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ANDERLINI NEWS
febbraio_marzo 2018_BIMESTRALE
ANNO 20_N° 101
WINTER CUP, UN'ALTRA EDIZIONE DA RECORD!
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SOMMARIO
NEWS
UN PALA PANINI GREMITO INCORONA LE SEI VINCITRICI DELLA MOMA WINTER CUP 2017 a cura dell'Ufficio Stampa S.diP.
BUON ANNO! di Daniele Soragni
MERRY CHRISTMAS 2017 a cura dell'Ufficio Stampa S.diP.
SOCIETÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA LUCRATIVA RICONOSCIUTA DAL CONI: ECCO LA PRIMA NOVITÀ DEL 2018!
DALLA TECNICA DEL BAGHER ALLA RICEZIONE AL LIBERO di Alberto Di Mattia
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L'ALBUM DELLA MOMA WINTERCUP 2017
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WHAT IS CROSSFIT? RUBRICA LLHT: SUL FILO
di Filippo Guidotti
LLHT.org di Andrea Strozzi
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EDITORIALE
NEWS
Buon anno! di Daniele Soragni
Carissime lettrici e lettori eccoci al primo numero del nuovo anno che auguro a tutti il migliore possibile! Alla scuola di pallavolo Franco Anderlini è cominciato alla grande con l’edizione della Winter Cup, una manifestazione da Guinnes dei primati con oltre 200 squadre iscritte. E per rimanere in clima invernale troverete in questo numero anche un ampio resoconto di un altro torneo che ha avuto un grande successo, il Merry Christmas. Due iniziative che hannno chiuso il 2017 e inaugurato il 2018 con nostra grande soddisfazione e che aprono la strada alle tantissime attività che abbiamo in cantiere.
nell’impresa di far sfilare sotto la stessa bandiera gli atleti dei due Paesi. E chissà se proprio sulla neve e il ghiaccio possa iniziare una fase di disgelo. Buona lettura e buone schiacciate a tutti.
Vorrei concludere questo mio breve saluto accantonando per un attimo la pallavolo, ma restando sempre nel mondo dello sport ricordando che il 9 febbraio iniziano a Pyeongchang, in Corea del Sud, i XXIII giochi invernali. Sono note a tutti le tensioni fra la Corea del Sud e la confinante Corea del Nord, ma lo sport è riuscito
DIRETTORE RESPONSABILE: Daniele Soragni ASSISTENTE RESPONSABILE: Francesco Giovenzana REDAZIONE: Federica Stradi, Marcello Galli, Marco Neviani. DIRETTORE EDITORIALE: Rodolfo Giovenzana COLLABORATORI: Andrea Strozzi, Dott. Claudia Fiorini, Movida Studio, Maurizio Forte, Filippo Guidotti. FOTOGRAFIA: www.fotomodena.it PROGETTAZIONE CREATIVA E IMPAGINAZIONE: STS ITALIANA SEDE SOCIALE e REDAZIONE: Pala Anderlini - Via Mario Vellani Marchi, 106 - Modena - 41124 - Tel. 059/4821526
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Un Pala Panini gremito incorona le sei vincitrici della Moma Winter Cup 2017
La nona edizione della Moma Winter Cup si chiude con 3 titoli e con un argento da parte delle squadre locali in un Pala Panini letteralmente gremito: conquistano il titolo 2017 LiuJo Nordmeccanica in Under 14 femminile, Azimut Modena Volley in Under 18 maschile e Scuola di Pallavolo Anderlini in Under 16 femminile, con un argento targato Anderlini in Under 18 femminile. Novara conquista Under 16 maschile e Under 18 femminile mentre il titolo Under 14 maschile è andato a Volley Segrate 1987. Dietro a 6 vincitrici che incidono il loro nome nell’albo d’oro, troviamo l’entusiasmo delle 208 squadre partecipanti e degli oltre 4000 partecipanti che si sono sfidati sui 12 Comuni coinvolti in 68 campi di gara, trasformando Modena in una
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città piena di giovani sportivi e di tanti appassionati al seguito: questa è la Moma Winter Cup, manifestazione di pallavolo giovanile organizzata dalla Scuola di Pallavolo Anderlini e ormai conosciuta come uno dei più belli e più grandi tornei giovanili del continente. La cerimonia conclusiva ha visto le migliori di ogni categoria salire sul podio, non prima del saluto delle Istituzioni e di Unimore e Avis, dell’applauso agli arbitri e ai ragazzi del Progetto di Alternanza ScuolaLavoro svolto in collaborazione con l’Istituto Alighieri di Modena nell’ambito della manifestazione. Premi speciali targati Hidromatic per la delegazione di Sliedrecht, giunta dall’Olanda con sei formazioni ed un centinaio di ragazzi/e, e per il giocatore più giovane delle Finalissime del Pala Panini.
dell'Ufficio Stampa S.di P.
