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Anno XIII n.5 | Ottobre-Dicembre 2017
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Merlo Le novitĂ ad Agritechnica Ecomondo Appuntamento a Rimini Hyundai Il nuovo carrello elevatore 160D-9L
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/0002 - Campione Gratuito
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Speciale GIS
Cronache di un successo 000_COVER_RIS_N5.indd 1
Una selva di gru si sono innalzate nel cielo di Piacenza durante le Giornale Italiane del Sollevamento (5-7 ottobre 2017)
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Sommario
Anno XIII n.5 | Ottobre-Dicembre 2017
Merlo Le novità ad Agritechnica Ecomondo Appuntamento a Rimini Hyundai Il nuovo carrello elevatore 160D-9L
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/0002 - Campione Gratuito
n.5 | Ottobre-Dicembre 2017
Anno XIII n. 5 ottobre-dicembre 2017 Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Luca Balduzzi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nico.ambrosino@scimedia.it Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 – E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 36,00 | Estero: € 60,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 – E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – mob. +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – mob +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it
Speciale GIS
Editoriale di Manuela Cortesi
Cronache di un successo
p. 4
Spedizione Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/002 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737
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L’evento > Terex News > Le brevi a cura della redazione
p. 6
Con Demag la rinascita di una leggenda di Luca Balduzzi
p. 42
Preview fiere > Ecomondo 2017
Ecomondo 2017: spazio alla green economy di Sandro Tozzi
p. 20
Preview fiere > Excon 2017
L’India diventa grande di Miriam Spada
p. 22
Preview fiere > Agritechnica
Agritechnica 2017: impossibile mancare di Miriam Spada
p. 24 Preview Agritechnica > Merlo
I nuovi prodotti Merlo ad Agritechnica di Manuela Cortesi
Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno, di cui 3 pazialmente in lingua inglese
Una selva di gru si sono innalzate nel cielo di Piacenza durante le Giornale Italiane del Sollevamento (5-7 ottobre 2017)
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p. 46
Noleggio > Cofiloc
Uomini e macchine: squadra vincente di Sandro Tozzi p. 52 Visto al GIS > Genie
Carrelli elevatori > Hyundai 160D-9L
L’ibrida di Genie premiata al GIS di Umberto Piagnoni p. 28
Hyundai amplia la gamma: il nuovo carrello 160D-9L di Umberto Piagnoni
p. 54
Visto al GIS > CTE
CTE al GIS, tra premi e novità di Miriam Spada p. 34 Visto al GIS > CLS
Focus macchina > Jekko JF545
La nuova JF545, l’evoluzione della specie di Miriam Spada
p. 58
CLS: la sicurezza prima di tutto di Umberto Piagnoni p. 38 RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news
Visto al GIS > Haulotte
Haulotte al GIS 2017 di Porfirio Ferrari
p. 40
Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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Editoriale
Il regno delle macchine di Manuela Cortesi
È
in atto una rivoluzione. È un incedere veloce la cui portata è difficilmente misurabile, e noi ogni giorno ne siamo al contempo vittime e parte attiva. Lo studio realizzato da ADP con The european house – Ambrosetti è una di quelle sporadiche ma significative finestre che ci permettono di gettare uno sguardo su un futuro talmente prossimo da essere oramai un inevitabile presente: la nuova industria 5.0. Il mercato degli investimenti delle imprese italiane nella trasformazione digitale continua a crescere: nel 2016 è stato di 1,8 miliardi di euro l’ammontare degli investimenti in sistemi industriali (robotica) e ICT, con un +18,2% rispetto all’anno precedente. L’industria persegue l’avventura dell’automatizzazione già in atto, ovvero la sostituzione dell’uomo da parte delle macchine nei lavori ripetitivi e alienanti. Faremo anche noi la fine dei cavalli? Il regno delle macchine escluderà l’uomo dal lavoro? Certo è che all’interno di quella che è stata definita la quarta rivoluzione industriale, stiamo ora assistendo a un livello successivo di integrazione uomo-macchina dove le dinamiche diventano sempre più complesse e a essere sostituita non è più soltanto la mera forza fisica. I robot stanno infatti imparando a trasformare le abilità intellettive dell’uomo – dal problem solving fino addirittura all’impeto creativo – in algoritmi.
nologia, dove internet diventa oggetto, dove i confini tra mondo fisico e regno virtuale saranno così sfumati da cessare di esistere. Miglioramenti sul piano della qualità della vita...? Certamente. Ci saranno nuove opportunità, ma i posti di lavoro a rischio solo in Italia si aggirano sui 3 milioni. Il lavoro cambierà, anzi, è già cambiato: istruzione e aggiornamento professionale saranno le chiavi perché il cambiamento non disintegri fasce di tessuto sociale. Ci vorrà cautela, e soprattutto una profonda consapevolezza di quanto sta accadendo. Ha ragione Erik Brynjolfsson, del Centro Economia Digitale del MIT di Boston: «Non penso proprio che faremo la fine dei cavalli, noi ci troviamo in una posizione migliore: possiamo decidere come organizzare l’economia, i cavalli no.» Dovremmo tenerlo sempre a mente: l’economia è nostra. Diventiamone i protagonisti, non le vittime.
Cosa sta accadendo dunque? Dal 4.0 ci stiamo affacciando all’era dell’Industria 5.0: una piena integrazione uomo-tec-
REPORT (Puntata del 25/10/2015), RIVOLUZIONE 4.0, di Michele Buono http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-99470f20-8984-429a-a6c7-b3d27fa42e3a.html
Fonti: ADP 5.0 - Come la digitalizzazione e l’automazione cambiano il modo di lavorare https://www.it-adp.com/assets/vfs/Family-27/ADP-2017/ ADP-5.0-Verso-un-nuovo-equilibrio/Ricerca-ADP-5.0Mappa-concettuale.pdf Klaus Schwab, La quarta rivoluzione industriale, Franco Angeli Edizioni, 2016
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News > Le brevi UNICEA
Il mercato italiano dei carrelli industriali Scheda Informativa 2017: il report di UNICEA In tutte le categorie di prodotto si sono registrate crescite estremamente positive e con il dato 2016 anche il segmento dei carrelli frontali elettrici ha superato i volumi di vendita pre-crisi. Interessante notare come la crescita più significativa, in termini percentuali, si sia registrata nel segmento dei car-
relli termici (+34% rispetto al 2015) anche se questo rimane l’unico segmento dove ancora non sono stati raggiunti i volumi pre-crisi. I dati presentati sono frutto di un’elaborazione delle indagini statistiche condotte in collaborazione tra le Associazioni ANIMA/AISEM e ASCOMAC/UNICEA a cui aderiscono
tutti i principali costruttori e distributori di carrelli industriali operanti in Italia. I Report AISEM\UNICEA sono messi a disposizione delle aziende Associate con cadenza mensile. La presente scheda informativa viene resa disponibile al pubblico una volta all’anno.
KILOUTOU
Kiloutou prosegue il suo sviluppo in Spagna con l’acquisizione di CTC De Maquinaria Il gruppo KILOUTOU ha appena concluso l’acquisizione della società CTC de Maquinaria, specialista nel noleggio di attrezzature nella regione di Aragona, in Spagna. Questa transazione consente a KILOUTOU di proseguire il suo sviluppo sul mercato spagnolo Il gruppo KILOUTOU ha appena concluso l’acquisizione della società CTC de Maquinaria, specialista nel noleggio di attrezzature nella regione di Aragona, in Spagna. Questa transazione consente a KILOUTOU di proseguire il suo sviluppo sul mercato spagnolo. CTC de Maquinaria è una società leader nel noleggio di attrezzature nella regione di Aragona con una rete di 5
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agenzie e un organico di 50 persone. La società dispone di un parco di oltre 1.800 attrezzature (caricatrici, escavatrici, piccole apparecchiature…) che mette a disposizione di una clientela professionale composta da artigiani, PMI e key account nazionali del settore della costruzione e dei lavori pubblici. In continuità con l’acquisizione di Rentecnika nel 2015 e di
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Tracce.com
Alvecon nel 2016, questa nuova acquisizione permetterà a KILOUTOU di proseguire la sua espansione in Spagna e di arricchire la sua offerta di servizi permettendo ai suoi clienti di beneficiare della grande complementarietà delle reti di agenzie e della gamma di materiali di queste aziende. KILOUTOU si avvarrà della competenza e del know-how dei team di CTC de Maquinaria per sviluppare ulteriormente l’attività.
TOCCA IL CIELO CON MAGNI
Per Xavier du Boÿs, PDG del gruppo KILOUTOU: «Questa acquisizione è perfettamente in linea con la strategia di sviluppo a livello internazionale di KILOUTOU il cui obiettivo consiste soprattutto nel consolidare le posizioni su mercati a forte potenziale. Ci permette di rafforzare la nostra presenza in territori dinamici del nord della Spagna e esprime la nostra capacità di riunire intorno al nostro progetto di sviluppo operatori regionali di grande qualità che godono di una forte presenza locale. L’obiettivo di KILOUTOU è di proseguire lo sviluppo sul mercato spagnolo attraverso una crescita interna, l’apertura di agenzie e ulteriori acquisizioni». Per i venditori, Jose Manuel Ballestar, Presidente di CTC de Maquinaria ha dichiarato: «Giudico positivamente l’acquisizione di CTC de Maquinaria da parte del Gruppo KILOUTOU. Permetterà alla società di proseguire la sua crescita unendo le sue forze a quelle di un leader europeo. Nutro fiducia nella capacità dei team delle due società di fare di questa unione un autentico successo». Questa operazione si iscrive in una dinamica di sviluppo attiva del Gruppo KILOUTOU, con una crescita organica costante e il perseguimento continuo della crescita esterna. A livello internazionale, è una continuazione della strategia di sviluppo intrapresa in Polonia, in Spagna e in Germania negli ultimi 4 anni e, più di recente, a luglio 2017 in Italia.
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News > Le brevi
LINDE
Linde Material Handling presenta i nuovi carrelli VNA Più alti, più veloci, più confortevoli e più sicuri allo stesso tempo Essi portano letteralmente la movimentazione dei pallet e il commissionamento in corridoi stretti ad un nuovo livello: i nuovi carrelli della serie K della Linde Material Handling impressionano i clienti con altezze di sollevamento fino a 18 metri e una migliore ergonomia, offrendo allo stesso tempo prestazioni e sicurezza notevoli grazie all’innovativo sistema “Dynamic Reach Control”, che compensa in modo efficace le oscillazioni del montante. I maggiori requisiti di stoccaggio e l’aumento dei prezzi immobiliari consentono alle aziende provenienti da svariati rami industriali di affrontare la questione su
come utilizzare in modo ottimale il prezioso spazio di stoccaggio. Nella ricerca di una risposta, lo sguardo degli specialisti della logistica si sposta sempre più in alto, al di sopra del “magico” segno di 17 metri. Di conseguenza, aumentano le esigenze di apparecchiature da magazzino a causa del fatto che gli operatori del magazzino devono essere nella condizione di potersi affidare all’ergonomia, all’efficienza e alla sicurezza, soprattutto lavorando ad elevate altezze di sollevamento. A tal proposito rientrano esattamente i nuovi carrelli combi per corridoi molto stretti della Linde. La comprovata serie K è stata decisamente migliorata per molti aspetti.
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La nuova generazione di carrelli K offre un notevole valore aggiunto in termini di prestazioni: ad esempio, il sistema di sollevamento principale per la cabina di guida e il sistema di sollevamento secondario per le forche possono essere sollevati e abbassati contemporaneamente. Il vantaggio che ne deriva: il conducente e le forche raggiungono la posizione di scaffalatura desiderata più velocemente, aumentando in modo significativo la produttività. Inoltre, i nuovi carrelli combi VNA di Linde possono operare ad altezze fino a 18 metri, garantendo una maggiore sicurezza. Ciò è dovuto principalmente ad una tecnologia innovativa chiamata Dynamic Reach Control (DRC). Un azionamento elettrico con capacità di reazione rapida compensa le oscillazioni dei montanti mediante movimenti contrari mirati. Il conducente non deve aspettare che il montante smetta di oscillare quando preleva o movimenta i pallet, e quindi può posizionare il carico sulla scaffalatura più velocemente e con precisione. Grazie ad un attacco completamente nuovo e al sistema Dynamic Reach Control, la produttività del magazzino può essere aumentata fino al 25% rispetto ad un sistema senza sensori opzionali per il riconoscimento del carico.
PICK and CARRY
I nuovi carrelli Linde VNA possono ora funzionare ad altezze fino a 18 metri con maggiore sicurezza garantita, principalmente grazie al sistema “Dynamic Reach Control (DRC)”. Un secondo esempio del valore aggiunto e delle maggiori prestazioni è la cabina del conducente, che ora è 50 millimetri più bassa rispetto ai modelli precedenti e - oltre all’altezza inferiore dell’entrata - offre anche ai conducenti più alti, più spazio per le gambe e libertà di movimento. A bordo ci sono anche numerosi vani portaoggetti per oggetti personali e un contenitore per bottiglie da 1,5 litri. Il parabrezza anteriore, ampliato di 80 millimetri verso il basso, offre una migliore visibilità (+ 20%) delle forche e del carico. Ciò aiuta a prevenire in modo efficace danni a scaffalature e merci.
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News > Le brevi GV3
È arrivata l’App del Noleggio “GV3 RentalApp” In questi ultimi giorni la grande novità di GV3 è la pubblicazione del nuovo portale GV3 RentalAppdedicato ai clienti del noleggio GV3. L’App, indispensabile per chi accede da dispositivo mobile, è scaricabile sia da App Store sia da Play Store. Sono state implementate diverse funzionalità e vi è uno sviluppo continuo per rendere autonomo il cliente noleggiatore a effettuare diverse operazioni.
Gestire i contratti di noleggio Il cliente visualizza e gestisce i propri contratti in piena autonomia, definendo la durata del contratto e richiedendo la chiusura del noleggio con relativo ritiro del mezzo.
