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Anno XXIX n.1 Gennaio-Febbraio 2017

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Sommario

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Anno XXIX n.1 Gennaio-Febbraio 2017

Case I nuovi mini escavatori serie C Simex RW 500 a Perugia Leggi e mercati Analisi e uno sguardo alla finanziaria n.1 | Gennaio-Febbraio 2017

IN COPERTINA > SIMEX Anno XXXIX n. 1 gennaio-febbraio 2017

Direttore responsabile Mario Giunchedi – mario.giunchedi@scieditrice.com Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scieditrice.com Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Giacomo Casadio, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Cristiano Pinotti, Enrico Samorì, Miriam Spada, Sandro Tozzi. Foto di: Flickr: Max and Dee, Benny B. Photography, AstridWestvang, alessandroberrettoni Progetto grafico e impaginazione: Nico Ambrosino – nicoambrosino77@gmail.com Ufficio amministrazione e abbonamenti Tel. 0545 97.15.78 Fax 0545 97.11.87 – E-mail: info@scieditrice.com Abbonamenti Italia: euro 60,00 Estero: euro 90,00

Editoriale di Manuela Cortesi

Cantiere

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Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su MT, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della casa editrice S.C.I. srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La S.C.I. srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla S.C.I. srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese Sped. in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 n.46) art.1, comma1, Commerciale Business – Forlì n. 74/2009 Registrazione CCIAA 115210 – Iscr. Soc. Trib. RA 11824 Aut. Tribunale di Ravenna n. 913 del 22/7/89 Iscriz. Registro Nazionale Stampa n. 3984

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Compattazione > Weber News > Le brevi a cura della redazione

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La cultura della compattazione di Cristiano Pinotti p. 58

Da sapere > La manovra finanziaria

Componenti > Hydreco Hydraulics

Ecco tutte le novità di Enrico Samorì

Innovazione a portata di mano di Porfirio Ferrari p. 62

p. 20

Terremoto > Decreto legge

In cantiere > Case 1121F

Cosa prevede il decreto di Enrico Samorì

Una certezza per Cava Fusi di Miriam Spada

p. 22

Focus Macchina > Simex RW 500

All’opera > Liebherr HS 8100

Se c’è fibra c’è RW 500

Liebherr a Barcellona di Porfirio Ferrari

di Porfirio Ferrari

p. 26

p. 66

p. 70

Focus Macchina > Case Serie C

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Nasce la nuova Serie C di Porfirio Ferrari Focus Macchina > JCB

Aziende > Cangini Benne Srl

Comfort e controllo per le pale gommate di Sandro Tozzi

Benvenuto nuovo anno!

di Miriam Spada

p. 74

p. 80

p. 30 Visto in fiera > EIMA ed Ecomondo

Fiere > SaMoTer e Conexpo - Con/Agg

Parola d’ordine: esserci di Enrico Samorì

Novità d’autunno di E. Samorì e M. Cortesi

p. 84

p. 34 Visto in fiera > Bauma China 2016

Preview Conexpo-Con/Agg > CAT

Caterpillar brilla a Las Vegas di Porfirio Ferrari

Nuova linfa dalla Cina di Enrico Samorì

p. 88

p. 38 Lubrificante > Texaco HDAX 6500

L’efficacia Chevron di Sandro Tozzi

Cantieri > Hyundai

La gara per la solidarietà di Giacomo Casadio

p. 90

p. 40 Preview SaMoTer > Yanmar

Attrezzature > MB Crusher

A ciascuno il suo di Miriam Spada

p. 46

La nuova gamma di prodotti al Samoter 2017 di Sandro Tozzi

p. 94

Mercati > Un’analisi MT – Rivista Italiana del Movimento Terra S.C.I. srl – Via Martiri della Libertà, 63H 48024 Massalombarda (RA) Tel. 0545 97.15.78 – Fax 0545 97.11.87 info@scieditrice.com – www.scieditrice.com Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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Costruzioni, tra gioie e dolori di Enrico Samorì

p. 48

Preview SaMoTer > Messersì spa

Messersì al SaMoTer 2017 di Enrico Samorì

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Editoriale

Il futuro è adesso di Manuela Cortesi

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gni inizio porta con sé inevitabilmente la malinconia di ciò che è stato e mai più sarà, ma anche la gioia e la vertigine di percorrere sentieri non ancora battuti. SCI editrice nella sua storia trentennale ci ha abituati a una professionalità e una sensibilità uniche. L’idea coraggiosa del giovane Mario Giunchedi fu, allora, di intraprendere qualcosa di completamente inedito per il panorama italiano. Una scommessa a cui gli amici e i colleghi hanno creduto e che nel corso degli anni ha saputo mostrare tutta la sua validità. È così che SCI è diventata una casa editrice attenta ai bisogni delle aziende e, soprattutto, delle persone. Col nuovo anno la scommessa di allora in qualche modo si ripropone, ma cambiando veste e prospettive. La crisi dell’editoria tradizionale ha affossato le realtà apparentemente solide che non hanno saputo abbracciare le sfide del web. Ecco dunque quali sono le nuove frontiere a cui SCI editrice guarda con fiducia: un nuovo sito online www.scimag.news multilingua, responsive e un sistema avanzato di invio di newsletter a database profilati, pensato anch’esso per la resa mobile. Il web diventa supporto indispensabile ai mezzi tradizionali che però rimangono forti e necessari nella loro concretezza.

Un approccio quello di SCI però del tutto disilluso: inutile negarlo, l’Italia ancora arranca strascicandosi nella melma della crisi economica. Il passo del nostro Paese è davvero lento se paragonato al resto dell’Europa. Osservando il tasso d’occupazione, l’Italia è rimasta ferma dinnanzi a un mondo che invece è andato avanti, sino a diventare una vera e propria anomalia dal punto di vista dei dati sull’occupazione. La doccia fredda risale a novembre, quando l’Istat ha reso noto che la disoccupazione giovanile era di nuovo in crescita, toccando il picco del 39,4%. Ma questi dati non spaventano più. Quelli come noi che si sono affacciati sul mondo del lavoro in piena crisi hanno imparato a piegarsi e sopportare per amore delle proprie aspirazioni. A modo suo, la crisi è stata una crudele maestra. Ci ha insegnato a dare nulla per scontato in un’Italia tanto affranta. Ci ha insegnato a lottare con fatica per quello in cui si crede, nonostante la politica sia sempre un passo indietro. Ci ha insegnato in qualche modo a sostenerci l’un con l’altro, ricordandoci che dietro al lavoro e alle aziende ci sono anime che ogni giorno affrontano piccole e grandi battaglie. Scriveva il grande Pavese che «l’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante». A testa bassa e cuore gonfio, si comincia.◀

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News > Le brevi

COFILOC NOLEGGIO

La Cofiloc di S.Biagio di Callalta si trasforma Un importante intervento di ristrutturazione alla sede Cofiloc di San Biagio di Callalta: continua nell’ottica dell’ammodernamento che, iniziato nel 2011 con parte degli uffici e della reception, sta entrando nel clou dei lavori. È infatti in corso l’ampliamento di tutta l’area dell’officina che, una volta completamente coperta e attrezzata, consentirà di migliorare il servizio di assistenza. Completeranno i lavori, la realizzazione di un ampio piazzale pavimentato per l’esposizione delle macchine e un parcheggio, circondato da un’estesa area verde. Vetro, alluminio e materiali come l’alucobond daranno vita a un edificio dall’architettura moderna e innovativa, costruito con criteri volti a migliorare ulteriormente la qualità della vita lavorativa delle persone e il livello dei servizi per i clienti.

FAYAT GROUP

È ufficiale: il francese Fayat Group ha acquisito la divisione Dynapac di Atlas Copco Con un comunicato stampa ufficiale Fayat ha annunciato l’acquisizione della Road Construction Equipment Division di Atlas Copco, che produce rulli per le applicazioni di asfalto e terreno, finitrici e frese. Tutti questi prodotti sono noti commercialmente sotto il nome di Dynapac. Fayat prevede di rafforzare la sua posizione strategica nella costruzione e manutenzione delle strade, avendo già una profonda esperienza nel settore attraverso le società del gruppo Bomag, Marini, Marini-Ermont e SAE, SECMAIR e Breining.

L’accordo comprende operazioni di vendita e di servizio in 37 paesi e l’installazione di unità produttive in cinque paesi: Svezia, Germania, Brasile, India e Cina. L’azienda dispone attualmente di 1265 dipendenti e vanta un fatturato di circa 309 milioni di euro (dato del 2016). L’acquisizione è soggetta ad approvazioni legislative e dovrebbe essere completata nel corso del secondo trimestre del 2017. «Siamo molto felici e orgogliosi di integrare Dynapac, un brand così altamente riconosciuto, nel nostro gruppo», ha

detto Jean-Claude Fayat, presidente del Gruppo Fayat. «Continueremo a sfruttare i punti di forza delle nostre organizzazioni esistenti parallelamente a Dynapac: tutti i clienti continueranno a ricevere supporto per i loro prodotti. Dynapac avrà un posto strategico nel nostro gruppo e abbiamo intenzione di crescere ed espanderne la presenza e l’offerta dei prodotti. Faremo leva sulla sua esperienza e sulle sue tecnologie che, insieme alle nostre, verranno impiegate per mettere a punto apparecchiature per rispondere sempre meglio le esigenze dei nostri clienti».

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CASE

Lo stabilimento Case di Wichita ottiene il Silver Level CASE Construction Equipment, brand globale per le macchine movimento terra di CNH Industrial N.V. (NYSE: CNHI /MI: CNHI), ha ottenuto una certificazione Silver Level nell’ambito del World Class Manufacturing (WCM) per lo stabilimento di Wichita, Kansas, Stati Uniti, dove vengono prodotte le minipale compatte e le minipale cingolate. Entrato in funzione nel 1974, lo stabilimento di Wichita occupa una superficie di 46mila metri quadrati. Ospita al suo interno la produzione di minipale compatte (ssl) e minipale cingolate (ctl), e un centro di Ricerca e Sviluppo appositamente dedicato. Lo stabilimento impiega oltre quattrocento persone ed esporta i prodotti sui mercati nazionali e internazionali, nelle regioni NAFTA, EMEA, LATAM e APAC. Il WCM è uno dei più prestigiosi standard dell’industria manifatturiera globale per la gestione integrata degli stabilimenti e dei processi di produzione. Consiste in un sistema strutturato in pilastri, basato sul miglioramento continuo, e progettato per l’eliminazione degli sprechi e delle perdite dal processo produttivo attraverso l’identificazione di obiettivi quali zero infortuni, zero difetti, zero rotture e zero sprechi. Per certificare i miglioramenti ottenuti, il sistema prevede una serie di valutazioni periodiche sui cosiddetti pilastri del WCM. Al termine delle valutazioni viene assegnato un punteggio, in base al quale vengono riconosciuti tre livelli di certificazione: Gold, Silver e Bronze. Questa nuova importante certificazione è stata ottenuta grazie a una serie di miglioramenti in categorie quali Manutenzione professionale, Livello di dettaglio e Motivazione degli operatori.

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News > Le brevi CHICAGO PNEUMATIC

Torre faro CPLT H6LED di Chicago Pneumatic: efficienza in movimento EMILIANA SERBATOI

Due leader nello stesso campo Quella tra Emiliana Serbatoi e Modena Volley è una collaborazione che nasce dalla condivisione di valori comuni, come il lavoro di squadra e la passione, ma soprattutto da una grande storia italiana e, in particolare, del modenese. Questa unione tra brand conferma una forte comunanza di valori. Da un lato Modena Volley, che ha avuto un ruolo chiave nel segnare la storia del volley maschile italiano e che oggi ne è leader in qualità di campione d’Italia. Dall’altro, Emiliana Serbatoi, che da più di trent’anni spicca nel nostro Paese e nel mondo nel settore della produzione di serbatoi e sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione del carburante, oltre che nei sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti. Emiliana Serbatoi e Modena Volley rappresentano dunque importanti simboli della provincia di Modena, dove hanno rispettivamente fatto la storia della pallavolo e della produzione. Per quanto riguarda l’azienda guidata dal presidente Gian Lauro Morselli, che fa base nello stabilimento di Campogalliano, l’alta qualità dei prodotti, unita alla serietà professionale e commerciale, consente di instaurare con i clienti un rapporto di massima e reciproca fiducia, tale da consolidare sul mercato una posizione di leadership assoluta per diffusione e affidabilità.

Chicago Pneumatic ha lanciato la settima torre faro della propria gamma. Equipaggiata con ruote e lampade a LED ad alta efficienza con ottiche appositamente progettate per massimizzare copertura e luminosità, la nuova torre faro CPLT H6LED offre una maggiore luminosità e facilità di trasporto, riducendo i costi operativi complessivi. Grazie alla combinazione unica di efficienza, robustezza e trasportabilità, i nuovi modelli sono ideali per una varietà di applicazioni quali cantieri edili, grandi eventi, noleggio e settore petrolifero. L’arrivo della nuova torre faro segue il lancio di successo del modello CPLB2LED al BAUMA 2016. Il modello CPLT H6LED rappresenta la quarta torre faro a LED della gamma e completa l’offerta di Chicago Pneumatic per il 2016. Gli altri tre modelli a LED sono la torre faro elettrica CPLB2LED, la torre faro diesel CPLT V15LED, con cofanatura Red Rock per ottimizzare robustezza e durata, e la torre faro diesel con telaio CPLB6. Il modello CPLT H6LED è equipaggiato con quattro lampade a LED ad alta efficienza da 350 W, equivalenti a mille W di lampade ad alogenuri metallici. L’obiettivo è assicurare una copertura fino a 5mila mq, riducendo il consumo di carburante fino al 70%. Il serbatoio del carburante da 130 litri assicura intervalli di rifornimento prolungati, per un’autonomia massima di 185 ore. La robustezza della torre faro è accentuata ulteriormente dalla classe di protezione IP67 delle proprie lampade a LED, che presentano un’autonomia fino a 30mila ore prima di dover essere sostituite. Il controller digitale opzionale Lc1003 provvede sia al controllo della colonna che delle fotocellule e consente anche l’invio di allarmi in caso di bassa pressione dell’olio, surriscaldamento o problemi al motore, contribuendo a ridurre i costi operativi e di manutenzione. Inoltre, la torre faro CPLT H6LED prevede un montante idraulico in acciaio zincato da 7 metri e quattro stabilizzatori heavy-duty per la massima affidabilità e sicurezza dell’operatore: due elementi fondamentali per affrontare le condizioni estreme in cui vengono spesso utilizzate le torri faro. La nuova torre faro è stata progettata anche per la massima facilità di trasporto e assistenza, grazie al telaio compatto e ai punti di facile accesso per la manutenzione. Ignacio Picatoste, portavoce per le torri faro in Chicago Pneumatic, ha commentato: «Le torri faro rappresentano un ausilio fondamentale per tutti gli operatori che lavorano in condizioni di scarsa luminosità, aumentando sia la loro produttività che la loro sicurezza. Di conseguenza, è essenziale poter contare su attrezzature affidabili. La nuova serie di torri faro di Chicago Pneumatic con tecnologia a LED è sinonimo di autonomia prolungata, massima durata e costi operativi ridotti. L’ultimo modello, la nuova torre faro CPLT H6LED, è sufficientemente robusto, efficiente e potente anche per i lavori più impegnativi».

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News > Le brevi BCS

L’Ing. Martin Rosique nominato nuovo Consigliere Delegato di BCS Spa Nelle scorse settimane il Consiglio di Amministrazione di BCS Spa ha nominato l’Ing. Martin Rosique nuovo Consigliere delegato della Società. In BCS IBERICA dal 1984, Martin Rosique ha rivestito da allora una serie di incarichi di responsabilità all’interno del Gruppo BCS: direttore di produzione nello stabilimento di Luzzara e alla guida delle filiali in Spagna e Portogallo, Martin Rosique si è inoltre occupato dello studio e della realizzazione di una fabbrica di assemblaggio di macchine BCS in Bulgaria. Sono note le sue doti di dialogo a tutti i livelli dell’Impresa ma anche la creazione e l’organizzazione di “Target-Oriented Team” con alti livelli di responsabilità. Profondo conoscitore sia dei prodotti dedicati al mercato agricolo e alla manutenzione del verde, sia di quelli della divisione Energia di BCS, Martin Rosique metterà a disposizione la sua consolidata professionalità per sviluppare i progetti di crescita del Gruppo.

GOODYEAR

Nuovi pneumatici Goodyear per dumper rigidi Goodyear lancia in Europa i nuovi pneumatici OTR RM-4B+ per dumper rigidi. Dopo il successo ottenuto negli Stati Uniti, la nuova gamma OTR (che comprende varie misure tra cui una versione da 63 pollici, recentemente presentata al MINExpo di Las Vegas) è ora disponibile anche per i clienti europei. La gamma comprende cinque misure sviluppate per veicoli che operano in condizioni molto severe, dai terreni rocciosi alle superfici compatte. La gamma Goodyear RM-4B+ presenta una profondità di battistrada di livello 170 e una rigidità ottimale del battistrada che consente di ridurne l’usura. L’innovativa mescola del battistrada CycleMax e la lamellatura sui ramponi garantiscono una ridotta temperatura d’esercizio. La migliore dissipazione del calore che ne deriva va anche a vantaggio del cana-

le centrale, che aumenta la trazione laterale. Tra le altre caratteristiche del battistrada, da sottolineare le lamelle interconnesse che migliorano la stabilità, oltre che le scanalature principali angolari che aumentano la trazione anteriore e laterale. Particolarmente importanti per le condizioni operative molto severe sono i fianchi, che grazie all’elevato spessore offrono un’eccellente protezione contro attriti e urti. «I nuovi pneumatici RM-4B+ OTR incorporano le più avanzate tecnologie in termini di materiali, progettazione, costruzione e produzione. Grazie a queste caratteristiche, i pneumatici RM-4B+ garantiscono un maggiore numero di ore operative e costi orari ridotti per i nostri clienti», afferma Octavian Velcan, amministratore delegato pneumatici OTR Goodyear EMEA.

La gamma di pneumatici per dumper rigidi Goodyear RM-4B+ OTR comprende le seguenti misure: • 18.00R33 – NUOVO • 21.00R35 – NUOVO • 24.00R35 – NUOVO • 40.00R57 • 46/90R57 • 53/80R63 – NUOVO Sono tutti pneumatici radiali tubeless con la misura 18.00R33 che ha una classificazione tre stelle *** e una capacità di carico fino a 12.150 kg. I pneumatici 21.00R35, 24.00R35, 40.00R57 e 46/90R37 hanno tutti la classificazione 2 stelle **, con capacità di carico massime comprese fra 14.500 e 63.000 kg.

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BRIDGESTONE

Massime prestazioni per il segmento On/Off con il nuovo Bandag M-DRIVE 001 Bridgestone, azienda produttrice dei pneumatici ricostruiti Bandag, i più innovativi al mondo, presenta la nuova gamma M-DRIVE 001. La linea Bandag M-DRIVE 001, progettata per rispondere alle sfide dell’utilizzo nel settore cantieristico, dell’ingegneria civile e di altri impieghi on/off, su numerose tipologie di superfici e in diverse condizioni meteo, permette di aumentare il chilometraggio e il ciclo di vita del pneumatico, diminuendo in questo modo il costo per chilometro per i gestori di flotta.

Performance di lunga durata Realizzato dalla ricostruzione del pneumatico premium Bridgestone M-DRIVE 001 on/off trattivo, questo nuovo pneumatico ricostruito Bandag è progettato per l’uso anche nelle situazioni on/off più estreme, offrendo allo stesso tempo un’eccezionale resa chilometrica, elevata resistenza a danni accidentali ed eccellenti caratteristiche autopulenti per un migliore grip anche su superfici irregolari. Una volta in strada, il disegno ottimizzato

del battistrada di Bandag M-DRIVE 001 con marcatura M+S, garantisce la massima sicurezza e tranquillità di guida anche in condizioni invernali. Harald Van Ooteghem, Senior Manager Truck & Bus Tyres Product Marketing, spiega: «I pneumatici sono un elemento chiave per l’ottimizzazione di qualsiasi attività. Su strada e fuori strada, dove bisogna considerare sia la sicurezza stradale sia la prestazione off-the-road, i gestori delle flotte hanno bisogno di pneumatici che durino nel tempo e che possano percorrere molti chilometri. Il nuovo ricostruito Bandag M-DRIVE 001 permette tutto ciò, con massime prestazioni sia su strada sia fuori, senza compromessi in termini di sicurezza, durata e capacità di trazione».

Tecnologia all’avanguardia Bandag M-DRIVE 001 è stato sviluppato con le più avanzate tecnologie di Bridgestone, le quali, grazie alla combinazione di speciali mescole e battistrada innovativi, permettono di offrire

ottime prestazioni di lunga durata ed economicamente vantaggiose. Il battistrada unidirezionale sviluppato con tie-bar technology, per esempio, ottimizza la rigidità dei tasselli per permettere una durata maggiore. La dimensione dei tasselli è stata progettata per offrire una buona maneggevolezza sia in condizioni invernali sia su fondi bagnati, e allo stesso tempo fornire una maggiore capacità di trazione off-the-road. Inoltre, la mescola resistente a tagli e danni accidentali permette di fornire un’efficiente prestazione per tutto il ciclo di vita del pneumatico.

Una gamma ampia Il nuovo ricostruito Bandag M-DRIVE 001 è la soluzione ideale per aumentare la duratura e la prestazione del pneumatico Bridgestone M-DRIVE 001. Può inoltre essere utilizzato per ricostruire altri telai di marca e di dimensioni pari a 13R22.5, 295/80R22.5 e 315/80R22.5, in modo da comprendere anche i veicoli più comuni sul mercato.