Ripercorrendo la giornata del Pala Panini, la prima finale andata in scena è stata quella Under 14 maschile, che ha visto la formazione del Volley Segrate 1978 imporsi nettamente su Rulmeca Volley Almevilla, mentre sul gradino più basso del podio sono saliti i ragazzi del Club Arezzo che hanno superato Marino Pallavolo Bulls. I ragazzi della S. di P. Anderlini hanno chiuso all’undicesimo posto grazie alla vittoria 2-1 su Play & Enjoy Sport. Subito a seguire in campo le pari età per la finale femminile, dove ad aggiudicarsi il titolo è stata la Liu Jo Nordmeccanica Modena, che ha superato 2-0 Volley Friends Roma, mentre Vernici Zoccali Balamunt ha conquistato il bronzo ai danni di Volley Cecina. Buonissimo sesto posto per le ragazze della Scuola di
Pallavolo, mentre la formazione della San Michelese Anderlini ha chiuso al quarantunesimo posto. Alle ore 12 è stata la volta della finalissima Under 16 maschile, con la formazione del Volley Novara che ha superato 2-1 la vera sorpresa di questo torneo, gli olandesi dello Sliedrecht Sport, mentre terzi si sono classificati i ragazzi di VBC Cuneo. Settimo posto per la S. di P. Anderlini che si è imposta 2-1 su Univolley Carpi. La finale delle ore 13,30 ha visto il trionfo delle padrone di casa della S. di P. Anderlini sulle bolognesi del Volley Team Bologna Rosso, nella categoria Under 16 femminile. Le ragazze di Davide Zaccherini sono riuscite a rimontare lo svantaggio accumulato in entrambi i parziali e ad aggiudicarsi così il Titolo. Terzo gradino del podio per U.S. Torri, che ha superato dopo un avvincente tiebreak Volley Friends Roma.
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La prima finale del pomeriggio ha visto affrontarsi Azimut Modena Volley e Zinella Bologna per l’oro nella categoria Under 18 maschile. A salire sul gradino più alto del podio sono stati i ragazzi di Modena con un netto 2-0, identico punteggio con cui Yaka Volley ha superato Lupi Santa Croce nella finale per il bronzo. Diciottesimo posto per i ragazzi della S. di P. Anderlini. Ultima in ordine cronologico la finale Under 18 femminile, che ha visto andare in scena la riedizione della finale della scorsa edizione tra le padrone di casa della S. di P. Anderlini e Igor Novara, con le piemontesi che anche quest’anno sono salite sul gradino più alto del podio, mentre terze hanno chiuso le ragazze di Unionvolley che hanno sconfitto la Pomì Vbc UnionBremas Jesolo nella finale di consolazione. Il ringraziamento da parte della Scuola di Pallavolo va a tutte le parti che hanno reso possibile questa nuova impresa organizzativa e sportiva: dai Comuni coinvolti, alla Fipav, a tutti gli sponsor, Ceramiche Moma in primis, allo staff dell’organizzazione, alle società locali che hanno collaborato e a tutte le 208 squadre partecipanti.
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L’appuntamento è già fissato per il prossimo anno, con un’edizione speciale per il decimo compleanno della Moma Winter Cup.
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1° CLASSIFICATA UNDER 14 FEMMINILE
LIU JO NORDMECCANICA MODENA
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1° CLASSIFICATA UNDER 14 MASCHILE
VOLLEY SEGRATE 1978
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1° CLASSIFICATA UNDER 16 FEMMINILE
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1° CLASSIFICATA UNDER 16 MASCHILE
VOLLEY NOVARA
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1° CLASSIFICATA UNDER 18 FEMMINILE
IGOR NOVARA
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AZIMUT VOLLEY MODENA
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MERRY CHRISTMAS 2017
Merry Christmas 2017 DOMENICA 17 DICEMBRE alle ore 15.30, al Palanderlini, si è svolto l'appuntamento annuale con il Merry Christmas, torneo di minivolley di primo livello che ha visto impegnati gli atleti del 2009 2008 rispettivamente di 3a e 4a elementare. La presenza è stata ben oltre le aspettative e circa 200 atleti si sono ritrovati per giocare, arbitrare, tifare e soprattutto divertirsi tutti insieme. Ogni squadra di Modena, Serra,
dell'Ufficio Stampa S.di P.
