’obiettivo, insomma, è quello di rendere più efficienti i servizi dell’azienda e semplificare il lavoro dell’imprenditore.

Flotta di mezzi attrezzati Non è questo il solo punto di forza di Imola Gru. Per garantire un’assistenza tempestiva, l’azienda mette a disposi-

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Focus azienda > Imola Gru

zione della propria clientela una flotta di mezzi attrezzati con unità operative delocalizzate (Udine e Ospedaletto) composta da ventinove furgoni attrezzati. Sempre pronti a partire ed equipaggiati per ogni evenienza, i mezzi dell’impresa consentono alle squadre di tecnici di pronto intervento di rispondere con immediatezza alle richieste di assistenza e di operare sul posto con un’attrezzatura tecnica specifica e ricambi originali pronti per l’installazione. Un dispiegamento di forze che permette di ridurre al mi-

nimo il tempo di fermo delle macchine del cliente.

Magazzino di ricambi originali Inoltre, un servizio completo di assistenza tecnica e manutenzione preventiva non può prescindere da una fornitura completa ed efficiente di ricambi originali, anche attraverso la vendita online. Imola Gru, grazie a un magazzino con uno stock di oltre 40.000 pezzi e un collaudato servizio di spedizione, commercializza ricam-

bi autogru tuttoterreno e fuoristrada Grove (Krupp), ricambi gru semoventi - cingolate - Manitowoc, ricambi gru edili a torre e automontanti Potain (Simma), ricambi radiocomandi gru Hetronic (Ques) e Autec, e radiocomandi industriali gru idrauliche Autec.

Ufficio tecnico centralizzato Gli elevati standard qualitativi degli interventi sono garantiti dalla presenza di un Ufficio tecnico interno, organizzato in un team ad alto livel-

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lo di specializzazione per settore (gru edili, autogru, carroponti industriali e gru semoventi). L’eccellente biblioteca tecnica e gli avanzati sistemi di telecomunicazione consentono di fornire un supporto in tempo reale all’operatore impegnato sul campo, come se ogni intervento fosse eseguito da un tecnico ideale, somma delle eccellenze e del know-how acquisito da Imola Gru nei suoi oltre venti anni di storia.

Officina specializzata Imola Gru è anche Officina Renova, officina tecnica interna che grazie a un personale altamente qualificato offre servizi di riparazione, revisione e rinnovamento di impianti di sollevamento edile e industriale. Con un’area di 400 m2, l’officina è dotata di moderne attrezzature e macchinari per la riparazione di qualunque parte ed è rifornita dall’attiguo magazzino di tutti i ricambi originali necessari alla lavorazione.

Imola Gru opera in Italia e nel mondo, anche in scenari particolari come l’off-shore Alla vigilia del compimento del venticinquesimo anno di attività, nel dicembre del 2014 l’azienda ha coronato il proprio percorso di riconversione alla crescita e allo sviluppo con un pre-

stigioso incarico a bordo della Saipem 7000, l’ammiraglia del contractor appartenente al gruppo Eni in navigazione sul Mar Nero. Dopo la missione dell’anno precedente a bordo di Castoro II, altro vascello della flotta Saipem, i tecnici di Imola Gru hanno affrontato una nuova sfida in off-shore per effettuare un megatagliando sulla nave gru semi-sommergibile più grande al mondo: 198 metri per 87 metri e una capacità di sollevamento di 1.400 tonnellate. «Si è concretizzata quindi l’intensa attività compiuta dall’azienda fra il 2010 e il 2013, volta a convertire il proprio fatturato dal comparto edile ad attività rivolte a settori decisamente in controtendenza con la crisi delle costruzioni», spiegano i vertici di Imola Gru. «Si è passati così dal 34% al 73% dell’intero volume d’affari che proviene dai general contractor mondiali come Saipem, da grandi società di ingegneria come Rosetti Marino, da multinazionali italiane come Marcegaglia o il gruppo Danieli di Udine, parallelamente al consolidamento delle storiche collaborazioni con aziende leader del territorio come Sacmi e Cefla.»

Una sfida «impegnativa, che ha richiesto un’implementazione del knowhow per approcciarsi ai nuovi settori e una struttura capace di rispondere efficacemente a richieste sempre più complesse», aggiunge l’azienda. «Il tutto supportato da investimenti in tecnologia che hanno permesso lo sviluppo di strumenti all’avanguardia che sfruttano le integrazioni con i dispositivi mobile, scelta unica nel settore dei servizi. Una nota certamente positiva per il territorio e un esempio virtuoso di come perseveranza, impegno e investimento in ricerca e sviluppo rappresentino la chiave del successo».◀

INFO Imola Gru Sede direzionale e operativa via Bacchini, 4/a - 40026 Imola (BO) Unità operativa Tirreno via Cocchi, 7 - Ospedaletto (PI) tel - +39.0542.642283 fax - +39.0542.649455 email - info@imolagru.com http://www.imolagru.com/

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Speciale noleggio > Gruppo Mollo

Mollo srl: specialisti del noleggio Il Gruppo Mollo è una grande realtà del noleggio di mezzi per il sollevamento nota in tutta Italia. Li abbiamo intervistati di Manuela Cortesi

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Come è nata Mollo Fratelli? Com’è strutturata la vostra azienda e quante sono le vostre sedi? «Il Gruppo Mollo nasce negli anni Settanta come deposito all’ingrosso di materiali e attrezzature edili presso l’odierna sede di Alba. A oggi conta 250 dipendenti operativi presso i 30 centri gestiti direttamente e distribuiti in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna , Toscana.»

La vostra azienda ha diverse anime: noleggio, vendita e rivendita usato. Qual è il vostro core business? «Il nostro core business è il noleggio. La divisione Mollo Noleggio nel 2016 ha servito 16.000 clienti, facendo

34.000 contratti per un totale di 40.000 mezzi noleggiati.»

Può descrivere la flotta noleggio ai lettori? «Nel settore del noleggio siamo dei “generalisti”. Da noi i clienti possono trovare piattaforme aeree, mezzi per il sollevamento, gru edili, autocarri, mezzi movimento terra, macchine e attrezzature per l’edilizia, motogeneratori, monoblocchi e container, bagni chimici mobili La nostra flotta noleggio conta circa 3.000 mezzi: una delle maggiori flotte disponibili in Italia, estremamente “giovane”, con un’età media di soli 4,4 anni. Aspetto molto importante, in quanto un mezzo “nuovo” è sinonimo di affidabilità e sicurezza.»

