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Anno XXXI n.8 | Novembre-Dicembre 2017
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Anno XXXI n.8 | Novembre-Dicembre 2017
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Sommario
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OMME RCIO
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Anno XXXI n. 8 - novembre-dicembre 2017 Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Martina Cenni, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi
Editoriale
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News > Le brevi
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Preview > Agritechnica 2017 Impossibile mancare di Porfirio Ferrari
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Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta di SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.
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n.8 | Novembre-Dicembre 2017
IN COPERTINA > BOSCH
di Sandro Tozzi
p. 58
Mammoet al GIS 2017 di Porfirio Ferrari
p. 30
Visto in fiera > Simex a Steinexpo 2017 Simex, ospite d’eccezione
Focus azienda > INCOFIN
di Miriam Spada
p. 62
Qualità dell’aria al primo posto di Luca Balduzzi
p. 34
L’evento > BKT Tempo di medaglie per BKT di Porfirio Ferrari
p. 68
Logistica > Linde MH Linde presenta la gamma
Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno
completa di attrezzature per applicazioni in aeroporti
Spedizione Spedizione in Abb. Postale - Stampe Periodiche in Regime Libero - 70% CN/FC/0005
Preview Ecomondo > Volvo
Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 830 del 06/04/1987
di Sandro Tozzi
di Miriam Spada
p. 72
Volvo a Rimini: potente e green p. 42
L’evento > Liebherr 75.000 escavatori per Liebherr
L’evento > Rodeo CASE 2017
di Sandro Tozzi
p. 76
I migliori operatori del mondo Commercio Italia SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news
alla finale del Rodeo CASE 2017 di Miriam Spada
p. 48
Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
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OMMERCIO
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Editoriale
Il regno delle macchine di Manuela Cortesi
È
in atto una rivolu-
definita la quarta rivoluzione in-
fonda consapevolezza di quanto
zione. È un incedere
dustriale, stiamo ora assistendo
sta accadendo. Ha ragione Erik
veloce la cui portata
a un livello successivo di inte-
Brynjolfsson, del Centro Econo-
è difficilmente misu-
grazione uomo-macchina dove
mia Digitale del MIT di Boston:
rabile, e noi ogni giorno ne sia-
le dinamiche diventano sempre
«Non penso proprio che faremo
mo al contempo vittime e parte
più complesse e a essere sosti-
la fine dei cavalli, noi ci troviamo
attiva. Lo studio realizzato da
tuita non è più soltanto la mera
in una posizione migliore: pos-
ADP con The european hou-
forza fisica. I robot stanno infatti
siamo decidere come organiz-
se – Ambrosetti è una di quel-
imparando a trasformare le abi-
zare l’economia, i cavalli no.»
le sporadiche ma significative
lità intellettive dell’uomo – dal
Dovremmo tenerlo sempre a
finestre che ci permettono di
problem solving fino addirittura
mente: l’economia è nostra. Di-
gettare uno sguardo su un fu-
all’impeto creativo – in algoritmi.
ventiamone i protagonisti, non
turo talmente prossimo da es-
le vittime.
sere oramai un inevitabile pre-
Cosa sta accadendo dunque?
sente: la nuova industria 5.0.
Dal 4.0 ci stiamo affacciando
Il mercato degli investimenti
all’era dell’Industria 5.0: una pie-
delle imprese italiane nella tra-
na integrazione uomo-tecnolo-
sformazione digitale continua
gia, dove internet diventa og-
FONTI
a crescere: nel 2016 è stato di
getto, dove i confini tra mondo
ADP 5.0 - Come la digitalizzazione e l’automa-
1,8 miliardi di euro l’ammonta-
fisico e regno virtuale saranno
zione cambiano il modo di lavorare
re degli investimenti in siste-
così sfumati da cessare di esi-
https://www.it-adp.com/assets/vfs/Fa-
mi industriali (robotica) e ICT,
stere. Miglioramenti sul piano
mily-27/ADP-2017/ADP-5.0-Verso-un-nuo-
con un +18,2% rispetto all’an-
della qualità della vita...? Cer-
vo-equilibrio/Ricerca-ADP-5.0-Mappa-con-
no precedente.
tamente. Ci saranno nuove op-
cettuale.pdf
L’industria persegue l’avventura
portunità, ma i posti di lavoro a
dell’automatizzazione già in atto,
rischio solo in Italia si aggirano
Klaus Schwab, La quarta rivoluzione indu-
ovvero la sostituzione dell’uomo
sui 3 milioni. Il lavoro cambie-
striale, Franco Angeli Edizioni, 2016
da parte delle macchine nei la-
rà, anzi, è già cambiato: istruzio-
vori ripetitivi e alienanti. Faremo
ne e aggiornamento professio-
REPORT (Puntata del 25/10/2015), RIVOLU-
anche noi la fine dei cavalli? Il
nale saranno le chiavi perché il
ZIONE 4.0, di Michele Buono
regno delle macchine escluderà
cambiamento non disintegri fa-
http://www.report.rai.it/dl/Report/punta-
l’uomo dal lavoro? Certo è che
sce di tessuto sociale. Ci vorrà
ta/ContentItem-99470f20-8984-429a-a6c7-
all’interno di quella che è stata
cautela, e soprattutto una pro-
b3d27fa42e3a.html
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OMMERCIO
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News > Le brevi
BASF
Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti visita la sede del Gruppo BASF, il polo chimico integrato più grande al mondo Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, ha visitato oggi il quartier generale BASF a Ludwigshafen, in Germania, il polo chimico integrato più grande al mondo. Il Ministro Galletti è stato accolto da Saori Dubourg, Membro del Board of Directors di BASF ed accompagnato da una delegazione di manager aziendali, tra cui Andreas Riehemann, Amministratore Delegato di BASF Italia. La visita si è concentrata su come il Gruppo abbia sviluppato nel corso degli anni il sistema di produzione integrata Verbund, che permette agli oltre 200 impianti produttivi del sito di essere connessi in modo intelligente per utilizzare al meglio l’energia, le materie prime e ridurre al massimo gli impatti ambientali. Grazie al sistema Verbund, applicato in sei siti produttivi nel mon-
do, BASF nel 2016 ha risparmiato energia per 19 milioni di Megawatt/ora che equivale a 3,8 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell’ambiente. La visita si è poi soffermata su quattro principali aree tematiche: efficienza energetica, sostenibilità ambientale, tecnologie per la mobilità intelligente e sviluppo di polimeri biodegradabili e compostabili. Il Ministro ha visitato anche gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti e cogenerazione energetica, che garantiscono allo stabilimento oltre il 90% del fabbisogno energetico di 6 TWh, e il centro di monitoraggio e controllo ambientale che verifica in tempo reale la qualità dell’aria e delle acque. Da ultimo, il laboratorio di Ricerca avanzata dove si sviluppano tecnologie all’avanguardia per catalizzatori di nuova generazione e batterie destinate al settore automotive. «BASF è impegnata a identificare prodotti e soluzioni innovative che abbiano un effetto concreto in termini di economia circolare e siamo felici di averle condivise con il Ministro Galletti», ha commentato Saori Dubourg, Membro del Board of Directors di BASF e Responsabile per la Regione Europa. «Sono venuto in Germania», ha spiegato il Ministro dell’Ambien-
te Gian Luca Galletti «per conoscere una grande realtà globale e confrontarmi su quel cambiamento profondo di mentalità che interessa l’economia europea nel suo rapporto con la sostenibilità. BASF dimostra nei fatti che il mondo industriale sta cambiando: con l’attenzione al contenimento delle emissioni, al riciclo e alla rigenerazione, puntando sull’efficienza energetica e sulle tecnologie in grado di ridurre gli impatti sull’ambiente. Il futuro», ha aggiunto Galletti, «si chiama economia circolare: un processo irreversibile del nostro sistema produttivo, che trova anche la chimica italiana estremamente attenta e consapevole. Questo», conclude Galletti «è un settore decisivo su cui rafforzare la leadership europea sull’ambiente, in linea con gli impegni presi alla Cop21 di Parigi». Andreas Riehemann, Amministratore Delegato di BASF Italia, al termine della visita ha commentato: «Siamo orgogliosi di aver mostrato al Ministro come per BASF la sostenibilità e l’innovazione viaggino di pari passo. Il sito Verbund di Ludwigshafen è un chiaro segnale della possibilità di coniugare lo sviluppo del più grande polo chimico al mondo, con l’innovazione e il rispetto per l’ambiente.»
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News > Le brevi
MARMOMAC
Marmomac, edizione record con 68 mila operatori da 147 Paesi Più del 60% dei buyer proviene dall’estero. La rassegna si conferma hub globale per la promozione e il commercio della filiera della pietra naturale. Veronafiere con Marmomac sigla nuovi accordi per sviluppare internazionali. La 53ª edizione di Marmomac è in programma a Veronafiere, dal 26 al 29 settembre 2018
Più business, contatti, internazionalità, cultura di prodotto e formazione. Marmomac archivia oggi dopo quattro giornate alla Fiera di Verona un’altra edizione all’insegna della crescita su tutti i fronti, confermandosi una volta di più la manifestazione leader a livello mondiale per tutta la filiera della pietra naturale, dai materiali grezzi e finiti, alle tecnologie agli accessori di lavorazione, fino alle sperimentazioni nel campo del design e dell’architettura. «Il 52° Marmomac ha ribadito con i numeri il proprio ruolo guida per l’interscambio globale del settore», commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. «Parliamo di 1.650 aziende, di cui il 64% estere da 56 nazioni, presenti in fiera, e 68mila operatori da 147 Paesi.
Anche questa edizione ha raggiunto l’obiettivo di incrementare gli affari delle imprese del marmo che hanno chiuso importanti contratti e firmato commesse sia nel comparto dei materiali che delle tecnologie». Marmomac, come piattaforma di promozione B2B, svolge una funzione strategica in particolare per il prodotto dell’industria lapidea italiana che realizza quasi il 75% del proprio fatturato all’estero. Dal 2015, la rassegna è stata inserita dal Governo nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy e nella giornata inaugurale di quest’anno ha incassato dal sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, l’impegno a prorogare gli stanziamenti anche per il 2018.
L’internazionalità ha costituito la direttrice di sviluppo anche di Marmomac 2017, come spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: «Ancora una volta la presenza di operatori esteri è stata superiore al 60% del totale, rispecchiando l’evoluzione dei mercati internazionali e confermando Marmomac piattaforma globale per l’interscambio e la promozione dell’intera filiera lapidea. In evidenza, il crescente interesse dei paesi africani, così come il maggior numero di buyer da Nord e Sud America e si confermano quelle dall’Europa. Si registra al contempo l’incremento dell’Asia con Cina e India, seguita da Russia, finalmente in ripresa, Turchia e Iran in forte aumento. Buona anche l’affluenza dal mercato interno, in particolare dal centro-sud Italia. Il nostro obiettivo ora è proiettare in modo ancora più spinto il presidio del brand di Marmomac all’estero e nel corso di questa edizione abbiamo già chiuso diversi accordi di sistema in Italia e Cina. Il prossimo appuntamento sarà a Miami a metà ottobre per incontrare ad Archmarathon 50 studi di architettura dell’intero continente americano, per al-
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Organiz
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largare sempre di più il network della manifestazione». A Marmomac 2017, infatti, hanno visto la luce diverse iniziative che vanno in questa direzione: dalla firma della nuova partnership in Cina con la fiera di Qingdao, alla lettera d’intenti con IMM-Carrarafiere per la promozione congiunta all’estero dei rispettivi distretti lapidei, fino all’annuncio del rafforzamento delle manifestazioni sul marmo e costruzioni in Sud America gestite dalla controllata Veronafiere do Brasil. Molte, poi, le visite istituzionali ufficiali, tra cui quelle della delegazione commerciale indiana, guidata dall’ambasciatrice in Italia Reenat Sandhu, e brasiliana,
accompagnata dal governatore di Espirito Santo, Paulo Hartung. Nei quattro giorni di fiera, grande attenzione è stata riservata al mondo del design, ma anche della formazione, protagonista nei corsi di aggiornamento per architetti della Marmomac Academy The Italian Stone Theatre, padiglione realizzato insieme a Mise, Ice-Agenzia e Confindustria Marmomacchine, ha raccontato l’interazione tra pietra, sperimentazione progettuale e tecnologia, mentre nel corso dell’International Stone Summit, le principali associazioni di categoria della pietra a livello mondiale hanno fatto il punto sullo sviluppo del settore.
Il 2017 ha visto il debutto della collaborazione con Milano Design Film Festival un ciclo cortometraggi di autori internazionali dedicati al mondo del marmo e della pietra naturale. La serata di gala Marmomac Night ha visto la consegna dei Best Communicator Award e dei diplomi di Mastro della Pietra; tra i premi, anche il ritorno del riconoscimento Icon Award. Restano, invece, esposte anche per tutto il mese di ottobre, le 12 installazioni in pietra di Marmomacc & the City, nelle piazze del centro storico di Verona. La 53ª edizione di Marmomac è in programma a Veronafiere, dal 26 al 29 settembre 2018.
