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Visto in fiera Cronache russe dal CTT di Mosca Wacker Neuson WL60 e WL70: una nuova generazione Hyundai La nuova pala gommata HL965
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Sommario
Anno XXIX n.5 | Giugno-Luglio 2017
Visto in fiera Cronache russe dal CTT di Mosca Wacker Neuson WL60 e WL70: una nuova generazione Hyundai La nuova pala gommata HL965
Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Cristiano Pinotti, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi. Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0542 22601 – E-mail: abbonamenti@scimedia.it Abbonamenti Italia: euro 60,00 Estero: euro 90,00 Stampa GRAFICHE MDM - Forlì
Editoriale di Mario Giunchedi
p. 4
News > Le brevi a cura della redazione
p. 6
CASE
Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Commerciale Business
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Preview fiera > Matexpo
Groeten uit... Matexpo di Miriam Spada
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Focus macchina > Laurini Vulcano Smart p. 18
Innovazione a misura di cliente di Porfirio Ferrari p. 44
Visto in fiera > CTT
Cronache russe di Miriam Spada
p. 20
Collezionismo > Nino Venieri
Una collezione d’amore di Manuela Cortesi
p. 28 Focus macchina > Scarificatrice Wirtgen W 220
Pubblicità Concessionaria pubblicità (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su MT, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da S.C.I. media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.
Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale - Campione Gratuito
n.5 | Giugno-Luglio 2017
Anno XXXIX n. 5 - giugno-luglio 2017
Dischi volanti sulle strade del Connecticut di Miriam Spada
p. 46
Focus macchina > Hyundai HL965
L’ultima nata in casa Hyundai di Miriam Spada p. 50 Focus macchina > Wacker Neuson WL60 e WL70
Una nuova generazione per Wacker Neuson di Sandro Tozzi
L’evento > Open Day Gruppo Piolanti
Piolanti porta in cava la qualità JCB di Porfirio Ferrari p. 56 p. 34 Start up > TradeMachines
In cantiere > Case Serie D
Pugno di ferro in guanti di velluto di Porfirio Ferrari p. 40
TradeMachines in Italia: una nuova sfida di Manuela Cortesi
p. 62
Registrazione REA BO 533436 – Iscr. Soc. Trib. RA 11824 Aut. Tribunale di Ravenna n. 913 del 22/7/89 Iscriz. Registro Nazionale Stampa n. 3984
MT – Rivista Italiana del Movimento Terra SCI media srl – Via Cavour, 62 40026 Imola (BO) Tel. 0542 22601 info@scimedia.it – www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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Editoriale
Ciao a tutti e mille grazie ad ognuno di Mario Giunchedi
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ono passati ben trent’ anni da quel 1987, quando ho ideato e fondato Commercio Italia. Questa piccola rivoluzione nel mondo della comunicazione commerciale fu molto apprezzata, sia dalle imprese che cercavano macchine usate che dai commercianti che le vendevano, perché poterono sviluppare i propri affari senza il balzello dei mediatori, dei quali peraltro Commercio Italia ne determinò l’inizio della fine. Potremmo quasi affermare, se pur con un po’ di presunzione, che in qualche modo Commercio Italia, che in pochissimi anni divenne la rivista italiana del settore più letta nel mondo delle costruzioni, ha tracciato il passaggio dai vecchi sistemi di vendita ad internet. Sono poi nate altre pubblicazioni, MT, RIS e PF a completare la nostra offerta di comunicazione, vantando anch’esse buone performances, affermandosi ai primi posti in Italia e conseguendo un ottimo successo anche all’estero. Altri hanno collaborato a quest’impresa, anche a loro va il mio ringraziamento. Diverse famiglie ci hanno vissuto su questa iniziativa, collaboratori che ho “raccattato” sulla piazza, riconoscendone le potenzialità ignorate da altri, sono ora professionisti. Di tutto questo ne vado orgoglioso. La parte migliore di questa storia però, è il rapporto avuto con i clienti. Un
rapporto di reciproca stima e cordialità che, in molti casi, è diventata una vera e propria amicizia personale. Per tutto questo devo dire grazie. Mille volte grazie ad ognuno di voi, che mi avete accompagnato in questi fantastici anni e ne avete determinato il successo. Nonostante, come spesso accade, umane miserie in personaggi di piccolo cabotaggio abbiano, inutilmente, tentato di affossarlo. Panta rei, direbbe il filosofo, tutto passa e per me è giunto il momento di farmi da parte. Non lo faccio con particolare dolore, semmai con la lieve nostalgia di chi si separa da una propria creatura, sapendo però di lasciarla in ottime mani, in grado di farla vivere e progredire come io non saprei più fare, anticipando, come io a suo tempo, il futuro. Mani giovani, ben preparate che non seguono il progresso, ma lo definiscono. Questa è una delle differenze tra chi il digitale lo adotta e chi lo crea e lo sviluppa. Altre attività mi attendono, certamente come hobby se pur anche produttive, ma in settori totalmente diversi da quello che lascio. Mi auguro in futuro altre occasioni di incontrarci, sarà per me un vero piacere. Di nuovo ciao a tutti e un immenso grazie ad ognuno.◀
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L’attenzione per il cliente riceve grande impulso dagli investimenti operati da Fai Filtri negli ultimi anni, che segnano uno sviluppo sia in termini di fatturato che di visibilità globale. L’investimento più recente è il potenziamento della linea di produzione Spin-On, da sempre il core business di Fai Filtri: una linea ora completamente automatizzata, con controlli al 100% e con un aumento della produttività praticamente raddoppiato, no a raggiungere 1.700.000 prodotti annuali. Frutto di questa produzione sono le serie Oleodinamiche CS, CTT, CSP, CSG, CSD, ltri e cartucce per linee di aspirazione, ritorno e mandata d’impianti idraulici, con ltrazione no a 3 micron assoluti
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News > Le brevi
SKF
SKF lancia attuatori lineari elettromeccanici di nuova generazione
La nuova potente serie di attuatori elettromeccanici amplia la possibilità di rimpiazzare l’idraulica in macchine agricole e movimento terra Presentato per la prima volta a CONEXPO-CON/AGG 2017, il nuovo assortimento di potenti attuatori lineari elettromeccanici di SKF amplia la possibilità di rimpiazzare l’idraulica in macchine agricole e movimento terra. Oltre ad aumentare considerevolmente la forza di tiro e spinta dei suoi attuatori lineari elettromeccanici serie CAHB, SKF ha anche ottimizzato la protezione all’ingresso acqua di queste unità da IP66S a IP69K/66M, con valvola Gore. I tre nuovi prodotti, serie CAHB-20E, CAHB-21E e CAHB-22E, offrono più del doppio del carico nominale paragonato con la serie precedente, con un massimo carico dinamico di 10 kN e statico fino a 20 kN, assicurando la massima sicurezza in esercizio. Grazie a questo aumento delle performances tecniche dei prodotti, la nuova serie CAHB-E è la perfetta alternativa ai classici sistemi idraulici utilizzati in diverse posizio-
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TROOSTWIJK
Il più grande grader del mondo all’asta con Troostwijk L’asta avrà inizio il 18 luglio, mentre il 13 giugno si è conclusa l’asta attualmente in corso sempre nel settore del movimento terra Troostwijk, la maggior casa d’aste online d’Europa di beni industriali, conferma la sua presenza e la sua esperienza nell’ambito Construction. Trootswijk ha recentemente gestito con grande successo l’asta dei veicoli e dei mezzi di movimentazione terra della ex Vidoni, dove si sono battu-
ti quasi 400 lotti per un ammontare complessivo intorno ai € 5.000.000 e l’asta per conto di Unicredit Leasing (per la quale solo nel 2017 si è già superato il milione di euro di ricavi). In particolare, nell’ultima asta per conto di Unicredit Leasing, una perforatrice cingolata, partita da una base d’asta di € 270.000, è stata venduta a € 550.000. La conoscenza del mercato, le competenze e l’esperienza di Troostwijk nel settore delle costruzioni affrontano adesso un nuovo, importante ap-
puntamento: il 18 luglio verranno infatti messi all’asta 28 lotti, tra i quali spicca indubbiamente il Grader ACCO, il più grande grader del mondo. Oltre a questa motolivellatrice saranno messi all’asta anche rulli Amman e Bomag, escavatori Volvo e Liebherr. I lotti sono disponibili per visite e ritiro a BASALUZZO (AL). Si è chiusa inoltre (13 giugno) l’asta di 9 lotti disponibili a RUSSI (RA) tra cui escavatori, pale, minipale, dumper una pinza posacentine. Queste aste confermano la fiducia sempre in crescita degli operatori del settore Construction, che si rivolgono a Troostwijk per la vendita tramite aste online dei loro veicoli e mezzi movimentazione terra.
ni su macchinari agricoli o movimento terra. Il sistema elettro-meccanico infatti riducendo la complessità dei circuiti idraulici esistenti, migliorando efficienza di esercizio e affidabilità, semplificando l’installazione e la manutenzione e introducendo nuovi livelli di controllabilità e precisione. La nuova serie offre ulteriori benefici quali un azionamento manuale di emergenza con manovella che permette all’attuatore di essere movimentato anche in assenza di alimentazione e di attrezzature speciali e un encoder assoluto per monitorare e controllare la posizione lineare dello stelo di spinta dell’attuatore. I nuovi attuatori sono inoltre più compatti pur mantenendo le corse inalterate e riducendo la lunghezza retratta. La serie CAHB-2XE è l’ultima aggiunta alle soluzioni della gamma BeyondZero di SKF, messa a punto per assicurare ai clienti importanti vantaggi ambientali. La serie CAHB-2XE permette di risparmiare fino al 20 % dell’energia richiesta da un sistema di potenza equivalente, attuato idraulicamente. Inoltre non consuma e usura componenti quali olio idraulico e tenute ed è dunque una soluzione molto più pulita, a costi contenuti e a basso impatto ambientale per costruttori di macchine agricole e movimento terra.
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News > Le brevi NIEDERSTÄTTER
I nastri trasportatori Lissmac Per la costruzione di un hotel in centro a Milano, Niederstätter fornisce consulenza su come trasportare il materiale di demolizione e portare in alto la produttività A pochi metri dalla stazione centrale e dal grattacielo Pirelli, in un palazzo dei primi ‘900, è attivo un cantiere per la prossima apertura di un nuovo hotel e per il quale è stata richiesta la consulenza di Niederstätter. Alessandro Ravì Monaca, titolare della RM Costruzioni di Sesto San Giovanni che si occupa dei lavori insieme al fratello Sergio racconta: “abbiamo scelto i nastri trasportatori Lissmac per i lavori di ristrutturazione nel piano interrato. La parte logisticamente più complessa è il risanamento delle cantine e delle aree interrate, che nel progetto dell’hotel diventeranno le sale per la prima colazione. In questo ambiente abbiamo dovuto demolire numerose parti preesistenti, per realizzare delle modifiche strutturali importanti, che hanno determinato imponenti quantità di materiale di scavo e di macerie. Tutto questo materiale viene convogliato sui nastri trasportatori che lo portano direttamente ai veicoli per lo
smaltimento. Abbiamo utilizzato 3 nastri trasportatori elettrici con diverse lunghezze: 2 da tre metri e 1 da quattro metri, per collegare la cantina al cortile del palazzo dove sostano i camion. Abbiamo curato noi stessi l’installazione dei nastri trasportatori, seguendo le indicazioni fornite dai tecnici Niederstätter.” Niederstätter sa perfettamente che i nastri trasportatori sono un aiuto assolutamente valido in cantieri angusti e dal difficile accesso. Importatore ufficiale per l’Italia delle attrezzature Lissmac, l’Azienda altoatesina ha consigliato e consegnato a Milano le macchine più adatte alle esigenze. Grazie alla struttura tubolare in acciaio completamente zincata e robusta, e la trazione con un potente motore elettrico collocato all’interno della struttura, i nastri trasportatori Lissmac permettono di spostare i materiali della demolizione. Con un semplice collegato all’alimentazione a 230 V, i nastri sono subito pronti per l’uso e con una sola
linea di alimentazione si possono collegare fino a tre nastri. I cavi di collegamento, integrati con riavvolgimento automatico, ne facilitano poi l’impegno. I nastri trasportatori del modello Libelt sono disponibili, oltre che nelle varianti da 300, 400 cm, anche in quella da 600, con lunghezze rispettivamente di 3, 4 e 6 metri. Quest’ultimo, il modello maggiore, può essere facilmente richiuso per il trasporto nonostante le dimensioni.