Richiedere assistenza
Estratto conto e fatture
L’App garantisce il contatto diretto con l’ufficio FIRST CARE. Il cliente apre in autonomia la richiesta di assistenza che l’ufficio FIRST CARE prenderà in carico. Può inoltre trasmettere le foto dell’anomalia per agevolare i tecnici GV3 ed è aggiornato in tempo reale sullo stato dell’intervento.
Il cliente visualizza e scarica le fatture e ha sempre aggiornato in tempo reale la propria situazione crediti nei confronti di GV3.
Registrare ore macchina
Gestione utenti Ciascun cliente può gestire i propri utenti assegnandone ruoli e competenze, definendo chi è l’ufficio acquisti, l’operatore o il capo cantiere del cliente, ottenendo un contatto diretto.
Il cliente ha la possibilità di inserire giornalmente il valore del contatore delle macchine in gestione, ottenendo un report dettagliato della propria operatività di noleggio. Questo aiuterà a pianificare eventuali interventi periodici presso i cantieri.
INTERMAT
Le parole chiave di Intermat: innovazione e internazionalizzazione Si è tenuta l’11 ottobre la Tavola Rotonda a Milano per illustrare il programma di Intermat, atteso a Parigi dal 23 al 28 aprile 2018 La Tavola Rotonda di Intermat, che si è tenuta a Milano l’11 ottobre presso la sede di Assimpredil ANCE, è stata un’ottima occasione per capire le tendenze del settore. Innovazione e internazionalizzazione, sono queste le parole chiave dell’evento. La Tavola Rotonda si è rivelata essere un momento di scambio e d’informazione tra addetti del settore. Intermat, il Salone Internazionale dell’Edilizia e delle Infrastrutture, si svolgerà dal 23 al 28 aprile 2018 presso il Quartiere delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte in Francia. La presentazione ha visto l’intervento di diversi relatori appartenenti alla fi-
liera che hanno illustrato, ognuno per il proprio settore d’appartenenza, la situazione del mercato e le previsioni per il futuro. Nel corso della mattinata sono intervenuti, in ordine: ▶ Matteo Baroni - Presidente del Gruppo Giovani Impenditori di Assimpredil ANCE; ▶ Isabelle Alfano – Direttrice del Salone Intermat; ▶ Fabrizio Luffarelli – Centro Studi Federbeton; ▶ Elisa Taini – Vice Presidente ASSODIMI; ▶ Andrea Bruschi - Direzione Sistemi per la Mobilità MM SpA;
▶ Francesco Venza – Direttore Tecnico MM SpA; ▶ Tito Baldan – Responsabile Vendite e Distribuzione in Europa Komatsu; ▶ Massimiliano Ruggeri – Ricercatore presso Imamoter - CNR; ▶ Michele Mortarino – Direttore Commerciale Estero Locatelli Crane. Dopo un breve benvenuto, Matteo Baroni, Presidente del Gruppo Giovani Impenditori di Assimpredil ANCE, ha presentato alla platea i trend di crescita del mercato nazionale ed estero nel periodo 2014/2016 e la presenza delle aziende italiane all’estero entrando nel dettaglio dei paesi in cui le aziende italiane sono presenti e in quali tipologie di opere.
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Isabelle Alfano, Direttrice di Intermat, ha illustrato la prossima edizione del salone e di WOCE – World Of Concrete Europe e ha presentato i risultati dell’Osservatorio Internazionale. Si tratta di un’indagine realizzata in 12 Paesi nei quali sono stati recensiti i grandi progetti edili e infrastrutturali che saranno realizzati entro il 2025. Durante l’evento, Isabelle Alfano, ha presentato i risultati di 5 paesi: Francia, Algeria, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Fabrizio Luffarelli del Centro Studi FEDERBETON ha poi illustrato i numeri del settore, le destinazioni d’utilizzo, l’interscambio con l’estero nonché le previsioni di utilizzo e di consumo del cemento calcestruzzo nei prossimi anni. Elisa Taini, Vice Presidente di ASSODIMI, ha presentato l’andamento del
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mercato del noleggio negli ultimi anni, la situazione delle aziende italiane del noleggio e le previsioni per l’anno 2018. Sono seguite le presentazioni di Andrea Bruschi, Direzione Sistemi per la Mobilità di MM SpA, e di Francesco Venza, Direttore Tecnico di MM SpA, che hanno presentato l’attività della società in Italia e all’estero entrando nel dettaglio del progetto M4 con una panoramica delle tecniche e problematiche utilizzate per la realizzazione del progetto. Tito Baldano, Responsabile Vendite Komatsu, ha poi illustrato cosa propone la sua società a livello d’innovazione per migliorare l’efficienza e la sicurezza nelle grandi opere pubbliche. Massimiliano Ruggeri, Ricercatore presso IMAMOTER-CNR e membro della giuria degli Intermat Inno-
vation Awards, ha presentato quelle che saranno le innovazioni maggiori che contraddistingueranno il futuro del settore. A conclusione della tavola rotonda ci sono state tre testimonianze di espositori che saranno presenti a Intermat 2018 che hanno illustrato per quali ragioni hanno deciso di essere presenti alla manifestazione parigina. Hanno preso la parola: ▶ Michele Mortarino – società Locatelli Crane; ▶ Elisa Taini – società M.e.t.a. - Luxtower; ▶ Tito Baldan – società Komatsu. Due sono stati i concetti chiave che sono emersi nel corso di tutti gli interventi che si sono susseguiti: “Innovazione “ e “Internazionalizzazione”.
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News > Le brevi IGUS
1.000esima gru ship-to-shore dotata di sistema di alimentazione sicuro Igus Da nuovo arrivato a standard nel settore delle gru: 17 anni di sviluppo e continua innovazione di successo Igus, lo specialista in motion plastics, ha dotato la sua 1.000esima gru shipto-shore (STS) di un sistema di catene portacavi. Negli ultimi 17 anni le soluzioni igus sono diventate le innovazioni più collaudate nell’industria grazie allo sviluppo continuo. Nella maggioranza dei casi le catene portacavi rol e-chains (con ruote) vengono utilizzate per le corse lunghe consentendo di incrementare la durata d’esercizio dei componenti ed allo stesso tempo riducendo la forza motrice necessaria per movimentare il sistema. Queste catene si possono combinare anche con i nuovi moduli isense – Per esempio diversi sensori vengono utilizzati per misurare il movimento e l’usura del sistema di catene portacavi, ciò significa che la data di sostituzione dei
componenti si può prevedere durante il funzionamento aumentando quindi la sicurezza e la disponibilità della gru. Nella tecnologia delle gru le semplici soluzioni “standard” non si possono adattare sempre alle nuove applicazioni dato che i requisiti sono sempre diversi. Ampie oscillazioni di temperatura, forti vibrazioni o movimenti dell’intera struttura in acciaio devono essere presi in considerazione quando vengono installati nuovi impianti o eseguiti retrofit di gru esistenti. Ora lo specialista in motion plastics igus ha dotato la sua 1.000esima gru STS (ship-to-shore) di un sistema di catene portacavi realizzato in materiale plastico dimostrando che la tendenza verso componenti leggeri e di lunga durata è ora l’innovazione in tutto il mondo.
Theo Diehl, Responsabile del settore gru, coinvolto direttamente in molti di questi 1.000 progetti, spiega perché igus ha così tanto successo nel settore industriale: «Per noi, la grande svolta è stata lo sviluppo della catena portacavi con ruote rol e-chain, installata nel 2000 per l’alimentazione del carrello della nostra prima gru STS. Utilizzando le ruote, quando il tratto superiore della catena si posa sul tratto inferiore, il coefficiente di attrito nelle corse lunghe si riduce drasticamente. Perciò si può risparmiare fino al 57% della forza motrice necessaria per movimentare il sistema di catene portacavi. Anche il rumore si riduce notevolmente.» Ulteriori sviluppi sono il risultato del know-how acquisito in molti anni. «Nel 2004 igus ha lanciato sul mercato la versione heavy duty della catena portacavi con ruote», spiega Theo Diehl. «Questa versione è stata potenziata grazie ai molti anni di esperienza e quindi è stata notevolmente migliorata la sua stabilità e la sua durata d’esercizio prevista.» Nel 2008, grazie all’esperienza maturata negli 8 anni precedenti, è stata lanciata sul mercato la catena portacavi P4. È caratterizzata dal fatto che funziona in modo molto silenzioso e senza vibrazioni grazie alla struttura a doppia ruota che ha anche consentito di aumentare la durata d’esercizio del sistema. Altri prodotti, originariamente sviluppati per il settore delle gru, ora offrono soluzioni anche per altri settori industriali, un esempio, oltre alle catene portacavi rol e.chain, è rappresentato anche dei nuovi cavi chainflex in fibra ottica
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(FOC) introdotti nel 2016 che si possono utilizzare nelle applicazioni in movimento con range di temperatura tra -40 °C e +80 °C senza gel all’interno.
IN OGNI SOLUZIONE SEMPLICE C’È UNA GRANDE IDEA_
Un altro esempio viene fornito dai sistemi di canali in alluminio resistenti all’acqua di mare (in conformità a EN6060) per corse lunghe oltre 100 metri con “rise protection” o dai bracci flottanti che compensano gli errori di allineamento fra via di corsa del carrello e catena. igus fornisce tutti i componenti come prodotti individuali o come soluzioni complete assemblate ed anche installate dal reparto di Project Engineering igus, in base alle richieste del cliente. La famiglia di prodotti isense – dispositivi intelligenti che prevedono la data di sostituzione del componente durante il funzionamento e perciò aumentano la sicurezza – completa il portafoglio. Questo include, per esempio, il nuovo modulo EC.M migliorato, che viene montato sull’estremità mobile della catena e registra automaticamente accelerazione, velocità, temperatura e il numero di cicli completati. Altri esempi sono il sensore dell’usura EC.W che misura il grado di usura della catena portacavi e perciò rende possibile determinare la durata d’esercizio rimanente, e il nuovo EC.RC (controllo del funzionamento della catena portacavi), introdotto nel 2017 per controllare lo stato di funzionamento delle catene, specialmente nei canali guida per le corse lunghe. I sensori misurano e controllano la posizione della catena portacavi. In questo modo si evita che la macchina continui a funzionare quando si verificano guasti meccanici; quindi la totale perdita della catena o l’interruzione elettrica (per esempio a causa di danni al cavo) appartengono al passato. In questo modo l’isense EC.RC, come tutti i prodotti igus, protegge da fermi macchina imprevisti della macchina.
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News > Le brevi
MARMOMAC
Marmomac, edizione record con 68 mila operatori da 147 Paesi Più del 60% dei buyer proviene dall’estero. La rassegna si conferma hub globale per la promozione e il commercio della filiera della pietra naturale. Veronafiere con Marmomac sigla nuovi accordi per sviluppare internazionali. La 53ª edizione di Marmomac è in programma a Veronafiere, dal 26 al 29 settembre 2018 Più business, contatti, internazionalità, cultura di prodotto e formazione. Marmomac archivia oggi dopo quattro giornate alla Fiera di Verona un’altra edizione all’insegna della crescita su tutti i fronti, confermandosi una
volta di più la manifestazione leader a livello mondiale per tutta la filiera della pietra naturale, dai materiali grezzi e finiti, alle tecnologie agli accessori di lavorazione, fino alle sperimentazioni nel campo del design e dell’architettu-
ra. «Il 52° Marmomac ha ribadito con i numeri il proprio ruolo guida per l’interscambio globale del settore», commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. «Parliamo di 1.650 aziende, di cui il 64% estere da 56 nazioni, presenti in fiera, e 68mila operatori da 147 Paesi. Anche questa edizione ha raggiunto l’obiettivo di incrementare gli affari delle imprese del marmo che hanno chiuso importanti contratti e firmato commesse sia nel comparto dei materiali che delle tecnologie». Marmomac, come piattaforma di promozione b2b, svolge una funzione strategica in particolare per il prodotto dell’industria lapidea italiana che realizza quasi il 75% del proprio fatturato all’estero. Dal 2015, la rassegna è stata inserita dal Governo nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy e nella giornata inaugurale di quest’anno ha incassato dal sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, l’impegno a prorogare gli stanziamenti anche per il 2018. L’internazionalità ha costituito la direttrice di sviluppo anche di Marmomac 2017, come spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: «Ancora una volta la presenza di operatori esteri è stata superiore al 60% del totale, rispecchiando l’evoluzione dei mercati internazionali e confermando Marmomac piattaforma globale per l’interscambio e la promozione dell’intera filiera lapidea. In evidenza, il crescente in-
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teresse dei paesi africani, così come il maggior numero di buyer da Nord e Sud America e si confermano quelle dall’Europa. Si registra al contempo l’incremento dell’Asia con Cina e India, seguita da Russia, finalmente in ripresa, Turchia e Iran in forte aumento. Buona anche l’affluenza dal mercato interno, in particolare dal centro-sud Italia. Il nostro obiettivo ora è proiettare in modo ancora più spinto il presidio del brand di Marmomac all’estero e nel corso di questa edizione abbiamo già chiuso diversi accordi di sistema in Italia e Cina. Il prossimo appuntamento sarà a Miami a metà ottobre per incontrare ad Archmarathon 50 studi di architettura dell’intero continente americano, per allargare sempre di più il network della manifestazione». A Marmomac 2017, infatti, hanno visto la luce diverse iniziative che vanno in questa direzione: dalla firma della nuova partnership in Cina con la fiera di Qingdao, alla lettera d’intenti con IMM-Carrarafiere per la promozione congiunta all’estero dei rispettivi distretti lapidei, fino all’annuncio del rafforzamento delle manifestazioni sul marmo e costruzioni in Sud America gestite dalla controllata Veronafiere do Brasil. Molte, poi, le visite istituzionali ufficiali, tra cui quelle della delegazione commerciale indiana, guidata dall’ambasciatrice in Italia Reenat Sandhu, e brasiliana, accompagnata dal governatore di Espirito Santo, Paulo Hartung. Nei quattro giorni di fiera, grande attenzione è stata riservata al mondo del design, ma anche della formazione, protagonista nei corsi di aggiornamento per architetti della Marmomac Academy The Italian Stone Theatre, padiglione realizzato insieme a Mise, Ice-Agenzia e Confindustria Marmomacchine, ha raccontato l’in-
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terazione tra pietra, sperimentazione progettuale e tecnologia, mentre nel corso dell’International Stone Summit, le principali associazioni di categoria della pietra a livello mondiale hanno fatto il punto sullo sviluppo del settore. Il 2017 ha visto il debutto della collaborazione con Milano Design Film Festival un ciclo cortometraggi di autori internazionali dedicati al mondo del marmo e della pietra naturale.