A quali case produttrici vi affidate? E qual è l’ultimo acquisto per la vostra flotta noleggio? «Ci affidiamo alle migliori case produttrici, puntando su mezzi tecnologicamente all’avanguardia. Negli ultimi anni stiamo investendo nell’acquisto di mezzi “green”, a zero o ridotte emissioni di gas inquinanti, che funzionano con batterie al litio (per esempio le ultime piattaforme cingolate ragno acquistate), con motore elettrico (quali le numerose tipologie di macchine per edilizia inserite

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Speciale noleggio > Gruppo Mollo

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nel nostro parco nolo, le nuove autocarrate con pompa elettrica o i nuovissimi miniescavatori dotati di centralina elettroidraulica), con motori diesel euro 6 (i nuovi autocarri pat b acquistati rientrano tutti in questa tipologia), o dotati di motore con tecnologie / sistemi per ridurre le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico prodotti (per esempio gli innovativi sollevatori telescopici fissi e rotanti).»

Noleggiate i vostri mezzi con o senza operatore? «I nostri mezzi sono disponibili a noleggio sia senza operatore che con operatore. Ci avvaliamo di operatori qualificati con grande esperienza nell’uso dei mezzi: con noi il cliente è in buone mani!»

Qual è il sollevamento più curioso che vi è capitato di effettuare?

«Potremmo citare la fornitura di piattaforme aeree per la costruzione dello Sky Way, la nuova funivia del Monte Bianco, a oltre 3.400 m d’altezza. Oppure la fornitura di una piattaforma area autocarrata da 52 m, con servizio operatore, impiegata a Milano per la realizzazione della torre Lego più alta al mondo, in occasione di Expo 2015.»

Avete un sito molto ben curato e con una sezione e-commerce. Come sta andando l’esperienza della vendita online? «È un settore in crescita, che ci sta dando grandi soddisfazioni.»

Può farmi una panoramica sugli altri settori, di cui si occupa il Gruppo Mollo? «All’interno del Gruppo Mollo operano anche le seguenti divisioni: ▶ Una divisione specializzata nel noleggio bagni chimici mobili e servizio spurghi per cantieri, eventi e manifestazioni pubbliche o private. ▶ Mollo Formazione, che eroga corsi di abilitazione professionale, obbligatori per legge, per l’utilizzo dei mezzi da lavoro. Dal 2013 (anno di entrata in vigore della legge) a oggi abbiamo già formato 13.000 operatori, di cui oltre 3.000 nel 2016 (risultando per il secondo anno consecutivo i primi in Piemonte per

numero di operatori formati). Tra l’altro siamo un organismo accreditato dalla Regione Piemonte per l’erogazione di questi corsi. ▶ Mollo Edilizia, con oltre 20.000 articoli e prodotti, tra materiali edili e attrezzature edili, ferramenta e utensileria, abbigliamento, antinfortunistica e dispositivi di sicurezza, chiusure e scale, riscaldamento, condizionamento e deumidificazione, stufe, caldaie, pellet e legna, giardinaggio, macchine movimento terra. ▶ Mollo Acciai, che si occupa della lavorazione e vendita del tondino per cemento armato, produzione di gabbie preassemblate, pali per fondazioni, reti, con l’ausilio di macchinari ad alta tecnologia che garantiscono tempi di lavorazione ridotti e elevati standard di qualità. ▶ Mollogru, con oltre 280 gru per edilizia con bracci da 10 a 80 metri disponibili a noleggio.»◀

INFO Mollo srl C.so Canale, 112 12051 Alba (CN) Tel. +39 0173 444811 info@mollofratelli.com www.mollonoleggio.com

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Focus macchina > Demag PC 3800-1

La nuova Demag PC 3800-1:

efficacia e versatilitĂ

Pensata per raggiungere cantieri prima inaccessibili al modello standard, la nuova Demag PC 3800-1 riesce a raggiungere la massima capacitĂ di sollevamento anche su terreni non livellati di Sandro Tozzi

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a nuova gru su piedistallo Demag PC 3800-1 offre la possibilità di ampliare le prestazioni e le capacità di sollevamento. Consente infatti di accedere a cantieri che, in precedenza, non erano raggiungibili con un modello cingolato standard. La PC 3800-1 presenta solidi diagrammi di carico, in particolare nella configurazione con il solo braccio base, è facile da trasportare e contribuisce a ridurre la necessità di preparare il terreno.

L’utilizzo della PC 3800-1 può significativamente ridurre la quantità di tempo che occorre dedicare alla predisposizione del cantiere per le operazioni della gru. Normalmente, per consentire alle gru cingolate di raggiungere la capacità di sollevamento nominale, occorre un terreno di supporto perfettamente livellato (pendenza di 0° - 0,3°) su una vasta area, di conseguenza è necessaria un’accurata attività di preparazione del terreno prima di eseguire il sollevamento.

La preparazione della PC 3800-1, invece, necessita solo di quattro punti poiché il supporto degli stabilizzatori non deve necessariamente essere perfettamente livellato dato che i cilindri degli stabilizzatori possono compensare una certa tolleranza di planarità del terreno — fino a 2,1° con una base degli stabilizzatori di 12 x 12 m. In più, la PC 3800-1 può utilizzare, come supporti degli stabilizzatori, le fondazioni su pali già esistenti in grado di offrire una sufficiente stabilità. Questa confi-

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Focus macchina > Demag PC 3800-1

gurazione rende la PC 3800-1 particolarmente vantaggiosa in cantieri che presentano conformazione e struttura del terreno già esistenti, come spesso accade nel caso di banchine portuali e raffinerie, nonché durante l’installazione di ponti dagli argini dei fiumi. La nuova gru su piedistallo PC 3800-1

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presenta stabilizzatori idraulici estensibili e ripiegabili che possono essere posizionati a 12 x 12 m, 14 x 14 m con tutte le configurazioni, includendo Superlift e 16 x 16 m senza Superlift. Inoltre offre ulteriori possibilità di sollevamenti ad ampio sbraccio in siti in cui la capacità di sollevamento di una gru

cingolata risulterebbe normalmente limitata. La PC 3800-1 offre anche prestazioni di sollevamento più efficaci in numerose configurazioni oppure richiede un minor contrappeso per fornire una capacità di sollevamento uguale o leggermente superiore. Un contrappeso inferiore comporta l’uti-

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lizzo di un minor numero di camion, con conseguente significativa riduzione dei costi di trasporto. Per una maggiore versatilità, Demag ha anche sviluppato un adattatore per collegare la carrozzeria (sezione centrale) della gru a un rimorchio modulare semovente o alle linee degli assi. Le linee degli assi si trovano normalmente nei lavori che implicano il sollevamento di sezioni di ponti, centi-

ne o l’assemblaggio di turbine eoliche, quindi è possibile riposizionare facilmente la gru su un cantiere parzialmente attrezzato, sfruttando, al tempo stesso, l’uso delle linee degli assi. In base alle normative stradali, la Demag PC 3800-1 provvista di linee degli assi può essere facilmente adattata per rispettare il limite di carico di 12 t per asse o avere un peso lordo inferiore a 100 t. È possibile ottenere questo