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News > Le brevi
VOLVO
Prepotente crescita delle vendite di Volvo CE nel terzo trimestre 2017 Le vendite per Volvo CE nel terzo trimestre del 2017 hanno registrato una crescita pari al 34% Il presidente di Volvo Construction Equipment, Martin Weissburg, ha annunciato che nel terzo trimestre 2017 Volvo CE ha registrato una crescita delle vendite del 34%, accompaganata da un aumento degli ordini del 45%. Buonissime anche le consegne nel trimestre, cresciute del 48% rispetto allo stesso periodo del 2016. Fino alla fine di agosto, il mercato europeo è cresciuto del 15%, guidato dalla crescita del Regno Unito, della Francia e dell’Italia. Il mercato tedesco è leggermente cresciuto rispetto all’anno precedente, così come il mercato russo ha recuperato molto. L’America del Nord, grazie all’aumento della domanda, è cresciuta del 7% rispetto allo scorso anno. Il Sud America rimane a liveli inferiori con una crescita del 6% rispetto all’ultimo anno. Il mercato asiatico (esclusa la Cina) cresce invece del 12% ri-
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spetto allo scorso anno, con una crescita continua in India e in Indonesia, aiutate da un settore minerario di recupero. Il mercato cinese è al 74% rispetto allo scorso anno, con forti riprese sugli escavatori e sulle pale gommate. «Questa è una prestazione particolarmente forte: Volvo CE ha risposto bene alla crescente domanda, con un aumento del volume del 48% e allo stesso tempo un notevole incremento nella redditività», commenta Martin Weissburg, presidente di Volvo Construction Equipment. «Continuiamo a guadagnare quota di mercato con i nostri prodotti.» Volvo CE raggounge inoltre un altro primato: durante il trimestre è stato prodotto il 75.000 dumper articolato. Avendo prodotto più della metà dei dumper articolati, circa 50.000 dumper Volvo sono ancora in giro per il mondo.
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News > Le brevi
IGUS
1.000esima gru ship-to-shore dotata di sistema di alimentazione sicuro igus Da nuovo arrivato a standard nel settore delle gru: 17 anni di sviluppo e continua innovazione di successo Igus, lo specialista in motion plastics, ha dotato la sua 1.000esima gru ship-to-shore (STS) di un sistema di catene portacavi. Negli ultimi 17 anni le soluzioni igus sono diventate le innovazioni più collaudate nell’industria grazie allo sviluppo continuo. Nella maggioranza dei casi le catene portacavi rol e-chains (con ruote) vengono utilizzate per le corse lunghe consentendo di incrementare la durata d’esercizio dei componenti e allo stesso tempo riducendo la forza motrice necessaria per movimentare il sistema. Queste catene si possono combinare anche con i nuovi moduli isense, per esempio diversi sensori vengono utilizzati per misurare il movimento e l’usura del sistema di catene portacavi, ciò significa che la data di sostituzione dei componenti si può prevedere durante il funzionamento aumentando quindi la sicurezza e la disponibilità della gru. Nella tecnologia delle gru le semplici soluzioni “standard” non si possono adattare sempre alle nuove applicazioni dato che i requisiti sono sempre diversi. Ampie oscillazioni di temperatura, forti vibrazioni o movimenti dell’intera struttura in acciaio de-
vono essere presi in considerazione quando vengono installati nuovi impianti o eseguiti retrofit di gru esistenti. Ora lo specialista in motion plastics igus ha dotato la sua 1.000esima gru STS (shipto-shore) di un sistema di catene portacavi realizzato in materiale plastico, dimostrando che la tendenza verso componenti leggeri e di lunga durata è ora l’innovazione in tutto il mondo. Theo Diehl, Responsabile del settore gru, coinvolto direttamente in molti di questi 1.000 progetti, spiega perché igus ha così tanto successo nel settore industriale: «Per noi, la grande svolta è stata lo sviluppo della catena portacavi con ruote rol e-chain, installata nel 2000 per l’alimentazione del carrello della nostra prima gru STS. Utilizzando le ruote, quando il tratto superiore della catena si posa sul tratto inferiore, il coefficiente di attrito nelle corse lunghe si riduce drasticamente. Perciò si può risparmiare fino al 57% della forza motrice necessaria per movimentare il sistema di catene portacavi. Anche il rumore si riduce notevolmente.» Ulteriori sviluppi sono il risultato del know-how acquisito in molti anni. «Nel 2004 igus ha lanciato sul mercato la versione heavy du-
ty della catena portacavi con ruote», spiega Theo Diehl. «Questa versione è stata potenziata grazie ai molti anni di esperienza e quindi è stata notevolmente migliorata la sua stabilità e la sua durata d’esercizio prevista.» Nel 2008, grazie all’esperienza maturata negli 8 anni precedenti, è stata lanciata sul mercato la catena portacavi P4. È caratterizzata dal fatto che funziona in modo molto silenzioso e senza vibrazioni grazie alla struttura a doppia ruota che ha anche consentito di aumentare la durata d’esercizio del sistema. Altri prodotti, originariamente sviluppati per il settore delle gru, ora offrono soluzioni anche per altri settori industriali, un esempio, oltre alle catene portacavi rol e-chain, è rappresentato anche dei nuovi cavi chainflex in fibra ottica (FOC) introdotti nel 2016 che si possono utilizzare nelle applicazioni in movimento con range di temperatura tra -40 °C e +80 °C senza gel all’interno. Un altro esempio viene fornito dai sistemi di canali in alluminio resistenti all’acqua di mare (in conformità a EN6060) per corse lunghe oltre 100 metri con “rise protection” o dai bracci flottanti che compensa-
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no gli errori di allineamento fra via di corsa del carrello e catena. Igus fornisce tutti i componenti come prodotti individuali o come soluzioni complete assemblate ed anche installate dal reparto di Project Engineering igus, in base alle richieste del cliente. La famiglia di prodotti isense – dispositivi intelligenti che prevedono la data di sostituzione del componente durante il funzionamento e perciò aumentano la sicurezza – completa il portafoglio. Questo in-
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clude, per esempio, il nuovo modulo EC.M migliorato, che viene montato sull’estremità mobile della catena e registra automaticamente accelerazione, velocità, temperatura e il numero di cicli completati. Altri esempi sono il sensore dell’usura EC.W che misura il grado di usura della catena portacavi e perciò rende possibile determinare la durata d’esercizio rimanente, e il nuovo EC.RC (controllo del funzionamento della catena portacavi), introdotto nel 2017 per controllare lo stato di fun-
zionamento delle catene, specialmente nei canali guida per le corse lunghe. I sensori misurano e controllano la posizione della catena portacavi. In questo modo si evita che la macchina continui a funzionare quando si verificano guasti meccanici; quindi la totale perdita della catena o l’interruzione elettrica (per esempio a causa di danni al cavo) appartengono al passato. In questo modo l’isense EC.RC, come tutti i prodotti igus, protegge da fermi macchina imprevisti della macchina.
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News > Le brevi
ATLAS COPCO
Atlas Copco amplia la gamma di torri faro con il modello HiLight V4W Con il lancio della HiLight V4W, Atlas Copco amplia la sua gamma di torri faro. HiLight V4W è il nuovo modello che offre migliori prestazioni ad altitudine elevata e a condizioni meteo estreme. Durevole ed efficiente nei consumi, la torre faro HiLight V4W richiede poca manutenzione grazie al suo design robusto e garantisce una fonte di illuminazione affidabile che permette di lavorare in modo produttivo e in sicurezza nei settori dell’edilizia e del minerario in tutto il mondo
La HiLight V4W è dotata di un motore a 3 cilindri raffreddato ad acqua, da 8 kW. L’adattabilità dell’unità è comprovata dalla sua capacità di funzionare a temperature molto alte, superiori a 40°C. Le dimensioni e la po-
tenza del motore sono specificamente scelte per garantire il funzionamento della torre faro anche in ambienti particolarmente caldi e impegnativi. La HiLight V4W può essere utilizzata ad altitudini superiori ai 2.000 metri,
senza alcun rischio di riduzione della potenza motore. Tenendo conto di ciò, la torre faro è stata progettata con lampade ad alogenuri metallici. Il serbatoio da 160 litri, che offre un’autonomia di 90 ore e che
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consuma solo 1,7 litri di carburante all’ora, garantisce intervalli più lunghi tra un rifornimento di carburante e l’altro. La nuova torre faro di Atlas Copco è dotata di 4 lampade ad alogenuri metallici da 1.000 W che possono illuminare un’area di 4.000 m2, con una media di 20 lux (luminosità). La HiLight V4W è dotata di un mast manuale con rotazione di 360o che può essere elevato fino a 7,5 metri. Come optional è possibile richiedere un verricello a corrente per manovrare elettricamente il mast. Dotata di un sottocarro con quattro stabilizzatori con livella, la torre faro HiLight V4W include un telaio di base heavy-duty e scocche protettive per garantirne la sicurezza. Inoltre include varie caratteristiche importanti, come ad es. il telaio antinquinamento, la famosa cofana-
tura in polietilene HardHat® che è molto durevole negli ambienti di lavoro estremamente difficili e che assicura una solida protezione delle parti interne. Ma non solo: gli sportelli con apertura verso l’alto garantiscono il facile accesso alle parti interne per una manutenzione rapida e senza problemi.
La HiLight V4W può essere equipaggiata, su richiesta, con fotocellula e timer settimanale. La fotocellula misura la luminosità e può essere attivata dalla luce del sole, mentre il timer settimanale consente di programmare eventi di illuminazione.
«La nostra nuova torre faro HiLight V4W è progettata per incrementare la produttività e garantire un sicuro ambiente di lavoro», afferma Felix Gomez, Product Marketing Manager for Light Solutions presso la Divisione Energia Portatile di Atlas Copco. «Inoltre abbiamo migliorato le procedure di manutenzione e l’accesso alle parti interne, affinché gli utenti possano concentrarsi esclusivamente sui lavori di manutenzione e riparazione.»
UNACEA
Italcab ha aderito a Unacea Italcab spa, azienda specializzata nella progettazione e produzione di cabine per macchine movimento terra e industriali, ha aderito a Unacea come socio aggregato. Fondata nel 1980 a Monastier di Treviso, dove ha tuttora sede, Italcab si apre subito al mercato internazionale. A oggi esporta circa il 70% della produzione. «Italcab è impegnata da anni in un percorso di innovazione e digitalizzazione dei processi di svilup-
po e di produzione», ha dichiarato Sara Porcellato, consigliere delegato dell’azienda trevigiana. «Ciò ha sempre avuto come obiettivo il miglioramento del servizio per il cliente. In controtendenza con il resto del mercato, siamo riusciti in questo modo ad aumentare costantemente negli ultimi 4 anni i nostri volumi di vendita. Essere parte di un settore industriale di respiro mondiale significa anche stare a contatto con i partner, i produttori e le istituzioni. Per questo abbiamo deciso di aderire ad Unacea.»
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News > Le brevi
MERCEDES-BENZ
Il futuro è Diesel, ibrido e elettrico Fino al 31 dicembre 2017, Mercedes-Benz offre agli italiani l’opportunità di essere protagonisti di una nuova era della mobilità, più pulita, efficiente e sostenibile, con un contributo di 2.400 euro per chi sceglie di passare da un’auto con motore da EU1 a EU4, alle nuove generazioni di motori Diesel Euro 6, ibridi ed elettrici della Stella. 1.200 euro di bonus sono invece destinati a chi decide di entrare nella mobilità a zero emissioni di smart electric drive. L’usato Diesel di vecchia generazione, di qualsiasi marca, da EU1 a EU3, portato in permuta, verrà rottamato, contribuendo a rendere più giovane, ecocompatibile e sicuro il parco auto circolante in Italia, uno tra i più anziani in Europa. Questa nuova, importante iniziativa, estesa a livello europeo, sottolinea ancora una volta l’impegno del Gruppo Daimler nella ricerca di soluzioni in grado di rendere la mobilità sempre più sostenibile. Una strategia che vede tra i suoi principali protagonisti il marchio EQ, la nuova famiglia di automobili 100% elettriche della Stella, la progressiva ibridizzazione delle motorizzazioni tradizionali, con un peso crescente della componente elettrica e la continua evoluzione tecnologica dei motori Diesel, oggi un punto di riferimento per ef-
ficienza ed emissioni. Una nuova generazione di motori Diesel, fondamentali per rispondere ai limiti imposti dalle severe direttive sull’ambiente EU, previste per il 2020 e il 2025. Queste direttive sono basate sulla nuova norma RDE, che misura i consumi e le emissioni in condizioni di utilizzo di tutti i giorni. Mercedes-Benz Italia lancia una forte campagna di incentivi per accelerare il salto tecnologico tra il passato, che ha visto protagonisti i motori Diesel EU1, EU2, EU3 ed EU4 e il futuro, con le nuove generazioni di propulsori Diesel EU6, ibridi ed elettrici della Stella, ambasciatori di sostenibilità ed efficienza. Un invito a sostituire la propria auto, con un contributo di 2.400 euro per chi sceglie di abbandonare la propria auto Diesel con tecnologia da EU1 a EU4 e passare alle nuove auto con i motori Diesel Euro 6, ibridi e ibridi plug-in ed elettrici della gamma Mercedes-Benz e smart. Gli eco-incentivi della Stella sono anche una grande opportunità per entrare nell’era della mobilità a zero emissioni di smart electric drive, con un ‘eco-bonus’ di 1.200 euro. Per diventare protagonisti di una mobilità sempre più pulita e sostenibile, e beneficia-
re dell’eco-bonus sull’acquisto della nuova auto, è sufficiente recarsi con il proprio usato (intestata a proprio nome da almeno sei mesi), da EU1 a EU4, presso la rete di concessionarie italiane Mercedes-Benz e smart. Una perizia del TÜV valuterà le vetture EU1, EU2 e EU3 portate in permuta, che saranno successivamente rottamate a cura del concessionario. Per le vetture EU4, invece, la stima dell’usato seguirà la normale trattativa tra Cliente e Dealer. Passare ad un’auto con motore di nuova generazione rappresenta una scelta responsabile per l’ambiente e la collettività per i valori di inquinanti notevolmente inferiori. Ma anche un grande vantaggio in termini di risparmio sui costi di esercizio. È sufficiente, infatti, mettere a confronto i consumi della nuova Classe E, con quelli della gamma 2006 EU4: il nuovo 220d EU6 arriva a percorrere oltre 25 chilometri con un litro di gasolio, contro i 16 chilometri/litro del 220 CDI EU4 di vecchia generazione, calcolati con lo stesso metodo NEDC. Un gap importante nei consumi se si considera che il risparmio su 100.000 km è di oltre 3.300 euro, a fronte di migliori prestazioni e una potenza massima che sale da 150 a 194 CV.
