Commercio Italia n.6 | Settembre 2017

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Anno XXXI n.6 | Settembre 2017

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Sommario

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OMME RCIO

talia n.6 | Settembre 2017

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Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Miriam Spada, Sandro Tozzi

Editoriale

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News > Le brevi

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Preview fiere > Marmomac 2017 Vetrina di un mercato in crescita di Sandro Tozzi

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Una nuova generazione

di Manuela Cortesi

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta di SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

p. 30

di Miriam Spada

p. 60

L’evento > Volvo CE Mac3

Attaulità > AGCO

Volvo mette in mostra l’artiglieria

Challenger scompare, ma solo

pesante

in Europa e Medio Oriente

di Giacomo Casadio

p. 40

di Porfirio Ferrari

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Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno

p. 70

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Spedizione Spedizione in Abb. Postale - 70% CN/FC/0005 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 830 del 06/04/1987

p. 54

Aardwolf Industries LLC Focus azienda >

Col marmo è un’altra storia

Gruppo Bosch

di Porfirio Ferrari

p. 76

Bosch in Italia continua a crescere di Porfirio Ferrari

p. 48

Commercio Italia SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 | R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 | E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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OMMERCIO

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Editoriale

Abusivismo: tra dire e il fare,

l’amministrazione locale di Manuela Cortesi

O

gni scossa, un incu-

nere il consenso, non sempre so-

ne del piano paesaggistico abbia-

bo. Case sbriciolate

no così interessati a farle rispetta-

no ricevuto parere favorevoli da

e interviste di rito a

re. L’Assemblea regionale sicilia-

parte di una amministrazione re-

soccorritori impol-

na ci ha regalato, appena qualche

gionale o locale». Con l’ok del Co-

verati, eroi di una perpetrata fol-

settimana fa, un esempio tipico di

mune dunque, tutto è lecito. Via li-

lia tutta italiana. Ischia come l’A-

reinterpretazione della normativa:

bera all’abusivismo che deturpa il

bruzzo, come l’Umbria, come l’E-

un capolavoro che esonera di fat-

paesaggio e, nel peggiore dei ca-

milia. Plauso alla macchina degli

to i Comuni dall’applicare la leg-

si, mette in pericolo vite umane.

aiuti e fior fiore di raccolte fondi.

ge. Ad accendere i riflettori sulla

Dopo l’emergenza sono tut-

Ma se tutto ciò non fosse inevi-

questione – spiegata su Repub-

ti pronti a intervenire, ma poi la

tabile?

blica Antonio Fraschilla il 30 ago-

terra si ferma, e con lei si sospen-

Contro la fatalità delle scosse c’è

sto, sempre attento a queste te-

dono in un limbo di ipocrisia tutte

poco da fare, ma l’esempio virtuo-

matiche – grillini e Legambiente.

le iniziative e i buoni propositi. Si

so di Norcia ancora una volta de-

C’è una legge che consente alla

pensi a Casa Italia: Renzi lanciò

ve ricordarci che mettere in sicu-

Regione di commissariare i Co-

subito dopo il terremoto dell’a-

rezza le abitazioni certo non ferma

muni in via sostitutiva, da applica-

gosto 2016 un progetto di censi-

il terremoto, ma ne limita i danni

re in caso il Comune non faccia il

mento e risanamento di milioni

e salva vite umane. Eppure l’Ita-

proprio dovere in ambito edilizio:

di euro per adeguare alle norme

lia è un ancora un continuum di

e già qui l’Assemblea è intervenu-

antisismiche un’infinità di strut-

spiagge invase da abitazioni abu-

ta, specificando che sarà possi-

ture. Oggi di quell’impresa re-

sive e poi sanate, case restaurate

bile commissariare solo sindaco,

sta un nuovo dipartimento e una

– o peggio ancora costruite – sen-

giunta e consiglio. Poi una perla

serie di slides sul sito del gover-

za il minimo scrupolo nei confron-

di burocratese: si dà la possibilità

no che sembrano il frutto di una

ti delle più basilari norme antisi-

di realizzare grandi opere in dero-

lavorata alla bell’e meglio della

smiche.

ga ai vincoli paesaggistici se per

domenica notte quando, dopo

Eppure le leggi ci sono, ma lo Sta-

la Regione si tratta di un’opera di

un weekend di baldoria, il lune-

to ha scelto di delegarne la re-

«pubblica utilità». E ancora: pre-

dì qualcosa al prof bisogna pur

sponsabilità dell’applicazione agli

cluse dalla norma anche tutte le

consegnare. Tutto fermo, fino alla

enti locali. E i Comuni, per mante-

strutture che prima «dell’adozio-

prossima scossa.◀

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News > Le brevi

CEMAT

CeMAT punta i suoi riflettori sulle applicazioni di Logistica 4.0 Experience Hub: vetrina delle connessioni fisiche e digitali della catena logistica La digitalizzazione ha importanti effetti sulle catene logistiche del valore. Nella cornice di Logistics 4.0 Experience Hub, i visitatori di CeMAT potranno vedere concretamente come funzioneranno le catene del futuro, nelle loro connessioni fisiche e digitali, e quali sfide il settore dovrà affrontare. Dal 23 al 27 aprile 2018 circa 30 espositori presenteranno le ultimissime tecnologie per il trasporto e il ritiro merci, per la produzione, il magazzino, l’order picking, il packing e la consegna merci. Jungheinrich illustrerà per esempio il tema del picking degli ordini, mentre SMI Handling Systems proporrà evoluti sistemi per la movimentazione dei prodotti con la tecnologia del vuoto. Copal presenterà innovative soluzioni per lo scarico e la pallettizzazione dei container, Pepperl+Fuchs informerà sulle soluzioni per l’identificazione. Gli esperti di wearable computing di Unimax, invece, proporranno soluzioni di augmented reality. Le aziende espositrici completeranno peraltro la presentazione dei loro prodotti con approfondite informazioni nello Speakers’ Corner. L’Hub sarà integrato da isole tematiche che presenteranno gli ultimissimi risultati della ricerca, per esempio in tema di droni, robotica o realtà aumentata.

Deutsche Messe AG Deutsche Messe AG festeggia nel 2017 il suo 70esimo anniversario. In sette decenni l’originaria Exportmesse 1947 è diventata un organizzatore leader mondiale di fiere di beni di investimento allestite sia in Germania sia sui mercati esteri. Con un fattu-

rato di 302 milioni di euro nel 2016, l’azienda figura tra i cinque maggiori enti fieristici tedeschi. Il suo portafoglio eventi comprende fiere leader internazionali come: (in ordine rigorosamente alfabetico) CEBIT (Business Festival per l’innovazione e la digitalizzazione), CeMAT (Intralogistica e Supply Chain Management), DIDACTA (istruzione), DOMOTEX (tappeti e pavimentazioni), HANNOVER MESSE (tecnologie industriali), INTERSCHUTZ (protezione antincendio e anticatastrofe, soccorso e sicurezza), LABVOLUTION (tecnologia per i laboratori) e LIGNA (macchine per la lavorazione del legno e tecnica forestale). Il quartiere fieristico di Hannover ospita inoltre con regolarità anche manifestazioni di altri organizzatori che sono fiere leader nei settori di loro pertinenza: AGRITECHNICA (tecnologia agricola) e EuroTier (zootecnia), entrambe organizzate dalla Società Agricola Tedesca (DLG); EMO Hannover (macchine utensili), organizzata dall’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine utensili (VDW); EuroBLECH (lavorazione della lamiera), organizzata da MackBrooks; IAA Veicoli commerciali e industriali (trasporto, logistica, mobilità), organizzata dall’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA). Con oltre 1.200 addetti e 58 sales partner, Deutsche Messe è presente in circa 100 Paesi.

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News > Le brevi

TRADEMACHINES

Industria 4.0: cinque domande fondamentali per capire come i robot influenzeranno il mondo del lavoro Lo studio di TradeMachines, la più grande startup per la compravendita online dell’usato industriale, fotografa l’impatto dei robot nel processo di produzione facendo una stima delle prime previsioni che possiamo avanzare Se si pensa che negli ultimi 15 anni il numero di robot venduti nel mondo è aumentato del 500% e che la tendenza porterà verso una sempre maggiore automatizzazione dei processi produttivi – la previsione al 2099 è che il 70% dei lavoratori sarà automatizzato – è evidente quanto sia fondamentale interrogarsi su come i robot influenzeranno il mondo del lavoro. In Italia il settore dell’industria 4.0 (con cui si intende, appunto, la quarta Rivoluzione industriale a seguito dell’avvento dei sistemi cibernetici) spinge la compravendita di macchinari, registrando nel 2016 un record di fatturato di oltre 42 miliardi e un +3,5% rispetto all’anno precedente.

Automazione fa rima con disoccupazione? Anche se potrebbe sembrare così, le ricerche confutano questa equazione. In Germania, terzo mercato per robotica, ha registrato un calo nel livello di disoccupazione del 37% dal 2009 al 2015. Questo perché i robot in realtà aumentano la produttività: nel solo mercato del lavoro dell’automotive americano i robot hanno creato 1,5 milioni di posti di lavoro.

Quali sono i settori maggiormente automatizzati? Circa l’80% del totale dei robot è impiegato in quattro settori (automotive 43%, elettronica 21%, metallo 9% e chimica 7%). Ben presto però i dispositivi automatici inizieranno a invadere la nostra vita anche in ambiti ben lontani dall’immaginario cibernetico, come la sanità, i trasporti e perfino il mondo dell’arte: un’orchestra di robot ha già effettuato una performance a Manchester.

Chi sono i protagonisti di questa corsa ai robot? Il 70% di tutti i robot venduti nel mondo sono distribuiti in Cina, Giappone, Corea del Sud, Usa e Germania. È evidente quindi che l’asse della robotizzazione è notevolmente spostato a Oriente, sia per quanto riguarda la domanda che l’offerta. In Asia la richiesta di robot cresce tre volte più velocemente che nel resto del mondo e delle cinque aziende che producono i 4/5 del totale dei robot, tre sono giapponesi.

Cosa aspettarsi in futuro? Le ultime tendenze in robotica evidenziano quanto importante sia la cooperazione uomo-robot. Si parla dei così detti robot collaborativi (in breve CoBots) che non lavorano più per gli uomini ma con gli uomini, facendo della tecnologia una risorsa capace di creare incredibili avanzamenti, non sempre prevedibili. La capacità di percepire persone nello spazio circostante rende i CoBots più sicuri e affidabili, forti della loro tecnologia “watch and learn” (basta accompagnare il robot nel movimento e salvarlo in memoria per integrare nuove funzionalità).

Inizia la corsa ai robot Le vendite nel settore robotica sono cresciute vertiginosamente negli ultimi anni, con un incremento sostanziale nel mercato asiatico. Nei paesi dell’est (Cina e Corea del Sud per la maggiore) la richiesta di robot aumenta a una velocità 3 volte maggiore rispetto al resto del globo (nella sola Corea del Sud ci sono 4 robot ogni 100 operai) e settori quali elettronica o automotive basano molti dei processi produttivi su sistemi automatizzati. Non c’è da stupirsi

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se la diffusione dei robot viene sentita come una minaccia in termini di occupazione globale. Ci sono, comunque, alcune considerazioni da fare. Le precedenti rivoluzioni industriali hanno mostrato come sia possibile ridefinire le modalità in cui viviamo e lavoriamo. Alcuni dei lavori attuali potrebbero risultare superflui o addirittura controproducenti per una società futura: si pensi a come le moderne tecnologie abbiano azzerato il numero di centralinisti, atti a collegare trasmittente e ricevente.

