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Simex Benna VSE 10: piccola e versatile Volvo L’evento: Porte Aperte Mac3 Hyundai Il debutto di Hyundai R1200-9

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Alla scoperta di una delle maggiori realtà distributive e produttive nell’ambito della ricambistica del movimento terra a livello mondiale

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Sommario

Anno XXIX n.6 | Settembre 2017

Simex Benna VSE 10: piccola e versatile Volvo L’evento: Porte Aperte Mac3 Hyundai Il debutto di Hyundai R1200-9

Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Miriam Spada, Sandro Tozzi Progetto grafico e impaginazione Nico Ambrosino – nico.ambrosino@scimedia.it Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 – E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 60,00 | Estero: € 90,00 Ufficio abbonamenti: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Tel. +39 0542 22601 – E-mail: advertising@scimedia.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su MT, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

Editoriale di Manuela Cortesi

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News > Le brevi a cura della redazione

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Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 913 del 22/07/1989 Iscrizione ROC: 29737

Speciale ricambi

USCO ITR da record

Alla scoperta di una delle maggiori realtà distributive e produttive nell’ambito della ricambistica del movimento terra a livello mondiale

Preview fiera > Marmomac 2017

Vetrina di un mercato in crescita di Sandro Tozzi p. 16

Focus cantiere > Scarificatrice Wirtgen W 100 CFi

L’evento > Porte Aperte Mac3

Un intervento speciale per la Wirtgen W 100 CFi di Porfirio Ferrari

Volvo mette in mostra l’artiglieria pesante di Giacomo Casadio p. 18

Focus macchina > CAT 988K XE

Speciale ricambi > USCO ITR

CAT 988K XE: efficienza e risparmio di Sandro Tozzi p. 46

Ricambi da record di Manuela Cortesi

p. 42

p. 24

Focus macchina > Case CX750D

Più grande, più forte, più veloce di Miriam Spada p. 30

Focus motori > JCB | MTU Tier 4 Final

Ancora più performanti di Sandro Tozzi

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese Spedizione Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/003

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/003 - Campione Gratuito

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Anno XXIX n. 6 - settembre 2017

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L’evento > Weber MT Focus attrezzatura > Simex VSE 10

Piccola, produttiva e versatile di Miriam Spada

Senza confini di Porfirio Ferrari

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p. 34 Focus cantiere > Doosan

All’opera > Hyundai R1200-9

Il grande debutto di Sandro Tozzi

p. 38

Ben 52 Doosan per il più grande gasdotto d’Europa di Sandro Tozzi

p. 58

MT – Rivista Italiana del Movimento Terra SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 | R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 | E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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CANGINI

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Editoriale

Abusivismo: tra dire e il fare,

l’amministrazione locale di Manuela Cortesi

O

gni scossa, un incubo. Case

sbriciolate e interviste di rito a soccorritori impolverati, eroi di una perpetrata follia

tutta italiana. Ischia come l’Abruzzo, come l’Umbria, come l’Emilia. Plauso alla macchina degli aiuti e fior fiore di raccolte fondi. Ma se tutto ciò non fosse inevitabile?

Contro la fatalità delle scosse c’è poco da fare, ma l’esempio virtuoso di Norcia ancora una volta deve ricordarci che mettere in sicurezza le abitazioni certo non ferma il terremoto, ma ne limita i danni e salva vite umane. Eppure l’Italia è un ancora un continuum di spiagge invase da abitazioni abusive e poi sanate, case restaurate – o peggio ancora costruite – senza il minimo scrupolo nei confronti delle più basilari norme antisismiche. Eppure le leggi ci sono, ma lo Stato ha scelto di delegarne la responsabilità dell’applicazione agli enti locali. E i Comuni, per mantenere il consenso, non sempre sono così interessati a farle rispettare. L’Assemblea regionale siciliana ci ha regalato, appena qualche settimana fa, un esempio tipico di reinterpretazione della normativa: un capolavoro che esonera di fatto i Comuni dall’applicare la legge. Ad accendere i riflettori sulla questione – spiegata su Repubblica Antonio Fraschilla il 30 agosto, sempre attento a queste tematiche – grillini e Legambiente. C’è una legge che consente alla Regione di commissariare i Comuni in via so-

stitutiva, da applicare in caso il Comune non faccia il proprio dovere in ambito edilizio: e già qui l’Assemblea è intervenuta, specificando che sarà possibile commissariare solo sindaco, giunta e consiglio. Poi una perla di burocratese: si dà la possibilità di realizzare grandi opere in deroga ai vincoli paesaggistici se per la Regione si tratta di un’opera di «pubblica utilità». E ancora: precluse dalla norma anche tutte le strutture che prima «dell’adozione del piano paesaggistico abbiano ricevuto parere favorevoli da parte di una amministrazione regionale o locale». Con l’ok del Comune dunque, tutto è lecito. Via libera all’abusivismo che deturpa il paesaggio e, nel peggiore dei casi, mette in pericolo vite umane. Dopo l’emergenza sono tutti pronti a intervenire, ma poi la terra si ferma, e con lei si sospendono in un limbo di ipocrisia tutte le iniziative e i buoni propositi. Si pensi a Casa Italia: Renzi lanciò subito dopo il terremoto dell’agosto 2016 un progetto di censimento e risanamento di milioni di euro per adeguare alle norme antisismiche un’infinità di strutture. Oggi di quell’impresa resta un nuovo dipartimento e una serie di slides sul sito del governo che sembrano il frutto di una lavorata alla bell’e meglio della domenica notte quando, dopo un weekend di baldoria, il lunedì qualcosa al prof bisogna pur consegnare. Tutto fermo, fino alla prossima scossa.◀

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News > Le brevi

CEMAT

CeMAT punta i suoi riflettori sulle applicazioni di Logistica 4.0 Experience Hub: vetrina delle connessioni fisiche e digitali della catena logistica La digitalizzazione ha importanti effetti sulle catene logistiche del valore. Nella cornice di Logistics 4.0 Experience Hub, i visitatori di CeMAT potranno vedere concretamente come funzioneranno le catene del futuro, nelle loro connessioni fisiche e digitali, e quali sfide il settore dovrà affrontare. Dal 23 al 27 aprile 2018 circa 30 espositori presenteranno le ultimissime tecnologie per il trasporto e il ritiro merci, per la produzione, il magazzino, l’order picking, il packing e la consegna merci. Jungheinrich illustrerà per esempio il tema del picking degli ordini, mentre SMI Handling Systems proporrà evoluti sistemi per la movimentazione dei prodotti con la tecnologia del vuoto. Copal presenterà innovative soluzioni per lo scarico e la pallettizzazione dei container, Pepperl+Fuchs informerà sulle soluzioni per l’identificazione. Gli esperti di wearable computing di Unimax, invece, proporranno soluzioni di augmented reality. Le aziende espositrici completeranno peraltro la presentazione dei loro prodotti con approfondite informazioni nello Speakers’ Corner.

L’Hub sarà integrato da isole tematiche che presenteranno gli ultimissimi risultati della ricerca, ad esempio in tema di droni, robotica o realtà aumentata. Deutsche Messe AG festeggia nel 2017 il suo 70esimo anniversario. In sette decenni l’originaria Exportmesse 1947 è diventata un’organizzatrice leader mondiale di fiere di beni di investimento allestite sia in Germania sia sui mercati esteri. Con un fatturato di 302 milioni di euro nel 2016, l’azienda figura tra i cinque maggiori enti fieristici tedeschi. Il suo portafoglio eventi comprende fiere leader internazionali come: (in ordine rigorosamente alfabetico) CEBIT (Business Festival per l’innovazione e la digitalizzazione), CeMAT (Intralogistica e Supply Chain Management), DIDACTA (istruzione), DOMOTEX (tappeti e pavimentazioni), HANNOVER MESSE (tecnologie industriali), INTERSCHUTZ (protezione antincendio e anticatastrofe, soccorso e sicurezza), LABVOLUTION (tecnologia per i laboratori) e LIGNA (macchine per la lavorazione del legno e tecnica forestale). Il quartiere fieristico di Hannover ospita inoltre con

regolarità anche manifestazioni di altri organizzatori che sono fiere leader nei settori di loro pertinenza: AGRITECHNICA (tecnologia agricola) e EuroTier (zootecnia), entrambe organizzate dalla Società Agricola Tedesca (DLG); EMO Hannover (macchine utensili), organizzata dall’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine utensili (VDW); EuroBLECH (lavorazione della lamiera), organizzata da MackBrooks; IAA Veicoli commerciali e industriali (trasporto, logistica, mobilità), organizzata dall’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA). Con oltre 1.200 addetti e 58 sales partner, Deutsche Messe è presente in circa 100 Paesi.

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News > Le brevi

INDUSTRIA 4.0

Cinque domande fondamentali per capire come i robot influenzeranno il mondo del lavoro Lo studio di TradeMachines, la più grande startup per la compravendita online dell’usato industriale, fotografa l’impatto dei robot nel processo di produzione facendo una stima delle prime previsioni che possiamo avanzare Se si pensa che negli ultimi 15 anni il numero di robot venduti nel mondo è aumentato del 500% e che la tendenza porterà verso una sempre maggiore automatizzazione dei processi produttivi – la previsione al 2099 è che il 70% dei lavoratori sarà automatizzato – è evidente quanto sia fondamentale interrogarsi su come i robot influenzeranno il mondo del lavoro. Non è la prima volta che succede un fenomeno di questo tipo. Duecento anni fa con l’avvento della Rivoluzione Industriale circa il 99% dei lavoratori agricoli furono automatizzati e ad oggi, con l’automatizzazione dell’80% del ciclo di produzione di una macchina la questione torna a essere ben attuale. In Italia il settore dell’industria 4.0 (con cui si intende, appunto, la quarta Rivoluzione industriale a seguito dell’avvento dei sistemi cibernetici) spinge la compravendita di macchinari, registrando nel 2016 un record di fatturato di oltre 42 miliardi e un +3,5% rispetto all’anno precedente.

Automazione fa rima con disoccupazione? Anche se potrebbe sembrare così, le ricerche confutano questa equazione. In Germania, terzo mercato per robotica, ha registrato un calo nel livello di disoccupazione del 37% dal 2009 al 2015. Questo perché i robot in realtà aumentano la produttività: nel solo mercato del lavoro dell’automo-

tive americano i robot hanno creato 1,5 milioni di posti di lavoro.

Quali sono i settori maggiormente automatizzati? Circa l’80% del totale dei robot è impiegato in quattro settori (automotive 43%, elettronica 21%, metallo 9% e chimica 7%). Ben presto però i dispositivi automatici inizieranno a invadere la nostra vita anche in ambiti ben lontani dall’immaginario cibernetico, come la sanità, i trasporti e perfino il mondo dell’arte: un’orchestra di robot ha già effettuato una performance a Manchester.

Chi sono i protagonisti di questa corsa ai robot? Il 70% di tutti i robot venduti nel mondo sono distribuiti in Cina, Giappone, Corea del Sud, Usa e Germania. È evidente quindi che l’asse della robotizzazione è notevolmente spostato a Oriente, sia per quanto riguarda la domanda che l’offerta. In Asia la richiesta di robot cresce tre volte più velocemente che nel resto del mondo e delle cinque aziende che producono i 4/5 del totale dei robot, tre sono giapponesi.

Cosa aspettarsi in futuro? Le ultime tendenze in robotica evidenziano quanto importante sia la cooperazione uomo-robot. Si parla dei

così detti robot collaborativi (in breve CoBots) che non lavorano più per gli uomini ma con gli uomini, facendo della tecnologia una risorsa capace di creare incredibili avanzamenti, non sempre prevedibili. La capacità di percepire persone nello spazio circostante rende i CoBots più sicuri e affidabili, forti della loro tecnologia “watch and learn” (basta accompagnare il robot nel movimento e salvarlo in memoria per integrare nuove funzionalità).

Inizia la corsa ai robot Le vendite nel settore robotica sono cresciute vertiginosamente negli ultimi anni, con un incremento sostanziale nel mercato asiatico. Nei paesi dell’est (Cina e Corea del Sud per la maggiore) la richiesta di robot aumenta a una velocità 3 volte maggiore rispetto al resto del globo (nella sola Corea del Sud ci sono 4 robot ogni 100 operai) e settori quali elettronica o automotive basano molti dei processi produttivi su sistemi automatizzati. Non c’è da stupirsi se la diffusione dei robot viene sentita come una minaccia in termini di occupazione globale. Ci sono, comunque, alcune considerazioni da fare. Le precedenti rivoluzioni industriali hanno mostrato come sia possibile ridefinire le modalità in cui viviamo e lavoriamo. Alcuni dei lavori attuali potrebbero ri-

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sultare superflui o addirittura controproducenti per una società futura: si pensi a come le moderne tecnologie abbiano azzerato il numero di centralinisti, atti a collegare trasmittente e ricevente.

