Carnet de voyage
L’impermeabilizzazione. Da sempre.
Nord Bitumi
Waterproofing. Right from the start.
grazie a tutti coloro che con creativitĂ e dedizione hanno reso possibile questo libro thanks to the many whose inspiring creativity and diligence made this book possible
28 settembre 2006, ore 10.30 Tante sentinelle ritte e immobili, come cani della prateria mentre fiutano suoni e odori a noi invisibili. Ecco il mio primo incontro con Nord Bitumi. Di buon mattino mi ero recato alla biblioteca della Facoltà di Architettura di Venezia per un articolo sul design di fine ‘900. Dopo 3 ore di letture e appunti decisi di prendermi una boccata d’aria. Diversamente dal solito salii fino all’ultimo piano. Sapevo che da qui si poteva accedere a una terrazza pedonabile generosa di stupendi panorami. Pregustavo l’aria frizzante di fine settembre, quando fui accolto da una fila ordinata di rotoli scuri, nel bel mezzo di un cantiere. «Ehi! Lei che ci fa qui?» un uomo sui 40 anni con un elmetto giallo in testa mi raggiunse. «I non addetti non possono entrare». Guardai il cartellino appeso alla camicia: “Direttore dei lavori”. «Mi scusi. Non sapevo di questi lavori. Sono Romeo Virgili, un giornalista. Mi dica, cosa state facendo?» «Stiamo rifacendo la copertura del tetto impermeabilizzandolo e isolandolo termicamente» «E questi rotoli?» «Servono appunto a quanto le ho detto. Sono membrane bitume polimero di Nord Bitumi, un’azienda specializzata in questo campo.» «Interessante. In pratica cosa fate?» non potei fare a meno di chiedere: la curiosità di giornalista stava emergendo. «Senta…sinceramente avrei altre cose da fare che star qui a spiegarle l’intervento. Se vuole saperne di più contatti l’azienda. Si trova a Sona in provincia di Verona. L’indirizzo e il telefono li può trovare sul sito internet Nordbitumi.it.» «Grazie mille» annotai subito nome e indirizzo web su un taccuino di pelle nera che porto sempre con me. «E, mi faccia un favore, ritorni giù.» «OK.» Tornai sui miei passi deciso ad approfondire la cosa.
La curiosità di un incontro Being nosy at a meeting
28 September 2006, 10.30 a.m. Lots of immobile, upright sentries, like prairie dogs when they sense sounds and smells indiscernible to us. This was my first meeting with Nord Bitumi. I had gone to the library at the Faculty of Architecture in Venice early one morning for an article on late twentieth-century design. After three hours’ reading and taking notes, I decided to get a breath of fresh air, but unusually I went up to the top floor which I knew gave access to a terrace offering fantastic views. I looked forward to the biting air of late September, when I was greeted by an orderly row of dark rolls, right in the middle of a building site. “Hey! What are you doing here?” A man of about 40 with a yellow helmet came over to me. “Unauthorised people can’t come in here.” I looked at the badge on his shirt: “Works Director”. “Excuse me, I didn’t know about these works. I’m Romeo Virgili, a journalist. Tell me, what are you doing?” “We’re relaying the roof, with waterproofing and heat insulation.” “And these rolls?” “They’re for what I’ve just said: bitumen polymer membranes from Nord Bitumi, a company specialising in this field.” “Interesting. What exactly do you do?” I couldn’t help but ask: the nosiness of the journalist was coming out. “Listen… I’ve honestly got other things to do than stand here explaining the work to you. If you want to know more about it, get in touch with the company. It’s in the province of Verona. You can find the address and phone number on their website, Nordbitumi.it.” “Thanks a lot.” I immediately jotted down the name and website on a black leather notebook I always carry with me. “And, do me a favour, go back downstairs.” “OK.” I retraced my steps, resolved to go further into the matter.
