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Aprile 2011
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NUOVO PRESIDENTE DEL CENTRO INTERNAZIONALE RADIO MEDICO (C.I.R.M.) A bordo delle navi da carico, in genere, non sono disponibili medici o personale paramedico specializzato, per cui si deve ricorrere alla tecnologia (telemedicina) per il trattamento di malattie o infortuni. Per secoli, con l’eccezione delle navi con medico a bordo, la cura di patologie e la tutela della salute di chi è imbarcato sono state affidate al comandante ed alle nozioni di igiene e medicina che lo stesso ha appreso. La possibilità di fornire assistenza medica alle navi attraverso i sistemi di telecomunicazioni comincia dopo il 1897, anno in cui Guglielmo Marconi (il primo presidente del C.I.R.M.) sviluppa la radiotelegrafia. Negli anni immediatamente successivi vengono create le prime stazioni radio costiere e le navi si dotano di stazioni radio. Dopo una prima fase di iniziative spontanee si costituiscono centri specializzati per l’assistenza medica via radio (detta anche assistenza radio medica) marittima. Il C.I.R.M. nasce nel 1935 e da allora, dalla propria sede di Roma, in via dell’Architettura 41, fornisce, per 24 ore al giorno e tutti i giorni dell’anno, assistenza e consigli medici in italiano o inglese a navi ed aerei senza medico a bordo. Il C.I.R.M., che rappresenta il Telemedical Marittime Assistance Service (TMAS) italiano, è, in pratica, il
Siamo su di un confine ora, e la Registro Intersituazione non è buona da nesdei due lati. A CONFITARMA nazionale: CGIL suno rinviamo invito ad aprire un cone lavorare per mantenere sia CISL UIL e CON- fronto loro agevolazioni che tutela dei posti FITARMA se ci di lavoro. aveste ascoltati!
“custode” della salute dei naviganti, di tutte le nazionalità ed in navigazione in tutto il mondo. Esistono una ventina di organizzazioni similari al mondo, ma quella italiana si distingue per alcune peculiarità rilevanti, quali il numero di casi assistiti annualmente, l’utenza ed il raggio d’azione delle proprie attività che sono planetari ed un impegno in attività di studi e ricerche. Il Consiglio di Amministrazione del C.I.R.M. nella sua seduta del 7 marzo 2011, ha nominato proprio presidente, per il triennio 2011-2013, il Prof. Francesco Amenta.
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SDM Sindacato dei Marittimi ha chiesto più volte alla CONFITARMA di rivedere insieme il Registro Internazionale per migliorarlo ma soprattutto usarlo per tutelare il posto di lavoro dei marittimi italiani. Abbiamo anche chiesto al Ministro Tremonti di agire in merito, ed ecco cosa si legge oggi in rete. CONFITARMA potrebbe perdere queste agevolazioni, seppur impiegando in massa noi marittimi italiani avrebbe dalla sua il sostegno dei lavoratori marittimi. Quello che però è certo che ora si è tutti in un campo minato, e questo ora potrebbe portare verso una strada di non ritorno, che se genererà disoccupazione farà sfuggire dalle mani dei sindacati confederali e CONFITARMA una sorta di controllo che si aveva sui lavoratori marittimi.
Fonte: http://www.chmagazine.it/ editoriali/150-e-la-nave-vavia.html Il registro internazionale marittimo, quello che ha garantito la sopravvivenza della flotta sotto bandiera italiana, è la priorità numero uno nella lista delle 277 forme di agevolazione fiscale che il ministro Tremonti ha ordinato di esaminare per raschiare il fondo del barile e recuperare al fisco ulteriori risorse.
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E mentre si parla di Registro Internazionale .....il marittimo che fa? E mentre si parla di Regostro Internazionale non capendo che occorre rivederlo e non cancellare, per evitare danni peggiori e più seri, vediamo che mail arrivano al SDM Sindacato dei Marittimi: LA ITALIA MARITTIMA DI TRIESTE EX LLOYD TRIESTINO FA SOLO FINTA DI ASSUMERE ITALIANI - SU ALCUNE NAVI C’ E SOLO IL COMANDANTE ED UN ALLIEVO (PER ORA), MAN MANO STANNO LICENZIANDO O METTENDO IN CONDIZIONE DI LICENZIARSI SIA I COMANDANTI CHE I PRIMI UFFICIALI
DI COPERTA (PAGA BASSA ED ANGHERIE)-GLI ITALIANI NON SONO RIMPIAZZATI AL LORO POSTO IMBARCANO RUSSI, RUMENI ED ULTIMAMENTE ANCHE PRIMI FILIPPINI CHE NON PARLANO ITALIANO, NON CONOSCONO I REGOLAMENTI ITALIANI ED EUROPEI E NON FANNO BOARDING TRAINING QUESTO CON IL BENESTARE DELLA CAPITANERIA E DEI CONSOLATI ESTERI.
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Registro Internazionale: CGIL CISL UIL e CONFITARMA se ci aveste ascoltati!
E’ stata infatti insediata in questi giorni presso il ministero dell’Economia la commissione che dovrà esaminare una dopo l’altra le agevolazioni fiscali che anno dopo anno sono state riconosciute a diverse categorie economiche e produttive del paese, ovviamente nell’ottica di fare cassa attraverso una loro rapida cancellazione o comunque un brusco ridimensionamento. E se qualcuno sperava che l’esistenza di un registro internazionale che, sommato con la tassazione forfettaria a tonnellaggio (tonnage taxi) di fatto si è tradotto in un’esenzione fiscale, potesse passare inosservata, resterà deluso.