Terex Corporation Terex Corporation è un produttore globale di macchinari di sollevamento e per la lavorazione di materiali e fornisce i relativi servizi di assistenza offrendo ai clienti soluzioni per l’intero ciclo di vita del prodotto in grado di ottimizzare la redditività dei loro investimenti. Tra i principali marchi troviamo Terex, Genie, Powerscreen e Demag. Le soluzioni offerte da Terex sono utilizzate in un’ampia gamma di

settori industriali, tra i quali: edilizia, infrastrutture, attività di produzione, spedizioni, trasporti, raffinazione, energia, aziende di servizio pubblico e attività minerarie e di estrazione. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari in grado di facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite Terex Financial Services.

risultato con numerose linee degli assi prodotte da diversi costruttori. I clienti necessitano solo di linee degli assi provviste di adattatori corrispondenti tra la carrozzeria (sezione centrale) e le stesse linee. Gli accessori opzionali aggiuntivi della gru su piedistallo Demag PC 38001 includono una connessione rapida per disinstallare la torretta dal telaio e piastre d’appoggio a terra di diverse dimensioni per gli stabilizzatori. È possibile acquistare la PC 3800-1 come gru completa oppure si può optare solo per l’acquisto del carro come opzione di installazione successiva per la gru cingolata Demag CC 3800-1 e per la sua versione precedente Superlift 3800. Il sistema di accoppiamento rapido consente un passaggio efficiente tra carro cingolato e carro su piedistallo sulle gru Demag CC 3800-1 con o senza Superlift ed è compatibile con le combinazioni di turbine eoliche oltre che con i kit Boom Booster.◀

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Speciale sicurezza > Nacanco

La sicurezza è una

responsabilità Nacanco Service promuove l’utilizzo consapevole dei dispositivi di protezione individuale. La sicurezza è una responsabilità per ogni operatore, indispensabile al fine di prevenire gli infortuni di Miriam Spada

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er Nacanco, leader in Italia nel noleggio dei mezzi per il sollevamento aereo, la sicurezza sul lavoro costituisce un obiettivo prioritario per ridurre i tassi d’infortunio. In quest’ottica, attraverso la consociata Nacanco Service, offre corsi di formazione e di aggiornamento in aula ed e-learnig per chi opera con piattaforme di lavoro elevabili, carrelli elevatori autogru e molte altre attrezzature e, più in ge-

nerale, per preparare le figure professionali ad essere responsabili per il lavoro in sicurezza. L’offerta di servizi Nacanco Service è integrata dalla vendita di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), un nuovo servizio che l’azienda ha fortemente voluto e che intende potenziare in futuro per dare ai suoi clienti la possibilità di affidarsi a personale qualificato, per qualsiasi esigenza legata all’utilizzo dei mezzi in sicurez-

za. La vendita spazia da una serie di attrezzature, come caschi, connettori, imbracature, cordini regolabili e con dissipatore d’energia, punti d’ancoraggio, linee vita temporanee, fino a kit pre-assemblati oppure personalizzabili, in base alle specifiche esigenze degli operatori. Tutte le attrezzature di sicurezza proposte da Nacanco Service sono conformi alle normative di prodotto europee EN, relative allo specifico settore d’applicazione.

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Speciale sicurezza > Nacanco

Chi è Nacanco Attiva nel mercato italiano dal 2001, Nacanco è l’azienda leader in Italia nel noleggio di mezzi per il sollevamento aereo. La crescita sostanziale è iniziata nella seconda metà degli anni Duemila ed è proseguita con importanti incrementi annuali, grazie alla continua implementazione del parco macchine, così come di collaboratori altamente qualificati. Nacanco oggi è forte delle sue 14 sedi operative, ed è una realtà capace di mettere in campo oltre 2.400 macchine e uno staff di 165 dipendenti. Questa importante evoluzione della sua offerta è il

risultato di un’oculata gestione manageriale e amministrativa che ha molto puntato sulla diversificazione del parco macchine, sulla creazione di un servizio di assistenza a 360° sempre puntuale ed efficiente, che accompagna il cliente dalla fase della scelta della macchina fino alla fine del suo utilizzo. Nacanco è anche particolarmente impegnata nella sua opera di sensibilizzazione sul tema della sicurezza nell’uso delle macchine. La sua attività formativa, gestita da “Nacanco Service”, è pressoché continua ed è utilizzata da centinaia di professionisti del settore.

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Nell’ambito dei kit di sicurezza pre-assemblati, l’offerta di prodotto si articola su quattro tipologie: Kit base, Kit anticaduta, Kit posizionamento e Kit plus. Questi Kit, composti dagli esperti Nacanco in base alle caratteristiche più richieste dalla clientela, sono contenuti in uno zainetto: comodi per il trasporto sui cantieri e pratici per gli operatori che possono acquistare dispositivi di utilizzo immediato sui mezzi di sollevamento. ▶ Il Kit base comprende un’imbracatura regolabile con aggancio dorsale e sternale, un caschetto con sottogola Zircon, due moschettoni, un cordino di posizionamento e un giubbetto ad alta visibilità. ▶ Il Kit anticaduta prevede, oltre ai dispositivi del Kit base, un cordino con assorbitore d’energia. ▶ Il Kit posizionamento contiene, invece, un cordino top di posizionamento/trattenuta di lunghezza compresa fra 30 e 200 cm, oltre alle attrezzature del Kit base. ▶ Infine, il Kit plus che, oltre ai dispositivi del Kit base, offre un cordino

anticaduta con assorbitore d’energia e un cordino top di posizionamento/trattenuta. Un ulteriore servizio introdotto da Nacanco Service è la revisione periodica dei DPI, con cadenza almeno annuale come stabilito dalla legge. L’obiettivo è quello di porre l’attenzione sulla revisione per assicurare che i dispositivi siano sempre a norma, e perfettamente funzionali. Per gli operatori che lavorano in quota conoscere la normativa in materia di sicurezza è la base per poter prevenire gli infortuni. Partecipare al corso di formazione Nacanco Service assicura quindi una buona preparazione per l’operatore. Lo step successivo deve essere la valutazione dei DPI da utilizzare, valutando quale sia la scelta più confacente per soddisfare al pieno le esigenze lavorative e identificando i DPI con le caratteristiche tecniche idonee. Il personale esperto in materia di Sicurezza di Nacanco Service è sempre al lavoro per cercare soluzioni ad hoc per ogni cliente, convinti che la formazione e la prevenzione siano la base per un lavoro sicuro.◀.