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ABB
I riduttori e i motoriduttori Dodge® Quantis di ABB sono adesso disponibili anche per rapporti superiori Much Asphalt è il principale distributore di asfalto a caldo e a freddo del Sud Africa. Opera con ben 15 stabilimenti compreso quello di Pietermaritzburg (PMB) nella provincia di KwaZulu-Natal. Partendo dall’obiettivo di raddoppiare giornalmente le 720 tonnellate prodotte da PMB, il responsabile dello stabilimento Clayton Sageantes ha iniziato ad aggiornare i macchinari, compresi i riduttori e i cuscinetti di 14 unità tra cui i convogliatori, i tamburi di essiccazione, gli scaricatori ad alta velocità e le soffianti. Sageantes aveva già avuto diverse esperienze con i supporti e i riduttori Dodge e quindi sapeva che sarebbero stati ideali per l’utilizzo nelle condizioni umide, calde e polverose dello stabilimento. Mervin Govender, Sales Engineer ABB locale di Dodge, si è impegnato ad analizzare la situazione e quindi a selezionare i prodotti adeguati, a partire dai supporti con cuscinetti a rulli sferici ISN. «I supporti cuscinetto ISN sono caratterizzati dal sistema di tenuta Trident a triplo labbro che è estremamente efficace nel proteggere i cuscinetti in un ambiente di lavoro particolarmente polveroso», spiega Govender. «Sono inoltre convinto che Clayton Sageantes abbia apprezzato molto il fatto che i supporti ISN siano sigillati e ingrassati dalla fabbrica
e che vengano forniti pronti per essere installati.» Clayton Sageantes ha confermato che i supporti ISN rappresentano la soluzione di cui aveva bisogno. «Il sistema di montaggio particolare e unico dei supporti ISN ci ha permesso di ridurre sensibilmente i tempi di installazione», aggiunge Sageantes. «Ma la cosa più importante è che questi supporti, insieme ai set di regolazione Dodge, formano il sistema di tenuta migliore che abbia mai visto. Questi prodotti hanno superato di gran lunga tutti gli altri marchi concorrenti utilizzati nell’impianto.» I riduttori Dodge Quantis pendolari ad assi paralleli (MSM) sono specifici per le applicazioni con nastri trasportatori e Sageantes è oltre modo entusiasta di quanto sia stato semplice installarli. «È un vero piacere montare sull’albero questo sistema con doppie bussole coniche del riduttore», ci conferma Sageantes. «Quando è necessario, questo sistema di bussole contribuisce a semplificare anche lo smontaggio del riduttore. Questa soluzione, tanto semplice quanto pratica, risolve uno dei nostri problemi principali in cui siamo incappati spesso quando volevamo smontare i riduttori di altri marchi dall’albero: era un’operazione che richiedeva sempre tempi di inattività particolarmente lunghi.»
Il centro autorizzato Quantis, Super Armature Winders (SAW), ha fornito le unità dotate di motori IEC LV di ABB. L’assistenza locale si è rilevata determinante quando Sageantes, durante la configurazione del rapporto dei riduttori, si è reso conto di aver commesso un errore in merito alla velocità del nastro trasportatore. «Mi sono reso conto dell’errore solo dopo aver installato e messo in funzione le unità», spiega Sageantes. «Quando ci siamo messi in contatto con SAW spiegando cosa era successo, si sono messi subito in viaggio da Kimberly, macinando ben 720 km per assisterci in loco durante la sostituzione del sistema. Un servizio eccellente e prodotti di altissima qualità ci hanno convinto a installare i supporti e i riduttori Dodge anche negli altri stabilimenti, e sicuramente consiglierò questi prodotti ad altri.» Indipendentemente dalle specifiche dell’applicazione che potrebbe richiedere la compattezza di un motoriduttore, la resistenza di un accoppiamento con giunto elastico o un albero veloce in ingresso per l’accoppiamento con giunto o trasmissione esterna, Dodge Quantis offre migliaia di configurazioni per i riduttori e accessori pronti per l’uso che sono in grado di soddisfare tutte le esigenze.
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News > Le brevi
LAURINI
Immergersi nella realtà virtuale Laurini Officine Meccaniche lancia il nuovo video 3D stereoscopico
Innovazione: è questo da sempre il core business di Laurini Officine Meccaniche, realtà tutta italiana che ha saputo portare avanti il sapere artigiano tipicamente made in Italy e renderlo azienda leader mondiale nel settore pipeline e macchine movimento terra. Ma Laurini non si limita alla creazione di macchine all’avanguardia: anche la comunicazione aziendale viene vissuta in modo inedito, attraverso una nuova experience totalizzante ed immersiva. È così che nasce il video 3D stereoscopico a 360°, che consente una visita realistica all’interno dell’azienda, per conoscerne da vicino il team, i progetti, le macchine firmate Laurini Officine Meccaniche. Realizzato con un sistema multicamera che registra contemporaneamente i 360° di ogni scena, il nuovo video 3D stereoscopico di Laurini Officine Meccaniche consente agli utenti di avere una panoramica completa, mettendo a disposizione tutti i punti e le angolazioni di osservazione esistenti. Una scelta studiata e progettata non solo come nuovo linguaggio di promozione corporate, visto il successo su larga scala del video a 360°, ma soprattutto perché questa tecnologia rispecchia il know how innovativo dell’azienda e riesce a trasmettere la passione per il lavoro e la cura dei dettagli che si percepiscono vivendo in prima persona il mondo Laurini Officine Meccaniche.
La decisione di affidarsi alla tecnologia del video 3D stereoscopico conferma, inoltre, l’attitudine del team Laurini a prendersi cura della propria clientela. Nelle varie fasi del lavoro, l’approccio customer oriented di Laurini Officine Meccaniche mette al centro la figura del cliente, che si trova coinvolto nel processo di creazione e progettazione dei macchinari, con trasparenza e grande attenzione. Allo stesso modo, nel video 3D stereoscopico, l’utente interagisce direttamente ed è protagonista della scena, personificando il fornitore, un operaio o il potenziale cliente che viene accolto in azienda, accompagnato nei reparti di progettazione e di produzione, e che in seguito partecipa alla messa in opera delle macchine Laurini in un cantiere situato sugli Appennini Emiliani. «Oggi inauguriamo una tappa importante del nostro percorso: il lancio di un’esperienza di realtà virtuale fuori dal comune, che abbiamo voluto creare per far conoscere da vicino la nostra azienda in un modo sempre più coinvolgente ed interattivo», ha dichiarato Marco Laurini, presidente di Laurini Officine Meccaniche. «Da qualche giorno il video 3D stereoscopico a 360° è ufficialmente online sul nostro sito e sui canali social, disponibile per tutti coloro che vogliono visitare - in una modalità senza precedenti - Laurini Officine Meccaniche».
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INTERMAT
Le parole chiave di Intermat: innovazione e internazionalizzazione Si è tenuta l’11 ottobre la Tavola Rotonda a Milano per illustrare il programma di Intermat, atteso a Parigi dal 23 al 28 aprile 2018 La Tavola Rotonda Intermat, che si è tenuta a Milano l’11 ottobre presso la sede di Assimpredil ANCE, è stata un’ottima occasione per capire le tendenze del settore. Innovazione e internazionalizzazione, sono queste le parole chiave dell’evento. La Tavola Rotonda si è rivelata essere un momento di scambio e d’informazione tra addetti del settore. Intermat, il Salone Internazionale dell’Edilizia e delle Infrastrutture, si svolgerà dal 23 al 28 aprile 2018 presso il Quartiere delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte in Francia. La presentazione ha visto l’intervento di diversi relatori appartenenti alla filiera che hanno illustrato, ognuno per il proprio settore d’appartenenza, la situazione del mercato e le previsioni per il futuro. Nel corso della mattinata sono intervenuti, in ordine: ▶▶ Matteo Baroni - Presidente del Gruppo Giovani Impenditori di Assimpredil ANCE; ▶▶ Isabelle Alfano – Direttrice del Salone Intermat; ▶▶ Fabrizio Luffarelli - Centro Studi Federbeton;
▶▶ Elisa Taini – Vice Presidente ASSODIMI; ▶▶ Andrea Bruschi - Direzione Sistemi per la Mobilità MM SpA; ▶▶ Francesco Venza – Direttore Tecnico MM SpA; ▶▶ Tito Baldan – Responsabile Vendite e Distribuzione in Europa Komatsu; ▶▶ Massimiliano Ruggeri – Ricercatore presso Imamoter - CNR; ▶▶ Michele Mortarino – Direttore Commerciale Estero Locatelli Crane. Dopo un breve benvenuto, Matteo Baroni, Presidente del Gruppo Giovani Impenditori di Assimpredil ANCE, ha presentato alla platea i trend di crescita del mercato nazionale ed estero nel periodo 2014/2016 e la presenza delle aziende italiane all’estero entrando nel dettaglio dei paesi in cui le aziende italiane sono presenti e in quali tipologie di opere. Isabelle Alfano, Direttrice di Intermat, ha illustrato la prossima edizione del salone e di WOCE – World Of Concrete Europe e ha presentato i risultati dell’Osservatorio Internazionale. Si tratta
di un’indagine realizzata in 12 Paesi nei quali sono stati recensiti i grandi progetti edili e infrastrutturali che saranno realizzati entro il 2025. Durante l’evento, Isabelle Alfano, ha presentato i risultati di 5 paesi: Francia, Algeria, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Fabrizio Luffarelli del Centro Studi FEDERBETON ha poi illustrato i numeri del settore, le destinazioni d’utilizzo, l’interscambio con l’estero nonché le previsioni di utilizzo e di consumo del cemento calcestruzzo nei prossimi anni. Elisa Taini, Vice Presidente ASSODIMI, ha presentato l’andamento del mercato del noleggio negli anni, la situazione delle aziende italiane del noleggio e le previsioni per il 2018. Sono seguite le presentazioni di Andrea Bruschi, Direzione Sistemi per la Mobilità di MM SpA, e di Francesco Venza, Direttore Tecnico di MM SpA, che hanno presentato l’attività della società in Italia e all’estero entrando nel dettaglio del progetto M4 con una panoramica delle tecniche e problematiche utilizzate per la realizzazione del progetto.
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Tito Baldano, Responsabile Vendite Komatsu, ha poi illustrato cosa propone la sua società a livello d’innovazione per migliorare l’efficienza e la sicurezza nelle grandi opere pubbliche. Massimiliano Ruggeri, Ricercatore presso IMAMOTER-CNR e membro della giuria degli Intermat Innovation Awards, ha presentato quelle che saranno le
innovazioni maggiori che contraddistingueranno il futuro del settore. A conclusione della tavola rotonda ci sono state tre testimonianze di espositori che saranno presenti a Intermat 2018 che hanno illustrato per quali ragioni hanno deciso di essere presenti alla manifestazione parigina. Hanno preso la parola:
▶ Michele Mortarino – società Locatelli Crane; ▶ Elisa Taini – società M.e.t.a. Luxtower; ▶ Tito Baldan – società Komatsu. Due sono stati i concetti chiave che sono emersi nel corso di tutti gli interventi che si sono susseguiti: “Innovazione “ e “Internazionalizzazione”.