Sassuolo, S Damaso ha dato vita ad una grande festa del gioco a colpi di bagher e schiacciate, culminata con l'arrivo di Babbo Natale che ha portato dolci doni a tutti i nostri bimbi. Grande finale con i consueti balli di gruppo coordinati dalla nostra coreografa ILARIA. ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO, sempre più numerosi!
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SUL FILO
11 maggio 2017 (12:27) · di Andrea Strozzi · in Cambiamento, RICERCATI.
Seguire ciò che si sente è sempre la cosa migliore, perché di solito è là che si trovano molta forza e verità. Philippe Petit
Stavolta è grossa. E sarebbe un peccato lasciarla svanire così, senza fermarla. Sto parlando dell’impazienza. Abbiamo costruito qualcosa di nuovo. Che non credo si sia mai visto in giro. Lo abbiamo accarezzato con idee apparentemente bizzarre, convincendoci reciprocamente che avrebbero funzionato. RICERCATI è un’esperienza carica di significati simbolici. Molti più di quelli che appaiono ad una frettolosa lettura del programma. Ieri e oggi sono due giorni meravigliosamente frenetici. Le idee zampillano
sui nostri telefoni. Le dobbiamo quasi gerarchizzare per grado di fattibilità, vista la loro quantità e originalità. Le trascrivo sul mio taccuino nero, ormai convinto che avremo moltissime nuove occasioni per sperimentarle tutte. Gli indicatori ci sono già. Messaggi, mail, alcune telefonate (sempre più rare ed evanescenti, in questa civiltà digitalizzata che parla senza ascoltare). Segnali da parte dei partecipanti, ma soprattutto degli spettatori. Il campo energetico di RICERCATI è
qualcosa di affascinante e inesplorato. Almeno per me. E questo mi rende un partecipante, prima ancora che un progettista. Mi trasmette quella paura che abbiamo disimparato ad amare, così fondamentale per ogni nostro successo… Come ho detto nell’intervista a TRC, il successo non è vincere alla lotteria, ma è innanzitutto un… participio passato: fare succedere le cose che ci fanno stare bene, questo è il successo.
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RUBRICA LLHT
HIGHLIGHTS
Chi è Andrea Strozzi
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opo una carriera di quindici anni nella governance di alcuni gruppi bancari nazionali, in cui si è occupato di sviluppo del Personale, performance-management, pianificazione strategica e M&A, oggi Andrea Strozzi ha scelto di dare priorità ai Valori in cui crede: oltre a gestire il suo blog e a a scrivere su “Il Fatto Quotidiano”, Andrea Strozzi collabora attualmente con PAEA – Progetti Alternativi per l’Energia e l’Ambiente e con il PER – Parco dell’Energia Rinnovabile, una struttura ricettiva unica in Italia (situata sulle colline umbre), esclusivamente alimentata da fonti energetiche rinnovabili ed espressamente concepita per l’ospitalità e la didattica ricreativa sui temi dell’ecosostenibilità e del risparmio energetico.
In questo senso, RICERCATI è già un successo. Per questo sentivo il dovere – per Enrico e per Michele, oltre che naturalmente per me – compagni di viaggio di questa incredibile avventura, di cristallizzare la nostra estatica impazienza in queste poche righe. Che ricordassero a noi e a tutti come ci sentivamo in queste ore di vigilia. Qualcuno dirà: Datevi una regolata! Con un sorriso, rispondo: No che non ce la diamo, stavolta! E’ tutta la vita – quella là fuori almeno – che da mattina a sera ci dicono di darci delle regolate. Stavolta no. Abbiamo combattuto e ottenuto (Dio sa quanto!). Finalmente abbiamo l’occasione per sprigionare le nostre migliori energie verso qualcosa in cui crediamo fino nel midollo. Qualcosa di nostro e di tutti. Qualcosa
di essenziale non solo per noi. Qualcosa che polarizza le energie di tanti altri esploratori. Persone che si fanno contaminare, che accolgono, che si accorgono… quanto sia oggi rivoluzionario dedicare il proprio tempo al nostro patrimonio più grande: il nostro cuore. Solo un promemoria: si chiama RICERCATI, non si chiama RITROVATI. Lo scopo non è mai arrivare. Mai. Ne parlai qui. Il 7 agosto 1974, dopo aver percorso quel filo teso tra le due Torri Gemelle ed essere quasi arrivato a destinazione, Philippe Petit non ci ha pensato un attimo ed è subito tornato indietro. A un certo punto, su quel filo si è persino sdraiato… Quando cominci, non scendi più.