La serata di gala Marmomac Night ha visto la consegna dei Best Communicator Award e dei diplomi di Mastro della Pietra; tra i premi, anche il ritorno del riconoscimento Icon Award. Restano, invece, esposte anche per tutto il mese di ottobre, le 12 installazioni in pietra di Marmomacc & the City, nelle piazze del centro storico di Verona. La 53ª edizione di Marmomac è in programma a Veronafiere, dal 26 al 29 settembre 2018.
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HANNOVER MESSE
Research & Technology presenta il mondo della ricerca applicata: dall’idea al prodotto finito pronto per l’introduzione sul mercato Il tema conduttore di HANNOVER MESSE 2018 è “Integrated Industry – Connect & Collaborate”. Industria 4.0 ha raggiunto un nuovo stadio della trasformazione digitale dei processi produttivi. E in fiera sarà possibile vedere, per esempio, l’interconnessione tra tecnologia dell’automazione, intralogistica e intelligenza artificiale. Research & Technology, nel padiglione 2, è in effetti la vetrina internazionale della ricerca, dello sviluppo e del transfer tecnologico. Ed è soprattutto rivolta alla ricerca applicata per settori quali automazione, energia, logistica e mobilità, e alla ricerca industriale trasversale come adattronica, bionica o ricerca sui materiali. Tra i temi di maggiore interesse del 2018 ci sono digitalizzazione, adattronica, bionica, bioeconomia e elet-
tronica organica. L’adattronica, per esempio, è una tecnologia per strutture adattive che abbina strutture di tipo tradizionale e sistemi di materiali attivi per integrare funzioni classiche di supporto dei carichi e di definizione delle forme con funzionalità di sensori e attuatori. La maggior parte delle materie plastiche è ancora a base di petrolio. La bioeconomia si prefigge di ridurre questa dipendenza attraverso l’impiego di materie prime rinnovabili. Tra i prodotti e i processi a biobase ci sono materiali da costruzione, soluzioni “CO2 neutrali” per la produzione automobilistica e la mobilità, adesivi, compositi e polimeri. L’elettronica organica sostituisce materiali inorganici con materiali organici al fine di migliorare prodotti come elementi per illuminazione e fotovoltaici,
elettronica stampata, batterie o parti specifiche, per esempio nella conversione da luce a energia elettrica (fotovoltaica) e viceversa (diodi luminosi). Nel 2017, a Research & Tecnology, circa 400 espositori hanno presentato più di 1.500 prodotti, oltre a nuove soluzioni e progetti, a 55.000 visitatori, il 31 per cento dei quali arrivati ad Hannover da Paesi esteri. La maggior parte dei visitatori rappresentava in primo luogo l’industria manifatturiera, ma anche l’industria energetica, il commercio, le istituzioni e gli enti pubblici. Sia i visitatori sia gli espositori hanno approfittato della presenza a Research & Technology per partecipare anche a una serie di iniziative speciali quali la serata di gala inaugurale Night of Innovations, il Forum tech transfer e il Forum SCIENCE|SQUARE dedicato a ricerca e a scienza applicata.
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Portata pari a 100 t e capacità di sollevamento ulteriormente migliorata nella configurazione taxi Il design compatto (larghezza min. 2,55 m - lunghezza 13,18 m) assicura massima flessibilità anche negli spazi più stretti e facilita l’accesso al cantiere Braccio principale MEGAFORM™ di 60 m suddiviso in sei sezioni e dotato di sistema di spinatura TWIN-LOCK™ Consumi ottimizzati grazie al motore singolo
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PALAZZANI
Due ragni per Israele e un nuovo progetto per la Cina: le novità Palazzani L’azienda di noleggio e vendita israeliana Amir eng. & Trade Co. Ltd. ha ritirato altri due Ragni Palazzani della serie TZX: un TZX 170/C con motorizzazione Bi-energy e un TZX 225/C in ersione ECO (motore elettrico e batterie) pronti da consegnare direttamente all’aeroporto di Tel Aviv Amir eng. & Trade Co. Ltd. ha una lunga storia del noleggio e della vendita di attrezzature di sollevamento, l’azienda, infatti, ha iniziato il suo operato nel 1973 e ad oggi conta ben 170 dipendenti, 3 sedi in tutto il paese ed uno staff tecnico efficiente, preparato e capace; tutto ciò ha garantito ad Amir eng. & Trade Co. Ltd. una posizione di leader nel mercato israeliano. Palazzani Industrie S.p.A. collabora con questa importante realtà ormai da molti anni, infatti, l’azienda Amir eng. & Trade Co. Ltd. possiede ben 8 piattaforme Ragno Palazzani all’interno della sua flotta a noleggio. «Abbiamo scelto le piattaforme Ragno Palazzani soprattutto per il basso peso e per le ridotte misure d’ingom-
bro. Tutto il resto poi deriva sicuramente dal buon rapporto che abbiamo con l’ufficio commerciale e con l’amministrazione aziendale», afferma il Sig. Boaz Webb, titolare dell’azienda israeliana.
Al via il nuovo piano ecologico per la Cina: Palazzani ha la risposta giusta per voi La Cina presenterà nei prossimi giorni i suoi progetti definitivi sulle quote di automobili elettriche ed ibride. Frankfurter Algemeine Zeitung (FAZ), che non rivela le sue fonti, afferma che il governo cinese per ridurre il livello allarmante di inquinamento nelle grandi città, ha fatto dello sviluppo
dei veicoli ecologici una priorità. I modelli elettrici ed ibridi dovrebbero rappresentare da ora al 2025 almeno un quinto delle vendite nel Paese, inoltre, si attende l’introduzione di norme che prevedranno delle quote ben precise. Sanzioni severe sono previste in caso di non rispetto delle quote indicate dalla legge e addirittura di annullamento dell’autorizzazione di messa sul mercato dei veicoli non ecologici. Norme del genere con tutta probabilità saranno introdotte dal governo cinese anche per gli altri veicoli attualmente azionati da motori a scoppio. Palazzani Industrie S.p.A. ha preceduto di gran lunga la decisione della Cina e da anni dispone nella sua gamma di Piattaforme Aeree Ragno, dalle più ridotte altezze di lavoro di 17 m fino ai modelli più grandi XTJ 48.1 e XTJ 52, versioni ecologiche, siano esse interamente elettriche oppure di tipo ibrido. Da tempo sono già in funzione in ogni parte del mondo, con ottimi risultati, ad esempio i Ragni versione ECO (completamente elettrici) disponibili addirittura sia con batterie al litio sia con batterie tradizionali. L’ufficio Ricerca e Sviluppo dell’Azienda ha sempre studiato soluzioni innovative e/o migliorative per fornire alla clientela un prodotto sempre aggiornato con i tempi.
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Preview fiere > Ecomondo
Ecomondo 2017: spazio alla green economy Dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini conferenze e workshop sulle principali novità legate all’economia circolare di Sandro Tozzi
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uecento convegni, oltre mille relatori: anche quest’anno Ecomondo - dal 7 al 10 novembre 2017 alla Fiera di Rimini, sotto le insegne di IEG (Italian Exhibition Group), insieme a Key Energy - offre un ampio programma di conferenze e workshop, volti a presentare le maggiori innovazioni legate all’adozione dell’economia circolare. Il corposo calendario di appuntamenti è proposto dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, presieduto dal professor Fabio Fava in collaborazione con associazioni, università, istituti di ricerca, istituzioni italiane ed europee, e toccherà temi legati all’intera galassia dell’economia green (rifiuti, materie prime alternative, trattamento acque reflue, bonifiche, bioeconomia). Nella prima giornata, martedì 7 novembre, si parlerà dell’intreccio tra ambiente e salute, in un seminario organizzato in collaborazione con l’Università di Brescia (CeTAmb Lab) e Unesco, nel corso del quale ci si soffermerà sulle tecnologie appropriate per la gestione delle acque e dei rifiuti nei Paesi a risorse limitate. Dopo il successo della prima edizione, la sezione Global Water Expo intercet-
terà anche quest’anno i contenuti più innovativi riguardo le conoscenze e le applicazioni dell’industria idrica. L’evento faro, in programma nella mattinata di mercoledì 8 novembre, sarà dedicato agli Strumenti digitali nel settore dell’acqua, ovvero alle soluzioni digitali, comprese quelle dell’industria 4.0 (Internet of things), per ottimizzare il settore idrico. L’incontro, coordinato dal professor Francesco Fatone, è a cura del Comitato Scientifico di Ecomondo, in collaborazione con Utilitalia e trae spunto dall’azione di innovazione europea Intchach, che nell’ambito del progetto Horizon 2020 mira a rivoluzionare le modalità di monitoraggio e gestione della risorsa idrica. Case study in Italia per le soluzioni innovative di Intcatch è il bacino del Lago di Garda. Quest’anno Ecomondo ospiterà anche un nuovo spazio dedicato al dissesto idrogeologico e alla prevenzione dei rischi climatici. Non mancheranno dunque, nel calendario convegnistico, gli approfondimenti sul tema, come l’appuntamento dal titolo Da alluvioni e frane nuove opportunità per il Sistema Italia (martedì 7 novembre) che si aprirà con una panoramica sulla diffusione del ri-
schio in Italia, a cura di ISPRA. Di rilievo sarà il convegno organizzato insieme al Ministero dello Sviluppo Economico e Cluster Spring che approfondirà il tema della strategia dell’Italia sulla bioeconomia (The bioeconomy in Italy: the new strategy and cases of excellence, mercoledì 8 novembre). A cura di ISPRA, CIC e European Compost Network la XIX Edizione della Conferenza Nazionale sul Compostaggio e Digestione Anaerobica del rifiuto organico (mercoledì 9 novembre) con una panoramica sui dati di settore. Prosegue anche il confronto con le esperienze maturate nelle principali capitali e medie località europee nella gestione dei rifiuti urbani, Municipal waste management in urban areas: comparing international experiences in the perspective of circular economy, organizzato da Utilitalia, in programma mercoledì 9 novembre. All’applicazione dei concetti di economia circolare in ambito urbano sarà dedicato l’approfondimento dal titolo Circular & Smart Cities (9 novembre).
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Con la collaborazione di ASSORAEE (FISE UNIRE) e Centro di Coordinamento RAEE sarà proposto il Forum RAEE – obiettivo: 45 su 100 (giovedì 10 novembre). L’Italia avrebbe dovuto raccogliere, entro la fine del 2016, 45 chili di rifiuti elettronici per ogni 100 chili di apparecchiature immesse sul mercato: a che punto siamo?
IN SINTESI Ecomondo Dove Quando Frequenza
Settori
Espositori Superficie Visitatori Sito internet
Ecomondo è la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea, giunta quest’anno alla 21a edizione Fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre 2017 annuale Gestione integrata e valorizzazione dei rifiuti e dei materiali, tecnologie e macchinari per il trattamento dei rifiuti, attrezzature e mezzi per raccolta e trasporto rifiuti, macchinari e attrezzature per la movimentazione e il sollevamento, agricoltura e molto altro 1.200 113.000 m2 oltre 100.000 www.ecomondo.com
Numerose e qualificate altre occasioni di incontro e approfondimento saranno offerte, il 7 e l’8 novembre, nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 64 associazioni di imprese green, in collaborazione con i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta da Edo Ronchi.◀
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Preview fiere > Excon 2017
L’India diventa grande Grande attesa per la 9a edizione di Excon, la prima fiera dell’India e la più grande manifestazione di attrezzature per l’edilizia e la tecnologia delle costruzioni dell’Asia meridionale. L’appuntamento è a Bangalore per il 12-16 dicembre 2017 di Miriam Spada
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rganizzato dalla Confederation of Indian Industry (CII), l’Excon sarà una mostra internazionale di 5 giorni che si terrà in un’area di ben 2.500.000 metri quadrati di area espositiva, attirando oltre 1.000 espositori tra cui 300 aziende dall’estero. Sono previsti 40.000 visitatori. Durante il suo discorso tenutosi in occasione della conferenza lancio per la manifestazione, Suresh Prabhu, ministro delle Ferrovie del Governo dell’India, ha dichiarato che Excon si è rive-
lato un evento importante per lo sviluppo delle infrastrutture in India in quanto attrae le migliori tecnologie, le migliori aziende le migliori idee per il Paese da tutto il mondo. Ha dichiarato inoltre che il Governo e le organizzazioni del settore pubblico, incluse le ferrovie indiane, si impegneranno in progetti di mega infrastrutture e la partecipazione delle organizzazioni di alto livello del settore privato garantirà che l’enorme spesa impiegata sarà di grande valore per l’India. Prahbu ha sottolineato che le Fer-
rovie si sono impegnate a investire 8.500.000 crore in un periodo di cinque anni in progetti di sviluppo delle infrastrutture quali la decongestione e l’espansione della rete, i progetti nazionali, la sicurezza, la tecnologia dell’informazione e la ricerca, il materiale rotabile, ferroviario e corridoio elevato, riqualificazione delle stazioni e dei parchi logistici. Nel suo particolare intervento, Anirudh Jain del ministero indiano delle Ferrovie, ha dichiarato che le ferrovie indiane hanno privilegiato i pro-
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vento è passata da meno di 50.000 mq nel 2000 a 2.500.000 mq nel 2017.