Paura di un futuro totalmente automatizzato? Come già detto, le nuove tecnologie hanno aiutato l’umanità a fare passi in avanti in diversi settori, creando numerose opportunità e margini di miglioramento. Nel corso delle prime rivoluzioni industriali il 99% dei

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lavori agricoli vennero automatizzati, portando un’intera generazione a sviluppare nuove competenze. Da allora una quantità di lavori prima inimmaginabili si sono fatti strada nella nostra società, dando forma al mondo che oggi conosciamo. Data Analytics, sistemi open source e diffusione dei robot rappresentano l’alba di una nuova era, i cui prodromi sono rintracciabili nella recente rivoluzione digitale. Risulta difficile prevedere quali settori (se non tutti) saranno affidati a processi automatizzati: al momento

le aziende sembrano puntare maggiormente su trasporti autonomi, sanità e arte, nelle sue varie declinazioni. Tuttavia, lo spettro di applicazione rimane per lo più inesplorato. In breve, una volta sorpassata la paura di una disoccupazione dilagante, si apre un universo di opportunità, con un ambiente di lavoro dove uomini e robot possono cooperare in armonia. In questo modo vengono ridefinite le concezioni tradizionali di lavoro e occupazione.

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News > Le brevi UNACEA

Macchine per costruzioni: cresce il mercato italiano Nei primi sei mesi del 2017 sono state immesse sul mercato italiano 5.109 macchine per costruzioni, con una crescita del 6% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Più in dettaglio, il settore del movimento terra cresce del 6% con 4.910 macchine vendute, mentre le macchine stradali registrano una crescita del 9% (199 macchine vendute). «Il mercato italiano continua a crescere seppur a un ritmo moderato», ha dichiarato Paolo Venturi, presidente di Unacea. «Le notizie di ripresa del mercato immobiliare ci fanno sperare in un clima di crescente fiducia nel mondo delle costruzioni, ma l’instabilità politica ed economica rimane un pericolo percepito, sia dalle aziende che dagli investitori esteri.» Secondo il monitor commercio estero del Samoter Outlook, sui mercati esteri cresce la domanda di macchine e attrezzature italiane per il movimento terra il cui export, tra gennaio e luglio 2017, ha raggiunto i € 359 milioni, in crescita del 9% su base annua. Cresce anche l’export di macchine per la preparazione degli inerti (28%) e di macchine stradali (8%). Stabile l’export di gru a torre, negativo invece il trend delle macchine per la perforazione (-31%) e dei macchinari per il calcestruzzo (-5%). Positive anche le importazioni che, con € 230 milioni nei primi sette mesi dell’anno, crescono del 14,5% rispetto al 2016. La bilancia commerciale di settore, in avanzo di oltre €585 milioni, cede il 3,4% su base annua. Guardando ai mercati, si segnala una timida ripresa del mercato russo, il cui interscambio di settore con l’Italia aveva subito un brusco rallentamento a causa della complicazione dei rapporti internazionali con l’Unione Europea. Tra gennaio e

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Dumper articolati Tot. macchine movimento terra Rulli Vibrofinitrici Tot. macchine stradali Totale macchine per costruzioni

Fonte: rilevazione statistica realizzata da Unacea sulle vendite dei produttori nazionali ed esteri e degli importatori italiani di macchine per costruzioni.

luglio, la quota di macchine e attrezzature per il movimento terra assorbita è cresciuta del 47%, raggiungendo i € 18 milioni. Stesso trend di crescita per la penisola indiana, che triplica la quota di macchine italiane assorbite (+166%). Crescono inoltre le esportazioni intraUe (+12%), verso l’Asia, l’America centro-meridionale e l’Oceania. Calano invece le esportazioni verso Usa, Medio Oriente, Cina e Africa.

RDS

RDS Technology accetta l’accreditamento ISO RDS Technology annuncia di aver ricevuto la certificazione ISO 9001: 2015 per la progettazione, lo sviluppo, la prova e la produzione di strumentazione elettronica per attrezzature agricole e industriali. Il processo di valutazione è stato svolto dalla British Standards Institution. L’ISO 9001: 2015 è uno standard di riferimento internazionale per la certificazione del-

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la gestione della qualità all’interno di un’organizzazione. «Questa certificazione garantisce ai fornitori e ai clienti che RDS Technology rispetta coerentemente gli elevati standard stabiliti dall’Organizzazione internazionale per la standardizzazione», ha dichiarato Mike Ballard, responsabile qualità RDS Technology. «È stato un risultato fantastico per

Per cav l’affi per I co Do tes pre

RDS. Il premio riflette l’impegno di tutto il personale.» RDS Technology, fondata alla fine degli anni Sessanta, è stata pioniera nell’uso dell’elettronica per l’agricoltura con l’introduzione del Grain Loss Monitor (Monitor delle perdite) per le1mietitrebbie. La società ha ampliato le proprie attività in altri settori di macchine mobili e ora è leader di mercato nell’elettronica a bordo, servendo i settori dei veicoli per la costruzione, l’estrazione, l’agricoltura e per il caricamento dei contenitori marini.

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BSA

EDGE Global Supply completa l’acquisizione di Technology BSA SpA Il primo investimento in Europa per espandere l’impronta EDGE EDGE Global Supply (EDGE) ha acquisito Technology BSA SpA (BSA) alla fine di luglio 2017. BSA è distributore leader di automazione e meccatronica con sede centrale nella regione Piemonte in Italia. Fondata nel 1997 da Fabio e Mauro Biamino, BSA ha sviluppato un business di successo costruito su competenze tecniche altamente qualificate e un support clienti eccellente in particolare per i costruttori di macchine (OEM). L’offerta di prodotti che BSA propone oggi è molto vasta, basti pensare che è distributore autorizzato Rockwell Automation, B&R, Cognex, DCM, Festo, Motovario, Omron, Phoenix Contact, Rittal solo per citarne alcuni. Secondo Biamino Fabio (CEO di BSA), «questa acquisizione rappresenta un punto di parten-

za verso l’espansione sempre maggiore in Italia. La scelta da parte dell’azienda americana è caduta su BSA perché oltre a essere un distributore è soprattutto un partner per i propri clienti, ai quali fornisce infatti su richiesta un’ampia gamma di servizi tecnici e di soluzioni/ pacchetti personalizzati in base alle esigenze.» Biamino spiega che, lui assieme al resto del direttivo, resteranno a capo della stessa per garantire ai propri clienti una continuità dei rapporti oltre che impegnarsi per fornire un servizio di distribuzione, consulenza e assistenza sempre migliore. L’investimento con BSA è la prima espansione per EDGE in Europa. Attualmente EDGE occupa una posizione sostanziale in Brasile attraverso le precedenti acquisizioni

di Ladder, Intereng, e LAAX così come in Cina attraverso la sua acquisizione maggiore, la Beijing Willtech. Secondo Bob Eisenbrown, presidente e CEO di EDGE, «l’investimento BSA rappresenta un ottimo punto di partenza per EDGE in Europa. L’italia è il secondo più grande mercato di automazione in Europa, dove non vediamo l’ora di iniziare a lavorare e trarre vantaggio anche e soprattutto dalla reputazione che BSA si è costruita nel tempo, diventando per i propri clienti un partner ad alto valore aggiunto». EDGE è una società a responsabilità limitata sviluppata e controllata da un gruppo di distributori del Nord America. L’obiettivo di EDGE è quello di costruire una rete di partner di società di distribuzione al di fuori del Nord America.

Per gli impieghi in edilizia, viabilità, servizi, noleggio, cave e in molti altri settori industriali, la durabilità e l’affidabilità degli erogatori mobili di energia è la chiave per aumentare la produttività in cantiere. I compressori, i generatori e i sistemi di illuminazione di Doosan Portable Power sono progettati e rigorosamente testati perché possano garantire ovunque le migliori prestazioni, anche nelle condizioni più estreme.

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News > Le brevi

ATG

I lavori nei cantieri corrono sui Galaxy Marathoner Quando il settore delle costruzioni è alla ricerca di pneumatici affidabili ed efficienti da montare su terne, trattori utilitari e minipale multifunzione in condizioni operative estremamente difficili e spesso nel fango, la risposta è Galaxy Marathoner di ATG. Il disegno del battistrada “Mud Breaker” espelle praticamente tutto il fango assicurando di conseguenza aderenza e trazione in ogni condizione, il che rende il Galaxy Marathoner uno dei migliori pneumatici della sua classe per minipale multifunzione. Oltre allo speciale battistrada, i fianchi rinforzati a 10 tele assicurano un’eccellente resistenza alle foratu-

re. Grazie ai materiali altamente resistenti all’usura, i Galaxy Marathoner fanno pienamente onore al loro nome, garantendo una lunga e affidabile vita di esercizio.

Reputazione eccellente I Galaxy Marathoner vantano l’invidiabile record di essere gli pneumatici OEM esclusivi sulle macchine John Deere. Grazie alla reperibilità quasi generale sul mercato post vendita per qualsiasi marchio e cliente, i Galaxy Marathoner hanno già riscosso un notevole successo da quando è stata lanciata la prima misura. E ciò vale per molti settori, ben oltre quello dei cantieri di costruzione.

Oggi sono disponibili oltre 15 misure per le minipale multifunzione così come pneumatici anteriori per terne e trattori utilitari. Si sono dimostrati particolarmente efficienti in tutti i tipi d’impiego, dai cantieri di costruzione ai lavori stradali, sugli spazzaneve, sui trattori per la paesaggistica e da giardinaggio oltre che in vari compiti del settore agricolo.

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News > Le brevi VOLVO

La donazione del gruppo Volvo a sostegno della missione di soccorso terremoto nel centro Italia

Volvo CE Italia e Volvo Trucks Italia hanno unito le forze per fornire ai Vigili del Fuoco della Regione Lombardia un trattore Volvo FH e un escavatore compatto Volvo ECR50D per supportare in maniera concreta la missione di soccorso terremoto nel Centro Italia. Per supportare il lavoro di continua ricostruzione delle aree del Centro Italia devastate dai terremoti dello scorso anno, Volvo CE Italia e Volvo Trucks Italia hanno donato due delle loro macchine al Corpo dei Vigili del Fuoco della Regione Lombardia, come parte del progetto benefico del Gruppo Volvo denominato “Seasonal gift 2016”. Nello specifico, la collaborazione tra le due Società del Gruppo Volvo ha portato alla donazione di un trattore Volvo FH e di un escavatore compatto Volvo ECR50D.

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L’emozionante cerimonia di consegna è stata presentata dagli Amministratori Delegati di Volvo Trucks Italia e di Volvo CE Italia, Giovanni Lo Bianco e Stefano Tacchinardi, il 17 luglio 2017, presso il Centro Eventi della sede del Gruppo Volvo Italia a Bergamo. Di fronte a più di 50 vigili del fuoco e al Sindaco in carico di Boltiere, i due Amministratori Delegati hanno consegnato le chiavi delle due macchine a Dante Pellicano, Direttore Regionale del Corpo dei Vigili del Fuoco della Lombardia, che ha vivamente ringraziato per la donazione, esprimendo commozione. Mentre venivano cosegnate le chiavi delle macchine, di colore rosso, è stato annunciato che la donazione includeva anche un contratto di manutenzione e garanzia di quattro anni per garantire la disponibilità operativa della macchina.

Riportare la popolazione del Centro Italia alla vita normale A seguito dei terremoti di magnitudo 6,0 e 6,5 che hanno colpito il Centro Italia lo scorso anno, i vari reparti dei Vigili del Fuoco si sono radunati per aiutare la popolazione locale. Più di 1.000 Vigili del Fuoco hanno lavorato per allestire campi attrezzati ad ospitare i terremotati e ora si preparano alla fase successiva, che comprende operazioni di pulizia e ricostruzione delle aree colpite. Il Corpo dei Vigili del Fuoco userà il trattore Volvo FH e l’Escavatore Compatto Volvo ECR50D per sgombrare le aree dalle macerie. Il dono del Gruppo Volvo rappresenta un concreto aiuto per la popolazione, al fine di consentire loro di poter ricostruire la propria vita e tornare alla normalità nel più breve tempo possibile.


