Audiocorso di Introduzione alla Naturopatia di Catia Trevisani

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Audiocorso di Introduzione alla Naturopatia La filosofia olistica e le nuove ricerche

AUDIOCORSI DI NATUROPATIA

Catia Trevisani



AUDIOCORSO DI INTRODUZIONE ALLA NATUROPATIA La filosofia olistica e le nuove ricerche

Catia Trevisani

edizioni


Š Copyright 2008 Edizioni Enea - SI.RI.E. srl I edizione settembre 2008 ISBN 978-88-95572-06-2 Edizioni Enea Sede Legale - Viale Col di Lana 6/a, 20136 Milano Sede Operativa/Magazzino - Piazza Nuova 7, 53024 Montalcino (SI) www.edizionienea.it edizioni.enea@gmail.com Progetto grafico Lorenzo Locatelli Disegno in copertina e illustrazioni Federica Aragone Stampato in digitale da Global Print srl 20064 Gorgonzola (MI) I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, informatica, multimediale, riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, compresi microfilm e copie fotostatiche, sono riservati per tutti i Paesi.


INDICE LIBRO 5 6

1. La definizione di Naturopatia 2. I fondamenti filosofici della Naturopatia

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LE NUOVE RICERCHE

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3. La fisica quantistica e il modello olografico 4. Le ricerche in campo psicologico 5. La matrice e i sistemi aperti 6. La Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia 7. La Nuova Medicina di Hamer 8. L’Omotossicologia e la legge di Hering 9. Conclusioni

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LA NATUROPATIA OGGI

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10. L’evoluzione della medicina 11. Lo spazio della Naturopatia nella società attuale 12. Le funzioni della Naturopatia

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Bibliografia


INDICE CD 1. Intro (2’19’’) 2. La definizione di Naturopatia e accenni storici (6’30’’) 3. L’olismo (29’38’’) 4. La fisica quantistica e il modello olografico (25’50’’) 5. La matrice e i sistemi aperti (9’28’’) 6. La Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (1’58’’) 7. La Nuova Medicina di Hamer (32’32’’) 8. L’Omotossicologia e la legge di Hering (23’56’’) 9. L’evoluzione della medicina (22’34’’)


1. La definizione di Naturopatia Il pensiero naturopatico ha cominciato a prendere consistenza e ad assumere precise connotazioni solo verso la fine del 1700 e l’inizio del 1800, soprattutto in Inghilterra e in Germania, per poi diffondersi oltre oceano. Ciò avvenne in quel clima di ideale ritorno alla natura (naturismo) esaltato già agli inizi del 1700 nelle opere di Jean Jacques Rousseau. In Emilio, ad esempio, sono frequenti affermazioni di questo tipo: L’uomo naturale è tutto: è l’unità numerica, è l’intero assoluto, il quale ha rapporto solo con se stesso o con il suo simile. [...] L’uomo civile non è che una frazione di unità, espressa nel denominatore, e il cui valore sta nel suo rapporto con l’intero che è il corpo sociale. I naturisti si ponevano come obiettivo il mantenimento dell’equilibrio della natura, rinunciando allo stile di vita delle grandi città: ricercavano pertanto un modo di vivere più semplice e appagante che, attraverso il contatto con la natura e il ritorno a pratiche salutistiche naturali, portassero l’uomo a un equilibrio del corpo e della mente e quindi alla salute. La parola “naturopatia” ha origini abbastanza recenti; è stata coniata nel 1892 dal dottor John Sheel di New York, che ha unito due termini “cura naturale” e “omeopatia” per definire i suoi metodi di cura. Questa dicitura si è aggiunta ad altre già esistenti, utilizzate per descrivere cure che facevano ricorso al mondo naturale, quali “fisicopatia” (Macfadden), “terapia naturale” (Lindlahr), ecc. Il significato etimologico di “naturopatia” (dal greco, natura, “natura”, pathos, “sofferenza”) ha dato luogo a controversie e a critiche. Infatti, può essere interpretato sia come “natura che è in grado di eliminare la malattia dell’uomo”, sia come “sof5


ferenza della natura” o “disturbo naturale”, trascurando il fatto che il termine “patia” significa non solo sofferenza-malattia ma anche empatia. Oggi l’interpretazione più accreditata è quella diffusa da Benedict Lust nel 1902 (al quale era stato ceduto il diritto di questo termine da Sheel), che deriva le radici di questo termine dall’inglese nature’s path che significa “il sentiero della natura”, ovvero la via terapeutica indicata dalla natura.

