Grafologia e relazioni
Andrea Cattaneo
Io e l’altro nella scrittura
Brunilde Valenta
LABORATORIO DI NATUROPATIA
Laboratorio di Naturopatia
GRAFOLOGIA E RELAZIONI Io e l’altro nella scrittura
Andrea Cattaneo Brunilde Valenta
EDIZIONI
Š Copyright 2015 Edizioni Enea - SI.RI.E. srl I edizione giugno 2015 ISBN 978-88-6773-037-7 Edizioni Enea Ripa di Porta Ticinese 79, 20143 Milano www.edizionienea.it info@edizionienea.it Progetto grafico Lorenzo Locatelli Disegno in copertina Caterina Ricca Stampato e rilegato da Graphicolor, Città di Castello I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, informatica, multimediale, riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, compresi microfilm e copie fotostatiche, sono riservati per tutti i Paesi.
L’uomo scrivendo disegna se stesso. Max Pulver
Indice
9 15 19 23 29 33 37 41 45 49 53 63 67
Introduzione
85 89 91 93 99 101
1. La grafia: nomenclatura 2. L’analisi grafologica 3. La pressione grafica: l’energia vitale 4. Intozzata primo modo: la volontà 5. Intozzata secondo modo: l’emotività 6. Confusa e stentata: la confusione e la collera 7. Angolosa e curva: la disponibilità alla relazione e l’assertività 8. Calibro: la capacità di sapersi valutare 9. Allunghi: il rapporto con le norme e con l’istinto 10. Le tre larghezze: l’equilibrio affettivo, psichico e mentale 11. Attaccata e staccata: la capacità di adattarsi all’ambiente 12. Pendente, dritta morbida, dritta rigida e tentennante-titubante: impulso e ragione 13. Mantiene il rigo: la stabilità umorale 14. Ascendente o discendente: la qualità del tono umorale 15. Addossata: il livello di ansia 16. Accartocciata: il bisogno di rassicurazione 17. L’inclinazione delle aste: accoglienza, diffidenza o repulsione verso l’esterno 18. Velocità: la velocità di pensiero e di azione 19. Chiara e oscura: la qualità comunicativa 20. Occhielli aperti in alto: la tenerezza e l’influenzabilità 21. I ricci grafici: le difese dell’Io 22. I segni grafologici in sintesi 23. Esempi di analisi grafologiche
105
Riferimenti bibliografici
73 75 77 79 83
7
Introduzione
Quanti di noi desiderano conoscersi meglio, stare bene nella propria pelle e allo stesso tempo migliorare la qualità delle proprie relazioni affettive? Il nostro modo di metterci in relazione dipende principalmente da quanto siamo consapevoli di noi stessi. Spesso agiamo con gli altri sul riflesso dell’immagine che gli altri hanno o si aspettano da noi, oppure seguendo condizionamenti ricevuti nel corso della nostra storia. Ma chi siamo veramente? Come è possibile migliorare le nostre relazioni, prendere consapevolezza delle affinità, dei punti di incontro e di somiglianza, delle differenze e delle criticità? È possibile trovare delle risposte a queste delicate domande solo intraprendendo un percorso di autoconoscenza e di scoperta interiore e profonda di noi stessi. Questo non vuole dire solamente indagare i lati in ombra della nostra personalità, ma scoprire con piacere anche i punti di forza e le risorse, per stare bene con noi stessi e poterci integrare armoniosamente con gli altri. Il rapporto equilibrato tra due o più persone è un legame in cui interagiscono, dinamicamente e reciprocamente, elementi differenti e unici. Non si tratta di operare una semplice somma di due individui con le proprie personalità, ma di imparare ad armonizzare e integrare delle realtà intime e articolate, senza prevaricazione alcuna, con senso di rispetto, accoglienza e accettazione. Non è proficuo pensare di voler cambiare se stessi tradendo così la propria indole, oppure tentare di cambiare gli altri; è positivo, piuttosto, conoscere la natura di una persona, metterne in luce i punti di forza e quelli di debolezza cercando di armonizzare tutti gli aspetti. L’attrazione tra persone si basa principalmente su somiglianza, differenza o complementarietà; conoscere se stessi non può che essere il primo passo per prendere consapevolezza dei motivi che stanno alla base dei diversi, personali modi di essere, e per comprendere meglio i meccanismi di attrazione o di evitamento. Conoscere noi stessi e gli altri negli aspetti meno appariscenti ci aiuterà a vivere i rapporti in maniera profonda e consapevole. Questa breve guida offre l’opportunità di aprire la porta sul proprio Io e fare amicizia con se stessi; attraverso una breve panoramica sulla grafologia sarà possibile seguire un percorso di autoconoscenza e, di riflesso, comprendere meglio chi ci sta accanto, migliorando la qualità dei rapporti. Incontrare se stessi scoprendo la propria unicità per abbracciare gli altri, senza pregiudizi.
9
Grafologia e relazioni
L’amore e l’amicizia L’amore e l’amicizia sono, da sempre, sentimenti importanti nella realtà dell’uomo, e oggetto di continue riflessioni da molteplici punti di vista. Se è vero che essi rimangono comunque misteri mai sviscerabili fino in fondo, tuttavia è possibile operare delle riflessioni psicologiche e umane importanti. Amore e amicizia sono due “A” ricche di grande significato, legate entrambe alla dimensione umana più sensibile, sono tra i legami più complessi che uniscono due o più persone, a loro volta collegate da affinità, discordanze, complementarietà. Le caratteristiche dei buoni rapporti sia di amore sia di amicizia sono state oggetto della nostra riflessione con amici e conoscenti in diverse occasioni. Abbiamo riassunto le risposte che sono stati attribuiti alla domanda: “Quale significato hanno, per te, amore e amicizia?”. Le due grandi “A” assumono per ogni persona un particolare significato, derivante dall’esperienza personale di vita. Di seguito abbiamo riportato i diversi pensieri, che ci auguriamo possano essere motivo di riflessione. La fedeltà viene ritenuta fondamentale poiché è considerata la base di rapporti durevoli, lineari e continui, centrati sul rispetto e sulla fiducia. Si tratta di un bisogno umano primario che richiede investimento affettivo ed emotivo non indifferente; è tuttavia importante non estremizzare questo significato scadendo nell’invadenza e nella morbosità, poiché il rapporto con l’altro necessità delle dovute pause di respiro e del rispetto dei singoli spazi. Dai diversi confronti sul significato di amore e amicizia è emerso il bisogno di sostegno e di aiuto reciproco, che favorisce unione e alleanza psicologica, promuove il senso di protezione nell’altro; sapere di poter contare su qualcuno diventa un punto di rinforzo e di rassicurazione reciproca. Stare in relazione con qualcuno significa, inoltre, interagire con l’altro; fare e stare insieme condividendo esperienze e attività crea una speciale intimità e un rapporto emotivamente ricco di significato. Nell’amore come nell’amicizia le esperienze condivise divengono un ricco bagaglio di ricordi che lega le persone: quante volte, ripensando ad alcuni eventi condivisi con cari amici, con una vecchia fiamma o con la nostra famiglia, scende una lacrima oppure si dipinge un gaio sorriso sul nostro volto? Lo spirito di sacrificio è un altro elemento significativo, inteso come la capacità di fare rinunce e sforzi per l’altro, dimenticando in parte se stessi e le proprie esigenze. In amore, come in amicizia, molte persone tendono a non essere realiste, mescolando o sostituendo la persona con il proprio ideale di amante o di amico. Per questo la predisposizione all’accettazione è fondamentale: essa permette di accogliere l’altra persona per come è, senza bisogno di cambiarla o idealizzarla, accogliendone con affetto e stima pregi e difetti. Questo significa non vivere l’altro in funzione di sé, con un atteggiamento narcisista in base al proprio bisogno.