Primo obiettivo? Conoscere le persone First objective? Meet the people
2 ottobre 2006 Fu facile mettermi in contatto con l’azienda. «Un reportage sull’azienda?» mi chiese l’assistente del direttore generale «Sarebbe una cosa molto interessante». Dopo quel contatto ve ne sono stati altri. Ma ora sono qui, nel “quartiere generale” di Sona (Vr). La prima cosa da fare? Conoscere le persone. Come aveva ben intuito Enzo Ferrari “una fabbrica si costruisce prima con le persone, poi con le macchine e, infine, con i muri”. Non sono le aziende a prendere decisioni, a inventare nuovi prodotti, a trovare nuovi clienti. Tutto ciò lo fanno le persone. Se si libera il loro potere, l’effetto sarà sorprendente. Energia, voglia di fare, attenzione alle richieste che arrivano. Ecco cosa si respira esplorando i molti uffici, ascoltando le conversazioni al telefono, parlando con chi lavora… Strinsi molte mani, incontrai molti occhi, osservai molte espressioni, ma tutte mi comunicarono lo stesso spirito. «Oggi il Responsabile commerciale estero non c’è» mi riferì il tecnico incaricato di farmi da guida in questa esplorazione aziendale. «Lo incontreremo domani. Rimarrà sorpreso dal vedere in quanti Paesi le nostre soluzioni trovano applicazione». L’espressione del mio viso non lasciò dubbi sulla voglia di verificare quanto appena rivelato.
2 October 2006 It was easy to get in touch with the company. “An article on the company?”, the general manager’s assistant asked me. “That would be very interesting.” That contact was followed by others. But now I’m here, in the hdqrs of Sona, Verona. The first thing to do? Meet the people. As Enzo Ferrari clearly understood: “a factory is firstly made up of people, then the machinery and, finally, the walls”. It is not companies that make decisions, invent new products or find new clients. All this is done by people. If their power is unleashed, the effect is surprising. Energy, the will to work and attention to incoming requests. This is what is noticeable exploring the numerous offices, listening to the telephone conversations and talking to the staff. Shaking many hands, meeting many eyes, watching many expressions, all convey the same spirit. “The foreign sales manager isn’t here today”, says the technician appointed to act as my guide in this company exploration. “We’ll meet him tomorrow. You’ll be surprised to see the number of countries where our solutions are applied.” The expression on my face leaves no doubt as to my desire to verify what he has just told me.
3 ottobre 2006, ore 12.00 Un mappamondo con il morbillo. Così mi sembrò la cartina geografica ricca di puntine rosse, ad indicare le varie realizzazioni eseguite con i prodotti dell’azienda. Algeria, Norvegia, Irlanda, Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Romania, Argentina, Kuwait, Hong Kong, Taiwan, Repubblica di Singapore, Costarica, Cuba sono solo alcune delle nazioni che vidi indicate. Naturalmente in Italia “il contagio” era più esteso. «Buongiorno! Mi scusi per ieri, ma stavo tornando dal Messico» mi accolse allegramente il Responsabile commerciale estero. «Si figuri. Vedo che all’estero le soluzioni Nord Bitumi vanno forte». «Sì, non ci possiamo lamentare». «E in Messico, a quale progetto state lavorando?» «Per la verità non si è trattato di un intervento di impermeabilizzazione. Ero presso l’impianto che abbiamo realizzato a Tampico». «Non solo i prodotti, quindi, ma anche la vostra tecnologia produttiva viaggia in tutto il mondo». «Finora sono stati realizzati quattro impianti: tre negli Stati Uniti e uno in Messico». «Anche Nord Bitumi esporta il “made in Italy”?» «Senza dubbio. Come in altri settori, è facendo leva sulla creatività, l’innovazione e la capacità di produrre tecnologia originale che si possono conquistare i mercati esteri. Tutto questo, unito a una qualità e a un servizio impeccabili, ci ha reso un’azienda che fa crescere l’intero settore dell’impermeabilizzazione». A suggellare queste parole uno squillo di telefono. L’incontro era terminato. Una stretta di mano e l’esplorazione continua.