Quattro kit

Le quattro tipologie diverse di kit per la sicurezza degli operatori del sollevamento sono forniti nell’apposito zainetto. Nella foto, il kit base

INFO Nacanco S.p.a. Via Glenn Curtiss, 13 25018 Montichiari (BS) Z.I. Fascia D’oro Tel. +39 030 9675811 Fax+39 030 9675998 www.nacanco.it

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Speciale sollevamento marmo > Aardwolf Industries LLC

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Col marmo è un’altra storia

Tra le presenze al Marmomac 2017 troviamo la Aardwolf Industries LLC, una società che si occupa a livello mondiale di attrezzature per la movimentazione dei materiali delle industrie di pietra, vetro e metallo di Manuela Cortesi

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a sede è in Vietnam (provincia di Binh Duong) ma la Aardwolf Industries LLC è al 100% australiana. Arrivano dunque letteralmente dall’altra parte del mondo i rappresentanti della Aardwolf Industries LLC: non potevano certo mancare alla più importante fiera del marmo in Italia, il Marmomac di Verona. L’azienda è nata nel 2008 con un obiettivo ambizioso: diventare leader nella produzione di attrezzature per il sollevamento e la movimentazione dei materiali da costruzione, con una particolare predilezione per il marmo. Oggi conta oltre 100 dipendenti e una rete vendita dal respiro internazionale.

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Speciale sollevamento marmo > Aardwolf Industries LLC

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Aardwolf al Marmomac

Lo stand della Aardwolf: Hall 2 | Stand F9

Il segreto del successo Grazie a un aggiornamento costante delle tecniche di produzione, Aardwolf ha saputo ritagliarsi uno spazio in un settore particolare come quello del sollevamento del marmo e del vetro. Ma oltre all’aggiornamento c’è di più. Come spesso capita nelle storie di successo, dietro all’azienda si nasconde un’idea vincente. Questa è nascosta nel sistema chiamato Aardwolf Lifter, un brevetto inventato dal fondatore dell’azienda James Corbett. Partendo proprio dal brevettato Aardwolf Lifter inventato dal fondatore, la Aardwolf offre ora una varietà di attrezzature per la movimentazione dei materiali di altissima qualità. La sua rete di distribuzione globale parte da Vietnam, Australia, Corea, India per giungere in Germania e in tutto il mondo.

Al di là del marmo Sono passati quasi dieci anni dalla sua fondazione e la Aardwolf si trova a un punto di svolta nella produzione di attrezzature. Oltre alla classica serie come i sollevatori a vuoto e le attrezzature da trasporto, Aardwolf offre

una vasta gamma di prodotti in risposta alla domanda del mercato: carrelli autobloccanti, carrelli elevatori, carrelli per trasporto, miscelatori, travi a cuscinetto e attrezzature per la lavorazione di pietre. A oggi la Aardwolf è arrivata a produrre oltre 300 diverse apparecchiature e machine, sempre soddisfando i requisiti internazionali di sicurezza.

Oggi e domani Con l’accento sulla soddisfazione del cliente, Aardwolf ha guadagnato una portata globale con ampi canali di distribuzione in diverse nazioni dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Australia, dalla Germania, dall’Italia e dalla Gran Bretagna alla Corea, all’India e alla Thailandia. Con l’obiettivo di diventare il principale fornitore mondiale di apparecchiature di movimentazione pesante come società multinazionale nei prossimi anni, Aardwolf continua a sviluppare la portata della produzione con migliori tecniche e prodotti unici. Attualmente, Aardwolf si concentra sulla costruzione di una nuova fabbrica specializzata nel sollevamento a vuoto in una diversa area del Vietnam e sta valutando potenziali altre sedi in paesi come l’India, al fi-

ne di diversificare i tipi di prodotto e l’utilizzo per soddisfare la domanda del mercato. Aardwolf è un marchio specializzato nelle attrezzature di sollevamento pesante di pietra, granito, marmo, calcestruzzo, pavimentazioni, mattoni, metalli, plastica, monumenti, lapidi, vetro e altri materiali pesanti: ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶

sollevatori a piattaforma; impalcature, sollevatori a vuoto; fasci e scaffali; sollevatori a forbice e morsetti; sollevatori orizzontali; sollevatori per vetro; sollevatori di monumenti; prolunghe per forche; attacchi per forche ecc. e altro ancora.◀

INFO Aardwolf Industries LLC web - www.aardwolf.com.au email - sales@aardwolf.com.au tel - +84 274 371 2840

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Macchina > CTE ZED 20.3 HV Focus macchina

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CTE ZED 20.3 HV:

al top della stabilità Presentato il nuovo sistema di stabilizzazione con 4 aree predefinite per lavorare in totale sicurezza di Sandro Tozzi

N

uovo arrivo nella fascia di altezza di lavoro più richiesta dai noleggiatori, quella dei 20 metri. Per questo range di altezza, che in casa CTE è già rappresentato da 2 modelli (CTE ZED 20.3 H e CTE ZED 20.3 EASY), è ora disponibile un nuovo modello caratterizzato da un sistema di stabilizzazione variabile H Stab System con 4 aree di lavoro predefinite.

È arrivata CTE ZED 20.3 HV Come lavorare facilmente, in spazi ridotti e in sicurezza? Con CTE ZED 20.3 HV: un mezzo compatto e dotato della stabilizzazione con H Stab System. Il braccio è estramamente versatile e permette numerose applicazioni: dalla manutenzione di stabili, alle potature, ai restauri, alla pulizia delle facciate, all’installazione di insegne pubblicita-

rie. La stabilizzazione variabile permette inoltre di utilizzare il giusto spazio in cantiere, grazie alla configurazione degli stabilizzatori posteriori in sagoma e la possibilità di estendere o meno gli stabilizzatori anteriori, anche alternati.

Nuovo design A seguito del restyling strutturale richiesto per l’adeguamento delle piattaforme agli autocarri Euro 6, nel corso

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Focus macchina > CTE ZED 20.3 HV

CTE ZED 20.3 HV: guarda il video

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Il video è online su www.scimag.news

Il video realizzato da CTE mette in luce le caratteristiche principali della CTE ZED 20.3 HV: la compattezza del mezzo, la stabilizzazione con H Stab System, la versatilitĂ del braccio e alcune applicazioni realizzabili con questa piattaforma.

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degli ultimi mesi CTE ha ripresentato sul mercato i propri modelli di punta, da intendere come una vera e propria “nuova generazione” di piattaforme aeree. Dati i pesi aumentati degli autocarri, sono stati rivisti i disegni dei bracci delle piattaforme per rientrare nei pesi complessivi e sono stati impiegati nuovi materiali e sistemi di gestione e controllo. I nuovi bracci, costruiti con l’affidabile acciaio Strenx SSAB, sono di nuova concezione e design, con linee arrotondate e accattivanti, progettati per garantire massime performance e stabilità in altezza. Anche i telai hanno cambiato forma per adeguarsi alle nuove sovrastrutture. I quadri comandi sono ora custoditi in vani protettivi sottostanti il telaio per evitare danni causati da agenti atmosferici o detriti.