Paura di un futuro totalmente automatizzato? Come già detto, le nuove tecnologie hanno aiutato l’umanità a fare passi in avanti in diversi settori, creando numerose opportunità e margini di miglioramento. Nel corso delle prime rivoluzioni industriali il 99% dei lavori agricoli vennero automatizzati,

portando un’intera generazione a sviluppare nuove competenze. Da allora una quantità di lavori prima inimmaginabili si sono fatti strada nella nostra società, dando forma al mondo che oggi conosciamo. Data Analytics, sistemi open source e diffusione dei robot rappresentano l’alba di una nuova era, i cui prodromi sono rintracciabili nella recente rivoluzione digitale. Risulta difficile prevedere quali settori (se non tutti) saranno affidati a processi automatizzati: al momento le aziende sembrano puntare maggiormente su trasporti autonomi, sanità e arte, nelle sue varie declinazioni. Tuttavia, lo spettro di applicazione rimane per lo più inesplorato. In breve, una volta sorpassata la paura di una disoccupazione dilagante, si apre un universo di opportunità, con un ambiente di lavoro dove uomini e robot possono cooperare in armonia. In questo modo vengono ridefinite le concezioni tradizionali di lavoro e occupazione.

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JOHN DEERE

Deere acquisisce un’azienda italiana produttrice di irroratrici John Deere ha annunciato l’acquisizione di Mazzotti, azienda privata produttrice di irroratrici con sede a Ravenna, Italia. «Mazzotti è conosciuta per la sua capacità di innovazione, le sue eccezionali conoscenze, abilità progettuali e specifiche competenze nel settore», ha dichiarato John May, Presidente Agricultural Solutions & Chief Information Officer. «L’acquisizione di Mazzotti fornirà a John Deere l’opportunità di servire più clienti nel mercato europeo.»

Mazzotti, azienda familiare attiva nel settore da 30 anni, manterrà il proprio nome, il marchio e i precedenti accordi commerciali e continuerà a garantire ai propri clienti prodotti e servizi di eccellente qualità. A seguito dell’acquisizione annunciata oggi, ha sottolineato May, Mazzotti potrà contare sul pieno appoggio e impegno di John Deere nell’ulteriore potenziamento delle sue attività nel mercato delle irroratrici.

Deere & Company (www.JohnDeere.com) è leader mondiale nella fornitura di prodotti e servizi avanzati ed è impegnata nel sostenere il successo dei suoi clienti che lavorano la terra coltivandola, raccogliendone i frutti, arricchendola, costruendo su di essa per soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo, carburanti, abitazioni e infrastrutture. Dal 1837, John Deere realizza prodotti innovativi di qualità superiore fedele alla sua tradizione di integrità.

DECRETO LEGGE

Terre e rocce da scavo: arriva il decreto che semplifica il lavoro di oltre 150 imprese L’8 agosto scorso è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Presidente della Repubblica per disciplinare la gestione delle terre e delle rocce da scavo, entrato poi in vigore il 22 agosto. Il regolamento – il via libera dal Consiglio dei ministri risale al maggio scorso – riporta le regole vigenti in un testo unico per la gestione delle terre e rocce qualificate come sottoprodotti per tutti i cantieri, la disciplina del deposito temporaneo di quelle considerate come rifiuto, la gestione nei siti oggetto di bonifica. «Questo provvedimento» spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, «è un passo in avanti fondamentale nella nostra visione di sviluppo sostenibile: quella dell’economia circolare, quella in cui le

performance ambientali e la competitività del Paese viaggiano di pari passo.» Il decreto dovrebbe interessare oltre 150mila imprese e consentirà di ottenere un duplice risultato: «miglioriamo la tutela delle risorse naturali grazie al minore smaltimento in discarica e al minor utilizzo di materiale di cava, ma allo stesso tempo diamo più forza alle aziende che operano nel rispetto dell’ambiente con lavori nei cantieri più veloci e potenziali minori costi derivanti dall’approvvigionamento di materia prima». L’obiettivo è di snellire le procedure burocratiche così che sia più facile per le aziende considerare terra e roccia non un rifiuto, ma come sottoprodotto. (fonte: ansa)

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LINDE

Il nuovo assistente per carrelli stoccatori protegge operatori e merce Linde Material Handling lancia il nuovo sistema di assistenza al guidatore per i carrelli stoccatori Il sistema di gestione del carico di Linde offre una maggiore sicurezza anche nella fase di stoccaggio durante lo spostamento delle merci. Un grande display a colori mostra le informazioni relative alla capacità di carico, avvisa l’operatore quando ci si avvicina al limite della capacità di carico e interviene se necessario. Due anni fa, Linde Material Handling, costruttore e fornitore di soluzioni nel campo della movimentazione di carichi, ha lanciato un sistema intelligente di assistenza al guidatore noto come Linde Safety Pilot. Oggi uno strumento simile è disponibile per i carrelli stoccatori. Il Sistema Load Management di Linde mostra all’operatore tutti i dati di carico principali attraverso un display e adotta misure correttive in caso di errori che pregiudichino la sicurezza delle operazioni. I montanti dei carrelli stoccatori Linde da L14 a L20, con capacità di carico compresa tra 1,4 e 2 tonnellate, sono in grado di sollevare il carico a un’altezza superiore a cinque metri. Se un operatore dovesse stimare in maniera sbagliata la capaci-

tà di carico residua, potrebbero presentarsi dei rischi per l’operatore stesso e per altre persone all’interno del magazzino. Per esempio, nel caso particolare in cui sia necessario movimentare molti articoli pesanti, di grandi e diverse dimensioni, gli addetti al magazzino possono difficilmente contare sulla propria esperienza. Al contrario, devono calcolare con estrema precisione la massima altezza di sollevamento consentita tramite diagrammi di carico utile. Se non fossero in grado di farlo, affidandosi unicamente alle proprie sensazioni, nel peggiore dei casi il carrello potrebbe ribaltarsi. Lo stesso rischio si presenta nel caso di errori di manovra o di trasporto del carico, per esempio se l’operatore dovesse guidare con il carico sollevato o con timone eccessivamente curvato.

Il sistema Load Management di Linde offre enorme supporto al guidatore. Un grande display a colori mostra le informazioni relative alla capacità di carico: il peso effettivo sulle zanche da una parte, l’altezza di sollevamento attuale e quella massima consentita dall’altra. Inoltre, il sistema di assistenza segnala al guidatore l’avvicinamento del montante al limite della capacità di carico. In tal caso, un simbolo di attenzione giallo compare a display e allo stesso tempo si attiva un segnale acustico che richiama ulteriormente l’attenzione. Se l‘operatore dovesse continuare a sollevare il carico, il sistema disattiva la funzione di sollevamento per evitare situazioni pericolose. Un messaggio compare a display avvisando che il limite della capacità di carico è stato superato; a questo punto l’operatore non è più in grado

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di sollevare ulteriormente il montante ma solo di abbassarlo. Per evitare situazioni in cui, per esempio, un montante resti bloccato con carico a diversi metri da terra, la funzione di blocco può anche essere disattivata. Per fare questo, l’operatore deve riconoscere espressamente l’avviso. Inoltre, un simbolo rosso compare a display e viene emesso un segnale acustico prolungato per ricordare al guidatore che il limite della capacità di carico è stato superato. Ma non è tutto. Le informazioni

esatte riguardanti il peso del carico e l’altezza di sollevamento non solo sono alla base dei continui calcoli relativi alla capacità di carico residua ma consentono anche di regolare l’accelerazione e la velocità in base all’angolo di sterzata, al peso del carico e all’altezza di sollevamento. Questo evita che l’operatore sterzi eccessivamente ad alta velocità o che acceleri troppo velocemente con un carico sollevato, situazioni che potrebbero causare l’instabilità del carrello.

I carrelli stoccatori Linde da L14 a L20 sono veicoli versatili utilizzabili in magazzino e su rampe e sono tra le apparecchiature da magazzino più apprezzate della gamma Linde. Le dimensioni compatte del telaio, il timone lungo, profondo, montato in posizione centrale è dotato di elementi di comando disposti in maniera ergonomica, oltre a unità di sollevamento potenti ed elevata capacità di carico residua dei veicoli, sono caratteristiche peculiari di questa serie.

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UNACEA

Macchine per costruzioni: cresce il mercato italiano Positivo il mercato estero, migliora l’export con la Russia Nei primi sei mesi del 2017 sono state immesse sul mercato italiano 5.109 macchine per costruzioni, con una crescita del 6% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Più in dettaglio, il settore del movimento terra cresce del 6% con 4.910 macchine vendute, mentre le macchine stradali registrano una crescita del 9% (199 macchine vendute). «Il mercato italiano continua a crescere seppur a un ritmo moderato», ha dichiarato Paolo Venturi, presidente di Unacea.

«Le notizie di ripresa del mercato immobiliare ci fanno sperare in un clima di crescente fiducia nel mondo delle costruzioni, ma l’instabilità politica ed economica rimane un pericolo percepito, sia dalle aziende che dagli investitori esteri.» Secondo il monitor commercio estero del Samoter Outlook, sui mercati esteri cresce la domanda di macchine e attrezzature italiane per il movimento terra il cui export, tra gennaio e luglio 2017, ha raggiunto i € 359 milioni, in crescita del 9% su base annua.

M E R CATO ITAL IANO G EN NA IO-GIUGN O 201 7 gennaio-giugno 2017 (unità vendute) Categoria

2016

Dozer Escavatori cingolati Escavatori gommati

2017

variazione %

10

15

50%

828

917

11%

59

65

10%

391

471

20%

Terne 4 ruote sterzanti

25

38

52%

Terne rigide

57

48

-16%

Pale gommate

Miniescavatori

2773

2.850

3%

Minipale compatte

291

247

-15%

Minipale compatte cingolate

170

232

36%

13

27

108%

4.617

4.910

6%

115

131

14%

67

68

1%

182

199

9%

4.799

5.109

6%

Dumper articolati Tot. macchine movimento terra Rulli Vibrofinitrici Tot. macchine stradali Totale macchine per costruzioni

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Cresce anche l’export di macchine per la preparazione degli inerti (28%) e di macchine stradali (8%). Stabile l’export di gru a torre, negativo invece il trend delle macchine per la perforazione (-31%) e dei macchinari per il calcestruzzo (-5%). Positive anche le importazioni che, con € 230 milioni nei primi sette mesi dell’anno, crescono del 14,5% rispetto al 2016. La bilancia commerciale di settore, in avanzo di oltre €585 milioni, cede il 3,4% su base annua. Guardando ai mercati, si segnala una timida ripresa del mercato russo, il cui interscambio di settore con l’Italia aveva subito un brusco rallentamento a causa della complicazione dei rapporti internazionali con l’Unione Europea. Tra gennaio e luglio, la quota di macchine e attrezzature per il movimento terra assorbita è cresciuta del 47%, raggiungendo i € 18 milioni. Stesso trend di crescita per la penisola indiana, che triplica la quota di macchine italiane assorbite (+166%). Crescono inoltre le esportazioni intraUe (+12%), verso l’Asia, l’America centro-meridionale e l’Oceania. Calano invece le esportazioni verso Usa, Medio Oriente, Cina e Africa.

Fonte: rilevazione statistica realizzata da Unacea sulle vendite dei produttori nazionali ed esteri e degli importatori italiani di macchine per costruzioni.