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OMMERCIO

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Preview fiere > Marmomac 2017

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armi e graniti: lo scenario mondiale è tutt’altro che cupo. Nel solo 2016 l’estrazione ha visto una crescita del 3% e un interscambio globale a quota 22 miliardi di euro. Sui mercati esteri si registra nuovo record storico per i prezzi dei materiali lapidei lavorati e tecnologie made in Italy. Un settore che si riconosce in un unico appuntamento: Marmomac. Dal 27 al 30 settembre, torna alla Fiera di Verona la 52ª edizione del più importante e completo salone internazionale dedicato alla filiera del pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari, tecnologie e accessori per la lavorazione fino alle ultime applicazioni nell’architettura e nel design.

Marmomac 2017: vetrina di un mercato in crescita La 52ª edizione del salone sul business e la cultura della pietra naturale dal 27 al 30 settembre di Sandro Tozzi

Marmomac accompagna e riflette l’evoluzione di un comparto che nel 2016 ha visto aumentare del 3% sul 2015 l’attività mondiale di cava, con 145 milioni di tonnellate di marmi e graniti estratti. E anche se negli ultimi venti anni sono mutati gli equilibri di mercato – con il baricentro sempre più spostato in Asia, grazie a Cina, India e Turchia che insieme esprimono oltre il 55% della produzione lapidea globale –, il ruolo guida nel business, nella cultura, formazione e sperimentazione di settore resta a Verona e si identifica con Marmomac. Il salone, infatti, si è sviluppato in uno dei maggiori distretti di lavorazione della pietra al mondo ed è espressione dell’eccellenza unica del made in Italy. Anche se l’export lapideo italiano nel 2016, dopo sei anni consecutivi di crescita, ha rallentato del 4%, fermandosi a un controvalore di 2,1 miliardi di euro, il valore aggiunto dei materiali lavorati dalle aziende tricolori ha toccato il massimo storico, raggiungendo la quotazione di 60 euro al metro quadrato, contro una media dei concorrenti che si ferma a 32 euro. Stesso discorso per i macchinari e le tecnologie dedicate che vedono pri-

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meggiare quelle progettate in Italia, con una quota del 38% delle vendite complessive e un prezzo al quintale salito dai 1.112 euro del 2015 ai 1.184 dell’anno scorso, nonostante, anche in questo caso, le esportazioni nel 2016, pari a 680 milioni di euro, abbiano registrato una contrazione dell’11 per cento. «Marmomac», commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, «a ogni nuova edizione rafforza la propria leadership di piattaforma globale per business, formazione e innovazione legati alla pietra naturale. Un ruolo riconosciuto anche dal Governo italiano che dal 2015 ha inserito la rassegna tra quelle strategiche nell’ambito del Piano di promozione straordinaria del made in Italy portato avanti dal Mise-ministero per lo Sviluppo economico e da Ice-Agenzia. Anche per questa edizione continua il percorso di sviluppo della manifestazione che sarà rafforzato ulteriormente dalla recente trasformazione di Veronafiere in SpA, dal nuovo piano industriale da 100 milioni di euro di investimenti al 2020 e dalla digital transformation collegati». Il successo di Marmomac risiede soprattutto dalla capacità di coniugare gli affari alla cultura di un prodotto che in Italia ha tradizioni millenarie ma guarda al futuro. Un concetto che a Marmomac 2017 trova espressione con The Italian Stone Theatre: un padiglione di 3.500 metri quadrati allestito in collaborazione con Mise, Ice e Confindustria Marmomacchine, dove tre mostre – Territorio & Design, Macchine Virtuose e Soul of City – raccontano l’iterazione tra pietra, tecnologie di lavorazione, sperimentazione e design attraverso progetti d’avanguardia di famosi architetti e designer. Marmomac da sempre fa dell’internazionalità uno dei punti di forza come dimostrano i numeri dell’edizione 2016, con il 64% del 1.670 espositori e il 60% dei 67mila visitatori provenienti dall’estero, da oltre 145 nazioni.

«I dati 2017, seppur non ancora definitivi», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «indicano anche quest’anno un incremento delle aziende straniere con nuove presenze da Argentina, Georgia, Irlanda, Messico e Slovenia mentre tra le collettive di buyer già confermate spiccano quelle di alcuni Paesi come l’Iran, quinto produttore lapideo al mondo, e Corea del Sud, terzo importatore di materiali dell’area asiatica, con un boom del 24% nel 2016. Il profilo internazionale di Marmomac cresce a ogni edizione potendo contare sul programma di iniziative di Veronafiere che presidiano Nord America, Nord Africa e Sud America dove siamo presenti con Verona-

IN SINTESI MARMOMAC Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet

fiere do Brasil, controllata del Gruppo, senza dimenticare l’esplorazione di nuovi mercati come il Libano, meta quest’anno della missione commerciale We speak stone». Sempre sul fronte dell’attività di incoming di operatori dall’estero, prosegue anche nel 2017 la collaborazione di Marmomac con Ice e Confindustria Marmomacchine tra le attività legate al Piano di promozione straordinaria del made in Italy, promosso dal Mise. A Verona è inoltre previsto l’arrivo di selezionate delegazioni commerciali, protagoniste di incontri b2b, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio.◀

52ª edizione del salone internazionale dedicato alla filiera della pietra naturale, dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design Verona - Veronafiere dal 27 al 30 settembre 2017 annuale marble stone & design, unprocessed stone, machinery and equipment, tools and chemical 1.670 80.439 m2 67.186 www.marmomac.com

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L’evento > Volvo CE Mac3

Porte Aperte Mac3,

Volvo mette in mostra

l’artiglieria pesante Il gruppo svedese festeggia il +36% nel settore delle macchine movimento terra con il tradizionale open day a Calmasino di Bardolino di Giacomo Casadio

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l sole splende su Volvo CE. Almeno stando ai dati del secondo trimestre 2017 forniti dal gruppo svedese. Nel report finanziario dell’azienda di Göteborg compare infatti un sontuoso +36% nel settore vendite delle macchine movimento terra rispetto allo stesso periodo del 2016, toccando quota 1,94 miliardi di euro. Il margine operativo, anch’esso in decisa crescita, raggiunge i 260 milioni di euro, il triplo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, quando si era fermato a 84,8 milioni di euro.

Col segno più anche tutte le aree geografiche, con l’Europa in crescita al 14%, Americhe +4% e Asia +8%. Il vero boom arriva però dalla Cina, che raggiunge un impressionante 65%, frutto di un’incredibile aumento degli ordini acquisti: 221%. Ordini acquisti che, in tutto il globo, fanno segnare un +54% nel secondo semestre del 2017, a fronte di un aumento anche delle macchine consegnate (17.452). Pure il “grande malato”, ovvero il segmento minerario, in difficoltà per tutte le case produttrici mondiali, sembra essere in via di guarigione. La prudenza non è mai troppa ma, come si suol dire, si intravede la luce alla fine del tunnel. Ecco allora che il tradizionale Porte Aperte Mac3, oltre a mettere in mostra l’artiglieria pesante di Volvo nel settore Movimento Terra, è stata anche l’occasione per festeggiare i dati più che incoraggianti del secondo semestre. E in effetti c’era un allegro clima di festa lo scorso 22 luglio in Località Spinarol, a Calmasino di Bardolino. Non poteva essere altrimenti, visto il folto pubblico, non solo del settore, che ha affollato per tutto il giorno la sede di Mac3 per vedere all’opera nel campo prova i “bestioni” della casa svedese e per assistere alle tante sfide tra gli operatori del Club Operatori Volvo CE.

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L’evento > Volvo CE Mac3

Con le vigne a fare da contorno al paesaggio e il ricco buffet preparato dagli alpini, che per tutto il giorno hanno rallegrato (e riempito) gli stomaci dei presenti, viziati dal continuo rifornimento di panini, carne alla griglia, birra fresca e ottimo vino locale, la giornata al Mac3 è, par restare in tema vigne, filata via nel migliore dei modi. Ovvia, non poteva essere altrimenti, la soddisfazione di Volvo CE Italia, come dimostra il post pubblicato sulla pagina Facebook al termine del Porte Aperte. Scendendo nel dettaglio, vediamo alcune delle macchine in esposizione al Mac3.

in velocità ed eliminando inutili rifacimenti. L’escavatore EC160E è stato progettato in modo ergonomico per praticità e facilità d’uso, consentendo il confortevole controllo da parte dell’operatore.

Il design, i comandi e le funzioni della spaziosa cabina rappresentano la prima scelta nel settore e sono concepiti per incrementare la produttività, garantendo che sia la macchina e non l’operatore a sobbarcarsi la fatica.

EC160E

Uno degli escavatori in mostra all’evento

EC160E L’escavatore EC160E con sistema di controllo Scavo Trimble Hearthworks rappresenta la soluzione tecnologica che consente agli escavatori di lavorare in modalità semiautomatica, permettendo a ogni operatore di scavare rispettando le specifiche di progetto,

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EWR150E

Ottimo in spazi ristretti

Spiccano, nell’abitacolo, la telecamera laterale, i pulsanti di scelta rapida, l’impianto bluetooth per il telefono e il cicalino per la cintura di sicurezza. Oltre al design all’avanguardia, l’EC 160E si caratterizza per una tecnologia altamente innovativa, che garantisce durata, qualità e affidabilità. L’escavatore ha un peso operativo che va dai 16.430 kg ai 28.860 kg, una potenza lorda di 110 kw e una capacità benna di 0,3-096 m3.

EWR150E L’escavatore gommato EWR150E colma la lacuna che esisteva tra le classi di macchine da 14 e da 16 tonnellate: fa tutto quello che ti aspetti da un escavatore da 15 tonnellate e anche di più. Lavora con ottimi risultati anche in spazi ristretti con il nuovo escavatore gommato con ingombro di rotazione ridotto di Volvo, la macchina Stage IV con l’ingombro di rotazione più piccolo del mercato. Passa all’azione con prestazioni e stabilità superiori. Il suo peso operativo va dai 15.400 kg ai 17.900 kg, con una potenza lorda di 105 kw e una capacità benna di 0,73 m3. L’EWR150E offre molto di più di quello che ci si aspetterebbe da un escavatore da 15 tonnellate. Essendo a giro sagoma compatto e con raggio poste-

riore di soli 1.720 mm, garantisce infatti ottime prestazioni in spazi ristretti e particolarmente angusti. La cabina Volvo, inoltre, consente un’ottima visibilità e un funzionamento sicuro. I comandi ergonomici per una maggiore comodità e più spazio in cabina con caratteristiche multifunzione, regalano un ambiente di lavoro confortevole ed efficiente. In più, particolare non da poco, vi si può installare un’ampia gamma di attrezzi, che consentono di risparmiare tempo, limitare i costi e creare una

macchina versatile. Con tilt rotator Steelwrist®, attacchi rapidi leggeri, benne e martelli resistenti, l’EWR150E non si limita a lavorare negli spazi stretti, ma è in grado di scavare, caricare, frantumare e movimentare il materiale nel modo più efficiente e produttivo possibile.

ECR88D L’escavatore compatto ECR88D di Volvo ti consente di accedere a più cantieri e di lavorare più vicino agli ostacoli in totale sicurezza.

Sui social

«Tutti gli anni, a Luglio, con il sole che ci accompagna, il Porte Aperte a Calmasino di Bardolino è un successo. La sinergia Mac3 / Volvo CE Italia ha funzionato, come sempre! Grazie a tutti! Al prossimo anno»

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L’evento > Volvo CE Mac3

ne. Con un peso operativo tra 8.600 kg e 9.500 kg, una potenza lorda di 41 kw e una capacità benna di 0,08-0,33 m3, l’ECR88D è un escavatore compatto a corto raggio in grado di operare in più segmenti completando un numero maggiore di applicazioni con l’ampia gamma di attrezzature Volvo. Ai tre modelli di escavatori se ne aggiungono anche altri, come i cingolati EC300E e EC220E che abbiamo avuto la fortuna di vedere all’opera nel campo prova, insieme al già citato compatto ECR88D e ai modelli ECR58D ed ECR50D.