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News > Le brevi

PROGETTO AMATE AMATRICE

Amatrice riparte Venerdì 23 dicembre 2016 alle 14.30, Amatrice è ripartita: è stata inaugurata la mensa, il primo importante passo nella costruzione del nuovo villaggio del food nella città duramente colpita dal terremoto dello scorso agosto. Raggiunto questo primo traguardo, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani ha invitato l’architetto Stefano Boeri a contribuire e a fornire idee per la ricostruzione della città di Amatrice. Alla cerimonia, accanto alla popolazione di Amatrice, hanno partecipato il sindaco della città Sergio Pirozzi e le rappresentanze delle istituzioni locali, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il direttore del TgLa7 Enrico Mentana, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, il capo diparti-

mento della Protezione civile Fabrizio Curcio, l’architetto Stefano Boeri, autore del progetto, il direttore corporate shared value di TIM Marcella Logli e unitamente alla presenza di Matteo Marsilio, rappresentante della Filiera del legno friulana coordinata da Innova Fvg, tutti gli imprenditori FVG. L’opera è stata realizzata grazie ai fondi raccolti per le popolazioni colpite dal sisma in centro Italia dal Corriere della Sera e dal TgLa7 con Un aiuto subito, la campagna solidale che dal 1997 costituisce un riferimento sicuro per quanti vogliono contribuire a opere di pubblica utilità all’indomani di eventi catastrofici. La campagna Un aiuto subito, attraverso Banca Prossima e la piattaforma di crowdfunding TIM With You We Do, ha raccolto oltre 7 milioni di euro. Così dichiara l’archi-

tetto Stefano Boeri che ha firmato il progetto: «Abbiamo dimostrato che in condizioni di emergenza si possono costruire con il legno delle architetture di qualità e antisismiche, che danno una risposta anche sul lungo periodo e sono in grado di durare anche oltre l’emergenza». L’architetto Boeri ha raccolto la sfida di ridare alla città un punto di riferimento e di incontro collettivo, progettando gratuitamente un edificio polifunzionale aperto all’intera comunità. La realizzazione è stata portata a termine in tempi brevissimi, grazie alle innovative modalità costruttive e al contributo operativo di regione Friuli Venezia Giulia, Innova Fvg, Filiera del Legno Fvg e Artemide. La riapertura della mensa è la prima significativa tappa della ricostruzione, nel quadro del progetto Amate Amatrice. Una sfida importante che ha impegnato e continuerà a impegnare l’intero staff di Stefano Boeri Architetti, in collaborazione con gli enti locali e le istituzioni, a dimostrazione che i valori della solidarietà e della coesione possono portare a risultati straordinari in tempi rapidissimi.

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Partnership non è una parola come le altre per Fai Filtri perché da sempre è al primo posto nel suo DNA. L’adesione alle richieste dei clienti, lo sviluppo dei progetti, il controllo della produzione e delle consegne vengono costantemente ottimizzati per completare la garanzia tecnica dell’offerta. Recentemente abbiamo ampliato la capacità di stoccaggio e raggiunto l’obiettivo di effettuare i recapiti entro le 48 ore. La serie Aftermarket offre un’ampia gamma di elementi ltranti caratterizzati dall’elevata qualità e dall’intercambiabilità con i maggiori costruttori di ltri.

Fai Filtri: A Quality Filtration Company

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News > Le brevi HYUNDAY

Hyundai Heavy Industries aiuta le popolazioni italiane colpite dal terremoto Sono trascorsi sei mesi dall’agosto 2016, quando un violento terremoto ha sconvolto l’Italia centrale. Hyundai Heavy Industries Europe ha deciso di venire incontro alle necessità di ricostruzione delle zone colpite e, in collaborazione con il concessionario Hitex, ha fornito due macchine, un escavatore Robex 60CR-9A e una pala gommata HL757-9A per un periodo di quattro mesi. Le macchine sono state consegnate presso la sede dei Vigili del Fuoco di Cittareale (Rieti), cittadina che vanta un notevole patrimonio di edifici storici che sono stati quasi completamente distrutti (o seriamente compromessi) dal sisma. Ma il Comune non si arrende e ha avviato già un robusto piano di ricostruzione: il sindaco Francesco Nelli ha inaugurato l’8 novembre scorso una nuova scuola antisismica e sono tante le iniziative in corso per consentire agli abitanti di Cittareale di tornare quanto prima al-

la normalità. Un’operazione alla quale contribuiscono degnamente anche le macchine offerte da Hyundai Heavy Industries Europe. La pala gommata HL757-9A fa parte della serie 9 di Hyundai che comprende sei modelli con un peso operativo compreso tra le 9 e le 33,5 ton, con capacità della benna tra 1,8 e 6 m3. La HL757-9A ha un peso in ordine di marcia di 14700 kg e capacità di benna di 2,8 m3. Questa macchina è progettata per consentire all’operatore di personalizzare la potenza del motore, la sincronizzazione del cambio automatico e il disinnesto della frizione in base all’applicazione e alle proprie preferenze. Tre le modalità di potenza

del motore: Power per lavori pesanti; Standard per lavori generici; Economy per lavori leggeri. 4 le modalità per il cambio: Manuale, Auto-Light Mode (carichi leggeri e trasporti su lunghe distanze); Auto-Normal Mode (carichi generici e ritiro materiale leggero); Auto-Heavy Mode (carichi pesanti e ritiro materiale pesante).

Un aiuto concreto

Hyundai Heavy Industries ha fornito un escavatore Robex 60CR-9A e una pala gommata HL757-9A per un periodo di quattro mesi. Le macchine sono state consegnate presso la sede dei Vigili del Fuoco di Cittareale (Rieti).

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News > Le brevi CHICAGO PNEUMATIC

Chicago Pneumatic lancia un potente demolitore idraulico leggero per escavatori Il produttore internazionale di attrezzature per le costruzioni Chicago Pneumatic ha lanciato RX12, un nuovo potente demolitore idraulico per escavatori di 9-15 tonnellate. Rispetto al modello precedente, il demolitore RX12 offre un 10% in più di potenza erogata e un 28% in più di potenza di battuta. Ralf Majchrzak, portavoce della divisione attrezzature per escavatori di Chicago Pneumatic, commenta: «Con il modello RX12 abbiamo migliorato ulteriormente la nostra gamma di demolitori idraulici e ora siamo in grado di offrire ai nostri clienti una soluzione per macchine portanti di 9-15 tonnellate che fornisce più potenza e prestazioni costantemente affidabili». Con un peso di servizio di 625 kg e un diametro utensile di 90 mm, il demolitore RX12 coniuga l’alta affidabilità

con le prestazioni efficienti; è dunque ideale per una gamma di applicazioni di demolizione leggera, paesaggistica, ristrutturazione edilizia e lavori stradali. Il demolitore RX12 presenta un design monoblocco innovativo, in cui sono integrati il cilindro e il portautensili (design due in uno). Questo riduce il numero totale di pezzi ed elimina completamente i bulloni laterali, per una maggiore affidabilità complessiva. Inoltre l’inclusione di un manicotto del cilindro sostituibile riduce i tempi e i costi di riparazione. Le doppie barre di fissaggio dell’utensile assicurano il posizionamento ottimale dell’utensile, con una bussola portautensile flot-

tante monoblocco per la sostituzione facile e veloce sul campo. Il demolitore RX12 presenta un punto di lubrificazione centrale per l’ingrassaggio manuale dell’utensile e può essere dotato (optional) del lubrificatore automatico CP-Lube. Per ridurre le sollecitazioni su macchina portante e operatore, il demolitore RX12 è caratterizzato da un sistema di guida del portautensile che riduce le vibrazioni e il rumore. Come tutti i demolitori idraulici della gamma RX, il modello RX12 include: tecnologia ibrida (gas/ olio), valvola di comando interna e tecnologia Power Booster che sfrutta l’energia di contraccolpo per ottenere una maggiore efficienza e massime prestazioni.

DEUTSCHE MESSE

Debutto di Hydrogen + Fuel Cells NORTH AMERICA a Las Vegas Con Hydrogen + Fuel Cells NORTH AMERICA, Deutsche Messe organizza per la prima volta una manifestazione dedicata all’energia negli USA. La manifestazione si terrà dal 10 al 13 settembre 2017 presso il Mandalay Bay Convention Center di Las Vegas parallelamente a Solar Power International (SPI). Con 650 espositori e 18.000 visitatori, SPI è la maggiore fiera del solare nell’America del Nord. Nella sua cornice si svolge anche Energy Storage International, il maggiore evento nordamericano sugli accu-

mulatori di energia. Oltre che ai temi del solare, l’attenzione sarà così rivolta anche all’accumulo di energia e alle microgrid. «Hydrogen + Fuel Cells NORTH AMERICA integra in modo ideale Solar Power International, perché le tecnologie dell’idrogeno e dei combustibili acquistano sempre più importanza nell’ambito delle rinnovabili», afferma Benjamin Low, responsabile della fiera Energy nella cornice della HANNOVER MESSE presso Deutsche Messe. Deutsche Messe organizza Hydrogen

+ Fuel Cells + Batteries come settore espositivo a sé della HANNOVER MESSE da oltre vent’anni. Nel 2016 vi hanno partecipato oltre 160 aziende di 25 Paesi. «Questa community internazionale potrà ora avvalersi di una nuova piattaforma sull’interessante mercato USA», aggiunge Low. La nuova fiera prevista per il 2017 è organizzata da Hannover Fairs USA in collaborazione con Tobias Renz FAIR. Oltre a Hydrogen + Fuel Cells NORTH AMERICA, Deutsche Messe propone

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MANTOVANIBENNE

Ecomondo 2016: un’altra conferma per Mantovanibenne La manifestazione di Rimini si è confermata una certezza per Mantovanibenne. Ormai espositore da oltre 10 anni, l’azienda di Mirandola è rientrata soddisfatta dall’evento. Ecomondo infatti è stato il teatro della presentazione della nuova linea SD, Cesoie Smantellatrici, che va ad ampliare la gamma sempre più in espansione di Mantovanibenne. SD è un’attrezzatura utilizzata per l’asportazione dei motori e dei componenti di maggior valore economico da auto e veicoli da demolire (cavi, serbatoi ecc.) lasciando la carrozzeria bonificata, pronta per la successiva demolizione o compattazione . SD è stata progettata per gli autodemolitori, per i professionisti del riciclaggio e commercio del rottame, che sempre più devono affrontare la sepa-

razione dei materiali da recuperare o che devono essere smaltiti in maniera precisa e differenziata. La cesoia smantellatrice ha una robusta rotazione che permette un preciso posizionamento dell’attrezzatura in ogni condizione di lavoro ed in completa sicurezza. In questo modo, l’operatore può agevolmente posizionare SD come preferisce per lo smantellamento dei componenti degli autoveicoli. Il profilo della bocca, allungato e assottigliato per eseguire lavori di precisione conservando le parti da recuperare, è dotato di rinforzi per migliorare la resistenza all’usura e rendere maggiormente compatta la struttura. I taglienti di SD effettuano un taglio preciso dei componenti degli automezzi (cavi, portiere, cofani, etc..) per il loro riciclaggio. Come optional, la casa modenese offre

sui mercati internazionali anche altre fiere sul tema energetico, come CANWEA e SOLAR CANADA, entrambe in calendario in Canada, o Electrotech EURASIA e ICCI, che si tengono in Turchia. Questi eventi sono tutti spinoff di Energy, che viene organizzata ogni anno nell’ambito della HANNOVER MESSE e che, con i suoi 1.200 espositori, è la più grande fiera del mondo per le tecnologie energetiche.

il tema conduttore “Integrated Industry – Creating Value”, la HANNOVER MESSE sarà hotspot globale per tutti i temi della digitalizzazione della produzione (Industrie 4.0) e dei sistemi energetici (Integrated Energy) e riunirà sotto un unico tetto sette fiere leader: Industrial Automation, MDA – Motion, Drive & Automation, Digital Factory, Energy, ComVac, Industrial Supply e Research & Technology. Paese Partner della HANNOVER MESSE 2017 sarà la Polonia.

HANNOVER MESSE Get new technology first! Il più importante evento espositivo mondiale dedicato alla tecnologia per l’industria si tiene ogni anno ad Hannover. La prossima edizione è in calendario dal 24 al 28 aprile 2017. Con

Deutsche Messe AG Deutsche Messe AG è leader mondiale nell’organizzazione di fiere di beni di investimento che si tengono in Germania e nel mondo. Con un fatturato

un kit di allargatori per i fili: due speciali puntali con un profilo più piatto per l’asportazione e recupero dei fili dell’automezzo. Disponibile in due modelli: SD12 per escavatori da 10-18 ton e SD20 per escavatori da 18-26 ton. La cesoia smantellatrice SD è dunque un’attrezzatura precisa nella sua semplicità.

di 329,3 milioni di euro e un utile di 9,4 milioni di euro nel 2015, figura tra i cinque maggiori enti fieristici tedeschi. Il suo portafoglio eventi comprende fiere leader mondiali come CeBIT (business digitale), HANNOVER MESSE (tecnologie industriali), LABVOLUTION con BIOTECHNICA (tecnologia per i laboratori, biotecnologia), CeMAT (Intralogistica e supply chain management), didacta (istruzione), DOMOTEX (tappeti e pavimentazioni), INTERSCHUTZ (protezione antincendio e anticatastrofe, soccorso e sicurezza) e LIGNA (macchine lavorazione legno, tecnica forestale). Con circa 1.200 addetti e 66 tra rappresentanze, filiali e sussidiarie, Deutsche Messe è presente in più di 100 Paesi.

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News > Le brevi ECOMOTIVE SOLUTIONS E PITTERI VIOLINI

Un motore industriale a metano e biometano Ecomotive Solutions, società appartenente al gruppo Holdim, riferimento a livello internazionale come specialista della calibrazione motore, ha recentemente sviluppato con Pitteri Violini, azienda leader nella distribuzione di componenti meccanici, oleodinamici e motori destinati al primo equipaggiamento, un motore industriale a gas naturale (utilizzabile con Metano o Biometano, e presto anche con GPL) di nuova concezione, chiamato ES-3CB1-NG. Partendo da un solido monoblocco a tre cilindri diesel ISUZU (marchio distribuito da Pitteri Violini per la gamma di motori industriali), il nuovo motore sviluppato da Ecomotive Solutions e Pitteri Violini è frutto di un intenso lavoro di Ricerca&Sviluppo al fine di ottenere bassi livelli di inquinanti e le migliori prestazioni in termini di coppia e di potenza. Il risultato è un prodotto che sostituisce in tutta tranquillità il motore d’origine senza la necessità di alcuna modifica del layout di destinazione in termini di spazio e operatività; l’unica necessità è la dotazione di una fonte di approvvigionamento del metano (bombole di gas compresso, rete del gas o serbatoio LNG ecc.). Leonardo Zappella, amministratore delegato di Pitteri Violini, così si pronuncia sul progetto: «Con questo sviluppo, la nostra azienda ed Ecomotive Solutions vanno a soddisfare un’esigenza sempre più sentita da parte della nostra clientela, alla ricerca di prodotti a basso impatto ambientale che riescano al contempo ad assicurare le stesse prestazioni dei motori industriali diesel tradizionalmente impiegati. Abbiamo trovato in Ecomotive Solutions il giusto partner tecnologico per sviluppare il progetto di trasformazione, che potrà beneficiare della nostra forte capacità distributiva in ambito di motori industriali. ES-3CB1-NG è solo il primo di una serie di motori che avranno anche

un “gemello” a gas. Infatti, il forte successo riscontrato in occasione della presentazione ufficiale del nuovo motore avvenuta a EIMA 2016, ci ha convinti a rafforzare la partnership con Ecomotive che porterà nel corso del 2017 allo sviluppo di una serie completa di motori a gas per diverse applicazioni industriali». ES-3CB1-NG è un motore a ciclo otto che utilizza un innovativo sistema di accensione elettronica comandata, con capacità di regolazione indipendente per ogni singolo cilindro, garantendo così prestazioni ottimali e massima affidabilità. Il carburante gassoso è portato al motore tramite un sistema di iniezione elettronica che permette il controllo accurato della quantità di gas introdotta in camera di combustione. Il motore è governato da una centralina elettronica dedicata che gli consente di adattarsi alle più svariate applicazioni grazie alla sua rapidità nella risposta alle variazioni di carico. La gestione della combustione avviene in “close-loop” grazie all’utilizzo di una sonda lambda che permette la correzione costante del rapporto stechiometrico aria/gas per ottenere il migliore rendimento. Una linea di regolazione flessibile della pressione del gas in entrata consente di connettere il motore a fonti di gas metano a bassa pressione (es. rete cittadina), media pressione (Rete gas in zone industriali) o altra pressione (Gas Naturale Compresso, da bombole o Gas Naturale Liquefatto, da serbatoi criogenici).

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MARANGONI

Le novità di Marangoni Marangoni a Ecomondo Andata in scena a Rimini dall’8 all’11 novembre 2016, Ecomondo è stata l’occasione per confermare l’impegno e l’attenzione che il Gruppo pone alle criticità delle aziende che operano nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Si tratta di un comparto caratterizzato da esigenze molto specifiche che da sempre trovano risposta nelle soluzioni Marangoni. Gli operatori della filiera impegnati nella gestione dei rifiuti o nella logistica inerente a tale attività, hanno potuto constatare

come l’offerta di Marangoni sia in grado di soddisfare pienamente le richieste di ognuno: dai pneumatici per il trasporto pesante, in siti dove è necessaria una forte resistenza ai tagli e agli strappi, alle coperture piene per la movimentazione di materiali in aree con superfici di lavoro particolarmente insidiose, agli pneumatici per percorrenze regionali, in grado di resistere all’usura garantendo un ottimo chilometraggio ed un’elevata affidabilità.

Il caso Recicla

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Recicla dal 2001 si occupa di tecnologia ambientale e fornisce soluzioni per la gestione di materiali di recupero. La movimentazione del materiale all’interno dei siti produttivi rappresenta il fulcro delle lavorazioni e avviene attraverso pale gommate. Le ruote di questi veicoli sono messe a dura prova: difficoltà di trazione su superfici viscide, temperature elevate (circa 70°), carichi pesanti e motori efficienti per coprire le distanze nel minor tempo possibile. I tecnici di Marangoni hanno studiato una mescola e un disegno battistrada specifici, pensati per resistere a tagli e lacerazioni, per poter lavorare su terreni caldi, viscidi e a pieno carico. Il risultato è stato un netto aumento della produttività di Recicla, abbattendo tempi e costi di gestione. I pneumatici ricostruiti di Marangoni, con i disegni MRT e MLD appositamente sviluppati, hanno dimostrato di avere una performance migliore: oltre a esigere meno fermi macchina per sostituzioni ordinarie, si sono dimostrati anche meno soggetti a sostituzioni impreviste. In definitiva Recicla ha ottenuto un vantaggio economico quantificabile in un risparmio significativo sul costo orario medio rispetto alla migliore concorrenza.

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Da sapere > La manovra finanziaria

C

on la manovra finanziaria è stata ufficializzata l’istituzione di un fondo destinato a finanziare interventi in merito di trasporti e viabilità, ma anche su infrastrutture ed edilizia pubblica. A bilancio in questa voce sono state inserite dotazioni economiche pari a 1.900 milioni di euro per il 2017, che diventeranno 3.150 nel 2018 e saliranno a 3.500 milioni nel 2019. Sempre stando al documento di sintesi pubblicato sul sito del Senato, dal 2020 al 2032 in questo contenitore saranno resi disponibili annualmente 3.000 milioni di euro. È attraverso queste risorse che si tenterà nei prossimi anni di finanziare anche l’accessibilità alle stazioni ferroviarie, riqualificare le zone urbane degradate ed eliminare le barriere architettoniche. A partire dal 2018 sarà introdotta una disciplina che punta a destinare, senza vincoli temporali, i proventi dei titoli abitativi edilizi e delle sanzioni in materia edilizia a una serie di interventi che vanno dalla realizzazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e seconda-

ria, ma anche al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate. Ma non è tutto: da quanto si evince dalla norma, l’obiettivo non è quello di “fare cassa” ma si cercherà di investire nuovamente le risorse così da avviare politiche virtuose. Tra gli altri interventi finanziati tramite le sanzioni e i proventi dei titoli abitativi si segnalano anche quelli relativi al riuso e la rigenerazione (su cui la UE continua a pubblicare raccomandazioni), ma anche demolizioni di costruzioni abusive, acquisizione e realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio con lo scopo, tra l’altro, di mitigare il rischio idrogeologico e sismico. Le disposizioni inserite nella legge di bilancio 2017 riservano altre interessanti opportunità per il settore dell’edilizia, delle costruzioni e dei macchinari. In materia ambientale, per esempio, è stato istituito un fondo destinato a finanziare una serie di interventi tra cui la difesa del suolo e il dissesto idrogeologico. Il fondo ha gli stessi stanziamenti

previsti per infrastrutture trasporti e comunicazioni, cioè 1.900 milioni di euro per il 2017, 3.150 per il 2018, 3.500 per l’annualità successiva e lo stanziamento stabile dal 2020 al 2032 di 3.000 milioni di euro all’anno. In questa voce sono

Manovra finanziaria, ecco tutte le novità Legge di bilancio 2017 il Governo scommette su sgravi, agevolazioni e sblocchi di risorse per far ripartire l’economia, a partire da infrastrutture, trasporti e comunicazioni di Enrico Samorì

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stati inseriti titoli specifici come il risanamento ambientale e le bonifiche, ma anche gli interventi alle reti idriche, alle opere di collettamento, depurazione e fognatura. Proprio in questo delicato settore si punterà alla messa in sicurezza e alla bonifica dei siti inquinanti e ad alto impatto ambientale individuati come prioritari per ricadute sanitarie. Sull’emergenza sismica si articolano una serie di importanti interventi che prevedono lo stanziamento di risorse per le riparazioni, ristrutturazioni e assistenza, così come per la ripresa economica dei territori colpiti dallo sciame del Centro Italia. A tal proposito è stata autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per il 2017 e di 200 milioni all’anno dal 2018 al 2047 per quanto riguarda la concessione del credito d’imposta sui finanziamenti agevolati di durata venticinquennale; 20 milioni di euro nel 2017, 300 milioni nel 2018 e 350 milioni nel 2019 (che saranno ridotti a 15 milioni nel 2020) saranno stanziati per la concessione di contributi per la ricostruzione pubblica.