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ATG

Pneumatici New Yardmaster per carrelli elevatori Galaxy Yardmaster: «Performance di alto livello» Una gestione efficace del carico e la capacità di raggiungere altezze elevate senza problemi di stabilità – questo è ciò che ci si aspetta dai carrelli elevatori. Con dimensioni di 250-15 NHS e 300-15 NHS, Galaxy lancia ora due nuovi pneumatici della gamma Yardmaster di comprovata qualità. Realizzati per ottenere prestazioni di alto livello in operazioni di media intensità, gli pneumatici Yardmaster si contraddistinguono per la carcassa robusta con fianchi laterali rigidi che garantiscono una guida confortevole e grande stabilità durante le operazioni di sollevamento. Il raggio piatto del battistrada liscio assicura un’usura

uniforme sulle superfici dure mentre il robusto listello centrale stabilizza i blocchi del battistrada. Una speciale mescola resistente all’usura, la protezione dei blocchi del battistrada migliorata e i fianchi rinforzati proteggono gli pneumatici Yardmaster dai tagli, dalle scheggiature e dall’usura durante qualsiasi tipo di operazione dei carrelli elevatori. I nuovi Galaxy Yardmaster 25015 NHS con PR 16 e Yardmaster 300-15 NHS con PR 20 sono stati sviluppati per essere utilizzati senza problemi in svariati ambienti di lavoro. Mentre

i magazzini sono solitamente caratterizzati da superfici di cemento lisce, le superfici industriali e dei terminal spesso sono asfaltate, pavimentate o sconnesse. In tutti i casi, gli spigoli vivi dei detriti o del materiale a magazzino spesso e volentieri danneggiano i fianchi laterali degli pneumatici dei carrelli elevatori. Ecco perché i fianchi laterali degli pneumatici Yardmaster sono appositamente rinforzati. La carcassa robusta garantisce una guida confortevole e grande stabilità durante tutte le operazioni di trasporto e di sollevamento, mentre il battistrada e il raggio piatto del battistrada garantiscono la trazione necessaria e una buona distribuzione del carico e impronta a terra. Gli pneumatici Yardmaster sono stati realizzati per offrire una efficace protezione dalle forature e un’elevata resistenza all’usura al fine di ridurre al minimo i tempi di fermo. Questi pneumatici offrono un vero valore aggiunto con una capacità di carico e una stabilità simile durante l’uso, ma con una profondità del battistrada ridotta rispetto agli pneumatici per carrelli elevatori Yardmaster Ultra heavy duty.

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COMETTO

Un nuovo impulso per Cometto Ad aprile Cometto è stata acquisita dal Gruppo Internazionale Faymonville. Con sede centrale in Lussemburgo, Faymonville è il principale produttore di rimorchi per il trasporto speciale ed eccezionale. Questa azienda familiare impiega circa 950 persone e gestisce siti produttivi in Belgio, Lussemburgo, Polonia, Russia e Italia.

Se il cliente è re La gestione della qualità di Faymonville avrà effetti non solo sui processi produttivi, ma anche nel reparto R&D, nell’assistenza globale e nella fornitura di ricambi, in modo da offrire ai nostri clienti i migliori prodotti possibili con un servizio di alta qualità. Dal momento dell’acquisizione, Cometto si è integrata perfettamente nella nota dinamicità Faymonville. L’obiettivo iniziale è quello di ridefinire l’assistenza e l’organizzazione post-vendita. Questo significa che il cliente è re. Sarà attivo un servizio hotline 24/7 (+39 0171 263330) che garantirà, d’ora in poi, assistenza a tutte le ore. La fornitura completa dei ricambi migliorerà note-

volmente d’ora in avanti e la comunicazione sarà più attiva e completa.

Produzione e Know-How L’integrazione all’interno del Gruppo Faymonville conferisce nuova forza alla Cometto. L’esperienza produttiva che vanta Faymonville si unisce alla conoscenza specialistica di Cometto nel settore dei veicoli semoventi modulari. Cometto diventerà, quindi, il centro di competenza dei veicoli semoventi del Gruppo Faymonville.

Meglio insieme Per marcare la transizione, la società è stata rinominata come Cometto S.p.A. Al fine di confermare la sua strategia a lungo termine e garantire la sostenibilità della società, i nuovi azionisti hanno aumentato il capitale sociale a € 12.000.000. Questi sono i primi passi nella riorganizzazione Cometto. Seguirà molto altro ancora. Fedeli al nuovo motto: Propelled to the MAX!

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MAN TRUCK & BUS ITALIA

Cresce la Rete MAN Truck & Bus Italia: due MAN Center e quattro nuovi dealer nel Mezzogiorno Dopo Brescia ecco il MAN Center Roma di Fiano Romano. Si consolida anche il presidio nel Sud d’Italia con quattro nuovi dealer: Boccia a Salerno, Rizzo Veicoli Industriali a Surano (Lecce) e GR Truck a Termini Imerese (Palermo). Inaugurata anche la nuova sede di Eurocars a Sala Consilina (Salerno) L’ambizione di MAN Truck & Bus Italia è dichiarata: portare la Casa del leone a recitare anche in Italia il ruolo di primo piano che ha sul mercato europeo, dove è il secondo produttore di veicoli industriali. Un elemento fondamentale per raggiungere questo traguardo è lo sviluppo e rafforzamento, sia in termini di capillarità sia di qualità, della rete commerciale e assistenziale e su questo target è al lavoro Giampaolo Dal Lago, Direttore Sviluppo Rete MAN Truck & Bus Italia, e la sua squadra, in particolare con il progetto dei nuovi MAN Center. «L’obiettivo dei MAN Truck & Bus Center è individuare le aree strategicamente più importanti, dove magari la presenza MAN è meno radicata, e creare un presidio diretto che costituisca un riferimento diretto per tutti gli imprenditori dell’autotrasporto di quella zona», spiega Dal Lago. «Dopo il primo MAN Center di Brescia, con l’insediamento di Fiano Romano siamo già al secondo step di questo processo, l’insediamento di Fiano Romano, e stiamo valutando i prossimi passi. Un progetto che è anche un chiaro segnale dell’impegno di MAN per essere sempre più vicina agli autotrasportatori italiani e supportarli al me-

glio, non solo con veicoli affidabili e con un TCO da primato, ma anche con un servizio di consulenza e assistenza altrettanto professionale. I MAN Truck & Bus Center garantiscono una presenza ancora più gratificante e qualificata sul territorio e quindi rappresentano uno stimolo e un fondamentale supporto per i dealer e le officine autorizzate nelle loro immediate vicinanze, che hanno in loro un punto di riferimento. Oggi la rete di MAN Truck & Bus Italia conta 17 concessionarie e 83 officine private, a totale copertura del territorio nazionale», prosegue Dal Lago. «Un’ottima base di partenza sulla quale dobbiamo lavorare per migliorare sotto tutti i punti di vista. Per farlo, oltre ai MAN Truck & Bus Center, stiamo sviluppando nuove partnership. Dall’inizio dell’anno sono entrati tre nuovi concessionari: Boccia a Salerno, Rizzo Veicoli Industriali a Surano (Lecce), GR Truck a Termini Imerese (Palermo), ma c’è da registrare anche l’inaugurazione della nuova sede di Eurocars a Sala Consilina (Salerno).» La nuova sede del MAN Center Roma di Fiano Romano si sviluppa su una superficie complessiva di circa 14mila m2, dei quali 10mila

sono di piazzale e 3mila dedicati all’officina dove lavorano sei meccanici tutti con una lunga esperienza nell’ambito dei veicoli industriali e trasporto passeggeri; in totale ci sono 9 postazioni di lavoro bus, 8 truck e 4 van. Il magazzino occupa un’area di poco inferiore ai 500 m2, mentre un secondo magazzino è riservato ai ricambi Cotral (la società che gestisce il trasporto pubblico di persone in tutta la provincia laziale), che avrà a disposizione anche un tecnico dedicato alla manutenzione dei suoi veicoli. Completano l’insediamento 350 m2 di uffici e le aule training per clienti e la formazione del personale. «Gli obiettivi che ci siamo posti sono principalmente due», spiega il Responsabile della struttura Marcello Tulli, «rafforzare ulteriormente l’offerta assistenziale di MAN Truck & Bus nella parte Nord della provincia romana e potenziare l’attività commerciale in un’area che costituisce il principale polo logistico della Capitale. Qui hanno sede importanti flotte truck, i principali corrieri e presto aprirà l’hub Amazon per il Centro-Sud d’Italia. Se a questo aggiungiamo che distiamo solo 2 km dal casello dell’Autostrada del Sole, si intuisce quanto la nostra sede sia strategica.»

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Il MAN Center Brescia è stata la prima filiale diretta e sorge a Castegnato, alle porte del capoluogo bresciano. «La nuova sede», spiega il responsabile Gianluca Formenti, «si sviluppa su una superficie complessiva di 6.500 m2. Era il presidio che ci voleva perché siamo in un’area dove le flotte sono di piccole o al massimo medie dimensioni e quindi spesso i titolari sono anche autisti e vogliono un rapporto diretto e competente con il proprio centro di assistenza. Noi operiamo in tutta la provincia di Brescia, coadiuvati da altre tre officine autorizzate».

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Tre nuovi presidi nel Mezzogiorno d’Italia Boccia Spa di Salerno, dealer MAN per la parte Nord della Campania, vanta una lunga storia imprenditoriale. È infatti dagli anni Sessanta che l’azienda è un riferimento di tutti gli autotrasportatori salentini, grazie alla competenza di Francesco Boccia, padre di Antonino, attuale titolare dell’azienda. Una grande impresa che negli anni è stata concessionaria di altri brand e ha saputo sviluppare anche un florido commercio di mezzi nuovi e usati di svariate marche. Dall’inizio dell’anno la

Boccia Spa è entrata nell’orbita della Casa del Leone. La sede è a poche centinaia di metri dal casello di Pontecagnano sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, quindi in una posizione strategica. «Siamo convinti che la nostra area possa dare grandi soddisfazioni a un brand affermato come MAN, molto apprezzato dagli autotrasportatori per la sua affidabilità. Il salernitano è un’area ricca di grandi flotte impegnate su tratte internazionali, ma anche di piccole e medie realtà, un potenziale enorme per un prodotto di qualità come il MAN TGX.»

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CLS

CLS integra la propria offerta con il nuovo carrello per container vuoti Hyster da 11t, in grado di sollevare agevolmente due container frigoriferi CLS, azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per la logistica, annuncia la disponibilità sul mercato del nuovo carrello per container vuoti Hyster da 11 tonnellate. Il nuovo carrello consente la movimentazione di due container vuoti alla volta di qualunque tipologia, inclusi quelli frigoriferi con le unità di refrigerazione sullo stesso lato. Con una portata massima di 11 tonnellate, la migliore del settore, questi nuovi carrelli Hyster offrono importanti vantaggi in termini di produttività. «Oggigiorno la tara di molti container vuoti può tranquillamente superare le 5 tonnellate, in particolar modo se ci riferiamo ai container refrigeratori», spiega Elmer Dammers, Global Product Manager per i Big Truck Hyster. «Poiché molte attività prevedono la movimentazione dei vuoti a doppio container per ottimizzare la produttività, è indispensabile impiegare attrezzature in grado di gestire agevolmente coppie di qualsiasi tipo di container, senza dover provvedere ad alcuna selezione preliminare.» La nuova serie Hyster consta di

nove modelli di carrelli per container vuoti, di cui quattro in grado di sollevare contenitori singoli da 8’6” fino in 8a fila e cinque studiati per sollevare a doppio container da 8’6” fino in 9a fila. «La movimentazione di container vuoti sia singoli che doppi è sempre più diffusa in tutto il mondo. Il problema nasce spesso quando si tratta di movimentare due container frigoriferi, perché dovrebbero essere movimentati uno alla volta, allungando i tempi e gli sforzi di pianificazione necessari per la loro gestione», continua Dammers. «Hyster, in quanto leader di mercato, ha lavorato a stretto contatto con i clienti per perfezionare costantemente i propri prodotti, per aumentarne le prestazioni e quindi, per ridurre il costo per container movimentato.» Dato che a livello globale il parco dei container è in continua crescita, anche per dimensione e peso, Hyster ha sviluppato questa nuova gamma di carrelli da vuoti per permettere ai propri clienti di essere sempre all’avanguardia. Il nuovo H11XM-ECD9 consente all’operatore di movimentare agevolmente due container frigoriferi da 40’, anche quando

le unità di refrigerazione si trovano entrambe sullo stesso lato, condizione che solitamente determina una forte eccentricità del carico. Per garantire potenza e velocità in ogni singolo sollevamento, il carrello per container vuoti monta un motore Cummins Stage IV QSB 6.7, già a lungo collaudato con estrema soddisfazione sui precedenti modelli. È inoltre dotato dell’innovativo sistema di raffreddamento ondemand e di diverse modalità di funzionamento per soddisfare le più varie esigenze operative e, al contempo, contenere i consumi di carburante. La macchina è inoltre equipaggiata con un impianto idraulico on-demand con funzione di rilevamento del carico che sfrutta la potenza del motore soltanto quando necessario, riducendo i costi di esercizio. Di conseguenza il carrello presenta anche un funzionamento molto silenzioso, caratteristica che ne rende ancor più confortevole l’utilizzo da parte degli operatori. La cabina garantisce un’ottima visibilità in tutte le direzioni, mentre il design dello spreader aiuta l’operatore a tenere sotto controllo i twistlock o i ganci in qualsiasi posizione del carico. Il