Evento facebook: https://www.facebook. com/events/1618079311835170/?active_ tab=about Elenco dei relatori: http://www.unlearning.it/relatori.pdf Trailer: https://www.youtube.com/ watch?v=90DCDPZi3T8
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Società Sportiva Dilettantistica lucrativa riconosciuta dal CONI: ecco la prima novità del 2018! È della notte del 20 dicembre scorso il comunicato stampa dell'On. Sbrollini con cui si è ufficializzata la nascita, a far data dal primo gennaio 2018, delle società sportive dilettantistiche ordinarie con finalità di lucro, primo soggetto giuridico commerciale inserito nel novero degli Enti Sportivi accreditabili al CONI. Abbiamo deciso, già negli scorsi mesi, di non cercare consenso o dissenso per un intervento normativo sicuramente originale, ma invece di rimanere ben saldi nella doverosa impostazione che ci obbliga ad essere concentrati sullo studio e sull’analisi approfondita, con il preciso obiettivo di fornire chiarezza informativa e poi efficacia formativa. Dal primo gennaio 2018 fa dunque ufficialmente parte dell’ordinamento un nuovo soggetto giuridico (come già avevamo preannunciato mesi fa), come nuova opzione in aggiunta a quelle già esistenti, e non sostitutiva, per organizzare e proporre attività sportive dilettantistiche. Questa novità va salutata con rispetto e attenzione massima. Chi vorrà promuovere lo sport lo potrà quindi fare attraverso un ente di tipo associativo non profit, con una società non profit (srl sportiva dilettantistica senza fini di lucro), con una società commerciale, oppure, e qui sta la novità, con una srl sportiva dilettantistica lucrativa (una sorta di ente “low profit”). Da anni affrontiamo il tema dello sport quale prevenzione primaria in grado di contribuire pesantemente (unitamente ad altri sani stili di vita) e positivamente alla salute delle persone (e alle casse della sanità pubblica). Quindi è interessante osservare come finalmente sia-
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mo sul punto. Naturalmente da mesi siamo pronti a fornire informazioni e supporto a chi (da operatore di campo) cerca di semplificare e non di complicare, ma da adesso siamo ufficialmente “in pista”, per una norma che, per quanto definita, lascia alcuni dubbi interpretativi. Anche se sarà il “must” dei prossimi mesi, non entreremo ora nei dettagli della norma (che, tra l'altro, prevede un IRES al 50% ed un'IVA al 10% sui proventi delle attività istituzionali e un aumento da 7.500 a 10.000 sui redditi diversi ex lege 342/2000 per tutte le ASD e SSD non lucrative), ma invece ci permettiamo di evidenziare una prima riflessione di gran lunga più importante (a parere di chi scrive). Ogni operatore o gestore che opera nello sport o che intende in futuro
operare in questo comparto di elevatissimo valore sociale e culturale, ma anche di straordinario impatto economico, dovrà confrontarsi con un esperto per dare risposta a questa fondamentale riflessione preventiva: "qual è il mio obiettivo?" occuparmi di sport per realizzare il mio progetto di business (e dunque lo sport è il mezzo e il fine è il lucro) oppure promuovere e diffondere lo sport, per cui i risultati economici rappresentano il ritorno di una corretta impostazione lavorativa (e dunque lo sport è il fine e il denaro è uno strumento).
Questa è la domanda buona e giusta su cui riflettere, mentre il quesito già imperante, che rimane sbagliato poiché muove da presupposti non idonei, è: "cosa mi conviene fare ora?"
Non riteniamo affatto che sia solo una questione formale, perché il compito del professionista non è trovare la soluzione migliore per “fregare” o piegare il sistema, ma quello invece di fornire il massimo supporto per individuare e poi applicare le norme di riferimento corrette, per meglio permettere al proprio interlocutore di raggiungere i suoi obiettivi dichiarati, nel pieno rispetto di tali norme. Che poi queste debbano essere differenti in funzione degli obiettivi prescelti con consapevolezza
dal gestore ... è un condivisibile dato di fatto.