La manovra finanziaSull’emergenza sismica sono ria 2017 prevede inolgià stati stanziati 100 milioni tre detrazioni per le di euro solo per l’anno 2017 spese su interventi di riqualificazione enerti riguardino le parti comuni di edifici getica, recupero edilizio e misure ancondominiali. tisismiche con una proroga fino al 31 L’edilizia scolastica non rimane dicembre dell’anno prossimo (2018) fuori da questo quadro di riferimento, dei defalchi al 65% per le spese su tanto che il Governo ha previsto per gli lavori di riconversione energetica. È Enti Locali “spazi di manovra” da 300 prorogata invece al 31 dicembre 2021 milioni di euro all’anno per la costrula misura di deduzione per le opere zione di nuove scuole e la ristrutturache interessano parti comuni degli zione di edifici esistenti. Un’altra novità edifici condominiali o che insistono si inserisce nella legge di bilancio ed è su tutte le unità immobiliari di un sinil coinvolgimento di Inail nell’investire golo condominio. 100 milioni di euro per la costruzione Veniamo ora alle misure antisismiche: di nuove strutture scolastiche. anche qui sono previste detrazioni fiLe priorità saranno vagliate direttascali per quegli interventi che rendemente dal Consiglio dei ministri che ranno più sicuri gli edifici. Si è ridefinianalizzerà le richieste di “spazio ecota la misura di agevolazione portando nomico” delle amministrazioni locali a sgravi del 50% in cinque anni, dal 1° valutandone i progetti, quelli già in esgennaio 2017 fino al 31 dicembre del sere e quelli in previsione, premiando 2021, con la possibilità di elevare le dei piani già esecutivi e accompagnati trazioni al 70-80% nel caso si passi a da un serio cronoprogramma di reauna o due classi di rischio inferiori, oplizzazione.◀ pure al 75-85% qualora gli interven-

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Terremoti > Decreto legge

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erremoto, il decreto varato dal Governo (in realtà sono due) introduce sostanziali novità per la ricostruzione. La prima e sicuramente più significativa, riguarda il budget a disposizione. Si parla infatti dell’introduzione di un meccanismo di riconoscimento pieno dei danni che eviterà discussioni annuali e slittamenti per decidere le quote da stanziare periodicamente. Già questo fattore metterà al riparo (o quanto meno limiterà i danni per) le aziende coinvolte nelle opere di ricostruzione da sovraindebitamenti, nella speranza che questo bypass assicuri tempi accettabili di pagamento da parte della pubblica amministrazione. L’entità della tragedia che ha colpito il centro Italia si legge benissimo nell’altrettanto significativa entità delle risorse necessarie per far ripartire i territo-

ri devastati dal sisma. La ricostruzione, infatti, costerà 4,5 miliardi di euro e di questi 3,5 serviranno per rifondere i danni subiti da famiglie e imprese, mentre un solo miliardo sarà destinato a scuole, uffici pubblici, strade, aree ed edifici culturali. Si parte subito con un’iniezione di liquidità con 200 milioni pronti a finanziare l’avvio della ricostruzione. Nella manovra finanziaria sono stati inseriti nuovi incentivi per l’adeguamento sismico che vanno a rafforzare le politiche intraprese per superare l’emergenza post terremoto. Prime e seconde case saranno indennizzate al 100% nei 60 comuni inseriti dal Commissario straordinario, Vasco Errani, nell’area del cratere. All’esterno di questa zona i danni subiti dalle seconde case saranno sostenuti con un contributo massimo pari al 50% della spesa (i casi, comunque verran-

Terremoto: cosa prevede il decreto Con il via libera dell’Aula di Montecitorio, la Camera dei Deputati converte in legge il decreto sul terremoto. Misure urgenti che riguardano i comuni che sono stati colpiti dal sisma dell’agosto, ma anche quelli degli eventi successivi di ottobre di Enrico Samorì

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Terremoti > Decreto legge

no valutati singolarmente e in maniera specifica). Per essere ancora più chiari, le prime case o comunque le abitazioni principali sono quelle individuate dal decreto legislativo 504 – 30/12/1992 in cui si legge “per abitazione principale si intende quella posseduta dal contribuente/soggetto passivo a titolo di proprietà usufrutto o altro titolo reale e i suoi familiari vi dimorano abitualmente”. Questa puntualizzazione è stata doverosa proprio per il crescente fenomeno dei “finti residenti” che dopo l’emanazione del decreto hanno tentato il trasferimento della residenza da altre città a uno dei comuni colpiti dal sisma. Per quel che concerne le opere pubbliche gli appaltatori (regioni, ministero dei Beni e delle attività culturali e del

turismo, ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e le diocesi) faranno riferimento diretto alla centrale unica di

committenza stabilita dal decreto, cioè Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa (che a sua volta dipende dal ministero per l’Economia). Le imprese intenzionate a “candidarsi” per le opere di ricostruzione, sia pubbliche che private, dovranno essere iscritte nelle white list presso le prefetture, per poter partecipare alle gare che saranno indette. Procedure semplificate ma comunque vincolate a un bando di gara d’appalto, saranno applicate anche alle opere di intervento su edifici privati. Perché la gara sia “corretta” dovranno partecipare almeno tre costruttori elencati nella white list. Questo non è l’unico adempimento a carico delle imprese perché anche per gli interventi che riguardano l’esecuzione di lavori di lieve entità (ma

ELENCO DEI 60 COMUNI INSERITI NELL’AREA CRATERE Abruzzo

Campotosto (AQ) Capitignano (AQ) Montereale (AQ) Rocca Santa Maria (TE) Valle Castellana (TE) Cortino (TE) Crognaleto (TE) Montorio al Vomano (TE)

Lazio

Accumoli (RI) Amatrice (RI) Antrodoco (RI) Borbona (RI) Borgo Velino (RI) Castel Sant’Angelo (RI) Cittareale (RI) Micigliano (RI) Posta (RI)

Marche

Amandola (FM) Acquasanta Terme (AP) Arquata del Tronto (AP) Comunanza (AP) Cossignano (AP) Force (AP) Montalto delle Marche (AP) Montedinove (AP) Montefortino (FM) Montemonaco (AP)

Montegallo (AP) Palmiano (AP) Roccafluvione (AP) Rotella (AP) Acquacanina (MC) Bolognola (MC) Castelsantandangelo sul Nera (MC) Cessapalombo (MC) Fiastra (MC)

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con importi superiori ai 150 mila euro) le aziende dovranno esibire (oltre che la regolare iscrizione nella white list) l’attestazione Soa, ossia la qualificazione che autorizza l’impresa del settore delle costruzioni a concorrere a pubbliche gare d’appalto indette per categorie e classifiche di importo.

Il programma generale del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri si dipana in 53 articoli che fissano i paletti di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma, dal risarcimento dei danni per gli edifici al prestito d’onore per la ripartenza delle attività produttive,

Le imprese intenzionate a “candidarsi” per le opere di ricostruzione, sia pubbliche che private, dovranno essere iscritte nelle white list presso le prefetture Sempre per quanto riguarda la trasparenza, sarà redatto uno speciale albo dei professionisti a cui sarà necessario essere iscritti per vedersi affidare incarichi di progettazione e direzione lavori. Per essere annoverati in questa lista straordinaria è necessario presentare un Durc. Sul fronte dei lavori pubblici, il commissario straordinario potrà assegnari incarichi in house a società delle amministrazioni centrali dello Stato individuate d’intesa con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; in questa voce rientrano, per esempio, reti fognarie e depuratori. La ricostruzione sarà il momento focale per intervenire in maniera efficace anche in ambito di dissesto idrogeologico (voce per la quale sono previsti stanziamenti per due miliardi di euro), capitolo fondamentale inserito anche nella manovra finanziaria.

Fiordimonte (MC) Gualdo (MC) Penna San Giovanni (MC) Pievebovigliana (MC) Pieve Torina (MC) San Ginesio (MC) Sant’Angelo in Pontano (MC) Sarnano (MC) Ussita (MC) Visso (MC)

dalla cassa integrazione in deroga, al rinvio delle tasse e delle imposte, ma uno dei punti cardine rimane quello di

un rapido rientro nelle unità immobiliari degli abitanti e per questo motivo le abitazioni e gli edifici danneggiati marginalmente e classificati con un livello di inagibilità di tipo “B” (così come illustrato nelle schede AeDES) potranno effettuare immediatamente i lavori, una volta presentato apposito progetto e certificata, da parte di un professionista abilitato, la diretta causalità tra i danni e il sisma. Il piano dovrà riportare, inoltre, le caratteristiche specifiche dello stato della struttura e una valutazione economica del danno. Per l’affidamento dei lavori rimangono, comunque, valide le condizioni sopra illustrate (white list, Soa, Durc).◀

Umbria Arrone (TR) Cascia (PG) Cerreto di Spoleto (PG) Ferentillo (TR) Montefranco (TR) Monteleone di Spoleto (PG) Norcia (PG)

Poggiodomo (PG) Polino (TR) Preci (PG) Sant’Anatolia di Narco (PG) Scheggino (PG) Sellano (PG) Vallo di Nera (PG)

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o scavo per la posa di reti in fibra ottica Ë uní attivit‡ che ri≠ chiede una notevole rapidit‡ esecutiva e una perfetta or≠ ganizzazione logistica, perchÈ avviene spesso in ambito urbano e quasi sem≠ pre con la viabilit‡ aperta al traffico. La precisione dello scavo Ë un altro aspet≠ to di grande rilevanza: oltre infatti a es≠ sere necessaria per rispettare il traccia≠ to, Ë determinante per evitare di creare danni ai sottoservizi preesistenti.

I l successo a Perugia La citt‡ di Perugia sta estendendo la propria rete di fibra ottica cosÏ da for≠ nire il servizio al pi˘ ampio numero di cittadini; i lavori si svolgono in varie aree della citt‡ e tra i realizzatori fi≠ gura anche lí impresa Econet che re≠ centemente ha utilizzato una RW 500, fornita dal concessionario Simex Mi≠ lani Macchine di Tuoro sul Trasimeno (PG). Lí attrezzatura era equipaggiata con una ruota a settori da 5 centime≠ tri che Ë stata impiegata per lo sca≠ vo di diverse tratte a una profondit‡ compresa tra i 50 e i 55 centimetri ed era accoppiata con una mini pala Gehl V270. Sulla macchina ha lavorato lí o≠ peratore Roberto Siragusa che si Ë di≠ chiarato molto soddisfatto del prodot≠ to Simex: «Lí RW 500 ha davvero fatto la differenza in questo lavoro perchÈ, oltre a disporre di tutta la potenza ne≠ cessaria a eseguire la mini trincea, Ë risultata anche sufficientemente ma≠ neggevole e precisa tanto da permet≠ termi di eseguire le curve essenziali a seguire il tracciato. Si tratta infatti del≠ la parte pi˘ difficile in questo genere di interventi, e anche quella dove au≠ mentano le possibilit‡ di rallentamenti e di commettere errori. La RW 500 si Ë poi dimostrata molto produttiva, ri≠ uscendo ad avanzare a un media che, in certi casi, ha raggiunto due metri

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al minuto. Anche questo Ë un grande vantaggio, perchÈ nella realizzazione delle reti in fibra ottica la rapidit‡ di esecuzione Ë un fattore davvero im≠ portante».

N ata pensando alla fi bra Essendo gi‡ leader di mercato per le escavatrici a ruota della gamma T (vendute con successo in tutto il mon≠ do), Simex ha voluto dare una risposta

specifica alle esigenze dello scavo di mini trincee destinate ad accogliere le reti in fibra ottica mettendo a pun≠ to lí RW 500. Pensata per essere im≠ piegata per scavi a sezione predefini≠

Con líR W 5 0 0 S imex h a v oluto dare una risposta specifi ca alle esigenze dello scav o di mini trincee destinate ad accogliere le reti in fi bra ottica

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ta su superfici dure e compatte, quali asfalto, cemento e roccia, lí escavatri≠ ce a ruota si distingue per la sua pro≠ duttivit‡ . I motori idraulici a pistoni in presa diretta con il disco fresante con≠ sentono infatti il massimo rendimento e una elevata forza di taglio. Lí operato≠ re non si deve inoltre preoccupare dei problemi derivati dalla scarsa visibilit‡ dellí area di lavoro, perchÈ la profondit‡ di fresatura ottenuta Ë esattamente e costantemente quella impostata gra≠ zie allí autolivellamento. La profondit‡ di fresatura Ë dunque costante in qual≠ siasi condizione, indipendentemente dal profilo del suolo e dalla posizione dellí attrezzatura rispetto alla macchina

motrice, e corrisponde sempre a quella impostata. Altra caratteristica dellí RW 500 sono le bocche di uscita del ma≠ teriale che permettono di ottenere uno scavo pulito alla profondit‡ impostata, senza la necessit‡ della presenza del raschiatore: soluzione questa che av≠ vantaggia lí attrezzatura in leggerezza. Il materiale scavato fuoriesce inoltre sia a destra che a sinistra ma, se ne≠ cessario, puÚ essere convogliato da un solo lato chiudendo una delle bocche di uscita del materiale: una possibilit‡ che si dimostra molto utile per gli scavi a bordo strada. Il disco base con settori smontabili e intercambiabili permette poi la rapida variazione della larghez≠

za di scavo senza necessit‡ di sosti≠ tuire lí intero elemento, evitando cosÏ i tempi lunghi che ciÚ comporterebbe. La protezione totale della ruota a ogni profondit‡ di lavoro garantisce infine la massima sicurezza di persone e co≠ se, proteggendo efficacemente dalla proiezione di materiale.◀

INFO Si mex s. r. l.

Via Newton, 31 40017 San G iovanni in Persiceto (BO ) Tel. + 39≠ 051≠ 68 10609 Fax .+ 39≠ 051≠6 8 10628 www.simex .it

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Comfort e controllo per le pale gommate JCB ha rinnovato due delle sue pale gommate di gamma intermedia dotandole di nuove funzioni di controllo e informazioni, tra cui la possibilit‥ di eseguire i controlli di manutenzione periodica dalla cabina CommandPlus di Sandro Tozzi

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e pale gommate JCB 411 e 417, ora dotate di motori Tier 4 Fi≠ nal, adottano molte delle fun≠ zioni che caratterizzano lí am≠ miraglia della societ‡ , ossia la pala 457. Sono dotate di: ▶ Cabina CommandPlus con maggio≠ re spazio, nuovi controlli e livelli di rumorosit‡ ridotti ▶ Scelta di sedili altamente tecnologi≠ ci, nuovi comandi montati sul sedi≠ le e due livelli di rivestimenti per la cabina ▶ Nuovo freno di stazionamento elet≠ trico e ventilatore di raffreddamen≠ to motore bidirezionale reattivo alle variazioni di temperatura, disponibili su richiesta ▶ Motore Tier 4 Final senza il costoso filtro antiparticolato (DPF) I modelli JCB 411 e 417 sono progetta≠ ti ed equipaggiati principalmente per impieghi su superfici dure, per lí utilizzo in magazzini di materiali sfusi e per lo svolgimento di attivit‡ di movimenta≠ zione e carico di routine. Queste agili macchine da carico sono caratterizzate da una postazione di guida dominante

che ne rende agevole il posizionamen≠ to e la manovrabilit‡ anche negli spazi di lavoro pi˘ angusti. Queste pale gommate sono dotate di motore JCB EcoMAX da 81 kW (109 CV) per il modello 411 e 93 kW (125 CV) per il modello 417. Entrambe le versioni di questo motore pluripremiato sono do≠

tate di un efficiente sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR). Insieme a un processo di combustione ì pulitoî , ciÚ garantisce i requisiti di emissioni Euro Stage IV / US Tier 4 Final senza lí impie≠ go di catalizzatore ossidante (DOC) nÈ di costoso filtro antiparticolato (DPF). In questo modo si evita lí esigenza del processo di rigenerazione, spesso ne≠ cessario per la pulizia periodica dei si≠ stemi DPF. Un gruppo di raffreddamento a maglie larghe maggiorato Ë montato di serie e gli acquirenti possono optare per il nuo≠ vo ventilatore a comando idraulico con regolazione della velocit‡ in base alla temperatura ambiente per ottimizza≠ re il raffreddamento e i consumi di car≠ burante, che puÚ essere impostato per invertire periodicamente il flusso dí aria per la rimozione dei detriti. Differenziali a coppia proporzionale so≠ no montati di serie sugli assali JCB per impieghi gravosi delle macchine, con differenziali anteriore e posteriore li≠ mited slip opzionali, per garantire una maggiore forza di trazione per le pale gommate utilizzate prevalentemente

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caratteristiche tecnologiche di pi˘ al≠ to livello offre agli operatori un sedile deluxe, doppio oscurante a rullo e tap≠ petini in gomma rimovibili nei vani por≠ taoggetti su entrambi i lati del quadro della strumentazione.

fuori strada. La possibilit‡ di scollega≠ re la trasmissione tramite il pedale del freno libera i giri del motore per ottimiz≠ zare le prestazioni idrauliche riducendo al contempo lí usura del freno e il con≠ sumo di carburante. I modelli 411 e 417 sono dotati di trasmissione Powershift a quattro marce, in grado di raggiun≠ gere i 40 km/h.

Cabina CommandPlus La spaziosa cabina CommandPlus of≠ fre nuovi livelli di informazioni, con≠ trollo e comfort ai modelli JCB 411 e 417, oltre a straordinaria visibilit‡ e una migliore insonorizzazione che la ren≠ dono ottimale per attivit‡ prolungate

al posto di guida. Nelle fredde matti≠ ne invernali i cristalli si disappannano pi˘ rapidamente grazie a un sistema di condizionamento e climatizzazione automatico che garantisce una miglio≠ re ventilazione e distribuzione del flus≠ so di aria. Sono inoltre presenti ampi vani portaoggetti per lí operatore. Sono disponibili cabine con due diffe≠ renti livelli di caratteristiche tecnologi≠ che. La dotazione standard comprende un piantone sterzo regolabile, sedile a sospensioni pneumatiche, oscurante a rullo per parabrezza, specchi retro≠ visori esterni riscaldati e una presa di alimentazione da 12 V. Lí opzione con

JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB, che nel 2015 ha festeggiato il suo 70∞ anniversario, Ë di propriet‡ della famiglia Bamford. Il Presidente Lord Bamford Ë il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. Lí azienda produce oltre 300 diverse modelli tra cui

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terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e lí esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

» prevista, inoltre, una seconda videata di informazioni con display telecamera integrato e sistema di controllo Com≠ mandPlus, che consente di effettuare la regolazione da cabina della portata di olio dei circuiti ausiliari, di abilita≠ re il sistema opzionale di sospensione del braccio e gli intervalli di tempo per il ventilatore con inversione del senso di rotazione, se previsto. » disponibile, inoltre, uní opzione di ì helpî che descri≠ ve la funzione degli interruttori di co≠ mando ed Ë particolarmente utile per operatori occasionali e stagionali. Gli operatori possono eseguire dal≠ la cabina i controlli di manutenzio≠ ne periodica giornaliera, ad esempio il controllo dei livelli dellí olio motore e dellí additivo per emissioni gasolio (DEF). CiÚ non solo consente di rispar≠ miare tempo ma incoraggia gli opera≠ tori a eseguire con regolarit‡ questi importanti controlli. Lí ampia scelta di nuovi comandi joystick e multileva per il sistema idraulico soddisfa le diverse preferenze degli operatori. Entrambi i modelli sono montati di serie sul sedile, includono un commutatore di marcia avanti/retromarcia rotativo e garanti≠ scono il controllo proporzionale di tutte le funzioni della pala gommata. Sono disponibili nuove opzioni di illu≠ minazione a LED con una durata utile notevolmente superiore in sostituzio≠ ne delle luci standard o alogene per garantire agli operatore una visibilit‡ ancora migliore attorno alla macchina quando lavorano al buio.

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Opzioni impianto idraulico ed estremit‡ anteriore Il modello 411 dispone di un impianto idraulico con pompa a ingranaggi che produce 123 litri/min a piena potenza, mentre il modello 417 Ë dotato di un sistema a portata variabile su richie≠ sta ì load sensingî con fino a 156 litri/ min. Oltre a fornire olio ai cilindri dello sterzo articolato e allí impianto frenan≠ te servoassistito delle quattro ruote, le pompe alimentano i bracci della pala e il carrello standard o con attacco ra≠ pido che puÚ funzionare con una va≠ sta gamma di attrezzature JCB. Il modello 411 da 8,7 tonnellate Ë do≠ tato di bracci di sollevamento JCB a coppia elevata che offrono 3,36 m di altezza di carico con lí attacco rapido Quickhitch e un carico di ribaltamento in massima sterzata di poco superiore a 5.000 kg con una benna per impie≠ ghi generali da 1,2≠ 1,6 m3. Per il modello JCB 417 sono disponibili tre opzioni di bracci pala con altezza di carico di 4,2 m per il caricamento di tramogge in uno stabilimento di beto≠ naggio o per il carico di autocarri dal≠ le fiancate alte. La capacit‡ di carico di ribaltamento in massima sterzata

Caratteristiche tecniche 411

417

Peso operativo*

8,7 tonnellate

9,4 tonnellate

Potenza (massima)

81 kW (109 CV)

93 kW (125 CV)

Motore

4,4 litri JCB EcoMAX

4,4 litri JCB EcoMAX

Cambio

Cambio Powershift a 4 marce

Cambio Powershift a 4 marce

Velocit‡

40 km/h

40 km/h

Impianto idraulico

Pompa a ingranaggi da 123 l/min

Pompa a pistoni da 156 litri/min

Nota: * Approssimativo (dipende dalla parte anteriore e dalle altre attrezzature).

Ë di circa 3.900 kg per questa confi≠ gurazione, con capacit‡ fino a 5.800 kg con attacco rapido sui bracci stan≠ dard e altezza di carico di 3,3 metri. ◀

INFO JCB

Quartier generale (UK) Lakeside Works Dunstone Rd ST14 5JP Rocester (Staffordshire) Sede JCB S.p.A. (Italia) Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Italia

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Parola d’ordine: esserci Grandi aspettative per SaMoTer 2017 e per l’appuntamento di Las Vegas Conexpo- Con/Agg di Enrico Samorì

SaMoTer

G

ià si accendono i riflettori sull’edizione 2017 di SaMoTer, la trentesima, del salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia, che si terrà a Veronafiere dal 22 al 25 febbraio. La manifestazione, a cadenza triennale, si svolge in

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Sono già stati resi noti i focus 2017 e al centro degli appuntamenti convegnistici, così come dei forum e momenti di approfondimento, che saranno: la tutela del territorio, l’efficienza energetica e le macchine ibride, i progetti per la riconversione dei siti di Expo Milano, ma anche ricerca e innovazione con macchinari intelligenti e tecnologie.