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carrello può essere equipaggiato con una cabina che si inclina posteriormente di 10° per facilitare l’osservazione a grande altezza, oppure con un’opzione per avere la cabina rialzata di 1.000 mm per migliorare la visibilità quando il container si trova ad altezza di guida. La funzione opzionale di estensione/ritrazione automatica agevola ulteriormente il compito degli operatori regolando lo spreader in base alla dimensione del container da 20’ o 40’, semplicemente premendo un

pulsante. Gli operatori possono inoltre avvalersi di particolari sistemi di telecamere per una migliore visibilità durante le operazioni di movimentazione. I nuovi carrelli per container vuoti Hyster garantiscono un’ottima resa dell’investimento con un basso costo totale di esercizio (TCO) e sono supportati da una delle migliori reti d’assistenza al mondo e naturalmente anche in Italia. CLS garantisce un servizio continuativo e su misura grazie a 180 officine mobili, ovvero fur-

goni attrezzati in grado di risolvere qualsiasi problema in loco e nel minor tempo possibile, per ridurre al minimo i fermi macchina e garantire la massima produttività. Il servizio di Assistenza CLS si avvale in tutta Italia di un efficiente servizio di ricambi con consegna overnight, di sistemi avanzati di diagnostica e riparazione e di personale costantemente addestrato, capace di definire contratti di manutenzione programmata personalizzati sulla base delle effettive necessità e di specifiche applicazioni.

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News > Le brevi

LOGISTICA

FERCAM, nuova filiale a Palermo Fercam, operatore logistico a gestione familiare che opera nei diversi settori del trasporto e della logistica con servizi specializzati, rafforza con la nuova struttura a Palermo la propria presenza in Sicilia, dove già è presente da tre decenni a Catania. «Tra Palermo e Catania ci sono quasi 200 km e con questo nostro nuovo insediamento non solo ottimizziamo l’ultimo miglio, ma miglioriamo il servizio per i nostri clienti in loco, che sono in particolare aziende del settore vitivinicolo, agroalimentare e oleifici che hanno l’esigenza di raggiungere in tempi molto brevi i loro mercati nazionali e anche euronazionali. Con questa nuova

apertura riusciremo a fare fronte alla crescente domanda di servizi di distribuzione del territorio, garantendo una maggiore vicinanza ai nostri clienti delle provincie di Palermo e Trapani», spiega in una nota Giuseppe Rubini, direttore operativo Distribuzione Italia. La nuova struttura palermitana di Fercam, già operativa, è in via Padre Francesco Randazzo a Carini (Palermo) e dispone di 10.000 m2 di piazzale oltre ad un magazzino di 3.500 m2 e 25 baie di carico per un agevole carico/scarico contemporaneo di altrettanti automezzi. Fercam Palermo garantirà direttamente la distribuzione nelle province di Palermo e Trapani essendo col-

legata direttamente agli HUB di Bologna, Piacenza, Napoli oltre alla Filiale di Catania; a disposizione della propria clientela palermitana e trapanese dunque dell’intera rete distributiva nazionale e euronazionale di Fercam per l’ottimizzazione della supply chain. Per Palermo l’arrivo degli automezzi è previsto nelle prime ore del mattino al fine di garantire la distribuzione lo stesso giorno di arrivo. Per offrire massima qualità del servizio, particolare attenzione è stata posta anche alla sicurezza con l’installazione di un sistema di video sorveglianza e di sistemi di protezione antincendio.

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Preview fiere > Marmomac 2017

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armi e graniti: lo scenario mondiale è tutt’altro che cupo. Nel solo 2016 l’estrazione ha visto una crescita del 3% e un interscambio globale a quota 22 miliardi di euro. Sui mercati esteri si registra nuovo record storico per i prezzi dei materiali lapidei lavorati e tecnologie made in Italy. Un settore che si riconosce in un unico appuntamento: Marmomac. Dal 27 al 30 settembre, torna alla Fiera di Verona la 52ª edizione del più importante e completo salone internazionale dedicato alla filiera del pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari, tecnologie e accessori per la lavorazione fino alle ultime applicazioni nell’architettura e nel design. Marmomac accompagna e riflette l’evoluzione di un comparto che nel 2016 ha visto aumentare del 3% sul 2015 l’attività mondiale di cava, con 145 milioni di tonnellate di marmi e graniti estratti. E anche se negli ultimi venti anni sono mutati gli equilibri di mercato – con il baricentro sempre più spostato in Asia, grazie a Cina, India e Turchia che insieme esprimono oltre il 55% della produzione lapidea globale –, il ruolo guida nel business, nella cultura, formazione e sperimentazione di settore resta a Verona e si identifica con Marmomac. Il salone, infatti, si è sviluppato in uno dei maggiori distretti di la-

vorazione della pietra al mondo ed è espressione dell’eccellenza unica del made in Italy. Anche se l’export lapideo italiano nel 2016, dopo sei anni consecutivi di crescita, ha rallentato del 4%, fermandosi a un controvalore di 2,1 miliardi di euro, il valore aggiunto dei materiali lavorati dalle aziende tricolori ha toccato il massimo storico, raggiungendo la quotazione di 60 euro al metro quadrato, contro una media dei concorrenti che si ferma a 32 euro. Stesso discorso per i macchinari e le tecnologie dedicate che vedono primeggiare quelle progettate in Italia, con una quota del 38% delle vendite complessive e un prezzo al quintale salito dai 1.112 euro del 2015 ai 1.184 dell’anno scorso, nonostante, anche in questo caso, le esportazioni nel 2016, pari a 680 milioni di euro, abbiano registrato una contrazione dell’11 per cento. «Marmomac», commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, «a ogni nuova edizione rafforza la propria leadership di piattaforma globale per business, formazione e innovazione legati alla pietra naturale. Un ruolo riconosciuto anche dal Governo italiano che dal 2015 ha inserito la rassegna tra quelle strategiche nell’ambito del Piano di promozione straordinaria del made in Italy portato avanti dal Mise-ministero per lo Sviluppo econo-

mico e da Ice-Agenzia. Anche per questa edizione continua il percorso di sviluppo della manifestazione che sarà rafforzato ulteriormente dalla recente trasformazione di Veronafiere in SpA, dal nuovo piano industriale da 100 milioni di euro di investimenti al 2020 e dalla digital transformation collegati». Il successo di Marmomac risiede soprattutto dalla capacità di coniugare gli affari alla cultura di un prodotto che in Italia ha tradizioni millenarie ma guarda al fu-

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Marmomac 2017:

vetrina di un

mercato in crescita La 52ª edizione del salone sul business e la cultura della pietra naturale dal 27 al 30 settembre di Sandro Tozzi

turo. Un concetto che a Marmomac 2017 trova espressione con The Italian Stone Theatre: un padiglione di 3.500 metri quadrati allestito in collaborazione con Mise, Ice e Confindustria Marmomacchine, dove tre mostre – Territorio & Design, Macchine Virtuose e Soul of City – raccontano l’iterazione tra pietra, tecnologie

di lavorazione, sperimentazione e design attraverso progetti d’avanguardia di famosi architetti e designer. Marmomac da sempre fa dell’internazionalità uno dei punti di forza come dimostrano i numeri dell’edizione 2016, con il 64% del 1.670 espositori e il 60% dei 67mila visitatori provenienti dall’este-

ro, da oltre 145 nazioni. «I dati 2017, seppur non ancora definitivi», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «indicano anche quest’anno un incremento delle aziende straniere con nuove presenze da Argentina, Georgia, Irlanda, Messico e Slovenia mentre tra le collettive di buyer già

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Preview fiere > Marmomac 2017

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La d pre in g web

confermate spiccano quelle di alcuni Paesi come l’Iran, quinto produttore lapideo al mondo, e Corea del Sud, terzo importatore di materiali dell’area asiatica, con un boom del 24% nel 2016. Il profilo internazionale di Marmomac cresce a ogni edizione potendo contare sul programma di iniziative di Veronafiere che presidiano Nord America, Nord Africa e Sud America dove siamo presenti con Veronafiere do Brasil, controllata del Gruppo, senza dimenticare l’esplorazione di nuovi mercati come il Libano, meta quest’anno della missione commerciale We speak stone». Sempre sul fronte dell’attività di incoming di operatori dall’estero, prosegue anche nel 2017

la collaborazione di Marmomac con Ice e Confindustria Marmomacchine tra le attività legate al Piano di promozione straordinaria del made in Italy, promosso dal Mise. A Vero-

na è inoltre previsto l’arrivo di selezionate delegazioni commerciali, protagoniste di incontri b2b, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio.◀

IN SINTESI MARMOMAC

52ª edizione del salone internazionale dedicato alla filiera della pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design

Dove

Verona - Veronafiere

Quando

dal 27 al 30 settembre 2017

Frequenza

annuale

Settori

marble stone & design, unprocessed stone, machinery and equipment, tools and chemical

Espositori

1.670

Superficie

80.439 m2

Visitatori

67.186

Sito internet

www.marmomac.com

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Focus azienda > USCO ITR

USCO ITR:

ricambi da record Un giro alla USCO ITR di Modena assieme a Luciano Pedrielli (marketing) per scoprire una delle maggiori realtà distributive e produttive nell’ambito della ricambistica del movimento terra a livello mondiale di Manuela Cortesi

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Focus azienda > USCO ITR

Introduzione Si resta davvero impressionati una volta che si varca la soglia della sede di USCO ITR a Modena. Mi accompagna in questo tour aziendale Luciano Pedrielli, Marketing & Communication Manager dell’azienda emiliana. Nome sicuramente conosciuto tra gli addetti ai lavori, USCO ITR si occupa di componenti per macchine movimento terra (ITR è infatti il marchio internazionale che da decenni contraddistingue la gamma dei prodotti). Nel corso di quasi trent’anni si è sviluppata

sino a diventare leader mondiale per la produzione e la commercializzazione di componenti per macchine movimento terra per OEM, aftermarket. L’evoluzione da semplice rivenditore a produttore di parti di ricambio è stata la chiave del successo dell’azienda. L’azienda dispone attualmente di ben 7 siti produttivi di cui 3 in Italia. L’headquarters modenese è imponente sviluppandosi su un’area di complessivi 79.000 m2 di cui 29.000 coperti: oltre alla Di-

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Un’organizzazione impeccabile Un sistema computerizzato permette di trovare velocemente i pezzi desiderati

rezione, agli uffici commerciali, amministrativi e all’imponente magazzino, vi è un intero reparto dedicato alla ricerca-sviluppo e controllo qualità che, grazie a macchinari all’avanguardia, testano e verificano a campione i componenti commercializzati. «USCO ITR definisce i requisiti

di qualità di prodotto che devono essere rispettati dai nostri stabilimenti produttivi e conduce una pianificazione dei processi tale da garantire il rispetto degli stan-

dard definiti. La convalida della conformità ai requisiti ci consente di offrire prodotti con caratteristiche, qualità e funzioni stabili e costanti su tutta la gamma».