Da sinistra a destra: Mr Virendra Gupta, Deputy Director General, CII; Mr Vipin Sondhi, Chairman, CII Trade Fair Council & Chairman, Excon 2017; Shri Anirudh Jain, Additional Member (Works), Ministry of Railways, Railway Board; Mr Anand Sundaresan, President, ICEMA getti più vantaggiosi e quelli che sono già in fase di completamento – così da essere conclusi in tempi rapidi. Ha affermato che l’esecuzione di uno dei più grandi progetti infrastrutturali del Paese, i corridoi merci dedicati per i trasporti orientali e occidentali, è stata accelerata: la sua conclusione è prevista già per il 2019. Il signor Jain ha affermato che sono state intraprese un gran numero di iniziative per portare un notevole aumento nella messa in servizio di nuove linee, in termini di conversioni e duplicazioni. Indian Railway ha commissionato più di 2.800 km di tratte nuove nel 2017-18 e ha fissato un obiettivo di 3.500 km per l’anno in corso. Le Ferrovie Indiane incoraggiano i singoli governi statali a partecipare allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie formando una joint venture con il governo dello Stato. Ha inoltre affermato che le ferrovie hanno intrapreso un gran numero di opere di potenziamento della capacità, come l’aggiunta di linee volte a costituire la seconda, la terza o addirittura la quarta linea su alcune tratte, tutti progetti che sono stati finanziati negli ultimi 3 anni. A questi si aggiungeranno oltre 12.500 km di linee aggiuntive alla rete per una cifra pari a 130.000 crore. Il governo sta attualmente ese-
guendo 179 progetti di nuova linea, 58 progetti di conversione e 256 progetti di raddoppiamento. Durante il suo discorso Vipin Sondhi, presidente del CII Trade Fair Council e il presidente Excon 2017, ha dichiarato che Excon 2017 è destinata a imporre a livello globale l’industria delle attrezzature indiana, che dovrebbe crescere da 3 miliardi di dollari nel 2016 a 5 miliardi di dollari entro il 2020 termini di valore. In linea con la crescita del settore, Excon è diventata uno dei più grandi eventi mondiali di riferimento. Sondhi ha sottolineato come la prima edizione di Excon, tenutasi nel 2000, abbia avuto un inizio modesto con circa 80 espositori mentre l’edizione del 2017 conterà più di 1000 espositori, di cui oltre 300 dall’estero. La mostra ospiterà inoltre padiglioni esclusivi per la Germania, l’Italia, la Cina, la Finlandia, la Svezia, la Corea del Sud, lo Sri Lanka, la Turchia, il Regno Unito e l’USA. L’area di visualizzazione lorda dell’e-
IN SINTESI Excon Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet
Il sig. Sondhi ha affermato che le conferenze Excon attireranno dirigenti, funzionari governativi e esperti e faciliteranno le discussioni sulla costruzione delle infrastrutture indiane in un modo ecologicamente sostenibile, consentendo alle smart cities un progresso sulla base dello Swachh Bharat Abhiyan (SBA), aiutando l’India a rafforzare lo sviluppo delle competenze urbane, la connessione delle aree rurali, e a incrementare la costruzione di strade e la creazione di infrastrutture acceleranti. [L’SBA è una campagna finanziata dal governo indiano che mira a ripulire le strade e in generale a migliorare le infrastrutture delle città d’India, comprese le piccole città delle aree rurali.] Durante il suo discorso, Virendra Gupta (vicedirettore generale CII) ha dichiarato che l’India ha compiuto un notevole progresso nell’attrarre investimenti privati nel settore delle infrastrutture. In poco più di un decennio (2002-2012), il settore privato ha investito circa 250 miliardi di dollari in vari progetti infrastrutturali. L’Associazione per l’industria delle attrezzature per l’edilizia indiana e l’Associazione Costruttori dell’India sono un partner di Excon 2017.◀
Fiera delle attrezzature per l’edilizia e la tecnologia delle costruzioni, 9a edizione Bangalore - India dal 12 al 16 dicembre 2017 Biennale Attrezzature, macchine e tecnologie per la costruzione e l’edilizia, mondo ferroviario, stradale, cantieri, logistica oltre 1.000 espositori 2.500.000 m2 oltre 40.000 www.excon.in
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Preview fiere > Agritechnica 2017
Agritechnica 2017: impossibile mancare Dal 12 al 18 novembre tutti ad Hannover per la fiera di riferimento della meccanizzazione agricola. La suddivisione degli espositori è ulteriormente ottimizzata di Miriam Spada
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ltre 2.800 espositori da 53 Paesi sono presenti ad Agritechnica 2017, nei quartieri fieristici di Hannover, con le loro innovazioni e svilup-
pi. Uno dei tratti distintivi di Agritechnica di quest’anno è la suddivisione chiara per settori, che consente ai visitatori di orientarsi rapidamente e facilmente. Per il 2017 è stata infatti disegnata una
nuova mappa dei piani, che garantisce facilità di orientamento e aiuta i visitatori a ottimizzare il tempo a disposizione in fiera. Un servizio navetta è disponibile nei quartieri fieristici.
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stemi, moduli e accessori per macchine ed apparecchiature agricole. Il tema di quest’anno è “Stay Connected!”. Circa 700 aziende presenteranno innovazioni e soluzioni nei Padiglioni 15, 16, 17 e 18. L’auditorium “Future Lounge” nel Padiglione 17, aperto da lunedì a venerdì, è per seguire temi specifici legati a sistemi e componenti, tra cui la manutenzione intelligente (“Smart Maintenance”), i materiali intelligenti (“Smart Materials”), l’interfaccia uomo-macchina (“Human Machine Interface”), Sistemi di trasmissioni alternative (“Alternative Drive Systems”) ed il “Corporate Engineering/Future Engineering.”
Un forum rivolto al futuro del settore agricolo, un prestigioso programma tecnico di livello internazionale
Speciale Future crop protection – responsibility needs ideas (La protezione delle colture del futuro, idee al servizio della responsabilità) Nell’ambito di “Green Future – Smart Technology”, Agritechnica presenterà le ultime tecnologie e le tendenze volte ad affrontare la sfida di una produttività in crescita nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse. Ciò inclu-
de sviluppi nel campo della protezione delle colture: droni, robot, modelli previsionali, tecnologie relative a ugelli e comandi GPS. Nello Speciale “Future crop protection – responsibility needs ideas” (Padiglione 15) produttori, enti e partner specializzati illustreranno le loro ultime tecnologie per la protezione delle colture.
Systems & Components Per la terza volta, Agritechnica offrirà un programma speciale dedicato a si-
Il prestigioso programma di quest’anno prevede un elevato numero di eventi internazionali, quali congressi, workshop e forum. Il 10 e l’11 novembre (due giorni prima dell’inizio di Agritechnica), per esempio, il VDI Wissensforum presenterà “LAND.TECHNIK AgEng 2017,” una conferenza che tratta gli ultimi sviluppi in termini di meccanizzazione agricola. “Ag Machinery International - Access to emerging markets” proseguirà anche quest’anno. Ogni giorno la fiera si concentrerà su un mercato diverso, compresi Europa dell’Est, Cina, Africa Sud-orientale e Sud-est asiatico. Esperti esploreranno potenziali di mercato, possibilità di accesso ai mercati, quadro di finanziamenti e requisiti tecnologici.
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Preview fiere > Agritechnica 2017
Boschi e paesaggio
Workshop LIVE
Nel Padiglione 26 e nelle zone esterne adiacenti, gli espositori presenteranno macchine ed attrezzatura per la silvicoltura a cui è dedicato lo Speciale Comparing logging trailers (Confrontare carri e rimorchi forestali) e altre dimostrazioni dal vivo di attrezzatura nelle aree esterne.
In collaborazione con l’Associazione tedesca di rivenditori di macchine agricole, la LandBauTechnik-Bundesverband, si terrà durante questa Agritechnica per la sesta volta lo Speciale Workshop LIVE. Meccanici di diversi gradi di specializzazione si cimenteranno in dimostrazioni pratiche di 30 minuti a
cadenza oraria con macchine agricole ed edili, seguirà una sessione di domande e risposte.
L’International Dealer and Service Provider Centre DLG, l’associazione tedesca di rivenditori di macchine agricole LandBau-
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Technik-Bundesverband e l’associazione Europea dei concessionari di macchine agricole CLIMMAR stanno organizzando nuovamente un centro internazionale per rivenditori e servizi ad Agritechnica 2017, l’International Dealer and Service Provider Centre. Il centro si troverà nel Padiglione 2 della fiera di Hannover. Fornirà ai concessionari di macchine agricole di tutto il mondo un punto informativo e di assistenza.
Lo stand DLG nel Padiglione 21 Quest’anno DLG offre un vasto programma professionale nel padiglione 21, che si concentrerà sul tema principale Green Future – Smart Technology. In aggiunta, gli esperti del Centro di analisi DLG forniranno informazioni in merito a sistemi autosterzanti già collaudati per trattori.
Campus & Career Con una particolare attenzione alla crescita professionale, 44 espositori presenteranno un programma attraente per chi cerca nuove possibilità. I visitatori potranno anche stabilire contatti con selezionatori, fare ri-
chieste in merito a praticantati, corsi di studio e opportunità per il proseguimento della formazione. Si aggiungono la Career Mile e il Jobs Wall, la consulenza di DLG sulla carriera e il programma di orientamento professionale.◀
IN SINTESI Agritechnica
La fiera di riferimento per la meccanizzazione e le tecniche agricole
Dove
Hannover
Quando
dal 12 al 18 novembre 2017
Frequenza
biennale
Settori
Trattori, veicoli adibiti al trasporto, sistemi di movimentazione, lavorazione del terreno, semina, fertilizzanti, irrigazione, cura delle piante e prodotti fitosanitari, tecniche per il raccolto di foraggio, cereali, piante tuberose e mais, lavorazione e preparazione del raccolto, mezzi di produzione, biotecnica / sementi, fertilizzanti, prodotti fitosanitari, carburanti e lubrificanti, componenti, sistemi di propulsione, ricambi e accessori, elettronica, software per l’agricoltura, precision farming ecc.
Espositori
2.900
Superficie
232.289 m2
Visitatori
oltre 400.000
Sito internet
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Visto al GIS > Genie
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n occasione della fiera GIS 2017 Genie ha presentato allo stand all’esterno tutte le sue novità che testimoniano l’aspirazione a restare pioniere del settore delle piattaforme aeree, proponendo prodotti con maggiore capacità di sollevamento e fonti di alimentazione alternative, per anticipare fin da ora le future tendenze del mercato. I prodotti Genie® in esposizione al GIS hanno incluso la piattaforma ibrida Genie® Z™-60/37FE, la piattaforma a forbice Bi-Energy GS™-4069 BE e la piattaforma più grande della gamma Genie® Xtra Capacity™ (XC), la SX™-135 XC. Le piattaforme a braccio presentavano inoltre il nuovo Allarme a Contatto Genie® LiftGuard™, un dispositivo elettronico di protezione secondaria dell’operatore di esclusivo design Genie, oggi di serie su tutte le piattaforme a braccio.
L’ibrida di Genie premiata al GIS La piattaforma Ibrida Genie Z™-60/37 FE premiata prodotto dell’anno alla prima edizione dei premi Italplatform di Umberto PIagnoni
Un gradito premio La giuria della prima edizione di Italplatform (gli Italian Access Platform Awards), ha assegnato alla piattaforma Genie Z-60/37FE il premio di Prodotto dell’Anno nella categoria “Piattaforme semoventi oltre i 6 m”. La serata Italplatform si è tenuta a Pia-
cenza lo scorso 4 ottobre nella cornice di GIS. Si tratta del quarto riconoscimento per la piattaforma ibrida di Genie a soli 18 mesi dal suo lancio, a seguito dei prestigiosi premi internazionali ricevuti delle associazioni di noleggio Europea (Prodotto di noleggio dell’anno agli ERA Awards 2017),
La premiazione Da sinistra: Corrado Gentile (Responsabile Associato Gestione dei Prodotti EMEAR), Christophe Rousseau (Direttore Vendite di Europa del Sud, Nord e West Africa) e Marco Corradi (Responsabile Vendite Italia)
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Australiana (Prodotto di sollevamento dell’anno agli Hire Industry Excellence Award 2016) ed Americana (Premio di Bronzo per l’Innovazione del Rental Equipment Register nel 2016).
La potenza di un mezzo diesel... con emissioni zero «Siamo onorati che una giuria italiana abbia scelto come prodotto dell’anno la nostra piattaforma Z-60/37 FE, la prima e unica piattaforma con tecnologia realmente ibrida presente sul mercato», spiega Christophe Rousseau, Direttore Vendite di Europa del Sud, Nord e West Africa per Terex AWP. «Questo significa che in Italia la sostenibilità ambientale è diventata un’esigenza importante, tra gli altri settori, anche in quello del sollevamento, e che la nostra piattaforma ibrida ad alte performance e con emissioni zero soddisfa pienamente questa esigenza.»
Non ponendo più il dilemma della scelta tra macchine efficienti o rispettose dell’ambiente, la piattaforma ibrida Z-60/37 FE è una soluzione per cantieri di costruzione e interventi di manutenzione al chiuso ed all’aperto in cui si richiedono alte performance fuoristrada e allo stesso tempo emissioni zero. Estremamente versatile, la piattaforma a braccio articolato Genie Z-60/37 FE è una soluzione “due in uno”, capace di adattarsi ad applicazioni in cantieri edili all’aperto su terreni non preparati o a interventi di manutenzione
in affollati centri commerciali con la semplice pressione di un interruttore. La modalità di funzionamento “completamente elettrica” lavora per un’intera giornata con una sola carica delle batterie, con il generatore a motore che ricarica automaticamente le batterie in caso di lavoro particolarmente intenso. La modalità “diesel” offre oltre una settimana di funzionamento con un solo pieno di diesel, con un notevole risparmio per gli utilizzatori, offrendo le eccellenti prestazioni su terreni difficili tipiche dei bracci Genie a propulsione diesel e con trazione 4x4.