15 nazioni hanno seguito in presa diretta il cartellone degli appuntamenti organizzati nel corso della rassegna. I grandi marchi internazionali si danno appuntamento qui: a oggi risultano già occupati dieci padiglioni del quartiere fieristico di Verona. Doosan-Bobcat, Hidromek, Mecalac e VF Venieri sono solo alcuni degli espositori che hanno

Anche i numeri delle presenze sono senza ombra di dubbio interessanti: nell’ultima edizione di SaMoTer si sono registrati oltre 40mila visitatori provenienti da tutto il mondo. L’attenzione mediatica su questo importantissimo appuntamento è testimoniata anche dalla presenza dei media: ben 200 testate giornalistiche di

già confermato la loro partecipazione alla 30esima edizione del salone. Evento B2B attesissimo per tutto il comparto, sarà possibile interfacciarsi con marchi di altissimo calibro come Case Construction Equipment, Hyundai, Kobelco, Komatsu, Eurocomach-Sampierana, Ihimer, Kubota, Takeuchi e Yanmar.

IN SINTESI SAMOTER

contemporanea ad Asphaltica, dedicata principalmente a bitume e infrastrutture stradali, ma anche a Transpotec Logitec, evento che pone il focus su autotrasporto e logistica (a cura di Fiera di Milano). In virtù di queste premesse, si annuncia un evento davvero senza precedenti.

Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet

Salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia Verona - Italia 22/25 febbraio 2017 Triennale Movimento terra, calcestruzzo, perforazione, frantumazione, costruzione e manutenzione stradale, sollevamento, trasporto, componenti, veicoli, servizi, noleggio 416 30.400 m2 38.000 www.samoter.it

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Fiere > SaMoTer e Conexpo - Con/Agg

L’evento di quest’anno è stato preceduto da un road show che ha preso il via a Bari il 23 settembre scorso per poi transitare per Palermo, Catanzaro e Genova. L’obiettivo era quello di fare il punto sulla situazione e sensibilizzare il pubblico e i professionisti al problema del rischio frane e alluvioni che interessano l’88% del territorio italiano. La 30a edizione del SaMoTer assume un significato ancora più importante in questo 2017 che parte carico di aspettative. Nelle giornate di salone, infatti,

saranno resi disponibili dati aggiornati sul mercato delle macchine da costruzione. Gli ultimi, diffusi dall’Osservatorio SaMoTer-Veronafiere in collaborazione con Prometeia e Unacea, vedono il comparto muoversi in territorio positivo, sia in Italia che all’estero. Alla voce export, il settore che comprende le macchine movimento terra, stradali, quelle per la preparazione di inerti, le macchine da perforazione, le gru a torre ma anche i macchinari per la lavorazione del calcestruzzo, ha fatto segnare nel perio-

do gennaio-settembre del 2016 una crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente, mentre per l’import l’aumento risulta ancor più considerevole, pari a circa il 26,3% per un volume economico di oltre 580 milioni di euro. Il fermento è nell’aria, le attese sono altissime e il programma degli appuntamenti continua ad arricchirsi di eventi dal grande valore tecnico. Fra tutti si segnala il concorso FOIV, dedicato alla prevenzione e recupero ambientale, rivolto agli ingegneri di tutta Italia che

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pone al centro dell’attenzione la messa in sicurezza del territorio e le emergenze ambientali. Il contest è lanciato dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto e patrocinato dal Consiglio Nazionale degli ingegneri, Protezione Civile e Confindustria del Veneto, ma anche dalla Direzione Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto e Trentino-Alto Adige. Saranno premiati i sei migliori progetti che affronteranno in maniera concreta ed efficace il problema della prevenzione del dissesto idrogeologico e gli interventi di ripristino agli stati calamitosi, come terremoti, frane e alluvioni. Sempre parlando di premiazioni non è di certo secondario il SaMoTer Innovation Awards, i cui vincitori sono stati presentati a fine novembre scorso. Tra questi spiccano Fiori Group che ha lanciato una betoniera capace di caricare in modo del tutto automatico sacchi preconfezionati di cemento e inerti. Questo nuovo macchinario consente di ridurre i tempi di lavoro, l’esposizione degli operai a fattori di rischio, ma anche lo spreco di materiali. Lo stesso CNR compartecipa all’assegnazione del premio innovazione di SaMoTer e la giuria ha individuato e premiato con menzioni d’onore altri quattro progetti: Merlo Spa ha presentato un sollevatore con braccio telescopico, in grado di arrivare a 35 metri, dotato di un sistema di antiribaltamento di ultimissima generazione che comunica in tempo reale all’operatore i limiti di stabilità della macchina. Cangini Benne è stato premiato per il nuovo brevetto di una benna in grado di prevenire infortuni accidentali. Blend Fbg Srl ha invece prodotto un impianto per la produzione di calcestruzzo che viene montato su un carrello ferroviario da 17 metri, un progetto realizzato per la London Under-

ground. Infine Komatsu Italia Manufacturing Spa è stata oggetto di menzione per un nuovo display di controllo che semplifica operazioni come il cambio di modalità di guida nei mezzi a 4 ruote sterzanti. Questi sono solo alcuni dei progetti e prodotti che saranno esposti in occasione di SaMoTer 2017: un motivo in più per non mancare.

CONEXPO- CON/AGG Las Vegas Una preziosa trasferta statunitense per conoscere il mercato mondiale ed entrare in contatto con le più importanti industrie di costruzione. Va in scena dal 7 all’11 marzo prossimo a Las Vegas l’edizione 2017 di Conexpo – Con/Agg a cui partecipano oltre 2.500 espositori dislocati su una superficie di più di 760mila metri quadrati. In soli 5 giorni di programma sono stati inseriti oltre 15 appuntamenti e seminari illustrativi su materiali, come asfalto, inerti e calcestruzzo, ma anche focus su movimentazione terra, miniere, utility e macchine per sollevamento. Nell’edizione 2017 sarà istituito un nuovo spazio da quasi 23mila metri quadri dedicato interamente all’innovazione e alle nuove tecnologie applicate nell’industria della costruzio-

IN SINTESI CONEXPO Con/Agg Dove Quando Frequenza Settori Espositori Superficie Visitatori Sito internet

ne. Sono circa 700 i nuovi espositori che prenderanno parte alla fiera di Las Vegas, una delle più conosciute e apprezzate a livello planetario. Imprenditori, venditori, distributori, produttori ma anche ingegneri e fornitori di servizi si incontrano puntualmente al Conexpo – Con/Agg che diventa uno dei più rilevanti e attesi eventi fieristici mondiali in questo comparto. L’attenzione e le opportunità sono altissime tanto che Unacea, in collaborazione con L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), hanno organizzato una missione con l’istituzione di padiglione dedicato al nostro Paese per consentire alle aziende italiane di entrare in contatto con questo ambiente che offre occasioni uniche di scambio, collaborazioni e affari. Sono oltre 130mila i visitatori attesi per l’edizione 2017, numeri che hanno spinto anche importanti marchi nazionali come Fassi Gru e Fascan a prendere parte a questo appuntamento che si tiene ogni tre anni. La stessa Marzocchi Pompe parteciperà tramite la sua filiale USA al prossimo allestimento portando a quasi 90 il numero delle aziende italiane presenti al Conexpo – Con/Agg di Las Vegas.◀

International Construction and Construction Materials Exposition Las Vegas - USA 7/11 marzo 2017 Triennale Prodotti e servizi di costruzione, materiali, idraulica, sistemi di sicurezza sul lavoro, macchinari compatti, sollevamento e movimentazione, macchinari da costruzioni 2.111 219.000 m2 97.000 www.conexpoconagg.com

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Preview Conexpo-Con/Agg > Caterpillar

Caterpillar brilla a Las Vegas Al Conexpo-Con/Agg 2017 Caterpillar fa bella mostra di sé: ad attendere i visitatori oltre 5mila metri quadrati per vedere cosa riserva il futuro del colosso CAT di Porfirio Ferrari

S

ì, avete capito bene: la presenza Caterpillar a Las Vegas supererà i 5mila metri quadrati di superficie, con qualcosa come quaranta macchine esposte in due differenti aree espositive del Conexpo-Con/Agg 2017. Così Caterpillar presenterà la sua ampia gamma di macchine e tecnologie, oltre alla sua impeccabile capacità di supporto della clientela. L’esclusiva Cat® Connect Tecnologie per il controllo dei mezzi sarà sotto ai riflettori assieme alle macchine vere e proprie: dai mini compatti agli enormi escavatori da 96 tonnellate.

I debutti Ben otto macchine verranno presentate in anteprima a Las Vegas, mentre un’altra mezza dozzina recentemente sfornate dalla fucina CAT saranno per la prima volta in mostra a una fiera di settore. Le macchine CAT di cui si attende il debutto sono escavatori, pale gommate, un dozer, un autoarticolato, un sollevatore telescopico e fresatrici a freddo. Verranno introdotte anche nuove tecnologie di remote control e altre novità tecnologiche. Nel grande padiglione Nord (stand 10924) verranno esibite le tradiziona-

li specialità CAT: macchine per scavo e livellamento, senza dimenticare la pavimentazione e l’estrazione di inerti. Prevista una sezione Gold Lot (stand 4490), dove saranno mostrate piccole macchine impiegate nel mondo dell’edilizia e qualche macchina di dimensioni più grandi - a rappresentare l’ampia gamma dei prodotti CAT. Tra le macchine presentate spicca certo l’escavatore gommato M317F: design compatto e grande versatilità per migliorare la produttività nelle aree di lavoro che non permettono ampi spazi di manovra. I nuovi escavatori gommati a raggio compatto of-

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frono la medesima efficienza dei loro corrispettivi a raggio standard. Gli escavatori 390F e 336F XE, entrambe con carrelli cingolati, sono stati migliorati per incrementare la produttività e ridurre i costi: rappresentano in termini di efficienza del carburante la migliore scelta per quanto riguarda gli altri escavatori delle stesse dimensioni. Il 336F XE prevede di serie tecnologie come il nuovo sistema Cat Production Measurement per il controllo del carico utile, oltre al collaudato sistema Cat Grade Control Depth and Slope e Product Link™. Sotto ai riflettori anche le nuove pale gommate CAT. Il 950GC farà, sempre nella Gold Lot, il suo debutto, assieme al modello 950M full optional con l’obiettivo ambizioso di diventare la scelta migliore sul mercato. Oltre alla 950M, anche la 972M XE e la 982M saranno in mostra a dimostrazione delle nuove Connect Technologies di CAT: ulteriore riduzione dei costi operativi, tutto senza rinunciare a comfort e sicurezza per l’operatore. Il nuovo Dumper articolato 745 è dotato di una cabina che garantisce il massimo della visibilità. Sono state inoltre applicate innovative funzioni

di controllo che migliorano ulteriormente l’efficienza e la sicurezza dell’operatore. Il nuovo sistema di stabilizzazione assistita riduce il rischio di ribaltamento mentre il nuovo Economy Mode porta a un sensibile calo di consumo del carburante. Il dozer D6T è stato rivisitato: oltre a un nuovo sistema di trasmissione il D6T è stato dotato del nuovo Auto Shift System che permette un risparmio di carburante dell’ordine del 20 percento rispetto al suo predecessore. Il risparmio di carburante può arrivare al 30 percento in caso di carichi leggeri. Il sistema completamente automatizzato mantiene la produttività mentre massimizza l’efficienza del carburante. Inoltre il nuovo D6T, contando sulle funzioni Cat GRADE, monta di serie il sofisticato Cat Slope Assist, il sistema che aiuta gli operatori a raggiungere rapidamente la pendenza desiderata mantenendo angoli prestabiliti.

Dal vivo Un altro dozer sarà invece protagonista di una dimostrazione live: un D8T fisicamente collocato a Peoria (Illinois) sarà controllato a distanza da un operatore a Las Vegas. Il sistema di controllo remoto offre una dop-

pia scelta d’interfaccia per l’operatore: una concepita per essere utilizzata con la macchina a vista, e un’altra impiegabile a distanza – se il dozer è provvisto del sistema Command Vision. Ecco come una semplice connessione wireless permette all’operatore di lavorare da un luogo sicuro, più o meno lontano dalla macchina. Sempre in merito al controllo a distanza, nel Gold Lot verrà mostrato il comando a distanza di cui è stato equipaggiata una pala gommata 988K, oltre a una dimostrazione dello stesso su un mini compatto. Le fresatrici a freddo CAT saranno ampiamente rappresentate al Conexpo, ma l’attenzione sarà soprattutto per i tre nuovi modelli PM825, PM622 e PM312. La nuova serie PM800 integra la precedente serie PM600 incrementando la potenza del motore per rispondere a esigenze sempre più complesse. L’aumento della capacità di carico e un migliorato sistema di raffreddamento consentono alla serie PM800 di dare il massimo anche nelle peggiori condizioni. La serie PM300 è invece estremamente versatile, in grado di dare il meglio dove sono richieste fresature in spazi medio-piccoli e la manovrabilità deve essere ottimale.◀

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Cantieri > Hyundai

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n queste settimane di freddo e gelo, che hanno colpito l’Italia da nord a sud, senza eccezione, il pensiero, inevitabilmente, vola verso Accumoli, Amatrice e tutte le aree colpite dal sisma del 24 agosto scorso. La macchina della solidarietà, co-

me sempre nel Belpaese, sta lavorando alacremente e senza soluzione di continuità nonostante le tante difficoltà. E anche le grandi aziende, i grandi marchi del mondo delle costruzioni, Hyundai Heavy Industries in testa, hanno voluto dare il loro contributo attivo.

Nello specifico il colosso sudcoreano ha voluto “omaggiare” (si tratta di un prestito gratuito per i prossimi mesi) il Comune di Accumoli, di due delle sue macchine utili per la ricostruzione: la pala gommata HL757-9A e l’escavatore cingolato 60 CR-9A.

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Hyundai e la gara per la solidarietĂ Dal colosso un esempio virtuoso: anche le grandi si prodigano per aiutare nella calamitĂ di Giacomo Casadio

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Cantieri > Hyundai sione HPCR (High Pressure Common Rail) e un filtro antiparticolato Diesel Cummins DPF (Diesel Particulate Filter). Grazie alla rigenerazione, passiva o attiva, le particelle catturate dal filtro DPF vengono eliminate senza interrompere il funzionamento della macchina. A seconda delle condizioni operative è possibile disattivare o attivare la rigenerazione attiva manualmente. Questi motori sono inoltre provvisti di un filtro aria Direct FlowTM brevettato Cummins, e di un turbocompressore

Pala caricatrice gommata HL757-9A Le pale caricatrici della serie 9A di Hyundai comprendono sei modelli con un peso operativo compreso tra le 9 e le 33,5 ton, con capacità della benna tra 1,8 e 6 m3. La HL757-9A ha un peso in ordine di marcia di 14700 kg e capacità di benna di 2,8 m3. Sono progettate per consentire all’operatore di personalizzare la potenza del motore, la sincronizzazione del cambio automatico e il disinnesto della frizione in base all’applicazione e alle proprie preferenze. La versatilità delle modalità operative contribuisce a migliorare la produttività, ad aumentare il comfort dell’operatore e a ridurre il consumo di carburante.

Caratteristiche ▶ 3 le modalità di potenza del motore: power per lavori pesanti; standard per lavori generici; economy per lavori leggeri ▶ 4 le modalità per il cambio: manuale, Auto-light mode (carichi leggeri e trasporti su lunghe distanze); Auto-Normal Mode (carichi generici e ritiro materiale leggero); Auto-heavy mode (carichi pesanti e ritiro materiale pesante) ▶ 3 le modalità di disinnesto frizione: Low mode (brevi distanze e carico

veloce); Medium mode (carichi generici); High Mode (carichi in pendenza) ▶ La trasmissione completamente automatica è dotata di autodiagnosi e protezione alle basse temperature Con il cambio automatico si possono migliorare le prestazioni, ridurre le perdite di potenza e massimizzare la resistenza. Grazie al cambio a 5 velocità e al convertitore di coppia Lockup, gli operatori possono godere di velocità e trazione maggiori, oltre che di una riduzione dei consumi di carburante. Gli assi potenziati facilitano gli spostamenti su terreni accidentati. I refrigeranti, progettati con una configurazione a piastre di alluminio, sono stati sottoposti a estesi collaudi in termini di sollecitazioni termiche e vibrazioni per valutarne la durata a lungo termine.

Motori Cummins più puliti I motori Cummins superiori ai 174 CV (130 kW) sono conformi agli standard per le emissioni Tier IV interim/ IIIB Stage dell’UE, con la combinazione di un sistema di ricircolo dei gas esausti raffreddato, un sistema di alimentazione common rail ad alta pres-

Alain Worp

Sales Director CE Europe

a geometria variabile VGTTM (Variable Geometry Turbocharger). Il risultato finale è un motore che garantisce prestazioni migliori con tempi di ciclo ridotti e un consumo di carburante ridotto del 5%.

Una cabina all’avanguardia La cabina di nuova progettazione dispone di più spazio, una migliore visibilità e un maggior comfort per l’operatore. Un’attenzione speciale è stata prestata all’abitacolo, meglio rifinito e più ampio, che offre maggiore visibilità sugli accessori e sul luogo di lavoro. L’equilibrata ergonomia della cabina assicura all’operatore la massima sicurezza sul lavoro.

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L’avanzato pannello strumenti con schermo a colori LCD wide di 5,7 pollici consente all’operatore di impostare le proprie preferenze. Un misuratore del carico integrato fornisce una misura precisa del carico sullo schermo, contribuendo a migliorare l’efficienza. Il sistema di autodiagnostica, la telecamera posteriore ad attivazione automatica, l’elenco controlli per la manutenzione e la sicurezza all’avviamento della macchina sono integrati nel monitor, rendendo in tal modo la macchina più versatile e aumentando la produttività dell’operatore. Le pale caricatrici gommate della serie 9A possono essere dotate di una Smart Key elettronica opzionale. Grazie all’identificazione della frequenza radio, il sistema riconosce la presenza della Smart Key impostata nella cabina, consentendo all’operatore di avviare il motore con una pressione del pulsante di avvio/arresto, senza necessità di inserire la chiave. È possibile impostare una macchina affinché sia avviabile con diverse Smart Key. È altresì possibile fare l’opposto, ossia programmare l’avvio di diverse macchine usando la stessa Smart Key.

La ventola di raffreddamento ad azionamento idraulico regola la velocità di ventilazione in funzione della temperatura effettiva del liquido refrigerante, dell’aria aspirata, dell’olio della trasmissione e dell’olio idraulico, per ridurre i consumi e la rumorosità. La funzione di inversione automatica o manuale della ventola rimuove i detriti dai refrigeranti.

L’escavatore cingolato 60CR-9A L’escavatore cingolato 60 CR-9A di Hyundai Heavy Industries, come tutte le macchine della serie A contribuisce a massimizzare la redditività, migliorando i consumi di carburante, offrendo funzioni di manutenzione avanzate e componenti altamente resistenti.

Sistema idraulico al top Per ottenere la massima precisione Hyundai ha riprogettato l’impianto idraulico offrendo all’operatore la massima maneggevolezza e manovrabilità. Il miglior controllo della portata della pompa diminuisce la portata idraulica quando i comandi non sono arrivati, allo scopo di ridurre i consumi di carbu-

rante. Le valvole a bobina nella valvola di controllo principale sono progettate per fornire una portata più precisa per ciascuna funzione, con uno sforzo minore. Le valvole idrauliche migliorate, le precise pompe a pistoni a volume variabile, i comandi pilota “fine touch” e le funzioni di traslazione ottimizzate aumentano in modo considerevole l’efficienza delle macchine. La serie 9A è equipaggiata con un sistema cumulativo della portata del braccio basculante, un sistema di blocco braccio principale e un freno di stazionamento rotazione per un controllo più preciso. Altre caratteristiche includono l’ammortizzatore idraulico nel pedale di traslazione, la lubrificazione della riduzione rotazione mediante olio idraulico e gli ingrassatori a tenuta del cuscinetto rotazione. La funzione di spostamento del braccio principale della serie A è studiata per aumentare l’efficienza nelle zone residenziali e urbane. Il raggio di rotazione posteriore consente all’operatore di lavorare senza preoccupazione in spazi esigui e accidentati. Il migliore brandeggio assicura prestazioni più elevate per applicazioni lungo i pendii.

Con Hi-Mate assistenza via satellite Hi-Mate, il nuovo sistema di gestione remota sviluppato da Hyundai che si avvale della tecnologia satellitare GPS, offre ai nostri clienti il massimo livello di assistenza e supporto al prodotto. Hi-Mate permette al proprietario della macchina di verificarne le prestazioni e l’ubicazione, nonché di accedere ai dati diagnostici a distanza mediante una qualsiasi connessione a Internet. L’accesso da terra agli indicatori del liquido refrigerante e dell’olio di trasmissione, ai filtri carburante e olio, i raccordi di lubrificazione, i fusibili, gli scarichi e i componenti computerizzati, unitamente ai vani ad ampia apertura, facilitano la manutenzione della serie 9A.

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Cantieri > Hyundai

Senza stress in cabina La cabina della serie 9A è progettata con una struttura tubolare più sottile e resistente, a tutto vantaggio della sicurezza e della visibilità. Componenti di acciaio ad alta resistenza e a bassa sollecitazione sono saldati a formare un telaio inferiore resistente e stabile. La resistenza strutturale è collaudata secondo il metodo degli elementi finiti (FEM) e test di resistenza a lungo termine. La cabina della Serie 9A assicura il massimo livello di comfort. La posizione ergonomica dei joystick con braccioli, sedile a sospensioni, leve di comando e schermo LCD riduce al minimo la fatica dell’operatore. Il grande finestrino superiore, con aletta parasole, aumenta la visibilità. Un avanzato impianto audio con radio/MP3 e presa AUX completo di telecomando consente l’ascolto dei brani musicali preferiti e l’operatore può persino telefonare grazie alla funzionalità vivavoce del telefono. L’escavatore compatto della serie 9A di Hyundai offre molti pratici dispositivi per aumentare la sicurezza e incrementare la produttività. Il sistema di blocco mantiene il finestrino destro nella posizione preferita, mentre il finestrino anteriore scorrevole si apre con facilità e può essere bloccato in sicurezza in posizione aperta per una maggiore ventilazione e visibilità. La console reclinabile sinistra assicura un accesso facile in cabina e l’efficiente controllo della temperatura consente all’operatore di impostare quella preferita. L’avanzato pannello strumenti LCD consente all’operatore di impostare le proprie preferenze. Il monitor visualizza i giri/minuto del motore, la sua temperatura e lo stato dei dispositivi elettronici. L’operatore può selezionare le modalità di decelerazione automatica e

di potenza massima; può inoltre controllare la velocità di marcia semplicemente sfiorando un pulsante. Il blocco dell’avviamento motore impedisce il furto della macchina.