Pala gommata L150H

ECR88D

Piccolo e compatto

EC300E

Il suo peso operativo è tra 29.300 e 32.700 kg

Con un contrappeso pesante e un sottocarro robusto, questa macchina offre una stabilità superiore, sia che operi nella costruzione stradale, nell’installazione di strutture per i servizi pubblici, nel riassetto paesaggistico o in qualsiasi altra applicazio-

Un piccolo excursus, però, se lo merita la Pala gommata L150H, presente al Porte Aperte in compagnia delle cugine L90H e L110H. Il modello L150H integra soluzioni tecnologiche di ultima generazione come l’OptiShift, un sistema esclusivo che riduce il consumo di carburante fino al 18% e aumenta le prestazioni della macchina per incrementare la redditività. L’impianto idraulico load sensing di Vol-

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L150H

Con OptiShift, un sistema esclusivo che riduce il consumo di carburante fino al 18%

ECR25D

Una delle macchine messe in prova

vo alimenta le funzioni idrauliche in base alle necessità, diminuendo sensibilmente i consumi di carburante. Questo potente sistema assicura una risposta rapida per tempi ciclo più brevi, consentendo contemporaneamente un’operatività perfetta grazie al controllo superiore del carico e delle attrezzature. Oltre alla cabina all’avanguardia, che garantisce massimo confort all’operatore, L150H è dotata di un esclusivo cinematismo TP linkage, per un’elevata forza di strappo e un ottimo movimento parallelo lungo l’intero arco di sollevamento. In più, l’eccellente motore Volvo Tier 4 Final/Stage IV e una catena cinematica e impianto idraulico in perfetta sinergia, offrono prestazioni elevatissime che fanno della pala gommate L150H un sinonimo di potenza, produttività e affidabilità. Le funzioni di Automatic Power Shift (APS) e Fully Automatic Power Shift (FAPS) assicurano infine un funzionamento ottimale e regolano automaticamente le marce della macchina.◀

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Speciale ricambi > USCO ITR

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i resta davvero impressionati una volta che si varca la soglia della sede di USCO ITR a Modena. Mi accompagna in questo tour aziendale Luciano Pedrielli, Marketing & Communication Manager dell’azienda emiliana. Nome sicuramente conosciuto tra gli addetti ai lavori, USCO ITR si occupa di componenti per macchine movimento terra (ITR è infatti il marchio internazionale che da decenni contraddistingue la gamma dei prodotti). Nel corso di quasi trent’anni si è sviluppata sino a diventare leader mondiale per la produzione e la commercializzazione di componenti per macchine movimento terra per OEM, aftermarket.

USCO ITR:

ricambi da record Un giro alla USCO ITR di Modena assieme a Luciano Pedrielli (marketing) per scoprire una delle maggiori realtà distributive e produttive nell’ambito della ricambistica del movimento terra a livello mondiale di Manuela Cortesi

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Speciale ricambi > USCO ITR

L’evoluzione da semplice rivenditore a produttore di parti di ricambio è stata la chiave del successo dell’azienda. L’azienda dispone attualmente di ben 7 siti produttivi di cui 3 in Italia. L’headquarters modenese è imponente sviluppandosi su un’area di complessivi 79.000 m2 di cui 29.000 coperti: oltre alla Direzione, agli uffici

commerciali, amministrativi e all’imponente magazzino, vi è un intero re-

to sia importante tenere sempre aggiornato il nostro catalogo. Abbiamo un e-commerce rivolIl magazzino è il più grande to ai nostri clienti, sodel mondo per quanto riguarda prattutto dealers, che hanno chiavi di aci pezzi non originali cesso personalizzate parto dedicato alla ricerca-sviluppo e e possono ordinare ciò che serve accontrollo qualità che, grazie a macchicedendo facilmente a schede dettanari all’avanguardia, testano e verifigliate.» cano a campione i componenti comLe dimensioni contano mercializzati. Il magazzino è impressionante e vanta «USCO ITR definisce i requisiti di quaun’organizzazione impeccabile. Pezzi lità di prodotto che devono essere ridi piccole o grandi dimensioni: che si spettati dai nostri stabilimenti produttratti di carico o scarico, un sistema tivi e conduce una pianificazione dei computerizzato permette di individuaprocessi tale da garantire il rispetto re in un attimo la posizione del pezzo. degli standard definiti. La convalida Sembra incredibile tanta precisione in della conformità ai requisiti ci consenun luogo così enorme: gli scaffali sote di offrire prodotti con caratteristino a perdita d’occhio. Spiega Luciano che, qualità e funzioni stabili e costanPedrielli: «Il nostro è il magazzino più ti su tutta la gamma». grande al mondo in questo settore». Rimaniamo altresì stupiti nel vedere E camminando tra gli scaffali, c’è da una postazione fotografica e ci viene crederci. spiegato da Luciano Pedrielli «quan-

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Un’organizzazione impeccabile Un sistema computerizzato permette di trovare velocemente i pezzi desiderati

Nel magazzino interno si trovano tutti i componenti “miscellanea”, tra i quali parti motore, parti elettriche ed idrauliche oltre a ingranaggi, pompe e parti trasmissione: «Il magazzino è certo il nostro punto di forza ed è uno dei fattori che ci ha reso leader: disporre di una gamma così ampia di ricambi, tutti in pronta consegna, è il risultato di un lavoro e di investimenti che non ha eguali tra le imprese concorrenti.

È un mondo dove la velocità è tutto e grazie alla vastità del catalogo che proponiamo, siamo in grado di soddisfare le richieste di componenti per un elevatissima varietà di macchine.»

Un giro all’esterno Innumerevoli pezzi, che corrispondono a miriadi di codici diversi, al fine di soddisfare le richieste in arrivo da tutto il mondo.

Alla vista l’enorme piazzale esterno ci appare come un immenso parcheggio di rulli, catene, suole, ruote motrici e ruote tendi cingolo, parti usura, martelli idraulici e rampe in alluminio, ma ciò che ci ha più impressionato sono le enormi catene per macchine da miniera: «È un settore in crescita sul quale ci stiamo specializzando, ogni giorno di più.». I componenti sottocarro sono realiz-

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Speciale ricambi > USCO ITR

Un salto nella produzione: ITR Meccanica A fianco della sede USCO ITR si trova ITR Meccanica, un complesso produttivo che USCO ITR ha acquisito nel 2003. In questo stabilimento, che si estende su una superficie di 12.000 m2 di cui 7.000 coperti, si sviluppano, si producono e si testano le pompe e gli ingranaggi ITR. ITR Meccanica, grazie a un parco macchine tecnologicamente all’avanguardia e a un personale altamente qualificato, produce una delle più ampie gamme disponibili sul mercato: vanta una potenzialità produttiva annua di oltre 60.000 pompe a ingranaggi con oltre 400 tipologie differenti applicabili a svariate macchine, principalmente Caterpillar® e Komatsu®. Vengono tra l’altro realizzati componenti per macchine

non più in produzione ormai da tempo per una precisa scelta aziendale di far fronte alle richieste più esigenti. Il vanto di ITR Meccanica resta tuttavia quello di evolversi e adeguarsi costantemente alle novità del mercato ed il più velocemente possibile: un ufficio tecnico è sempre operativo per studiare le nuove macchine e tutti i loro componenti per poter rispondere alle esigenze dei clienti. Ogni pompa prodotta è contrassegnata da un numero seriale progressivo a cui è associata una scheda che riporta i test effettuati e i dati relativi, così da avere una completa rintracciabilità anche post- vendita. Ancora una volta percepiamo come la ricerca della qualità sia il vero core business di questa azienda.

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Rampe in alluminio

Le rampe pronte all’esterno sono prodotte all’ITR Meccanica (foto a sinistra)

zati nei siti produttivi di proprietà in Estremo Oriente, al contrario dei martelli idraulici e delle rampe in alluminio che sono interamente prodotti in Italia.

Grandi come il mondo Passeggiando per l’azienda si ha come l’impressione che USCO ITR non abbia affatto risentito della crisi economica: «Grazie alla lungimiranza

Catene da miniera Un settore in crescita per USCO ITR

della proprietà e del management, l’azienda ha anticipato i tempi creando e bilanciando in ciascun continente o macro-area, strutture produttive e/o distributive consentendo così una presenza calibrata sul territorio con una distribuzione capillare ed efficace della gamma dei prodotti offerti. Ciò permette di ottimizzare i tempi di consegna e i costi, fattori sempre più strategici per poter essere competitivi sia nel prezzo sia nei servizi post vendita». Attualmente l’azienda controlla centri distributivi negli Emirati, in Cina, Au-

stralia, Sud Africa, Nord e Sud America, Corea del Sud oltre a un importante sede logistica in Olanda per poter servire al meglio il nord Europa.◀

INFO USCO ITR

USCO SpA via delle Nazioni, 65 41122 Modena (MO) - Italy tel: +39 059 9780111 fax: +39 059 9780082 mail: info@usco.it

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Focus macchina > Case CX750D

Più grande, più forte, più veloce CASE completa la gamma di escavatori “heavy” con il nuovissimo modello CX750D (Stage IV/ Tier 4 Final) che sostituisce i precedenti CX700B e CX800B, per una produttività ai vertici della categoria di Miriam Spada

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ASE Construction Equipment ha lanciato ufficialmente il nuovo CX750D - l’escavatore più grande e più potente della gamma CASE - nella cava di basalto più grande d’Europa, vicino a Homberg, in Germania. Il lancio è avvenuto in concomitanza con la manifestazione fieristica Steinexpo, che si è svolta dal 30 agosto al 2 settembre.

Produttività ai vertici della categoria Come tutti gli escavatori della Serie D, il CX750D è stato progettato per raggiungere cicli di lavoro più rapidi e per massimizzare la produttività. Una pompa controllata elettronicamente e valvole solenoidi e di controllo più grandi aumentano la forza

di strappo e di sollevamento e migliorano la risposta ai comandi. Il sistema avanzato di gestione dell’idraulica CASE Intelligent Hydraulic System e i suoi 4 sistemi di controllo integrati utilizzano al meglio la potenza idraulica e la quantità di moto della macchina, per una maggiore forza e la massima efficienza dei consumi. Spinto da un motore da 512 hp, il CX750D è disponibile in configurazione standard con forza di scavo alla benna da 335 kN (con Power Boost), e configurazione “mass excavation” con forza di scavo alla benna da 366 kN (con Power Boost). Il braccio più corto consente forze di strappo superiori ed è in grado di gestire benne più grandi.

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Focus macchina > Case CX750D

Il braccio e il bilanciere, oltre al sottocarro, sono tutti più robusti per una potenza e una produttività eccezionali; inoltre, i cilindri di braccio e bilanciere sono più grandi per prestazioni migliori. La macchina può operare in tre diverse modalità operative: Speed Priority (che incrementa velocità e potenza), Heavy (per lavori gravosi) e Automatic (per lavori di livellamento, sollevamento e precisione).

Macchine sempre operative Il nuovo escavatore CX750D adempie alla normativa sulle emissioni allo scarico Tier 4 Final tramite un’innovativa combinazione di SCR (riduzione catalitica selettiva) e DOC (catalizzatore di ossidazione del gasolio) che aiuta a massimizzare tempi operativi e prestazioni, con una manutenzione ridotta al minimo. Inoltre, non essendoci filtro

antiparticolato (DPF), vengono eliminati i costi per la rigenerazione e la manutenzione dello stesso filtro. Questo garantisce ai clienti macchine sempre operative e costi di gestione inferiori. La struttura rinforzata della macchina, in particolar modo del sottocarro retraibile e dell’attrezzatura frontale, assicura la massima affidabilità anche nelle applicazioni più dure e gravose.

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Un motore da 512 hp

Il CX750D è disponibile in configurazione standard con forza di scavo alla benna da 335 kN (con Power Boost), e configurazione “mass excavation” con forza di scavo alla benna da 366 kN (con Power Boost)

Comfort e sicurezza

Il CX750D è stato progettato tenendo in considerazione le esigenze dei clienti. È estremamente affidabile e durevole e l’operatività è massima grazie alle nuove funzionalità. La manutenzione e l’accesso all’escavatore sono ora più semplici grazie alle passerelle più larghe e ai nuovi corri-

mano di sicurezza. Per praticità, tutti i filtri sono raggruppati nello scomparto della pompa e una nuova ventola idrostatica reversibile risponde alle richieste di raffreddamento effettive, riducendo l’assorbimento della potenza e la necessità di manutenzione.

Il nuovo CX750D ha una cabina migliorata rispetto alle altre macchine CASE di questo tonnellaggio e offre una postazione di lavoro completamente regolabile con un nuovo sedile a schienale alto per un comfort e un sostegno massimi. Le telecamere a visione posteriore e laterale di serie sono collegate a uno schermo da 7 pollici che fornisce informazioni in tempo reale su importanti parametri come consumi e ore operative. È disponibile su richiesta la telecamera CASE “maximum view”, un innovativo sistema a 3 telecamere che migliora ulteriormente la visibilità e la sicurezza tutt’intorno alla macchina.◀

INFO CASE Construction Equipment vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dalle motolivellatrici ai dozer.