CTE ZED 20.3 HV: Focus prodotto ▶ Raggiunge 20 m di altezza di lavoro, 8,5 m di sbraccio e 300 kg di portata. ▶ Presenta un doppio pantografo, un braccio telescopico e uno sfilo. ▶ La rotazione torretta è di ± 320°, quella della navicella di 60° a destra e 60° a sinistra. ▶ I comandi sono elettroidraulici proporzionali da terra e da navicella con rampe di accelerazione e decelerazione per un controllo più fluido delle manovre. ▶ Gli stabilizzatori sono a piazzamento oleodinamico con sensori di contatto terreno.

▶ La stabilizzazione è variabile con H Stab System: stabilizzatori frontali con estensione delle traverse possono essere aperti o chiusi anche alternati, e stabilizzatori posteriori fissi in sagoma. Il sistema H Stab System è disponibile anche sul modello CTE ZED 21.3 JH, presentato alla fiera Apex Amsterdam lo scorso maggio.

INFO CTE Group è uno dei più grandi gruppi europei nel campo del sollevamento e della movimentazione di materiali e persone. SEDE CENTRALE Via Caproni , 7 – Z.I. 38068 Rovereto (Tn) Tel. +39 0464 485050 Fax +39 0464 485099 www.ctelift.com

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Preview fiere > Bรถcker al GIS

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Una presenza di qualità

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Böcker parteciperà alla prossima edizione del GIS, che si svolgerà a Piacenza dal 5 al 7 ottobre di Miriam Spada

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öcker Italia sarà presente al prossimo GIS (Area Esterna, Stand N6) con uno spazio espositivo di 150 metri quadrati, ricco di proposte in grado di rispondere alle aspettative tecniche del mondo edile e dei traslocatori.

La gamma esposta ▶ Autogrù multifunzione AK37/4000 allestita su Man TGL 8.180. Montabile su veicoli con PTT da 7,5 t, è ideale per i noleggiatori. Con un carico utile massimo di 4 t e sbraccio fino a 37 m, presenta un design robusto e adatto per un’ampia gamma di applicazioni edili: dai tetti alle facciate; senza dimenticare la flessibilità nei lavori di montaggio. ▶ Elevatore per edilizia Junior 24, configurato con gabbia maggiorata, slitta ribaltabile, motore Honda. Agile, economico e di facile utilizzo in ogni cantiere, il Junior 24 è ampiamente personalizzabile in base alle specifiche esigenze del cliente. Ideale per installatori di ponteggi, carpenteria, lattoneria, serramentisti, impermeabilizzazioni. ▶ Elevatore per traslochi Agilo HL27 “Advantage”su Nissan NT400 da 3,5 t, 27 metri di altezza massima, portata di 400 kg, presa di forza in combinazione al motore elettrico, velocità massima della slitta di 55 m/sec.

▶ Elevatore per traslochi Agilo HL24 “Eco-compact” su Piaggio Porter Maxxi benzina Euro 6, da 24 metri di altezza massima, portata da 250 kg, azionamento elettrico, con gabbia per mobili Premium girevole, rientrabile e con sponde laterali apribili. ▶ Elevatore per traslochi Avario con portata massima di 400 kg e 26 m di altezza di lavoro, a fronte di un peso minimo contenuto in 1,9 t. Il pacco scala è di estrema stabilità e di dimensioni molto compatte, il suo ingombro può essere ulteriormente ridotto grazie al timone rientrabile. ▶ Elevatore per traslochi Junior, ideale per le grandi città, per i centri storici e per tutte le aree più strette e disagevoli. Grazie al suo peso contenuto il Junior può essere trainato da qualsiasi tipo di motrice. In grado di attraversare porte standard, ha una portata massima di 250 kg. ▶ Due componibili Toplift (uno in versione edilizia e uno in versione traslochi). Il Toplift per edilizia è il massimo in termini di flessibilità e leggerezza di trasporto. È disponibile in tre modelli fino a un massimo di 20,3 m di altezza. Tre le versioni anche per il Toplift per traslochi, il modello più leggero ed economico dell’intera gamma Böcker.

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Preview fiere > Böcker al GIS

L’INTERVISTA Approfittiamo della disponibilità di Daniele Tommasin, Responsabile Commerciale di Böcker Italia, per rivolgergli alcune domande.

Ancora una volta Böcker è presente al GIS. Cosa vi aspettate dalla manifestazione piacentina?

A proposito di Böcker Fondata nel 1958 da Albert Böcker a Werne, Vestfalia (Germania), la società si occupa dapprima di attrezzi dedicati all’agricoltura per poi orientarsi decisamente verso la progettazione e costruzione di elevatori inclinati per l’edilizia. In pochi anni Böcker cresce di livello e già nel 1962 apre al mercato internazionale con la consegna della prima macchina in Austria. Mentre continua l’evoluzione tecnologica si allarga il mercato internazionale, con la prima consegna negli Stati uniti avvenuta nel 1972. È datato 1989 l’esordio

della prima autogrù in alluminio e il 1992 vede la consegna del 25.000° elevatore. Oggi la sede della società copre una superficie di oltre 70.000 m2 in cui si producono autogrù, gru trainate, ascensori a cremagliera, elevatori per traslochi/ edilizia. La vocazione internazionale è confermata da sette consociate estere e da una presenza in ben 36 paesi seguiti attraverso una strutturata rete di dealer. Attualmente in Böcker lavorano oltre 400 dipendenti, di cui 47 nelle realtà dislocate sui mercati internazionali.

«Ci aspettiamo il passaggio di un considerevole numero di addetti del settore. L’organizzazione di questo evento si è dimostrata in linea con le nostre aspettative e questo si rifletterà sicuramente sull’affluenza dei visitatori, che attendiamo in crescita. Vogliamo ripetere il successo di ordinativi della scorsa edizione, sono infatti convinto che questa manifestazione sia molto importante per completare il portafoglio ordini di fine anno, ma soprattutto quello di inizio 2018. A tale proposito abbiamo già inoltrato alla casa madre molti ordinativi per accorciare i tempi di consegna. Saremo presenti con uno stand di 150 m2 e uno staff preparato per soddisfare le aspettative tecniche sia del mondo edile sia del mondo dei traslocatori, cercando come sempre di dare le giu-

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ste soluzioni ai clienti, anche attraverso interessanti mix tra i due settori, attraverso prodotti che stanno creando una nicchia di mercato unica ed affascinante dal punto di vista tecnico.»

