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Anno XXXII n.7 | Ottobre 2018
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Anno XXXII n.7 | Ottobre 2018
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Direttore responsabile Emanuele Giovannini emanuele.giovannini@scimedia.it Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Noemi Aime, Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Eugenio Lavanda, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 40,00 - Estero: € 75,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Tel. +39 0542 22601 - E-mail: advertising@scimedia.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su Commercio Italia, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta di SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno Spedizione Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - Stampe Periodiche in Regime Libero - 70% CN/FC/AUT.0022 Registrazione Aut. Tribunale di Ravenna n. 830 del 06/04/1987
Commercio Italia SCI media srl Via Cavour, 62 - 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire
Editoriale di Manuela Cortesi News > Le brevi a cura della redazione I-IV_II-III_COVER_CI_7_ottobre.indd 1-3
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Preview fiera > GIC GIC: secondo round di Miriam Spada
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Preview fiera > bauma CONEXPO INDIA La parola all’India di Umberto Piagnoni p. 30 L’evento > CECE Congress Tutte le strade portano a Roma di Manuela Cortesi p. 32 Tecnologia > Bosch Rexroth Un altro passo verso la guida autonoma di Umberto Piagnoni p. 36 Componenti > INCOFIN Che ventola! di Umberto Piagnoni p. 38 L’evento > Federbeton È ora di crescere di Miriam Spada e Filippo Cantoni Preview Ecomondo > Emiliana Serbatoi Qualità Emiliana di Sandro Tozzi
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Preview fiera > Ecomondo Lotta alla plastica di Miriam Spada p. 22 Preview fiera > EIMA Largo ai giovani di Miriam Spada
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Anno XXXII n. 7 | ottobre 2018
Sommario
n.7 | Ottobre 2018
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28/10/18 14:52
Preview EIMA > Kubota Cuore giapponese di Eugenio Lavanda p. 48 Preview Ecomondo > Liebherr Assoluta versatilità di Miriam Spada
p. 54
L’evento > Hyundai Experience Days Una scommessa chiamata Europa di Manuela Cortesi e Noemi Aime
p. 58
Componenti > Bonfiglioli Nel cuore dei sollevatori telescopici di Porfirio Ferrari p. 66 Preview EIMA > Trevi Benne Un tuffo nell’agricolo di Eugenio Lavanda p. 68 Preview EIMA > Kohler Kohler conta fino a 5 di Eugenio Lavanda p. 72
p. 40
Visto al Marmomac > Dazzini Macchine Dazzini ci dà un taglio di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 74
p. 44
Preview EIMA > BCS BCS: anteprime assolute all’EIMA di Miriam Spada
p. 78
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Editoriale
Ceci n’è pas une pipe di Manuela Cortesi
H
o come l’impressione che “percezione” sia la parola del momento. Al CECE Congress di metà ottobre, a Roma, una delle tematiche è la mancata percezione da parte della politica del settore construction. Eppure le infrastrutture mica sono noccioline: sono il nerbo dell’economia. Poi c’è il pericolo della percezione da parte del mercato nei confronti della nostra economia, a proposito: Standard & Poor’s non ha voluto infierire più di tanto, ma se le Borse cadono e aumenta l’avversione al rischio, l’Italia potrebbe non essere così invitante per gli investitori, che ci piaccia o no. Del resto io mi preoccuperei dal momento che anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, percepisce un futuro non proprio roseo per una manovra che «non aiuta la crescita, disincentiva il lavoro, depotenzia Industria
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4.0, chiude i cantieri e penalizza le banche».
circonda. Pensiamo che la me-
Ma di percezioni il Governo
rativa sia disoccupato: la real-
non ne vuol sapere. O meglio,
tà è che siamo al 12 per cento.
di alcune sì. Ci sono i tunnel
Per non parlare degli immigra-
percepiti che ancora non esi-
ti: gli intervistati sono convin-
stono: il nostro ministro dei
ti che rappresentino un 30%
Trasporti Danilo Toninelli ha
della popolazione, mentre at-
lasciato intendere con i gior-
tualmente siamo al 5%. Eh ma
nalisti, dopo aver incontrato
forse non siamo così ignoran-
a Genova Violeta Bulc, che gli
ti, ora poi che tutti vanno all’u-
imprenditori italiani utilizzano
niversità… e invece neanche
il tunnel del Brennero per tra-
quello è vero! Quota 18,7 per
sportare le merci, tunnel che
cento di laureati tra i 25 e i 64
ancora deve essere costruito. E
anni in Italia, contro una me-
questo ha lasciato a tutti noi la
dia europea del 31,4 per cen-
percezione che forse parlare di
to. Percepisco per l’Italia tem-
infrastrutture con questo Go-
pi difficili in un’Europa in piena
verno sarà dura. D’altro canto
rimonta: spero di essere in er-
lo stesso Governo è il frutto di
rore, allineata con i miei con-
un’ondata di percezioni distor-
nazionali.◀
tà dei connazionali in età lavo-
te. Robert Duffy, in uno studio interessante sulle percezioni intitolato The perils of perception (la scoperta la debbo ad Annamaria Testa di Internazionale), descrive noi italiani come veri campioni in fatto di percezioni errate. Non abbiamo capito niente del mondo che ci
https://www.ilsole24ore.com/ art/notizie/2018-10-25/manovraboccia-all-attacco-non-si-puogovernare-fregandosene-spread-173055.shtml?uuid=AE0cblVG https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2018/09/10/italiani-percezione
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JMG Cranes inaugura il 2017 lanciando sul mercato una nuova macchina, la MC580, gru semovente elettrica a batteria in grado di sollevare fino a 58 tonnellate
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Hyundai dai terremotati
Dal colosso un esempio virtuoso: l’invio ad Accumoli di due delle sue macchine utili per la ricostruzione, la pala gommata HL757-9A e l’escavatore cingolato 60 CR-9A
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Macchine
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SaMoTer 2017 Grande attesa quest’anno per l’appuntamento veronese
JCB Comfort e controllo per le pale gommate
Un’analisi Costruzioni, tra gioie e dolori
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News > Le brevi
bauma monaco 2019
Il bauma si avvicina Le anticipazioni sul bauma Monaco 2019 alla conferenza stampa a Milano del 25 settembre
Bauma Monaco 2019 si avvicina. Alla conferenza stampa del 25 settembre la stampa ha potuto in anteprima avere qualche anticipazione su numeri e dimensioni. La manifestazione, prevista per i prossimi 8-14 aprile, si terrà al centro fieristico di Monaco di Baviera su una superficie di 614 mila metri quadrati, per ospitare oltre 600 mila visitatori previsti: un
nuovo record in dimensioni e presenze, possibile grazie all’aggiunta di due nuovi padiglioni (C5 e C6, per l’esattezza). Edilizia, macchine, industria estrattiva: di certo bauma si conferma essere il punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori. L’industria estrattiva è ben rappresentata: il 20% degli espositori proviene dal settore minerario così come il 24% dei visitatori (si parla di oltre 130mila persone). Gli organizzatori hanno già individuato i megatrend relativi all’edizione 2019, chiavi di lettura anche della società contemporanea: digitalizzazione, efficienza e sostenibilità. Il Partner Country di bauma 2019 sarà il Canada. è il settimo mer-
cato mondiale delle macchine per edilizia e rientra nella top five dei paesi produttori di risorse minerarie. In fiera sarà rappresentato da una delegazione ufficiale e ci saranno dei momenti dedicati. Altri momenti importanti della fiera, i bauma Innovation Award nelle categorie: ▶▶ Macchinari ▶▶ Componenti e sistemi digitali ▶▶ Lavoro edile ▶▶ Metodo Costruttivo ▶▶ Processo costruttivo ▶▶ Scienza, ricerca ▶▶ Design Una novità “social” del 2019 sarà la Selfie Tower, una vera e propria sorpresa dedicata ai selfie.
Mercedes-Benz
Mercedes-Benz TruckParts estende la gamma di servizi e ricambi ai clienti veicoli industriali di tutta Europa Mercedes-Benz, a partire dal mese di ottobre ha esteso la gamma di servizi e ricambi dedicati ai propri clienti Truck in tutta Europa. Grazie all’introduzione di TruckParts, la nuova linea di ricambi di Mercedes-Benz, i proprietari di veicoli industriali che hanno già qualche chilometro sulle spalle, avranno a disposizione un’alternativa in più. La linea TruckParts by Mercedes-Benz è costituita da ricambi per la manutenzione, l’usura e piccola carrozzeria del Truck e si affianca all’assortimento dei
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tradizionali ricambi originali Mercedes-Benz ed ai Ricambi Originali Reman Mercedes-Benz. Con l’avanzare dell’anzianità del veicolo, le aspettative dei clienti cambiano. Mercedes-Benz, con la nuova offerta di ricambi e pacchetti service (ricambi più manodopera) TruckParts, conferma e rafforza l’attenzione sulla qualità del servizio offerto dalla propria rete di Officine Autorizzate, assicurando elevate performance dei propri Truck durante tutto il loro periodo di utilizzo.
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News > Le brevi
PNEUMATICI FUORI USO
Altre 11.000 tonnellate di pneumatici fuori uso saranno raccolte da Ecopneus oltre il proprio target di legge In totale, nel 2018, saranno 240.000 le tonnellate di PFU raccolte e recuperate da Ecopneus: 226mila corrispondono al target di legge, 3.000 sono quelle extra già raccolte durante l’estate, altre 11.000 si aggiungeranno entro fine dicembre Saranno 11.000 le tonnellate di Pneumatici Fuori Uso che Ecopneus raccoglierà in via del tutto straordinaria oltre il proprio target di legge in questo ultimo trimestre del 2018: un quantitativo che si aggiunge alle altre 3.000 tonnellate di PFU “extra” già raccolte tra agosto e settembre. Le risorse aggiuntive per questo ulteriore intervento saranno disponibili grazie al buon andamento delle vendite di pneumatici registrato dai Soci Ecopneus nelle ultime settimane, alle positive prospettive di vendita nell’ultimo trimestre dell’anno e alle efficienze di gestione che hanno consentito di mantenere sotto controllo – e in alcuni casi ridurre – i costi. Questa decisione è frutto della presa d’atto della reale difficoltà da parte di moltissimi punti serviti (gommisti, stazioni di servizio, autofficine), che hanno giacenze di Pneumatici Fuori Uso in eccesso ri-
spetto alle loro capacità di stoccaggio, ed è stata presa nonostante la situazione di stallo nella fase di recupero successiva al trattamento. Il riciclo di materiale in questo momento ha infatti subìto un rallentamento a causa della sentenza del Consiglio di Stato, che ha portato incertezza nella filiera industriale, per il rischio reale che non venga più riconosciuto neppure lo status di MPS (Materie Prime Seconde) ai granuli e polverini di gomma riciclata, che verrebbero al contrario riportati allo status di rifiuto, con conseguenti indubbie difficoltà di collocazione sul mercato. In più, i ritardi e le incertezze circa l’uscita del decreto End of Waste - che riconoscerebbe in maniera definitiva e incontrovertibile, a livello nazionale, lo status di materiale a granuli e polverini ricavati dal riciclo – non consentono lo sblocco di molti settori applicativi ad oggi fermi in attesa di questo provvedimento. I Pneumatici Fuori Uso raccolti con questo intervento straordinario saranno dunque avviati in larga parte al recupero energetico all’estero, destinazione in grado di accogliere in breve tempo ingenti quantitativi oltre il regolare flusso programmato nel corso dell’anno. I costi molto favorevoli di questa opzione di recupero consentono di poterne trattare un quantitativo superiore rispetto a quello che sarebbe stato possibile gestire con il recupero di materia, a parità di risorse disponibili. Sin dall’inizio delle sue attività Ecopneus ha scelto di indirizzare prioritariamente i PFU verso il recupero di materia, in linea con gli indirizzi europei e i principi dell’economia circolare e quale unica soluzione in
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grado di dare il dovuto valore alle caratteristiche chimico-fisiche della gomma riciclata. Per quanto non prioritario nella green strategy di Ecopneus, l’opzione del recupero energetico diventa oggi una scelta quasi obbligata, in una situazione di criticità degli sbocchi a valle del riciclo di materia. Il recupero energetico dei PFU - prevalentemente effettuato nei cementifici, che consentono di sfruttare al meglio l’elevato potere calorifico della gomma, superiore a quello del pet-coke - non genera in ogni caso ulteriori emissioni (anzi migliora quelle pre-esistenti) e permette di recuperare come materiali i residui della combustione, ceneri e acciaio, che vengono inglobati nel prodotto finito (cemento), con un beneficio ambientale ed economico.
CHI è ECOPNEUS Nel 2017 Ecopneus ha gestito 241.484 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, raccogliendoli presso oltre 26.000 punti di generazione registrati in tutta Italia, da Lampedusa a Livigno, esaudendo oltre 65.000 richieste di prelievo pervenute. Grazie inoltre all’impiego della gomma riciclata che si ottiene dal trattamento dei PFU nella filiera Ecopneus, l’Italia ha risparmiato 142 milioni di euro sull’importazione di materie prime, è stata evitata l’emissione in atmosfera di 364mila tonnellate di CO2 (come 220mila auto che percorrono 10.000km in un anno) e risparmiato il consumo di 1,6 milioni di m3 di acqua, pari al consumo giornaliero di 6,8 milioni di abitanti.
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News > Le brevi
Wacker Neuson
Wacker Neuson a Ecomondo 2018 Dal 6 al 9 novembre 2018 Wacker Neuson partecipa alla fiera per il recupero dei materiali ed il riciclaggio, Ecomondo, a Rimini all’interno del padiglione C5 allo stand 193. Tutte le macchine in esposizione al padiglione fieristico provengono dalla linea di prodotti zero emission e rappresentano quindi il punto di forza di Wacker Neuson per l’edizione di Ecomondo di quest’anno Il settore del riciclo e dello smaltimento che si riunisce a Rimini è di estrema importanza per Wacker Neuson. «Soprattutto per quanto riguarda la linea zero emission proponiamo un enorme potenziale per i nostri clienti. L’importanza delle macchine ecologiche, silenziose ed economiche cresce costantemente, anche per città e comuni, non solo per i lavori all’interno di edifici e capannoni ma anche nei centri cittadini dove la qualità dell’aria acquisisce una rilevanza sempre maggiore», spiega
Georg Jung, Managing Director Wacker Neuson Italia. Wacker Neuson è il primo produttore ad offrire una gamma completa di macchine edili con una serie che comprende costipatori, piastre, pale gommate, dumper e miniescavatori. A Ecomondo i visitatori potranno ammirare tre novità: il miniescavatore completamente elettrico EZ17e, il dumper elettrico DW15e nonché la piastra monodirezionale a batteria 1850e. Completano l’offerta la collau-
data pala gommata WL20e e il costipatore a batteria. Tutti i prodotti zero emission sono molto economici e il prezzo di acquisto leggermente superiore viene di solito ammortizzato entro i primi due o tre anni in quanto la manutenzione è notevolmente ridotta o del tutto assente, anche i costi di esercizio sono molto inferiori. La gestione dei prodotti zero emission è molto semplice a confronto, i costipatori a batteria e la piastra a batteria si avviano premendo un pulsante.
GOMACO
Patrick Zanen va alla GOMACO Patrick Zanen ritorna alla GOMACO come Global Business Business Development. Lavorerà direttamente con Kent Godbersen (Vice President of Worldwide Sales and Marketing), sulla visione globale della rete di vendita e distribuzione. «Mi sento come se stessi tornando alle mie radici, ho iniziato la mia carriera da giovane nelle finitrici a casseforme scorrevoli a Ida Grove, Iowa», ha detto Zanen. Zanen ha iniziato la sua carriera con GOMACO Corporation nei primi anni ottanta e, più di recente, è stato responsabile della gestione e della vendita dei prodotti per la divisione delle finitrici a casseforme scorrevoli di Wirtgen.
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«Non vedo l’ora di lavorare con Patrick per le vendite e l’assistenza globali dei prodotti GOMACO», ha affermato Godbersen. «L’interesse per la nostra linea di prodotti ha raggiunto livelli storici ed è importante per noi dare a ogni cliente e potenziale cliente GOMACO l’opportunità di pavimentare con le più recenti tecnologie. Patrick porta con sé una grande conoscenza e una grande esperienza lavorando direttamente con clienti e rivenditori. È ben navigato e ha familiarità con le esigenze di pavimentazione delle varie regioni del mondo.» Zanen è cittadino del Belgio e parla olandese, francese, tedesco e inglese.
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News > Le brevi
CNH
CNH Industrial al Convegno internazionale delle Macchine e attrezzature per le costruzioni Si è riunito a Roma il Congresso 2018 del Committee for European Construction Equipment (CECE), l’associazione di categoria che riunisce tutti gli attori privati (associazioni nazionali, case costruttrici, imprese edili) e quelli pubblici (rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali) che operano nel settore delle macchine movimento terra e per
le costruzioni. Un comparto vitale per la crescita e lo sviluppo della società e dell’economia europee, considerato che, tra impieghi diretti e indiretti, i costruttori di macchine per le costruzioni danno lavoro a 400.000 persone in tutta Europa. Tra questi, un ruolo di primo piano è toccato a CASE Construction Equipment, marchio stori-
co del settore, anche in virtù del profondo legame che questo Brand ha ereditato con l’Italia, Paese che quest’anno ospita il Congresso del CECE. In Italia, infatti, CASE conta attività di Ricerca & Sviluppo e due stabilimenti produttivi, a San Mauro Torinese e a Lecce, dove oltre 1.000 dipendenti producono otto gamme differenti di macchine per le co-
Hitachi Construction Machinery Co
Costituzione di una Joint Venture per lo sviluppo di macchine elettriche per l’Europa Hitachi Construction Machinery Co., Ltd ha annunciato di aver stretto un accordo con KTEG Kiesel Technologie Entwicklung GmbH - la società del gruppo del distributore europeo Hitachi Construction Machinery Kiesel GmbH - per creare una nuova società per lo sviluppo di macchine da costruzione elettriche e prodotti speciali per l’ulteriore espansione nel mercato europeo. Il mercato europeo ha alcune delle normative più severe al mondo in materia di prevenzione del riscaldamento globale e realizzazione di società a basse emissioni di carbonio, rendendo il fabbisogno di macchine
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elettriche particolarmente forte in questa regione. KTEG ha un ricco know-how per la regolamentazione e la commercializzazione di macchine da costruzione elettriche nel mercato europeo. KTEG ha sviluppato attrezzature per la demolizione di grandi dimensioni e altri prodotti applicativi speciali basati sugli escavatori idraulici di Hitachi Construction Machinery. Con la costituzione di questa nuova società, la tecnologia elettrica di Hitachi Construction Machinery e il know-how tecnico di KTEG saranno riuniti. • Nome - EAC European Application Center GmbH.