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Focus attrezzatura > Simex VSE 10

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ellesia srl di Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, ha prima provato con successo e poi acquistato la benna vagliatrice Simex VSE 10, l’ultima nata della gamma di vagliatrici Simex. Bellesia srl è un’azienda attiva dal 1980 che opera in vari settori, quali le escavazioni, la movimentazione terra, la fornitura inerti, le opere di urbanizzazione, lo smaltimento di rifiuti, l’allestimento e gestione di impianti fotovoltaici. Bellesia srl impiega una Simex VSE 10 accoppiata a un escavatore gommato Komatsu PW 118 MR nel centro di recupero di Migliarina. Così ha commentato Massimo Bellesia direttore tecnico dell’azienda: «Abbiamo deciso di acquistare la VSE 10 dopo averla a lungo provata su diversi materiali e aver constato che ci consentiva di offrire un nuovo servizio alla clientela. Con questa attrezzatura abbiamo infatti potuto separare il le radici dal terreno vegetale producendo un materiale molto apprezzato da giardinieri e vivaisti e disporre di un calcestruzzo riciclato fine con una pezzatura dimostratasi ideale per la posa di pavimentazione di vario tipo. La mobilità all’interno dell’impianto, ottenuta grazie all’accoppiamento con escavatore gommato, così come la possibilità di

Simex VSE 10: piccola, produttiva

e versatile

La Simex VSE 10 è la più piccola benna della gamma di vagliatrici Simex, ma si distingue per versatilità e per la produttività con diverse tipologie di materiali di Miriam Spada

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Focus attrezzatura > Simex VSE 10

La benna vagliatrice Simex VSE 10: guarda il video

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Il video è online su www.scimag.news

Simex ha realizzato un video dove è possibile vedere la benna VSE 10 in azione e sentire l’intervista a Massimo Bellesia. La benna VSE 10 si è dimostrata ottima con i materiali più disparati, uno tra tanti: il calcestruzzo fine.

Benna vagliatrice a pezzatura variabile Grazie al loro meccanismo brevettato le benne vagliatrici per escavatore Simex VSE allontanano e avvicinano i tamburi vaglianti tramite azionamento idraulico, permettendo così di variare la pezzatura del materiale in pochi secondi. I tamburi sono composti da elementi con dischi di diverso

diametro, la cui velocità periferica differisce in maniera significativa, provocando un’elevata vorticosità del materiale da vagliare, con un forte aumento di produttività. Gli elementi vaglianti sono facilmente sostituibili. Facile caricamento. Bocca ampia, a forma di benna standard. Grande semplicità d’uso.

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variare la pezzatura direttamente della cabina in pochi secondi, ci hanno fatto raggiungere un’eccezionale livello di produttività.»

Ultima nata di “una buona famiglia” Fin dal lancio, avvenuto con la presentazione della Simex VSE 40, la gamma delle benne vagliatrici Simex ha riportato un notevole successo in molti mercati. Oggi, dopo l’introduzione della VSE 30 e della VSE 20, Simex ha lanciato la VSE 10 in prima mondiale al Samoter. Questo nuovo modello, nel mantenere le eccezionali caratteristiche di rapporto fra capacità e peso, estende la possibilità di vagliare qualsiasi materiale con escavatori di massa compresa tra le 8 e le 13 tonnellate. Come le sue sorelle maggiori, anche la Simex VSE 10 è caratterizzata dalla possibilità di cambiare la pezzatura (anche più volte nell’ambito della stessa giornata di lavoro) senza per questo subire gli effetti di lunghi tempi morti e di complicati interventi di tipo meccanico; una caratteristica che ha anche un riflesso importante sulla sua produttività e redditività. La VSE 10 assi-

Benna vagliatrice VSE 10 Capacità SAE

0,40 m3

Larghezza

1190

Portata olio richiesta

90-125 l/m

Pressione olio richiesta

160-280 BAR

Peso operativo

900 Kg

Peso consigliato escavatore

8-13 ton

cura eccellenti livelli di produzione, anche grazie agli elementi romboidali con dischi di diverso diametro che compongono gli alberi. Questa particolare conformazione degli utensili permette infatti di ottenere un’elevata vorticosità del materiale che deve essere vagliato, a tutto vantaggio della produttività oraria. Per migliorare ulteriormente le prestazioni della VSE 10 saranno inoltre disponibili utensili specificamente studiati per diverse tipologie applicative (materiale lapideo, riciclato, organico ecc.) che rendono l’attrezzatura ideale per applicazioni non necessariamente legate al mondo delle demolizioni, quali ad esempio il florovivaismo e il trattamento dei rifiuti.◀

INFO SIMEX Simex è leader mondiale nella produzione di attrezzature per macchine movimento terra: compattazione, frantumazione, scarifica e molto altro, su cui vanta numerosi brevetti. Con i suoi 82 dipendenti è presente in 81 paesi nel mondo.

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All’opera > Hyundai R1200-9

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émolition et terrassement XL Sàrl con sede a Niederkorn in Lussemburgo sta utilizzando l’escavatore Hyundai a elevata capacità R12009, che vanta un peso operativo di 120 tonnellate, in un importante sito di demolizioni nel cuore finanziario della città di Lussemburgo dal mese di marzo 2017. Si tratta della prima vendita di una macchina Hyundai di queste dimensioni in Europa. Il gigantesco sito di lavoro, una volta completato, ospiterà i nuovi uffici di Bank of China. Situato all’incrocio tra Boulevard Royal e Rue Notre Dame, l’enorme escavatore viene utilizzato per rompere le fondamenta di cemento armato con un martello idraulico da 7 tonnellate. Il primo lavoro da completare è la costruzione di un parcheggio sotterraneo a 6 piani profondo 35 metri.

HMB ha concluso l’affare HMB, il concessionario belga e lussemburghese di macchine da cantiere, è molto orgoglioso di essere il primo concessionario europeo ad aver venduto l’escavatore R1200-9. Paul Verbiest e Tom Haesevoets, proprietari di HMB, hanno commentato così l’affare: «Il signor Carlos Alberto Rodrigues de Sousa, proprietario di Démolition et terrassement XL Sàrl, ci ha visitato al Bauma (Monaco, Ger-

mania) nel 2016 e, in quell’occasione, abbiamo concluso l’affare. Il signor de Sousa conosceva già la gamma Hyundai e la sua flotta contava 12 macchine Hyundai. Per questo progetto speciale stava cercando una macchina dalle dimensioni considerevoli che gli consentisse di completare il lavo-

ro. Gli aspetti che l’hanno veramente convinto sono stati la combinazione di qualità ed efficienza delle macchine Hyundai, il buon prezzo, il nostro servizio eccellente e l’ottimo rapporto con la sua società. Siamo molto orgogliosi di poter contribuire a questo progetto».

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Il grande debutto Démolition et terrassement XL Sàrl sta utilizzando l’escavatore Hyundai R1200-9, in un importante sito di demolizioni nel cuore finanziario della città di Lussemburgo: è la prima volta che una macchina Hyundai di queste dimensioni sbarca in Europa di Sandro Tozzi

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All’opera > Hyundai R1200-9

Ideale per il lavoro L’escavatore, alimentato da un motore diesel turbo da 567 kW (cilindrata di 23 l) è stato progettato per attività gravose di movimento terra, di scavo in posizione statica e di demolizione a lunga portata. La macchina standard include pattini a doppia costola larghi 710, 800 e 900 mm. Per questo lavoro di demolizione particolare, il cliente stava cercando pattini stretti che potessero anche essere utilizzati per il lavoro successivo dell’escavatore in una cava nei pressi della città di Lussemburgo. L’escavatore R1200-9 ha consentito all’azienda sudcoreana produttrice di macchine da cantiere di entrare a far parte del gruppo dei migliori produttori di macchine da cantiere a elevata capacità.

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CAPO (Computer Aided Power Optimization system, ottimizzazione computerizzata della potenza) Il sistema CAPO (Computer Aided Power Optimization, ottimizzazione computerizzata della potenza) all’avanguardia garantisce prestazioni ottimali del motore e delle due pompe del circuito idraulico. Le diverse modalità di potenza sono utili per carichi di lavoro specifici. Inoltre, il si-

Un gigante all’opera

L’escavatore Hyundai R1200-9, il gigante da 567 kW rompe le fondamenta in cemento armato con un martello idraulico da 7 tonnellate per creare lo spazio necessario per un quartiere commerciale

stema vanta la decelerazione e un incremento di potenza automatici. Il monitor LCD controlla la velocità del motore, le temperature del refrigerante e dell’olio idraulico, nonché i codici di errori diagnostici. Premendo un pulsante, l’operatore può selezionare la priorità del braccio o della rotazione e le impostazioni delle modalità di potenza. Come per tutti gli altri escavatori idraulici Hyundai, l’operatore può scegliere la modalità di potenza appropriata in base al lavoro, ai materiali o all’accessorio. Le tre modalità di potenza assicurano le migliori prestazioni del motore, una velocità elevata e un’efficienza del carburante ottimale. La modalità Potenza garantisce la velocità massima della macchina e la potenza per la migliore produttività. La modalità Standard assicura una velocità del motore ridotta per prestazioni ottimali e un miglior risparmio di carburante. La modalità Eco adatta il flusso e la velocità del motore in base alle condizioni di carico specifiche per ottenere la massima efficienza energetica e il controllo migliore.

co per il funzionamento del braccio e della rotazione all’utilizzo. Il sistema CAPO controlla le funzioni idrauliche e adatta continuamente il flusso idraulico per garantire le prestazioni e la produttività migliori. L’escavatore a elevata capacità da 120 tonnellate è dotato di un braccio monoblocco da 7.750 mm e di un avambraccio da 3.400 mm.

Caratteristiche operative dell’escavatore R1200-9 UNITÀ MISURAZIONI ▶ Peso operativo: 118.000 kg ▶ Potenza motore: 567 kW/760 CV (1.800 giri/min) ▶ Capacità benna: 6,70 m3 L’impianto di aria condizionata su questa macchina contiene il gas fluorurato ad effetto serra HFC-134a (potenziale di riscaldamento globale = 1430). L’impianto contiene 1,1 kg di refrigerante con un equivalente di CO2 pari a 1,573 tonnellate metriche.◀

Modalità Operatore I diversi lavori richiedono impostazioni della macchina differenti e alcuni operatori potrebbero preferire impostazioni personalizzate. La modalità Operatore consente all’operatore di personalizzare in base alle proprie esigenze le velocità del motore, l’erogazione della pompa, il minimo e altre impostazioni della macchina, ad esempio la pressione idraulica e il volume degli accessori.

Priorità braccio/ rotazione automatica Questa funzione intelligente adatta l’equilibrio ideale del flusso idrauli-

INFO Hyundai Construction Equipment Europe

è un leader ampiamente riconosciuto nel mercato europeo delle macchine da cantiere. Produce oltre 100 modelli di macchine pesanti tra cui escavatori idraulici, pale gommate, carrelli sollevatori industriali e mini pale gommate. HCEE commercializza i propri prodotti tramite una rete qualificata di oltre 140 concessionari in più di 30 Paesi.

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Focus cantiere > Scarificatrice Wirtgen W 100 CFi

Un intervento speciale per la Wirtgen W 100 CFi In Austria una compatta scarificatrice Wirtgen W 100 CFi dotata di un gruppo fresante in profonditĂ ha appena ultimato un intervento di trenching per la posa di linee in fibra ottica per la rete a banda larga e occuparsi subito dopo della scarifica di interi pacchetti di pavimentazione di Porfirio Ferrari

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l potenziamento delle reti in fibra ottica sta conoscendo un vero e proprio boom in tutto il mondo. Così anche nel distretto di Schärding, in Alta Austria: i comuni limitrofi al confine con la Germania potranno tra breve usufruire di servizi Internet a banda larga. Engelhartszell è il secondo comune in Austria a puntare sulla tecnologia del futuro. Anche l’impresa esecutrice dei lavori, la Hemmelmair Frästechnik GmbH con sede a Linz, si serve delle tecnologie più avanzate, in questo caso in acciaio e carburo metallico. L’azienda specializzata nella scarifica impiega infatti per gli interventi strada-

li sul posto la W 100 CFi, un modello dell’ultima generazione di scarificatrici compatte dotato di un gruppo fresante in profondità che Wirtgen ha sviluppato specificamente per tale applicazione.

Cambio rapido tra le applicazioni di trenching e di manutenzione stradale «Abbiamo in servizio 15 scarificatrici a freddo Wirtgen. Nel corso dell’ormai pluriennale collaborazione abbiamo imparato ad apprezzare le competenze risolutive della società distributrice e ci siamo rivolti anche stavolta al Wirtgen Group in Austria», spiega Manfred Grössing, amministratore delegato di Hemmelmair. Dopo aver discusso i requisiti con il Product management Wirtgen, la commessa di sviluppo è stata assegnata al reparto di progettazione presso lo stabilimento Wirtgen in Germania. «Il nostro cliente deve esse-

re in grado di utilizzare la scarificatrice in modo flessibile, cioè di passare il più rapidamente possibile dall’applicazione speciale ai convenzionali interventi di manutenzione stradale», precisa Manfred Stiegler, responsabile del servizio clienti presso la società di distribuzione e assistenza Wirtgen Austria del Wirtgen Group.