10
Introduzione
In ogni rapporto esiste uno scambio di affettività: l’interscambio e la comunicazione degli affetti e stati d’animo arricchiscono il rapporto, permettendo maggiore intimità e creando fiducia. L’intimità è un altro fattore evidenziato come importante nei rapporti: permette di essere sinceri, spontanei, favorisce il dialogo aperto, la confidenza, il confronto e la crescita. Per molte persone amore e amicizia devono essere contraddistinte dalla libertà: la persona amata o l’amico devono essere liberi di pensare e agire in maniera autonoma, senza condizionamenti, rispettando la propria natura e il proprio stato interiore. Ogni persona ha il diritto di scegliere e di sbagliare se necessario, imporre agli altri il proprio punto di vista o pretendere che si comporti come noi vogliamo è segno di egoismo. Amici e amanti possono essere uniti anche da complicità e intesa reciproca: le idee di fondo sono le stesse, senza avere bisogno di dirsi troppo ci si capisce al volo poiché i punti di contatto sono naturali. Rispetto e parità sono elementi da sempre basilari in ogni rapporto, che dovrebbe essere equilibrato e bilanciato, senza prevaricazione, senza sensi di superiorità o inferiorità che lo danneggerebbero. Un altro aspetto emerso come significativo è il bisogno di reciprocità: in amore come in amicizia non ci dovrebbero essere sbilanciamenti tra dare e ricevere, ma un fluido oscillare tra questi due poli. In diversi confronti le esperienze di amore e amicizia sono stati legati al disinteresse: ogni relazione con un secondo fine o con dei tornaconti personali è destinata a fallire. Non ultimo risulta il fattore di attrazione, sia essa fisica, psichica o mentale, sempre necessaria per mantenere vivi i rapporti. L’attrazione va mantenuta viva attraverso l’impegno di ogni singola persona a non diventare schiavi della routine, bensì impegnandosi a ricercare stimoli positivi al rapporto, piccole novità. L’empatia è un altro elemento emerso come particolarmente significativo: mettersi nei panni degli altri e capire cosa essi stanno sentendo e provando favorisce il senso di comprensione. La capacità di integrazione e apertura agli altri diviene stimolo di crescita e interazione, di dinamicità tra le persone coinvolte, bilancia e completa l’esigenza di intimità. La comunicazione sincera e spontanea è, infine, ciò che noi autori desideriamo aggiungere alle importanti riflessioni che sono state oggetto di questo breve capitolo. Aprire il proprio cuore e la mente, essere se stessi con genuina autenticità, con naturalezza e libertà interiore, sciolti da freni o inibizioni, dai lacci che le difese dell’Io talvolta creano, permette di volare lontano, insieme mano nella mano.
11
Grafologia e relazioni
La teoria di Freud In questo testo faremo riferimento alle teorie di Sigmund Freud (1856-1939), neurologo e psicoanalista austriaco fondatore della psicoanalisi. Secondo la teoria di Freud esistono fondamentalmente tre fattori che costituiscono e regolano la psiche umana: Es, Super-Io e Io. Certamente ne avrete già sentito parlare, in caso contrario si potrà cominciare da qui. Esponiamo questa articolata teoria in termini semplici, affinché possa essere accessibile a tutti e invitiamo ad approfondire questo argomento. Vediamo, dunque, cosa contiene la nostra psiche. • L’Es è la nostra parte istintiva, quella che ci spinge ad agire di impulso, senza pensare. Questa forza interiore segue un principio chiamato da Freud principio del piacere, quel principio che porta a volere ogni cosa subito, senza attese, ragioni e a tutti i costi. Emerge tutte quelle volte che una persona sembra non volerne sapere di ragionare, che desidera, pensa, pretende senza tollerare minime frustrazioni, ritardi o attese. Ha un’idea? Bene, non ci pensa due volte, agisce senza valutare le conseguenze. • Il Super-Io è la nostra parte normativa: essa prescrive limiti, freni, divieti. Questa forza agisce secondo il principio di eticità. Il Super-Io è il polo opposto all’Es, infatti ha il compito di porre delle censure alle richieste che arrivano dalla parte istintiva; questa parte della psiche non ne vuole sapere di giungere a compromessi, ha una morale inderogabile. Es e Super-Io sono i due poli opposti che si manifestano in discussioni continue: il primo pesta i piedi perché vuole, il secondo non vuole cedere e scuote la testa in segno di negazione. Il Super-Io emerge ogni volta che una persona ragiona in maniera eccessivamente schematica, che vive imponendosi regole e formalità, mancando di plasticità. • L’Io è la nostra parte capace di mediare, oggettiva e coscienziosa; ha il compito di ascoltare le richieste dell’Es e del Super-Io e di cercare un compromesso. L’Io è caratterizzato dal principio di realtà, cioè dalla valutazione di tutti i fattori possibili, dalla ricerca di una soluzione che soddisfi al meglio la persona, cercando di raggiungere l’equilibrio. L’Io è legato prevalentemente ai bisogni e alle necessità di natura quotidiana, affettiva, emotiva e relazionale. Queste componenti non vanno catalogati sotto le etichette di bene o male: Es, Super-Io e Io sono tre elementi indispensabili, se presenti nella “giusta dose”. L’Es è, infatti, energia che spinge all’azione, senza di esso saremmo privi di una parte di vitalità, il Super-Io ci può limitare e preservare dai pericoli, l’Io può farci felici se riesce a trovare delle mediazioni senza sacrificare le richieste reciproche del Super-Io e dell’Es. Facciamo un esempio pratico: Marco vede in televisione un attrezzo ginnico che promette di scolpire il corpo in poco tempo. Se prevale l’Es, cioè l’istinto, si precipita al telefono e ordina il prodotto spinto dall’entusiasmo; se prevale il
12
Introduzione