Proprio il registro internazionale è priorità numero uno. Nel silenzio totale di Confitarma, che, pur disponendo di un’’arma” eccezionale, quella dell’occupazione, per difendere la validità del registro internazionale, non ha preso posizione, l’esame delle norme varate nel 1998, dall’allora ministro dei Trasporti, Claudio Burlando, è diventato prioritario. A capo del gruppo di lavoro della Commissione che - come detto - ha posto il Registro internazionale al numero 1 nella lista delle 277 agevolazioni oggetto di riesame, c’è Vieri Ceriani, capo del servizio rapporti fiscali della Banca d’Italia, incaricato espressamente di occuparsi dell’erosione fiscale dovuta alla forbice tra imposizione fiscale ed esenzioni, agevolazioni e favori fiscali. E Vieri Ceriani, stimatissimo funzionario di Bankitalia, conosce vita morte e miracoli del registro internazionale, del quale si era direttamente interessato in fase di stesura della legge da parte dell’allora ministro dei Trasporti, Claudio Burlando.. Il registro internazionale , esteso nell 2005, anche alle navi impegnate nel cabotaggio, è una vera e propria norma speciale non assimilabile ad altri trattamenti fiscali esistenti in Italia. Frutto di un dibattito apertosi e sviluppatosi in
questa drezione in quasi tutti i paesi occidentali ed europei, incapaci con nel tradizionale quadro normativo e fiscale, di reggere alla concorrenza internazionale specie delle flags of convenience, il Registro internazionale offre sostanzialmente tre tipi di benefici: il primo è una deroga all’articolo 318 del Codice della navigazione che prevede l’obbligo di avere a bordo un intero equipaggio italiano, e consente quindi di imbarcare una quota rilevante di personale extracomunitario a costi nettamente inferiori. Inoltre l’armatore si trattiene, non versandolo allo Stato, pari al 30-40% della retribuzione corrisposta, ma porta comunque questa somma in deduzione come costo aziendale. E’ inoltre esentato dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, che sono coperti da uno specale Fondo (non rifinanziato) del governo. Dal punto di vista strettamente fiscale alle navi iscritte nel registro internazionale non si applica l’Irap. Il reddito assogettabile ad imposta sul reddito è pari al 20% del reddito prodotto dalla nave e anche le eventuali plusvalenze rientrano
nel reddito imponibile in misura del 20%. Dal 2005 le imprese armatoriali dispongono di un’ulteriore opzione fiscale: optare per la tonnage tax ovvero una tassazione forfettaria, minima, calcolata sul tonnellaggio complessivo delle navi di proprietà, indipendentemente dal eddito prodotto o no. Norme particolari si applicano per quanto riguarda le navi impiegate nel cabotaggio nazionale e in quello continentale. Complessivamente le condizioni amministrative e fiscali riconosciute alla flotta battente la bandiera tricolore-bis, rappesentano una vera e propria oasi nel panorama delle imprese italiane e di altre attività economiche, che – secondo lo spirito del legislatore – impattano in maniera meno immediata di quanto accada alla flotta, con le conseguenze della concorrenza internazionale. I risultati del registro bis, o registro internazionale, sono stati eccezionali: si calcola che 450 navi che erano emigrate presso registri esteri (di convenienza e no, siano rientrate in Italia,
Pirateria: richiamo della C.E. agli armatori italiani Ma che bella figura !!! Ecco cosa emerge, altro che armatori preoccupati.
COME DA PROCEDURA, I DATI DEL VIAGGIO NELL’AREA A RISCHIO. AL RIGUARDO, SI PREGANO CODESTE ARMATORIE DI ESORTARE FORTEMENTE GLI EQUIPAGGI AFFINCHE’ SI ADOPERINO AD EFFETTUARE LA REGISTRAZIONE PER LA COMUNICAZIONE UFFICIALE DEL TRANSITO NELL’AREA A RISCHIO E LA RICHIESTA DI PROTEZIONE SUL SITO WWW.MSCHOA.ORG. OLTRE CHE RIPORTARE VIA TELEFONO E VIA EMAIL I DETTAGLI DEL
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VIAGGIO ALL’UMKTO SI RAMMENTA CHE INSERIMENTO DI UN MERCANTILE NAZIONALE NELLA LISTA DELLE UNITA’ INADEMPIENTI ALLE SPECIFICHE RACCOMANDAZIONI PUO’ ARRECARE DANNO OLTRE CHE ALLA COMPAGNIA ANCHE AL SISTEMA LA COMMISSIONE EUROPEA HA PAESE, OLTRE EVIDENTEMENTE, AL GRAVISSIMO PERICOLO CUI IL MERSEGNALATO CHE ALCUNE UNITA’ CANTILE STESSO SI SOTTOPONE NELL’ATTRAVERSARE LE AREE A RISCHIO MERCANTILI ITALIANE CHE ATPIRATERIA SENZA ALCUNA POSSIBILITA’ DI ASSISTENZA. ALL'UMKTO. TRAVERSANO LE AREE A RISCHIO SI RAMMENTA CHE INSERIMENTO DI UN MERCANTILE NAZIONALE NELLA PIRATERIA, NON SI ATTENGONO, LISTA DELLE UNITA' INADEMPIENTI ALLE SPECIFICHE RACCOMANDAZIONI COME DOVUTO, ALLE RACCOMAN- PUO' ARRECARE DANNO OLTRE CHE ALLA COMPAGNIA ANCHE AL SISTEMA DAZIONI RIPORTATE NELLE BEST PAESE, OLTRE EVIDENTEMENTE, AL GRAVISSIMO PERICOLO CUI IL MERMANAGEMENT PRACT/CES VERS/ CANTILE STESSO SI SOTTOPONE NELL'ATTRAVERSARE LE AREE A RISCHIO ON 3, CONSULTABILI AL LINK: www. PIRATERIA SENZA ALCUNA POSSIBILITA' DI ASSISTENZA. mschoa.org/bmp3/Documents/BMP3%20 Finallow.pdf Nella pagina seguente copia della documentazione. IN PARTICOLARE. ALCUNE UNITA’ OMETTONO DI COMUNICARE.
consentendo alla marina mercantile nazionale di collocarsi, con oltre 16 milioni di tonnellate di stazza lorda, stabilmente in dodicesima posizione nella classifica mondiale delle flotte mercantili. Senza un Registro Internazionale, nato per salvare l’occupazione italiana che nel breve periodo sarebbe totalmente scomparsa, ora potrebbero essere a rischio più di 40.000 posti di lavoro. Si tratta degli ufficiali, dei comandanti, ma anched ei marittimi (e ciò vale specialmente per il cabotaggio) imbarcati sulle navi italiane, nonchè del personale amministrativo. Una delocalizzazione delle navi sotto bandiera estera difficilmente non recherebbe con sè una parallela delocalizzazione amministrativa delle aziende armatoriali.
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Pirateria: richiamo della C.E. agli armatori italiani
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NUOVO PRESIDENTE DEL CENTRO INTERNAZIONALE RADIO MEDICO (C.I.R.M.) continua dalla cover Prof. Francesco Amenta Nato a Nuoro il 20 luglio 1953, laureato in Medicina e Chirurgia il 27 luglio 1977 e specializzato in Neurologia il 28 luglio 1981, il Prof. Amenta è professore ordinario in servizio presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, dove è responsabile del Centro Ricerche Cliniche, Telemedicina e Telefarmacia. E’ autore di oltre 350 pubblicazioni su riviste internazionali ed è impegnato in attività di formazione post laurea nell’ambito della telemedicina e della sanità elettronica. In particolare, un Master Universitario di 2° livello in eHealth, giunto alla 7^ edizione, ed un Master Internazionale in Oil and Gas Telemedicine and Telepharmacy, destinato alla formazione specialistica di operatori sanitari che lavorano in campi e piattaforme petrolifere.
Il Prof. Amenta ha maturato parte della propria esperienza in telemedicina e sanità elettronica presso il C.I.R.M., dove è stato medico di guardia dal 1979 al 1984. Dal 1995 al 2004 ha ricoperto l’incarico di responsabile della Sezione Studi e Ricerche del Centro e dal 2004 è Direttore Scientifico della Fondazione.