Anche questo è “made in Italy”
This is also “made in Italy”
3 October 2006, 9.30 a.m. A world map with measles. That’s what the map looked like to me with its numerous red dots showing the places where works have been carried out using the company’s products. Algeria, Norway, Ireland, Sweden, Poland, Czech Republic, Germany, Romania, Argentina, Kuwait, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Costa Rica and Cuba are just some of the countries I see marked. Of course in Italy the “infection” was more widespread. “Good morning! I’m sorry about yesterday, but I was coming back from Mexico”, the foreign sales manager greets me cheerily. “Don’t mention it. I see that Nord Bitumi solutions are going well abroad.” “Yes, we can’t complain.” “And what are you working on in Mexico?” “Actually it’s not a waterproofing job. I was at our factory in Tampico.” “So it’s not just your products that travel the world, but also your production technology.” “Four factories have been built so far: three in the USA and one in Mexico.” “So Nord Bitumi exports the ‘made in Italy’ label, too?” “Certainly. As in other sectors, it is by banking on creativity, innovation and the ability to produce original technology that foreign markets can be won. All this, combined with immaculate quality and service, has made us a company that is expanding the whole waterproofing sector.” These words are confirmed by the phone ringing. The meeting is over. A handshake and the exploration continues.
Aiutare a Helping to get
3 ottobre 2006, ore 12.00
raggiungere il migliore risultato the best result
3 October 2006, 12.00 noon Assistance, assistance, assistance. A word that kept insistently coming back. All words have the power to evoke images, concepts, reality. In this case what was it? A toll-free number? Certainly not. The traditional brochure? Perhaps. Here is my guide’s answer. “When did you hear about our company for the first time?” “At a building site in Venice”, I amused myself thinking that you never forget a first date. “On-site assistance is only part of it”, he explains. “We work with our clients at every stage of the job: from conception to plan, from choosing the best products to delivering the material to the worksite and laying. “Like a kind of guardian angel?” “More or less”, he says, smiling. “Obviously the assistance must also include comprehensive, detailed information: catalogues, design and laying manuals both on computer and hard copy - and … this.” We had stopped in front of a computer and he showed me the website, where all the technical information is available. “Aren’t you worried about being copied?” “They’re welcome! In that case they would simply be following us.”
Assistenza, assistenza, assistenza. Una parola che tornava con insistenza. Tutte la parole hanno il potere di evocare immagini, concetti, realtà. In questo caso di che cosa si trattava? Un numero verde? No, di certo. Il classico depliant? Forse. Ecco la risposta della mia guida. «Quando ha conosciuto la nostra azienda per la prima volta?» «In un cantiere a Venezia», il primo incontro non si scorda mai, pensai divertito tra me. «L’assistenza in cantiere è solo una parte» precisò. «Affianchiamo i nostri clienti in ogni fase di un lavoro: dall’idea al progetto, dalla scelta dei prodotti più idonei alla consegna dei materiali in cantiere, alla posa in opera». «Come dire? Una specie di angelo custode». «Più o meno» disse sorridendo. «Ovviamente l’assistenza non può non comprendere un’informazione accurata e completa: cataloghi, manuali di progettazioni e posa - sia cartacei che informatici - e… questo». Fermatosi davanti a un computer mi mostrò il sito web, dove si poteva accedere a tutte le informazioni tecniche. «Non avete paura che vi copino?» «Che facciano, in questo modo saranno loro a rincorrerci».
3 ottobre 2006, ore 16.00 L’antro degli alchimisti che, in segreto, applicano arcane formule per ottenere miscele dalle straordinarie proprietà. Chi si immagina in questo modo un laboratorio di Ricerca e Sviluppo, rimarrà deluso o piacevolmente sorpreso. Gli alambicchi sono stati sostituiti da computer, microscopi elettronici e altri macchinari futuristici. I nuovi alchimisti sono in camice bianco e il potere di proteggere i nostri ambienti deriva dalla ricerca scientifica e non da un’utopica “pietra filosofale”. «Questo è il nostro Laboratorio di Ricerca e Sviluppo» esordisce il mio cicerone con una punta di orgoglio. «Qui si sviluppano i nuovi prodotti e si svolgono i test di controllo qualità su campioni di membrane prelevati dalla produzione». «Quis custodiet ipsos custodes?» mi lasciai sfuggire. L’espressione che si dipinse sul volto dirimpetto al mio mi fece capire la poca familiarità con il latino. «È una citazione di Giovenale. Vuol dire: “chi controlla i controllori?». A quella spiegazione il tecnico mi indicò due persone dall’aspetto serio e professionale. «Vede quei due? Sono due ispettori di Bureau Veritas Italia. Non solo quest’istituto, ma anche l’olandese BDA e l’inglese BBA, periodicamente, verificano che l’operato del nostro laboratorio risponda agli standard stabiliti dalle norme internazionali».