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News > Le brevi
DAF
Novità nel Consiglio di Amministrazione di DAF Trucks NV Dal 1° ottobre 2017 saranno ratificate nuove nomine all’interno del Consiglio di Amministrazione di DAF Trucks N.V. Harry Wolters è stato nominato Director of European Sales. Harry Wolters è entrato a far parte di DAF nel 1996. Ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità tra le quali spiccano Responsabile della Fabbrica veicoli di Eindhoven e Responsabile delle Risorse Umane. Nell’ottobre 2014 è stato nominato Responsabile delle Operations. Harry Wolters si è laureto in Business Engineering presso l’Università di Eindhoven e ha frequentato con successo lo Stanford Executive Program nel 2017. Nel suo nuovo ruolo Harry Wolters rimarrà membro del Consiglio di Amministrazione di DAF. Jos Habets è stato nominato Responsabile delle Operations. Jos è entrato a far parte di DAF nel 1998 e ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità crescente, tra cui Manager Business Economics e Controller Centrale di DAF Trucks, pri-
ma della sua promozione a Direttore Finanziario e membro del Consiglio di Amministrazione nel 2010. Jos Habets ha conseguito la laurea in Business Engineering presso l’Università di Eindhoven. Harald Seidel è stato promosso Direttore Finanziario. Harald Seidel è entrato a far parte di DAF nel 2001. Ha svolto diversi incarichi di crescente responsabilità tra cui il Controller di PACCAR Parts Europe e il Controller per Marketing & Sales prima di essere nominato nel ruolo di Controller Centrale nel 2016. Harald Seidel ha una laurea in Business Econometrics conseguita presso l’Università di Tilburg e un diploma post-laurea in Management Accounting e Financial Management. Harald Seidel entretrà a far parte del Consiglio di Amministrazione di DAF Trucks NV.
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Preview fiere > Agritechnica
Agritechnica 2017: impossibile mancare Dal 12 al 18 novembre tutti ad Hannover per la fiera di riferimento della meccanizzazione agricola. La suddivisione degli espositori è ulteriormente ottimizzata di Porfirio Ferrari
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Speciale Future crop protection – responsibility needs ideas (La protezione delle colture del futuro, idee al servizio della responsabilità) Nell’ambito di “Green Future – Smart Technology”, Agritechnica presenterà le ultime tecnologie e le tendenze volte ad affrontare la sfida di una produttività in crescita nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse. Ciò include sviluppi nel campo della protezione delle colture: droni, robot, modelli previsionali, tecnologie relative a ugelli e comandi GPS. Nello Speciale “Future crop protection – responsibility needs ideas” (Padiglione 15) produttori, enti e partner specializzati illustreranno le loro ultime tecnologie per la protezione delle colture.
Systems & Components
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ltre 2.800 espositori da 53 Paesi sono presenti ad Agritechnica 2017, nei quartieri fieristici di Hannover, con le loro innovazioni e sviluppi. Uno dei tratti distintivi di Agritechnica di quest’anno è la suddivisione chiara per settori, che consen-
te ai visitatori di orientarsi rapidamente e facilmente. Per il 2017 è stata infatti disegnata una nuova mappa dei piani, che garantisce facilità di orientamento e aiuta i visitatori a ottimizzare il tempo a disposizione in fiera. Un servizio navetta è disponibile nei quartieri fieristici.
Per la terza volta, Agritechnica offrirà un programma speciale dedicato a sistemi, moduli e accessori per macchine ed apparecchiature agricole. Il tema di quest’anno è “Stay Connected!”. Circa 700 aziende presenteranno innovazioni e soluzioni nei Padiglioni 15, 16, 17 e 18. L’auditorium “Future Lounge” nel Padiglione 17, aperto da lunedì a venerdì, è per seguire temi specifici legati a sistemi e componenti, tra cui la manutenzione intelligente (“Smart Maintenance”), i materiali intelligenti (“Smart Materials”), l’interfaccia uomo-macchina (“Human Machine Interface”), Sistemi di tra-
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Preview fiere > Agritechnica
smissioni alternative (“Alternative Drive Systems”) ed il “Corporate Engineering/Future Engineering.”
Un forum rivolto al futuro del settore agricolo, un prestigioso programma tecnico di livello internazionale Il prestigioso programma di quest’anno prevede un elevato numero di eventi internazionali, quali congressi, workshop e forum. Il 10 e l’11 novembre (due giorni prima dell’inizio di Agritechnica), per esempio, il VDI Wissensforum presenterà “LAND.TECHNIK AgEng 2017,” una conferenza che tratta gli ultimi sviluppi in termini di meccanizzazione agricola. “Ag Machinery International - Access to emerging markets” proseguirà anche quest’anno. Ogni giorno la fiera si concentrerà su un mercato diverso, compresi Europa dell’Est, Cina, Africa Sud-orientale e Sud-est asiatico. Esperti esploreranno potenziali di mercato, possibilità di accesso ai mercati, quadro di finanziamenti e requisiti tecnologici.
Boschi e paesaggio Nel Padiglione 26 e nelle zone esterne adiacenti, gli espositori presenteranno macchine ed attrezzatura per la silvicoltura a cui è dedicato lo Speciale Comparing logging trailers (Confrontare carri e rimorchi forestali) e altre dimostrazioni dal vivo di attrezzatura nelle aree esterne.
Workshop LIVE In collaborazione con l’Associazione tedesca di rivenditori di macchine agricole, la LandBauTechnik-Bundesverband, si terrà durante questa Agritechnica per la sesta volta lo Speciale Workshop LIVE. Meccanici di diversi gradi di specializzazione si cimenteranno in dimostrazioni pratiche di 30 minuti a cadenza oraria con macchine agricole ed edili, seguirà una sessione di domande e risposte.
L’International Dealer and Service Provider Centre DLG, l’associazione tedesca di rivenditori di macchine agricole LandBauTechnik-Bundesver-
band e l’associazione Europea dei concessionari di macchine agricole CLIMMAR stanno organizzando nuovamente un centro internazionale per rivenditori e servizi ad Agritechnica 2017, l’International Dealer and Service Provider Centre. Il centro si troverà nel Padiglione 2 della fiera di Hannover. Fornirà ai concessionari di macchine agricole di tutto il mondo un punto informativo e di assistenza.
Lo stand DLG nel Padiglione 21 Quest’anno DLG offre un vasto programma professionale nel padiglione 21, che si concentrerà sul tema principale Green Future – Smart Technology. In
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aggiunta, gli esperti del Centro di analisi DLG forniranno informazioni in merito a sistemi autosterzanti già collaudati per trattori.
Campus & Career Con una particolare attenzione alla crescita professionale, 44 espositori presenteranno un programma attraente per chi cerca nuove possibilità. I visitatori potranno anche stabilire contatti con selezionatori, fare richieste in merito a praticantati, corsi di studio e opportunità per il proseguimento della formazione. Si aggiungono la Career Mile e il Jobs Wall, la consulenza di DLG sulla carriera e il programma di orientamento professionale.◀
IN SINTESI Agritechnica
La fiera di riferimento per la meccanizzazione e le tecniche agricole
Dove
Hannover
Quando
dal 12 al 18 novembre 2017
Frequenza
biennale
Settori
Trattori, veicoli adibiti al trasporto, sistemi di movimentazione,lavorazione del terreno, semina, fertilizzanti, irrigazione, cura delle piante e prodotti fitosanitari, tecniche per il raccolto di foraggio, cereali, piante tuberose e mais, lavorazione e preparazione del raccolto, mezzi di produzione, biotecnica / sementi, fertilizzanti, prodotti fitosanitari, carburanti e lubrificanti, componenti, sistemi di propulsione, ricambi e accessori, elettronica, software per l’agricoltura, precision farming ecc.
Espositori
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Superficie
232.289 m2
Visitatori
oltre 400.000
Sito internet
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Visto in fiera > Mammoet al GIS 2017
Mammoet Italy premiata al GIS La cerimonia, svoltasi lo scorso 6 ottobre, ha premiato l’azienda nella categoria “SPMT” per il trasporto dei componenti necessari al revamping dello stabilimento Bunge di Ravenna di Porfirio Ferrari
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erzo anno di esistenza degli ILTA (Italian Lifting & Transportation Awards), e terzo premio per Mammoet Italy, che si è aggiudicata il primo premio, assegnato da una giuria di esperti nell’ambito delle Giornate Italiane del Sollevamento (GIS) 2017, tenutesi all’inizio di ottobre alla Fiera di Piacenza. I premi ILTA vengono assegnati a diverse categorie di la-
vori e prodotti e, costituiscono il più importante riconoscimento per le aziende operanti in Italia nell’ambito del sollevamento e trasporto eccezionali e pesanti. Mammoet Italy, che si era aggiudicata il primo premio ILTA 2013 con il trasporto dei moduli industriali del Progetto Gorgon, e quello del 2015 per il trasporto e l’installazione del nuovo basket nella torre di varo per la posa di
tubature sottomarine (JLT, J-Lay Tower) sulla nave semisommergibile per lavori offshore Saipem 7000, ha vinto quest’anno nella categoria “SPMT” (Self Propelled Modular Trailer), per il trasporto e l’installazione di componenti necessari al revamping dello stabilimento ravennate della multinazionale americana Bunge. I nuovi componenti consentiranno un aumento rilevante della produzione e rientrano
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Visto in fiera > Mammoet al GIS 2017
MAMMOET ITALY Mammoet è lo specialista leader a livello mondiale nelle soluzioni di sollevamento e trasporto multimodale pesante su misura. L’attività dell’azienda si concentra nel trasporto su terra, spedizione via nave, installazione con posizionamento verticale e orizzontale, e rimozione di oggetti grandi e/o pesanti in e da ogni località, sia su terra che offshore. In Italia Mammoet è presente con sede a Milano dal 2001 ed opera nei settori dell’industria petrolchimica e chimica, dell’energia, della meccanica pesante e dell’ingegneria civile. https://www.facebook.com/MammoetItaly
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in un piano di interventi del valore complessivo di 50 milioni di euro. Il layout molto compatto dello stabilimento ha posto una sfida particolare a Mammoet, che ha dovuto posizionare e installare componenti di dimensioni importanti in un ambiente molto affollato e interconnesso. Il compito più impegnativo, che è valso il premio a Mammoet, ha riguardato il terzo e ultimo componente, giunto in porto a
metà gennaio 2017, un estrattore dal peso di 294,94 tonnellate, diametro di 14,935 m e altezza di 7,8 m, che non poteva essere trasportato e posizionato in modo convenzionale. Mammoet ha quindi fatto ricorso ai carrelli autopropulsi SPMT per portare il manufatto all’interno dello stabilimento. Dopo due settimane è infine avvenuta l’installazione, utilizzando dei sollevatori idraulici JS-500, adatti ad operare in ambienti con spazi di manovra
ridotti, come è l’interno di uno stabilimento chimico/alimentare. «Siamo molto soddisfatti per questo nuovo premio ILTA», commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy, «soprattutto perché si colloca nella categoria, relativa all’utilizzo dei carrelli modulari autopropulsi, che vede una costante presenza di Mammoet anche in settori industriali differenti all’oil and Gas.»◀
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Qualità dell’aria al primo posto Ambiente di lavoro più sano e aria migliore. Con una filosofia come questa, Incofin, azienda di Origgio, in provincia di Varese, non poteva mancare all’appuntamento con la ventunesima edizione della fiera Ecomondo di Rimini. E mostrerà al pubblico i prodotti a marchio BMAir di Luca Balduzzi
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ncofin e BMAir. Quella fra l’azienda di Origgio (Varese) e la casa di produzione di Tilburg (Paesi Bassi) è una fra le accoppiate vincenti della ventunesima edizione della fiera Ecomondo, in programma a Rimini da martedì 7 a venerdì 10 novembre. E per mostrare e spiegare il funzionamento dei sistemi di filtrazione e pressurizzazione dell’aria per cabine a marchio BMAir allo stand di Incofin - che è partner e distributore ufficiale per il nostro Paese - sarà presente nientemeno che il direttore vendite dell’azienda olandese Robin Veltman.
profondire l’argomento e cercando nuove soluzioni che garantiscano la salute delle persone impegnate in lavori come compostaggi, bonifiche, demo-
lizioni e trattamento rifiuti, e in tutti quegli ambienti dove l’ammontare di polveri dannose o tossiche, gas o vapori pericolosi rendono disagevole la per-
Salute e sicurezza sul lavoro «L’ambito della salute e della sicurezza sul lavoro è uno fra quelli che ci interessa maggiormente», spiega Fabrizio Zaninello, responsabile commerciale di Incofin, «e in cui vediamo sempre di più il nostro futuro». Perché «la pulizia dell’aria è cruciale per l’uomo in generale, a maggior ragione per i lavoratori che operano in ambienti non protetti dall’esposizione a sostanze nocive o tossiche», osserva Zaninello. «A lungo termine, queste esposizioni possono avere effetti gravi e spesso sottovalutati per la salute dei lavoratori». L’impresa «ormai da anni ha fatto propria questa tematica», aggiunge il responsabile commerciale, «continuando ad ap-
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manenza sul mezzo di lavoro». La convinzione dell’azienda è che «nel corso del tempo, grazie all’ottemperanza delle vigenti norme sulla salute dei lavorato-
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ri (D.Lgs.81/08), verranno ridotte le malattie professionali ed indirettamente i costi sociali a esse connessi», continua Zaninello. «I benefici indiretti saranno prevalentemente visibili e riscontrabili sui dipendenti: azioni sindacali ridotte, ma soprattutto umore e contesto più sereno, grazie alla tangibile percezione di un ambiente di lavoro più sano e aria migliore». La sfida, dunque, è quella di «arrivare a dimostrare a tutti aziende, lavoratori ed enti preposti la necessità di intervento correttivo in quegli ambiti dove gli inquinanti sono percepibili dall’essere umano», prosegue il responsabile commerciale, «ma soprattutto dove le sostanze tossiche, velenose e a lungo termine purtroppo letali non sono avvertite da uno dei cinque sensi umani: prima degli anni Ottanta qualcuno si immaginava le conseguenze per la salute delle persone di una sostanza inodore e insapore come l’amianto?».