Per ulteriori richieste specifiche e/o di approfondimento, si precisa che il presente articolo è stato predisposto a cura di: Dott. Stefano Bertoletti Dott. Alberto Gambone In un mondo sempre più “social” MOVIDA resta al passo con i tempi, mo-
tivo per cui ci potete seguire su tutti i social network ad oggi maggiormente utilizzati. In particolare, accanto al sito web istituzionale www.movidastudio.it ed al blog di approfondimento www. tuttononprofit.com, potete trovaci su Facebook (con l’account Equipe Movida e la pagina Tutto Non Profit), su Twitter (con l’account @EquipeMovida), su Google+ (con la pagina Tutto Non Profit) e su Linkedin (con l’account Equipe Movida).
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RUBRICA ALLENAMENTO - CROSSFIT
What Is CrossFit? Nell’ultimo appuntamento ci siamo lasciati con il nostro atleta Ludovico Corcione intento ad eseguire in perfetto stile un Deadlift, ossia lo stacco da terra del bilanciere per portarlo all’altezza delle anche; movimento base per tutto ciò che il sollevamento olimpico. Ci siamo però anche lasciati con due promesse: parlare di alimentazione e sviscerare ancora di più nel profondo alcuni movimenti che compongono il modello CrossFit. Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale passo la parole alla mia cara amica Mariella Galantucci.
di Filippo Guidotti
Dott. ssa Mariella Galantucci, Biologa Nutrizionista ed Educatrice Alimentare, Laureata in Scienza Biologiche-indirizzo Fisio-patologico presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca per due volte: Medicina Clinica E Sperimentale e Medicina Sperimentale, sempre presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. È coautrice di vari articoli scientifici sullo studio delle malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Ha conseguito il titolo di Consultant Zone e Master Zone. Da diversi anni si occupa di Nutrizione e BenEssere a 360 gradi. Cura l’alimentazione di bambini, adulti, “più adulti”, donne in dolce attesa, sportivi, sedentari, con un unico obiettivo migliorare la qualità della vita di ciascuno.
SPORT E CORRETTA ALIMENTAZIONE Oggi il mercato della salute e del fitness ci propone innumerevoli informazioni alimentari, ma occorre diventare attenti ed abili nel selezionare bene le informazioni corrette. Un’ alimentazione corretta da una meno corretta si distingue dalle performances fisiche, emotive e mentali che lo stile alimentare adottato ci fa raggiungere e dai risultati protratti nel tempo con costanza. Imparare a scegliere i giusti alimenti, abbinarli nel miglior modo, usare cibi di qualità nelle giuste quantità…tutto questo ci permette di ottenere il migliore risultato possibile per il nostro corpo e la nostra mente. SONO POCHE E SEMPLICI LE COSE DA FARE PER MANGIARE IN MANIERA ADEGUATA E SALUTARE:
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L'importante non è dove vuoi arrivare, ma come arrivarci. Off Line
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Ecologico
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RUBRICA ALLENAMENTO - CROSSFIT
MANGIARE FRUTTA E VERDU-
RA DI STAGIONE E LOCALI Questo ci assicura di introdurre nella nostra alimentazione carboidrati a basso indice glicemico sani e controllati, che contengono i giusti MICRONUTRIENTI (vitamine, sali minerali, enzimi…) per il buon funzionamento del nostro metabolismo cellulare
PREDILIGERE
CARNI BIANCHE (possibilmente di cui si conosca l’origine) Le carni bianche sono ricche di proteine nobili ed, inoltre rispetto alle carni rosse, hanno un basso contenuto di grassi saturi, che sono elementi ritenuti dannosi per la nostra salute. Causano (se introdotti in eccesso!) aumento: del colesterolo, del rischio di obesità ed una maggiore possibilità di contrarre malattie cardiovascolari.
MANGIARE PESCE (di cui si co-
nosce la provenienza) Il pesce (in particolare, il salmone, lo sgombro ed il pesce azzurro) ci fornisce una buona quantità di acidi grassi essenziali (OMEGA 3), ma dobbiamo fare attenzione che sia pesce pescato (non di allevamento, poiché non ha le stesse caratteristiche nutrizionali) in mari non inquinati (o meglio poco inquinati), in quanto i pesci hanno la capacità di assorbire molto mercurio (ritenuto dannoso per la nostra salute).