2. I fondamenti filosofici della Naturopatia Da più di un secolo, a dettare legge, è la scienza, spesso zittendo chi non parla il suo linguaggio. Molte delle attuali ricerche scientifiche hanno prodotto importanti risultati anche per le discipline naturali, spiegandone i “perché”, quasi sempre più oscuri dei “come”. Ma prima di procedere e affrontare nel dettaglio queste ricerche è importante isolare e mettere a fuoco le teorie filosofiche su cui si fonda la Naturopatia; queste sono: il causalismo, il vitalismo, il naturalismo e l’olismo. Causalismo Il causalismo permette di porre in relazione il sintomo, quale manifestazione, alla propria causa. Siccome ogni azione attiva un processo che provoca eventi successivi, occorre agire sull’azione per una prevenzione ottimale. La Naturopatia fa propria la teoria di Aristotele, secondo la quale esistono cause diverse per uno stesso fenomeno; andando oltre il sintomo non è che una conseguenza, mentre le cause del problema possono derivare da fattori emotivi (sentimenti), fisici (stanchezza, inquinamento) o biologici (soprattutto alimentari). Determinante nello svolgersi di un evento è il ruolo attivo della persona: in questo senso la salute è il risultato dell’insieme 6


di comportamenti tra loro interconnessi dei quali l’individuo deve assumere consapevolezza, affinché si svolgano secondo le leggi che governano la natura. Questa visione rientra nell’aspetto preventivo auspicato dalla Naturopatia, secondo il quale la maggior parte delle malattie sono da considerare potenzialmente passibili di prevenzione. Infatti, ogni volta che trasferiamo un’infermità dalla categoria delle malattie impossibili da prevenire a quella in cui non si esclude la possibilità di agire attraverso un lavoro di prevenzione, stiamo onorando la vita. Vitalismo Secondo il vitalismo, il corpo umano, come ogni creatura vivente, possiede oltre alla struttura fisico-chimica anche un’energia vitale che lo anima. Ciò significa che ciascun individuo reagisce con le proprie forze secondo criteri per cui, a parità di circostanze, tale forza orienta ogni soggetto verso la reazione più favorevole al mantenimento dell’organismo. Perché la forza possa agire e attivare l’autoguarigione è indispensabile che si trovi in un terreno sano e pulito, in un ambiente favorevole ed equilibrato. Inoltre, questa corrente di pensiero crede nella presenza di un principio vitale che governa tutte le funzioni e tutti i fenomeni osservabili in un organismo vivente. Questa forza vitale è dotata di intelligenza e, a fronte di una data situazione, reagisce sempre al meglio, nell’interesse del soggetto: a lei è dovuta l’autoguarigione, la cicatrizzazione di piaghe, di ferite, ecc. Tale visione, che va oltre la concezione che i fenomeni vitali siano semplici reazioni chimico-fisiche, è uno dei punti cardine della Naturopatia, che considera un proprio dovere l’attivare e accrescere questa forza di guarigione, la vis medicatrix, in modo che sia più rapida possibile nel suo compito di orientare il soggetto verso la reazione più favorevole al suo organismo in funzione del suo stato. Se nell’organismo c’è un ambiente equilibrato, un terreno sano, tale forza si manifesterà pienamente.