3 October 2006, 4.00 p.m. The cave of the alchemists who, in secret, apply arcane formulas to obtain mixtures with extraordinary properties. Anyone imagining a research and development laboratory in this way would be disappointed, or pleasantly surprised. The alembics have been replaced by computers, electronic microscopes and other futuristic machinery. The new alchemists wear white shirts, and the power to protect our environment is based on scientific research, not a utopian “philosopher’s stone”. “This is our research and development laboratory”, says my guide with a touch of pride. “New products are developed here and quality control tests carried out on samples of membranes taken from production.” “Quis custodiet ipsos custodes?”, I let slip. The expression on the face opposite mine clearly shows a lack of familiarity with Latin. “It’s a quote from Juvenal. It means: “who governs the governors?”. To that explanation the technician points out two people of serious, professional appearance. “Do you see those two? They are Bureau Veritas Italia inspectors. Not only that organisation, but also the Dutch BDA and English BBA periodically check that the work in our laboratory complies with international standards.”
La culla della qualità
The cradle of quality
L’ambiente: un patrimonio comune
The environment: a shared
4 ottobre 2006 La visita si è conclusa. Prima dei saluti - e di ringraziare la mia paziente guida - mi viene consegnata molta documentazione da cui avrei potuto ricavare altre notizie. 5 ottobre 2006, ore 09.00 Due giorni - più o meno - mi ci vorrà per leggere tutti i materiali che mi sono stati consegnati. Inizio e subito un aspetto mi colpisce. In accordo con il simbolo che la caratterizza, l’azienda riserva grande attenzione all’ambiente. Una scelta imprenditoriale, a mio avviso oculata, che, oltre a rispondere alla condivisione di valori sociali, oramai diffusi, manifesta una profonda convinzione: dedicare un’importanza strategica all’ambiente può contribuire, nel medio e lungo periodo, allo sviluppo di un patrimonio intangibile in termini di know-how e motivazione. Del resto, penso che non potrebbe essere diversamente. Un’azienda che ha come missione di proteggere il benessere ambientale degli edifici non può certo ignorare l’ambiente naturale e di lavoro. Anche quest’ultimo, leggo, viene continuamente monitorato perché le condizioni siano ottimali, soprattutto nel reparto produttivo. I miei occhi non possono che confermare.
4 October 2006 The visit is over. Before saying goodbye - and thanking my patient guide - I am given considerable documentation from which I will be able to learn much more.
wealth
5 October 2006, 9.00 a.m. It will take two days - more or less - for me to read all the material I have been given. I start and one aspect strikes me immediately. In keeping with its distinguishing symbol, the company is very attentive to the environment. This is a business decision that I think is very shrewd. As well as responding to the sharing of now widely accepted social values, it shows a deep conviction: giving strategic importance to the environment may contribute to the development of an intangible wealth in terms of know-how and motivation in the medium and long term. On the other hand, I don’t think it could be otherwise.