L’incontro con BMAir Cruciale per rendere concreta questa filosofia è stato l’incontro con BMAir, «da anni presente sul nostro mercato, presso dealer di importanti case costruttrici di mezzi da lavoro», osserva Zaninello, «ma le necessità di costante presenza e collaborazione con i clienti li ha spinti a trovare un partner quali-
ficato, solido e serio con il quale far emergere ancora di più l’attenzione sulla salute delle persone e sulla salvaguardia della medesima». Quali obiettivi sono in grado di raggiungere le aziende che decidono di avvalersi dei sistemi di filtrazione e pressurizzazione a
marchio BMAir? «I benefici per i datori di lavoro che investono nella tecnologia BMAir sono molteplici, alcuni diretti altri indiretti. Immediato riscontro lo sia ha in merito all’indisponibilità per malattia dei lavoratori: attraverso i sistemi citati, viene meno il contatto e l’inalazione di sostanze
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che, nel migliore dei casi, creano disturbi superficiali (tosse, lacrimazione, bruciore o prurito sulla pelle) pertanto la presenza della forza lavoro diventa piĂš costante, grazie alla riduzione di sintomi patologiciÂť. E non manca, allo stesso tempo, un riscontro pratico per i datori di lavoro.
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Incofin Nata nel 1981, Incofin ha come proprio comparto di riferimento quello della filtrazione, però lavora anche nei settori degli ammortizzatori e delle molle a gas. Serve mercati principalmente veicolari, sia di primo impianto (costruttori) che di ricambio (after market). Fra i marchi distribuiti vanta Mann Hummel e Wix, tutti e due parte del più grande gruppo internazionale in attività nel settore della filtrazione,
Racor (gruppo Parker Hannifin), riconosciuto come uno fra i produttori di filtri per carburanti e motori leader a livello mondiale, Stabilius, produttore di ammortizzatori e molle a gas leader internazionale, e Velcon (gruppo Parker Hannifin), nel comparto dei carburanti per l’aviazione, per un servizio che si spinge fino al sottoala. Ma anche un brand personalizzato, per quei settori che l’azienda serve in maniera diretta.
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«Anche il mezzo e i suoi componenti interni alla cabina (molto onerosi) beneficeranno della presenza di BMAir, infatti l’aria inquinata da sostanze aggressive per l’essere umano è spesso controproducente per le parti meccaniche ed elettriche presenti sul mezzo. Avete mai visto gli effetti dei vapori di ammoniaca sugli scambiatori di calore del condizionatore (ad esempio su un mezzo che opera in un impianto di compostaggio)? Ebbene, nel corso del tempo questo componente viene danneggiato irreparabilmente causando il blocco del condizionatore e nuovamente riducendo sensibilmente il comfort dell’operatore. Ogni guasto corrisponde a fermi macchina: il fermo macchina è un costo molto importante nell’economia delle aziende che operano con mezzi di lavoro». Come funzionano, nello specifico, i sistemi di filtrazione e pressurizzazione a marchio BMAir? «Si avvalgono di diverse combinazioni di filtri polveri e carboni attivi così da essere scelti “su misura” in base agli inquinanti rilevati nei luoghi di lavoro. Grazie al dispositivo di riconoscimento del filtro, l’operatore o l’addetto alla sicurezza può facilmente controllare quale tipo di filtro è stato istallato, le ore di utilizzo e la sua vita residua».
E il controllo del sistema di filtrazione è facilitato. «Non è necessario aprire il sistema di filtrazione e rimuovere il filtro sporco per verificare l’eventuale presenza di problemi. Se si raggiunge la scadenza del filtro, il led corrispondente a tale funzione cambia colore sul display. In questo modo si può ordinare in tempo il ricambio (il codice articolo può essere verificato sul display). Il sistema di comunicazione bluetooth permette al Responsabile salute e sicurezza la verifica dello stato dei filtri, le loro caratteristiche e i dati di utilizzo del sistema». Il sistema di filtrazione è anche “personalizzabile”. «Su richiesta, è possibile impostare le ore del Combifilter (nome proprio dei filtri BMAir) , il flusso d’aria e calcolare la composizione del Combifilter, adattando il filtro alle esigenze del cliente per raggiungere il massimo rendimento di durata e filtrazione».◀
INFO IN.CO.FIN. S.r.l. Via Celeste Milani, 14 21040 Origgio (Va) www.incofin.it
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Modalità Eco Per una maggiore efficienza dei consumi è stata aggiunta la modalità Eco alla scelta di modalità di lavoro disponibili. È possibile scegliere la giusta modalità in base alle condizioni di lavoro per una maggiore versatilità e migliori prestazioni
Volvo CE Italia Pad. A5C5 Stand 011/B
7 - 10 novembre Rimini
EW210D MH: potente e green L’escavatore EW210D Material Handling da 23 t, si caratterizza per una grande flessibilità unita all’alta efficienza dei consumi. Il motore Volvo D6 a sei cilindri è conforme alle normative Stage IIIB/Tier 4 Interim e permette di avere consumi ridotti senza alcuna rinuncia per quanto riguar-
Volvo a Rimini: potente e green Volvo esporrà a Ecomondo due modelli pensati per la movimentazione del materiale e il trattamento waste: l’escavatore gommato EW210D Material Handling e la pala gommata compatta L50H Waste Package di Sandro Tozzi
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da la potenza: è ideato in base alla tecnologia V-ACT di Volvo, che offre un’elevata coppia a bassi regimi. L’EW210D MH è adatto per la movimentazione di blocchi di materiali di scarto, caricamento e scarico di autocarri, contenitori e chiatte, caricamento trituratori e compattatori, ma anche altre applicazioni quali la selezione dei rifiuti. Il motore D6
unito al migliore impianto idraulico e ai componenti Volvo rendono l’EW210D un grande escavatore in termini di rapporto potenza/efficienza. L’efficienza dei consumi è stata inoltre ulteriormente migliorata grazie all’introduzione della modalità ECO tra la gamma delle modalità di lavoro selezionabili dall’operatore. I motori dispongono anche di un
sistema automatico di regolazione al minimo e arresto del motore: questo provvede a ridurre il regime del motore qualora i comandi risultino inattivi per un periodo di tempo predeterminato (da 3 a 20 secondi) e ad arrestare il motore se i comandi continuano a rimanere inattivi per un’ulteriore periodo predeterminato.
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Come tutte le macchine della serie D, si tratta di un escavatore estremamente confortevole da guidare e manovrare ed è stato migliorato in tutti i suoi componenti più importanti: motore, cabina, impianto idraulico, telaio superiore, braccio/avambraccio, comandi, assistenza e manutenzione e impatto ambientale. La macchina è dotata di braccio diretto di movimentazione dei materiali e di due bracci alternativi, un braccio con prolunga a collo d’oca per carico di
materiale e un braccio a benna mordente per operazioni di smistamento.
Visibilità e sicurezza Come gli altri modelli serie D, l’EW210D MH è fornito di serie con una telecamera posteriore collegata a un display a colori I-ECU di alta qualità montato all’interno della cabina. È inoltre possibile montare una telecamera laterale opzionale per migliorare ulteriormente la sicurez-
za. La spaziosa cabina è certificata ROPS (Roll Over Protective Structure, “Struttura di protezione in caso di ripetuti ribaltamenti”) conforme alla normativa ISO 12117-2 sugli standard di sicurezza per una maggiore tranquillità. Offre anche un’eccellente visibilità su tutti i lati e i comandi ergonomici sono di facile uso. Durante le operazioni di scavo e sollevamento, l’operatore dispone quindi di un campo visivo libero per eseguire manovre in piena sicurezza. Il tergicristallo
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del parabrezza copre un’ampia area che comprende entrambi gli angoli superiori. Per facilitare ulteriormente il lavoro dell’operatore è stato introdotto un piantone dello sterzo sottile e regolabile e un display I-ECU di facile lettura dove vengono visualizzate importanti informazioni diagnostiche e dati sulle prestazioni della macchina. I pedali, il joystick di comando e il sedile regolabile in varie direzioni contribuiscono ad offrire all’operatore una perfetta posizione di lavoro. Il miglioramento del sistema di ammortizzazione ha consentito di ridurre ulteriormente la fatica dell’operatore e le vibrazioni dell’intera macchina. Il livello di rumorosità all’interno della cabina è stato ridotto grazie all’adozione di un motore a basso numero di giri e alla pressurizzazione e insonorizzazione della cabina. Sono stati introdotti anche miglioramenti tesi ad aumentare la produttività: l’operatore può infatti regolare la portata e la pressione dell’impianto idraulico in funzione dell’attrezzatura montata sulla macchina e tutto ciò senza bisogno di abbandonare il posto di guida. La sostituzione
dell’attrezzatura è facile e sicura: la gamma di escavatori EW accetta infatti tre tipi di attacco rapido (S-1, S-6 o universale). L’operatore può inoltre controllare ogni mattina il livello dell’olio, del fluido refrigerante e dell’olio idraulico e lo stato dei filtri direttamente dal display di facile lettura che si trova all’interno della cabina. Il sistema GPS CareTrack provvede inoltre ad eseguire una routine diagnostica e ad avvisare l’operatore o il manager del parco veicoli presso il suo ufficio, qualora venisse rilevato un guasto. Il sistema CareTrack mette a disposizione una serie di importanti informazioni, tra cui il consumo di carburante e la data del prossimo intervento di assistenza o manutenzione.
massima sicurezza. La centralizzazione dei punti di lubrificazione, il facile accesso ai radiatori e i lunghi intervalli di assistenza e manutenzione contribuiscono a ridurre i tempi di fermo macchina. È inoltre disponibile un sistema di ingrassaggio automatico opzionale che provvede ad applicare la giusta quantità di grasso su tutti i punti di lubrificazione a intervalli regolari.
Facile manutenzione per garantire sempre alte prestazioni
L’altra macchina che Volvo esporrà ad Ecomondo è la pala compatta L50H Waste Package. Le pale della Serie H di Volvo Construction Equipment (Volvo CE) sono uno strumento potente in qualsiasi applicazione. Dotate del cinematismo TP (Torque Parallel) esclusivo di Volvo, queste macchine sono nate per offrire un’elevata forza di strappo e un eccellente movimento parallelo per tutto il range di sollevamento.
Gli escavatori Volvo EW sono progettati per offrire la massima facilità di manutenzione. Grazie a punti di assistenza e manutenzione opportunamente raggruppati e accessibili da terra attraverso ampi sportelli, i controlli e gli interventi di manutenzione e assistenza possono essere eseguiti molto agevolmente e nella
Grazie alla loro elevata mobilità, facilità d’uso, comfort e adattabilità, gli escavatori gommati EW serie D di Volvo CE offrono di più per molto meno: più attrezzature, più applicazioni, maggiore comfort e controllo con meno carburante e in meno tempo.
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Il passo lungo, il basso centro di gravità e una buona distribuzione del peso conferiscono alla macchina una stabilità superiore sui terreni sconnessi e dissestati. Il design robusto e compatto, con cerniere centrali robuste e contrappeso, assicurano stabilità e potenza. Il potente motore Volvo è montato trasversalmente per migliorare la stabilità di guida. La pala L50H dispone dell’impianto idraulico intelligente di Volvo, con rilevamento del carico (load sensing) che alimenta le funzioni idrauliche in base alla richiesta per avere una risposta rapida, tempi ciclo più brevi e consumi ridotti di carburante. Il sistema opzionale Boom Suspension System (BSS) aumenta la produttività fino al 20% assorbendo gli urti e riducendo il rimbalzo e lo sversamento della benna.
Tempi di manutenzione ridotti La pala L50H è concepita per agevolare i tempi di manutenzione. I punti di servizio accessibili da terra e i punti di ingrassaggio raggruppati assicurano una manutenzione semplice e rapida. L’assale posteriore oscillante poggia su alloggiamenti
che non richiedono manutenzione. I suoi cuscinetti e boccole sono lubrificati a vita e protetti da guarnizioni di efficacia comprovata. Tutto questo si traduce in una riduzione dei tempi di manutenzione e in un aumento della disponibilità operativa. I proprietari della macchina possono aumentare al massimo la disponibilità operativa con il software di analisi e di diagnosi di Volvo. MATRIS analizza i dati operativi della macchina e VCADS Pro può regolare il funzionamento della macchina di conseguenza.