Il magazzino è il più grande del mondo per quanto riguarda i pezzi non originali

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Focus azienda > USCO ITR

Un salto nella produzione: ITR Meccanica A fianco della sede USCO ITR si trova ITR Meccanica, un complesso produttivo che USCO ITR ha acquisito nel 2003. In questo stabilimento, che si estende su una superficie di 12.000 m2 di cui 7.000 coperti, si sviluppano, si producono e si testano le pompe e gli ingranaggi ITR. ITR Meccanica, grazie a un parco macchine tecnologicamente all’avanguardia e a un personale altamente qualificato, produce una delle più ampie gamme disponibili sul mercato: vanta una potenzialità produttiva annua di oltre 60.000 pompe a ingranaggi con oltre 400 tipologie differenti applicabili a svariate macchine, principalmente Caterpillar® e Komatsu®. Vengono tra l’altro realizzati componenti per macchine non

più in produzione ormai da tempo per una precisa scelta aziendale di far fronte alle richieste più esigenti. Il vanto di ITR Meccanica resta tuttavia quello di evolversi e adeguarsi costantemente alle novità del mercato ed il più velocemente possibile: un ufficio tecnico è sempre operativo per studiare le nuove macchine e tutti i loro componenti per poter rispondere alle esigenze dei clienti. Ogni pompa prodotta è contrassegnata da un numero seriale progressivo a cui è associata una scheda che riporta i test effettuati e i dati relativi, così da avere una completa rintracciabilità anche post- vendita. Ancora una volta percepiamo come la ricerca della qualità sia il vero core business di questa azienda.

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Rampe in alluminio Le rampe pronte all’esterno sono prodotte all’ITR Meccanica (foto a sinistra)

Rimaniamo altresì stupiti nel vedere una postazione fotografica e ci viene spiegato da Luciano Pedrielli «quanto sia importante tenere sempre aggiornato il nostro catalogo. Abbiamo

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un e-commerce rivolto ai nostri clienti, soprattutto dealers, che hanno chiavi di accesso personalizzate e possono ordinare ciò che serve accedendo facilmente a schede dettagliate.»

Le dimensioni contano Il magazzino è impressionante e vanta un’organizzazione impeccabile. Pezzi di piccole o grandi dimensioni: che si tratti di carico o scarico, un sistema compute-

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Focus azienda > USCO ITR

rizzato permette di individuare in un attimo la posizione del pezzo. Sembra incredibile tanta precisione in un luogo così enorme: gli

scaffali sono a perdita d’occhio. Spiega Luciano Pedrielli: «Il nostro è il magazzino più grande al mondo in questo settore».

E camminando tra gli scaffali, c’è da crederci. Nel magazzino interno si trovano tutti i componenti “miscel-

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lanea”, tra i quali parti motore, parti elettriche ed idrauliche oltre a ingranaggi, pompe e parti trasmissione: «Il magazzino è

certo il nostro punto di forza ed è uno dei fattori che ci ha reso leader: disporre di una gamma così ampia di ricambi, tutti in pronta

consegna, è il risultato di un lavoro e di investimenti che non ha eguali tra le imprese concorrenti. È un mondo dove la veloci-

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tà è tutto e grazie alla vastità del catalogo che proponiamo, siamo in grado di soddisfare le richieste di componenti per un elevatissima varietà di macchine.»

Un giro all’esterno Innumerevoli pezzi, che corrispondono a miriadi di codici diversi, al fine di soddisfare le richieste in arrivo da tutto il mondo. Alla vista l’enorme piazzale esterno ci appare come un immenso parcheggio di rulli, catene, suole, ruote motrici e ruote tendi cingolo, parti usura, martelli idraulici e rampe in alluminio, ma ciò che ci ha più impressionato sono le enormi catene

per macchine da miniera: «È un settore in crescita sul quale ci stiamo specializzando, ogni giorno di più.». I componenti sottocarro sono realizzati nei siti produttivi di proprietà in Estremo Oriente, al contrario dei martelli idraulici e delle rampe in alluminio che sono interamente prodotti in Italia.

Grandi come il mondo Passeggiando per l’azienda si ha come l’impressione che USCO ITR non abbia affatto risentito della crisi economica: «Grazie alla lungimiranza della proprietà e del management, l’azienda ha anticipato i tempi creando e bi-

lanciando in ciascun continente o macro-area, strutture produttive e/o distributive consentendo così una presenza calibrata sul territorio con una distribuzione capillare ed efficace della gamma dei prodotti offerti. Ciò permette di ottimizzare i tempi di consegna e i costi, fattori sempre più strategici per poter essere competitivi sia nel prezzo sia nei servizi post vendita». Attualmente l’azienda controlla centri distributivi negli Emirati, in Cina, Australia, Sud Africa, Nord e Sud America, Corea del Sud oltre a un importante sede logistica in Olanda per poter servire al meglio il nord Europa.◀

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L’evento > Volvo CE Mac3

Porte Aperte Mac3, Volvo mette in mostra l’artiglieria pesante Il gruppo svedese festeggia il +36% nel settore delle macchine movimento terra con il tradizionale open day a Calmasino di Bardolino di Giacomo Casadio

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l sole splende su Volvo CE. Almeno stando ai dati del secondo trimestre 2017 forniti dal gruppo svedese. Nel report finanziario dell’azienda di Göteborg compare infatti un sontuoso +36% nel settore vendite delle macchine movimento terra rispetto allo stesso periodo del 2016, toccando quota 1,94 miliardi di euro. Il margine operativo, anch’esso in decisa crescita, raggiunge i 260 milioni di euro, il triplo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, quando si era fermato a 84,8 milioni di euro. Col segno più anche tutte le aree geografiche, con l’Europa in

crescita al 14%, Americhe +4% e Asia +8%. Il vero boom arriva però dalla Cina, che raggiunge un impressionante 65%, frutto di un’incredibile aumento degli ordini acquisti: 221%. Ordini acquisti che, in tutto il globo, fanno segnare un +54% nel secondo semestre del 2017, a fronte di un aumento anche delle macchine consegnate (17.452). Pure il “grande malato”, ovvero il segmento minerario, in difficoltà per tutte le case produttrici mondiali, sembra essere in via di guarigione. La prudenza non è mai troppa ma, come si suol dire, si intravede la luce alla fine del tunnel. Ecco allora che il tradizionale Porte Aperte Mac3, oltre a mettere in mostra l’artiglieria pesante di Volvo nel settore Movimento Terra, è stata anche l’occasione per festeggiare i dati più che incoraggianti del secondo semestre. E in effetti c’era un allegro clima di festa lo scorso 22 luglio in Località Spinarol, a Calmasino di Bardolino. Non poteva essere altrimenti, visto il folto pubblico, non solo del settore, che ha affollato per tutto il giorno la sede di Mac3 per vedere all’opera nel campo prova i “bestioni” della casa svedese e per assistere alle tante sfide tra gli operatori del Club Operatori Volvo CE.

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L’evento > Volvo CE Mac3

Con le vigne a fare da contorno al paesaggio e il ricco buffet preparato dagli alpini, che per tutto il giorno hanno rallegrato (e riempito) gli stomaci dei presenti, viziati dal continuo rifornimento di panini, carne alla griglia, birra fresca e ottimo vino locale, la giornata al Mac3 è, par restare in tema vigne, filata via nel migliore dei modi. Ovvia, non poteva essere altrimenti, la soddisfazione di Volvo CE Italia, come dimostra il post pubblicato sulla pagina Facebook al termine del Porte Aperte. Scendendo nel dettaglio, vediamo alcune delle macchine in esposizione al Mac3.

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EC160E Uno degli escavatori in mostra all’evento

EC160E L’escavatore EC160E con sistema di controllo Scavo Trimble Hearthworks rappresenta la soluzione tecnologica che consente agli escavatori di lavorare in modalità semiautomatica, permettendo a ogni operatore di scavare rispettando le specifiche di progetto, in velocità ed eliminando inutili rifacimenti. L’escavatore EC160E è stato progettato in modo ergonomico per praticità e facilità d’uso, consentendo il confortevole controllo da parte dell’operatore. Il design, i comandi e le funzioni della spaziosa cabina rappresentano la prima scelta nel settore e sono concepiti per incrementare la produttività, garantendo che sia la macchina e non l’operatore a sobbarcarsi la fatica. Spiccano, nell’abitacolo, la telecamera laterale, i pulsanti di scelta

rapida, l’impianto bluetooth per il telefono e il cicalino per la cintura di sicurezza. Oltre al design all’avanguardia, l’EC 160E si caratterizza per una tecnologia altamente innovativa, che garan-

tisce durata, qualità e affidabilità. L’escavatore ha un peso operativo che va dai 16.430 kg ai 28.860 kg, una potenza lorda di 110 kw e una capacità benna di 0,3-096 m3.

Sui social «Tutti gli anni, a Luglio, con il sole che ci accompagna, il Porte Aperte a Calmasino di Bardolino è un successo. La sinergia Mac3 / Volvo CE Italia ha funzionato, come sempre! Grazie a tutti! Al prossimo anno»

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L’evento > Volvo CE Mac3 EWR150E Ottimo in spazi ristretti

EWR150E L’escavatore gommato EWR150E colma la lacuna che esisteva tra le classi di macchine da 14 e da 16 tonnellate: fa tutto quello che ti aspetti da un escavatore da 15 tonnellate e anche di più. Lavora con ottimi risultati anche in spazi ristretti con il nuovo escavatore gommato con ingombro di rotazione ridotto di Volvo, la macchina Stage IV con l’ingombro di rotazione più piccolo del mercato. Passa all’azione con prestazioni e stabilità superiori. Il suo peso operativo va dai 15.400 kg ai

17.900 kg, con una potenza lorda di 105 kw e una capacità benna di 0,73 m3. L’EWR150E offre molto di più di quello che ci si aspetterebbe da un escavatore da 15 tonnellate. Essendo a giro sagoma compatto e con raggio posteriore di soli 1.720 mm, garantisce infatti ottime prestazioni in spazi ristretti e particolarmente angusti. La cabina Volvo, inoltre, consente un’ottima visibilità e un funzionamento sicuro. I comandi ergonomici per una maggiore comodità e più spazio in cabina con carat-

teristiche multifunzione, regalano un ambiente di lavoro confortevole ed efficiente. In più, particolare non da poco, vi si può installare un’ampia gamma di attrezzi, che consentono di risparmiare tempo, limitare i costi e creare una macchina versatile. Con tilt rotator Steelwrist®, attacchi rapidi leggeri, benne e martelli resistenti, l’EWR150E non si limita a lavorare negli spazi stretti, ma è in grado di scavare, caricare, frantumare e movimentare il materiale nel modo più efficiente e produttivo possibile.

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ECR88D Piccolo e compatto

ECR88D L’escavatore compatto ECR88D di Volvo ti consente di accedere a più cantieri e di lavorare più vicino agli ostacoli in totale sicurezza. Con un contrappeso pesante e un sottocarro robusto, questa macchina offre una stabilità superiore, sia che operi nella costruzione stradale, nell’installazione di strutture per i servizi pubblici, nel riassetto paesaggistico o in qualsiasi altra applicazione. Con un peso operativo tra 8.600 kg e 9.500 kg, una potenza lorda di 41 kw e una

capacità benna di 0,08-0,33 m3, l’ECR88D è un escavatore compatto a corto raggio in grado di operare in più segmenti completando un numero maggiore di applicazioni con l’ampia gamma di attrezzature Volvo. Ai tre modelli di escavatori se ne aggiungono anche altri, come i cingolati EC300E e EC220E che abbiamo avuto la fortuna di vedere all’opera nel campo prova, insieme al già citato compatto ECR88D e ai modelli ECR58D ed ECR50D.

Pala gommata L150H Un piccolo excursus, però, se lo merita la Pala gommata L150H, presente al Porte Aperte in compagnia delle cugine L90H e L110H. Il modello L150H integra soluzioni tecnologiche di ultima generazione come l’OptiShift, un sistema esclusivo che riduce il consumo di carburante fino al 18% e aumenta le prestazioni della macchina per incrementare la redditività. L’impianto idraulico load sensing di Volvo alimenta le funzioni idrauliche in base alle necessità, diminuendo

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L’evento > Volvo CE Mac3

EC300E Il suo peso operativo è tra 29.300 e 32.700 kg

sensibilmente i consumi di carburante. Questo potente sistema assicura una risposta rapida per tempi ciclo più brevi, con-

sentendo contemporaneamente un’operatività perfetta grazie al controllo superiore del carico e delle attrezzature.