5 ottobre 2006, ore 20.00 L’attenzione per l’ambiente mi spinge a chiedermi se un’azienda possa avere un’etica. Lo scopo principale di un’azienda è massimizzare i profitti. C’è spazio dunque per l’etica? Le analisi più profonde le lascio ai “professori” di strategie aziendali. Per me lo spazio dev’esserci. L’azienda è un attore sociopolitico di tal valore che non può essere “eticamente cieco”. Trascurare le regole etiche fondamentali, per ricercare esclusivamente il guadagno economico, rischia di ritorcersi contro l’azienda. Nord Bitumi ha dei valori? Individuarli non è difficile. Sono presenti in ogni catalogo e brochure, visibili a tutti. È meglio che li riassuma, per non dimenticarli durante la stesura dell’articolo. :: Rispetto per l’individuo, fiducia nella sua unicità e nella sua iniziativa. Solo così si può avere l’impegno migliore e la crescita di tutto il gruppo. :: Uno stile di lavoro che vive di passione e responsabilità, condividendo obiettivi e risultati con i propri clienti. :: Innovazione tecnologica e di conoscenza. Ricercare sempre nuove soluzioni per raggiungere una competenza nel settore difficilmente eguagliabile. Una ricchezza esportata nel mondo.
“Niente di splendido fu mai realizzato se non da coloro i quali osarono credere che qualcosa, dentro di loro, era superiore alle circostanze” Bruce Barton, pubblicitario
5 October 2006, 8.00 p.m. The focus on the environment prompts me to wonder whether a company can have an ethic. The main purpose of a company is to maximise profits. So is there any room for ethics? I’ll leave the deeper analysis to the “professors” of company strategy. But I think there has to be room. The company is a socio-political actor of such value that it cannot be “ethically blind”. Ignoring basic ethical rules, to seek only economic profit, risks backfiring against the company. Has Nord Bitumi values? Identifying them is not difficult. They are shown in every catalogue and brochure, visible to all. It is best to summarise them here, so as not to forget them when writing up the article. :: Respect for the individual, faith in his uniqueness and initiative. Only in this way is it possible to ensure the best commitment and growth of the whole group. :: A style of working based on enthusiasm and responsibility, sharing aims and results with the clientele. :: Innovation of technology and knowledge. Always looking for new solutions to reach an expertise in the sector that is difficult to match. A wealth exported to the world.
Regole che diventano vantaggi. Per tutti.
Rules that become advantages. For all.
“Nothing great was ever achieved except by those who dared to believe that something inside them was greater than the circumstances” Bruce Barton, advertiser
Many solutions for the best result.
6 ottobre, ore 08.30 Stamattina “andiamo per rotoli”. Ho tra le mani il catalogo dei prodotti. Non c’è che dire: vi è la “ricetta” per ogni esigenza. Tra i “primi piatti”, una completa gamma di membrane bitume polimero dalle alte prestazioni per la “tradizionale” impermeabilizzazione pluristrato. Le sembrerà controintuitivo, ma non è detto che due membrane offrano più protezione di una: furono queste le esatte parole che un tecnico mi disse durante la mia visita guidata al laboratorio di Ricerca e Sviluppo dell’azienda. Ed infatti Nord Bitumi ha messo a punto un sistema integrato per l’impermeabilizzazione monostrato. Tecnica ampiamente impiegata in Paesi come la Norvegia, la Svezia e la Germania. Secondo piatto (continuiamo la metafora “menu”). Manti antirumore per l’isolamento acustico da rumori aerei e da calpestio. Alto isolamento, facile posa. Asciutti, caldi e tranquilli: che si può volere di più! Contorno. Collanti, adesivi liquidi e fissaggi per facilitare la posa. L’impermeabilizzazione è servita.
Arflex
Iter Route
Iter Antiradice
Iter Nord
Nordstabil
Iter Forte Extra
Iter Forte 17A
Iter 20
Super A
Flexpol
Nordflex
Nordflex Poliestere
Stratos Base SBS
Tante soluzioni per il miglior risultato.
OR IT CO
NC
OR
RE
NT
E
CO
MP
ET
6 October, 8.30 a.m.
Poligu
aina
This morning “we’re going to see the rolls”. I’ve got the product catalogue in hand. It has to be said: there is a “recipe” for every need.
The “first courses” include a complete range of high performance bitumen polymer membranes for “traditional” multi-layer waterproofing. “It may seem nonsense to you, but two membranes do not necessarily offer more protection than one”. These were the exact words a technician had said to me during my guided tour of the company’s research and development laboratory. Indeed, Nord Bitumi has created an integrated system for single-layer waterproofing, a technique widely used in countries like Norway, Sweden and Germany.