JOHN DEERE
Deere per l’acquisizione del Gruppo Wirtgen Per un totale di 4,6 miliardi di euro, Deere ha acquisito il gruppo Wirtgen, compresa l’assunzione di debito netto. Il Wirtgen Group ha registrato un fatturato di 2,6 miliardi di euro nell’anno 2016 (dati al 31 dicembre 2016). Deere prevede che la transazione porti un aumento degli utili per azione e prevede di finanziare l’acquisizione grazie alla combinazione di liquidità e nuove operazioni di finanziamento del debito. «L’acquisizione del Gruppo Wirtgen si allinea con la nostra strategia a lungo
termine per espandere a livello globale entrambe i business di John Deere, ovvero agricoltura e costruzioni», ha detto Samuel R. Allen, Presidente e Amministratore Delegato di Deere & Company. «L’ottima reputazione di Wirtgen, le forti relazioni con i clienti e la performance finanziaria dimostrata sono stati un invito per noi per espandere la rete delle macchine John Deere per raggiungere più clienti, mercati e aree geografiche.» Deere prevede di mantenere i marchi del Gruppo Wirtgen esistenti, così co-
me la gestione, le modalità di produzione, i dipendenti e la rete di distribuzione. Dall’attività combinata ci si aspetta un miglioramento nella condivisione delle pratiche più funzionali nel settore della distribuzione, nell’assistenza clienti, nella produzione e nella tecnologia, così come nell’efficienza delle operazioni. La società ha detto che si aspetta di chiudere la transazione nel primo trimestre dell’anno fiscale 2018.
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Giornate Nazionali di Saldatura
Le Giornate Nazionali di Saldatura si ripropongono, per la nona volta come evento culturale di riferimento nel mondo della fabbricazione dei prodotti saldati. I contenuti scientifici e tecnologici di questa nona edizione sono stati come sempre particolarmente curati. Attenzione particolare è stata posta alla scelta degli argomenti da sviluppare, dei temi da discutere, delle novità da presentare avendo attualità e valenze applicative quali criteri conduttori. Se “la competenza è una conquista” le GNS rappresentano certamente un’opportunità rilevante di crescita.
Sponsor
Aggiornati al 20/01/2017
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Con il patrocinio di
Media Partners
www.gns.iis.it INFORMAZIONI: Responsabile Manifestazione ed Informazioni Tecniche: lng. Michele Murgia ∙ e-mail: michele.murgia@iis.it ∙ tel. 010 8341.405 Segreteria Organizzativa: Ivana Limardo ∙ e-mail: ivana.limardo@iis.it ∙ tel. 010 8341.373 Sponsorizzazioni ed Interventi Commerciali: Cinzia Presti ∙ e-mail: cinzia.presti@iis.it ∙ tel. 010 8341.392
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News > Le brevi MTA
Un display a colori da 8” per le pale gommate Serie G di CASE MTA, azienda rinomata per lo sviluppo e la produzione di un’ampia gamma di prodotti elettromeccanici ed elettronici destinati ai principali OEM, annuncia in questi giorni di essere stata scelta da CASE Construction Equipment per la fornitura di Sea Hawk, un display a colori da 8”, che va a equipaggiare tutti i 7 modelli delle nuove pale gommate serie G, recentemente introdotte sul mercato. Le nuove pale gommate Serie G presentate da CASE Construction Equipment si distinguono, tra l’altro, per l’elevato livello di controllo offerto agli operatori, consentendo loro un ambiente operativo perfetto per garantire la massima produttività. Da qui la scelta del display Sea Hawk di MTA che permette di avere sotto controllo lo stato e le impostazioni della macchina in maniera rapida e intuitiva, dimostrandosi anche di facile lettura quando esposto a luce solare diretta. All’occorrenza, inoltre, può tra-
sformarsi in un monitor per la visuale posteriore. Il display Sea Hawk è stato progettato interamente dalla divisione elettronica di MTA su una piattaforma Android ottimizzata per esigenze veicolari, con funzioni safety sviluppate secondo la normativa ISO 13849. Tale piattaforma Android, per la prima volta impiegata in assoluto per lo sviluppo di un prodotto elettronico per il mondo off-highway, include funzionalità standard che hanno permesso al Costruttore lo sviluppo di Applicazioni dedicate e di poter così personalizzare il software dello strumento in funzione delle esigenze specifiche di queste avanzate macchine. Sea Hawk di MTA si distingue per una serie di sofisticati accorgimenti tecnici specifici dell’impiego off-highway quali un trattamento del display con optical bonding tramite l’incollaggio di un vetro antiriflettente sullo schermo con una tecnica e colle particolari che elimi-
nano completamente l’aria intermedia, limitando così al minimo la riflessione della luce. Si caratterizza inoltre per un grado di protezione IP66 e per l’elevata resistenza alle vibrazioni e alle temperature, caratteristica importante per applicazioni di questo tipo. Il display Sea Hawk viene prodotto all’interno del nuovo stabilimento MTA di Rolo, inaugurato nel 2014. Un sito di eccellenza, dotato delle più moderne attrezzature per lo sviluppo e produzione di strumentazione elettronica, che vanta importanti clienti OEM in ambito vettura e off-highway. La fornitura del display Sea Hawk è ulteriore conferma del forte legame che unisce MTA e CNH Industrial che ha portato nel corso degli anni allo sviluppo e alla produzione di diversi prodotti elettronici ed elettromeccanici e che porterà, nel prossimo futuro, all’impiego di Sea Hawk anche su altri mezzi offhighway dell’importante Gruppo.
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FEDERUNACOMA
Alessandro Malavolti nuovo presidente Federunacoma L’amministratore delegato di AMA Spa è stato eletto alla guida della Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura giovedì 22 giugno 2017 durante l’assemblea degli associati
L’amministratore delegato di AMA Spa, Alessandro Malavolti, è il nuovo presidente di FederUnacoma, Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura. La nomina è avvenuta giovedì 22 giugno 2017 a Varignana (BO), durante l’assemblea generale degli associati chiamati a scegliere mediante elezione il loro XI presidente. Il mandato durerà due anni e potrà essere rinnovato per ulteriori due anni. Nel suo primo intervento ufficiale, Alessandro Malavolti ha ringraziato il suo predecessore, Massimo Goldoni, e confermato i punti chiavi del proprio programma: l’esposizione dell’EIMA e gli eventi fieristici internazionali, punto di forza della Federazione, ma anche l’ampliamento della rosa delle attività per offrire servizi che consentano alle imprese di fare business e sviluppare le proprie strategie industriali. Servizi tecnici, unità operative per l’assistenza sui PSR a livello regionale, attività di lobbying a livello nazionale e comunitario sono tra le priorità della nuova
presidenza, che pone comunque al primo posto l’internazionalizzazione delle imprese. «Nessuna azienda funziona bene se non ha al suo vertice un ‘uomo con la valigia’», ha affermato il neo-eletto presidente, «vale a dire una persona capace di esplorare i mercati esteri, farne diretta esperienza, familiarizzare con essi». Alessandro Malavolti è nato a San Martino in Rio, provincia di Reggio Emilia, nel 1971. Laureato in economia aziendale, dal 1994 Amministratore Delegato di Ama, una delle realtà industriali di maggiore peso nel comparto della componentistica e accessoristica per macchine agricole e macchine per la cura del verde, con un fatturato annuo di circa 160 milioni di euro, e 16 unità produttive delle quali 13 in Italia. Presidente di Comacomp dal 2010 sino a oggi, l’imprenditore sanmartinese ha ricoperto ruoli di prestigio nelle rappresentanze territoriali di Confindustria Reggio Emilia. Già componente della Giunta dell’Associazione territoriale di Confindustria di Reggio Emilia, e poi
invitato permanente nell’Organo allargato di Unindustria Reggio Emilia, Alessandro Malavolti è stato Consigliere FederUnacoma dal 2006 al 2010, e Presidente di Comacomp, l’associazione che in seno alla Federazione rappresenta le industrie della componentistica, dal 2010 al 2017. La Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura, FederUnacoma, è stata costituita nel 2012 per rappresentare in Italia e all’estero le associazioni dei costruttori italiani di macchine agricole, trattori, componenti per i vari comparti rappresentati e macchine per il giardinaggio. Le attività FederUnacoma sono finalizzate a incentivare la meccanizzazione delle attività agricola, energetica, di cura del verde pubblico e privato e del movimento terra, promuovere lo sviluppo e il rinnovamento tecnologico dei parchi meccanici di riferimento in Italia e all’estero e fornire agli associati supporti focalizzati, assistenza e servizi innovativi.
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News > Le brevi ITALCEMENTI
Atlas Copco aggiunge tre nuovi modelli a LED alla gamma di torri faro HiLight Atlas Copco ha ampliato la sua gamma di torri faro HiLight con il lancio di tre nuovi avanzati modelli a LED del tipo plug-and-light, ovvero P2+, V2+ e V3+, facilmente collegabili a qualsiasi alimentazione di corrente (alimentatore ausiliario, generatore portatile o rete elettrica). Efficienza dal punto di vista energetico, manutenzione ridotta al minimo, facile trasportabilità e movimentazione in sicurezza sono le caratteristiche di questi nuovi tre modelli. Ideale per l’illuminazione di eventi all’aperto in qualsiasi parte del mondo, la torre faro HiLight P2+ può illuminare a 360º un’area di 2.000 m2: una zona luminosa maggiore rispetto a quella garantita dalle torri faro a pallone. Le lampade a LED da 320 W sono disposte in un alloggiamento cilindrico in polietilene, a prova di intemperie, che impedisce alle lampade di bruciarsi, prolungandone così la vita utile. L’intero complesso pesa appena 45 kg, è straordinariamente robusto ed è certificato per una stabilità al vento fino a 50 km/h. La colonna verticale può essere elevata manualmente fino a 5,5 metri di altezza.
Progettate per l’uso in cantieri sia stradali che edilizi, HiLight V2+ e V3+ sono alloggiate su un sottocarro a quattro ruote per la facile movimentazione. Ambedue i modelli sono dotati di un telaio in acciaio heavy-duty e protetti da paraurti in polietilene fabbricati con gli stessi standard elevati della cofanatura HardHat di Atlas Copco. La torre faro V2+ è caratterizzata da lampade a LED da 320 W per una copertura luminosa di 2.000 m2. La torre faro HiLight V3+ presenta 4 lampade a LED, ciascuna da 120 W, combinate con ottiche direzionali appositamente progettate, capaci di illuminare un’area di 3.000 m2. Inoltre, V2+ e V3+ sono equipaggiati di una colonna verticale, ad azionamento manuale, che può essere estesa fino a 5,5 metri in altezza e che consente una rotazione di 9º. “Le nostre nuove torri faro HiLight sono progettate per agevolare i lavori creando un ambiente di lavoro sicuro e ben illuminato, per una maggiore produttività” afferma Felix Gomez, Product Marketing Manager for Light Solutions presso la Divisione Energia Portatile di Atlas Copco. “Ma non solo: le lampade a LED non tendono a bruciarsi e hanno una durata utile di 30.000 ore, contribuendo così a ridurre i costi di manutenzione e a prolungare gli intervalli tra una manutenzione e l’altra”.
Se non è possibile l’accesso alla rete elettrica ed è necessario un generatore portatile, Atlas Copco raccomanda di utilizzare i suoi generatori compatti IP, che sono portatili e poco rumorosi. Il controllo intelligente della velocità variabile, insieme alla possibilità di erogazione in parallelo, garantisce l’energia necessaria al minore consumo di carburante possibile, adattando la velocità del motore alle condizioni di carico.