Le macchine in fiera sono pressoché tutte vendute. Ottimo segnale per un mercato in crescita... «Effettivamente nei mesi di giugno e luglio abbiamo riscontrato un numero elevato di ordinativi, e questo ci ha aiutato nella scelta dei modelli da esporre. Non nascondo il particolare orgoglio che ho riscontrato negli occhi dei clienti che stanno aspettando di vedere esposto il loro ultimo acquisto, con i propri colori e le relative scritte sociali. Il nostro sarà quindi uno stand multicolor, un aspetto che contribuirà a renderlo più attraente. Dal punto di vista dei prodotti avremo una grande varietà di modelli: dai piccoli elevatori componibili per traslochi ed edilizia fino a un’imponente gru multifunzione su Man. Ci saranno elevatori allestiti su mezzi di diverse caratteristiche e dimensioni e molti trainati nelle più diverse configurazioni. Con-

fido nel trend positivo proprio di questi ultimi prodotti. Molto importanti per l’Italia, sono frutto di una progettazione attenta e riuscita, vengono apprezzati soprattutto per la compattezza, la velocità di posizionamento e la portata. Il nostro obiettivo è ottenere lo stesso successo avuto nel settore traslochi anche nel settore edile, e i numeri ci stanno premiando.»

Daniele Tommasin

responsabile commerciale della filiale Italiana di Böcker

Quali novità è lecito attendere per il 2018? «Le novità previste per il 2018 saranno importanti, coinvolgeranno interi settori della produzione, verranno aggiornate tipologie storiche di modelli proprio per andare incontro alle richieste dei clienti a livello mondiale. Nel 2018 verrà anche completato il restyling dell’immagine del gruppo, iniziata nel 2017 con lo sviluppo del nuovo sito internet (www. boecker.it), l’adozione di nuovi loghi, di nuovi colori sociali e nuovi investimenti nell’intero settore del marketing.»◀

INFO BOCKER ITALIA s.r.l. Sede legale

Corso Porta Nuova, 11 37122 Verona

Sede amministrativa/operativa

Via Adige, 7 37060 Pradelle di Nogarole Rocca (VR) Tel. 0458780399 email: italia@boecker-group.com web: www.boecker-group.com

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Focus cantiere > Niederstätter

Una Liebherr 65 K a 3.000 metri Avventura al rifugio Vittorio Veneto (Bolzano), sul Sasso Nero, per Niederstätter: con l’impresa Burgerbau di Casies hanno portato una gru a 3.000 metri di altitudine di Miriam Spada

D

opo il cantiere sulla Zugspitze (la montagna più alta in Germania), Niederstätter opera dall’anno scorso in Valle Aurina, a Nordest dell’Alto Adige. Diverso per tipologia, ma altrettanto affascinante, il cantiere prevede la nuova costruzione del rifugio Vittorio Veneto al Sasso Nero, as-

segnata all’impresa Burgerbau di Casies. A oltre 3.000 m di quota sorgerà un edificio con un’architettura innovativa la cui forma si ispira a un grande blocco di pietra. Gli architetti Helmut Stifter e Angelika Bachmann, che vinsero il primo premio del concorso di progettazione, stanno seguendo anche la direzione dei lavori in cantiere.

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Focus cantiere > Niederstätter

A queste altitudini il lasso di tempo che permette di eseguire dei lavori è piuttosto ridotto. L’11 di agosto 2016, giorno previsto per il montaggio della gru automontate Liebherr 65 K, l’intero cantiere era immerso in un paesaggio invernale le cui condizioni potevano sembrare proibitive per il proseguo dei lavori. Una volta installata la gru, il cantiere ha fatto grandi passi e l’azienda Burgerbau sta procedendo velocemente con i lavori: la tecnica straordinaria

della gru permette di lavorare anche in condizioni difficilissime, garantendo sempre un posizionamento al millimetro dei prefabbricati in cemento e legno con un peso fino a 3.000 kg. In questo contesto, la sfida più grande che Niederstätter ha dovuto affrontare è stato il trasporto della gru in quota: il cantiere è servito infatti soltanto da una teleferica con una portata massima di 3.000 kg. La gru, una Liebherr 65 K con un peso di oltre

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17 tonnellate, è stata smontata quindi vicino alla stazione a valle della teleferica, un lavoro impegnativo portato a termine solo grazie a ottime conoscenze tecniche. La gru serviva urgentemente per far partire i lavori e per questo, i singoli pezzi sono stati portati in quota perfino durante la notte. Una brutta sorpresa ha colto il team

di lavoro: una temperatura al di sotto dello zero a metà agosto. Dopo la chiusura nel periodo invernale, da metà giugno 2017 il cantiere è ritornato attivo. I montatori Niederstätter sono intervenuti sul posto a riattivare la gru anche se c’era ancora parecchia neve. I lavori ora procedono velocemente per garantire che il cantiere sia ultimato a ottobre 2017.◀

INFO Niederstätter

Vende, compra, scambia e noleggia macchine e attrezzature di tutti gli ordini di grandezza e container di alto livello. Nel loro vasto assortimento potete trovare molti prodotti di marche note e apprezzate.

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Lo studio > Gru a ponte e l’errore umano

Gru a ponte e l’errore umano Percezione dell’errore umano e sottovalutazione del rischio in un gruppo di operatori addetti alle gru a ponte di Giovanni Cavadi *

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Le gru a ponte Il carroponte è una macchina destinata al sollevamento e allo spostamento materiale di merci, con movimenti ristretti e confinati, sia all’aperto che al chiuso. Vi è un’ampia tipologia di gru a ponte, da quelle di tipo monotrave e bitrave a quelle a mensola, a bandiera, alle gru monotravi e bitravi sospese. L’uso non corretto della gru a ponte registra i seguenti principali rischi: l’investimento e lo schiacciamento delle persone, il rilascio e la caduta dall’alto del carico, l’urto contro ostacoli; l’inefficienza dei dispositivi di sicurezza, i cedimenti strutturali o di componenti della gru a ponte si associano ad altri rischi anche a cau-

sa della mancanza di manutenzione. Un’indagine del 2005 di una compagnia di assicurazione tedesca relativa a 2.480 sinistri liquidati a cose o a persone, ha individuato sul totale degli errori, i seguenti: errori di manovra pari al 65%, errori di manutenzione del 25%, e 15% per difetti del prodotto.

La nostra ricerca Lo studio che presentiamo, è rivolto a individuare alcune problematiche relative alla sicurezza sul lavoro e al grado di consapevolezza da parte degli operatori riguardo ai vari tipi di errore umano che possono essere commessi nel corso di un’attività lavorativa, mediante le gru a ponte.