EVITARE
I CIBI TROPPO RAFFINATI (pane, biscotti, prodotti confezionati…) Questa tipologia di cibi non contiene nutrienti utili al nostro organismo, ma sono cibi nutrizionalmente vuoti, ricchi in grassi idrogenati, conservanti, coloranti e addensanti di ogni tipo… In conclusione fanno male e fanno ingrassare!
SCEGLIERE CARBOIDRATI A BASSO INDICE GLICEMICO ( frutta, verdura e cereali integrali in adeguate quantità) I carboidrati a basso I.G. evitano alzare i livelli di insulina nel sangue (i “famosi” picchi glicemici). L’insulina immagazzina sotto forma di grasso tutti gli eccessi di cibo, soprattutto i carboidrati ad alto I.G, la cui conseguenza è di farci ingrassare. ARRICCHIRE LA NOSTRA DIE-
TA CON UNA BUONA INTEGRAZIONE DI OMEGA 3 Gli omega 3 sono acidi grassi essenziali: il nostro corpo non li produce, per cui vanno integrati nell’alimentazione. Stimolano la produzione di eicosanoidi buoni. Sono utili per aumentare l’efficienza fisica e mentale, abbassano i livelli di colesterolo nel sangue, riducono il rischio di malattie cardiovascolari, riducono gli stati infiammatori. Ed infine:
INTRODURRE
UN’ADEGUATA QUANTITA’ DI PROTEINE Alimentarsi con una quantità eccessiva di proteine, induce il nostro organismo a secernere il CORTISOLO, chiamato anche “ormone dello stress” (si trova anche in quelle persone che si allenano troppo! Senza un adeguato riposo…). Questo ormone aumenta la possibilità di sviluppare insulino-resistenza (che causa un incremento del tessuto adiposo), inoltre aumenta i valori di colesterolo e trigliceridi ematici, ed influisce anche sull’umore. PER SEMPLIFICARE LA SCELTA… possiamo distinguere i cibi in sani e in dannosi per il nostro equilibrio mente-corpo-emozioni. Un alimento sano è un alimento deperibile in bre-
ve tempo, quindi, tutti gli alimenti freschi, un cibo “dannoso” è un cibo che si conserva a lungo, come sono tutti i cibi confezionati.
Il nostro corpo, la nostra mente e la nostra emotività sono preziosi per la nostra vita e vanno mantenuti sani il più a lungo possibile. PER FARLO OCCORRONO 3 SEMPLICI REGOLE:
CORRETTA ALIMENTAZIONE IDONEA ATTIVITÀ FISICA GIUSTO RIPOSO
Qualcuno ha scritto:
"MENS SANA IN CORPORE SANO" (Giovenale, circa 100 d.C.)
Quindi Chiaro ragazzi? Mangiare in modo corretto per allenarsi in modo corretto… Alla prossima puntata per parlare piu’ nel dettaglio dei sollevamenti olimpici e come vengono inseriti nel metodo CrossFit… Ah dimenticavo.. Provatelo!
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Dalla tecnica del bagher alla ricezione al libero I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL BAGHER • MOVIMENTI SEMPLICI (SOLO BRACCIA – GAMBE BRACCIA – SOLO GAMBE) • INSEGNAMENTO DEGLI ANGOLI CHIAVI DI INSEGNAMENTO: • PRESA SALDA DELLE BRACCIA • GOMITI DISTESI, MANI BASSE AVANTI • FRONTEGGIARE LA PALLA • ANGOLARE IL PIANO DI RIMBALZO • EVENTUALMENTE SPINGERE CON LA GAMBA PORTANTE • PASSI ACCOSTATI (NO INCROCIARE) • POSSIBILMENTE NON FARSI MAI SUPERARE DALLA PALLA • OSSERVAZIONE DEL BATTITORE – TRAIETTORIA Dal concetto generale di didattica (intesa nello specifico come procedimento protocollare atto ad apportare stabili modificazioni al comportamento motorio) è possibile verificare come la didattica delle tecniche di base consenta l’identificazione di alcuni aspetti che, nell’esecuzione di un gesto finalizzato, mettono in luce una maggiore attitudine specifica rispetto alla media: questo concetto si pone alla base della metodologia che introduce il concetto corretto di specializzazione del libero.