E mentre si parla di Registro Internazionale .....il marittimo che fa? Continua dalla cover .........ULTIMAMENTE IL COMANDANTE DEVE FARE ANCHE IL LAVORO DEL PRIMO UFFICIALE E STARE IN PIEDI 24/H SU 24. I COMANDANTI E GLI UFFICIALI ITALIANI INTANTO STANNO A SPASSO. NEGLI UFFICI DI TRIESTE LO STAFF CHE CONTA E COMANDA E’ CINESE DI TAIWAN. UN’ ALTRO PROBLEMA E’ CHE D.P.A. E TUTTO LO STAFF ITALIANO NON HA MAI NAVIGATO O AL MASSIMO HA FATTO L’ ALLIEVO DI COPERTA O IL 3°UFFLE, ESSI ESSENDO INESPERTI ED INCOMPETENTI, SI ARRABBATTANO COME POSSONO PUR DI OCCUPARE LA POLTRONA ASSECONDANO I TAIWANESI IN TUTTO SENZA BATTERE CIGLIO . SE VI INTERESSA POTETE FARE QUALCOSA O PASSARE A CHI DI COMPETENZA? DOBBIAMO CONTINUARE A FAR FINTA DI NON VEDERE E CAPIRE ! Questa è solo una delle tantissime mail che ci arrivano. Ci chiedete spesso cosa facciamo noi, e mai però si sembra capire che se non si aderisce al SDM noi possiamo arrivare fino ma certi limiti. La Costituzione dice che si è liberi di costituire i sindacati, ma che questi a seconda del loro grado di rappresentatività possono incidere sui cambiamenti. Se ancora date deleghe a chi ci ha portati a questa situazione, è poi inutiloe scriverci queste mail, perchè essendo anche noi marittimi, conosciamo bene questi problemi. Se non ci date il potere per fare una attività sindacale ancor più incisiva, sono solo mail di “sfogo” che servono poco a tutti. Questa mail ci dice se vi interessa !! Non dice come dobbiamo fare per sostenervi e collaborare. E’ QUI IL PROBLEMA COLLEGHI Se continuate solo a scriverci, a dire ma cosa fate, vi interessa ect ect MA NON DECIDETE DI SOSTENERCI ATTIVAMENTE, allora l’autocommiserarvi non vi porterà a nulla, se non a perdere in futuro il posto di lavoro. C’è chi ci scrive, complimenti SDM siete gli unici che fate qualcosa, tuttavia deve stare con la sigla X perchè così lavoro. Bene, ma questo tradotto vuol dire non potersi più tutelare. Barattare un posto di lavoro o un proprio interesse, è perdere la propria libertà e possibilità di difendervi.
CGIL CISL UIL: esistono ancora? Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) nata nel 1906 Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL) nata nel 1948 Unione Italiana del Lavoro (UIL) nata nel 1950 ESISTONO ANCORA? In data 08 gennaio 2011 abbiamo inviato a Confitarma e alle tre sigle sindacali confederali una nota contenente delle proposte per il rinnovo del CCNL dei lavoratori marittimi, e mentre era scontato il silenzio vile e vergognoso della Confederazione Italiana Armatori, dalle tre sigle sindacali ci aspettavamo un riscontro.
Il Consiglio di Amministrazione del C.I.R.M. che guiderà la Fondazione, struttura storica della telemedicina italiana, è composto oltre che dal Presidente Amenta, dall’Amm. Medico Agostino Di Donna e dal prof. Sergio Pillon, eletti dai benemeriti del C.I.R.M., dal Dr. Alessandro Franchi, rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Prof. Maria Carla Gilardi, rappresentante del Ministero della Salute.
C’è chi ci scrive “buon girno, vorrei fare iscrizione al sindacato marittimi, ed se possible che mi aiutate ad trovare un imbarco” NON SI ADERISCE AL SINDACATO PER QUESTO MOTIVO. O altri che dicono “si ma se vi dò 108€ a me cosa torna?” La quota non serve per avere servizi, come fare il modello 730 o altro, o avere finti sconti sui corsi. La quota serve a sostenere l’attività sindacale e la struttura. In SDM NESSUNO è pagato, e nessuno è in distaccamento sindacale. SDM gestisce il fondo che le quote formano per far vivere il sindacato. SDM vi ha dato la possibilità di prendervi in mano le vostre compagnie, se aderite in massa per singola compagnia, già questo permette di prendere potere nei tavoli di trattativa dei 2 livello (contratto aziendale), e noi di SDM mettevamo VOI LAVORATORI A QUEI TAVOLI, non nostri dirigenti. QUINDI BASTA CON QUESTE MAIL DI SOLO SFOGO, VI ABBIAMO MESSO A DISPOSIZIONE UNO STRUMENTO USATELO. IL FUTURO E’ NELLE VOSTRE MANI In una mail leggiamo: Trattamento personale comunitario su navi R.I.: notato come pure apprezzata la solerzia dell’esimio Cap. Remo di Fiore nel difendere i diritti dei marittimi romeni, gran bella cosa! MA ATTENZIONE, IL CAP DI FIORE E’ LI’ PERCHE’ LO VOGLIONO I LAVORATORI MARITTIMI, CONTINUANDO A PAGARE QUOTE SINDACALI, quindi non diamogli solo colpe se poi non si fa nulla per cambiare chi firma ad esempio i contratti nazionali, sempre gli stessi nomi che girano poi in comitati su comitati... MAIL COME QUESTA: Sono un comandante non ho ancora aderito al vostro sindacato anche se lo consulto via web, in me e’ forte la diffidenza verso i sindacati per tutte le fregature del passato, la nostra categoria e’ stata sempre illusa. SONO LINFA VITALE PER LA LOBBY ARMATORIALE, FINCHE’ REGNERA’ QUESTA IDEA LORO FARANNO CIO’ CHE VOGLIONO, E QUANDO I MARITTIMI FORSE REAGIRANNO POTREBBE ESSERE TARDI.
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Il ruolo fondamentale ed essenziale del sindacato confederale in una moderna democrazia è tutelare tutti i lavoratori essendo protagonista di questa partecipazione di questa solidarietà, cercando soluzioni eque e compatibili con i principi di giustizia sociale e un grande sforzo di partecipazione e di solidarietà collettiva. Così si presentano i sindacati confederali, almeno a parole. E per questo da loro ci aspettavamo un riscontro, anche un diniego, ma pur sempre un riscontro. Invece sono venuti meno proprio loro, che parlano in quei termini. Loro che dicono di tutelare il lavoro, non rispettano il lavoro di una sigla sindacale diversa. Non chiediamo ai lavoratori di aderire con SDM Sindacato dei Marittimi se non credono in noi, ma chiediamo oggi a chi delega CGIL CISL e UIL, come si fa a farsi rappresentare da queste persone. Come possono queste sigle, che non rispettano il lavoro di una altra sigla sindacale, poi tutelare il valore del lavoro? Come possono CGIL CISL e UIL che hanno dimostrato con il loro silenzio una indifferenza verso chi non la pensa come loro, parlare poi di valori come democrazia, partecipazione e solidarietà? Quella nostra nota aveva duplice scopo. Il primo fare proposte, il secondo è mostrarvi a tutti voi chi queste sigle sono realmente. Era nelle loro mani dimostrare che quanto dicono di essere fosse reale, noi non potevamo certo decidere il loro SILENZIO, la loro INDIFFERENZA. Volevamo constatarla, dimostrala e avremmo potuto anche errare, purtroppo abbiamo avuto il riscontro peggiore.