Super-Io, il pensiero lo porta a censurare immediatamente ogni desiderio e a ragionare, forse in maniera eccessiva, sulla validità o meno del prodotto; se prevale l’Io Marco attende prima di fare l’acquisto, ci riflette sopra, si informa, ed eventualmente procede all’acquisto avendo vagliato le varie considerazioni. Che cos’è la grafologia In questo testo impareremo a utilizzare la grafologia per leggere e interpretare le modalità attraverso cui Es, Io e Super-Io interagiscono per plasmare i nostri rapporti di amore e amicizia. La grafologia è una disciplina scientifica che si propone di indagare, attraverso l’analisi della scrittura, le caratteristiche individuali e uniche dello scrivente. Scrivere è un atto complesso e delicato sul piano neurofisiologico, che vede coinvolte la motricità globale e la motricità fine della mano e delle dita. La grafologia considera la scrittura nel suo duplice aspetto neurofisiologico e psicologico. Quest’ultima ha origine nel cervello, il quale influenza il gesto grafico: il grado di velocità sinaptica, la tensione neuromuscolare, la flessibilità delle dita, la tipologia della prensione e dell’impugnatura della biro, il grado di irrigidimento, sono soltanto alcuni tra i tanti aspetti neurofisiologici che vengono considerati in grafologia e nell’analisi della grafia. Il cervello non è solamente una centrale direttiva sul piano fisico, esso registra e regola gli aspetti emotivi, affettivi e gli stati psichici di un individuo. La semplice traccia di inchiostro è dunque da ritenersi come un prezioso tracciato grafico dell’attività neuropsicologica di un individuo. Il grafologo professionista è in grado di leggere questo codice e di tradurlo, portando alla luce aspetti profondi di un individuo. Nella traccia grafica, frutto di elaborati movimenti fisiologici, rimane impresso tutto l’universo soggettivo, fisiologico, psicologico, energetico, intellettivo, emotivo e volitivo dello scrivente. Inoltre attraverso l’analisi della grafia è possibile risalire alle disposizioni inconsce, mettere a fuoco le potenzialità a favore della crescita. È importante chiarire che il grafologo non esegue diagnosi mediche o cliniche, ma è da intendersi come un valido supporto per medici, psicologi, naturopati e per tutti quelli che si occupano di relazioni umane, salute, benessere ed educazione. Per approfondire questo interessante argomento, potete consultare la bibliografia. Con queste premesse inizieremo un affascinante viaggio alla scoperta di noi stessi, prendendoci per mano, spogliandoci di ogni giudizio, morale, preconcetto e di tutte quelle sovrastrutture che ci hanno portato a credere di essere in un certo modo. Sarà di fondamentale importanza non considerarci sotto esame: abbracceremo noi stessi, consapevoli di essere un meraviglioso capolavoro, con amorevolezza, imparando ad amare gli altri e riscoprendo anche quella bellezza che la vita ha potuto velare.
13
Grafologia e relazioni
La grafia come riflesso del nostro essere Tutti noi a scuola impariamo a scrivere apprendendo un modello codificato dalla cultura di appartenenza; all’inizio si tratta di un gesto volontario che richiede molta concentrazione, attenzione, memoria e abilità prassiche, ma con il passare del tempo diventa un atto automatizzato, un gesto acquisito. La grafia diviene “nostra”, cioè assume forme, gesti, movimenti, particolari unici che ci identificano, proprio come una carta d’identità. La scrittura lascia trasparire un’impronta personale che nessuno potrà essere in grado di riprodurre perfettamente, poiché nella traccia di inchiostro che riproduciamo è disegnato il nostro essere: emotivo, intellettivo, energetico, volitivo, fisico e affettivo. Una persona potrà cercare di riprodurre magari alcune forme, ma non riuscirà mai a premere con intensità o leggerezza come facciamo noi, non saprà scrivere con la nostra velocità o riprodurre quei minuscoli tratti che ci caratterizzano. Una domanda frequente che ci viene posta è: perché la scrittura è soggetta a cambiare nel tempo? Semplicemente perché ogni essere umano matura, vive, soffre, gioisce, prova emozioni, conflitti, incontra e si scontra con la vita, e tutta questa narrazione storica è trascritta come la pellicola di un film nella nostra grafia. Questo semplice elemento, dunque, è un amico prezioso e permette di conoscerci.
14
3 La pressione grafica: l’energia vitale
Quante volte si sente parlare di energia? Essa è il nostro carburante, scorre come il sangue lungo tutto il nostro organismo, irrorando e influenzando ogni nostro aspetto e tutte le nostre funzionalità, intellettiva, emotiva, affettiva, volitiva e relazionale. Conoscere il nostro grado di energia consente di capire la nostra costituzione psicofisica, quindi la solidità, la capacità di reggere sforzi e frustrazioni. È possibile valutare questo aspetto attraverso il segno grafologico chiamato pressione, cioè quanto si preme con la penna sul foglio mentre si scrive. Proponiamo di seguito una tripartizione schematica e semplificata dei vari tipi di pressione grafica. • Pressione forte o sopra media: lo scrivente imprime forza in maniera pesante, al punto da lasciare profondi segni anche sotto i fogli sottostanti; il tratto grafico in questo caso è ben inchiostrato e nutrito, netto e deciso. Si riconosce anche perché se si passano le dita dietro il foglio si percepiscono solchi evidenti lasciati dalla penna, che sembra avere inciso il foglio. • Pressione leggera o sotto media: mentre il soggetto scrive il foglio viene sfiorato in modo delicato, leggero; il tratto grafico in questo caso è sbiadito o pallido. Si riconosce perché se si passano le dita dietro al foglio la superficie sembra liscia, sono percepiti a stento i solchi della punta della penna. • Pressione media: la forza della penna non è né pesante né troppo leggera, una via di mezzo; se si passano le dita dietro al foglio si percepiscono dei solchi definiti, che però non si classificano in eccessiva forza o rudezza.