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CARATTERISTICHE PER UN LIBERO E UN BUON RICEVITORE • Relazione stabile tra asse corporeo e traiettoria della palla • Lo spostamento verso la palla ad iniziare dai punti di appoggio e non dal piano di rimbalzo . Relazione stabile tra asse corporeo e orientamento al bersaglio del piano di rimbalzo • La ricerca della frontalità al bersaglio attraverso il bagher • La ricerca della frontalità al bersaglio nel bagher laterale • L’assunzione corretta del piano di rimbalzo • La chiusura delle spalle • La chiusura dei gomiti • La presa delle mani • Le spalle nella ricerca del bersaglio • Orientamento attraverso la dinamica delle scapole • La direzione delle spinte IL LIBERO NELLA PALLAVOLO CENNI STORICO REGOLAMENTARI È, in ordine cronologico, l'ultimo ruolo introdotto dalla FIVB nel 1997 (in Italia
di Alberto Di Matti
la FIPAV l'ha introdotto l'anno successivo). Il termine è invariabile in tutte le altre lingue. Essendo sottoposto a regole particolari, che lo distinguono dagli altri giocatori, indossa una maglia di colore diverso da quelle dei suoi compagni di squadra, in modo da essere riconoscibile.
RUBRICA TECNICA
Il libero ha la caratteristica di giocare solo in seconda linea (zone 1, 6 e 5) al posto di uno dei giocatori di seconda linea ed è quindi specializzato nei fondamentali di ricezione e difesa: le limitazioni sul suo gioco di fatto lo escludono dalla possibilità di svolgere tutti gli altri fondamentali. Pertanto: - non può andare al servizio; - non può concludere un'azione d'attacco (da nessuna parte del campo) se colpisce il pallone completamente al di sopra del bordo superiore della rete (o del suo prolungamento orizzontale); - non può murare né tentare di murare; - se il libero effettua un palleggio invadendo la zona di attacco (cioè dalla linea dei 3 metri compresa fino alla rete) un altro giocatore non può concludere un'azione d'attacco colpendo il pallone completamente al di sopra del bordo superiore della rete (tale limitazione deriva dall'esigenza di escludere il libero dall'uso più frequente del fondamentale di palleggio, che si effettua appunto nella zona d'attacco come penultimo tocco di squadra).
CURIOSITÀ Nel 1991, ero secondo allenatore di Massimo Barbolini, il GS Panini subisce un notevole cambiamento, arrivano a Modena diversi ragazzi tra cui alcuni giocatori provenienti da Spoleto. Questi ragazzi cresciuti sotto la scuola di Pittera avevano diverse qualità. Tra questi spiccava Damiano Pippi (classe ’71) probabilmente non era un attaccante fortissimo ma possedeva un fondamentale di bagher di ricezione e difesa che erano straordinari. Damiano ebbe una grande fortuna perché nella stagione 92-93 giunse a Modena un allenatore che proveniva dalla femminile di Perugia tal Bernardinho, egli completò il percorso tecnico di Damiano aggiungendo alle suo bagaglio il tuffo. Da allora Damiano rimase un buon attaccante ma nel 1998 divenne il primo libero in Itali e con la nazionale di J. Velasco vinse diversi trofei.
Damiano Pippi
Un altro giocatore che ebbi la fortuna di allenare fu Mirko Corsano lo allenai nel 97 98 a Modena in A2, ero capo allenatore di Italkero Volley . Arrivò alla mia squadra dopo il fallimento di Roma Volley. Come Damiano Mirko era molto forte nel fondamentale del bagher, ma aveva la sfortuna di avere sempre problemi alle ginocchia e alla schiena, ma era già un leader e lo ha dimostrato , fu lui a sostituire Damiano in Nazionale Posso affermare che avuto la fortuna di allenare personalmente due dei più grandi liberi al mondo. Mirko Corsano
OLIMPIADI Argento Oro Oro Oro Oro Oro Oro Oro Oro Oro
Atene 2004 Mondiali Atene 1994 Europei Finlandia 1993 Germania 2003 World League Milano 1994 Rio De Janeiro 1995 Mosca 1997 Coppa del Mondo Giappone 1995 Grand Champions Cup FIVB Tokyo 1993 World Top Four FIVB Osaka 1994
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RUBRICA TECNICA