Una riflessione che merita due righe, è nella INDIFFERENZA COMUNE, in questa le tre sigle sono state unite, solidali quasi da copione. Nessuna delle tre, ha dato riscontro al SDM Sindacato dei Marittimi. Eppure le nostre proposte non erano poi così tremende! Ma sicuramente non erano facilmente da cestinare pubblicamente. Farlo per loro era manifestare il menefreghismo, o l’incapacità a trattare con l’armamento. Hanno scelto l’indifferenza, ma hanno commesso il peggior errore che un sindacato può fare. Soprattutto quando con questa indifferenza si offendo i propri principi, decenni di storia. Oggi grazie a quelle tre sigle abbiamo molti diritti, ma questo quando CGIL CISL e UIL esistevano, quando si confrontavano con TUTTI I LAVORATORI, ma oggi ci domandiamo esistono ancora? Se Rinaldo Rigola vedesse il silenzio, l’indifferenza della CGIL verso un altro sindacato, che propone e non attacca o offende, che direbbe della CGIL di oggi? Pensare che nel loro statuto scrivono: La CGIL considera la solidarietà attiva tra i lavoratori di tutti i Paesi, e le loro organizzazioni sindacali rappresentative, un fattore decisivo per la pace, per l’affermazione dei diritti umani, civili e sindacali e della democrazia politica, economica e sociale, per l’indipendenza nazionale e la piena tutela dell’identità culturale ed etnica di ogni popolo..... La CGIL considera decisivo, per la crescita di qualsiasi società democratica, il pieno rispetto del principio della libertà sindacale e del pluralismo che ne consegue. Ciò comporta il rifiuto, in via di principio, di qualsiasi monopolio dell’azione sindacale, nonché la verifica del mandato di rappresentanza conferito dalle lavoratrici e dai lavoratori...... E POI NON RISPONDONO AD ALTRA SIGLA SINDACALE? ATTENZIONE non è una accusa, ma un prendere atto, e chiedersi se il loro silenzio, nello specifico quello della CGIL ma vale anche per gli altri due, è coerente con quanto scritto nei loro statuti. Semmai è un loro problema, che dovrebbero affrontare, poichè tradiscono le basi su cui furono fondati. Nel 1906, la CGIL che sapeva di non poter avere l’arroganza di pensare di avere verità assolute, voleva un pluralismo condannando il monopolio. Oggi assistiamo al silenzio di un tripolio?
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Tremonti: che faranno con il Registro Internazionale? Era il 2009, quando SDM Sindacato dei Marittimi scriveva al Governo di intervenire a TUTELA dei posti di lavoro dei marittimi italiani. In questo contesto parlammo di normative come Tonnage Tax e Registro Internazionale. In questi giorni come abbiamo già scritto il Ministero dell’On. Tremonti sta prendendo in analisi la possibilità di cancellare o ridimensionare le tante agevolazioni che lo Stato riconosce agli imprenditori, e tra queste ci sono norme che riguardano l’armamento italiano. Noi ci auguriamo che l’attuale Governo che in passato non ha controllato e non ha voluto rivedere norme come il Registro Internazionale, ora solo per fare cassa, non le cancelli. L’errore fu non controllare scaricandosi le responsabilità e non tutelando gli italiani, e il non voler rivedere migliorandole queste agevolazioni, riconoscendole solo ai meritevoli e imponendo requisiti di nazionalità più rigidi, sempre garantendo le regole del libero mercato e non favorendo il mercato anarchico dove ognuno fa ciò che vuole, e lo Stato non controlla. In data 11 marzo 2011 abbiamo scritto al Ministro Tremonti, con la speranza che almeno prima di essere indifferente a tutto, legga e rifletta bene.
Era l’anno 2008.. vecchie news di SDM
Dati settore marittimo: ormai un vero lotto
Non siamo impazziti cari colleNil est dictu facilius (Niente è più facile che parlare) sembra essere il motto delle persone che riempiono pagine di giornale con bei dati e crisi mondiali. Continuiamo il nostro viaggio nei media e nelle varie dichiarazioni che si sono avute nel tempo. A chi sostiene che avanziamo accuse, ribadiamo il concetto, noi stiamo analizzando la situazione mettendo a disposizione di tutti il vario materiale in modo che ognuno si faccia la propria idea. Sia chiaro che se dall’analisi dovessero uscire responsabilità
provate non è esclusa una azione a tutela dei marittimi e del settore. Abbiamo notato che molti si stanno innervosendo da questa nostra analisi, ma è nostro dovere farla, è il nostro lavoro. Quando il giornalista scrive un articolo, o lo specilista di turno fa dichiarazioni devono tenere presente che parlando alla massa hanno di conseguenza grandi responsabilità. Pensate quando il genitore di un ragazzo che frequenta il nautico, legge che è facile trovare il posto di lavoro dopo il diploma, e poi dopo sacrifici scopre che tutto quello che ha letto era falso. Lo diciamo al Dottor Massolo o al Cap. Di Fiore, perchè non c’è cosa peggiore che illudere le persone. Anche distruggere i sogni di un ragazzo è un reato, un crimine, ma illuderlo per poi scaricarlo è una azione tremenda. Rileggendo i vari articoli si promette lavoro, posti fissi, futuri impieghi a terra, e poi? Quando tutto questo non verrà mantenuto cosa accadrà? Era il 13/02/2008 quando sul il Sole 24 Ore nell’articolo “alle navi
da crociera mancano Ufficiali” Remo Di Fiore, responsabile settore marittimo internazionale FitCisl dichiarava: “Oggi, soprattutto sulle navi da crociera, le condizioni di vita sono ottime e i tempi di imbarco si sono accorciati”. Sapete cosa il Sole24 Ore del 19/08/2008 intervistando un Comandante della MSC crociera ha scritto? Leggete: “sulle unità da crociera la vita di bordo è diversa. Lo spiega Raffaele Pontercorvo comandante della MSC Musica. Un imbarco per lui dura 8 mesi e una sosta di 3”. Si, dice che il suo imbarco dura 8 mesi ai quali segue un periodo di riposo di 3. Ma direte voi, 8 mesi l’anno! E no, perchè prima del Comandante Pontecorvo, un altro dichiarava che lui faceva 4 mesi a bordo e 2 a terra, quindi scrivendo “sulle unità da crociera la vita di bordo è diversa” quegli 8 mesi sono tutti consecutivi. Ci domandiamo, se come dice il Cap. Di Fiore sulle navi da crociera “i tempi di imbarco si sono accorciati”, prima quanto stava a bordo
Pubblicata il 26.08.2008 quel Comandante? Ma continuiamo a vedere anche i numeri relativi al crew shortage. Sempre dal Sole24 ore del 13/02/2008 leggevamo: Il deficit occupazionale di ufficiali marittimi, in verità, tocca tutti i Paesi industrializzati: secondo uno studio realizzato da BimcoIsf, l’associazione che raccoglie le imprese europee del settore marittimo, nel 2015, a livello mondiale, vi sarà una carenza di ufficiali di circa 27mila unità.