Pressione sopra media
Pressione sotto media
Pressione media 23
Grafologia e relazioni
Pressione sopra media Amore Gli individui che scrivono con questa caratteristica sono partner dalla costituzione psicologica e fisica forte e resistente, hanno la soglia nervosa alta e questo comporta una grande resistenza nell’affrontare le difficoltà e gli stress nella vita di coppia. Il loro fascino è legato alla solidità, all’energia che coinvolge e trasporta, in grado di sostenere l’altro e di stimolarlo alla reazione. Sono partner attivi, passionali e impulsivi, non amano la routine e la calma, preferiscono l’azione e il movimento; “fare” è la parola d’ordine. La buona salute e la grande energia permettono loro di dedicarsi senza troppa fatica ad attività impegnative; questa continua operosità consente loro di ricaricarsi; viceversa in condizione di inattività soffrirebbero, manifestando aggressività, tensione e nervosismo. È necessario rispettare questo bisogno fondamentale e non limitare la loro azione: questi partner così grintosi devono essere lasciati liberi di sfogare in maniera concreta la loro energia, che sembra ricaricarsi continuamente. Sono persone che avvertono una spinta interiore ad agire concretamente e vedere i risultati dei propri sforzi, per questo sono predisposte ad attività concrete e materiali come giardinaggio, bricolage, sport pesanti, ritmi di lavoro lunghi, ecc. Presentano caratteristiche, nell’immaginario collettivo, tipicamente maschili, e che in soggetti femminili indicano una sorprendente carica vitale: si tratta di donne definite “tutte d’un pezzo”, che amano occuparsi della vita di coppia, dei figli, del lavoro e trovano tempo anche per gli hobby personali. Sono partner che badano alla globalità e che non si perdono in piccoli dettagli inutili o sofisticherie, non amano riflettere troppo, preferiscono agire secondo la loro natura, e per questo risultano poco influenzabili. Hanno forza d’animo e non si scoraggiano facilmente di fronte alle difficoltà. Il rovescio della medaglia è che questa forza sottrae sensibilità e delicatezza: gli individui che scrivono con pressione sopra media sono partner impulsivi, dominanti, concreti, poco propensi alle sdolcinature o alle complicazioni, le emozioni e i sentimenti sono manifestati con forza ed energia ma posti sotto controllo. Hanno una comunicazione diretta, calorosa, sostenuta, piuttosto pratica e concreta, priva di abbellimenti, badano al sodo. Nella sfera amorosa possono a un certo punto venire etichettati come persone distaccate per la poca sensibilità e per una certa ruvidezza, frutto dell’alta ricettività nervosa che fa cogliere loro solamente gli stimoli più forti. In realtà sanno manifestare un’intensa tenerezza nei momenti di intimità. Potrebbero mancare di creatività, essere portati a esprimersi e ad agire con immediatezza e senza curare troppo la forma, esprimendo senza mezzi termini il loro punto di vista. Il tatto e la grazia non sono i loro punti forti. Si commuovono solamente di fronte a eventi particolarmente sollecitanti e, quando si sentono coinvolti, manifestano il loro essere con grande foga. Non amano perdere tempo, desiderano realizzare e rendere concreto ciò che interessa loro, non amano compromessi e lunghe attese.
24
3. La pressione grafica: l’energia vitale
Amicizia Sono amici solidi, su cui si può sempre contare, capaci di risollevare il morale e di spronare a reagire, la classica “spalla su cui piangere” nei momenti di difficoltà. L’amicizia è vissuta con intensità, è caratterizzata dalla ricerca di attività pratiche e di azione. Amano coinvolgere il gruppo in feste, gite, passeggiate, attività, portano vitalità, iniziativa e movimento. In caso di difficoltà aiutano in maniera concreta, manifestano l’amicizia più con gesti che con parole o lunghi discorsi, a volte sono un po’ brutali e forse troppo diretti, ma non si tirano mai indietro. Sanno offrire appoggio e sdrammatizzare le situazioni più pesanti, se c’è un pericolo sono i primi a farsi avanti e in caso di controversie sanno essere altruisti e prendere le difese altrui. Pressione sotto media Amore Gli individui che presentano questa caratteristica grafica sono partner ricettivi, sensibili e delicati, dalla costituzione psicofisica poco resistente, hanno bassa soglia nervosa e questo comporta scarsa resistenza nell’affrontare le difficoltà, le tensioni e gli stress nella vita di coppia. Il loro fascino è legato all’interiorità, all’energia sensibile con cui partecipano alla vita e alla dolcezza con cui si esprimono, sono partner dotati di notevole tenerezza. Tendenzialmente timidi e passivi, più cerebrali che materiali, amano la calma e la tranquillità, percepire internamente e sentire sono le parole chiave che li caratterizzano. La fragilità di fondo rende l’energia facilmente esauribile, per questo non sono partner portati a svolgere attività fisiche troppo impegnative e per lungo tempo, hanno bisogno a un certo punto di prendersi degli spazi personali in cui rigenerarsi e ricaricarsi; per rendere l’idea si può dire che possono paragonarsi al meccanismo che fa ricaricare le pile. Se posti sotto stress eccessivo possono somatizzare o diventare irascibili e stanchi, cercano sollievo chiudendo la comunicazione con l’esterno. Hanno bisogno di occuparsi di una cosa alla volta e di concentrare e finalizzare le energie, di fare pause tra un’azione e l’altra. Sono persone portate a spiritualizzare la vita e gli eventi, a idealizzare i partner e le situazioni, correndo il rischio di essere poco oggettive, di avere i piedi poco piantati al suolo. Gli interessi sono legati soprattutto alla musica, alle letture, alla poesia, alla letteratura, alla spiritualità, al misticismo, alla conoscenza in generale. Presentano caratteristiche tipicamente femminili, che tuttavia possono riscontrarsi anche nell’uomo e indicano in lui una componente di dolcezza, una certa soavità, delicatezza di modi, raffinatezza, uno spiccato senso di cura per l’altro e di spirito materno. Si tratta di persone influenzabili, che ascoltano e si predispongono ad accogliere l’ambiente, rischiando che gli stimoli esterni influiscano sulla sicurezza in se
25
Grafologia e relazioni
stessi. In amore tendono a scoraggiarsi, a non lottare troppo e a rinunciare: sono partner passivi che amano soprattutto avere accanto delle guide, delle persone forti e stabili. Sono affettuosi e si commuovono di fronte a eventi delicati e semplici: un fiore, un tramonto, una carezza, un bacio, per loro le piccole cose hanno una profonda risonanza interiore. Per questo possono sembrare presuntuosi: basta un piccolo misconoscimento che subito si sentono feriti e si chiudono in se stessi. Hanno bisogno di attenzione e comprensione continua, che non sempre è possibile offrire loro, allo stesso tempo necessitano di figure che possano sdrammatizzare e dare loro la concretezza che non hanno. I sentimenti sono controllati e manifestati con delicatezza a tatto, vissuti soprattutto interiormente. Queste persone godono della sensazione interiore da cui traggono lo spunto per colorare ogni loro gesto. La comunicazione è pacata, affettuosa e delicata, si basa soprattutto sugli aspetti profondi e riflessivi; è possibile che chi scrive con pressione sotto media possa essere considerato troppo ridondante o complesso per questo aspetto. Nella vita di coppia gli scriventi con questa caratteristica si qualificano come ipersensibili: la bassa soglia ricettiva fa loro cogliere ogni minima sfumatura, questo aspetto può amplificare la portata delle situazioni. Sono partner che si sentono incompresi e che si risentono di fronte a manifestazioni di grossolanità e superficialità, sul piano affettivo sono dolci, premurosi e attenti ai bisogni del partner, mentre con i figli possono essere percepiti di scarsa solidità e mancare come punti di riferimento stabili e sicuri. Possono essere molto creativi, nella comunicazione sono pacati e a tratti inibiti, hanno paura di ferire e preferiscono tacere. Non amano le persone che mettono loro fretta, vanno sempre presi con i guanti bianchi: se si vuole la loro attenzione bisogna essere galanti, signorili. Amicizia Sono amici teneri e comprensivi, sempre pronti ad ascoltare con molta pazienza e tenerezza, le classiche persone che aprono le porte nel momento del bisogno e che dedicano tempo ai loro amici, dando consigli ponderati e su base affettivoideale più che pratica. Le loro amicizie sono costanti, profonde ma soggette a scosse e crisi per via dell’ipersensibilità; se si sentono feriti soffrono moltissimo e possono chiudersi alla comunicazione per proteggersi. Danno tutto di se stessi e si fanno coinvolgere, spesso assorbendo come spugne le situazioni e gli stati d’animo degli amici. Amano la tranquillità, le compagnie allegre e non troppo numerose, gli ambienti in cui c’è spazio per lo scambio emotivo e intellettivo più che pratico. Non hanno grande iniziativa, ma sanno portare calore e profondità nell’attività e nei momenti in cui si sta insieme, sono persone dall’animo pacifico e bonario. Sono amici che commuovono per la solidarietà e la sensibilità: arrivano con un pensiero inaspettato in un momento difficile, regalano un sorriso e infondono tranquillità. Attribuiscono ai sentimenti la massima importanza.