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Lo studio > Gru a ponte e l’errore umano

A tal proposito sono state ideate quattro vignette ** (vedi pag. 63 e 64) che rappresentano quattro possibili situazioni tipo in cui si potrebbero verificare situazione di rischio. In alcuni incontri con gli operatori addetti alle gru a ponte, durante i corsi di aggiornamento svolti dal Cenpi Formazione di Brescia, sono state proposte le quattro vignette a 116 soggetti. Ogni vignetta illustra una situazione lavorativa, in cui uno o più individui dicono una parola o una frase e un altro individuo, che lavora con il carroponte, fornisce una risposta nello spazio vuoto, la quale corrisponde a ciò che pensa l’intervistato. Il soggetto esaminato deve immaginare, rispetto alla situazione specifica, cosa direbbe o risponderebbe l’addetto alla gru a ponte. Questo metodo delle vignette incomplete favorisce una libertà espressiva perché legato al concetto psicologico di proiezione, cioè di attribuzione ad un’altra persona di pensieri ed emozioni relativi a un determinato stimolo.

Il campione Sono stati sottoposti al test 116 soggetti, tutti di sesso maschile ed addetti all’attività lavorativa mediante le gru a ponte. Del campione da noi intervistato, 8 soggetti non hanno risposto a nessuna delle 4 vignette proposte, 6 non hanno risposto alle vignette 3 e 4, e 1 ha risposto solo alla prima vignetta.

Metodologia dell’indagine Per analizzare le risposte fornite dai nostri soggetti si è ricorsi alla tecnica dell’analisi del contenuto. Essa è quell’insieme di tecniche psico-sociologiche che ha come oggetto il messaggio, cioè il “che cosa viene detto”. L’analisi del contenuto si fonda sulla costruzione di categorie di contenuto entro le quali classificare tutti gli elementi del messaggio o unità di analisi, mediante le medesime categorie che considerano il messaggio nella sua unitarietà e che possono scomporlo anche in singoli elementi. Essa parte dal presupposto che nel testo vi sono sempre delle espressioni che, pur formalmente diverse, hanno un significato sostanzialmente uguale o comunque simile fra loro, e altre espressioni che, pur avendo significati diversi, possono, in base a un qualche criterio, raggrupparsi in una medesima categoria. Nel caso della nostra indagine è stata utilizzata l’analisi del contenuto quantitativa, con l’obiettivo di rilevare e misurare i dati relativi ai messaggi scritti dai partecipanti alla nostra ricerca.

Metodologia statistica Il numero delle risposte raggruppate nelle categorie sono state trasformate in frequenze, in percentuali e in frequenze relative. La frequenza è il rapporto fra il numero delle espressioni che appartengono a una data categoria e il numero totale delle espressioni classi-

ficabili nelle varie categorie. Oltre alle percentuali, abbiamo calcolato anche la frequenza relativa (De Lillo, 1971). La frequenza relativa è il rapporto tra il numero delle osservazioni da noi definite “favorevoli” e il numero totale delle osservazioni. Man mano che il numero delle osservazioni aumenta, la frequenza relative tende verso un limite: questo limite è detto probabilità dell’elemento favorevole (Nicoletti, 1968).

Le categorie di analisi Nel corso di questa indagine ci si è serviti dell’analisi delle contingenze che mira a rintracciare le associazioni psicologiche presenti nella sorgente del messaggio. Mediante tale analisi sono state costruite determinate categorie per interpretare le risposte fornite da ciascun soggetto.

Vignetta numero 1 Per la prima vignetta abbiamo individuato le seguenti categorie: ▶ disinteresse per il collega; ▶ varie; ▶ attenzione al carico; ▶ preoccupazione per il collega; ▶ valutazione del rischio orientato alla sicurezza; ▶ euristica. Per l’ultima categoria ci si riferisce a una strategia cognitiva particolare che consente all’individuo di risolvere un problema, compatibilmente con la complessità del compito e la limitatezza dei suoi sistemi di memorizzazione e di elaborazione di informazione (Simon, 1983). Il più delle volte gli individui forniscono risposte “abbastanza buone” proprio perché, date certe circostanze, quelle risposte sono il frutto del funzionamento naturale del sistema cognitivo. Le euristiche sono procedure flessibili che si modulano secondo il compito richiesto (Rumiati e Bonini, 2001).

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VIGNETTA 1

Disinteresse collega Varie Attenzione carico Preoccupazione collega Valutazione del rischio orientata alla sicurezza Euristica Totale

Preoccupazione collega

Valutazione del rischio

0,07

0,09

0,16

0,20

Euristica

Attenzione carico

0,03

Varie

Disinteresse collega

Frequenze relative

0,45

FREQUENZE PERCENTUALI FR.REL. 3 8 10 18

2,73 7,27 9,09 16,36

0,03 0,07 0,09 0,16

22

20,00

0,20

49 110

44,55 100

0,45

Vignetta 2 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10

VIGNETTA 2

Lapses Mistake Knowledge Mistake rules Disinteresse pericolo Slip Varie Attribuzione altro Totale

0,07

0,09

0,10

0,12

Attribuzione altro

0,06

Varie

Disinteresse pericolo

0,05

Slip

Mistake rules

Frequenze relative

Mistake Knowledge

0,00

Lapses

▶ Errori di input, i quali sono dovuti a confusioni percettive o difetti dell’attenzione da parte della persona. ▶ Errori nel controllo, che sono la conseguenza di un cambio di “modalità di controllo”: ad esempio la persona può dedicare attenzione a ciò che un tempo era un gesto automatico oppure mette da parte gli scrupoli e agisce senza la dovuta prudenza. ▶ Errori nelle intenzioni, quando vengono definiti in modo incompleto gli obiettivi relativi al compito per cui sono frequenti sbagli ed omissioni.

0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00

Frequenze relative

Per la seconda vignetta sono state individuate le categorie relative all’errore umano. Per l’errore umano ci siamo riferiti alla teoria di Reason (1990) che si fonda su un’idea di Rasmussen (1982), secondo la quale ci sarebbero tre livelli di condotta nel compimento dell’errore umano. Il primo, denominato livello “skill”, che comunemente viene designato come automatismo ed è contraddistinto da comportamenti rapidi e precisi ma non consapevoli, difficilmente controllabili e condizionabili. Il secondo livello è denominato “rule-based” poiché ogni azione discende da una verifica del tipo: “in presenza di una determinata condizione C, allora esegui l’azione A”; anche in questo caso c’è un automatismo dato che la verifica è affidata a procedure cognitive automatiche (i processi della memoria). Il terzo livello è denominato “knowledge-based” e interviene quando le persone devono affrontare una nuova situazione che richiede o l’applicazione di nuove conoscenze o la rettifica di quelle in loro possesso. Il modello proposto da Reason presenta l’individuazione di vari tipi di errori.

Vignetta 1

Frequenze relative

Vignetta numero 2

0,51

FREQUENZE

PERCENTUALI

FR.REL.