• Sede amministrativa Stockstadt am Rhein, Hessen, Germania. • Rappresentante - Toni Kiesel. • N. di personale iniziale - circa 10. • Capitale: 500.000 euro (circa 64 milioni di yen). • Indice di investimento - Hitachi Construction Machinery 49,9%, KTEG 50,1%. • Periodo di investimento - Previsto entro il 2018 dall’approvazione delle Autorità garanti della concorrenza di Germania e Polonia. • Operazioni aziendali - Sviluppo di macchine da costruzione elettriche e prodotti per applicazioni speciali.
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struzioni: dai mini escavatori agli escavatori cingolati da 30 tonnellate, dalle terne alle pale gommate, fino alle motolivellatrici, solo per citare alcuni modelli. Carl Gustaf Göransson, Brand President di CNH Industrial Construction Equipment, nonché membro del Group Executive Council di CNH Industrial, ha preso parte alla tavola rotonda dal titolo “Come sta cambiando il cliente nel settore dei mezzi per le costruzioni”, soffermandosi in particolare sulla crescente ri-
chiesta di digitalizzazione e connettività e sull’esigenza di fornire macchine sempre più produttive e attente all’ambiente. Göransson ha dichiarato: «Tra i tanti settori industriali, quello delle macchine che operano all’interno dei cantieri, nelle cave o sulle nostre strade non è immediatamente associato ai concetti d’innovazione e sostenibilità. Nulla di più sbagliato: da anni siamo in prima linea per portare tecnologie all’avanguardia a bor-
do dei nostri mezzi, come la gestione telematica e le soluzioni che consentono di migliorare le prestazioni e aumentare la produttività attraverso il perfezionamento delle lavorazioni in cantiere (machine control). Inoltre, la continua attenzione a diminuire i consumi viaggia di pari passo con la riduzione delle emissioni, testimoniando i notevoli sforzi di tutti i costruttori, con CASE in prima linea, per produrre macchine sempre più efficienti e amiche dell’ambiente in cui operiamo».
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JCB
JCB annuncia nuovi record di vendite JCB, il produttore di macchine per il cantiere e l’agricoltura con sede nello Staffordshire, ha comunicato che il suo fatturato nel 2017 è salito di quasi il 28% a 3,35 miliardi di sterline (nel 2016 era di 2,62 miliardi), mentre le vendite di macchine sono salite a 75.693 (66.011 nel 2016). Gli utili su base EBITDA sono aumentati di quasi il 19% a 341 milioni di Sterline (287 milioni nel 2016). Dal 1975, il renGraeme Macdonald CEO di JCB
dimento medio dell’investimento di JCB è stato superiore al 30%. Il rimbalzo del mercato è proseguito con forza nel 2018, che ha spinto i livelli di produzione globale di JCB a un livello record di 500 macchine al giorno. Il CEO di JCB, Graeme Macdonald, ha dichiarato: «Il 2017 è stato un anno molto importante per JCB durante il quale abbiamo stabilito nuovi record di vendita. Mentre il mercato globale è cresciuto di oltre il 21% lo scorso anno, le vendite di JCB sono aumentate di quasi il 28%. Questa crescita ha spinto la domanda in tutte le gamme di prodotti JCB, in particolare per i sollevatori telescopici, dove stiamo investendo in una maggiore capacità di produzione globale».
Il Presidente di JCB, Lord Bamford, ha dichiarato: «La continua crescita dei mercati globali nel 2018 ha visto i tassi di produzione di JCB raggiungere il loro massimo storico. Anche i livelli di occupazione nei nostri stabilimenti sono ai massimi storici e ora impieghiamo più di 15.000 persone. Solo nel Regno Unito quest’anno abbiamo reclutato quasi 1.100 persone: ottime notizie sia per JCB che per la manifattura britannica». JCB ha 22 stabilimenti in tutto il mondo, di cui 11 nel Regno Unito e gli stabilimenti britannici JCB ora impiegano la cifra record di 7.600 persone. A giugno JCB ha rivelato che stava investendo 50 milioni di sterline in un nuovo stabilimento britannico per la produzione di cabine a Uttoxeter, nello Staffordshire. La fabbrica aprirà nel 2019.
Marangoni
Marangoni dimostra prestazioni veramente estreme nell’off-road Marangoni Retreading Systems ha rilasciato un nuovo video che mostra una particolare jeep equipaggiata con pneumatici ricostruiti Marangoni realizzati senza mescole speciali o altri miglioramenti, impegnata nel “rock crawling”: un off-road estremo, praticato su un fondo di rocce e sabbia caratterizzato da ostacoli a prima vista impossibili. Grip, precisione e affidabilità sono gli elementi fondamentali per questa disciplina e i pneumatici ricostruiti stanno supportando il veicolo an-
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che nei passaggi più difficili. La loro resistenza in condizioni così estreme implica che possono sopportare tranquillamente tutti gli utilizzi standard degli impieghi su truck, al pari dei migliori pneumatici nuovi. Il video, presentato in questi giorni da Marangoni Tread North America al Permian Basin International Oil Show in Texas, ha colpito il pubblico per le straordinarie capacità fornite dai pneumatici ricostruiti con i materiali e le tecnologie di Marangoni.
Rapporto estero Oice - Confindustria
Costruzioni: +15% il fatturato di società di ingegneria all’estero Il fatturato estero delle società di ingegneria, architettura e consulenza italiane è in crescita del 15% nel 2018 dopo l’incremento del 22% dello scorso anno. Sono le stime del Rapporto estero Oice-Confindustria, elaborato con il Cer-Centro Europa Ricerche e presentato all’agenzia Ice. Al di fuori dell’Italia (dove si concentra il 60,2% degli ordini per valore nel 2018), l’Asia è il principale mercato di attività (con il 24,8% degli ordini) seguito dall’Unione Europea (3,9%).
Il rapporto si basa su un campione di 143 aziende (un terzo delle associate Oice) delle quali 58 sono attive sui mercati esteri. In particolare operano oltre confine la totalità delle imprese con più di 250 dipendenti e il 28% delle aziende con meno di dieci dipendenti. I principali settori dove lavorano sono l’energia (con il 29% degli ordini per valore nel 2018), i trasporti (25%) e le costruzioni (19%). Il presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone, parla di «numeri in costante crescita», mentre il di-
rettore del Cer, Stefano Fantacone, osserva che, nonostante il deteriorarsi del quadro macroeconomico internazionale, per il settore lo «scenario è ancora positivo». «Oggi viviamo in boom delle infrastrutture nel mondo», afferma il sottosegretario agli Affari esteri, Vincenzo Ercole, osservando che «nei prossimi 40 anni verranno costruite più infrastrutture che negli ultimi quattromila anni, e noi dobbiamo essere protagonisti di questo trend». (fonte: ANSA).
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IVECO
IVECO saluta con favore l’esenzione dal pedaggio per i veicoli a gas naturale approvata in Germania Il Parlamento tedesco ha approvato una risoluzione che concede ai veicoli a gas naturale compresso e liquefatto (GNC e GNL) l’esenzione dai pedaggi autostradali dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 Il Parlamento federale tedesco ha approvato una risoluzione a favore dell’esenzione dai pedaggi autostradali dei veicoli alimentati a gas naturale di peso superiore a 7,5 tonnellate a partire dal 1° gennaio 2019 e per un periodo iniziale di due anni. Dal 2021 in avanti, l’esenzione rimarrà in vigore per le componenti del pedaggio relative alle emissioni, mentre decadrà per le componenti legate all’utilizzo dell’infrastruttura e alle emissioni sonore generate. Tale esenzione, insieme agli incentivi per l’acquisto di veicoli a gas naturale annunciati lo scorso luglio (12.000 euro per i veicoli a GNL e 8.000 euro per veicoli a GNC), aumenta ulteriormente i vantaggi finanziari di tali camion eco-sostenibili. Di conseguenza, gli operatori tedeschi della logisti-
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ca potranno contare su risparmi dai 9,3 ai 18,7 centesimi di euro al chilometro, a seconda della categoria di peso. IVECO, brand di CNH Industrial N.V. (NYSE: CNHI / MI: CNHI), accoglie positivamente la risoluzione del governo tedesco, a conferma della sua strategia di lungo termine a favore di una rete di trasporti più sostenibile, basata su veicoli a gas naturale. L’azienda, da oltre vent’anni in prima linea nello sviluppo di questa tecnologia, fa oggi da apripista del mercato, con una gamma completa di mezzi a GNL e GNC che va dal veicolo commerciale leggero Daily NP (Natural Power) fino al camion per trasporti a lungo raggio, lo Stralis NP, con autonomia fino a 1.600 km. I camion a GNL e a GNC sono ideali per risponde-
re alle specifiche esigenze di ogni settore, dai corrieri alle società di logistica che operano su tragitti di qualsiasi distanza. Questi veicoli garantiscono tutti i vantaggi per l’ambiente legati all’impiego del gas naturale, generando, rispetto ai veicoli diesel equivalenti, il 90% in meno di NO2, il 99% in meno di particolato e, nel caso di utilizzo del biometano, il 95% in meno di CO2. Inoltre, i livelli estremamente bassi di emissioni sonore generate dai veicoli a gas naturale offrono agli operatori della logistica un grosso vantaggio competitivo nei viaggi in aree urbane e durante le ore notturne. Pierre Lahutte, Brand President IVECO, ha dichiarato: «L’approvazione da parte del Parlamento tedesco dell’esenzione dal pedaggio autostradale per camion a GNC e GNL si va a sommare agli incentivi già annunciati a luglio a sostegno dell’acquisto di questi veicoli. Considerando la posizione della Germania ai crocevia delle rotte della logistica europea, queste decisive azioni implementate dalle autorità tedesche contribuiranno ad accelerare nettamente la diffusione dei propulsori alternativi a gas naturale in tutto il continente».
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Tesmec
Tesmec S.p.A.: al via il nuovo stabilimento produttivo di Monopoli Tesmec S.p.A. (MTA, STAR: TES), a capo di un gruppo leader nel mercato delle infrastrutture relative al trasporto e alla distribuzione di energia elettrica, dati e materiali, è lieta di annunciare l’avvio del nuovo sito produttivo di Monopoli (Bari), che sarà sede della controllata Tesmec Rail e avrà l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’attività del Gruppo nel business ferroviario. L’inaugurazione ufficiale del nuovo impianto si svolgerà venerdì 26 ottobre alla presenza di importanti rappresentanti delle imprese, del mondo bancario e accademico e delle Istituzioni, tra cui esponenti della Regione Puglia, del Comune di Monopoli e di Puglia Sviluppo, oltre che di Ambrogio Caccia Dominioni, Presidente e Amministratore Delegato di Tesmec S.p.A., e del Top Management del Gruppo. Il nuovo e moderno sito produttivo sarà attivo nella progettazione, prototipazione e fabbricazione di macchine ferroviarie speciali, in particolare, di carri ferroviari per l’installazione e la manutenzione della catenaria ferroviaria, unità multifunzione, locomotive di manovra e unità di potenza per treni passeggeri. Il complesso si estende su una superficie coperta complessiva
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pari a circa 5.800 mq (510 mq palazzina + 5.310 mq capannone) e su una superficie esterna pari a circa 27.400 mq. L’intera linea di produzione rispetterà i più elevati standard in termini di risparmio energetico e tutela ambientale e sarà caratterizzata da un elevato livello di efficienza ed automazione e da un processo produttivo altamente avanzato dal punto di vista tecnologico, con conseguente significativo aumento della capacità produttiva. L’investimento per il nuovo sito industriale, pari a circa 8 milioni di euro, è stato realizzato nell’ambito di programmi di investimento finanziati dalla Regione Puglia con l’obiettivo di creare un centro di ricerca per lo sviluppo di progetti ad elevato contenuto tecnologico, in collaborazione con le Università del territorio. Nell’ambito del settore ferroviario, il Gruppo Tesmec è attivo nella progettazione e produzione di equipaggiamenti e veicoli speciali per operazioni sulle linee. Il Gruppo, in particolare, è in grado di offrire tecnologie all’avanguardia e sistemi avanzati per l’elettrificazione e la manutenzione delle reti ferroviarie ed è depositario di brevetti per
la gestione dei veicoli ferroviari e per dispositivi relativi alla manutenzione della catenaria. Il Presidente e Amministratore Delegato Ambrogio Caccia Dominioni ha così commentato: «Siamo molto soddisfatti dell’entrata in funzione di questo nuovo stabilimento produttivo, che ha l’obiettivo non solo di creare un polo di eccellenza nel settore ferroviario, ma anche di contribuire attivamente allo sviluppo di un’area in forte crescita come quella di Monopoli, e, in tal senso, ringrazio sentitamente la Regione Puglia, Puglia Sviluppo e il Comune di Monopoli. Un ringraziamento va anche all’impresa esecutrice, la Frallonardo Srl, che ha completato i lavori con professionalità e nei tempi stabiliti. Il Gruppo Tesmec è costantemente impegnato in un processo di innovazione continua e la nostra mission è quella di proseguire nell’attività di sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di anticipare le richieste del mercato: sono, in tal senso, sicuro che il nuovo sito di Tesmec Rail riuscirà a darci un ulteriore slancio nella crescita nel business della progettazione e produzione di equipaggiamenti e veicoli speciali per operazioni sulle linee.»
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VÖGELE
Una nuova classificazione dei prodotti per le finitrici stradali VÖGELE La JOSEPH VÖGELE AG conferisce una nuova struttura alla sua ampia gamma di finitrici stradali e banchi di stesa. Il leader del mercato mondiale suddivide da subito la propria offerta in due linee distinte: Premium Line e Classic Line. All’interno delle linee l’azienda distinguerà inoltre fino a cinque classi La nuova Classic Line comprende le finitrici stradali dotate del sistema di comando ErgoBasic, particolarmente semplice da utilizzare. Queste macchine sono caratterizzate da un solido progetto meccanico, che offre un certo comfort di base. Alle macchine non manca nulla che sia di fondamentale importanza per gli interventi di stesa quotidiani. Tutte sono dotate di un motore e di un banco di stesa in grado di soddisfare i requisiti specifici dei rispettivi mercati di destinazione.
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Dall’allestimento di base a quello premium La Premium Line comprende invece tutte le finitrici VÖGELE che vantano le tecnologie più avanzate e che si distinguono per l’adozione di soluzioni meccaniche d’avanguardia. Tutti i prodotti della Premium Line sono dotati del sistema di comando ErgoPlus 3. Anch’esso è molto facile da apprendere e utilizzare, ma offre ulteriori funzioni rispetto a ErgoBasic. Molte funzioni possono ad esempio essere impostate tramite un display ad alto contrasto e dall’uso intuitivo. Il display fornisce inoltre moltissime informazioni all’operatore. Se necessario, le informazioni in merito al banco o ai gruppi convogliatori possono essere facilmente richiamate e modificate. Anche le funzioni dei programmi automatici VÖGELE di “AutoSet Plus” possono essere controllate tramite il display della plancia ErgoPlus 3. Se il cliente ha deciso di utilizzare il sistema di rilevamento della temperatura
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RoadScan, il conduttore della finitrice può monitorare sul display la temperatura del conglomerato bituminoso appena steso. Chi utilizza inoltre la soluzione di gestione dei processi WITOS Paving può ottenere sul display delle macchine della Premium Line informazioni in tempo reale sull’intervento in corso di svolgimento e incrementare quindi in misura significativa la qualità della stesa. Per la Premium Line VÖGELE propone inoltre le dotazioni complete della nuova generazione “Tratto 3”, che comprendono le funzioni automatiche di “AutoSet Plus”, il sistema di comunicazione “PaveDock Assistant” e il pacchetto “VÖGELE EcoPlus” per la riduzione delle emissioni.
Due linee, cinque classi Nelle linee Premium e Classic VÖGELE distingue inoltre fino a cinque classi differenti: Mini Class, Compact Class, Universal Class, Highway Class e Special Class. Tutti i 48 modelli di macchine e tutte le 26 varianti di banco attualmente proposti da VÖGELE sono assegnati alla rispettiva linea in base al sistema di comando e alle dotazioni e poi alle rispettive classi in funzione della larghezza di stesa, della potenza e dei campi di applicazione. VÖGELE presenterà in prima mondiale le più recenti macchine della Classic Line e della Premium Line in occasione del Bauma 2019.
MOSA
MOSA al REAS di Montichiari presenta la sua gamma di torri faro Successo tra gli operatori in visita al recente Salone Internazionale dell’Emergenza Marchio di riferimento tra i costruttori italiani di torri faro, grazie al suo consolidato know-how e alla notevole esperienza acquisita nei numerosi mercati internazionali in cui da tempo è presente, MOSA SpA, azienda del gruppo BCS con sede produttiva a Cusago (MI), ha colto l’occasione del recente REAS, il Salone Internazionale dell’Emergenza svoltosi dal 5 al 7 ottobre presso il quartiere fieristico di Montichiari, per presentare una sintesi rappresentativa della sua ampia gamma di torri faro, che costituisce il “core business” della sua produzione insieme ai generatori e alle motosaldatrici. «Da tempo lavoriamo nel settore dell’emergenza e della protezione civile, settore nel quale le nostre attrezzature sono particolarmente apprezzate per la cura costruttiva, la qualità, l’affidabilità e il design», affermano in Mosa. «REAS ha confermato questo apprezzamento presso un pubblico estremamente qualificato, di dimensione europea, come testimonia la presenza crescente di buyer esteri e di delegazioni internazionali».
Simbolo dell’innovazione di cui MOSA si fa portatrice in questo specifico ambito di prodotto è la serie MOSALIGHT, sintesi di design e cura costruttiva. Pensate e realizzate per facilitare la gestione della macchina in ogni condizione d’impiego e assicurarne continuità e durata anche nelle condizioni d’uso più estreme, le torri faro MOSALIGHT sono caratterizzate dalla protezione superiore del palo telescopico, un’esclusiva MOSA, che salvaguarda uno dei punti più delicati dell’intera torre faro dagli agenti atmosferici. Tra i prodotti di punta vi è la TF IM 5.5Y, torre faro compatta e facilmente trasportabile, che può illuminare efficacemente aree fino a 1.800 mq, con un impatto ambientale ridotto. Dotata di palo di sostegno di 5,5 metri a sollevamento meccanico e di quattro fari a LED da 150 Watt ciascuno e motore monocilindrico Yanmar raffreddato ad aria, è allestita su carrello mobile e può essere manovrata con facilità, grazie al peso contenuto di soli 335 kg.
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Preview fiera > Ecomondo
Lotta alla plastica Tutto pronto per Ecomondo, l’appuntamento di riferimento per la green e circular economy. L’appuntamento è per il 6-9 novembre 2018 alla Fiera di Rimini di Miriam Spada
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orna novembre e arriva, puntale, Ecomondo: la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea. Si tratta di un evento internazionale con un format innovativo che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.