care sui numeri per legittimare l’impiego di personale extracomunitario, in un futuro non molto lontano ne pagheremo le conseguenze. Pensate una cosa, l’India paese in via di sviluppo, imbarcherebbe qualche ufficiale europeo, pensate bene a cosa accadrà se i nostri politici non escono dal letargo e se gli armatori continuano in questo giochetto. L’armatore è il banco, lui in questa partita vince sempre, ma tutti gli altri compresi i politici stanno scommettendo su azioni sbagliate.
Il 21/08/2008 Corriere Mercantile diceva: 2012 mancheranno 90.000 ufficiali
Altro che Tonnage Tax, pensate a cosa fate, pensate a cosa state chiedendo.
Questo che sembra un bel giochino non lo è. Da oggi quando leggete certe dichiarazioni, andate anche voi a cercare tramite internet tutti gli articoli passati, e analizzate se quanto scritto possa rappresentare la realtà. Stiamo rischiando che il futuro della tradizione marinara, venga affidata a filosofi e illusionisti. La crisi seppur da loro amplificata c’è, ma se continuano a gio-
Una semplice domanda. Se questa politica porterà a danni pesanti nel mondo del lavoro, nel settore marittimo, pensate che gli armatori rimarrebbero qui a fare sacrifici? O forse, ad esempio si recherebbero altrove? vedi ad esempio http:// www.dubaimaritimecity.com/.
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Modulo di adesione COMPILARE INSTAMPATELLO
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n.
Data di rilascio
Luogo di rilascio Telefono fisso
Prov.
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Numero cellulare
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DATI RELATIVI ALL’ATTIVITA’’ LAVORATIVA DEL RICHIEDENTE Grado oqualifica Matricola
Capitaneria di porto di iscrizione
Compagnia di navigazione (all’atto dell’iscrizione) MODALITA’ DI PAGAMENTO Stato Maggiore, Sottufficialii, Comuni
Qual. di inizio carriera, diplomati nautici
Pensionatii, studenti nautici
Unica rata annua da € 108
Unica rata annua da € 72
Unica rata annua da € 60
2 rate annue da € 54
2 rate annue da € 36
2 rate annue da € 30
FIRMA “Il/la sottoscritto/a, come sopra identificato /a, con il presente modulo di iscrizione chiede di essere iscritto/a al Sindacato dei Marittimi impegnandosi ad ottemperare agli obblighi statuari, nonché al versamento della quota di iscrizione nella misura relativa alla mia categoria di appartenenza e con le modalità sopra riportate. Dichiara altresì di aver preso visione dello Statuto e Regolamento e di accettarli integralmente “Il/la sottoscritto/a, ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. n.196/03, dichiaro/a di essere informato/a che i dati sopra forniti potranno formare oggetto di trattamento, anche con strumenti informatici, nel rispetto della normativa sopra richiamata e nella misura necessaria per l’adempimento alle attività specifiche del sindacato. I dati personali raccolti saranno trattati con assoluta riservatezza e non saranno comunicati a terzi o comunque diffusi. In relazione al trattamento dei predetti dati il sottoscritto potrà far valere i diritti di cui all’art. 7 D.Lgs. n. 196/03, tra cui i diritti di accesso, aggiornamento, opposizione al trattamento e di cancellazione.
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STATUTO DEL SINDACATO DEI MARITTIMI
Sindacato dei Marittimi News essere Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi. Le cause di incompatibilità, sia che esistano al momento dell'assunzione della carica sia che sopravvengano ad essa, comportano la decadenza dalla carica di Presidente.
PARTE I. LE FINALITA’ E I SOCI DEL SINDACATO DEI MARITTIMI
PARTE II. GLI ORGANI, LA STRUTTURA E LE FUNZIONI
Art. 1 - Denominazione e sede. E' costituito il Sindacato dei Marittimi (Labour Union of Marittime), di seguito brevemente indicato come “S.d.M.”. La sede del S.d.M. è fissata dalla Segreteria Nazionale secondo le necessità gestionali del sindacato stesso. Il S.d.M. ha durata illimitata ed è retto dal presente Statuto e sue modificazioni. Art. 2 - Principi generali. Il S.d.M. è l'organizzazione sindacale dei lavoratori di tutti i settori che operano a vari livelli nel sistema del trasporto marittimo e delle attività portuali. E' una libera associazione democratica, indipendente da qualsiasi influenza di governo, confessione o partito politico ed organizza la propria attività nel pieno rispetto dei principi di democrazia e libertà affermati nella Costituzione della Repubblica Italiana e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea; non persegue finalità di lucro ed agisce per il costante miglioramento delle condizioni di lavoro e per il riconoscimento della specifica professionalità delle categorie tutelate. Il S.d.M. può rappresentare lavoratori, singolarmente e/o collettivamente e può aderire ad organizzazioni, enti ed istituzioni, nazionali ed internazionali, che perseguano analoghe finalità. Art. 3 - Scopi. Il S.d.M. ha come scopo: a) la tutela del prestigio professionale dei marittimi, nonché l'elevazione costante del loro livello professionale e culturale; b) la tutela degli interessi morali, intellettuali ed economici degli iscritti; c) l'assistenza contrattuale degli iscritti nei rapporti con i datori di lavoro e le organizzazioni datoriali; d) la rappresentanza sindacale, in tutte le sedi nazionali ed internazionali degli iscritti, per la difesa e la tutela dei diritti e degli interessi della categoria dei lavoratori marittimi sia nei confronti di altre associazioni, federazioni o sindacati che di partiti politici, organi statali esecutivi o legislativi, pubbliche amministrazioni, ministeri, organismi istituzionali e non; e) lo sviluppo di soluzioni e progetti atti a migliorare le condizioni di vita e di sicurezza dei marittimi nell'ambiente di lavoro; f) dare consulenza ai giovani che intendono entrare in questo mondo del lavoro. Art. 4 - Soci. Sono soci del S.d.M. i lavoratori di cui all'art. 2, in attività o meno, che, condividendo i principi e le finalità del S.d.M., vi abbiano formalmente aderito in ottemperanza alle disposizioni contenute nel Regolamento predisposto dal Coordinamento Nazionale. Possono altresì aderire, secondo modalità e condizioni deliberate dalla Segreteria Nazionale, organizzazioni, enti ed istituzioni, nazionali ed internazionali, che si prefiggono fini similari e comunque in armonia con quelli del S.d.M. E' fatto divieto a soci di appartenere ad altri organismi sindacali aventi finalità analoghe e/o incompatibili con quelle perseguite dal S.d.M.. Art. 5 - Modalità di adesione. La domanda di ammissione va compilata e sottoscritta su apposito modulo. La presentazione della domanda comporta il versamento della quota associativa annuale secondo quanto previsto dal Regolamento. Sull'accoglimento della domanda delibera la Segreteria Nazionale. Nel caso in cui la domanda di ammissione venga