Attacca e vai La L50H è progettata per lavorare in sinergia con una vasta gamma di attrezzature Volvo che si adattano perfettamente alla geometria dell’avambraccio di articolazione per ottimizzare la forza di strappo, la forza motrice e la forza di sollevamento. Queste macchine possono essere dotate di linee idrauliche
supplementari installate in produzione per gestire diverse attrezzature. La testata porta attrezzi idraulica di serie realizzata da Volvo e denominata VAB-STD, conosciuta anche come TPV, è a
Caratteristiche principali EW210D Motore Potenza max a 2000 giri/min, ISO 14396 lorda Capacità benna Raggio max di scavo Profondità max di scavo Peso operativo
Volvo D6H 129 kW - (173 CV) 0,70-1,1 m3 10 m 6,6 m 19,9-22,2 t
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Caratteristiche principali L50H Motore
Volvo D4J
Potenza nominale a
1.800 - 2.200 g/min
SAE J1995 lorda
87 kW
SAE J1349 netta
85 kW
Coppia massima a
1.450 g/min
ISO 9249, SAE J1349 netta
466 Nm
Velocità massima avanti e indietro
20 km/h
Forza di strappo *
69 kN
Carico statico di ribaltamento a tutto sterzo *
5.750 kg
Capacità benna
1,6 m3
Pinze per tronchi
0,70 m2
Peso operativo *
9.500 kg
* Con benna universale da 1,4 m3/1,83 yd3 (articolazione TPV)
norma ISO e permette un’intercambiabilità rapida e sicura delle attrezzature per una maggiore flessibilità in cantiere. Il robusto design aperto della testata consente all’operatore di vedere chiaramente i punti di attacco dalla cabina. La testata porta attrezzi VAB-TPZ di Volvo permette di scambiare agevolmente le attrezzature con un’interfaccia TPZ. Il design affusolato consente di portare l’attrezzatura più vicina alla macchina, in modo da ottenere un maggior carico utile.◀
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L’evento > Rodeo Case 2017
I migliori operatori del mondo alla finale del Rodeo CASE 2017 Il danese Bendt Risom ha vinto la finale a tredici nazioni e la Svezia si è portata a casa il titolo di miglior squadra, dopo una serie di emozionanti prove di abilità a bordo delle macchine CASE di Miriam Spada
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L’evento > Rodeo Case 2017
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na sfida eccezionale tra gli operatori più abili al mondo nella finale del Rodeo CASE 2017, venerdi 13 e sabato 14 ottobre. La finale, come ogni anno, ha riunito i primi classificati delle selezioni nazionali tenute in Europa, Medio Oriente e Africa. La competizione si è svolta, come di consueto, al CASE Customer Centre Paris di Monthyon, a due passi da Parigi. I concorrenti hanno dovuto superare quattro prove di abilità a bordo degli ultimi modelli CASE: una minipala compatta cingola-
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CASE TV380 Ecco la minipala compatta cingolata TV380 con la quale gli operatori dovevano attraversare un percorso, raccogliere scatole formare una piramide
ta, un escavatore cingolato, un miniescavatore e una pala gommata. Le prove hanno spinto i concorrenti al limite delle proprie abilità, dimostrando allo stesso tempo la straordinaria versatilità e controllabilità delle macchine CASE. Gare oltretutto a tempo e con penalità per il mancato completamento del compito da svolgere.
Nella seconda gara, “CHEROKEE EXCAVATOR” (Escavatore Cherokee), i concorrenti dovevano usare il peso agganciato alla benna di un escavatore
CX145D SR per scrivere ‘CASE’ su un tavolo, senza che questo si muovesse. Questa gara di precisione è stata vinta da Danny Walsh del Regno Unito.
Tomas Sooky La premiazione del “LAWLESS LOADER” (Pala fuorilegge)
La prima gara, “LAWLESS LOADER” (Pala fuorilegge), aveva come protagonista una minipala compatta cingolata TV380 con la quale gli operatori dovevano attraversare un percorso, raccogliere tre scatole numerate da alcuni bancali e formare una piramide con le scatole. In seguito, le scatole dovevano essere riportate nella loro posizione originale. La sfida è stata vinta da Tomas Sooky della Repubblica Ceca.
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L’evento > Rodeo Case 2017
In “LITTLE BIG HORN”, i concorrenti dovevano raccogliere con la benna del miniescavatore CX60C alcune palline da golf da una sabbiera e infilare ogni
pallina in un tubo, rispettando una sequenza particolare. La migliore prestazione è stata registrata dal danese Tommy Brus Pedersen.
Nella gara finale, “WILD WHEELS” (Gomme selvagge), i concorrenti dovevano guidare una pala 621G XT lungo un percorso e tornare al punto di parten-
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za, mantenendo quattro cubi in equilibrio su una tavola posizionata sopra la benna. Il vincitore è risultato ancora una volta Tommy Brus Pedersen.
Tutti i vincitori sono stati premiati durante la cerimonia conclusiva del Rodeo, che si è svolta al Domaine de Chaalis, un centro equestre nella zona di Chantilly,
famosa per l’addestramento dei cavalli dove gli ospiti – manager CASE, concessionari e stampa di settore – hanno potuto assistere a uno spettacolo di dressa-
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L’evento > Rodeo Case 2017
ge, una disciplina che richiede lo stesso controllo e la stessa precisione dimostrati dagli operatori durante il Rodeo CASE. Il vinci-
tore assoluto è risultato il danese Bendt Risom; in premio un viaggio in Cina a Shanghai e Yunnan, con visita allo stabilimento CASE.
Il premio per la miglior squadra è andato alla Svezia, seguita a ruota da Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca e Germania.
CASE CASE Construction Equipment vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne – di cui è leader di mercato agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dalle motolivellatrici ai rulli compattatori vibranti, dai dozer ai carrelli elevatori fuoristrada. Attraverso i concessionari CASE, i clienti possono contare su un vero e proprio partner professionale,
con attrezzature e assistenza postvendita eccellenti, garanzie ai vertici del settore e finanziamenti flessibili. Per ulteriori informazioni: www.CASE ce.com. CASE Construction Equipment è un brand di CNH Industrial N.V., leader globale nel campo dei capital goods quotato alla Borsa di New York (NYSE: CNHI) e sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana (MI: CNHI). Per ulteriori informazioni: www.cnhindustrial.com.
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Bendt Risom Vincitore assoluto
Il vincitore Bendt Risom ha così commentato il risultato: «Tutte le gare sono state difficili, ma molto divertenti. I punteggi dei concorrenti erano molto ravvicinati e la tensione è stata tanta. Io sapevo di aver fatto bene, ma non mi aspettavo di vincere. Ora non vedo l’ora di poter partire per il viaggio premio in Cina! Porterò con me mio padre perché mi ha sempre sostenuto e ama le macchine movimento terra come me.» Francesca Asteggiano, Responsabile Comunicazione CASE per Europa, Medio Oriente e Africa,
ha commentato: «La Finale del Rodeo CASE è ormai un evento molto popolare e diventa ogni anno più difficile e competitiva. Gli spettatori restano sempre stupiti nel vedere l’abilità degli operatori che controllano le macchine CASE con una precisione incredibile.»◀
INFO CASE Construction Equipment vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dalle motolivellatrici ai dozer.
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l 25° Congresso Nazionale Assodimi, che si è tenuto il 13 ottobre 2017 nella storica Villa Zarri in Bologna, è stato la platea ideale per KATO IMER per presentare in anteprima nazionale due modelli di macchine, che si “tingono” di giallo. Una nuovissima livrea dunque in veste tutta giapponese per il miniescavatore giro sagoma 17VXE e il minidumper CARRY 107. A partire dal mese di ottobre KATO IMER ha iniziato a produrre nel proprio stabilimento di San Gimignano i mini‐escavatori da 9 a 27 q.li con i nuovi colori KATO: giallo e grigio scuro. Le nuove colorazioni saranno adottate anche per i mini‐dumper della Serie Carry compresi tra i 400 ed i 1.000 kg di portata. Il passaggio dagli attuali colori di origine IHI a quelli nuovi KATO si completerà nell’arco dell’intero mese di novembre 2017. I mini‐escavatori della Serie V4 prodotti in Giappone (da 3.0 a
KATO IMER si veste di giallo Il 25° Congresso Nazionale Assodimi, che si è tenuto a Villa Zarri a Bologna, è stata la platea ideale per KATO IMER per presentare in anteprima nazionale due modelli di macchine, che si “tingono” di giallo di Porfirio Ferrari
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8.5 ton.), con i nuovi colori KATO, saranno disponibili in Italia partire dai primi mesi del nuovo anno 2018.
Il marchio A novembre 2016, la multinazionale giapponese KATO WORKS CO., LTD. e la conglomerata giapponese IHI Corporation Ltd. (IHI) hanno siglato un accordo per il trasferimento del 100% delle azio-
ni della IHI Construction Machinery Ltd., (IK) da IHI a KATO. Da gennaio 2017 la IK, che controllava il 51% della IHIMER S.p.A. con sede in Italia a San Gimignano (il 49% continua invece ad essere detenuto da IMER GROUP S.p.A.), ha mutato la propria ragione sociale in KATO HEAVY INDUSTRIES CONSTRUCTION MACHINERY CO.,LTD. (KATO HICOM). Dal 17 febbraio 2017, IHIMER S.p.A. ha
variato la propria ragione sociale in KATO IMER S.p.A. Il colosso giapponese KATO WORKS produce una vasta gamma di macchine per costruzione ed è attiva nel settore dal 1895, ha deciso di investire in Europa convinto della centralità del mercato, in collaborazione con l’italiana Imer Group, leader europeo nella produzione di macchine per l’edilizia e impianti di calcestruzzo.◀
KATO IMER KATO IMER produce in Italia miniescavatori a tecnologia KATO, skid‐loader e dumper cingolati. I miniescavatori, coprono una gamma che va da 0,8 a 8,5 tonnellate, short‐ tail, tradizionali e girosagoma. Gli skid‐ loader gommati con carico operativo da 400 a 2.500 kg e cingolati. I dumper si suddividono in due classi: i mini dumper, con carico operativo da 400 a 2.500 kg, per ristrutturazioni e vivaistica; i dumper con carichi operativi compresi tra 3.000 e 11.000 kg usati nel genio civile, nella costruzione di infrastrutture e impieghi militari. Lo stabilimento di KATO IMER a San
Gimignano, in provincia di Siena, si estende su una superficie di oltre 36mila metri quadrati. La costante ricerca di innovazione e la continua attività di progettazione permettono alla società di sviluppare macchine all’avanguardia e perfettamente rispondenti alle esigenze di mercato. I prodotti KATO IMER vengono commercializzati grazie a una rete di oltre 100 distributori e rivenditori, che copre in modo uniforme tutti i principali Paesi europei. Per le linee skid e minidumper è stato già avviato un network di distribuzione a livello mondiale.
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Tecnologie > Claas
Farming 4.0: per CLAAS il futuro è già qui MOXI 10 nasce dall’esigenza di offrire al mercato agricolo e industriale un gruppo sterzo modulare di Sandro Tozzi
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l tema centrale della fiera SIMA 2017 è stato: “Essere agricoltori fra 10 anni”. Cosa significa oggi essere un agricoltore e che cosa comporta esserlo fra 10 anni, soprattutto in un mercato globale? Quali risposte deve dare l’agricoltura alle domande economiche, ecologiche e aziendali? Un processo, che oggi riunisce tutti questi aspetti è la digitalizzazione. La troviamo dappertutto, indipendentemente dal settore in cui operiamo. Cosa significa digitalizzazione per agricoltori e contoterzisti? Come la digitalizzazione cambierà l’am-
biente e il futuro ? CLAAS reputa questo un argomento che pone molti interrogativi, partendo proprio dalla propria agenda digitale.
L’hardware rimane il nostro core business L’hardware CLAAS inteso come applicazione su Mietitrebbie, Trincia e Trattori andrà sempre più affermandosi nelle aziende agricole di tutto il mondo, in quanto esse rappresentano il core business CLAAS. Esso ricoprirà sempre più un ruolo fondamentale nelle coltivazioni agricole.
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Le macchine CLAAS del futuro, vedranno ulteriormente crescere e sviluppare al meglio le proprie funzioni chiave, grazie al costante sviluppo della componentistica e dei sistemi automatizzati, quali per esempio la regolazione automatica della mietitrebbia CEMOS AUTOMATIC, oppure quando si parla di trincia, dell’automatismo di caricamento automatico del rimorchio AUTOFILL, o ancora, quando si parla dei trattori CLAAS e del CLAAS Sequence Management. L’importanza dell’automazione sarà sempre più al centro dei pro-
cessi produttivi del futuro. Macchinari agricoli di diversa natura lavoreranno insieme sempre più spesso e sempre più all’interno di una “rete”, esattamente come già oggi accade quando le mietitrebbie utilizzano la App FLEET VIEW, necessaria per ottimizzare la logistica di guida, sia di mietitrebbie che di trattori.