Piattaforma a braccio articolato Genie Z-60/37 FE Altezza di lavoro
20,16 m
Rotazione piattaforma
Sbraccio orizzontale
11,15 m
Raggio di sterzata interno 2,51 m
Altezza di scavalcamento
7,39 m
Pendenza superabile
45%
Capacità di sollevamento
227 kg
Peso della macchina
7.756 kg
Larghezza piattaforma
2,49 m
Sistema Genie® Fast Mast™
160°
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Tecnologia unica nel settore del sollevamento La nuova tecnologia ibrida della Z60/37FE presenta una combinazione di componenti pensati per ridurre al minimo il consumo e massimizzare la performance: motori di trasmissione elettrici AC trifasici sigillati e ad alta efficienza, 4 motori di controllo, potenti batterie AGM, una centralina elettronica, pompe idrauliche, una frizione elettrica ed un generatore a motore Kubota da 18,5 kW (24,7 hp). Inoltre, l’energia prodotta durante la frenata viene recuperata per ricaricare le batterie, ottimizzando ulteriormente il consumo energetico. Il risultato è una macchina ecologica estremamente potente ed efficiente, con costi operativi inferiori e che richiede meno manutenzione rispetto alle macchine tradizionali. La Z-60/37 FE combina la potenza e le prestazioni degli ultimi modelli di macchine diesel a trazione integrale a marchio Genie con l’efficienza silenziosa e pulita dei modelli elettrici.
Alti tassi di utilizzo Per le società di noleggio il vantaggio è che la Z-60/37 FE non solo richiede meno manutenzione, ma offre anche più alti tassi di utilizzo rispetto ai modelli a esclusiva propulsione diesel, rispettando allo stesso tempo l’ambiente. La giusta combinazione che i clienti noleggiatori cercano per affrontare le sfide poste oggi da un mercato sempre più competitivo ed ecologico. «A partire dalle direttive comunitarie fino ai regolamenti locali, le norme che regolano i cantieri per garantire il rispetto della salute dei lavoratori e dell’ambiente stanno diventando sempre più rigorose. La sfida per i costruttori di macchinari sarà quella
di proporre mezzi conformi alle nuove norme con prestazioni ancora migliori», continua Christophe Rousseau. «Siamo certi che la nuova tecnologia ibrida introdotta da Genie con la Z-60/37 FE sarà sempre più richiesta dagli utilizzatori finali, creando nuove opportunità di business per i noleggiatori ma anche, cosa ancora più importante, gettando le basi di un nuovo, rivoluzionario standard di efficienza e rispetto dell’ambiente per l’intero settore del sollevamento.»
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Visto al GIS > Genie
Piattaforma a forbice Bi-energy Genie® GS-4069BE Tra i modelli esposti, la piattaforma a forbice ad alimentazione Bi-Energy Genie GS™-4069BE che offre due modalità di funzionamento. La modalità elettrica è ideale per applicazioni al chiuso a emissioni zero. In modalità Bi-Energy, il sistema attiva il generatore a bordo per mantenere cariche le batterie. Inoltre, tutti i modelli Bi-Energy sono dotati di una presa di corrente integrata da 220 V, attraverso cui il generatore alimenta direttamente gli attrezzi degli operatori. Provvista di pneumatici fuoristrada antitraccia riempiti a schiuma standard e di pneumatici antitraccia opzionali, la GS4069BE è ideale per compiti all’aperto su terreni sconnessi o al chiuso su superfici
«Grazie al design all’avanguardia, ad una tecnologia di ultima generazione e a un sistema di controllo intuitivo, i bracci Genie XC possono sollevare carichi più pesanti che mai», spiega Adam Hailey, Direttore della Gestione di Prodotto per Terex AWP EMEAR. «Per massimizzare il comfort dell’operatore, la curva di carico è finalmente liscia e la calibrazione può essere effettuata a vuoto. I bracci XC possono lavorare in una gamma di applicazioni più ampia, che le macchine della concorrenza non sono in grado di eguagliare.» La piattaforma a braccio telescopico Genie® SX-135 XC è stata in esposizione per la prima volta in Italia alla fiera GIS. fragili. L’assale anteriore oscillante attivo mantiene continuamente le ruote in contatto con il terreno, per maggiore potenza e sicurezza. Grazie al sistema elettrico di motori di traslazione completamente sigillato, questa piattaforma offre una performance eccezionale, con una manutenzione notevolmente inferiore a quella necessaria ai sistemi idraulici.
Genie® XC™: maggiori capacità di sollevamento, sbraccio straordinario Per far fronte alla crescente esigenza di lavorare in sicurezza sollevando carichi sempre più pesanti con la stessa macchina, Genie continua ad ampliare la sua gamma di piattaforme Xtra Capacity™ (XC™).
Genie GS-4069BE caratteristiche tecniche principali Altezza di lavoro
20,16 m
Rotazione piattaforma
Sbraccio orizzontale
11,15 m
Raggio di sterzata interno 2,51 m
Altezza di scavalcamento
7,39 m
Pendenza superabile
45%
Capacità di sollevamento
227 kg
Peso della macchina
7.756 kg
Larghezza piattaforma
2,49 m
Sistema Genie® Fast Mast™
160°
Piattaforma a braccio telescopico Genie® SX™-135 XC I clienti Genie hanno definito il lancio di questa macchina la svolta più significativa nella gamma dei bracci telescopici che il settore abbia visto in più di un decennio. La piattaforma a braccio telescopico Genie SX-135 XC offre uno sbraccio leader nel suo settore di più di 27 m. La doppia capacità di carico, comune a tutta la gamma Genie® XC™, consiste in 300 kg in corrispondenza dell’area di massimo sbraccio e in 454 kg in corrispondenza dell’area di massima capacità – ampiamente sufficiente per ospitare a bordo tre operatori con i relativi attrezzi e materiali di lavoro. Questo modello offre un’altezza di sollevamento di 43,15 m, con uno sbraccio orizzontale di 3 m in più e il 32% di capacità in più sull’intera area di carico rispetto a modelli simili della stessa categoria. La SX-135 XC presenta inoltre un jib di tipo JibExtend™, che si estende da 5,48 m a 9,14 m, e un ingombro al suolo ridotto di 3,94
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m x 4,11 m. Offre inoltre la possibilità di lavorare 6 m al di sotto del livello in piano. Grazie alla capacità in piattaforma superiore rispetto a quella dei mezzi della stessa categoria disponibili sul mercato, si riduce il numero di cicli di lavoro del braccio necessari per spostare materiali dal suolo all’altezza massima di lavoro. Guadagnando in efficienza e comfort, gli operatori apprezzeranno la capacità extra della piattaforma SX-135 XC e questo modello sarà in alta domanda per una vasta gamma di progetti di grandi cantieri edili civili e infrastrutturali, con significativi vantaggi competitivi per le società di noleggio che ne sono in possesso.
Genie® Lift Guard™: un impegno nella sicurezza in quota Disponibile di serie sulla maggior parte delle piattaforme a braccio Genie Z™ (articolate) e S™ (telescopiche) o come kit aftermarket per macchine fabbricate a partire dal 2003, il sistema di allarme a contatto Genie Lift Guard è un dispositivo elettronico di protezione secondaria che attiva im-
mediatamente un allarme visivo e sonoro qualora un operatore necessitasse di assistenza. Dotato di un cavo di attivazione posizionato sopra la scatola comandi in piattaforma, può essere facilmente installato in meno di 30 minuti con un numero limitato di fascette e connettori elettrici. In funzione solo quando viene applicata pressione sull’interruttore a pedale, il nuovo sistema di Allarme a Contatto lascia inoltre un’area libera tra il cavo e la scatola comandi, permettendo all’operatore di effettuare liberamente le operazioni di manovra della macchina ed evitando di attivare l’allarme involontariamente. Il cavo di attivazione si scollega quindi dal suo alloggiamento solo quando gli viene applicata pressione, attivando il sistema di allarme. Dotato di un design robusto e di una struttura semplice, questo nuovo sistema non interferisce con la manovra della macchina, non ostruisce la visibilità o la mobilità all’operatore, e può essere installato velocemente in aftermarket sulle piattaforme Genie® che già fanno parte delle flotte di noleggio sin dal 2003.◀
Notizie su Terex Terex Corporation è una società che offre soluzioni per la movimentazione e il sollevamento di materiali in cinque segmenti di business: Aerial Work Platforms (Piattaforme aeree), Construction (Macchinari per l’industria edile), Cranes (Gru), Material Handling & Port Solutions (Movimentazione di materiali e soluzioni portuali) e Materials Processing (Lavorazione di materiali). Terex costruisce una vasta gamma di macchinari al servizio di clienti in vari settori industriali, tra i quali: l’edilizia, le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i
trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari per facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite l’organizzazione Terex Financial Services (Servizi finanziari Terex). Terex utilizza il suo sito Web (www.terex.com) e la pagina Facebook (www.facebook.com/ TerexCorporation) per mettere le informazioni a disposizione dei suoi investitori e del mercato.
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Visto al GIS > CTE
CTE al GIS, tra premi e novità CTE ha partecipato al GIS in una grande area espositiva condivisa con Genie. Oltre alle novità, CTE si è distinta per aver vinto in due categorie agli Italplatform di Miriam Spada
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ata l’importanza dell’appuntamento, CTE ha presentato in anteprima in Italia la nuova piattaforma autocarrata CTE 32.19 MP. Montata su 7,5 ton, raggiunge 32 m di altezza, 19 m di sbraccio, 300 kg di portata. La sua caratteristica principale è la conformazione del braccio, sia telescopico che articolato, che permette un’ottima altezza di scavalco ostacoli e la flessibilità di lavorare come pura telescopica. Per la gamma articolata, due i fiori all’occhiello esposti: CTE ZED 21.3
JHV allestita su autocarro Euro 6 e dotata di sistema di stabilizzazione S3 Smart Stability System, un sistema intelligente che consente, con stabilizzatori posteriori sempre fissi in sagoma, di posizionare gli stabilizzatori anteriori a propria discrezione: aperti, semi-aperti in qualsiasi posizione, chiusi. Questo sistema si adatta in tempo reale alle condizioni di utilizzo, di carico e geometria della piattaforma in maniera autonoma. Monitorando costantemente la posizione degli stabilizzatori e di ogni singola parte della macchina e tenendo conto del carico in navicella, S3 permette di raggiungere condizioni di sicurezza in ogni punto della superficie di sviluppo di lavoro, ottenendo sempre la massima prestazione. In sintesi, le aree di lavoro sono infinite e l’operatore non deve preoccuparsi di verificare la posizione del braccio o degli stabilizzatori poiché il sistema, automaticamente, garantisce massime performance di sicurezza, portata, altezza e sbraccio. Ed infine in esposizione la CTE ZED 20.3 EASY, la preferita dai noleggiatori, studiata per offrire semplicità di utilizzo e massime prestazioni.
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Visto al GIS > CTE
CTE premiata ad Italplatform in due categorie Maneggevolezza, versatilità ed elevate prestazioni, queste sono le caratteristiche vincenti di CTE ZED 15.2 su pickup, la piattaforma autocarrata che ieri sera ha ricevuto il premio come migliore piattaforma aerea nella categoria “Piattaforme autocarrate fino a 20 m”. Ma i riconoscimenti non si sono fermati a una sola categoria. L’impegno di CTE nel proporre al mercato prodotti innovativi prestanti, ma che prestano particolare attenzione alla salvaguardia della sicurezza degli operatori, è valso all’azienda il premio di Italplatform per l’Innovazione tecnologica con il sistema S3 Smart Stability System, il sistema di controllo dell’area intelligente. La manifestazione, alla sua prima edizione, si è svolta alla vigilia dell’apertura del GIS, Giornate Italiane del Sollevamento presso la bellissima Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni di Piacenza. Alla cena di Gala hanno partecipato il Presidente di CTE Lorenzo Cipriani e il Direttore Commerciale Marco Govoni. Il sig. Cipriani ha così commentato questo successo: «Sono veramente orgoglioso di questo risultato. Questo premio dimostra che la strada che stiamo intraprendendo nella definizione e realizzazione dei nuovi modelli è la strada giusta e ne sono ancora più convinto vedendo i modelli che CTE espone presso il nostro stand alla manifestazione GIS.»
CTE ZED 15.2: le caratteristiche CTE ZED 15.2 su pick-up raggiunge 14,7 m di altezza di lavoro, 6,3 m di sbraccio e 230 kg di portata con cella di carico (2 operatori con strumentazione di lavoro), con ingombri ridotti di stabilizzazione (H+H larghezza max 2.755 mm) e pe-
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so totale 3 ton. Queste performance la rendono la più prestante della sua categoria di piattaforme allestite su pick-up. Il sistema di stabilizzazione è ad H con fuoriuscita della trave, e di conseguenza dello stabilizzatore, in un unico movimento. La rotazione torretta è di 360° continui, quella della navicella di 60°+60°. Le dimensioni della navicella sono di 1.400x700x1.100 mm, identiche alle navicelle delle sorelle maggiori della famiglia CTE ZED allestite su autocarro 3.5 t. I comandi sono elettroidraulici proporzionali da terra e dalla navicella. Allestita su pick-up Isuzu D-MAX 4x4 oppure su Toyota Hylux 4x4, questa piattaforma è la perfetta alleata degli operatori che devono attraversare terreni sconnessi o sterrati per arrivare in cantiere, ed è stata concepita anche per lavorare in pendenza.
degli stabilizzatori poiché il sistema, automaticamente, garantisce massime performance di sicurezza, portata, altezza e sbraccio. CTE presenta questa tipologia di stabilizzazione nelle famiglie di piattaforme autocarrate articolate CTE ZED e telescopiche CTE B-LIFT su specifici modelli identificabili dalla desinenza HV (stabilizzazione ad H variabile) a partire dai 21 m di altezza di lavoro.