Soluzione per il trenching: la nuova ruota da taglio Wirtgen La W 100 CFi si prestava in maniera ottimale all’intervento in Alta Austria. La macchina della nuova generazione di scarificatrici compatte Wirtgen integra numerose innovative funzioni aggiuntive e automatiche che coadiuvano fattivamente gli utenti nell’uso dei comandi e ottimizzano i processi operativi. Wirtgen ha sviluppato una soluzione specifica per il metodo di trenching: essa prevede il montaggio di un carter che

La compatta scarificatrice Wirtgen W 100 CFi

Per l’intervento di trenching in Alta Austria la Hemmelmair Frästechnik GmbH si è affidata alla compatta scarificatrice Wirtgen W 100 CFi. Il moderno metodo di trenching per la posa di tubi e cavi consente di ridurre i costi e in particolare di accelerare la diffusione delle reti a banda larga in fibra ottica

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Focus cantiere > Scarificatrice Wirtgen W 100 CFi

Una soluzione concepita appositamente

Wirtgen propone una soluzione economica sviluppata ad hoc per la posa di linee in fibra ottica per la rete a banda larga: una potente scarificatrice a freddo attrezzata con un gruppo fresante in profondità dotato di una sottile ruota da taglio

alloggia una sottile ruota da taglio dotata di denti standard W6 dietro il cingolo posteriore destro in posizione rientrata. Con un diametro del cerchio di taglio molto ampio, di 1.620 mm, si possono fresare trincee profonde fino a 600 mm e larghe fino a 300 mm. Il materiale di scavo viene convogliato verso l’alto dalla rotazione della ruota da taglio e scaricato a lato della trincea per mezzo di un deflettore in lamiera e di uno scivolo.

Il controllo del gruppo fresante in profondità avviene per mezzo del classico quadro di comando della W 100 CFi. «Tutte le funzioni sono state integrate nell’esistente sistema di comando: la velocità di rotazione della ruota da taglio, la paratia laterale e il raschiatore. Ciò significa che l’operatore manovra la sua scarificatrice come di consueto», spiega Andreas Salz del reparto di sviluppo e progettazione della tecnologia di taglio presso la Wirtgen GmbH.

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Flessibile sia nelle applicazioni standard che in quella speciale L’amministratore delegato di Hemmelmair, Manfred Grössing, è rimasto subito convinto della soluzione di trenching Wirtgen: «La semplicità delle operazioni di montaggio e smontaggio del gruppo fresante in profondità e la facile trasportabilità della W 100 CFi ci permettono di utilizzare la scarificatrice in modo flessibile e quindi ottimale». Ciò è stato possibile anche nel cantiere in Alta Austria: poco dopo la commessa di trenching la compatta scarificatrice è stata impiegata per il ripristino di una strada extraurbana. Anche durante tale intervento la W 100 CFi si è fatta apprezzare per un lavoro economico, in questo caso reso possibile soprattutto dal Flexible Cutter System.

Flexible Cutter System

Wirtgen propone la soluzione ottimale per aumentare il grado di utilizzazione della macchina: il Flexible Cutter System

Alto grado di utilizzazione della macchina anche grazie all’FCS Wirtgen propone la soluzione ottimale per aumentare il grado di utilizzazione della macchina: il Flexible Cutter System (FCS), che consente di cambiare in poco tempo i tamburi fresanti aventi larghezze operative o distanze tra le linee di taglio differenti. A seconda della macchina, l’operazione di cambio del tamburo fresante richiede solo da 30 a 90 minuti, per esempio per trasformare la scarificatrice a freddo da un modello di serie a una macchina per la fresatura fine. Così la stessa scarificatrice può essere usata per eliminare le ormaie da una strada extraurbana, per preparare con un tamburo per fresatura fine il manto stradale per la stesa di un microtappeto o per rimuovere con un tamburo per microfresatura i rivestimenti applicati su pavimentazioni in asfalto o in calcestruzzo. La gamma di tamburi fresanti FCS è molto ampia, per cui il ventaglio delle possibili applicazioni delle scarificatrici a freddo è enorme.◀

Dopo la posa del cavidotto si procede, nella maggior parte dei casi, alla fresatura del manto stradale contiguo e alla stesa di nuovo conglomerato bituminoso per ricoprire la superficie stradale fresata e la trincea

INFO WIRTGEN GmbH

Corporate Communications Michaela Adams, Mario Linnemann Reinhard-Wirtgen-Straße 2 53578 Windhagen Germania Telefono: +49 (0) 2645 131 – 0 Telefax: +49 (0) 2645 131 – 499 E-mail: presse@wirtgen.com www.wirtgen.com

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Focus macchina > CAT 988K XE

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CAT 988K XE:

efficienza e risparmio Rispetto alla pala leader del settore, il modello 988K, questa pala a trazione elettrica fornisce un’efficienza complessiva maggiore del 25% e una produttività superiore fino al 10% in applicazioni di carico e trasporto di Sandro Tozzi

L

a nuova Cat® 988K XE è la prima pala gommata proposta da Caterpillar con un sistema di trazione elettrica ad alta efficienza. Questa nuova pala gommata di grandi dimensioni, al pari dei modelli di pale gommate 988K, leader del settore, e 986K, appena lanciato sul mercato, rappresenta la scelta migliore per clien-

ti in termini di rapporto qualità-prezzo per qualsiasi applicazione. Caratterizzata da un’elevata produttività in tutte le applicazioni di carico, la pala gommata 988K XE è consigliata per i cantieri più impegnativi, in cui l’efficienza dei consumi fa la differenza quanto a costi operativi complessivi della macchina. La nuova pala presenta la tecnologia

a riluttanza commutata (SR, Switched Reluctance) e sfrutta gli oltre 15 anni di esperienza Cat nello sviluppo di modelli a trazione elettrica e più di 4 anni di collaudi rigorosi in un’ampia gamma di applicazioni che ne testimoniano l’affidabilità sul campo. Il motore C18 ACERT™, la scatola di trasferimento meccanica, la trasmissione e gli assali del modello 988K, collaudati e sperimentati sul campo, sono riproposti in questa macchina a trazione elettrica per assicurare un funzionamento senza problemi.

Massima efficienza e produttività Oltre a una maggiore efficienza in termini di carico su dumper e carico/trasporto in generale, la nuova 988K XE aumenta l’efficienza complessiva del 25% e fino al 49% in applicazioni di carico frontale rispetto al modello 988K. Queste caratteristiche riducono i costi e contribuiscono a diminuire le emissioni di gas serra e l’impronta di carbonio. Allo stesso tempo, secondo gli studi Caterpillar sulla produttività la nuova pala consente un aumento della produttività fino al 10% nelle applicazioni di carico e trasporto.

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Focus macchina > CAT 988K XE

La nuova pala Cat 988K XE offre benne con capacità che variano da 6,2 a 17 yd3 (da 4,7 a 13 m3). Il carico utile nominale della pala, con braccio lungo e standard, raggiunge 12,5 tonnellate imperiali (11,3 tonnellate metriche) quando si lavora con materiale di superficie e 16 tonnellate imperiali (14,5 tonnellate metriche) con materiale sciolto. Le parti di usura della serie Advansys™ (GET, Ground Engaging Tools) proteggono i componenti della benna e riducono i costi di esercizio, in modo da ottenere prestazioni ottimali dalla macchina. La pala gommata 988K XE standard garantisce prestazioni corrispondenti al lavoro da svolgere e offre il caricamento efficiente in 3 passate del modello Cat 770G da 42,6 tonnellate imperiali (38,6 tonnellate metriche) e quello in 4 passate del Cat 772 da 51 tonnellate imperiali (46,3 tonnellate metriche). La configurazione con braccio lungo offre il caricamento in 5 passate del modello Cat 773G da 61 tonnellate imperiali (55,3 tonnellate metriche) e quello in 6 passate del Cat 775G da 70,5 tonnellate imperiali (64 tonnellate metriche).

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA PALA GOMMATA 988K XE Motore

Cat C18 ACERT™

Potenza lorda (SAE J1995)

588 hp (439 kW)

Peso operativo - Standard

116.362 lb (52.781 kg)

Peso operativo – Braccio lungo

119.618 lb (54.258 kg)

Carico utile nominale – standard (materiale di superficie/sciolto)

12,5 tonnellate imperiali (11,3 tonnellate metriche) / 16 tonnellate imperiali (14,5 tonnellate metriche)

Carico utile nominale – Braccio lungo (materiale di superficie/sciolto)

12,5 tonnellate imperiali (11,3 tonnellate metriche) / 16 tonnellate imperiali (14,5 tonnellate metriche)

Gamma di capacità della benna

6,2-17 yd3 (4,7-13 m3)

Altezza di scarico – Standard

11,5 ft (3.492 mm)

Altezza di scarico – Braccio lungo

12,7 ft (3.885 mm)

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Intervalli di manutenzione prolungati, riduzione dei costi di gestione La tecnologia della trazione elettrica Cat disponibile nella nuova pala 988K XE riduce i costi di manutenzione complessivi, pur aumentando la durata del motore. Con intervalli di cambio dell’olio di 2.000 ore, la pala gommata a trazione elettrica usa il 40% in meno di olio della trasmissione. Il motore a trazione SR, il generatore e l’inverter, caratterizzati da una lunga durata, sono costruiti per durare per tutto il secondo ciclo di vita del motore con interventi di manutenzione minimi. Inoltre, il design efficiente della trazione elettrica aumenta la durata del motore fino a un massimo di 3.500 ore, prolungando il periodo tra le diverse rigenerazioni della trasmissione. Per facilitare la rigenerazione della trazione elettrica, Caterpillar offre ai clienti materiale didattico per la manutenzione di prima qualità, supportato dall’assistenza ai clienti leader nel settore, fornita dell’ampia rete di dealer Cat. Motori di azionamento, generatori e inverter rigenerati saranno disponibili anche per ridurre i costi della rigenerazione.

Funzionamento simile, maggiore produttività Piccoli cambiamenti all’interno della cabina della nuova 988K XE forniscono agli operatori le stesse funzioni e sensazioni cui li ha abituati il modello 988K. Allo stesso tempo, gli operatori noteranno una migliore manovrabilità e facilità d’uso. La nuova pala offre un’unica gamma di velocità, in modo che la macchina funzioni in modo efficiente senza la necessità di cambi marcia. Le nuove marce virtuali aiutano a controllare la velocità di avanzamento della macchina e garantiscono cambi di direzione fluidi. La funzione Cat Product Link™, disponibile di serie, offre il monitoraggio dei dati in remoto tramite VisionLink®, in

modo che il personale chiave sia sempre informato sui dati di funzionamento critici della macchina. Il consumo di carburante, i riepiloghi del carico utile, i promemoria della manutenzione programmata, gli allarmi sui codici di guasto e vari report sulla produttività sono disponibili per migliorare la gestione della macchina. Inoltre, il sistema per la gestione delle informazioni cruciali a bordo (VIMS, Vital Information Management System) fornisce all’operatore i dati di funzionamento, come per esempio il consumo di carburante in tempo

ne degli pneumatici (TPMS, Tire Pressure Monitoring System) a richiesta è una funzione Cat completamente integrata che consente agli operatori di monitorare il gonfiaggio degli pneumatici. Disponibile tramite il display VIMS, consente all’operatore di visualizzare rapidamente la pressione di ogni pneumatico e di prendere eventualmente i provvedimenti necessari per ridurne l’usura e aumentarne la durata. Come i clienti si aspettano ormai dalle pale gommate 988K, gli operatori possono accedere alla macchina in modo

reale e l’efficienza dei consumi, tramite un display con touchscreen interattivo. La nuova pala Cat 988K XE è dotata di numerose soluzioni tecnologiche per aumentare l’efficienza operativa e i tempi di utilizzo della macchina. Il sistema di pesatura Cat Production Measurement (CPM) permette di misurare il carico utile direttamente dalla cabina, affinché gli operatori possano lavorare in modo più produttivo e gestire carichi precisi in tutta sicurezza. Il sistema CPM offre modalità di pesatura avanzata che contribuiscono ad aumentare la precisione del carico utile e la velocità dei cicli di carico. Il sistema di monitoraggio della pressio-

sicuro tramite i gradini sui lati sinistro o destro costruiti a un angolo ridotto di 45° e mantenendo in ogni momento tre punti di appoggio. Il bracciolo dello sterzo STIC si piega facilmente verso l’alto consentendo all’operatore di accedere rapidamente alla cabina. I supporti di isolamento della cabina e un sedile con sospensioni pneumatiche riducono le vibrazioni trasmesse all’operatore per un maggiore comfort, mentre la struttura chiusa pressurizzata riduce i livelli di rumorosità. Il sistema di controllo automatico della temperatura in cabina mantiene il comfort dell’operatore anche in presenza di temperature estreme.◀