Second course (we’ll continue with the “menu” metaphor). Soundproof courses for insulation against aircraft and footfall noise. High insulation, easy laying. Dry, warm and peaceful: what more could you want! Side dish. Glues, liquid adhesives and fasteners for simplifying laying. Waterproofing is served.
6 ottobre 10.30, ore 10.30 Oslo, Natale 2003. Ricordo ancora quei -10°C. Uno dei Natali più freddi che abbia mai trascorso. «Questo è nulla. Talvolta si toccano punte di -30°C» mi dissero gli amici che mi ospitavano. Per mia fortuna non ebbi modo di appurarlo di persona! A Oslo è stata realizzata l’impermeabilizzazione del piazzale di Telenor Communication, la più grande compagnia IT della Norvegia. … Algeria, estate 2005. 5 amici temerari, 2 jeep sgangherate, una mappa del territorio… e via! Partendo da Algeri, toccammo In Salah, Hassirmel, El Gassi, Hassi Messaoud (non ricordo più se in quest’ordine). Una delle vacanze più faticose e straordinarie. Eppure, anche qui, in un clima capace di escursioni termiche nell’ordine di 60°C (da -5°C a +55°C) sono stati eseguiti lavori di impermeabilizzazione con prodotti Nord Bitumi. Scoprire queste coincidenze mi fa apprezzare ancor di più la tecnologia messa a punto da questa azienda. Dal ghiaccio al deserto questa tecnologia ha sempre vinto la sfida.
6 October 10.30 a.m. Oslo, Christmas 2003. I still remember that temperature of -10°C. One of the coldest Christmasses I’ve ever had. “This is nothing. Sometimes it goes down to -30°C”, said the friends I was staying with. Luckily for me I didn’t have to personally verify that! In Oslo the courtyard of Telenor Communication, the biggest IT company in Norway, was waterproofed. … Algeria, summer 2005. Five fearless friends, two battered Jeeps, a map of the area … and away! Leaving from Algiers, we stopped in In Salah, Hassirmel, El Gassi, Hassi Messaoud (I don’t remember if it was in that order). One of the most tiring and amazing holidays. And yet, even here, in a climate with a temperature range of 60°C (from -5°C to +55°C) waterproofing works were carried out with Nord Bitumi products. Discovering these coincidences makes me appreciate the technology developed by this company even more. From the ice to the desert, this technology has always met the challenge.
Freddo? Caldo? Non c’è problema
Cold? Hot? No problem
Dar valore all’idea e a chi la realizza
Giving value
6 ottobre 2006, ore 16.00 Come ogni viaggio e ogni ricerca, si giunge prima o poi alla fine. Il mio articolo ha bisogno di una conclusione. Che cosa caratterizza in sintesi questa azienda? Devo rifletterci: una conclusione inadeguata lascia l’amaro in bocca. … Nord Bitumi ha la capacità di trasferire valore a ogni realizzazione grazie a un patrimonio che la distingue. Da dove nasce questa conoscenza? Da un gruppo di persone competenti e motivate, in grado di dare ai clienti un di più, difficilmente misurabile, ma determinante. Da una costante attività di ricerca, da innovazioni e strumenti capaci di fornire valore aggiunto. Da una rete di rapporti con progettisti e architetti di tutto il mondo. La capacità di creare nuova conoscenza si accompagna alla volontà di diffonderla e incorporarla in prodotti, servizi, relazioni. Se un progettista o un’impresa si rivolge a Nord Bitumi, cosa trova? Passione, capacità di risposta, soluzioni anticipatrici. … Beh, come finale non sembra male.