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Nel settore della green e circular economy l’Italia è ai primi posti in Europa, in particolare nell’efficienza energetica, nel riciclo dei rifiuti e nella produttività delle risorse. Per questo motivo, Ecomondo si posiziona nel panorama internazionale come appuntamento di riferimento per incontrare tutte le aziende leader di mercato, conoscere i trend, le innovazioni e
le nuove tecnologie, confrontarsi con i professionisti del settore. A Ecomondo 2018 le nuove priorità normative/regolatorie, di ricerca e formazione sul fronte dell’economia circolare, i nuovi processi, anche 4.0 e prodotti annessi alla sua adozione a livello industriale, nelle città e nei territori. In particolare, in collaborazione con associazioni industriali, ministeri ed altre istituzioni, enti di ricerca, la Commissione Europea e l’OCSE, saranno esaminate e discusse le principali novità, necessità, criticità ed opportunità nell’ambito del riuso e valorizzazione dei principali rifiuti tecnici e biologici (incluse le acque reflue), le materie prime alternative e l’ecodesign industriale, la bonifica e la riqualificazione delle aree contaminate, anche marine, e la bioeconomia. Quest’anno in particolare le tematiche affrontate riguardano la strategia europea sulla plastica e i suoi sviluppi, le esperienze più avanzate della bioeconomia circolare nei Paesi Ocse e l´industria 4.0 applicata alla gestione e utilizzo dei rifiuti, la tutela, recupero e riuso della risorsa idrica; questi sono solo alcuni dei temi al centro degli eventi faro della prossima edizione (la 22a) di Ecomondo, organizzata da Italian Exhibition Group, dal 6 al 9 novembre 2018 alla Fiera di Rimini. Saranno il cuore dell’articolato programma di incontri e conferenze a cura del comitato tecni-
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IN SINTESI Ecomondo
La fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea
Dove
Fiera di Rimini
Quando
6 - 9 novembre 2018
Frequenza
Annuale
Espositori
Circa 1.500
Visitatori
Oltre 110mila
Sito internet
www.ecomondo.com
Superficie
Oltre 129mila m2
co-scientifico di Ecomondo (presieduto dal professor Fabio Fava) che coinvolge ogni anno realtà di altissimo livello (accademiche, associazioni, istituzioni) sia italiane che straniere. Ecomondo è un avamposto del grande cambiamento introdotto dal nuovo paradigma dell’economia circolare, al passo con la campagna lanciata dal programma Ambiente dell’Onu per la Giornata Mondiale dell’ambiente 2018 (5 giugno): la lotta alla plastica. Ecomondo ha avviato una campagna di valorizzazione delle best practice che le imprese mettono in campo per diminuire l’inquinamento da plastica. Le innovazioni saranno raccolte e poi valorizzate a Ecomondo 2018. Gli eventi faro internazionali coinvolgeranno una folta schiera di relatori sia italiani che stranieri tra i più qualificati nei vari ambiti. Il panel è concepito dal comitato tecnico-scientifico per garantire la connessione con le tematiche più attuali nei vari settori in evoluzione della green&circular economy.
Efficienza energetica, energie rinnovabili, città sostenibile In contemporanea con Ecomondo si svolge Key Energy “Energy transition hub”, è la fiera delle soluzioni e applicazioni di efficienza energetica ed energie rinnovabili. Ecomondo, inoltre, propone dal 2009 un modello ideale di Città Sostenibile, all’interno di uno spazio espositivo che mostra modelli di urbanizzazione, soluzioni tecnologiche, progetti, piani di mobilità, che consentono di migliorare la vita dei cittadini e favorire lo sviluppo dei territorio in chiave sostenibile.
Italia leader in Europa nel riciclo industriale Sono ben 47 mln di tonnellate di rifiuti riciclati con conseguente risparmi di energia per 17mln di tonnellate di petrolio. Italia al 1° posto per contributo fotovoltaico (8% del mix elettrico nazionale).
Gli scenari dell’economia circolare L’economia circolare ci potrebbe consentire di contrastare in maniera proattiva la crisi del sistema economico lineare, spesso inefficiente e costoso, separando lo sviluppo economico dallo sfruttamento delle risorse naturali. Secondo la Commissione Europea, misure come una migliore progettazione dei materiali, dei prodotti e dei processi industriali (ecodesign) unitamente alla prevenzione e al riutilizzo dei rifiuti, potrebbero generare, entro il 2030: ▶▶ Riduzione 30% del consumo di materie prime ▶▶ Riduzione 50% delle emissioni totali di gas a effetto serra ▶▶ Crescita 5% del PIL ▶▶ Creazione di oltre 1 milione di posti di lavoro. Le tecnologie abilitanti che spingono la quarta rivoluzione industriale possono favorire la diffusione di modelli di economia circolare e lo sviluppo di piattaforme per la condivisione di beni e servizi, oltre al risparmio energetico. Ma per promuovere la transizione da un modello lineare ad uno circolare occorrono politiche ambiziose, ricerca ed innovazione, oltre ad un quadro normativo chiaro, in grado di dare i giusti segnali agli investitori. Inoltre in molte imprese mancano ancora la consapevolezza, la conoscenza e competenza necessarie ad implementare l’economia circolare.◀
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Preview fiera > EIMA
Largo ai giovani I nuovi padiglioni 28, 29 e 30 sono pronti per ospitare i visitatori dell’EIMA 2018 (Bologna, 7-11 novembre). Tante le iniziative per accendere l’interesse delle nuove generazioni di Miriam Spada
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uasi duemila espositori, non meno di 200 industrie richiedenti che non riusciranno a prendere parte alla manifestazione per l’esaurimento di ogni spazio espositivo. La struttura di BolognaFiere, che assomma a 340 mila metri quadrati lordi e che offre circa 150 mila metri quadrati netti per la collocazione dei prodotti e delle tecnologie in esposizione, sarà infatti impegnata al massimo della sua capienza da questa rassegna internazionale, una delle più grandi al mondo
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nel settore della meccanica per l’agricoltura, la forestazione, la cura del verde e la relativa componentistica. L’edizione di quest’anno – fanno notare gli organizzatori – registra un miglioramento della qualità degli spazi espositivi, grazie soprattutto ai nuovi padiglioni 28-29 e 30 (che accoglieranno le macchine per la protezione delle colture, per la raccolta, prima lavorazione e conservazione del prodotto, nonché le macchine per le industrie agrarie), primo passo dell’ampio progetto di ristrut-
turazione del quartiere fieristico bolognese che si svilupperà nei prossimi anni e che porterà alla costruzione di altri quattro padiglioni del tutto nuovi, e alla riqualificazione complessiva delle strutture preesistenti e degli spazi esterni. I dati statistici evidenziano una crescita degli espositori esteri – che raggiungono quota 610, in rappresentanza di 49 Paesi. Molte le industrie costruttrici provenienti dall’Europa (69 dalla Germania, 49 dalla Francia, 66 dalla Spagna) ma anche da Paesi di altri continenti quali Stati Uniti (27 industrie), India (27), Cina (141) con una vastissima offerta di prodotti a copertura di oltre mille voci merceologiche. Le tecnologie presentate ad EIMA International sono collocate all’interno di 14 settori di specializzazione, e di 6 Saloni tematici (EIMA Componenti, EIMA Green, EIMA Idrotech, EIMA Energy, EIMA Digital ed EIMA M.i.A.). Il settore della componentistica è quello che raccoglie il maggior numero di imprese espositrici (ben 990), seguito dal settore del garden e cura del verde che conta oltre 300 aziende; ma molto rilevante è anche la presenza di aziende espositrici nel nuovo salone Idrotech, dedicato interamente alle tecnologie per l’irrigazione e la gestione dell’acqua, che alla sua prima edizione registra 250 espositori. Un vasto pubblico di operatori economici, di agricoltori e di tecnici della meccanizzazione è atteso ad EIMA 2018, e gli organizza-
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IN SINTESI EIMA International
Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio
Dove
Fiera di Bologna
Quando
7 - 11 novembre 2018
Frequenza
Biennale
Espositori
Circa 1.900
Visitatori
Circa 285mila
Sito internet
www.eima.it
Superficie
Oltre 150mila m2
tori ritengono possa essere confermato, o forse addirittura migliorato, il risultato record del 2016, quando i visitatori hanno raggiunto quota 285 mila, provenienti da 150 Paesi.
Occhio ai giovani L’edizione 2018 di EIMA International riserva una particolare attenzione al target giovanile. Mai come quest’anno i giovani agricoltori e gli studenti delle facoltà universitarie e delle scuole di agraria troveranno argomenti e iniziative specificamente dedicati. Nel pomeriggio della giornata inaugurale – mercoledì 7 novembre – si svolge l’assemblea nazionale dell’AGIA, l’Associazione giovani imprenditori agricoli (promossa dalla CIA), che affronta temi strategici per il futuro dell’agricoltura. Partner dell’evento sono, oltre a FederUnacoma e a varie istituzioni, il Consiglio europeo dei giovani agricoltori CEJA, che rappresenta a livello continentale circa 2 milioni di giovani imprenditori, la Rete istituti agrari senza
frontiere, l’Ente nazionale meccanizzazione agricola ENAMA, nonché AlfaEvolution Technology e Vodafone che hanno sviluppato sistemi informatici e telematici specificamente rivolti alle esigenze delle imprese primarie. I giovani imprenditori che partecipano all’assemblea saranno coinvolti in visite guidate all’interno di EIMA, finalizzate ad illustrare le più significative innovazioni nella meccanica agricola, ma anche ad informare su temi quali la sicurezza nell’uso dei mezzi meccanici, la revisione delle macchine, i percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze agronomiche ed agromeccaniche. Insieme con i giovani agricoltori, anche gli studenti saranno protagonisti a Bologna, grazie ad iniziative come il Mech@griJobs, l’evento promosso da UNACMA in collaborazione con FederUnacoma finalizzato ad informare i giovani sui profili professionali e sulle opportunità di lavoro nel settore della meccanica agricola. I tour rivolti al target giovanile fa-
ranno perno sull’area di EIMA Desk, dove si concentrano gli stand degli enti istituzionali e dove viene allestita l’Officina Live, vale a dire la struttura dedicata alle dimostrazioni di manutenzione e alle procedure per la revisione dei mezzi meccanici. Nella stessa area Desk sono previsti incontri informativi – grazie anche alla presenza del Ministero dello Sviluppo Economico MISE che partecipa con un proprio presidio – sul tema della contraffazione e della protezione dei brevetti, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema le nuove generazioni. Nella stessa area Desk prenderà vita la nuova iniziativa di EIMA Campus, realizzata in collaborazione con l’associazione italiana di ingegneria agraria AIIA e rivolta agli studenti delle Facoltà di Agraria. Un’EIMA in formato “giovane”, dunque, capace di suscitare interesse e simpatia, grazie anche all’uso sempre più consistente dei supporti Internet e dei social network.◀
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Preview fiera > GIC
GIC: secondo round Dall’8 al 10 novembre si terrà la seconda edizione del GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo, l’unica manifestazione italiana dedicata interamente all’industria, alle macchine e alla tecnologia del calcestruzzo di Miriam Spada
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all’8 al 10 novembre la Fiera di Piacenza ospiterà la seconda edizione del GIC Giornate Italiane del Calcestruz-
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zo / Italian Concrete Days, l’unica manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo,
la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in calcestruzzo armato, anche in zone sismiche. La mostra piacentina ha superato la soglia dei 200 espositori, in netto incremento rispetto ai 128 della prima edizione e con una percentuale maggiore di aziende estere. «Un dato incoraggiante e ancora in divenire», precisa Fabio Potestà, Direttore di Mediapoint & Communications srl, società organizzatrice dell’evento, «che conferma la dinamicità del
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Fabio Potestà Direttore di Mediapoint & Communications srl
tessuto imprenditoriale italiano, spesso per vocazione orientato all’export e capace di generare profitti indipendentemente dalla congiuntura economica ancora difficile. Questi dati ci confermano anche la validità della formula del GIC, l’unica manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in cemento armato, anche in zone sismiche». Questa edizione del GIC ha tra l’altro ottenuto ben 63 prestigiosi patrocini, tre dei quali concessi da ministeri: oltre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero del Lavoro, il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico. La tradizionale offerta espositiva che tocca trasversalmente l’intero “universo” calcestruzzo, verrà in-
tegrata quest’anno da due nuove aree tematiche: CONPAVITEXPO - Concrete Paving Technologies Expo e IDREXPO - Italian Demolition & Recycling Expo. Ricordiamo che Conpavitexpo sarà dedicata ai macchinari, alle tecnologie e ai prodotti chimici necessari per la realizzazione di pavimentazioni in calcestruzzo, ai massetti, alle pavimentazioni aeroportuali e alla loro manutenzione. Tema di Idrexpo saranno invece le macchine e le attrezzature per il taglio e la demolizione e la decostruzione delle strutture in calcestruzzo, ma anche quelle necessarie per la selezione, il riciclaggio e il trasporto degli inerti. «Alla luce della presenza al GIC», sottolinea Potestà, «dei più im-
IN SINTESI GIC
GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo Italian Concrete Days
Dove
Fiera di Piacenza
Quando
8 - 10 novembre 2018
Frequenza
Biennale
Espositori
Oltre 200
Visitatori
Oltre 3mila
Sito internet
www.gic-expo.it
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Preview fiera > GIC
portanti player del settore che citiamo in ordine alfabetico: Betonrossi, Buzzi Unical, Calcestruzzi e Colabeton, ci aspettiamo che aumenti in modo proporzionale anche il numero degli espositori che operano anche nel comparto delle macchine per la frantumazione, il riciclaggio e il trasporto degli inerti, tenendo conto che l’inerte è un componente fondamentale del prodotto».
Focus sui convegni Anche questa seconda edizione del GIC si preannuncia particolarmente interessante per i temi che verranno affrontati nel corso del ricco programma di convegni, organizzato in collaborazione con le più importanti associazioni del settore, istituzioni e università. Aprirà la rassegna dei convegni, il giorno dell’inaugurazione, giovedì 8 novembre, una Tavola Ro-
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tonda sul tema: “14 Agosto 2018: dal crollo del viadotto Polcevera di Genova una svolta per le infrastrutture italiane?” con un’importante approfondimento delle problematiche relative alla manutenzione delle infrastrutture, alla luce dei tragici avvenimenti recenti. Nell’impossibilità di passare tutti gli eventi in rassegna, ne citiamo solo alcuni a titolo di esempio. Sono già definiti nei dettagli sia il convegno organizzato in collaborazione con Assobeton su “Cosa cambia per le strutture prefabbricate con le NTC 2018”, sia quello organizzato da Federbeton dal titolo intrigante: “Calcestruzzo per: muovere produrre, educare e proteggere”. Attraverso un percorso narrativo che prende come riferimento alcune importanti infrastrutture ed edifici realizzati in calcestruzzo si evidenzieranno le qualità del materiale e delle so-
luzioni costruttive nel rispondere alle esigenze di sostenibilità, di riqualificazione e di sicurezza. Venerdì 9 novembre è in programma un convegno organizzato in collaborazione con la TECNO ENGINEERING 2C sulle pavimentazioni rigide in calcestruzzo per applicazioni aeroportuali, mentre l’Istituto Italiano del Calcestruzzo IIC per i tre giorni di fiera ha pianificato una serie dI interventi e due mostre sulla durabilità delle opere in calcestruzzo armato. “Concretezza” è il titolo del programma, che coinvolgerà ben 21 relatori tra professionisti e esponenti del mondo universitario. Molto atteso infine anche il convegno organizzato in collaborazione con Confedilizia sabato 9 novembre, con la partecipazione di importanti figure professionali e istituzionali.
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Il premio Anche in occasione di questa seconda edizione del GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo / Italian Concrete Days verrà organizzata una serata di gala per la consegna degli ICTA - Italian Concrete Technology Awards, venerdì 9 novembre presso la sontuosa Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza. Un importante momento di incontro e di riconoscimento per le imprese e i professionisti italiani del settore che si sono distinti negli ultimi due anni per la portata innovativa e i risultati delle loro attività.
Innovazioni in primo piano Tra le novità di quest’anno, oltre a CONPAVITEXPO - Concrete Paving Technologies Expo, ci
sarà IDREXPO - Italian Demolition & Recycling Expo, un’area tematica dedicata interamente alle macchine e alle attrezzature per il taglio e la demolizione delle strutture in calcestruzzo, ma anche a quelle necessarie per la selezione, il riciclaggio e il trasporto degli inerti. A Idrexpo il visitatore potrà trovare le ultime novità del mondo della demolizione. Tra i numerosi espositori, la Brokk, sarà per esempio presente al GIC con la gamma completa dei tre brand - Brokk, Aquajet e Darda - e presenterà le macchine elettriche radiocomandate di ultima generazione a marchio Brokk, particolarmente silenziose e ideali da utilizzare anche in città negli spazi confinati, mentre per Simex i prodotti di punta esposti in fiera saranno una vagliatrice particolare, in grado di
selezionare varie pezzature e ridurre al minimo il materiale residuo e una fresa, montabile su escavatori da 15 a 40 q, da utilizzare per fresare l’intonaco dai muri, particolarmente indicata per gli interventi di ristrutturazione su grandi superfici. Anche nell’area convegnistica non mancheranno gli approfondimenti sulle tematiche legate alla demolizione. Venerdì 9 novembre è infatti in programma un workshop organizzato in collaborazione con AIDECO - Associazione Italiana Demolizione Controllata, EDA - European Demolition Association e IACDS - International Association of Concrete Drillers and Sawers. Un importante momento di confronto internazionale sul panorama internazionale del settore.◀
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Preview fiera > bauma CONEXPO INDIA
La parola all’India Si avvicina il bauma CONEXPO INDIA, previsto per i prossimi 11-14 dicembre presso l’HUDA Ground di Gurgaon, a Delhi di Umberto Piagnoni
I
l mercato del construction in India è in piena espansione, questo grazie anche al fatto che i progetti infrastrutturali beneficiano di un sostegno a lungo termine grazie alle riforme approvate dal governo indiano. Tutti questi segnali positivi si riflettono anche sul numero di aziende che hanno sottoscritto il bauma CONEXPO INDIA previsto per i prossimi 1114 dicembre. Grazie al feedback
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positivo di visitatori ed espositori della scorsa edizione, la fiera si terrà per la seconda volta presso l’HUDA Ground di Gurgaon, a Delhi. Già a luglio gli organizzatori dell’evento mostravano soddisfazione: «La domanda è alta, e il livello di interesse per la fiera è elevato. Abbiamo già registrato un 30 percento di spazio occupato in più rispetto alla scorsa edizione», afferma Bhupinder
Singh, CEO di bC Expo India. Aziende importanti come ACE, Case, Caterpillar, JCB, Kobelco, L & T, LiuGong, PERI, Putzmeister, Sany, Schwing Stetter, Volvo, Wirtgen e Zoomlion non solo si sono registrate per partecipare nuovamente, ma hanno anche aumentato lo spazio dei loro stand.