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Focus motori > JCB | MTU Tier 4 Final

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CB migliora l’efficienza, la produttività e le prestazioni dei suoi escavatori cingolati pesanti con l’installazione dei motori sei cilindri MTU 6R1000 diesel Tier 4 Final sui modelli JS300, JS330 e JS370. I vantaggi principali della nuova motorizzazione comprendono:

▶▶ Sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) utilizzato per soddisfare la normativa Tier 4 Final; ▶▶ Conformità alle normative sulle emissioni in Europa e Nord America; ▶▶ Il ridotto consumo di DEF riduce al minimo i tempi di ricarica; ▶▶ Nessun filtro anti-particolato, con conseguente riduzione dei tempi di manutenzione. Il motore diesel MTU da 7,7 litri è un propulsore sovralimentato e raffreddato a elevata efficienza che eroga una potenza di 180 kW (241 CV) sul JS300 e 210 kW (281 CV) sui modelli JS330 e JS370. Le macchine integrano un sistema di riduzione catalitica selettiva all’interno dell’impianto di scarico, con dosaggio di un additivo a base di urea Diesel Exhaust Fluid (DEF) per la ridu-

Ancora più performanti JCB migliora ulteriormente le prestazioni dei suoi escavatori cingolati heavy duty con l’installazione dei motori MTU Tier 4 Final di Sandro Tozzi

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Focus motori > JCB | MTU Tier 4 Final

Note su JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB è di proprietà della famiglia Bamford; il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diversi modelli tra cui terne, movimentatori telescopici,

escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

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zione delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) di quasi 90%. La loro introduzione comporta un risparmio di carburante per i clienti fino al 10% sul JS370 e fino al 5% sui JS300 e JS330. Questo sistema consente al motore di soddisfare la normativa Tier 4 Final senza dover utilizzare un filtro antiparticolato diesel (DPF), con conseguente riduzione dei costi e della complessità di utilizzo per il cliente. Gli escavatori sono dotati di un serbatoio DEF da 47 litri e il fluido viene utilizzato con un rapporto di circa il 3% rispetto al consumo di carburante. Ciò significa che gli operatori dovranno rabboccare il serbatoio DEF, che si trova all’interno della cassetta porta-attrezzi superiore, ogni tre riempimenti del serbatoio del gasolio. Gli escavatori sono dotati di un sistema di segnalazione integrato nel monitor principale degli escavatori JS; questo trasmette agli operatori una serie graduale di avvisi in caso di riduzione dei livelli del DEF per evitare la riduzione automatica delle prestazioni in caso di mancato rabbocco del serbatoio in questione. Con il passaggio al motore MTU, JCB è stata in grado di ridurre il numero di filtri carburante necessari da

tre a due, con conseguente riduzione dei costi operativi per i clienti. È stata inoltre prevista la presenza di una valvola di intercettazione del carburante per facilitare gli interventi in assistenza. Anche il filtro dell’aria è stato migliorato, col passaggio delle macchine JS a un nuovo elemento più potente. Il filtro dell’aria utilizza una tecnologia a nano fibre ultra-web che garantisce una maggiore capacità di tenuta della polvere in ingresso. L’unità è tre volte più efficiente di un filtro a pieghe, pur consentendo una migliore ventilazione. È molto più robusto e durevole e, con l’opzione di un prefiltro con eiettori polveri, non richiede alcuna valvola di scarico. L’accesso al motore è stato migliorato, con l’adozione di un tettuccio monoblocco. I gradini sono stati riprogettati con un gradino inferiore di dimensioni maggiori integrato nella cassetta porta-attrezzi a due livelli. Il livello inferiore consente l’accesso alla pompa di rifornimento standard, mentre la sezione superiore contiene il bocchettone di rifornimento carburante DEF/ AdBlue. Piani calpestabili sono stati installati sui gradini e sulla struttura

superiore e inoltre le macchine beneficiano ora di un corrimano di serie, di un corrimano laterale e di zoccoli per una maggiore sicurezza. Un sistema di protezione dagli urti laterali (SIPS) JCB, di serie sulle macchine per demolizione XD Heavy-Duty, può essere ordinato ora come dotazione opzionale per tutti i modelli. Il design a sezione scatolata integrale garantisce una barriera ulteriore protettiva a tutti i componenti chiave della macchina. Un’ampia gamma di opzioni è disponibile per i modelli JS più grandi, tra cui lampeggianti verdi per l’uso della cintura di sicurezza. I clienti possono inoltre richiedere un Plus Pack con diverse soluzioni opzionali.◀

INFO

JCB

Quartier generale (UK) Lakeside Works Dunstone Rd ST14 5JP Rocester (Staffordshire) Sede JCB S.p.A. (Italia) Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Italia

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Senza confini Dal 6 all’8 luglio si è svolta la festa per l’inaugurazione della nuova sede di Blu Wash Service, importante realtà ticinese in grande sviluppo per quanto concerne l’attività di distribuzione e noleggio di attrezzature edili. Sugli scudi le piastre vibranti, i costipatori verticali, gli aghi vibranti e le tagliasfalto firmate Weber-Germania, presente sul territorio svizzero-italiano tramite A.L. Consulting di Porfirio Ferrari

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a Svizzera, che geograficamente potrebbe essere paragonata a due regioni italiane di media grandezza, a livello di recepimento tecnologico è di gran lunga più avanti rispetto all’Italia. Ogni anno, infatti, in territorio elvetico si vendono il quintuplo delle piastre reversibili rispetto a quelle vendute in tutta l’Italia. Un differente approccio alla compattazione? Può essere. Oppure questi dati sono frutto di un più attento esame delle necessità di compattazione e, quindi, di una scelta più oculata in relazione al lavoro da eseguire. Non ne siete convinti? Allora vi proponiamo una sfida: oltrepassate il confine e valutate la qualità delle pavimentazioni rossocrociate rispetto a quelle nostrane.

Un esempio da seguire La ricerca di una compattazione a regola d’arte, la volontà di offrire ai propri clienti l’attrezzatura corretta in base al lavoro da svolgere e quindi di garantire un noleggio professionale di buon livello, ha spinto Blu Wash Service ad abbracciare la gamma Weber. Oggi, nella nuova sede di Stabio, a pochi chilometri da Mendrisio e a un tiro di schioppo dal confine italiano, il distributore e noleggiatore svizzero propone una gamma di prodotti Weber pressoché completa che comprende: piastre mono e bidirezionali, vibrocostipatori verticali, tagliasfalto, piastre rullanti per pavimentazioni e aghi vibranti (mancherebbero solo un paio di rulli manuali). Queste attrezzature vanno a completare un’offerta ad ampio spettro che va dalle piattaforme ai dispositivi di protezione individuale, dall’abbigliamento ai materiali edili, dai carrelli elevatori alle auto, dai trabatelli alle attrezzature per la compattazione, dal cleaning agli ascensori da cantiere.

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A proposito di A.L.Consulting sas A.L. Consulting è un team competente, con anni di esperienza commerciale maturata in vari settori: dall’utensileria manuale ed elettrica alle macchine, materiali e attrezzature per l’edilizia e l’industria. La società è specializzata nel marketing, nella promozione e nella gestione commerciale per primarie industrie europee che realizzano prodotti di qualità certificata. A.L. Consulting segue la selezione dei prodotti e dei fornitori, lo sviluppo e la gestione di relazioni commerciali

Una crescita continua Con l’apertura della filiale di Stabio (alla quale sono intervenute oltre 300 persone), sono tre le sedi Blu Wash Service presenti sul territorio del Canton Ticino. Stabio si è infatti unita alle storiche sedi di Mendrisio e Noranco. La società, capitanata da Daniele Piddini, come si evince dalla denominazione è nata con l’attività di pulizie civili e industriali, di lavanderie selfservice e di autolavaggio, che ancora oggi costituiscono una parte molto importante del fatturato dell’azienda. Negli anni l’attività si è decisamente evoluta e oggi Blu Wash si propone

con clienti sparsi su tutto il territorio italiano. L’Organizzazione è costituita da Risorse Umane con elevate competenze e conoscenze, commerciali e tecniche, in grado di assicurare un servizio pre e postvendita di qualità e costante nel tempo. L’obiettivo primario della società consiste nel promuovere e mantenere relazioni professionali, nel rispetto della strategia di ogni azienda, delle aspettative e delle logiche del mercato così da incrementare il business dei soggetti coinvolti.

come distributore e noleggiatore di molteplici macchinari e attrezzature, in grado di affermarsi sul mercato anche in qualità di Centro di Formazione professionale sotto l’egida di IPAF. «La nostra aspirazione», ci spiega Daniele Piddini, «è di incrementare il settore edile con l’introduzione anche delle macchine per il movimento terra che andranno ad affiancare il già vasto parco delle attrezzature. Del resto qui a Stabio, sede in cui operano una quindicina di persone, abbiamo tanto spazio a disposizione con un’esposizione coperta di 1.000 mq, 400 mq di uffici e aree per la formazione e 2.700 mq di area espositiva esterna».

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La gamma Blu Wash Service Notevole la gamma a disposizione, per la vendita e il noleggio, della clientela ticinese: ▶ Piastra vibrante bidirezionale CR3E ▶ Piastra vibrante bidirezionale CR6CCD2.0 ▶ Vibrocostipatore SRV620 ▶ Piastra vibrante monodirezionale CF2HD ▶ Piastra rullante per pavimentazioni VPR700 ▶ Ago vibrante con convertitore integrato IVUR50 ▶ Tagliasfalto SM57-2

La scelta Weber Nello specifico, le attrezzature del costruttore tedesco sono a disposizione sia per la vendita sia per il noleggio e rispondono a una precisa scelta di qualità. «Osservando lavorare queste macchine», riprende Piddini, «si capisce subito come siano altamente performanti, inoltre si tratta di attrezzature molto affidabili e, da subito, i riscontri dei clienti sono stati molto positivi. In genere i nostri clienti sono imprese artigiane, ma con l’inserimento in gamma di attrezzature di maggior peso, come la CR6 e la CR3 o la piastra VPR700, mi auguro di poter interessare anche le imprese più grandi, chiamate ad affrontare lavori più impegnativi, in tutto il Ticino.»

La scelta Weber è figlia anche dell’ottimo rapporto tra la società ticinese e l’organizzazione distributiva Weber, cioè A.L.Consulting. Commenta Piddini: «con Albero Lovo c’è un rapporto bellissimo. Abbiamo raggiunto un accordo in pochissime tappe: un primo appuntamento, la dimostrazione del funzionamento di alcune macchine e si è chiuso il cerchio. A.L.Consulting ci segue in modo estremamente professionale anche per quanto riguarda la preparazione dei nostri tecnici. A tale proposito, comunque, c’è da sottolineare come queste macchine abbiano ben poca necessità d’intervento. In pratica, al di là di minimi interventi di manutenzione ordinaria, non si rompono mai».◀

INFO

A proposito di Weber MT Azienda fondata negli anni ’50 a Bad Laasphe, Germania, Weber MT è tuttora saldamente in mano all’omonima famiglia, oggi alla terza generazione. Considerata una delle aziende più innovative del settore a livello mondiale è tra i leader del mercato europeo e internazionale, esportando oltre il 60% della propria produzione.

I clienti apprezzano in particolare l’elevata qualità e robustezza delle macchine rigorosamente made in Germany, le soluzioni innovative che rendono confortevole l’utilizzo, nonché la facilità ed economia di manutenzione. Weber MT offre ben 24 mesi di garanzia sull’intera gamma dei prodotti, estendibili a 3, 4 o 5 anni.

Weber MT Italia A.L.Consulting sas Via Boezio 2 – 33010 Tavagnacco (UD) Tel: 0432.689275 Fax: 0432.309971 Email: info@al-importagency.it WEB: www.al-importagency.it

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Focus cantiere > Doosan

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na nuova società formata in joint venture da Bonatti S.p.A. e J&P-Avax Group si è aggiudicata il

contratto EPC (Engineering, Procurement, Construction) per questa sezione del TAP nel marzo 2016. Dopo aver condotto un confronto comparativo di

otto dei maggiori produttori di escavatori, Bonatti-J&P Avax s.r.l. ha scelto il marchio Doosan per fornire la potenza e l’affidabilità necessarie per l’ese-

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Preparativi

Escavatori Doosan al lavoro per la preparazione del sito per la posa delle condotte mediante livellamento e scavo di trincee.