RICAPITOLANDO PER AVERE UN BUON LIBERO DOBBIAMO VERIFICARE CHE ABBIA: • Attitudini primarie • Sensibilità del bagher nel tocco di palla • Superficie di contatto: compattezza e dinamica di rimbalzo della palla • Efficace spinta a carico degli arti inferiori e superiori in relazione alla qualità della palla: qualità dell’anticipo del caricamento delle gambe per la spinta sulla spalla in coordinazione con le braccia • Differenziazione delle spinte in relazione alla velocità della palla • Naturale approccio al bagher che salvaguarda la frontalità • Attitudine primaria anche in funzione del bagher laterale (determina la capacità di uscire dalla traiettoria)
L’ALLENAMENTO DIFFERENZIATO DEL LIBERO E DEL RICEVITORE: • Lavori per enfatizzare e sviluppare la spinta sulla palla • Differenziazione della distanza dal bersaglio . Lavori specifici per l’orientamento del bagher al bersaglio • Differenziazione del punto di tocco rispetto al bersaglio • Progressività della difficoltà del compito • 1° grado di difficoltà: il piccolo spostamento • 2° grado di difficoltà: la velocità della palla • 3° grado di difficoltà: il collegamento con altri ricevitori ASPETTI CHE DIFFERENZIANO L’APPOGGIO IN BAGHER DALLA RICEZIONE: • Maggiore necessità di spinta della palla • La palla che arriva lenta richiede di essere “portata” sul bersaglio: significativa azione degli arti inferiori per anticipare la traiettoria e corretta impostazione piano di rimbalzo spinta • La richiesta di precisione è comparabile con quella della ricezione: limitata azione del piano di rimbalzo
• Il maggiore tempo di posizionamento per il bagher consente un approccio stabilmente frontale • Utilizzo di tecniche di bagher frontale • La dinamicità del gesto richiede un utilizzo altrettanto dinamico degli arti inferiori • Posizionamento dei piedi sfalsato Riassumendo per la miglior formazione di un libero occorrerà tener presente: Gli aspetti tecnici: 1. Nella ricezione 2. Nella difesa 3. Gli aspetti tattici 4. e di tutti quei fondamentali complementari nella prestazione tecnica Il libero nella ricezione occorrerà che vi sia: 1. Sviluppo tecnico dell’adattabilità negli spazi di competenza tattica 2. Posizionamento e tecnica di ricezione nell’assistenza del ricevitore attaccante di prima linea 3. Posizione di partenza e tecnica di ricezione nelle traiettorie di servizio tattiche servizio corto Il libero nella difesa occorrerà che vi sia: 1. Sviluppo tecnico dell’adattabilità nelle varie zone di competenza 2. Dallo studio dell’attaccante avversario al comportamento tattico 1 vs 1 3. Sviluppo delle scelte d’intesa con il proprio sistema di muro 4. Sviluppo dei principi di organizzazione del sistema servizio – muro – posizionamento in difesa del libero Per gli aspetti tattici dovremmo porre l’attenzione su: 1. L’organizzazione delle competenze specifiche della linea di ricezione 2. Casistica del servizio e relativa organizzazione delle competenze 3. L’organizzazione delle competenze specifiche nell’azione di copertura d’attacco 4. Casistica degli attacchi e relativo posizionamento del libero in copertura Sviluppo dei fondamentali complementari nel ruolo di libero:
BIBLIOGRAFIA
Chi è Di Mattia Alberto
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agli appunti di Di Mattia Alberto, diplomato ISEF e insegnante (secondo allenatore in A1 per sette stagioni alla PANINI MODENA E DAYTONA (con Velasco, Jankovic, Barbolini, Bernardinho, Bagnoli) capo allenatore in A2 per sette stagioni. Nel settore giovanile U 16 (1984 1989) ha iniziato nella Panini nel 1984 partecipando alle finali nazionali di Tolentino nel 1988 (2 Posto, ha avuto esperienze nel femminile dal 2001 al 2003 nel volley Modena U 16, partecipando alle finali nazionali di Pordenone 2001 e al campionato di serie C. Ora allenatore del settore giovanile U 17 della scuola di pallavolo Anderlini, (con cui ha conquistato il titolo provinciale nel 2011 e il titolo di campione delle provincie nel 2011 e campione d’Italia CSI nel 2012) di cui ricopre il ruolo di Direttore tecnico U 15-19-19 dal 2010. Inoltre è docente federale dal 2009. Dagli appunti del settore tecnico maschile della scuola di pallavolo Anderlini Dagli appunti del CQN FIPAV Dalle lezioni di Mc Gown e Kessell
1. L’alzata per il contrattacco del libero 2. L’alzata in palleggio e l’alzata in bagher 3. La palla alta e l’alzata di secondo tempo 4. L’allenamento situazionale per l’alzata del libero 5. La presa di responsabilità nella situazione di ricostruzione.
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