Volti familiari e nuovi al bauma CONEXPO INDIA C’è grande entusiasmo nel vedere il ritorno di un gigante del settore: Terex, che ha partecipato per l’ultima volta nel 2014, ha confermato la sua partecipazione alla kermesse indiana. Altre aziende note come DEUTZ Engines, Doka, Doosan Bobcat, eTrack Crushers (una società del gruppo Keestrack), Hyundai e Manitou Equipment hanno aderito all’evento. Tra i volti nuovi per bauma CONEXPO INDIA ci sono la società tedesca Kaeser Kompressoren SE, leader mondiale nella produzione e fornitura di prodotti e servizi ad aria compressa, e l’India Tata Hitachi, leader nella produzione di macchinari per l’industria mineraria, edile e agricola. L’eccellente reputazione della fiera non attira solo aziende ben note dall’India ma anche espositori da tutto il mondo. Vari paesi, tra cui Cina, Germania, Spagna e Nord America saranno rappresentati. Sono previ-
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IN SINTESI The International Trade Fair for Construction Machibauma nery, Building Material Machines, Mining Machines CONEXPO INDIA and Construction Vehicles Dove
India, Delhi, HUDA Ground di Gurgaon
Quando
11 - 14 dicembre 2018
Frequenza
Biennale
Espositori
Oltre 700
Visitatori
Oltre 30mila
Sito internet
www.bcindia.com
Superficie
Oltre 150mila m2
sti altri padiglioni di rappresentanza per Paese. I vantaggi di questa organizzazione centralizzata sono che gli stand congiunti consentono alle piccole e medie imprese di trovare partner di cooperazione e di fornire aiuto per entrare in questo grande mercato. Per la terza volta poi, bauma CONEXPO INDIA ha vinto un premio dalla Indian Exhibition Industry Association (IEIA) e The Economic Times. Il premio conferma l’importanza della fiera come piattaforma B2B. La fiera dei macchinari per l’edilizia ha impressionato la giuria nella categoria “Esposizione B2B più importante”.
Previsione di crescita sostenuta per il mercato del construction in India Da un’analisi della Off-Highway Research (aprile 2018) è risultato che le industrie edili e minerarie dell’India dovrebbero registrare una crescita sostenuta fino al 2022. Anche iCEMA, l’asso-
ciazione indiana dei costruttori di macchine edili, prevede un tasso di crescita del 10% per il prodotto interno lordo dell’India entro il 2024. Una delle principali ragioni dietro a queste promettenti tendenze sono le riforme ambiziose approvate dal governo indiano che supportano infrastrutture e progetti di costruzione. Dopo una crescita eccezionale del 34% nel 2016, la Federazione tedesca degli ingegneri (VDMA) ha determinato un incremento ancora molto considerevole del 12% per il 2017 del mercato indiano. «Anche l’inizio del 2018 è stato estremamente positivo, i primi mesi hanno visto una forte performance di vendita», riferisce Sebastian Popp della Construction Equipment and Plant Engineering Association nel VDMA. L’Indian Brand Equity Foundation (IBEF) fornisce un valore indicativo. Istituito dal Ministero del Commercio e dell’Industria indiano per promuovere le attività internazionali di marketing di marca e lo-
cation, stima che nell’anno fiscale indiano del 2018, cioè da aprile 2017 fino a marzo 2018, siano state vendute quasi 97.000 macchine edili in tutto il Paese.
Approvato il più grande piano di sviluppo di autostrade Guardando la tabella 2018 della World Economic League pubblicata dal Centro per l’economia e la ricerca aziendale, l’India supererà il Regno Unito e la Francia in termini di prodotto interno lordo per salire di due posizioni e diventare la quinta maggiore economia mondiale nel 2018. Lo sviluppo nel mercato delle macchine da costruzione è principalmente guidato dalla massiccia espansione delle infrastrutture dello Stato. Secondo la società di ricerche di mercato britannica Off-Highway Research, questa espansione è una priorità per il governo indiano che controlla tutti i progetti al più alto livello per superare potenziali ostacoli il più rapidamente possibile. In cima all’ordine del giorno c’è la costruzione di strade. Nell’ottobre 2017, i politici indiani hanno quindi approvato il più grande piano di sviluppo autostradale di sempre per sviluppare ed espandere quasi 84.000 chilometri di strade con un investimento di 107 miliardi di dollari entro il 2022. Investimento che aumenterà anche le vendite di macchine da costruzione.◀
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L’evento > CECE Congress
Tutte le strade portano a Roma Il Congresso del CECE, l’evento biennale che quest’anno è ospitato da UNACEA (l’associazione italiana delle aziende di macchine per costruzione) si è svolto dal 17 al 19 ottobre a Roma, presso l’Hotel NH Collection Vittorio Veneto di Manuela Cortesi
«T
utte le strade portano a Roma». Apre così la giornata del 18 ottobre il Presidente del CECE (Commettee for European Construction Equipment) Enrico Prandini. Per il Presidente l’apertura scherzosa nasconde un profondo signi-
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ficato: «Le infrastrutture e le comunicazioni sono i fattori chiave per il benessere, la potenza e l’evoluzione.» Al Congresso del CECE partecipano circa 200 delegati tra titolari d’azienda, senior manager, esperti tecnici, decisori politici, ricercatori e organizzatori dei principali eventi fieristici di settore. Obiettivo comune dichiarato
dagli organizzatori: confrontarsi con le sfide della trasformazione digitale e delle politiche che scaturiranno dai risultati delle elezioni europee del maggio 2019. “Fidelizzare il cliente, costruire una visione comune” (Building customer loyalty through a common vision), è il titolo dell’evento. L’intento degli organizzatori è infatti coinvolgere gli utilizzatori nella gestione della trasformazione digitale articolando su tutta la filiera un punto di vista comune che massimizzi i benefici delle nuove tecnologie. Prandini ricorda la crisi che ha colpito il settore, e che pare ora tramontare per lasciare il posto a nuovi scenari di crescita economica, pur con le incognite dell’attualità. «I mercati mondiali stanno già raggiungendo livelli pre-crisi e anche l’Europa recupererà tutto il business in termini di numeri.
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Enrico Prandini Presidente del CECE (Commettee for European Construction Equipment)
Ciò andrà bene per chiunque lavori nel settore delle costruzioni e delle attrezzature per l’edilizia. Ci sono ancora alcune variabili e che non possiamo dimenticare: la Brexit, protezionismi, emigrazione e rifugiati, Stati Uniti e cambiamenti negli scenari politici.» Prandini non nasconde le difficoltà nel dover lavorare con le istituzioni dell’UE: la percezione, purtroppo, è quella che il settore construction non sia pienamente riconosciuto. O perlomeno, non gli sia riconosciuto quel ruolo chiave nell’economia che invece chiaramente riveste. «Quasi tutto ciò che tocchi nel corso della tua vita ha a che fare con le attrezzature da costruzione: diamanti, ceramica, vetro, edilizia… La nostra sfida è esse-
re riconosciuti.» E sarebbe anche ora, visto che il construction rappresenta in Europa un comparto che vale 9% del PIL dell’UE, dando lavoro a oltre 18 milioni di persone. Il pensiero corre poi al disastro di appena un mese fa: il crollo del ponte Morandi, neppure nominato, semplicemente evocato nella sua gravità. Una trage-
CECE e UNACEA
Che cos’è il CECE? Il Committee for European Construction Equipment (CECE) è la federazione europea che rappresenta l’industria delle macchine per costruzioni di 13 paesi: Austria, Belgio, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Turchia.
dia certo umana, ma che finisce per riguardare in tutto e per tutto il mondo del construction: «Poche settimane fa abbiamo assistito a un disastro. È stato un disastro per diverse ragioni: siamo in grado di costruire fantastiche manifatture e infrastrutture, ma spesso ce ne dimentichiamo. E ci riguarda: la prima macchina utilizzata Che cos’è Unacea L’Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachment (Unacea) è l’associazione italiana di categoria che raggruppa le imprese di macchine per costruzione (macchine movimento terra, stradali, per il calcestruzzo, per la perforazione, gru e attrezzature). È nata nel 2010, ha 60 associati e fa parte della federazione europea CECE per la quale esprime la presidenza di turno.
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L’evento > CECE Congress
Barbara Bonvissuto Precedentemente a capo dell’unità che si occupa di mobilità sostenibile e automotive nella direzione generale della Commissione Europea per il mercato interno, è stata nominata a capo dell’unità che in Commissione si occupa di ingegneria avanzata e dei sistemi di produzione
dopo il disastro è una macchina da costruzione, la demolizione è fatta con la macchina da costruzione, la ricostruzione sarà fatta con le macchine da costruzione. Sarà fondamentale creare visibilità perché solo in tal modo potremo crescere e aiutare politici o legislatori a guidare il futuro per crescere nel modo giusto.» Un occhio al passato dunque, ma tanta discussione sul futuro, un futuro all’insegna del digital. Al Congresso viene presentato il CECE Digitalisation project. «Negli ultimi otto mesi», ha dichiarato il presidente del CECE Enrico Prandini, «un gruppo di specialisti supportato da aziende edili e di noleggio ha analizzato come facilitare l’adozione di tecnologie digitali nel settore delle macchine per costruzione al fine di migliorarne la produttività, la sicurezza e la compatibilità ambientale. Questo lavoro comune ci ha insegnato che i
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dati raccolti dall’attività delle nostre macchine sono una risorsa preziosa che dobbiamo valorizzare. Ma per far ciò abbiamo necessità di cambiare i modelli di business.» Il futuro sarà soprattutto digital, un regno dove il dato rappresenterà la nuova moneta. Con tutti i rischi che ciò comporta: pochi titolari dei dati in grado di giocarsi il tutto per tutto per avere il monopolio. Per questo occorrerà saper cavalcare un’onda velocissima, che ci porterà tutti su un altro livello: saremo pronti? Anche di questo si è discusso, così come si è parlato di sicurezza, innovazione e di rispetto delle regole. Difficile capire quanto tutto questo sia da armonizzare a livello legislativo finché non prende la parola Barbara Bonvissuto della Commissione Europea, che ha raccontato cosa bolle in pentola a livello di atti legislativi e come le nuove tecnologie (specie l’intelligenza
artificiale) possano creare zone d’ombra nelle legislazioni. A questo proposito, un altro documento presentato nel corso del congresso è stato il Manifesto del CECE sulle elezioni europee (CECE Manifesto for the European Parliament elections) nel quale la federazione chiede all’Unione europea di dotarsi di una visione strategica di sviluppo industriale che sappia sfruttare al meglio le opportunità messe in campo dalle nuove tecnologie. Un bel momento dunque il Congresso biennale: una scelta di tematiche d’attualità per confrontarsi insieme e discutere, al di là della competizione, affinché si cresca tutti in un mercato sano e la legislazione vada di pari passo con le esigenze dei principali players. Ha ragione Luca Nutarelli, Segretario generale dell’UNACEA, che auspica davanti a tanti cam-
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Luca Nutarelli Segretario generale UNACEA
biamenti l’unica scelta possibile: unitarietà. «La fidelizzazione dei clienti attraverso una visione comune: abbiamo scelto questo titolo perché la conoscenza significa potere. Nel business conoscere i comportamenti, i problemi e la prospettiva dei clienti è la base per una relazione e crescita duratura. Abbiamo deciso di analizzare gli effetti che l’automazione sta avendo sul nostro settore. Possiamo davvero capire il significato dei cambiamenti solo se comprendiamo il modo in cui sono gestiti e percepiti da
Una App per l’evento per un congresso “paperless” Trackunit ha sponsorizzato l’app dedicata al Congresso. Un’ottima - e pratica - idea per avere sempre a disposizione tutte le informazioni su programma, speakers e molto altro
clienti e utenti.» E per una comprensione vera, profonda, l’unica strada è confrontare le esperienze per estrapolarne modelli e ritorni. Dai confronti, si sa, poi nascono le idee, quelle buone.◀
CECE Business Climate Index Dopo una crescita delle vendite del 15% nel 2017, il mercato delle macchine per costruzione in Europa dovrebbe concludere l’anno con un ulteriore incremento tra il 5 e 10%. Tale dinamica è confermata dal CECE Business Climate Index che misura mensilmente la fiducia degli operatori dell’industria. Secondo tale strumento congiunturale il motore principale della crescita è il buon andamento degli investimenti pubblici e privati nel settore delle costruzioni e le aspettative di
ulteriori lavori d’infrastrutturazione quali il “Grand Paris” in Francia e l’“HS2” nel Regno Unito. Buono il trend di crescita del mercato di settore anche in Italia che tuttavia è stato trainato non tanto da un’effettiva espansione dell’industria delle costruzioni, quanto dal rinnovo fisiologico del parco e dagli incentivi per gli investimenti in tecnologie 4.0 e in sicurezza. Nei primi sei mesi del 2018, secondo i dati rilevati da Unacea, sono state immesse sul mercato italiano 6.389 macchine, con una crescita del
25% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Per la fine dell’anno si prevede il mantenimento di questo livello di vendite. Sul versante della produzione il fatturato generato dall’industria italiana delle macchine per costruzioni nel 2017 ha raggiunto 2,6 miliardi di euro con un volume occupazionale di 36.000 unità (indotto incluso) e dovrebbe registrare un moderato incremento per l’anno in corso. Oltre il 60% della produzione è esportato in tutti i paesi del mondo.
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Tecnologia > Bosch Rexroth
Un altro passo verso la guida autonoma Bosch Rexroth ha firmato un contratto con il Gruppo BMW per la consegna di due simulatori avanzati che incorporano le piattaforme mobili di Bosch Rexroth. I simulatori saranno utilizzati per testare soluzioni di guida autonoma e la dinamica dei veicoli di Umberto Piagnoni
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B
osch Rexroth fornirà a BMW Group due simulatori di guida, come da contratto firmato a gennaio 2018. I simulatori saranno basati sui più avanzati sistemi di movimento Rexroth. Consentiranno al Gruppo BMW di sviluppare e testare soluzioni di guida autonome e le prestazioni dinamiche del veicolo. I due sistemi saranno consegnati nel 2020. La piattaforma mobile ad alta fedeltà consta di un esapode ad alte performance con tavola yaw rotante, montato su una slitta X-Y robusta e di grandi dimensioni che raggiunge un‘escursione di 18 m x 15 m. L’ampio range di spostamento X-Y aiuta a mantenere l’illusione di guidare in una vasta gamma di scenari, rendendolo ideale per soluzioni di guida autonoma.
I motori lineari, insieme a una struttura molto rigida, consentono alla macchina di supportare un carico utile di 6 mila kg e garantiscono comunque elevate accelerazioni e velocità. I motori lineari sono l’unico modo per ottenere le alte accelerazioni fino a 1 g richieste da BMW. Una pista a ruote unica sostituisce le rotaie più tradizionali per supportare alte velocità fino a 8 metri al secondo in entrambe le direzioni, longitudinale e laterale. «I veicoli autonomi richiedono test fondamentali prima di poter essere autorizzati sulle strade», afferma Rik de Swart, Direttore vendite Motion Simulation Technology. «La nostra piattaforma mobile fornisce la soluzione ideale per testare in sicurezza molti scenari diversi, anche quelli che sarebbero impossibili da configurare nella vita reale. Basando-
si sulla nostra lunga esperienza nella fornitura di soluzioni di simulazione automobilistica, abbiamo pensato per BMW questi nuovi sistemi che alzano il livello di qualità in diversi modi, tra cui il nuovo sistema gantry necessario per realizzare escursioni Y molto ampie». Per il sistema di proiezione, Bosch Rexroth collabora con la AV Simulation, che fornirà cupole aggiornate ai livelli più avanzati con sistemi di proiezione a 360 gradi.◀
INFO Bosch Rexroth S.p.A. SS Padana Superiore 11, n. 41 20063 Cernusco sul Naviglio Milano (MI) www.boschrexroth.com
Bosch Rexroth Come fornitore di azionamenti e controlli riconosciuto a livello globale, Bosch Rexroth assicura efficienza, potenza e sicurezza nel movimentare macchinari e sistemi di ogni dimensione. Bosch Rexroth fornisce in tutto il mondo tecnologie integrate per l’azionamento e il controllo
di macchine operatrici mobili - Mobile Applications – e di macchinari e impianti industriali - Machinery Applications and Engineering, Factory Automation sviluppando componenti innovativi, soluzioni e servizi su misura. Bosch Rexroth può essere
l’interlocutore unico dei propri clienti per oleodinamica, azionamenti e controlli elettrici, tecnica di montaggio e lineare, software e interfacce per l’Internet of Things.. Con sedi in oltre 80 paesi e più di 30.500 collaboratori, Bosch Rexroth ha generato nel 2017 un fatturato di circa 5.5 miliardi di euro.
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Componenti > INCOFIN
Che ventola! INCOFIN, grazie a un nuovo accordo, vende le ventole reversibili Flexxaire, un prodotto canadese perfetto per le situazioni di lavoro più estreme di Umberto Piagnoni
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NCOFIN, azienda storicamente esperta nella filtrazione, ormai da tempo ha aperto le proprie competenze ad altri prodotti: la costante ricerca di nuovi partner ha portato all’accordo con Flexxaire, azienda canadese le-
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ader nella produzione di ventole reversibili per il raffreddamento dei motori endotermici. Le ventole reversibili Flexxaire mantengono il radiatore pulito, massimizzano le performance del motore, riducono i consumi, sono robuste e non richiedono manutenzione. Vediamo in dettaglio questo prodotto innovativo: le pale delle ventole reversibili Flexxaire sono progettate e costruite per resistere alle condizioni di lavoro più gravose ed estreme. Il movimento unico e brevettato permette alle ventole reversibili Flexxaire di variare l’inclinazione delle pale a qualunque velocità e conseguentemente invertire il flusso d’aria pulendo automaticamente il radiatore. L’operatore non deve preoccuparsi dello stato del radiatore dato che le ventole invertono automaticamente il flusso d’aria tre volte all’ora.
