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Scimparello N°11 - Winter 2023
DREAMING OF A REMOTE ZONE
BY PETRA BARKHOF
Cerco di ascoltarmi sempre con attenzione, quando decido il tema della rivista, di capire dove mi portano i pensieri, di cosa sento il bisogno. Non è mai una scelta casuale ma l’espressione, prima piuttosto confusa e poi sempre più chiara, di uno stato d’animo che non vivo solo io, ma aleggia nell’aria. Devo solo cercare di afferrarlo e raccontarlo. Così, in questo numero, descrivo il desiderio di molti di staccare la spina, di prendersi una pausa dagli impegni, dalla città, dalla tecnologia, dall’essere sempre perennemente connessi. Il profondo bisogno di allontanarsi, per ritrovarsi; di stare dentro la natura in un isolamento consapevole e gioioso, senza mail, followers, like, televisione. Solo silenzio e contemplazione, lo scorrere lento del tempo. Anche un po’ di noia.
Se esistesse un Ministero dell’Infanzia e io ne fossi a capo proporrei una legge che obbliga ogni genitore, almeno due volte l’anno, a vivere nella natura con i loro bambini. Ricordo di un’estate di tanto tempo fa in cui feci una vacanza con mio figlio Giacomo e una coppia di amici che avevano un ragazzino della sua stessa età. Avevamo affittato una casa isolata, su un’isola, senza elettricità, né acqua corrente. Ci sono voluti solo un paio di giorni perché i nostri pargoli si adattassero al drastico cambiamento, e dopo qualche settimana erano diventati dei selvaggi che giocavano a nascondino al buio, riconoscevano il verso di ogni animale, correvano a piedi nudi sulla terra dura, raccoglievano le verdure nell’orto e la sera, sotto il portico, ci ascoltavano affascinati raccontare a turno qualche vecchia storia che credevamo sepolta nella nostra memoria. Mi rammarico spesso di non aver più offerto a mio figlio la stessa emozionante esperienza di quell’estate, e mi domando se le prossime generazioni potranno mai vivere qualcosa di simile. Sarà sempre come è ora, la Terra, fra cento o due cento anni? Siamo davvero in tempo a salvarla? Io spero con tutta me stessa in una grande Movimento di Rinascita della Natura e in un Infinito Amico che in qualche modo ci accolga. Perché è da lì che noi tutti veniamo. Ed è lì, credo, che un giorno torneremo.