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INTRALOGISTICA ITALIA
La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA offre nuovi strumenti strategici e visibilità per i suoi espositori La seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA offre ai propri espositori servizi che vanno ben oltre i confini della manifestazione fornendo visibilità sui canali online e off rendo una fotografia dell’evoluzione del settore con uno studio approfondito fino ad ora mancante e necessario. Il 6 luglio 2017, a Milano, è stata infatti presentata congiuntamente da INTRALOGISTICA ITALIA e Aisem Federata ANIMA la ricerca completa del Libro Bianco comprendente I’analisi dei settori del sollevamento e trasporto, dei carrelli industriali semoventi, delle gru mobili e delle scaffalature. L’approfondita ricerca, raccolta in volumi, ha permesso di realizzare uno strumento utile per le aziende al fine di valutare strategie e conoscere meglio il contesto socio-economico di riferimento. Il Libro Bianco completo verrà omaggiato alle aziende che si iscriveranno a INTRALOGISTICA ITALIA 2018 entro il 29 settembre 2017. L’indagine, cofinanziata da INTRALOGISTICA ITALIA e AISEM Federata ANIMA, vede, tra i membri del Comitato Scientifico per l’elaborazione del LIBRO BIANCO: Giuseppe Attanasi (Università di Strasburgo), Giancarlo Giudici (Politecnico di Milano), Giacomo Magnani (Università Cattolica del Sacro Cuore), Jacopo Mattei (Università di Ferrara-Sda Bocconi), Paolo Galloso e Marcello Chiriaco (Ufficio Studi Anima), Andrea Pasquini, Sabrina Cairoli, Giuseppe Fabbri (Aisem federata Anima). Tra le aziende iscritte, ad oggi, alla seconda edizione della manifestazione
sulla logistica interna si citano: Automha, A-Safe, Bimat LT, Collini, Dematic, Distrisort, DMR, Elsa Solutions, Go Systems, Heute Maschinenfabrik, Incas, Interroll, Mecalux Italia, Modula, MPM, SPE Elettronica, SSI Schäfer Systems, Tellure Rôta, Tente Ruote, Vipa, Wubump. Gli organizzatori dell’evento dedicato alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati destinati a movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e al picking, offre ai propri espositori visibilità alle loro novità più significative non solo nei giorni di fiera ma già dal momento in cui queste si iscrivono, grazie a nuovi canali di comunicazione e promozione, tra cui la nuovissima sezione del sito web LogisticSquare e alla risonanza offerta dalla fattiva collaborazione di importanti media partner e al social-networking.
LogisticSquare è una finestra sul settore dove tenersi aggiornati sulle notizie di mercato ed è a disposizione delle aziende ma anche dei giornali e delle associazioni che potranno utilizzare questo spazio come ulteriore canale di visibilità dei loro articoli e potranno farlo semplicemente inviando testi e foto in alta risoluzione a info@ intralogistica-italia.com. Recentemente sono state introdotte norme di natura tecnica che, come spesso accade alla prima applicazione, mancano di chiarezza. INTRALOGISTICA ITALIA attenta alle novità del settore pubblica nella sezione LogisticSquare del suo sito web l’interpretazione chiarificatrice della norma UNI EN 1090 “Position Paper” a cura di AISEM federata ANIMA per le apparecchiature di sollevamento e la loro installazione negli edifici.
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News > Le brevi EURO PIPELINE EQUIPMENT
Vince le sfide all’insegna dell’innovazione e sceglie la sicurezza Brigade Elettronica Euro Pipeline Equipment S.p.A. è una giovane realtà piacentina che produce macchine posatubi per i più importanti progetti di pipeline a livello globale. La recente fondazione della società (2014) non deve trarre in inganno: Euro Pipeline Equipment S.p.A. è già un nome affermato e lavora abitualmente con i contrattisti di maggior rilievo in tutto il mondo. Si è aggiudicata, difatti, la fornitura di pipelayer per due impianti strategici in Arabia Saudita e Turchia. Il primo, Tanap (Trans Anatolian Pipeline), collegherà le riserve del Mar Caspio alla rete europea; il secondo, Fadhili, trasporterà il gas dal Golfo Persico al Mar Rosso. Per entrambe le commesse Euro Pipeline Equipment S.p.A. si è affidata alla sicurezza di Brigade Elettronica, leader da oltre quarant’anni in sistemi di sicurezza veicolare, appunto, montando il suo nuovo sistema radar di rilevamento ostacoli Backsense® che segnala la presenza di ostacoli in un’area variabi-
le tra 3 e i 30 metri di lunghezza e tra i 2 e i 10 metri di larghezza e che funge da sistema anticollisione. Euro Pipeline Equipment S.p.A. ha deciso di installarne addirittura due, uno frontale ed uno posteriore, ambedue nella versione top di gamma programmabile, che per-
mette anche di escludere oggetti fissi o elementi della carrozzeria. Il sensore è solido, resistente alle vibrazioni ed alle alte/basse temperature, nonché impermeabile ad acqua, fumo, sabbia, polvere e fango; si collega ad un display alloggiato in cabina che, a sua volta, è di semplice lettura, con cinque LED corrispondenti alle cinque zone intorno al mezzo, che consentono di individuare immediatamente la parte a rischio collisione. Backsense® prevede, inoltre, un avvertimento sonoro, con un cicalino regolabile da 65 a 90 dB, per essere udito negli ambienti rumorosi. Va sottolineato che, se per il progetto Fadhili tale sistema andava obbligatoriamente montato per essere a norma, per Tanap è stata una scelta di Euro Pipeline Equipment S.p.A., che ha voluto garantire la massima sicurezza, ben oltre i requisiti minimi necessari. Euro Pipeline Equipment S.p.A., infatti, è molto attenta alle esigenze di cantiere, con particolare riguardo alla salvaguardia degli operatori, e recepisce immediatamente le richieste dei clienti, arrivando addirittura ad anticiparle.
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Parte del suo successo è legato proprio alla prontezza con cui accetta, e vince, le sfide più difficili. Così è nato il Performer GPL 980 e così Euro Pipeline Equipment S.p.A. sta proseguendo nella sua crescita continua. Dinamica e intraprendente, l’S.p.A. deriva dalla fusione di una preesistente Euro Pipeline Equipment s.r.l., che si rivolgeva sostanzialmente al mercato italiano, con Iron Component, che fabbrica strutture in conto terzi: l’unione di queste due società ha dato vita ad una nuova azienda di respiro internazionale, che si sta strutturando per garantire una presenza più diretta (già conta un ufficio in Messico e delle rappresentanze in Algeria, Russia, Argentina, Pakistan), pur mantenendo, comunque, la base nella sede italiana. Uno dei principali punti di forza di Euro Pipeline Equipment S.p.A. è la produzione completamente interna, che
comporta una considerevole riduzione dei costi, rendendo le macchine veramente competitive per rapporto qualità/prezzo, ed offre la possibilità di mostrare i prototipi ai committenti e variarli in corso d’opera. È stata persino allestita un’area test adiacente allo stabile del quartier generale, per verificare le prestazioni dei mezzi ed, eventualmente, apportare delle modifiche. Il posatubi Performer GPL 980 è il frutto di questo studio costante: è un’esclusiva brevettata di Euro Pipeline Equipment S.p.A. ed è stato sviluppato, su una specifica richiesta, appositamente per essere smontato; da foglio bianco, è diventato realtà ed è unico nel suo genere, poiché se ne possono scomporre facilmente braccio, contrappeso, cingoli e corpo centrale e, quindi, può essere trasportato in container.
Il Performer GPL 980 è solo l’inizio: a breve Euro Pipeline Equipment S.p.A presenterà la versione più snella da 70 tonnellate. Per migliorare l’aspetto della sicurezza e della visibilità, inoltre, sta vagliando il sistema di visione a 360 gradi di Brigade Elettronica, Backeye®360 Select, ovvero quattro telecamere che, grazie ad un software intelligente, riproducono nel monitor le riprese di ognuna, riunendole in un’unica immagine con visuale dall’alto del mezzo, azzerando in tal modo gli angoli ciechi. Che la scelta ricada su Backeye®360 Select, oppure sulle due telecamere solitamente installate sul lato sinistro per vedere lo scavo, Euro Pipeline Equipment S.p.A., comunque, per vincere le proprie sfide e continuare a riscuotere consensi, punterà di certo sulla sicurezza e sulla qualità Brigade Elettronica.
COFILOC
Nuovo catalogo movimento terra Cofiloc: L’incontro tra rispetto dell’ambiente e produttività Dopo l’aggiornamento del catalogo dedicato al particolare settore della “Manutenzione del verde e cura del territorio”, Cofiloc ha pubblicato, sia nelle versione cartacea che on line, anche quello relativo al movimento terra. Questi con il sollevamento, l’edilizia e gli autocarri, costituisce una delle 4 divisioni noleggio del gruppo di San Biagio di Callalta (Treviso). L’inserimento di nuovi modelli, non solo risponde all’esigenza di offrire alle imprese soluzioni sempre più innovative ed efficienti, ma rientra in un grande progetto di sostenibilità, che prevede il totale rinnovo del parco noleggio con l’acquisto solo di macchine in linea con i più elevati standard internazionali sulla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Macchine, quindi, di nuova generazione, capaci di conciliare il rispetto dell’ambiente con le esigenze di sicurezza, produttività e guadagno delle aziende. All’interno del catalogo ampio spazio a prodotti fondamentali in cantiere come le torri faro, i gruppi elettrogeni, i cannoni nebulizzatori, i nuovi serbatoi trasportabili e – naturalmente – gli accessori, la cui gamma è tra le più complete sul
mercato. Prodotti compatibili e intercambiabili, selezionati per offrire alle imprese la massima versatilità e soluzioni “ad hoc” in grado di risolvere specifiche esigenze di lavoro.
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News > Le brevi
FROST & SULLIVAN
La crescente domanda da parte dei data center energizza il mercato europeo Forti relazioni con i clienti, gruppi elettrogeni ibridi e impegno in ambito R&D moltiplicheranno le opportunità di crescita, secondo il gruppo Power Generation di Frost & Sullivan Se da una parte si prevede che la bassa crescita economica manterrà il mercato dei gruppi elettrogeni diesel sottotono fino al 2020, diversi fattori sostengono il potenziale del mercato. Tra questi ci sono la crescita dei data center, l’aumento degli investimenti nelle infrastrutture, i bassi prezzi del diesel dovuti al calo dei prezzi del petrolio e le aste di capacità nel Regno Unito. Si prevede che le normative ambientali e sulle emissioni in Europa avranno un ruolo chiave nel futuro utilizzo dei gruppi elettrogeni diesel. Ciò porterà le industrie a spostarsi verso sistemi di produzione di energia più puliti, come le fonti rinnovabili e il gas. Le aziende che si focalizzano sulle relazioni con i clienti e
che offrono prodotti a carburante diesel dalle emissioni ridotte, più nuovi e di alta qualità, come i gruppi elettrogeni ibridi, sono ben posizionate per la crescita. “European Diesel Generator Set (Genset) Market, Forecast to 2020”, la nuova analisi del programma Power Generation Growth Partnership Service di Frost & Sullivan, comprende un’analisi approfondita del mercato europeo dei gruppi elettrogeni diesel, con un’attenzione particolare a fattori di traino e ostacoli, opportunità, sfide che gli operatori del settore devono affrontare, applicazioni e panorama competitivo per gli attori chiave del mercato come Caterpillar, Cummins, SDMO, Himoinsa, MTU, Pramac e Euro Diesel.
«Il segmento dei gruppi elettrogeni diesel nel range di potenza da 1MW è destinato, con l’intensificarsi della domanda, a beneficiare i data center, con i loro requisiti di alta potenza e l’esigenza di soluzioni con tempi rapidi di inizializzazione e massima affidabilità», spiega Manoj Shankar, analista per il gruppo Energia e Ambiente di Frost & Sullivan. «Le reti di data center in tutta Europa stanno assistendo a investimenti crescenti da parte di aziende tecnologiche come Apple, Salesforce.com, IBM, Google e Amazon, per affrontare la creazione intensiva di dati, le leggi più severe sulla protezione dei dati e l’espansione delle banche e delle aziende tecnologiche in Europa.»
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TERREMOTO
Il 30 giugno a Norcia è stato inaugurato il Centro Polivalente progettato da Stefano Boeri Architetti, grazie a #UnAiutoSubito Il 30 giugno è stato inaugurato, alla presenza delle istituzioni e dei cittadini, il primo padiglione del Centro Polivalente per la valorizzazione economico culturale del territorio nursino, realizzato da Stefano Boeri Architetti con i fondi raccolti da Un Aiuto Subito – Corriere della Sera e TG La7. Il padiglione inaugurato è il primo dei quattro previsti per completare l’Area Polivalente che permetterà ai cittadini di Norcia di disporre di spazi collettivi temporanei in attesa della ricostruzione integrale degli edifici pubblici danneggiati dal sisma del 30 ottobre 2016.