6 October 2006, 4.00 p.m. Like every trip and every study, sooner or later you come to the end. My article needs a conclusion. What can be summed up as distinguishing this company? I have to think: a poor conclusion leaves a bad taste in the mouth. ‌ Nord Bitumi has the ability to put value into every job thanks to its distinctive wealth of knowledge and experience. Where does this come from? From a group of expert, motivated people, able to give the clients something extra that is difficult to specify but decisive. From ongoing research and from innovation and equipment able to give added value. From a network of relations with designers and architects all over the world. The ability to create new knowledge is accompanied by the desire to circulate it and incorporate it into products, services and relationships. If a designer or company turns to Nord Bitumi, what does he find? Enthusiasm, ability to respond, preventative solutions. ‌ Well, that doesn’t seem too bad for a conclusion.
to the idea and those who put it into practice
1977 1982 1990 1993 1994 1997 1999 2000 2003 2006
Affianca alla produzione di membrane con APP quella di membrane con SBS Apre il primo impianto a Plattsburgh, USA, al quale si aggiungeranno altri 3 stabilimenti Brevetta il pannello isolante a supporto delle impermeabilizzazioni bituminose Per la prima volta in Italia un’intera gamma di prodotti riceve la certificazione FMS (Factory Mutual System) Apre l’impianto di Tampico, Messico Ottiene la certificazione di Qualità ISO 9001 Lancia STRATOS Program, l’innovativo sistema impermeabilizzante monostrato Introduce NORDSILENCE, manto antirumore per l’isolamento acustico da rumori aerei e da calpestio Ottiene la nuova certificazione qualità UNI EN ISO 9001:2000 L’azienda ottiene la marcatura CE per le membrane impermeabilizzanti e il Certificato del controllo della produzione di fabbrica (1370-CPD-0047)
Il mio articolo è quasi pronto.
“Non esistono grandi scoperte, ma solo grandi conseguenze” Le Corbusier
An idea that has made history
Un’idea che ha fatto storia
6 ottobre 2006, ore 20.00 Straordinario. Erodoto nel V secolo a.C. giunse a Babilonia e qui notò l’utilizzo di un curioso materiale naturale: il bitume. Un balzo in avanti nel tempo e troviamo Vitruvio (I sec. a.C.) che, nel suo “De architectura”, ci descrive le tecniche costruttive in uso al tempo dei Romani, parlando con entusiasmo delle qualità straordinarie del bitume. Molta acqua è passata sotto i ponti da allora. Aziende come Nord Bitumi hanno portato alle conseguenze più proficue una tecnologia che affonda le radici negli albori della civiltà. Mi pare giusto accostare alla storia di un’idea che viene da lontano, la storia di un’idea imprenditoriale. Una storia più recente, ma non meno significativa che parte nel 1967 con la produzione di membrane bitume polimero APP.
6 October 2006, 8.00 p.m. Amazing. Herodotus went to Babylon in the fifth century BC and noted the use of a strange natural material: bitumen. A jump forward in time and we find Vitruvius (first century BC) who, in his “De Architectura”, describes the construction techniques used in the time of the Romans and talks enthusiastically about the extraordinary qualities of bitumen. A lot of water has passed under the bridge since then. Companies like Nord Bitumi have taken a technology with its roots in the dawn of civilisation to its most profitable consequences. It seems right to place the history of a business idea alongside the history of an idea from afar. It is more recent history, but no less significant, which starts in 1967 with the production of APP bitumen polymer membrane. 1977
The production of APP membranes is joined by that of membranes with SBS
1982
The first factory in Plattsburgh, USA, is opened, later to be joined by three others
1990
The insulation panel to support bituminous waterproofing is patented
1993
For the first time in Italy an entire range of products receives FMS (Factory Mutual System) certification
1994
The factory in Tampico, Mexico, is opened
1997
ISO 9001 Quality Certification is attained
1999
The STRATOS Program is launched: an innovative single-layer waterproofing system
2000
NORDSILENCE is introduced: a soundproof course for acoustic insulation against aircraft and footfall noise
2003
The new UNI EN ISO 9001:2000 Quality Certification is attained
2006
The company obtains the EC mark for waterproofing membranes and the Factory Production Control Certificate (1370-CPD-0047)
My article is almost ready. “There are no great discoveries, only great consequences” Le Corbusier
per saperne di pi첫 vi invitiamo a visitare www.nordbitumi.it to learn more, please visit www.nordbitumi.com
www.nordbitumi.it
www.nordbitumi.com
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