Effettivamente, grazie alla rapida inversione, la ventola Flexxaire pulisce in maniera efficace il radiatore e lo mantiene pulito nel tempo. L’inversione può essere programmata per la pulizia automatica o manuale con il solo tocco di un pulsante. L’inversione avviene anche alla massima velocità ruotando istantaneamente le pale dalla posizione di lavoro alla posizione di pulizia. Dopo pochi secondi la ventola ritorna nella posizione originale raffreddando il motore. Tutti i componenti del mozzo sono lavorati dal pieno per garantire il perfetto bilanciamento. Tutti i giunti sono sigillati con ORing di alta qualità ed il precarico meccanico della molla interna garantisce il massimo flus-
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so d’aria in caso di mancanza di pressione, una bella sicurezza. I vantaggi sono evidenti: ▶▶ Nessun fermo macchina per la pulizia del radiatore; ▶▶ Aumento della produttività; ▶▶ Riduzione dei consumi di carburante;
▶▶ Riduzione del rischio di incendio nel vano motore; ▶▶ Pulizia aggiuntiva su richiesta tramite pulsante. Inoltre l’installazione della ventola reversibile Flexxaire è molto semplice perchè occupa lo stesso spazio della ventola standard
e Flexxaire fornisce un adattatore dedicato per ogni installazione. Quindi per installare il kit Flexxaire, sarà necessario sostituisce la ventola originale, montando l’adattatore ed il sistema di controllo (timer o centralina). Con oltre 35 anni di esperienza Flexxaire dispone di kit pronti per l’installazione per Caterpillar, Komatzu, Hyundai, JCB... e da oggi si avvale della preziosa collaborazione di INCOFIN, per tutto il territorio italiano.◀
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L’evento > Federbeton
è ora di crescere Le dinamiche di sviluppo della filiera del cemento, le prospettive di crescita, lo scenario dell’innovazione: sono questi i focus tematici che Federbeton ha sviluppato al SAIE, insieme ad autorevoli esperti del settore di Miriam Spada e Filippo Cantoni
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emento e calcestruzzo restano la migliore soluzione per la realizzazione di infrastrutture moderne, sicure, durevoli e sostenibili. Ne è convinta Federbeton, che lo ha confermato durante il SAIE, all’incontro organizzato mercoledì 17 ottobre. Grazie al continuo sviluppo della conoscenza dei materiali e alla capacità di ricerca e innovazione delle aziende italiane, oggi sono a disposizione del mondo delle costruzioni prodotti sempre più performanti. Federbeton e le aziende che appartengono
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Roberto Callieri Presidente di Federbeton
alla filiera puntano sulla qualità dei processi produttivi e dei prodotti, per continuare a garantire al Paese materiali e soluzioni per tutte le opere necessarie allo sviluppo economico e sociale e per la manutenzione del suo patrimonio infrastrutturale. Ma il Presidente Federbeton Roberto Callieri non nasconde la difficoltà dell’Italia: «Dal punto di vista politico ed economico del momento, così non si può andare avanti: l’Italia continua a essere la pecora nera dell’Europa a livello di capacità di crescita. Questo è inaccettabile. Abbiamo
valori di PIL che indicano instabilità e di fermo. Il settore delle costruzioni è, in questo contesto, estremamente penalizzato: occupazione in contrazione, 120.000 imprese chiuse negli ultimi 10 anni, 25.000 persone con posti di lavoro a rischio. Sono numeri da bollettino d’inferno. Mi auguro, quindi, che ci sia davvero una volontà di cambiamento, di ripresa e di nascita.» Il problema di fondo era e resta, per l’Italia, il settore delle grandi opere. «Per quanto riguarda il settore delle grandi opere, abbiamo problemi di investimenti
nelle opere pubbliche. Dal 2007, gli investimenti si sono ridotti del 50%. C’è stato un grande deficit del patrimonio infrastrutturale. Io penso che sia veramente valida l’equazione “niente infrastrutture = niente progresso”. Le strutture sono la base del progresso di tutte le nazioni. L’Italia nel dopoguerra è stata protagonista di un boom infrastrutturale senza pari, e la creatività e il genio italiani sono stati riconosciuti da tutto il mondo. Questo è, però, un patrimonio di cui non ci siamo presi abbastanza cura. Crediamo che sia neces-
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L’evento > Federbeton
sario ricordare al mercato, alle istituzioni e all’opinione pubblica quali siano le potenzialità del cemento, del calcestruzzo e delle loro applicazioni per lo sviluppo infrastrutturale e il rilancio della competitività del nostro Paese», sottolinea Roberto Callieri. «La realizzazione di opere pubbliche è, da sempre, elemento trainante dell’economia di un Paese. Il Rapporto che presentiamo ci induce a una considerazione che diventa un appello alle istituzioni: ripartire è possibile, se si riusciranno a trasformare le risorse
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disponibili in investimenti effettivi, nonostante iter procedurali tutt’altro che lineari.» Francesco Karrer, Presidente Comitato Scientifico Federbeton, ha le idee chiare su come migliorare. «Quando parliamo del rapporto opere-territorio pensiamo all’impatto dell’opera sul territorio e alle problematiche sociali, ambientali ed economiche. Abbiamo dimenticato la pianificazione e la gestione del territorio. L’opera è, però, conseguenza di un piano.
Oggi vediamo spesso opere abbandonate dal territorio e territori abbandonati da opere. Questa situazione di mancanza di coerenza dal lato programmatorio e combinato tra territorio e opera sta creando una situazione in cui sono presenti opere sovrautilizzate e opere sottoutilizzate. C’è stato un errore di attenzione ai temi della domanda. Manca l’integrazione tra infrastrutture e territorio. “La governance senza government” non è niente.»
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La congiuntura economica del comparto delle costruzioni, le dinamiche di sviluppo della filiera del cemento, le prospettive di crescita, lo scenario dell’innovazione: sono questi i focus tematici che Federbeton ha sviluppato al SAIE, insieme ad autorevoli esperti del settore. Con 4.000 aziende associate e circa 10 miliardi di euro di fatturato aggregato, Federbeton, nell’ambito di Confindustria, rappresenta i produttori di cemento, calcestruzzo e materiali di base. Al SAIE, Federbeton ha presentato il proprio rapporto, che restituisce la fotografia aggiornata di un comparto diviso tra uno straordinario dinamismo, in termini di investimenti in innovazione e sostenibilità, e le difficoltà di un mercato stagnante. In sintesi: • La filiera del cemento/calcestruzzo rappresenta quasi il 10% del comparto delle costruzioni; • A fronte di una ripresa dell’1,6% per il settore delle costruzioni in Italia nel primo semestre 2018 (dato Istat), Federbeton stima una crescita fino all’1% dei livelli produttivi nel 2018, con un valore aggiunto di filiera anch’esso in aumento (con un intervallo di crescita stimato tra +1 e +3% sul 2017); • Malgrado questi segnali di leggera ripresa, il settore non riesce a invertire il trend complessivamente negativo sul fronte dell’occupazione, del numero delle imprese, delle esportazio-
ni e del fatturato complessivo; • Permane una diffusa difficoltà di spesa della committenza pubblica: i primi 8 mesi del 2018 registrano un -3% nella spesa per investimenti in conto capitale dei comuni: o tale contrazione non sembra dipendere da una indisponibilità di risorse finanziarie (aumentate del 23,9% nel 2017 e del 26,2% nel 2018), ma da inefficienti procedure amministrative; o per questo, Federbeton indentifica nella revisione del ruolo del CIPE, nella revisione del Codice degli Appalti, nella semplificazione degli iter procedurali e nella professionalizzazione della committenza pubblica le leve strategiche, ai fini di una accelerazione nella realizzazione delle opere pubbliche.◀
Francesco Karrer Presidente Comitato Scientifico Federbeton
Federbeton Federbeton è, in ambito Confindustria, la Federazione di settore delle Associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo, dei materiali di base, dei manufatti, componenti e strutture per le costruzioni, delle applicazioni e delle tecnologie ad essa connesse nell’ambito della filiera sopra indicata. I suoi principali obiettivi sono quelli di diffondere la cultura
dello sviluppo sostenibile promuovendo comportamenti virtuosi all’interno della filiera dell’edilizia e sostenere la qualificazione dei processi produttivi, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’innovazione delle pratiche costruttive, contribuendo a ridurre il consumo di risorse naturali non rinnovabili, nel solco della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica.
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Preview Ecomondo > Emiliana Serbatoi
Qualità Emiliana
EMILIANA SERBATOI
PAD C3 stand 126 ECOMONDO
A Ecomondo (6-9 novembre 2018) Emiliana Serbatoi propone la sua “Linea ecologica” e molto altro di Sandro Tozzi
S
erbatoi ecologici per lo stoccaggio di oli esausti minerali e vegetali, armadi di sicurezza per lo stoccaggio di prodotti fitofarmaci e pesticidi, vasche e arma-
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di di raccolta e contenimento per fusti e Ibc, strutture per il deposito di oli lubrificanti, sostanze tossico-nocive e oli usati. C’è questo e molto altro nella gamma “Linea ecologica” di Emiliana Serbatoi, azienda leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e fornitura ai clienti sia nei mercati europei sia globali di serbatoi
e sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione del carburante e più in generale di liquidi, oltre che per i sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti. Una linea che sarà in vetrina alla fiera Ecomondo di Rimini, dove l’azienda modenese conferma la presenza nello stand 126 nel padiglione C3. Venendo ai prodotti di Emiliana Serbatoi, diverse sono le possibilità per lo stoccaggio di oli esausti. Innanzi tutto ci sono i Quioil, da 300 o 500 litri, progettati nel rispetto delle normative ministeriali. Realizzati in polietilene ad alta densità, rotostampati, per garantirne così elevata tenuta meccanica e termica, alta resistenza fotometrica ai raggi U.V. e agli agenti atmosferici, sono idonei all’installazione anche all’esterno. Per capacità superiori, da 1.300 fino a 15mila litri, sono disponibili i serbatoi della
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linea SE Tank, col modello HD in prima linea: ugualmente prodotti in ottemperanza alle normative, sono costruiti in acciaio al carbonio e presentano il bacino di contenimento al 100% della ca-
Armadio portafusti
pacità del serbatoio; l’utilizzo è ideale in attività come le officine meccaniche, le industrie, le compagnie di trasporti e tutte quelle aziende che hanno necessità di stoccare gli oli esausti prima del
loro conferimento ai raccoglitori autorizzati. Sempre a norma di legge sono i Securfito, ovvero armadi di sicurezza per uso interno ideati per lo stoccaggio di prodotti fitosanitari. Disponibili in vari modelli, sono costruiti con una struttura autoportante e resistente in lamiera zincata e con un trattamento anticorrosione delle porte e finitura con vernici a polvere, di elevata resistenza a lavaggio e disinfestazione. Per l’uso esterno invece sono proposti i container coibentati, sempre conformi alle normative e per lo stoccaggio di fitofarmaci e pesticidi; una ulteriore possibilità è rappresentata dalle isole ecologiche ossia box metallici, per uso esterno, idonee per lo stoccaggio e il deposito di oli lubrificanti, oli
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OMMERCIO
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Preview Ecomondo > Emiliana Serbatoi
Vasca portafusti
usati, sostanze inquinanti, tossico-nocive e infiammabili; fabbricate in lamiera zincata, hanno la griglia di aerazione e il bacino di contenimento.
Container coibentato
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Una delle ultime novità di Emiliana Serbatoi è costituita dalla linea Emilsprayer, ovvero una serie di serbatoi per uso esterno dedicati alla nebulizzazione di pestici-
di e in generale liquidi non infiammabili, compresi i detergenti. Progettati per il trattamento con precisione, sono pensati sia per l’uso domestico sia profes-
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Emilsprayer Una novità Emiliana Serbatoi: una serie di serbatoi per uso esterno dedicati alla nebulizzazione di liquidi non infiammabili
sionale, grazie alla combinazione di sistemi di stoccaggio in polietilene di diverse capacità e a una pompa a spruzzo commerciale. I serbatoi sono manufatti in polimero resistente agli agenti chimici e ai raggi UV; dotati di pompe a membrana con ciclo di lavoro continuo e valvole in Viton resistente alle sostanze chimiche, sono forniti di lancia in alluminio che assicura un’erogazione precisa agendo sull’ugello regolabile che consente di spruzzare un unico getto o di ne-
bulizzare il prodotto ottenendo l’effetto foschia. Il problema del posizionamento dei fusti è risolto da Emiliana Serbatoi dalle vasche di contenimento e dagli armadi, con capacità massima per entrambi di 1.100 litri; mentre le vasche portafusti sono disponibili in acciaio e in polietilene e assolvono ai compiti della raccolta e del contenimento fusti e Ibc grazie alla dotazione del piano d’appoggio grigliato. Ancora maggiore sicu-
rezza offrono gli armadi in polietilene, vere e proprie strutture chiuse con porte lucchettabili.◀
INFO Emiliana Serbatoi srl Largo Maestri del Lavoro, 40 41011 Campogalliano (MO), Italia Tel. +39 059 521911 info@emilianaserbatoi.it www.emilianaserbatoi.com
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Preview EIMA > Kubota
Cuore giapponese A EIMA 2018 Kubota porterĂ anteprime assolute - come la nuova rotopressa a camera variabile e tante conferme di Eugenio Lavanda
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KUBOTA
pad 19 stand b/6
preview Rotopressa Kubota BV5160SC14N Sistema di alimentazione
Rotore Super Cut a 14 coltelli
Pick up di raccolta (m)
2.20
Dimensioni balla (m) /largh max
0.60-1.60/1.65 x 1.20
Peso (kg)
3440
Rulli/Cinghie
3/5
Aste di raccolta
5
Potenza min. richiesta (kw/HP)
55/75
Equipaggiamento idraulico richiesto
1SE+1DE+1RL
Valvola proporzionale e zero bar
Standard
Frizione per rulli R2/R3
Standard
Kit doppia trazione rulli
Standard
Sistema di sicurezza
Non-Stop Break Away Standard
La Rotopressa a Camera Variabile BV5160SC14N
K
ubota non manca di presenziare anche questa volta alla kermesse bolognese prevista per i prossimi 7-11 novembre. Tra conferme e novità, vediamo qualcuna tra le macchine e le attrezzature che sarà possibile vedere da vicino allo stand Kubota.
Un’anteprima per EIMA, la nuova rotopressa a camera variabile BV5160SC14N. Il nuovo Sistema di legatura a rete brevettato PowerBind riduce notevolmente i tempi di fermo in quanto al raggiungimento del 90% di formazione balla, il braccio si innesta per iniziare il processo di legatura introducendo la rete direttamente in camera e tenendola ben tesa. L’impostazione e la scelta della densità ideale per la balla è un fattore di importanza vitale per la qualità del prodotto sia esso paglia, fieno o insilato, per adattare la densità della balla al tipo di prodotto. Con il nuovo Sistema Intelligent Density 3D sono disponibili tre opzioni pre-configurate di densità della balla, selezionabili dal menu del computer di controllo.
Rotopressa a Camera Variabile BV5160SC14N
La camera di pressatura con sistema ‘Intelligent Density 3D’ ha dimensioni ridotte monta due rulli anteriori, dal profilo aggressivo, progettati per un lavoro efficace in tutte le condizioni, che entrano in contatto col prodotto e sono mantenuti costantemente puliti tramite raschietti. Questi rulli assicurano una formazione immediata della balla e al crescere di essa, il tenditore delle cinghie è sottoposto ad una crescente resistenza da parte dei due cilindri idraulici e delle due molle di tensionamento. Aumentando di diametro si incrementa la densità. Il nuovo sistema di rotore a coltelli SuperCut permette all’operatore di variare la larghezza di taglio o addirittura di escludere totalmente il sistema, la macchina è dotata standard inoltre di un esclusivo fondo apribile (Drop Floor) montato su parallelogramma che assicura al driver grande sicurezza in caso di ingolfamento.
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Preview EIMA > Kubota
I nuovi erpici Kubota Kubota ha introdotto una nuova generazione di erpici pieghevoli, per rispondere alle richieste degli agricoltori professionisti. Più leggeri. In questa versione sono disponibili 4 modelli da 4m a 6m di larghezza di lavoro. Nonostante la grande capacità produttiva, la compattezza di questa nuova serie 2000 permette il loro utilizzo anche con trattori di media potenza. Nuova progettazione della cassa. La serie 2000 presenta una nuova struttura del telaio orizzontale. Grazie alla doppia cassa, è stato possibile aumentare la sua resistenza, senza comunque aumentarne il peso, mantenendo un look molto lineare. Importanti caratteristi-
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che sono la distanza fra i rotori di 25 cm, i doppi cuscinetti conici e il sistema portadenti modulare. Standard lo sgancio rapido dei denti. Con questa tipologia di costruzione è possibile l’utilizzo su terreno sodo. La testata di attacco è stata rinnovata in modo da essere più leggera ed offrire differenti tipi di attacco cat. II e III, mantenendo comunque una predisposizione standard per tutti i tipi di seminatrice. Su questa Serie è possibile accoppiare qualsiasi tipo di rullo, da quello a gabbia a quello Packer o a quello Cracker. Standard regolazione idraulica dei rulli. Per quanto riguarda invece il trasporto su strada, tutta la gamma PH1000 e PH2000 ha il ripiegamento per il trasporto su strada a 2,55 m.
M5001 Utility Narrow: la scommessa di Kubota per l’agricoltura intensiva Risposta dell’azienda giapponese alla necessità di realizzare un trattore dalle caratteristiche narrow in grado di rispondere ai bisogni dell’agricoltura intensiva, la gamma M5001 Utility Narrow di Kubota monta un motore da 3,8 litri e 4 cilindri, che eroga una potenza di 112 CV con un inversore elettroidraulico e la mezza marcia che è ormai una caratteristica dei trattori Kubota. Il nuovo assale anteriore con trasmissione ad ingranaggi conici, consente la possibilità di montare pneumatici con battistrada ridotto per arrivare ad una larghezza massima di 1700 mm. Questo trattore rientra nell’offerta di Kubota Farm Solutions, il nuovo sistema integrato dell’azienda destinato ad adattare i propri prodotti e servizi alle esigenze degli
preview agricoltori in ogni occasione. L’utility M5001 Narrow è stato progettato per rivolgersi alle colture di tipo stretto, offrendo quindi grandi vantaggi. Un tipo di agricoltura così particolare richiede la massima potenza e trazione per operare in spazi piccoli. Per soddisfare tali requisiti, l’azienda ha lanciato la nuova serie M5001 Utility Narrow, che offre potenza, trazione e, soprattutto, una cabina comoda e spaziosa. La sua nuova larghezza complessiva è adatta per le colture strette come uliveti, vigneti e frutteti. L’utility Narrow M5001 offre la massima efficienza e manovrabilità.
Trattore M6121 L’M6121 è stato progettato appositamente per i clienti più esigenti impegnati nell’agricoltura mista che necessitano l’applicazione di un caricatore frontale. Kubota mira ad adattarsi alle esigenze degli agricoltori in ogni momento, e in questo caso specifico, l’azienda ha progettato un modello utile sia per le colture a campo aper-
to che per gli allevatori. In linea con la nuova offerta KFS (Kubota Farm Solution), l’azienda continua a lavorare per standardizzare i suoi processi adattandosi alle specifiche esigenze agricole dei diversi paesi Europei. Questo modello è equipaggiato con una pompa idraulica a circuito chiuso, con un sistema per il rilevamento del carico e fornisce 110 l / min con il nuovo caricatore frontale LK2100H. È alimentato da un motore di 6,1 litri e 115 cv a velocità nominale e 20 cv boost, in combinazione con la nuova trasmis-
sione Powershift con 6 marce e 5 gamme. Dotato di un caricatore frontale deluxe con auto livellamento idraulico e di un joystick integrato nella leva multifunzione per un controllo ottimale, questo modello è particolarmente adatto per i coltivatori misti e caseari. Il trattore M6121 è un modello certificato FOPS che include la massima protezione dell’operatore.