Costruiti in legno (con il contributo della Filiera del Legno Friulana), le architetture del Centro Polivalente saranno disposte intorno a una piazza centrale e caratterizzate dall’andamento sinuoso della copertura a falde. La forma e l’orientamento di ciascun padiglione genererà relazioni e prospettive nuove sul paesaggio circostante, caratterizzato dalle “marcite” a sud e dal centro storico denso e compatto della città “dentro le mura” a nord. L’inaugurazione del primo Padiglione del Centro Polivalente è un nuovo im-
portante tassello al percorso di ricostruzione di uno dei territori maggiormente colpiti dal sisma che ha ferito il centro Italia. Il sindaco di Norcia Nicola Alemanno ha dichiarato: «Anche se il lavoro da svolgere è ancora tanto, stiamo lavorando per allestire una manifestazione gastronomica in cui le attività che erano presenti nel borgo prima del terremoto potranno riproporsi, con i loro stand e i loro prodotti». L’inaugurazione del nuovo Padiglione è stato preceduto alle ore 9.00 dalla camminata “Nel Cratere. Un LABoratorio per la Ricostruzione” che rientra nel ciclo dei sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma. Questa iniziativa è stata propedeutica alla tre giorni di lavori che tenutasi a Norcia e Spoleto, venerdì 30 giugno, sabato 1 e domenica 2 luglio, a cura di Stefano Boeri e dell’architetto Maria Chiara Pastore, pensata come momento di sintesi, di incontro e raccordo sul complesso tema della pianificazione urbanistica e architettonica tra i vari soggetti delle diverse aree geografiche interessate dagli eventi sismici dei mesi scorsi. Tutte queste attività si inseriscono nelle azioni che gli Ordini degli Architetti del Centro Italia, che si sono costituiti nel coordinamento permanente “Epicentro” di cui l’Ordine di Rieti è capofila, stanno portando avanti anche in collaborazione con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Vasco Errani e il suo consulente per l’Urbanistica Stefano Boeri.
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Preview Fiere > Matexpo - Courtrai
Groeten uit... Matexpo Matexpo si terrà dal 6 settembre al 10 settembre 2017 presso il Kortrijk Xpo, in Belgio di Miriam Spada
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atexpo è una biennale rivolta all’intero mondo delle costruzioni che si tiene a Courtrai, o più correttamente Kortrijk, nelle Fiandre. Oltre settori più tradizionali legati all’e-
dilizia, come il movimento terra e l’ambito stradale, si aggiungono riciclaggio, pulizia ambientale, movimentazione e trasporto di materiali. Più di 350 espositori in rappresentanza di più grandi marchi del mondo: quest’anno
il numero di marchi presenti è di circa 1.400, per uno spazio occupato di circa 135.000 m2. Il fiore all’occhiello dello spazio espositivo è il Matexpo Demozone, un sito di oltre 3 ettari pensato per mettere alla prova le macchine
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dinnanzi ai visitatori, mentre i camion mostrano i muscoli in un circuito pensato appositamente per loro.
I premi Nel corso della manifestazione sono assegnati prestigiosi premi: l’Innovation Award e il Green Award. Tutti i candidati saranno segnalati da speciali bandiere, poste a contrassegnarne lo stand. I vincitori di entrambe le categorie saranno annunciati alla cerimonia di apertura Matexpo.◀ 37th international trade fair for construction equipment
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XPO
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plus de 350 exposants et 1.400 marques tout le matériel, les machines et l’équipement pour le bâtiment, le recyclage, le transport, l’environnement, le nettoyage et le secteur public partenaires structurels
Green Award
▶ La macchina (o il processo) deve essere completamente innovativo (non valgono rivisitazioni o variazioni di macchine esistenti). ▶ Deve essere un’innovazione recente, introdotta entro e non oltre l’anno scorso. ▶ Il dispositivo proposto deve essere già in produzione: non sono ammessi prototipi. ▶ La novità deve essere esposta al Matexpo.
▶ Il prodotto deve contribuire positivamente alla qualità dell’ambiente, inteso anche nel senso di aver reso un prodotto, una macchina o un procedimento meno inquinante. ▶ Il prodotto deve almeno esistere come un prototipo funzionante. Non saranno accettati prodotti in fase di progettazione. ▶ Il prodotto dovrà essere presente Matexpo 2017.
I candidati Innovation Award
10 SEPTEMBRE | KORTRIJK XPO | WWW.MATEXPO.COM
ISITEZ
Innovation Award
avec le soutien de
▶ Crosby SL-150 Slide Lock Crosby Europe | stand 233 ▶ Fast-Grind In2-Concrete | stand 601 ▶ JCB Hydradig JCB Belgium | stand A18 ▶ Tohaco Lenaerts-Blommaert Verhuur | stand A01 ▶ Peri Duo Peri | stand 187
I candidati Green Award ▶ Fimap 4 Twin Action Clevermac | stand C11 ▶ Kobelco SK210 HLC De Bruycker | stand A04 ▶ Sennebogen 850 M-E Green Hybrid VCM Belgium – SMT | stand A10 ▶ Recogeno Verhelst Machines | stand D08 ▶ Topcon Smooth Ride Topcon Sokkio | stand B11
NOUVEAU ! parquez-vous facilement pendant MATEXPO - suivez les indications P1 of P2 depuis l’autoroute MATEXPO nv | President Kennedypark 31B | 8500 Courtrai | T +32 (0)56 98 07 60 | info@MATEXPO.com | www.MATEXPO.com | facebook.com/MATEXPO |
IN SINTESI
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MATEXPO Dove Quando Frequenza
Settori
Espositori Superficie Visitatori Sito internet
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37esima mostra internazionale di macchine ed attrezzature per costruzione, industria e ambiente Courtrai - Belgio dal 6 al 10 settembre 2017 biennale settore delle costruzioni: attrezzature pesanti per la costruzione di strade e di ingegneria civile, la costruzione dei veicoli, attrezzature da cantiere, ponteggi, paranchi, gru, recinzioni, casseforme, macchinari spazzamento e pulizia, pezzi di ricambio, macchine per il riciclaggio di rifiuti di demolizione 350 135.000 m2 40.000 http://www.matexpo.com
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Visto in fiera > CTT
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Cronache russe Si è svolto con successo tra il 30 maggio e il 3 giugno presso l’IEC di Crocus Expo a Mosca, Russia, il 18° CTT di Miriam Spada
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Visto in fiera > CTT
Al CTT 2017 l’attrezzatura Cangini campione di vendite
Il retroescavatore traslabile
Uno dei prodotti Cangini più venduti sul mercato russo
Alla 18ª edizione del CTT Cangini espone l’attrezzatura campione delle vendite 2016: la testata trinciante, in versione per macchine con attacco frontale. Un prodotto di elevata qualità e robustezza che il mercato professionale degli specialisti della manutenzione del verde ha dimostrato di continuare ad apprezzare grandemente. La testata trinciante fa parte della vastissima gamma attuale dei prodotti Cangini, composta da 80 attrezzature che coprono le più diverse esigenze di cantiere, dal movimento terra alla demolizione e selezione, al riciclo, alle opere di livellamento, sbancamento e rinterro,
La benna Multiscreening
Ultima nata del mondo Cangini, esposta in area esterna presso uno dei maggiori clienti Cangini sul mercato russo, MS Parts
La testata trinciante TC
fino alla manutenzione stradale e del verde pubblico. L’attenzione alle esigenze del cliente e all’evoluzione delle macchine, assieme al costante potenziamento del reparto interno di Ricerca & Sviluppo 10 ingegneri impegnati nello sviluppo dei prodotti a catalogo e nell’innovazione tecnologica e un ingegnere dedicato alla Direttiva Macchine - hanno portato l’azienda italiana a sviluppare, nel caso della gamma della propria testata trinciante, le caratteristiche tecniche e di sicurezza in grado di soddisfare questo settore. L’attenzione alla sicurezza e la severa applicazione
L’attrezzatura campione di vendite 2016
dei requisiti della Direttiva Macchine 2006/42/CE sono gli altri elementi imprescindibili della produzione di questa azienda tutta italiana, che, per garantire l’alto livello qualitativo, ha scelto i suoi fornitori nel raggio di 200 km dalla propria sede aziendale, in netta controtendenza alla delocalizzazione della produzione. Anche il trend del 2017 sta confermando che le scelte operate finora hanno premiato l’azienda, dandole la spinta necessaria per intraprendere nuovi percorsi e cogliere le sfide che già si vanno delineando per il prossimo futuro.
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U Simex
Progetta e produce attrezzature idrauliche per macchine movimento terra
na fiera che ha saputo stupire: CTT 2017 è riuscita a trasmettere stabilità e volontà di crescita di un mercato non certo facile. Più di 20.000 professionisti in visita, 557 espositori provenienti da 30 paesi diversi: un successo annunciato quello di CTT 2017, la 18 ° Fiera Internazionale per le Attrezzature e Tecnologie della Costruzione. Secondo gli organizzatori CTT è stato lo specchio di una situazione economica che si sta lentamente stabilizzando, a fronte di una domanda in continua crescita. CTT 2017 ha attirato più di 20.000 partecipanti provenienti da 56 paesi e regioni. Stefan Rummel,
amministratore delegato di Messe München, ha espresso la sua soddisfazione: «Nonostante la situazione economica ancora impegnativa, CTT conferma ancora una volta il suo ruolo guida in Russia e nel CIS. Questo spettacolo non è solo una piattaforma per la presentazione dei prodotti, ma esplora le innovazioni dei prodotti e le tendenze del mercato, ed è anche una buona opportunità per la comunicazione e la cooperazione tra l’industria e l’ulteriore crescita». CTT, con i 557 espositori di quest’anno, ha registrato un aumento del 6,3% rispetto al 2016, in oltre 61.000 metri quadrati di spazio espositivo.