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L150H Con OptiShift, un sistema esclusivo che riduce il consumo di carburante fino al 18%

ECR25D Una delle macchine messe in prova

Oltre alla cabina all’avanguardia, che garantisce massimo confort all’operatore, L150H è dotata di un esclusivo cinematismo TP linkage, per un’elevata forza di strappo e un ottimo movimento parallelo lungo l’intero arco di sollevamento. In più, l’eccellente motore Volvo Tier 4 Final/Stage IV e una catena cinematica e impianto idraulico in perfetta sinergia, offrono prestazioni elevatissime che fanno della pala gommate L150H un sinonimo di potenza, produttività e affidabilità. Le funzioni di Automatic Power Shift (APS) e Fully Automatic Power Shift (FAPS) assicurano infine un funzionamento ottimale e regolano automaticamente le marce della macchina.◀

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Focus azienda > Gruppo Bosch

Bosch in Italia continua a crescere

Con 2,4 miliardi di euro di fatturato nel 2016 in Italia e un buon inizio nel primo trimestre 2017, il Gruppo Bosch ha dimostrato che crescere nel nostro Paese è possibile. Con una serie di nuove iniziative - tra le quali alcune pensate per i giovani, Bosch conferma quanto l’Italia conti per il Gruppo di Porfirio Ferrari

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el 2016 Bosch, azienda leader di tecnologie e servizi, ha conseguito in Italia un fatturato di 2,4 miliardi di euro, registrando una variazione percentuale positiva di circa il 6% rispetto all’anno precedente. L’Italia continua a essere uno dei mercati più importanti a livello mondiale per la multinazionale tedesca. Il Gruppo Bosch in Italia, che conta 20 società e 4 centri di ricerca, grazie ai suoi oltre 5.800 collaboratori, ha realizzato un risultato positivo con margini di crescita, nonostante l’economia globale non abbia avuto un andamento brillante, così come alcuni mercati di riferimento. «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nell’esercizio 2016», ha dichiarato Gerhard Dambach, Amministratore Delegato del Gruppo Bosch in Italia. «Il 2017

è iniziato bene, nel primo trimestre, nonostante una prospettiva economica non favorevole, stiamo confermando i livelli di fatturato con una performance particolarmente positiva dei settori Mobility Solutions ed Energy and Building Technology», ha sottolineato Dambach. «Inoltre, oggi Bosch può contare su un proprio cloud per soluzioni IoT anche in nuove aree. A gennaio è nata la prima realtà italiana della startup: Bosch Deepfield® Robotics Smart Farming. Di fatto vengono sviluppate soluzioni innovative per una agricoltura 4.0», ha concluso Dambach. Tramite sensori è infatti possibile trasmettere dati e informazioni utili agli agricoltori, come umidità, variazione di temperatura dell’aria a e del terreno, tutto gestito tramite un’App dedicata.

Settori di business in crescita Il settore di Business Mobility Solutions ha registrato nel 2016 un risultato positivo dettato anche dal buon andamento del mercato. Il settore raggruppa il business legato a componenti e tecnologie forniti alle case automobilistiche e motociclistiche, il business relativo a ricambi e attrezzature per officine, nonché i servizi legati alla mobilità del settore automotive. In particolare le divisioni Gasoline Systems e Automotive Electronics hanno fatto segnare una crescita decisa delle vendite. Inoltre, il primo gennaio 2016 il Grup-

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Focus azienda > Gruppo Bosch

Il Gruppo Bosch Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 390.000 collaboratori (al 31 dicembre 2016) impiegati nei quattro settori di business Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 73,1 miliardi di euro nel 2016. In qualità di azienda leader nel settore IoT Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, industria e mobilità connessa. Inoltre, utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi, oltre che nel proprio cloud IoT per offrire ai clienti soluzioni connesse, crossdomain da un’unica fonte.

L’obiettivo strategico del Gruppo è quello di fornire soluzioni innovative per una vita connessa. Seguendo lo slogan “Tecnologia per la vita” Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo. Il Gruppo è costituto dall’azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, 59.000 sono i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo in circa 120 sedi in tutto il mondo.

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po ha costituito una nuova organizzazione - Commercial Vehicles and Off-Road - dedicata alle vendite e alla progettazione tecnica del prodotto per il segmento di mercato dei veicoli commerciali e off-road dei clienti italiani. Sostanzialmente stabile l’andamento delle vendite nel 2016 per la divisione Automotive Aftermarket. Per il settore di business Industrial Technology, Bosch Rexroth Italia, società del Gruppo fornitrice di applicazioni e sistemi per l’industria, ha realizzato nel 2016 un fatturato che registra uno scostamento negativo del business di riferimento rispetto all’anno precedente a causa di un mercato in

forte contrazione e la mancanza di grandi progetti. L’area Offshore Marine ha comunque registrato una buona performance. La divisione sta lavorando per migliorare la propria competitività concentrandosi soprattutto sulle innovazioni e sulla crescente importanza di soluzioni connesse e industria connessa che porteranno a significative opportunità di business. Nel 2016 il settore di business Consumer Goods è cresciuto considerevolmente. Un anno positivo dunque per la divisione Elettroutensili che ha potuto contare sul lancio di molti prodotti innovativi con l’obiettivo di rendere più facile e confortevole il lavoro del consumatore finale, sia

esso un hobbista o un artigiano professionista. In linea con l’indirizzo dell’azienda, la divisione sta lavorando al fine di rendere i suoi prodotti connessi. Per quanto riguarda la divisione Elettrodomestici è da sottolineare una crescita significativa non solo del fatturato, ma anche delle quote di mercato. Lo scorso anno si è consolidata la

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Focus azienda > Gruppo Bosch

ripresa del mercato di riferimento, che gradualmente si sta riavvicinando ai livelli pre-crisi finanziaria. In particolare, da segnalare l’apprezzamento del mercato per le categorie di prodotto quali lavastoviglie, asciugatrici e prodotti dell’area cottura. Nel 2016 il settore Energy and Building Technology registra complessivamente un risultato positivo. La divisione Security Systems ha aumentato il proprio fatturato e confermato la propria presenza nel mercato di riferimento grazie alla chiusura di importanti contratti sia nel settore privato sia in quello pubblico. La società intende posizionarsi come leader nella fornitura di prodotti e servizi integrati per l’efficienza energetica, con una gamma di soluzioni che comprende la

progettazione, realizzazione e gestione chiavi in mano. La divisione Termotecnica del Gruppo Bosch chiude il 2016 in linea con l’esercizio dell’anno precedente. In particolare si è registrata una buona performance con la vendita di prodotti quali le caldaie a condensazione e le pompe di calore.

Nuova sede Bosch Sensortec Italia Nel 2016, dopo Dresda, Monaco, Palo Alto e Shanghai Bosch Sensortec ha aperto la sua nuova sede in Italia che propone e sviluppa un ampio portafoglio di sensori MEMS, soluzioni e sistemi per applicazioni presenti in smart phone, tablet, dispositivi indossabili e per l’IoT. Attualmente, a Milano, un team di 12 persone lavora

alla progettazione dei cosiddetti ASIC: il cervello dei sensori, ovvero la chiave per il futuro della connettività. Dal 2005, anno di fondazione, Bosch Sensortec è leader nel mercato di riferimento, basti pensare che oggi, più di una volta al secondo, gli smartphone in tutto il mondo utilizzano un sensore Bosch. A oggi sono stati prodotti oltre 8 miliardi di sensori MEMS.

Progetti Industry 4.0 made in Italy In futuro, non saranno solo gli oggetti a essere connessi, nel 2016 Bosch Italia ha investito ulteriormente in progetti 4.0 creando centri di eccellenza nelle sedi produttive di Offanengo (manutenzione predittiva), Bari (logistica) e Udine (macchinari connessi).

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CSR – Formazione e orientamento con il progetto “Allenarsi per il Futuro” Nel 2016 Bosch Italia con il progetto Allenarsi per il Futuro è entrata a far parte della rosa delle 16 aziende che il MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) ha voluto includere nel progetto “Campioni dell’Alternanza” per la diffusione in Italia dell’alternanza scuola-lavoro attraverso progetti di qualità. Allenarsi per il Futuro, che ha preso il via a gennaio 2015, è dedicato all’orientamento e alla formazione professionale dei giovani e si concretizza attraverso diverse iniziative Bosch sviluppate sul territorio italiano insieme a enti, istituzioni e scuole. Nel 2016 si sono svolte oltre 300 visite presso le scuole italiane, coinvolgendo 60.000 studenti e offrendo oltre 1.000 tirocini formativi. Per il 2017 gli obiettivi sono ancora più sfidanti per dif-

fondere sempre più l’iniziativa di orientamento e alternanza scuola e lavoro coinvolgendo 100.000 studenti; una buona opportunità per rafforzare la sinergia e il rapporto tra istruzione e formazione.

Gruppo Bosch: strategia e previsioni per il 2017 Per l’anno in corso, nonostante una prospettiva economica debole e l’incertezza geopolitica, Bosch mira a raggiungere una crescita del fatturato compresa tra il 3 e il 5%. Nonostante considerevoli investimenti anticipati per salvaguardare il futuro dell’azienda, il risultato è destinato ad aumentare. «Il successo del business oggi ci permette di dare forma al mondo di domani», ha dichiarato Volkmar Denner, CEO del Gruppo Bosch. «In qualità di leader nell’innovazione, stiamo guidando questo cambiamento», ha aggiunto Denner. Questa

AD Gerhard Dambach

trasformazione è data soprattutto dai cambiamenti nella mobilità e nella connettività IoT. Entro il 2020 tutti i nuovi dispositivi elettronici di Bosch saranno connessi. La chiave è l’intelligenza artificiale (AI). Nei prossimi cinque anni, Bosch investirà 300 milioni di euro nel proprio centro per l’intelligenza artificiale. Il Gruppo Bosch è presente in Italia dal 1904, anno in cui fu inaugurato il primo ufficio di rappresentanza a Milano. Lo sviluppo di Bosch in Italia è proseguito negli anni ampliando notevolmente le aree d’interesse, trasformandosi da semplice sede commerciale a vera e propria realtà industriale. Nel 2016, Bosch Italia con i suoi 5.900 collaboratori ha conseguito un fatturato di 2.4 miliardi di euro. Oggi, Bosch Italia, su tutto il territorio nazionale, conta 20 società e 4 centri di ricerca, costituendo per il Gruppo uno dei mercati più importanti a livello mondiale.◀

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Focus attrezzature > MB Crusher | BF 70.2

Compatta e versatile: la benna frantoio BF 70.2

ieri e oggi

MB CRUSHER lancia sul mercato la quarta serie della Benna Frantoio BF70.2 di Umberto Piagnoni

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Focus attrezzature > MB Crusher | BF 70.2

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n General Scavi e Trasporti, cliente italiano MB Crusher, la storia dell’azienda si fonde con la storia della famiglia Adami; la prima iniziativa imprenditoriale è datata 1968 con la costituzione, da parte del padre Luciano, di un’impresa specializzata in scavi e movimento terra. «Oggi operiamo in tutto il Veneto», sottolinea il figlio Massimiliano Adami, «e stiamo diversificando la nostra attività. Ecco perché abbiamo scelto di lavorare con le benne frantoio MB: si tratta di attrezzature che ci consentono di avere un vantaggio competitivo sulla nostra diretta concorrenza,

permettendoci di acquisire incarichi maggiormente remunerativi. La riduzione in loco, infatti, presenta dei notevoli vantaggi per i nostri committenti che non devono sobbarcarsi i costi di movimentazione del materiale demo-

lito, uniti a quelli di smaltimento. In questo modo, pur riconoscendoci un maggiore valore aggiunto, ottengono un risparmio complessivo più importante di quanto avrebbero potuto spuntare con i sistemi tradizionali.»