Un motore pulito ed efficiente Il motore Yanmar 4TNV98, potente, affidabile e con consumi ridotti, con certificazione Tier 4, è conforme agli standard Stage III dell’Unione Europea. La combustione è pulita ed efficiente, a controllo elettronico, bassa la rumorosità. Il 4TNV98 produce, nel modello R60CR-9A, una coppia massima di 64,7 HP (48,3 kW/2200 giri/minuto). Ciò significa che le macchine della serie 9A sviluppano la massima potenza della loro categoria e sono quindi in grado di svolgere le varie operazioni nel modo più efficiente. La manutenzione è notevolmente facilitata grazie al razionale

accesso a porte, protezioni, cofano, filtro aria e ingrassatori centralizzati. Componenti e parti soggette a usura come i filtri olio e olio idraulico, sono a lunga durata (rispettivamente 1000 ore e 5000 ore), riducendo così i costi operativi. Maggiore durata anche per boccole lubrificanti e spessori polimerici di alto peso molecolare, efficiente impianto di raffreddamento e sistema di preriscaldamento integrato: gli intervalli di manutenzione sono stati in questo modo allungati, con conseguente riduzione dei tempi di fermo. *** Purtroppo, però, lo sciame sismico di fine ottobre, che ci ha visti coinvolti in prima persona – eravamo a Roma proprio nei giorni in cui la terra ha ricominciato a tremare – ha impedito di vedere in azione dal vivo queste macchine. La sicurezza prima di tutto, come era

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giusto che fosse: messo da parte il programma originale, che prevedeva appunto un sopralluogo nelle zone terremotate e ad Accumoli e una dimostrazione live del lavoro della pala gommata e dell’escavatrice, l’organizzazione ha colto l’occasione per illustrare il lavoro che, in 70 anni di storia, Hyundai ha portato avanti. Con la promessa - ampiamente mantenuta - di mostrarci questi prodigi della tecnologia in azione appena sarebbe stato possibile.

Storia e futuro La compagnia nasce nel 1947 da un’idea di Mr Joo-Young Jung. È del 1972, invece, la creazione del reparto Heavy Industries. La fondazione dell’HCE, infine, è datata 1985. Il colosso coreano ha la sua sede a Ulsan in Korea, una vera e propria metropoli targata Hyundai, nella quale chi lavora ha pure vitto, alloggio per sé e per la famiglia e tutti i servizi essenziali, dagli ospedali alle scuole. Senza dimenticare, piccola curiosità, lo stadio – dove furono ospitate alcune partite dei Mondiali di calcio del 2002 – e una squadra, ovviamente targata Hyundai. I ricavi totali dell’Hce 2015 – diversificati tra Europa (14%), Corea del Sud (20), India (6), Nafta (11%), Cina (9), oltre ad un 36% proveniente dai paesi in via di sviluppo – sono stimati in 2.051 milioni di dollari americani. Secondo la rivista Fortune, Hyundai è oggi una delle 500 global companies più importanti del mondo, attestandosi al 237° posto. Per Forbes, invece, che analizza le principali 2000 aziende internazionali, la casa sudcoreana è in 817° posizione. Spostandosi alle Heavy Industries europee, il 2017 sarà l’anno in cui vedrà la luce il nuovo headquarter. Anche in questo caso si tratterà di una vera e propria cittadella dotata di warehouse, offices, showroom, display e demo area, oltre a un training center, chiamato in gergo tecnico Accademia. Do-

ve? A Tessenderlo – a circa 100 chilometri dalla sede attuale, in Belgio – e sarà edificata su una superficie di oltre 81.000 metri quadrati, con un investimento di oltre 150 milioni di euro. E l’Italia? «Il mercato Hyundai, in Italia, è cresciuto del 22% (rispetto al primo semestre del 2015)», spiega Alain Worp, sales director di Hyundai Heavy Industries Europa. «L’obiettivo, per il prossimo triennio, è di aumentare il market share dall’attuale 4,5% all’8%. Come se non bastasse, dagli attuali 5 intermediari (dealers), Hyundai conta di raddoppiarne il numero nei prossimi anni per trasformare il Belpaese in uno dei punti di riferimento dell’Europa, incrementando anche l’alleanza strategica con un colosso come CNH. L’accordo con CNH, però, non è gestito dall’Europa, ma direttamente dalla casa madre in Corea del Sud. Non posso parlare per loro, ma credo che certamente l’alleanza sia basilare.» «A proposito dei dealer», prosegue Worp, «abbiamo solo cambiato brand, con l’inserimento di nuovi capitali, ma non di persone. Nuove strategie (il direttore per l’Italia è cambiato) e nuovi capitali, ma la mission non cambia: aumentare continuamente il market share.»

Dal 22 al 25 febbraio, Hyundai sarà ospite del Samoter di Verona, «l’occasione per mostrare al grande pubblico la nostra mission per l’Italia e due nuove macchine in anteprima mondiale: R30Z-9AK e HL975». Un’occasione di rilancio anche per la storica esposizione, che negli ultimi anni ha avuto un netto calo, ma che, per la prossima edizione, potrà contare sulla presenza dei big four del mondo delle costruzioni. Proprio uno di questi big four, Kobelco, sarà il “vicino di casa” di Hyundai nella Hall 4 del Samoter. «Kobelco è un grande competitor», chiosa Worp, «ma preferiamo guardare a noi e alla qualità delle macchine che produciamo. In particolare le nostre nuove macchine HX e HL series (una di quelle è stata prestata gratuitamente al Comune di Accumoli per la ricostruzione). Il product menu è talmente differenziato che non teme paragoni. Penso che, rispetto a Kobelco, Hyundai negli ultimi 15 anni abbia migliorato nettamente la sua qualità. E poi non dimentichiamo che la storia di Hyundai in Italia è più lunga e importante. Vediamo. Let’s see…» Staremo a vedere. Nell’attesa l’appuntamento con Hyundai è ovviamente al SaMoTer di Verona: 22-25 febbraio 2017. Save the date!◀

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Attrezzature > MB Crusher

A ciascuno il suo

MB Crusher ha saputo rispondere alle esigenze più disparate, creando benne ideali per le pale più piccole ma anche per i giganti del settore. Scopriamo la colossale MB-S18 S3 di Miriam Spada

C’

è chi la usa per selezionare il materiale direttamente in cantiere e riutilizzarlo, chi per rigenerare gli scarti di fonderia. Ci sono imprese che la adoperano per vagliare materiale naturale sott’acqua e per la pulizia nelle discariche e nelle spiagge, chi per eliminare le impurità e ottenere ottimo terriccio per giardini. Per non parlare dell’utilizzo nei lavori di canalizzazione in acquedotti, fognature, strade e tunnel: non ci sono limiti all’utilizzo delle benne vaglianti MB Crusher, macchinari all’avanguardia, costruiti secondo i più alti standard tecnologici e interamente made in Italy.

Sul mercato dal 2009, la gamma di Benne Vaglianti MB Crusher ha ottenuto fin da subito una grande affermazione. MB è riuscita a innovare il concetto di vagliatura, creando una macchina con caratteristiche tecnologiche all’avanguardia, applicabile a qualsiasi macchina operatrice dalle piccole pale e terne, ai più grandi escavatori. In primis l’esclusiva forma conica del cesto, formato da pannelli modulari intercambiabili con fori di varie misure e studiato per aumentare le performance di produzione oraria e per vagliare tutto il materiale raccolto senza residui. Di facile montaggio, il cesto dispone di un perno anteriore che blocca le sollecitazioni create da materiali particolarmente grandi e spigolosi, permettendo così un aumento della capacità di carico. MB pensa anche alla velocità nelle operazioni, fattore indispensabile in ogni cantiere: per questo le sue benne vaglianti sono progettate con uno speciale sistema convogliatore, utile a eliminare qualsiasi attrito in fase di carico. Lo speciale kit di abbattimento polveri in dotazione, permette l’utilizzo

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Caratteristiche tecniche Escavatore consigliato Capacità di carico >20<35 Ton 2,40 m3

della Benna Vagliante MB negli spazi chiusi, garantendo una presenza minima di pulviscolo e una rumorosità a basso impatto ambientale. Tutti dettagli importanti che consentono a chi utilizza di ottimizzare tempi e costi in qualsiasi ambito operativo.

Pensare in grande: MB-S18 S3 Adatta a escavatori di grandi dimensioni (dalle 20 alle 35 tonnellate), la MB-S18 S3 consente di vagliare materiali di varia natura garantendo notevoli prestazioni. Ideale per la selezione sia precedente o successiva alla frantumazione - abbattendo sino al 60% i tempi di frantumazione, la benna vagliante MB-S18

Portata Olio

Pressione

120 l/min.

200 bar

Profondità cesto 1200 mm Contropressione drenaggio -

S3 consente, inoltre, di vagliare materiale naturale (fondo di fiume, residuo di cava, terra asciutta), o di qualunque natura, rendendolo disponibile in loco per la lavorazione desiderata. La benna MB-S18 S3 offre la possibilità di essere implementata con il kit magnete e il kit nebulizzatore, aumentandone la versatilità per la separazione del ferro, oltre che per consentirne l’utilizzo nei centri abitati grazie all’abbattimento delle polveri. Indispensabile in tutte le situazioni in cui è necessaria una separazione volumetrica. Come tutte le benne vaglianti MB, anche la MB-S18 S3 è dotata di cesti formati da pannelli modulari intercambiabili, disponibili con fori di misure differenti a seconda delle esigenze.◀

Diametro griglia Dimensioni 1600 mm 2300x1840 H 1870 mm Peso

Giri/Min

2 Ton

25/35 min/max

Accessori: ▶ Kit ricambi ▶ Attacco fisso ▶ Attacco rapido femmina ▶ Contaore ▶ Kit deferrizzatore ▶ Kit nebulizzatore ▶ Garanzia 24 mesi Selezione primaria di: ▶ materiale di scarto ▶ materiale da demolizione ▶ materiale da riempimento scavi ▶ materiale da bonifica di terreni sassosi ▶ ciottoli nei corsi d’acqua ▶ detriti per la pulizia delle spiagge ▶ pietre naturali e sassi

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Costruzioni,

tra gioie e dolori Certo il 2016 ha tradito le aspettative di ripresa, ma ha gettato buone premesse per il futuro di crescita di Enrico SamorĂŹ

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Mercati > Un’analisi

C

ostruzioni, dentro o fuori dal tunnel? Pare questo il più grande rebus a cui si tenta di dare una risposta in questo periodo.

Un 2016 ancora tiepido Il mercato sembra dare indiscutibili seppur timidi segnali di ripresa, tuttavia non vi è un’opinione concorde sull’effettiva ripartenza del settore. Storicamente, l’economia italiana è legata a doppio filo con l’andamento del mondo delle costruzioni. A un buono sviluppo di quest’ultimo corrisponde una fiducia e una crescita della ricchezza, sia per le aziende che per i privati, direttamente proporzionali. Deboli segnali di ripresa, quindi, sembrano corrispondere perfettamente, anche oggi, a una forte incertezza per l’uscita dal tunnel di tutta l’economia del Belpaese. Su un aspetto, tuttavia, gli esperti paiono essere concordi: nulla sarà più come prima. Dall’inizio della crisi, dal 2008 per intenderci, l’involuzione del sistema ha

portato a profonde trasformazioni, sia sulle politiche comunitarie nel campo dell’edilizia così come in quello ambientale, sia sul processo di finanziamento. Sono oramai lontani i tempi in cui le banche, per esempio, erano disposte a finanziare anche fino al 140% le nuove costruzioni. Non è un caso, inoltre, che a oggi i maggiori proprietari di immobili e terreni siano proprio gli istituti di credito (che pure loro non passano momenti facili) che si sono trovati tra le mani in poco tempo beni immobili a fronte di investimenti liqui-

Si stima che nel 2017 le vendite di macchinari a livello mondiale passeranno a un +33% rispetto al 2015 di che non torneranno mai più. Tante aziende hanno chiuso, tantissime proprietà, lotti, appartamenti, sono rimasti invenduti e tutto questo patrimonio, il cui valore è precipitato col passare de-

gli anni, è rimasto in mano alle banche che ora cercano nuove vie per liberarsi da queste “zavorre”. Questo quadro è reso ancora più complesso, come se ce ne fosse bisogno, dai numeri, gli ultimi quelli diffusi da Istat. Di difficilissima interpretazione, questi dati rivelano nel 2016 un andamento altalenante.

I numeri L’istituto nazionale di statistica ha evidenziato un calo dell’indice della produzione del settore delle costruzioni di quasi l’1% tra settembre e ottobre e di più di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Spaventa ancora di più vedere come “al grezzo” il calo tra il 2015 e il 2016 si sia attestato a un -5,5%. Non dissimile l’analisi di Unioncamere nazionale che conferma come il settore non sia ancora uscito completamente dall’impasse e che si debbano fare ancora i conti con strascichi importanti che, ora come ora, frenano ogni tipo di ripresa. Se da un lato in Italia è cresciuto il numero complessivo delle

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aziende, dall’altro, invece, è collassato quello delle imprese attive nel settore delle costruzioni che in un solo anno ha lasciato sul campo ben 2.485 realtà. Resta da vedere quanti occupati genererà il comparto nel 2016 che si è appena concluso. Se (anche per effetto del “jobs act”) il 20% delle imprese attive in Italia ha assunto nuovi dipendenti, gli analisti preannunciano comunque un calo di circa l’8% della forza lavoro nel settore delle costruzioni. Un’analisi ad ampio respiro la offre l’ANCE che evidenzia come tra il 2008 e il 2014 il numero delle imprese di costruzioni sia calato di oltre il 16% e la forza lavoro del 28,2%. La stessa fiducia delle imprese dimostra come i segnali siano contrastanti: a luglio si respirava aria di cambiamento (126,23 punti) mentre ad agosto si è registrata una crescita della sfiducia (123,5); a settembre le cose sembravano dover prendere una piega differente (125,3), una tendenza confermata anche a ottobre (125,8), ma a novembre si è tornati su livelli inferiori (124,2).

La causa di tutto questo, sempre stando all’interpretazione di ANCE, è da imputare alla scarsità di investimenti. In 8 anni, infatti, le percentuali sono crollate di quasi il 35%; eppure, nonostante questo scenario, per il 2016 si stima un +0,3% in termini reali e un +1,3% in valori correnti. Navigare in acque così agitate non è assolutamente facile. Il mercato, così come il settore nel suo complesso, sta cercando una loro nuova identità e i primi segnali di una modesta ripresa sono rappresentati dall’incremento delle ristrutturazioni degli edifici e dalla compravendita della abitazioni, grazie al regime fiscale favorevole del momento.

Un aiuto dalla politica? La costruzione del nuovo e la rigenerazione sono, però, ancora al palo nonostante una linea comunitaria che prevede, entro il 2050 di “azzerare” il consumo del suolo non urbanizzato invitando gli Stati a spingere sul recupero degli stabili e delle aree abbandonate o in degrado. Forse la chiave di volta per

la ripartenza del settore sta proprio qui, nell’applicazione di politiche adeguate ed efficaci sulla programmazione dell’uso dei territori, prevedendo semplificazioni importanti per le aziende che operano in questo comparto. Non secondaria è la necessità di spingere sull’acceleratore anche per quanto riguarda le opere pubbliche, grandi ma anche medie e piccole e assicurare la certezza dei pagamenti, dato che le imprese non possono più sostenere in toto il peso dei lavori (vedi a tal proposito le situazioni post sisma in Italia). C’è comunque chi, nei dati che vengono continuamente pubblicati, vede diradarsi la nebbia. Ultima tra tutte, la statistica promossa da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto da cui si individua una vera e propria inversione di tendenza del terzo trimestre (attestatasi al 0,1+%), una evoluzione accolta con entusiasmo dopo un semestre di fatturati in continua contrazione. In Italia pur di sopravvivere ci si accontenta delle briciole anche se sono davvero brucianti i confronti con altre economie

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Mercati > Un’analisi

europee e mondiali. Tra tutte spicca la posizione dell’India, settima economia più grande del mondo che continua a crescere al ritmo del 7% annuo. Perché prendere come esempio proprio l’India? Semplicemente perché i numeri sono impressionanti: il settore delle costruzioni costituisce il 26% del PIL nazionale e nel solo 2015 sono stati oltre 500 milioni i lavoratori impiegati nel comparto. Nel 2017, poi, si concluderà il dodicesimo piano di investimenti nelle nuove infrastrutture, un progetto che ha movimentato oltre un trilione di dollari. È grazie all’estero, quindi che il mercato delle costruzioni, anche in Italia e soprattutto per quel che riguarda la produzione di macchinari altamente specialistici e tecnologicamente avanzati, rimane a galla. UNACEA evidenzia che la produzione italiana di macchine, anche per effet-

to della crescita indiana, ha consentito un balzo in avanti dell’export che si è attestata a un +151% con un flusso economico che si aggira ai 22 milioni di euro. La luce in fondo al tunnel, quindi, c’è ma al momento pare solo il riflesso di luminosi esempi ed economie che vengono dall’estero.

Innovazione, tecnologia e una visione digital Innovazione, tecnologia e una fortissima influenza dal mondo digital saranno le chiavi di volta per lo sviluppo del mercato delle macchine movimento terra. Proprio grazie a questi tre fattori, oggi imprescindibili, è stato possibile elaborare un’analisi previsionale del mercato e, finalmente, le note non sono dolenti, anzi. Si stima, infatti che dopo un 2016 altalenante e molto difficile sotto diversi profili, nel

2017 le vendite di macchinari a livello mondiale passeranno a un +33% rispetto al 2015, con un totale di oltre 880 mila vendite (entro il 31-12-2018). A evidenziare questo trend positivo lo studio commissionato da Samoter – Veronafiere in collaborazione con Prometeia. Anche in Italia le cose sembrano aver preso la giusta piega e nel solo 2106 il numero di macchine per costruzioni vendute è arrivato a quota 7.551 con un incremento pari al 32% rispetto all’anno precedente. Le proiezioni sono brillanti a livello mondiale anche per il biennio 2017/18: secondo le stime infatti nei prossimi due anni si assisterà a un incremento costante che porterà a un saldo positivo nelle vendite pari al 38%. Capofila di questa ripresa sono gli Stati Uniti dove sono altissime le attese per il piano di investimenti infrastrutturali da oltre un

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trilione di dollari annunciato dal nuovo presidente Trump. Ma anche in Europa non ci si lamenta, così come in Italia dove gli investimenti in edilizia non residenziale e in genio civile continuano a segnare una crescita costante pari all’1%, cifra destinata a sfiorare, entro la fine del 2018, i 2 punti percentuali. Non c’è solo la crisi ad aver affossato negli anni il mercato dei macchinari movimento terra ma anche la “bolla” cinese che ha trascinato giù, nel 2011, l’intero settore. Le sanzioni alla Russia hanno avuto ripercussioni non da poco conto e solo al termine del 2018 si potrà parlare di una stabilità vera e duratura. Stando a quanto delineato dagli esperti, a trascinare in territorio positivo il mercato saranno Nord America, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia. Non da meno farà (anzi, tutto il contrario) l’India che guida saldamente la classifica dei paesi emergenti seguita a ruota dal Sudamerica. Come detto, sono innovazione e dinamicità a rilanciare l’intero settore e a trainare il mercato è proprio il segmento dei compatti, duttili e da sempre oggetto di continui sviluppi tecnici e tecnologici. I miniescavatori, infatti tra gennaio e luglio 2016 hanno fatto registrare una crescita nelle vendite del 24%, un aumento

a doppia cifra che lascia senza parole. Questo perché i macchinari di stazza inferiore alle 6 tonnellate sono quelle che trovano, oggi come oggi, maggiore impiego anche nei cantieri cittadini; sono quelli che riescono a muoversi con maggiore agilità nel traff ico delle piccole e grandi città, così come delle metropoli, e riescono a rendere più efficiente il lavoro; il tutto con ridotte emissioni inquinanti, un aspetto non secondario, questo, viste le norme sempre più restrittive adottate dalle amministrazioni locali italiane ma anche all’estero. Ai miniescavatori si affiancano anche le minipale gommate e quelle cingolate, sempre più acquistate e impiegate anche in Italia. Se l’aspetto ambientale risulta determinante nella scelta di questi macchinari, a influenzarne la preferenza è anche il costo: utilizzare macchine di ridotte dimensioni e ad assetto variabile e configurabile, consente di abbattere i consumi di carburanti (con una riduzione anche del 90% del particolato di gas di scarico rispetto a macchine di generazioni precedenti e di dimensioni ben superiori) e di noleggio. Sempre più spesso, infatti, miniescavatori e minipale trovano impiego in “cantieri lampo” o in piccoli lavori di manutenzione che non durano mediamente più di tre giorni.

Anche la tecnologia sta profondamente mutando l’intera concezione del settore della movimentazione terra e se le macchine compatte risultano le più efficaci anche negli interventi di emergenza, e a tal proposito si pensi ai recenti eventi sismici avvenuti nel centro Italia, il tracciamento del territorio e la mappatura dall’alto sono strumenti in grado di rendere ancor più incisivo il lavoro dei sistemi compatti. Non servono voli pindarici per comprendere come software e ed elettronica possano aiutare a utilizzare al meglio escavatori e pale, rendendoli peraltro molto più sicuri. Anche l’utilizzo dei droni può ottimizzare le performance dei macchinari e non solo in termini di tempo. Un’analisi dall’alto dell’area di intervento, effettuata direttamente sul posto, e un’elaborazione dei tracciati in “real time” possono facilitare le opere evitando errori e riducendo i costi a carico delle stesse imprese. La movimentazione terra e il settore delle costruzioni non restano indenni quindi dalla nuova rivoluzione tecnologica e se le stampanti 3D stanno dando prova di duttilità con impieghi sperimentali nel campo dell’edilizia, allora possiamo dire che il futuro è davvero a portata di mano e restare al passo con i tempi diventa determinante per competere sul mercato mondiale.◀

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Messersì al SaMoTer 2017 Il costruttore marchigiano esporrà a Verona il meglio della sua produzione nella riconoscibile livrea azzurra e presenterà in anteprima assoluta il dumper cingolato TCH-2300, oltre alle nuove configurazioni dei modelli più venduti di dumper cingolati e di mini escavatori. Macchine di piccole dimensioni ma dalle grandi prestazioni di Porfirio Ferrari

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essersì è un marchio che negli anni si è costruito una solida reputazione nel campo delle macchine compatte per l’edilizia, diventando in alcuni segmenti – uno per tutti, quello dei mini dumper – un punto di riferimento del mercato. Quest’anno l’azienda di Casine di Ostra (An) potenzia la gamma dei dumper cingolati con un nuovissimo modello e rinnova la propria offerta presentando nuovi allestimenti alle macchine di maggiore successo della gamma.