respinta, la deliberazione verrà notificata entro trenta giorni dalla ricezione della domanda stessa. La mancata notifica entro predetto termine equivale ad accettazione della domanda. Contro la delibera della Segreteria Nazionale è ammesso, entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso al Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati. L'adesione al S.d.M. implica l'accettazione del presente Statuto ed è attestata dalla tessera e dalla regolarità del versamento della quota associativa; impegna il socio a tutti gli effetti di legge e statuari per un anno, è periodicamente rinnovata e può essere revocata, a mezzo raccomandata, in qualsiasi momento dall'iscritto/a. Art. 6 - Diritti e doveri degli associati. I soci assumono l'impegno di offrire una valida e fattiva partecipazione alle attività del S.d.M., al fine di realizzare nel miglior modo gli scopi previsti, impegnandosi a favorire, nei limiti delle loro possibilità le iniziative e gli interventi promossi dal S.d.M. L'elettorato attivo e passivo è attribuito a tutti i soci, in regola con il versamento della quota associativa annuale, secondo le norme previste dal presente Statuto. Art. 7 - Pari opportunità. Le iscritte al S.d.M. dovranno partecipare alle attività sindacali senza alcuna discriminazione o favoritismo, per affrontare tutte quelle tematiche inerenti le pari opportunità e le condizioni delle donne in questo particolare settore lavorativo. Queste potranno organizzarsi in modo tale da presentare, là dove esistano problematiche specifiche, proposte di merito per risolvere i vari problemi sui posti di lavoro. Art. 8 - Perdita della qualità di socio. La qualità di socio si perde: a) per recesso, secondo i modi previsti dall'art. 5; b) per espulsione, deliberata dalla Segreteria Nazionale, in seguito a gravi contrasti con gli indirizzi di politica generale dettati dai competenti organi del S.d.M. o per violazione delle norme del presente Statuto; c) per mancato pagamento della quota associativa nei termini previsti dal Regolamento. Contro la delibera di espulsione è ammesso, entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso alla Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati. Art. 9 - Elettorato passivo. Ha titolo all'elettorato passivo ogni socio persona fisica che: a) abbia compiuto almeno due anni di anzianità di iscrizione; b) rivesta il ruolo di Capitano al comando di unità navali, di Direttore di Macchina o sia in possesso del grado di nostromo per l'elezione a membro della Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; c) abbia compiuto il quarantesimo anno di età al momento dell'elezione, per l'eleggibilità a Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; d) abbia un'età compresa tra i trenta e i cinquanta anni al momento dell'elezione, per l'eleggibilità a Presidente. Art. 10 - Incompatibilità con la carica di Presidente. Costituiscono motivo di incompatibilità con la carica di Presidente: a) l'assunzione di incarichi a bordo di unità navali; b) l'appartenenza a partiti o movimenti politici; c) l'appartenenza a Consigli di Amministrazione di Compagnie di Navigazione o di aziende legate al settore marittimo. d)
Art. 11 - Organi Nazionali. Il S.d.M. è organizzato ed agisce tramite i seguenti organi: a) il Congresso Nazionale; b) il Presidente; c) il Coordinamento Nazionale; d) la Segreteria Nazionale; e) i Comparti di settore; f) il Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi. g) la Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi Art. 12 - Struttura Nazionale. Coordinano ed attuano le delibere degli Organi Nazionali i Responsabili Nazionali dei settori: a) comunicazione e relazioni esterne; b) consulenza legale; c) progettazione strategica; d) amministrazione e controllo di gestione. Il Presidente, con parere favorevole del Coordinamento Nazionale, può istituire nuovi settori oltre quelli indicati nel presente articolo, nonché istituire comparti in rapporto a specifiche aree di personale che si connotano per particolari caratteristiche ordinamentali o contrattuali. Art. 13 - Validità delle delibere. Gli Organi Collegiali deliberano a maggioranza dei presenti, salvo che sia diversamente disposto. In caso di parità prevale il voto del Pres idente o, in sua as senza, del Vicepresidente. Per le delibere in seno alla Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi prevale il voto del Presidente del Collegio. Art. 14 - Il Congresso Nazionale. Il Congresso Nazionale è il massimo organo deliberativo del Sindacato. Esso rappresenta la generalità dei soci e ne esprime la volontà collettiva. Elegge 5 membri del Coordinamento Nazionale, 2 membri della Segreteria Nazionale e i membri elettivi del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi. Compete al Congresso Nazionale modificare il presente Statuto e deliberare lo scioglimento del S.d.M. secondo quanto stabilito rispettivamente dagli art. 30 e 28. Il Congresso Nazionale si riunisce in via ordinaria almeno ogni 5 anni; è convocato dal Presidente su delibera del Coordinamento Nazionale che ne stabilisce il luogo, la data, l'ordine del giorno. Il Congresso Nazionale può essere convocato in via straordinaria dal Presidente qualora richiesto da almeno i 2/3 del Coordinamento Nazionale ovvero su richesta motivata di almeno 1/3 degli iscritti al Sindacato. Art. 15 - Composizione e svolgimento del Congresso Nazionale. Partecipano al Congresso Nazionale con diritto di voto i delegati, eletti secondo apposito Regolamento, in rappresentanza di tutti gli iscritti al S.d.M.. Le nomine dei delegati rimangono valide anche in caso di eventuale rinvio del Congresso Nazionale, purché lo stesso abbia luogo entro l'anno solare in cui i delegati sono stati eletti. Sono altresì delegati di diritto al Congresso Nazionale i membri del Coordinamento Nazionale. Le modalità di svolgimento del Congresso, unitamente a quant'altro non previsto dal presente Statuto, sono definite nel Regolamento del Congresso Nazionale. Art. 16 - Il Presidente. Il presidente del Sindacato dei Marittimi è eletto dal Coordinamento Nazionale secondo le modalità previste da apposito Regolamento e presiede il Coordinamento Nazionale e la Segreteria Nazionale. Resta in carica 5 anni e può essere rieletto. Nomina 2 membri della Segreteria Nazionale, 2 membri del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi e i Responsabili Nazionali di settore, prescelti, questi ultimi, per ragione di personali qualità e di specifiche competenze professionali, anche tra soggetti non iscritti al Sindacato. Egli è investito dei poteri di ordinaria amministrazione; coordina l'attività del S.d.M. di cui ne ha la legale rappresentanza di fronte a terzi e in giudizio e può essere delegato dalla Segreteria Nazionale all'apertura di conti correnti presso istituti di credito, nonché contrarre con gli