Nuova gamma M4002 Erede di due modelli di successo, M6060 e M7060, questa nuova gamma comprende i nuovi modelli cabina e arco: M4062 e M4072, che offrono una cabina più ampia e confortevole con un sedile del conducente a sospensione pneumatica, ed una maggiore visibilità grazie anche al tettuccio apribile di serie. Ma i suoi vantaggi non si limitano al comfort, includono infatti anche una trasmissione elettroidraulica a doppia velocità 36F / 36R, che consente a questo trattore di tro-
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Preview EIMA > Kubota
vare la velocità di lavoro ottimale per le culture speciali. Questo modello è alimentato dal motore V3307 3.3 4 cilindri Kubota, che eroga 73 CV, e offre la massima manovrabilità grazie alla trasmissione con ingranaggi conici. La capacità di sollevamento è stata aumentata per sollevare un carico fino a 2500 kg. Con un passo maggiorato di 80 mm, questo trattore è estremamente efficace e progettato per garantire più comfort e facilità d’uso. Come molti altri modelli Kubota, questo trattore offre opzioni di compatibilità con i terminali Isomatch AutoDrive e Tellus per una maggiore efficienza. La produzione di questo modello è prevista a partitre dall’estate 2018 in poi.
La nuova serie MGX-IV La gamma di trattori MGX nasce specificamente per rendere ancora più veloce ed efficiente il lavoro degli agricoltori. Dotati di un
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impianto frenante ulteriormente migliorato, di un efficiente sistema idraulico e di un motore potente, questi nuovi modelli sono i degni eredi della gamma precedente. Partendo da efficacia e prestazioni fino a comfort e manovrabilità, la serie MGX-IV è stata pensata tenendo conto delle esigenze lavorative degli agricoltori. La cabina di nuova concezione su questa gamma di trattori si distingue per i suoi nuovi singolari componenti sia interni che esterni. Presenta una nuova mascherina frontale ed un cofano dal design piacevole che rende omaggio alla famiglia M7002. L’ampia cabina panoramica offre una migliore visibilità grazie ai suoi due specchietti telescopici. I nuovi comandi ergonomici, posti alla destra del sedile dell’operatore garantiscono un comfort migliore. Questa versatile gamma comprende 5 modelli, tutti dotati di
trasmissione Powershift a 8 velocità che fornisce su tre gamme (alta, media e bassa) un totale di 24 marce avanti e 24 retromarce, permettendo all’operatore di cambiare marcia senza usare il pedale della frizione. Grazie alla modalità automatica, l’utilizzatore non ha più la necessità di cambiare marcia manualmente, ma è il trattore che lo fa per lui. Questa nuova serie garantisce prestazioni impareggiabili grazie ai potenti motori V6108 e V3800. La nuova gamma MGX-IV introduce alcune migliorie rispetto al design originale. Il sistema idraulico è adatto ad ogni tipo di operazione ed è ancora più efficiente dei modelli precedenti. Il nuovo sistema permette di svolgere il lavoro utilizzando attrezzature pesanti e gli agricoltori sono ora in grado di controllare il flusso idraulico dal posto di guida. La nuova gamma è equipaggiata con pompe idrauliche a portata elevata, che migliorano notevolmente la risposta generale del sistema idraulico. Sono stati inoltre introdotti alcuni miglioramenti per potenziare la sicurezza, come il Controllo Presenza Operatore, che attiva un segnale d’allarme e una spia a LED ogni volta che l’operatore lascia il sedile senza aver inserito il freno di parcheggio, un Indicatore di Guasto Freno, pensato per aumentare la sicurezza dell’operatore e un freno rimorchio a doppia linea. La nuova gamma comprende un nuovo alternatore
preview da 150A, più potente per soddisfare il consumo di energia degli elementi di miglioramento recentemente integrati. La gamma MGX-IV mantiene la sua impressionante capacità di sollevamento di 5000 / 6100 Kg e la capacità di flusso combinata pari a 133 /143 /minuto per gestire ogni tipo di attrezzatura con la massima produttività ed efficienza. Questa nuova gamma è inoltre dotata di un comando elettronico gancio di traino tramite interruttori esterni, sollevamento velocizzato e sforzo controllato posizionati nei tiranti inferiori, come pure un più sicuro e semplice sistema di sblocco dell’attacco a 3 punti con interruttore di sollevamento velocizzato. La gamma MGX-IV si distingue per la manovrabilità dei suoi trattori, che si adattano facilmente a tutti i tipi di terreno e reagiscono prontamente a qualsiasi cambiamento, come in presenza di zone di lavoro ristrette o fangose. La nuova funzione sterzante 2RM Auto che lavora tramite sensori presenti sull’assale anteriore, disinserisce automaticamente la modalità 4RM mentre si esegue
una curva per garantire un raggio di sterzata ottimale, avendo la massima cura del terreno e preservando gli pneumatici. La gamma Kubota MGX-IV può anche essere equipaggiata con terminali ISOBUS, che permettono il collegamento delle attrezzature ISOBUS al trattore in qualsiasi momento. Per applicazioni precision farming, il trattore può essere dotato di una so-
Kubota Kubota Corporation, fondata nel 1890 da Gonshiro Kubota, presente in più di 110 paesi, è produttrice di attrezzature agricole, motori, macchinari movimento terra, tubi in ferro duttile per trasferimento di acque potabili e tutti i prodotti a loro correlati per la tutela
dell’ambiente. Inoltre l’azienda vende e produce, tubi elicoidali per l’industria e per i grandi impianti, distributori automatici e sistemi di condizionamento. Gli uffici sono locati a 2- 47, Shikitsuhigashi 1-chome, Naniwa-ku, Osaka 556-8601, Japan.
luzione sterzante Auto- steer e dell’accessorio GEOCONTROL sui terminali ISOBUS. Ciò fa sì che i trattori della gamma MGXIV siano la soluzione adatta in situazioni che richiedono maggior precisione, come ad esempio l’applicazione di prodotti a protezione delle colture, semi o fertilizzanti. Questo aiuta gli agricoltori a risparmiare tempo, energie e risorse. La gamma MGX-IV offre elevate prestazioni, risparmio nel consumo di carburante ed affidabilità, caratteristiche che costituiscono le qualità fondamentali di tutti i prodotti Kubota. Questo rappresenta un passo avanti verso l’eccellenza per Kubota e una modalità di lavoro molto più semplice per gli agricoltori.◀
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Preview Ecomondo > Liebherr
Assoluta versatilità A Ecomondo (Rimini, 6-9 novembre) Liebherr presenta la sua “grande tra le medie”: la pala gommata L546 di Miriam Spada
L
iebherr presenta a Ecomondo 2018 la pala gommata L 546, il modello più grande delle pale gommate di medie dimensioni. Questa classe di macchine comprende tre modelli L 526, L 538 e L 546, che hanno già un’ottima reputazione come macchine versatili, potenti ed affidabili. Al fine di migliorare la robustezza e la longevità di queste pale gommate Liebherr ha utilizzato assali più grandi e ha irrobbustito le parti costruttive in acciaio. Per un maggiore standard di comfort è stato rielaborato
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completamente l’interno della cabina. Liebherr ha sviluppato i modelli L 526, L 538 e L 546 ponendo particolare attenzione alle richieste attuali del mercato. La comprovata ed efficiente trasmissione idrostatica continua a convincere con un risparmio di carburante fino al 25% rispetto alle pale gommate con trasmissione tradizionale delle stesse dimensioni. Al fine di allargare ulteriormente i campi di applicazione di queste pale gommate, Liebherr offre numerose soluzioni specifiche per ogni campo di applicazione. I clienti possono
LIEBHERR
PAD C5 stand 160 ECOMONDO
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Preview Ecomondo > Liebherr
scegliere, per questi modelli di pale gommate, tra cinematismo Z per le applicazioni standard e cinematismo parallelo per le applicazioni industriali. Le pale gommate „tutto-fare“ sono per questo motivo particolarmente efficienti ed adattabili ad ogni campo di applicazione.
Assali più grandi e una robusta costruzione in acciaio aumentano l’efficienza Le pale gommate “tutto-fare“ vengono incontro alle richieste delle imprese dei settori più svariati. Un importante campo d’applicazione è, per esempio, il settore del riciclaggio industriale, un settore in cui i gestori hanno pretese particolarmente elevate per le macchine. Tipico per le applicazioni delle pale gommate in questo settore: si lavora in più turni giornalieri e si raggiungono oltre 6.000 ore di esercizio all’anno, si utilizzano spesso gomme piene o gomme riempite di schiuma. L’affidabilità delle pale gommate è una priorità assoluta, poiché nel settore del riciclaggio assumono spesso un ruolo chiave per l’intero processo di produzione.
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Con investimenti mirati al raggiungimento di una maggiore robustezza, Liebherr ha costruito queste pale gommate per adempire a tali richieste. Al fine di aumentare la robustezza della macchina, Liebherr ha montato su tutti e tre i modelli degli assali più grandi di quelli montati sui modelli della generazione precedente. Tali assali dispongono di differenziali autobloccanti, che garantiscono la massima trazione anche su terreni malagevoli.
Focus sulla versatilità: soluzioni specifiche per applicazioni standard e industriali Le pale gommate Liebherr di medie dimensioni, come il modello L 546 presente a Ecomondo, offrono una vasta gamma di optionals per impieghi specifici dei clienti. Per esempio i gestori possono scegliere tra cinematismo Z per applicazioni di lavoro standard e cinematismo parallelo per applicazioni industriali. Entrambe le varianti di braccio di sollevamento offrono una risposta veloce e permettono di lavorare in modo molto efficiente. Il cinematismo Z ha un elevato momento torcente nella zona inferiore di
sollevamento. È quindi la scelta ideale, quando la pala gommata deve staccare con forza materiale da un mucchio. Nelle applicazioni industriali le sfide sono altre. Per esempio le imprese di riciclaggio lavorano frequentemente con equipaggiamenti molto pesanti come benne ad alto ribaltamento, per movimentare materiali ingombranti e pesanti come rottami, calcinacci o vetro. Per questi tipi di impiego è il cinematismo parallelo la scelta migliore. I punti di forza del cinematismo parallelo sono la guida parallela e l’elevato momento torcente nella zona superiore di sollevamento. Per le pale gommate di medie dimensioni Liebherr è possibile avere su richiesta l’attacco rapido idraulico Likufix. Con Likufix l’operatore può cambiare, rimanendo seduto comodamente in cabina e premendo semplicemente un pulsante, in modo sicuro e in pochissimi secondi tra più attrezzi di lavoro meccanici e idraulici. L’innesto delle tubature idrauliche avviene in modo automatico. Vantaggi in termini di efficienza e di tempo: Likufix permette di cambiare le attrezza-
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ture di lavoro per adattare la macchina alle più svariate applicazioni di lavoro, senza che l’operatore debba perdere tempo prezioso, occupandosi di persona di questi cambi.◀
La pala gommata L546 Carico utile
9.800 - 11.000 kg
Capacità della benna
2,50 - 3,10 m³
Peso operativo
14.200 - 14.500 kg
Potenza nominale ISO 14396
120 kW / 163 CV
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L’evento > Hyundai Experience Days
Una scommessa chiamata Europa Agli Hyundai Experience Days tenutisi nel mese di ottobre nel quartier generale della Hyundai CEE a Tessenderlo, tra le macchine sul campo e le tecnologie, la vera protagonista è stata l’ambizione di Manuela Cortesi e Noemi Aime
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www. scimag.news
La storia dietro i loghi Hyundai Dietro al logo Hyundai del settore automobilistico si nasconde molto più di una semplice H. Fondamentalmente sono due persone che si stringono la mano: un cliente felice e un altrettanto felice venditore che hanno appena concluso l’affare, un accordo vincente e a lungo termine. La parola Hyundai deriva
E
luce fu. Nella nuova sede di Tessenderlo, quello che colpisce sono certo gli ampi spazi, luminosissimi, che in qualche
Tina Boënne Sr. PR & Communications Officer di Hyundai Construction Equipment Europe
dal termine coreano “Hanja”, “moderno”: un nuovo modo di pensare, in continua evoluzione e costantemente con lo sguardo rivolto in avanti. E il logo del construction? I triangoli sono un riferimento alle antiche piramidi, tra le più grandi realizzazioni architettoniche dell’umanità. Mentre i colori delle piramidi si riferiscono alla primavera: un inno al costante rinnovamento, alla prosperità.
modo finiscono per simboleggiare il radioso futuro che Hyundai Construction Equipment Europe vuole intraprendere: un nuovo capitolo per il settore construction. Perché nel gruppo l’ambizione è davvero quella di una grande, clamorosa, escalation. Un’ascesa che riguarderà l’azienda sia in termini di fatturato, sia dal punto di vista di percezione del brand, che mira a diventare indiscutibilmente uno tra i “premium” del mondo earthmoving. E in un’Europa messa continuamente in discussione, Hyundai ci ricorda quanto il mercato europeo sia ancora una scommessa da vincere per essere tra i maggiori player mondiali. L’intervento di Tina Boënne (Sr. PR & Communications Officer di Hyundai Construction Equipment Europe) in questo senso fa grande chiarezza.
«Abbiamo un obiettivo di fatturato di 2,5 miliardi di euro per quest’anno. L’Europa per noi rappresenta il 13%, che l’anno scorso ha significato un giro d’affari di circa 300 milioni di euro per la sola Europa – giro che quest’anno vogliamo portare a 325 milioni. A livello mondiale, oltre alla Corea del Sud, il nostro mercato interno (dove abbiamo il 20%), ci sono i cosiddetti “paesi emergenti” per noi che sono una sorta di combinazione tra Russia, l’Africa e alcune altre parti del mondo e rappresentano un gruppo abbastanza diversificato per un totale del 25%. I paesi NAFTA sono il 16%. Con queste cifre si capisce come questo 13% dell’Europa sia un valore importante per Hyundai.»
Il nuovo capitolo L’Europa conta, dunque. A partire dalla stessa sede, inaugurata nell’estate 2017 e costata qualcosa come 30 milioni di euro. Un Headquarters di 81.000 metri quadrati con una perla al suo interno: la Hyundai Academy, un centro di formazione europeo dove si tengono corsi di formazione per le vendite, il marketing, per i tecnici… tutto in un’ottica di condivisione della strategia. Anche perché il disegno di Hyundai è grande, anzi, titanico, così come annunciato l’anno scorso al momento della scissione. E ogni parte del mosaico sarà cruciale in vista dell’obiettivo: «A un certo punto siamo di-
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L’evento > Hyundai Experience Days
Luca Bellini, il nuovo Account Manager CE Gli Experience Days di Hyundai sono stati anche l’occasione per conoscere il nuovo Account Manager CE per la regione del Sud Europa: Luca Bellini, con un passato nel settore agricolo, movimento terra e veicoli a due route. In forte collaborazione e intesa con JeanPhilippe Pollet, Sales Manager Europe HCEE, Luca Bellini svilupperà e metterà in atto strategie commerciali che aiutino a consolidare gli obiettivi commerciali e costruire collaborazioni di lungo periodo nella regione del Sud Europa. Nei confronti in particolare del mercato in Italia, Luca Bellini ha chiarito le priorità per Hyundai: migliorare la presenza di Hyundai Costruciton Equipment nei paesi dell’area Sud Europa con un occhio di riguardo alla crescita dell’Italia. Questo sarà possibile, sempre secondo Luca Bellini, mostrando al mercato italiano l’alta qualità del prodotto Hyundai e implementando la rete dei distributori, considerati elemento chiave nella nuova strategia dell’azienda.
ventati abbastanza forti da diventare indipendenti, e questo è quello che abbiamo fatto l’anno scorso ad aprile (la Hyundai Construction Equipment è diventata un’unità aziendale indipendente dal primo aprile 2017, n.d.r.). Ed è stato allora», continua Tina Boënne, «che il nostro amministratore delegato Kang Hwan-Goo ha dichiarato la volontà di Hyundai di essere tra i 5 top player mondiali entro il 2023.» Il balzo in avanti che Hyundai dovrà fare è monumentale: si tratta di passare dai 2,2 miliardi di euro attuali ai 5,2 miliardi di euro previsti per il 2023.
La strategia «All’interno del nostro team di marketing ora abbiamo 3 persomaggio 2018 2018 60 CI > n. 74 - ottobre
ne coinvolte nella market intelligence. E in sostanza quello che fanno è vedere le tendenze, capire quali mercati stanno andando avanti, quali si stanno stabilizzando e quali invece stanno diminuendo», spiega Tina Boënne. Un lavoro importantissimo e certosino, per comprendere e identificare anche quei settori in cui Hyundai non è ben rappresentata o dove c’è un potenziale inespresso, come nel caso del noleggio: «Sul noleggio non siamo ancora forti. Abbiamo bisogno di capire come utilizzare un potenziale del genere, quale sia il modo migliore per affrontarlo in una prospettiva a lungo termine.» Senza dimenticare l’ampliamento della gamma, che continuerà nell’ottica di co-
prire le lacune individuate dalla market intelligence. «Certo, non possiamo farlo senza la rete dei concessionari», spiega Tina Boënne. «I rivenditori indipendenti sono il nostro DNA, abbiamo un’intera rete di dealers. Ciò che conta è che questi rivenditori si evolvano con noi, crescano con noi e capiscano la strategia. Non sono solo nostri clienti, ma un’estensione della nostra azienda.»
Globalizzare… Glocalizzando Nel construction più che mai le esigenze sono diversificate per spazi, consumi e legislazioni. La glocalizzazione diventa indispensabile per comprendere un mercato con le sue peculia-
www. scimag.news
rità come quello europeo: «Siamo una compagnia sudcoreana e siamo già un player mondiale, ma è necessario lavorare sul posto. Dobbiamo aprirci di più alle esigenze del mercato europeo, anche perché i requisiti europei sono in realtà standard piuttosto elevati. Una macchina adatta alla Russia o alla Cina o agli Stati Uniti potrebbe non essere necessariamente la macchina giusta per il mercato europeo. La buona notizia è che diventando indipendenti, diventando Hyundai Construction Equipment Europe, ora abbiamo ottenuto la nostra divisione R & S, un reparto che si concentra esclusivamente sulle macchine per l’Europa con un team di ricerca e sviluppo dedicato. C’è davvero questa volontà di aprirsi al mercato europeo.»