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Blumaq
Azienda spagnola che opera nell’ambito della ricambistica movimento terra
MB spa
La vicentina MB produce e vende benne frantumatrici con movimento a mascella
Emiliana Serbatoi
Leader nella produzione di serbatoi, ha la sua sede a Campogalliano (MO)
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I primi dieci Paesi come quantità di espositori sono stati (in quest’ordine): ▶ Russia, Cina, Germania, Italia, Turchia, ▶ Finlandia ▶ Corea ▶ Repubblica Ceca ▶ Bielorussia ▶ Spagna
Andreas Lettl, Direttore Generale di CTT Expo LLC (entrato a far parte della società nel mese di dicembre 2016), è soddisfatto dei risultati: «Il soddisfacente numero di visitatori e espositori riflette la fiducia nel marchio CTT. CTT dunque continua a rimanere il più importante evento del settore sul mercato russo». Galina Shamsulina, responsabile mar-
keting di Manitou Vostok LLC, concorda: «La fiera CTT è sempre importante per la nostra azienda, essendo la più grande esposizione a Mosca». Irina Loseva, responsabile del servizio pubblicitario di Chaika-NN ha sottolineato: «La CTT è una piattaforma per mantenere l’immagine della nostra azienda. Siamo soddisfatti dei risultati e abbiamo raggiunto nuovi clienti. Per
Erma-Track
Azienda modenese leader da più di mezzo secolo nel mercato dei ricambi per macchine movimento terra
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Visto in fiera > CTT
ESTI
ESTI di Idro (BS) produce lame per benne da pala ed escavatore, lame per dozer, per grader e per spazzaneve
TracMec
La TracMec di Mordano (BO) è specializzata nella realizzazione di sottocarri cingolati fissi e a carreggiata variabile
Indeco
Indeco, azienda italiana produttrice di martelli demolitori idraulici
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noi CTT è la vetrina più importante. È molto probabile che prenderemo parte all’edizione del prossimo anno». Gli espositori hanno inoltre sottolineato la qualità dei visitatori. Come Dmitry Khohlov, marketing manager di Rusbiznesauto (rivenditore ufficiale di SDLG), ha osservato: «CTT è un’eccellente piattaforma per cercare nuovi clienti e partner, fare incontri importanti con i clienti russi e con partner stranieri perché sono interessati al mercato russo e vogliono conoscere». Johann Sailer, CEO di GEDA-Dechentreiter, è molto positivo: «Il carattere internazionale crescente della CTT lo ren-
de un trampolino ideale per l’accesso ai mercati di destinazione della Russia e serve anche come piattaforma ideale per gli scambi di informazioni e collaborazione in tutto il mondo. Come previsto, la maggior parte dei nostri visitatori è venuto da Mosca e dalla Russia meridionale, per quanto riguarda i visitatori di carattere internazionale invece provengono principalmente dal CIS.» Gli espositori provenienti dall’esterno della Russia hanno anche fatto buon uso di questo evento per mostrare la loro innovazioni e tecnologie avanzate. La CTT di quest’anno ha dato spazio a quattro padiglioni nazionali prove-
nienti dalla Cina, dalla Finlandia, dalla Germania e dall’Italia. Inoltre, l’allestimento di quest’anno prevedeva un programma di 15 eventi di accompagnamento, tra cui seminari, workshop e dibattiti per professionisti. Politici, sostenitori e associazioni hanno discusso le attuali condizioni di mercato dei produttori locali di attrezzature per la costruzione di strade. Altri focus sono stati l’autoregolamentazione nel settore delle costruzioni, le possibilità di tecnologie diamantate innovative nel settore edilizio, nonché le sfide e le soluzioni nella progettazione e costruzione di aeroporti.◀
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Collezionismo > Nino Venieri
Una collezione d’amore
Siamo andati a scoprire la collezione del signor Nino Venieri: oltre 3mila modellini tra macchine movimento terra, gru e non solo per ripercorrere la storia di un amore lungo una vita di Manuela Cortesi
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uando Nino Venieri apre la porta davvero non si è pronti a vedere tanta meraviglia. La collezione del signor Nino non ha nulla da invidiare, sia come pezzi esposti che per l’organizzazione, ai migliori musei. Il signor Nino ha infatti dedicato un’apposita ala del suo palazzo di Lugo (in provincia di Ravenna) alla collezione di modellini di macchine movimento terra, gru, macchinari per la perforazione e molto altro. Impossibile rimanere indifferenti davanti alla sterminata quantità di piccole pale, trattori e gru, accuratamente disposti come gioielli per tipologia, marca, colore e dimensione: si ritorna bambini, accerchiati da tanto fascino. E dopo due chiacchiere con il signor Nino, alla gioia risvegliata dal bambino che è in noi si unisce la curiosità di esplorare i segreti di una collezione tanto particolare quanto ben fornita. L’entusiasmo del signor Nino per tutto quanto riguarda il movimento terra è davvero contagioso: una passione, la sua, che coltiva da almeno quarant’anni. Modellini, gadget aziendali – indimenticabile la pala Komatsu che è in realtà un accendino – che rappresentano una vera e propria enciclopedia del movimento terra. Corredano la collezione di 3.005 modellini una grandissima quantità di cataloghi, manuali d’uso e dépliant che illustrano la macchina o il modellino stesso.
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Collezionismo > Nino Venieri
La passione di una vita Dietro al collezionista si nasconde una grandissima passione e, soprattutto, la gioia della ricerca. E ogni pezzo rappresenta in qualche modo una piccola scoperta. Il signor Nino ci racconta – per esempio – cosa si cela dietro lo splendido accendino prodotto per una ditta di Maracaibo: «L’ho trovato due anni fa, in settembre-ottobre. Era appena arrivato il modellino dagli Stati Uniti della macchina che qui è illustrata. La settimana dopo, la seconda domenica del mese, al mercato dell’usato di Lugo ho visto questo oggetto e l’ho riconosciuto: è il gadget che l’azienda aveva realizzato per quella macchina di cui avevo appena acquistato il modellino». Al signor Nino brillano gli occhi mentre racconta la sorpresa nel trovare un oggetto familiare. Familiare, ovviamente, per un esperto come lui. C’è anche una sezione di scatole, fondamentali per il collezionista quanto il modellino in sé: «Mi sono divertito a sistemare le scatole in modo da realizzare una sorta di collage visivo nella libreria». Ma la libreria ospita soprattutto, com’è giusto, libri: una sezione di titoli di respiro internazionale che coprono movimento terra e modellismo di tutto il mondo. Gli chiedo se ricorda ogni singolo pezzo della sua enorme collezione. «Sì, direi proprio di sì. Certo posso anche sbagliarmi, ma ho una memoria fotografica e non dimentico mai una macchina.» Una memoria a dir poco prodigiosa, dunque, che ha alimentato una grandissima passione che lo ha accompagnato sempre.
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La storia del movimento terra Ripercorrere la collezione di Nino sotto la sua capace guida è un’esperienza davvero entusiasmante: significa vedere scorrere davanti a sé l’intera storia del movimento terra sin dai suoi albori. Il movimento terra – come lo conosciamo oggi – nasce nell’Ottocento con macchinari a dir poco fantasiosi, che sfruttavano il carbone e il vapore. Il signor Nino è riuscito a recuperare un modellino che riproduce una di queste antiche macchine, una sorta di prologo alla collezione vera e propria.
Modellini da tutto il mondo La collezione si apre con una sezione di orgoglio nazionale, che è anche un
modo per ripercorrere la storia di marchi storici italiani. La collezione mostra la parabola di Fiat, dagli albori sino ai giorni nostri, e permette di ricordare tappe importanti per il marchio torinese. Per esempio, nel 1974 l’americana Allis-Chalmers è stata parzialmente acquistata da Fiat, desiderosa di sfondare anche nel mercato d’oltreoceano. La nuova società è stata chiamata Fiat-Allis e fu tra i leader del mercato per un ventennio. E Nino, ovviamente, ha diversi modellini dell’epoca.
Sono in pochi i collezionisti come lui in Italia, tant’è che il vero interscambio Nino lo fa con Francia, Germania e soprattutto Stati Uniti. «La peculiarità della mia collezione sta nel modellino d’epoca, non nel modellino recente. Già da sei-sette anni infatti non raccolgo più i modellini appena usciti, se non qualche eccezione per edizioni limitate o particolarissime. Per me il collezionismo è il pezzo raro e antico.» Ci sono anche aziende che hanno fatto la storia del movimento terra ma che
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Collezionismo > Nino Venieri
Orologi-ruspe e aziende che ormai non ci sono più, come Fiorentini: una collezione che è un compendio di storia del movimento terra
Un pezzo unico Uno dei numerosi pezzi unici della collezione di Venieri è il modellino fatto dai dipendenti della Simesa (completo di targhetta coi nomi dei dipendenti che lo costruirono) realizzato nel 1964. È un centro di betonaggio trainato, completo di depliant.
Due oggetti Caterpillar: montati insieme sono in realtà singolarissimi reggilibri
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oggi non esistono più, come Fiorentini, un costruttore italiano che ha fondato a Roma la sua azienda all’inizio del Novecento. La Fiorentini S.p.A è stata un’azienda italiana nel settore delle macchine per il movimento terra, certamente tra i primi produttori di escavatori del mercato italiano. I modellini che Nino ha in vetrina sono del 1954, con cingoli dell’epoca e uno addirittura movimentato elettricamente. «I modellini nascono come giocattoli», ci racconta Nino. «Infatti tra collezionisti per parlare delllo stato del pezzo si distinguono in modellini cosiddetti “giocati” o “non giocati”.» Alcuni modellini differiscono tra loro di pochissimo, magari solo una marmitta o un componente. Il signor Nino si appoggia a un database informatico dove i modellini sono catalogati per tipologia, marca, nome del modello, nome del costruttore della macchina e costruttore invece del modellino, caratteristiche, l’anno di costruzione del modellino, prezzo e anno di acquisto. Tra i modellini anche gadget particolari, come il modellino-orologio Komatsu o un portapenne a forma di escavatore.
Un allestimento impeccabile Dalle vetrinette, alla sistemazione dei modellini sino all’illuminazione: nulla è lasciato al caso, tutto nell’allestimento è magistralmente curato al fine di dare il massimo risalto alla collezione. Persino vetri e persiane sono concepite per proteggere al massimo dalla luce e dalla polvere.
Quello che non ti aspetti Che Caterpillar abbia una sezione dedicata pare doveroso. Ma meno scontato sono alcuni oggetti davvero particolarissimi, specchio di tempi passati e di un modo di fare comunicazione che ora non c’è più. Un esempio è lo splendido manuale Caterpillar anni Cinquanta di manutenzione e guida di una delle sue macchine, realizzato in una maniera davvero singolare: si tratta infatti di un manuale a fumetti. «Per andare avanti nel futuro bisogna conoscere la storia, perché c’è sempre da imparare. Questo anche nella costruzione delle macchine: in fondo i problemi da affrontare sono sempre gli stessi, anche se risolti con nuove tecnologie.» Nulla di più vero.
Altri gadget simpatici di Zeppelin (Caterpillar) provenienti dalla Germania
Usciamo dalle stanze del signor Nino con gli occhi colmi di stupore e ammirazione per la grandissima cultura che il signor Nino ha condiviso con noi. Con il monito di ricordarci che, in un mondo talvolta impersonale e pretenzioso, la chiave per la serenità è rimanere sempre un po’ bambini.◀
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Focus macchina > Wacker Neuson WL60 e WL70
Una nuova generazione
per Wacker Neuson I due modelli piĂš grandi di pale gommate di Wacker Neuson WL60 e WL70 sono ora disponibili con nuovi motori e optional supplementari. Conformi alle norme sui gas di scarico in vigore, offrono ai clienti un comfort ancora maggiore per un lavoro efficiente e senza fatica incrementando la produttivitĂ di Sandro Tozzi
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Focus macchina > Wacker Neuson WL60 e WL70
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e due pale gommate WL60 e WL70, con un peso d’esercizio di sei e sette tonnellate, sono ideali per lavori particolarmente complessi data la struttura robusta e potente nelle prestazioni, nonché la benna con volume compreso tra 1,0 e 1,1 oltre all’altezza di sollevamento maggiore della classe. Per le pale gommate sono ora disponibili tre nuovi motori Perkins: la variante da 55 kW corrisponde alla fase IIIB della norma sui gas di scarico, mentre le varianti da 75 e 90 kW sono conformi alla fase IV. Mentre
le varianti da 55 kW utilizzano la famosa tecnologia DPF, nelle due varianti di motore di grandi dimensioni il post-trattamento dei gas di scarico è realizzato con un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) in combinazione con un catalizzatore SCR (riduzione catalitica selettiva). La soluzione di urea, chiamata anche Diesel Exhaust Fluid (DEF), viene iniettata dopo il DOC, si miscela con i gas di scarico e reagisce nel catalizzatore SCR. Viene così realizzata una tecnologia del motore attuale ed estremamente efficiente.
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Con i nuovi motori è possibile ridurre ulteriormente le emissioni di sostanze inquinanti. In questo modo i clienti possono eseguire senza problemi lavori anche nelle aree urbane. Possono inoltre approfittare di un ridotto consumo di carburante. Anche il flusso d’aria nel vano motore è stato rielaborato: l’aria viene ora aspirata solo nella parte posteriore grazie al nuovo design del cofano motore. Un filtro aria con separatore ciclonico protegge il mo-
tore e riduce il bisogno di assistenza in quanto depura subito l’aria aspirata dalla maggior parte delle particelle di sporcizia. Entrambe le pale gommate dispongono di una elevata stabilità grazie all’ottimale distribuzione del peso. L’impiego di un impianto con freni a disco consente di ottenere un migliore effetto frenante. Ciò assicura una maggiore sicurezza durante l’impiego della macchina, come risulta evidente nelle aree cittadine.
Un display a colori da 3,5 pollici con più funzioni e chiare spie luminose facilitano il lavoro al conducente. Il pulsante girevole a pressione “Jog Dial” assicura un maggiore comfort: quando la portata dell’olio idraulico per un determinato attrezzo è stata impostata una volta, può essere richiamata in qualsiasi momento premendo un pulsante. La regolazione della quantità di olio rappresenta un vantaggio soprattutto quando la macchina utilizza strumen-
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Focus macchina > Wacker Neuson WL60 e WL70
ti accessori idraulici che non richiedono la massima potenza idraulica della macchina come, per esempio, una spazzatrice. Il conducente può quindi utilizzare la macchina e lo strumento accessorio con estrema sensibilità e risparmiando risorse. Il dispositivo di bloccaggio differenziale al 100% può essere attivato per lavorare in modo sicuro anche su terreni difficili, se necessario. Il risultato è la massima forza di spinta con un’eccezionale aderenza al terreno. Durante la guida normale il blocco non è attivato per proteggere non solo gli pneumatici da un’usura superflua ma anche il terreno.