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Focus attrezzature > MB Crusher | BF 70.2

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Oltre a quello degli scavi e demolizioni, la General Scavi opera anche nel settore industriale. «In particolare», racconta Massimiliano, «abbiamo avuto ottimi risultati nella riduzione volumetrica di bottiglie e contenitori in vetro, operazione che ha consentito di recuperare e valorizzare al meglio il materiale frantumato, ma anche di non disperdere nell’ambiente il liquido dei contenitori.» Direttamente dal cantiere, il fratello Matteo ci racconta i motivi della fidelizzazione della General Scavi e Trasporti alle attrezzature MB Crusher. «Prima di acquistare nel 2009 la BF 70.2 avevamo utilizzato per lungo tempo una benna frantoio BF 90.3. Quando siamo passati dagli escavatori cingolati ai gommati, abbiamo comprato la benna frantoio di MB più adatta a questo tipo di macchine, la BF 70.2. Niente è cambiato in fatto di robustezza e produttività; da questi punti di vista parla il cantiere, la BF 70.2 sta lavorando con noi da 7 anni e, con le normali usure di questo tipo di lavoro, è ancora assolutamente affidabile.» «La BF 70.2, come tutte le benne frantoio MB», prosegue Matteo, «è un’attrezzatura particolarmente compatta e produttiva. Sul cantiere mettiamo davvero a dura prova la resistenza di questa benna frantoio (al momento al lavoro su escavatore PW180

Komatsu), frantumando blocchi composti da calcestruzzo particolarmente resistente. In cantiere frantumiamo anche materiale misto, di pezzatura più piccola, con percentuali di terriccio che possono in alcuni casi essere anche rilevanti; anche in questo caso la produttività è più che buona e la benna non si ‘impasta’, proprio grazie alla particolare geometria delle mascelle, una caratteristica davvero importante delle macchine MB».

regolazione delle dimensioni del materiale in uscita e un nuovo sistema integrato d’ingrassaggio la rendono più funzionale e operativa. Adatta a macchine con peso operativo superiore alle 14 tonnellate, la BF 70.2 S4 pesa 2,30 tonnellate e ha una capacità di carico di 0,66 metri cubi. Molto semplice da installare, funziona con una portata d’olio di 140 litri al minuto, pressioni di 220 bar e contropressioni di 10 bar.◀

Oggi anche la BF 70.2 entra a far parte della quarta generazione di benne frantoio MB Crusher. Nella sua nuova versione, la BF70.2 è ancora più produttiva, grazie ad restyling funzionale della struttura ed è più resistente, soprattutto nella condizioni di utilizzo più estreme. Non solo, l’incremento della opzioni di

INFO MB S.p.A.

Via Astico, 30/A 36030 Fara Vicentino (VI) Italia Tel. +39 0445 308148 Fax +39 0445 308179 Email: info@mbcrusher.com

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Focus componenti > Proiettori HELLA

Una nuova generazione La Tecnologia HD a cristalli liquidi permette la distribuzione della luce dei proiettori in modo adattativo e in tempo reale di Miriam Spada

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ell’ambito del progetto di ricerca avviato dal Federal Ministry of Education and Research (BMBF) circa la distribuzione adattativa relativa alle specifiche di efficienza e sicurezza dell’illuminazione per veicoli (VoLiFa2020), gli esperti di Illuminazione ed Elettronica di HELLA hanno progettato e realizzato un proiettore contenente la tecnologia LCD in collaborazione con alcuni partner di come Merck, L’Institut für Großflächige Mikroelektronik IGM, l’Università di Stoccarda, Porsche, Elmos Semiconductor, Schweizer Electronic, e l’Università di Paderborn. Questa tecnologia è già conosciuta e utilizzata nel campo dell’home entertainment. «Per la prima volta abbiamo integrato la tecnologia LCD in un veicolo. Grazie all’alta risoluzione e alla nitidezza dei dettagli, si aprono nuove frontiere nella tecnologia dell’automotive lighting», ha detto il Dr. Michael Kleinkes, Vice President Development Lighting & Innovation alla HELLA.

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Focus componenti > Proiettori HELLA

Il nuovo proiettore LCD proietta 30.000 pixels sulla strada: questo permette di adattare la luce in maniera intelligente e continua alle varie situazioni di guida ed in tempo reale. «L’utilizzo di un display a cristalli liquidi è un ulteriore passo in avanti verso il lighting digitale», dice Christian Schmidt Head of Lighting Technology PreDevelopment di HELLA. Questo significa che l’adattamento della luce sarà sempre di più controllato dal software e il guidatore potrà contare sulla migliore visuale possibile della strada. Singole unità possono essere spente o regolate in base a fattori addizionali nel traffico o cartelli stradali particolarmente riflettenti. Anche funzioni molto complesse sono pos-

sibili: possono essere proiettate sulla strada frecce o linee direzionali che indicano il percorso. «La tecnologia LCD permette inoltre alcune funzioni utili alla guida autonoma», dice Christian Schmidt. «Lavoreremo affinché questa tecnologia sarà applicabile alla produzione di serie.» Il display a cristalli liquidi è il componente principale del proiettore. Questo è situato tra la sorgente luminosa LED e il sistema di lenti. Il display genera una matrice di 100 x 300 pixel che possono essere comandati e regolati individualmente. Una telecamera installata sul veicolo ed un sensore ottico che rileva distanza e velocità (LiDAR), invia le informazioni ambientali all’unità di controllo

del proiettore attraverso un processore. Questo comanda i singoli display fino a 60 volte al secondo. 25 LED a elevata potenza sistemati in tre file sono la sorgente luminosa. L’intensità di ciascun LED viene regolata ad ogni situazione. HELLA ha sviluppato il proiettore con sistema ottico LCD durante il progetto di ricerca. I requisiti richiesti dal costruttore Porsche, il Research Institute for Lighting Technology and Mechatronics dell’Università di Paderborn (LLAB) ne hanno creato le fondamenta. Assicurare l’elevata efficienza del sistema nonché le relative caratteristiche termiche compatibili con i requisiti dell’industria automotive sono alcune delle atti-

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vità in carico ad HELLA. In questo caso è necessario uno speciale cristallo liquido che è stato appositamente sviluppato dalla Merck e che l’IGM dell’Università ha utilizzato per la realizzazione del prototipo. La Elmos Semiconductor ha progettato e realizzato alcuni innovativi componenti semiconduttori e la Schweizer Electronic ha assemblato il PCB (il circuito stampato) con un processo totalmente nuovo. Questa tecnologia permette di realizzare un’affidabile, efficiente controllo dell’unità LED. HELLA realizza la perfetta integrazione di tutti i componenti nell’intero sistema e sviluppa l’interfaccia tra l’unità di controllo e il proiettore. Un prototipo installato su una Porsche Panamera è attualmente in fase di test da parte dei collaudatori dell’Università di Paderborn. Per effetto del traffico in costante aumento e delle sempre più severe normative sulla sicurezza i sistemi di illuminazione intelligente saranno sempre più diffusi e la tecnologia LCD presenza significative opportunità in que-

L’Integrazione di un Liquid Crystal Display (LCD) in un Proiettore LED apre a nuove frontiere nell’Automotive Lighting. I Proiettori LCD regolano la distribuzione della luce in base alle differenti situazioni di traffico, in maniera continua e in tempo reale. 30.000 pixels garantiscono la proiezione dell’immagine alla distribuzione adattativa della luce.

sto campo ma non solo nel segmento delle autovetture ma anche per veicoli commerciali, industriali bus e molte altre applicazioni.◀

Il funzionamento Uno schema che mostra il funzionamento del sistema a LED sviluppato da HELLA

INFO

HELLA Circa 6,4 miliardi di Euro di fatturato, circa 34.000 dipendenti, oltre 125 sedi distribuite in oltre 35 Paesi, è leader nei settori “Illuminazione”, “Elettronica” e “Aftermarket”.

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AttualitĂ > AGCO

Challenger scompare, ma solo

in Europa e Medio Oriente AGCO ha annunciato che i prodotti della linea Challenger, i trattori cingolati e le irroratrici, saranno integrati nel marchio Fendt in Europa e Medio Oriente. Questa strategia riguarda esclusivamente la regione EME, Europa e Medio Oriente. I prodotti Challenger continueranno ad essere venduti tramite la rete AGCO nelle regioni AGCO NA Nord America, SA Sud America, e APA Asia-Pacifico, Africa di Porfirio Ferrari

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AttualitĂ > AGCO

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na parte del progetto in Europa prevede il trasferimento della produzione dei prodotti Challenger dal sito AGCO di Grubbenvorst, Paesi Bassi, al sito di produzione AGCO di HohenmĂślsen, dove vengono prodotte le irroratrici

trainate e vari modelli di macchine per la fienagione Fendt Katana. Il reparto Ricerca e Sviluppo e altre funzioni fondamentali rimangono a Grubbenvorst. Le nuove strutture nelle divisioni Produzione e Vendite/Marketing incrementeranno in mo-

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do considerevole l’efficienza e consolideranno ulteriormente la posizione di AGCO nella regione Europa e Medio Oriente. Si tratta di un altro passo nella strategia aziendale che mira ad offrire ai clienti e ai concessionari il migliore pacchetto globale per tutte le imprese agricole, le strategie di comando e le applicazioni agricole. Secondo la programmazione attuale, i concessionari Fendt in Europa Occidentale e Centrale potranno offrire e vendere i trattori cingolati e le irroratrici Fendt dopo Agritechnica 2017. La consegna delle prime macchine ai clienti finali è in programma per

il primo trimestre 2018. In Europa Orientale (Ucraina e Russia) questo cambio avverrà un anno dopo in occasione di Agrosalon 2018 a Mosca e Interagro 2018 a Kiev. «L’integrazione dei prodotti Challenger nella gamma di prodotti Fendt in Europa rappresenta un altro importante passo avanti e risponde alla strategia dell’intera linea Fendt», dichiara Peter-Josef Paffen, AGCO/Fendt CEO. «L’ampio portfolio di prodotti è progettato per offrire ai nostri clienti e concessionari una gamma di macchine virtualmente completa e complementare, poiché oggigiorno le impre-

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Attualità > AGCO

Informazioni su AGCO AGCO è un leader mondiale nella progettazione, nella produzione e nella distribuzione di macchine agricole e consente di aumentare la produttività nell’agricoltura attraverso una linea completa di attrezzature e relativi servizi. I prodotti AGCO vengono venduti sotto cinque marchi, Challenger®, Fendt®, GSI®, Massey Ferguson® e Valtra®, con il supporto di Fuse®

tecnologie di precisione e servizi di ottimizzazione aziendale, e sono distribuiti in tutto il mondo grazie a una combinazione di circa 3.050 concessionari e distributori indipendenti presenti in oltre 150 Paesi. Fondata nel 1990, la sede centrale di AGCO è a Duluth, in Georgia, Stati Uniti d’America. Nel 2016, AGCO ha registrato vendite nette pari a 7,4 miliardi di dollari.

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se agricole professionali e i contoterzisti richiedono una vasta gamma di prodotti di alta qualità dalle prestazioni elevate. Per questo motivo le macchine oggi sono estremamente complesse e in futuro saranno in grado di comunicare fra di loro in modo ancora più preciso grazie all’interconnessione».◀

INFO Il gruppo AGCO comprende numerosi marchi: Challenger, Fendt, GSI, Massey Ferguson, Valtra, AGCO Parts, AGCO Power, AGCO Protection, AGCO Trader, Fella, Fuse, Gleaner, Sunflower e White Planters.

