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CAPITOLO 3: EZIOPATOGENESI DELLA ROTTURA DEL LCA
from TESI VETERINARIA_Serena Capanni Trattamento in mtc di un cane affetto da rottura bilat del LCA del g
CAPITOLO 3 EZIOPATOGENESI DELLA ROTTURA LCA
In Medicina Veterinaria, l’incompetenza del legamento crociato anteriore (LCA) è una delle patologie di più frequente riscontro nella pratica clinica (Griffon, 2010). Un deficit legamentoso aumenta l’instabilità articolare; questo porta a uno stato infiammatorio che a sua volta evoca fenomeni degenerativi e artrosici. Tutti questi fattori possono portare ad una grave limitazione dellʼattività motoria del soggetto. Ad oggi, la rottura del legamento crociato anteriore viene considerata una patologia multifattoriale, (Innes et al., 2000) le cui cause sono: • genetiche; • malformazioni dell’arto posteriore; • inclinazione del piatto tibiale; • stile di vita sedentario;
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• peso corporeo; • mancata armonia nello sviluppo muscolare dell’arto posteriore; • artrite linfocitica-plasmocitaria. Esiste una componente genetica, studiata da Wilke et al. (2006), che nella razza Terranova ha dimostrato l’esistenza di un genotipo associato alla rottura del LCA. Non è ben chiaro se l’aspetto genetico influenzi direttamente il legamento stesso oppure se ne guidi i fattori conformazionali. Sviluppi non corretti dell’apparato scheletrico dell’arto pelvico sono direttamente correlati a un aumento dell’incidenza di lesioni al LCA. Il ginocchio varo, al quale spesso sono associate altre patologie come la displasia dell’anca e l’intra-rotazione tibiale, aumentano il grado di stress del crociato anteriore. Alla stessa maniera, anche l’intrarotazione tibiale aumenta lo stress legamentoso.
Ciò è dovuto al fatto che il quadricipite femorale, durante la sua contrazione, non è più in asse con la tibia, costringendola a un’intrarotazione forzata, con conseguente sofferenza del legamento crociato. Questa situazione è direttamente correlata con il grado di lussazione rotulea. L’inclinazione del piatto tibiale, è direttamente proporzionale alla forza di avanzamento tibiale; pertanto più è inclinato, più stress riceve il LCA. In letteratura è stata dimostrata l’associazione tra la rottura del
crociato anteriore e un piatto tibiale molto inclinato, ma non il contrario. È stato invece sottolineato come un piatto tibiale molto inclinato, aumenta l’incidenza di rotture bilaterali del LCA.
Lo squilibrio muscolare (gastrocnemio e quadricipite femorale), con la preponderanza di un gruppo muscolare su di unʼaltro, può andare a modificare quelle che sono le intime forze in gioco a livello articolare, aumentando il carico sul comparto legamentoso. Questo fattore, assieme a uno squilibrio vascolare locale e alla presenza di microtraumi, sono stati proposti come possibili fattori d’indebolimento dell’ultrastruttura legamentosa, che può sfociare in un suo deficit. Una degenerazione del legamento può anche essere conseguenza di una artrite linfocitica-plasmocitaria, a livello intrarticolare. La reazione autoimmune può portare ad una alterazione ultra-strutturale delle fibre collagene che compongono il LCA. Inoltre, non bisogna sottovalutare lo stato di nutrizione, BCS (Body Condition Score) del soggetto. Un incremento del peso corporeo, aumenta la forza con la quale il femore preme sulla tibia. Questa, avanzando, accresce il carico a cui è sottoposto il crociato (Hayashi et al., 2003). Infine, il legamento crociato anteriore potrebbe essere lesionato da un trauma diretto, come un’intra-rotazione della tibia ad arto flesso, situazione frequente nei cani sportivi o da caccia.