Ampia scelta di optional Un optional estremamente pratico è la variante da 40 km/h. In questo modo la macchina può spostarsi rapidamente tra due luoghi di impiego ed è ancora più efficiente durante il lavoro con gli at-
trezzi e durante il trasporto di materiale. Grazie ai molteplici optional idraulici, entrambe le pale gommate sono vere porta-attrezzi che possono quindi essere utilizzate in modo estremamente economico. Il potente impianto Highflow di questa classe di pale gommate fa la differenza anche durante l’uso di accessori che richiedono una maggiore potenza idraulica. È così possibile utilizzare senza problemi una fresa da neve o da asfalto. Con la piastra di cambio rapido i diversi attrezzi possono essere comodamente cambiati dal sedile dell’operatore. Inoltre sono disponibili diverse varianti dell’impianto idraulico posteriore un’ampia scelta di pneumatici per ogni tipo di impiego. In fase di sviluppo delle pale gommate è stata data molta importanza all’aspetto dell’economicità: materiali di alta qualità per una vita operativa più lunga. Un consumo di carburante più
basso riduce i costi d’esercizio. Una buona manovrabilità garantisce cicli di carico veloci. Una manutenzione semplice grazie alla cabina ribaltabile fa risparmiare tempo e denaro all’imprenditore: il cliente e le sue esigenze sono sempre al centro dell’attenzione. Wacker Neuson offre quindi la soluzione adeguata per qualunque sfida e richiesta del cliente. Con la gamma accuratamente studiata di pale gommate, una continua consulenza, l’ampia scelta di accessori e un’assistenza completa, Wacker Neuson è un partner affidabile e facilita il lavoro quotidiano dei clienti. Wacker Neuson offre dodici pale gommate articolate con volume della benna da 0,2 a 1,1 metri cubi e un peso d’esercizio tra 2 e 7 tonnellate, tra cui la pala gommata WL20e. La pala dispone di una trasmissione elettrica per lavori a emissioni zero.◀
Il dispositivo di bloccaggio differenziale al 100% può essere attivato per lavorare in modo sicuro anche su terreni difficili
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Panoramica dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico
Catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) Oggi molte automobili e camion utilizzano convertitori catalitici per la riduzione delle emissioni. Il catalizzatore di ossidazione diesel possiede la stessa modalità di funzionamento. Senza alcun movimento delle parti meccaniche si innescano reazioni chimiche che consentono di ridurre le emissioni.
Filtro antiparticolato diesel (DPF) Il filtro antiparticolato viene utilizzato in abbinamento con un catalizzatore di ossidazione per rimuovere gran parte delle particelle di fuliggine e degli idro-
carburi incombusti dal carburante diesel combusto. Il filtro DPF possiede una struttura porosa a celle che durante il funzionamento raccoglie la fuliggine. Quando la fuliggine si è accumulata raggiungendo una determinata quantità, il sistema elettronico della macchina innesca l’iniezione di carburante conducendo il carburante incombusto nel catalizzatore di ossidazione collocato a monte del filtro. Si innesca così una reazione esotermica, che surriscalda i gas di scarico a una temperatura che consente la combustione della fuliggine nel filtro DPF. Questo processo è anche denominato rigenerazione.
Riduzione catalitica selettiva (SCR) La tecnologia SCR riduce gli ossidi di azoto nei gas di scarico. A questo proposito è necessaria una reazione chimica che, attraverso il dosaggio di una soluzione acquosa di urea viene attivata nel convertitore catalitico SCR: l’ammoniaca reagisce con gli ossidi d’azoto producendo prodotti non nocivi con acqua e azoto elementare. Con questa soluzione si riducono le emissioni di ossidi d’azoto fino al 90%.
INFO Wacker Neuson
Leader nelle apparecchiature edili e macchine edili compatte, parti di ricambio e servizi. La gamma di prodotti comprende inoltre: vibratori interni ed esterni per la compattazione del calcestruzzo, costipatori, piastre vibranti e rulli per la costipazione del terreno, apparecchiature per demolizione e taglio, pali della luce e generatori, apparecchi di riscaldamento e areazione, oltre a escavatori, pale gommate, sollevatori telescopici, caricatori compatti e dumper nel settore delle macchine edili compatte.
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In cantiere > Case Serie D
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rendete qualcosa di più di 50 campi da calcio. Uniteli e trasformateli in pietra calcarea. Non potrete certo giocarci, ma avrete un’idea delle dimensioni della cava di Acuto, in provincia di Frosinone, gestita dalla Gemini Spa. Il Gruppo Cristini, di cui la Gemini fa parte, è da quindici anni con successo nel settore edile e utilizza il materiale inerte ricavato dalla lavorazione in cava (sabbia, ghiaia da 7 e 12 mm, stabilizzato) per i più diversi impieghi. È in questa cava laziale che sono arrivati qualche mese fa i nuovi escavatori CASE Serie D: due CX350D e un CX490D.
Pugno di ferro
in guanti di velluto In cava gli escavatori Serie D di CASE uniscono forza e comfort al massimo livello di Porfirio Ferrari
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Simone Cristini
A.D. del Gruppo Cristini
Il lavoro in cava è uno dei più duri, ma è qui che le macchine CASE danno il meglio di sé. La cava viene lavorata a gradoni su più livelli a un ritmo di 500 metri cubi al giorno, pari a un totale di 900 tonnellate. Ritmi serrati per cui servono macchine robuste, potenti e precise. Macchine CASE, appunto. Antonello Schettino, responsabile del settore movimento terra di Romana Diesel, concessionario che segue da anni il Gruppo Cristini, racconta: «Al cliente servivano escavatori sicuri, robusti e stabili perché i quintali da trasportare sono tanti e le pendenze sono pronunciate. Anche la visibilità doveva essere ottima e le dotazioni di sicurezza impeccabili». La scelta è così caduta sui nuovi escavatori CASE Serie D. La sicurezza viene garantita da una cabina ROPS con protezione FOPS di livello II, allarme di traslazione e una visibilità ai vertici del settore, assicurata da ampie vetrate, con traverse ridotte al minimo e 4 specchietti laterali, oltre a una telecamera per visione posteriore e una seconda telecamera laterale collegate a un monitor a colori in cabina.
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In cantiere > Case serie D
Non solo: come sottolinea lo stesso Simone Cristini, Amministratore Delegato del Gruppo omonimo: «In cava la sicurezza è la cosa più importante. La cabina degli escavatori CASE è più alta e non si graffia e grazie alle griglie di protezione garantisce una sicurezza totale. Inoltre, il sistema di ammortizzazione attutisce i contraccolpi e consente turni decisamente più lunghi». Gli escavatoristi del Gruppo Cristini hanno anch’essi voce in capitolo quando si tratta di scegliere nuove macchine. A Franco Torroni, nel Gruppo da tre anni, piace particolarmente il nuovo design del sottocarro: «È un aspetto che incide sull’affidabilità. Sono state applicate piastre di rinforzo per la maggior protezione delle parti più esposte.
Una caratteristica essenziale per mezzi che si muovono ogni giorno tra cumuli di detriti». Non è la sola componente ridisegnata da CASE, che per la Serie D ha riprogettato anche braccio e bilanciere per aumentare la resistenza alle sollecitazioni a fronte di una maggiore profondità di scavo che, nel caso del CX350D corrisponde a 7340 mm e nel CX490D a 7720 mm. Gli operatori che lavorano all’interno della cava laziale sottolineano anche la stabilità delle macchine, molto ben bilanciate e in grado di sollevare tanti quintali con una grande potenza idraulica e forza di strappo superiore (22970 daN per il CX350D e 24700 daN per il CX490D).
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I due escavatori CX350D, da 35 tonnellate, sono equipaggiati con un martello demolitore e attaccano il fronte di scavo per frantumare la roccia da cui è composto. La potenza di scavo è garantita da un motore da 282 CV a sei cilindri. Motore che soddisfa la nuova normativa Tier IV Final con SCR senza filtro antiparticolato, per costi di manutenzione azzerati. La pressione invece viene modulata dal sistema idraulico, l’Auto Power Boost che eroga automaticamente maggiore intensità quando il lavoro si fa più duro e più dura è la pietra. Il CX490D (362 CV, a sei cilindri) è posizionato sul piano inferiore del gradone. La benna graffia la parete e porta via il materiale verso il basso. In gergo tecnico l’operazione si chiama “scortico di cava” e oggi è più semplice da effettuare grazie al nuovo si-
CASE per la Serie D ha riprogettato braccio e bilanciere per aumentare la resistenza alle sollecitazioni stema idraulico intelligente CASE che garantisce precisione e facilità di manovra unite a un netto risparmio energetico garantito da cinque nuove funzioni di risparmio. Funzioni che riducono i consumi e aumentano la produttività: i tempi di ciclo sono infatti ridotti del dieci per cento rispetto alla generazione di macchine precedente e i consumi dell’8%. Dopo aver frantumato la roccia, il CX490D la carica sull’autocarro diretto al mulino di smistamento. Lì, la pietra viene selezionata a seconda delle dimensioni e diventa sabbia o ghiaia, materie prime utilizzate dall’azienda laziale per l’edilizia.
«Dal 2003 l’estrazione in cava completa il quadro delle nostre attività legate all’urbanizzazione», conferma Cristini. «Si tratta di un settore strategico, per il quale abbiamo scelto di affidarci completamente agli escavatori CASE proposti dalla nostra concessionaria di fiducia Romana Diesel. Le ragioni spaziano dalla versatilità all’affidabilità, passando per la sicurezza. E non ultimo, i costi di gestione sempre più competitivi. Anche l’affidabilità, la disponibilità e la professionalità della concessionaria hanno contribuito alla scelta del marchio CASE.» Per chi sulle macchine lavora lunghe ore ogni giorno, gli escavatori CASE hanno anche un altro vantaggio fondamentale, una cabina provvista di ogni comfort: tanto spazio per le gambe, sedile con schienale alto completamente regolabile e bracciolo ergonomico con vano portaoggetti oltre a un’insonorizzazione e un’ammortizzazione eccellenti. Oltre a tanti altri piccoli lussi da fuoriserie: bluetooth, radio, monitor a LED da 7 pollici con tutti i parametri della macchina, diversi vani portaoggetti e box caldo/freddo. Al lavoro in cava, con successo. E con i servizi di un’auto di lusso. Solo da CASE.◀
INFO CASE Construction Equipment vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dalle motolivellatrici ai dozer.
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Focus macchina > Laurini Vulcano Smart
Innovazione a
misura di cliente Dopo la Vulcano 2.0, vaglio vibrante su carro cingolato semovente radiocomandato, e della nuovissima Vulcano XXL, Laurini Officine Meccaniche lancia Vulcano Smart di Porfirio Ferrari
D
opo il grande successo mondiale della macchina bestseller Vulcano 2.0, vaglio vibrante su carro cingolato semovente radiocomandato, e della nuovissima Vulcano XXL, innovativo modello con dimensioni e performance maggiori, Laurini Officine Meccaniche lancia sul mercato Vulcano Smart. Adatta ai lavori di piccole e medie dimensioni, questa versione è stata ideata e realizzata per rispondere alle esigenze eterogenee dei cantieri sui cinque continenti.