INFO CTE Group
è uno dei più grandi gruppi europei nel campo del sollevamento e della movimentazione di materiali e persone. Via Caproni, 7 – Z.I. 38068 Rovereto (Tn) Tel. +39 0464 485050 www.ctelift.com
Smart Stability System S3, Smart Stability System, è il sistema di limitazione geometrica delle prestazioni della macchina che non richiede dati calcolati preventivamente e verificati in fase di collaudo, come i sistemi fin qui utilizzati, ma che si adatta in tempo reale alle condizioni di utilizzo, di carico e geometria della piattaforma in maniera autonoma. Il sistema di stabilizzazione S3 Smart Stability System garantisce un utilizzo estremamente versatile della piattaforma, in quanto permette di stabilizzare facilmente la piattaforma in base alle necessità di spazio e di lavorare poi in altezza in totale sicurezza, con un continuo controllo da parte del sistema sulla posizione del braccio per garantire sempre le massime prestazioni. Le aree di lavoro sono quindi infinite e l’operatore non deve preoccuparsi di verificare la posizione del braccio o
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Visto al GIS > CLS
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resente al GIS, CLS è un’azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per la logistica. Ha presentato le proprie tecnologie in in due spazi delle aree espositive, mostrando in questo modo sia la potenza delle soluzioni che l’innovazione dei servizi a esse correlati. «La forza della nostra offerta consta nel coniugare soluzioni di ottima qualità con un servizio ed un’assistenza innovativi. Per questo al GIS insieme alle macchine Hyster e MAFI, che siamo certi saranno protagoniste per capacità e potenza, metteremo in mostra l’innovazione dei nostri servizi e lasceremo la parola ad alcuni nostri clienti che hanno voluto manifestare la piena soddisfazione del lavoro che svolgono con noi», ha affermato prima della manifestazione Paolo Vivani, Amministratore Delegato di CLS. Allo stand era possibile vedere tutte le potenzialità dell’innovativo sistema
CLS: la sicurezza prima di tutto CLS mostra al GIS l’innovazione di soluzioni e servizi all’avanguardia per sicurezza, assistenza, pesatura e movimentazione di merci pesanti di Umberto Piagnoni
Michele Calabrese
Responsabile marketing e prodotto di CLS
di gestione dell’assistenza tecnica iTEC ideato da CLS. Con il nuovissimo sistema di pianificazione degli interventi di manutenzione e riparazione, l’assistenza diventa ancora più efficace, focalizzando ulteriormente le persone sulle attività di prevenzione e risoluzione. i-TEC rappresenta la capacità di CLS di offrire ai propri clienti servizi di manutenzione estesi a uno spettro di macchinari che va oltre i tradizionali carrelli elevatori. La filosofia implementata consente una notevole ri-
duzione dei fermi produttivi grazie a piani manutentivi personalizzati e alla possibilità di ordinare i ricambi necessari direttamente dal campo, accelerando la conclusione degli interventi.
Lasstec: la soluzione è nella fibra Per quanto riguarda i prodotti, CLS ha presentato importanti innovazioni. Innanzitutto Lasstec™, la soluzione all’avanguardia per pesare contenitori movimentati da Reach Stacker, e non solo. Grazie all’installazione di specia-
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li “twistlock” dotati di sensori a fibra ottica, Lasstec™ determina in modo estremamente preciso il peso, a prescindere dall’assetto della macchina. Lasstec™ è tra i primi dispositivi automatici omologabili in Italia per pesature conformi alla normativa Solas.
Blaxtair: uomini al sicuro L’accento viene posto, infine, sulla sicurezza del lavoro con Blaxtair®, il sistema anticollisione di ausilio alla guida studiato per evitare, soprattutto, le collisioni tra personale a terra e veicoli industriali. Si tratta di una “videocamera intelligente” che effettua continuamente una scansione dell’area di controllo per rilevare gli elementi che
potrebbero ostacolare i movimenti del carrello, riconoscendo se questi siano pedoni oppure ostacoli. Il sistema allerta immediatamente il conducente nel caso di imminente pericolo per una persona, permettendogli di reagire in modo tempestivo. È stato possibile vedere dal vivo il funzionamento di questi sistemi nell’area esterna, in cui CLS ha esposto anche il big truck Hyster H18.00XM-9 con montante da 4.900 mm di sollevamento quale macchina ideale per la movimentazione portuale e industriale. Facile da trasportare, compatto e potente, questo carrello frontale diesel solleva fino a 18 ton a 900 mm di baricentro.
In esposizione anche il MAFI 332, trattore industriale diesel. Disegnato per svolgere con affidabilità e continuità operazioni RoRo o per il traino orizzontale di carichi impegnativi, MAFI 332 è perfetto anche per ambienti industriali e siderurgici.◀
INFO CLS è una società del gruppo italiano Tesa, è un’azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per ogni settore della logistica italiana. CLS è dealer esclusivo in Italia della gamma di carrelli elevatori Hyster, prodotti dal gruppo Hyster-Yale Materials Handling Group, tra i primi leader mondiali del settore.
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Visto al GIS > Haulotte
Haulotte al GIS 2017 Haulotte al GIS ha presentato le novità più importanti e i suoi modelli di maggior successo per il mondo del sollevamento di persone e carichi di Porfirio Ferrari
I
n occasione del GIS Haulotte ha esposto le sue novità più recenti e ha accolto i visitatori e clienti per illustrare macchine e servizi dello specialista mondiale del sollevamento di persone e carichi. Nello stand Haulotte hanno trovato posto i modelli più recenti del costruttore francese, a partire dalle due novità di maggior rilievo lanciate negli ultimi mesi: la piattaforma a braccio articolato HA26 RTJ PRO e la piattaforma a braccio telescopico HT28 RTJ PRO. La nuova piattaforma a braccio telescopico HT28 RTJ PRO è un modello di nuova generazione estremamente versatile, che si adatta facilmente a ogni tipologia di intervento: opere edili, rifiniture, lavori di manutenzione e di ispezione, ristrutturazione di edifici,
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Nicola Violini
Direttore Generale Haulotte Italia
demolizioni, costruzioni navali, industria estrattiva, manutenzione del verde e molto altro. La nuova piattaforma articolata HA26 RTJ PRO, basata sugli stessi accorgimenti costruttivi innovativi introdotti con i recenti modelli da 16 e 20 metri, è stata progettata per soddisfare le aspettative degli operatori in termini di elevate prestazioni, massima sicurezza e bassi costi di gestione. Questi ultimi modelli di piattaforme sono datati delle più recenti, innovative ed esclusive tecnologie sviluppate da Haulotte per rendere sempre più sicuro, agevole e produttivo i lavoro dei clienti. Uno di questi è il sistema di diagnostica di bordo ACTIV’Screen, uno strumento completo che fornisce accesso a dettagli e impostazioni di funzionamento della macchina, un vero e pro-
prio assistente in grado di supportare gli utilizzatori nello svolgimento delle operazioni di manutenzione quotidiana. Oppure il nuovissimo sistema di illuminazione ACTIV’Lighting System-Safe Load: diversi punti luce collocati intorno alla macchina illuminano perfettamente i comandi e l’intera area intorno al braccio, consentendo agli utilizzatori di operare in tutta tranquillità.
Non manca infine quello che è da diversi anni il fiore all’occhiello Haulotte quando si parla di sicurezza, il sistema di sicurezza di nuova generazione Haulotte Activ’Shield Bar 2.0, che offre una protezione aggiuntiva, tutelando gli utilizzatori da qualsiasi rischio di schiacciamento senza comprometterne la produttività. Haulotte offre la gamma di macchine per il sollevamento di persone e carichi più completa sul mercato: piattaforme aeree telescopiche (da 14 a 43 metri), piattaforme automotrici leggere (fino a 16 metri), piattaforme aeree articolate diesel o elettriche (da 12 a 41 metri), piattaforme aeree push-around (fino a 14 metri), piattaforme aeree a pantografo, elettriche o diesel, (da 8 a 18 metri), sollevatori telescopici da 8 a 17 metri (da 35 a 72 quintali). Al GIS 2017 hanno completato il “campione” di questa eccezionale gamma altre novità e best seller di casa Haulotte: la piattaforma a braccio articolato HA12CJ+, le piattaforme semoventi verticali STAR 10 e STAR 6 Picking (specifica per il mondo della logistica e warehouse), un modello Optimum 8 in rappresentanza dell’ampia gamma di scissor, infine un esemplare della linea di sollevatori telescopici con il modello HTL 4014.◀
Haulotte Group Haulotte Group è specialista dei mezzi per il sollevamento di persone e carichi, produce e commercializza, una gamma di macchine di oltre 60 modelli in grado di soddisfare ogni esigenza operativa. L’offerta Haulotte Group può contare su 6 stabilimenti e una rete di 23 filiali di vendita e assistenza che servono oltre 100 paesi nel mondo.
La gamma di piattaforme per il sollevamento di persone e carichi comprende 6 famiglie di prodotti: piattaforme a pantografo (elettriche o diesel); piattaforme articolate (elettriche o diesel); piattaforme telescopiche; piattaforme verticali; piattaforme “push around ”; la gamma di sollevatori telescopici HTL.
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L’evento > Terex
Con Demag la rinascita di una leggenda Presentazione in grande stile all’aeroporto di Zweibrücken, in Germania, lo scorso venerdì 27 ottobre, per i due nuovi modelli di gru a marchio Demag: la AC 45 City e la AC 300-6 di Luca Balduzzi
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www. scimag.news
«S
iamo tornati per rimanere», annuncia Steve Filipov, presidente della Terex Cranes. «Quello delle gru non è un mercato in vendita». È il chiaro messaggio alla concorrenza con cui Steve Filipov, presidente della Terex Cranes, ha aperto il proprio intervento nel corso della presentazione dei due nuovi modelli di gru firmati Demag all’aeroporto di Zweibrücken, città “casa madre” della Terex Corporation, in Germania, lo scorso venerdì 27 ottobre. «Vogliamo continuare a costruire gru per altri cento anni». «Veniamo da un passato glorioso», ha ricordato pochi minuti prima di lui John L. Garrison, presidente e Ceo-Chief executive officer della Terex Corporation, «e vogliamo andare verso un futuro ancora migliore». Demag, marchio reintrodotto un anno fa, lancia la sfida con la gru mobile compatta AC 45 City, una evoluzione della AC 25 City e della AC 40 City che aveva già suscitato grandissimo interesse e apprezzamento da parte di tutti gli addetti ai lavori, e con la gru multistrada AC 300-6.
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L’evento > Terex
rector product management All terrain cranes, «ma anche di innovazione.» «Quando le altre gru raggiungono i propri limiti, la nuova Demag AC 45 City è nel suo ambiente naturale», promette la Terex Cranes. «Un’affermazione che siamo pronti a dimostrare».
AC 300-6
AC 45 City Con 45 tonnellate di capacità in soli 8,68 metri di lunghezza, 2,55 metri di larghezza e 3,16 metri di altezza, la nuova tre assi Demag «non ha rivali in fatto di compattezza nella sua categoria», sottolinea la Terex Cranes, e anzi «ridefinisce il concetto stesso di compattezza». Inoltre, la possibilità di ridurre l’altezza a meno di 3 metri significa che è comunque imbattibile negli ambienti interni. Ed è proprio indoor che la nuova gru AC 45 City vanta diverse carte da giocare. Con soli 7,80 metri, la sezione base del braccio principale risulta particolarmente compatta e permette alla gru di operare con un’inclinazione del braccio prossima alla verticale. Un vantaggio particolarmente utile per esempio per il montaggio di carriponte, in quanto la gru AC 45 City è in grado di sollevare carichi pesanti con un raggio ridotto. E con il braccio base ad azionamento idraulico lungo ben 31,2 metri,
l’allestimento della gru risulta significativamente più veloce rispetto a modelli comparabili in cui il braccio deve essere allestito mediante spine. La gru AC 45 City può essere personalizzata per le diverse necessità di un cantiere, per esempio allestita con un runner lungo 1,3 metri adatto a carichi fino a 25 tonnellate, oppure configurata con bozzello e gancio a tre pulegge, per il sollevamento con sei tiri di fune. Con le prolunghe inclinabili del braccio base di 7,10 e 13 metri, la lunghezza del sistema può essere portata a ben 44,20 metri. La gru AC 45 City offre anche numerose utili funzionalità quali un indicatore del carico assiale, un indicatore dell’altezza del gancio, la funzione cruise control e telecamere per il monitoraggio del carico, del gancio e del bozzello, oltre che per la retromarcia. La dotazione comprende anche un radio comando e vani di stoccaggio. «La classe city Demag è sinonimo di qualità», assicura Frank Schröder, Di-
La nuova gru multistrada a sei assi Demag, categoria 300 tonnellate, vanta un braccio base da 80 metri ed è la prima gru di queste dimensioni a essere dotata di falcone a volata variabile. Con caratteristiche al top in termini di sbraccio e diagramma di carico permette di affrontare qualsiasi lavoro in quota o in punti difficili da raggiungere. Il braccio base da 80 metri può raggiungere altezze fino a 78 metri (oppure 74 metri di sbraccio senza utilizzare il falcone). Con una capacità di sollevamento di 15 tonnellate in corrispondenza del braccio completamente sfilato di 80 metri, questa macchina è l’ideale per il montaggio di gru a torre. Inoltre, il modello AC 300-6 è il più piccolo della gamma a essere dotato di falcone a volata variabile, portando la massima lunghezza del sistema a ben 118 metri, per raggiungere portate di sbraccio e scavalcamento di prim’ordine. Il design compatto della gru AC 300-6 presenta una lunghezza del carro di 15,3 metri e una larghezza di 3 metri. Con tutte le ruote sterzanti che ne assicurano la perfetta manovrabilità anche in spazi ridotti, la gru risulta facile da posizionare sul cantiere. «La sei assi multistrada, ultima nata in casa Demag, offre tutta la potenza, lo sbraccio e la versatilità necessari per portare a termine anche i lavori più gravosi, mantenendo i costi di gestione e di trasporto a livelli minimi rispetto a simili modelli della sua categoria», assicura la Terex Cranes. «La Demag AC 300-6 ha tutti i numeri per conquistare gli operatori.»
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Aspetto non meno significativo, la AC 300-6 aiuta a ridurre lo stock di magazzino poiché utilizza un alto numero di parti intercambiabili con le altre gru multistrada della famiglia Demag a cinque assi. La prolunga doppia ripiegabile del braccio base di 21 metri delle gru Demag a cinque assi è compatibile con il modello AC 300-6.