Pale gommate HL960
HL980
Peso operativo
18.800 kg
31.000 kg
Motore
Cummins QSB6.7 EU Euro IV/Tier 4 Fi- Scania DC13 nal
Potenza motore
168 kW/225 CV (2.200 giri/min)
283 kW a 1.800 giri/ min
Capacità benna
2,40 m³ - 4,10 m³
4,80-5,60 m³
Forza di strappo
16.670 kg
24.640 kg
Profondità di scavo 90 mm
105 mm
Altezza di scarico
3.300 mm
2.935 mm
Le regine: le pale gommate HL980 e HL960 Hanno stupito certo per la velocità sul campo e per l’operatività le pale gommate testabili durante gli Hyundai Experience Days, in particolare la HL980 e l’altra in movimento, la pala HL960. La HL980 è la pala più potente della serie HL: ha un peso operativo di 31.000 kg ed è equipaggiata con un motore Scania DC13 Stage IV senza DPF che offre un
miglioramento del 10% in termini di efficienza e dell’8% di produttività rispetto al predecessore (la serie 9A). La cabina ROPS/ FOG/FOPS – che è più grande del 10%, presenta un sedile regolabile che fornisce un ambiente di lavoro ergonomico e un monitor touch-screen da 7” - è insonorizzata mediante una tecnologia all’avanguardia che garantisce un livello di rumorosità di 68 dB. La leva di comando elettroidraulica integrata permette di
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L’evento > Hyundai Experience Days
azionare agevolmente gli accessori. Il nuovo modello HL960 ha un peso operativo di 18.800 kg e vanta un Cummins QSB6.7 - EU Euro IV/Tier 4 Final con una potenza netta di 168 kW/225 CV a 2.200 giri al minuto. L’indicatore ECO consente un utilizzo delle macchine proiettato al risparmio. Il livello dell’indicatore cambia colore in base alla coppia motore e al livello di efficienza del carburante. Inoltre, viene visualizzato lo stato del consumo di carburante, ad esempio la quantità media e il carburante totale consumato. Il consumo di carburante orario e giornaliero può essere controllato anche nel menu dettagliato. La
serie HL migliora ulteriormente la precisione di lavoro con una calibrazione del peso aggiuntiva. La funzione di pesatura cumulativa automatica/manuale migliora notevolmente l’efficienza operativa e le icone che mostrano gli errori di pesatura e l’indicazione del peso in due colori sul monitor consentono una pesatura accurata per agevolare una gestione efficiente della produzione. Le pale sono dotate di trasmissione a cinque velocità con frizione di blocco: l’operatore può beneficiare sia della riduzione dei consumi sia della possibilità di utilizzo di marce diverse in base alle condizioni di lavoro; l’indicatore ECO permette di ridurre i costi di fun-
zionamento mediante numerosi controlli dello stato operativo del mezzo. La serie HL prevede inoltre la funzione di controllo del limite di velocità di corsa, che permette di limitare la velocità massima di corsa tra 20 e 40 km/h in base alle condizioni di lavoro. La pala HL980 può essere dotata di assali HD (il raffreddamento degli assali anteriore e posteriore è disponibile come opzione sulla HL980 e solo per quello anteriore sulla HL960) ed è dotata, come optional, di sterzata mediante joystick.
Fattore di riempimento della benna migliorato Il design della benna è stato migliorato per aumentarne la capacità e ridurre la fuoriuscita dei materiali caricati, potenziando notevolmente l’efficienza operativa
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L’escavatore gommato HW140 L’HW140 ha un peso operativo di 13.880 kg e garantisce una riduzione dei consumi fino al 15% nelle operazioni di carico e livellamento rispetto alle macchine serie 9. Sempre rispetto alle macchine serie 9, la riduzione è del 90% in termini di emissione degli ossidi di azoto e MP e offrono un accesso semplificato all’impianto di alimentazione DEF/AdBlue®. La serie HW migliora la lubrificazione delle parti di collegamento tra le apparecchiature e gli accessori. La modalità di potenza a tre fasi garantisce prestazioni ottimali in qualsiasi ambiente operativo, anche in caso di impieghi gravosi. I giochi con gli accessori sono
ridotti al minimo attraverso perni di lunga durata resistenti all’usura e spessori in polimero, che favoriscono le massime prestazioni con durata e resistenza invariate. L’indicatore ECO permette di ridurre i costi di funzionamento mediante un controllo costante dello stato operativo della macchina, mentre la funzione IPC (Intelligent Power Control) adegua la potenza agli ambienti di lavoro (la relativa modalità può essere selezionata e deselezionata tramite il monitor). L’operatività è certo la caratteristica preponderante dell’HW, migliorata grazie anche alla maggiore resistenza della benna: la struttura superiore e inferiore dell’escavatore così come gli accessori della serie HW
L’escavatore gommato HW140 Peso operativo
13.880 kg
Motore
Cummins QSB6.7
Potenza motore
117 kW a 2.150 giri/min
Capacità benna
0,23-0,71 m³
Forza di strappo
87,3 kN
Profondità di scavo
4.650 mm
Altezza di scarico
5.960 mm
presentano una durata e una resistenza superiori. La resistenza all’usura della benna è stata migliorata attraverso l’uso di nuovi materiali. Le nuove funzioni di sicurezza (opzionali) includono il sistema di monitoraggio visuale AAVM (Advanced Around View Monitoring) e il sistema di gestione remota Hi-Mate: Sistema videocamere AAVM (Monitoraggio avanzato vista circostante). La serie HW presenta un avanzato sistema di videocamere AAVM per garantire agli operatori un campo visivo in tutte le direzioni e prevenendo così gli incidenti. Gli operatori possono facilmente controllare lo spazio di lavoro davanti, dietro, a destra e a sinistra. All’interno della cabina, gli operatori possono contare su un cruscotto ampio e un display da 8” (simile a quello degli smartphone), più grande del 30% rispetto al modello precedente. Gli interruttori centralizzati sul display permettono di controllare agevolmente anche il livello di urea per l’impianto di alimentazione DEF/AdBlue®. Hi MATE, il sistema di gestione remota proprietario di Hyundai, fornisce a operatori e personale di assistenza dei concessionari l’accesso a informazioni vitali di servizio e diagnostiche sulla macchina da qualunque computer con accesso a internet. Gli utenti possono localizzare la posizione della macchina utilizzan-
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do la mappa digitale e impostate i confini di lavoro, riducendo la necessità di chiamate di assistenza multiple. Hi MATE consente di risparmiare tempo e denaro al proprietario e al concessionario, promuovendo la manutenzione preventiva e riducendo i tempi inattivi delle macchine.
L’escavatore cingolato HX520 L La serie HX incrementa la produttività in loco grazie a una maggiore rapidità di funzionamento: il modello HX520 L è in grado di caricare con una velocità fino al 6% superiore e di effettuare operazioni di livellamento fino al 7% più rapide rispetto alla serie 9. Per operazioni di spianatura assistite, movimentazione materiali e funzionamento con martello più ef-
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ficienti, la serie HX può applicare il controllo del braccio anche solo avanzando e ritraendo l’avambraccio, in modo da assicurare la stabilità delle operazioni anche in caso di carichi elevati. La serie HX è dotata di un motore ecologico ad alte prestazioni che garantisce un’eccellente efficienza energetica unita a una grande potenza. La serie HX riduce al minimo i segnali di comando in ingresso e in uscita delle apparecchiature, al fine di migliorare l’efficienza energetica. La modalità di potenza a tre stadi garantisce le massime prestazioni in qualunque ambiente operativo: Modalità P (potenza), massimizza velocità e potenza delle apparecchiature per lavori di carico pesante; Modalità S (standard): ottimizza le presta-
zioni e l’efficienza energetica delle apparecchiature per lavori di carico generico; Modalità E (economica): migliora il sistema di controllo per lavori di carico leggero. Con la nuova tecnologia motoristica, il volume totale delle prese d’aria laterali è stato aumentato per garantire un migliore flusso d’aria al motore. Le luci di lavoro posteriori sono state riposizionate per una migliore visibilità, con conseguente aumento della sicurezza per l’operatore. È stata installata una nuova protezione e i filtri dell’aria sono ora più accessibili per le operazioni di manutenzione. Anche la cabina è stata riprogettata: è stato incorporato un nuovo parabrezza, più ampio nella parte anteriore, e lo sportello dell’operatore è ora più
facile da aprire dall’interno con un corrimano aggiuntivo. L’interno della cabina dell’HX offre il 13% di spazio in più per l’operatore (rispetto alla serie 9A). Il nuovo impianto di aria condizionata fornisce una migliore circolazione dell’aria nella cabina.
Mini escavatore R60CR-9A Hyundai R60CR-9A è un escavatore compatto con brandeggio posteriore tradizionale che vanta un peso operativo di 6,2 tonnellate. Questo modello è dotato di una cabina molto grande che garantisce un ottimo comfort dell’operatore in termini di ambiente, spazio per le gambe e visibilità. La posizione ergonomica dei joystick con braccioli, sedile a sospensioni, leve di comando e schermo LCD riduce al minimo la fatica dell’operatore. Lo schermo LCD mostra in un colpo d’occhio tutti i dati del-
la macchina e il grande finestrino superiore, con aletta parasole, aumenta la visibilità. Il monitor visualizza i giri/min del motore, la temperatura del motore e lo stato dei dispositivi elettronici. L’operatore può selezionare le modalità di decelerazione automatica e di potenza massima; può inoltre controllare la velocità di marcia semplicemente sfiorando un pulsante. Il blocco dell’avviamento motore impedisce il furto della macchina. La funzione di spostamento del braccio principale della serie 9A è studiata per aumentare l’efficienza nelle zone residenziali e urbane congestionate. Nel modello R60 si arriva a 70° a sinistra e ulteriori 50° a destra. Il migliore brandeggio assicura prestazioni più elevate anche lavorando lungo pendii. Consumi e precisione sono al top: Hyundai ha riprogettato l’impianto idraulico e la portata della pompa diminuisce quan-
do i comandi non sono attivati, allo scopo di ridurre i consumi di carburante. Le valvole idrauliche migliorate, le precise pompe a pistoni a volume variabile, i comandi pilota “fine-touch” e le funzioni di traslazione migliorate aumentano l’efficienza degli operatori di macchine della serie 9A.◀
INFO Hyundai Construction Equipment Europe (HCEE) è un leader ampiamente riconosciuto nel mercato europeo delle macchine da cantiere. Produce oltre 100 modelli di macchine pesanti tra cui escavatori idraulici, pale gommate, carrelli sollevatori industriali e mini pale gommate. HCEE commercializza i propri prodotti tramite una rete qualificata di oltre 140 concessionari in più di 30 Paesi.
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Componenti > Bonfiglioli
Nel cuore dei sollevatori telescopici è stato siglato un accordo di licenza esclusivo per la produzione e la vendita della tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP da parte di Bonfiglioli di Porfirio Ferrari
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VTCORP, leader mondiale nella progettazione e nello sviluppo di trasmissioni meccaniche a variazione continua (mCVT) innovative e ad elevata efficienza per il segmento off-highway, e Bonfiglioli, azienda leader a livello mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di motoriduttori, riduttori epicicloidali e azionamenti elettronici, hanno annunciato un accordo di licenza esclusivo per la produzione e la vendita, da parte di Bonfiglioli, della tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP per alcune applicazioni come sollevatori telescopici e altre macchine. La coopera-
zione tra Bonfiglioli e CVTCORP prevede anche lo sviluppo di una gamma completa di trasmissioni basate sulla tecnologia mCVT attualmente disponibile. Nell’accordo di licenza sono stati definiti i termini per trasferire la produzione di Ecomec 150, usata nei sollevatori telescopici Ecoshift di Skyjack, insieme all’attuale pipeline di vendita di CVTCORP con i volumi da commercializzare previsti all’inizio del 2020. CVTCORP ha sviluppato la tecnologia mCVT, attualmente il “cuore” di Ecomec 150 e già utilizzata nel nuovo sollevatore telesco-
pico Skyjack Ecoshift, garantisce elevata potenza, alta efficienza e vantaggi economici senza precedenti. La tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP, risultato di oltre 15 anni di attività di sviluppo, offre ai produttori di macchine una soluzione scalabile e affidabile garantendo un’impareggiabile facilità d’uso, l’opportunità di ridurre la taglia motore endotermico, nonché un miglioramento complessivo delle performance del veicolo nell’ordine del 20-30%. Bonfiglioli, dopo l’acquisizione di O&K nel 2015, è diventato il fornitore della più vasta gamma di trasmissioni a ingranaggi sul mercato nel settore delle costruzioni, nell’industria mineraria e nella movimentazione dei materiali, per macchine di dimensioni da 1 ad oltre 1.000 tonnellate. Grazie
Ecomec 150 è impiegato nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift
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al miglioramento continuo del design, ai comprovati standard di qualità e all’eccellenza operativa riconosciuti dai produttori di macchine più rinomati in tutto il mondo, Bonfiglioli, con i suoi 40 anni di esperienza nel settore, si è confermata come punto di riferimento nel mercato delle trasmissioni a ingranaggi. «Il sostegno di Bonfiglioli, unito alla sua reputazione di produttore d’eccellenza su scala globale, velocizzerà la commercializzazione della nostra tecnologia mCVT nel mercato mondiale a partire dai sollevatori telescopici», ha affermato Daniel Girard, fondatore e CEO di CVTCORP. «Non vediamo l’ora di supportare Bonfiglioli ad espandersi rapidamente nei settori in cui la nostra innovativa tecnologia mCVT può contribuire all’utilizzo di motori più piccoli, alla riduzione del consumo di carburante, ad ottenere una maggiore sicurezza e produttività», ha aggiunto Girard. «CVTCORP collaborerà con Bonfiglioli per proseguire nel suo sviluppo di controlli avanzati e funzionalità di connettività per l’ottimizzazione di trasmissioni complete dei veicoli e
offrire ai clienti dei sollevatori telescopici una tecnologia semplice da utilizzare ma all’avanguardia.» «Negli ultimi anni ci siamo impegnati a fondo per espandere e ampliare la nostra gamma di prodotti nei nostri mercati di riferimento, ottenendo risposte entusiaste dai clienti. Alcuni anni fa, quando abbiamo conosciuto la tecnologia CVTCORP, ci siamo subito resi conto della sua natura rivoluzionaria. Abbiamo riconosciuto immediatamente le caratteristiche peculiari che offriva questa tecnologia e l’opportunità di diversificazione che offriva alla nostra azienda facendo comunque leva sulle nostre competenze distintive in termini di mercato, tecnologia ed eccellenza operativa,» afferma Fausto Carboni, CEO di Bonfiglioli. CVTCORP ha sviluppato la tecnologia mCVT, attualmente il “cuore” di Ecomec 150 e già utilizzata nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift, garantisce elevata potenza, alta efficienza e vantaggi economici senza precedenti. La tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP, risultato di oltre
La tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP, risultato di oltre 15 anni di attività di sviluppo, offre ai produttori di macchine una soluzione scalabile e affidabile garantendo un’impareggiabile facilità d’uso, l’opportunità di ridurre la taglia motore endotermico, nonché un miglioramento complessivo delle performance del veicolo nell’ordine del 20-30%
15 anni di attività di sviluppo, offre ai produttori di macchine una soluzione scalabile e affidabile garantendo un’impareggiabile facilità d’uso, l’opportunità di ridurre la taglia motore endotermico, nonché un miglioramento complessivo delle performance del veicolo nell’ordine del 20-30%.◀
CVTCORP ha sviluppato la tecnologia mCVT, attualmente il “cuore” di Ecomec 150 e già utilizzata nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift, garantisce elevata potenza, alta efficienza e vantaggi economici senza precedenti
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Preview EIMA > Trevi Benne
Un tuffo nell’agricolo Kohler ottiene la certificazione per lo Stage V dei motori della famiglia KDI della fascia di potenza 19-56 kW di Eugenio Lavanda
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revi Benne non teme il confronto. Anche se il settore della meccanizzazione agricola non è propriamente il suo habitat, l’azienda vicentina propone soluzioni in grado di semplificare il lavoro dell’operatore impiegato nella bonifica, nel ripristino ambientale, nella separazione e movimentazione del materiale organico. Trevi Benne a Bologna all’EIMA (7-11 novembre 2018) si propone di esporre 4 attrezzatture distinte, che vanno a coprire altrettante tipologie di prodotto Trevi Benne.
La pinza abbattitricedeforestatrice WT 010 La pinza abbattitrice-deforestatrice modello WT 010 di Trevi Benne sarà montata su un escavatore Volvo EWR 150E. è progettata per l’abbattimento e il disboscamento di tronchi, di cespugli ad alto fusto e per il diradamento di arbusti di differenti dimensioni. Disponibile in 6 modelli, ideale per le aziende che eseguono manutenzione del verde stradale, per i consorzi di bonifica e per le imprese che operano nel setto-
Tra le peculiarità della pinza WT, la possibilità di regolazione dell’apertura di taglio in base al diametro del fusto e la possibilità di avere una branchia centrale di accumulo per favorire tagli multipli
re ecologico e di valorizzazione ambientale. è strutturalmente indicata per operare in punti critici e di difficile accesso lungo cigli stradali, ripide scarpate, argini e frutteti. La branchia centrale di accumulo consente di effettuare tagli multipli e si ha la possibilità di regolare l’apertura di taglio in base al diametro del fusto. Linea WT ▶▶ 6 modelli ▶▶ pesi: da 340 a 2.060 kg ▶▶ pesi escavatore: da 4,5 a 35 ton ▶▶ ø tronco: da 150 a 500 mm ▶▶ rotazione: sì.
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Preview EIMA > Trevi Benne
La pinza selezionatrice modello PMG 10C La pinza selezionatrice modello PMG 10C indicata sia per la demolizione di strutture di media consistenza, sia per la movimentazione e selezione di materiali di varia natura. Prodotta in ben 12 modelli, è raccomandata per demolizioni di fabbricati ed edifici di bassa resistenza, per una selezione mirata e il carico dei materiali di risulta in cantiere, per una specifica separazione in discarica e per la movimentazione dell’inerte nei centri di riciclaggio. Linea PMG ▶▶ 12 modelli ▶▶ pesi: da 75 a 3.870 kg ▶▶ pesi escavatore: da 0,5 a 75 ton ▶▶ aperture: da 600 a 3.050 mm ▶▶ rotazione: sì.
La pinza spaccalegna modello WS 008 La pinza spaccalegna modello WS 008 è realizzata per la riduzione volumetrica a terra di grossi tronchi di legno precedentemente tagliato. Sezionare il tronco è indispensabile per ottimizzare l’eventuale movimentazione e trasporto, agevolare le successive fasi di lavorazione (accatastamento, cippatura, triturazione) e per velocizzarne l’asciugatura interna per effetto naturale. Una robusta rotazione idraulica continua permette alla pinza di sezionare il tronco perfettamente
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al centro, riducendo le operazioni di spostamento e movimentazione, mentre il profilo delle chele è studiato per ridurre lo sforzo di penetrazione delle lame nel tronco, operazione agevolata inoltre dalla presenza di rulli.
Linea WS ▶▶ 5 modelli ▶▶ pesi: da 200 a 2.370 kg ▶▶ pesi escavatore: da 2,5 a 35 ton ▶▶ aperture: da 600 a 1.760 mm ▶▶ rotazione: sì.