stessi prestiti, mutui, aperture di credito. Per la straordinaria amministrazione il Presidente può agire dietro autorizzazione scritta della Segreteria Nazionale. In caso di assenza o impedimento del Presidente, le sue funzioni sono esercitate dal Vicepresidente. In caso di dimissioni o impedimento permanente del Presidente o del Vicepresidente, la Segreteria Nazionale convoca immediatamente il Coordinamento Nazionale che provvede alla sua sostituzione. Art. 17 - La Consulta del Presidente. Il Presidente può costituire un'apposita Consulta con il compito di fornire indicazioni, proposte e studi sui principali temi del settore. Art. 18 - Il Coordinamento Nazionale. Il Coordinamento Nazionale è presieduto dal Presidente. Promuove e coordina le attività del S.d.M. secondo gli indirizzi dettati dal Congresso Nazionale. Elegge nel proprio seno, tenuto conto delle disposizioni di cui agli art. 9 e 10 del presente Statuto, il Presidente e il Vicepresidente del S.d.M.. Sono membri del Coordinamento Nazionale: a) il Presidente; b) il Vicepresidente; c) i membri eletti dal Congresso Nazionale secondo le modalità previste dal Regolamento; d) i membri del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; e) i Responsabili Nazionali di Settore di cui all'art. 21; f) i Coordinatori di comparto di cui all'art. 22; Il Presidente può, altresì, invitare alle riunioni rappresentanti di associazioni di comune ispirazione ideale con il Sindacato nonché personalità del mondo politico e culturale. In caso di perdita della qualità di socio o impedimento permanente di un membro elettivo questo viene sostituito da colui che, nella relativa elezione, sia risultato primo dei non eletti. In caso di parità di voti, prevale l'anzianità di iscrizione al Sindacato e, in subordine, l'età anagrafica. Art. 19 - Convocazione del Coordinamento. Nazionale Il Presidente convoca il Coordinamento Nazionale in via ordinaria almeno due volte l'anno. Il Coordinamento Nazionale è convocato altresì ogni volta che lo richieda almeno la metà dei suoi componenti. La richiesta, sottoscritta da tutti gli interessati e corredata dall'ordine del giorno da porre in discussione, deve essere presentata al Presidente che fissa la data e i l luogo del la riunione del Coordinamento Nazionale e ne provvede alla convocazione entro 60 giorni. Art. 20 - La Segreteria Nazionale. La Segreteria Nazionale, presieduta dal Presidente, dà attuazione alle deliberazioni del Congresso Nazionale e del Coordinamento Nazionale. La Segreteria Nazionale, è composta da: a) il Presidente; b) il Vicepresidente; c) i membri eletti dal Congresso Nazionale; d) i membri nominati dal Presidente; e) il Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; f) i Responsabili Nazionali di Settore
Aprile 2011 g) i Coordinatori di comparto. I componenti elettivi della Segreteria Nazionale restano in carica 5 anni. La Segreteria Nazionale in particolare: approva il conto preventivo ed il rendiconto consuntivo del Sindacato; emana tutte le norme regolamentari per l'attuazione dello Statuto. Possono essere invitati alle riunioni della Segreteria Nazionale soci iscritti al Sindacato affinché riferiscano su fatti o argomenti determinanti. In caso di perdita della qualità di socio, dimissioni o impedimento permanente di un membro elettivo, questi è sostituito da colui che sia risultato il primo dei non eletti nella votazione relativa. In mancanza, i membri residui della Segreteria Nazionale provvedono alla sostituzione scegliendo fra i membri del Coordinamento Nazionale eletti dal Congresso Nazionale. In caso di dimissioni di tutti i membri elettivi è convocato il Coordinamento Nazionale per una nuova elezione. Entro 30 giorni dalla sua elezione, il Presidente provvede alla nomina o al rinnovo della nomina dei membri di cui al comma 2, punti d) e f), del presente articolo. In caso di dimissioni o impedimento permanente di uno dei membri nominati dal Presidente, questi ne provvede alla sostituzione. Art. 21 - Responsabili di settore. Sono nominati dal Presidente i Responsabili Nazionali dei settori: a) comunicazione e relazioni esterne; b) consulenza legale; c) progettazione strategica; d) amministrazione e controllo di gestione. Essi collaborano con il Presidente al fine di coordinare l'attività del S.d.M. nei rispettivi settori di competenza. Il Presidente, con parere favorevole del Coordinamento Nazionale, può istituire nuovi settori oltre quelli indicati nel presente articolo. Art. 22 - I Comparti e i Coordinatori di Comparto. I comparti sono istituiti in rapporto a specifiche aree di personale che si connotano per particolari caratteristiche ordinamentali o contrattuali. La funzione di Coordinamento dei singoli comparti è svolta dai Coordinatori di Comparto, nominati dalla Segreteria Nazionale. Restano in carica 5 anni e possono essere rieletti. La disciplina interna dei comparti è demandata ad apposito Regolamento. Art. 23 - Il Collegio degli Ufficiali Superiori. e dei Nostromi Il Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, è l'organo di alto prestigio e rilevanza professionale del S.d.M. che, con il contributo di esperienza e conoscenza dei suoi membri, offe supporto al conseguimento degli scopi statuari. E' composto da un massimo di 15 membri in possesso del titolo professionale di Capitano, di Direttore di Macchina o del grado di nostromo. Il Collegio elegge nel suo seno il Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi e 3 membri della Giunta del Collegio, tenuto conto delle disposizioni di cui all'art. 9. I componenti elettivi del Collegio restano in carica 5 anni. Sono membri del Collegio: a) il Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; b) i membri eletti dal Congresso Nazionale; c) i membri nominati dal Presidente. In caso di perdita della qualità di socio, dimissioni o impedimento permanente di un membro elettivo, questi è sostituito da colui che sia risultato il primo dei non eletti nella votazione relativa. Entro 30 giorni dalla sua elezione, il Presidente provvede alla nomina o al rinnovo della nomina dei membri di cui al comma 5, punto c), del presente articolo. In caso di dimissioni o impedimento permanente di uno dei membri nominati dal Presidente, questi ne provvede alla sostituzione. Art. 24 - La Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi. La Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi coordina le attività del Collegio e costituisce l'organo disciplinare del S.d.M. è composta da: a) il Presidente del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; b) i membri eletti dal Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi; c) i membri del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi nominati dal Presidente. Art. 25 - Gratuità delle cariche. Tutte le cariche sociali non sono remunerate, fatte salve diverse disposizioni previste