La trasformazione digitale dell’agricoltura e della tecnologia agricola Una comunicazione efficiente rende disponibili innumerevoli dati, in ogni momento, in quan-
tità quasi illimitata e praticamente ovunque. Stiamo assistendo ad un cambiamento delle metodologie lavorative sia dei nostri Clienti che dell’industria nella quale essi operano. Il futuro vedrà molti agricoltori e terzisti essere sempre più interessati non più a una trincia o a un trattore, bensì al processo all’interno del quale il macchinario lavora ed è collegato. Tale attenzione ai processi sarà assistita da sistemi studiati per gestire al meglio questa attività. «Agricoltori e terzisti affronteranno con sicurezza e positività la sfida digitale», dichiara convinto Thomas Böck, re-
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sponsabile all’interno del Gruppo CLAAS della tecnologia e sistemistica. Ovviamente, molto dipende da una adeguata copertura della rete: «A cosa serve una digitalizzazione perfetta se non esiste una rete che la supporta? In attesa di una copertura globale, stiamo assistendo a grandi differenze in merito alla disponibilità rete dati, che influiscono sull’utilizzo dei nostri macchinari nelle diverse zone del mondo».
La nuova Agenda Digitale CLAAS : una novità assoluta CLAAS ha intrapreso un progetto di cambiamento generale denominato “Agenda digitale”, che coinvolge tutti settori aziendali. Fra questi citiamo la comunicazione con i clienti: con il termine CLAAS CONNECT, CLAAS rende accessibile ai propri clienti l’ingresso centrale digitale a tutti i servizi online come rinnovi licenze, ordine di ricambi o offerta di macchine usate CLAAS.
Nuovo centro di sviluppo CLAAS E-Systems Nel 2014, con la fondazione della filiale CLAAS E-Systems, tutta la tecnologia elettronica è entrata a far parte del gruppo CLAAS. Scopo di ciò è lo sviluppo di tecnologie che lavorano indipendentemente dai macchinari e dal costruttore al fine di integrare i macchinari in sistemi e sottosistemi. Un esempio di tale applicazione lo si vede nella produzione lat-
tiero casearia e nella fienagione. Nell‘autunno 2017, CLAAS E-Systems si trasferirà a Dissen, nella bassa Sassonia, in Germania. Il centro di Dissen accoglierà più di 150 collaboratori, che lavoreranno in settori diversi, quali per esempio sistemi di guida automatica della posizione della barra al suolo ground-contour, sistemi informativi sulla guida e scambio dati, nonché sviluppo di soluzioni digitali nell’agricoltura interconnessa in rete.
Thomas Bock Responsabile all’interno del Gruppo CLAAS della tecnologia e sistemistica
365 FarmNet oggi anche per il mercato francese Il trend attuale sta andando verso un’integrazione dati indipendente dal costruttore. L’informazione agricola, applicazioni software, dati macchine e servizi agricoli sono interconnessi all’interno di una piattaforma mobile. Non ci si focalizza più su costruttore e macchinario, ma sul processo economico dell’azienda agricola, vista nell‘insieme. Grazie alla gestione aziendale 365FarmNet, tutti questi dati sono raggruppati in
una singola interfaccia. In futuro, gli agricoltori gestiranno e interagiranno con la propria azienda semplicemente utilizzando uno smartphone. «Il successo di 365Farmnet coinvolge molti partners, concorrenti inclusi, affinchè tutti i clienti, in base alle loro diverse esigenze, possano trovare la soluzione digitale più adatta», conclude entusiasta Thomas Böck.◀
Info su CLAAS L‘azienda familiare CLAAS (www.claas-group.com) fondata nel 1913 (www.claas.com), è un’azienda pilota nel settore della tecnica agraria. L’Azienda, con sede ad Harsewinkel (Vestfalia), è leader europeo nel settore della costruzione di macchinari agricoli, quali mietitrebbie. In particolare, CLAAS detiene la leadership mondiale grazie a un grande prodotto: le trincia raccoglitrici semoventi e i carri
autocaricanti. Anche con i trattori, come pure presse raccoglitrici e macchine per la fienagione, CLAAS occupa una posizione leader nella meccanizzazione agricola mondiale. L’offerta dei prodotti CLAAS include anche informazioni sulla tecnologica agraria. CLAAS occupa nel mondo circa 11.300 dipendenti e nell’esercizio commerciale 2016 ha raggiunto il fatturato di ben 3,6 miliardi di Euro.
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Simex, ospite d’eccezione Simex, ospite allo stand Liebherr a Steinexpo, ha mostrato in azione alcune tra le sue migliori attrezzature di Miriam Spada
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imex ha partecipato all’ultima edizione di Steinexpo, la più importante manifestazione tedesca e fra le più seguite in ambito europeo per il settore estrattivo. Da sempre la caratteristica distintiva di Steinexpo è che si svolge all’aperto, cioè in una cava di basalto a Homberg/NiederOfleiden; i visitatori possono dunque osservare le reali potenzialità delle macchine e delle attrezzature mentre sono al lavoro. L’evento fieristico, che si è svolto dal 30 agosto al 2 settembre scorso, è arrivato alla sua decima edizione e ha visto la grande partecipazione di un pubblico specializzato senza precedenti: quasi 54.000 persone hanno infatti raccolto l’invito di valutare dal vivo i prodotti di ben 293 espositori. Simex era presente come ospite d’onore dello stand Liebherr e ha mostrato dal vivo tutte le potenzialità delle proprie attrezzature,
accoppiandole ad un escavatore Liebherr 946, dotato di attacco rapido Likufix SW 66. Questo ha consentito il veloce cambio tra un’attrezzatura e l’altra per tutti quattro i giorni di durata della manifestazione. Allo stand erano presenti tre pezzi forti della gamma Simex, pensati anche per le aziende che operano nelle cave. Una testa fresante TF 2100, una benna frantumatrice CBE 50 e una benna vagliatrice VSE 40, che hanno rappresentato la gamma Simex nello stand del grande produttore tedesco di macchine movimento terra. Il pubblico ha potuto osservare al lavoro la testa fresante TF 2100 mentre fresava un blocco di roccia, che è stata poi frantumata a una granulometria di 0-70 mm dalla CBE 50 e quindi vagliata dalla VSE 40, che ha invece separato il materiale in diverse pezzature. Dalle numerose richieste di contatti è risultato evidente che le attrezzature Simex hanno suscitato vivo interesse fra i visitatori, confermando ancora una
volta quanto il mercato tedesco apprezzi i prodotti Simex.
Testa fresante TF 2100 Fresatrice a doppio tamburo Una delle numerose teste fresanti Simex, la TF 2100 come le altre della sua gamma è ideale per lavori di canalizzazione, profilatura di pareti in roccia e cemento, scavo di gallerie, coltivazioni in cava, demolizioni, dragaggi e lavori di finitura. Particolarmente adatta dove i sistemi di scavo tradizionali si dimostrano troppo deboli e i sistemi a percussione poco efficaci. Non produce forti vibrazioni e rumorosità, permettendo di operare in aree sensibili.
Benna frantumatrice per braccio escavatore CBE 50 è una benna progettata per la riduzione volumetrica degli inerti direttamente in cantiere. Il sistema a rotore, ideale per la frantumazione di cemento armato e materiali da demolizione, non soffre in presenza di ferro, roc-
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Benna vagliatrice VSE 40 a pezzatura variabile
cia, terra, parti deformabili, umide o bagnate. La struttura è leggera e non trasmette vibrazioni alla macchina motrice e all’operatore. La rumorosità è sempre bassa durante il lavoro. La bocca ampia permette un facile caricamento.
Testa fresante TF 2100 Larghezza tamburi standard Potenza motore fresa Peso attrezzatura. Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Forza di taglio Peso consigliato escavatore
950 mm 112(152) kW (hp) 2.410 kg 240-340 l/min 380 bar 64,3 kN 28-45 ton
Grazie al loro meccanismo brevettato, le benne vagliatrici per escavatore Simex VSE allontanano e avvicinano gli alberi vaglianti, permettendo così di variare la pezzatura del materiale in pochi secondi direttamente dalla cabina dell’operatore. I tamburi sono composti da elementi con dischi di diverso diametro, la cui velocità periferica differisce in maniera significativa provocando un’elevata vorticosità del materiale da vagliare,
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con un forte aumento di produttività. Gli elementi vaglianti sono facilmente sostituibili. A forma di benna standard, aiuta e semplifica il caricamento del materiale assicurando grande facilità d’uso.◀
Benna vagliatrice VSE 40 Capacità benna (SAE) Larghezza totale Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Peso operativo Peso consigliato escavatore
Benna frantumatrice per braccio escavatore CBE 50 Peso benna vuota Capacità benna (SAE) Larghezza totale Portata olio richiesta Pressione olio richiesta Peso consigliato escavatore
4.640 kg 1,80 m3 2440 mm 300 - 550 l/min 350 - 230 bar 38-55 ton
1,80 m3 1.800 mm 180-250 l/min 250-160 bar 2.500 kg 25-40 ton
INFO Simex è leader mondiale nella produzione di attrezzature per macchine movimento terra: compattazione, frantumazione, scarifica e molto altro, su cui vanta numerosi brevetti. È presente in 81 paesi nel mondo.
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L’evento > BKT
Tempo di medaglie per BKT BKT premiata da Caterpillar con il Sqep Silver Award e omologata per la fornitura di due modelli Earthmax destinati a due diversi Dump Truck di Cat. Riconoscimenti di prestigio che dimostrano l’evoluzione continua della multinazionale indiana come fornitore nell’ambito dei Primi Equipaggiamenti di Porfirio Ferrari
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n premio importante quello consegnato da Caterpillar nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi il 15 settembre: l’impianto produttivo di Chopanki ha infatti ricevuto il prestigioso riconoscimento SQEP Silver Award – Supplier Quality Excellence Process Certification – assegnato ai soli fornitori Ca-
terpillar in grado di raggiungere i più alti livelli di qualità e controllo dei processi. La multinazionale indiana è ora parte di questo programma d’eccellenza, inoltre è stata omologata per la fornitura in Primo Equipaggiamento dei due pneumatici Earthmax SR 47 ed Earthmax SR 45 destinati a due diversi modelli di macchine CAT.
Un altro successo per BKT che, grazie all’impianto di Chopanki, ha soddisfatto tutti i requisiti di SQEP Silver Award, ponendosi così tra i migliori fornitori di Caterpillar. Una certificazione che premia l’impegno della multinazionale indiana nell’offrire soluzioni di altissima qualità, che riflettono l’attenzione sulle prestazioni del prodotto, ma anche
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L’evento > BKT
Informazioni su BKT Balkrishna Industries Ltd. (BKT) è un produttore di pneumatici con sede in India. Il gruppo BKT offre una vasta e aggiornata gamma di pneumatici Off-Highway, appositamente progettati per i veicoli operanti nei settori agricolo, industriale,
sulla ricerca di sostenibilità e d’innovazione. Inaugurato nel 2006 per incrementare la capacità produttiva BKT, lo stabilimento di Chopanki si occupa della produzione di pneumatici radiali All Steel per i settori industriali e OTR. Le linee BKT sono realizzate interamente in India negli stabilimenti produttivi di Aurangabad, Bhiwadi e Chopanki, a cui si aggiunge la moderna fabbrica di stam-
movimento terra, minerario, portuale, ATV e giardinaggio. Le innovative soluzioni di BKT sono progettate per le esigenze di qualsiasi tipologia di utilizzatore e comprendono più di 2.400 differenti prodotti venduti in oltre 160 Paesi in tutto il mondo.
pi a Dombivali e il più recente impianto di Bhuj, dotato di una struttura e di macchinari all’avanguardia. Proprio a Chopanki sono prodotti gli pneumatici Earthmax SR 47 ed Earthmax SR 45 con i quali BKT ha ottenuto l’omologazione per la fornitura destinata a due modelli di macchine CAT. Nello specifico si tratta del dump truck CAT 773E da 60 tonnellate – equipaggiato con Earthmax
SR 47 24.00 R 35 – e del modello 770G da 40 tonnellate – su cui viene montato Earthmax SR 45 nella versione 18.00 R 33. Earthmax SR 47 è specificamente realizzato per dumper rigidi impegnati nel trasporto di materiale sulle superfici più critiche, come le cave rocciose. Si distingue per un ciclo di vita prolungato, grazie alla profondità del battistrada di classe E4 e dalla geometria dei ramponi, progettati in modo
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da assicurare eccellente trazione e un consumo regolare del battistrada. Questo modello è inoltre disponibile con mescola “cut resistant” che conferisce una resistenza ai tagli ancora maggiore. Earthmax SR 47 è presente sul mercato nelle misure 18.00 R 33 e 24.00 R 35. Perfetto per l’utilizzo su dumper rigidi è anche Earthmax SR 45, realizzato con una speciale mescola particolarmente resistente a tagli, abrasioni e impatti, pericoli spesso presenti in condizioni d’uso estreme. Questo permette
di ridurre notevolmente i tempi di fermo macchina e di ottimizzare la produttività. Inoltre, la geometria dei ramponi garantisce un’eccellente trazione, mentre la profondità del battistrada consente una lunga durata allo pneumatico, aumentando l’efficacia produttiva nel tempo. Presente sul mercato nella misura 18.00 R 33. Le macchine CAT per cui gli pneumatici di BKT sono stati omologati sono dump truck sviluppati appositamente per applicazioni minerarie, in cava
e nell’ambito delle costruzioni, sono veicoli altamente produttivi, affidabili e focalizzati sul bisogno dell’utilizzatore di trasportare più materiale a un costo minore per tonnellata. «Siamo molto orgogliosi di questo grande risultato. Il premio SQEP Silver Award di Caterpillar è ambito e prestigioso, conferma non soltanto la grande qualità dei nostri prodotti, ma anche l’eccellenza del nostro sistema produttivo», afferma Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato BKT. «L’omologazione a fornitore ufficiale CAT è un ulteriore riconoscimento all’alta specializzazione dei nostri prodotti e dimostra l’evoluzione e la crescita che, passo dopo passo, stiamo compiendo nell’ambito dei Primi Equipaggiamenti. Far maturare questo mercato è tra i nostri principali obiettivi strategici, a testimonianza della qualità e credibilità raggiunta da BKT presso i grandi Costruttori mondiali.»◀
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Linde presenta la gamma completa di attrezzature per applicazioni in aeroporti Linde Material Handling a inter airport Europe 2017 di Miriam Spada
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Logistica > Linde
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er la prima volta, Linde Material Handling ha avuto il proprio stand presso la Inter Airport Europe, la fiera internazionale di attrezzature, tecnologia, sicurezza, design e servizi per aeroporti, che si è tenuta a Monaco dal 10 al 13 ottobre 2017. Presso lo
Stand C104 nell’area esterna del centro fieristico di Monaco, i visitatori hanno potuto scoprire i vari trend del mercato, come modelli automatizzati e tecnologia al litio. Inoltre, è stata esposta anche l’ampia gamma di trattorini Linde e il rivoluzionario Roadster.