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Focus Macchina > CAT 988K XE

CAT 988K XE:

efficienza e risparmio Rispetto alla pala leader del settore, il modello 988K, questa pala a trazione elettrica fornisce un’efficienza complessiva maggiore del 25% e una produttività superiore fino al 10% in applicazioni di carico e trasporto di Sandro Tozzi

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a nuova Cat® 988K XE è la prima pala gommata proposta da Caterpillar con un sistema di trazione elettrica ad alta efficienza. Questa nuova pala gommata di grandi dimensioni, al pari dei modelli di pale gommate 988K, leader del settore, e 986K, appena lanciato sul mercato,

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rappresenta la scelta migliore per clienti in termini di rapporto qualità-prezzo per qualsiasi applicazione. Caratterizzata da un’elevata produttività in tutte le applicazioni di carico, la pala gommata 988K XE è consigliata per i cantieri più impegnativi, in cui l’efficienza dei consumi fa la differenza quanto a costi opera-

tivi complessivi della macchina. La nuova pala presenta la tecnologia a riluttanza commutata (SR, Switched Reluctance) e sfrutta gli oltre 15 anni di esperienza Cat nello sviluppo di modelli a trazione elettrica e più di 4 anni di collaudi rigorosi in un’ampia gamma di applicazioni che ne testimoniano l’affida-

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Focus Macchina > CAT 988K XE

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bilità sul campo. Il motore C18 ACERT™, la scatola di trasferimento meccanica, la trasmissione e gli assali del modello 988K, collaudati e sperimentati sul campo, sono riproposti in questa macchina a trazione elettrica per assicurare un funzionamento senza problemi.

Massima efficienza e produttività Oltre a una maggiore efficienza in termini di carico su dumper e carico/trasporto in generale, la nuova 988K XE aumenta l’efficienza complessiva del 25% e fino al 49% in applicazioni di carico frontale rispetto al modello 988K. Queste caratteristiche riducono i costi e contribui-

scono a diminuire le emissioni di gas serra e l’impronta di carbonio. Allo stesso tempo, secondo gli studi Caterpillar sulla produttività la nuova pala consente un aumento della produttività fino al 10% nelle applicazioni di carico e trasporto. La nuova pala Cat 988K XE offre benne con capacità che variano da 6,2 a 17 yd3 (da 4,7 a 13 m3). Il carico utile nominale della pala, con braccio lungo e standard, raggiunge 12,5 tonnellate imperiali (11,3 tonnellate metriche) quando si lavora con materiale di superficie e 16 tonnellate imperiali (14,5 tonnellate metriche) con materiale sciolto. Le parti di usura della serie Advansys™ (GET, Ground Engaging Tools)

proteggono i componenti della benna e riducono i costi di esercizio, in modo da ottenere prestazioni ottimali dalla macchina. La pala gommata 988K XE standard garantisce prestazioni corrispondenti al lavoro da svolgere e offre il caricamento efficiente in 3 passate del modello Cat 770G da 42,6 tonnellate imperiali (38,6 tonnellate metriche) e quello in 4 passate del Cat 772 da 51 tonnellate imperiali (46,3 tonnellate metriche). La configurazione con braccio lungo offre il caricamento in 5 passate del modello Cat 773G da 61 tonnellate imperiali (55,3 tonnellate metriche) e quello in 6 passate del Cat 775G da 70,5 tonnellate imperiali (64 tonnellate metriche).

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Focus Macchina > CAT 988K XE

Intervalli di manutenzione prolungati, riduzione dei costi di gestione La tecnologia della trazione elettrica Cat disponibile nella nuova pala 988K XE riduce i costi di manutenzione complessivi, pur aumentando la durata del motore. Con intervalli di cambio dell’olio di 2.000 ore, la pala gommata a trazione elettrica usa il 40% in meno di olio della trasmissione. Il motore a trazione SR, il generatore e l’inverter, caratterizzati da una lunga durata, sono costruiti per durare per tutto il secondo ciclo di vita del motore con interventi di manutenzione minimi. Inoltre, il design efficiente della trazione elettrica aumenta la durata del motore fino a un massimo di 3.500 ore, pro-

lungando il periodo tra le diverse rigenerazioni della trasmissione. Per facilitare la rigenerazione della trazione elettrica, Caterpillar offre ai clienti materiale didattico per la manutenzione di prima qualità, supportato dall’assistenza ai clienti leader nel settore, fornita dell’ampia rete di dealer Cat. Motori di azionamento, generatori e inverter rigenerati saranno disponibili anche per ridurre i costi della rigenerazione.

Funzionamento simile, maggiore produttività Piccoli cambiamenti all’interno della cabina della nuova 988K XE forniscono agli operatori le stesse funzioni e sensazioni cui li ha abituati il modello 988K. Allo stesso tempo, gli operatori noteranno una migliore mano-

vrabilità e facilità d’uso. La nuova pala offre un’unica gamma di velocità, in modo che la macchina funzioni in modo efficiente senza la necessità di cambi marcia. Le nuove marce virtuali aiutano a controllare la velocità di avanzamento della macchina e garantiscono cambi di direzione fluidi. La funzione Cat Product Link™, disponibile di serie, offre il monitoraggio dei dati in remoto tramite VisionLink®, in modo che il personale chiave sia sempre informato sui dati di funzionamento critici della macchina. Il consumo di carburante, i riepiloghi del carico utile, i promemoria della manutenzione programmata, gli allarmi sui codici di guasto e vari report sulla produttività sono disponibili per migliorare la gestione della macchina.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA PALA GOMMATA 988K XE Motore

Cat C18 ACERT™

Potenza lorda (SAE J1995)

588 hp (439 kW)

Peso operativo - Standard

116.362 lb (52.781 kg)

Peso operativo – Braccio lungo

119.618 lb (54.258 kg)

Carico utile nominale – standard

12,5 tonnellate imperiali (11,3 tonnellate metriche) /

(materiale di superficie/sciolto)

16 tonnellate imperiali (14,5 tonnellate metriche)

Carico utile nominale – Braccio lungo

12,5 tonnellate imperiali (11,3 tonnellate metriche) /

(materiale di superficie/sciolto)

16 tonnellate imperiali (14,5 tonnellate metriche)

Gamma di capacità della benna

6,2-17 yd3 (4,7-13 m3)

Altezza di scarico – Standard

11,5 ft (3.492 mm)

Altezza di scarico – Braccio lungo

12,7 ft (3.885 mm)

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Inoltre, il sistema per la gestione delle informazioni cruciali a bordo (VIMS, Vital Information Management System) fornisce all’operatore i dati di funzionamento, come per esempio il consumo di carburante in tempo reale e l’efficienza dei consumi, tramite un display con touchscreen interattivo. La nuova pala Cat 988K XE è dotata di numerose soluzioni tecnologiche per aumentare l’efficienza operativa e i tempi di utilizzo della macchina. Il sistema di pesatura Cat Production Measurement (CPM) permette di misurare il carico utile direttamente dalla cabina, affinché gli operatori possano lavorare in modo più produttivo e gestire carichi precisi in tutta sicurezza. Il siste-

ma CPM offre modalità di pesatura avanzata che contribuiscono ad aumentare la precisione del carico utile e la velocità dei cicli di carico. Il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPMS, Tire Pressure Monitoring System) a richiesta è una funzione Cat completamente integrata che consente agli operatori di monitorare il gonfiaggio degli pneumatici. Disponibile tramite il display VIMS, consente all’operatore di visualizzare rapidamente la pressione di ogni pneumatico e di prendere eventualmente i provvedimenti necessari per ridurne l’usura e aumentarne la durata. Come i clienti si aspettano ormai dalle pale gommate 988K, gli

operatori possono accedere alla macchina in modo sicuro tramite i gradini sui lati sinistro o destro costruiti a un angolo ridotto di 45° e mantenendo in ogni momento tre punti di appoggio. Il bracciolo dello sterzo STIC si piega facilmente verso l’alto consentendo all’operatore di accedere rapidamente alla cabina. I supporti di isolamento della cabina e un sedile con sospensioni pneumatiche riducono le vibrazioni trasmesse all’operatore per un maggiore comfort, mentre la struttura chiusa pressurizzata riduce i livelli di rumorosità. Il sistema di controllo automatico della temperatura in cabina mantiene il comfort dell’operatore anche in presenza di temperature estreme.◀

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Speciale sollevamento marmo > Aardwolf Industries LLC

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Col marmo è un’altra storia Tra le presenze al Marmomac 2017 troviamo la Aardwolf Industries LLC, una società che si occupa a livello mondiale di attrezzature per la movimentazione dei materiali delle industrie di pietra, vetro e metallo di Porfirio Ferrari

L

a sede è in Vietnam (provincia di Binh Duong) ma la Aardwolf Industries LLC è al 100% australiana. Arrivano dunque letteralmente dall’altra parte del mondo i rappresentanti della Aardwolf Industries LLC: non potevano certo mancare alla più importante fiera del marmo in Italia, il Marmomac di Verona.

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Speciale sollevamento marmo > Aardwolf Industries LLC

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Aardwolf al Marmomac Lo stand della Aardwolf: Hall 2 | Stand F9

L’azienda è nata nel 2008 con un obiettivo ambizioso: diventare leader nella produzione di attrezzature per il sollevamento e la movimentazione dei materiali da costruzione, con una particolare predilezione per il marmo. Oggi conta oltre 100 dipendenti e una rete vendita dal respiro internazionale.

Il segreto del successo Grazie a un aggiornamento costante delle tecniche di produzione, Aardwolf ha saputo ritagliarsi uno spazio in un settore particolare come quello del sollevamento del marmo e del vetro. Ma oltre all’aggiornamento c’è di più. Come spesso capita nelle storie di successo, dietro all’azienda si nasconde un’idea vincente. Questa è nascosta nel sistema chiamato Aardwolf Lifter, un brevetto inventato dal fondatore dell’azienda James Corbett. Partendo proprio dal brevettato Aardwolf Lifter inventato dal fondatore, la Aardwolf offre ora una varietà di attrezzature per la movimentazione dei materiali di altissima qualità. La sua rete di distribuzione globale parte da

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Speciale sollevamento marmo > Aardwolf Industries LLC

Vietnam, Australia, Corea, India per giungere in Germania e in tutto il mondo.

Al di là del marmo Sono passati quasi dieci anni dalla sua fondazione e la Aardwolf si trova a un punto di svolta nella produzione di attrezzature. Oltre alla classica serie come i sollevatori a vuoto e le attrezzature da trasporto, Aardwolf offre una vasta gamma di prodotti in risposta alla domanda del mercato: carrelli autobloccanti, carrelli elevatori, carrelli per trasporto, miscelatori, travi a cuscinetto e attrezzature per la lavorazione di pietre. A oggi la Aardwolf è arrivata a produrre oltre 300 diverse apparecchiature e machine, sempre soddisfando i requisiti internazionali di sicurezza.

Oggi e domani Con l’accento sulla soddisfazione del cliente, Aardwolf ha gua-

dagnato una portata globale con ampi canali di distribuzione in diverse nazioni dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Australia, dalla Germania, dall’Italia e dalla Gran Bretagna alla Corea, all’India e alla Thailandia. Con l’obiettivo di diventare il principale fornitore mondiale di apparecchiature di movimentazione pesante come società multinazionale nei prossimi anni, Aardwolf continua a sviluppare la portata della produzione con migliori tecniche e prodotti unici. Attualmente, Aardwolf si concentra sulla costruzione di una nuova fabbrica specializzata nel sollevamento a vuoto in una diversa area del Vietnam e sta valutando potenziali altre sedi in paesi come l’India, al fine di diversificare i tipi di prodotto e l’utilizzo per soddisfare la domanda del mercato. Aardwolf è un marchio specializzato nelle attrezzature di sollevamento pesante di pietra, granito, marmo, calcestruzzo, pavi-

mentazioni, mattoni, metalli, plastica, monumenti, lapidi, vetro e altri materiali pesanti:

▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶ ▶

sollevatori a piattaforma; impalcature, sollevatori a vuoto; fasci e scaffali; sollevatori a forbice e morsetti; sollevatori orizzontali; sollevatori per vetro; sollevatori di monumenti; prolunghe per forche; attacchi per forche ecc. e altro ancora.◀

INFO

Aardwolf Industries LLC web - www.aardwolf.com.au email - sales@aardwolf.com.au tel - +84 274 371 2840

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ERMA-RTMO S.p.A. Via emilia Ovest 910 Modena Tel. +39 059 824811 Fax. +39 059 828264 info@erma-group.com

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