IC 1 Plus Le motivazioni che rendono la AC 45 City e la AC 300-6 così interessanti non sono finite qua: la dotazione di serie delle gru Demag comprende ora il consolidato sistema di controllo IC-1 con interfaccia touch-screen intuitiva per la massima efficienza e la memorizzazione di tutti i diagrammi di carico. IC-1 Plus calcola la capacità di sollevamento per ogni posizione del braccio, in funzione dell’angolo di rotazione della torretta. Ciò consente di utilizzare la massima capacità di sollevamento, in particolare quando si lavora nell’area sopra gli stabilizzatori. L’effetto risulta massimizzato se si utilizzano configurazioni degli stabilizzatori su aree limitate e contrappesi ridotti.
Grazie al calcolo in tempo reale, la capacità di sollevamento per uno sbraccio specifico non è più limitata al valore minimo della capacità precalcolata a 360°. Le capacità sono calcolate in tempo reale nella cabina. La gru è in grado di eseguire lavori per i quali in genere sono necessarie gru di maggior capacità. Inoltre, IC-1 Plus è dotato di funzioni di visualizzazione ottimizzate per offrire all’operatore della gru tutte le informazioni che gli occorrono sulla capacità di sollevamento in relazione alla posizione del braccio. La visualizzazione a colori della capacità dell’area di lavoro garantisce una maggiore sicurezza ed efficienza. Infine, con la funzione di calcolo in tempo reale di IC-1 Plus è possibile aumentare la capacità di sollevamento e utilizzare un minore contrappeso rispetto ai valori della capacità validi a 360°. Ciò assicura costi di trasporto ridotti.
Terex e l’Italia Nella riorganizzazione generale dell’assetto del gruppo, la Terex Corporation
ha deciso di continuare a puntare sul nostro Paese, facendo degli stabilimenti di Crespellano, in provincia di Bologna, acquisito nel 1995, e di Fontanafredda, nel pordenonese, acquisito tre anni più tardi, due location strategiche per lo sviluppo della propria attività nel campo delle gru. «L’Italia è un paese assolutamente meraviglioso per fare affari», spiega questa decisione Steve Filipov, presidente della Terex Cranes. «E la gru da 90/100 tonnellate che stiamo producendo a Crespellano è la prima concepita per il mercato internazionale». «Quello italiano è un mercato caratterizzato da un elevato livello di soddisfazione dei clienti», aggiunge John L. Garrison, presidente e Ceo-Chief executive officer della Terex Corporation, «e dà ottime performance dal punto di vista economico e finanziario». In Italia, la Terex Corporation ha una sede anche a Umbertide, in provincia di Perugia, «che puntiamo ad ampliare, in particolare nel settore delle piattaforme aeree».◀
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I nuovi prodotti Merlo
ad Agritechnica Il Gruppo Merlo partecipa ad Agritechnica di Hannover con importanti innovazioni nella gamma Multifarmer, nuove funzionalitĂ nella serie Heavy duty e tante altre novitĂ di Manuela Cortesi
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La nuova Multifarmer
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l Gruppo Merlo non si risparmia in novità ad Agritechnica 2017: importanti innovazioni sono nella gamma Multifarmer, con una serie completamente nuova (la Medium Duty), mentre nuove funzionalità riguarderanno la serie Heavy Duty. Il Gruppo Merlo presenta inoltre l’evoluzione del motore sull’intera gamma che migliorerà ulteriormente la visibilità e il rispetto ambientale. Questa costituirà la novità principale allo stand del Gruppo Merlo, e allo stand non mancheranno certo altre sorprese.
Era il 2013 quando il Gruppo Merlo presentò la nuova gamma Multifarmer Heavy Duty ad Agritechnica. Proprio durante quell’esposizione, la Multifarmer fu tra i dodici prodotti selezionati dalla casa editrice DLV nell’ambito della sua campagna coordinata di dodici mesi Pietre miliari nell’Ingegneria Agricola, volta a identificare le macchine agricole più influenti di tutti i tempi. Il Merlo Multifarmer è stato l’unico sollevatore telescopico inserito nella classifica, grazie al suo design innovativo e alla sua versatilità. Il Gruppo Merlo è l’unico produttore di sollevatori telescopici in grado di offrire una linea di prodotti con sollevatori posteriori e leveraggio a 3 punti (brevetto Merlo): le macchine Multifarmer. Ad Hannover il Gruppo Merlo presenterà due novità nella gamma Multifarmer: la nuova serie Medium Duty, la cui data di lancio sarà annunciata in seguito e l’evoluzione della serie Heavy Duty già in produzione.
Multifarmer Medium Duty MF 34.7 e MF 34.9 La nuova serie comprende due modelli: l’MF 34.7 e l’MF 34.9, entrambi disponibili in 3 versioni: ▶ Versione standard ▶ Versione CVT a Trasmissione Variabile Continua Merlo (CVTRONIC) ▶ CS –CVT con CVTRONIC e cabina sospesa (CS) Dopo il successo del 40.7 e del 40.9, questa nuova serie completa la linea di prodotti Multifarmer, che rientra nella categoria Medium Duty. Questi modelli costituiranno la soluzione perfetta per chi ha bisogno di una macchina molto versatile in grado di lavorare in ogni applicazione aziendale. Grazie alle dimensioni compatte, i nuovi modelli 34.7 e 34.9 consentiranno di lavorare anche in spazi ristretti dove macchine più grandi risulterebbero limitate nel movimento. Nel frattempo la macchina sarà anche in grado di lavorare con il collegamento posteriore a 3 punti di categoria 2 - 4.000 kg di capacità di
MF 34.7
MF 34.9
MF 34.7 CVT
MF 34.9 CVT
Altezza massima di sollevamento [mm]
7.000
9.000
7.000
9.000
7.000
9.000
Portata massima [kg]
3400
3.400
3.400
3.400
3.400
3.400
Multifarmer
MF MF 34.7 34.9 CVT-CS CVT-CS
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sollevamento e presa di forza posteriore meccanica (PTO), caratterizzato da elevata resa. Inoltre questi modelli miglioreranno la già incredibile visibilità delle macchine Merlo. La posizione della cabina e il lavoro che è stato svolto sulla struttura del motore, sul cofano e sul braccio consentono di ottenere totale visibilità intorno al veicolo. Questi nuovi modelli saranno dotati di alcune delle tecnologie di maggior successo disponibili nella gamma Merlo, come il sistema EcoPowerDrive (EPD) che garantisce una notevole riduzione dei consumi unita ad una ridotta emissione di rumore e semplicità d’utilizzo. Grazie all’EPD ora l’operatore è
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in grado di scegliere tra 3 diversi modi di funzionamento: carico pesante, controllo della velocità e joystick auto accelerante. In questo modo è possibile adattare le prestazioni della macchina alle singole necessità emerse durante la sua attività lavorativa. La serie Medium Duty sarà disponibile anche con l’esclusiva Sospensione della Cabina, una tecnologia brevettata da Merlo che garantisce un comfort eccellente per gli utenti. Il nuovo Multifarmer sarà disponibile anche con il Merlo CVTronic (optional), la trasmissione a variabile continua brevettata da Merlo. Questa tecnologia prevede il cambio automatico dell’ingranaggio in base alla coppia richiesta. L’operatore dovrà concentrarsi solo sulla sua attività, mentre la macchina ripristinerà la marcia al momento di sollevare carichi pesanti o rimorchi per trasporto su terreni irregolari. Come i modelli più grandi, anche il Multifarmer MD avrà a disposizione il sistema di inclinazione trasversale, per correggere l’inclinazione, incassa-
to nel telaio, permettendo all’operatore di correggere i pendii del terreno e di lavorare in completa sicurezza. L’MF 34.7 e il 34.9 saranno equipaggiati con pompa di spostamento variabile con distributore Load Sensing (di carico trasmesso) e il Flow sharing (ripartizione del flusso) consentirà di ottenere movimenti multipli ad alta precisione, risparmio energetico, consumi ridotti e ridotta usura dei componenti. I sollevatori telescopici Merlo Multifarmer sono dotati di assali epicicloidali disegnati, progettati e fabbricati in azienda per garantire la massima resistenza, eccellente maneggiabilità e distanza da terra. ▶ Merlo EPd Standard ▶ Trasmissione variabile continua disponibile come optional ▶ Telaio con correttore di inclinazione
Altezza massima di soll. [mm] Portata massima [kg]
▶ Impianto Load Sensing + sistema idraulico Flow Sharing ▶ Assali epicicloidali ▶ 2 collegamenti idraulici (+ 1 OPZ.)
Multifarmer Heavy Duty: l’evoluzione della specie Merlo presenterà anche l’evoluzione dell’attuale gamma Multifarmer Heavy Duty, l’ MF 44.9. L’ attuale Multifarmer HD è stato riprogettato grazie all’evoluzione del concetto modulare introdotto da Merlo nel 2012. Questa evoluzione ha migliorato notevolmente le prestazioni di questa serie, creando schemi di caricamento completamente nuovi. Con il passaggio ai motori Fase IV, Merlo ha ridisegnato il cofano e ridistribuito i pesi per ottenere un aumento della capacità. La capacità massima di carico della macchina è stata aumentata del 10% rispetto ai modelli precedenti, con un
Multifarmer 44.4 CS 7.000 4.400
Multifarmer 44.9 CS 9.000 4.400
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aumento da 4.000 a 4.400 kg. L’altezza massima di sollevamento rimane invariata.
Nuovi motori Per soddisfare i nuovi standard di emissioni della Fase IV Merlo ha adottato motori equipaggiati con la soluzione SCR e DOC, che risulta essere più efficace e semplice da gestire rispetto alla soluzione alternativa con il DPF. Questo motore è accompagnato da un nuovo design del cofano motore che è lo stesso per l’intera gamma di macchine Turbofarmer. Esso fornisce lo spazio necessario per il dispositivo SCR/
DOC senza sacrificare la visibilità, oltre a una nuova presa d’aria con migliore protezione dalla polvere e consente all’operatore di montare internamente il prefiltro ciclonico. Questa decisione strategica è già stata inclusa nei nuovi prodotti che Merlo intende presentare alla Agritechnica di Hannover.
Turbofarmer COMPACT TF 33.7
TF 30.9
TF 33.7 G
TF 30.9 G
TF 33.7 115 G
TF 30.9 115 G
TF 33.7 115
TF 30.9 115
Legenda G : Pompa a ingranaggi 115 : Motore a 115 CV
TF 42.7
TF 38.10
TF 42.7-140
TF 38.10-140
Turbofarmer Medium Duty
TF 42.7 CS-140
TF 38.10 CS-140
TF 35.7
TF 33.9
TF 42.7 CS-140-CVTRONIC
TF 38.10 CS-140-CVTRONIC
TF 35.7 G
TF 33.9 G
TF 42.7 TT CS-140-CVTRONIC
TF 38.10 TT CS-140-CVTRONIC
TF 35.7 115 G
TF 33.9 115 G
TF 42.7 TT-140
TF 38.10 TT-140
TF 35.7 115
TF 33.9 115
TF 42.7 TT CS -140
TF 38.10 TT CS-140
TF 35.7 115 G CS
TF 33.9 115 G CS
TF 35.7 115 CS
TF 33.9 115 CS
Legenda 140 : Motore a 140 CV CS : Cabina sospesa (Brevetto Merlo) Merlo CVTronic : Cambio a variazione continua Merlo TT : Traslazione laterale del braccio ed inclinazione del telaio
Legenda G : Pompa a ingranaggi 115 : Motore a 115 CV CS : Cabina sospesa (Brevetto Merlo)
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Turbofarmer II I modelli della serie Turbofarmer II sono dotati di motore Deutz TCD 3.6 136 CV con DOC/SCR. Di conseguenza le
versioni con il motore “vecchio” da 120 CV verranno aggiornate a 136 CV (100 kW), con un notevole aumento di potenza che sarà senza dubbio apprez-
zato dai clienti che richiedono macchine prestanti. La linea di prodotti Turbofarmer II comprende 2 modelli che possono essere equipaggiati con le diverse tecnologie Merlo: TF 42.7 e TF 38.10. Per gli operatori del settore agricolo, Merlo può anche fornire presa di forza meccanica posteriore (PTO) con una potenza di 120 CV per la gamma TFII.
Turbofarmer MD e COMPACT La serie Turbofarmer MD (TF 35.7 e TF 33.9) e la nuova linea TF Compact (TF33.7 e TF30.9) sono macchine più piccole che consentono l’accesso a qualsiasi ambiente di lavoro. Il motore Deutz TCD3.6 – a 4 cilindri utilizzato in questa gamma di prodotti limiterà l’alimentazione a 115 CV (85kW) per controllare il consumo.◀
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Noleggio > Cofiloc
Uomini e macchine:
squadra vincente Sono stati necessari poco piĂš di due mesi di lavoro e una squadra di uomini e macchine per portare a termine la demolizione selettiva di uno stabilimento in provincia di Verona di Sandro Tozzi
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L’
intervento, eseguito da un’azienda altamente specializzata nella dismissione di complessi industriali, bonifiche ambientali, rimozione, stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, ha coinvolto l’interno e l’esterno del complesso. E data la mole delle strutture, per le opere di smontaggio, demolizione e trasporto, si è reso necessario l’impiego di una serie di macchine per il sollevamento e movimento terra, che sono state fornite dal Gruppo Cofiloc. L’eterogeneità e complessità dell’intervento ha visto così interagire una piattaforma elettrica articolata Haulotte HA15IP – una 15 m compatta in grado di accedere e muoversi negli spazi più stretti – un sollevatore telescopico frontale Merlo P40.16 K, equipaggiato con forche, gancio, cesta e benna; un escavatore cingolato Yanmar SV100 e un Hitachi ZX210-5 monolitico, entrambi con martello demolitore idraulico RX22. Un mix di precisione e forza, come nel caso del trasporto dei serbatoi all’esterno, dove lo Yanmar SV100 e il Merlo P40.16 K, hanno lavorato congiuntamente. Operazione svolta brillantemente, sia per l’abilità degli operatori, sia per la notevole capacità di sollevamento e la stabilità delle macchine. Elevate, naturalmente, le disposizioni e protezioni di sicurezza per il personale. In particolare durante le lavorazioni a rischio di esposizione a sostanze pericolose e l’accesso negli spazi confinati.◀
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Carrelli elevatori > Hyundai 160D-9L
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l nuovo 160D-9L ha una capacità di sollevamento di 16.000 kg (16 tonnellate) e un centro di carico di 1.200 mm – il telaio è delle stesse dimensioni del 180D-9 da 18 tonnellate. Un altro vantaggio di que-
sto nuovo modello consiste nel fatto che è di 30 cm più corto rispetto al 180D9: un vantaggio enorme quando lo spazio di manovra è limitato. La macchina è azionata da un motore Cummins QSB6.7 Engine ad alta po-
tenza da 122 kW / 2.300 giri/min, che offre un consumo ottimizzato. La macchina è progettata per impieghi gravosi per spostare materiale pesante e di grandi dimensioni come legname, container, prodotti in cemento e in acciaio.