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Vulcano Smart garantisce una produzione oraria fino a 200 mc, grazie al motore Caterpillar C4.4 143 cv ed è compatta e trasportabile senza permessi, data la larghezza di trasporto 2,5 m e il peso pari a 21.000 kg. Una vera rivoluzione nel campo delle Screening Padding Machines, Vulcano Smart nasce dalla filosofia profondamente customer oriented dell’azienda, che non rinuncia mai alla ricerca e sviluppo per soddisfare a 360° la clientela. L’elevata affidabilità di questo nuovo modello la rende una macchina estremamente versatile, adatta a differenti tipologie di terreno ed adeguata a molteplici configurazioni della pista. «Un modo differente e distintivo di intendere la produzione delle macchine movimento terra e pipeline equipment», ha affermato Marco Laurini, Presidente di Laurini Officine Meccaniche. «Il nostro approccio è totalmente diverso: mettiamo al centro la nostra capacità di interpretare correttamente le richieste dei clienti e la nostra abilità nella realizzazione delle idee che ci vengono sottoposte». Una realtà tutta italiana, quella di Marco Laurini, che ha saputo portare avanti il sapere artigiano tipicamente made in Italy e renderlo azienda leader nel settore.
«In moltissimi mi chiedono perché non sposto la mia attività in Paesi economicamente più vantaggiosi, ma così perderei il mio ‘essere imprenditore’: una vision che mi fa credere profondamente nei valori del territorio, Busseto, terra di Verdi». Laurini Officine Meccaniche è nata, infatti, in provincia di Parma e proprio quest’anno ha ampliato la struttura lavorativa, con l’inaugurazione di un nuovo spazio di circa 200 metri quadrati, in cui sono stati posizionati l’ufficio tecnico e la sala riunioni. Ma non solo, il 2017 è stato anche l’anno dell’apertura di un capannone di 1500 metri quadrati, di fronte all’azienda, adibito a nuovo reparto di assemblaggio.◀
INFO LAURINI OFFICINE MECCANICHE Loc.Spigarolo 43011 Busseto Parma, ITALY Telefono : + 39 0524 91844 Fax : + 39 0524 91428 E-mail : laurini@laurini.com Web: www.laurini.com
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Focus macchina > Scarificatrice Wirtgen WÂ 220
Dischi volanti sulle
strade del Connecticut La Costello Industries, Inc., azienda con sede a Newington (Connecticut, USA) specializzata nella scarifica stradale, punta esclusivamente su scarificatrici a freddo Wirtgen di Miriama Spada
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ostello Industries ripristina e rinnova autostrade, strade e ponti sin dal 1945. «La nostra attenzione è focalizzata su sicurezza, qualità e produttività», spiega Todd Nedzweckas, Operations Manager presso la Costello. «Siamo specializzati negli interventi di scarifica stradale e offriamo servizi complementari come la manutenzione e la riparazione di strade, autostrade e ponti».
La qualità è decisiva
Il potente motore diesel da 777 CV trasforma la grande scarificatrice Wirtgen W 220 in un autentico mostro di potenza. La velocità della ventola, variabile in funzione della temperatura del motore, contribuisce a contenere il consumo di energia e le emissioni sonore. Per ottenere la resa ideale della scarificatrice anche in caso di forti variazioni delle condizioni operative, l’operatore può scegliere fra tre regimi di rotazione del tamburo fresante
Nel parco macchine della Costello Industries si trovano esclusivamente scarificatrici Wirtgen. Oltre a varie scarificatrici di grossa taglia ad alte prestazioni (tre W 220 con tamburo fresante da 8 piedi/2,5 m e quattro W 210 con tamburo fresante da 7’ 3”/2,2 m), l’azienda possiede diverse fresatrici stradali di piccola taglia di varie generazioni (due W 500, quattro W 50 e una W 50 DC). Jim Cook, responsabile del parco macchine presso la Costello, è convinto delle sue scarificatrici a freddo: «Il Wirtgen Group fabbrica prodotti grandiosi. Si può essere certi che ogni singolo componente è stato collaudato prima che la macchina venisse consegnata al cliente. Quando le scarificatrici giungono presso la nostra sede, tutti i bulloni sono serrati saldamente e contrassegnati come tali. Tutte le parti vengono verniciate prima di essere assemblate. In altre parole, tutti i prodotti sono progettati e fabbricati con professionalità». Cook ne apprezza anche le doti interne, visto che «i sistemi elettrici e idraulici sono contrassegnati bene. Questo accorgimento si rivela molto utile quando si devono individuare le cause di
un problema. Così possiamo controllare ogni singolo cavo contrassegnato consultando direttamente lo schema di cablaggio. Su altre macchine i tubi flessibili e i cavi elettrici sono invece verniciati, e questo rende più difficoltosa la diagnosi dei guasti». Todd Nedzweckas, che ha già lavorato su fresatrici stradali di vari costruttori, aggiunge: «Ho seguito il corso di addestramento Wirtgen e ritengo che le macchine siano molto facili da usare. Inoltre gli esperti applicativi e i tecnici del servizio assistenza della Wirtgen America ci forniscono sempre un supporto encomiabile. Ogniqualvolta abbiamo un problema ci basta chiamarli e loro sono subito pronti ad aiutarci nella diagnosi».
La manutenzione periodica delle macchine e specifici corsi di addestramento consentono di ottenere l’optimum Le due scarificatrici di piccola taglia modello W 500 hanno all’attivo oltre 5.000 ore di servizio ciascuna. «È anche e soprattutto una questione di corretta manutenzione», precisa Cook. «Finché si provvede alla sostituzione periodica dei materiali di consumo, si tengono d’occhio le parti d’usura e si eseguono accuratamente gli interventi di manutenzione prescritti, le macchine funzionano in modo estremamente affidabile. Altrettanto importante è insegnare ai fresisti le tecniche giuste e i lavori di manutenzione che vanno eseguiti giornalmente in cantiere».
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Focus macchina > Scarificatrice Wirtgen W 220
Grazie all’illuminazione perimetrale, la Wirtgen W 220 è in grado di eseguire senza problemi anche interventi di scarifica notturni. Ciò permette all’uomo a terra di avere sempre sott’occhio sia il cassone del tamburo fresante che la superficie fresata
Così presso la Costello il programma di manutenzione quotidiano comprende anche il controllo visivo della macchina al termine dell’intervento di scarifica. «Se necessario, Jim e la sua squadra si occupano di rimettere in perfette condizioni la macchina», spiega Nedzweckas. Un programma di manutenzione aiuta ad aumentare il tempo di utilizzo delle macchine. «Teniamo traccia sia delle ore di funzionamento delle macchine che degli interventi di manutenzione eseguiti. E approntiamo ordini standard per rendere possibili intervalli di manutenzione dopo 250, 500, 750 e 1.000 ore di servizio», spiega Cook. «Lo facciamo per tutte le nostre macchine e ne curiamo la manutenzione nella nostra officina». La periodica partecipazione a corsi specialistici presso la sede della Wirtgen America aiuta inoltre lo staff della Costello ad approfondire continuamen-
te il know-how relativo alle macchine. «Oltre al corso sull’elettronica abbiamo frequentato anche quello sull’oleodinamica», precisa Cook, e aggiunge: «Mandiamo ai corsi sia i supervisori sia i fresisti, e poi ci addestriamo a vicenda».
Scarificatrici della prossima generazione Lo staff della Costello ha già avuto occasione di conoscere alcune generazioni di scarificatrici Wirtgen e per questo sa apprezzare i cambiamenti che le macchine hanno subito nel corso degli ultimi anni. E sebbene la postazione di guida dei modelli più recenti come la W 220 sembri essere molto complessa a causa della presenza di display, videoschermi e comandi retroilluminati, lo staff della Costello ritiene che le nuove fresatrici stradali siano più facili da usare. «Sono decisamente più amichevoli per l’utente», afferma convinto Cook.
«Quando compare un messaggio di errore, la macchina dice all’operatore dove cercare e come diagnosticare l’anomalia segnalata. Gli pone persino una serie di domande al fine di individuare la causa scatenante il problema e di rimettere più rapidamente in sesto la macchina. La nuova generazione di scarificatrici Wirtgen di grossa taglia offre soprattutto un ambiente di lavoro migliore», aggiunge Cook. «La W 220 vanta un regime del minimo più basso e tre differenti regimi di rotazione del tamburo fresante. È quindi molto più silenziosa». Nedzweckas aggiunge: «Wirtgen ha pensato veramente ai conduttori delle macchine, visto che nonostante la potenza maggiorata il livello di rumorosità è molto più basso; inoltre il Vacuum Cutting System (VCS), preposto ad aspirare gli odori e le particelle fini, è un grande sollievo per l’operatore».
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Anche l’ergonomia convince Cook: «Il modo in cui i quadri di comando e i sedili possono essere orientati serve chiaramente al comfort dell’operatore. Per chi trascorre 14 ore al giorno a bordo della macchina la differenza è enorme».
Visibilità ottimizzata per ogni intervento «Può darsi che l’illuminazione perimetrale conferisca alle scarificatrici l’aspetto di dischi volanti», racconta scherzando Nedzweckas. «Svolgiamo gran parte del nostro lavoro di notte. I display della strumentazione e i sistemi di illuminazione sono eccellenti: quindi si possono vedere e individuare bene tutti i comandi e l’ambiente intorno alla macchina è illuminato nel migliore dei modi». Grazie al “vitino da vespa” della W 220 il fresista ha una visuale migliore sulla zona davanti al cassone del tamburo fresante e sui cingoli anteriori. Tutto ciò che è nascosto alla sua vista viene ripreso da telecamere: «I monitor presenti nella postazione di guida ci mostrano l’estremità del nastro di carico e la coda della macchina», spiega Cook. «Ciò costituisce per il fresista una netta differenza in termini di produttività e sicurezza. Poiché vede bene cosa finisce nel cassone del camion, può monitorare meglio l’operazione di carico del fre-
sato. Specialmente in curva la visuale sul nastro di carico è limitata, ma la telecamera consente di vedere perfettamente il fresato e l’interno del cassone del camion». Quando si procede in retromarcia la telecamera riprende anche tutto ciò che succede dietro la macchina, per esempio le auto o le persone transitanti. Di conseguenza aumenta la sicurezza in cantiere e il fresista non è costretto a fare affidamento sulle sole istruzioni dell’uomo a terra. «La telecamera elimina dunque un importante angolo morto», conclude Nedzweckas.
Il know-how e la tecnologia di scarifica d’avanguardia costituiscono la base del successo della Costello Con oltre 100 anni di esperienza complessiva dei suoi componenti nel settore della scarifica stradale, il management della Costello sa molto bene quello che conta. Dopo tutto, il successo dell’impresa si fonda ormai da tre generazioni sul fatto di fare un lavoro convincente con prodotti, tecnologie e servizi di alta qualità. Jim Cook ha una chiara opinione in merito: «Per me le scarificatrici Wirtgen sono le macchine migliori in assoluto».◀
Grazie alla completa illuminazione della macchina e della strumentazione è possibile anche impostare i vari parametri sul pannello di comando del sistema di livellazione Wirtgen LEVEL PRO come di giorno
Il telaio snello della W 220 consente al fresista di avere una visuale ottimale sulla zona davanti al cassone del tamburo fresante e sui cingoli anteriori
Ogni manovra del fresista è perfetta grazie agli ergonomici comandi retroilluminati disposti in modo razionale sul quadro della scarificatrice Wirtgen W 220. Ciò contribuisce a rendere il lavoro meno faticoso e più produttivo
INFO WIRTGEN GmbH
Corporate Communications Michaela Adams, Mario Linnemann Reinhard-Wirtgen-Straße 2 53578 Windhagen Germania Telefono: +49 (0) 2645 131 – 0 Telefax: +49 (0) 2645 131 – 499 E-mail: presse@wirtgen.com www.wirtgen.com
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Focus macchina > Hyundai HL965
L’ultima nata in
casa Hyundai Hyundai Construction Equipment amplia ulteriormente la sua gamma di pale gommate con la nuova HL965 di Sandro Tozzi
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yundai ha aggiunto di recente ancora un altro nuovo modello alla gamma di pale gommate dell’azienda: HL965. Questa nuova macchina è stata progettata con la massima precisione con sistemi e componenti affidabili e comprovati dei migliori produttori del settore. È concepita per essere solida ed efficiente per poter garantire maggiore durata, costi operativi ridotti e produttività migliorata. Le macchine da cantiere Hyundai sono fabbricate con acciaio di elevata qualità. Il processo di progettazione e fabbricazione di tutti i nuovi modelli è sottoposto a rigidi test su ciclo, resistenza termica, vibrazioni e carico, garantendo durabilità e affidabilità ottimali. Il nuovo modello HL965 ha un peso operativo di 20.100 kg (44.313 libbre) ed è alimentato da un motore diesel Euro IV Cummins QSL9 controllato elettronicamente di nuova generazione con una potenza netta di 272 CV (200 kW)/2.100 giri al minuto.