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La benna vagliatrice modello BVR 12e La benna vagliatrice modello BVR 12e, un’attrezzatura estremamente versatile e compatta, concepita per operazioni di selezione e vagliatura. Viene raccomandata per la selezione dei ciottoli lungo i corsi d’acqua, la costruzione di gabbie di contenimento sul greto di un fiume, la selezione dei materiali di risulta dopo una demolizione, la bonifica di terreni sassosi, l’asportazione dei sassi lungo le spiagge, la separazione di rifiuti organici in discarica, il recupero inerti in ristrutturazioni edilizie, la manutenzione del verde pubblico
e privato e la copertura delle tubature in opere di canalizzazione. Linea BVR ▶▶ 9 modelli ▶▶ pesi: da 110 a 4.900 kg ▶▶ pesi escavatore: da 1,4 a 65 ton ▶▶ larghezza: da 520 a 2.120 mm ▶▶ resa: da 0,08 a 2,7 m3.◀
INFO Trevi Benne S.p.A. Via Bergoncino, 18 36025 Noventa Vicentina (VI) Tel +39 0444 760773 info@trevibenne.it www.trevibenne.it
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Preview EIMA > Kohler
Kohler conta fino a 5 Kohler ottiene la certificazione per lo Stage V dei motori della famiglia KDI della fascia di potenza 19-56 kW di Eugenio Lavanda
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he Kohler sia inarrestabile è oramai un fatto assodato, specialmente grazie ai numerosi nuovi modelli che arricchiscono l’offerta della famiglia di motori Kohler KDI; ma Kohler non si limita a progettare e produrre motori diesel per applicazioni off-road dalle straordinarie prestazioni nel rispetto delle esigenze dei principali OEM: l’ultimo traguardo raggiunto è, infatti, la certificazione per lo Stage V dei motori della
famiglia KDI della fascia di potenza 19-56kW. Grazie alla preziosa collaborazione di una delle agenzie accreditate all’Unione Europea per la certificazione dei motori a combustione interna, durante la prima metà del 2018 è stato portato avanti uno scrupoloso lavoro di analisi e test sulla gamma di motori diesel di Kohler, con l’obiettivo di verificare la conformità a tutte le prescrizioni indicate dal legislatore.
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La nuova normativa – Regolamento UE 2016/1628 in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante e di omologazione per i motori a combustione interna destinati alle macchine mobili non stradali – introduce il conteggio delle particelle di particolato (PN) e riguarda tutti i motori diesel sopra i 19kW per applicazioni off-road. Di conseguenza, l’unica risposta possibile è l’adozione del filtro antiparticolato (DPF), che rappresenta una grande sfida per tutti i costruttori e una grande opportunità per Kohler: opportunità che Kohler ha saputo cogliere perfettamente, sviluppando soluzioni di post-trattamento ideali sia per i costruttori di macchine sia per l’utilizzatore finale. La certificazione della gamma di motori diesel arriva a conferma di quanto annunciato dall’ing. Vincenzo Perrone, President Diesel Engines, durante la conferenza stampa presso Agritechnica 2017: «La sfida dei costruttori di motori è stata lo sviluppo di una soluzione flessibile in grado di incontrare le molteplici richieste del mercato. In Kohler abbiamo rac-
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preview colto la sfida e, grazie ai vantaggi competitivi dei motori della famiglia Kohler KDI, abbiamo centrato l’obiettivo: per questo, siamo fieri di presentare KOHLER Flex™, la gamma di soluzioni per il filtraggio delle emissioni che Kohler ha progettato per permettere a ciascuna configurazione dei motori della piattaforma KDI di essere conforme a tutti gli standard e le norme in materia di emissioni, in tutto il mondo».
Kohler Engines Kohler produce motori da oltre 90 anni e, da sempre, ha arricchito la propria gamma di prodotti con l’obiettivo di facilitare e rendere più conveniente la vita degli utilizzatori finali in tutto il mondo. L’azienda offre una Kohler assicura, dunque, che la produzione in linea dei motori certificati Stage V inizierà, come an-
gamma completa di motori benzina e diesel fino a 105 kW – adottati globalmente da costruttori di macchine nei principali settori industriali (costruzioni, movimento terra, agricoltura, generatori e giardinaggio). nunciato, il 1° gennaio 2019, perfettamente in linea con le direttive dell’Unione Europea e con le esigenze dei costruttori di applicazioni off-road. I sistemi utilizzati da Kohler per le operazioni di post-trattamento rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia attualmente sul mercato: grazie alla configurazione all-in-one, i costruttori potranno sfruttare i ridotti ingombri in fase di installazione dovuti all’estrema compattezza dei sistemi Kohler. Al contempo, l’utilizzatore finale potrà godere della strategia sviluppata da Kohler per la fase di rigenerazione, che sarà totalmente trasparente e non inficerà in nessun modo la produttività e l’efficienza della macchina, trasmettendo così all’intera macchina la caratteristica distintiva dei motori Kohler: l’inarrestabilità. La certificazione Stage V non è stata ottenuta solamente dalla famiglia di motori KDI, ma da tutta l’offerta di motori diesel di Kohler fino a 56kW, che potrà essere apprezzata presso lo stand di Kohler a EIMA 2018.◀
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Visto al Marmomac > Dazzini Macchine
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a Dazzini srl non rinuncia al proprio stand storico al Marmomac, la kermesse veronese dedicata alle tecnologie del marmo tenutasi dal 26 al 29 settembre. «Ormai clienti e amici ci cercano qua, all’interno del padiglione 5. Il Mamormac è un appuntamento irrinunciabile per noi, ci teniamo a essere presenti», spiega Carlo Scaletti, Sales Manager di Dazzini. La Dazzini Macchine nasce come officina meccanica per assistenza e servizio in cava, situata nel cuore delle cave di Carrara, e oggi è un’azienda leader nel settore dell’escavazione del marmo e granito, grazie al continuo aggiornamento tecnologico ed all’esperienza più che trentennale nella lavorazione in cava.
Dazzini ci dà un taglio Una chiacchierata con Carlo Scaletti di Dazzini per capire tutti i vantaggi della tagliatrice a catena QST30000D, ottima alternativa al filo diamantato di Manuela Cortesi e Noemi Aime
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La specializzazione nella tecnologia di taglio con filo diamantato ha reso la Dazzini leader in un settore particolarissimo delle attrezzature per macchine del movimento terra e in generale dell’escavazione in cava. Ora però la tecnologia si sta evolvendo, per superare i limiti intrinsechi del filo diamantato. Allo stand Dazzini Carlo Scaletti ci ha spiegato come.
La tagliatrice QST30000D «Nelle cave ci sono diverse fasi per fare un blocco ornamentale. La prima fase è tagliare la montagna: ci sono tutte le frat-
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ture naturali quindi quando ribalto la bancata non ho il blocco già squadrato. Bisogna fare una selezione per avere poi il blocco più grosso con meno scarto possibile. All’inizio si faceva la riquadratura con le macchine a filo. Le macchine a filo però hanno dei limiti: per prima cosa è necessaria una fonte d’acqua, e non ultimo bisogna far passare il filo, operazione questa lunga e talvolta pericolosa.» Alla Dazzini hanno studiato un metodo alternativo e hanno proposto una soluzione, ben sintentizzata nella
tagliatrice a catena esposta in fiera: la QST30000D. «Dall’esigenza di fare una riquadratura più veloce è nata l’idea di affidarsi alla catena, perché la catena può tagliare senza acqua.» In questo modo si risolve il problema di taglio in tutte quelle zone dove il rifornimento idrico è un problema. «Senza la necessità di acqua, cave in zone secche tipo le regioni nordafricane o semplicemente alcune aree della nostra Sardegna hanno vita facile. Secondariamente il taglio diventa più veloce perché non devo
fare nessun posizionamento di filo: fa tutto il Caterpillar», prosegue Carlo Scaletti. Poi con lo studio e le applicazioni la tecnologia è migliorata: prima l’equilibrio di taglio era possibile solo all’interno della sagoma della macchina, ora invece la è possibile uscire fuori sagoma, fino a 3 metri di altezza: Dazzini fornisce anche delle prolunghe per aumentare il range. «Questo mi permette di dare un taglio da una parte, spostare la lama, e dare un taglio dall’altra parte. Quindi è molto più veloce perché non c’è movimentazione del mezzo. L’esigenza principale è stata quella di fare la riqaudratura. Per il taglio del monte, infatti, ormai la tecnologia è assodata e si conosce, invece nella riquadratura ci sono problemi maggiori.» E i costi? «Certo la macchina a filo costa un po’ di meno, ma si resta legati alla necessità dell’acqua e in generale è una macchina con meno produttività: vedere per credere. E inoltre ha molta più forza e garantisce una maggiore produttività.» Il matrimonio perfetto è con il Caterpillar 432. Carlo Scaletti continua: «Noi abbiamo progetLa tagliatrice QST30000D La QST3000D può montare tipi di catena differenti con differenti utensili per meglio adattarsi al tipo di pietra e alle esigenze del caso
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Visto al Marmomac > Dazzini Macchine
Si può lavorare di notte e di giorno e con qualsiasi condizione climatica: la cabina può essere dotata di condizionatore oppure l’operatore può rimanere all’interno di un ambiente termicamente isolato
tato la macchina solo per il Caterpillar, minimo ci vuole un Caterpillar 432: altrimenti le pompe non riescono a mandare tutto nell’impianto idraulico.» Ovviamente il sistema è fornito di radiocomando. «Il radiocomando è stato introdotto quando i nostri concorrenti non ce l’avevano ancora. Quando una persona è dentro alla cabina chiaramente ha una visuale ridotta. L’operatore arriva, posiziona la macchina, scende, e va intorno al blocco con il radio-
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comando e ho tutta la precisione per piazzare la macchina.» E le tempistiche? «Ci vuole un mese a montare la macchina. La parte più complessa per noi è prendere i tubi idraulici della pompa del Caterpillar e collegarli all’impianto.» Una tagliatrice che piace questa QST30000D, soprattutto fuori dall’Italia. «L’85% del nostro fatturato viene dall’estero. Un mese fa, per esempio, ne abbiamo spedita una in America.» Sull’assistenza Dazzini ha sa-
puto come organizzarsi. «Il tempo di fermo, che è quello che spaventa di più in cava, non c’è quasi mai. I ricambi, a parte la catena, sono tutti pezzi che facciamo noi oppure componentistica idraulica di largo consumo. L’unico problema che può venir fuori, ma che non abbiamo mai riscontrato, può essere la differenza metrica tra i pollici e i centimetri. Ultimamente, però, tutti gli innesti idraulici vengono misurati in pollici anche in Europa.»◀
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INFO
Specifiche tecniche QST3000D Base
CAT432D
Taglio utile
3.40 m
Spessore taglio
26/38/42 mm
Velocità catena
0-1.0 mt/sec
Altezza massima
3.20 m (con prolunga)
Traslazione tot. laterale
2.48 m (con prolunga)
Utensile
PCD o widia
Lubrificazione
Automatica tramite pompa a grasso biodegradabile
Elettricità
Nessun uso di elettricità
Dazzini Macchine srl Viale Zaccagna, 6 54033 Carrara (MS) - Italia Tel: +39 0585 50226 Fax: +39 0585 855874 dazzini@dazzinimacchine.com www.dazzinimacchine.com
Un’altra protagonista: la sezionatrice PD1500 Nata con la stessa esigenza della riquadratura, la sezionatrice a filo diamantato garantisce immediatamente una superficie di taglio più liscia, con un taglio di appena 10 mm.
La forza di questa sezionatrice? Il prezzo: il costo è quasi 1/3 rispetto alla omologa precedente. Rispetto alla tagliatrice è più precisa e spreca meno materiale, ma richiede acqua in cava ed è certo più complicata da posizionare. Dazzini per ovviare al problema del posizionamento, comunque, prevede il binario che permette la traslazione senza muovere la macchina. La PD1500 ha una trasmissione motore volano a cinghia che viene sfruttata anche come frizione in caso di sforzo eccessivo come ultima ipotesi. La macchina è inoltre dotata di un relè termico che interviene in caso di sovraccarico del motore e, prima ancora, ci sono due controlli automatici elettronici: il primo stabilisce una corrente massima settabile in fase di taglio e un secondo controllo tramite una cella di carico anch’essa settabile, che stabilisce lo sforzo massimo da imprimere al filo diamantato. La PD 1500 utilizza un filo diamantato ad anello chiuso di lunghezza 16,80 m, con un carico di rottura di 1800 kg. La cella di carico viene tarata a circa 200 kg per rientrare tranquillamente nei parametri imposti dalla normativa europea. La PD1500 utilizza due motori elettrici: uno da 30 hp comandato da inverter per il trascinamento del filo diamantato e regolazione della velocità del filo diamantato e un altro motore da 2 hp che aziona una pompa idraulica per i movimenti della macchina. Tutti i comandi di posizionamento prima di eseguire il taglio, il taglio stesso e il controllo avvengono tramite una pulsantiera a distanza per poter rispettare le distanze di sicurezza.
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Preview EIMA > BCS
è
davvero tanta la curiosità quest’anno di approdare allo stand BCS all’EIMA (Bologna, 7-11 Novembre 2018 ). Per la prima volta esposte al pubblico infatti due ghiotte novità: gli isodiametrici di gamma media L65 e i fratelli di gamma alta L80N.
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BCS: anteprime assolute all’EIMA
Due nuove serie di trattori presentate in anteprima assoluta a EIMA 2018 dal Gruppo BCS: si tratta della nuova SERIE Valiant L65 di gamma media e della SERIE Vithar L80N di gamma alta di Miriam Spada
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NUOVA SERIE L65 (GAMMA MEDIA): i nuovi trattori isodiametrici di gamma media BCS Valiant L65 BCS completa l’offerta di trattori isodiametrici di gamma media introducendo la nuova serie Valiant L65 motorizzata Kohler da 56 CV, a gestione elettronica. Dotata di telaio OS-Frame con trasmissione a 24 velocità (12 AV + 12 RM), la serie Valiant L65 si declina in ben 8 versioni per soddisfare tutte le esigenze classiche dei trattori specializzati: lavorazioni in colture a filari di vigneti e frutteti anche in zone declive, serre, manutenzione sia estiva che invernale degli spazi adibiti a verde. Disponibile in versione con articolazione centrale (AR), a ruote sterzanti (RS) o configurata per la fienagione (MT), la serie Valiant L65 dispone di posto di guida reversibile in opzione - di serie su MT - per poter lavorare con attrezzature poste frontalmente all’operatore, a tutto vantaggio del comfort, della sicurezza e della precisione nelle lavorazioni. Nuova anche la cabina con piattaforma sospesa su silent block e caratterizzata da ampie portiere completamente vetrate per garantire una visibilità ottimale sia sulla carreggiata che sull’ambiente circostante.
Caratteristiche tecniche ▶▶ Motore Kohler KDi 1903 TCR da 56 CV @2600 rpm, 3 cilindri. ▶▶ Regolazione elettronica dei giri motore con memorizzazione e richiamo della velocità impostata. ▶▶ Trasmissione OS-Frame con cambio sincronizzato a 24 velocità (12 AV + 12 RM) con inversore sincronizzato. ▶▶ Frizione Long life a dischi multipli in bagno d’olio. ▶▶ Trazione a 4 ruote motrici permanenti. ▶▶ P T O i n d i p e n d e n t e a 540/540E giri/min con frizione multi disco in bagno d’olio a comando elettroidraulico e sincronizzata con l’avanzamento. ▶▶ Impianto idraulico a doppio circuito con pompe indipendenti. ▶▶ Joystick a comando elettronico in opzione. ▶▶ Sollevatore posteriore a martinetti o in opzione a sforzo controllato. ▶▶ Freni a dischi multipli in bagno d’olio. ▶▶ Versione reversibile con piattaforma sospesa su silent block. ▶▶ Cabina dotata di aria condizionata e riscaldamento in opzione.
NUOVA SERIE L80N (GAMMA ALTA): i nuovi trattori isodiametrici di gamma alta BCS Vithar L80N BCS amplia l’offerta di trattori isodiametrici di gamma alta introducendo la nuova serie Vithar L80N caratterizzata da una postazione di guida ai vertici della categoria in tema di attenzione riservata al conducente: adozione di pedali sospesi per un azionamento defaticante e confortevole, versione reversibile con piattaforma sospesa su silent block, disponibilità di cabine omologate dotate di aria condizionata e riscaldamento per garantire una piacevole vivibilità interna. La visibilità su carreggiata e ambiente circostante è inoltre ottimizzata grazie alla compattezza del nuovo cofano motore sotto il quale sprigiona la sua potenza il prestante Kohler 4 cilindri common rail da 75 CV a gestione elettronica. Sovralimentato da un turbo Intercooler è dotato di sistema EGR affiancato da un catalizzatore DOC per ridurre le emissioni ed incrementare l’efficienza operativa senza bisogno della rigenerazione. La nuova serie Vithar L80N è disponibile in 6 versioni per soddisfare le esigenze di una sempre più vasta cerchia di utilizzatori:
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OMMERCIO
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articolati (AR) o a ruote sterzanti (RS), con postazione di guida monodirezionale o con piattaforma reversibile, quest’ultima disponibile anche con cabina omologata. Ruote isodiametriche e baricentro basso, unite alle dimensioni compatte e alla carreggiata stretta consentono di muoversi con agilità e disinvoltura anche tra i filari più stretti.
Caratteristiche tecniche ▶▶ Motore Kohler KDi 2504 TCR da 75 CV @2300 rpm, coppia motrice max di 300 Nm@1500.
▶▶ Regolazione elettronica dei giri motore con memorizzazione e richiamo della velocità impostata. ▶▶ Trasmissione OS-Frame con cambio sincronizzato a 32 velocità (16 AV + 16 RM) con inversore sincronizzato. ▶▶ Frizione a dischi multipli in bagno d’olio con comando idraulico. ▶▶ Riduttori epicicloidali sugli assali. ▶▶ Trazioni a 4 ruote motrici permanenti. ▶▶ PTO indipendente a 540/540E giri/min con frizione multi di-
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sco in bagno d’olio a comando elettroidraulico e sincronizzata con l’avanzamento. Impianto idraulico a doppio circuito con pompe indipendenti e scambiatore di calore. Sollevatore posteriore a martinetti o in opzione a sforzo controllato. Capacità di sollevamento alle rotule di 2300 kg. Freni a dischi multipli in bagno d’olio. Versione reversibile con piattaforma sospesa su silent block. Cruscotto con display a colori TFT Cabina dotata di aria condizionata e riscaldamento in opzione.◀
INFO BCS SpA Viale Mazzini, 161 20081 Abbiategrasso (MI) Tel.: +39 0294821 www.bcsagri.it info@bcs-ferrari.it
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