5 6 7 10 11 13 54 106

4,72 5,66 6,60 9,43 10,38 12,26 50,94 100

0,05 0,06 0,07 0,09 0,10 0,12 0,51

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Lo studio > Gru a ponte e l’errore umano

Richieste di aiuto generico

Richieste di ordini chiari

Frequenze relative

Risposte aggressive

0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00

Varie

Frequenze relative

Vignetta 3

0,15

0,16

0,26

0,43

VIGNETTA 3

▶ Errori nel sistema d’azione, in cui i programmi d’azione in corso interferiscono, ad esempio, con uno stimolo ambientale che innesca da parte della persona un automatismo ed il gesto compiuto compromette un programma che è in corso d’esecuzione in quel dato momento.

Vignetta numero 3

FREQUENZE PERCENTUALI FR.REL.

Varie Risposte aggressive Richiesta aiuto generico Richiesta ordini chiari Totale

15 16 27 44 102

14,71 15,69 26,47 43,14 100

0,15 0,16 0,26 0,43

Vignetta 4 0,25 0,20 0,15 0,10

Vignetta numero 4

0,05

VIGNETTA 4

Atteggiamento extrapunitivo

Atteggiamento impunitivo

Attenzione al rischio

Atteggiamento intrapunitivo

Disinteresse pericolo

Frequenze relative

Uso di alcol

0,00

Varie

Frequenze relative

0,30

Essa riguarda una situazione di confusione nella comunicazione che interferisce sulla corretta risposta dell’operatore della gru a ponte. Le risposte dei soggetti sono state classificate come situazioni conflittuali in cui si nota che nella situazione lavorativa proposta viene meno la figura del leader del gruppo di lavoro. ▶ Risposte extrapunitive (aggressive verso gli altri personaggi). ▶ Risposte di aiuto generico (rivolte ad altri personaggi). ▶ Richieste di ordini chiari (individuazione di un’eventuale leadership).

0,07

0,12

0,13

0,17

0,22

0,25

0,05

Varie Uso di alcool Atteggiamento extrapunitivo con colpevolizzazione dell’altro Atteggiamento impunitivo Attenzione al rischio Atteggiamento intrapunitivo Disinteresse pericolo Totale

FREQUENZE PERCENTUALI FR.REL. 5 7

4,90196078 6,86

0,05 0,07

12

11,76

0,12

13 17

12,75 16,67

0,13 0,17

22

21,57

0,22

26 102

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All’interno della stessa è stata rappresentata una situazione paradossale, in cui la situazione di pericolo è talmente sottovalutata che persino la pubblicità televisiva mostra comportamenti inadeguati da parte di operatori che lavorano ad altezze certamente pericolose e le affrontano sottovalutandone il rischio. Inoltre, in questa vignetta viene sottolineato l’abuso di alcool (vino) che accompagna il pasto dei lavoratori e che risulta essere un comportamento abbastanza frequente durante le pause di lavoro. Per questa vignetta son state individuate le seguenti categorie: oltre al già citato uso di alcool, sono presenti un atteggiamento extrapunitivo con colpevolizzazione dell’altro, in cui l’o-

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stilità del rispondente è rivolta contro una o più persone dell’ambiente ed uno impunitivo, nelle cui risposte viene evitata l’attribuzione di colpa ad un interlocutore o vengono invocati motivi generici di giustificazione. Disinteresse per il pericolo rispetto ad una situazione di rischio. Atteggiamento intrapunitivo, che si riferisce a quelle risposte implicitamente cariche di “confusione”, tendenti a togliere di imbarazzo l’interlocutore. L’aggressività viene espressa sotto forma di biasimo ed auto-svalutazione rivolta dal soggetto verso sé stesso.

Considerazioni conclusive Dall’insieme dei dati raccolti inerenti alle valutazioni effettuate dai nostri soggetti, emerge un quadro abbastanza differenziato, in cui coloro che operano con le gru a ponte tendono ad attribuire all’addetto alle operazioni di lavoro delle suddette, o la richiesta di comunicazioni ed ordini chiari e precisi rivolte verso gli altri operatori nel contesto lavorativo, o un atteggiamento intrapunitivo, per giustificare comportamenti di lavoro considerati

quasi scorretti. Questi eventi ci portano a riflettere sul problema della sicurezza sul lavoro nell’ambito dell’utilizzo delle gru a ponte, in cui abbiamo potuto vedere, da indagini epidemiologiche, come oltre i due terzi si riferiscono ad errori di manovra da parte degli operatori, dovuti all’euristica, e cioè a quella particolare strategia cognitiva che consente all’individuo di risolvere un problema, che in certe situazioni si rivela molto complesso a causa del contesto in cui avviene la decisione operativa stessa.

Analisi dei risultati ▶ Nella tabella 1 corrispondente alla vignetta 1, la risposta più frequente è relativa alla categoria “Euristica” che viene ben rappresentata nel grafico 1. ▶ Nella tabella 2 corrispondente alla vignetta 2, viene individuata l’attribuzione all’altro come causa principale di errore, e con limitata consapevolezza del tipo di errore che viene commesso. ▶ Nella tabella 3 corrispondente alla vignetta 3, le due categorie principali sono la “richiesta di ordini chiari” seguita dalla “richiesta di aiuto generico”. ▶ Nella tabella 4 corrispondente alla vignetta 4, innanzitutto si nota una similarità nella distribuzione delle risposte all’interno delle categorie, con una prevalenza nell’“atteggiamento intrapunitivo” e nell’“attenzione al rischio”. Secondariamente, si evidenzia una scarsa attenzione verso la situazione di pericolo, seguita da un atteggiamento di tipo intrapunitivo adottato dall’interlocutore ed una certa attenzione verso il rischio.

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Lo studio > Gru a ponte e l’errore umano

Simon H.A. (1983), Reasons in Human Affairs, Stanford University Press, Stanford, Calif. (trad. it. La ragione nelle vicende umane, Il Mulino, Bologna)

Ringraziamenti L’autore è grato ai due laureati in psicologia, Dr. Quaini Andrea per l’inserimento dei dati e l’elaborazione statistica dei medesimi e la Dr.ssa Vezzosi Giada per l’attenta rilettura e correzione del manoscritto, tirocinanti psicologi presso la Strabla Engineering S.p.a., Brescia. *Cavadi Giovanni Docente di Psicologia del Lavoro, Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia. Consulente Cenpi Formazione S.r.l., Brescia. ** Le vignette sono state ideate da Federico Facchetti della Crane Safety Evolution, Brescia.◀

Bibliografia Cenpi Formazione (2015), Manuale guida per la formazione degli addetti alle gru a ponte, Brescia. De Lillo A. (1971), L’analisi del contenuto, Il Mulino, Bologna. Nicoletti I. (1968), Analisi quantitativa e analisi di ricerca, Boringhieri, Torino. Reason J.(1990), Human Error, Cambridge University Press, Cambridge. Rosenzweig S. (1955), Manuale di siglatura del P.F. Study, Organizzazioni Speciali, Firenze. Rumiati R. e Bonini N. (2001), Psicologia della decisione, Il Mulino, Bologna.

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