Il nuovo dumper cingolato TCH-2300 La grande novità che Messersì presenterà al SaMoTer 2017 è il dumper cingolato TCH-2300, modello che rientra nella categoria di trasportatori con capacità di carico 2 tonnellate e si inserirà tra i modelli TCH-1500 e TCH2500 (rispettivamente 1,5 ton e 2,5 ton di capacità di carico), modelli già largamente venduti e apprezzati dal mercato, allargando ulteriormente la gamma dei dumper cingolati compatti prodotti dall’azienda marchigiana. Il TCH-2300 presenta soluzioni tecniche all’avanguardia uniche per la categoria e tipiche di modelli di categoria superiore, come per esempio i comandi servoassistiti tramite joystick elettroidraulici. Inoltre il motore Kubota da

18.5 kW è già certificato TIER4 e nel futuro non avrà bisogno di filtri antiparticolato. Nonostante la contenuta dimensione del motore, proprio per rimanere al di sotto delle future normative antinquinamento, la trasmissione idrostatica a due velocità e le pompe sono a portata variabile e garantiscono una capacità di lavoro pari a modelli superiori. La capacità massima di carico è di 2.300 kg mentre l’equipaggiamento base prevede una benna girevole con scarico su 180° e capacità che supera il metro cubo.

Il trasportatore cingolato TCH-2500 CRANE Il dumper cingolato TCH-2500 è una delle macchine più apprezzate della sua categoria, presentando sin dal suo debutto soluzioni tecniche all’avanguardia, come ad esempio i servocomandi elettroidraulici con joystick. Al Samo-

ter 2017 viene presentato nella nuova configurazione con braccio gru e piedi stabilizzatori, già apprezzata allo scorso Bauma 2016. Questo particolare allestimento permette di avere una macchina cingolata agile e veloce, con capacità di carico fino a 2500 kg e motore Kubota da 36 kW, in un mezzo ancora più versatile in cantiere. La gru telescopica montata dietro il posto guida ha capacità massima di 3 ton e sbraccio massimo che supera i 7 metri. Dietro si trova un pianale di carico con sponde apribili. Questa macchina cingolata permette la movimentazione e il trasporto di materiali in quei cantieri dove un normale sollevatore idraulico non può accedere. L’allestimento con gru e piedi stabilizzatori è stato progettato per essere sostituito in qualsiasi momento con le altre configurazioni con benna girevole o cassone frontale, facilmente senza particolari interventi.

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Il minitrasportatore cingolato elettrico TCH-R800FED Un’altra macchina unica sul mercato è il mini trasportatore cingolato elettrico TCH-R800 FED (Full Electric Dumper), apprezzato soprattutto per i lavori di ristrutturazione di interni o nelle miniere.

Il minitrasportatore cingolato TCH-1000C

La capacità di carico del carro cingolato è di oltre 800 kg in tutte le condizioni di terreno e, grazie agli ultimi aggiornamenti tecnici, l’autonomia delle batterie riesce a coprire un intero ciclo di lavoro giornaliero. Il minidumper elettrico di Messersì è già sul mercato da alcuni anni con ottimi risultati. Nasce per lavorare in ambienti e contesti dove è proibito l’uso di macchine inquinanti e rumorose, e l’esperienza ha dimostrato inoltre che ha costi di gestione fino a 10 volte minori della stessa macchina con motore diesel.

Il TCH-1000, mini dumper cingolato con portata 1000 kg, viene presentato con il cassone piatto a scarico trilaterale. Il sottocarro cingolato ha trasmissione idrostatica con rulli basculanti nella zona centrale del cingolo: il layout del cingolo in gomma garantisce un’ampia zona di appoggio, quindi una bassa pressione specifica al suolo, un’elevata stabilità e un ottimo comfort di guida. La macchina è azionata da un motore diesel Kubota 3 cilindri da 15,3 kW (20 HP), raffreddato ad acqua con avviamento elettrico, e da una trasmissione idrostatica con due pompe a portata variabile da 33 l/min e due motori orbitali. I comandi di traslazio-

ne sono servoassistiti e azionati da due leve, con ritorno automatico a zero per l’arresto in caso di emergenza, mentre una terza leva comanda il freno di stazionamento in sicurezza (blocco dell’idraulica). Come opzione è disponibile una presa di forza idraulica (P.T.O.) a doppio effetto di portata 21 l/min. La macchina ha un peso operativo di 1.100 kg e la larghezza massima inferiore a 1 metro.

L’escavatore cingolato M-25U L’escavatore giro sagoma M-25U, appartenente alla categoria dei 2.5 ton, monta motore Kubota 3 cilindri da 18.5 kW di potenza e ha tutti i comandi idraulici servoassisiti. I servocomandi hanno notevoli vantaggi sia in termini di prestazioni e controllo, sia in termini di comfort. I comandi di brandeggio e della presa di forza e utenze supplementari, sono ora comandati da roller proporzionali elettroidraulici sui joy-stick. Questi permettono un migliore controllo di tutte le funzioni, soprattutto durante l’utilizzo di attachment specifici come rotatori, benne particolari, martelli o trivelle. Inoltre, spostando i comandi dai pedali ai joy-stick, il posto guida diventa più confortevole. Anche la traslazione è servoassistita, consentendo migliore controllo e delicatezza nei movimenti.

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L’escavatore gommato M-70W L’escavatore M-70W, con il peso in ordine di lavoro è di circa 6.500 kg, appartiene alla categoria dei gommato compatti compresi tra le 5 e le 7 tonnellate. Rispetto alla concorrenza di pari categoria, l’escavatore su ruote prodotto da Messersì è l’unico che ha di serie le 4 ruote sterzanti, insieme al braccio articolato e i piedi stabilizzatori come optional. Monta un propulsore Kubota V2607DI-T da 2.615 cc a quattro cilindri in grado di erogare una potenza di 47,5 kW (65 HP). Al propulsore è accoppiata una trasmissione idrostatica a quattro ruote motrici con doppia pompa a pistoni assiali a portata variabile da 75 + 75 l/min; il cambio meccanico a due velocità è abbinato a ponti differenziali con ridutto-

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ri epicicloidali alle ruote. Entrambi gli assali sono sterzanti, quello anteriore è oscillante e bloccabile idraulicamente in qualsiasi posizione, mentre quello posteriore e fisso. È possibile selezionare elettricamente tre tipi di sterzatura (due ruote, quattro ruote, a granchio). Il sofisticato sistema di frenatura della macchina, che prevede un freno di servizio di tipo idrostatico, freno di soccorso a dischi multipli a bagno d’olio con comando a pedale e trasmissione idraulica agente sulle ruote di entrambi gli assi, freno di stazionamento di tipo negativo con comando elettrico a pulsante e trasmissione idraulica agente sull’asse posteriore, freno di lavoro agente sul freno di soccorso con comando elettrico a pulsante. Particolare attenzione è stata rivolta all’idraulica di servizio dell’e-

scavatore M-70W: grazie alle molteplici linee idrauliche supplementari sul braccio, questa macchina diviene una multifunzione capace di montare diversi tipi di attrezzature come benne mordenti, benne polipo, decespugliatori ecc. Infine, grazie all’attenta distribuzione dei pesi, questa macchina presenta un’ottima capacità di carico e di sollevamento.◀

INFO Messersì s.p.a. via Arceviese, 44 60010 Casine di Ostra (AN) tel. +39 071 688771 fax +39 071 688586 www.messersi.it

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Compattazione > Weber MT

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ispetto a quanto accade in molti paesi europei, in Italia la cultura della compattazione è piuttosto arretrata. Un dato su tutti: le proporzioni di vendita in Italia sono inverse rispetto alla gran parte dei paesi europei. Le piastre mono-direzionali (fino a 100 kg) sono di gran lunga le più diffuse e detengono circa l’80-90% del nostro mercato, mentre nel resto d’Europa abbiamo una netta prevalenza delle piastre pesanti a guida idraulica reversibile (marcia avanti/indietro), spesso corredate del sistema di monitoraggio elettronico del motore e della compattazione. Grazie agli elevati standard qualitativi e alle performance della produzione Weber, l’impegno A.L. Consulting è orientato verso un’implementazione della cultura della compattazione, anche attraverso la creazione di una rete distributivo-assistenziale di prim’ordine sotto tutti gli aspetti: dalla formazione alla consulenza, al service.

La rete distributiva Weber MT si rivolge preferibilmente a rivenditori e noleggiatori in grado di offrire non solo il supporto commerciale, ma anche il servizio ricambi e assistenza. Gran parte dei distributori inseriti nella rete Weber MT sono concessionari di marchi importanti di macchine movimento terra, che desiderano abbinare un marchio di altrettanta qualità per la compattazione, in modo da fornire un servizio a 360°. Attualmente la rete è composta da una trentina di distributori storici e ben radicati nei loro territori, spesso qualificati anche come centri di assistenza autorizzati. La preparazione dei tecnici segue un rigido programma di formazione presso la casa madre a Bad Laasphe, in Germania. Weber MT, attraverso il coordinamento di A.L. Consulting, punta a completare la propria rete distributiva in Italia, sempre basandosi su rapporti

Weber, la cultura della compattazione Il servizio al cliente passa da una rete distributiva e da un post-vendita in grado di stare al passo con l’elevata qualità delle macchine proposte. Formazione, supporto tecnico e commerciale i cardini del network coordinato da A.L. Consulting di Cristiano Pinotti

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di fiducia e trasparenza che passino anche per le reciproche tutele distributive nell’area di competenza. I distributori possono rivolgersi in qualsiasi momento ad A.L. Consulting per consigli, consulenze tecniche e supporto commerciale, anche nelle trattative più complesse con gli utilizzatori più esigenti. Nessun problema neppure sul fronte dei ricambi, la cui fornitura prevede una linea diretta con la fabbrica tedesca. La quasi totalità dei ricambi, è sempre disponibile a magazzino e le consegne avvengono entro le 4872 ore.

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Compattazione > Weber MT

SRV300 in azione

Con appena 32 kg di peso, il nuovo SRV300 è perfetto anche in spazi angusti.

Le macchine “in casa” La selezione, la cura e il supporto ai dealer è una delle attività sulle quali Alberto Lovo, titolare di A.L. Consulting, “spende” maggiori risorse. Un impegno che si fonda su alcuni punti chiave, emersi in anni di esperienza in questo settore. «È fondamentale che i distributori/ noleggiatori», afferma Lovo, «abbiano le macchine in casa. In Italia molte imprese considerano ancora la compattazione come un male necessario, piuttosto che il requisito di partenza per un lavoro ben fatto. Partendo da questo presupposto spesso le imprese tendono ad acquistare (o noleggiare) il compattatore all’ultimo momento. In questi casi vince il rivenditore che dà il servizio e che ha il prodotto immediatamente disponibile. Avere 2-3 macchine disponibili è il presupposto per affrontare il mercato in modo adeguato e ottenere risultati. Oggi, dopo anni di crisi contrassegnati da molte riparazioni rispetto alle vendite, si assiste a un risveglio del mercato per cui questo atteggiamento propositivo assume ancora maggior valenza».

Il nuovo SRV300: leggerezza e versatilità Il nuovo SRV300 sembra un’attrezzatura fatta apposta per il mercato italiano. Una “piuma” - il peso si assesta sui 32 kg - ideale per compattare le pareti di canali e scavi. L’estrema leggerezza del vibrocostipatore e la scelta motoristica consentono di lavorare anche in posizione inclinata, addirittura a 180°, in totale sicurezza e senza alcuna fatica. Ovviamente è perfetto per tutti i cantieri urbani e in tutti i casi in cui lo spazio sia estremamente ridotto.

A proposito di Weber MT Azienda fondata negli anni ’50 a Bad Laasphe, Germania, Weber MT è tuttora saldamente in mano all’omonima famiglia, oggi alla terza generazione. Considerata una delle aziende più innovative del settore a livello mondiale è tra i leader del mercato europeo e internazionale, esportando oltre il 60% della propria produzione.

I clienti apprezzano in particolare l’elevata qualità e robustezza delle macchine rigorosamente made in Germany, le soluzioni innovative che rendono confortevole l’utilizzo, nonché la facilità ed economia di manutenzione. Weber MT offre ben 24 mesi di garanzia sull’intera gamma dei prodotti, estendibili a 3, 4 o 5 anni.

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A proposito di A.L.Consulting sas A.L. Consulting è un team competente, con anni di esperienza commerciale maturata in vari settori: dall’utensileria manuale ed elettrica alle macchine, materiali e attrezzature per l’edilizia e l’industria. La società è specializzata nel marketing, nella promozione e nella gestione commerciale per primarie industrie europee che realizzano prodotti di qualità certificata. A.L. Consulting segue la selezione dei prodotti e dei fornitori, lo sviluppo e la gestione di relazioni commerciali con clienti sparsi su tutto il territorio

italiano. L’Organizzazione è costituita da Risorse Umane con elevate competenze e conoscenze, commerciali e tecniche, in grado di assicurare un servizio pre e postvendita di qualità e costante nel tempo. L’obiettivo primario della società consiste nel promuovere e mantenere relazioni professionali, nel rispetto della strategia di ogni azienda, delle aspettative e delle logiche del mercato. Incrementando così il business dei soggetti coinvolti, siano essi clienti o aziende distribuite.

Si amplia la gamma dei pestelli con una macchina unica, priva di concorrenti sul mercato, in virtù di scelte tecnologiche che, ancora una volta, mettono in risalto la qualità costruttiva di Weber Uno sguardo tecnico Le scelte tecnologiche per Weber sono sempre al primo posto. Per questo che il nuovo vibrocostipatore è stato equipaggiato con un motore a benzina Honda a 4 tempi GX35 progettato appositamente per poter lavorare a queste angolazioni esasperate. Infatti, con i normali motori 4-tempi, ciò non sarebbe possibile. L’adozione del quattro tempi, che differenzia nettamente Weber da qualsiasi altra macchina similare presente sul mercato, sancisce

la superiorità tecnica dell’SRV300 che, inoltre, può vantare consumi estremamente ridotti ed emissioni particolarmente contenute. L’Honda GX35 ha una cilindrata di 35,8 cc e sviluppa una potenza netta di 1 kW (1,3 CV) a 7.000 giri/min, mentre la coppia è pari a 1,6 Nm a 5.500 giri. Del resto la politica “green” è un marchio di fabbrica Weber. Ricordiamo infatti, come sui modelli SRV 590 da 62 kg e SRV 620 da 66 kg si è scelto di montare il motore 4 tempi benzina

Honda GXR-120, che garantisce basse emissioni e un notevole risparmio nei consumi rispetto al classico, e più diffuso, Honda GX-100. Il tutto pur mantenendo il prezzo di vendita invariato. ◀

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Componenti > Hydreco Hydraulics Italia

Il nuovo joystick MDC con impugnatura MFE2

Innovazione a portata di mano La societĂ offre una vasta gamma di soluzioni idrauliche ed elettriche/elettroniche che aiuta i produttori di macchine nella scelta ottimale dei migliori dispositivi disponibili. Approfondiamo in queste pagine alcune delle soluzioni piĂš nuove e interessanti di Porfirio Ferrari

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ydreco Hydraulics Italia, grazie alla sua gamma di joystick e controlli remoti, conferma la sua capacità di servire in modo eccellente il mercato delle macchine mobili, dalle più impegnative alle più avanzate, senza compromessi su qualità e sicurezza. Tra i prodotti dell’azienda di Vignola, filiale italiana del gruppo inglese Hydreco, passiamo in rassegna alcune delle soluzioni più interessanti, ricordando comunque la completezza e la flessibilità garantite dall’intera gamma a disposizione della clientela. La prima menzione va riservata all’unità HPV2C, progettata per il controllo fine e accurato delle applicazioni tipiche del movimento terra. Questo joystick bi-asse, con corpo in lega di alluminio compatto e leggero, è frutto di un progetto innovativo che ha portato a ridisegnare le valvole proporzionali per garantire un controllo ottimale con il minimo sforzo. Il modello HPV2C è disponibile per un’ampia gamma di curve di regolazione a bassa isteresi per controllare con precisione valvole o pompe a cilindrata variabile di ogni tipo. Particolare attenzione è stata dedicata alla meccanica interna, in grado di assicurare una lunga operatività, anche nelle più avverse condizioni. Altro modulo innovativo, i manipolatori specificamente dedicati ai wheel loader di media e grossa taglia: si tratta delle unità HPVL, disponibili in versione a due o tre assi. Sono manipolatori idraulici che permettono una gestione precisa e completa delle macchine di ultima generazione. Queste unità possono essere equipaggiate con agganci magnetici dotati del relativo prefeel, capaci di gestire le funzioni tipiche dei wheel loader, quali la posizione flottante della pala. Le unità CPVL si rivolgono invece ai wheel loader di piccola taglia (per i

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quali sono richieste dimensioni di installazione più compatte) e rappresentano una soluzione versatile per il pilotaggio idraulico a tre assi. Sia per la leva principale che per quella ausiliaria sono installabili funzioni di aggancio meccanico e magnetico con prefeel. È disponibile inoltre il cinematismo linkage, che permette di collegare gli spostamenti laterali della leva principale con quelli della leva ausiliaria.

Novità in... “pugno”! Un’ampia gamma di impugnature è disponibile per l’installazione su tutte le unità a pilotaggio idraulico ed elettrico. Tra queste si distingue l’impugnatura ergonomica multifunzionale MFE2. Particolare cura è stata posta nella sua progettazione per il soddisfacimento dei requisiti di robustezza, ergonomicità e sicurezza. Design e forme sono stati oggetto di studi specifici, così come il materiale impiegato, il poliammide PA66 caricato a sfere di vetro, che conferisce alla struttura proprietà ottimali in termini di resistenza agli urti, adattamento a tutte le temperature, resistenza all’abrasione e stabilità dimensionale.

Il frontalino è stato concepito per ospitare un ampio numero di controlli di varia tipologia ed a elevata affidabilità: On-Off, proporzionali e di segnalazione, fino ad un grado di protezione IP68. L’impugnatura MFE2 può essere equipaggiata con il pulsante Safety Trigger, appositamente disegnato per garantire ergonomicità e semplicità di utilizzo, o, in alternativa, con l’innovativo sistema capacitivo safeTgrip®. La disponibilità dei codoli inclinati a 15° completa la gamma delle soluzioni presenti su questa impugnatura, rendendola uno strumento di comando flessibile e idoneo a diversi ambiti applicativi.

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Componenti > Hydreco Hydraulics Italia Una panoramica delle unità a pilotaggio idraulico

MDC La nuova serie di joystick elettrici proporzionali MDC (Multifunction Digital Control) è l’ultima nata nell’ampio range di manipolatori offerto da Hydreco Hydraulics Italia per il controllo di valvole oleodinamiche a comando elettrico. Il joystick MDC, basato sull’impiego di architetture a microcontrollore e sensori ad effetto Hall, è stato concepito per unire i vantaggi di robustezza strutturale del manipolatore idraulico con quelli del “controllo fine” offerto da un nuovo set di schede elettroniche in tecnologia SMD. Può essere configurato a singolo o a doppio asse e può montare diverse tipologie di impugnature, personalizzabili in funzione delle esigenze dei clienti. Un ampio ventaglio di tipologie di uscita soddisfa ogni esigenza di installazione: CANBUS 2.0B, 0-5Volt, PWM, Raziometrica. La componentistica meccanica è stata particolarmente curata ed è stata testata con estrema “severità” per garantire una durata di almeno 5 milioni di cicli di lavoro. Il corpo del joystick, in Poliammide PA66 caricato al 30% con fibra di vetro, risulta compatto, leggero ed allo stesso tempo robusto e con soli 76mm di ingombro sotto la flangia consente una semplice installazione nei braccioli o nelle consolle comandi. La nuova unità MDC può operare ne-

gli ambienti di lavoro più critici, in linea con i più severi standard automotive: temperature da -40°C a +85°C e grado di protezione IP65. Attraverso l’interfaccia grafica dell’applicazione Hydreco MDC Customer Suite in ambiente Windows ed uno specifico kit di programmazione USB dedicato, è possibile impostare i parametri caratteristici di funzionamento del joystick: il setting delle curve e delle rampe di corrente nella versione PWM, così come quello dell’ ID message e del Baud rate nella versione CAN. Anche in questo caso l’aver coniugato qualità, affidabilità e flessibilità consente al nuovo nato in casa Hydreco di soddisfare ogni esigenza su un’ampia gamma di applicazioni.