26
3. La pressione grafica: l’energia vitale
Pressione media Amore Le persone che scrivono con pressione media sono partner ricettivi, sensibili e delicati, quanto pratici e risolutivi, hanno costituzione psicofisica resistente che permette loro di affrontare i rapporti di coppia e di vivere l’amore con sufficiente energia e vitalità. Il fascino è legato alla duplice natura: tanto sensibile e ricettiva quanto stabile e concreta. Sanno essere dolci e premurosi ma anche risolutivi e fattivi. In equilibrio tra estroversione e introversione, amano i rapporti aperti alla conoscenza ma anche la tutela della propria privacy e il vivere momenti intimi con il partner. Sanno donare attenzione agli altri ma anche dedicare tempo a sé e alle proprie attività, da quelle più tranquille a quelle più di movimento, senza mai eccedere. Se posti sotto stress reggono bene e si mantengono stabili, poiché la loro energia non è a rischio di facile esaurimento e non si rigenera con eccessiva facilità, rendendoli iperattivi ed eccitabili. Nelle relazioni d’amore sono potenzialmente equilibrati e oggettivi: hanno sensibilità per vivere le proprie emozioni ma anche un pensiero concreto che li fa stare con i piedi per terra. Si tratta di partner con qualità maschili di forza e concretezza e allo stesso tempo con qualità squisitamente femminili come la comprensione, l’ascolto, la ricettività e l’accoglienza. Questa situazione di equilibrio li rende poco influenzabili, capaci di reagire alle situazioni, di concretizzare senza idealizzare o riflettere troppo. Sono attivi quando serve e passivi quando necessario, sanno dare giusto spazio tanto al partner quanto alle proprie esigenze. Non hanno slancio impetuoso come chi ha pressione forte, ma neppure ne sono privi come chi ha pressione leggera, sanno coinvolgere e coinvolgersi senza troppa foga, con ponderazione e misura. Sono partner adatti ai rapporti equilibrati. Comunicano con franchezza, ascoltando l’interlocutore senza però farsene influenzare, hanno un linguaggio appropriato e legato al contesto: dolce se necessario autorevole al bisogno. Amicizia Sono amici stabili, equilibrati e sensibili, aperti alla conoscenza nel gruppo e all’approfondimento dei rapporti. Sono disponibili, ma sanno porre anche dei limiti se si sentono invasi. L’amicizia è costante, tranquilla e serena, fatta di momenti di incontro e di altri tenuti per sé. Amano le avventure, l’azione moderata, la tranquillità, per cui si connotano come persone di opportuna flessibilità che si adattano facilmente anche in contesti sconosciuti.
27
4 Intozzata primo modo: la volontà
La volontà è quella capacità che, se sorretta da adeguata energia, permette di perseverare nella vita verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il segno grafologico che permette di conoscere quanto è forte in una persona il grado di volontà si chiama intozzata primo modo. La sua rilevazione è semplice, bisogna osservare soprattutto le lettere “b, f, h, l, p” scritte in corsivo, e notare se il tratto ascendente è più leggero e quello che scende è tracciato in maniera più pesante. Si nota in poche parole un contrasto di pressione che si evidenzia in un chiaro-scuro del tratto che si alterna tra forte (quando la mano traccia movimenti verso il basso) e leggera (quando la mano traccia movimenti che salgono in alto). Si possono verificare tre casi. • Intozzata primo modo sopra media: i tratti ascendente e discendente hanno netto contrasto e il chiaro-scuro è evidente senza alcuno sforzo della vista. • Intozzata primo modo sotto media: per notare il chiaro-scuro, cioè la differenza tra asta e filetto, si deve ricorrere a una lente di ingrandimento. • Intozzata primo modo media: il chiaro-scuro si vede a occhio nudo, però questa differenza non è cosi marcata e netta.