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Focus macchina > Hyundai HL965
Maggiore capacità di carico La pala gommata HL965 offre una maggiore capacità di carico. La massima capacità di carico dell’assale è 44.000 kg sulla parte anteriore e 35.000 kg sulla parte posteriore, con pneumatici standard 23.5 R25, L3.
Nuova cabina, maggiore comfort per l’operatore Silenziosa, sicura e confortevole, la nuova cabina ROPS/FOPS è più grande del 10% (rispetto alla serie -9a), mentre il sedile completamente regolabile fornisce un ambiente di lavoro ergonomico in grado di garantire il comfort assoluto per l’operatore. La nuova cabina inoltre è completamente insonorizzata, grazie alla più recente tecnologia di riduzione del rumore, e garantisce il massimo silenzio quando si lavora in ambienti rumorosi,
quali cave o discariche. Il nuovo sistema di condizionamento dell’aria massimizza le prestazioni di riscaldamento e raffreddamento ottimizzando il flusso d’aria nella cabina. La leva di comando elettroidraulica integrata permette agli operatori di azionare agevolmente gli accessori che a
loro volta garantiscono maggiore produttività minimizzando la fatica. Grazie a una modifica della posizione dello specchietto, la nuova pala gommata HL965 offre una maggiore visibilità. Inoltre, dispone di luci anteriori led, luci di lavoro led e luci posteriori con combinazione a led opzionali.
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Sistema di Infotainment Hyundai per la comodità dell’operatore Il modello HL965 è ottimizzato per consentire agli operatori di accedere in tempo reale a dati accurati sulle attrezzature. Questa caratteristica è importante per migliorare la produttività in ambienti difficili. L’ampio monitor touchscreen intelligente da sette pollici, simile al display di uno smartphone, è più grande di quello dei modelli precedenti e offre un’eccellente leggibilità. Il sistema audio, che include una radio, prevede una funzionalità vivavoce bluetooth integrata e un microfono incorporato che permettono all’operatore di effettuare e ricevere chiamate nella cabina in sicurezza.
Il sistema di Infotainment consente inoltre all’operatore di utilizzare il sistema Miracast che funziona mediante il wi-fi dello smartphone dell’operatore e agevola l’utilizzo delle funzionalità dello smartphone sullo schermo grande, tra cui navigatore, esplorazione web, riproduzione di video e musica.
Comandi elettroidraulici Il nuovo modello HL965 dispone di comandi joystick per il braccio principale, la benna e per il 3° collegamento idraulico di serie, ovvero un controllo a dito disponibile come opzione. Tutti i modelli della serie HL possono essere inoltre dotati di sterzata mediante joystick come opzione.
Fine corsa dolce Il monitor touchscreen e i comandi elettroidraulici permettono di controllare tramite touchscreen diverse funzionalità nuove, quali finecorsa dolce, priorità benna e modalità di blocco braccio principale e benna. Grazie al finecorsa software, la macchina può essere guidata senza urti riducendo la velocità dell’accessorio quando si avvicina alla fine della corsa. È possibile disabilitare questa funzione dal monitor se l’operatore non desidera utilizzarla.
Sistema di pesa a bordo preciso Tutti i modelli della serie Hyundai HL900 sono dotati di sistema di pesa a bordo di proprietà Hyundai come
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Focus macchina > Hyundai HL965
attrezzatura standard. Preciso al +/- 1 per cento, il sistema ha impostazioni manuali e automatiche per il monitoraggio del peso di carico individuale e cumulativo della benna. Le misurazioni del sistema vengono visualizzate sullo schermo multifunzione presente nella cabina, garantendo un’affidabilità nel monitoraggio del peso del carico sufficiente a supportare la gestione della produzione.
Riprogettazione delle benne: miglioramento del fattore di riempimento della benna Il design migliorato della benna Hyundai offre un’apertura innovativa più ampia, piastre laterali incurvate e una protezione aggiuntiva contro le fuoriuscite per ottimizzare la capacità della benna e ridurre al minimo la perdita di materiale durante la marcia. La durata viene aumentata anche grazie all’uso di acciaio ad alta resistenza all’usura nelle parti strutturali principali della benna.
Facilità di manutenzione: cofano motore retraibile elettrico Basta azionare un interruttore per avere l’accesso completo al vano motore della nuova pala gommata Hyundai, una caratteristica assolutamen-
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Caratteristiche operative di HL965 UNITÀ
MISURAZIONI
Peso operativo
20.100 kg/44.313 libbre
Modello motore
Cummins/QSL9
Potenza motore
269 Cv (198 kW) a 2.100 giri/min
Capacità benna
3,6 m3 (4,7 yd3)
L’impianto di aria condizionata su questa macchina contiene il gas fluorurato ad effetto serra HFC-134a (potenziale di riscaldamento globale = 1430). L’impianto contiene 0,75 kg di refrigerante con un equivalente di CO2 pari a 1,0725 tonnellate metriche.
te nuova che non era presente sulla gamma precedente di pale gommate Hyundai. Il cofano motore completamente retraibile facilita le operazioni di pulizia e manutenzione. La serie HL è dotata di un filtro dell’aria per grandi volumi, un meccanismo per l’espulsione automatica della polvere e un prefiltro dell’aria in ingresso a tre fasi opzionale, per migliorare il ciclo di sostituzione e la durata del filtro.
La macchina ha inoltre un vano motore completamente sigillato, progettato per evitare il rischio di incendio causato dall’ingresso di materiali estranei.
Altezza di scarico maggiore La nuova pala gommata è disponibile anche nella versione XT (braccio principale lungo per altezza di scarico superiore).◀
INFO Hyundai Heavy Industries Europe nv (HHIE)
è un leader ampiamente riconosciuto nel mercato europeo delle macchine da cantiere. Grazie a un’automazione di fabbrica altamente avanzata, al sistema di ispezione di controllo qualità a tolleranza zero e all’ingegneria innovativa, offre un’ampia gamma di macchine da cantiere per soddisfare le esigenze dei nostri clienti.
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L’evento > Open Day Gruppo Piolanti
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Piolanti porta in cava
la qualità JCB
A poco più di un anno dalla firma dell’accordo di partnership con JCB, il Gruppo Piolanti ne celebra il successo con lo “Open Day di Primavera” che ha visto fra i protagonisti una nutrita selezione di modelli del brand britannico di Porfirio Ferrari
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L’evento > Open Day Gruppo Piolanti
Oltre 100 le prove effettuate nella scenografica location della Cava Penserini di Fano, che hanno permesso ai visitatori di testare sul campo tutto il potenziale delle macchine JCB
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uando due eccellenze si incontrano, le premesse per un grande successo ci sono tutte. Se poi le due eccellenze rispondono ai nomi di JCB, fra gli indiscussi leader mondiali del movimento terra, e del Gruppo Piolanti, uno dei dealer piÚ strutturati a livello nazionale e fresco di partnership con il marchio britannico, alle premesse seguono inevitabilmente i risultati. Come dimostra il grande riscontro di partecipazione riscosso dall’Open Day di Primavera che Piolanti ha tenuto lo scorso 13 maggio nella scenografica location della Cava Penserini di Fano. A tenere banco, oltre agli altri prestigiosi brand rappresentati da Piolanti come Mercedes e
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Cifa, è stata soprattutto la folta rappresentativa di macchine JCB. Un binomio quello tra JCB e Piolanti che a poco più di un anno dalla conclusione dell’accordo di dealership ha conquistato una posizione di primissimo piano nelle attività del Gruppo, sia in termini numerici che di soddisfazione di una clientela sempre più numerosa. A disposizione dei visitatori presenti in cava fin dalle prime ore del mattino e con numeri importanti - oltre 500 le presenze e oltre 100 le prove di guida - una selezione di modelli JCB particolarmente rappresentativa composta da dieci macchine, fra cui escava-
tori cingolati fino al JS300, escavatori compatti della nuovissima generazione da 6 e 8 tonnellate, minipale compatte, una pala gommata “ammiraglia” 457 HT, e non potevano mancare infine i sollevatori telescopici. Una “campionatura” dell’ampia gamma di macchine JCB decisamente apprezzata dagli operatori, che hanno avuto a disposizione per le prove i tre ettari della grande cava immersa nella campagna dell’entroterra fanese. L’evento è stato un indubbio successo, grazie a Piolanti che ha scelto un format non scontato e poco utilizzato nel settore come quello delle pro-
ve libere e ha organizzato un’azzeccata selezione dei modelli a disposizione del pubblico - focalizzata su un range di grande diffusione sul mercato italiano come quello degli escavatori compatti e degli escavatori fra le 20 e le 35 tonnellate. Questi elementi combinati hanno offerto un’occasione imperdibile per verificare sul campo l’affidabilità e manovrabilità dei mezzi JCB, affiancati da personale esperto ed in grado di rispondere alle domande e ai dubbi durante la prova. Decisamente positivi i commenti dei visitatori, e comprensibile la soddisfazione degli organizzatori della manifestazione.
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L’evento > Open Day Gruppo Piolanti
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Afferma Angelo Piolanti, titolare del Gruppo con il padre Livio e il fratello Giacomo: «Abbiamo investito molte risorse per rendere questa giornata realmente utile ai numerosi partecipanti all’evento: oltre 30.000 metri quadri di campo prove, un’area destinata all’accoglienza e alla ristorazione di 180 metri quadri, e naturalmente tutto lo staff Piolanti schierato in campo per fornire l’assistenza e le informazioni necessarie. A fronte di tutto questo, la risposta dei nostri clienti è stata davvero eccezionale e ha superato anche le più rosee aspettative; abbiamo registrato oltre 500 accessi e le macchine in campo prove hanno lavorato ininterrottamente per tutta la giornata. Davvero interessante la risposta dei clienti che hanno provato JCB e che ci conforta nel percorso di investimento che stiamo compiendo con la Casa inglese. Un percorso che ci ha portato da pochissimo ad aprire una nuova filiale a Montecosaro (MC), che seguirà il marchio JCB in tutte le Marche».
Altrettanta soddisfazione per l’esito della manifestazione emerge chiaramente dalle parole di Giovanni Pelizza, direttore marketing di JCB Italia: «Siamo molto soddisfatti di questo evento, sia per il numero di visitatori che per l’interesse e l’apprezzamento che questi hanno avuto nei confronti delle macchine JCB. Piolanti ha organizzato benissimo la manifestazione, con tanti mezzi a disposizione e un fantastico spazio per le prove. Il successo rispecchia quello della partnership che abbiamo avviato con Piolanti poco più di un anno fa, e che ha prodotto fin da subito risultati eccellenti in tutto il territorio della Romagna e delle Marche».◀
INFO
JCB
Quartier generale (UK) Lakeside Works Dunstone Rd ST14 5JP Rocester (Staffordshire) Sede JCB S.p.A. (Italia) Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Italia
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Start up > TradeMachines
TradeMachines in Italia: una nuova sfida L’arrivo di una realtà come TradeMachines in Italia non poteva certo passare inosservata. La più grande start-up per l’ecommerce di usato per quanto riguarda trattori, macchinari agricoli e industriali, presse, escavatori sino a strumenti come falciatrici, è infatti appena sbarcata nel Belpaese. E noi di SCI li abbiamo intervistati di Manuela Cortesi
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radeMachines nasce da un’intuizione avuta nel 2013 in Germania quando Heico Koch, dottore in ingegneria meccanica fra i fondatori della start up, notò che la richiesta di macchinari industriali usati raramente riusciva a essere soddisfatta. Un settore particolarissimo do-
ve emergeva la difficoltà di mettere in contatto tra loro case d’asta e potenziali acquirenti interessati all’usato, fondamentale linfa in tempi di crisi. Heico Koch capta la possibilità di riempire questo vuoto, e anche grazie alla collaborazione con il CMO Philipp Kloeckner (noto esperto SEO) arriva l’idea
di creare un motore di ricerca che raggruppa tutte le offerte disponibili, mettendo in contatto diretto domanda e offerta in un’unica piattaforma. Il sistema funziona e la risonanza è tale che a un anno dalla fondazione TradeMachines si aggiudica il German Silicon
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