CAN Bus Il sistema CAN Bus Hydreco è frutto di anni di esperienza nel combinare l’oleodinamica alle più avanzate tecnologie elettroniche dei sistemi di controllo per applicazioni mobile presenti sul mercato. Il sistema è conforme agli standard CANopen e SAE J1939; pertanto, risulta compatibile ed espandibile con tutti i dispositivi presenti sul mercato che soddisfano i requisiti dei suddetti standard. I vantaggi del protocollo CAN Bus - cioè l’elevata immunità ai disturbi, la sempli-

cità del cablaggio (due fili necessari per collegare tutti i componenti) e l’elevato transfer rate per un protocollo seriale esaltano quelli di robustezza e flessibilità delle funzioni che il sistema CAN Bus Hydreco è in grado di offrire. Il sistema è governato dalla centralina Can Master, su cui viene eseguito l’algoritmo di controllo: l’unità Master riceve le informazioni provenienti dai sensori e dagli altri dispositivi di controllo (joystick elettroproporzionali, pedali elettrici, unità GPS/GPRS, keypad), le elabora e invia i segnali di comando a tutti gli attuatori elettrici ed elettroidraulici della macchina. Uno dei punti di forza del sistema è il Can Master programming Tool, un ambiente di programmazione integrato che offre - grazie all’interfaccia Windows, alla semplicità del linguaggio grafico Labview like ed all’ambiente di simulazione integrato - uno strumento unico e completo per progettare l’intero sistema. Il Can Master programming Tool è anche un utile strumento di diagnosi e messa in servizio della macchina, visto che consente di modificare i parametri di controllo, fare il download del software sul sistema e acquisire in tempo reale tutti i segnali di interesse visualizzandoli su PC mediante interfaccia seriale RS232.◀

INFO Hydreco Hydraulics Italia s.r.l. Via dell’Artigianato 580 41058 Vignola (MO) - Italy Phone +39 059 7700411 Fax +39 059 7700425 sales-it@hydreco.com www.hydreco.com

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In cantiere > Case 1121F

CASE: una certezza per Cava Fusi Un’altra CASE 1121F è stata scelta per accompagnare una sua gemella già al lavoro e un escavatore CX210C CASE presente in flotta, confermando le ottime prestazioni delle macchine CASE e l’eccellente servizio offerto dal concessionario Iveco Orecchia di Miriam Spada

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na vera istituzione dell’area milanese, Cava Fusi ha una lunghissima storia alle spalle. Fondata negli anni ’60 dalla famiglia Fusi, l’impresa è stata successivamente ceduta ai Radice Fossati che ora detengono il 100% delle quote. Recentemente Cava Fusi ha acquistato una nuova pala gommata CASE 1121F, fornita dal concessionario CASE

Iveco Orecchia. La pala gommata è andata a far compagnia a un’altra 1121F e a un escavatore CX210C CASE già in flotta. Due le cave dell’impresa milanese: la cava di Cerro Maggiore (MI), utilizzata per il conferimento di materiale inerte estratto o movimentato da altre aziende e la cava di Uboldo (VA), dedicata all’estrazione di materiali inerti edili e stradali. Quest’ultima funge inoltre da

centro di conferimento di materiali aggregati derivati da demolizioni o rifacimenti stradali. Le due pale gommate CASE vengono utilizzate su due turni in entrambe le cave per lavori da piazzale e per la movimentazione di materiale inerte. Quando attive per lavori di cava, svolgono invece un solo turno. La quantità di materiale estratto dipende molto dal periodo e dal lavoro in appalto. Ci racconta l’ing. Lanfran-

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chi, responsabile di cava: «C’è stato un lungo periodo nel 2015 in cui venivano movimentati 700 camion di materiale al giorno. In questo momento però l’attività principale non è quella estrattiva, ma lo smaltimento di vari materiali inerti». La strategia di Fusi è quella di diversificare il più possibile il proprio core business lavorando non solo nell’attività estrattiva (settore in cui il prezzo del materiale è calato moltis-

simo) ma anche nello smaltimento di materiali inerti e nella produzione di aggregati naturali di qualità che possano essere usati come fondi per pavimentazioni stradali e civili. L’impresa lavora con il concessionario Iveco Orecchia da diversi anni. «La prima volta che il concessionario ci ha consigliato una 1121F, la pala più grande di CASE, sapevamo di poterci fidare. E la produttività e la potenza

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In cantiere > Case 1121F CASE CASE Construction Equipment vende e fornisce assistenza ovunque nel mondo a una gamma completa di macchine movimento terra: dalle terne – di cui è leader di mercato - agli escavatori cingolati e gommati, dalle pale gommate alle minipale compatte (gommate e cingolate), dalle motolivellatrici ai rulli compattatori vibranti, dai dozer ai carrelli elevatori fuoristrada. Attraverso i concessionari CASE , i clienti possono contare su un vero e proprio partner professionale, con attrezzature e assistenza postvendita eccellenti, garanzie ai vertici del settore e finanziamenti flessibili.

Cava di Uboldo

Per ulteriori informazioni: www.CASE ce.com

CASE Construction Equipment è un brand di CNH Industrial N.V., leader globale nel campo dei capital goods quotato alla Borsa di New York (NYSE: CNHI) e sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana (MI: CNHI). Per ulteriori informazioni: www.cnhindustrial.com

La pala gommata CASE 1121F al lavoro

della pala si sono dimostrate perfette per movimentare il materiale che estraiamo. Per questo, quando c’è stato bisogno di un’altra pala, abbiamo scelto una seconda 1121F CASE», racconta l’ing. Lanfranchi, responsabile di cava. «Inoltre, il rapporto con Iveco Orecchia è ottimo. Se abbiamo un problema o una necessità, fanno sempre del loro meglio per aiutarci.»

La pala gommata 1121F Progettata per lavorare nei duri ambienti delle cave e degli inerti, la pala 1121F offre consumi contenuti, elevata affidabilità e sicurezza e prestazioni ai vertici della categoria grazie a un motore FPT Industrial da 347 CV, alla tecnologia di raffreddamento e al carico benna elevato (il 10% in più grazie al cinematismo che consente una chiusura benna da 51°). Gli operatori di Cava Fusi riferiscono che le pale gommate CASE lavorano 16 ore al giorno con un pieno e apprezzano il grande comfort in cabina. La disposizione ergonomica dei comandi, la silenziosità e la visibilità delle cabina CASE sono infatti ai vertici del settore. La superficie vetrata complessiva è fra le maggiori sul mercato e la visuale posteriore è migliorata da una telecamera che trasmette le immagini su un monitor. Affidabilità, prestazioni e bassi consumi sono i tre obiettivi che CASE ha voluto raggiungere con la 1121F. Il motore è un Cursor 9 Construction di FPT Industrial conforme allo Stage IIIB da 8,7 litri e 6 cilindri in linea. L’iniezione sfrutta un sistema Common Rail di seconda generazione da 1.600 bar e iniezioni multiple. La combustione risulta ottimizzata limitando in modo naturale l’emissione di particolato e ricorrendo all’SCR con AdBlue per l’abbattimento degli ossidi di azoto. Soluzione che evita le problematiche di gestione dei fil-

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tri antiparticolato sui motori di queste dimensioni e abbassa i costi di gestione. Questa soluzione è la stessa dal 2011 ed ha dimostrato la sua validità e grande affidabilità. Il modello ha 347 CV a 1.800 giri/min con una coppia di 1.604 Nm a 1.100 giri/min. L’idraulica è affidata a un impianto idraulico load sensing a centro chiuso che prevede 380 l/min per la 1121F. La portata massima è erogata a 2.000 giri/min. La linea cinematica è firmata ZF con il Power-Shift automatico. Le produ-

zioni si attestano su 460 t/ora. Fiore all’occhiello della pala, il modulo di raffreddamento Cooling Cube: cinque radiatori disposti a cubo in modo che ogni superficie radiante riceva sempre aria pulita mantenendo costante la temperatura dei liquidi. Questa particolare struttura del modulo di raffreddamento incrementa anche l’efficacia della ventola reversibile di serie, che può essere azionata dalla cabina, il cui regime ridotto (solo 1.200 giri/ min.) contribuisce a diminuire la rumorosità e le vibrazioni.

Gli assali Heavy-duty Case sono più robusti, più grandi e di più facile manutenzione grazie alla disposizione modulare in 3 segmenti. Questi assali consentono una riduzione dell’usura degli pneumatici del 20-30% perché il loro sistema di differenziale a centro aperto consente alle ruote di viaggiare liberamente a velocità diverse (mentre quello a slittamento limitato tende a inserirsi anche quando non serve, come nelle curve, quando rallenta le ruote esterne usurando le gomme).

Inoltre, il sistema di bloccaggio del differenziale anteriore al 100% riduce al massimo lo slittamento delle ruote e migliora lo sforzo di trazione del 30% rispetto al differenziale a slittamento limitato. La manutenzione è agevole grazie al cofano che si alza completamente e lascia libero tutto il vano motore. Lubrificazione e controllo dei livelli avvengono da punti centralizzati tutti accessibili da terra, cosa molto importante in una macchina di queste dimensioni.◀

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All’opera > Liebherr HS 8100

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Liebherr a Barcellona

Durante i lavori di ampliamento all’aeroporto di Barcellona gli escavatori idraulici a fune Liebherr sono stati impiegati per operazioni con benna per diaframmi. Grande efficienza per il modello HS 8100 di Porfirio Ferrari

T

re escavatori idraulici a fune Liebherr sono stati impiegati nel progetto infrastrutturale di ampliamento dell’aeroporto El Prat di Barcellona. Tra le macchine utilizzate vi erano anche due escavatori HS 8100 HD, modelli di ultima generazione a marchio Liebherr. Con quasi 40 milioni di passeggeri all’anno, El Prat di Barcellona è il secondo aeroporto in Spagna dopo Madrid e uno dei principali snodi in Europa. Per far fronte al crescente traffico passeggeri, si lavora costantemente al miglioramento delle infrastrutture. Gli interventi comprendono anche un collegamento della nuova superficie aeroportuale alle linee ferroviarie urbane.

Escavatori idraulici a fune Liebherr per la costruzione di diaframmi Tre escavatori idraulici a fune Liebherr, tra cui due nuovi HS 8100 HD e il modello già affermato HS

873 HD, sono stati impiegati da febbraio ad agosto 2016 per lavori di fondazione. Gli escavatori, di proprietà dell’impresa spagnola Terratest, erano tutti configurati con benna meccanica per diaframmi.

Escavatori idraulici a fune Liebherr

all´opera nel cantiere di ampliamento dell´aeroporto di Barcellona

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All’opera > Liebherr HS 8100

Un escavatore idraulico a fune Liebherr del tipo HS 8100 HD con benna per diaframmi meccanica.

Le macchine hanno scavato l’accesso per il successivo impiego di una macchina spingitubo per tunnel. Inoltre, hanno dovuto erigere i muri di contenimento per le linee metropolitane, che si articolano in parte in superfice e in parte sottoterra. In questo tratto, il diaframma aveva una lunghezza complessiva di circa 1.000 m, era profondo 30 m e largo 1.200 m. Poiché il cantiere si trovava vicino al mare, nel terreno si alternavano strati di sabbia e ghiaia.

Le macchine hanno lavorato dal lunedì al venerdì dalle 6:00 alle 24:00 a turni, producendo ciascuna circa 1.300 m2 di diaframma alla settimana. I nuovi escavatori idraulici a fune del tipo HS 8100 HD hanno dato prova di elevata efficienza. Secondo i clienti Liebherr, il consumo di carburate diesel è di circa il 30% in meno rispetto a modelli similari. Un ridotto consumo di carburante si ottiene con il sistema idraulico ottimizzato, grazie al quale il nuovo escavatore raggiunge ritmi di movimentazione più elevati rispetto al modello precedente, nonostante una motorizzazione ridotta da 390 kW/530 CV. Il modello HS 8100 HD può essere configurato con la modalità “Eco-Silent” opzionale che permette di ottimizzare ulteriormente il consumo di carbu-

rante e le emissioni sonore. Con questa funzione, infatti, è possibile ridurre i giri e, di conseguenza, la potenza motore, fino ad un determinato livello preimpostato. L’impianto di raffreddamento e areazione, inoltre, è stato collocato secondo una nuova concezione, in modo da ridurre l’inquinamento acustico.

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Elevata efficienza in cantiere

Innovazione in materia di sicurezza I due HS 8100 HD convincono anche grazie ad un sistema di sicurezza moderno e affidabile. Il parapetto e la scala sono stati concepiti secondo nuovi criteri. Sono state aggiunte, inoltre, delle predelle che, oltre a offrire maggiore superficie di appoggio all’operatore, essendo ribaltabili, sono ottimizzate per il trasporto. ◀

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Focus Macchina > Case Serie C

Nasce la nuova

Serie C

CASE presenta la nuovissima gamma di miniescavatori. Produttività, comfort e sicurezza di livello superiore di Porfirio Ferrari

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ASE Construction Equipment lancia la nuova Serie di miniescavatori Serie C. Sei modelli da 1,7 a 6 tonnellate, i primi della nuova gamma che nel corso dell’anno verrà ulteriormente ampliata.

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La nuova Serie C è un livello nettamente superiore rispetto alla gamma precedente con un più ampio ventaglio di funzionalità, prestazioni superiori, comfort e sicurezza maggiori, per una produttività ai vertici del settore. Gaston Le Chevalier de la Sauzaye, Product Manager CASE per i miniescavatori ha commentato: «I miniescavatori sono essenziali per il settore delle costruzioni: con oltre 53.000 unità vendute in Europa, rappresentano i volumi di vendita maggiori del settore. E il mercato aumenta di anno in anno. Con la nuova gamma C abbiamo voluto dare ai clienti quello che maggiormente chiedono: produttività eccezionale, comfort e sicurezza». I nuovissimi miniescavatori della Serie C sono il frutto dell’alleanza strategica con Hyundai Heavy Industries. I modelli da 5,7 e 6 tonnellate lanciati oggi sono prodotti in uno degli stabilimenti Hyundai, mentre i quattro modelli sotto le 5 tonnellate vengono assemblati nel polo degli escavatori CASE di San Mauro, per il mercato internazionale.

spie luminose è di facile lettura e fornisce tutte le informazioni utili, il sistema antifurto ESL (Engine Start Limitation, che impedisce l’avvio del motore), l’attacco rapido idraulico per veloci cambi di attrezzature, la pompa elettrica per il rifornimento carburante e tante altre funzionalità.

La nuova serie C: maggiore affidabilità, produttività e sicurezza I miniescavatori della Serie C sono progettati per offrire prestazioni e affidabilità al top e utilizzano componenti dei migliori fornitori giapponesi. I motori collaudati e il sistema idraulico forniscono maggiore potenza, aumentando le prestazioni delle macchine. Cinque dei nuovi modelli adempiono alla normativa sulle emissioni Tier 4 Final. I nuovi miniescavatori sono provvisti di funzionalità che renderanno il lavoro dell’operatore semplice, confortevole e produttivo: il nuovo cruscotto con Anche a livello di sicurezza, una priorità per CASE, la Serie C non scende a compromessi: dalla cabina con protezione ROPS, TOPS e FOPS all’interruttore per l’arresto di emergenza, dall’allarme di traslazione al kit per la manipolazione di oggetti, sono molteplici i dispositivi di sicurezza dei nuovi modelli. Le valvole di sicurezza del braccio impediscono al carico di scivolare in caso di rottura di un tubo; inoltre, nell’eventualità che il tubo si rompa quando la macchina è appoggiata sulla lama, le valvole di sicurezza della lama ne garantiscono la stabilità. E non è tutto. Il sistema pilota con accumula-

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Focus Macchina > Case Serie C CX17C

Dimensioni compatte e agilità sono i suoi punti di forza

CX26C

Vince in versatilità e profondità di scavo

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tore consente di abbassare il braccio in tutta sicurezza anche a motore spento. I rulli a doppia flangia minimizzano il rischio di fuoriuscita del cingolo, aumentando la stabilità. L’eccellente visibilità a 360° e la telecamera per visione posteriore rendono il lavoro in cantiere ancor più sicuro.

I modelli CX17C e CX18C: agilità in azione

(girosagoma), che previene il rischio di colpire ostacoli con il retro della macchina, per lavorare in sicurezza anche negli spazi più ridotti. Il CX17C e il CX18C sono estremamente rapidi nel portare a termine i compiti assegnati. La potente portata idraulica consente un’efficienza di scavo eccezionale – maggiore del 5% rispetto ai modelli precedenti – e tempi di ciclo particolarmente rapidi. La funzione di

scalamento automatico marce presente sul CX17C, che ottimizza trazione e velocità, e l’idraulica ausiliare controllata dai joystick permette all’operatore di terminare il lavoro in tempi ancora più veloci. La postazione dell’operatore offre un comfort elevato, con servocomandi idraulici, joystick ergonomici, poggiapolsi regolabili e sedile a sospensione pneumatica di serie.

Questi modelli sono la soluzione per i clienti che cercano le macchine più adatte a lavorare in spazi ristretti. Il CX17C garantisce produttività, comfort e sicurezza senza pari nella sua categoria di peso. Il CX18C eccelle a livello di prestazioni, gamma di applicazioni e funzionalità che offre nel suo segmento altamente competitivo. I due modelli si distinguono per le dimensioni compatte, che consentono di lavorare negli spazi più angusti con la massima agilità. Presentano inoltre cingoli retrattili con tubazioni idrauliche interne: quando i cingoli vengono retratti, queste macchine hanno una larghezza inferiore al metro. Il CX17C ha un design a raggio di rotazione zero

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Focus Macchina > Case Serie C

I modelli CX26C e CX37C: versatilità in azione I modelli da 2,6 e 3,7 tonnellate si distinguono per l’eccellente versatilità di impiego, grazie a una portata e a una

profondità di scavo ai vertici della categoria e agli ampi angoli di rotazione braccio. Sono disponibili con un’ampia offerta di bracci lunghi e corti, che consentono una profondità massima di scavo di 2.645 mm e 2.420 mm per il CX26C, e di 3.440 mm e 3.135 mm per il CX37C. Questi due modelli offrono un’ampia gamma di dotazioni: oltre alla scelta della lunghezza del braccio, sono disponibili ulteriori contrappesi

e cingoli in gomma. I cingoli in acciaio sono disponibili sulla CX37C. L’allestimento di serie comprende un interruttore per l’arresto di emergenza, un sistema pilota con accumulatore, doppia velocità con sistema di scalamento marce automatico, un pedale di rotazione braccio che può essere ripiegato, il sistema antifurto ESL di serie, l’ingresso per l’ingrassaggio centralizzato e un cruscotto digitale impermeabile. Il primo e il secondo impianto idraulico ausiliario comandato dai joystick rendono possibile utilizzare la vasta serie di attrezzature disponibile per questi modelli altamente versatili.

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I modelli CX57C e CX60C: comfort in azione I due modelli alti di gamma si distinguono per la potenza del motore, la capacità di sollevamento e un comfort ai vertici della categoria. Tutto concorre a migliorare la comodità dell’operatore che si può concentrare sul lavoro da svolgere in maniera efficiente e produttiva con il minimo sforzo. La grande cabina con ampio spazio

per le gambe, la disposizione dei comandi ergonomici, il sedile completamente regolabile e riscaldato, numerosi vani portaoggetti e i parasole rendono la postazione di lavoro estremamente confortevole. La silenziosità straordinaria e il basso livello di vibrazioni della cabina, su supporti viscoelastici, riducono la stanchezza dell’operatore nelle lunghe giornate di lavoro. Il ritorno al minimo automatico di serie abbas-

sa ulteriormente il rumore quando la macchina non sta lavorando. I modelli da 5,7 e 6 tonnellate presentano i migliori cruscotti della categoria con uno schermo LCD touch a colori da 5,7 pollici. Il pratico sistema vivavoce “hands-free” che consente il collegamento via Bluetooth del proprio cellulare e include anche porte USB e AUX, lettore SD e presa da 12V rendono semplice l’integrazione con i più moderni dispositivi mobili.◀

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Aziende > Cangini Benne srl

Multiscreening VMS14

Al lavoro durante uno degli open house organizzati in Cangini

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Benvenuto nuovo anno!

Il 2017 segnerà per la Cangini il completamento del nuovo impianto di verniciatura, la realizzazione della nuova area produttiva riservata alle attrezzature oleodinamiche, il lancio di ancora nuovi prodotti, frutto del lavoro di ricerca iniziato lo scorso anno di Miriam Spada

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er l’azienda sarsinate si è chiuso un 2016 di duro lavoro che ha certamente dato i suoi frutti: tanti i clienti sia italiani che dall’estero che hanno fatto visita alla Cangini, in occasione degli open house organizzati nel pro-

prio sito di produzione; tanti gli incontri e i confronti di opinione sul campo in giro per il mondo; tanto il lavoro di ricerca, con ore e ore di test prodotto, per arrivare ad offrire gli standard qualitativi che il cliente Cangini richiede e che le norme di sicurez-

za prevedono. E ora si guarda al futuro. Il primo appuntamento nel 2017 con la Cangini sarà il Samoter di Verona, dal 22 al 25 febbraio (pad. 6 stand D7): a questo evento fieristico italiano la Cangini torna per presentare a un pubblico internazionale le linee di

Multiscreening per attacco frontale Il design compatto della nuova VMS-F20

Le vagliatrici Multiscreening Nelle vagliatrici Multiscreening VMS per escavatore e per attacco frontale, a doppio cestello rotante in HB400, il sistema di variazione della granulometria con comando in cabina permette la selezione dello spessore del materiale da 25 a 60 mm, senza interrompere (o rallentare) il ciclo di lavoro e senza sostituire alcun elemento meccanico. Superate perciò tutte le difficoltà legate in questo senso al sistema

tradizionale di vagliatura. I cestelli rotanti che la compongono sono due e scorrono l’uno sull’altro: quello più interno, azionato da un cilindro idraulico, spostandosi varia la dimensione dei fori di uscita del materiale. Ultime nate fra le Multiscreening per escavatore e per attacco frontale, rispettivamente la VMS30 e la VMS F20, per macchine dai 20 ai 30 ton.

In particolare, grandemente innovativo il design compatto della VMS F20 per attacco frontale. Due i doppi cestelli al lavoro, con il particolare design che permette di mantenere invariata l’altezza dell’attrezzo e di conseguenza la visibilità dalla cabina. La capacità di lavoro è aumentata, con un migliore bilanciamento delle masse e un’area di lavoro efficacemente più ampia, nel rispetto della carreggiata della macchina.

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Aziende > Cangini Benne srl La nuova Mix SF Scarico Sicuro Al SaMoTer di Verona, infine, anche la nuova Mix SF Scarico Sicuro, che ha ricevuto una delle quattro menzioni speciali assegnate in occasione del 22° Premio Innovazione Samoter 2017. Sempre attenta alla sicurezza in cantiere, l’area Ricerca & Sviluppo ha realizzato una nuova benna miscelatrice in grado di coniugare l’efficienza operativa di una Mix a scarico centrale con la sicurezza di una a scarico laterale. Nella nuova Mix SF, infatti, l’aggancio del tubo di scarico avviene sempre lateralmente alla benna in posizione di totale sicurezza, non richiedendo la

presenza dell’operatore al di sotto di essa. Il successivo spostamento del tubo di scarico verso la posizione centrale è affidato al sistema idraulico e azionato direttamente dall’operatore in cabina, aumentando considerevolmente il livello di sicurezza degli addetti a questa fase. Un’ulteriore protezione è offerta dal blocco immediato e automatico del funzionamento in caso di apertura della griglia frontale. Cangini Benne si conferma il partner ideale per le esigenze di produttività e sicurezza in cantiere.