Sopra media
Media
Sotto media
Intozzata primo modo sopra media Amore Gli individui che presentano questa peculiarità grafica sono partner molto vivaci, vitali e attivi, adorano la propria indipendenza e l’autosufficienza, per questo non
29
Grafologia e relazioni
amano legami soffocanti o troppo stretti, e difficilmente sono capaci di chiedere aiuto. Hanno una grande volontà di fare che sconfina nella caparbietà e nel volere ottenere ciò che desiderano a tutti i costi. In amore sono possessivi e gelosi sfiorando la morbosità, ambiziosi, vogliono partner ritenuti alla propria altezza. Amano comandare e dominare, sono intrattabili e vogliono controllare il partner perché si sentono sempre traditi o in allarme. Nei momenti di tensione sono facili alla collera, arrivano a scagliare oggetti, guai a contrastarli: esplodono in maniera incontrollata. Apparentemente piacciono per la sicurezza in sé, per l’autonomia e la forza che emanano, ma conoscendoli ci si rende conto in poco tempo che i modi sono bruschi e che sono insofferenti ai bisogni del partner. Sono autoreferenziali, praticano il culto di sé, nella coppia fanno prevalere in modo prioritario i propri bisogni. Se si insospettiscono, anche per dei non nulla, diventano persecutori nei confronti della persona amata e autoindulgenti con se stessi, percependosi come traditi e incompresi. Sono partner che vogliono avere sempre ragione ed essere adulati come fossero persone perfette. Sono egocentrici, con un alto senso di sé, e non sanno collaborare in casa, agiscono impulsivamente e fanno ciò che gli gira per la testa senza rispettare tempi o ritmi dell’altro. Amano o odiano in modo viscerale. L’atmosfera in casa è sempre tesa e irrequieta, non si accontentano di niente, e non sanno ascoltare consigli. È davvero difficile stare accanto a questi partner così concentrati su se stessi e indifferenti, che possono arrivare a tormentare se si sentono calpestati. Nelle donne questa caratteristica indica aggressività e prevalenza di tratti di mascolinità, una forte personalità che non ammette debolezze e rinunce: si tratta di madri possessive che esercitano sui figli il controllo totale. Amicizia Sono amici poco dolci e comprensivi, piuttosto scontrosi e prepotenti, i classici “spacconi e presuntuosi”. Non hanno pazienza per comprendere i bisogni degli altri e per ascoltare, ma sanno essere ottimi motivatori, spingendo alla reazione. Le loro amicizie sono caratterizzate da scosse tremende, da litigi anche intensi, se si sentono contrastati o non sono d’accordo vanno su tutte le furie, se invece si sentono traditi sono in grado di scontrarsi anche violentemente o di essere vendicativi. Sono amici impulsivi che vanno controllati e frenati, poco oggettivi; si lasciano guidare dall’impulso. Sono vulcanici, pieni di energia che straborda: vogliono fare, provare, sperimentare. Competitivi, ambiscono a essere sempre i migliori in tutto, e a primeggiare ricevendo lodi, per questo si possono comportare come eroi, senza calcolare i rischi nelle loro azioni. Non amano la tranquillità, sono ipereccitabili e pronti a coinvolgere il gruppo in qualche iniziativa, magari eccessivamente avventata. Se prendono a cuore qualcuno, soprattutto se indifeso, ne divengono protettori sfidando ogni pericolo e dimostrando notevole coraggio e audacia.
30
4. Intozzata primo modo: la volontà
Intozzata primo modo sotto media Amore Gli scriventi con questa caratteristica sono partner passivi e piuttosto abitudinari, i classici pantofolai, non sono dinamici, preferiscono la pace e la tranquillità all’azione. Si adeguano alle situazioni, risultano piuttosto svogliati e pigri, non gradiscono invadenze o richiami all’essere più intraprendenti. Amano la quotidianità, la routine, le relazioni regolari e un po’ piatte, da cui evadono a volte con la fantasia. Non sono partner che amano le responsabilità e il confronto e neppure il coinvolgimento affettivo ed emotivo, hanno bisogno di un partner che li assecondi e li accudisca e che non li scomodino più di tanto. Sono costanti nelle relazioni ma spesso demandano alla risoluzione dei problemi o fanno finta di non vederne, questo crea disagio in chi gli è accanto, che si ritrova un carico di responsabilità quasi raddoppiato. Sono persone che preferiscono fare poche cose, seguendo regole piuttosto stereotipate, amano con una passione iniziale che poi si affievolisce perché la danno per certa. Le novità e l’entusiasmo, il rinnovamento nella coppia sono sacrificati. Sono genitori accomodanti che lasciano cadere molte cose per non entrare in contrasto, o possono assumere un comportamento remissivo che fa sembrare che siano i figli a gestirsi da soli, se non a comandare la relazione. Amicizia Hanno poche amicizie che vanno avanti quasi per inerzia e abitudine, sono amici bonaccioni, che non parlano dei propri problemi perché non vogliono sentire critiche. Non hanno particolari interessi, sono poco stimolanti e non sanno attivarsi nella ricerca di nuovi amici. Si annoiano ad ascoltare i problemi altrui per troppo tempo, questo predispone a chiusura interiore, si lasciano scivolare via ogni cosa, vanno trascinati fuori di casa altrimenti non si scomodano per fare visite, vivono bene nel loro nido. Intozzata primo modo media Amore Sono partner apprezzati per la forza dinamica che li spinge all’azione e alla reazione, hanno volontà ferrea che conquista e dona sicurezza e senso di protezione. Sono amati per l’intraprendenza, la decisione e la reattività, risultano capaci di fronteggiare gli ostacoli. Sono partner affidabili e stabili, coerenti e capaci di spronare a reagire con fermezza e senza perdere il controllo su di sé. Sono leader nella coppia, l’anello trainante in grado di garantire sostentamento e sicurezza, non si arrendono di fronte agli insuccessi o alle crisi, ma si riprendono. Sono costanti e leali, amano la propria indipendenza e l’autosufficienza, ma sanno chiedere col-
31
Grafologia e relazioni
laborazione e aiuto se necessario. Se si mettono in testa qualcosa attivano ogni risorsa interiore per realizzarla, considerando il bene comune nella coppia. Sanno essere genitori guida, modelli di volontà e fermezza per i figli e ottimi condottieri nei rapporti. Amicizia Sono amici comprensivi e fermi, dotati di serietà e di una certa fierezza, vulnerabili nelle questioni legate all’orgoglio. Sono capaci di amicizie durature, nei gruppi sono leader, sanno coinvolgere e attivare il meglio in ogni persona. Sono collaborativi e si adattano facilmente alle scelte altrui, non si pongono con atteggiamento di comando o di controllo eccessivo, si fidano pur mantenendo un certo grado di cautela. Le amicizie sono caratterizzate da stabilità e dialogo, sono amici riflessivi quanto risolutivi e pratici. Amano stare in compagnia, in azione, sono vivaci e curiosi, considerano bene i pro e contro prima di dare una risposta o farsi coinvolgere in qualcosa, per questo sono buoni consiglieri e accanto ad essi ci si sente sempre piuttosto tranquilli e protetti.