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Naturalismo È l’insieme delle filosofie che identificano nella natura l’unico e fondamentale riferimento. La natura è al di sopra di tutto, madre e maestra, colei che risana e guarisce. L’uomo e la natura sono indissolubilmente interagenti. Nel naturalismo antico l’uomo interrogava se stesso attraverso la natura, il filosofo trovava nella natura il grande libro del sapere. Leonardo da Vinci (1452-1519) è da annoverarsi tra i più famosi naturalisti, in quanto era a favore di uno stile di vita a contatto con la natura, era vegetariano, difendeva i diritti degli animali, era un grande botanico e il suo pensiero si riallacciava alla tradizione platonica. Goethe (1749-1832) ebbe una concezione metafisica della natura descritta come “l’abito vivente della divinità”; infatti, egli affermò che, così come il corpo permette di giungere all’anima, così la natura permette di raggiungere Dio: L’equilibrio è il mezzo per realizzare il perfetto connubio tra natura e spirito. L’equilibrio è il rapporto equilibrato tra gli opposti che genera l’armonia di tutte le azioni umane. La natura è l’unica ispiratrice, perché in essa l’uomo può rintracciare la normalità della propria natura, superando il dualismo, la bipolarità. In natura ci sono due tendenze universali in apparente opposizione: concentrazione ed espansione, protese verso un continuo accrescimento, attraverso la formazione prima e la trasformazione poi, in una continua metamorfosi secondo un’armoniosa tendenza. Secondo Shelling (1775-1854), nella natura si mostra lo spirito assoluto e “ogni sua manifestazione è il palesarsi dello spirito universale che la governa”: 8


La visione che il filosofo si fa della natura artisticamente, è per l’arte quella originaria e naturale. Ciò che noi chiamiamo natura è un poema che giace chiuso in una scrittura misteriosa e meravigliosa. Ma se l’enigma si potesse svelare, noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione, cercando se stesso, fugge da se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia alla quale miriamo. Il naturalismo americano contemporaneo, invece, considera la natura come uno stile di vita, un adeguarsi a ciò che di per sé è buono. Olismo Il termine “olos” deriva dal greco e significa tutto come intero, come unità, diversamente da “pan” che significa tutto come molteplicità, insieme di parti. La medicina olistica ha una visione dell’uomo come essere intero, unico, non frazionabile in parti, microcosmo all’interno di un macrocosmo, la natura di cui fa parte. Il termine “olismo” fu coniato dal politico e filosofo sudafricano Jon Smuts nel 1926 nel suo libro Holism and evolution. Egli definisce l’olismo come la tendenza generale della natura a raggruppare in modo organico, in ogni settore e fase della realtà, unità strutturali in complessi dotati di proprietà qualitativamente nuove rispetto alle componenti, nei quali aumenta il grado di interazione e complessità.

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Questo audiocorso introduce al mondo Naturopatia. Il

Catia

termine viene da nature’s path, il sentiero della na-

chirurgo, si laurea nel 1988

tura, ovvero la via terapeutica indicata dalla natura.

presso l’Università degli studi

o di mazione stanza in

Certamente è qualcosa di antico come l’uomo che ha sempre cercato di porre rimedio a sofferenze e malattie, ma oggi nuove ricerche scientifiche pongono le

turopatia

basi per una comprensione più profonda e chiara delle

l o o h sc

leggi di natura, indicando la via da percorrere verso la

n noi guarigione. da casa

e m o h

Trevisani,

medico-

di Milano; contemporaneamente approfondisce e pratica la Medicina Olistica. Ha fondato e dirige dal 1995 la Scuola di Naturopatia SIMO (Scuola Italiana di Medicina Olistica) in cui insegna il Me-

Un viaggio dunque nella filosofia, nella psicologia, nella a simo

todo SIMO per l’integrazione

casa atua tutti. Sono presi in esame il ruolo dell’inconscio, il

Insegna Nutrizione, Refles-

potere delle visualizzazioni, della consapevolezza e

terapia e Naturopatia appli-

®

obrescienza 2008 della salute in termini semplici e comprensibili della guarigione dei traumi psichici (Nuova Medicina di

i che offre Hamer), la necessità di un percorso a ritroso nel proione a distanza: cesso di guarigione che porta a eliminare tossine fisiche

mpo enaro e psichiche. nomia ealizzare che lavorando opri ritmi nto or zione

delle singole discipline. sologia, Cromopuntura, Floricata. Pratica come medico naturopata e promuove la Medicina Olistica attraverso corsi e libri. Ha scritto: Reflessologia Naturopatica, Introduzione alla Naturopatia, Fondamenti di Nutrizione, Curarsi con il cibo, Curarsi con l’acqua.

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Contiene un libro di 68 pagine e un cd audio di 3 ore e 40 minuti

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