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Il motore Cummins conforme a Stage IV assicura emissioni bassissime. Utilizza le tecnologie DOC (catalizzatore di ossidazione diesel) ed SCR (riduzione catalitica selettiva) in cui l’AdBlue viene impiegato come additivo per
ottenere emissioni Stage IV. Questa combinazione di DOC e SCR riduce il tempo di inattività e semplifica il lavoro dell’operatore. Ulteriori vantaggi legati all’utilizzo di un motore a prestazioni elevate sono una velocità di traslazione superiore, una pendenza superabile migliorata e una maggiore accelerazione su qualsiasi terreno accidentato o pendio.
Sistemi a tecnologia avanzata La combinazione di una trasmissione ZF completamente automatica e un assale anteriore Kessler rende il 160D9L facile da gestire; inoltre, il cambio marce è diventato ancora più agevole. La macchina è dotata di un impianto idraulico per il rilevamento del cari-
co. Le pompe Bosch Rexroth a portata variabile garantiscono un utilizzo più efficiente della potenza della macchina con conseguente riduzione del consumo di carburante, per un risparmio di energia del 5-10% in base all’applicazione.
Funzioni ergonomiche e di produttività La cabina di nuova progettazione offre un’eccellente visibilità a 360° e un ampio spazio, garantendo all’operatore un ambiente di lavoro estremamente comodo. Anche la cabina beneficia di un livello di rumore ridotto. La posizione dei pedali è stata modificata e il piantone dello sterzo può anche essere regolato per semplificare le operazioni di guida e offrire il
Hyundai amplia la gamma: il nuovo carrello 160D-9L Hyundai Construction Equipment ha lanciato il più recente tra i suoi versatili carrelli elevatori diesel per impieghi gravosi: il compatto ma potente 160D-9L. Questa nuova macchina colma le distanze tra il 160D-9 e il 180D-9, offrendo una maggiore capacità di carico, ulteriore sicurezza, un buon rapporto costoefficacia e comfort per l’operatore di Umberto Piagnoni
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Carrelli elevatori > Hyundai 160D-9L
massimo comfort durante il lavoro. A questo si aggiunge il sedile ammortizzato dal design ergonomico con sistema di regolazione del peso.
Funzioni di sicurezza avanzate Il limitatore di velocità fornito di serie può essere facilmente programmato dal display della macchina, rendendo il funzionamento del veicolo più semplice e sicuro. A seconda dell’utilizzo, l’operatore può selezionare la modalità motore con una regolazione rapida dell’interruttore sul pannello laterale. La modalità STD consente un minor consumo di carburante quando la macchina viene utilizzata per manovre leggere, mentre la modalità POTENZA viene scelta per lavori pesanti o quando si lavora in pendenza. Un indicatore di carico, opzionale, verifica la pressione sul cilindro di sol-
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levamento per calcolare il peso sulle forche. Il carico viene indicato sul display e, in caso di sovraccarico, l’operatore viene avvisato da un indicatore acustico, mentre il peso del carico viene visualizzato in rosso e lampeggia sul display. Per i montanti tripli la disposizione ottimizzata del cilindro di sollevamento
assicura all’operatore un campo visivo più ampio e lo specchietto panoramico aumenta la visibilità durante la retromarcia. È inoltre disponibile una telecamera opzionale posteriore, con un massimo di quattro telecamere laterali. Il 160D-9L gode anche di un sistema di modifica della posizione dello specchietto ottimizzato, per una
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maggiore sicurezza quando la macchina è in funzione. L’avanzato monitor LCD digitale a colori tiene l’operatore sempre informato, poiché indica non solo i dati operativi generali, ma anche gli allarmi di sicurezza. Inoltre, durante la retromarcia, una telecamera posteriore (opzionale) si attiva automaticamente e trasmette le immagini sullo schermo per rendere l’operazione più sicura. Per evitare che la macchina venga azionata da personale non qualificato e per proteggere il carrello dai furti, è presente la funzione di limite di avvio del motore, il cui sblocco richiede l’attivazione personale con un codice di accesso. Le altre misure antifurto includono un serbatoio del combustibile con serratura, per evitare il furto di carburante, e un tappo con serratura opzionale. Il nuovo sistema di freno a mano elettrico è combinato con una funzione anti-arretramento sul 160D-9L, collegata al sistema OPSS (Operator Presence Sensing System, Sistema di rilevamento presenza operatore). Se la macchina è inclinata di oltre tre gradi e si ferma, il freno a mano si attiva automaticamente per evitare l’arretramento. Per rilasciare questa funzione e ottenere un movimento normale senza slittamento delle ruote, è sufficiente che l’operatore prema l’acceleratore.
Semplicità e rapidità di manutenzione Il 160D-9L è dotato di un sistema elettroidraulico d’inclinazione della cabina che consente un facile accesso a tutti i componenti principali e rende la manutenzione dei componenti del treno trasmissione rapida e semplice. Il grande cofano motore semplifica l’accesso al vano motore e garantisce una manutenzione quotidiana rapida ed efficiente. Il 160D-9L è equipaggiato con un avanzato monitor LCD digitale a colori che
tiene l’operatore sempre informato, poiché indica non solo i dati operativi generali, ma anche allarmi di sicurezza e limiti di velocità. Tutte le impostazioni della macchina possono essere gestite tramite il monitor LCD, dotato anche di strumenti diagnostici che consentono di limitare il tempo d’inattività e di ridurre al minimo l’uso di un laptop per le attività diagnostiche e di riparazione. Il cruscotto è caratterizzato da un disegno pulito con tutte le funzioni centralizzate per facilità d’uso. Le coperture degli pneumatici posteriori evitano l’ostruzione del motore e dei sistemi di raffreddamento e se la macchina lavora in un ambiente accidentato e polveroso, è disponibile una piastra di protezione aggiuntiva opzionale. Le opzioni relative ai montanti includono montanti doppi e tripli di 3-7 metri. Tutti i montanti garantiscono la massima visibilità per il conducente. La nuova gamma di carrelli elevatori Hyundai viene fornita con una ga-
ranzia del produttore completa di due anni e 3.000 ore, ulteriormente estendibile grazie a pacchetti disponibili come opzione. L’impianto di aria condizionata su questa macchina contiene il gas fluorurato ad effetto serra HFC-134a (potenziale di riscaldamento globale = 1.430). L’impianto contiene 0,55 di refrigerante con un equivalente di CO2 pari a 0,7865 tonnellate metriche.◀
INFO Hyundai Construction Equipment Europe
è un leader ampiamente riconosciuto nel mercato europeo delle macchine da cantiere. Produce oltre 100 modelli di macchine pesanti tra cui escavatori idraulici, pale gommate, carrelli sollevatori industriali e mini pale gommate. HCEE commercializza i propri prodotti tramite una rete qualificata di oltre 140 concessionari in più di 30 Paesi.
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Focus macchina > Jekko JF545
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La nuova JF545,
l’evoluzione della specie L’ultima nata in casa Jekko, che rivoluziona gli schemi tradizionali del sollevamento portando su cingoli quello che da sempre ha una naturale applicazione su camion: la gru articolata di Miriam Spada
L’
incontro di due differenti concetti nel campo del sollevamento per creare nuovi scenari e nuove opportunità d’applicazione. Parte da questa prospettiva il concept della nuova JF545 di Jekko, che si è recentemente presentata sul mercato con il chiaro obiettivo di avvicinare e rivoluzionare l’ambiente delle minigru e delle gru articolate.
Sì, perché la nuova JF – sviluppata dell’azienda trevigiana leader internazionale nel settore delle minigru in partnership con Fassi – rompe gli schemi tradizionali del sollevamento portando su cingoli quello che da sempre ha una naturale applicazione su camion: la gru articolata. E come sempre, cambiando la prospettiva, si scopre un mondo completamente nuovo, come nuove sono le opportunità d’impiego, le potenzialità, le infinite applicazioni di uno strumento che unisce i punti di forza di contesti diversi. «La cultura della minigru», spiega Diego Tomasella, amministratore delegato di Jekko, «compie un importante passo di avvicinamento verso quella della gru articolata per presentare un prodotto innovativo, semplice nell’uso, alla portata di un mercato più ampio e continuamente alla ricerca di nuove soluzioni, in particolare sul fronte della manutenzione e del service, in contesti logistici e ambientali sempre più complessi.»
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Focus macchina > Jekko JF545
Le caratteristiche distintive: varietà e vastità d’utilizzo È evidente che proprio l’impiego della gru articolata rappresenti una caratteristica fondamentale di questo mezzo che presenta quindi una doppia articolazione del braccio base a cui si può aggiungere l’impiego di un jib che porta a tre gli snodi complessivi permettendo una varietà e una vastità d’utilizzo rispetto alla tradizionale minigru con il tipico braccio telescopico con sfili a catena. La JF545 è una gru che può lavorare in orizzontale, verti-
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cale, sorpassare, aggirare, impiegare il gancio direttooppure il verricello. È anche possibile utilizzare una piattaforma idraulica da 3 persone in caso di uso su doppia articolazione ed un cestello da 2 persone in caso di sfruttamento del jib, per quote fino a 31 metri.
Super accessibilità in spazi ristretti Inoltre, il concetto di fondo è portare a livello terra quello che solitamente è impiegato su camion. Questo significa avere un potenziale di accessibilità e riduzione degli ingombri con importante impatto favorevole sulle logistiche. Diventa quindi possibile trasportare e impiegare una gru articolata in tutte quelle aree non accessibili da un camion: aree industriali, spazi ristretti, centri storici angusti, parchi cintati e in generale ovunque l’accesso sia favorevole agli ingombri decisamente ridotti della gru articolata in azione su cingoli.
Infinite possibilità di sollevamento Da evidenziare anche il fatto che la JF utilizza un limitatore di momento rispetto al limitatore elettronico normalmente impiegato su una minigru. Questo semplifica notevolmente l’utilizzo poiché il feed back della macchina avviene sul riferimento della pressione (max. 345 bar) e non su input/output software. Pertanto, quando la macchina è stabilizzata al 100% può lavorare a 360 gradi sfruttando la massima pressione. In alternativa, tenuto conto della posizione degli stabilizzatori e della conseguente linea di ribaltamento, viene automaticamente calcolato uno dei quattro “stability level”, dove 1 è il livello minimo di stabilità e 4 il massimo, in riferimento appunto a quattro differenti classi di pressione. Questo significa che l’operatore – con un semplicissimo output grafico basato sui quattro livelli – può disporre di infinite possibilità di solle-
vamento in base all’area di stabilizzazione e, ovviamente, tenuto conto dei vincoli normativi di sicurezza.
La zavorra: c’è e non c’è Questa macchina ha la possibilità di impiegare una zavorra di 35 q.li con un innovativo sistema automatico di sganciamento grazie a un pianale basculante che idraulicamente intercetta la zavorra, il tutto gestito da radiocomando. L’operatore a questo punto deve semplicemente rimuovere dei perni di bloccaggio e sganciare direttamente la zavorra. Questo diventa estremamente utile in situazioni
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di spazi ristretti e logistiche limitate quando l’impiego della zavorra non è necessario. Ma non è tutto, perché una volta rimossa la zavorra il pianale basculante può essere impiegato per caricare e trasportare fino a 35 q.li di materialeopportunamente fissato ed agganciato.
Una macchina, un uomo È uno dei principi fondamentali della filosofia Jekko applicato anche a questa gru che può essere interamente gestita da un solo operatore in grado di eseguire, in perfetta sicurezza, tutte le operazioni collegate all’impiego anche grazie al prezioso radiocomando che è, di fatto, un prolungamento della macchina sempre a portata di mano. Pertanto l’operatore in totale autonomia può accendere/spegnere, movimentare gru e zavorra, stabilizzare, integrare il jib: fare tutto quando serve per il massimo impiego del mezzo. Il radiocomando è di nuova generazione, con un interfaccia grafica userfriendly che consente la gestione delle innumerevoli opzioni in
modo facile e intuitivo, anche grazie alla maneggevole rotella di selezione menu in stile automotive.
Motore: sia diesel che elettrico La JF545 dispone sia di un motore Diesel Kubota da 55 kw, sia di un motore elettrico trifase da 13 kw. L’operatore, a seconda delle situazioni e delle esigenze, può facilmente switchare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego, per uso sia interno che esterno.
Le principali applicazioni e vantaggio competitivo Una gru così versatile trova impiego nei contesti più disparati: situazioni particolari di sollevamento, posa in aree ristrette di cantiere (travi, soppalchi, vetro, impianti di climatizzazione, ecc.) o industriali (macchinari di varie dimensioni), manutenzioni, service. Può essere una macchina perfetta per le ditte specializzate nel sollevamento a integrazione della gamma già esistente di gru articolate su camion
e city crane, ma anche per le società specializzate nel noleggio a caldo e a freddo. Può essere ideale per chi è specializzato in nicchie operative, con esigenze elevate ed estremamente particolari, ma più in generale per tutti coloro che vogliono sfruttare i vantaggi tipici di una gru articolata in ambienti inaccessibili per i camion. In generale il mercato richiede sempre la macchina più piccola a parità di sollevamento per ovvi motivi in termini di economia di costo, potenzialità, logistiche, manutenzione e semplicità d’uso. La nuova JF545 è nata proprio per questo.◀
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