32
Riferimenti bibliografici
Grafologia Angeloni Guido, Deragna Sergio, Invito alla grafologia: interpretare una scrittura per capire ed aiutare se stessi e gli altri, Edizioni dell’Università Popolare, Roma, 2000 Avé Lallemant Ursula, Grafologia e diagnosi psichica della personalità, Armando Editore, Roma, 1997 Avé Lallemant Ursula, Segnali d’allarme: grafologia e diagnosi psichica della personalità, Armando Editore, Roma, 1997 Bidoli Sante A., La psicologia della scrittura, TEA, Milano, 2001 Boille Nicole, Il gesto grafico, gesto creativo: trattato di grafologia, Borla, Roma, 1998 Bruni Paolo, Grafologia giovanile: scopri tuo figlio nella sua scrittura, Xenia, Milano, 1994 Bruni Paolo, Manuale di grafologia: l’interpretazione della scrittura, Vallardi, Milano, 1996 Cattaneo Andrea, Bettinelli Flavia, Un foglio bianco profuma di fiori. Grafologia e Fiori di Bach, Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2012 Cattaneo Andrea, Dottore come sta la mia grafia?, Greco & Greco, Milano, 2009 Cattaneo Andrea, La scrittura specchio della salute. Grafologia e medicina psicosomatica, RED, Milano, 2013 Cattaneo Andrea, Valenta Brunilde, Grafologia e chakra, Edizioni Enea, Milano, 2014 Chinaglia Carlo, Grafologia: metodo e applicazioni per capire se stessi e il prossimo, Gremese Editore, Roma, 2007 Conficoni Iride, Caratteri fra le righe: la personalità dalla scrittura, Edizioni Dehoniane, Bologna, 2001 Conficoni Iride, I tratti di personalità. Considerazioni psicologiche e indici grafologici, Quaderni di scrittura n. 12, Libreria G. Moretti Editrice, Urbino, 2000 Conficoni Iride, Tecnica e metodologia grafologica; Quaderni di scrittura n. 8, Libreria G. Moretti Editrice, Urbino, 1995
105
Grafologia e relazioni
Cristofanelli Pacifico, Grafologia: dalla scrittura alla personalità, EMP, Padova, 2004 Cristofanelli Pacifico, La tua scrittura il tuo carattere: elementi di grafologia, Edizioni San Paolo, Milano, 2005 Cristofanelli Pacifico, Lena Silvio, Grafologia ed età evolutiva, La Scuola, Brescia, 2002 Crotti Evi, Dimmi come scrivi...: scoprire il carattere e la personalità attraverso la scrittura, Mondadori, Milano, 2011 Crotti Evi, Magni Alberto, Anima gemella cercasi, RED, Milano, 2004 Crotti Evi, Magni Alberto, Come interpretare gli scarabocchi, RED, Milano, 2006 Crotti Evi, Magni Alberto, Conoscere davvero se stessi: per attivare le potenzialità, Gribaudi, Milano, 2002 Crotti Evi, Magni Alberto, Grafologia e Salute, RED, Milano, 2006 Crotti Evi, Magni Alberto, Grafologia, RED, Milano, 2004 Crotti Evi, Magni Alberto, Manuale di grafologia, Gribaudi, Milano, 2003 Crotti Evi, Test di Scrittura, RED, Milano, 2013 De Bernardi Gisella, L’Io nella scrittura: grafologia e analisi transazionale, Otium Ac Negotium, Salerno, 2005 Deragna Sergio, Grafologia e neuroscienze: testo teorico di semiotica grafologica morettiana, CEDIS, Roma, 2002 Fogarolo Lidia, Il segno grafologico come sintesi psicologica: antologia segnica morettiana, EMP, Padova, 2011 Fragola Mario, Grafia e personalità: analisi scientifica e psicopedagogia della personalità, Omega, Torino, 1983 Galeazzi Giancarlo, Giacometti Fermino, Palaferri Nazareno, Guida alla grafologia, Sansoni, Firenze, 1990 Giomi Silvana, Mingoli Roberta, Pinna Maria, Torbidoni Lamberto, Grafologia oggi, San Paolo Edizioni, Milano, 1997 Longo Maria Antonietta, Manuale pratico di grafologia: una chiave per la scoperta psicologica dell’individuo, Hermes, Roma, 1995 Lurija Aleksandr Romanovič, Neuropsicologia del linguaggio grafico, EMP, Padova, 1984 Mastronardi Vincenzo Maria, Bidoli Sante A., Calderaro Monica, Grafologia giudiziaria e psicopatologia forense: metodologia di indagine nel falso grafico e la capacità di intendere e di volere dalla grafia: giurisprudenza, Giuffrè, Milano, 2010 Merletti Carlo, Tripodi Domenico, L’uomo giusto al posto giusto: grafologia e valorizzazione delle risorse umane, Nuovi Orizzonti Culturali, Bergamo, 2004 Millevolte Alessandra, La scrittura: l’analisi grafologica per la valutazione delle attitudini professionali, Naftali Arie L., Grafologia e medicina, Libreria G. Moretti Editrice, Urbino, 2000
106
Riferimenti bibliografici
Moracchini Michel, Il manuale della grafologia, Hobby & Work, Milano, 1996 Moretti Girolamo, Facoltà intellettive, attitudini professionali dalla grafologia, EMP, Padova, 2000 Moretti Girolamo, Grafologia pedagogica, EMP, Padova, 2002 Moretti Girolamo, Grafologia somatica: il corpo umano dalla scrittura, EMP, Padova, 2003 Moretti Girolamo, La passione predominante: grafologia differenziale, EMP, Padova, 2003 Moretti Girolamo, Scompensi, anomalie della psiche e grafologia, EMP, Padova, 2000 Moretti Girolamo, Trattato di grafologia: intelligenza, sentimento, EMP, Padova, 2002 Mueller Wilhelm Helmuth, Enskat Alice, Diagnostica grafologica, EMP, Padova, 1995 Orsenigo Rosalba, C’erano una volta due fogli bianchi: la grafologia spiegata in forma di dialogo, da una nonna al suo nipotino che fa tante domande sull’orientamento scolastico dopo la scuola secondaria di 1. grado, Sulla Rotta Del Sole - Giordano Editore, Brescia, 2006 Palaferri Nazareno, Dizionario grafologico, Istituto grafologico G. Moretti, Urbino, 2001 Palaferri Nazareno, Grafologia comparata: figure, Istituto grafologico G. Moretti, Urbino, 1983 Palaferri Nazareno, L’indagine grafologica e il metodo morettiano, EMP, Padova, 1999 Palaferri Nazareno, Tipologia umana e caratterologia, Istituto grafologico G. Moretti, Urbino, 1999 Peugeot Jacqueline, Lombard Arlette, De Noblens Madeleine, Manuale di grafologia, Masson Editore, Milano, 1992 Pophal Rudolf, Scrittura e cervello: la grafologia alla luce della teoria stratigrafica, EMP, Padova, 1990 Pulver Max, La simbologia della scrittura, Bollati Boringhieri, Milano, 1983 Romagnoli Bianchi Rosanna, Grafologia e sessualità, Mondadori, Milano, 1995 Romagnoli Bianchi Rosanna, Grafologia: come imparare a conoscere se stessi e gli altri, Tecniche Nuove, Milano, 1991 Romagnoli Bianchi Rosanna, L’abc della grafologia, Mondadori, Milano, 1999 Saverio Fortunato, Nuovo manuale di metodologia peritale. Criminologia clinica, psichiatria forense, grafologia forense, Ursini, Catanzaro, 2007 Sirigu Paola, Studio della sessualità attraverso l’analisi della scrittura, Greco & Greco, Milano, 2007 Teillard Ania, L’Anima e la scrittura, Bollati Boringhieri, Torino, 1997 Torbidoni Lamberto, Zanin Livio, Grafologia: testo teorico-pratico, La Scuola, Brescia, 1998