Il tempo è un fattore cruciale quando si arriva volando. Questa affermazione è valida sia per i voli passeggeri che per i voli cargo. Con circa 4,5 milioni di tonnellate trasportate in Germania nel solo 2016, i voli cargo rappresentano solo una parte relativamente piccola delle vie di trasporto, ma
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in costante crescita. «I carrelli industriali usati in aeroporto devono essere abbastanza affidabili e flessibili da permettere un’ ampia possibilità di utilizzo come ad esempio: il rifornimento dei negozi, la movimentazione di piccoli bagagli e altri tipi di carico, la possibilità di guida in ambienti e l’utilizzo in pista», spiega Alexander Schmidt, Senior Product Manager Reach Trucks & Tractors presso Linde Material Handling. «Questa è la nostra forza». Il Roadster Linde, modellato sulla serie dei controbilanciati elettrici da E20 a E35, è stato sviluppato considerando l’aeroporto come possibile campo di applicazione. Non richiede montante A e dispone di un tettuccio di vetro rinforzato. Grazie al suo design unico, il Roadster assicura la massima visibilità del suo ingombro e garantisce sempre la massima sicurezza. I trattorini elettrici P250 di Linde con una capacità di traino di 25 tonnellate, d’altro canto, sono previsti specificatamente per un utilizzo esterno. Il telaio è in acciaio con spessore di parecchi centimetri e la componentistica elettronica è protetta da un involucro impermeabile. Inoltre, un sistema di sterzo idraulico e i supporti idraulici, proteggono la cabina del conducente dalle vibrazioni assicurando così una guida confortevole. I trattorini Linde P60 e P80 sono particolarmente adatti
per la logistica indoor, per esempio, quando sono usati come carrelli bagagli o per lavori di manutenzione. Sono, inoltre in grado di trainare rimorchi con pesi compresi da 6 e 8 tonnellate. Il carrello a piattaforma W08 di Linde è utile per le applicazioni negli areoporti, perchè dispone di un’ampia piattaforma di carico. Tutti i trattorini compatti e di media dimensione e i carrelli a piattaforma sono progettati volutamente con un’ampiezza di meno di un metro e possiedono un angolo di sterzata molto piccolo, che li rende adatti per ogni tipo lavoro indoor – per esempio rifornendo i negozi e in ristoranti presenti nei terminal, che sono diventati uno dei settori di maggio business all’interno degli aeroporti. Anche la personalizzazione è un trend che sta diventando sempre più presente negli aeroporti. A causa delle specifiche condizioni di uso vengono richieste soluzioni su misura, che non devono essere necessariamente complesse, ma che richiedono una profonda conoscenza del mercato unita ad abilità ingegneristiche e creatività, come dimostra l’esempio seguente: in alcuni aeroporti, i gate e i passaggi sono protetti da tende a strisce in gomma. Il continuo passaggio attraverso le strisce in gomma potrebbe, con il tempo, causare il danneggiamento del parabrezza anteriore dei trattorini e dei carrelli
a piattaforma. «Per molti dei nostri clienti, abbiamo, per questa ragione, installato delle protezioni che agganciano la tenda e la spingono a lato», spiega Schmidt. Il secondo maggior trend, che emerge anche nel settore della logistica per aeroporti, è la possibilità di operare in rete con tutto ciò che ne consegue. Linde ha sviluppato un gran numero di moduli per la gestione della flotta “Linde connect”, che possono fornire servizi molto utili anche per gli aeroporti. Per esempio, il modulo “connect: crash detection” registra urti e impatti che avvengono durante la guida; se il numero è troppo elevato, il veicolo attiva la modalità di guida lenta e può essere riattivato solo da un supervisore. Il sistema “Linde Speed Assist” è una funzione molto utile in un ambiente dove l’utilizzo outdoor e indoor sono ugualmente importanti: ad esempio, può essere utilizzata per settare il veicolo ad una velocità prestabilita per l’utilizzo indoor, mentre l’operatore può optare per una velocità massima per l’utilizzo in pista.◀
INFO Linde Material Handling Italia SpA Buguggiate (VA) Zona industriale Brunello www.linde-mh.it
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Una livrea d’occasione Adatto per la speciale occasione, l’escavatore Liebherr numero 75.000, l’escavatore del “giubileo” A 918 Compact Litronic, presenta una livrea davvero speciale, realizzata dall’artista dei graffiti MadC
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resso Liebherr-Hydraulikbagger GmbH, fabbrica di fondazione del gruppo Liebherr, è stato prodotto l’escavatore n. 75.000. Per la società e i suoi circa 1.700 collaboratori si tratta di un’occasione particolare da festeggiare: nell’ambito di una manifestazione celebrativa, presso lo stabilimento produttivo, è stata esibita ai partecipanti la macchina del “giubileo”. L’escavatore gommato A 918 Compact Litronic ha beneficiato di uno speciale “design a graffiti” sotto l’egida dell’arti-
75.000 escavatori per Liebherr È un gommato A 918 Compact Litronic il numero 75.000. Andrà a far parte del parco macchine di Liebherr-Mietpartner GmbH con un abito tutto nuovo, disegnato apposta per lui di Sandro Tozzi
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L’evento > Liebherr
sta Claudia Walde, alias MadC, un’artista tra le più note del settore a livello mondiale. L’escavatore gommato compatto andrà a far parte del parco macchine di Liebherr-Mietpartner GmbH, società del gruppo focalizzata su noleggio e servizi annessi.
Le caratteristiche del modello A 918 Compact Litronic riproducono, ancora oggi, in chiave moderna, alcuni requisiti originali messi in campo dal fondatore del gruppo Dott.-Ing. E.H. Hans Liebherr: una macchina movimento terra, caratterizzata
da grande maneggevolezza, robusta, sempre pronta all’uso ed ergonomica. Gli escavatori gommati Liebherr si distinguono, in tutto il mondo, per potenza, efficienza e flessibilità d’impiego, poiché combinano la tecnologia moderna con una plurien-
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nale esperienza nello sviluppo e produzione di macchine per il settore delle costruzioni e movimento terra. Questo connubio sinergico, tra tradizione e innovazione, risulta decisivo per il successo del costruttore.
Gli sviluppi più importanti nella storia degli escavatori gommati Liebherr Già nel 1954 Hans Liebherr, con il suo primo escavatore gommato L 300, aveva posto le fondamenta per una nuova tipologia di L 300 Con il modello L 300 Hans Liebherr ha costruito il primo escavatore idraulico d’Europa.
macchinario, nell’ambito di questa classe. Il gommato Liebherr risulta oggi leader mondiale per reputazione e diffusione. Per le esigenze del tempo, con soltanto 7,5 ton di peso operativo e 25 HP di potenza, era caratterizzato da una performance di tutto rilievo; il mitico L 300, munito di sei ruote, vanta il primato di essere stato il primo escavatore idraulico prodotto in Europa. Anche altre soluzioni tecniche risultavano davvero speciali: abitacolo operatore davvero confortevole per gli standard del tempo, braccio mobile, una sorta di benna rovescia ante litteram che comparivano tutti, per la prima volta, su una macchina destinata al settore delle costruttori; anche la ralla, con cuscinetti a sfere, era stata sviluppata e prodotta internamente allo stabilimento di Kirchdorf, mentre l’azionamento rimaneva ancora di tipo meccanico. Il nuovo escavatore attecchì così rapidamente presso molte imprese, che nei primi tre anni ne furono prodotti ben 110 esemplari. Poco tempo dopo, nel 1960, veniva implementata un’altra importante innovazione sull’escavatore A 650, primo escavatore gommato completamente idraulico, nel senso che oltre all’attrezzatura di lavoro idraulica era anche dotato di azionamento idraulico. Con le sue 16 ton di peso operativo la macchina disponeva di una potenza di 60 HP e rappresentava una pietra mi-
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liare nella storia degli escavatori gommati. Liebherr-Hydraulikbagger GmbH è in grado di festeggiare, quest’anno, un’ulteriore “giubileo”: 50 anni dalla produzione del primo escavatore su rotaia A 400 ZW, il cosiddetto escavatore “a due vie” la cui produzione è cominciata nel 1967. Si tratta di una speciale versione dell’escavatore gommato, che può muoversi a scelta su rotaia o su strada. L’azienda ha consolidato, con successo, la produzione di escavatori a due vie, nell’ambito della propria gamma di modelli e si è conquistata la posizione di leader in questo segmento sul mercato tedesco. Fin dall’inizio per Hans Liebherr è stato importante sviluppare e produrre internamente le tecnologie chiave. Ciò è apparso particolarmente evidente nel 1983 con l’escavatore gommato A 912 in cui il motore diesel, la pompa idraulica, l’azionamento del brandeggio con rotismo epicicloidale, gli assali come pure il cambio e il riduttore nel carro, erano già tutti di produzione interna. Nel 1989 è stata introdotta dal costruttore Liebherr un’altra importante innovazione denominata “Litronic” costituita da un sistema combinato di elettronica intelligente e idraulica funzionale
al monitoraggio, controllo, regolazione e coordinazione di tutti i sistemi importanti dell’escavatore. Questo sistema trovava applicazione per la prima volta nel modello A 912 Litronic e rappresenta, ancora oggi, in una forma che è stata ampiamente sviluppata ed evoluta, l’asse portante di ogni macchina per l’edilizia Liebherr. Il perfetto sincronismo tra macchina e accessori di lavoro svolge un ruolo decisivo per un impiego più efficace in cantiere. Pertanto Liebherr ha investito, anche in questo settore e ha potuto presentare nel 2001 non solo un proprio attacco rapido, ma anche un sistema completamente automatico per l’innesto delle tubazioni che ha denominato LIKUFIX. Con questo dispositivo il conducente della macchina può cambiare tutti gli accessori, meccanici e idraulici, premendo semplicemente un pulsante in cabina, quindi regolando pressioni e portate idrauliche. Rispettando perfettamente il motto “fermarsi è come retrocedere” Liebherr continua a sviluppare innovazioni in tutti i campi: in particolare dall’inizio degli anni 2000 le innovazioni sono state sempre fortemente caratterizzate ponendo al centro dell’attenzione il tema dell’efficienza e del cosiddetto “cantiere digitale”.
LiebherrHydraulikbagger GmbH: sempre al centro del gruppo Liebherr Nel 1949, a Kirchdorf an der Iller, nel sud della Germania, Hans Liebherr fondò l’azienda appoggiandosi alla propria impresa di costruzioni preesistente. I primi decenni dello stabilimento furono caratterizzati da molteplici e straordinarie innovazioni, che gettarono le basi per la storia di successo del costruttore Liebherr. Gli innumerevoli prodotti, originari dello stabilimento Liebherr di Kirchdorf, che vengono sviluppati e prodotti anche in altre installazioni, dimostrano l’elevata capacità innovativa del sito produttivo. Attualmente Liebherr-Hydraulikbagger GmbH è uno dei produttori leader, a livello mondiale, dei più moderni escavatori idraulici. La società sviluppa e produce una gamma di macchine molto ampia: escavatori industriali per l’industria, per il movimento terra e ha anche avviato la produzione di dumper articolati. Queste macchine, caratterizzate da grande efficienza, trovano posto nei più svariati settori d’impiego in molti rami industriali e vengono utilizzati con successi in tutto il mondo.◀
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Più salute sul lavoro Sistemi di filtrazione e pressurizzazione cabine
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ambiti: decontaminazione, demolizione, compostaggio, trattamento rifiuti, agricoltura, estrazioni minerarie
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