Miscelatrice Scarico Sicuro

Dalla cabina, l’operatore muove il tubo verso il centro della vasca, in posizione di scarico materiale

Il primo appuntamento nel 2017 con la Cangini sarà il Samoter di Verona, dal 22 al 25 febbraio (pad. 6 stand D7 )

INFO Cangini Benne s.r.l. Via Savio, 29/31 47027 Sarsina (FC) Tel. +39 – (0) 547-69 80 20 Fax.+39 – (0) 547-69 80 21

www.canginibenne.com www.facebook.com/canginibenne www.youtube.com/user/CANGINIBENNE www.linkedin.com/company/cangini-benne

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Miscelatrice Scarico Sicuro

L’operatore aggancia il tubo di scarico in posizione di totale sicurezza

prodotto che la caratterizzano – attrezzature, attacchi rapidi e benne – al gran completo. Tipicità di questa azienda, infatti, è la vastissima gamma di prodotti di propria produzione: le attrezzature sono giunte a un catalogo di oltre 40 prodotti principali e moltissime fra varianti e opzioni, per i settori del movimento terra, della vagliatura, della manutenzione stradale e del verde pubblico. Una gamma di attacchi rapidi in continuo ampliamento, per coprire le esigenze dei diversi mercati. Infine la gamma con la quale agli inizi degli anni novanta la Cangini si è presentata al mercato italiano prima ed europeo subito dopo, l’altrettanto ampia scelta di benne. Legata alla vagliatura, la più innovativa produzione di quest’anno: la Multiscreening. Questa benna vagliatrice a doppio cestello rotante è stata lanciata lo scorso anno al Bauma di Monaco. La grande attenzione rivolta dal mercato a questo prodotto ha aperto la strada alla progettazione di nuovi modelli destinati all’abbinamento a macchine di tonnellaggi maggiori: finora in effetti la Cangini ha prodotto attrezzature per tonnellaggi compresi fra 0,6 e 14 ton. Con le nuove Multiscreening, sia per escavatore che per attacco frontale, la Cangini arriva a servire il mercato dei 30 ton.◀

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Visto in Fiera > EIMA ed Ecomondo

Novità d’autunno

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resentiamo qualche novità dal variegato mondo delle fiere e delle mostre novembrine: siamo stati all’Ecomondo a Rimini (7-10 novembre) e all’EIMA a Bologna (9-13 novembre).

Novembre è stato un mese ricco di eventi importanti: ecco qualcuna delle novità e delle conferme viste all’EIMA di Bologna e all’Ecomondo a Rimini di Enrico Samorì e Manuela Cortesi

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Bridgestone a EIMA 2016

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ridgestone conferma ancora una volta che il centro della propria strategia è l’utente finale, azienda agricola o contoterzista; il che significa improntare in quest’ottica tutte le fasi produttive sino all’organizzazione della rete commerciale, compresi i servizi di pre e post vendita. Sulla base di questa strategia Bridgestone presenta importanti novità in ambito prodotto, rete di vendita e servizi completi ed integrati, facendo leva sulla forza del suo essere un’azienda innovativa e globale. La principale novità di prodotto è il Firestone Maxi Traction 65, che presenta design e struttura completamente rivista. Per quanto riguarda la rete vendita, anche in Agricoltura fa il suo ingresso il Network Bridgestone Partner che mira a soddisfare ogni necessità dell’utenza in relazione a prodotti e servizi in ottica consulenziale. Per completare l’offerta in linea con le ultime tendenze di mercato, Bridgestone presenta anche alcuni cingoli in gomma, grazie alla sinergia con la Divisione Bridgestone Industrial.

Nuova pala gommata ZW180-6 Hitachi ad Ecomondo

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itachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) ha lanciato la nuova pala gommata ZW180-6. Ideata e progettata per rispondere alle esigenze del mercato europeo, grazie al suo basso consumo di carburante offre prestazioni eccezionali e una massima efficienza sul campo. La ZW180-6, costruita in Giappone integrando le più recenti innovazioni tecnologiche del settore, è stata sviluppata tenendo in considerazione tanto l’aspetto ambientale quanto la sicurezza e il comfort dell’operatore. Ideale per un’ampia gamma di applicazioni, è una

macchina di grande versatilità che offre uno straordinario standard di affidabilità. Il nuovo motore conforme alle norme UE Stage IV non richiede un filtro antiparticolato per motori diesel, riducendo in tal modo i costi di manutenzione. Anche il sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) è stato progettato per ottemperare alle norme UE Stage IV sulle emissioni e ridurre l’impatto ambientale della pala gommata. Iniettando urea nei gas di scarico, il dispositivo SCR elimina in parte gli ossidi di azoto presenti nelle emissioni. Sono numerose le caratteristiche che fanno della ZW180-6 una delle pale gommate più sicure nella sua classe di riferimento. Tra queste l’eccellente visibilità, grazie alla visuale panoramica a 360° che si gode dall’ampio abitacolo e alla videocamera di retrovisione. Anche alcune modifiche apportate al design della pala gommata, come il riposizionamento della marmitta e della presa d’aria, e gli specchi grandangolo contribuiscono ad accrescere la visibilità sul retro. Naturalmente si è pensato anche al comfort dell’operatore. L’insonorizzazione dell’abitacolo della ZW180-6 è mi-

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Visto in Fiera > Eima ed Ecomondo

Visione panoramica a 360 gradi

gliorata e perciò l’ambiente di lavoro è molto più tranquillo. Per garantire una guida senza scossoni su ogni tipo di terreno, la funzione di controllo guida riduce il beccheggio utilizzando il movimento dei cilindri del braccio sollevatore. Nella cabina, il monitor LCD multifunzione con display retrovisore semplifica il lavoro, mostrando informazioni essenziali in un colpo d’occhio.

Una serie di funzioni contribuiscono a rendere versatile la ZW180-6. Il selettore rapido incrementa la resa del motore quando è necessaria istantaneamente maggiore potenza, oppure quando la macchina affronta una salita. Il movimento simultaneo della benna e del braccio sollevatore garantiscono l’efficienza nel carico di materiale.

Il movimento simultaneo della benna e del braccio sollevatore garantiscono l’efficienza nel carico di materiale

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Tante le novità allo stand Comer Industries

Il cambio a cinque velocità incremenconcorrenza. La macchina offre all’opeta la produttività e riduce il consumo di ratore un comodo ambiente di lavoro, carburante durante la traslazione. manovrabilità ed efficienza operativa Materiali resistenti, componenti rinfornei cantieri più diversi». zati e maggiori protezioni agli elementi Comer Industries a essenziali allungano la vita utile della EIMA 2016: l’agricoltura nuova pala gommata. Per esempio, il del futuro tubo trasversale del braccio sollevatoe novità Comer Industries re ha uno spessore maggiore del 21% presentate all’EIMA riguardarispetto al modello precedente ed è perno principalmente i carri miciò più resistente alla forza di torsione. scelatori. Comer Industries ha Il design della ZW180-6 comprende papresentato in anteprima la nuova solurecchi accorgimenti che semplificano la zione Powershift A-614 a due o tre vemanutenzione, per assicurare un elevalocità per carri miscelatori a elevata cato grado di affidabilità nelle prestazioni. pacità. È un sistema meccatronico che Per la movimentazione dei rifiuti o i laintegra la trasmissione meccanica, il vori in ambienti polverosi sono disposistema idraulico per la gestione delle nibili radiatori opzionali che prevengofrizioni e l’unità di controllo elettronico no la formazione di occlusioni. I coperchi si aprono comIl nuovo motore non richiede pletamente per un un filtro antiparticolato agevole accesso riducendo i costi al motore e i pundi manutenzione ti di ispezione giornaliera sono facilmente raggiungibili, come la presa d’aria del motore riposizionata per essere accessibile da terra. I tempi di fermo per gli interventi manutentivi programmati sono ridotti al minimo. Lo specialista di prodotto per le pale gommate a HCME Vasilis Drougkas dichiara: «La visibilità panoramica e la ridotta rumorosità della pala gommata Hitachi la distinguono dai prodotti della

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(ECU), il cervello del prodotto, che gestisce i cambi di velocità senza interruzione di coppia. Il Powershift, unitamente alla serie VP di alberi cardanici professionali e ai riduttori planetari a coppia elevata per coclee finali, rappresenta il pacchetto completo per i carri miscelatori a elevata capacità. La scatola ingranaggi A-613 è disponibile, in alternativa al Powershift, per i carri miscelatori trainati verticali. Per la stessa applicazione, è stata esposta come novità la serie di riduttori epicicloidali PGA-2500, con il nuovo design dell’uscita, che permette una riduzione del peso complessivo e una minor quantità di lubrificante. Per applicazione su carro miscelatore semovente, Comer Industries propone il sistema formato dall’assale S-328, dotato di eccezionale capacità di carico (12 tonnellate) e di coppia massima (58.000 Nm), e dal riduttore epicicloidale PGA-2103 VM per l’azionamento della coclea, caratterizzato da una coppia nominale trasmissibile di 21.000 Nm e da un sistema innovativo, in corso di brevetto, che supporta potenze termiche elevate per applicazioni particolarmente gravose. Gli altri prodotti in mostra includono la trasmissione K-795 per giroandanatori e le soluzioni per punta da mais, tra cui le trasmissioni N-669, N-684 e L-170 e la scatola oscillante OS-780 per l’azionamento di falciatrici alternative.◀

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Visto in Fiera > Bauma 2016 Eima edChina Ecomondo

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Nuova linfa dalla Cina

inquecento metri quadrati interamente dedicati al made in Italy sono stati protagonisti dell’edizione 2016 di Bauma China, la mostra dedicata alle macchine per costruzione più grande e importante di tutta l’Asia. Nella cornice di Shanghai trentuno aziende italiane hanno avuto l’opportunità di interfacciarsi con importanti realtà del mondo asiatico, questo soprattutto grazie alla di Enrico Samorì missione estera organizzata da Unacea e Monacofiere, da sempre molto attente ai trend del settore. Se si è inmila visitatori da 149 regioni, tra cui Cofatti registrata una significativa batturea, Russia, Thailandia, India, Giappota d’arresto nel 2015, gli analisti prevene, ma anche Australia e, appunto, Itadono un rapido recupero del mercato lia. Su uno spazio espositivo di 300 migià a partire da quest’anno, con una la metri quadri (una dimensione comcrescita quantificata intorno al 9% riplessiva pari a circa 42 campi da calcio, spetto agli anni precedenti. Le buone tanto per intenderci) ha dato occasionotizie, quindi, sono accompagnate da ne a quasi 3 mila espositori di presenaspettative significative: basti pensare, tare i propri servizi e prodotti. infatti che nel 2015 le esportazioni itaAl Bauma China 2016 si è fatto il punto, liane di macchinari e attrezzature per inoltre sulle “sponge city” un settore in costruzioni verso la Cina sono cresciucui sono previsti (nella Repubblica cite comunque del 43% su base annua nese) finanziamenti per circa 800 micon un volume d’affari quantificabile lioni di euro tra il 2016 e il 2018. Si tratta intorno ai 75 milioni di euro. L’ottava di veri e propri interventi strutturali che edizione della fiera internaTante adesioni per la nuova zionale, andata in scena dal edizione del Padiglione 22 al 25 novembre scorso ha Italia al Bauma China visto la presenza di oltre 170

Al Bauma novità ed approfondimenti sullo sviluppo del comparto delle costruzioni e dei macchinari interesseranno le piccole e medie città che periodicamente devono far fronte a carenti o abbondanti precipitazioni. Qui si stanno sviluppando progetti pilota per la realizzazione di nuove e moderne reti fognarie che avranno il fondamentale compito di recuperare tutte le acque piovane allo scopo di limitare se non azzerare i disagi causati da periodi di siccità o di allagamento. Nonostante il forte periodo di crisi che ha colpito il settore dei macchinari e conseguentemente quello delle costruzioni, la Cina ha ancora molto da insegnare e lo dimostra con l’attuazione di politiche di investimento nel campo delle infrastrutture e dei trasporti. L’obiettivo è chiaro: rilanciare l’economia di tutto il territorio della Repubblica portando innovazione e creando nuove occasioni di occupazione. Secondo gli analisti entro il 2020 il 65% della popolazione cinese vivrà in città, una percentuale enorme se si pensa che le rilevazioni del 2014 vedevano una presenza di poco inferiore al 55%. Le campagne si avvicinano sempre di più ai grandi centri e le metropoli allargano il loro raggio d’influenza. Non stupisce, quindi, che città come Pechino abbiano intenzione di espandersi ulteriormente. La stessa capitale della Repubblica cinese ha annunciato un ampiamento della metropolitana portando da 527 a 1.000 km la propria rete viaria.

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L’espansione dei territori urbanizzati ha spinto e continuerà a spingere nei prossimi anni ad un’ulteriore crescita della domanda di nuove infrastrutture con un conseguente sviluppo della domanda di macchinari per costruzioni. A questi trend si accompagna l’attuazione di un nuovo regolamento sulle emissioni che prevede incentivi per l’acquisto di nuovi macchinari a minor impatto ambientale per rispettare i più ristrettivi parametri sulle emissioni inquinanti stabiliti dal China’s Minimum Emission Standard III. I principali organi di informazione economica del paese parlano di dismissione di un parco macchine di oltre 2.5 milioni di vecchi macchinari che presto non potranno più essere impiegati in questo settore. Le incoraggianti notizie che vengono dalla Repubblica cinese e che hanno tenuto banco anche al Bauma, quindi, non possono che incentivare le aziende italiane a puntare ancora di più sull’internazionalizzazione e sugli

scambi commerciali, partecipando ad appuntamenti importanti per entrare in contatto con realtà che possono sviluppare nuovi business e dare nuova linfa vitale anche al nostro paese. Il prossimo appuntamento con Bauma China è già fissato dal 27 al 30 novembre 2018 al New international Expo Centre di Shanghai.◀

Le aziende italiane presenti all’edizione 2016 A.M.A., Bianchi Casseforme, Cangini Benne, CLM, Cosben, Demac, Esti, Fluid-Press, G.F. Gordini, Generac Mobile Products, Hansa-Tmp, H.B.S. Valves and Hydraulic Components, Hi-Tech Solutions, Idromeccanica Bertolini,

Indeco Ind, Indemar, Luen, M3 Metalmeccanica Moderna, Marzocchi Pompe, Metalgalante Carmix, Nem, Nordimpianti SYSTEM, Op, Safim, Sci Editrice, Simex, Spring, Stucchi, Transfluid, Veronafiere, Vis Hydraulics.

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Lubrificante > Texaco HDAX 6500

L’efficacia Chevron

Texaco HDAX 6500, il lubrificante per applicazioni su motori stazionari alimentati a metano, dimostra tutta la sua efficacia su un motore MAN utilizzato in un impianto a biogas per la cogenerazione di Sandro Tozzi

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exaco HDAX 6500 LFG di Chevron Lubricants fa parte della famiglia HDAX di lubrificanti formulati utilizzando gli oli base idrogenati di Gruppo II, in grado di sopportare gli ambienti operativi aggressivi che caratterizzano gli attuali motori stazionari alimentatati a gas, destinati alla produzione di energia. HDAX 6500 è di gradazione SAE 40, a basso contenuto di ceneri e a elevato potere disperdente/detergente, specificamente sviluppato per impieghi con gas da discarica, biogas, gas

di fermentazione e gas acidi. Favorisce il prolungamento degli intervalli di cambio olio, l’aumento della durata dei componenti, la riduzione dei tempi di fermo macchina e la diminuzione di costi di esercizio nei motori a biogas. HDAX 6500 LFG è oggi omologato dai principali costruttori di motori stazionari alimentati a gas. Diversi impianti con motori a biogas che utilizzano HDAX 6500 LFG sono in funzione nel mondo e i risultati si dimostrano eccellenti, con riduzione dei costi operativi e di manutenzione, massimizzando così il profitto di chi lo utilizza. Testimonianza diretta dell’efficacia di HDAX 6500 LFG è quella di un imprenditore agricolo tedesco proprietario di un impianto a biogas per la cogenerazione, dotato di due motori di cui un MAN che produce 530 kW. Entrambi i motori sono alimentati oggi con Texaco HDAX 6500 LFG, lubrificante formulato specificamente per quei motori a gas impiegati per la cogenerazione e dotati di catalizzatore. In commercio sono disponibili diversi lubrificanti che possono essere impiegati in motori che utilizzano gas naturale, poco problematico. Ma i biogas sono molto diversi dal gas naturale: la loro composizione e infiammabilità sono molto variabili a seconda della loro

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Lubrificante > Texaco HDAX 6500

composizione; inoltre, i biogas contengono acido solfidrico che si trasforma in acido solforico, prima causa di corrosione di cilindri e pistoni. Texaco HDAX 6500 ha risolto queste problematiche e apportato al motore MAN i seguenti benefici:

stensione degli intervalli di cambio). Ne consegue una riduzione dei costi annuali: (-45%) per lubrificanti; (-64%) per il filtro e (-60%) per totale lubrificazione (lubrificante+filtro).

▶ Riduzione del numero di ore di inattività dell’impianto all’anno (dovute a interventi di sostituzione del lubrificante) (-64%) ▶ Riduzione interventi sostituzione lubrificante (-63%) e ore lavoro per interventi di sostituzione del lubrificante (-64%) ▶ Riduzione del numero di ore di inattività dell’impianto all’anno (dovute a interventi aggiuntivi di manutenzione dopo il fermo macchina) (-33%) ▶ Riduzione ore lavoro per interventi aggiuntivi di manutenzione dopo il fermo macchina) (-50%)

▶ Raddoppiata la vita del motore, come testimoniato dallo stesso proprietario dell’impianto; ▶ Intervalli di manutenzione aumentati da 400 ore a 1.100 ore, grazie alla formulazione di HDAX 6500 LFG che assicura un’elevata resistenza a ossidazione, nitrazione e corrosione garantendo così una durata maggiore al lubrificante stesso (e quindi l’e-

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Ricordiamo, infine, che Chevron Lubricants mette a disposizione di coloro che utilizzano gli oli Texaco HDAX un efficiente e affidabile programma di analisi: LubeWatch. Questo programma è pensato per assicurare prestazioni motoristiche eccellenti: molta cura è stata riposta in ogni aspetto del programma, dal processo di testing del lubrificante all’interpretazione accurata dei dati, così come nell’offrire ai partner competenze tecniche e assistenza a elevato valore aggiunto. LubeWatch garantisce un’interpretazione accurata e affidabile dei risultati dei test che vengono completati dai tecnici Chevron entro le 48 ore dal ricevimento del campione di lubrificante da analizzare; i report, inoltre, vengono restituiti tramite un portale sicuro 24 ore dopo, con le eventuali istruzioni su come procedere in caso di risultati anomali. A oggi, oltre 30mila campioni di lubrificanti sono stati analizzati con LubeWatch e le aziende che utilizzano il programma così si esprimono: l’86% ha ottenuto un risparmio economico legato alla diminuzione degli intervalli di sostituzione, il 75% ha rilevato un miglioramento nella programmazione degli interventi di manutenzione, l’87% si dimostra più certa dell’affidabilità dei macchinari.◀

INFO Per qualsiasi ulteriore informazione sui lubrificanti della gamma HDAX di Chevron Lubricants, vi invitiamo a visitare il sito italy.chevronlubricants. com o a contattare il distributore per l’Italia, Lubex SpA, con sede a Vimodrone (MI), all’attenzione dell’Ing. Mosseri (mmosseri@lubex.it)

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Preview SaMoTer > Yanmar

La nuova gamma di prodotti al Samoter 2017 Il costruttore giapponese lancerĂ in febbraio i suoi nuovi modelli di mini e midi escavatori, pale gommate ed escavatori gommati. In totale saranno presentate 27 macchine di Sandro Tozzi

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ra le macchine esposte al Samoter saranno presenti i nuovi midi escavatori ViO50-6, ViO57-6, SV85-2PB & SV1202PB. Queste nuove macchine combinano potenza, compattezza, versatilità e bassi costi di esercizio. Questi modelli, caratterizzati dalla loro grande flessibilità operativa rappresentano la soluzione ideale per i lavori nei cantieri urbani ed in aree ristrette. Avremo anche il piacere di promuovere il nuovo ViO27-6 in anteprima in Europa. Yanmar lancerà anche la sua nuova gamma esclusiva di pale gommate, cinque modelli di macchine compatte affidabili e potenti: V65, V70S, V80, V100 & V120. Macchine multifunzionali progettate per lavorare su cantieri difficili. La loro robustezza ed affidabilità consentono prestazioni eccezionali e lunga durata di vita. Sullo stand saranno presenti anche tre nuovi escavatori gommati: B75W, B95W & B110W. Si tratta di una gamma di MIDI escavatori su ruote che offrono il massimo della flessibilità operativa, macchine con grande mobilità in grado di essere impiegate nei cantieri più particolari. Con queste nuove linee, Yanmar si presenta con tutte le carte in regola per essere considerato un costruttore dinamico e qualificato oggi ancora più incisivo nel mondo delle macchine compatte. Ma Yanmar è anche una rete di 45 concessionari ufficiali omogeneamente distribuiti sul territorio nazionale. Prossimità al cliente, rapidità e qualità del servizio rappresentano da sempre le nostre linee guida nello sviluppo della rete di distribuzione. Venite ad incontrarli al nostro stand Hall 5 – E6-G8, saranno tutti ben lieti di accogliervi e consigliarvi. ◀

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Gli inserzionisti

AZIENDE

WEB

PAGINA

Cangini Benne srl

www.canginibenne.com

copertina international

Case

www.casece.com

p. 5

Conexpo-Con/Agg

www.conexpoconagg.com

p. 9

Fai Filtri

www.faifiltri.it

p. 13

FOR spa

www.forfittings.it

p. 21 international

Gefran

www.gefran.com

p. 1

Hydreco Hydraulics Ltd

www.hydreco.com

p. 3 international

Hyundai Construction Equipment www.hyundai.eu

II copertina

Indeco

p. 7 international

C

M

Y

www.indeco.it

CM

MY

Lombardini Group

www.lombardinigroup.it

p. 1 international

CY

CMY

Matexpo

www.matexpo.com

p. 73

MessersĂŹ

www.messersi.it

p. 19

OMC

www.omc.it

p. 97

Samep

www.samep.net

II copertina international

Simex

www.simex.it

copertina

Smopyc

www.feriazaragoza.es/smopyc-2017

p. 65

VeronaFiere

www.veronafiere.it

p. 15

Yanmar

www.yanmarconstruction.it

p. 3

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