107
Grafologia e relazioni
Urbani Paola, Manuale di grafologia, Newton & Compton Editori, Roma, 1997 Vettorazzo Bruno, Grafologia giudiziaria e perizia grafica, Giuffrè, Milano, 2004 Zerbi Margherita, Manuale di grafologia: scoprire il carattere e i segreti della personalità con l’analisi della scrittura, Piemme, Milano, 1993 Psicologia e benessere Berne Eric, Analisi transazionale e psicoterapia: un sistema di psichiatria sociale e individuale, Astrolabio, Roma, 1971 Berne Eric, Principi di terapia di gruppo, Astrolabio, Roma, 1986 Berne Eric, Fare l’amore, Bompiani, Milano, 1987 Berne Eric, Intuizione e stati dell’Io, Astrolabio, Roma, 1992 Berne Eric, A che gioco giochiamo, Bompiani, Milano, 2000 Berne Eric, Ciao… e poi? La psicologia del destino umano, Bompiani, Milano, 2000 Cesa-Bianchi Marcello, Massimini Fausto, Poli Marco, Psicologia generale: elementi per il corso integrato di biologia nella Facoltà di medicina, Il Mulino, Bologna, 1995 Daco Pierre, Che cos’è la psicologia, Bur, Milano, 2003 Daco Pierre, Che cosa è la psicanalisi, Bur, Milano, 2003 Darley John M., Glucksberg Sam, Kinchla Ronald A., Fondamenti di Psicologia, Il Mulino, Bologna, 2005 Harris Thomas, Io sono ok, tu sei ok, Bur, Milano, 2000 Horney Karen, I nostri conflitti interni: una teoria della nevrosi, Martinelli Editore, Firenze, 1971 James Muriel, Jongeward Dorothy, Nati per vincere: analisi transazionale con esercizi di Gestalt, Edizioni San Paolo, Milano, 1985 Jung Carl G., Tipi psicologici, Bollati Boringhieri, Torino, 2008 Krishnananda, A tu per tu con la paura: vincere le proprie paure per imparare ad amare, Feltrinelli, Milano, 2010 Krishnananda, Uscire dalla paura: rompere l’identificazione con il bambino emozionale, Feltrinelli, Milano, 2008 Legrenzi Paolo (a cura di), Manuale di psicologia generale, Il Mulino, Bologna, 1994 Legrenzi Paolo (a cura di), Storia della Psicologia, Il Mulino, Bologna, 2002 Lowen Alexander, Amore e orgasmo, Feltrinelli, Milano, 2001 Marcoli Alba, Il bambino arrabbiato, Mondadori, Milano, 2004 Marcoli Alba, Il bambino perduto e ritrovato, Mondadori, Milano, 2004 Marcoli Alba, Passaggi di vita, Mondadori, Milano, 2004 Marcoli Alba, Il bambino lasciato solo Mondatori, Milano, 2008
108
Riferimenti bibliografici
Marradi Alberto, Concetti e metodo per la ricerca sociale, La Giuntina, Firenze, 1992 Mastromarino Raffaele (a cura di), Analisi Transazionale, la terapia della ridecisione: dalla teoria alla pratica e dalla pratica alla teoria, LAS Editrice, Roma, 2006 Padrini Francesco, Il linguaggio del corpo, De Vecchi, Firenze, 1994 Pitman Elizabeth, L’analisi transazionale per l’operatore sociale, Astrolabio, Roma, 1985 Purghé Franco, Stucchi Natale, Oliviero Alessandra (a cura di), La percezione visiva, Utet, Torino, 1999 Ricardi Fabio, L’analisi transazionale: il sé e l’altro, Xenia, Milano, 1999 Risé Claudio, Felicità è donarsi, Sperling & Kupfer, Milano, 2004 Saccà Maria, Accarezza(mi). La mamma non ha sempre ragione, Franco Angeli, Milano, 2004 Semi Antonio A., Il narcisismo, Il Mulino, Bologna, 2007 Sternberg Robert J., Barnes Michael L., La psicologia dell’amore, Bompiani, Milano, 2002 Stewart Ian, Joines Vann, L’Analisi transazionale: guida alla psicologia dei rapporti umani, Garzanti, Milano, 2000 White Robert B., Gilliland Robert M., I meccanismi di difesa, Astrolabio, Roma, 1977
109
Chi siamo veramente? Come è possibile migliorare le nostre relazioni,
Andrea Cattaneo, studente in psicolo-
prendere consapevolezza delle affinità, dei punti di incontro e di somi-
gia, consulente grafologo, consulente
glianza, delle differenze e delle criticità tra noi e chi ci sta vicino?
tecnico giudiziario, master reiki e inse-
È possibile conoscerci meglio, stare bene nella nostra pelle e allo stesso tempo migliorare la qualità delle nostre relazioni affettive? Possiamo trovare delle risposte a queste delicate domande solo intraprendendo un percorso di autoconoscenza e di scoperta profonda di sé.
gnante di canto, vive e lavora in provincia di Bergamo. Tiene corsi di formazione in grafologia e interpretazione del
Andrea Cattaneo e Brunilde Valenta ci presentano la grafologia come
disegno infantile, è autore di numerosi
strumento al servizio di questo viaggio, poiché nella traccia di inchio-
articoli sia in rete che su riviste.
stro che riproduciamo sono disegnati il nostro essere emotivo, intel-
Ha scritto: Dottore come sta la mia gra-
lettivo, energetico, fisico e affettivo, e la storia della nostra vita, con
fia? (Greco e Greco), Un foglio bianco
le gioie, le sofferenze, le delusioni, le soddisfazioni e i conflitti che ci
profuma di fiori. Grafologia e fiori di
hanno portato a essere ciò che siamo. In questo modo l’analisi della scrittura ci permette di migliorare la qualità dei nostri rapporti, di incontrare noi stessi scoprendo la nostra unicità per abbracciare gli altri senza pregiudizi.
Bach (Nuova Ipsa), La scrittura specchio della salute. Grafologia e medicina psicosomatica (RED), Grafologia e chakra (Edizioni Enea).
Brunilde Valenta consulente grafologo e tecnico giudiziario, docente di grafologia, psicologa, sociologa, consulente familiare, formatrice, master in sessuologia, master reiki, vive e lavora a Bergamo. Si dedica alla consulenza rivolta alle scuole di ogni ordine e grado relativamente a disturbi specifici dell’apprendimento, difficoltà di apprendimento, disgrafia, aspetti emotivi, relazionali e comportamentali. È autrice di articoli di grafologia e psicologia. Ha scritto: Grafologia e chakra (Edizioni Enea).
ISBN 978-88-6773-037-7
EDIZIONI
16,00 € 9 788867 730377
www.edizionienea.it www.scuolasimo.it