Ben 52 Doosan per il più grande gasdotto d’Europa A un anno dall’inizio dei lavori, 52 nuovi escavatori Doosan sono impegnati nella realizzazione di una sezione del TAP (Trans Adriatic Pipeline) – il gasdotto Trans-Adriatico – che prevede la costruzione di circa 360 km di condotte in Grecia di Sandro Tozzi

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Focus cantiere > Doosan

In questa foto scattata nel cantiere di Serres vediamo (da sinistra a destra): John Joannou, Corporate Procurement Manager di Bonatti-J&P Avax s.r.l.; Sandro Lombardo, Site Logistics Manager di Bonatti-J&P Avax s.r.l.; Franck Adam, Key Accounts Director di Doosan Bobcat EMEA; Mathieu Verdeyen, Service Manager di Doosan; Dimitris Tzanidakis, Project Manager di Ergon Tzanidakis; Yiannis Panayiotopolos, Site Plant Manager di Bonatti-J&P Avax s.r.l.; e Akis Asvestopoulos, Sales Manager di Ergon Tzanidakis

cuzione del contratto, acquistando 52 nuovi escavatori cingolati Doosan da utilizzare nei lavori di scavo e di posa dei tubi da 1,2 m di diametro previsti nel progetto. Il Trans Adriatic Pipeline è la parte europea del cosiddetto Corridoio Meridionale del Gas che punta a collegare i mercati europei ai nuovi giacimenti di gas naturale del Caspio. TAP è una joint venture tra diverse società dell’energia ed è uno dei progetti strategici di infrastrutture energetiche più importanti in Europa. Con un investimento di 4,5 miliardi di euro e oltre 5.500 persone impegnate nei lavori, il progetto TAP attraverserà Grecia e Albania, partendo dal confine greco-turco per arrivare alla provincia di Lecce. TAP consentirà il trasporto del gas naturale dai giacimenti del Mar Caspio (Azerbaigian) fino ad alcuni dei principali mercati europei, come Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Austria. L’italiana Bonatti S.p.A. è uno dei maggiori general contractor interna-

zionali del settore della costruzione di condotte, con una solida reputazione ancorata alle migliaia di km di tubi posati nel mondo nelle più critiche condizioni ambientali e logistiche, superando sfide analoghe a quelle poste dal TAP, la cui realizzazione comporterà l’attraversamento di molte strade e fiumi lungo il suo percorso.

J&P-Avax Group è uno dei principali gruppi industriali greci del settore delle costruzioni, con vaste attività anche all’estero. Presente nel principale listino del mercato azionario della borsa di Atene dal 1994, J&P-Avax vanta ampia esperienza sia nella costruzione di oleodotti e gasdotti, che stazioni GNL e centrali termoelettriche.

Schermata di DoosanConnect

con indicata la posizione delle macchine della flotta e alcuni dei dettagli disponibili, riferiti a un mese di utilizzo degli escavatori

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I lavori di costruzione di questo gasdotto presentano non poche sfide e per semplificarne l’esecuzione Bonatti-J&P Avax s.r.l. ha acquistato 52 nuovi escavatori cingolati Doosan da 30 a 55 tonnellate (10 DX300LC-5, 20 DX340LC-5, 10 DX380LC-5 e 12 DX530LC-5), basando la sua scelta principalmente sulla produttività, la facilità d’uso e l’affidabilità che sono il marchio di fabbrica delle macchine Doosan. «Questo successo è un’ulteriore conferma della qualità dei prodotti Doosan e del supporto assicurato dalla nostra rete di concessionarie, che in questo caso vede in prima linea Ergon Tzanidakis Ltd, nostro rivenditore greco, cui è affidata la responsabilità per la manutenzione di tutte le macchine Doosan impegnate nel progetto», ha dichiarato Franck Adam, Key Accounts Director di Doosan Bobcat EMEA. Franck ha proseguito così:

Tre escavatori Doosan

in uno dei cantieri del TAP con operatori e dirigenti di Doosan, Ergon Tzanidakis e Bonatti-J&P Avax s.r.l.

«Questo contratto è il risultato della stretta collaborazione tra i diversi “attori” che, da giugno a novembre dello scorso anno, sono riusciti a organizzare le procedure necessarie per completare quest’importante contratto in un arco temporale molto stretto. La rapida disponibilità delle macchine e la corrispondenza delle loro prestazioni e specifiche con quanto richiesto dai lavori del progetto sono stati tra i fattori chiave che hanno portato Doosan a vincere l’assegnazione del contratto».

Un escavatore Doosan DX300LC-5

impegnato nel carico di attrezzature per frantumazione e vagliatura utilizzate per produrre materiali di rinterro per il riempimento delle trincee dopo la posa dei tubi

È altresì importante ricordare che il general contractor Bonatti è un cliente storico di DMO, la concessionaria Doosan per l’Emilia-Romagna, il Veneto e parte della Lombardia, fattore che, nelle fasi iniziali, è stato facilitante nel connettere gli attori per questa importante trattativa.

I punti di forza chiave degli escavatori Doosan Doosan è ormai da diversi anni uno tra i cinque principali produttori di escavatori al mondo. Con il miglior prezzo per tonnellata sul mercato, Doosan è oggi un leader mondiale, con una gam-

ma che offre produttività, prestazioni e comfort elevati. «Il processo decisionale che ci ha portato a scegliere il marchio degli esca-

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Focus cantiere > Doosan

vatori da acquistare è iniziato con un’analisi di otto costruttori di escavatori leader e abbiamo infine scelto Doosan dopo un’accurata valutazione delle caratteristiche tecniche e del pacchetto post vendita offerto», ha dichiarato John Joannou, Procurement Manager J&P-Avax SA. «Le macchine Doosan offrono un ot-

timo rapporto qualità/prezzo, in particolare quando si analizzano le prestazioni e il consumo di carburante che, dopo diversi mesi di utilizzo degli escavatori, possiamo confermare essere in linea con gli impressionanti valori riportati nelle schede tecniche. Per esempio, per la movimentazione dei tubi con i sollevatori a vuoto, Doosan è stata l’unica a soddisfare i requisiti

indicati con macchine da 53 tonnellate, rispetto ai modelli da 60/70 tonnellate della concorrenza, consentendoci così di risparmiare prima sul prezzo di acquisto e ora anche sui consumi di carburante». Il Doosan DX530LC-5 da 53 tonnellate offre il carro più ampio sul mercato nella sua classe di macchine. Con 3,9 m

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Un escavatore Doosan DX530LC-5

mentre solleva un tubo da 14 tonnellate

re, tubi in acciaio da 14 t e lunghi 18 m allo sbraccio massimo e su 360°, alle altezze e alle distanze richieste con l’ausilio di vacuum lifter. «Confrontare le macchine in base al peso dei modelli si è rivelato poco utile; per esempio, abbiamo scoperto che gli escavatori Doosan DX340LC-5 da 34 tonnellate sono equivalenti ai modelli da 38 tonnellate degli altri marchi», ha aggiunto Joannou. «Utile si è invece rivelato il poter contare su una gamma di escavatori che, come quella Doosan, offre sei diversi modelli tra le 30 e le 55 tonnellate, cosa che ci ha consentito di non sovradimensionare la nostra flotta di macchine. Doosan è stata poi anche in grado di soddisfare le nostre esigenze di consegna urgente delle macchine. Una volta confermato l’accordo, gli escavatori sono arrivati entro un mese, tra ottobre e novembre dello scorso anno».

di larghezza in configurazione estesa, il DX530LC-5 offre capacità di sollevamento ai vertici della sua categoria. I 12 escavatori DX530LC-5 acquistati da Bonatti-J&P Avax s.r.l., sono equipaggiati con un gruppo di lavoro per “escavazione massiva” (con braccio da 6,3 m e bilanciere corto da 2,4 m) che assicura le prestazioni idrauliche superiori necessarie per movimenta-

Gli escavatori Doosan sono ora alacremente impegnati in una serie di applicazioni che vanno dai lavori preparatori (come livellamento, rimozione di alberi e pulizia del sito), al sollevamento dei tubi da collocare o sistemare in “stringa”, allo scavo di trincee per mezzo di martelli idraulici e benne, al carico delle macchine da frantumazione e vagliatura utilizzate per produrre materiali di rinterro per il riempimento delle trincee dopo la posa dei tubi. A sei mesi dall’inizio del progetto, gli operatori degli escavatori hanno confermato che i vantaggi principali delle macchine Doosan risiedono nelle lo-

ro grandi forze di scavo e di trazione e nell’elevata potenza idraulica, che consentono a queste macchine una risposta molto rapida, fluida e precisa. Gli operatori hanno inoltre avuto modo di apprezzare il comfort e la facilità d’uso della cabina degli escavatori Doosan, macchine che offrono la cabina più grande e uno dei più quadri di comando più ampi del mercato. Uno degli operatori ha così commentato: «Prima di questo progetto non avevo mai usato un escavatore Doosan e ora che vi ho lavorato per oltre 600 ore, posso dire che sono rimasto favorevolmente sorpreso e colpito dalla semplicità dei comandi della macchina. Oltre a essere molto spaziosa, la cabina offre grande visibilità ed è molto silenziosa».

DoosanConnect e il pacchetto assistenza Il contratto per i 52 nuovi escavatori Doosan include un pacchetto assistenza che prevede due anni di garanzia con possibilità di estensione per un ulteriore anno e un team assistenza dedicato disponibile 24 ore su 24. Il servizio è gestito direttamente da Ergon Tzanidakis, concessionaria Doosan per la Grecia. «Per questo contratto, abbiamo acquistato due nuovi furgoni completamente attrezzati e abbiamo assunto quattro nuovi tecnici di assistenza che, insieme a me, sono completamente dedicati a questo progetto», ha dichiarato Dimitris Tzanidakis, Project Manager di Ergon Tzanidakis. «La disponibilità di pezzi di ricambio rappresenta un ulteriore valore aggiunto e possiamo contare su un magazzino ricambi si-

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Focus cantiere > Doosan

Un escavatore Doosan tuato direttamente nel cantiere principale del progetto, oltre che sul magazzino di Ergon Tzanidakis ad Atene e sul centro logistico Doosan di Lipsia, in Germania, da dove i ricambi possono essere consegnati dalla sera alla mattina, in meno di 24 ore». Oltre alle macchine e al pacchetto assistenza, Bonatti-J&P Avax s.r.l. ha molto apprezzato anche le funzionalità offerte da DoosanConnect, il sistema di gestione flotte basato sul web che consente il monitoraggio in remoto delle prestazioni e delle condizioni di sicurezza delle macchine Doosan e ne promuove la manutenzione preventiva. Disponibile di serie su tutti gli escavatori (modelli da 14 tonnellate in su), pale gommate e dumper articolati Doosan di nuova generazione conformi Stage IV, il sistema telematico Doo-

sanConnect consente ai gestori delle flotte di comunicare con le macchine e generare una serie di report analitici, tra cui stato della flotta, dettagli macchina, ore di esercizio, utilizzo del carburante, tempo di permanenza del motore al minimo rispetto al tempo di impiego operativo, codici errore macchina, sistema di allarme motore, cronologia della manutenzione e report di utilizzo. I clienti possono monitorare la posizione geografica delle loro macchine Doosan, accertandosi che siano dove dovrebbero essere, cosa che contribuisce a prevenire il furto dei mezzi. «I dati operativi consentono ai proprietari di monitorare nel dettaglio l’efficienza dei consumi della macchina e le modalità di erogazione della potenza utilizzata nelle diverse applicazioni. In questo modo è possibile determinare

impegnato nello scavo di trincee con martello idraulico e in operazioni di movimento terra sul difficile terreno dell’area di Kavala

se gli operatori possono affinare il loro uso delle macchine per riuscire a eseguire lo stesso lavoro con meno carburante», ci conferma Yannis Panayiotopolos, Site Plant Manager di BonattiJ&P Avax s.r.l. «Report accurati sull’impiego delle macchine, come il numero di ore di utilizzo di un escavatore per un particolare lavoro, mi aiutano a preparare stime più precise per la pianificazione dei lavori. Il sistema permette anche di accedere alla cronologia della manutenzione della macchina e aiuta nella programmazione degli interventi di assistenza di routine, eliminando la necessità di controllare fisicamente i livelli di carburante, in quanto le informazioni possono essere visualizzate da remoto».◀

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