dal Regolamento. PARTE III. L’ASSETTO AMMINISTRATIVO Art. 26 - Patrimonio sociale. Il patrimonio sociale del S.d.M. è costituito da: a) quote associative; b) proventi derivanti da attività editoriali, manifestazioni, e altre attività marginali c) beni mobili ed immobili di proprietà del S.d.M.; d) eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio; e) eventuali contributi, erogazioni e lasciti diversi; L'ammontare delle quote associative viene stabilito annualmente dalla Segreteria Nazionale. Art. 27 - Anno sociale. L'anno sociale ha inizio il primo gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. Art. 28 - Scioglimento. Lo scioglimento del S.d.M. è deliberato dal Congresso Nazionale in seduta straordinaria con il voto favorevole dei 4/5 dei presenti purché costituiscano almeno il 4/5 degli aventi diritto al voto. In caso di suo scioglimento per qualunque causa, il S.d.M. ha l'obbligo di devolvere il patrimonio residuo, dedotte le eventuali passività, ad altra associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, procedendo alla nomina di uno o più liquidatori e dettando le modalità di liquidazione. PARTE IV. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Art. 29 - Potere regolamentare del Coordinamento Nazionale. Il Coordinamento Nazionale provvede all'emanazione di tutte le norme regolamentari necessarie per l'esecuzione del presente Statuto. Art. 30 - Modifiche statuarie. Le modifiche statuarie sono di Competenza del Congresso Nazionale e sono approvate con il voto favorevole dei 4/5 dei presenti purché costituiscano almeno il 4/5 degli aventi diritto al voto. Art. 31 - Norme di rinvio. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Statuto, si rinvia alle norme contenute nel Regolamento di attuazione dello Statuto ed, in mancanza, alle norme del Codice Civile. Art. 32 - Disposizioni transitorie. 1) Fino a quando la Segreteria Nazionale non decida diversamente la sede del S.d.M. coincide con il domicilio del Presidente. Tale sede non costituisce patrimonio del S.d.M. 2) La facoltà di approvare ed eventualmente modificare il presente Statuto spetta al primo Congresso Nazionale. Sino allo svolgimento del primo Congresso Nazionale, il Coordinamento Nazionale provvederà ad applicare il presente Statuto con la stesura del Regolamento di attuazione dello stesso, a verificarne l'efficacia, rilevarne le carenze e la reale applicabilità.
Sindacato dei Marittimi News
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Aprile 2011
REGOLAMENTO ATTUATIVO ADESIONE AL SDM SINDACATO DEI MARITTIMI
Art. 4 – RECESSO
Visti gli articoli 4 – 5 – 8 – 20 dello Statuto del SDM Sindacato dei Marittimi, la Segreteria Nazionale emana il seguente regolamento attuativo, modalità di adesione e recesso dall’iscrizione sindacale, nonché la perdita della qualità di socio
PARTE I SOCI – MODALITA’ ADESIONE – RECESSO – QUOTE
Art. 1 - SOCI Possono essere soci del S.d.M. i lavoratori di tutti i settori che operano a vari livelli nel sistema del trasporto marittimo e delle attività portuali, in attività o meno, che, condividendo i principi e le finalità del S.d.M., vi abbiano formalmente aderito in ottemperanza alle disposizioni contenute nel seguente Regolamento. Possono altresì aderire, secondo modalità e condizioni deliberate dalla Segreteria Nazionale, organizzazioni, enti ed istituzioni, nazionali ed internazionali, che si prefiggono fini similari e comunque in armonia con quelli del S.d.M. E' fatto divieto a soci di appartenere ad altri organismi sindacali aventi finalità analoghe e/o incompatibili con quelle perseguite dal S.d.M. Art. 2 – MODALITA’ ADESIONE La domanda di ammissione va compilata e sottoscritta su apposito modulo. La presentazione della domanda comporta il versamento della quota associativa annuale secondo quanto previsto dal Regolamento. Il modulo d’iscrizione deve essere inviato a S.d.M via FAX o Raccomandata A.R. con allegata copia ricevuta del versamento quota sindacale. L’adesione potrà essere anche effettuata compilando on line un modulo e pagando quota con carta di credito attraverso apposita sezione del sito internet. Sull'accoglimento della domanda delibera la Segreteria Nazionale. Nel caso in cui la domanda di ammissione venga respinta, la deliberazione verrà notificata entro trenta giorni dalla ricezione della domanda stessa. La mancata notifica entro predetto termine equivale ad accettazione della domanda. Contro la delibera della Segreteria Nazionale è ammesso, entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso al Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati. L'adesione al S.d.M. implica l'accettazione dello Statuto e di questo regolamento attuativo ed è attestata dalla tessera dalla regolarità del versamento della quota associativa.
L’iscritto ha facoltà di recedere in qualsiasi momento dall’adesione a S.d.M dandone comunicazione scritta a Sindacato dei Marittimi – Ufficio Iscrizioni Via dei Conciatori 7 – 00154 Roma, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, sia che l’adesione fu tramite modulo che on line. Qualora l’iscritto receda nel corso dell’anno di validità, qualora versi la quota mensilmente o rateizzata, sarà tenuto a pagare il corrispettivo dei mesi mancanti per coprire l’intero anno Se l’iscritto ha pagato intera quota annuale in unica soluzione, potrà recedere dall’adesione in qualsiasi momento, ma non avrà restituita quota
Art. 5 – QUOTE In base a quanto stabilito dall’art. 26 dello Statuto del S.d.M le quote annuali saranno stabilite dalla Segreteria Nazionale. PARTE II Art. 8 - Perdita della qualità di socio La qualità di socio si perde: a) per recesso, secondo i modi previsti dall'art. 4 del presente regolamento; b) per espulsione, deliberata dalla Segreteria Nazionale, in seguito a gravi contrasti con gli indirizzi di politica generale dettati dai competenti organi del S.d.M. o per violazione delle norme dello Statuto; c) per mancato pagamento della quota associativa nei termini previsti dal Regolamento; Contro la delibera di espulsione è ammesso, entro trenta giorni dalla relativa comunicazione, ricorso alla Giunta del Collegio degli Ufficiali Superiori e dei Nostromi, che decide inappellabilmente, dandone comunicazione agli interessati. La perdita della qualità di socio come da punto “b” non è considerato recesso, ma si diventa “non pagatori”. L’adesione quindi non si riterrà conclusa, con tutto ciò che per legge questo comporta a carico dell’iscritto non pagatore.
Art. 3 - Durata e rinnovo iscrizione L’adesione impegna il socio a tutti gli effetti di legge e statuari per un anno. L’adesione viene tacitamente rinnovata annualmente alla scadenza, fatta salva l’ eventuale richiesta di recesso avanzata da parte del socio come riportato nel successivo articolo del presente regolamento.
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